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2 Indice 1. PREMESSA Acronimi ed abbreviazioni ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA SCOLASTICA Dati anagrafici Sede e Direzione Ulteriori sedi Dirigente scolastico Dirigenti e Preposti Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Medico Competente Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione addetti alla gestione all emergenza ed all antincendio Numero persone dipendenti e relative mansioni Numero alunni Numero persone disabili Stima del numero totale delle persone (alunni, docenti e non docenti, visitatori, ospiti, genitori, ) Servizio mensa Orari di apertura delle strutture ed eventuali specifiche Descrizione dell attività svolta nell istituto U.L.S.S. di competenza Servizio di Ispezione del Lavoro Polizze Assicurative Rapporti con fornitori ed appaltatori Numeri telefonici utili INDICAZIONE DEI CRITERI SEGUITI PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Considerazioni generali Coinvolgimento dei lavoratori Procedura di valutazione dei rischi FASE A: identificazione dei potenziali pericoli FASE B: individuazione dei rischi e dei rischi residui FASE C: stima dell entità dei rischi residui FASE D: programmazione degli interventi Lgs. 81/2008 e s.m.i. pagina 2 di 181

3 3.4 Procedura di valutazione qualitativa dei rischi Procedura di valutazione quantitativa dei rischi Valutazione del rischio dovuto alle differenze di genere, di età dei lavoratori ed alla provenienza da altri paesi DESCRIZIONE SINTETICA DEI SOPRALLUOGHI CONDOTTI SUI FABBRICATI CHE OSPITANO LE SCUOLE DELL ISTITUTO Premessa Scuola dell infanzia "C. Collodi" Ambiente di lavoro Macchine, prodotti ed attrezzature Aspetti organizzativi e gestionali Scuola dell infanzia "A. Pazienza" Ambiente di lavoro Macchine, prodotti ed attrezzature Aspetti organizzativi e gestionali Scuola dell infanzia "G. Rodari" Ambiente di lavoro Macchine, prodotti ed attrezzature Aspetti organizzativi e gestionali Scuola dell infanzia "S. Zavrel" Ambiente di lavoro Macchine, prodotti ed attrezzature Aspetti organizzativi e gestionali Scuola dell infanzia "San Giacomo" Ambiente di lavoro Macchine, prodotti ed attrezzature Aspetti organizzativi e gestionali Scuola primaria "U. Costella" Ambiente di lavoro Macchine, prodotti ed attrezzature Aspetti organizzativi e gestionali Scuola primaria "U. Foscolo" Ambiente di lavoro Macchine, prodotti ed attrezzature Aspetti organizzativi e gestionali pagina 3 di 181

4 4.9 Scuola primaria "N. Sauro" Ambiente di lavoro Macchine, prodotti ed attrezzature Aspetti organizzativi e gestionali Scuola primaria "E. Zanette" Ambiente di lavoro Macchine, prodotti ed attrezzature Aspetti organizzativi e gestionali Scuola secondaria Da, segreteria e Direzione Ambiente di lavoro Macchine, prodotti ed attrezzature Aspetti organizzativi e gestionali VALUTAZIONE DEI RISCHI PRESENTI NELL AMBIENTE DI LAVORO E DI STUDIO Schede di valutazione del rischio Valutazione del rischio per lavoratrici in gravidanza e post-gravidanza Valutazione del rischio mobbing Valutazione del rischio MMC Valutazione del rischio VDT Valutazione del rischio rumore Valutazione del rischio vibrazioni Valutazione del rischio di esposizione a campi e.m Valutazione del rischio di esposizione a radiazioni ottiche artificiali Valutazione del rischio di esposizione ad agenti chimici Valutazione del rischio di esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni Valutazione del rischio di esposizione ad amianto Valutazione del rischio di esposizione ad agenti biologici Valutazione del rischio stress lavoro-correlato pagina 4 di 181

5 5.15 Valutazione del rischio di formazione di atmosfere esplosive (ATEX) Valutazione del rischio di incidente stradale in caso di spostamenti necessari per esigenze di servizio Procedura di controllo e sorveglianza degli alunni Procedura di somministrazione dei farmaci a scuola Piano di emergenza Piano di primo soccorso Organizzazione del Sistema di Prevenzione e Protezione VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO PRESENTE NELL AMBIENTE DI LAVORO E DI STUDIO Premessa Analisi del rischio di incendio identificazione dei pericoli di incendio individuazione dei lavoratori e di tutte le persone esposte al pericolo di incendio eliminazione o riduzione dei pericoli classificazione del livello di rischio residuo adeguatezza delle misure di sicurezza redazione e revisione della valutazione del rischio residuo INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Premessa Obiettivo del Servizio di Prevenzione e Protezione Misure di prevenzione Norme da rispettare per tutti coloro che sono all interno della scuola Norme da rispettare per tutti i collaboratori scolastici Norme da rispettare per il personale amministrativo Norme da rispettare per il personale docente Misure di protezione PIANO DEGLI INTERVENTI MIGLIORATIVI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E DI STUDIO pagina 5 di 181

6 8.1 Premessa Interventi comuni a tutti i plessi Interventi sul plesso Infanzia Collodi Interventi sul plesso Infanzia Pazienza Interventi sul plesso Infanzia Rodari Interventi sul plesso Infanzia Zavrel Interventi sul plesso Infanzia San Giacomo Interventi sul plesso Primaria Costella Interventi sul plesso Primaria Foscolo Interventi sul plesso Primaria Sauro Interventi sul plesso Primaria Zanette Interventi sul plesso Secondaria Da Ponte, Segreteria e Direzione AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI MODELLO DEL DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA (D.U.V.R.I.) RISCONTRO DELL ATTIVITA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ANALISI PERIODICA STATISTICA DEL REGISTRO INFORTUNI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO A SCUOLA (SGSSL) ALLEGATI pagina 6 di 181

7 1. PREMESSA Il presente documento illustra il complesso delle operazioni concernenti la redazione e l aggiornamento continuo del Documento di Valutazione dei Rischi effettuate ai sensi degli artt del D. La relazione di seguito riportata è il frutto di un attenta analisi della normativa in essere oltre ad una serie di valutazioni precise in relazione all intero Sistema Sicurezza nei luoghi di lavoro e studio, coadiuvate anche dalla compilazione, durante i sopralluoghi, delle check-list predisposte dall Ufficio Scolastico Regionale in materia di salute e sicurezza. La stesura del documento è stata effettuata dopo vari sopralluoghi tecnici condotti in tutti i plessi scolastici assieme al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, al Referente per la sicurezza di plesso ed al Dirigente Scolastico. Il numero dei dipendenti afferenti a ciascun plesso, visto l aggiornamento periodico del Documento, è da considerarsi indicativo in quanto variabile ad ogni A.S.; la variabilità nel numero dei dipendenti non è in ogni caso in grado di incidere sulle valutazioni riportate nel Documento di Valutazione dei Rischi. Le valutazioni del rischio relative ai dipendenti sono redatte, secondo le linee guida dell U.S.R.V., mediante trattazione orizzontale suddividendo le mansioni in personale docente, personale ausiliario ed assistenti amministrativi. I casi specifici e particolari, derivanti da tipologia di lavoro atipica (es. lavoro presso altra sede) ovvero a fattori individuali di rischio (es. gravidanza, ipersensibilità verso sostanze o prodotti, problematiche della vista, riduzione della capacità lavorativa a seguito di incidente, ) devono essere trattate singolarmente con l ausilio, se necessario, del Medico Competente ovvero della Commissione Medica. I sopralluoghi relativi alla verifica di vulnerabilità degli elementi non strutturali nelle scuole, come da intesa fra Governo, Regioni, Province autonome e autonomie locali sono stati effettuati dall ufficio tecnico comunale e dal personale della Regione Veneto nell anno 2010 e saranno eventualmente trattati separatamente dal presente documento. pagina 7 di 181

8 Il presente aggiornamento del Documento si è reso necessario per l accorpamento parziale della scuola dell infanzia di San Giacomo, gestita, per un periodo transitorio, in collaborazione fra l Istituto Comprensivo 1 di Vittorio Veneto e l Associazione Manzoni. Allo stato attuale, sulla base del sopralluogo effettuato sui locali, risulta presente un unica sezione gestita con personale dell Istituto Comprensivo 1 di Vittorio Veneto; le sezioni aumenteranno nei successivi due anni fino alla completa gestione della scuola. pagina 8 di 181

9 1.1 Acronimi ed abbreviazioni Ai fini della corretta lettura del presente piano valgono le seguenti abbreviazioni. - Decreto: D. - Lavoratore: persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro con rapporto di lavoro subordinato; sono equiparati gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari - Datore di Lavoro: soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore che nel caso specifico, sulla base dell estensione della Legge 649/1996, corrisponde alla figura del Dirigente Scolastico - S.S.P.: Servizio di Prevenzione e Protezione: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all azienda finalizzati all attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali nell azienda - R.S.P.P.: Responsabile del servizio di prevenzione e protezione persona designata dal datore di lavoro in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui al D. - Agente: agente chimico, fisico o biologico, presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per la salute - Addetto/i: addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione - R.L.S.: Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - MC: Medico Competente - DPI: Dispositivi di protezione individuali - A.S.P.P.: Addetto al servizio di prevenzione e protezione - D.V.R.: Documento di Valutazione dei Rischi - EE: Circoli didattici - I.C.: Istituti comprensivi - P.S.: Pronto Soccorso pagina 9 di 181

10 - S.P.I.S.A.L.: Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli ambienti di lavoro - SUP: Istituti superiori - C.P.I.: Certificati di Prevenzione Incendi Per il dettaglio delle definizioni relative al Servizio di Prevenzione e Protezione e dei soggetti coinvolti, il riferimento è l art. 2 del D. In ciascuna scuola afferente all Istituto è stato compilato lo schema a blocchi raffigurante il sistema di prevenzione e protezione così come definito in precedenza. pagina 10 di 181

11 2. ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA SCOLASTICA 2.1 Dati anagrafici Sede e Direzione Istituto Comprensivo 1 di Vittorio Veneto Via dello Stadio, Vittorio Veneto (Tv) Tel Fax segreteria@daponte.tv.it L Istituto comprende n 10 scuole (n 5 scuole dell infanzia, n 4 scuole primarie e n 1 secondaria di I grado) afferenti unicamente al Comune di Vittorio Veneto (Tv). Il C.T.P., che fino al precedente A.S. aveva la sede presso la scuola secondaria ed utilizzava taluni spazi dell Istituto Superiore Alberghiero Beltrame, passerà gradualmente e fin dal presente A.S. sotto una gestione a livello provinciale e, in questa fase di revisione del Documento di Valutazione dei Rischi, saranno valutati i soli spazi utilizzati dal personale gestito dall Istituto Comprensivo. Gli immobili scolastici risultano essere di proprietà comunale, responsabili anche della manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici. Al presente documento viene allegata la scheda rilasciata dal Comune relativamente ai certificati degli immobili scolastici. Presso l edificio che ospita la Direzione Scolastica risulta operare anche la scuola secondaria di I grado "Da Ponte". I dati riportati relativamente agli alunni ovvero al personale, possono variare di qualche unità all'inizio dell A.S. ovvero nel corso dello stesso, senza inficiare le analisi che tali numeri comportano nella valutazione del grado di sicurezza globale della struttura scolastica. Le mansioni del personale, nel corso dell A.S., possono essere riviste temporaneamente sulla base di situazioni contingenti di infortuni ovvero di impossibilità temporanea allo svolgimento dell intera attività ovvero di gravidanza; tali pagina 11 di 181

12 variazioni verranno sempre analizzate come casi singoli senza inficiare le valutazioni riportate nel presente documento. L esito delle valutazioni viene in ogni caso archiviato presso la scheda personale del lavoratore nel caso di dati sensibili che riguardino la persona ovvero presso il presente documento in caso contrario Ulteriori sedi - Scuola dell Infanzia "C. Collodi" Via Giardino, 171 Loc. Carpesica di Vittorio Veneto (Tv) - Scuola dell Infanzia "A. Pazienza" Via A. Piccoli, 23 Loc. Vendran di Vittorio Veneto (Tv) - Scuola dell Infanzia "G. Rodari" Via Berlese Vittorio Veneto (Tv) - Scuola dell Infanzia "S. Zavrel" Via Formeniga, 14 Loc. Formeniga di Vittorio Veneto (Tv) - Scuola dell Infanzia "San Giacomo" Via San Fermo, 2/A Loc. San Giacomo di Vittorio Veneto (Tv) - Scuola primaria "U. Costella" Via A. Mascagni, 16 Vittorio Veneto (Tv) - Scuola primaria "U. Foscolo" Via U. Foscolo, 80 Vittorio Veneto (Tv) - Scuola primaria "N. Sauro" Via Montepiana Località San Giacomo di Vittorio Veneto (Tv) - Scuola primaria "E. Zanette" Via Franceschi Loc. Ceneda Bassa Vittorio Veneto (Tv) pagina 12 di 181

13 - Scuola secondaria "Da Ponte" + Segreteria + C.T.P. (parziale) Via dello Stadio, 5 Vittorio Veneto (Tv) Dirigente scolastico Prof. Francesco Demattè - I.C. 1 Vittorio Veneto Via dello Stadio, Vittorio Veneto (Tv) Tel Fax segreteria@daponte.tv.it Dirigenti e Preposti La Direzione Scolastica non ha individuato, per le figure di Dirigenti e di Preposti, con formale lettera di incarico, nessun lavoratore per il presente A.S.; l attuazione della procedura di formalizzazione dell incarico di Dirigente e/o preposto verrà in ogni caso prevista a livello di Direzione Scolastica e segreteria senza la necessità di aggiornare il presente documento che si considererà aggiornato automaticamente nel caso gli incarichi vengano, nei prossimi AA.SS., formalizzati e protocollati. I Dirigenti, ai sensi del D. Lgs. 81/2008, previsti nella scuola, in accordo con le linee guida dell U.S.R.V., sono: - il Vicario del Dirigente Scolastico; - il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi; - i coordinatori di plesso Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Ing. Mauro Bardelle Sede Operativa: Via San Crispino, Padova Tel Fax Cell m.bardelle@libero.it pagina 13 di 181

14 2.1.6 Medico Competente Sulla base dell osservazione delle modalità lavorative condotte nel corso del precedente A.S. si ritiene necessario, in riferimento a quanto riportato nel D. Lgs. 81/2008, provvedere alla nomina del Medico Competente per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori. In particolare, il livello di rischio valutato rende necessaria la nomina del Medico Competente per la valutazione di: - personale che utilizza vdt; - fattori individuali di rischio del personale. L individuazione del Medico Competente verrà effettuata mediante analisi preventiva delle condizioni di mercato per l area afferente a Vittorio Veneto e sentendo la rete per la gestione della sicurezza della scuola per la Provincia di Treviso. Dopo la preventiva analisi si procederà all individuazione del Medico Competente mediante comparazione delle offerte (sia tecniche che economiche) pervenute con l obiettivo di nomina nel primo trimestre del prossimo anno Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza In tutte le aziende deve essere eletto il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza in ottemperanza del D. In base al suddetto Decreto, il RLS può essere individuato anche per più aziende nell ambito territoriale. Alla data di redazione del presente documento risulta designato come RLS il Sign. De Rose Luigi, lavoratore operante presso la sede della Direzione Scolastica e della scuola secondaria Da Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione addetti alla gestione all emergenza ed all antincendio Presso la sede dell Istituto e presso le sedi distaccate vengono riportati gli schemi a blocchi relativi all organizzazione del Sistema di Prevenzione e Protezione presso ciascun plesso afferente all Istituto Comprensivo con indicati i nominativi dei referenti e pagina 14 di 181

15 degli addetti. Tale schema a blocchi, di facile e rapida lettura, ha l obiettivo di dare immediata visibilità ed informazione a tutti i dipendenti. Tutti i dipendenti designati per far parte del Servizio di Prevenzione e Protezione sono stati individuati su base volontaria dando precedenza a quelli che sono risultati in possesso degli attestati di frequenza ai corsi di Primo Soccorso ed Antincendio; gli addetti che, in difetto degli attestati di frequenza ai corsi, sono stati inseriti negli schemi a blocchi, parteciperanno, assieme ad altri dipendenti, ai corsi di formazione pianificati nel medio periodo dalla Direzione Scolastica. Nella fase transitoria, tutti gli addetti non in possesso di attestato, saranno in ogni caso formati internamente alla struttura per svolgere al meglio l incarico per il quale sono stati designati. Lo schema a blocchi viene aggiornato ad ogni inizio di A.S. per tenere conto di eventuali variazioni ovvero modifiche che possano essere intercorse. Copia degli schemi a blocchi viene riportata in allegato al presente documento Numero persone dipendenti e relative mansioni - Scuola Secondaria di I Grado "L. Da Ponte" - Segreteria e Direzione Via dello Stadio, Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 45 Collaboratori scolastici: 5 altro (amministrativi, DSGA, D.S.): 9 (4 L.S.U. a giorni alterni con altre sedi) - Scuola dell Infanzia "C. Collodi" Via Giardino, Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 5 Collaboratori scolastici: 2 altro: 1 (1 L.S.U. x 2 gg) - Scuola dell Infanzia "A. Pazienza" pagina 15 di 181

16 Via A. Piccoli, Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 7 Collaboratori scolastici: 2 altro: 1 (1 L.S.U. x 2 gg) - Scuola dell Infanzia "G. Rodari" Via Berlese, Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 10 Collaboratori scolastici: 2 altro: - - Scuola dell Infanzia "A. Zavrel" Via Formeniga, Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 2 Collaboratori scolastici: 2 altro: - - Scuola dell Infanzia "San Giacomo" Via Formeniga, Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 2 Collaboratori scolastici: 1 altro: (personale dell Associazione Manzoni) - Scuola primaria "U. Costella" Via P. Mascagni, Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 15 Collaboratori scolastici: 2 altro: 1 (1 L.S.U. x 2 gg) pagina 16 di 181

17 - Scuola primaria "U. Foscolo" Via U. Foscolo, Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 11 Collaboratori scolastici: 2 altro: - - Scuola primaria "N. Sauro" Via Monte Piana Loc. San Giacomo Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 10 Collaboratori scolastici: 2 altro: 1 (1 L.S.U. fisso) - Scuola primaria "E. Zanette" Via Franceschi, Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 9 Collaboratori scolastici: 2 altro: 1 (1 L.S.U. x 2 gg) - Scuola C.T.P. Via dello Stadio, Vittorio Veneto (Tv) Insegnanti: 9 Collaboratori scolastici: 6 altro: 1 (assistente amministrativo) Numero alunni - Scuola Secondaria Da : Scuola dell Infanzia C. Collodi : 50 pagina 17 di 181

18 - Scuola dell Infanzia A. Pazienza : 70 - Scuola dell Infanzia G. Rodari : 90 - Scuola dell Infanzia A. Zavrel : 30 - Scuola dell Infanzia San Giacomo : 15 - Scuola primaria U. Costella : Scuola primaria U. Foscolo : Scuola primaria N. Sauro : Scuola primaria E. Zanette : Numero persone disabili - Scuola Secondaria Da disabili: maschi: 11 femmine: 6 - Scuola dell Infanzia C. Collodi disabili: maschi: - femmine: 2 - Scuola dell Infanzia A. Pazienza disabili: maschi: 1 femmine: - - Scuola dell Infanzia G. Rodari disabili: maschi: 1 femmine: - - Scuola dell Infanzia A. Zavrel disabili: maschi: - femmine: - - Scuola dell Infanzia San Giacomo disabili: maschi: - femmine: - - Scuola Primaria U. Costella disabili: maschi: 2 femmine: 1 pagina 18 di 181

19 - Scuola Primaria U. Foscolo disabili: maschi: 4 femmine: 1 - Scuola Primaria N. Sauro disabili: maschi: - femmine: 1 - Scuola Primaria E. Zanette disabili: maschi: 4 femmine: Stima del numero totale delle persone (alunni, docenti e non docenti, visitatori, ospiti, genitori, ) Scuola Secondaria Da : Totale: 530 Scuola dell Infanzia C. Collodi Totale: 75 Scuola dell Infanzia A. Pazienza Totale: 95 Scuola dell infanzia G. Rodari Totale: 120 Scuola dell Infanzia A. Zavrel Totale: 45 Scuola dell Infanzia San Giacomo Totale: 60 Scuola primaria U. Costella : Totale: 175 Scuola primaria U. Foscolo : Totale: 140 Scuola primaria N. Sauro : Totale: 195 Scuola primaria E. Zanette : Totale: Servizio mensa - Scuola Secondaria Da : fornito da ditta esterna (Ottavian) - Scuola dell Infanzia C. Collodi : fornito da ditta esterna (Ottavian) - Scuola dell Infanzia A. Pazienza : fornito da ditta esterna (Ottavian) - Scuola dell Infanzia G. Rodari : fornito da ditta esterna (Ottavian) pagina 19 di 181

20 - Scuola dell Infanzia A. Zavrel : fornito da ditta esterna (Ottavian) - Scuola dell Infanzia San Giacomo : associazione Manzoni - Scuola primaria U. Costella : fornito da ditta esterna (Ottavian) - Scuola primaria U. Foscolo : fornito da ditta esterna (Ottavian) - Scuola primaria N. Sauro : fornito da ditta esterna (Ottavian) - Scuola primaria E. Zanette : fornito da ditta esterna (Ottavian) Orari di apertura delle strutture ed eventuali specifiche Gli orari di apertura delle strutture, registrati alla data dell ultimo sopralluogo, risultano riportati nella seguente tabella riassuntiva: SCUOLA LUN MAR MER GIO VEN SAB SECONDARIA DA PONTE INFANZIA C. COLLODI INFANZIA A. PAZIENZA INFANZIA G. RODARI INFANZIA A. ZAVREL INFANZIA SAN GIACOMO PRIMARIA U. COSTELLA PRIMARIA U. FOSCOLO 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 14:00 7:30 18:00 7:30 18:00 7:30 18:00 7:30 18:00 7:30 18:00-7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30-7:25 18:00 7:25 18:00 7:25 18:00 7:25 18:00 7:25 18:00-7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30-7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30-7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 14:00 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 14:00 pagina 20 di 181

21 PRIMARIA N. SAURO 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 18:30 7:30 14:00 PRIMARIA E. ZANETTE 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 17:30 7:30 14:00 SEGRETERIA 7:30 14:00 7:30 17:30 7:30 14:00 7:30 16:00 7:30 14:00 7:30 14:00 Gli orari riportati sono da ritenersi puramente indicativi e possono variare soprattutto in caso di riunioni pomeridiane. Per quanto riguarda particolari specificità di orari e/o utilizzo dei locali dei plessi, è opportuno sottolineare che la manutenzione degli estintori ed in generale dei presidi antincendio viene eseguita ditta esterna secondo accordi contrattuali con il proprietario degli immobili. L'attività viene svolta nell'arco di mezza giornata lavorativa e pertanto non rientra nel campo di applicazione dell'art. 26 del D. Per quanto riguarda il servizio mensa, affidato in out-sourcing alla ditta Ottavian Ristorazione S.p.A. e gestito dall Associazione Manzoni per la scuola dell infanzia di San Giacomo, tale servizio rientra nel campo di applicazione dell'art. 26 del D. e pertanto verrà trattato con lo scambio di informazioni relativo ai rischi specifici e la redazione conseguente del Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali (D.U.V.R.I.) a cura del Committente del Servizio di appalto che risulta essere, nel caso specifico, il Comune. Le palestre delle scuole possono essere concesse dal Comune per attività sportive al di fuori dell orario scolastico Descrizione dell attività svolta nell istituto L attività risulta essere l ordinaria attività svolta internamente ad istituti scolastici dello stesso ordine e grado, attività che va dall insegnamento delle materie scolastiche internamente alle aule didattiche, all utilizzo di aule specifiche quali aule computer, aule di inglese, aule multimediali,, allo svolgimento di attività ricreativa internamente pagina 21 di 181

22 ed esternamente a ciascun plesso, allo svolgimento di attività sportiva internamente alle palestre ed esternamente negli spazi appositi circostanti gli edifici, Tutte le attività risultano svolte sotto la diretta sorveglianza del personale docente con il supporto dei collaboratori scolastici secondo gli accordi contrattuali vigenti a livello nazionale. L analisi dell attività svolta internamente ai plessi scolastici, unitamente ai sopralluoghi condotti nei plessi, ha portato all individuazione delle seguenti tipologie di lavoro: a) impiegati area amministrativa le attività svolte variano in funzione delle mansioni assegnate dalla Direzione Scolastica; in ogni caso gli impiegati trascorrono l intera giornata lavorativa all interno della sede operativa svolgendo mansioni di tipo amministrativo descritte sinteticamente come: - utilizzo di videoterminale; - operazioni di stesura di documentazione; - archiviazione della documentazione. b) personale docente le attività svolte riguardano tutto quanto concerne la didattica nelle scuole di pari ordine e grado e pertanto, sinteticamente, possono essere ricondotte a: - insegnamento in aula didattica; - attività ricreative internamente ed esternamente ai plessi; - sorveglianza degli alunni; - studio di documentazione; - correzione di documentazione prodotta dagli alunni; - riunioni di team, di coordinamento, ricevimento, ; - stesura di documenti per la didattica. c) collaboratori scolastici pagina 22 di 181

23 le attività svolte riguardano tutto quanto concerne la logistica di supporto al personale docente nelle scuole di pari ordine e grado secondo gli accordi contrattuali stipulati a livello nazionale e pertanto, sinteticamente, possono essere ricondotte a: - mantenimento dello stato di pulizia ed igiene dei locali; - sorveglianza degli alunni; - apertura e chiusura dei locali dei plessi; - assistenza al personale docente. d) alunni l attività svolta dagli alunni, che costituiscono di fatto l anello debole dell intero processo, è rappresentata sinteticamente dalla fase di apprendimento e di studio all interno delle aule e dall attività ricreativa che viene eseguita internamente ed esternamente ai locali scolastici. Vista la diversa configurazione dei plessi afferenti all Istituto Comprensivo, si ritiene opportuno, ai fini di una corretta valutazione dei rischi, evidenziare gli aspetti pertinenti al presente lavoro relativamente a ciascun plesso e specificare inoltre eventuali attività affidate a terzi (ad es. la fornitura dei pasti). Dal punto di vista della valutazione dei rischi, si è ritenuto opportuno mantenere separata la valutazione specifica del rischio di incendio presente nei plessi scolastici in quanto l edilizia scolastica risulta normata, da questo punto di vista, da una normativa verticale cogente in quanto compresa nell attività n 67 dell Allegato al D.P.R. 151/ U.L.S.S. di competenza U.L.S.S. n 9 Via Borgo Cavalli, Treviso (Tv) Tel.: Fax: Internet: Servizio di Ispezione del Lavoro Direzione Provinciale del Lavoro di Treviso Via Fonderia, Treviso Tel.: pagina 23 di 181

24 Polizze Assicurative Compagnia assicuratrice: standard per le scuole DOMINA - Gruppo Ambiente Scuola Milano Tipologia polizza: assicura i dipendenti in caso di incidenti ed infortuni durante le attività scolastiche Rapporti con fornitori ed appaltatori Le ditte che prestano attività continuativa nei plessi sono la ditta che esegue la manutenzione dei presidi antincendio e la ditta che ha in appalto il servizio mensa. Occasionalmente, e su invito della Direzione Scolastica ovvero del Comune in orario extra-scolastico, prestano attività figure professionali diverse a seconda dell intervento richiesto, quali ad esempio associazioni sportive, esperti in settori specifici, formatori,... Nell acquisto di nuovi prodotti (macchine, attrezzature, sostanze, dispositivi di protezione individuale, ) da impiegare nei luoghi di lavoro, sono soddisfatti i requisiti di sicurezza prescritti dalle normative vigenti. In particolare viene verificato: per le sostanze ed i preparati pericolosi: - la scheda di sicurezza fornita gratuitamente dal produttore o fornitore, redatta in italiano conformemente alla normativa vigente, suddivisa in punti e contenente informazioni sulla composizione, sui pericoli, sulle misure di primo soccorso e sulle misure antincendio, sul controllo dell esposizione e protezione individuale (fac-simile della scheda di sicurezza è stata illustrata a tutti i dipendenti durante gli incontri informativi in materia di salute e sicurezza ed in particolar modo durante gli incontri di aggiornamento annuale sui rischi per i collaboratori scolastici); per i DPI: pagina 24 di 181

25 - la marcatura CE del fabbricante assieme alla norma tecnica UNI EN di riferimento (per i DPI di prima, seconda e terza categoria); - la dichiarazione di conformità CE del fabbricante (per i DPI di prima, seconda e terza categoria); - l attestato di certificazione CE da parte di un organismo notificato (per i DPI di prima, seconda e terza categoria). per le attrezzature: - la marcatura CE di conformità che deve essere apposta sulla macchina in modo chiaro e visibile; - la dichiarazione CE di conformità redatta dal fabbricante, contenente tra l altro il nome e l indirizzo del fabbricante medesimo, la descrizione della macchina e tutte le disposizioni alle quali la macchina è conforme; - le istruzioni per l uso che il fabbricante deve redigere anche nella lingua del paese di utilizzazione contenenti tra l altro: le condizioni di utilizzazione previste, i posti di lavoro che devono essere occupati dagli operatori, le istruzioni per operare senza rischi, eventuali controindicazioni di utilizzazione nonché le indicazioni atte a facilitarne la manutenzione; - gli schemi della macchina necessari per la messa in funzione, la manutenzione, l ispezione, il controllo del buon funzionamento e, all occorrenza, la riparazione della macchina ed ogni altra avvertenza utile soprattutto in materia di sicurezza. Qualora vengano stipulati contratti di noleggio, si dovrà pretendere in ogni caso che questi garantisca la piena rispondenza della macchina alla legislazione vigente in materia di sicurezza. Con riferimento alla manutenzione, ove affidata a ditte esterne, il manutentore dovrà obbligarsi ad effettuare i lavori di manutenzione e di riparazione nella piena osservanza della legislazione in materia di sicurezza. Il manutentore è tenuto a verificare la piena efficienza e l efficacia di tutti i dispositivi, ivi compresi quelli di sicurezza; a segnalare immediatamente ed evidenziare eventuali anomalie, vizi e/o difetti non pagina 25 di 181

26 immediatamente riparabili; a fare tutto quanto necessario per evitare che i beni oggetto del contratto possano causare danni alle persone e/o alle cose. Inoltre, poiché certi tipi di manutenzione possono coinvolgere indirettamente i presenti nei plessi scolastici, il manutentore dovrà impegnarsi ad informarsi ed informare sulle misure di prevenzione e di protezione adottate ed ad operare in maniera coordinata nello svolgimento del servizio dedotto in contratto, al fine di adottare procedure tali da garantire lo svolgimento delle operazioni in piena sicurezza sia per i propri addetti e sia per tutte le persone presenti. Per quanto riguarda le Imprese incaricate dall ente proprietario dei plessi per eseguire lavori internamente agli stessi è necessario che, al momento dell appalto dei lavori, l ente proprietario informi la Direzione Scolastica dei nominativi delle Imprese, del programma dei lavori concordato con specificati in modo rigoroso giorni ed orari di lavoro e che fornisca il DVR dell Impresa che entra nei fabbricati scolastici. La Direzione Scolastica informerà poi il RSPP che provvederà, di concerto con il Comune (proprietario dei plessi) e le Imprese incaricate, ad attuare le procedure di sicurezza che garantiscano la protezione dei dipendenti ai sensi dell art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. La Direzione Scolastica deve, in ogni caso, richiedere che copia del Documento di Valutazione dei Rischi di tutte le Imprese che entrano nei plessi scolastici per lavori venga consegnata al RSPP in modo tale da attuare le procedure previste dall art. 26 del D. e valutare quindi la predisposizione eventuale del Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali (DUVRI) da consegnare alle Imprese. Tale procedura si attua solo nel caso di incarico diretto della Direzione Scolastica all Impresa, nel caso di incarico da parte dell ente proprietario (ad es. il Comune), la procedura viene svolta automaticamente dall ente proprietario stesso che coinvolgerà poi la Direzione per le azioni di cooperazione. Come caso particolare dell attività descritta in precedenza rientra il progetto ministeriale denominato Scuole Belle che prevede l affidamento alla Società Manutencoop dei lavori di tinteggiatura e sistemazione di piccole rotture all interno dei locali scolastici. pagina 26 di 181

27 In tali caso, il soggetto appaltante produce tutta la documentazione di sicurezza relativa ai prodotti utilizzati ed alle eventuali interferenze e la sottopone alla Direzione Scolastica la quale, in accordo con il servizio di prevenzione e protezione, dà la formale approvazione allo svolgimento dei lavori. In maniera analoga si procede anche nell ambito del progetto ministeriale Scuole Sicure, gestito però, a differenza del primo, dall ente proprietario degli immobili scolastici. In questo secondo caso, però, essendo i lavori particolarmente impegnativi dal punto di vista strutturale, vengono programmati sempre in periodo extra-scolastico o comunque suddividendo fisicamente l area scolastica da quella di lavoro Numeri telefonici utili NUMERI TELEFONICI UTILI Pronto Soccorso 118 Ospedale Civile di Treviso Carabinieri 112 Polizia di Stato 113 Vigili del Fuoco 115 RSPP Ing. Mauro Bardelle Comune di Vittorio Veneto Ufficio Ed. Pubblica Ufficio Comando Provinciale VV.F. Treviso pagina 27 di 181

28 3. INDICAZIONE DEI CRITERI SEGUITI PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 3.1 Considerazioni generali Il sistema di verifica adottato per la redazione del presente documento si basa essenzialmente su una serie di controlli puntuali, ripetuti periodicamente in accordo con la Direzione Scolastica, avvenuti in tutti i luoghi di lavoro con il precipuo scopo di valutare la rispondenza alle normative vigenti ed evidenziare il livello di rischio per i lavoratori. I sopralluoghi effettuati nei plessi scolastici e nelle aree ad essi pertinenti in più occasioni, sono stati eseguiti assieme ai referenti di plesso del servizio di prevenzione e protezione designati dal Dirigente scolastico, ove possibile, ovvero assieme agli addetti al SPP. Durante i sopralluoghi assieme ai referenti di plesso, oltre a prendere visione dello stato dei luoghi, si sono valutate le procedure in essere internamente all intero istituto assieme agli addetti che sono stati interpellati e che, per la loro esperienza diretta internamente ai plessi scolastici, rappresentano l elemento conoscitivo a maggior valore aggiunto. L analisi critica delle procedure adottate all interno degli istituti, condotta assieme ai referenti di plesso, agli addetti ed al Dirigente Scolastico ed integrata da interviste condotte sul luogo precipuamente con i collaboratori scolastici, viene riportata nel seguito. La stesura del documento definitivo è avvenuta dopo averne visionato la bozza assieme ai referenti di plesso, agli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione e con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e soprattutto dopo averne recepito le indicazioni e/o osservazioni in merito. Le verifiche condotte all interno dei plessi scolastici consentono di intraprendere eventuali azioni di adeguamento. Tutte le valutazioni relative alla valutazione dei rischi sono state condotte nel rispetto del D. pagina 28 di 181

29 3.2 Coinvolgimento dei lavoratori Per scelta dell Istituto Comprensivo, il Servizio di Prevenzione e Protezione è stato organizzato prevedendo l individuazione di un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione esterno al complesso scolastico. Tale premessa rende maggiormente importante il coinvolgimento dei lavoratori, sia come personale docente che non docente, per una corretta valutazione dei rischi, rimanendo esclusi, per ovvie ragioni meramente anagrafiche, gli alunni. La partecipazione dei lavoratori è avvenuta tramite la consultazione del Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori (RLS) in tutte le fasi inerenti la gestione della sicurezza, attraverso la partecipazione ai sopralluoghi dei referenti di plesso designati ed indicati nei capitoli precedenti, tramite il coinvolgimento diretto dei lavoratori stessi durante i sopralluoghi condotti nei plessi scolastici e durante le riunioni tenutesi presso la sede dell Istituto. Nello specifico, la consultazione in via preventiva è avvenuta in tutte le attività rivolte alla sicurezza ed in particolare in merito a: - designazione dei referenti di plesso e degli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione; - designazione dei coordinatori del Primo Soccorso; - designazione dei coordinatori antincendio; - pianificazione dei sopralluoghi nei plessi; - sopralluoghi nei plessi; - individuazione dei pericoli; - valutazione dei rischi; - adozione del piano degli interventi sui rischi residui; - organizzazione della formazione ed informazione dei lavoratori; - pianificazione delle riunioni; - valutazione della bozza del Documento di Valutazione dei Rischi; pagina 29 di 181

30 - valutazione delle osservazioni migliorative del Documento di Valutazione dei Rischi pervenute dai referenti e da tutti gli addetti nel corso dell illustrazione della bozza del Documento. 3.3 Procedura di valutazione dei rischi Per l effettuazione della valutazione dei rischi si è ritenuto opportuno seguire le indicazioni riportate sulla letteratura diffusa in materia, le indicazioni dei contenuti dei corsi di aggiornamento in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori nei luoghi di lavoro, le indicazioni della normativa relativa alla Prevenzione Incendi ai sensi del D.P.R. 151/2011, le linee guida dell Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (I.S.P.E.S.L.) e le linee guida Regionali in materia di salute e sicurezza nei plessi scolastici emanate dal S.I.R.V.E.E.S.S. Per i riferimenti tecnico-legislativi si è consultata la normativa vigente in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro e le norme di buona tecnica. Per gli aspetti di conduzione e di mantenimento dei livelli di sicurezza ed igiene del lavoro si è inoltre posta particolare attenzione a quanto indicato nei pareri degli Organi di Vigilanza. Considerata la tipologia dell attività dell Istituto e la sua organizzazione, visto che gli ambienti scolastici oggetto della valutazione risultano pressoché omogenei fra loro sia per la destinazione d uso che per le caratteristiche generali, si è optato per valutare l intero complesso suddividendolo in n 7 aree omogenee principali: - uffici amministrativi; - aule didattiche (biblioteca, aule informatica, aule inglese, aule audio-video, ); - servizi igienici; - mense; - palestre; - spazi per le attività ricreative interne; - spazi per le attività ricreative esterne. pagina 30 di 181

31 In tali aree è stata svolta una valutazione mirata alle rispettive destinazioni d uso; conseguentemente si è espressa una valutazione del rischio residuo riferita ad ogni tipologia di pericolo ritenuto potenzialmente presente in ciascuna area. Si è proceduto secondo le fasi progressive come descritte nel seguito FASE A: identificazione dei potenziali pericoli L identificazione dei pericoli è stata eseguita mediante l analisi visiva dei luoghi di lavoro e l analisi dei ruoli e delle mansioni dei lavoratori. Tale fase ha permesso di identificare, in riferimento agli ambienti visti ed all organizzazione del lavoro, i fattori di rischio da valutare nel seguito. I fattori di rischio individuati sono stati ordinati in tre tipologie così definite: Rischi per la sicurezza Rischi per la salute Rischi legati ad aspetti generali Strutture Agenti chimici Fattori ergonomici Impianti Agenti biologici Fattori organizzativi Incendio Macchine Agenti fisici Illuminazione VDT MMC Aspetti psicologici Rumore FASE B: individuazione dei rischi e dei rischi residui L individuazione è stata condotta determinando, in base a riferimenti oggettivi (Documentazione autorizzativa, documentazione tecnica, documentazione per la gestione della sicurezza) ed all osservazione dell attività lavorativa, la rispondenza alle pagina 31 di 181

32 norme vigenti dei luoghi di lavoro e delle attività ivi presenti. Si è volutamente distinto fra rischi e rischi residui per sottolineare che solamente i rischi residui sono soggetti ad un piano di interventi per limitarli e/o per controllarli; l insieme complessivo dei rischi in un ambiente di lavoro, una volta che vi si sottragga il sottoinsieme dei rischi residui, viene azzerato semplicemente adottando semplici misure di prevenzione e protezione in ottemperanza alle disposizioni generali contenute nel D FASE C: stima dell entità dei rischi residui La stima dell entità dei rischi residui è la quantificazione analitica necessaria per poter adottare una pianificazione degli interventi. La quantificazione analitica dell entità del rischio residuo è stata eseguita in riferimento a tre livelli di gravità così definiti: LIVELLO: ASSENTE Non si sono riscontrati rischi residui connessi con lo svolgimento dell attività della scuola LIVELLO: CONTROLLATO L entità stimata del rischio residuo è compresa entro limiti di accettabilità previsti dalle normative vigenti. La situazione deve pertanto essere mantenuta sotto controllo mediante la sorveglianza quotidiana da parte della Dirigenza Scolastica e degli addetti nonché tramite periodiche iniziative di verifica con personale tecnico specializzato LIVELLO: PRESENTE E necessario adottare interventi di prevenzione e protezione secondo le priorità stabilite dal D. pagina 32 di 181

33 3.3.4 FASE D: programmazione degli interventi La programmazione degli interventi verrà eseguita qualora non fosse possibile eliminare completamente i rischi individuati e pertanto rimanessero ancora presenti rischi residui. Gli interventi potranno essere di tipo strutturale, di tipo impiantistico, di tipo tecnico, di tipo organizzativo, di tipo formativo, ; nel caso di interventi complessi, sia di natura tecnica-infrastrutturale che economica, è necessario l intervento dell amministrazione pubblica proprietaria dell immobile. 3.4 Procedura di valutazione qualitativa dei rischi Le fasi principali che si sono succedute per la valutazione dei rischi e per la stesura del presente documento sono state: a) identificazione dei pericoli: si sono distinti, come riportato in precedenza, i pericoli di infortuni, i pericoli per la salute ed i pericoli legati ad aspetti generali; b) stima dei rischi: per ogni pericolo individuato è stata valutata la gravità del danno e la probabilità di accadimento dello stesso sulla base di criteri che tengano conto dell esposizione al pericolo e delle caratteristiche delle persone esposte con particolare attenzione alla presenza di eventuali soggetti a maggior rischio quali persone allergiche, portatori di handicap, minori, persone anziane, ; c) individuazione delle misure per l eliminazione o la riduzione dei rischi: misure che consistono in genere in interventi su macchine, impianti e locali di lavoro, miglioramenti delle dotazioni di sicurezza quali attrezzature per il pronto soccorso, mezzi antincendio,, organizzazione di un servizio di prevenzione e protezione o di rendere quello esistente più efficiente, organizzazione di un servizio di gestione dell emergenza o di rendere l esistente maggiormente efficiente, nella definizione di un piano di informazione e formazione, in controlli preventivi, in un potenziamento dei rapporti con servizi pubblici competenti in materia di sicurezza; pagina 33 di 181

34 d) programma di realizzazione e controllo delle misure: le misure necessarie per adempiere alle disposizioni legislative vanno realizzate al più presto; le altre, che vanno a migliorare ulteriormente il livello di sicurezza, vanno programmate anche con la consultazione del RLS. L analisi del rischio nei luoghi di lavoro e studio parte dalla semplice definizione di pericolo, inteso come proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità avente il potenziale di causare danni, e di rischio, inteso come probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o esposizione, nonché dimensioni possibili del danno stesso, e si arriva in questo modo alla valutazione dei rischi, intesa come procedimento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori nell espletamento delle loro mansioni, derivante dalle circostanze del verificarsi di un pericolo sul luogo di lavoro. L obiettivo della valutazione dei rischi consente al Datore di Lavoro di prendere i provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori. La fasi della valutazione qualitativa dei rischi prevedono: - fase 1: individuazione dei luoghi di lavoro effettuata rispettando i criteri di omogeneità, compartimentazione organizzativa e completezza; - fase 2: identificazione dei pericoli con particolare riferimento agli agenti biologici, agli agenti chimici, all elettricità, all incendio, alle attrezzature di lavoro, alla movimentazione manuale dei carichi, al rumore, alle vibrazioni; - fase 3: identificazione dei rischi; - fase 4: valutazione dei rischi dal punto di vista qualitativo e quantitativo; - fase 5: stesura del documento di valutazione. La valutazione dei rischi deve essere strutturata ed attuata in modo da aiutare i datori di lavoro e le persone adibite al controllo per: - identificare i pericoli che sussistono sul luogo di lavoro e valutare i rischi associati agli stessi in modo da determinare quali provvedimenti debbano pagina 34 di 181

35 essere presi per proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori nel rispetto delle normative vigenti; - valutare i rischi in modo da effettuare la selezione quanto più motivata possibile delle attrezzature di lavoro, dei prodotti e dei preparati chimici impiegati e delle attrezzature che si trovano sul luogo di lavoro nonché dell organizzazione dello stesso; - controllare che i provvedimenti in atto o pianificati siano adeguati; - stabilire un elenco di priorità nei provvedimenti da adottare; - garantire che le metodologie di lavoro siano tali da consentire un miglioramento del livello di protezione dei lavoratori. Le linee guida che verranno seguite nella valutazione del rischio si basano sugli aspetti seguenti: - osservazione dell ambiente di lavoro quali vie di accesso, condizioni dei pavimenti, sicurezza dei macchinari, presenza di fumi e polveri, illuminazione, rumore, modalità organizzative, disposizione dei locali, ingombri, vetrate, ; - identificazione dei compiti eseguiti sul posto di lavoro; - esame dei compiti eseguiti sul posto di lavoro; - osservazione del lavoro in corso di esecuzione; - esame dei modelli e delle procedure lavorative adottate; - esame dei fattori esterni che possono avere effetti sul posto di lavoro; - rassegna dei fattori psicologici, sociali e fisici che possono contribuire a creare stress sul lavoro e studio della modalità con cui essi interagiscono fra di loro e con altri fattori nell organizzazione e nell ambiente di lavoro; - esame dell organizzazione destinata a mantenere condizioni soddisfacenti di lavoro, tra cui le misure di salvaguardia soprattutto in riferimento all adozione di nuovi macchinari, di nuovi impianti od al cambio di procedure lavorative. pagina 35 di 181

36 La procedura di valutazione qualitativa dei rischi si conclude con i criteri stabiliti per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in base a: - norme legali; - norme ed orientamenti pubblicati quali norme tecniche nazionali, codici di buona pratica, livelli di esposizione professionale, norme delle associazioni professionali, orientamenti dei fabbricanti, ; - linee guida emanata dall U.S.R.V.; - principi gerarchici della prevenzione dei rischi; - procedure per evitare i rischi; - procedure per sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o che lo è meno; - eliminazione dei rischi alla fonte; - applicazione di provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali; - adeguamento al progresso tecnico ed ai cambiamenti nel campo dell informazione; - cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione. 3.5 Procedura di valutazione quantitativa dei rischi Il D. fornisce una metodologia per la valutazione dei rischi negli ambienti di lavoro distinguendo in rischi di infortunio (infortuni sul lavoro) ed in rischi per la salute (malattie professionali); non fornisce però delle procedure analitiche codificate per la valutazione quantitativa del rischio. Con tale premessa risulta opportuno sottolineare come sia corretta pertanto la dicitura STIMA DEL RISCHIO, in quanto la stima di un entità, di un elemento o di un fattore, quale può essere appunto il rischio, risulta essere soggettiva e fortemente dipendente dal periodo temporale e dallo stato dei luoghi in cui tale stima viene eseguita. Si procederà pertanto alla valutazione quantitativa/analitica del rischio partendo dalla relazione che definisce il rischio stesso: pagina 36 di 181

37 R = P x D, dove: - R è il rischio di accadimento di un certo evento; - P la probabilità che si verifichi l evento; - D è la gravità del danno conseguente al verificarsi dell evento. L obiettivo di pervenire ad una stima del rischio in termini quantitativi presuppone l assegnazione di un range di valori ai fattori P e D, range di valori che possiamo riassumere nel seguente modo: Valore di probabilità Definizione del valore di probabilità Interpretazione della definizione 1 Improbabile Il suo verificarsi richiederebbe la concomitanza di più eventi poco probabili; non si sono mai verificati fatti analoghi; il suo verificarsi susciterebbe incredulità 2 Poco probabile Il suo verificarsi richiederebbe circostanze non comuni e di poca probabilità; si sono verificati pochi fatti analoghi; il suo verificarsi susciterebbe modesta sorpresa 3 Probabile Si sono verificati altri fatti analoghi; il suo verificarsi non susciterebbe sorpresa 4 Molto probabile Si sono verificati parecchi altri fatti analoghi; il suo verificarsi è dato praticamente per scontato Valore di danno Definizione del valore di danno Interpretazione della definizione 1 Lieve Infortunio con assenza dal lavoro inferiore ai 5gg lavorativi 2 Non grave Infortunio con assenza dal lavoro compreso fra 6gg e 22gg lavorativi 3 Grave Infortunio con assenza dal lavoro superiore ai 22gg lavorativi senza pagina 37 di 181

38 invalidità permanente ovvero malattie professionali senza invalidità permanente 4 Molto grave Infortunio con assenza dal lavoro superiore ai 22gg lavorativi con invalidità permanente ovvero malattie professionali con totale invalidità permanente La combinazione analitica dei valori numerici assegnati alle definizioni consente di identificare una scala di priorità degli interventi che verrà assunta sulla base della seguente tabella: R > 8 azioni correttive da attuare immediatamente 4 < R 8 azioni correttive da programmare urgentemente 2 R 4 azioni correttive da programmare nel breve-medio termine R = 1 azioni correttive da valutare in fase di pianificazione annuale Per valori del rischio fino a 4 il valore assegnato sarà basso, per valori superiori ad 8 il valore assegnato sarà alto, negli altri casi (da 5 a 8) il valore assegnato sarà medio. La procedura di valutazione analitica illustrata verrà applicata a tutti le potenziali situazioni pericolose individuate sia durante i sopralluoghi condotti nei plessi e sia nella valutazione delle procedure di lavoro discusse sia con la Direzione Scolastica, sia con i referenti, sia con gli addetti al SPP e sia con il RLS. Il risultato della valutazione, eseguito sulla base dei sopralluoghi di rilevamento dello stato di fatto riportato nel capitolo seguente, viene riportato in allegato sotto forma di schede di rapida consultazione. Tutte le schede riportate in allegato, che potrebbero essere di non facile lettura per i lavoratori, in accordo con la Direzione Scolastica saranno illustrate a tutti i lavoratori nel corso degli incontri pianificati nell ambito della formazione del personale sulla base degli artt del D. Lgs. 81/2008 e dell Accordo Stato-Regioni. pagina 38 di 181

39 3.6 Valutazione del rischio dovuto alle differenze di genere, di età dei lavoratori ed alla provenienza da altri paesi La valutazione del rischio dovuta a: - differenze di genere; - differenze di età; - provenienza da altri paesi, si ritiene applicabile, nel caso dell istituto Comprensivo, alla categoria dei collaboratori scolastici e pertanto, negli incontri di formazione specifica verranno evidenziate le relative differenze nella valutazione del rischio. Casi tipici della valutazione della differenza di genere è il rischio dovuto alla movimentazione manuale dei carichi ed agli aspetti che implicano condizioni di lavoro in stato di gravidanza. La differenza di età, così come la provenienza da altri paesi, non implicano variazioni sostanziali nell analisi. pagina 39 di 181

40 4. DESCRIZIONE SINTETICA DEI SOPRALLUOGHI CONDOTTI SUI FABBRICATI CHE OSPITANO LE SCUOLE DELL ISTITUTO 4.1 Premessa Nel presente paragrafo vengono analizzate le caratteristiche significative per la sicurezza legate all attività scolastica che possono essere fonte di potenziali rischi per la sicurezza e la salute di tutte le persone presenti. Tutte le valutazioni sui locali dei plessi, riportate nel presente capitolo, si basano esclusivamente sui sopralluoghi eseguiti su ciascun plesso scolastico (sopralluoghi eseguiti in periodi anche diversi e ripetuti spesso nel caso di determinate scuole), mentre le valutazioni circa le procedure di lavoro riportate nei successivi capitoli, si basano, oltre che sull osservazione dell attività lavorativa eseguita durante i sopralluoghi, anche sui colloqui informativi e conoscitivi tenutisi sia con la Direzione Scolastica, che con i referenti di plesso, che con i coordinatori del Primo Soccorso, che con gli addetti al SPP, che con il RLS. Si precisa che lo stato dei luoghi riportato nel presente paragrafo sulla base del sopralluogo condotto nei locali risulta esaustivo dello status stesso dei locali di lavoro e contiene anche elementi non direttamente pertinenti con la sicurezza dei luoghi di lavoro in sé, ma elementi ritenuti importanti nel sottolineare lo stato di locali frequentati dai studenti delle scuole. Tale analisi verrà svolta prendendo come riferimento delle macro-categorie caratteristiche quali: - ambiente di lavoro; - macchine, prodotti ed attrezzature; - aspetti organizzativi e gestionali. Per ciascuna categoria inclusa nelle tre macrocategorie verrà eseguita una valutazione analitica del rischio e di conseguenza si procederà nello stilare un programma di prevenzione e protezione. pagina 40 di 181

41 Vista la configurazione dell Istituto, composto da più plessi scolastici di fatto separati, si procederà nel considerare separatamente ciascun plesso. L analisi dell ambiente di lavoro, per quanto detto in precedenza, verrà condotta suddividendo l ambiente stesso, per ogni plesso, in: - uffici amministrativi; - aule didattiche; - servizi igienici; - mense, cucine, atrio, ; - palestre; - spazi per le attività ricreative interne; - spazi per le attività ricreative esterne. Nel caso in cui alcuni locali fossero usati per scopi differenti (ad esempio su iniziativa del Comune), si segnalerà solamente il caso in cui le attività diverse risultassero, sulla base delle procedure di lavoro, promiscue; negli altri casi, le caratteristiche evidenziate sono basate solo sul sopralluogo condotto e pertanto sono indipendenti dalla destinazione d uso. Indipendentemente dai sopralluoghi, tutti i termosifoni ed in generale, tutti gli spigoli vivi presenti all'interno delle aree comuni della scuola, devono essere protetti contro eventuali urti accidentali dei lavoratori e degli alunni; per gli altri locali verrà eseguita una valutazione specifica. 4.2 Scuola dell infanzia "C. Collodi" Ambiente di lavoro Struttura e stato del fabbricato: sopralluoghi condotti in date diverse Si tratta di un fabbricato vetusto a struttura portante mista in muratura e c.a. pagina 41 di 181

42 L edificio presenta criticità note da tempo a livello sia di struttura che di organizzazione degli spazi interni ed esterni e, in particolare, l edificio risulta carente anche nel numero dei servizi igienici. Il numero degli alunni ospitati risulta esiguo e non sono presenti aule sovraffollate. Nel corso dell a.s. precedente, è stata rifatta integralmente la copertura dell edificio. Il Comune di Vittorio Veneto ha programmato inoltre un intervento di ristrutturazione ed adeguamento alla normativa vigente del fabbricato scolastico; tale intervento verrà effettuato nel corso dell estate prossima. Uffici amministrativi: L edificio non ospita uffici amministrativi. Servizi igienici: I servizi igienici si presentano in buono stato di manutenzione, ma non adeguati alle utenze presenti nella scuola, specificatamente al piano primo della scuola. Nel corso dell intervento di ristrutturazione ed adeguamento la situazione di carenza verrà risolta. Aule didattiche: Le aule didattiche, visto anche il numero delle presenze di alunni, si ritengono di ampiezza sufficiente. Tutti i termosifoni presenti risultano protetti. Vi è carenza di manutenzione complessiva sull immobile che ricade anche nella aule didattiche, in particolare si segnala evidente risalita di umidità sulle murature che comporta pregiudica rapidamente le pitture, anche se di recente esecuzione. La verifica dell illuminazione delle aule ha permesso di valutare mediamente un buon grado di illuminazione sia naturale che artificiale. Per quanto possibile, l attività didattica viene svolta al piano terra dell edificio. Nel corso dell intervento di ristrutturazione ed adeguamento la situazione di carenza verrà risolta. pagina 42 di 181

43 Mensa/cucina/atrio: Il servizio mensa risulta affidato all'esterno. Gli addetti eseguono il solo scodellamento dei pasti che arrivano pronti presso l edificio. Palestra: L aula di motoria attualmente utilizzata risulta idonea all'utilizzo per la scuola e per le utenze presenti in numero ridotto; il sopralluogo ed i colloqui con le insegnanti non hanno evidenziato particolari problematiche relativamente a rumore e riverberi. Nel caso in cui si verificassero modifiche dello stato della palestra, sarà necessario concordare un nuovo sopralluogo ed eventualmente eseguire un'indagine fonometrica per la valutazione del rischio rumore. Spazi per le attività ricreative interne: Le attività ricreative svolte all interno utilizzano in prevalenza alcune aule didattiche ed i corridoi. I corridoi risultano ampi per il numero delle utenze previste nella scuola. Il parapetto di risalita delle scale risulta inferiore ai 100 cm minimi di altezza previsti per normativa; nel corso dell intervento di ristrutturazione previsto nell estate prossima verrà risolta la problematica, allo stato attuale mantenuta sotto controllo con misure organizzative di compenso. Vista la tipologia della scuola ed il ridotto numero del personale ausiliario, è necessario prevedere la delimitazione dell accesso alla scala di risalita mediante chiusura a chiave. La prescrizione di mantenere sempre libere le uscite di sicurezza e sgombre da materiali sarò ripresa anche nel corso di illustrazione del Documento di Valutazione di Rischio complessivo. Spazi per le attività ricreative esterne: Le attività ricreative in esterno vengono condotte utilizzando gli spazi di competenza della scuola. pagina 43 di 181

44 Gli spazi sono sufficientemente ampi per permettere attività ricreative in condizioni di sicurezza, fermo restando la necessaria sorveglianza da parte del personale docente con il supporto dei collaboratori scolastici. Si segnala la presenza dispositivi da gioco per bambini; l'attività dei bambini sui predetti dispositivi viene sempre eseguita sotto sorveglianza. I giochi da esterno richiedono manutenzione periodica almeno biennale. Porte e portoni: Le porte interne delle varie stanze e quelle di accesso all unità hanno larghezza adeguata alla normativa vigente visto anche il numero delle utenze previste ed in particolare: - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 0,80m per affollamento dei locali previsto fino a 25 persone; - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 1,20m per affollamento dei locali previsto compreso fra 25 e 50 persone. Segnaletica di sicurezza: La segnaletica di sicurezza presente all interno dei locali risulta adeguata e corrispondente alla normativa vigente in materia. Verrà valutato, di concerto con la Direzione Scolastica, di integrare eventualmente la segnaletica. Ascensori e montacarichi: Nell edificio non risultano presenti ascensori o montacarichi. Il progetto di ristrutturazione ed adeguamento previsto per l estate prevede la realizzazione di un ascensore interno. Impianti elettrici e di illuminazione: Gli impianti elettrici e di illuminazione risultano a vista in buono stato di conservazione ed in grado di garantire i requisiti minimi standard previsti dalla normativa vigente; pagina 44 di 181

45 sono state richieste all ente proprietario dello stabile le documentazioni relative all adeguamento tecnico degli impianti, la denuncia all ISPESL dell impianto di terra, la relazione LPS e la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008. L intervento di ristrutturazione ed adeguamento previsto per l estate comporterà la redazione di tutta la nuova documentazione. Impianti di riscaldamento: L impianto di riscaldamento dei locali risulta essere centralizzato. Tutte le operazioni di manutenzione dell impianto devono essere eseguite almeno una volta all anno da persona, fisica o giuridica, in possesso dei requisiti necessari e la conduzione dell impianto dovrà essere tale da rispettare la legislazione vigente (L10/91 e DPR 412/93 e s.m.i.) per quanto riguarda la manutenzione e la compilazione del libretto di centrale. Tutti i vecchi serramenti al piano terra sono stati sostituiti con serramenti di ultima generazione, mentre al piano primo i serramenti risultano quelli originali vetusti e pertanto danno origine a forti dispersioni termiche. Nel corso dell intervento di ristrutturazione ed adeguamento previsto per l estate la situazione di carenza verrà risolta. Impianto di condizionamento: L edificio non è dotato di impianto di condizionamento. Mezzi di estinzione incendi portatili: Sono presenti, internamente all edificio ed in posti visibili ed accessibili, una serie di estintori portatili a CO 2 ed a polvere di classe estinguente minima 12A-89B. I mezzi estinguenti esistenti sono sottoposti a regolare manutenzione e verifiche periodiche da una ditta esterna incaricata dall ente proprietario dello stabile. pagina 45 di 181

46 Rischio incendio: Le scuole di ogni ordine e grado sono comprese all interno dell attività 67 del D.P.R. 151/2011 comprendente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi da parte dei VV.F. e soggette al rilascio di un Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). In particolare, le scuole sono, dal punto di vista antincendio, governate da una normativa verticale in materia riportata nel D.M che obbliga all adeguamento anche gli edifici esistenti. L adeguamento ai fini antincendio degli edifici che ospitano le scuole risultano ad esclusivo carico dell ente proprietario dell immobile rappresentato dal Comune. Per il numero delle utenze previste nella scuola, non vi è l obbligo di ottenimento del C.P.I.; il Comune ha ottenuto il nulla osta per la struttura in oggetto e pertanto questa si ritiene adeguata ai fini antincendio, anche se non provvista di doppia uscita di piano al P1. Il livello di rischio assegnato è medio per tipologia di attività. Rischio amianto: Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/2008 comprende tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. L elenco delle sostanze, dei preparati e dei processi relativi ad agenti cancerogeni/mutageni è riportato nel Decreto. L attività valutata non rientra tra quelle interessate da presenza di agenti cancerogeni/mutageni. Rischio rumore: La collocazione del plesso scolastico in zona a basso traffico non permette di evidenziare fenomeni di interferenza acustica anche con finestre aperte così anche come evidenziato nei colloqui e nelle interviste avuti con il referente di plesso e gli addetti/collaboratori. La normativa di riferimento in materia è rappresentata dal D. Lgs. 81/2008 che prevede la possibilità di non ricorrere a misurazioni effettuate secondo i criteri riportati nel decreto suddetto qualora, sulla base di: - risultati di misurazioni estemporanee; pagina 46 di 181

47 - disponibilità di specifiche acustiche delle attrezzature utilizzate negli ambienti di lavoro; - confronti con analoghe situazioni; - dati di letteratura, si possa ritenere che i livelli di esposizione personali a rumore non superino gli 80 db(a). Nello specifico, le linee guida sulla valutazione dell esposizione al rumore riportano un elenco indicativo di tali situazioni tra le quali rientrano le attività di ufficio e servizi amministrativi, lavori di assemblaggio ed installazione di apparecchiature elettroniche o antennisti. La valutazione del rischio, sulla base delle precedenti considerazioni ed unitamente all analisi dei tempi di esposizione degli addetti, della tipologia delle attrezzature utilizzate nello svolgimento delle attività lavorative e dei dati circa l emissione sonora delle attrezzature, ha evidenziato la non sussistenza di classi di rischio così come previste dalla normativa Macchine, prodotti ed attrezzature videoterminali e personal computer: I videoterminali ed i personal computer sono presenti nell aula insegnanti. L utilizzo di videoterminali espone il lavoratore ad un maggior o minor rischio in funzione dell operatore stesso, dell ubicazione reciproca fra terminale ed operatore, delle caratteristiche del terminale e dell uso che ne viene fatto da parte di uno stesso operatore. In particolare, l utilizzo da parte di uno stesso operatore può assumere in via del tutto convenzionale i valori di utilizzo sporadico, frequente e continuo. Un utilizzo del terminale è da definirsi continuo da parte di un operatore qualora questo lo utilizzi per almeno 20 ore settimanali, dedotte le interruzioni previste ai sensi del D. Lgs. 81/2008. L'utilizzo del VDT nel plesso non è da ritenersi di tipo continuo. pagina 47 di 181

48 fotocopiatrici e fax: Nel plesso sono presenti un fotocopiatore ed un fax. La corretta manutenzione periodica della fotocopiatrice e del fax, eseguita da ditta specializzata, permette di eliminare il rischio di esposizione dei lavoratori. La gestione del fotocopiatore è dei collaboratori scolastici. Il cambio del toner deve avvenire rispettando la procedura che prevede l utilizzo di guanti e mascherina protettivi. utilizzo di macchine ed attrezzature varie: Non ci sono particolari attrezzature in dotazione ai lavoratori. Si segnala la presenza di taglierine a disposizione del personale docente e non docente. utilizzo di attrezzi manuali: I collaboratori scolastici utilizzano gli ordinari strumenti manuali in dotazione alle scuole quali scope, lava-pavimenti, I collaboratori scolastici hanno frequentato il corso di utilizzo dei prodotti detergenti e si ritengono pertanto informati sul corretto utilizzo degli stessi; per tutti i nuovi collaboratori scolastici viene previsto, durante il primo inserimento, un corso per il corretto utilizzo dei prodotti detergenti. Nel plesso sono presenti più sgabuzzini appositamente destinati allo stoccaggio di tale materiale. I depositi risultano chiusi a chiave ed accessibile ai soli collaboratori scolastici. sostanze chimiche: Nel plesso sono presenti sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio ed il mantenimento dell igiene internamente ai locali scolastici stoccate all interno di uno sgabuzzino chiuso a chiave. La valutazione del rischio verrà eseguita ai sensi del D. Lgs. 81/2008 utilizzando il metodo MovaRisch relativamente al rischio di inalazione ed effetti sulla cute. La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici all'inizio di ogni A.S. permette di classificare il rischio, in linea con quanto contenuto anche nelle linee guida sulla scuola, come non significativo. pagina 48 di 181

49 esposizione a radiazioni non ionizzanti: Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR (Non Ionizing Radiation), sono essenzialmente quelle generate da campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GHz che non riescono a rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono essenzialmente effetti termici. All interno di tale campo si distinguono le emissioni di elettrodotti, degli impianti di ricetrasmissione radio/tv e gli impianti di telefonia cellulare. Nel plesso in oggetto, per le attività svolte dai lavoratori, non vi è la presenza di tale rischio Aspetti organizzativi e gestionali organizzazione del lavoro e dello studio: L organizzazione del lavoro e dello studio, valutato sia mediante colloquio con la Direzione che mediante colloqui con il personale docente e non docente compresi gli addetti al SPP, il referente di plesso ed il RLS, non ha evidenziato particolari problematiche di rischio. informazione e formazione: L informazione e la formazione dei lavoratori è stata pianificata dal Servizio di Prevenzione e Protezione e dalla Direzione Scolastica. In particolare è stata data attuazione al piano di formazione per tutto il personale come previsto dagli artt del D. e dall Accordo Stato- Regioni. carico di lavoro fisico e mentale: I turni di lavoro ed il numero delle persone afferenti al plesso (personale docente e non docente) permettono di asserire che nessun lavoratore è sottoposto a carichi di lavoro fisico e mentale tali da aumentarne l esposizione a qualunque rischio. E' stato valutato in ogni caso nei precedenti AA.SS., mediante la compilazione di apposite check-list, il pagina 49 di 181

50 rischio potenziale dovuto a stress lavoro-correlato e tale valutazione non ha evidenziato particolari problematiche. La valutazione verrà ripetuta periodicamente come previsto dalle linee guida scolastiche. archiviazione e movimentazione dei carichi ed oggetti vari: L attività considerata, per le mansioni svolte dai dipendenti, rientra tra quelle interessate da movimentazione manuale dei carichi in quanto, specie nell organizzare il lavoro di motoria o per attività ricreative all esterno o per operazioni di spostamento/trascinamento arredi, il personale docente e non docente deve movimentare manualmente dei carichi. I carichi superiori a 15 kg dovranno essere trasportati in 2 persone; i carichi superiori ai 30 kg dovranno essere trasportati mediante mezzo meccanico. Il piano della formazione previsto per i lavoratori sul rischio da MMC, e l analisi del Registro Infortuni, fanno assumere la valutazione del rischio come basso. In questa fase di aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato ritenuto in ogni caso di nominare un Medico Competente per dar corso alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per la valutazione immediata di eventuali fattori individuali di rischio (temporanei ovvero permanenti) che possano compromettere l attività lavorativa. smaltimento rifiuti: I rifiuti vengono smaltiti da ditta specializzata nel settore e nella scuola viene eseguita alla fonte la raccolta differenziata. contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi: I contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi vengono descritti a parte. Durante il sopralluogo nei locali non si è avuto modo di valutare le condizioni di fornitura. pagina 50 di 181

51 utilizzo dei DPI: Durante il sopralluogo e dall analisi del Registro Infortuni non si sono osservati particolari problematiche connesse all utilizzo dei DPI. 4.3 Scuola dell infanzia "A. Pazienza" Ambiente di lavoro Struttura e stato del fabbricato: sopralluoghi condotti in date diverse Si tratta di un fabbricato di recente realizzazione a struttura portante mista in muratura e c.a. e legno. Il numero degli alunni ospitati risulta limitato e non sono presenti aule sovraffollate. L intero fabbricato presenta una problematica relativa ad umidità di risalita evidente sia nelle aule didattiche che nelle aree comuni. Il Comune deve programmare un intervento di risoluzione della problematica. Uffici amministrativi: L edificio non ospita uffici amministrativi. Servizi igienici: I servizi igienici si presentano in buono stato di manutenzione ed adeguati alle utenze presenti nella scuola. Aule didattiche: Le aule didattiche, visto anche il numero delle presenze di alunni, si ritengono di ampiezza sufficiente. La verifica dell illuminazione delle aule ha permesso di valutare mediamente un buon grado di illuminazione sia naturale che artificiale. Per quanto possibile, l attività didattica viene svolta al piano terra dell edificio, lasciando il piano primo dell edificio come sala insegnanti ed archivio documentazione. Mensa/cucina/atrio: Il servizio mensa risulta affidato all'esterno. pagina 51 di 181

52 Gli addetti eseguono il solo scodellamento dei pasti che arrivano pronti presso l edificio. La mensa e la cucina ove viene eseguito lo scodellamento sono di recente costruzione; in particolare, nella mensa è stato predisposto un sistema a soffitto per aumentare l abbattimento acustico. Palestra: L aula di motoria attualmente utilizzata risulta idonea all'utilizzo per la scuola e per le utenze presenti; il sopralluogo ed i colloqui con le insegnanti non hanno evidenziato particolari problematiche relativamente a rumore e riverberi. Nel caso in cui si verificassero modifiche dello stato della palestra, sarà necessario concordare un nuovo sopralluogo ed eventualmente eseguire un'indagine fonometrica per la valutazione del rischio rumore. Spazi per le attività ricreative interne: Le attività ricreative svolte all interno utilizzano in prevalenza alcune aule didattiche, l atrio ed i corridoi. I corridoi e l atrio risultano ampi per il numero delle utenze previste nella scuola. Vista la tipologia della scuola ed il ridotto numero del personale ausiliario, è necessario prevedere la delimitazione dell accesso alla scala di risalita al P1 mediante chiusura a chiave. La prescrizione di mantenere sempre libere le uscite di sicurezza e sgombre da materiali sarò ripresa anche nel corso di illustrazione del Documento di Valutazione di Rischio complessivo. Spazi per le attività ricreative esterne: Le attività ricreative in esterno vengono condotte utilizzando gli spazi di competenza della scuola. pagina 52 di 181

53 Gli spazi sono sufficientemente ampi per permettere attività ricreative in condizioni di sicurezza, fermo restando la necessaria sorveglianza da parte del personale docente con il supporto dei collaboratori scolastici. Si segnala la presenza dispositivi da gioco per bambini; l'attività dei bambini sui predetti dispositivi viene sempre eseguita sotto sorveglianza. I giochi in esterno richiedono la manutenzione almeno biennale e devono essere dotati di tappetino anti-shock. Porte e portoni: Le porte interne delle varie stanze e quelle di accesso all unità hanno larghezza adeguata alla normativa vigente visto anche il numero delle utenze previste ed in particolare: - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 0,80m per affollamento dei locali previsto fino a 25 persone; - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 1,20m per affollamento dei locali previsto compreso fra 25 e 50 persone. Segnaletica di sicurezza: La segnaletica di sicurezza presente all interno dei locali risulta adeguata e corrispondente alla normativa vigente in materia. Verrà valutato, di concerto con la Direzione Scolastica, di integrare eventualmente la segnaletica. Ascensori e montacarichi: Nell edificio non risultano presenti ascensori o montacarichi. Impianti elettrici e di illuminazione: Gli impianti elettrici e di illuminazione risultano a vista in buono stato di conservazione ed in grado di garantire i requisiti minimi standard previsti dalla normativa vigente; sono state richieste all ente proprietario dello stabile le documentazioni relative pagina 53 di 181

54 all adeguamento tecnico degli impianti, la denuncia all ISPESL dell impianto di terra, la relazione LPS e la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008. Impianti di riscaldamento: L impianto di riscaldamento dei locali risulta essere centralizzato. Tutte le operazioni di manutenzione dell impianto devono essere eseguite almeno una volta all anno da persona, fisica o giuridica, in possesso dei requisiti necessari e la conduzione dell impianto dovrà essere tale da rispettare la legislazione vigente (L10/91 e DPR 412/93 e s.m.i.) per quanto riguarda la manutenzione e la compilazione del libretto di centrale. La tipologia di impianto (a pavimento) e la sua taratura è tale da garantire un buon comfort termico all interno di tutti i locali. Impianto di condizionamento: L edificio non è dotato di impianto di condizionamento. Mezzi di estinzione incendi portatili: Sono presenti, internamente all edificio ed in posti visibili ed accessibili, una serie di estintori portatili a CO 2 ed a polvere di classe estinguente minima 12A-89B. I mezzi estinguenti esistenti sono sottoposti a regolare manutenzione e verifiche periodiche da una ditta esterna incaricata dall ente proprietario dello stabile. Rischio incendio: Le scuole di ogni ordine e grado sono comprese all interno dell attività 67 del D.P.R. 151/2011 comprendente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi da parte dei VV.F. e soggette al rilascio di un Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). In particolare, le scuole sono, dal punto di vista antincendio, governate da una normativa verticale in materia riportata nel D.M che obbliga all adeguamento anche gli edifici esistenti. pagina 54 di 181

55 L adeguamento ai fini antincendio degli edifici che ospitano le scuole risultano ad esclusivo carico dell ente proprietario dell immobile rappresentato dal Comune. Per il numero delle utenze previste nella scuola, non vi è l obbligo di ottenimento del C.P.I.; il Comune ha ottenuto il nulla osta per la struttura in oggetto e pertanto questa si ritiene adeguata ai fini antincendio, anche se non provvista di doppia uscita di piano al P1. Il livello di rischio assegnato è medio per tipologia di attività. Rischio amianto: Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/2008 comprende tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. L elenco delle sostanze, dei preparati e dei processi relativi ad agenti cancerogeni/mutageni è riportato nel Decreto. L attività valutata non rientra tra quelle interessate da presenza di agenti cancerogeni/mutageni. Rischio rumore: La collocazione del plesso scolastico in zona a basso traffico non permette di evidenziare fenomeni di interferenza acustica anche con finestre aperte così anche come evidenziato nei colloqui e nelle interviste avuti con il referente di plesso e gli addetti/collaboratori. La normativa di riferimento in materia è rappresentata dal D. che prevede la possibilità di non ricorrere a misurazioni effettuate secondo i criteri riportati nel decreto suddetto qualora, sulla base di: - risultati di misurazioni estemporanee; - disponibilità di specifiche acustiche delle attrezzature utilizzate negli ambienti di lavoro; - confronti con analoghe situazioni; pagina 55 di 181

56 - dati di letteratura, si possa ritenere che i livelli di esposizione personali a rumore non superino gli 80 db(a). Nello specifico, le linee guida dell I.S.P.E.S.L. sulla valutazione dell esposizione al rumore riportano un elenco indicativo di tali situazioni tra le quali rientrano le attività di ufficio e servizi amministrativi, lavori di assemblaggio ed installazione di apparecchiature elettroniche o antennisti. La valutazione del rischio, sulla base delle precedenti considerazioni ed unitamente all analisi dei tempi di esposizione degli addetti, della tipologia delle attrezzature utilizzate nello svolgimento delle attività lavorative e dei dati circa l emissione sonora delle attrezzature, ha evidenziato la non sussistenza di classi di rischio così come previste dalla normativa Macchine, prodotti ed attrezzature videoterminali e personal computer: I videoterminali ed i personal computer sono presenti nell aula insegnanti. L utilizzo di videoterminali espone il lavoratore ad un maggior o minor rischio in funzione dell operatore stesso, dell ubicazione reciproca fra terminale ed operatore, delle caratteristiche del terminale e dell uso che ne viene fatto da parte di uno stesso operatore. In particolare, l utilizzo da parte di uno stesso operatore può assumere in via del tutto convenzionale i valori di utilizzo sporadico, frequente e continuo. Un utilizzo del terminale è da definirsi continuo da parte di un operatore qualora questo lo utilizzi per almeno 20 ore settimanali, dedotte le interruzioni previste ai sensi del D. Lgs. 81/2008. L'utilizzo del VDT nel plesso non è da ritenersi di tipo continuo. pagina 56 di 181

57 fotocopiatrici e fax: Nel plesso sono presenti un fotocopiatore ed un fax. La corretta manutenzione periodica della fotocopiatrice e del fax, eseguita da ditta specializzata, permette di eliminare il rischio di esposizione dei lavoratori. La gestione del fotocopiatore è dei collaboratori scolastici. Il cambio del toner deve avvenire rispettando la procedura che prevede l utilizzo di guanti e mascherina protettivi. utilizzo di macchine ed attrezzature varie: Non ci sono particolari attrezzature in dotazione ai lavoratori. Si segnala la presenza di taglierine a disposizione del personale docente e non docente. utilizzo di attrezzi manuali: I collaboratori scolastici utilizzano gli ordinari strumenti manuali in dotazione alle scuole quali scope, lava-pavimenti, I collaboratori scolastici hanno frequentato il corso di utilizzo dei prodotti detergenti e si ritengono pertanto informati sul corretto utilizzo degli stessi; per tutti i nuovi collaboratori scolastici viene previsto, durante il primo inserimento, un corso per il corretto utilizzo dei prodotti detergenti. Nel plesso sono presenti più sgabuzzini appositamente destinati allo stoccaggio di tale materiale. I depositi risultano chiusi a chiave ed accessibile ai soli collaboratori scolastici. sostanze chimiche: Nel plesso sono presenti sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio ed il mantenimento dell igiene internamente ai locali scolastici stoccate all interno di uno sgabuzzino chiuso a chiave. La valutazione del rischio verrà eseguita ai sensi del D. pagina 57 di 181

58 Lgs. 81/2008 utilizzando il metodo MovaRisch relativamente al rischio di inalazione ed effetti sulla cute. La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici permette di classificare il rischio come rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute. esposizione a radiazioni non ionizzanti: Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR (Non Ionizing Radiation), sono essenzialmente quelle generate da campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GHz che non riescono a rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono essenzialmente effetti termici. All interno di tale campo si distinguono le emissioni di elettrodotti, degli impianti di ricetrasmissione radio/tv e gli impianti di telefonia cellulare. Nel plesso in oggetto, per le attività svolte dai lavoratori, non vi è la presenza di tale rischio Aspetti organizzativi e gestionali organizzazione del lavoro e dello studio: L organizzazione del lavoro e dello studio, valutato sia mediante colloquio con la Direzione che mediante colloqui con il personale docente e non docente compresi gli addetti al SPP, il referente di plesso ed il RLS, non ha evidenziato particolari problematiche di rischio. informazione e formazione: L informazione e la formazione dei lavoratori è stata pianificata dal Servizio di Prevenzione e Protezione e dalla Direzione. pagina 58 di 181

59 carico di lavoro fisico e mentale: I turni di lavoro ed il numero delle persone afferenti al plesso (personale docente e non docente) permettono di asserire che nessun lavoratore è sottoposto a carichi di lavoro fisico e mentale tali da aumentarne l esposizione a qualunque rischio. E' stato valutato in ogni caso nei precedenti AA.SS., mediante la compilazione di apposite check-list, il rischio potenziale dovuto a stress lavoro-correlato e tale valutazione non ha evidenziato particolari problematiche. archiviazione e movimentazione dei carichi ed oggetti vari: L attività considerata, per le mansioni svolte dai dipendenti, rientra tra quelle interessate da movimentazione manuale dei carichi in quanto, specie nell organizzare il lavoro di motoria o per attività ricreative all esterno o per operazioni di spostamento/trascinamento arredi, il personale docente e non docente deve movimentare manualmente dei carichi. I carichi superiori a 15 kg dovranno essere trasportati in 2 persone; i carichi superiori ai 30 kg dovranno essere trasportati mediante mezzo meccanico. Il piano della formazione previsto per i lavoratori sul rischio da MMC, e l analisi del Registro Infortuni, fanno assumere la valutazione del rischio come basso. In questa fase di aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato ritenuto in ogni caso di nominare un Medico Competente per dar corso alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per la valutazione immediata di eventuali fattori individuali di rischio (temporanei ovvero permanenti) che possano compromettere l attività lavorativa. smaltimento rifiuti: I rifiuti vengono smaltiti da ditta specializzata nel settore e nella scuola viene eseguita alla fonte la raccolta differenziata. pagina 59 di 181

60 contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi: I contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi vengono descritti a parte. Durante il sopralluogo nei locali non si è avuto modo di valutare le condizioni di fornitura. utilizzo dei DPI: Durante il sopralluogo e dall analisi del Registro Infortuni non si sono osservati particolari problematiche connesse all utilizzo dei DPI. 4.4 Scuola dell infanzia "G. Rodari" Ambiente di lavoro Struttura e stato del fabbricato: sopralluoghi condotti in date diverse Si tratta di un fabbricato a struttura portante mista in muratura e c.a. Il numero degli alunni ospitati risulta limitato e non sono presenti aule sovraffollate. Uffici amministrativi: L edificio non ospita uffici amministrativi. Servizi igienici: I servizi igienici si presentano in buono stato di manutenzione ed adeguati alle utenze presenti nella scuola; si segnala la particolare scivolosità della pavimentazione che comporta, a quanto evidenziato dal personale durante i sopralluoghi, periodiche cadute degli alunni. Risulta necessario, pertanto, un intervento di trattamento della pavimentazione per limitare il rischio di scivolamento. Aule didattiche: Le aule didattiche, visto anche il numero delle presenze di alunni, si ritengono di ampiezza sufficiente. pagina 60 di 181

61 La verifica dell illuminazione delle aule ha permesso di valutare mediamente un buon grado di illuminazione sia naturale che artificiale. L auletta ricavata nell atrio risulta di capienza particolarmente limitata; vista la provvisorietà, in attesa di eventuale rettifica degli spazi, è opportuno valutarne l utilizzo, come già verificato in fase di sopralluogo, per un numero ridotto di alunni. Risulta necessario limitare anche il numero degli alunni che possono essere ospitati nell aula di motoria adattata come dormitorio pomeridiano; allo stato attuale l aula risulta idonea per le utenze previste, nel caso le utenze aumentassero sarà necessario valutare di utilizzare come dormitorio anche un aula integrativa. Mensa/cucina/atrio: Il servizio mensa risulta affidato all'esterno. Gli addetti eseguono il solo scodellamento dei pasti che arrivano pronti presso l edificio. La mensa e la cucina ove viene eseguito lo scodellamento sono in buono stato di manutenzione; si segnala la presenza di un infiltrazione d acqua importante nei locali della cucina che necessita di un intervento per la sua risoluzione. Palestra: L aula di motoria attualmente utilizzata risulta idonea all'utilizzo per la scuola e per le utenze presenti; il sopralluogo ed i colloqui con le insegnanti non hanno evidenziato particolari problematiche relativamente a rumore e riverberi. Si segnala la necessità di procedere con la protezione degli spigoli vivi presenti e si segnala che la medesima aula è utilizzata anche come dormitorio. Risulta necessario limitare anche il numero degli alunni che possono essere ospitati nell aula di motoria adattata come dormitorio pomeridiano; allo stato attuale l aula risulta idonea per le utenze previste, nel caso le utenze aumentassero sarà necessario valutare di utilizzare come dormitorio anche un aula integrativa pagina 61 di 181

62 Nel caso in cui si verificassero modifiche dello stato della palestra, sarà necessario concordare un nuovo sopralluogo ed eventualmente eseguire un'indagine fonometrica per la valutazione del rischio rumore. Spazi per le attività ricreative interne: Le attività ricreative svolte all interno utilizzano in prevalenza alcune aule didattiche, l atrio ed i corridoi. I corridoi e l atrio risultano ampi per il numero delle utenze previste nella scuola. La prescrizione di mantenere sempre libere le uscite di sicurezza e sgombre da materiali sarò ripresa anche nel corso di illustrazione del Documento di Valutazione di Rischio complessivo. Spazi per le attività ricreative esterne: Le attività ricreative in esterno vengono condotte utilizzando gli spazi di competenza della scuola. Gli spazi sono sufficientemente ampi per permettere attività ricreative in condizioni di sicurezza, fermo restando la necessaria sorveglianza da parte del personale docente con il supporto dei collaboratori scolastici. Si segnala la presenza dispositivi da gioco per bambini; l'attività dei bambini sui predetti dispositivi viene sempre eseguita sotto sorveglianza ed i giochi da esterno devono essere soggetti a regolare manutenzione annua da eseguirsi, in via preferenziale, prima dell inizio dell A.S. Tutti i giochi in esterno devono essere dotati di tappetino anti-shock. Porte e portoni: Le porte interne delle varie stanze e quelle di accesso all unità hanno larghezza adeguata alla normativa vigente visto anche il numero delle utenze previste ed in particolare: - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 0,80m per affollamento dei locali previsto fino a 25 persone; pagina 62 di 181

63 - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 1,20m per affollamento dei locali previsto compreso fra 25 e 50 persone. Segnaletica di sicurezza: La segnaletica di sicurezza presente all interno dei locali risulta adeguata e corrispondente alla normativa vigente in materia. Verrà valutato, di concerto con la Direzione Scolastica, di integrare eventualmente la segnaletica. Ascensori e montacarichi: Nell edificio non risultano presenti ascensori o montacarichi. Impianti elettrici e di illuminazione: Gli impianti elettrici e di illuminazione risultano a vista in buono stato di conservazione ed in grado di garantire i requisiti minimi standard previsti dalla normativa vigente; sono state richieste all ente proprietario dello stabile le documentazioni relative all adeguamento tecnico degli impianti, la denuncia all ISPESL dell impianto di terra, la relazione LPS e la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008. Impianti di riscaldamento: L impianto di riscaldamento dei locali risulta essere centralizzato. Tutte le operazioni di manutenzione dell impianto devono essere eseguite almeno una volta all anno da persona, fisica o giuridica, in possesso dei requisiti necessari e la conduzione dell impianto dovrà essere tale da rispettare la legislazione vigente (L10/91 e DPR 412/93 e s.m.i.) per quanto riguarda la manutenzione e la compilazione del libretto di centrale. L impianto di riscaldamento, per quanto appurato nei sopralluoghi e nei colloqui con il personale, non dà origine a lamentele e garantisce un buon comfort. Impianto di condizionamento: L edificio non è dotato di impianto di condizionamento del freddo. pagina 63 di 181

64 Mezzi di estinzione incendi portatili: Sono presenti, internamente all edificio ed in posti visibili ed accessibili, una serie di estintori portatili a CO 2 ed a polvere di classe estinguente minima 12A-89B. I mezzi estinguenti esistenti sono sottoposti a regolare manutenzione e verifiche periodiche da una ditta esterna incaricata dall ente proprietario dello stabile. Rischio incendio: Le scuole di ogni ordine e grado sono comprese all interno dell attività 67 del D.P.R. 151/2011 comprendente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi da parte dei VV.F. e soggette al rilascio di un Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). In particolare, le scuole sono, dal punto di vista antincendio, governate da una normativa verticale in materia riportata nel D.M che obbliga all adeguamento anche gli edifici esistenti. L adeguamento ai fini antincendio degli edifici che ospitano le scuole risultano ad esclusivo carico dell ente proprietario dell immobile rappresentato dal Comune. Per il numero delle utenze previste nella scuola, non vi è l obbligo di ottenimento del C.P.I.; il Comune ha ottenuto il nulla osta per la struttura in oggetto e pertanto questa si ritiene adeguata ai fini antincendio. Il livello di rischio assegnato è medio per tipologia di attività. Rischio amianto: Il campo di applicazione del D. comprende tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. L elenco delle sostanze, dei preparati e dei processi relativi ad agenti cancerogeni/mutageni è riportato nel Decreto. L attività valutata non rientra tra quelle interessate da presenza di agenti cancerogeni/mutageni. pagina 64 di 181

65 Rischio rumore: La collocazione del plesso scolastico in zona a basso traffico non permette di evidenziare fenomeni di interferenza acustica anche con finestre aperte così anche come evidenziato nei colloqui e nelle interviste avuti con il referente di plesso e gli addetti/collaboratori. La normativa di riferimento in materia è rappresentata dal D. che prevede la possibilità di non ricorrere a misurazioni effettuate secondo i criteri riportati nel decreto suddetto qualora, sulla base di: - risultati di misurazioni estemporanee; - disponibilità di specifiche acustiche delle attrezzature utilizzate negli ambienti di lavoro; - confronti con analoghe situazioni; - dati di letteratura, si possa ritenere che i livelli di esposizione personali a rumore non superino gli 80 db(a). Nello specifico, le linee guida dell I.S.P.E.S.L. sulla valutazione dell esposizione al rumore riportano un elenco indicativo di tali situazioni tra le quali rientrano le attività di ufficio e servizi amministrativi, lavori di assemblaggio ed installazione di apparecchiature elettroniche o antennisti. La valutazione del rischio, sulla base delle precedenti considerazioni ed unitamente all analisi dei tempi di esposizione degli addetti, della tipologia delle attrezzature utilizzate nello svolgimento delle attività lavorative e dei dati circa l emissione sonora delle attrezzature, ha evidenziato la non sussistenza di classi di rischio così come previste dalla normativa Macchine, prodotti ed attrezzature videoterminali e personal computer: I videoterminali ed i personal computer sono presenti nell aula insegnanti. pagina 65 di 181

66 L utilizzo di videoterminali espone il lavoratore ad un maggior o minor rischio in funzione dell operatore stesso, dell ubicazione reciproca fra terminale ed operatore, delle caratteristiche del terminale e dell uso che ne viene fatto da parte di uno stesso operatore. In particolare, l utilizzo da parte di uno stesso operatore può assumere in via del tutto convenzionale i valori di utilizzo sporadico, frequente e continuo. Un utilizzo del terminale è da definirsi continuo da parte di un operatore qualora questo lo utilizzi per almeno 20 ore settimanali, dedotte le interruzioni previste ai sensi del D. Lgs. 81/2008. L'utilizzo del VDT nel plesso non è da ritenersi di tipo continuo. fotocopiatrici e fax: Nel plesso sono presenti un fotocopiatore ed un fax. La corretta manutenzione periodica della fotocopiatrice e del fax, eseguita da ditta specializzata, permette di eliminare il rischio di esposizione dei lavoratori. La gestione del fotocopiatore è dei collaboratori scolastici. Il cambio del toner deve avvenire rispettando la procedura che prevede l utilizzo di guanti e mascherina protettivi. utilizzo di macchine ed attrezzature varie: Non ci sono particolari attrezzature in dotazione ai lavoratori. Si segnala la presenza di taglierine a disposizione del personale docente e non docente. utilizzo di attrezzi manuali: I collaboratori scolastici utilizzano gli ordinari strumenti manuali in dotazione alle scuole quali scope, lava-pavimenti, pagina 66 di 181

67 I collaboratori scolastici hanno frequentato il corso di utilizzo dei prodotti detergenti e si ritengono pertanto informati sul corretto utilizzo degli stessi; per tutti i nuovi collaboratori scolastici viene previsto, durante il primo inserimento, un corso per il corretto utilizzo dei prodotti detergenti. Nel plesso sono presenti più sgabuzzini appositamente destinati allo stoccaggio di tale materiale. I depositi risultano chiusi a chiave ed accessibile ai soli collaboratori scolastici. sostanze chimiche: Nel plesso sono presenti sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio ed il mantenimento dell igiene internamente ai locali scolastici stoccate all interno di uno sgabuzzino chiuso a chiave. La valutazione del rischio verrà eseguita ai sensi del D. Lgs. 81/2008 utilizzando il metodo MovaRisch relativamente al rischio di inalazione ed effetti sulla cute. La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici permette di classificare il rischio come rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute. esposizione a radiazioni non ionizzanti: Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR (Non Ionizing Radiation), sono essenzialmente quelle generate da campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GHz che non riescono a rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono essenzialmente effetti termici. All interno di tale campo si distinguono le emissioni di elettrodotti, degli impianti di ricetrasmissione radio/tv e gli impianti di telefonia cellulare. Nel plesso in oggetto, per le attività svolte dai lavoratori, non vi è la presenza di tale rischio. pagina 67 di 181

68 4.4.3 Aspetti organizzativi e gestionali organizzazione del lavoro e dello studio: L organizzazione del lavoro e dello studio, valutato sia mediante colloquio con la Direzione che mediante colloqui con il personale docente e non docente compresi gli addetti al SPP, il referente di plesso ed il RLS, non ha evidenziato particolari problematiche di rischio. informazione e formazione: L informazione e la formazione dei lavoratori è stata pianificata dal Servizio di Prevenzione e Protezione e dalla Direzione. carico di lavoro fisico e mentale: I turni di lavoro ed il numero delle persone afferenti al plesso (personale docente e non docente) permettono di asserire che nessun lavoratore è sottoposto a carichi di lavoro fisico e mentale tali da aumentarne l esposizione a qualunque rischio. E' stato valutato in ogni caso nei precedenti AA.SS., mediante la compilazione di apposite check-list, il rischio potenziale dovuto a stress lavoro-correlato e tale valutazione non ha evidenziato particolari problematiche. archiviazione e movimentazione dei carichi ed oggetti vari: L attività considerata, per le mansioni svolte dai dipendenti, rientra tra quelle interessate da movimentazione manuale dei carichi in quanto, specie nell organizzare il lavoro di motoria o per attività ricreative all esterno o per operazioni di spostamento/trascinamento arredi, il personale docente e non docente deve movimentare manualmente dei carichi. I carichi superiori a 15 kg dovranno essere trasportati in 2 persone; i carichi superiori ai 30 kg dovranno essere trasportati mediante mezzo meccanico. Il piano della formazione previsto per i lavoratori sul rischio da MMC, e l analisi del Registro Infortuni, fanno assumere la valutazione del rischio come basso. pagina 68 di 181

69 In questa fase di aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato ritenuto in ogni caso di nominare un Medico Competente per dar corso alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per la valutazione immediata di eventuali fattori individuali di rischio (temporanei ovvero permanenti) che possano compromettere l attività lavorativa. smaltimento rifiuti: I rifiuti vengono smaltiti da ditta specializzata nel settore e nella scuola viene eseguita alla fonte la raccolta differenziata. contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi: I contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi vengono descritti a parte. Durante il sopralluogo nei locali non si è avuto modo di valutare le condizioni di fornitura. utilizzo dei DPI: Durante il sopralluogo e dall analisi del Registro Infortuni non si sono osservati particolari problematiche connesse all utilizzo dei DPI. 4.5 Scuola dell infanzia "S. Zavrel" Ambiente di lavoro Struttura e stato del fabbricato: sopralluoghi condotti in date diverse Si tratta di un fabbricato a struttura portante mista in muratura e c.a. ubicato in un quartiere residenziale; la stessa tipologia del fabbricato è assimilabile ad una struttura residenziale. Il numero degli alunni ospitati risulta esiguo (per il presente A.S. ne sono previsti 28) e non sono presenti aule sovraffollate. Uffici amministrativi: L edificio non ospita uffici amministrativi. Servizi igienici: pagina 69 di 181

70 I servizi igienici si presentano in buono stato di manutenzione ed adeguati alle utenze presenti nella scuola. Aule didattiche: Le aule didattiche, visto anche il numero delle presenze di alunni, si ritengono di ampiezza sufficiente. La verifica dell illuminazione delle aule ha permesso di valutare mediamente un buon grado di illuminazione sia naturale che artificiale. Mensa/cucina/atrio: Il servizio mensa risulta affidato all'esterno. Gli addetti eseguono il solo scodellamento dei pasti che arrivano pronti presso l edificio. La mensa e la cucina ove viene eseguito lo scodellamento sono in buono stato di manutenzione. Si segnala la mancanza di una griglia di aereazione per la tipologia di cucina allacciata alla rete di gas metano; inoltre, nel corso del sopralluogo, la cucina è risultata difettosa e necessita di un intervento di verifica. Palestra: L aula di motoria attualmente utilizzata risulta idonea all'utilizzo per la scuola e per le utenze presenti; il sopralluogo ed i colloqui con le insegnanti non hanno evidenziato particolari problematiche relativamente a rumore e riverberi. Si segnala la necessità di procedere con la protezione degli spigoli vivi presenti e si segnala che la medesima aula è utilizzata anche come dormitorio. Nel caso in cui si verificassero modifiche dello stato della palestra, sarà necessario concordare un nuovo sopralluogo ed eventualmente eseguire un'indagine fonometrica per la valutazione del rischio rumore. Spazi per le attività ricreative interne: Le attività ricreative svolte all interno utilizzano in prevalenza alcune aule didattiche, l atrio ed i corridoi. I corridoi e l atrio risultano ampi per il numero delle utenze previste nella scuola. pagina 70 di 181

71 La prescrizione di mantenere sempre libere le uscite di sicurezza e sgombre da materiali sarò ripresa anche nel corso di illustrazione del Documento di Valutazione di Rischio complessivo. Spazi per le attività ricreative esterne: Le attività ricreative in esterno vengono condotte utilizzando gli spazi di competenza della scuola. Gli spazi sono sufficientemente ampi per permettere attività ricreative in condizioni di sicurezza, fermo restando la necessaria sorveglianza da parte del personale docente con il supporto dei collaboratori scolastici. Si segnala la presenza dispositivi da gioco per bambini; l'attività dei bambini sui predetti dispositivi viene sempre eseguita sotto sorveglianza ed i giochi da esterno devono essere soggetti a regolare manutenzione annua da eseguirsi, in via preferenziale, prima dell inizio dell A.S. Lo spazio alla base del cancello di ingresso deve essere delimitato da una rete metallica in quanto, allo stato attuale, consente il passaggio degli alunni. Per l accesso alla scuola, i genitori degli alunni devono parcheggiare le auto esternamente alla scuola e raggiungere l entrata a piedi accompagnando gli alunni; le linee guida dell U.S.R.V. non consentono l utilizzo dell area di pertinenza scolastica come area parcheggio per esterni. Il Comune sta valutando la possibilità di ampliare l area parcheggio alla base della rampa di accesso alla scuola per consentire, con l ausilio della Polizia Locale e/o volontari, la sosta rapida. Porte e portoni: Le porte interne delle varie stanze e quelle di accesso all unità hanno larghezza adeguata alla normativa vigente visto anche il numero delle utenze previste ed in particolare: - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 0,80m per affollamento dei locali previsto fino a 25 persone; pagina 71 di 181

72 - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 1,20m per affollamento dei locali previsto compreso fra 25 e 50 persone. Segnaletica di sicurezza: La segnaletica di sicurezza presente all interno dei locali risulta adeguata e corrispondente alla normativa vigente in materia. Verrà valutato, di concerto con la Direzione Scolastica, di integrare eventualmente la segnaletica. Ascensori e montacarichi: Nell edificio non risultano presenti ascensori o montacarichi. Impianti elettrici e di illuminazione: Gli impianti elettrici e di illuminazione risultano a vista in buono stato di conservazione ed in grado di garantire i requisiti minimi standard previsti dalla normativa vigente; sono state richieste all ente proprietario dello stabile le documentazioni relative all adeguamento tecnico degli impianti, la denuncia all ISPESL dell impianto di terra, la relazione LPS e la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008. Impianti di riscaldamento: L impianto di riscaldamento dei locali risulta essere centralizzato. Tutte le operazioni di manutenzione dell impianto devono essere eseguite almeno una volta all anno da persona, fisica o giuridica, in possesso dei requisiti necessari e la conduzione dell impianto dovrà essere tale da rispettare la legislazione vigente (L10/91 e DPR 412/93 e s.m.i.) per quanto riguarda la manutenzione e la compilazione del libretto di centrale. L impianto di riscaldamento, per quanto appurato nei sopralluoghi e nei colloqui con il personale, non dà origine a lamentele e garantisce un buon comfort. Impianto di condizionamento: L edificio non è dotato di impianto di condizionamento del freddo. pagina 72 di 181

73 Mezzi di estinzione incendi portatili: Sono presenti, internamente all edificio ed in posti visibili ed accessibili, una serie di estintori portatili a CO 2 ed a polvere di classe estinguente minima 12A-89B. I mezzi estinguenti esistenti sono sottoposti a regolare manutenzione e verifiche periodiche da una ditta esterna incaricata dall ente proprietario dello stabile. Rischio incendio: Le scuole di ogni ordine e grado sono comprese all interno dell attività 67 del D.P.R. 151/2011 comprendente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi da parte dei VV.F. e soggette al rilascio di un Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). In particolare, le scuole sono, dal punto di vista antincendio, governate da una normativa verticale in materia riportata nel D.M che obbliga all adeguamento anche gli edifici esistenti. L adeguamento ai fini antincendio degli edifici che ospitano le scuole risultano ad esclusivo carico dell ente proprietario dell immobile rappresentato dal Comune. Per il numero delle utenze previste nella scuola, non vi è l obbligo di ottenimento del C.P.I.; il Comune ha ottenuto il nulla osta per la struttura in oggetto e pertanto questa si ritiene adeguata ai fini antincendio. Il livello di rischio assegnato è medio per tipologia di attività. Rischio amianto: Il campo di applicazione del D. comprende tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. L elenco delle sostanze, dei preparati e dei processi relativi ad agenti cancerogeni/mutageni è riportato nel Decreto. L attività valutata non rientra tra quelle interessate da presenza di agenti cancerogeni/mutageni. pagina 73 di 181

74 Rischio rumore: La collocazione del plesso scolastico in zona a basso traffico non permette di evidenziare fenomeni di interferenza acustica anche con finestre aperte così anche come evidenziato nei colloqui e nelle interviste avuti con il referente di plesso e gli addetti/collaboratori. La normativa di riferimento in materia è rappresentata dal D. che prevede la possibilità di non ricorrere a misurazioni effettuate secondo i criteri riportati nel decreto suddetto qualora, sulla base di: - risultati di misurazioni estemporanee; - disponibilità di specifiche acustiche delle attrezzature utilizzate negli ambienti di lavoro; - confronti con analoghe situazioni; - dati di letteratura, si possa ritenere che i livelli di esposizione personali a rumore non superino gli 80 db(a). Nello specifico, le linee guida dell I.S.P.E.S.L. sulla valutazione dell esposizione al rumore riportano un elenco indicativo di tali situazioni tra le quali rientrano le attività di ufficio e servizi amministrativi, lavori di assemblaggio ed installazione di apparecchiature elettroniche o antennisti. La valutazione del rischio, sulla base delle precedenti considerazioni ed unitamente all analisi dei tempi di esposizione degli addetti, della tipologia delle attrezzature utilizzate nello svolgimento delle attività lavorative e dei dati circa l emissione sonora delle attrezzature, ha evidenziato la non sussistenza di classi di rischio così come previste dalla normativa Macchine, prodotti ed attrezzature videoterminali e personal computer: I videoterminali ed i personal computer sono presenti nell aula insegnanti. pagina 74 di 181

75 L utilizzo di videoterminali espone il lavoratore ad un maggior o minor rischio in funzione dell operatore stesso, dell ubicazione reciproca fra terminale ed operatore, delle caratteristiche del terminale e dell uso che ne viene fatto da parte di uno stesso operatore. In particolare, l utilizzo da parte di uno stesso operatore può assumere in via del tutto convenzionale i valori di utilizzo sporadico, frequente e continuo. Un utilizzo del terminale è da definirsi continuo da parte di un operatore qualora questo lo utilizzi per almeno 20 ore settimanali, dedotte le interruzioni previste ai sensi del D. Lgs. 81/2008. L'utilizzo del VDT nel plesso non è da ritenersi di tipo continuo. fotocopiatrici e fax: Nel plesso sono presenti un fotocopiatore ed un fax. La corretta manutenzione periodica della fotocopiatrice e del fax, eseguita da ditta specializzata, permette di eliminare il rischio di esposizione dei lavoratori. La gestione del fotocopiatore è dei collaboratori scolastici. Il cambio del toner deve avvenire rispettando la procedura che prevede l utilizzo di guanti e mascherina protettivi. utilizzo di macchine ed attrezzature varie: Non ci sono particolari attrezzature in dotazione ai lavoratori. Si segnala la presenza di taglierine a disposizione del personale docente e non docente. utilizzo di attrezzi manuali: I collaboratori scolastici utilizzano gli ordinari strumenti manuali in dotazione alle scuole quali scope, lava-pavimenti, I collaboratori scolastici hanno frequentato il corso di utilizzo dei prodotti detergenti e si ritengono pertanto informati sul corretto utilizzo degli stessi; per tutti i nuovi collaboratori scolastici viene previsto, durante il pagina 75 di 181

76 primo inserimento, un corso per il corretto utilizzo dei prodotti detergenti. Nel plesso sono presenti più sgabuzzini appositamente destinati allo stoccaggio di tale materiale. I depositi risultano chiusi a chiave ed accessibile ai soli collaboratori scolastici. sostanze chimiche: Nel plesso sono presenti sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio ed il mantenimento dell igiene internamente ai locali scolastici stoccate all interno di uno sgabuzzino chiuso a chiave. La valutazione del rischio verrà eseguita ai sensi del D. Lgs. 81/2008 utilizzando il metodo MovaRisch relativamente al rischio di inalazione ed effetti sulla cute. La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici permette di classificare il rischio come rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute. esposizione a radiazioni non ionizzanti: Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR (Non Ionizing Radiation), sono essenzialmente quelle generate da campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GHz che non riescono a rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono essenzialmente effetti termici. All interno di tale campo si distinguono le emissioni di elettrodotti, degli impianti di ricetrasmissione radio/tv e gli impianti di telefonia cellulare. Nel plesso in oggetto, per le attività svolte dai lavoratori, non vi è la presenza di tale rischio Aspetti organizzativi e gestionali organizzazione del lavoro e dello studio: L organizzazione del lavoro e dello studio, valutato sia mediante colloquio con la Direzione che mediante colloqui con il personale docente e non docente compresi gli addetti al SPP, il referente di plesso ed il RLS, non ha evidenziato particolari problematiche di rischio. pagina 76 di 181

77 informazione e formazione: L informazione e la formazione dei lavoratori è stata pianificata dal Servizio di Prevenzione e Protezione e dalla Direzione. carico di lavoro fisico e mentale: I turni di lavoro ed il numero delle persone afferenti al plesso (personale docente e non docente) permettono di asserire che nessun lavoratore è sottoposto a carichi di lavoro fisico e mentale tali da aumentarne l esposizione a qualunque rischio. E' stato valutato in ogni caso nei precedenti AA.SS., mediante la compilazione di apposite check-list, il rischio potenziale dovuto a stress lavoro-correlato e tale valutazione non ha evidenziato particolari problematiche. archiviazione e movimentazione dei carichi ed oggetti vari: L attività considerata, per le mansioni svolte dai dipendenti, rientra tra quelle interessate da movimentazione manuale dei carichi in quanto, specie nell organizzare il lavoro di motoria o per attività ricreative all esterno o per operazioni di spostamento/trascinamento arredi, il personale docente e non docente deve movimentare manualmente dei carichi. I carichi superiori a 15 kg dovranno essere trasportati in 2 persone; i carichi superiori ai 30 kg dovranno essere trasportati mediante mezzo meccanico. Il piano della formazione previsto per i lavoratori sul rischio da MMC, e l analisi del Registro Infortuni, fanno assumere la valutazione del rischio come basso. In questa fase di aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato ritenuto in ogni caso di nominare un Medico Competente per dar corso alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per la valutazione immediata di eventuali fattori individuali di rischio (temporanei ovvero permanenti) che possano compromettere l attività lavorativa. pagina 77 di 181

78 smaltimento rifiuti: I rifiuti vengono smaltiti da ditta specializzata nel settore e nella scuola viene eseguita alla fonte la raccolta differenziata. contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi: I contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi vengono descritti a parte. Durante il sopralluogo nei locali non si è avuto modo di valutare le condizioni di fornitura. utilizzo dei DPI: Durante il sopralluogo e dall analisi del Registro Infortuni non si sono osservati particolari problematiche connesse all utilizzo dei DPI. 4.6 Scuola dell infanzia "San Giacomo" Ambiente di lavoro Struttura e stato del fabbricato: sopralluoghi condotti in date diverse Si tratta di un fabbricato a struttura portante mista in muratura e c.a. ubicato in un quartiere residenziale. Il numero degli alunni ospitati risulta limitato e non sono presenti aule sovraffollate. La gestione del fabbricato, e fino al precedente a.s. dell attività didattica, era a cura dell ente Manzoni (Ente Asili Infantili). Dal presente a.s., a partire dalla sezione dei piccoli e gradualmente per l intera attività didattica, la gestione passerà all Istituto Comprensivo 1. Il sopralluogo è stato effettuato nell ottica di valutare gli spazi destinati alla sezione dei piccoli per il presente a.s. e per valutare l estensione della gestione della scuola all Istituto Comprensivo 1 programmata per i prossimi a.s. pagina 78 di 181

79 Oltre agli spazi della sezione si sono valutati anche gli spazi di pertinenza comuni e le modalità di gestione dell emergenza. In alcuni spazi della scuola vive il custode dello stabile che si occupa del fabbricato e di piccoli lavori di manutenzione; devono essere valutati nel dettaglio gli accessi durante l orario scolastico e la chiusura dei cancelli dopo l inizio dell attività didattica. Il fabbricato che sopita i locali scolastici, nel suo complesso, è stato adeguato alle esigenze di una scuola dell infanzia. Uffici amministrativi: L edificio ospita gli uffici amministrativi dell ente Manzoni (Ente Asili Infantili); la valutazione dei locali e dei lavoratori dell ente esula, allo stato attuale, dall Istituto Comprensivo 1. Servizi igienici: I servizi igienici si presentano in buono stato di manutenzione ed adeguati alle utenze presenti nella scuola. Aule didattiche: Le aule didattiche (sia la sezione afferente all I.C. 1 che le altre sezioni), visto anche il numero delle presenze di alunni, si ritengono di ampiezza sufficiente. La verifica dell illuminazione delle aule ha permesso di valutare mediamente un buon grado di illuminazione sia naturale che artificiale. Mensa/cucina/atrio: Il servizio mensa risulta gestito, allo stato attuale, dall associazione Manzoni. Palestra: L aula di motoria attualmente utilizzata risulta idonea all'utilizzo per la scuola e per le utenze presenti; il sopralluogo ed i colloqui con le insegnanti non hanno evidenziato particolari problematiche relativamente a rumore e riverberi. Nel caso in cui si verificassero modifiche dello stato della palestra, sarà necessario concordare un pagina 79 di 181

80 nuovo sopralluogo ed eventualmente eseguire un'indagine fonometrica per la valutazione del rischio rumore. Spazi per le attività ricreative interne: Le attività ricreative svolte all interno utilizzano in prevalenza alcune aule didattiche, l atrio ed i corridoi. I corridoi e l atrio risultano ampi per il numero delle utenze previste nella scuola. La prescrizione di mantenere sempre libere le uscite di sicurezza e sgombre da materiali sarò ripresa anche nel corso di illustrazione del Documento di Valutazione di Rischio complessivo. Spazi per le attività ricreative esterne: Le attività ricreative in esterno vengono condotte utilizzando gli spazi di competenza della scuola. Gli spazi sono sufficientemente ampi per permettere attività ricreative in condizioni di sicurezza, fermo restando la necessaria sorveglianza da parte del personale docente con il supporto dei collaboratori scolastici. Si segnala la presenza dispositivi da gioco per bambini; l'attività dei bambini sui predetti dispositivi viene sempre eseguita sotto sorveglianza ed i giochi da esterno devono essere soggetti a regolare manutenzione annua da eseguirsi, in via preferenziale, prima dell inizio dell A.S. Tutti i giochi da esterno devono essere dotati di tappetino anti-shock. Lo spazio alla base del cancello di ingresso deve essere delimitato da una rete metallica in quanto, allo stato attuale, consente il passaggio degli alunni. Porte e portoni: Le porte interne delle varie stanze e quelle di accesso all unità hanno larghezza adeguata alla normativa vigente visto anche il numero delle utenze previste ed in particolare: pagina 80 di 181

81 - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 0,80m per affollamento dei locali previsto fino a 25 persone; - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 1,20m per affollamento dei locali previsto compreso fra 25 e 50 persone. Segnaletica di sicurezza: La segnaletica di sicurezza presente all interno dei locali risulta adeguata e corrispondente alla normativa vigente in materia. Ascensori e montacarichi: Nell edificio non risultano presenti ascensori o montacarichi. Impianti elettrici e di illuminazione: Gli impianti elettrici e di illuminazione risultano a vista in buono stato di conservazione ed in grado di garantire i requisiti minimi standard previsti dalla normativa vigente; sono state richieste all ente proprietario dello stabile le documentazioni relative all adeguamento tecnico degli impianti, la denuncia all ISPESL dell impianto di terra, la relazione LPS e la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008. Impianti di riscaldamento: L impianto di riscaldamento dei locali risulta essere centralizzato. Tutte le operazioni di manutenzione dell impianto devono essere eseguite almeno una volta all anno da persona, fisica o giuridica, in possesso dei requisiti necessari e la conduzione dell impianto dovrà essere tale da rispettare la legislazione vigente (L10/91 e DPR 412/93 e s.m.i.) per quanto riguarda la manutenzione e la compilazione del libretto di centrale. L impianto di riscaldamento, per quanto appurato nei sopralluoghi e nei colloqui con il personale, non dà origine a lamentele e garantisce un buon comfort. Impianto di condizionamento: L edificio non è dotato di impianto di condizionamento del freddo. pagina 81 di 181

82 Mezzi di estinzione incendi portatili: Sono presenti, internamente all edificio ed in posti visibili ed accessibili, una serie di estintori portatili a CO 2 ed a polvere di classe estinguente minima 12A-89B. I mezzi estinguenti esistenti sono sottoposti a regolare manutenzione e verifiche periodiche da una ditta esterna incaricata dall ente proprietario dello stabile. Rischio incendio: Le scuole di ogni ordine e grado sono comprese all interno dell attività 67 del D.P.R. 151/2011 comprendente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi da parte dei VV.F. e soggette al rilascio di un Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). In particolare, le scuole sono, dal punto di vista antincendio, governate da una normativa verticale in materia riportata nel D.M che obbliga all adeguamento anche gli edifici esistenti. L adeguamento ai fini antincendio degli edifici che ospitano le scuole risultano ad esclusivo carico dell ente proprietario dell immobile rappresentato dal Comune. Per il numero delle utenze previste nella scuola, non vi è l obbligo di ottenimento del C.P.I. Il livello di rischio assegnato è medio per tipologia di attività. Rischio amianto: Il campo di applicazione del D. comprende tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. L elenco delle sostanze, dei preparati e dei processi relativi ad agenti cancerogeni/mutageni è riportato nel Decreto. L attività valutata non rientra tra quelle interessate da presenza di agenti cancerogeni/mutageni. pagina 82 di 181

83 Rischio rumore: La collocazione del plesso scolastico in zona a basso traffico non permette di evidenziare fenomeni di interferenza acustica anche con finestre aperte così anche come evidenziato nei colloqui e nelle interviste avuti con il referente di plesso e gli addetti/collaboratori. La normativa di riferimento in materia è rappresentata dal D. che prevede la possibilità di non ricorrere a misurazioni effettuate secondo i criteri riportati nel decreto suddetto qualora, sulla base di: - risultati di misurazioni estemporanee; - disponibilità di specifiche acustiche delle attrezzature utilizzate negli ambienti di lavoro; - confronti con analoghe situazioni; - dati di letteratura, si possa ritenere che i livelli di esposizione personali a rumore non superino gli 80 db(a). Nello specifico, le linee guida dell I.S.P.E.S.L. sulla valutazione dell esposizione al rumore riportano un elenco indicativo di tali situazioni tra le quali rientrano le attività di ufficio e servizi amministrativi, lavori di assemblaggio ed installazione di apparecchiature elettroniche o antennisti. La valutazione del rischio, sulla base delle precedenti considerazioni ed unitamente all analisi dei tempi di esposizione degli addetti, della tipologia delle attrezzature utilizzate nello svolgimento delle attività lavorative e dei dati circa l emissione sonora delle attrezzature, ha evidenziato la non sussistenza di classi di rischio così come previste dalla normativa Macchine, prodotti ed attrezzature videoterminali e personal computer: Non valutabile allo stato attuale in quanto gestito dall associazione Manzoni. pagina 83 di 181

84 fotocopiatrici e fax: Non valutabile allo stato attuale in quanto gestito dall associazione Manzoni. utilizzo di macchine ed attrezzature varie: Non valutabile allo stato attuale in quanto gestito dall associazione Manzoni. utilizzo di attrezzi manuali: I collaboratori scolastici utilizzano gli ordinari strumenti manuali in dotazione alle scuole quali scope, lava-pavimenti, I collaboratori scolastici hanno frequentato il corso di utilizzo dei prodotti detergenti e si ritengono pertanto informati sul corretto utilizzo degli stessi; per tutti i nuovi collaboratori scolastici viene previsto, durante il primo inserimento, un corso per il corretto utilizzo dei prodotti detergenti. Nel plesso sono presenti più sgabuzzini appositamente destinati allo stoccaggio di tale materiale. I depositi risultano chiusi a chiave ed accessibile ai soli collaboratori scolastici. sostanze chimiche: Nel plesso sono presenti sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio ed il mantenimento dell igiene internamente ai locali scolastici stoccate all interno di uno sgabuzzino chiuso a chiave. La valutazione del rischio verrà eseguita ai sensi del D. Lgs. 81/2008 utilizzando il metodo MovaRisch relativamente al rischio di inalazione ed effetti sulla cute. La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici permette di classificare il rischio come rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute. esposizione a radiazioni non ionizzanti: Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR (Non Ionizing Radiation), sono essenzialmente quelle generate da campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GHz che non riescono a rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono essenzialmente effetti termici. All interno pagina 84 di 181

85 di tale campo si distinguono le emissioni di elettrodotti, degli impianti di ricetrasmissione radio/tv e gli impianti di telefonia cellulare. Nel plesso in oggetto, per le attività svolte dai lavoratori, non vi è la presenza di tale rischio Aspetti organizzativi e gestionali organizzazione del lavoro e dello studio: L organizzazione del lavoro e dello studio, valutato sia mediante colloquio con la Direzione che mediante colloqui con il personale docente e non docente compresi gli addetti al SPP, il referente di plesso ed il RLS, non ha evidenziato particolari problematiche di rischio. informazione e formazione: L informazione e la formazione dei lavoratori è stata pianificata dal Servizio di Prevenzione e Protezione e dalla Direzione. carico di lavoro fisico e mentale: I turni di lavoro ed il numero delle persone afferenti al plesso (personale docente e non docente) permettono di asserire che nessun lavoratore è sottoposto a carichi di lavoro fisico e mentale tali da aumentarne l esposizione a qualunque rischio. E' stato valutato in ogni caso nei precedenti AA.SS., mediante la compilazione di apposite check-list, il rischio potenziale dovuto a stress lavoro-correlato e tale valutazione non ha evidenziato particolari problematiche. archiviazione e movimentazione dei carichi ed oggetti vari: L attività considerata, per le mansioni svolte dai dipendenti, rientra tra quelle interessate da movimentazione manuale dei carichi in quanto, specie nell organizzare il lavoro di motoria o per attività ricreative all esterno o per operazioni di spostamento/trascinamento arredi, il personale docente e non docente deve pagina 85 di 181

86 movimentare manualmente dei carichi. I carichi superiori a 15 kg dovranno essere trasportati in 2 persone; i carichi superiori ai 30 kg dovranno essere trasportati mediante mezzo meccanico. Il piano della formazione previsto per i lavoratori sul rischio da MMC, e l analisi del Registro Infortuni, fanno assumere la valutazione del rischio come basso. In questa fase di aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato ritenuto in ogni caso di nominare un Medico Competente per dar corso alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per la valutazione immediata di eventuali fattori individuali di rischio (temporanei ovvero permanenti) che possano compromettere l attività lavorativa. smaltimento rifiuti: I rifiuti vengono smaltiti da ditta specializzata nel settore e nella scuola viene eseguita alla fonte la raccolta differenziata. contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi: Non valutabile allo stato attuale in quanto gestito dall associazione Manzoni. utilizzo dei DPI: Durante il sopralluogo e l analisi del Registro Infortuni non si sono osservati particolari problematiche connesse all utilizzo dei DPI. 4.7 Scuola primaria "U. Costella" Ambiente di lavoro Struttura e stato del fabbricato: sopralluoghi condotti in date diverse L edificio è costituito da una struttura in muratura portante oggetto di ampliamento negli ultimi anni per la realizzazione della mensa. pagina 86 di 181

87 I locali che ospitano la scuola risultano a vista in buono stato di conservazione e sottoposti a manutenzione regolare e presentano ampi spazi sia in superficie che in volume. L'edificio è dotato di Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal Comando Provinciale dei VV.F. Uffici amministrativi: L edificio non ospita uffici amministrativi dell'istituto Comprensivo. Servizi igienici: I servizi igienici nell atrio principale sono di recente ristrutturazione, sottoposti a regolare manutenzione periodica ed idonei al numero delle utenze previste. Non si denotano particolari criticità derivanti dal sopralluogo. Aule didattiche: Le aule didattiche risultano di ampiezza adeguata e risultano in buono stato di conservazione. La verifica della luminosità delle aule ha evidenziato una buona illuminazione naturale e le interviste eseguite con i docenti non ha evidenziato particolari criticità. Le larghezze delle vie di uscita risultano sufficienti per garantire il regolare deflusso degli alunni in caso di emergenza; tutte le aule presentano un uscita diretta sull esterno. Mensa/cucina/atrio: L edificio è dotato di mensa in loco, anche se si esegue il solo scodellamento dei pasti; il servizio mensa è affidata dal Comune in esterno. L aula mensa risulta essere di recente realizzazione e di ampiezza idonea per le utenze presenti; si segnala la presenza di infiltrazioni d acqua su più punti del locale mensa. Palestre: Nel plesso è presente una palestra di ampiezza e tipologia adeguata appena alle esigenze della scuola; la palestra non risulta dotata di uscita diretta sull esterno anche se collegata all atrio principale ove sono presenti le uscite di sicurezza. pagina 87 di 181

88 Spazi per le attività ricreative interne: Le attività ricreative svolte all interno utilizzano in prevalenza l atrio principale, le aule ed i corridoi; tutti i vani presentano spazi ampi ed idonei per la ricreazione sulla base delle utenze presenti. Spazi per le attività ricreative esterne: Le attività ricreative in esterno vengono condotte utilizzando gli spazi di competenza della scuola e delimitati da recinzione. Gli spazi presenti in esterno, ampi e spaziosi, consentono lo svolgimento di attività ricreative senza particolari problematiche. Si segnala la necessità di intervenire sulla muratura che delimita l area scolastica sul retro in quanto, in fase di sopralluogo, si è evidenziato l imbarcamento della muratura che sostiene la recinzione. porte e portoni: Le porte interne delle varie stanze e quelle di accesso all unità hanno larghezza adeguata alla normativa vigente ed in particolare i valori minimi: - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 0,80m per affollamento dei locali previsto fino a 25 persone; - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 1,20m per affollamento dei locali previsto compreso fra 25 e 50 persone. segnaletica di sicurezza: La segnaletica di sicurezza presente all interno dei locali risulta adeguata e corrispondente alla normativa vigente in materia. ascensori e montacarichi: Nell edificio non sono presenti ascensore e montacarichi. pagina 88 di 181

89 impianti elettrici e di illuminazione: Gli impianti elettrici e di illuminazione risultano a vista in buono stato di conservazione ed in grado di garantire i requisiti minimi standard previsti dalla normativa vigente; in particolare, è stata richiesta copia delle documentazioni relative all adeguamento tecnico degli impianti, la denuncia all ISPESL dell impianto di terra, la relazione LPS e la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008, all ente proprietario del plesso. impianti di riscaldamento: L impianto di riscaldamento dei locali risulta essere centralizzato. Tutte le operazioni di manutenzione dell impianto devono essere eseguite almeno una volta all anno da persona, fisica o giuridica, in possesso dei requisiti necessari e la conduzione dell impianto dovrà essere tale da rispettare la legislazione vigente (L10/91 e DPR 412/93 e s.m.i.) per quanto riguarda la manutenzione e la compilazione del libretto di centrale. L impianto garantisce un buon comfort nei locali e non dà origine a lamentele particolari. impianto di condizionamento: L'edificio non è dotato di impianto di condizionamento del freddo. mezzi di estinzione incendi portatili: Sono presenti, internamente all edificio ed in posti visibili ed accessibili, una serie di estintori portatili a CO 2 e a polvere di classe estinguente minima 12A-89B. I mezzi estinguenti esistenti sono sottoposti a regolare manutenzione e verifiche periodiche da una ditta esterna incaricata dall ente proprietario dello stabile. pagina 89 di 181

90 rischio incendio: Le scuole di ogni ordine e grado sono comprese all interno dell attività 67 del D.P.R. 151/2011 comprendente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi da parte dei VV.F. e soggette al rilascio di un Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). In particolare, le scuole sono, dal punto di vista antincendio, governate da una normativa verticale in materia riportata nel D.M che obbliga all adeguamento anche gli edifici esistenti. L adeguamento ai fini antincendio degli edifici che ospitano le scuole risultano ad esclusivo carico dell ente proprietario dell immobile rappresentato dal Comune. Il Comune ha ottenuto il C.P.I. per la struttura in oggetto e pertanto questa si ritiene adeguata ai fini antincendio; il rischio assegnato per l attività è medio. rischio amianto: Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/2008 comprende tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. L elenco delle sostanze, dei preparati e dei processi relativi ad agenti cancerogeni/mutageni è riportato nel Decreto. L attività valutata non rientra tra quelle interessate da presenza di agenti cancerogeni/mutageni. rischio rumore: La collocazione del plesso scolastico in zona a basso traffico non permette di evidenziare fenomeni di interferenza acustica anche con finestre aperte così anche come evidenziato nei colloqui e nelle interviste avuti con il referente di plesso e gli addetti/collaboratori. La normativa di riferimento in materia è rappresentata dal D. Lgs. 81/2008 che prevede la possibilità di non ricorrere a misurazioni effettuate secondo i criteri riportati nel decreto suddetto qualora, sulla base di: pagina 90 di 181

91 - risultati di misurazioni estemporanee; - disponibilità di specifiche acustiche delle attrezzature utilizzate negli ambienti di lavoro; - confronti con analoghe situazioni; - dati di letteratura, si possa ritenere che i livelli di esposizione personali a rumore non superino gli 80 db(a). Nello specifico, le linee guida dell I.S.P.E.S.L. sulla valutazione dell esposizione al rumore riportano un elenco indicativo di tali situazioni tra le quali rientrano le attività di ufficio e servizi amministrativi, lavori di assemblaggio ed installazione di apparecchiature elettroniche o antennisti. La valutazione del rischio, sulla base delle precedenti considerazioni ed unitamente all analisi dei tempi di esposizione degli addetti, della tipologia delle attrezzature utilizzate nello svolgimento delle attività lavorative e dei dati circa l emissione sonora delle attrezzature, ha evidenziato la non sussistenza di classi di rischio così come previste dalla normativa Macchine, prodotti ed attrezzature videoterminali e personal computer: I videoterminali ed i personal computer sono presenti nell aula computer. L utilizzo di videoterminali espone il lavoratore ad un maggior o minor rischio in funzione dell operatore stesso, dell ubicazione reciproca fra terminale ed operatore, delle caratteristiche del terminale e dell uso che ne viene fatto da parte di uno stesso operatore. In particolare, l utilizzo da parte di uno stesso operatore può assumere in via del tutto convenzionale i valori di utilizzo sporadico, frequente e continuo. pagina 91 di 181

92 Un utilizzo del terminale è da definirsi continuo da parte di un operatore qualora questo lo utilizzi per almeno 20 ore settimanali, dedotte le interruzioni previste ai sensi del D. Lgs. 81/2008. Nel plesso scolastico l utilizzo non è mai da ritenersi di tipo continuo. fotocopiatrici e fax: Nel plesso sono presenti n 1 fotocopiatori e n 1 fax. La corretta manutenzione periodica della fotocopiatrice e del fax, eseguita da ditta specializzata, permette di eliminare il rischio di esposizione dei lavoratori. Il cambio del toner deve avvenire rispettando la procedura che prevede l utilizzo di guanti e mascherina protettivi. utilizzo di macchine ed attrezzature varie: Non ci sono particolari attrezzature in dotazione ai lavoratori. Si segnala la presenza di taglierine a disposizione del personale docente e non docente. utilizzo di attrezzi manuali: I collaboratori scolastici utilizzano gli ordinari strumenti manuali in dotazione alle scuole quali scope, lava-pavimenti, Nel plesso è presente uno sgabuzzino appositamente ricavato destinato allo stoccaggio di tale materiale. Il deposito risulta chiuso a chiave ed accessibile ai soli collaboratori scolastici. sostanze chimiche: Nel plesso sono presenti sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio ed il mantenimento dell igiene internamente ai locali scolastici stoccate all interno di uno sgabuzzino chiuso a chiave. La valutazione del rischio verrà eseguita ai sensi del D. pagina 92 di 181

93 Lgs. 81/2008 utilizzando il metodo MovaRisch relativamente al rischio di inalazione ed effetti sulla cute. La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici permette di classificare il rischio come rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute. esposizione a radiazioni non ionizzanti: Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR (Non Ionizing Radiation), sono essenzialmente quelle generate da campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GHz che non riescono a rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono essenzialmente effetti termici. All interno di tale campo si distinguono le emissioni di elettrodotti, degli impianti di ricetrasmissione radio/tv e gli impianti di telefonia cellulare. Nel plesso in oggetto, per le attività svolte dai lavoratori, non vi è la presenza di tale rischio Aspetti organizzativi e gestionali organizzazione del lavoro e dello studio: L organizzazione del lavoro e dello studio, valutato sia mediante colloquio con la Direzione Scolastica che mediante colloqui con il personale docente e non docente compresi gli addetti al SPP, il referente di plesso ed il RLS, non ha evidenziato particolari problematiche di rischio. informazione e formazione: L informazione e la formazione dei lavoratori è stata pianificata dal Servizio di Prevenzione e Protezione e dalla Direzione Scolastica. pagina 93 di 181

94 carico di lavoro fisico e mentale: I turni di lavoro ed il numero delle persone afferenti al plesso (personale docente e non docente) permettono di asserire che nessun lavoratore è sottoposto a carichi di lavoro fisico e mentale tali da aumentarne l esposizione a qualunque rischio. E' stato valutato in ogni caso nei precedenti AA.SS., mediante la compilazione di apposite check-list, il rischio potenziale dovuto a stress lavoro-correlato e tale valutazione non ha evidenziato particolari problematiche. archiviazione e movimentazione dei carichi ed oggetti vari: L attività considerata, per le mansioni svolte dai dipendenti, rientra tra quelle interessate da movimentazione manuale dei carichi in quanto, specie nell organizzare il lavoro di motoria o per attività ricreative all esterno o per operazioni di spostamento/trascinamento arredi, il personale docente e non docente deve movimentare manualmente dei carichi. I carichi superiori a 15 kg dovranno essere trasportati in 2 persone; i carichi superiori ai 30 kg dovranno essere trasportati mediante mezzo meccanico. Il piano della formazione previsto per i lavoratori sul rischio da MMC, e l analisi del Registro Infortuni, fanno assumere la valutazione del rischio come basso. In questa fase di aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato ritenuto in ogni caso di nominare un Medico Competente per dar corso alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per la valutazione immediata di eventuali fattori individuali di rischio (temporanei ovvero permanenti) che possano compromettere l attività lavorativa. smaltimento rifiuti: I rifiuti vengono smaltiti da ditta specializzata nel settore. contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi: I contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi vengono descritti a parte. pagina 94 di 181

95 Durante il sopralluogo nei locali non si è avuto modo di valutare le condizioni di fornitura. utilizzo dei DPI: Durante il sopralluogo e dall analisi statistica periodica del Registro Infortuni non si sono osservati particolari problematiche connesse all utilizzo dei DPI. 4.8 Scuola primaria "U. Foscolo" Ambiente di lavoro Struttura e stato del fabbricato: sopralluoghi condotti in date diverse L edificio è costituito da una struttura in muratura portante risalente agli anni 20 di recente ristrutturata ed adeguata alla normativa vigente. I locali che ospitano la scuola risultano a vista in buono stato di conservazione e sottoposti a manutenzione regolare e presentano ampi spazi sia in superficie che in volume. L'edificio è dotato di Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal Comando Provinciale dei VV.F. Uffici amministrativi: L edificio non ospita uffici amministrativi dell'istituto Comprensivo. Servizi igienici: I servizi igienici sono di recente ristrutturazione, sottoposti a regolare manutenzione periodica ed idonei al numero delle utenze previste. Non si denotano particolari criticità derivanti dal sopralluogo. Aule didattiche: Le aule didattiche risultano di ampiezza adeguata e risultano in buono stato di conservazione. pagina 95 di 181

96 La verifica della luminosità delle aule ha evidenziato una buona illuminazione naturale e le interviste eseguite con i docenti non ha evidenziato particolari criticità. Le larghezze delle vie di uscita risultano sufficienti per garantire il regolare deflusso degli alunni in caso di emergenza. Mensa/cucina/atrio: L edificio non è dotato di mensa in loco, ma di un locale ove si esegue lo scodellamento dei pasti; il servizio mensa è affidata dal Comune in esterno. Per il servizio mensa vengono utilizzate più aule in quanto il locale mensa non risulta sufficiente per tutte le utenze presenti. Palestre: Nel plesso è presente un aula ampia adattata a palestra di ampiezza e tipologia adeguata appena alle esigenze della scuola. Spazi per le attività ricreative interne: Le attività ricreative svolte all interno utilizzano in prevalenza le aule ed i corridoi; entrambi presentano spazi ampi ed idonei per la ricreazione sulla base delle utenze presenti. Si segnala la necessità di adeguare in altezza il parapetto interno della scala a nord; fino all adeguamento, sono adottate misure organizzative di tipo compensativo che prevedono l informazione di tutti gli allievi e lavoratori e particolari accorgimenti nella discesa e risalita della scala. Spazi per le attività ricreative esterne: Le attività ricreative in esterno vengono condotte utilizzando gli spazi di competenza della scuola e delimitati da recinzione. Gli spazi presenti in esterno, ampi e spaziosi, consentono lo svolgimento di attività ricreative senza particolari problematiche. Si segnala la necessità di intervenire sulla muratura in pietrame che delimita l area scolastica ad ovest in quanto recentemente sono cadute parecchie pietre; nel corso dei sopralluoghi l area era delimitata da nastro biancorosso che limita, unitamente alla sorveglianza da parte del personale, l avvicinamento degli alunni durante la ricreazione. pagina 96 di 181

97 porte e portoni: Le porte interne delle varie stanze e quelle di accesso all unità hanno larghezza adeguata alla normativa vigente ed in particolare i valori minimi: - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 0,80m per affollamento dei locali previsto fino a 25 persone; - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 1,20m per affollamento dei locali previsto compreso fra 25 e 50 persone. segnaletica di sicurezza: La segnaletica di sicurezza presente all interno dei locali risulta adeguata e corrispondente alla normativa vigente in materia. ascensori e montacarichi: Nell edificio è presente un ascensore che viene utilizzato solamente in casi straordinari per il trasporto al P1 di alunni che non riescono ad utilizzare le scale ovvero nel caso di trasporto di carichi. impianti elettrici e di illuminazione: Gli impianti elettrici e di illuminazione risultano a vista in buono stato di conservazione ed in grado di garantire i requisiti minimi standard previsti dalla normativa vigente; in particolare, è stata richiesta copia delle documentazioni relative all adeguamento tecnico degli impianti, la denuncia all ISPESL dell impianto di terra, la relazione LPS e la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008, all ente proprietario del plesso. impianti di riscaldamento: L impianto di riscaldamento dei locali risulta essere centralizzato ed a pavimento. Tutte le operazioni di manutenzione dell impianto devono essere eseguite almeno una volta all anno da persona, fisica o giuridica, in possesso dei requisiti necessari e la conduzione dell impianto dovrà essere tale da rispettare la legislazione vigente (L10/91 pagina 97 di 181

98 e DPR 412/93 e s.m.i.) per quanto riguarda la manutenzione e la compilazione del libretto di centrale. La taratura dell impianto a pavimento, di recente realizzazione, deve essere migliorata in quanto non vi è uniformità di temperatura sia nel tempo che nello spazio. impianto di condizionamento: L'edificio non è dotato di impianto di condizionamento del freddo. mezzi di estinzione incendi portatili: Sono presenti, internamente all edificio ed in posti visibili ed accessibili, una serie di estintori portatili a CO 2 e a polvere di classe estinguente minima 12A-89B. I mezzi estinguenti esistenti sono sottoposti a regolare manutenzione e verifiche periodiche da una ditta esterna incaricata dall ente proprietario dello stabile. rischio incendio: Le scuole di ogni ordine e grado sono comprese all interno dell attività 67 del D.P.R. 151/2011 comprendente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi da parte dei VV.F. e soggette al rilascio di un Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). In particolare, le scuole sono, dal punto di vista antincendio, governate da una normativa verticale in materia riportata nel D.M che obbliga all adeguamento anche gli edifici esistenti. L adeguamento ai fini antincendio degli edifici che ospitano le scuole risultano ad esclusivo carico dell ente proprietario dell immobile rappresentato dal Comune. Il Comune ha ottenuto il C.P.I. per la struttura in oggetto e pertanto questa si ritiene adeguata ai fini antincendio; il rischio assegnato per l attività è medio. rischio amianto: Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/2008 comprende tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. L elenco delle sostanze, dei preparati e dei processi relativi ad agenti cancerogeni/mutageni è riportato nel Decreto. L attività valutata non rientra tra quelle interessate da presenza di agenti cancerogeni/mutageni. pagina 98 di 181

99 rischio rumore: La collocazione del plesso scolastico in zona a basso traffico non permette di evidenziare fenomeni di interferenza acustica anche con finestre aperte così anche come evidenziato nei colloqui e nelle interviste avuti con il referente di plesso e gli addetti/collaboratori. La normativa di riferimento in materia è rappresentata dal D. Lgs. 81/2008 che prevede la possibilità di non ricorrere a misurazioni effettuate secondo i criteri riportati nel decreto suddetto qualora, sulla base di: - risultati di misurazioni estemporanee; - disponibilità di specifiche acustiche delle attrezzature utilizzate negli ambienti di lavoro; - confronti con analoghe situazioni; - dati di letteratura, si possa ritenere che i livelli di esposizione personali a rumore non superino gli 80 db(a). Nello specifico, le linee guida sulla valutazione dell esposizione al rumore riportano un elenco indicativo di tali situazioni tra le quali rientrano le attività di ufficio e servizi amministrativi, lavori di assemblaggio ed installazione di apparecchiature elettroniche o antennisti. La valutazione del rischio, sulla base delle precedenti considerazioni ed unitamente all analisi dei tempi di esposizione degli addetti, della tipologia delle attrezzature utilizzate nello svolgimento delle attività lavorative e dei dati circa l emissione sonora delle attrezzature, ha evidenziato la non sussistenza di classi di rischio così come previste dalla normativa Macchine, prodotti ed attrezzature videoterminali e personal computer: I videoterminali ed i personal computer sono presenti nell aula computer. L utilizzo di videoterminali espone il lavoratore ad un maggior o minor rischio in funzione dell operatore stesso, dell ubicazione reciproca fra terminale ed operatore, pagina 99 di 181

100 delle caratteristiche del terminale e dell uso che ne viene fatto da parte di uno stesso operatore. In particolare, l utilizzo da parte di uno stesso operatore può assumere in via del tutto convenzionale i valori di utilizzo sporadico, frequente e continuo. Un utilizzo del terminale è da definirsi continuo da parte di un operatore qualora questo lo utilizzi per almeno 20 ore settimanali, dedotte le interruzioni previste ai sensi del D. Lgs. 81/2008. Nel plesso l utilizzo non è mai da ritenersi di tipo continuo. fotocopiatrici e fax: Nel plesso sono presenti n 1 fotocopiatori e n 1 fax. La corretta manutenzione periodica della fotocopiatrice e del fax, eseguita da ditta specializzata, permette di eliminare il rischio di esposizione dei lavoratori. Il cambio del toner deve avvenire rispettando la procedura che prevede l utilizzo di guanti e mascherina protettivi. utilizzo di macchine ed attrezzature varie: Non ci sono particolari attrezzature in dotazione ai lavoratori. Si segnala la presenza di taglierine a disposizione del personale docente e non docente. utilizzo di attrezzi manuali: I collaboratori scolastici utilizzano gli ordinari strumenti manuali in dotazione alle scuole quali scope, lava-pavimenti, Nel plesso è presente uno sgabuzzino appositamente ricavato destinato allo stoccaggio di tale materiale. Il deposito risulta chiuso a chiave ed accessibile ai soli collaboratori scolastici. sostanze chimiche: Nel plesso sono presenti sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio ed il mantenimento dell igiene internamente ai locali scolastici stoccate all interno di uno sgabuzzino chiuso a chiave. La valutazione del rischio verrà eseguita ai sensi del D. Lgs. 81/2008 utilizzando il metodo MovaRisch relativamente al rischio di inalazione ed effetti sulla cute. pagina 100 di 181

101 La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici permette di classificare il rischio come rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute. esposizione a radiazioni non ionizzanti: Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR (Non Ionizing Radiation), sono essenzialmente quelle generate da campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GHz che non riescono a rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono essenzialmente effetti termici. All interno di tale campo si distinguono le emissioni di elettrodotti, degli impianti di ricetrasmissione radio/tv e gli impianti di telefonia cellulare. Nel plesso in oggetto, per le attività svolte dai lavoratori, non vi è la presenza di tale rischio Aspetti organizzativi e gestionali organizzazione del lavoro e dello studio: L organizzazione del lavoro e dello studio, valutato sia mediante colloquio con la Direzione Scolastica che mediante colloqui con il personale docente e non docente compresi gli addetti al SPP, il referente di plesso ed il RLS, non ha evidenziato particolari problematiche di rischio. informazione e formazione: L informazione e la formazione dei lavoratori è stata pianificata dal Servizio di Prevenzione e Protezione e dalla Direzione Scolastica. carico di lavoro fisico e mentale: I turni di lavoro ed il numero delle persone afferenti al plesso (personale docente e non docente) permettono di asserire che nessun lavoratore è sottoposto a carichi di lavoro fisico e mentale tali da aumentarne l esposizione a qualunque rischio. E' stato valutato in ogni caso nei precedenti AA.SS., mediante la compilazione di apposite check-list, il rischio potenziale dovuto a stress lavoro-correlato e tale valutazione non ha evidenziato particolari problematiche. pagina 101 di 181

102 archiviazione e movimentazione dei carichi ed oggetti vari: L attività considerata, per le mansioni svolte dai dipendenti, rientra tra quelle interessate da movimentazione manuale dei carichi in quanto, specie nell organizzare il lavoro di motoria o per attività ricreative all esterno o per operazioni di spostamento/trascinamento arredi, il personale docente e non docente deve movimentare manualmente dei carichi. I carichi superiori a 15 kg dovranno essere trasportati in 2 persone; i carichi superiori ai 30 kg dovranno essere trasportati mediante mezzo meccanico. Il piano della formazione previsto per i lavoratori sul rischio da MMC, e l analisi del Registro Infortuni, fanno assumere la valutazione del rischio come basso. In questa fase di aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato ritenuto in ogni caso di nominare un Medico Competente per dar corso alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per la valutazione immediata di eventuali fattori individuali di rischio (temporanei ovvero permanenti) che possano compromettere l attività lavorativa. smaltimento rifiuti: I rifiuti vengono smaltiti da ditta specializzata nel settore. contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi: I contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi vengono descritti a parte. Durante il sopralluogo nei locali non si è avuto modo di valutare le condizioni di fornitura. utilizzo dei DPI: Durante il sopralluogo non si sono osservati particolari problematiche connesse all utilizzo dei DPI; questi verranno trattati nello specifico nella descrizione delle misure di protezione da adottare dopo la valutazione dei rischi specifici. pagina 102 di 181

103 4.9 Scuola primaria "N. Sauro" Ambiente di lavoro Struttura e stato del fabbricato: sopralluoghi condotti in date diverse L edificio è costituito da una struttura in muratura portante e c.a. di recente realizzazione. I locali che ospitano la scuola risultano a vista in buono stato di conservazione e sottoposti a manutenzione regolare e presentano ampi spazi sia in superficie che in volume. L'edificio è dotato di Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal Comando Provinciale dei VV.F. Si segnalano infiltrazioni d acqua nel locale biblioteca e nell aula adibita un tempo ad aula informatica. Uffici amministrativi: L edificio non ospita uffici amministrativi dell'istituto Comprensivo. Servizi igienici: I servizi igienici sono di recente realizzazione, sottoposti a regolare manutenzione periodica ed idonei al numero delle utenze previste. Non si denotano particolari criticità derivanti dal sopralluogo. Aule didattiche: Le aule didattiche risultano di ampiezza adeguata e risultano in buono stato di conservazione; non vi sono aule sovraffollate. La verifica della luminosità delle aule ha evidenziato una buona illuminazione naturale e le interviste eseguite con i docenti non ha evidenziato particolari criticità. Le larghezze delle vie di uscita risultano sufficienti per garantire il regolare deflusso degli alunni in caso di emergenza. Mensa/cucina/atrio: L edificio è dotato di mensa in loco, ove si esegue lo scodellamento dei pasti; il servizio mensa è affidata dal Comune in esterno. pagina 103 di 181

104 Il locale mensa risulta ampio ed adeguato alle utenze previste. Durante il sopralluogo una porta di emergenza del locale mensa è risultata chiusa con lucchetto in quanto danneggiata ed inutilizzabile; le uscite di emergenza presenti consentono in ogni caso di garantire il regolare deflusso del numero degli occupanti. Palestre: Nel plesso è presente una palestra di ampiezza e tipologia adeguata alle esigenze della scuola. Spazi per le attività ricreative interne: Le attività ricreative svolte all interno utilizzano in prevalenza le aule ed i corridoi; entrambi presentano spazi ampi ed idonei per la ricreazione sulla base delle utenze presenti. Spazi per le attività ricreative esterne: Le attività ricreative in esterno vengono condotte utilizzando gli spazi di competenza della scuola e delimitati da recinzione. Gli spazi presenti in esterno, ampi e spaziosi, consentono lo svolgimento di attività ricreative senza particolari problematiche. porte e portoni: Le porte interne delle varie stanze e quelle di accesso all unità hanno larghezza adeguata alla normativa vigente ed in particolare i valori minimi: - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 0,80m per affollamento dei locali previsto fino a 25 persone; - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 1,20m per affollamento dei locali previsto compreso fra 25 e 50 persone. segnaletica di sicurezza: La segnaletica di sicurezza presente all interno dei locali risulta adeguata e corrispondente alla normativa vigente in materia. pagina 104 di 181

105 ascensori e montacarichi: Nell edificio non sono presenti ascensori o montacarichi in quanto non necessari. impianti elettrici e di illuminazione: Gli impianti elettrici e di illuminazione risultano a vista in buono stato di conservazione ed in grado di garantire i requisiti minimi standard previsti dalla normativa vigente; in particolare, è stata richiesta copia delle documentazioni relative all adeguamento tecnico degli impianti, la denuncia all ISPESL dell impianto di terra, la relazione LPS e la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008, all ente proprietario del plesso. impianti di riscaldamento: L impianto di riscaldamento dei locali risulta essere centralizzato ed a pavimento. Tutte le operazioni di manutenzione dell impianto devono essere eseguite almeno una volta all anno da persona, fisica o giuridica, in possesso dei requisiti necessari e la conduzione dell impianto dovrà essere tale da rispettare la legislazione vigente (L10/91 e DPR 412/93 e s.m.i.) per quanto riguarda la manutenzione e la compilazione del libretto di centrale. La taratura dell impianto a pavimento, di recente realizzazione, deve essere migliorata in quanto non vi è uniformità di temperatura sia nel tempo che nello spazio. impianto di condizionamento: L'edificio non è dotato di impianto di condizionamento del freddo. mezzi di estinzione incendi portatili: Sono presenti, internamente all edificio ed in posti visibili ed accessibili, una serie di estintori portatili a CO 2 e a polvere di classe estinguente minima 12A-89B. I mezzi estinguenti esistenti sono sottoposti a regolare manutenzione e verifiche periodiche da una ditta esterna incaricata dall ente proprietario dello stabile. pagina 105 di 181

106 rischio incendio: Le scuole di ogni ordine e grado sono comprese all interno dell attività 67 del D.P.R. 151/2011 comprendente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi da parte dei VV.F. e soggette al rilascio di un Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). In particolare, le scuole sono, dal punto di vista antincendio, governate da una normativa verticale in materia riportata nel D.M che obbliga all adeguamento anche gli edifici esistenti. L adeguamento ai fini antincendio degli edifici che ospitano le scuole risultano ad esclusivo carico dell ente proprietario dell immobile rappresentato dal Comune. Il Comune ha ottenuto il C.P.I. per la struttura in oggetto e pertanto questa si ritiene adeguata ai fini antincendio; il rischio assegnato per l attività è medio. rischio amianto: Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/2008 comprende tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. L elenco delle sostanze, dei preparati e dei processi relativi ad agenti cancerogeni/mutageni è riportato nel Decreto. L attività valutata non rientra tra quelle interessate da presenza di agenti cancerogeni/mutageni. rischio rumore: La collocazione del plesso scolastico in zona a basso traffico non permette di evidenziare fenomeni di interferenza acustica anche con finestre aperte così anche come evidenziato nei colloqui e nelle interviste avuti con il referente di plesso e gli addetti/collaboratori. La normativa di riferimento in materia è rappresentata dal D. Lgs. 81/2008 che prevede la possibilità di non ricorrere a misurazioni effettuate secondo i criteri riportati nel decreto suddetto qualora, sulla base di: pagina 106 di 181

107 - risultati di misurazioni estemporanee; - disponibilità di specifiche acustiche delle attrezzature utilizzate negli ambienti di lavoro; - confronti con analoghe situazioni; - dati di letteratura, si possa ritenere che i livelli di esposizione personali a rumore non superino gli 80 db(a). Nello specifico, le linee guida dell I.S.P.E.S.L. sulla valutazione dell esposizione al rumore riportano un elenco indicativo di tali situazioni tra le quali rientrano le attività di ufficio e servizi amministrativi, lavori di assemblaggio ed installazione di apparecchiature elettroniche o antennisti. La valutazione del rischio, sulla base delle precedenti considerazioni ed unitamente all analisi dei tempi di esposizione degli addetti, della tipologia delle attrezzature utilizzate nello svolgimento delle attività lavorative e dei dati circa l emissione sonora delle attrezzature, ha evidenziato la non sussistenza di classi di rischio così come previste dalla normativa Macchine, prodotti ed attrezzature videoterminali e personal computer: I videoterminali ed i personal computer sono presenti nell aula computer. L utilizzo di videoterminali espone il lavoratore ad un maggior o minor rischio in funzione dell operatore stesso, dell ubicazione reciproca fra terminale ed operatore, delle caratteristiche del terminale e dell uso che ne viene fatto da parte di uno stesso operatore. In particolare, l utilizzo da parte di uno stesso operatore può assumere in via del tutto convenzionale i valori di utilizzo sporadico, frequente e continuo. pagina 107 di 181

108 Un utilizzo del terminale è da definirsi continuo da parte di un operatore qualora questo lo utilizzi per almeno 20 ore settimanali, dedotte le interruzioni previste ai sensi del D. Lgs. 81/2008. L utilizzo del videoterminale nel plesso non è mai da ritenersi di tipo continuo. fotocopiatrici e fax: Nel plesso sono presenti n 1 fotocopiatori e n 1 fax. La corretta manutenzione periodica della fotocopiatrice e del fax, eseguita da ditta specializzata, permette di eliminare il rischio di esposizione dei lavoratori. Il cambio del toner deve avvenire rispettando la procedura che prevede l utilizzo di guanti e mascherina protettivi. utilizzo di macchine ed attrezzature varie: Non ci sono particolari attrezzature in dotazione ai lavoratori. Si segnala la presenza di taglierine a disposizione del personale docente e non docente. utilizzo di attrezzi manuali: I collaboratori scolastici utilizzano gli ordinari strumenti manuali in dotazione alle scuole quali scope, lava-pavimenti, Nel plesso è presente uno sgabuzzino appositamente ricavato destinato allo stoccaggio di tale materiale. Il deposito risulta chiuso a chiave ed accessibile ai soli collaboratori scolastici. sostanze chimiche: Nel plesso sono presenti sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio ed il mantenimento dell igiene internamente ai locali scolastici stoccate all interno di uno sgabuzzino chiuso a chiave. La valutazione del rischio verrà eseguita ai sensi del D. pagina 108 di 181

109 Lgs. 81/2008 utilizzando il metodo MovaRisch relativamente al rischio di inalazione ed effetti sulla cute. La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici permette di classificare il rischio come rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute. La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici permette di classificare il rischio come rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute. esposizione a radiazioni non ionizzanti: Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR (Non Ionizing Radiation), sono essenzialmente quelle generate da campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GHz che non riescono a rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono essenzialmente effetti termici. All interno di tale campo si distinguono le emissioni di elettrodotti, degli impianti di ricetrasmissione radio/tv e gli impianti di telefonia cellulare. Nel plesso in oggetto, per le attività svolte dai lavoratori, non vi è la presenza di tale rischio Aspetti organizzativi e gestionali organizzazione del lavoro e dello studio: L organizzazione del lavoro e dello studio, valutato sia mediante colloquio con la Direzione Scolastica che mediante colloqui con il personale docente e non docente compresi gli addetti al SPP, il referente di plesso ed il RLS, non ha evidenziato particolari problematiche di rischio. informazione e formazione: L informazione e la formazione dei lavoratori è stata pianificata dal Servizio di Prevenzione e Protezione e dalla Direzione Scolastica. pagina 109 di 181

110 carico di lavoro fisico e mentale: I turni di lavoro ed il numero delle persone afferenti al plesso (personale docente e non docente) permettono di asserire che nessun lavoratore è sottoposto a carichi di lavoro fisico e mentale tali da aumentarne l esposizione a qualunque rischio. E' stato valutato in ogni caso nei precedenti AA.SS., mediante la compilazione di apposite check-list, il rischio potenziale dovuto a stress lavoro-correlato e tale valutazione non ha evidenziato particolari problematiche. archiviazione e movimentazione dei carichi ed oggetti vari: L attività considerata, per le mansioni svolte dai dipendenti, rientra tra quelle interessate da movimentazione manuale dei carichi in quanto, specie nell organizzare il lavoro di motoria o per attività ricreative all esterno o per operazioni di spostamento/trascinamento arredi, il personale docente e non docente deve movimentare manualmente dei carichi. I carichi superiori a 15 kg dovranno essere trasportati in 2 persone; i carichi superiori ai 30 kg dovranno essere trasportati mediante mezzo meccanico. Il piano della formazione previsto per i lavoratori sul rischio da MMC, e l analisi del Registro Infortuni, fanno assumere la valutazione del rischio come basso. In questa fase di aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato ritenuto in ogni caso di nominare un Medico Competente per dar corso alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per la valutazione immediata di eventuali fattori individuali di rischio (temporanei ovvero permanenti) che possano compromettere l attività lavorativa. smaltimento rifiuti: I rifiuti vengono smaltiti da ditta specializzata nel settore. contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi: I contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi vengono descritti a parte. pagina 110 di 181

111 Durante il sopralluogo nei locali non si è avuto modo di valutare le condizioni di fornitura. utilizzo dei DPI: Durante il sopralluogo e dall analisi del Registro degli Infortuni non si sono osservati particolari problematiche connesse all utilizzo dei DPI Scuola primaria "E. Zanette" Ambiente di lavoro Struttura e stato del fabbricato: sopralluoghi condotti in date diverse L edificio è costituito da una struttura in muratura portante e c.a. I locali che ospitano la scuola risultano a vista in buono stato di conservazione e sottoposti a manutenzione regolare e presentano spazi sufficienti per le utenze attuali. Nel corso del precedente a.s. l edificio è stato oggetto di ristrutturazione ed adeguamento sismico. Uffici amministrativi: L edificio non ospita uffici amministrativi dell'istituto Comprensivo. Servizi igienici: I servizi igienici sono in buono stato, sottoposti a regolare manutenzione periodica ed idonei al numero delle utenze previste. Non si denotano particolari criticità derivanti dal sopralluogo. Aule didattiche: Le aule didattiche risultano di ampiezza adeguata e risultano in buono stato di conservazione; non vi sono aule sovraffollate. La verifica della luminosità delle aule ha evidenziato una buona illuminazione naturale e le interviste eseguite con i docenti non ha evidenziato particolari criticità. pagina 111 di 181

112 Le larghezze delle vie di uscita risultano sufficienti per garantire il regolare deflusso degli alunni in caso di emergenza. E necessario ri-organizzare la distribuzione delle aule per poter garantire che le aule al P1 siano utilizzate temporaneamente e mai con continuità. Mensa/cucina/atrio: L edificio non è dotato di mensa in loco, si esegue il solo scodellamento dei pasti; il servizio mensa è affidata dal Comune in esterno. Il locale mensa risulta ampio ed adeguato alle utenze previste; per esigenze di spazio, lo scodellamento dei pasti avviene utilizzando l atrio prospiciente il locale mensa senza particolari problematiche. Palestre: Nel plesso è presente una palestra di ampiezza e tipologia adeguata appena alle esigenze della scuola; nel corso del sopralluogo si sono evidenziati i battiscopa sporgenti dalla parete e particolarmente acuminati e pertanto pericolosi durante l attività motoria ovvero il gioco. La scuola può utilizzare anche la palestra comunale posta nelle immediate vicinanze. Spazi per le attività ricreative interne: Le attività ricreative svolte all interno utilizzano in prevalenza l atrio principale, quelli secondari, le aule ed i corridoi; tutti i vani presentano spazi ampi ed idonei per la ricreazione sulla base delle utenze presenti. Tutti i vetri delle aree comuni sono stati adeguati durante il recente intervento di adeguamento sismico con vetri antisfondamento. Tutti i termosifoni, nelle aree comuni, risultano protetti. Spazi per le attività ricreative esterne: Le attività ricreative in esterno vengono condotte utilizzando gli spazi di competenza della scuola e delimitati da recinzione. pagina 112 di 181

113 Gli spazi presenti in esterno, ampi e spaziosi, consentono lo svolgimento di attività ricreative senza particolari problematiche; si segnala la presenza delle vasche di raccolta acqua sporgenti dal livello medio del piano campagna. porte e portoni: Le porte interne delle varie stanze e quelle di accesso all unità hanno larghezza adeguata alla normativa vigente ed in particolare i valori minimi: - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 0,80m per affollamento dei locali previsto fino a 25 persone; - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 1,20m per affollamento dei locali previsto compreso fra 25 e 50 persone. segnaletica di sicurezza: La segnaletica di sicurezza presente all interno dei locali risulta adeguata e corrispondente alla normativa vigente in materia. ascensori e montacarichi: Nell edificio non sono presenti ascensori o montacarichi. impianti elettrici e di illuminazione: Gli impianti elettrici e di illuminazione risultano a vista in buono stato di conservazione ed in grado di garantire i requisiti minimi standard previsti dalla normativa vigente; in particolare, è stata richiesta copia delle documentazioni relative all adeguamento tecnico degli impianti, la denuncia all ISPESL dell impianto di terra, la relazione LPS e la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008, all ente proprietario del plesso. impianti di riscaldamento: L impianto di riscaldamento dei locali risulta essere centralizzato. Tutte le operazioni di manutenzione dell impianto devono essere eseguite almeno una volta all anno da persona, fisica o giuridica, in possesso dei requisiti necessari e la pagina 113 di 181

114 conduzione dell impianto dovrà essere tale da rispettare la legislazione vigente (L10/91 e DPR 412/93 e s.m.i.) per quanto riguarda la manutenzione e la compilazione del libretto di centrale. Non si sono registrate lamentele relativamente al comfort termico ed al microclima durante i sopralluoghi. impianto di condizionamento: L'edificio non è dotato di impianto di condizionamento del freddo. mezzi di estinzione incendi portatili: Sono presenti, internamente all edificio ed in posti visibili ed accessibili, una serie di estintori portatili a CO 2 e a polvere di classe estinguente minima 12A-89B. I mezzi estinguenti esistenti sono sottoposti a regolare manutenzione e verifiche periodiche da una ditta esterna incaricata dall ente proprietario dello stabile. rischio incendio: Le scuole di ogni ordine e grado sono comprese all interno dell attività 67 del D.P.R. 151/2011 comprendente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi da parte dei VV.F. e soggette al rilascio di un Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). In particolare, le scuole sono, dal punto di vista antincendio, governate da una normativa verticale in materia riportata nel D.M che obbliga all adeguamento anche gli edifici esistenti. L adeguamento ai fini antincendio degli edifici che ospitano le scuole risultano ad esclusivo carico dell ente proprietario dell immobile rappresentato dal Comune. Per il numero delle utenze la scuola non è soggetta a C.P.I.; il Comune ha ottenuto il nulla osta provvisorio per la struttura in oggetto e pertanto questa si ritiene adeguata ai fini antincendio; il rischio assegnato per l attività è medio. pagina 114 di 181

115 rischio amianto: Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/2008 comprende tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. L elenco delle sostanze, dei preparati e dei processi relativi ad agenti cancerogeni/mutageni è riportato nel Decreto. L attività valutata non rientra tra quelle interessate da presenza di agenti cancerogeni/mutageni. rischio rumore: La collocazione del plesso scolastico in zona a basso traffico non permette di evidenziare fenomeni di interferenza acustica anche con finestre aperte così anche come evidenziato nei colloqui e nelle interviste avuti con il referente di plesso e gli addetti/collaboratori. La normativa di riferimento in materia è rappresentata dal D. Lgs. 81/2008 che prevede la possibilità di non ricorrere a misurazioni effettuate secondo i criteri riportati nel decreto suddetto qualora, sulla base di: - risultati di misurazioni estemporanee; - disponibilità di specifiche acustiche delle attrezzature utilizzate negli ambienti di lavoro; - confronti con analoghe situazioni; - dati di letteratura, si possa ritenere che i livelli di esposizione personali a rumore non superino gli 80 db(a). Nello specifico, le linee guida sulla valutazione dell esposizione al rumore riportano un elenco indicativo di tali situazioni tra le quali rientrano le attività di ufficio e servizi amministrativi, lavori di assemblaggio ed installazione di apparecchiature elettroniche o antennisti. pagina 115 di 181

116 La valutazione del rischio, sulla base delle precedenti considerazioni ed unitamente all analisi dei tempi di esposizione degli addetti, della tipologia delle attrezzature utilizzate nello svolgimento delle attività lavorative e dei dati circa l emissione sonora delle attrezzature, ha evidenziato la non sussistenza di classi di rischio così come previste dalla normativa Macchine, prodotti ed attrezzature videoterminali e personal computer: I videoterminali ed i personal computer sono presenti nell aula computer. L utilizzo di videoterminali espone il lavoratore ad un maggior o minor rischio in funzione dell operatore stesso, dell ubicazione reciproca fra terminale ed operatore, delle caratteristiche del terminale e dell uso che ne viene fatto da parte di uno stesso operatore. In particolare, l utilizzo da parte di uno stesso operatore può assumere in via del tutto convenzionale i valori di utilizzo sporadico, frequente e continuo. Un utilizzo del terminale è da definirsi continuo da parte di un operatore qualora questo lo utilizzi per almeno 20 ore settimanali, dedotte le interruzioni previste ai sensi del D. Lgs. 81/2008. L utilizzo del videoterminale nel plesso non è mai da ritenersi di tipo continuo. fotocopiatrici e fax: Nel plesso sono presenti n 1 fotocopiatori e n 1 fax. La corretta manutenzione periodica della fotocopiatrice e del fax, eseguita da ditta specializzata, permette di eliminare il rischio di esposizione dei lavoratori. Il cambio del toner deve avvenire rispettando la procedura che prevede l utilizzo di guanti e mascherina protettivi. pagina 116 di 181

117 utilizzo di macchine ed attrezzature varie: Non ci sono particolari attrezzature in dotazione ai lavoratori. Si segnala la presenza di taglierine a disposizione del personale docente e non docente. utilizzo di attrezzi manuali: I collaboratori scolastici utilizzano gli ordinari strumenti manuali in dotazione alle scuole quali scope, lava-pavimenti, Nel plesso è presente uno sgabuzzino appositamente ricavato destinato allo stoccaggio di tale materiale. Il deposito risulta chiuso a chiave ed accessibile ai soli collaboratori scolastici. sostanze chimiche: Nel plesso sono presenti sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio ed il mantenimento dell igiene internamente ai locali scolastici stoccate all interno di uno sgabuzzino chiuso a chiave. La valutazione del rischio verrà eseguita ai sensi del D. Lgs. 81/2008 utilizzando il metodo MovaRisch relativamente al rischio di inalazione ed effetti sulla cute. La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici permette di classificare il rischio come rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute. esposizione a radiazioni non ionizzanti: Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR (Non Ionizing Radiation), sono essenzialmente quelle generate da campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GHz che non riescono a rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono essenzialmente effetti termici. All interno di tale campo si distinguono le emissioni di elettrodotti, degli impianti di ricetrasmissione radio/tv e gli impianti di telefonia cellulare. pagina 117 di 181

118 Nel plesso in oggetto, per le attività svolte dai lavoratori, non vi è la presenza di tale rischio Aspetti organizzativi e gestionali organizzazione del lavoro e dello studio: L organizzazione del lavoro e dello studio, valutato sia mediante colloquio con la Direzione Scolastica che mediante colloqui con il personale docente e non docente compresi gli addetti al SPP, il referente di plesso ed il RLS, non ha evidenziato particolari problematiche di rischio. informazione e formazione: L informazione e la formazione dei lavoratori è stata pianificata dal Servizio di Prevenzione e Protezione e dalla Direzione Scolastica. carico di lavoro fisico e mentale: I turni di lavoro ed il numero delle persone afferenti al plesso (personale docente e non docente) permettono di asserire che nessun lavoratore è sottoposto a carichi di lavoro fisico e mentale tali da aumentarne l esposizione a qualunque rischio. E' stato valutato in ogni caso nei precedenti AA.SS., mediante la compilazione di apposite check-list, il rischio potenziale dovuto a stress lavoro-correlato e tale valutazione non ha evidenziato particolari problematiche. archiviazione e movimentazione dei carichi ed oggetti vari: L attività considerata, per le mansioni svolte dai dipendenti, rientra tra quelle interessate da movimentazione manuale dei carichi in quanto, specie nell organizzare il lavoro di motoria o per attività ricreative all esterno o per operazioni di spostamento/trascinamento arredi, il personale docente e non docente deve movimentare manualmente dei carichi. I carichi superiori a 15 kg dovranno essere trasportati in 2 persone; i carichi superiori ai 30 kg dovranno essere trasportati mediante mezzo meccanico. pagina 118 di 181

119 Il piano della formazione previsto per i lavoratori sul rischio da MMC, e l analisi del Registro Infortuni, fanno assumere la valutazione del rischio come basso. In questa fase di aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato ritenuto in ogni caso di nominare un Medico Competente per dar corso alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per la valutazione immediata di eventuali fattori individuali di rischio (temporanei ovvero permanenti) che possano compromettere l attività lavorativa. smaltimento rifiuti: I rifiuti vengono smaltiti da ditta specializzata nel settore. contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi: I contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi vengono descritti a parte. Durante il sopralluogo nei locali non si è avuto modo di valutare le condizioni di fornitura. utilizzo dei DPI: Durante il sopralluogo e dall analisi del Registro Infortuni non si sono osservati particolari problematiche connesse all utilizzo dei DPI Scuola secondaria Da, segreteria e Direzione Ambiente di lavoro Struttura e stato del fabbricato: sopralluoghi condotti in date diverse I locali che ospitano la scuola risultano di recente ristrutturazione e mantenuti in buono stato di conservazione. L'edificio presenta adeguati spazi sia nelle aule didattiche, che negli spazi ricreativi, che negli accessi,... Il fabbricato risulta costruito in continuità con l Istituto Superiore Alberghiero e gli spazi didattici in uso al C.T.P. sono ubicati nel medesimo corpo; il C.T.P., fino all a.s. pagina 119 di 181

120 precedente, gestito dall istituto Comprensivo, è passato sotto una gestione a livello provinciale e, pertanto, risulta escluso dalle valutazioni. L intero fabbricato che ospita la secondaria e la Direzione risulta suddiviso in 2 corpi, ciascuno di 3 piani fuori terra e collegati, a livello del piano terra, da un corridoio; anche il fabbricato adiacente che ospita l istituto Superiore Alberghiero risulta avere 3 piani fuori terra ed un piano è destinato alle attività didattiche del C.T.P.; gli uffici del C.T.P. sono ubicati invece al PT. In fase di sopralluogo di verifica dei locali utilizzati dal C.T.P. a gennaio 2013, visto che veniva utilizzato con continuità un locale ove è presente un quadro elettrico, si è optato per l immediato trasferimento degli uffici del C.T.P. nei locali attualmente utilizzati nell ala di collegamento fra la scuola secondaria e l Istituto Alberghiero. Si segnala la presenza della ex casa del custode attualmente utilizzata ad uso civile residenziale ed ubicata in adiacenza ai locali scolastici; nel corso del sopralluogo nei locali si è evidenziata la presenza di bombola per usi di cucina; è necessario richiedere al Comune l allacciamento alla rete pubblica del gas per evitare la promiscuità di utilizzo della bombola a ridosso dei locali scolastici in quanto elemento a maggior rischio. Uffici amministrativi: L edificio ospita tutti gli uffici amministrativi dell Istituto Comprensivo; tutti gli uffici risultano ubicati al PT. Servizi igienici: I servizi igienici non presentano particolari criticità né necessitano di urgente manutenzione; si presentano in buono stato di manutenzione ed adeguati alle utenze presenti nel plesso. Aule didattiche: Le aule didattiche risultano di ampiezza adeguata e risultano in buono stato di conservazione. La verifica della luminosità delle aule ha evidenziato una buona illuminazione naturale e le interviste eseguite con i docenti non ha evidenziato particolari criticità. pagina 120 di 181

121 Le larghezze delle vie di uscita risultano sufficienti per garantire il regolare deflusso degli alunni in caso di emergenza; in talune aule d angolo, l apertura delle porte è tale da comportare un urto fisico delle stesse se aperte a tutta ampiezza e con vigoria. Per la risoluzione del rischio evidenziato è stato impostato un programma di sensibilizzazione nell utilizzo ed è stato richiesto l intervento all ente proprietario. Si registrano, nel corrente A.S., 2 aule sovraffollate con n 27 alunni su locali comunque spaziosi; tali aule sono state collocate in vicinanza alle uscite di emergenza e tale accorgimento rende di fatto trascurabile il rischio di impossibilità di evacuazione nei tempi previsti in caso di emergenza. Tutte le finestre delle aule sono dotate di vetri di ultima generazione con vetrocamera. Si segnala che nelle aule non tutti i termosifoni risultano protetti e pertanto va previsto il piano di protezione per tutti i termosifoni. Nel corso del precedente a.s. è stata effettuata una verifica dei locali utilizzati come aula musica nel seminterrato; un locale è stato oggetto di adeguamento in quanto non presentava le caratteristiche minime di aereazione ed è stato necessario procedere con l installazione di un impianto di aereazione forzata. Mensa/cucina/atrio: Non viene svolto attualmente il servizio mensa; vengono utilizzati gli spazi al piano terzo per ospitare la mensa degli studenti che svolgono l attività di doposcuola. Palestre: Nel plesso è presente una palestra ubicata al piano terra del fabbricato che ospita l Istituto Superiore Alberghiero; la palestra risulta ampia e ben mantenuta e viene utilizzata anche da associazioni comunali in orario serale extra-scolastico. Durante i sopralluoghi non si sono evidenziate problematiche relative al rumore. Spazi per le attività ricreative interne: Le attività ricreative svolte all interno utilizzano in prevalenza gli atri ed i corridoi; tutti i locali presentano spazi ampi tali da consentire un'agevole attività ricreativa interna sotto la sorveglianza prevista da procedura. pagina 121 di 181

122 Spazi per le attività ricreative esterne: Le attività ricreative in esterno vengono condotte utilizzando gli spazi di competenza della scuola e delimitati da recinzione. porte e portoni: Le porte interne delle varie stanze e quelle di accesso all unità hanno larghezza adeguata alla normativa vigente soprattutto in materia di antincendio che prevede: - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 0,80m per affollamento dei locali previsto fino a 25 persone; - 1 porta apribile verso l esterno di larghezza pari a 1,20m per affollamento dei locali previsto compreso fra 25 e 50 persone. segnaletica di sicurezza: La segnaletica di sicurezza presente all interno dei locali risulta adeguata e corrispondente alla normativa vigente in materia. Verrà valutata con la Direzione l eventuale integrazione della segnaletica qualora necessario. ascensori e montacarichi: Nell edificio risulta presente un ascensore di risalita per entrambi i corpi che compongono la scuola; nel corso del sopralluogo è risultata necessaria la protezione del quadro elettrico di servizio dell ascensore nell ala ovest. impianti elettrici e di illuminazione: Gli impianti elettrici e di illuminazione risultano a vista in buono stato di conservazione ed in grado di garantire i requisiti minimi standard previsti dalla normativa vigente; in particolare, sono state richieste le documentazioni relative all adeguamento tecnico degli impianti, la denuncia all ISPESL dell impianto di terra, la relazione LPS e la dichiarazione di conformità ai sensi della D.M. 37/2008. pagina 122 di 181

123 impianti di riscaldamento: L impianto di riscaldamento dei locali risulta essere centralizzato. Tutte le operazioni di manutenzione dell impianto devono essere eseguite almeno una volta all anno da persona, fisica o giuridica, in possesso dei requisiti necessari e la conduzione dell impianto dovrà essere tale da rispettare la legislazione vigente (L10/91 e DPR 412/93 e s.m.i.) per quanto riguarda la manutenzione e la compilazione del libretto di centrale. Durante i sopralluoghi non si sono registrate lamentele del personale relativamente al confort termico nei locali. impianto di condizionamento: Nessun edificio è dotato di impianto di condizionamento dell'aria fredda. mezzi di estinzione incendi portatili: Sono presenti, internamente all edificio ed in posti visibili ed accessibili, una serie di estintori portatili a CO 2 e polvere di classe estinguente minima 12A-89B-C. I mezzi estinguenti esistenti sono sottoposti a regolare manutenzione e verifiche periodiche da una ditta esterna incaricata dall ente proprietario dello stabile. rischio incendio: Le scuole di ogni ordine e grado sono comprese all interno dell attività 67 del D.P.R. 151/2011 comprendente le attività soggette alle visite di prevenzione incendi da parte dei VV.F. e soggette al rilascio di un Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). In particolare, le scuole sono, dal punto di vista antincendio, governate da una normativa verticale in materia riportata nel D.M che obbliga all adeguamento anche gli edifici esistenti. L adeguamento ai fini antincendio degli edifici che ospitano le scuole risultano ad esclusivo carico dell ente proprietario dell immobile rappresentato dal Comune. pagina 123 di 181

124 Il Comune non ha completato l iter di ottenimento del C.P.I. per la struttura in oggetto; il progetto di adeguamento risulta approvato e pertanto questa si ritiene adeguata ai fini antincendio anche sulla base delle modalità organizzative e delle simulazioni programmate di gestione dell emergenza; il rischio assegnato per l'attività è medio. rischio amianto: Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/2008 comprende tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni. L elenco delle sostanze, dei preparati e dei processi relativi ad agenti cancerogeni/mutageni è riportato nel Decreto 81/2008. L attività valutata non rientra tra quelle interessate da presenza di agenti cancerogeni/mutageni. rischio rumore: La collocazione del plesso scolastico non permette di evidenziare fenomeni di interferenza acustica anche con finestre aperte così anche come evidenziato nei colloqui conoscitivi avuti con il personale intervistato. La normativa di riferimento in materia è rappresentata dal D. Lgs. 81/2008 che prevede la possibilità di non ricorrere a misurazioni effettuate secondo i criteri riportati nel decreto suddetto qualora, sulla base di: - risultati di misurazioni estemporanee; - disponibilità di specifiche acustiche delle attrezzature utilizzate negli ambienti di lavoro; - confronti con analoghe situazioni; - dati di letteratura, si possa ritenere che i livelli di esposizione personali a rumore non superino i limiti di esposizione. pagina 124 di 181

125 Nello specifico, le linee guida sulla valutazione dell esposizione al rumore riportano un elenco indicativo di tali situazioni tra le quali rientrano le attività di ufficio e servizi amministrativi, lavori di assemblaggio ed installazione di apparecchiature elettroniche o antennisti. La valutazione del rischio, sulla base delle precedenti considerazioni ed unitamente all analisi dei tempi di esposizione degli addetti, della tipologia delle attrezzature utilizzate nello svolgimento delle attività lavorative e dei dati circa l emissione sonora delle attrezzature, ha evidenziato la non sussistenza di classi di rischio così come previste dalla normativa. Il rischio è non significativo Macchine, prodotti ed attrezzature videoterminali e personal computer: I videoterminali ed i personal computer sono presenti negli uffici di segreteria, nella Direzione, nell aula insegnanti e nell aula computer. L utilizzo di videoterminali espone il lavoratore ad un maggior o minor rischio in funzione dell operatore stesso, dell ubicazione reciproca fra terminale ed operatore, delle caratteristiche del terminale e dell uso che ne viene fatto da parte di uno stesso operatore. In particolare, l utilizzo da parte di uno stesso operatore può assumere in via del tutto convenzionale i valori di utilizzo sporadico, frequente e continuo. Un utilizzo del terminale è da definirsi continuo da parte di un operatore qualora questo lo utilizzi per almeno 20 ore settimanali, dedotte le interruzioni previste dal D. Lgs. 81/2008. Vista l attività svolta da tutti i lavoratori negli scorsi anni, la Direzione Scolastica ha ritenuto necessario prevedere la nomina del Medico Competente per la sorveglianza sanitaria di operatori che lavorano al videoterminale in quanto l utilizzo è da ritenersi di tipo continuo. pagina 125 di 181

126 La nomina del Medico Competente consente la sorveglianza sanitaria del personale di segreteria e di tutto il personale che presenti situazioni di rischio relative a fattori individuali. fotocopiatrici e fax: Nel plesso sono presenti n 04 fotocopiatrici e n 2 fax. La corretta manutenzione periodica eseguita da ditta specializzata, permette di eliminare il rischio di esposizione dei lavoratori che ne fanno uso. Il cambio del toner deve avvenire rispettando la procedura che prevede l utilizzo di guanti e mascherina protettivi. utilizzo di macchine ed attrezzature varie: Non ci sono particolari attrezzature in dotazione ai lavoratori. Si segnala la presenza di taglierine messe a disposizione del personale docente e non docente; tali dispositivi dovranno essere non accessibili agli alunni e soggette a regolare manutenzione. utilizzo di attrezzi manuali: I collaboratori scolastici utilizzano gli ordinari strumenti manuali in dotazione alle scuole quali scope, lava-pavimenti, Nel plesso sono presenti più sgabuzzini appositamente destinati allo stoccaggio di tale materiale. Tutti i depositi risultano chiusi a chiave ed accessibili ai soli collaboratori scolastici. sostanze chimiche: Nel plesso sono presenti sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio ed il mantenimento dell igiene internamente ai locali scolastici stoccate all interno di uno sgabuzzino chiuso a chiave. La valutazione del rischio verrà eseguita ai sensi del D. La valutazione del rischio e l'informazione data ai collaboratori scolastici permette di classificare il rischio come rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute. pagina 126 di 181

127 esposizione a radiazioni non ionizzanti: Le radiazioni non ionizzanti, dette NIR (Non Ionizing Radiation), sono essenzialmente quelle generate da campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GH z che non riescono a rompere direttamente i legami molecolari delle cellule perché non possiedono energia sufficiente e producono essenzialmente effetti termici. All interno di tale campo si distinguono le emissioni di elettrodotti, degli impianti di ricetrasmissione radio/tv e gli impianti di telefonia cellulare. Nel plesso in oggetto, per le attività svolte dai lavoratori, non vi è la presenza di tale rischio e nemmeno le fonti di emissione esterne alla scuola risultano tali da generare rischi significativi Aspetti organizzativi e gestionali organizzazione del lavoro e dello studio: L organizzazione del lavoro e dello studio, valutato sia mediante colloquio con la Direzione che mediante colloqui con il personale docente e non docente, compresi gli addetti al SPP ed il RLS, non ha evidenziato particolari problematiche di rischio. Le aule sovraffollate vengono mantenute sempre in prossimità delle uscite di sicurezza. informazione e formazione: L informazione e la formazione dei lavoratori viene pianificata annualmente dal Servizio di Prevenzione e Protezione e dalla Direzione. carico di lavoro fisico e mentale: I turni di lavoro ed il numero delle persone afferenti al personale docente e non docente permettono di asserire che nessun lavoratore è sottoposto a carichi di lavoro fisico e mentale tali da aumentarne l esposizione a qualunque rischio. E' stato valutato, negli scorsi AA.SS., lo stress lavoro-correlato mediante la compilazione di check-list apposite predisposte dall Ufficio Scolastico Regionale; i risultati non hanno fatto emergere situazioni di rischio apprezzabili e la valutazione verrà rivista periodicamente secondo quanto previsto dalle linee guida del M.I.U.R. pagina 127 di 181

128 Archiviazione, movimentazione dei carichi ed oggetti vari: L attività considerata, per le mansioni svolte dai dipendenti, rientra tra quelle interessate da movimentazione manuale dei carichi in quanto, specie nell organizzare il lavoro di motoria o per attività ricreative all esterno o per operazioni di spostamento/trascinamento arredi, il personale docente e non docente deve movimentare manualmente dei carichi. I carichi superiori a 15 kg dovranno essere trasportati in 2 persone; i carichi superiori ai 30 kg dovranno essere trasportati mediante mezzo meccanico. Il piano della formazione previsto per i lavoratori sul rischio da MMC, e l analisi del Registro Infortuni, fanno assumere la valutazione del rischio come basso. In questa fase di aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato ritenuto in ogni caso di nominare un Medico Competente per dar corso alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per la valutazione immediata di eventuali fattori individuali di rischio (temporanei ovvero permanenti) che possano compromettere l attività lavorativa. smaltimento rifiuti: I rifiuti vengono smaltiti da ditta specializzata nel settore. contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi: I contratti per la fornitura di materiali, mezzi, attrezzature e servizi vengono descritti a parte. Durante il sopralluogo nei locali non si è avuto modo di valutare le condizioni di fornitura. utilizzo dei DPI: Durante il sopralluogo e dall analisi del Registro Infortuni non si sono osservati particolari problematiche connesse all utilizzo dei DPI. pagina 128 di 181

129 5. VALUTAZIONE DEI RISCHI PRESENTI NELL AMBIENTE DI LAVORO E DI STUDIO 5.1 Schede di valutazione del rischio In riferimento alle linee teoriche riportate in precedenza e sulla base dei sopralluoghi condotti presso i diversi plessi afferenti all Istituto, si è proceduto nella valutazione analitica del rischio riportando tutte le descrizioni e le valutazioni in allegato sotto forma di schede di rapida consultazione. Le procedure seguite nella redazione delle schede di valutazione del rischio sono state esplicitate ai referenti di plesso, ai coordinatori del P.S. ed antincendio, al RLS ed agli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione nel corso dei sopralluoghi di verifica e nell ambito del piano della formazione dei lavoratori in modo tale da recepire le eventuali osservazioni aggiuntive nell ottica del miglioramento del documento prima della stesura definitiva. Le analisi che hanno portato alla valutazione del rischio sono state eseguite anche con l ausilio delle check-lists di verifica dei locali e degli ambienti di lavoro compilate durante i sopralluoghi ed il cui format è stato redatto sulla base delle linee guida regionali per la sicurezza nelle scuole. Le schede riportate in allegato ove viene quantificato il livello di rischio, sono suddivise per mansioni, per locali, per attrezzature, per agente/fattore. Ove non diversamente specificato, il valore attribuito al rischio è da intendersi come un valore medio su tutte le situazioni riscontrate nei plessi qualora queste non differiscano di molto fra loro; ove invece viene specificato il locale ovvero la mansione ovvero l agente/fattore, significa che in quel caso è stato riscontrato un valore di molto superiore alla media riscontrata negli altri plessi, locali, mansioni, agente/fattore, e pertanto è stato ritenuto opportuno specificarne la presenza anche nell ottica di favorire l eventuale immediato intervento. L analisi del rischio viene effettuata in condizioni stazionarie dei locali ed in condizioni ordinarie delle attività lavorative e dei lavoratori. pagina 129 di 181

130 Tutte le situazioni che si discostano dalla stazionarietà ovvero da condizioni ordinarie del attività lavorativa ovvero dei lavoratori, devono essere analizzate singolarmente. Tipico esempio di valutazione singola è il caso di gravidanza e post-gravidanza, cui si uniscono tutti i fattori individuali di rischio acclarati da certificazione medica che comportano riduzione della capacità lavorativa del singolo lavoratore per un periodo temporaneo ovvero definitivo. 5.2 Valutazione del rischio per lavoratrici in gravidanza e post-gravidanza Il D. Lgs. 151/2001 prescrive misure per la tutela della sicurezza e della salute delle lavoratrici gestanti, puerpere od in periodo di allattamento fino a sette mesi dopo il parto e delle lavoratrici madri adottive, di seguito indicate come lavoratrici madri, le quali hanno informato il datore di lavoro del proprio stato di gravidanza o di maternità. Tale decreto stabilisce inoltre i casi in cui è vietato adibire le suddette lavoratrici a mansioni che le espongono a rischi particolari. La valutazione del rischio cui può essere soggetta una lavoratrice madre (in stato di gravidanza ovvero in stato di puerpero ed allattamento) che viene impiegata in una delle mansioni precedentemente indicate si ritiene superflua in quanto si assume che, nel caso di rientro all interno del campo di applicazione del D. Lgs. 151/2001, il rischio sia già stato valutato in modo preciso e completo dal Legislatore. Si riportano pertanto le attività cui è vietato adibire lavoratrici gestanti, puerpere, od in allattamento. Art. 5 D.P.R. 1026/1976 1) trasporto, sia a braccia che a spalle, sia con carretti a ruote su strada o su guida; 2) sollevamento dei pesi, compreso il carico e scarico ed ogni altra operazione connessa; 3) lavori pericolosi, faticosi ed insalubri ai sensi della L977/67 e s.m.i. sulla tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti; pagina 130 di 181

131 4) lavori di cui alla tabella allegata al D.P.R. 303/56 per i quali sono d obbligo le visite mediche preventive e periodiche; 5) lavori che espongono alla silicosi ed all asbestosi, nonché alle altre malattie professionali; 6) lavori che comportino l esposizione alle radiazioni ionizzanti; 7) lavori su scale ed impalcature mobili e fisse; 8) lavori di manovalanza pesante; 9) lavori che comportano una stazione in piedi per più di metà dell orario o che obblighino ad una posizione particolarmente affaticante; 10) lavori con macchina mossa a pedale o comandata a pedale quando il ritmo del movimento sia frequente o richieda particolare sforzo; 11) lavori con macchine scuotenti o con utensili che trasmettono intense vibrazioni; 12) lavori di assistenza e cura degli infermi nei sanatori e nei reparti per malattie infettive e per malattie nervose e mentali; 13) lavori agricoli che implicano la manipolazione e l uso di sostanze tossiche o altrimenti nocive nella concimazione del terreno e nella cura del bestiame; 14) lavori di monda e trapianto del riso; 15) lavori a bordo di navi, di aerei, di treni, di pulmann e di ogni altro mezzo di comunicazione in moto. Qualora i lavori cui possono essere destinate le lavoratrici madri (in stato di gravidanza ovvero in stato di puerpero ed allattamento) rientri all interno di uno dei casi previsti, il datore di lavoro, di concerto con la lavoratrice e con il RLS, presenta la comunicazione di allontanamento da mansione alla Direzione Provinciale del Lavoro ed allo SPISAL competenti. La Direzione Scolastica ritiene, sulla base della valutazione del rischio condotta sulla base delle linee guida dell U.S.R.V., che all interno dell ambiente scolastico, le seguenti lavorazioni siano da aggiungere a quelle riportate nell elenco: pagina 131 di 181

132 1) insegnante di educazione fisica ovvero di motoria; 2) insegnante di sostegno di alunni con criticità da valutare caso per caso; 3) collaboratrice scolastica che, sulla base delle modalità organizzative legate alla disponibilità di personale, non riesca ad essere spostata ad altra mansione; 4) contatto, anche parziale, con alunni iperattivi ovvero alunni con criticità tali da presupporre un potenziale rischio da urto, anche se involontario; 5) tutti i casi singoli non catalogabili a priori. Nel caso specifico il valore del rischio non è assegnabile, ma va valutato all accadimento del singolo caso utilizzando la procedura prevista ed i fattori individuali di rischio. 5.3 Valutazione del rischio mobbing La valutazione del rischio mobbing si considera eseguita nel corso della valutazione dello stress lavoro-correlato e complessivamente viene valutato come basso. 5.4 Valutazione del rischio MMC La valutazione del rischio verrà eseguita seguendo le direttive del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. ed utilizzando la procedura di calcolo NIOSH; i soggetti esposti sono rappresentati in prevalenza dai collaboratori scolastici ed, in misura minore, dagli assistenti amministrativi e dai docenti. La valutazione del rischio nei casi specifici viene riportata nelle schede allegate. Essendo la scheda di non facile comprensione per i lavoratori, la stessa, in accordo con il Dirigente Scolastico, verrà illustrata nel corso di incontri informativi e formativi. Il livello di rischio risulta valutato nel complesso basso nell ipotesi di stazionarietà delle condizioni lavorative ed in assenza di fattori individuali di rischio. Tutte le situazioni che presentano fattori individuali di rischio saranno valutate singolarmente. pagina 132 di 181

133 5.5 Valutazione del rischio VDT La valutazione del rischio sui lavoratori non impiegati in attività amministrative ha evidenziato valori di rischio non significativo ed in ogni caso tempi di impiego, e pertanto di esposizione continua, di gran lunga inferiore al limite previsto dal D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Per il personale impiegato nell'area amministrativa, il tempo di esposizione continuativo viene considerato superiore alle 20 ore previste dal D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Dai sopralluoghi eseguiti si è visto che i lavoratori superano mediamente le 20 ore continuative settimanali e pertanto è necessaria la sorveglianza sanitaria. Si è optato con il Dirigente Scolastico di individuare la figura del Medico Competente per la sorveglianza sanitaria del personale di segreteria eseguendo una preventiva analisi di mercato e valutando anche il Medico Competente messo a disposizione dalla rete per la sicurezza della Provincia di Treviso. L individuazione del Medico Competente sarà eseguita entro i prossimi 3 mesi. La valutazione complessiva del rischio risulta in ogni caso bassa. Tutte le situazioni che presentano fattori individuali di rischio saranno valutate singolarmente 5.6 Valutazione del rischio rumore Durante il sopralluogo eseguito sui plessi afferenti all'istituto Comprensivo non si sono riscontrate apparecchiature ovvero dispositivi che possano superare i livelli di rumore previsti dalla normativa. L analisi delle singole palestre e delle singole mense non ha denotato situazioni di rischio tali da richiedere intervento. L unico locale in cui è stato necessario intervenire è la mensa della scuola dell infanzia Pazienza ; l intervento effettuato dal Comune è da ritenersi risolutivo. La valutazione complessiva del rischio è basso. pagina 133 di 181

134 5.7 Valutazione del rischio vibrazioni Durante il sopralluogo eseguito sui plessi afferenti all'istituto Comprensivo non si sono riscontrate apparecchiature ovvero dispositivi che possano comportare un rischio da vibrazioni per i lavoratori. Il rischio non risulta presente. 5.8 Valutazione del rischio di esposizione a campi e.m. Durante il sopralluogo eseguito sui plessi afferenti all'istituto Comprensivo non si sono riscontrate apparecchiature ovvero dispositivi che possano comportare un rischio di esposizione a campi e.m. di rilievo per i lavoratori. Misure di campo effettuate su scuole limitrofe in caso di installazione di impianti wi-fi all interno dei locali scolastici, unitamente alle valutazioni riportate nel manuale della gestione della salute e sicurezza a scuola, non hanno evidenziato situazioni apprezzabili di rischio. La valutazione complessiva del rischio è basso. 5.9 Valutazione del rischio di esposizione a radiazioni ottiche artificiali In riferimento all entrata in vigore dell obbligatorietà della valutazione delle radiazioni ottiche artificiali nei luoghi di lavoro in ottemperanza a quanto riportato all art. 216 del D., si è provveduto alla ricognizione di tutte le potenziali sorgenti emissive di radiazioni ottiche artificiali presenti all interno dei plessi scolastici chiedendo al fabbricante, ove questo non fosse risultato chiaro, di assegnare all elemento una categoria in funzione del livello di emissione di radiazioni sulla base della tabella seguente: Categoria Restrizioni e misure di protezione Informazioni ed addestramento 0 Nessuna restrizione Nessuna informazione 1 Possono essere necessarie la limitazione dell accesso e misure di protezione Informazione su pericoli, rischi ed effetti secondari pagina 134 di 181

135 2 Restrizioni speciali e misure di protezione sono necessarie Informazione su pericoli, rischi ed effetti secondari; l addestramento può essere necessario Sulla base dei sopralluoghi eseguiti e sulla base dei colloqui avuti con i referenti di plesso durante i sopralluoghi stessi, unitamente alla valutazione della tipologia di sorgenti di emissione delle radiazioni ottiche artificiali, si afferma che le sorgenti sono giustificabili e pertanto, in accordo con il Dirigente Scolastico, non si procede ad ulteriori misurazioni. Sempre in accordo con il Dirigente Scolastico, si procede con l organizzazione di un incontro con i dipendenti dell Istituto per la necessaria informazione circa la tipologia del rischio e per sensibilizzare le categorie di lavoratori eventualmente appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio quali: - donne in gravidanza; - minori; - albini ed individui di fototipo 1 per esposizione a radiazioni UV; - portatori di malattie del collagene; - soggetti in trattamento cronico o ciclico con farmaci fotosensibilizzanti; - soggetti affetti da varie forme di dermatiti; - soggetti affetti da alterazioni dell iride e della pupilla; - soggetti epilettici per esposizioni a luce visibile di tipo intermittente; - La pianificazione dell incontro potrà avvenire anche in occasione della formazione pianificata dei lavoratori ai sensi degli artt e dell Accordo Stato-Regioni. L unica sorgente che presenta un rischio apprezzabile è il puntatore del laser in aula magna, sorgente discussa nel corso degli incontri informativi nei quali si è fatto il divieto di utilizzarla se non strettamente necessario. pagina 135 di 181

136 La valutazione complessiva del rischio è basso Valutazione del rischio di esposizione ad agenti chimici La valutazione del rischio verrà eseguita seguendo le direttive del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.; i soggetti esposti sono rappresentati principalmente dai collaboratori scolastici. Il processo di valutazione e di individuazione delle soluzioni per limitare il rischio chimico prevede le seguenti azioni: - predisposizione di un elenco dei prodotti chimici impiegati (tale elenco coincide con le forniture dei materiali, a cura di ditte specializzate e qualificate, acquistati in genere sul mercato elettronico della pubblica amministrazione; - analisi delle schede di sicurezza dei prodotti; tali schede coincidono sostanzialmente ai prodotti utilizzati per la pulizia e l igienizzazione dei locali; - analisi preventiva sulla possibilità di sostituire materiali pericolosi con altri meno pericolosi; tale analisi viene effettuata al momento dell acquisto dei prodotti; - individuare le misure di prevenzione e protezione; - valutare i livelli, il tipo e la durata dell esposizione; - valutare il rischio infortunistico accidentale (sversamento, rottura, combustione); - classificare il livello di rischio; - individuare eventuali misure di prevenzione e protezione per ridurre il rischio residuo. In ambito scolastico, la procedura di prima valutazione che meglio si adatta alla valutazione del rischio chimico per la salute è l algoritmo LaboRisCh 2.0; tale procedura, sviluppata dall Università Politecnica delle Marche, pur essendo specifica per i laboratori di ricerca, può essere estesa anche ai laboratori didattici ove si utilizzano prodotti chimici. L utilizzo dell algoritmo per la valutazione dell utilizzo dei prodotti per la pulizia e l igiene in ambito scolastico, seppur come valutazione di prima approssimazione, comporta un livello di rischio basso per la sicurezza, in conformità con quanto riportato pagina 136 di 181

137 anche nel manuale per la gestione del sistema sicurezza in ambito scolastico edito dal S.i.r.v.e.s.s. ed altri. Tutti i lavoratori, ed in particolar modo i collaboratori scolastici, sono stati formati sulla valutazione del rischio e sulle misure preventive e protettive che è necessario adottare durante l'esercizio lavorativo; il pacchetto formativo è stato somministrato anche nel corso degli incontri tenutisi per tutti i lavoratori ai sensi dell Accordo Stato Regioni. L'avvenuta informazione e la formazione vengono regolarmente registrate ed archiviate. La valutazione complessiva del rischio è rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute, derivante in prima analisi dal fatto che, vista la tipologia di scuola, il tipo, la quantità, la modalità e la frequenza di esposizione sono poco significativi e le misure di prevenzione, unitamente alla corretta e regolare formazione del personale, sono sufficienti a ridurre il rischio al minimo possibile Valutazione del rischio di esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni Durante il sopralluogo eseguito sui plessi afferenti all'istituto Comprensivo, per quanto è risultato possibile visivamente, non si sono riscontrate posizioni di esposizione per i lavoratori. La valutazione complessiva del rischio è basso Valutazione del rischio di esposizione ad amianto Durante il sopralluogo eseguito sui plessi afferenti all'istituto Comprensivo, per quanto possibile con un sopralluogo a vista, non si sono riscontrate posizioni di esposizione per i lavoratori. La valutazione complessiva del rischio è basso Valutazione del rischio di esposizione ad agenti biologici La valutazione del rischio biologico viene ricondotta alla verifica puntuale e periodica dei luoghi di lavoro e studio per evitare problematiche relative alla presenza di topi, roditori, piccioni, pagina 137 di 181

138 La verifica viene eseguita quotidianamente dai collaboratori scolastici che provvederanno ad informare tempestivamente la Direzione Scolastica in caso di ritrovamento di segnali che conducessero alla presenza di animali. Sarà cura poi del proprietario degli stabili, in accordo con la ASL competente, procedere ad eventuali disinfestazioni, de-rattizzazioni,, che si rendessero necessarie. Per quanto riguarda il rischio biologico presente all'interno dei locali scolastici ed in particolar modo per ciò che riguarda l'attività dei collaboratori scolastici, la valutazione ha evidenziato un livello di rischio non significativo comparabile con tutte le attività che vengono esercitate in ambienti promiscui e densamente affollati. Tutti i lavoratori, ed in particolar modo i collaboratori scolastici, sono stati formati sulla valutazione del rischio e sulle misure preventive e protettive che è necessario adottare durante l'esercizio lavorativo e durante le eventuali operazioni di primo soccorso che si rendessero necessarie. L'avvenuta informazione viene regolarmente registrata ed archiviata. Per quanto riguarda la prevenzione delle malattie infettive nelle comunità infantili e scolastiche risulta opportuno fare riferimento al Manuale sull argomento emanato dalla Regione Veneto e dall Ufficio Scolastico Regionale Veneto, scaricabile gratuitamente dal sito internet dell ufficio regionale scolastico all indirizzo La valutazione complessiva del rischio è basso Valutazione del rischio stress lavoro-correlato Il rischio di stress è assimilabile ad un rischio di natura psico-sociale che genera statisticamente maggior rischio di infortunio soprattutto nelle lavorazioni particolarmente pericolose. Lo stress aumenta in caso di condizioni lavorative particolari quali lavoro notturno, lavoro straordinario prolungato, ambiente lavorativo non sano dal punto di vista sociale, lavoro in esterno in condizioni ambientali sfavorevoli, pagina 138 di 181

139 La valutazione del rischio condotta nell a.s ha evidenziato valori di rischio basso; tale valutazione sarà effettuata periodicamente. Il livello di rischio assunto è basso Valutazione del rischio di formazione di atmosfere esplosive (ATEX) Il rischio in oggetto viene valutato analiticamente nel dettaglio all'interno del progetto di ottenimento del C.P.I. Si segnala la presenza di edificio civile all interno della scuola secondaria (ex casa del custode) con presenza di bombola di alimentazione a gas; l ente proprietario è già stato sollecitato nell effettuare un allacciamento alla rete esterna del gas nel rispetto della normativa vigente eliminando così la fonte di pericolo; nel caso specifico della scuola secondaria il rischio si ritiene alto. Il rischio, sulla base dei sopralluoghi eseguiti in tutti gli altri plessi, si ritiene basso Valutazione del rischio di incidente stradale in caso di spostamenti necessari per esigenze di servizio I dipendenti sono chiamati a spostarsi per esigenze di servizio nei casi di sopralluoghi in esterno ovvero di incontri presso le PP.AA. Gli spostamenti possono avvenire sia con mezzi pubblici che con mezzi dell Istituto. Nel caso in cui ci si sposti con mezzi dell Istituto il dipendente deve accertarsi che il mezzo utilizzato sia efficiente dal punto di vista funzionale nel momento dell utilizzo e che sia stato oggetto di manutenzione programmata continua nel tempo. Nel contempo, il comportamento alla guida del dipendente deve essere tale da rispettare le indicazioni del Codice della Strada e lo stato fisico del dipendente deve essere in ordinarie condizioni; in particolare il lavoratore non deve far uso di droghe e/o alcool o di sostanze che ne possano pregiudicare l efficienza e la sicurezza (per sé e per gli altri) quando si trova alla guida del mezzo aziendale. Comportamenti del dipendente che non rispettano tali regole devono essere segnalati dal dipendente stesso alla Direzione prima di mettersi alla guida dell auto. Il livello di rischio, visto il numero di spostamenti registrati negli ultimi 3 anni, è ritenuto basso. pagina 139 di 181

140 5.17 Procedura di controllo e sorveglianza degli alunni La Direzione Scolastica ha attuato una procedura di controllo e sorveglianza degli alunni durante tutto il periodo in cui sono affidati alla scuola; il piano di sorveglianza risulta, alla data di aggiornamento del presente documento, in visione a tutti i singoli plessi con l ipotesi di adozione a partire dal successivo a.s Procedura di somministrazione dei farmaci a scuola La Direzione Scolastica ha adottato una procedura per la somministrazione dei farmaci a scuola basata sulle Linee Guida emanate dai Ministeri M.I.U.R. e della Salute nel 2005, attualmente valido riferimento in caso di necessità di somministrazione. Per ciascuna formale richiesta che pervenga alla Direzione Scolastica, compilata secondo quanto prevedono le Linee Guida, si procede nella verifica della disponibilità eventuale dei locali e nella verifica della disponibilità da parte del personale interno ad effettuare la somministrazione in orario scolastico, interfacciandosi con la famiglia e/o con le PP.AA. competenti per garantire la continuità del diritto allo studio in condizioni di sicurezza secondo quanto previsto dalla normativa. Il livello di rischio non è assegnabile a priori, va assegnato nell analisi del singolo caso Piano di emergenza La Direzione Scolastica ha adottato un piano di evacuazione in caso di emergenza per ciascun plesso afferente all Istituto. Tale piano viene aggiornato, a cura del servizio di prevenzione e protezione, ad ogni inizio di A.S. in quanto potrebbero insorgere variazioni sia sui locali, che sulle vie di fuga, che sul personale operante nel plesso specifico; dopo l avvenuto aggiornamento si procede alla divulgazione a tutto il personale ed agli allievi. Come prescritto dalla normativa, il piano di evacuazione viene simulato almeno 2 volte per ciascun A.S., in certe occasioni anche senza il pre-avvertimento del personale e degli allievi. pagina 140 di 181

141 Periodicamente viene valutata l effettiva disponibilità del personale formato in materia di addetto antincendio, procedendo, se necessario, a pianificarne la formazione o l aggiornamento Piano di primo soccorso La Direzione Scolastica ha adottato un piano di primo soccorso generale ed un piano di primo soccorso specifico per ciascun plesso afferente all Istituto. Tale piano specifico viene aggiornato, a cura del servizio di prevenzione e protezione, ad ogni inizio di A.S. in quanto potrebbero insorgere variazioni sia sui locali che sul personale operante nel plesso specifico; dopo l avvenuto aggiornamento si procede alla divulgazione a tutto il personale ed agli allievi. Periodicamente viene valutata l effettiva disponibilità del personale formato in materia di addetto al primo soccorso, procedendo, se necessario, a pianificarne la formazione o l aggiornamento Organizzazione del Sistema di Prevenzione e Protezione La Direzione Scolastica provvede all aggiornamento del sistema di prevenzione e protezione ad ogni inizio A.S. in quanto tale modalità è stata giudicata, nel corso di verifica pluriennale concordata con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, la più efficace vista la stagionalità dell attività scolastica ed il ricambio del personale operante ad ogni A.S. L organigramma relativo al servizio di prevenzione e protezione prevede l individuazione in ciascun plesso di: - referente per la sicurezza di plesso; - numero congruo di addetti alla gestione delle emergenze in modo tale da garantire, come minimo, la copertura dell intero orario scolastico settimanale; - numero congruo di addetti al primo soccorso in modo tale da garantire, come minimo, la copertura dell intero orario scolastico settimanale, pagina 141 di 181

142 ed a livello generale le figure comunque presenti relative al Datore di Lavoro, al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ed al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ed al Medico Competente. La verifica delle necessità formative delle cosiddette figure sensibili (addetti antincendio e p.s.) viene valutata ad ogni inizio di A.S. per ciascun plesso e viene pianificata la formazione con tempo medio-lungo. pagina 142 di 181

143 6. VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO PRESENTE NELL AMBIENTE DI LAVORO E DI STUDIO 6.1 Premessa Come sottolineato in precedenza, le strutture scolastiche risultano appartenenti all Attività n 67 Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone presenti; asili nido con oltre 30 persone presenti dell elenco allegato al D.P.R. 151/2011 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell art. 49 comma 4- quater, del Decreto-Legge 31 maggio 2010 n 78, convertito, con modificazioni, dalla Legge 30 luglio 2010 e pertanto sono soggette alle visite di prevenzione incendi ed al rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) da parte dei VV.F. I fabbricati che ospitano attività scolastiche rientranti nel campo dell Attività n 67 sono soggette, dal punto di vista antincendio e nell ambito di rilascio di un C.P.I., ad una normativa verticale cogente rappresentata dal D.M. 26 agosto 1992: Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica. La messa a norma dal punto di vista antincendio delle strutture scolastiche è compito esclusivo del proprietario dell immobile che le ospita. Ove è presente il C.P.I. il rischio è stato già valutato e pertanto non verrà eseguito. Allo stato attuale, sui plessi scolastici afferenti all Istituto Comprensivo, è stato ottenuto il C.P.I. presso il competente Comando Provinciale dei VV.F. o è stata avviata la pratica per l ottenimento dello stesso previo rilascio di nulla osta provvisorio all esercizio. Alla Direzione Scolastica spetta in ogni caso la valutazione del rischio di incendio all interno dei fabbricati scolastici in modo tale da garantire misure minime di sicurezza non strettamente dipendenti da interventi infrastrutturali sugli edifici, che saranno eventualmente rimandati necessariamente al momento della valutazione del C.P.I.; il rischio di incendio verrà valutato pertanto in riferimento alla normativa orizzontale valida per tutti i luoghi di lavoro (D.M ). Il Dirigente scolastico, a prescindere che la scuola sia o meno dotata del Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) deve predisporre un registro dei controlli periodici ove sono annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all efficienza degli impianti elettrici, pagina 143 di 181

144 dell illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell osservanza della limitazione dei carichi di incendio nei vari ambienti dell attività. Nelle scuole il Dirigente scolastico non è in possesso dei mezzi per effettuare i controlli descritti e pertanto tali controlli sono eseguiti a cura del proprietario dell immobile. 6.2 Analisi del rischio di incendio La valutazione del rischio d incendio, fermo restando quanto riportato in premessa, viene eseguita con riferimento a quanto riportato nell Allegato I del D.M Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro. Si precisa che la valutazione del rischio viene eseguita solamente per i plessi non in possesso di C.P.I. in quanto per quelli in cui è stato rilasciato il C.P.I. l analisi del rischio è stata già condotta e ridotto il rischio ai limiti minimi previsti dalla normativa. La procedura contenuta nel Decreto prevede le fasi seguenti: 1) identificazione dei pericoli di incendio; 2) individuazione dei lavoratori e di tutte le persone esposte al pericolo di incendio; 3) eliminazione o riduzione dei pericoli; 4) classificazione del livello di rischio residuo; 5) adeguatezza delle misure di sicurezza; 6) redazione e revisione della valutazione del rischio residuo. Tutte le valutazioni relative all analisi delle 6 fasi indicate sono riferite ai sopralluoghi condotti sui plessi identificazione dei pericoli di incendio I pericoli di incendio che si sono ricercati nei plessi scolastici sono sostanzialmente riconducibili a 3 categorie e cioè a sostanze, a sorgenti d ignizione ed a carenze di tipo strutturale, impiantistico od organizzativo. pagina 144 di 181

145 sostanze: in tutti i plessi sopralluogati le uniche sostanze pericolose sono quelle utilizzate dalla Ditta di pulizia e/o dai collaboratori scolastici per motivi di igiene. sorgenti: le potenziali sorgenti evidenziate in fase di sopralluogo sono essenzialmente dovute alla presenza di forni elettrici, ad elementi di riscaldamento portabili dei locali, alla presenza di impianti elettrici non in regola, condotte di aria calda in prossimità di materiali infiammabili, adattatori multipli nelle prese di corrente elettrica, fonti di calore dovuti a caldaie e forni non installati secondo le norme di buona tecnica, mancato rispetto dei divieti (es. divieto di fumo). carenze di tipo strutturale, impiantistico ed organizzativo: - in fase di sopralluogo non si sono evidenziate carenze strutturali nei plessi legati in primis alla mancanza del n di uscite di piano previste dalla normativa, alla mancanza della larghezza minima di uscita dai locali, alla mancanza del rispetto delle dimensioni minime di larghezza dei vani scale esistenti, al non rispetto delle caratteristiche di classe di reazione al fuoco per i materiali; - le carenze di tipo impiantistico sono minimali in quanto tutti gli impianti realizzati sono dotati di certificato di conformità e sottoposti a regolare manutenzione; - le carenze di tipo organizzativo riscontrate in fase di sopralluogo sono rappresentate dal fatto che l accesso ai materiali potenzialmente infiammabili è libero, che i depositi di carta e gli archivi non sono chiusi a chiave, che i forni elettrici ed i termosifoni portatili non sono controllati adeguatamente e che spesso, come evidenziato nei sopralluoghi, per esigenze didattiche, viene meno il percorso preferenziale di uscita in caso di emergenza individuazione dei lavoratori e di tutte le persone esposte al pericolo di incendio In fase di sopralluogo si è provveduto a valutare i lavoratori e le persone che possono essere esposte al rischio partendo dall analisi delle 4 fasi costituite dal momento in cui pagina 145 di 181

146 si genera l incendio, alla percezione dello stesso, all individuazione delle vie d uscita ed all utilizzo delle stesse. Si sono esclusi dalla valutazione eventi eccezionali quali sovraffollamenti dovute a feste od a manifestazioni sportive interne ai plessi in quanto tali eventi esulano dall ordinario ed eventualmente si farà riferimento ad una sorveglianza particolare, e si è considerato il numero massimo previsto dalla normativa delle persone presenti. In particolare è stata valutata la presenza di: - gran numero di persone costituite da pubblico occasionale (non eccezionale); - persone con handicap fisici; - persone aventi scarsa familiarità con i luoghi; - persone incapaci di reagire prontamente ad un allarme incendio; - bambini, mentre per quanto riguarda le aree a rischio si sono analizzate in particolar modo, vista la configurazione degli ambienti dei plessi analizzati: - le aree di affollamento; - le aree con vie di esodo lunghe e/o difficili da percorrere; - aree con una sola via di esodo eliminazione o riduzione dei pericoli L eliminazione o la riduzione dei pericoli passa attraverso due fasi sostanziali: - eliminazione del materiale pericoloso e sostituzione con materiale non pericoloso o meno pericoloso, ovvero sua riduzione; - separazione delle fonti di ignizione dai materiali pericolosi. Già in fase di sopralluogo si è provveduto ad eliminare alcuni rischi potenzialmente presenti quali ad esempio la concentrazione del materiale utilizzato per l igiene in vani chiusi a chiave, lo spostamento di tutti i forni elettrici in vani anch essi chiusi a chiave, pagina 146 di 181

147 lo spostamento di tutti i termosifoni portatili in vani chiusi a chiave, la chiusura di tutti gli archivi ed i depositi cartacei. Si procederà inoltre, nell ottica di riduzione dei pericoli, ad eseguire una campagna informativa circa il divieto assoluto di fumare nei locali di lavoro ed a provvedere alla sostituzione di tendaggi in classe di reazione al fuoco alta classificazione del livello di rischio residuo La classificazione del livello di rischio residuo viene eseguita sulla base della: - possibilità dell insorgenza dell incendio; - probabilità di propagazione dell incendio agli altri ambienti; - possibilità che alcune persone restino coinvolte nell evento e riportino danni immediati od indotti dalla difficoltà di evacuazione dai locali. In riferimento alla tabella riportata nel D.M , la classe di rischio residuo per l attività svolta all interno dei luoghi di lavoro risulta essere di rischio basso adeguatezza delle misure di sicurezza Non si segnalano misure di sicurezza palesemente inadeguate rispetto alle prescrizioni previste dal D.M Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica, come ad esempio: - mancanza di scale esterne di sicurezza; - mancanza di doppia uscita verso luogo sicuro; - classe di reazione al fuoco dei materiali; - capacità di deflusso superiore alla prevista (60 per piano); - apertura delle vie di uscite contrariamente al verso dell esodo; - larghezza minima delle vie di esodo non rispettata (120cm). Nel caso venissero riscontrate, le misure di sicurezza saranno pertanto di tipo compensativo come prescritto dal D.M anche se è necessario al più pagina 147 di 181

148 presto l adeguamento dei plessi scolastici alla normativa verticale cogente antincendio. Le misure compensative adottate per le vie di esodo sono: - riduzione al minimo dei percorsi d esodo; - installazione di ulteriore segnaletica; - messa in atto di misure specifiche per persone disabili o di ridotte capacità motorie (anche temporanee); - incremento di personale addetto alla gestione delle emergenze ed all attuazione delle misure per l evacuazione; - limitazione dell affollamento, Le misure compensative adottate per i mezzi e gli impianti di spegnimento, rilevazione ed allarme antincendio sono: - riduzione delle distanze tra i dispositivi di segnalazione manuale di incendio; - ri-organizzazione delle attività in modo da poter individuare rapidamente un qualsiasi principio di incendio; - predisposizione di programmi di controllo e manutenzione dei luoghi di lavoro; - maggior informazione ai dipendenti; - controllo che i corsi di aggiornamento avvengano di continuo; - realizzazione dell addestramento antincendio per tutti i lavoratori redazione e revisione della valutazione del rischio residuo Non si ha evidenza di misure inadeguate nei plessi afferenti all'istituto. In particolare, fermo restando la necessità di attuare le misure integrative previste, risulta altresì necessario per i plessi in difetto di C.P.I., predisporre: - un incremento delle persone addestrate allo spegnimento dei principi d incendio che dovranno essere minimo due per piano sempre presenti; pagina 148 di 181

149 - aumento del numero di estintori fino a raggiungere, indipendentemente dalla metratura, il numero di 1 estintore di classe 13 A 89 B ogni 20m; - il mantenimento di tutti i corridoi sgombri da qualsiasi ostacolo; - la sostituzione del materiale presente lungo le vie di esodo con materiale avente reazione al fuoco 0; - la sostituzione del materiale con materiale tutto in classe 0; - informazione dei dipendenti sulla gestione dell emergenza antincendio; - posa in opera di segnaletica antincendio; - verifica teorica del piano di emergenza antincendio e verifica pratica sul campo; - il miglioramento della procedura di segnalazione dell incendio e di evacuazione dall edificio; - la presa in carico, da parte di adulto (insegnante o collaboratore scolastico), del trasporto delle persone disabili o di ridotte capacità motorie (anche temporanee). Con le misure integrative prescritte, unitamente al basso carico d incendio presente nei locali dei plessi scolastici ed al livello del rischio residuo, le vie di esodo e le misure di sicurezza, in attesa di avviare la pratica per il rilascio del C.P.I., sono da ritenersi, alla data di redazione del presente, in grado di garantire il livello minimo di sicurezza per i lavoratori. Complessivamente, per tipologia di attività lavorativa, il rischio assegnato è medio per i plessi con più di 100 persone e basso per gli altri plessi. pagina 149 di 181

150 7. INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 7.1 Premessa Dopo aver stimato in modo qualitativo e quantitativo i rischi presenti negli ambienti di lavoro, il servizio di prevenzione e protezione ha il compito di procedere nello stilare una serie di interventi atti ad eliminare o quantomeno a ridurre i fattori di rischio individuati sulla base delle valutazioni eseguite. La procedura che viene seguita risulta essere quella esplicitata nel D. in cui vengono messe in evidenza le misure generali di tutela, sempre valide in qualsiasi organizzazione lavorativa, che prevedono: - l eliminazione o la riduzione dei rischi alla fonte anche sulla base delle conoscenze acquisite relativamente al progresso tecnico; - la sostituzione di quello che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso; - di dare una priorità alle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale; - la limitazione al minimo dei lavoratori che sono o possono essere esposti al rischio; - utilizzo limitato di agenti chimici, fisici e biologici; - eventuale controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi specifici; - allontanamento del lavoratore dall esposizione a rischio per motivi sanitari inerenti la sua persona; - adozione di misure igieniche; - misure di protezione collettiva ed individuale; - misure di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori, e di pericolo grave ed immediato; - uso di segnali di sicurezza, di avvertimento, di pericolo, di divieto, di salvataggio, ; pagina 150 di 181

151 - regolare manutenzione degli ambienti, delle attrezzature, delle macchine e degli impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità all indicazione dei fabbricanti; - informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori ovvero dei loro rappresentanti, sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro; - istruzioni adeguate ai lavoratori. 7.2 Obiettivo del Servizio di Prevenzione e Protezione L obiettivo che il S.P.P. si prefigge con l adozione delle misure di prevenzione e di protezione è il rispetto del D. ed in particolare di provvedere: - all individuazione dei fattori di rischio ed alla valutazione del rischio come eseguito nei capitoli precedenti e conseguentemente nell adozione delle misure di sicurezza tali da eliminare o perlomeno ridurre al minimo i rischi individuati; - al controllo periodico dell efficacia delle misure adottate ed al conseguente aggiornamento; - a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; - a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza di cui all art. 35 del D. Lgs. 81/2008; - a fornire ai lavoratori le informazioni di cui al D. Il servizio ritiene particolarmente importante l analisi statistica periodica (in genere triennale) del Registro Infortuni in quanto può essere utile come elemento di riscontro immediato di criticità, sia in termini di ambiente che di organizzazione, che di figura lavorativa ovvero di alunni. Vista l importanza di tale documento, e vista l obbligatorietà di tenuta imposta dal D., si è ritenuto opportuno di attuare fin da subito la procedura che prevede la sua analisi statistica periodica e la registrazione dei mancati infortuni qualora questi siano in qualche modo individuabili, a sola discrezione degli addetti al SPP che operano quotidianamente all interno dei plessi scolastici. pagina 151 di 181

152 7.3 Misure di prevenzione Alla luce dei rischi evidenziati ed al fine di prevenire nella misura massima l insorgere di infortuni e/o malattie professionali, spesso dovuti anche a fattori facilmente eliminabili, come evidenziato nei sopralluoghi condotti nei plessi, quali la distrazione, l imprudenza, la non predisposizione di tutte le misure di sicurezza, si forniscono le seguenti direttive comportamentali a salvaguardia dell incolumità psico-fisica di ogni lavoratore presente a scuola e di tutti gli alunni e delle persone occasionalmente presenti. Tali regole comportamentali, unitamente all esercizio continuo del S.P.P., costituisce le misure preventive da adottare quotidianamente durante l esercizio dell attività lavorativa Norme da rispettare per tutti coloro che sono all interno della scuola - informare la Direzione Scolastica di qualsiasi anomalia, guasto e/o potenziale pericolo che costituisca eventuale premessa al verificarsi di un infortunio o di altre serie conseguenza per consentire l adozione tempestiva di provvedimenti di emergenza o per richiedere eventuali interventi all ente proprietario; - adottare la massima cautela nell utilizzo di attrezzature e sussidi che richiedono il ricorso a corrente elettrica; - evitare di depositare quantità di materiale cartaceo se non strettamente necessario; - non intervenire in nessun caso sull impianto elettrico; - non utilizzare stufe elettriche, prese multiple e prolunghe senza idonea segnalazione; - ridurre al minimo il deposito e l utilizzo di materiale infiammabile; - divieto assoluto di fumare in tutti gli ambienti interni ed esterni; - rispettare scrupolosamente le norme dettate contestualmente alla diffusione del piano di evacuazione dei singoli plessi; pagina 152 di 181

153 - dare il proprio contributo nel rafforzare e migliorare la cultura della sicurezza e della prevenzione Norme da rispettare per tutti i collaboratori scolastici - curare quotidianamente e scrupolosamente la pulizia degli ambienti; - controllare quotidianamente la funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza e accertarsi che le vie di fuga siano completamente sgombre da ogni tipo di materiale; - controllare che tutti i quadri elettrici siano chiusi ermeticamente; - verificare che siano presenti i cartelli di segnalazione, divieto, pericolo, informazione; - controllare più volte durante la giornata lavorativa che tutte le uscite di sicurezza e le rampe delle scale siano sgombre da materiale depositato anche occasionalmente; - pulire tempestivamente quelle zone eventualmente interessate da versamenti di liquidi e controllare il passaggio di chiunque informandolo se il pavimento risultasse ancora umido; prevedere in ogni caso la posa del cartello di segnalazione del pavimento umido; non lasciare mai incostuditi gli ambienti appena lavati; - non lasciare incostuditi, alla portata degli alunni, detergenti vari, oggetti contundenti, secchi pieni di acqua; - procedere alle normali pulizie con scarpe chiuse in gomma antiscivolo; - usare i guanti durante tutte le operazioni di pulizia e special modo nell utilizzo di sostanze potenzialmente corrosive; non miscelare detersivi liquidi stando altresì attenti a non inalare inavvertitamente i vapori che si sprigionano; leggere attentamente e rispettare le avvertenze riportate sulle confezioni; - non sporgersi dalle finestre né salire sui davanzali per effettuare pulizie in condizioni di forte rischio; pagina 153 di 181

154 - non usare le scale senza l aiuto di un collega che collabori per evitare traballamenti e/o scivolamenti ai piedi delle scale; - rispettare i limiti nel sollevamento dei carichi e mettere a conoscenza immediatamente la Direzione Scolastica di fattori individuali di rischio che possano precludere, totalmente ovvero parzialmente, l attività; - eliminare tutti i materiali pesanti dalle mensole libere degli armadi; - chiudere a chiave tutti i luoghi in cui vi sia presenza di forni elettrici; - chiudere a chiave i termosifoni portatili subito dopo l utilizzo; - controllare l accesso degli alunni ai servizi in proporzione ai bagni effettivamente disponibili; - prestare immediatamente il primo soccorso ad alunni in caso di infortuni ed informare subito l insegnante della classe di appartenenza Norme da rispettare per il personale amministrativo - interrompere l alimentazione elettrica a tutte le macchine d ufficio al termine della giornata lavorativa; - verificare periodicamente che sul monitor in dotazione compaiano caratteri con buona definizione, con sufficiente grandezza, con immagini esenti da sfarfallamento ; - accertarsi che i monitor in dotazione siano orientabili, inclinabili in base alle esigenze dell operatore, privi di fastidiosi riflessi e che siano posizionati ad almeno 70 cm dall operatore Norme da rispettare per il personale docente Corresponsabilizzare gli alunni collaborando a: - assumere posizioni corrette nello stare seduti o nel compiere altri tipi di attività fisiche e mentali; pagina 154 di 181

155 - scendere le scale un gradino per volta e servendosi del corrimano; - evitare di attraversare i corridoi di corsa; - evitare di uscire dalle aule di corsa; - evitare movimenti bruschi in prossimità di termosifoni o di oggetti vari con spigoli o punte pericolose; - usare con cautela sedie e banchi, specialmente se scheggiati; - camminare con attenzione nei bagni ove risulta più probabile la presenza di pavimenti umidi; - disporre i banchi in aula in modo da avere sempre una corsia preferenziale per l evacuazione in caso di emergenza; - verificare che gli zaini e/o altro materiale non ostruisca la via preferenziale di fuga in caso di emergenza. Ogni docente dovrà informare gli alunni, mediante apposite unità didattiche, sulle principali norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni, ricorrendo eventualmente a sussidi audio-video televisivi, all esecuzione di giochi ed esercizi motori di simulazione delle più comuni situazioni di pericolo, allo scopo di concorrere alla graduale formazione della cultura della sicurezza. Tali specifiche unità didattiche dovranno essere riproposte periodicamente e concordate con il S.P.P. e potranno essere effettuate in occasione delle prove di simulazione dell evacuazione in caso di emergenza. 7.4 Misure di protezione I lavoratori che operano all interno del plesso scolastico devono essere muniti di Dispositivi di Protezione Individuale nelle fasi di lavoro che ne prevedano l utilizzo. Tutti i DPI devono risultare conformi alle norme pertinenti. La consegna, la manutenzione ed il controllo dell efficienza dei DPI è curata periodicamente dal dalla Direzione Scolastica. La consegna, la manutenzione ed il controllo dei DPI devono essere registrati specificando quanti DPI e che tipo di DPI viene consegnato a ciascun lavoratore ed in linea generale la registrazione deve seguire la seguente modalità: pagina 155 di 181

156 Distribuzione Manutenzione Controlli al momento dell inizio dell attività di lavoro da parte dei lavoratori periodici I lavoratori che utilizzano i DPI hanno l obbligo di sottoporsi ad un programma di formazione ed addestramento organizzato dalla Direzione Scolastica nei casi ritenuti necessari, di utilizzare i DPI conformemente all informazione ed alla formazione ricevuta ed all addestramento eventualmente organizzato, di aver cura dei DPI ad essi assegnati e di non apportarvi alcuna modifica di propria iniziativa, di segnalare immediatamente alla Direzione Scolastica o comunque agli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione od al Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza qualsiasi difetto od inconveniente rilevato nei DPI messi a loro disposizione. Di seguito vengono indicati, in modo non esaustivo, i più comuni DPI: TIPO DI PROTEZIONE TIPO DI DPI MANSIONE SVOLTA Protezione del capo Casco, copricapo di lana, cappello Da concordare con il Dirigente/RSPP Protezione dell udito Cuffie Inserti Tappi Da concordare con il Dirigente/RSPP Protezioni occhi e viso Protezione delle vie respiratorie Protezione dei piedi Protezione delle mani Occhiali, visiera Mascherine antipolvere Scarpe antinfortunistiche ovvero stivali in gomma Guanti in pelle Guanti in gomma Guanti in lattice Da concordare con il Dirigente/RSPP Collaboratori scolastici Collaboratori scolastici Collaboratori scolastici pagina 156 di 181

157 Protezione delle altre parti del corpo Gambali in cuoio, Grembiuli Ginocchiere Da concordare con il Dirigente/RSPP Protezione cadute dall alto Cinture di sicurezza Lavori in quota pagina 157 di 181

158 8. PIANO DEGLI INTERVENTI MIGLIORATIVI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E DI STUDIO 8.1 Premessa Sulla base dei sopralluoghi condotti sui plessi scolastici e della valutazione dei rischi eseguita, si specificano gli interventi migliorativi ritenuti necessari per aumentare il grado di sicurezza della struttura scolastica. Gli interventi che verranno prescritti saranno di vario tipo: infrastrutturale, tecnicooperativi, informativo/formativo, organizzativo; si sono volutamente distinti gli interventi infrastrutturali, cioè che richiedono attività civile-edile importante (es. adeguamento antincendio del plesso, realizzazione scala esterna di sicurezza, realizzazione di impianti, ), dagli interventi di tipo tecnico-operativi, che richiedono modesto impegno di tipo civile-edile (es. sostituzione di porte e/o finestre, fissaggio armadi a parete, ). Trattandosi di un attività lavorativa che si tiene all interno di edifici di proprietà comunale, gli interventi di tipo infrastrutturale e/o tecnico che richiedessero lavorazioni civili/edili da assegnare ad imprese esterne sono stati segnalati come di competenza del proprietario; si precisa fin da subito, a titolo di esempio, la necessità di provvedere al più presto all adeguamento dei fabbricati alla normativa antincendio come prescritto dalla normativa verticale in vigore (cfr. D.M Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica ). La constatazione degli impedimenti oggettivi all immediato adeguamento antincendio degli edifici ai sensi della normativa e la non determinazione delle tempistiche di attuazione in quanto dipendenti dall Amministrazione Comunale, impone l adozione di misure temporanee per garantire la sicurezza nei locali. Tali misure temporanee sono state adottate eseguendo la valutazione del rischio in riferimento al D.M ( Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro ); le misure temporanee saranno adottate specificatamente nella valutazione dei percorsi di esodo precisando che anche in questo caso tutte le valutazioni sono vincolate all adozione di interventi infrastrutturali, in primis la realizzazione di porte adeguate, di competenza comunale. pagina 158 di 181

159 Gli interventi di tipo informativo/formativo ed organizzativo saranno invece attuati in modo autonomo dalla Direzione Scolastica in accordo con il S.P.P. e con il coinvolgimento sia dei lavoratori, che degli alunni, che del RLS. Il piano di interventi descritto sarà oggetto di un programma di controllo e di verifica delle misure di sicurezza adottate per verificarne sia la realizzazione che lo stato di efficienza e funzionalità, unitamente al presente documento. I risultati delle verifiche verranno discussi nel corso della riunione periodica fra la Direzione Scolastica, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il MC, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e verranno adottate eventuali misure integrative e/o alternative. Il piano degli interventi, vista la conformazione dei plessi scolastici, verrà suddiviso in più tabelle ed in particolare una tabella iniziale in cui saranno evidenziati gli interventi migliorativi comuni a tutti i plessi e più tabelle successive in cui verranno evidenziati gli interventi migliorativi specifici per il singolo plesso scolastico. Per tutti gli interventi minori di tipo tecnico-operativi, che richiedono modesto impegno di tipo civile-edile (es. sostituzione di porte e/o finestre, fissaggio armadi a parete, installazione paraspigoli, posa in opera segnaletica, ), il S.S.P. dà la disponibilità per eseguire sopralluoghi sui plessi assieme ai tecnici comunali. 8.2 Interventi comuni a tutti i plessi TUTTI I PLESSI SCOLASTICI Interventi di tipo infrastrutturale Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione dotazione i servizi igienici per soggetti portatori di handicap ove non realizzati dotazione di percorsi di esodo per soggetti portatori di handicap ove non realizzati comunale - comunale - pagina 159 di 181

160 dotazione di tutte le uscite di emergenza di apertura antipanico nel senso dell esodo e larghezza minima pari a 80cm (subito)/120cm (con CPI) completare lavori di adeguamento antincendio degli immobili eseguire verifica sismica degli immobili che ospitano le scuole e procedere all eventuale adeguamento valutare l intervento di miglioramento energetico complessivo degli edifici partendo dal miglioramento delle trasmittanze dell involucro opaco (orizzontale e verticale) e trasparente e dagli impianti comunale - comunale - comunale - comunale - Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione provvedere ad integrare le cassette di sicurezza mancanti (n 1/piano + n 1/palestra) Dir. Scolastica annuale revisione degli antiscivolo ed installazione degli antiscivolo mancanti; segnalazione di ogni primo gradino delle scale con striscia gialla-nera comunale - integrazione della segnaletica di sicurezza Dir. Scolastica annuale fissaggio degli armadi alle pareti comunale - installazione paraspigoli mancanti ovvero danneggiati sostituzione delle sedie e dei banchi vetusti; in particolare quelli scheggiati comunale - comunale - pagina 160 di 181

161 rendere inaccessibili agli alunni tutti i pulsanti di sgancio e gli interruttori generali verifica del grado di fessurazione presente sui soffitti e sulle pareti e mantenimento sotto controllo periodico comunale - comunale - eseguire manutenzione sui giochi in esterno in area di pertinenza scolastica comunale annuale Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione illustrazione ed aggiornamento dei dipendenti del presente DVR e delle schede di valutazione dei rischi eliminazione di tutte le attrezzature pericolose e non a norma e sostituzione con attrezzature a norma meno pericolosa Dir. Scolastica Dir. Scolastica annuale annuale aggiornamento dei dipendenti sui DPI Dir. Scolastica periodica informazione dei dipendenti sui contenuti del D. Dir. Scolastica periodica richiesta del Documento di Valutazione dei Rischi a tutte le Imprese appaltanti lavori o ditte fornitrici che entrano all interno dei plessi scolastici coinvolgendo anche l ente proprietario e consegna del presente DVR alle Imprese che lavorano presso i locali scolastici Dir. Scolastica - richiesta all ente proprietario dello stabile della documentazione di conformità di tutti i nuovi impianti ovvero dell adeguamento o della modifica di quelli esistenti verifica della formazione e pianificazione dell integrazione del numero di addetti all emergenza Dir. Scolastica Dir. Scolastica ad ogni intervento per nuovo impianto ovvero di adeguamento e/o modifica di quelli esistenti annuale pagina 161 di 181

162 rendere visibili gli estintori Comune - eliminazione di tutti gli elementi pesanti (p > 3Kg) dalle scansie degli armadi aperti eliminazione di tutti gli elementi pericolosi dai sottoscala od impedirne l accesso informare i lavoratori sulla necessità di aerare periodicamente i locali scolastici (anche nell ambito della formazione di cui all Accordo Stato-Regioni) chiusura a chiave di tutti gli armadi esterni alle aule chiusura di tutti i vani a servizio dei collaboratori scolastici evitare disposizioni dei banchi che limitino le vie di esodo (ad es. disposizione a ferro di cavallo o simile con uscita obbligata) procedere alla verifica di tutto il materiale stoccato nei vani delle scuole ed eliminare il materiale non più utilizzabile integrare il numero degli addetti antincendio nei singoli plessi eliminazione di tutti gli ostacoli non fissi sporgenti nelle aree interne/esterne od aumentarne la visibilità e la protezione Dir. Scolastica Dir. Scolastica Dir. Scolastica Dir. Scolastica Dir. Scolastica Dir. Scolastica Dir. Scolastica Dir. Scolastica Dir. Scolastica annuale annuale annuale annuale annuale annuale annuale pianificazione annuale annuale 8.3 Interventi sul plesso Infanzia Collodi Interventi di tipo infrastrutturale Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione pagina 162 di 181

163 sostituzione dei serramenti al piano primo in quanto vetusti e pericolosi i servizi igienici dell edificio risultano insufficienti per le utenze previste necessario intervenire per la risoluzione della problematica relativa all umidità di risalita, in particolar modo nelle aule al piano terra provvedere alla verifica sismica del fabbricato ed ad eventuali lavori di adeguamento sismico Comune - Comune - Comune - Comune - Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione adeguare altezza del parapetto sulle scale di risalita Comune - eseguire la manutenzione dei giochi in esterno procedere a rimpinguare con materiale granulare a pezzatura fine l area esterna di gioco degli alunni Comune Comune inizio A.S. inizio A.S. Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione recuperare la documentazione relativa al rilascio del C.P.I. Comune/Dir. Scolastica - mantenere chiuso a chiave l accesso al piano superiore quando vi è mancanza di sorveglianza dello spazio Dir. Scolastica - pagina 163 di 181

164 integrare il personale formato in materia di antincendio e p.s. Dir. Scolastica Interventi sul plesso Infanzia Pazienza Interventi di tipo infrastrutturale Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione sostituzione dei serramenti al piano primo in quanto vetusti e pericolosi necessario intervenire per la risoluzione della problematica relativa all umidità di risalita, in particolar modo nelle aule e negli spazi comuni mantenere sotto controllo periodico le fessurazioni evidenti sulle pareti ed all intradosso dei solai al PT Comune - Comune - Comune - eseguire la manutenzione dei giochi in esterno procedere a rimpinguare con materiale granulare a pezzatura fine l area esterna di gioco degli alunni Comune Comune inizio A.S. inizio A.S. Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione pagina 164 di 181

165 recuperare la documentazione relativa al rilascio del C.P.I. Comune/Dir. Scolastica - mantenere chiuso a chiave l accesso al piano superiore quando vi è mancanza di sorveglianza dello spazio Dir. Scolastica Interventi sul plesso Infanzia Rodari Interventi di tipo infrastrutturale Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione intervenire con trattamento superficiale nei bagni in quanto particolarmente scivolosi intervenire per la risoluzione dell infiltrazione d acqua in cucina Comune - Comune - Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione proteggere gli spigoli vivi nell aula psicomotricità/dormitorio fissare gli armadi alle pareti (aule e biblioteca) predisporre tappetini in gomma alla base dei giochi in esterno procedere a rimpinguare con materiale granulare a pezzatura fine l area esterna di gioco degli alunni Comune/Dir. Scolastica Comune/Dir. Scolastica Comune/Dir. Scolastica Comune inizio A.S. pagina 165 di 181

166 eseguire la manutenzione dei giochi in esterno Comune inizio A.S. Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione recuperare la documentazione relativa al rilascio del C.P.I. procedere allo smaltimento dei materiali non utilizzabili nei vari locali della scuola integrare il numero di addetti all antincendio ed al primo soccorso Comune/Dir. Scolastica Dir. Scolastica Dir. Scolastica - annuale annuale 8.6 Interventi sul plesso Infanzia Zavrel Interventi di tipo infrastrutturale Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione intervenire con la posa in opera di griglia di aereazione per la cucina che utilizza allacciamento alla rete di gas metano Comune immediato Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione proteggere gli spigoli vivi nell aula psicomotricità/dormitorio fissare gli armadi alle pareti Comune/Dir. Scolastica Comune/Dir. Scolastica - - pagina 166 di 181

167 predisporre tappetini in gomma alla base dei giochi in esterno e procedere nella manutenzione periodica annua all inizio di ogni A.S. Comune - procedere a rimpinguare con materiale granulare a pezzatura fine l area esterna di gioco degli alunni Comune inizio A.S. posizionare una rete alla base del cancello di ingresso in quanto lo spazio attuale consente il passaggio degli alunni Comune - Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione recuperare la documentazione relativa al rilascio del C.P.I. Comune/Dir. Scolastica - procedere allo smaltimento dei materiali non utilizzabili nei vari locali della scuola far inserire i gommini antiscivolo alla base della scala in dotazione al personale ausiliario integrare il numero di addetti all antincendio ed al primo soccorso valutare l area esterna di pertinenza della scuola; impedire l accesso carrabile alle auto degli ospiti Dir. Scolastica - Dir. Scolastica - Dir. Scolastica - Dir. Scolastica Interventi sul plesso Infanzia San Giacomo Interventi di tipo infrastrutturale pagina 167 di 181

168 Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione fissare gli armadi alle pareti Dir. Scolastica - predisporre tappetini in gomma alla base dei giochi in esterno e procedere nella manutenzione periodica annua all inizio di ogni A.S. Comune - procedere a rimpinguare con materiale granulare a pezzatura fine l area esterna di gioco degli alunni Comune inizio A.S. Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione recuperare la documentazione relativa alle certificazioni dell immobile Concordare modalità di accesso alla scuola con l associazione Manzoni e con chi abita presso la casa del custode Dir. Scolastica - Dir. Scolastica Interventi sul plesso Primaria Costella Interventi di tipo infrastrutturale pagina 168 di 181

169 Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione necessario intervenire sulle infiltrazioni d acqua nel locale mensa sostituzione dei serramenti con vetro singolo con serramenti di ultima generazione Comune - Comune - Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione eseguire verifica sul muro perimetrale di confine sul retro della scuola in quanto presente imbarcamento verso il lato della scuola fissare stabilmente gli armadi a parete (aula informatica ed infermeria in primis) Comune - Comune - Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione recuperare la documentazione relativa al rilascio del C.P.I. Comune/Dir. Scolastica - integrare il numero del personale con formazione antincendio e primo soccorso valutare tutto il materiale stoccato nei vari vani della scuola e procedere eventualmente allo smaltimento di quello che non serve Dir. Scolastica - Dir. Scolastica - pagina 169 di 181

170 8.9 Interventi sul plesso Primaria Foscolo Interventi di tipo infrastrutturale Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione necessario eseguire taratura graduale dell impianto a pavimento Comune - Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione uscita lato ingresso principale non risulta presidiata eseguire manutenzione sul muro perimetrale di confine sul retro della scuola in quanto presente cedimenti di porzioni di pietrame prevedere l adeguamento del parapetto della scala che porta in cortile adeguare altezza parapetto scala interna sul lato nord eseguire manutenzione sulla sirena d allarme in quanto attualmente non funzionante Comune - Comune - Comune - Comune - Comune - Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione recuperare la documentazione relativa al rilascio del C.P.I. Comune/Dir. Scolastica - integrare il numero degli addetti al p.s. ed antincendio Dir. Scolastica - pagina 170 di 181

171 8.10 Interventi sul plesso Primaria Sauro Interventi di tipo infrastrutturale Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione intervenire per la risoluzione delle infiltrazioni d acqua in aula biblioteca e nell ex aula informatica procedere nella regolazione e taratura dell impianto a pavimento in quanto non garantisce attualmente livelli di comfort Comune - Comune - Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione sistemare la porta di uscita di emergenza dal locale mensa Comune - Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione recuperare la documentazione relativa al rilascio del C.P.I. Comune/Dir. Scolastica - integrare il numero di lavoratori come addetti antincendio e primo soccorso aumentare il livello di sorveglianza in esterno in corrispondenza del cancello apribile a distanza Dir. Scolastica - Comune - pagina 171 di 181

172 aumentare il livello di sorveglianza in esterno nelle aree ove l apertura delle finestre avviene verso l esterno ad altezza alunno Comune Interventi sul plesso Primaria Zanette Interventi di tipo infrastrutturale Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione sostituzione dei vetri singoli non antisfondamento nelle aree comuni intervenire per la risoluzione delle infiltrazioni d acqua dalla copertura visibili in più punti all interno Comune - Comune - Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione intervenire nei battiscopa della palestra in quanto particolarmente acuminati e pericolosi durante le attività di motoria evidenziare le vasche di raccolta acqua in esterno che fuoriescono dal livello medio del p.c. sostituire i vetri sopraluce non antisfondamento proteggere i termosifoni sporgenti nell atrio principale Comune - Comune - Comune - Comune - l uscita di sicurezza dell atrio non è a spinta Comune - pagina 172 di 181

173 Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione recuperare la documentazione relativa al rilascio del C.P.I. Comune/Dir. Scolastica - integrare il numero di lavoratori come addetti antincendio e primo soccorso organizzare l attività scolastica con utilizzo delle sole aule al PT; utilizzare come supporti temporanei le aule al P1 intervenire per limitare l accesso alla scuola dal solo cancello principale e dopo annuncio eliminare il fornello in cucina con piastre non protette Dir. Scolastica - Dir. Scolastica - Dir. Scolastica - Dir. Scolastica Interventi sul plesso Secondaria Da Ponte, Segreteria e Direzione Interventi di tipo infrastrutturale Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione intervenire per la risoluzione dell infiltrazione d acqua atrio ala ovest Comune - Interventi di tipo tecnico-operativi Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione le aule d angolo presentano le aperture verso l atrio che si toccano Comune - pagina 173 di 181

174 risulta necessario provvedere all allacciamento della ex casa del custode con la rete del gas mediante collegamento a norma ed eliminare l uso promiscuo di bombola da parte degli inquilini Comune immediata proteggere i termosifoni non protetti negli spazi comuni di ricreazione Comune - prevedere pensilina di ingresso porta palestra Comune - gli uffici al PT sul lato est risultano particolarmente caldi nei mesi estivi; procedere con condizionamento portatile ovvero protezione dell involucro Comune/Dir. Scolastica - protezione del quadro elettrico di servizio dell ascensore atrio lato ovest Comune - Interventi di tipo informativo - formativo ed organizzativo Descrizione e note Competenza Tempistica di attuazione recuperare la documentazione relativa al rilascio del C.P.I. Comune/Dir. Scolastica - spostare il materiale cartaceo in vicinanza dei termosifoni nell archivio ala ovest integrare il numero dei lavoratori formati in materia di antincendio e p.s. (per gli addetti antincendio serve abilitazione presso il Comando Prov. VV.F. in quanto maggiore di 300 persone) Dir. Scolastica - Dir. Scolastica - pagina 174 di 181

175 9. AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI L aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi, salvo diverse esigenze, avverrà con cadenza triennale. Il Documento verrà archiviato in forma cartacea con firme in originale presso la sede centrale dell Istituto e nei plessi decentrati sarà disponibile una copia in formato elettronico. pagina 175 di 181

176 10. MODELLO DEL DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA (D.U.V.R.I.) Per tutte le lavorazioni in ambito scolastico che rientrano nell art. 26 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., verrà redatto, qualora il Committente non lo facesse, il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (D.U.V.R.I.) secondo il modello approvato dalla Direzione Scolastica e già utilizzato correntemente nel caso di interventi presso le scuole afferenti all Istituto Comprensivo. La redazione del D.U.V.R.I. sarà effettuata dal Servizio di Prevenzione e Protezione. pagina 176 di 181

177 11. RISCONTRO DELL ATTIVITA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI L aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi è stato eseguito seguendo le Linee Guida Regionali in tema di salute e sicurezza negli ambienti scolastici e nel rispetto del D. Per semplificare la verifica delle procedure seguite nella stesura del documento si riporta nel seguito la check-list di valutazione. VALUTAZIONE DELL ATTIVITA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE E CRITERI (Rif. Linee Guida Regionali in materia di salute e sicurezza) CORRETTEZZA NELLA PROCEDURA DI INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI 1 sono stati considerati tutti gli ambienti (edifici, cortili, aule, uffici, laboratori, palestre, ) e gli ambiti (impianti, mansioni, lavoratori, alunni, ospiti, )? X 2 sono stati seguiti dei criteri nell analisi dei pericoli (per locali, mansioni, rischio)? X 3 sono stati sopralluogati tutti gli ambienti considerati? X 4 è stata utilizzata una griglia di osservazione durante il sopralluogo? X 5 è stato fatto un elenco di prodotti, attrezzature e macchine presenti? X 6 7 sono stati coinvolti i lavoratori di ogni ambito considerato mediante colloquio, intervista, questionari e materiale informativo? è stato coinvolto il RLS mediante partecipazione al sopralluogo, questionario o intervista? X X 8 è stato coinvolto l eventuale medico competente? N.A. CORRETTEZZA NELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 1 è stata eseguita una stima del grado di esposizione? X 2 3 sono stati utilizzati i riferimenti nomativi e gli strumenti di conoscenza (Registro Infortuni, schede di sicurezza, ), di misura (fonometro, ), di valutazione (dati letteratura, relazione sanitaria, ) disponibili per ogni rischio considerato? nel valutare i rischi sono state considerate le probabilità che si verifichi il danno correlato e la gravità dell eventuale danno? X X 4 è stata formulata una graduatoria dei rischi individuati? X pagina 177 di 181

178 CORRETTEZZA FORMALE E CHIAREZZA DEL DOCUMENTO 1 il documento prevede le informazioni preliminari idonee ad inquadrare l istituto in termini i sedi, personale, orari, organigramma della sicurezza? X 2 il documento esplicita i criteri di individuazione dei pericoli e di valutazione dei rischi? X 3 esistono riferimenti chiari all ambiente o attrezzature valutati (planimetria, aule, )? X 4 5 sono state allegate le certificazioni a supporto della valutazione, le interviste compilate dai lavoratori o RLS, la sintesi dei dati relativi agli infortuni? è stata predisposta una modalità di aggiornamento del documento in tempo reale dei pericoli? X X 6 sono stati definiti i criteri per definire la periodicità della valutazione? X 7 il documento esplicita i criteri di individuazione dei provvedimenti per contenere i rischi ed i criteri di programmazione degli interventi? X 8 il documento è stato condiviso dal RLS? X pagina 178 di 181

179 12. ANALISI PERIODICA STATISTICA DEL REGISTRO INFORTUNI La Direzione scolastica, in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione, ha adottato un sistema di verifica periodica del Registro Infortuni ed un analisi statistica dello stesso. Tale verifica periodica e la conseguente analisi statistica, che se non diversamente specificato viene eseguita con periodicità triennale, ha l obiettivo precipuo di evidenziare la tipologia degli infortuni ricorrenti ed il verificarsi degli stessi in modo da approntare nell immediato eventuali correttivi nell organizzazione che consentano di ridurne il numero. La verifica del Registro Infortuni e l analisi statistica viene illustrata ai referenti di plesso ed all RLS in occasione della riunione periodica successiva all analisi e viene data evidenza a tutti i lavoratori negli incontri formativi ovvero di aggiornamento nell ambito dell Accordo Stato Regioni. pagina 179 di 181

180 13. VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO A SCUOLA (SGSSL) La Direzione scolastica, in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione, ha adottato un sistema di verifica annuale del proprio sistema di gestione della salute e sicurezza a scuola improntando una procedura di verifica dell attività da tenersi ad ogni inizio di A.S. a cura del servizio di prevenzione e protezione. La verifica della corretta implementazione del sistema di gestione della salute e sicurezza a scuola non prevede necessariamente l aggiornamento del presente Documento di Valutazione dei Rischi, ma prevede lo screening relativo all applicazione, per quanto possibile a scuola e secondo anche i mezzi a disposizione, della check-list di valutazione impostata dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (M.I.U.R.). La check-list compilata viene allegata al presente documento con specificati gli interventi migliorativi per poter arrivare al rispetto della procedura se non ancora raggiunti. pagina 180 di 181

181 14. ALLEGATI Si riportano in allegato le schede di valutazione del rischio suddivise per tipologia di rischio ovvero per mansione ovvero per ambiente di lavoro. Ove non diversamente specificato, il valore attribuito al rischio è da intendersi come un valore medio su tutte le situazioni riscontrate nei plessi qualora queste non differiscano di molto fra loro; ove invece viene specificato il locale ovvero la mansione ovvero l agente/fattore, significa che in quel caso è stato riscontrato un valore di molto superiore alla media riscontrata negli altri plessi, locali, mansioni, agente/fattore, e pertanto è stato ritenuto opportuno specificarne la presenza anche nell ottica di favorire l eventuale immediato intervento. Fanno parte integrante del DVR anche gli schemi a blocchi che rappresentano il servizio di prevenzione e protezione con individuate le figure sensibili e di riferimento in tutto il processo; copia dello schema a blocchi deve essere affisso anche sui singoli plessi. Inoltre, per facilitare l immediata individuazione delle azioni migliorative, viene allegato al presente DVR la check-list di valutazione del SGSSL da attuarsi ad ogni inizio di A.S. Fanno parte del presente documento, per quanto applicabile in materia di salute e sicurezza, anche le procedure attivate dalla Direzione Scolastica nel caso di: - sorveglianza degli alunni; - sorveglianza quotidiana dei locali scolastici; - utilizzo di locali scolastici per riunioni plenarie con affollamento superiore alle 100 persone; - informativa in materia di sicurezza per gli alunni stranieri che palesemente non comprendono la lingua italiana; - piano di evacuazione in caso di emergenza specifico per plesso; - piano di primo soccorso specifico per plesso; - acquisto dei prodotti pericolosi. pagina 181 di 181

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189 SCHEDA DI SICUREZZA Conforme a Reg. (CE) 453/2010 Cod. Sch. S-P4/2-2 Data Sch. 05/2010 Rev. Scheda 1 Documento n Data redazione N rev. Redatto da Approvato da Archiviato da Pagina 28/ RLAB DG RLAB 1 di 9 1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa 1.1 Identificazione del prodotto: Nome commerciale CANDIGIENE IGIENIZZANTE Profumata AMACASA 1.2 Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati: Usi identificati Usi sconsigliati Sbiancanti e candeggianti Usi del consumatore[su21], Usi professionali[su22] Non utilizzare per usi diversi da quelli indicati 1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Identificazione della società: Produttore Persona competente responsabile della scheda di sicurezza NEW FADOR S.r.l. Via M. Calderara Montichiari (BS) - Italy Tel Fax info@newfador.it zagofab@iperv.it 1.4 Numero telefonico di emergenza: 2. Identificazione dei pericoli 2.1. Classificazione della sostanza o della miscela: Classificazione ai sensi della Direttiva 1999/45/CEE: Classificazione: Xi; R36/38 R31 N; R50 Natura dei rischi specifici attribuiti: R31 - A contatto con acidi libera gas tossico R36/38 - Irritante per gli occhi e la pelle. R50 - Altamente tossico per gli organismi acquatici Tel (dalle ore 8.30 alle ore Lunedì / Venerdì) Al punto 16 della presente scheda sono indicati i recapiti dei Centri Antiveleno in Italia attivi 24 ore su 24. Il prodotto, se portato a contatto con acidi, libera dei gas tossici in quantità pericolose. Il prodotto, se portato a contatto con gli occhi, provoca irritazioni rilevanti che possono perdurare per più di 24 ore; se portato a contatto con la pelle, provoca notevole infiammazione con eritemi, escare o edemi. Il prodotto è pericoloso per l'ambiente poiché è molto tossico per gli organismi acquatici a seguito di esposizione acuta 2.2 Elementi dell'etichetta: Etichettatura conforme alla direttiva (CE) n. 1999/45: Simboli previsti: Xi - Irritante N - Pericoloso per l'ambiente Natura dei rischi specifici attribuiti: R31 - A contatto con acidi libera gas tossico R36/38 - Irritante per gli occhi e la pelle. R50 - Altamente tossico per gli organismi acquatici Consigli di prudenza: S2 - Conservare fuori dalla portata dei bambini S25 - Evitare il contatto con gli occhi S46 - In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta S50 - Non mescolare con: acidi S61 - Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni/schede informative in materia di sicurezza Contiene (Reg. CE 648/2004): < 5% Profumi, Sbiancanti a base di cloro Attenzione! Non utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono formarsi gas pericolosi (cloro).

190 SCHEDA DI SICUREZZA Conforme a Reg. (CE) 453/2010 Cod. Sch. S-P4/2-2 Data Sch. 05/2010 Rev. Scheda 1 Documento n Data redazione N rev. Redatto da Approvato da Archiviato da Pagina 28/ RLAB DG RLAB 2 di 9 E' obbligatorio munire il contenitore di chiusura di sicurezza per i bambini E' obbligatorio munire il contenitore di un'indicazione di pericolo riconoscibile al tatto 3. Composizione / informazioni sugli ingredienti 3.1 Sostanze: Non pertinente. 3.2 Miscele: Fare riferimento al punto 16 per il testo completo delle frasi di rischio e delle indicazioni di pericolo. Sostanza Concentrazione Classificazione Index CAS EINECS REACh Ipoclorito di sodio > 1 <= 5% Profumo < 0,1% 4. Interventi di primo soccorso C; R34 R31 N; R50 Skin Corr. 1B, H314; Aquatic Acute 1, H400 (Fattore M = 10) Xi; R36/38 R52/53 Skin Irrit. 2, H315; Eye Irrit. 2, H319; Aquatic Chronic 3, H N.A. N.A. N.A. N.A. 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso: Inalazione: Aerare l'ambiente. Rimuovere subito il paziente dall'ambiente contaminato e tenerlo a riposo in ambiente ben aerato. In caso di malessere consultare un medico. Contatto diretto con la pelle (del prodotto puro): Togliere di dosso immediatamente gli indumenti contaminati. Lavare immediatamente con abbondante acqua corrente ed eventualmente sapone le aree del corpo che sono venute a contatto con il prodotto, anche se solo sospette. Contatto diretto con gli occhi (del prodotto puro): Lavare immediatamente con acqua abbondante per almeno 10 minuti. Ingestione: Non pericoloso. E' possibile somministrare carbone attivo in acqua od olio di vaselina minerale medicinale. 4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati: Può provocare irritazione agli occhi e alla pelle. 4.3 Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali: In caso si manifestino sintomi di malessere contattare immediatamente un medico. 5. Misure antincendio 5.1 Mezzi di estinzione: Mezzi di estinzione consigliati: Acqua nebulizzata, CO2, schiuma, polveri chimiche a seconda dei materiali coinvolti nell'incendio. Mezzi di estinzione da evitare: Getti d'acqua. Usare getti d`acqua unicamente per raffreddare le superfici dei contenitori esposte al fuoco. 5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela: Nessun dato disponibile. 5.3 Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi: Usare protezioni per le vie respiratorie.

191 SCHEDA DI SICUREZZA Conforme a Reg. (CE) 453/2010 Cod. Sch. S-P4/2-2 Data Sch. 05/2010 Rev. Scheda 1 Documento n Data redazione N rev. Redatto da Approvato da Archiviato da Pagina 28/ RLAB DG RLAB 3 di 9 Casco di sicurezza ed indumenti protettivi completi. L'acqua nebulizzata può essere usata per proteggere le persone impegnate nell'estinzione Si consiglia inoltre di utilizzare autorespiratori, soprattutto, se si opera in luoghi chiusi e poco ventilati ed in ogni caso se si impiegano estinguenti alogenati (fluobrene, solkane 123, naf etc.). Raffreddare i contenitori con getti d acqua. 6. Misure in caso di rilascio accidentale 6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza: Per chi non interviene direttamente: Allontanarsi dalla zona circostante la fuoriuscita o rilascio. Per chi interviene direttamente: Indossare maschera, guanti ed indumenti protettivi. Eliminare tutte le fiamme libere e le possibili fonti di ignizione. Non fumare. Predisporre un'adeguata ventilazione. Evacuare l'area di pericolo ed, eventualmente, consultare un esperto. 6.2 Precauzioni ambientali: Contenere le perdite con terra o sabbia. Se il prodotto è defluito in un corso d'acqua, in rete fognaria o ha contaminato il suolo o la vegetazione, avvisare le autorità competenti. Smaltire il residuo nel rispetto delle normative vigenti (D.Lgs 152/2006 e successivi aggiornamenti). 6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica: Per il contenimento: Raccogliere velocemente il prodotto indossando maschera ed indumento protettivo. Raccogliere il prodotto per il riutilizzo, se possibile, o per l'eliminazione. Eventualmente assorbirlo con materiale inerte. Impedire che penetri nella rete fognaria. Per la pulizia: Successivamente alla raccolta, lavare con acqua la zona ed i materiali interessati. Altre informazioni: Nessuna in particolare. 6.4 Riferimento ad altre sezioni: Fare riferimento ai punti 8 e 13 per ulteriori informazioni. 7. Manipolazione ed immagazzinamento 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura: Evitare il contatto e l'inalazione dei vapori. Vedere anche il successivo paragrafo 8. Durante il lavoro non mangiare né bere. 7.2 Condizioni per l'immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità: Mantenere nel contenitore originale ben chiuso. Non stoccare in contenitori aperti o non etichettati. Tenere i contenitori in posizione verticale e sicura evitando la possibilità di cadute od urti. Non mescolare con acidi. Mantenere lontano da acidi. Stoccare in luogo fresco, lontano da qualsiasi fonte di calore e dall`esposizione diretta dei raggi solari. 7.3 Usi finali specifici Usi del consumatore: Conservare in luoghi freschi ed asciutti. Usi professionali: Manipolare con cautela. Stoccare in luogo areato e lontano da fonti di calore. Tenere il contenitore ben chiuso. 8. Controllo dell esposizione / protezione individuale 8.1 Parametri di controllo: Nessun dato disponibile sulla miscela in quanto tale.

192 SCHEDA DI SICUREZZA Conforme a Reg. (CE) 453/2010 Cod. Sch. S-P4/2-2 Data Sch. 05/2010 Rev. Scheda 1 Documento n Data redazione N rev. Redatto da Approvato da Archiviato da Pagina 28/ RLAB DG RLAB 4 di 9 Relativi alle sostanze contenute: Ipoclorito di sodio Specifica : DNEL ( GLOB ) Parametro : Effetti sistemici_breve termine_inalazione_lavoratori Valore : 3,1 mg/m3 Specifica : DNEL ( GLOB ) Parametro : Effetti locali_breve termine_inalazione_lavoratori Valore : 3,1 mg/m3 Specifica : DNEL ( GLOB ) Parametro : Effetti sistemici_lungo termine_inalazione_lavoratori Valore : 1,55 mg/m3 Specifica : DNEL ( GLOB ) Parametro : Effetti locali_breve termine_inalazione_popolazione Valore : 3,1 mg/m3 Specifica : DNEL ( GLOB ) Parametro : Effetti sistemici_lungo termine_inalazione_popolazione Valore : 1,55 mg/m3 Specifica : DNEL ( GLOB ) Parametro : Orale Valore : 0,26 mg/kg Specifica : PNEC STP ( GLOB ) Valore : 0,03 mg/l Specifica : PNEC ( GLOB ) Parametro : Emissione saltuaria Valore : 0,26 Kg/l Specifica : PNEC ( GLOB ) Parametro : Orale Valore : 11,1 mg/kg Specifica : PNEC ( GLOB ) Parametro : Acqua dolce Valore : 0,21 Kg/l Specifica : PNEC ( GLOB ) Parametro : Acqua marina Valore : 0,042 Kg/l Specifica : TWA ( GLOB ) Valore : 0,5 ppm / 1,5 mg/cm3 Profumo: Nessun dato disponibile. 8.2 Controlli dell'esposizione: Controlli tecnici idonei: Usi del consumatore: Aprire con cautela. Richiudere bene sempre e subito il flacone. Adottare le pertinenti misure di protezione individuale. Usi professionali: Aprire con cautela. Richiudere bene sempre e subito il flacone. Adottare le pertinenti misure di protezione individuale. Misure di protezione individuale: a) Protezioni per gli occhi / il volto Durante la manipolazione del prodotto puro usare occhiali di sicurezza (occhiali a gabbia) (EN 166). b) Protezione della pelle i) Protezione delle mani Durante la manipolazione del prodotto puro usare guanti protettivi resistenti ai prodotti chimici (EN 374-1/EN374-2/EN374-3) ii) Altro Indossare normali indumenti da lavoro. c) Protezione respiratoria Non necessaria per il normale utilizzo. d) Pericoli termici Nessun pericolo da segnalare Controlli dell esposizione ambientale: Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente. 9. Proprietà fisiche e chimiche 9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali: Proprietà fisiche e chimiche Valore Metodo di determinazione Aspetto Liquido limpido giallo verde

193 SCHEDA DI SICUREZZA Conforme a Reg. (CE) 453/2010 Cod. Sch. S-P4/2-2 Data Sch. 05/2010 Rev. Scheda 1 Documento n Data redazione N rev. Redatto da Approvato da Archiviato da Pagina 28/ RLAB DG RLAB 5 di 9 Odore Soglia olfattiva ph Punto di fusione/punto di congelamento classico di cloro e lieve profumo floreale non disponibile non disponibile Punto di ebollizione iniziale e intervallo di ebollizione C Punto di infiammabilità non infiammabile ASTM D92 Tasso di evaporazione Infiammabilità (solidi, gas) Limiti superiore/inferiore di infiammabilità o di esplosività Tensione di vapore non pertinente non infiammabile non infiammabile Densità di vapore 1.15 a 20 C Densità relativa Solubilità Idrosolubilità Coefficiente di ripartizione: n-ottanolo/acqua Temperatura di autoaccensione Temperatura di decomposizione Viscosità Proprietà esplosive Proprietà ossidanti 9.2 Altre informazioni: Nessun dato disponibile. 10. Stabilità e reattività 10.1 Reattività: Reagisce con acidi Stabilità chimica: Acqua: (a 20 C)= 23.4 hpa(mbar) 1,060 g / ml in acqua si non disponibile non pertinente non disponibile non disponibile non pertinente non pertinente Nessuna reazione pericolosa se manipolato e immagazzinato secondo le disposizioni Possibilità di reazioni pericolose: Acidi (violenta decomposizione con sviluppo di cloro). Metalli (decomposizione con formazione di ossigeno) Condizioni da evitare: Luce solare diretta. Fonti di luce/calore. Umidità Materiali incompatibili: Gli acidi. Le sostanze organiche. I metalli quali: rame, nichel, cobalto, ferro ed i loro sali e leghe. Le ammine, il metanolo, ed i sali di ammonio Prodotti di decomposizione pericolosi: Cloro. Può sviluppare acido cloridrico (HCl). 11. Informazioni tossicologiche 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici: Relativi alle sostanze contenute:

194 SCHEDA DI SICUREZZA Conforme a Reg. (CE) 453/2010 Cod. Sch. S-P4/2-2 Data Sch. 05/2010 Rev. Scheda 1 Documento n Data redazione N rev. Redatto da Approvato da Archiviato da Pagina 28/ RLAB DG RLAB 6 di 9 Ipoclorito di sodio: Valori LD50/LC50 rivelanti per la classificazione Specificazione : LC50 Via di assunzione : Per via orale Specie per il test : Ratto Valore : > 2000 Specificazione : LC50 Via di assunzione : Dermico Specie per il test : Ratto Valore : > 2000 Specificazione : LC50 Via di assunzione : Inalazione Specie per il test : Rat (female) Valore : > 10,5 mg/l Per. del test : 1 h Specificazione : LD50 Via di assunzione : Per via orale Specie per il test : Ratto (maschio) Valore : = 1100 mg/kg Specificazione : LD50 Via di assunzione : Dermico Specie per il test : Coniglio Valore : > mg/kg Profumo: Nessun dato disponibile. 12. Informazioni ecologiche 12.1 Tossicità: Relativi alle sostanze contenute: Ipoclorito di sodio: Specificazione : EC 50 Parametro : Daphnia magna Valore ca. 0,04 mg/l Per. del test : 48 h Specificazione : LC 50 Parametro : Pesce Valore 0,16-1,56 mg/l Per. del test : 96 h Specificazione : EC50 Parametro : Algae Myriophyllum spicatum Valore 0,1-0,4 mg/l Per. del test : 96 h Specificazione : EC50 Parametro : Microrganismi acquatici Valore > 3 mg/l Per. del test : 3 h Specificazione : LC50 Parametro : Pesce Bluegill Valore 0,39-0,45 mg/l Per. del test : 96 h Specificazione : LC50 Parametro : Daphnia Valore = 11,2 Kg/l Per. del test : 24 h Tossicità batterica Specificazione : EC 50 Valore ca. 0,03 mg/l Per. del test : 7 Giorni Fattore M = 10 C(E)L50 (mg/l) = 0,04 Profumo: Nessun dato disponibile. Il prodotto è pericoloso per l'ambiente poiché è molto tossico per gli organismi acquatici a seguito di esposizione acuta Persistenza e degradabilità:

195 SCHEDA DI SICUREZZA Conforme a Reg. (CE) 453/2010 Cod. Sch. S-P4/2-2 Data Sch. 05/2010 Rev. Scheda 1 Documento n Data redazione N rev. Redatto da Approvato da Archiviato da Pagina 28/ RLAB DG RLAB 7 di 9 Nessun dato disponibile sulla miscela in quanto tale: Ipoclorito di sodio: Nessun dato disponibile. Profumo: Nessun dato disponibile Potenziale di bioaccumulo: Nessun dato disponibile sulla miscela in quanto tale. Relativi alle sostanze contenute: Ipoclorito di sodio Non bioaccumulabile. Profumo: Nessun dato disponibile Mobilità nel suolo: Nessun dato disponibile sulla miscela in quanto tale. Relativi alle sostanze contenute: Ipoclorito di sodio Nessun dato disponibile Profumo: Nessun dato disponibile Risultati della valutazione PBT e vpvb: La sostanza/miscela NON contiene sostanze PBT/vPvB a norma del Regolamento (CE) 1907/2006, allegato XIII 12.6 Altri effetti avversi: Nessun effetto avverso riscontrato. Regolamento (CE) n. 2006/ /648 Il(I) tensioattivo(i) contenuto(i) in questo formulato è(sono) conforme(i) ai criteri di biodegradabilità stabiliti dal regolamento CE/648/2004 relativo ai detergenti. Tutti i dati di supporto sono tenuti a disposizione delle autorità competenti degli Stati membri e saranno forniti, su loro esplicita richiesta o su richiesta di un produttore del formulato, alle suddette autorità. 13. Considerazioni sullo smaltimento 13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti: Non riutilizzare i contenitori vuoti. Smaltirli nel rispetto delle normative vigenti. Eventuali residui di prodotto devono essere smaltiti secondo le norme vigenti rivolgendosi ad aziende autorizzate. Recuperare se possibile. Inviare ad impianti di smaltimento autorizzati o ad incenerimento in condizioni controllate. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali. 14. Informazioni sul trasporto 14.1 Numero ONU: 1791 Eventuale esenzione ADR (con applicazione dell etichetta riportata a fianco ) se soddisfatte le seguenti caratteristiche: Imballaggi combinati: imballaggio interno 5 Litri collo 30 kg Imballaggi interni sistemati in vassoi con pellicola termoretraibile o estensibile: imballaggio interno 5 Litri collo 20 kg 14.2 Nome di spedizione dell ONU: IPOCLORITO IN SOLUZIONE

196 SCHEDA DI SICUREZZA Conforme a Reg. (CE) 453/2010 Cod. Sch. S-P4/2-2 Data Sch. 05/2010 Rev. Scheda 1 Documento n Data redazione N rev. Redatto da Approvato da Archiviato da Pagina 28/ RLAB DG RLAB 8 di Classi di pericolo connesso al trasporto: Classe: 8 Etichetta: 8 Codice di restrizione in galleria: E Quantità limitate: 5 L EmS: F-A, S-B 14.4 Gruppo di imballaggio: III 14.5 Pericoli per l ambiente: Prodotto pericoloso per l ambiente (applicare la marcatura riportata a fianco): Contaminante marino: NO 14.6 Precauzioni speciali per gli utilizzatori: Il trasporto deve essere effettuato da veicoli autorizzati al trasporto di merce pericolosa secondo le prescrizioni dell'edizione vigente dell'accordo A.D.R. e le disposizioni nazionali applicabili. Il trasporto deve essere effettuato negli imballaggi originali e, comunque, in imballaggi che siano costituiti da materiali inattaccabili dal contenuto e non suscettibili di generare con questo reazioni pericolose. Gli addetti al carico e allo scarico della merce pericolosa devono aver ricevuto un'appropriata formazione sui rischi presentati dal preparato e sulle eventuali procedure da adottare nel caso si verifichino situazioni di emergenza Trasporto di rinfuse secondo l allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC: Non è previsto il trasporto di rinfuse. 15. Informazioni sulla normativa 15.1 Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela: Reg. 648/2004/CE (detergenti), D.Lgs. 3/2/1997 n. 52 (Classificazione, imballaggio ed etichettatura sostanze pericolose). D.Lgs 14/3/2003 n. 65 (Classificazione, imballaggio ed etichettatura preparati pericolosi). D.Lgs. 2/2/2002 n. 25 (Rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro). D.M. Lavoro 26/02/2004 (Limiti di esposizione professionali); D.M. 03/04/2007 (Attuazione della direttiva n. 2006/8/CE). Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH), Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP), Regolamento (CE) n.790/2009.d.lgs. 21 settembre 2005 n. 238 (Direttiva Seveso Ter) Valutazione della sicurezza chimica: Il fornitore non ha effettuato una valutazione della sicurezza chimica. 16. Altre informazioni Descrizione delle frasi di rischio esposte al punto 3 R31 = A contatto con acidi libera gas tossico R34 = Provoca ustioni R36/38 = Irritante per gli occhi e la pelle R50 = Altamente tossico per gli organismi acquatici R52/53 = Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine, effetti negativi per l'ambiente acquatico Descrizione delle indicazioni di pericolo esposte al punto 3 H314 = Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari H315 = Provoca irritazione cutanea H319 = Provoca grave irritazione oculare H400 = Molto tossico per gli organismi acquatici H412 = Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata Descrizione delle classi di pericolo esposte al punto 3 Skin Corr. 1B = Corrosione cutanea Aquatic Acute 1 = Pericoloso per l'ambiente acquatico Skin Irrit. 2 = Irritazione cutanea Eye Irrit. 2 = Irritazione oculare Aquatic Chronic 3 = Pericoloso per l ambiente acquatico Classificazione effettuata in base ai dati di tutti i componenti della miscela Principali riferimenti normativi: Direttiva 1999/45/CE Direttiva 2001/60/CE

197 SCHEDA DI SICUREZZA Conforme a Reg. (CE) 453/2010 Cod. Sch. S-P4/2-2 Data Sch. 05/2010 Rev. Scheda 1 Documento n Data redazione N rev. Redatto da Approvato da Archiviato da Pagina 28/ RLAB DG RLAB 9 di 9 Regolamento 2008/1272/CE Regolamento 2010/453/CE In caso di necessità, si segnalano i recapiti telefonici attivi 24 ore su 24 di alcuni Centri Antiveleno: BOLOGNA: Centro Antiveleni Ospedale Maggiore - Tel CATANIA: Centro di Rianimazione Ospedale Garibaldi - Tel CESENA: Centro Antiveleni Ospedale Maurizio Bufalini - Tel CHIETI: Centro Antiveleni Ospedale SS. Annunziata - Tel FIRENZE: Servizio Autonomo di Tossicologia Università degli Studi - Tel GENOVA: Centro Antiveleni Ospedale San Martino - Tel GENOVA: Servizio Antiveleni Istituto Scientifico "G. Gaslini" - Tel / LA SPEZIA: Ospedale Civile Sant'Andrea - Tel LECCE: Centro Antiveleni Ospedale Vito Fazzi - Tel MILANO: Centro Antiveleni Ospedale Niguarda - Tel NAPOLI: Centro Antiveleni Ospedale Cardarelli - Tel PAVIA: Clinica del Lavoro e della Riabilitazione IRCCS - Tel REGGIO CALABRIA: Centro Antiveleni Ospedali Riuniti - Tel ROMA: Centro Antiveleni Policlinico Gemelli - Tel ROMA: Centro Antiveleni Policlinico Umberto 1 - Tel TORINO: Centro Antiveleni Istituto Anestesia e Rianimazione - Tel Questa scheda di sicurezza è destinata solamente a quei paesi a cui è applicabile. Il formato europeo della scheda di sicurezza, conforme con la legislazione europea vigente, non è destinata ad essere usata o distribuita nei paesi fuori dall' Unione Europea, all'eccezione della Norvegia e della Svizzera. L'informazione fornita corrisponde allo stato attuale delle nostre conoscenze e della nostra esperienza sul prodotto e non è esaustiva. Salvo indicazioni contrarie si applica al prodotto in quanto tale e conforme alle specifiche. In caso di combinazioni o di miscele, assicurarsi che non possa manifestarsi nessun nuovo pericolo. Non dispensa, in nessun caso, l'utilizzatore del prodotto dal rispettare l'insieme delle norme e regolamenti legislativi ed amministrativi relativi: al prodotto, alla sicurezza, all'igiene ed alla protezione della salute umana e dell'ambiente. La presente scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.

198 Boy Cream Ammoniacale/Boy Cream Limone - Aggiornamento 31/01//2008 SCHEDA DI SICUREZZA (REG 1907/2006/CE) 1. - IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA' Nome del prodotto: BOY CREAM AMMONIACALE/LEMON Tipo di prodotto e impiego: Crema abrasiva per la casa e il bagno Responsabile dell'immissione in commercio: Italsilva Commerciale srl Indirizzo: Via Monte Santo Seregno (MI), info@italsilva.com Numero telefonico di emergenza: Centro antiveleni Milano: INDICAZIONE DEI PERICOLI Il prodotto non è classificato ai sensi della direttiva 1999/45/CE Rischi per la salute: Contatto con gli occhi: può provocare irritazione Contatto per la pelle: un contatto prolungato può provocare irritazione Inalazione: L inalazione può causare irritazione delle vie respiratorie Ingestione: Possibile irritazione gastro-intestinale con nausea, vomito e diarrea 3. - COMPOSIZIONE/IDENTIFICAZIONE DEGLI INGREDIENTI Sostanze contenute pericolose ai sensi delle normative sulle sostanze e preparati pericolosi e relativa classificazione : Ingredient Classification CAS EINECS Concentration Alcol etossilato Xn, R22, 41, nd tra 1.0 e 5.0% 4. - MISURE DI PRONTO SOCCORSO 4.1 Indicazioni generali: In caso di dubbio o quando permangono i sintomi fare ricorso ad un medico tenendo a disposizione la scheda di sicurezza del preparato. Non somministrare alcuna sostanza per via orale a persone prive di conoscenza 4.2 Pronto soccorso in caso di : Ingestione: Ricorrere al medico immediatamente e mostrare il contenitore o l etichetta. NON indurre il vomito. Bere acqua per diluire il prodotto Contatto con la cute: lavare con acqua corrente. Se i sintomi persistono consultare un medico Contatto con gli occhi: Lavare abbondantemente con acqua corrente per almeno 10 minuti. Consultare il medico in caso di sintomi Inalazione Spostarsi all aria aperta. Sciacquare la bocca e la gola con acqua. Rimuovere il prodotto dalle cabvità nasali sciacquando con acqua o con soluzione salina. Se i sintomi persistono consultare un medico Pagina 1 di 4

199 Boy Cream Ammoniacale/Boy Cream Limone - Aggiornamento 31/01// MISURE ANTINCENDIO Mezzi di estinzione in caso Raccomandati: CO2, Polveri, Schiuma di incendio/esplosione Sconsigliati: nessuno Rischi da combustione: Mezzi di protezione: Per riscaldamento il prodotto può decomporsi ed emettere gas tossici. La combustione produce principalmente anidride carbonica, monossido di carbonio e ossidi di fosforo.evitare di respirare i fumi. Usare protezioni per le vie respiratorie. E possibile utilizzare acqua nebulizzata per ridurre i fumi di decomposizione MISURE IN CASO DI FUORUSCITA ACCIDENTALE Precauzioni individuali: Indossare guanti, occhiali ed indumenti protettivi. Precauzioni ambientali: Contenere le perdite con terra o sabbia. Se il prodotto è defluito in un corso d'acqua, in rete fognaria o ha contaminato il suolo o la vegetazione, avvisare le autorità competenti. Metodi di pulizia: Evitare sversamenti nelle fogne. Raccogliere il prodotto meccaniacamente. Ulteriori informazioni al punto 13. Successivamente alla raccolta, lavare con acqua la zona ed i materiali interessati MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO Precauzioni manipolazione: Evitare il contatto e l'inalazione dei vapori. Vedere anche il successivo paragrafo 8. Durante il lavoro non mangiare né bere. Materie incompatibili: Ossidanti, riducenti, acidi forti Condizioni di stoccaggio: Effettuare lo stoccaggio del prodotto a temperature comprese tra 0 e 35 C. Conservare nel contenitore originale. Conservare in locali freschi e asciutti. Evitare l irragiamento luminoso diretto. Indicazione per i locali: Locali adeguatamente areati. 8.- CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE Misure precauzionali: Areare adeguatamente i locali dove il prodotto viene stoccato e/o manipolato. Protezione respiratoria: Non necessaria per l'utilizzo normale. Protezione delle mani Il prodotto a diretto contatto con la cute può originare secchezza, è consigliabile l uso di guanti protettivi idonei (lattice, nitrile ecc.). Protezione degli occhi: Occhiali protettivi. Protezione della pelle: Nessuna precauzione particolare deve essere adottata per l'utilizzo normale. Limiti di esposizione delle sostanze contenute: Nessuno 9. Proprietà fisiche e chimiche Aspetto: Liquido lattescente bianco o giallo ph : 8,0 10,0 Densita : 1,45 g/l circa Punto di ebollizione: n/a Flash point: n/a Infiammibilità: non infiammabile Pagina 2 di 4 Non esplosivo Non comburente Prsssione di vapore n/a Solubilità in acqua : parziale (contiene carbonato di calcio non solubile) Viscosità n/a

200 Boy Cream Ammoniacale/Boy Cream Limone - Aggiornamento 31/01//2008 Solubilità in olio: bassa; Stabilità e reattività Condizione da evitare: Sostanze da evitare: Ambienti umidi, temperature eccessive Evitare il contatto con altre sostanze in generale: ossidanti, riducenti, liquidi acidi o alcalini Informazioni tossicologiche Informazioni generali: Tossicità orale acuta: Non sono disponibili dati circa la sperimentazione animale. Le seguenti valutazioni di tossicità sono state effettuate sulla base dei dati tossicologici di ciascun ingrediente, dei rispettivi livelli di concentrazione e della comparazione con preparati similari di cui è noto il profilo tossicologico. Se maneggiato ed usato correttamente, non risulta che il prodotto possa avere effetti svantaggiosi sulla salute. Prodotto non soggetto alla classificazione nocivo per ingestione ai sensi della direttiva 99/45 CE. Tossicità stimata sulla base degli ingredienti: LD50 (ratto) > 2000 mg/kg Tossicità per inalazione acuta: Non soggetto alla codifica come nocivo o tossico per inalazione ai sensi della Dir. 99/45 CE Tossicità dermica acuta: Irritazione della pelle Irritazione degli occhi: Sensibilizzazione della cute: Non soggetto alla codifica come nocivo o tossico a contatto con la pelle ai sensi della Dir. 99/45 CE Prodotto non soggetto alla codifica irritante per la pelle ai sensi della Dir 99/45 CE Prodotto non soggetto alla codifica irritante per gli occhi ai sensi della Dir 99/45 CE Non soggetto alla codifica come sensibilizzante per la pelle ai sensi della Dir. 99/45 CE Informazioni ecologiche Il prodotto è destinato al largo consumo e, nel contesto dell utilizzo domestico, può essere versato nello scarico dopo l uso. Degradazione primaria: I tensioattivi contenuti nel prodotto sono biodegradabili almeno 90% come richiesto dalle normative UE 82/842 e 82/843 Facile biodegradabilità: Ecotossicità: I tensioattivi contenuti nel prodotto rispettano i requisiti di facile biodegradabilità stabiliti dal regolamento 648/2004/CE Il prodotto non è classificato come pericoloso per l ambiente ai sensi della Dir 99/45CE Considerazioni sullo smaltimento Eccedenze o residui derivanti da prevedibile utilizzazione: Smaltimento del prodotto: Smaltimento di confezioni: Pagina 3 di 4 Nessuna precauzione particolare Smaltire come materiale riciclabile solo contenitori vuoti

201 Boy Cream Ammoniacale/Boy Cream Limone - Aggiornamento 31/01//2008 Grosse quantità: Ove necessario si faccia riferimento alle Normative Locali e Nazionali e Comunitarie. Contenitore contaminato: se possibile avviare al riciclaggio in alternativa puo essere avviato allo smaltimento in discarica tramite il conferimento a smaltitori autorizzati Polvere: il prodotto raccolto meccanicamente deve essere avviato alla termodistruzione tramite il conferimento a smaltitori autorizzati Informazioni sul trasporto ADR: non classificato Informazioni sulla regolamentazione Facile biodegradabilità: I tensioattivi contenuti nel prodotto rispettano i requisiti di facile biodegradabilità stabiliti dal regolamento 648/2004/CE Classificazione ai sensi della normativa sulle sostanze e preparati pericolosi: Nessuna Frasi R: Nessuna Frasi S: S2 conservare fuori dalla portata dei bambini S26 in caso di contatto con gli occhi lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare il medico S62 in caso di ingestione, non indurre il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l etichetta Altre informazioni aggiuntive Le informazioni di questa scheda di sicurezza sono basate sulle nostre conoscenze attuali e sulle normative comunitarie. Il prodotto non deve essere utilizzato per scopi diversi da quelli specificati nella sezione 1, se non dopo aver ricevuto istruzioni scritte sulla sua manipolazione. E' responsabilità dell'utilizzatore prendere tutte le misure necessarie per conformarsi alle normative locali e nazionali. Le informazioni di questa scheda sono conformi alle vigenti norme di Legge: regolamento 1907/2006/CE, direttiva 1999/45/CE Frasi di rischio: R22: nocivo per ingestione R41: rischio di gravi lesioni oculari R50: altamente tossico per gli organismi acquatici Pagina 4 di 4

202 VIGOR Revisione n.3 Data revisione 10/01/2013 Stampata il 10/01/2013 Pagina n. 1 / 7 IT Scheda Dati di Sicurezza 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Codice: Denominazione VIGOR 1.2. Pertinenti usi identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati Descrizione/Utilizzo SUPERSGRASSANTE AUTOASCIUGANTE 1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Ragione Sociale ARAL s.r.l. Indirizzo Via Gramsci 41 Località e Stato Moglia (Mn) Italia tel. 0376/ fax 0376/ della persona competente, responsabile della scheda dati di sicurezza davidedameri@aralsrl.com 1.4. Numero telefonico di emergenza Per informazioni urgenti rivolgersi a 348/ Identificazione dei pericoli Classificazione della sostanza o della miscela. Il prodotto non è classificato pericoloso ai sensi delle disposizioni di cui alle direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e/o del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) (e successive modifiche ed adeguamenti). Il prodotto, comunque, contenendo sostanze pericolose in concentrazione tale da essere dichiarate alla sezione n.3, richiede una scheda dati di sicurezza con informazioni adeguate, in conformità al Regolamento (CE) 1907/2006 e successive modifiche. Il testo completo delle frasi di rischio (R) e delle indicazioni di pericolo (H) è riportato alla sezione 16 della scheda Elementi dell`etichetta. Il prodotto non richiede etichettatura di pericolo ai sensi delle direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e successive modifiche ed adeguamenti. Simboli di pericolo: Nessuno. Frasi di rischio (R): Nessuna. Consigli di prudenza (S): Nessuno. Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta per gli utilizzatori professionali. Il prodotto non richiede etichettatura di pericolo ai sensi del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) e successive modifiche ed adeguamenti Altri pericoli. Informazioni non disponibili. MSDS EPY 1002

203 VIGOR Revisione n.3 Data revisione 10/01/2013 Stampata il 10/01/2013 Pagina n. 2 / 7 IT 3. Composizione/informazioni sugli ingredienti Sostanze. Informazione non pertinente Miscele. Contiene: Identificazione. Conc. %. Classificazione 67/548/CEE. Classificazione 1272/2008 (CLP). Sodio Lauril Etere Solfato CAS Xi R36/38 CE. - INDEX. - 2-BUTOSSIETANOLO CAS Xn R20/21/22, Xi R36/38 Acute Tox. 4 H332, Acute Tox. 4 H312, Acute Tox. 4 H302, CE Eye Irrit. 2 H319, Skin Irrit. 2 H315 INDEX ALCOL BENZILICO CAS Xn R20/22 Acute Tox. 4 H332, Acute Tox. 4 H302 CE INDEX T+ = Molto Tossico(T+), T = Tossico(T), Xn = Nocivo(Xn), C = Corrosivo(C), Xi = Irritante(Xi), O = Comburente(O), E = Esplosivo(E), F+ = Estremamente Infiammabile(F+), F = Facilmente Infiammabile(F) Il testo completo delle frasi di rischio (R) e delle indicazioni di pericolo (H) è riportato alla sezione 16 della scheda. 4. Misure di primo soccorso Descrizione delle misure di primo soccorso. OCCHI: lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua per almeno 15 minuti. Consultare immediatamente un medico. PELLE: lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua. Togliersi di dosso gli abiti contaminati. Se l'irritazione persiste, consultare il medico. Lavare gli indumenti contaminati prima di riutilizzarli. INALAZIONE: portare il soggetto all'aria aperta. Se la respirazione è difficoltosa, consultare immediatamente il medico. INGESTIONE: consultare immediatamente il medico. Indurre il vomito solo su indicazione del medico. Non somministrare nulla per via orale se il soggetto è incosciente e se non autorizzati dal medico Principali sintomi ed effetti, sia acuti e che ritardati. Per sintomi ed effetti dovuti alle sostanze contenute vedere al cap Indicazione dell`eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e trattamenti speciali. Seguire le indicazioni del medico. 5. Misure antincendio. Per decomposizione emette fumi tossici di SOx Mezzi di estinzione. MEZZI DI ESTINZIONE IDONEI I mezzi di estinzione sono quelli tradizionali: anidride carbonica, schiuma, polvere ed acqua nebulizzata. MEZZI DI ESTINZIONE NON IDONEI Nessuno in particolare Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela. PERICOLI DOVUTI ALL'ESPOSIZIONE IN CASO DI INCENDIO Evitare di respirare i prodotti di combustione (ossidi di carbonio, prodotti di pirolisi tossici, ecc.) Raccomandazioni per gli addetti all`estinzione degli incendi. INFORMAZIONI GENERALI Raffreddare con getti d'acqua i contenitori per evitare la decomposizione del prodotto e lo sviluppo di sostanze potenzialmente pericolose per la salute. Indossare sempre l'equipaggiamento completo di protezione antincendio. Raccogliere le acque di spegnimento che non devono essere scaricate nelle fognature. Smaltire l'acqua contaminata usata per l'estinzione ed il residuo dell'incendio secondo le norme vigenti. MSDS EPY 1002

204 VIGOR Revisione n.3 Data revisione 10/01/2013 Stampata il 10/01/2013 Pagina n. 3 / 7 IT EQUIPAGGIAMENTO Elmetto protettivo con visiera, indumenti ignifughi (giacca e pantaloni ignifughi con fasce intorno a braccia, gambe e vita), guanti da intervento (antincendio, antitaglio e dielettrici), una maschera a sovrapressione con un facciale che ricopre tutto il viso dell'operatore oppure l'autorespiratore (autoprotettore) in caso di grosse quantità di fumo. 6. Misure in caso di rilascio accidentale Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza. Eliminare ogni sorgente di ignizione (sigarette, fiamme, scintille, ecc.) o di calore dall'area in cui si è verificata la perdita. In caso di prodotto solido evitare la formazione di polvere spruzzando il prodotto con acqua se non ci sono controindicazioni. In caso di polveri disperse nell'aria o vapori adottare una protezione respiratoria. Bloccare la perdita se non c'è pericolo. Non manipolare i contenitori danneggiati o il prodotto fuoriuscito senza aver prima indossato l'equipaggiamento protettivo appropriato. Per le informazioni relative ai rischi per l'ambiente e la salute, alla protezione delle vie respiratorie, alla ventilazione ed ai mezzi individuali di protezione, fare riferimento alle altre sezioni di questa scheda Precauzioni ambientali. Impedire che il prodotto penetri nelle fognature, nelle acque superficiali, nelle falde freatiche e nelle aree confinate Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica. Assorbire il prodotto fuoriuscito con materiale assorbente inerte (sabbia, vermiculite, terra di diatomee, Kieselguhr, ecc.). Raccogliere la maggior parte del materiale risultante e depositarlo in contenitori per lo smaltimento. Eliminare il residuo con getti d'acqua se non ci sono controindicazioni. Provvedere ad una sufficiente areazione del luogo interessato dalla perdita. Lo smaltimento del materiale contaminato deve essere effettuato conformemente alle disposizioni del punto Riferimento ad altre sezioni. Eventuali informazioni riguardanti la protezione individuale e lo smaltimento sono riportate alle sezioni 8 e Manipolazione e immagazzinamento Precauzioni per la manipolazione sicura. Non fumare durante la manipolazione e l'utilizzo Condizioni per l`immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità. Conservare in luogo fresco e ben ventilato, lontano da fonti di calore, fiamme libere, scintille ed altre sorgenti di accensione Usi finali particolari. Informazioni non disponibili. 8. Controllo dell`esposizione/protezione individuale. Evitare il contatto diretto con il prodotto. In caso di deflusso in fognatura di quantità importanti, avvisare le autorità locali. Se fosse prodotta schiuma eccessiva abbatterla con antischiuma siliconico Parametri di controllo. Descrizione Tipo Stato TWA/8h STEL/15min mg/m3 ppm mg/m3 ppm 2-BUTOSSIETANOLO TLV-ACGIH 20 Pelle TLV CH Pelle OEL EU Pelle 8.2. Controlli dell`esposizione. Considerato che l'utilizzo di misure tecniche adeguate dovrebbe sempre avere la priorità rispetto agli equipaggiamenti di protezione personali, assicurare una buona ventilazione nel luogo di lavoro tramite un'efficace aspirazione locale oppure con lo scarico dell'aria viziata. PROTEZIONE DELLE MANI Proteggere le mani con guanti da lavoro di categoria I (rif. Direttiva 89/686/CEE e norma EN 374) quali in lattice, PVC o equivalenti. Per la scelta definitiva del materiale dei guanti da lavoro si devono considerare: degradazione, tempo di rottura e permeazione. Nel caso di preparati la resistenza dei guanti da lavoro deve essere verificata prima dell'utilizzo in quanto non prevedibile. I guanti hanno un tempo di usura che dipende dalla durata di esposizione. PROTEZIONE DELLA PELLE Indossare abiti da lavoro con maniche lunghe e calzature di sicurezza per uso professionale di categoria I (rif. Direttiva 89/686/CEE e norma EN 344). Lavarsi con acqua e sapone dopo aver rimosso gli indumenti protettivi. MSDS EPY 1002

205 VIGOR Revisione n.3 Data revisione 10/01/2013 Stampata il 10/01/2013 Pagina n. 4 / 7 IT PROTEZIONE RESPIRATORIA In caso di superamento del valore di soglia di una o più delle sostanze presenti nel preparato, riferito all`esposizione giornaliera nell`ambiente di lavoro o a una frazione stabilita dal servizio di prevenzione e protezione aziendale, indossare una maschera con filtro di tipo B o di tipo universale la cui classe (1, 2 o 3) dovrà essere scelta in relazione alla concentrazione limite di utilizzo (rif. Norma EN 141). L`utilizzo di mezzi di protezione delle vie respiratorie, come maschere con cartuccia per vapori organici e per polveri/nebbie, è necessario in assenza di misure tecniche per limitare l`esposizione del lavoratore. La protezione offerta dalle maschere è comunque limitata. Nel caso in cui la sostanza considerata sia inodore o la sua soglia olfattiva sia superiore al relativo limite di esposizione e in caso di emergenza, ovvero quando i livelli di esposizione sono sconosciuti oppure la concentrazione di ossigeno nell'ambiente di lavoro sia inferiore al 17% in volume, indossare un autorespiratore ad aria compressa a circuito aperto (rif. norma EN 137) oppure respiratore a presa d'aria esterna per l'uso con maschera intera, semimaschera o boccaglio (rif. norma EN 138). PROTEZIONE DEGLI OCCHI Consigliato indossare occhiali protettivi ermetici (rif. norma EN 166). 9. Proprietà fisiche e chimiche Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali. Stato Fisico liquido Colore giallo Odore aromatico Soglia di odore. ND (non disponibile). ph. 11,3 ( t.q. ) Punto di fusione o di congelamento. ND (non disponibile). Punto di ebollizione. ND (non disponibile). Intervallo di distillazione. ND (non disponibile). Punto di infiammabilità. ND (non disponibile). Tasso di evaporazione ND (non disponibile). Infiammabilità di solidi e gas ND (non disponibile). Limite inferiore infiammabilità. ND (non disponibile). Limite superiore infiammabilità. ND (non disponibile). Limite inferiore esplosività. ND (non disponibile). Limite superiore esplosività. ND (non disponibile). Pressione di vapore. ND (non disponibile). Densità Vapori ND (non disponibile). Peso specifico. 0,992 Kg/l Solubilità solubile in acqua Coefficiente di ripartizione: n-ottanolo/acqua: ND (non disponibile). Temperatura di autoaccensione. ND (non disponibile). Temperatura di decomposizione. ND (non disponibile). Viscosità ND (non disponibile). Proprietà ossidanti ND (non disponibile) Altre informazioni. Informazioni non disponibili. 10. Stabilità e reattività. In caso di surriscaldamento si possono sviluppare Ossidi DI zolfo. Si idrolizza in ambiente acido. Non riscaldare oltre gradi. Evitare miscelazione con acidi e contatto forti ossidanti Reattività. Non vi sono particolari pericoli di reazione con altre sostanze nelle normali condizioni di impiego. 2-BUTOSSIETANOLO: si decompone per effetto del calore. ALCOL BENZILICO: si decompone a temperature superiori a 870 C con possibilità di esplosione Stabilità chimica. Il prodotto è stabile nelle normali condizioni di impiego e di stoccaggio Possibilità di reazioni pericolose. I vapori possono formare miscele esplosive con l'aria. 2-BUTOSSIETANOLO: può reagire pericolosamente con: alluminio, agenti ossidanti. Forma perossidi con aria. MSDS EPY 1002

206 VIGOR Revisione n.3 Data revisione 10/01/2013 Stampata il 10/01/2013 Pagina n. 5 / 7 IT ALCOL BENZILICO: può reagire pericolosamente con: acido bromidrico e ferro in presenza di calore, agenti ossidanti, acido solforico. Rischio di esplosione per contatto con: tricloruro di fosforo Condizioni da evitare. Evitare il surriscaldamento, le scariche elettrostatiche, nonchè qualunque fonte di accensione. 2-BUTOSSIETANOLO: evitare l'esposizione a fornti di calore e fiamme libere. ALCOL BENZILICO: evitare l'esposizione all'aria, a fonti di calore e fiamme libere Materiali incompatibili. ALCOL BENZILICO: acido solforico, sostanze ossidanti ed alluminio Prodotti di decomposizione pericolosi. Per decomposizione termica o in caso di incendio si possono liberare gas e vapori potenzialmente dannosi alla salute. 2-BUTOSSIETANOLO: idrogeno. 11. Informazioni tossicologiche. Non sono noti episodi di danno alla salute dovuti all'esposizione al prodotto. In ogni caso si raccomanda di operare nel rispetto delle regole di buona igiene industriale. Il preparato può, in soggetti particolarmente sensibili, provocare lievi effetti sulla salute per esposizione all'inalazione e/o assorbimento cutaneo e/o contatto con gli occhi e/o ingestione. LD 50 Orale acuta > 2000 mg/kg ( ratto ). Irritante per l'occhio ( coniglio ). Moderatamente irritante per una singola applicaziona. Può irritare le vie respiratorie ( come aerosol ) Informazioni sugli effetti tossicologici. 2-BUTOSSIETANOLO LC50 (Inhalation): 2,21 mg/l/4h Rat LD50 (Dermal): 600 mg/kg Rabbit ALCOL BENZILICO LC50 (Inhalation): > 4,1 mg/l/4h Rat LD50 (Oral): 1230 mg/kg Rat LD50 (Dermal): 2000 mg/kg Rabbit 12. Informazioni ecologiche. Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente. Avvisare le autorità competenti se il prodotto ha raggiunto corsi d'acqua o fognature o se ha contaminato il suolo o la vegetazione. Biodegradabilità primaria > 90%. Biodegrdabilità faile > 60%. Domanda teorica di Ossigeno : 0,52 mg O2 per mg Tossicità. Sodio Lauril Etere Solfato EC50 (48h): 10 mg/l Persistenza e degradabilità. Informazioni non disponibili Potenziale di bioaccumulo. Informazioni non disponibili Mobilità nel suolo. Informazioni non disponibili Risultati della valutazione PBT e vpvb. Informazioni non disponibili Altri effetti avversi. Informazioni non disponibili. MSDS EPY 1002

207 VIGOR Revisione n.3 Data revisione 10/01/2013 Stampata il 10/01/2013 Pagina n. 6 / 7 IT 13. Considerazioni sullo smaltimento Metodi di trattamento dei rifiuti. Riutilizzare, se possibile. I residui del prodotto tal quali sono da considerare rifiuti speciali non pericolosi. Lo smaltimento deve essere affidato ad una società autorizzata alla gestione dei rifiuti, nel rispetto della normativa nazionale ed eventualmente locale. IMBALLAGGI CONTAMINATI Gli imballaggi contaminati devono essere inviati a recupero o smaltimento nel rispetto delle norme nazionali sulla gestione dei rifiuti. 14. Informazioni sul trasporto. Il prodotto non è da considerarsi pericoloso ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di trasporto di merci pericolose su strada (A.D.R.), su ferrovia (RID), via mare (IMDG Code) e via aerea (IATA). 15. Informazioni sulla regolamentazione Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela. Categoria Seveso. Nessuna. Restrizioni relative al prodotto o alle sostanze contenute secondo l'allegato XVII Regolamento (CE) 1907/2006. Nessuna. Sostanze in Candidate List (Art. 59 REACH). Nessuna. Sostanze soggette ad autorizzazione (Allegato XIV REACH). Nessuna. Controlli Sanitari. Informazioni non disponibili Valutazione della sicurezza chimica. Non è stata elaborata una valutazione di sicurezza chimica per la miscela e le sostanze in essa contenute. 16. Altre informazioni. Testo delle indicazioni di pericolo (H) citate alle sezioni 2-3 della scheda: Acute Tox. 4 Tossicità acuta, categoria 4 Eye Irrit. 2 Irritazione oculare, categoria 2 Skin Irrit. 2 Irritazione cutanea, categoria 2 H332 Nocivo se inalato. H312 Nocivo per contatto con la pelle. H302 Nocivo se ingerito. H319 Provoca grave irritazione oculare. H315 Provoca irritazione cutanea. Testo delle frasi di rischio (R) citate alle sezioni 2-3 della scheda: R20/21/22 NOCIVO PER INALAZIONE, CONTATTO CON LA PELLE E PER INGESTIONE. R20/22 NOCIVO PER INALAZIONE E INGESTIONE. R36/38 IRRITANTE PER GLI OCCHI E LA PELLE. BIBLIOGRAFIA GENERALE: 1. Direttiva 1999/45/CE e successive modifiche 2. Direttiva 67/548/CEE e successive modifiche ed adeguamenti 3. Regolamento (CE) 1907/2006 del Parlamento Europeo (REACH) 4. Regolamento (CE) 1272/2008 del Parlamento Europeo (CLP) 5. Regolamento (CE) 790/2009 del Parlamento Europeo (I Atp. CLP) 6. Regolamento (CE) 453/2010 del Parlamento Europeo 7. The Merck Index. Ed. 10 MSDS EPY 1002

208 VIGOR Revisione n.3 Data revisione 10/01/2013 Stampata il 10/01/2013 Pagina n. 7 / 7 IT 8. Handling Chemical Safety 9. Niosh - Registry of Toxic Effects of Chemical Substances 10. INRS - Fiche Toxicologique 11. Patty - Industrial Hygiene and Toxicology 12. N.I. Sax - Dangerous properties of Industrial Materials-7 Ed., 1989 Nota per l`utilizzatore: Le informazioni contenute in questa scheda si basano sulle conoscenze disponibili presso di noi alla data dell`ultima versione. L`utilizzatore deve assicurarsi della idoneità e completezza delle informazioni in relazione allo specifico uso del prodotto. Non si deve interpretare tale documento come garanzia di alcuna proprietà specifica del prodotto. Poichè l'uso del prodotto non cade sotto il nostro diretto controllo, è obbligo dell'utilizzatore osservare sotto la propria responsabilità le leggi e le disposizioni vigenti in materia di igiene e sicurezza. Non si assumono responsabilità per usi impropri. Modifiche rispetto alla revisione precedente. Sono state apportate variazioni alle seguenti sezioni: 02 / 09. MSDS EPY 1002

209 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 1 / 14 Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 SEZIONE 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome commerciale : LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Codice commerciale: Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati Detergente Usi industriali[su3] Usi sconsigliati Non utilizzare per usi diversi da quelli indicati 1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Medusa s.r.l. uninominale Via Dell'Artigianato 23/D Conselve (PD) Tel Fax P.I.: info@medusasrl.com - Sito internet: Numero telefonico di emergenza Centro Antiveleni Ospedale Niguarda (MI) ore su 24 Centro Antiveleni di Pavia Centro Antiveleni di Bergamo SEZIONE 2. Identificazione dei pericoli 2.1. Classificazione della sostanza o della miscela Classificazione ai sensi del Regolamento (CE) N. 1272/2008: Pittogrammi: GHS07 Codici di classe e di categoria di pericolo: Eye Irrit. 2 Codici di indicazioni di pericolo: H319 - Provoca grave irritazione oculare Classificazione ai sensi della Direttiva 1999/45/CEE: Classificazione: Non pericoloso Natura dei rischi specifici attribuiti: Nessuno in particolare. Il prodotto, se portato a contatto con gli occhi, provoca irritazioni rilevanti che possono perdurare per più di 24 ore.

210 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 2 / Elementi dell'etichetta Etichettatura conforme al regolamento (CE) n. 1272/2008: Pittogrammi, codici di avvertenza: GHS07 - Attenzione Codici di indicazioni di pericolo: H319 - Provoca grave irritazione oculare. Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 Consigli di prudenza: Generali P101 - In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta del prodotto. P102 - Tenere fuori dalla portata dei bambini. P103 - Leggere l etichetta prima dell uso. Reazione P305+P351+P338 - IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. Contiene: Alchil etere solfato di sodio Contiene (Reg.CE 648/2004): 5% < 15% Tensioattivi anionici,< 5% Profumi Ad uso esclusivamente professionale 2.3. Altri pericoli La sostanza/miscela NON contiene sostanze PBT/vPvB a norma del Regolamento (CE) 1907/2006, allegato XIII Nessuna informazione su altri pericoli SEZIONE 3. Composizione/informazioni sugli ingredienti 3.1 Sostanze Non pertinente 3.2 Miscele Fare riferimento al punto 16 per il testo completo delle frasi di rischio e delle indicazioni di pericolo Sostanza Concentrazione Classificazione Index CAS EINECS REACh Xi; R36 Alchil etere solfato di sodio > 5 <= 10% Eye Irrit. 2, H319 Sodium C alkyl benzenesulfonate Xn; R22 Xi; R41 > 0,1 <= 1% Acute Tox. 4, H302; Skin Irrit. 2, H315; Eye Dam. 1, H SEZIONE 4. Misure di primo soccorso 4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso Inalazione: Aerare l'ambiente. Rimuovere subito il paziente dall'ambiente contaminato e tenerlo a riposo in ambiente ben areato.

211 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 3 / 14 In caso di malessere consultare un medico. Contatto diretto con la pelle (del prodotto puro): Lavare abbondantemente con acqua e sapone. Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 Contatto diretto con gli occhi (del prodotto puro): Lavare immediatamente con acqua abbondante per almeno 10 minuti. Ingestione: Non pericoloso. E' possibile somministrare carbone attivo in acqua od olio di vaselina minerale medicinale Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Nessun dato disponibile Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali Se l irritazione degli occhi persiste, consultare un medico. In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta del prodotto. SEZIONE 5. Misure antincendio 5.1. Mezzi di estinzione Mezzi di estinzione consigliati: Acqua nebulizzata, CO2, schiuma, polveri chimiche a seconda dei materiali coinvolti nell'incendio. Mezzi di estinzione da evitare: Getti d'acqua. Usare getti d`acqua unicamente per raffreddare le superfici dei contenitori esposte al fuoco Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Nessun dato disponibile Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi Usare protezioni per le vie respiratorie. Casco di sicurezza ed indumenti protettivi completi. L'acqua nebulizzata può essere usata per proteggere le persone impegnate nell'estinzione Si consiglia inoltre di utilizzare autorespiratori, soprattutto, se si opera in luoghi chiusi e poco ventilati ed in ogni caso se si impiegano estinguenti alogenati (fluobrene, solkane 123, naf etc.). Raffreddare i contenitori con getti d acqua SEZIONE 6. Misure in caso di rilascio accidentale 6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza Per chi non interviene direttamente: Allontanarsi dalla zona circostante la fuoriuscita o rilascio. Non fumare. Indossare guanti ed indumenti protettivi Per chi interviene direttamente: Indossare guanti ed indumenti protettivi. Eliminare tutte le fiamme libere e le possibili fonti di ignizione. Non fumare. Predisporre un'adeguata ventilazione. Evacuare l'area di pericolo ed, eventualmente, consultare un esperto.

212 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 4 / Precauzioni ambientali Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 Contenere le perdite con terra o sabbia. Se il prodotto è defluito in un corso d'acqua, in rete fognaria o ha contaminato il suolo o la vegetazione, avvisare le autorità competenti. Smaltire il residuo nel rispetto delle normative vigenti Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica Per il contenimento Raccogliere il prodotto per il riutilizzo, se possibile, o per l'eliminazione. Eventualmente assorbirlo con materiale inerte. Impedire che penetri nella rete fognaria Per la pulizia Successivamente alla raccolta, lavare con acqua la zona ed i materiali interessati Altre informazioni: Nessuna in particolare Riferimento ad altre sezioni Fare riferimento ai punti 8 e 13 per ulteriori informazioni SEZIONE 7. Manipolazione e immagazzinamento 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura Evitare il contatto e l'inalazione dei vapori. Vedere anche il successivo paragrafo 8. Durante il lavoro non mangiare né bere Condizioni per l'immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità Mantenere nel contenitore originale ben chiuso. Non stoccare in contenitori aperti o non etichettati. Tenere i contenitori in posizione verticale e sicura evitando la possibilità di cadute od urti. Stoccare in luogo fresco, lontano da qualsiasi fonte di calore e dall`esposizione diretta dei raggi solari Usi finali specifici Usi industriali: Manipolare con estrema cautela. Stoccare in luogo ben areato ed al riparo da fonti di calore. SEZIONE 8. Controllo dell'esposizione/protezione individuale 8.1. Parametri di controllo Relativi alle sostanze contenute: Sodium C alkyl benzenesulfonate COMPONENTI CON LIMITI DI ESPOSIZIONE LIMITI D'ESPOSIZIONE PROFESSIONALE NAZIONALI nessun dato disponibile LIMITI D'ESPOSIZIONE PROFESSIONALE EUROPEI nessun dato disponibile LIVELLO DERIVATO SENZA EFFETTO (DNEL) Benzenesulfonic acid, C10-13-alkyl derivs., sodium salts Lavoratori, Dermica, Esposizione acuta/a breve termine - Effetti sistemici: Non pertinente / non applicabile Lavoratori, Inalazione, Esposizione acuta/a breve termine - Effetti sistemici: Non pertinente / non applicabile

213 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 5 / 14 Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 Lavoratori, Dermica, Esposizione acuta/a breve termine - Effetti locali: Non pertinente / non applicabile Lavoratori, Inalazione, Esposizione acuta/a breve termine - Effetti locali: Non pertinente / non applicabile Lavoratori, Dermica, Esposizione a lungo termine - Effetti sistemici: 170 mg/kg in riferimento a peso corporeo e giorno Lavoratori, Inalazione, Esposizione a lungo termine - Effetti sistemici: 12 mg/m3 Lavoratori, Dermica, Esposizione a lungo termine - Effetti locali: Non pertinente / non applicabile Lavoratori, Inalazione, Esposizione a lungo termine - Effetti locali: 12 mg/m3 Consumatori, Dermica, Esposizione acuta/a breve termine - Effetti sistemici: Non pertinente / non applicabile Consumatori, Inalazione, Esposizione acuta/a breve termine - Effetti sistemici: Non pertinente / non applicabile Consumatori, Orale, Esposizione acuta/a breve termine - Effetti sistemici: Non pertinente / non applicabile Consumatori, Dermica, Esposizione acuta/a breve termine - Effetti locali: Non pertinente / non applicabile Consumatori, Inalazione, Esposizione acuta/a breve termine - Effetti locali: Non pertinente / non applicabile Consumatori, Dermica, Esposizione a lungo termine - Effetti sistemici: 85 mg/kg in riferimento a peso corporeo e giorno Consumatori, Inalazione, Esposizione a lungo termine - Effetti sistemici: 3 mg/m3 Consumatori, Orale, Esposizione a lungo termine - Effetti sistemici: 0,85 mg/kg in riferimento a peso corporeo e giorno Consumatori, Dermica, Esposizione a lungo termine - Effetti locali: Non pertinente / non applicabile Consumatori, Inalazione, Esposizione a lungo termine - Effetti locali: 3 mg/m3 LA CONCENTRAZIONE PREVEDIBILE SENZA EFFETTO (PNEC) Benzenesulfonic acid, C10-13-alkyl derivs., sodium salts Acqua dolce: 0,268 mg/l Acqua di mare: 0,0268 mg/l fuoriuscita temporanea: 0,0167 mg/l impianto di depurazione: 3,43 mg/l Sedimento di acqua dolce: 8,1 mg/kg in riferimento alla massa secca Sedimento marino: 8,1 mg/kg in riferimento alla massa secca Suolo: 35 mg/kg in riferimento alla massa secca Alimento: Non pertinente / non applicabile 8.2. Controlli dell'esposizione Controlli tecnici idonei: Usi industriali: Nessun controllo specifico previsto Misure di protezione individuale: a) Protezioni per gli occhi / il volto Non necessaria per il normale utilizzo.

214 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 6 / 14 b) Protezione della pelle i) Protezione delle mani Non necessaria per il normale utilizzo. ii) Altro Indossare normali indumenti da lavoro. c) Protezione respiratoria Non necessaria per il normale utilizzo. d) Pericoli termici Nessun pericolo da segnalare Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 Controlli dell esposizione ambientale: Relativi alle sostanze contenute: Sodium C alkyl benzenesulfonate PROTEZIONE INDIVIDUALE Protezione respiratoria Normalmente non è richiesto alcun dispositivo di protezione per le vie respiratorie. In caso di ventilazione insufficiente, superamento dei valori limite sul posto di lavoro, eccessivo disturbo olfattivo o nella presenza di aerosol, nebbie e fumo, è necessario utilizzare una maschera di protezione per le vie respiratorie indipendente dall'aria ambientale oppure una maschera di protezione per le vie respiratorie con filtro del tipo A ovvero un rispettivo filtro combinato (presenza di aerosol, nebbie e fumo, ad esempio A-P2 oppure ABEK-P2) secondo la norma EN 141. Protezione delle mani La scelta di un guanto appropriato non dipende unicamente dal materiale di cui è fatto, ma anche da altre caratteristiche di qualità e le sue particolarità da un produttore all'altro., Vogliate osservare le istruzioni riguardo la permeabilità e il tempo di penetrazione che sono fornite dal fornitore di guanti. Vogliate inoltre prendere in considerazione le condizioni locali specifiche nelle quali viene usato il prodotto, tali quali pericolo di tagli, abrasione e la durata del contatto., Stare attenti al fatto che se usato quotidianamente, la durata di un guanto di protezione resistente a prodotti chimici, può essere considerevolmente più breve dei tempi di penentrazione misurati secondo la norma EN 374. Questo è dovuto a numerosi fattori esterni come ad esempio la temperatura. guanti adatti per la protezione contro il contatto continuo: Materiale: gomma butilica Tempo di penetrazione: >= 480 min Spessore del materiale: >= 0,7 mm guanti adatti per la protezione contro spruzzi: Materiale: caucciù di nitrile/lattice di nitrile Tempo di penetrazione: >= 30 min Spessore del materiale: >= 0,4 mm Protezione degli occhi Occhiali di sicurezza ben aderenti Protezione della pelle e del corpo Tuta di protezione Misure di igiene Evitare il contatto con gli occhi. Manipolare rispettando le buone pratiche di igiene industriale e di sicurezza adeguate. Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande. Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. Accorgimenti di protezione Evitare il contatto con gli occhi. Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia. CONTROLLI DELL'ESPOSIZIONE AMBIENTALE Informazione generale Evitare la penetrazione nel sottosuolo. Non scaricare il flusso di lavaggio in acque di superficie o in sistemi fognari sanitari. SEZIONE 9. Proprietà fisiche e chimiche

215 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 7 / 14 Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali Proprietà fisiche e chimiche Valore Metodo di determinazione Aspetto liquido denso Odore caratteristico Soglia olfattiva non determinato ph 7 Punto di fusione/punto di congelamento non pertinente Punto di ebollizione iniziale e intervallo di non pertinente ebollizione Punto di infiammabilità non pertinente ASTM D92 Tasso di evaporazione non pertinente Infiammabilità (solidi, gas) non pertinente Limiti superiore/inferiore di infiammabilità o non pertinente di esplosività Tensione di vapore non pertinente Densità di vapore non pertinente Densità relativa 1 Solubilità in acqua Idrosolubilità non pertinente Coefficiente di ripartizione: non pertinente n-ottanolo/acqua Temperatura di autoaccensione non pertinente Temperatura di decomposizione non pertinente Viscosità non pertinente Proprietà esplosive non esplosivo Proprietà ossidanti non ossidante 9.2. Altre informazioni Nessun dato disponibile. SEZIONE 10. Stabilità e reattività Reattività Relativi alle sostanze contenute: Sodium C alkyl benzenesulfonate Nessuna decomposizione se immagazzinato e usato come indicato Stabilità chimica Nessuna reazione pericolosa se manipolato e immagazzinato secondo le disposizioni Possibilità di reazioni pericolose Non sono previste reazioni pericolose

216 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 8 / 14 Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio Condizioni da evitare Nessuna da segnalare Materiali incompatibili Può generare gas infiammabili a contatto con metalli elementari, nitruri, solfuri inorganici, agenti riducenti forti. Può generare gas tossici a contatto con solfuri inorganici, agenti riducenti forti Prodotti di decomposizione pericolosi Non si decompone se utilizzato per gli usi previsti. SEZIONE 11. Informazioni tossicologiche Informazioni sugli effetti tossicologici ATE(mix) oral = ,6 mg/kg ATE(mix) dermal = 0,0 mg/kg ATE(mix) inhal = 0,0 mg/l/4 h (a) tossicità acuta: non applicabile (b) corrosione / irritazione della pelle: non applicabile (c) gravi lesioni oculari / irritazione: Il prodotto, se portato a contatto con gli occhi, provoca irritazioni rilevanti che possono perdurare per più di 24 ore. (d) sensibilizzazione delle vie respiratorie o della pelle: non applicabile (e) mutagenicità sulle cellule germinali: non applicabile (f) cancerogenicità: non applicabile (g) tossicità riproduttiva: Sodium C alkyl benzenesulfonate: Tossicità riproduttiva Tossicità riproduttiva acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: ratto; Orale; 2 anni NOAEL ((genitori)): 350 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) NOAEL (F1): 350 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) NOAEL (F2): 350 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) (valore della letteratura) osservazione di gruppo OsservazioniTossicità riproduttiva acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: In base ai dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti. Teratogenicità acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: ratto; Orale; 20 giorni NOAEL: 300 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) NOAEL (femmina gravida): 300 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) (valore della letteratura) acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: topo; Orale; 20 giorni NOAEL: 300 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) NOAEL (femmina gr (h) tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione singola: non applicabile (i) tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione ripetuta: Sodium C alkyl benzenesulfonate: Osservazioni acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: La sostanza o miscela non è classificata come intossicante di un organo bersaglio specifico, per esposizione ripetuta. Tossicità a dose ripetuta acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: ratto; Orale; 28 giorni NOAEL: 125 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) LOAEL: 250 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno)

217 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 9 / 14 Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 Organi bersaglio: Sangue, Fegato, Cuore, timo Sintomi: aumento limitato del peso corporeo, Diarrea (valore della letteratura) acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: ratto; alimentazione studio; 6 mesi NOAEL: 40 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) LOAEL: 115 mg/kg (in riferimento a peso corporeo e giorno) Organi bersaglio: Sangue, Rene, cieco Sintomi: aumento limitato del peso corporeo, Diarrea (valore della letteratura) acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: ratto; acqua potabile; 9 mesi NOAEL: (j) pericolo di aspirazione: Sodium C alkyl benzenesulfonate: Tossicità per aspirazione acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: non applicabile Informazioni tossicologiche acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: Tossicocinetica si presume che la sostanza sia biodisponibile per assunzione orale. la sostanza viene metabolizzata ed eliminata per secrezione la sostanza non viene assorbita bene per via cutanea Pericoli per la salute : Contatto con gli occhi: Il contatto accidentale del prodotto con gli occhi può provocare irritazioni. Contatto con la pelle: Il prodotto non è un irritante. Contatti diretti ripetuti e prolungati possono sgrassare ed irritare la pelle causando in alcuni casi dermatiti. Ingestione: Il prodotto ingerito può provocare irritazione delle mucose della gola e dell'apparato digerente con conseguenti sintomi digestivi anomali e disturbi intestinali. Inalazione: Esposizioni prolungate a vapori o nebbie del prodotto possono causare irritazioni alle vie respiratorie. Relativi alle sostanze contenute: Alchil etere solfato di sodio Alcool C9-C15 etossilato (2-3 EO), sulfatato, sale sodico (25-65%) Tossicità orale acuta: LD50 ratto: > mg/kg (valore della letteratura) Tossicità dermale acuta: LD50 ratto: > mg/kg (valore della letteratura) Irritazione della pelle: su coniglio: irritante Irritazione degli occhi: su coniglio: irritante Sensibilizzazione: non sensibilizzante (Test porcellino d'india) Genotossicità in vitro: non mutagena (metodo Ames) Sodium C alkyl benzenesulfonate Tossicità acuta Tossicità acuta per via orale LD50 Orale ratto: > mg/kg; OECD TG 401 Tossicità acuta per via orale acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: DL50 ratto: > mg/kg; OECD TG 401 Organi bersaglio: Tratto gastrointestinale Sintomi: Sonnolenza, Diarrea, Difficoltà respiratorie Sostanza da sottoporre al test: acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio, > 65% Nocivo se ingerito. acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: DL50 ratto: > mg/kg; OECD TG 401 Organi bersaglio: Tratto gastrointestinale Sintomi: Sonnolenza, Diarrea, Difficoltà respiratorie Sostanza da sottoporre al test: acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio, < 65% In base ai dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti. Tossicità acuta per

218 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 10 / 14 Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 inalazione acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: l'esame non è necessario Giustificazione: Vie d'esposizione trascurabili o improbabili Tossicità acuta per via cutanea acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: DL50 ratto: > mg/kg; OECD TG 402 Sintomi: Effetti locali, Formazione di crosta (valore della letteratura) In base ai dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti. Corrosione/irritazione cutanea Irritante per la pelle acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: su coniglio: irritante; OECD TG 404 (valore della letteratura) Provoca irritazione cutanea. Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi Irritante per gli occhi acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: su coniglio: Può provocare danni irreversibili agli occhi.; OECD TG 405 (valore della letteratura) Provoca gravi lesioni oculari. Sensibilizzazione respiratoria o cutanea Sensibilizzazione acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: Maximisation Test porcellino d'india: non sensibilizzante; OECD TG 406 In base ai dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti. Mutagenicità delle cellule germinali Genotossicità in vitro acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: I saggi in vitro non hanno rivelato effetti mutagenici (valore della letteratura) Genotossicità in vivo acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: I saggi in vivo non hanno rivelato effetti mutagenici (valore della letteratura) Osservazioni acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: In base ai dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti. Cancerogenicità Cancerogenicità acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: La sostanza si è rivelata non genotossica, pertanto non ci si deve aspettare un potenziale cancerogeno. SEZIONE 12. Informazioni ecologiche Tossicità Relativi alle sostanze contenute: Alchil etere solfato di sodio Alcool C9-C15 etossilato, sulfatato, sale sodico: Biodegradabilità > Rapidamente biodegradabile. >70% ; 28d; OCSE linea direttrice 301A Ecotossicità: LC50 >1-10 mg/l (Brachydanio rerio) OECD TG 203 Sodium C alkyl benzenesulfonate Tossicità per i pesci acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: CL50 (96 h) Lepomis macrochirus (Pesce-sale Bluegill): > 1-10 mg/l; Prova statica; US EPA 1975 (valore della letteratura) Tossicità per i pesci - Tossicità

219 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 11 / 14 Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 cronica acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: (28 d) Lepomis macrochirus (Pesce-sale Bluegill): > 0,1-1 mg/l; Velocità di crescita; 28 d; Ecosistema modello (valore della letteratura) Tossicità per la daphnia e per altri invertebrati acquatici. acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: (48 h) Daphnia magna (Pulce d'acqua grande): > 1-10 mg/l; Prova statica; OECD TG 202 (valore della letteratura) Tossicità per la daphnia e per altri invertebrati acquatici. - Tossicità cronica acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: NOEC (32 d) Elimia: > 1-10 mg/l; mortalità; 32 d; Ecosistema modello; (valore della letteratura) Tossicità per le piante acquatiche acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: NOEC (28 d) Elodea canadensis: > 4 mg/l; Ecosistema modello; (valore della letteratura) Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente Persistenza e degradabilità Relativi alle sostanze contenute: Sodium C alkyl benzenesulfonate acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: Rapidamente biodegradabile.; > 60 %; 28 d; aerobico; OECD TG 301 B Potenziale di bioaccumulo Relativi alle sostanze contenute: Sodium C alkyl benzenesulfonate acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: Pimephales promelas (Cavedano americano); 192 h; OECD TG 305 E (valore della letteratura) Non si accumula in modo significativo negli organismi Mobilità nel suolo Relativi alle sostanze contenute: Sodium C alkyl benzenesulfonate acido benzensolfonico, C10-13-alchil derivati, sali di sodio: suolo/fango di decantazione Leggermente mobile nei terreni Risultati della valutazione PBT e vpvb La sostanza/miscela NON contiene sostanze PBT/vPvB a norma del Regolamento (CE) 1907/2006, allegato XIII

220 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 12 / Altri effetti avversi Nessun effetto avverso riscontrato Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 Regolamento (CE) n. 2006/ /648 Il(I) tensioattivo(i) contenuto(i) in questo formulato è(sono) conforme(i) ai criteri di biodegradabilità stabiliti dal regolamento CE/648/2004 relativo ai detergenti. Tutti i dati di supporto sono tenuti a disposizione delle autorità competenti degli Stati membri e saranno forniti, su loro esplicita richiesta o su richiesta di un produttore del formulato, alle suddette autorità. SEZIONE 13. Considerazioni sullo smaltimento Metodi di trattamento dei rifiuti Non riutilizzare i contenitori vuoti. Smaltirli nel rispetto delle normative vigenti. Eventuali residui di prodotto devono essere smaltiti secondo le norme vigenti rivolgendosi ad aziende autorizzate. Recuperare se possibile. Operare secondo le vigenti disposizioni locali o nazionali. SEZIONE 14. Informazioni sul trasporto Numero ONU Non incluso nel campo di applicazione delle normative in materia di trasporto di merci pericolose: su strada (ADR); su rotaia (RID); via aereo (ICAO / IATA); via mare (IMDG). Nessuno Nome di spedizione dell'onu Nessuno Classi di pericolo connesso al trasporto Nessuno Gruppo d'imballaggio Nessuno Pericoli per l'ambiente Precauzioni speciali per gli utilizzatori Nessun dato disponibile Trasporto di rinfuse secondo l'allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC Non è previsto il trasporto di rinfuse SEZIONE 15. Informazioni sulla regolamentazione Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela Relativi alle sostanze contenute: Sodium C alkyl benzenesulfonate PRESCRIZIONI NAZIONALI E ALTRE Restrizioni professionali Osservare le restrizioni d'occupazione per bambini ed adolescenti ai sensi della

221 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 13 / 14 Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 direttiva 94/33/CE e delle rispettive prescrizioni nazionali. Direttiva 96/82/CE sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose Voce nell'elenco dell'ordinanza: La direttiva 96/82/CE non si applica Altre legislazione Questo tensioattivo è conforme ai criteri di biodegradabilità stabiliti del regolamento (CE) n. 648/2004 relativo ai detergenti. Tutti i dati di supporto sono tenuti a disposizione delle autorità competenti degli Stati membri e saranno forniti, su loro esplicita richiesta o su richiesta di un produttore del formulato, alle suddette autorità. STATO DI NOTIFICAZIONE US. Toxic Substances Control Act TSCA y (listato positivo) Canada. Environmental Protection Act DSL y (listato positivo) Australia. Industrial Chemical (Notification and Assessment) Act AICS y (listato positivo) New Zealand. Inventory of Chemicals (NZIoC), as published by ERMA New Zealand NZIOC y (listato positivo) Japan. Kashin-Hou Law List ENCS (JP) y (listato positivo) Japan. Industrial Safety & Health Law (ISHL) List ISHL (JP) y (listato positivo) Korea. Toxic Chemical Control Law (TCCL) List KECI (KR) y (listato positivo) Philippines. The Toxic Substances and Hazardous and Nuclear Waste Control Act PICCS (PH) y (listato positivo) China. Inventory of Existing Chemical Substances INV (CN) y (listato positivo) Switzerland. Consolidated Inventory CH INV y (listato positivo) Nota: I nomi e i numeri CAS, i quali vengono utilizzati negli elenchi degli agenti chimici, possono differire dalle indicazioni registrati nel capitolo 3. D.Lgs. 3/2/1997 n. 52 (Classificazione, imballaggio ed etichettatura sostanze pericolose). D.Lgs 14/3/2003 n. 65 (Classificazione, imballaggio ed etichettatura preparati pericolosi). D.Lgs. 2/2/2002 n. 25 (Rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro). D.M. Lavoro 26/02/2004 (Limiti di esposizione professionali); D.M. 03/04/2007 (Attuazione della direttiva n. 2006/8/CE). Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH), Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP), Regolamento (CE) n.790/2009.d.lgs. 21 settembre 2005 n. 238 (Direttiva Seveso Ter) Valutazione della sicurezza chimica Il fornitore ha effettuato una valutazione della sicurezza chimica SEZIONE 16. Altre informazioni Altre informazioni Descrizione delle frasi di rischio esposte al punto 3 R22 = Nocivo per ingestione R36 = Irritante per gli occhi R38 = Irritante per la pelle R41 = Rischio di gravi lesioni oculari Descrizione delle indicazioni di pericolo esposte al punto 3 H319 = Provoca grave irritazione oculare. H302 = Nocivo se ingerito. H315 = Provoca irritazione cutanea H318 = Provoca gravi lesioni oculari Classificazione effettuata in base ai dati di tutti i componenti della miscela Principali riferimenti normativi: Direttiva 1999/45/CE

222 SCHEDA DATI DI SICUREZZA LAVAMANI SOFT MUSCHIO BIANCO Emessa il 11/02/ Rev. n. 1 del 14/02/2014 # 14 / 14 Direttiva 2001/60/CE Regolamento 2008/1272/CE Regolamento 2010/453/CE Conforme al regolamento (CE) n. 453/2010 del 20 Maggio 2010 *** Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.

223 SCHEDA DI SICUREZZA LAVOS KALK-OFF PROFUMATO 015 rosso LAVOS KALK-OFF PROFUMATO Scheda di sicurezza del 16/4/2012, revisione 1 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA 1.1 Identificatore del prodotto Identificazione della miscela: Nome commerciale: LAVOS KALK-OFF PROFUMATO 1.2 Usi pertinenti identificati della sostanza/della miscela e usi sconsigliati Disincrostante concentrato per ambiente bagno 1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Fornitore: Sovla s.r.l. Via A.Meucci 15 Jesolo VE Sovla s.r.l. Tel n Persona competente responsabile della scheda di dati di sicurezza: adele.cislaghi@schede.biz 1.4 Numero telefonico di emergenza Sovla s.r.l. Tel n IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI 2.1 Classificazione della sostanza o della miscela Criteri delle Direttive 67/548/CE, 99/45/CE e successivi emendamenti: Proprietà / Simboli: Xi Irritante Frasi R: R36 Irritante per gli occhi. Effetti fisico-chimici dannosi alla salute umana e all ambiente: Nessun altro pericolo 2.2 Elementi dell etichetta Simboli: Xi Irritante Frasi R: R36 Irritante per gli occhi. pagina 1 di 6

224 Frasi S: S2 Conservare fuori della portata dei bambini. S25 Evitare il contatto con gli occhi. S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico. S46 In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta. S50.2 Non mescolare con prodotti fortemente alcalini, ammoniacali o a base di ipoclorito di sodio 2.3 Altri pericoli Sostanze vpvb: Nessuna - Sostanze PBT: Nessuna Altri pericoli: Nessun altro pericolo 3. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI 3.1 Sostanze N.A. 3.2 Miscele Componenti pericolosi ai sensi della Direttiva CEE 67/548 e del Regolamento CLP e relativa classificazione: 7% - 10% acido solfammidico; acido solfammico Numero Index: , CAS: , EC: Xi; R36/38-52/53 3.3/2 Eye Irrit. 2 H /2 Skin Irrit. 2 H /C3 Aquatic Chronic 3 H412 3% - 5% isotridecanolo etossilato CAS: Xn,Xi; R /4/Oral Acute Tox. 4 H /1 Eye Dam. 1 H318 3% - 5% 2-butossietanolo Numero Index: , CAS: , EC: Xn,Xi; R20/21/22-36/38 3.3/2 Eye Irrit. 2 H /2 Skin Irrit. 2 H /4/Oral Acute Tox. 4 H /4/Dermal Acute Tox. 4 H /4/Inhal Acute Tox. 4 H MISURE DI PRIMO SOCCORSO 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso In caso di contatto con la pelle: Togliere di dosso immediatamente gli indumenti contaminati. Lavare immediatamente con abbondante acqua corrente ed eventualmente sapone le aree del corpo che sono venute a contatto con il prodotto, anche se solo sospette. Lavare completamente il corpo (doccia o bagno). Togliere immediatamente gli indumenti contaminati ed eliminarli in modo sicuro. In caso di contatto con la pelle lavare immediatamente con acqua abbondante e sapone. In caso di contatto con gli occhi: In caso di contatto con gli occhi risciacquarli con acqua per un intervallo di tempo adeguato e tenendo aperte le palpebre, quindi consultare immediatamente un oftalmologo. Proteggere l occhio illeso. In caso di ingestione: NON indurre il vomito. In caso di inalazione: Portare l infortunato all aria aperta e tenerlo al caldo e a riposo. 4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Nessuno 4.3 Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali In caso d incidente o malessere consultare immediatamente un medico (se possibile mostrare le istruzioni per l uso o la scheda di sicurezza). pagina 2 di 6

225 Trattamento: Nessuno 5. MISURE ANTINCENDIO 5.1 Mezzi di estinzione Mezzi di estinzione idonei: Acqua. Biossido di carbonio (CO2). Mezzi di estinzione che non devono essere utilizzati per ragioni di sicurezza: Nessuno in particolare. 5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Non inalare i gas prodotti dall esplosione e dalla combustione. La combustione produce fumo pesante. 5.3 Raccomandazioni per gli addetti all estinzione degli incendi Impiegare apparecchiature respiratorie adeguate. Raccogliere separatamente l acqua contaminata utilizzata per estinguere l incendio. Non scaricarla nella rete fognaria. Se fattibile sotto il profilo della sicurezza, spostare dall area di immediato pericolo i contenitori non danneggiati. 6. MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE 6.1 Precauzioni, dispositivi di protezione individuale e procedure di emergenza Indossare i dispositivi di protezione individuale. Spostare le persone in luogo sicuro. Consultare le misure protettive esposte al punto 7 e Precauzioni ambientali Impedire la penetrazione nel suolo/sottosuolo. Impedire il deflusso nelle acque superficiali o nella rete fognaria. Trattenere l acqua di lavaggio contaminata ed eliminarla. In caso di fuga di gas o penetrazione in corsi d acqua, suolo o sistema fognario informare le autorità responsabili. Materiale idoneo alla raccolta: materiale assorbente, organico, sabbia 6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica Lavare con abbondante acqua. 6.4 Riferimento ad altre sezioni Vedi anche paragrafo 8 e MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura: Evitare il contatto con la pelle e gli occhi, l inalazione di vapori e nebbie. Non utilizzare contenitori vuoti prima che siano stati puliti. Prima delle operazioni di trasferimento assicurarsi che nei contenitori non vi siano materiali incompatibili residui. Gli indumenti contaminati devono essere sostituiti prima di accedere alle aree da pranzo. Durante il lavoro non mangiare né bere. Si rimanda anche al paragrafo 8 per i dispositivi di protezione raccomandati. 7.2 Condizioni per un immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità Tenere lontano da cibi, bevande e mangimi. Materie incompatibili: Indicazione per i locali: Locali adeguatamente areati. 7.3 Uso/i finale/i specifico/i Nessun uso particolare 8. CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE 8.1 Parametri di controllo 2-butossietanolo - CAS: TLV TWA: 25 ppm mg/m3 skin Valori limite di esposizione DNEL N.A. Valori limite di esposizione PNEC N.A. 8.2 Controlli dell esposizione Protezione degli occhi: Utilizzare visiere di sicurezza chiuse, non usare lenti oculari. Protezione della pelle: Non è richiesta l adozione di alcuna precauzione speciale per l uso normale. Protezione delle mani: Utilizzare guanti protettivi che garantiscano una protezione totale, es. in PVC, neoprene o gomma. Protezione respiratoria: Non necessaria per l'utilizzo normale. Rischi termici: Nessuno Controlli dell esposizione ambientale: Nessuno pagina 3 di 6

226 9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE 9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche generali Aspetto e colore: Liquido limpido rosso Odore: Pino Soglia di odore: N.A. ph: 0,3-0,8 Punto di fusione/congelamento: N.A. Punto di ebollizione iniziale e intervallo di ebollizione: Infiammabilità solidi/gas: N.A. Limite superiore/inferiore d infiammabilità o esplosione: Densità dei vapori: N.A. Punto di infiammabilità: Non infiammabile Velocità di evaporazione: N.A. Pressione di vapore: N.A. Densità relativa: 1,050-1,060 g/ml Idrosolubilità: Solubile Liposolubilità: N.A. Coefficiente di ripartizione (n-ottanolo/acqua): N.A. Temperatura di autoaccensione: N.A. Temperatura di decomposizione: N.A. Viscosità: N.A. Proprietà esplosive: N.A. Proprietà comburenti: N.A. 9.2 Altre informazioni Miscibilità: N.A. Liposolubilità: N.A. Conducibilità: N.A. Proprietà caratteristiche dei gruppi di sostanze N.A. N.A. N.A. 10. STABILITÀ E REATTIVITÀ 10.1 Reattività Stabile in condizioni normali 10.2 Stabilità chimica Stabile in condizioni normali 10.3 Possibilità di reazioni pericolose Nessuno 10.4 Condizioni da evitare: Stabile in condizioni normali Materiali incompatibili: Nessuna in particolare Prodotti di decomposizione pericolosi: Nessuno. 11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 11.1 Informazioni su effetti tossicologici Informazioni tossicologiche riguardanti la miscela: N.A. Informazioni tossicologiche riguardanti le principali sostanze presenti nella miscela: 2-butossietanolo - CAS: LD50 (RABBIT) ORAL: 320 MG/KG Se non diversamente specificati, i dati richiesti dal Regolamento 453/2010/CE sotto indicati sono da intendersi N.A.: a) tossicità acuta; b) corrosione/irritazione cutanea; c) lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi; d) sensibilizzazione respiratoria o cutanea; e) mutagenicità delle cellule germinali; f) cancerogenicità; g) tossicità per la riproduzione; h) tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione singola; i) tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione ripetuta; j) pericolo in caso di aspirazione. 12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE 12.1 Tossicità Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente. 2-butossietanolo - CAS: Test: LC50 - Specie: Pesci - Durata h: 96 - mg/l: 1341 Test: EC50 - Specie: Daphnia - Durata h: 24 - mg/l: Persistenza e degradabilità pagina 4 di 6

227 Nessuno N.A Potenziale di bioaccumulo N.A Mobilità nel suolo N.A Risultati della valutazione PBT e vpvb Sostanze vpvb: Nessuna - Sostanze PBT: Nessuna 12.6 Altri effetti avversi Nessuno 13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO 13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti Recuperare se possibile. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali. 14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO 14.1 Numero ONU: ADR-Numero ONU: Nome di spedizione dell ONU: ADR-Shipping Name: ACIDO SOLFAMMICO 14.3 Classe/i di pericolo per il trasporto: ADR-Classe: Gruppo d imballaggio: ADR-Packing Group: III 14.5 Pericoli per l ambiente N.A Precauzioni speciali per gli utilizzatori N.A Trasporto di rinfuse secondo l'allegato II di MARPOL 73/78 e il codice IBC No 15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE 15.1 Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela D.Lgs. 3/2/1997 n. 52 (Classificazione, imballaggio ed etichettatura sostanze pericolose). D.Lgs 14/3/2003 n. 65 (Classificazione, imballaggio ed etichettatura preparati pericolosi). D.Lgs. 2/2/2002 n. 25 (Rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro). D.M. Lavoro 26/02/2004 (Limiti di esposizione professionali); D.M. 03/04/2007 (Attuazione della direttiva n. 2006/8/CE). Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH), Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP), Regolamento (CE) n. 790/2009 (1 ATP CLP), Regolamento (UE) n. 453/2010 (Allegato I). Ove applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative: Circolari ministeriali 46 e 61 (Ammine aromatiche). D.Lgs. 21 settembre 2005 n. 238 (Direttiva Seveso Ter) Regolamento CE n. 648/2004 (Detergenti). D.L. 3/4/2006 n. 152 Norme in materia ambientale 15.2 Valutazione della sicurezza chimica No 16. ALTRE INFORMAZIONI Testo delle frasi utilizzate nel paragrafo 3: R20/21/22 Nocivo per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione. R22 Nocivo per ingestione. R36/38 Irritante per gli occhi e la pelle. R41 Rischio di gravi lesioni oculari. R52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. H319 Provoca grave irritazione oculare. H315 Provoca irritazione cutanea. H412 Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. H302 Nocivo se ingerito. H318 Provoca gravi lesioni oculari. H312 Nocivo per contatto con la pelle. H332 Nocivo se inalato. La presente scheda è stata rivista in tutte le sue sezioni in conformità del Regolamento 453/2010/UE. Questo documento e' stato redatto da un tecnico competente in materia di SDS e che ha ricevuto formazione adeguata. Principali fonti bibliografiche: ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network - Joint Research Centre, Commission of the European Communities SAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS - Eight Edition - Van Nostrand Reinold CCNL - Allegato 1 Istituto Superiore di Sanità - Inventario Nazionale Sostanze Chimiche pagina 5 di 6

228 Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze alla data sopra riportata. Sono riferite unicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità. L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all'utilizzo specifico che ne deve fare. Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente. ADR: CAS: CLP: DNEL: EINECS: GefStoffVO: GHS: IATA: IATA-DGR: ICAO: ICAO-TI: IMDG: INCI: KSt: LC50: LD50: LTE: PNEC: RID: STE: STEL: STOT: TLV: TWATLV: WGK: Accordo europeo riguardante il trasporto internazionale di merci pericolose per via stradale. Servizio del Chemical Abstract (divisione della American Chemical Society). Classificazione, Etichettatura, Imballaggio. Livello derivato senza effetto. Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti in commercio. Ordinanza sulle sostanze pericolose, Germania. Sistema generale armonizzato di classificazione ed etichettatura dei prodotti chimici. Associazione internazionale per il trasporto aereo. Regolamento sulle merci pericolose della "Associazione per il trasporto aereo internazionale" (IATA). Organizzazione internazionale per l'aviazione civile. Istruzioni tecniche della "Organizzazione internazionale per l'aviazione civile" (ICAO). Codice internazionale marittimo per le merci pericolose. Nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici. Coefficiente d'esplosione. Concentrazione letale per il 50 per cento della popolazione testata. Dose letale per il 50 per cento della popolazione testata. Esposizione a lungo termine. Concentrazione prevista senza effetto. Regolamento riguardante il trasporto internazionale di merci pericolose per via ferroviaria. Esposizione a breve termine. Limite d'esposizione a corto termine. Tossicità bersaglio organo specifica. Valore di soglia limite. Valore di soglia limite per una media di esposizione ponderata di 8 ore al giorno. (standard ACGIH). Classe tedesca di pericolo per le acque. pagina 6 di 6

229 39.0 Scheda di dati di sicurezza ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31 Pagina: 1/7 Stampato il: Versione: 6 Revisione: * SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Denominazione commerciale: EXPERT CLEAN AGRUMATO Articolo numero: c.p Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati Settore d'utilizzazione SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industriali SU22 Usi professionali: settore pubblico (amministrazione, istruzione, intrattenimento, servizi, artigianato) Categoria dei prodotti PC35 Prodotti per il lavaggio e la pulizia (tra cui prodotti a base di solventi) Utilizzazione della Sostanza / del Preparato: Detergente per superfici 1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Produttore/fornitore: Interchem Italia srl - Via Spagna, Vigonza (PD) tel fax info@interchemitalia.it Informazioni fornite da: Laboratorio R&S / CQ - alessandro@interchemitalia.it 1.4 Numero telefonico di emergenza: Centro Antiveleni - Ospedali Riuniti di Bergamo - tel * SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli 2.1 Classificazione della sostanza o della miscela Classificazione secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008 GHS07 Eye Irrit. 2 H319 Provoca grave irritazione oculare. Classificazione secondo la direttiva 67/548/CEE o direttiva 1999/45/CE Viene meno. Indicazioni di pericolosità specifiche per l'uomo e l'ambiente: Il prodotto ha l'obbligo di classificazione in base al metodo di calcolo della "direttiva generale della Comunità sulla classificazione dei preparati" nella sua ultima versione valida. Sistema di classificazione: La classificazione corrisponde alle attuali liste della CEE, è tuttavia integrata da dati raccolti da bibliografia specifica e da dati forniti dall'impresa. 2.2 Elementi dell'etichetta Etichettatura secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008 Il prodotto è classificato ed etichettato conformemente al regolamento CLP. Pittogrammi di pericolo GHS07 Avvertenza Attenzione Indicazioni di pericolo H319 Provoca grave irritazione oculare. Consigli di prudenza P280 Indossare guanti / occhiali di protezione / protezione per il viso. P305+P351+P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. P337+P313 Se l'irritazione degli occhi persiste, consultare un medico. Ulteriori dati: Contiene Citral, d-limonene. Può provocare una reazione allergica. 2.3 Altri pericoli Risultati della valutazione PBT e vpvb PBT: Non applicabile. (continua a pagina 2) IT

230 39.0 Scheda di dati di sicurezza ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31 Pagina: 2/7 Stampato il: Versione: 6 Revisione: Denominazione commerciale: EXPERT CLEAN AGRUMATO vpvb: Non applicabile. (Segue da pagina 1) * SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti 3.2 Caratteristiche chimiche: Miscele Descrizione: Miscela delle seguenti sostanze con additivi non pericolosi. Sostanze pericolose: CAS: EINECS: Reg.nr.: CAS: CAS: EINECS: CAS: EINECS: Reg.nr.: (metil-2-metossietossi)propanolo sostanza con un limite comunitario di esposizione sul posto di lavoro Alcool etossilato Xn R22; Xi R41 Eye Dam. 1, H318; Acute Tox. 4, H302 Citral Xi R38; Xi R43 Skin Irrit. 2, H315; Skin Sens. 1, H317 d-limonene Xn R65; Xi R38; Xi R43; N R50/53 R10 Flam. Liq. 3, H226; Asp. Tox. 1, H304; Aquatic Acute 1, H400; Aquatic Chronic 1, H410; Skin Irrit. 2, H315; Skin Sens. 1, H317 2,5% 2,5% 2,5% 2,5% Regolamento (CE) N. 648/2004 relativo ai detergenti / Indicazione del contenuto tensioattivi non ionici, tensioattivi anionici, EDTA ed i sali < 5% profumo (Citral, d-limonene, Coumarin, Linalool) Ulteriori indicazioni: Il testo dell'avvertenza dei pericoli citati può essere appreso dal capitolo 16 * SEZIONE 4: Misure di primo soccorso 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso Inalazione: Portare in zona ben areata, in caso di disturbi consultare il medico. Contatto con la pelle: Generalmente il prodotto non è irritante per la pelle. Contatto con gli occhi: Lavare con acqua corrente per diversi minuti tenendo le palpebre ben aperte Se persiste il dolore consultare il medico. Ingestione: Se il dolore persiste consultare il medico. 4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Non sono disponibili altre informazioni. 4.3 Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali Non sono disponibili altre informazioni. * SEZIONE 5: Misure antincendio 5.1 Mezzi di estinzione Mezzi di estinzione idonei: CO2, polvere o acqua nebulizzata. Estinguere gli incendi di grosse dimensioni con acqua nebulizzata o con schiuma resistente all'alcool. 5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Non sono disponibili altre informazioni. 5.3 Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi Mezzi protettivi specifici: Non sono richiesti provvedimenti particolari. SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale 6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza Non necessario. (continua a pagina 3) IT

231 39.0 Scheda di dati di sicurezza ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31 Pagina: 3/7 Stampato il: Versione: 6 Revisione: Denominazione commerciale: EXPERT CLEAN AGRUMATO 6.2 Precauzioni ambientali: Diluire abbondantemente con acqua. Impedire infiltrazioni nella fognatura/nelle acque superficiali/nelle acque freatiche. 6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica: Raccogliere il liquido con materiale assorbente (sabbia, legante di acidi, legante universale). 6.4 Riferimento ad altre sezioni Non vengono emesse sostanze pericolose. Per informazioni relative ad un manipolazione sicura, vedere capitolo 7. Per informazioni relative all'equipaggiamento protettivo ad uso personale vedere Capitolo 8. Per informazioni relative allo smaltimento vedere Capitolo 13. (Segue da pagina 2) * SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura Per un uso corretto non sono necessari provvedimenti particolari. Indicazioni in caso di incendio ed esplosione: Non sono richiesti provvedimenti particolari. 7.2 Condizioni per l'immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità Stoccaggio: Requisiti dei magazzini e dei recipienti: Non sono richiesti requisiti particolari. Indicazioni sullo stoccaggio misto: Non necessario. Ulteriori indicazioni relative alle condizioni di immagazzinamento: Nessuno. 7.3 Usi finali specifici Non sono disponibili altre informazioni. * SEZIONE 8: Controllo dell'esposizione/protezione individuale Ulteriori indicazioni sulla struttura di impianti tecnici: Nessun dato ulteriore, vedere punto Parametri di controllo Componenti i cui valori limite devono essere tenuti sotto controllo negli ambienti di lavoro: (metil-2-metossietossi)propanolo TWA Valore a breve termine: 909 mg/m³, 150 ppm Valore a lungo termine: 606 mg/m³, 100 ppm Cute VL Valore a lungo termine: 308 mg/m³, 50 ppm pelle Ulteriori indicazioni: Le liste valide alla data di compilazione sono state usate come base. 8.2 Controlli dell'esposizione Mezzi protettivi individuali: Norme generali protettive e di igiene del lavoro: Lavarsi le mani prima dell'intervallo o a lavoro terminato. Maschera protettiva: Non necessario. Guanti protettivi: Non necessario. Materiale dei guanti Viene meno. Tempo di permeazione del materiale dei guanti Viene meno. Occhiali protettivi: Occhiali protettivi a tenuta IT (continua a pagina 4)

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