PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE

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1 PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Anno Scolastico 2018/2019 DOCENTE : Pasquale Tammaro CLASSI : PRIME DISCIPLINA : FISICA 1. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE Con i primi due incontri, sono in fase di valutazione le conoscenze pregresse della classe. 2. OBIETTIVI DISCIPLINARI/TRASVERSALI Obiettivi DISCIPLINARI Grandezze Fisiche e relativi strumenti di misura, misure ed errori. OTTOBRE rappresentazione dei dati sperimentali. OTTOBRE NOVEMBRE forza ed equilibrio nei solidi NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO equilibrio nei fluidi FEBBRAIO MARZO moto rettilineo e nel piano, Cenni sui principi della dinamica. MARZO APRILE MAGGIO Obiettivi TRASVERSALI miglioramento delle comprensioni linguistiche, con particolare riferimento al linguaggio tecnico/scientifico. miglioramento delle prestazioni nelle prove standard: quesiti a stimolo chiuso aperto con risposta chiusa / aperta 3. STRATEGIE DI RECUPERO RISPONDENTI ALLA SPECIFICITÀ DELLA CLASSE L'intervento didattico annuale è stato suddiviso in 4 moduli alla fine di ognuno dei quali è prevista una valutazione dell'efficacia dello stesso ovvero esercitazioni in aula, verifiche scritte su test semistrutturati e valutazioni orali individuali e da osservazione sistemica della partecipazione attiva negli incontri su attività di gruppo o individuale. La classe sarà comunque impegnata in un attività di approfondimento in itinere in aula e domestica, con lezioni di chiusura operativa di ogni singolo modulo in aula, laddove risultasse necessario. 4. METODOLOGIE PREVALENTI Lezioni frontali in tre fasi: introduzione dell argomento in modo discorsivo, utilizzando un linguaggio

2 comune; fase di formalizzazione nella quale si approfondisce la tematica con linguaggio scientifico in un confronto diretto con i discenti, permettendo il recupero di alunni in difficoltà; sintesi finale sui punti salienti dell argomento con proposte di approfondimento per le eccellenze. brainstorming, cooperative learning, ciclo PEC previsione esperimento confronto in sinergia con le attività di laboratorio povero pianificate. L impiego di eventuale materiale multimediale sarà modulato a seconda delle esigenze didattiche e della degli argomenti trattati. Per eventuali adattamenti nei contenuti per alunni BES, si rimanda alla programmazione nella quale sono evidenziati gli obiettivi minimi comuni ai quali farà riferimento il particolare PDP. 5. Piano di lavoro Nel piano di lavoro sono indicate con i numeri da 1 a 5 le competenze di base che ciascuna parte del programma concorrerà a sviluppare, secondo la legenda riportata di seguito. 1. Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. 2. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. 3. Spiegare le più comuni applicazioni della fisica nel campo tecnologico, con la consapevolezza della reciproca influenza tra evoluzione tecnologica e ricerca scientifica. 4. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il Sistema Internazionale delle unità di misura. 5. Collocare le principali scoperte scientifiche e invenzioni tecniche nel loro contesto storico e sociale. Strategie didattiche comuni per rimuovere, soprattutto negli allievi del primo anno, eventuali handicaps linguistici e matematici presenti: Premesso che, la fase iniziale del processo di insegnamento apprendimento della fisica ha una funzione di raccordo con le conoscenze e le abilità già acquisite dagli allievi negli studi precedenti, i docenti, dopo aver valutato il livello degli allievi per quanto riguarda i prerequisiti, cercheranno di omogeneizzare il gruppo classe facendo ricorso ad opportune strategie di recupero in laboratorio mediante l osservazione di fenomeni e l esecuzione di facili esperimenti che richiedono premesse teoriche elementari e che riguarderanno alcune proprietà dei corpi. I docenti concordano le seguenti misure iniziali in laboratorio: lunghezza, superficie, volume; angoli; tempo; velocità media; massa e densità; IN ALLEGATO le UdA con le relative conoscenze declinate in abilità e competenze, gli obiettivi minimi per ogni UdA, le modalità e le griglie di valutazione

3 O t t o b r e N o v e m b r e Le parti in corsivo non rientrano negli obiettivi minimi uda 1 - TITOLO: il linguaggio della fisica (competenze di base: ) mesi : OTTOBRE NOVEMBRE ore : 20 Metodo scientifico Le grandezze fisiche ed unità di misura Unità di misura di tempo lunghezza e massa. Il sistema internazionale Misure dirette ed indirette Operazioni con grandezze fisiche Multipli e sottomultipli Grandezze derivate: La densità Le potenze di dieci, Notazione scientifica Misure ed errori sistematici ed accidentali Cifre significative Portata e sensibilità degli strumenti di misura Precisione e accuratezza Dispersione delle misure e valore medio Errore massimo, relativo e percentuale Propagazione degli errori nelle grandezze derivate Rappresentazioni di un femomeno. Tabelle ed istogrammi. Proporzionalità diretta, inversa, quadratica I grafici sperimentali Eseguire equivalenze tra misure Calcolare grandezze derivate Saper scrivere un numero in notazione scientifica Calcolare il valor medio di una serie di misure Esprimere il risultato di una misura con il suo errore, assoluto relativo e percentuale Stabilire il numero di cifre significative di una misura Riconoscere portata e sensibilità di uno strumento Saper rappresentare i dati in tabella e in istogrammi Riconoscere la proporzionalità diretta tra grandezze fisiche e saper sviluppare un grafico dalla loro relazione Organizzare, rappresentare ed analizzare dati raccolti imparare ad imparare, progettare,comunicare collaborare e partecipare, agire in modo autonomo, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l informazione La relazione di laboratorio, aspetto grafico ed impostazione misure dirette : misure di lunghezze uso del calibro a cursore: calcolo di volumi misure ripetute del periodo di oscillazione di un pendolo misure di densità. propagazione degli errori Relazione tra periodo e lunghezza di un pendolo semplice. Misura dell'accelerazione di gravità con pendolo semplice

4 N o v e m b r e D i c e m b r e G e n n a i o uda 2 - TITOLO: grandezze vettoriali - l'equilibrio dei corpi solidi (competenze di base: ) mesi : NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO ore : 30 Gli spostamenti ed i vettori La scomposizione di un vettore Le forze ed i loro effetti La forza peso, relazione fra massa e peso Forza elastica Operazioni sui vettori e sulle forze Le forze di attrito L equilibrio di un corpo Momento di una forza Coppie di forze Macchine semplici baricentro Eseguire la taratura di un dinamometro Calcolare la variazione di peso in contesti di variazione della costante g Calcolare l allungamento e la costante elastica di una molla Calcolare forza di attrito distinguendo tra attrito statico e dinamico Eseguire operazioni con i vettori Calcolare la risultante di un sistema di forze Calcolare le componenti della forza peso su piano inclinato Determinare l azione di una coppia di forze Determinare la forza equilibrante di un sistema Calcolare il vantaggio e la forza motrice di una leva Organizzare, rappresentare ed analizzare dati raccolti Taratura di un dinamometro La legge di Hooke Regola del parallelogramma con carrucole fili e pesi noti Le leve : asta fulcrata Attrito radente statico Il piano inclinato : forza equilibrante

5 F e b b r a i o M a r z o M a r z o A p r i l e M a g g i o uda 3 - TITOLO: l'equilibrio dei fluidi (competenze di base: ) mesi : FEBBRAIO ore : 16 Pressione Principio di pascal Vasi comunicanti Pressione atmosferica La spinta di Archimede Calcolare la pressione al variare della forza di superficie Calcolare pressione di un corpo su piano inclinato Calcolare l altezza raggiunta dai fluidi in vasi comunicanti Calcolare le forze in gioco in un torchio idraulico Calcolare la pressione atmosferica esprimendola in diverse unità di misura imparare ad imparare, progettare,comunicare collaborare e partecipare, agire in modo autonomo, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l informazione Il Principio di Archimede uda 4 - TITOLO: il movimento di corpi (competenze di base: ) mesi : marzo aprile maggio ore : 24 Lo studio del moto e la velocità Il moto rettilineo uniforme Velocità media ed istantanea Accelerazione media Il moto rettilineo uniformemente accelerato con v o 0 Caduta di gravi Moto circolare uniforme i principi della dinamica Descrivere un moto rettilineo a partire dal suo diagramma di moto Calcolare il valore delle grandezze cinematiche dalle definizioni e dalle leggi orarie Calcolare il valore delle grandezze cinematiche in situazioni di caduta libera Calcolare l accelerazione di un corpo su quale agisce una forza e problema inverso Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza Moto rettilineo uniforme su guidovia a cuscino d aria o in simulazione Moto rettilineo uniformente accelerato su guidovia a cuscino d aria o in simulazione

6 TOT: ore teoria 30 laboratorio 6. Modalità di valutazione e griglie Gli obiettivi e le finalità le modalità di valutazione degli alunni sono quelli riportati nel documento di programmazione generale del biennio. La scansione temporale prevista del programma e delle verifiche sommative sarà la seguente ( V1 = VERIFICA; M1 MODULI / TEMATICHE DA TRATTARE) (salvo eventuali rimodulazioni in itinere). Settembre Recupero prerequisiti Ottobr Novembr Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Mod. e 1 Mod. e 1 Mod. 2 Mod. 2 Mod. 3 Mod. 3 Mod. 4 Mod. 4 V 0 V 1 V 1 V 2 V 2 V 3 V 3 V 4 V 4 La griglia di valutazione è quella adottata in sede di riunione per aree disciplinari e approvata nel consiglio di classe nella riunione per l approvazione della programmazione didattica educativa. Somma Vesuviana, 06/10/2018

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