VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE PER OPERA PUBBLICA NOVEMBRE 2015
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- Irma Rosa
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1 COMUNE DI ALDENO PROVINCIA DI TRENTO VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE PER OPERA PUBBLICA NOVEMBRE 2015 R ELAZIONE ILLUSTRATIVA - 1 ADOZIONE - DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE n. - dd. - 2 ADOZIONE - DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE n. - dd. - APPROVAZIONE - DELIBERAZIONE GIUNTA PROVINCIALE n. - dd. NOVEMBRE 2015 SERVIZIO TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (arch. Stefano Bassetti)
2 RIFERIMENTI NORMATIVI La legge provinciale n. 15 di data 4 agosto 2015 demanda ai singoli comuni la pianificazione generale del proprio territorio e la pianificazione di attuazione. Il Comune di Aldeno ha redatto il proprio P.R.G., adeguato al P.U.P con deliberazione della Giunta Provinciale n. 1601, dd Con la legge urbanistica n. 1 del 4 marzo 2008 e del nuovo P.U.P approvato con L.P. n. 5, di data 27 maggio 2008, i Comuni erano tenuti ad adeguare i Piani regolatori generali vigenti alle previsioni dei Piani territoriali delle comunità. Il P.R.G. di Aldeno è stato adeguato alle disposizioni del nuovo P.U.P. 2008, con deliberazione della Giunta Provinciale n. 583, dd Con la presente ulteriore variante vengono introdotte alcune modifiche e alcuni adeguamenti alle previsioni del P.R.G. vigente, secondo quanto illustrato nel capitolo successivo. L.P. n. 15 del 4 agosto Art. 37 Adozione del PRG 1. Preliminarmente all'avvio del procedimento di adozione del PRG, il comune pubblica un avviso, indicando gli obiettivi che intende perseguire, su un quotidiano locale e, per trenta giorni, nell'albo pretorio del comune, nel sito internet del comune o nel sito internet del Consorzio dei comuni trentini. Nel periodo di pubblicazione chiunque può presentare proposte non vincolanti, a fini meramente collaborativi. Il comune può prevedere ulteriori forme di pubblicità e di partecipazione. 2. Decorso il periodo di pubblicazione previsto dal comma 1, il comune elabora il progetto di piano. Per l'elaborazione del progetto di piano il comune può avvalersi dei dati conoscitivi del SIAT e del supporto della struttura provinciale competente in materia di urbanistica e può organizzare appositi confronti istruttori con le strutture provinciali competenti per gli aspetti concernenti l'ambiente, il paesaggio, la pericolosità, la mobilità e l'assetto idrogeologico e forestale. 3. Il comune adotta in via preliminare il PRG e pubblica l'avviso relativo all'adozione del piano e alla possibilità di consultare il piano e la documentazione che lo compone con le modalità previste dal comma 1. Contestualmente il comune deposita il piano presso gli uffici comunali, a disposizione del pubblico, per sessanta giorni consecutivi e pubblica sul sito istituzionale tutta la relativa documentazione integrale. Nel medesimo periodo di deposito, il comune può svolgere ulteriori forme di partecipazione ai sensi dell'articolo 19. Il piano è trasmesso tempestivamente alla struttura provinciale competente in materia di urbanistica e paesaggio e, se è stato approvato il PTC o il relativo stralcio, alla comunità. 4. Nel termine previsto dal comma 3 chiunque può presentare osservazioni sul piano nel pubblico interesse. Entro venti giorni dalla scadenza del termine il comune pubblica, per venti giorni consecutivi, nel sito internet del comune o nel sito internet del consorzio dei comuni trentini, 2
3 l'elenco degli articoli delle norme di attuazione del piano interessati dalle osservazioni pervenute e una planimetria con l'indicazione delle parti di territorio oggetto di osservazioni. Contestualmente alla pubblicazione, le osservazioni pervenute sono messe a disposizione del pubblico presso gli uffici comunali. Nel periodo di pubblicazione chiunque può presentare ulteriori osservazioni correlate alle osservazioni pubblicate dal comune. I termini previsti da questo comma sono perentori. 5. La struttura provinciale competente in materia di urbanistica e paesaggio indice una conferenza di pianificazione cui partecipano il comune proponente, la comunità, nei casi previsti dal comma 3, e le altre strutture provinciali, enti e amministrazioni interessati dalle scelte pianificatorie, attraverso rappresentanti legittimati a esprimere la volontà della struttura o dell'ente di appartenenza, entro il termine perentorio di novanta giorni dalla data di ricevimento del piano, fatte salve le ipotesi di sospensione previste dalla legge provinciale sull'attività amministrativa n Se la struttura provinciale competente richiede l'integrazione degli atti di piano, il comune provvede entro il termine perentorio di novanta giorni, pena l'estinzione del procedimento. 6. La conferenza di pianificazione verifica la coerenza del PRG adottato con il PUP e con il PTC o con i relativi stralci - se approvati -, assume i pareri delle altre strutture provinciali o degli enti e amministrazioni interessati dalle scelte pianificatorie e verifica la compatibilità delle previsioni concernenti eventuali nuovi insediamenti industriali insalubri con le esigenze di tutela dell'ambiente sotto il profilo igienico-sanitario e di difesa della salute della popolazione e della tutela dell'ambiente dagli inquinamenti, ai sensi delle disposizioni vigenti in materia. La conferenza considera le posizioni espresse e, a seguito della ponderazione degli interessi, si esprime con un verbale che costituisce parere conclusivo. I dissensi delle amministrazioni e delle strutture provinciali preposte alla tutela dell'ambiente, del paesaggio, del vincolo e del pericolo idrogeologico, del patrimonio storico-artistico, della tutela della salute e della pubblica incolumità sono resi in forma esplicita nella conferenza. Si considera acquisito l'assenso dell'ente, della struttura o dell'amministrazione che non ha partecipato alla conferenza o il cui rappresentante non ha espresso definitivamente nella conferenza la volontà della struttura o dell'amministrazione rappresentata. 7. Il comune modifica il PRG per adeguarlo alle prescrizioni e alle indicazioni di carattere orientativo contenute nel parere adottato ai sensi del comma 6, e decide in merito alle osservazioni pervenute in relazione ai contenuti del piano approvato preliminarmente, apportando al piano le conseguenti modifiche e garantendo comunque la coerenza con il parere conclusivo espresso in conferenza. 8. Il comune procede all'adozione definitiva del piano nel termine perentorio di centoventi giorni dalla ricezione del parere espresso ai sensi del comma 6, senza un nuovo deposito. La deliberazione di adozione definitiva è motivata anche in relazione alle osservazioni pervenute e non accolte. La mancata adozione definitiva del piano entro il termine previsto comporta l'estinzione di diritto del procedimento. 9. Il comune trasmette il piano alla Giunta provinciale per la successiva approvazione. 3
4 Art Varianti al PRG 1. Le varianti al PRG sono adottate con il procedimento che regola la formazione del piano o con la procedura semplificata disciplinata dal comma 3, nei casi previsti dal comma Le seguenti tipologie di variante al PRG sono considerate urgenti o non sostanziali: a) le varianti adottate in caso di motivata urgenza; b) le varianti per opere pubbliche; c) le varianti conseguenti alle sentenze di annullamento di provvedimenti aventi a oggetto specifiche previsioni urbanistiche; d) le varianti che contengono la nuova disciplina a seguito della scadenza dei termini indicati negli articoli 45, relativo agli effetti degli strumenti urbanistici, 48, relativo ai vincoli preordinati all'espropriazione, e 54, relativo agli effetti dei piani attuativi; e) le varianti imposte dagli obblighi di adeguamento derivanti dal vigente ordinamento; f) le varianti previste dall'articolo 27, commi 4 e 6, relativi alla compensazione per vincoli sopravvenuti; g) le varianti relative a specifiche previsioni corredate da accordi urbanistici; h) le varianti previste dal titolo V, capo I, sezione II, relativa alla riqualificazione urbana ed edilizia; i) le varianti conseguenti a patti territoriali; j) le varianti conseguenti all'adozione di piani attuativi ai sensi dell'articolo 49, comma 4; k) le varianti necessarie per disporre l'inedificabilità delle destinate all'insediamento, nei casi previsti dall'articolo 45, comma Per le varianti indicate nel comma 2 si applicano le disposizioni per la formazione del piano, con la riduzione a metà dei termini previsti dall'articolo 37, e si prescinde dalle forme di pubblicità previste dall'articolo 37, comma 1. La struttura provinciale competente in materia di urbanistica valuta l'esigenza di indire la conferenza di pianificazione prevista dall'articolo 37, in relazione all'importanza e alla complessità della variante. Se è indetta la conferenza si applicano i termini indicati nell'articolo 37, commi 5 e 6, e nell'articolo 38. Se non indice la conferenza, la struttura si esprime sulla variante con proprio parere entro quarantacinque giorni dalla data di ricevimento della proposta di variante. Se non sono pervenute osservazioni e se il parere unico conclusivo della conferenza di pianificazione o il parere del servizio non contengono prescrizioni, indicazioni di carattere orientativo o altri rilievi, si prescinde dall'adozione definitiva prevista dall'articolo 37, comma Nella deliberazione di adozione delle varianti ai PRG sono espressamente indicate le motivazioni circa l'esistenza di una delle condizioni previste dal comma 2. 4
5 VARIANTE URBANISTICA Il Comune di Aldeno a suo tempo aveva impostato dei sistemi strutturali individuando una serie di interventi destinati a dare una nuova organizzazione urbana al proprio territorio. In questo senso erano stati indicati dei criteri nuovi per il proprio abitato, proponendoli come piani strutturali per questa organizzazione. Uno di questi piani riguarda la mobilità che, sebbene sia un tema tra i più sentiti del paese in quanto incide sulla qualità della vita delle persone, è uno dei più complessi da affrontare. La mobilità dovrà essere basata su alcuni principi cardine: necessità di utilizzare l'auto privata per gli spostamenti la ove il servizio pubblico non sempre garantisce valide risposte rispetto a varie e complesse esigenze; necessità di creare percorsi protetti interni: percorsi a mobilità lenta per il collegamento delle principali zone del paese (polo scolastico, parco Albere, zona servizi del centro storico, percorsi e sentieri montani, ecc), separando, ove possibile, il transito pedonale da quello veicolare oppure disincetivando i flussi di transito veicolare in alcune zone o in alcune fasce orarie critiche. Il piano dovrà essere uno strumento programmatico che ha come obiettivo quello di individuare un insieme organico di interventi infrastrutturali che comprendono parcheggi, percorsi protetti pedonali, strade di penetrazione o di scorrimento necessarie ad una corretta pianificazione del sistema viario del paese. I problemi affrontati richiedono soluzioni importanti da abbinare ad altrettanti impegni finanziari per migliorare il livello del servizio della realtà locale al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il finanziamento, in questo caso, non avviene per singole opere, ma per obiettivi. Tali obiettivi si possono sintetizzare, a livello indicativo ma non esaustivo, in: - miglioramento della sicurezza stradale; - istituzione e miglioramento di percorsi interni da dediare alla mobilità lenta; - riduzione di inquinamento acustico e ambientale; - individuazione di per parcheggio. La presente variante riguarda alcune per parcheggio, in particolare alcune che hanno raggiunto i 10 anni di efficacia e di durata del vincolo preordinato all esproprio e che impone in questa fase di redazione della variante una verifica puntuale per una reiterazione del vincolo espropriativo oppure un azione correttiva togliendo il vincolo. Nel contempo, la realizzazione di una fascia di parcheggio lungo la via 25 aprile utilizzata come parcheggio di attestazione a ridosso sia del centro storico che del parco Albere ed a servizio della zona scolastica, mentre vengono previsti alcuni stalli nella zona ovest del paese in via Marconi e in via al Bondone. In particolare, la presente variante contiene modifiche al P.R.G. vigente per i seguenti aspetti: 1) decadenza del vincolo preordinato all espropriazione per parcheggi con riclassificazione delle alle funzioni antecedenti il vincolo; 2) modifiche per usi pubblici con previsione di nuove a parcheggio; 5
6 1. DECADENZA DEL VINCOLO PREORDINATO ALL ESPROPRIAZIONE PER PARCHEGGI CON RICLASSIFICAZIONE DELLE AREE ALLE FUNZIONI ANTECEDENTI IL VINCOLO. La variante prevede la decadenza del vincolo preordinato all espropriazione delle destinate a parcheggio prevista dal P.R.G. vigente e la sua riclassificazione alle funzioni antecedenti a tale vincolo: - parcheggio di via Grez; l area ha una superficie di mq Viene riclassificato come coltura agricola nel P.G.T.I.S.; - parcheggio di via Marconi; l area ha una superficie di mq Viene riclassificato come orti e giardini nel P.G.T.I.S.; - parcheggio di via D. Chiesa; l area ha una superficie di mq Viene riclassificata come orti e giardini nel P.G.T.I.S.; - parcheggio di via Borelli; l area ha una superficie di mq Viene riclassificata nel seguente modo: p.ed. 800 unità edilizia costituente volume accessorio (volume prospiciente via Borelli) p.ed. 800 Ristrutturazione edilizia (volume interno a via Borelli) p.ed. 625 Ristrutturazione edilizia - parcheggio di via Verdi; l area ha una superficie di mq Viene riclassificato come verde privato nel P.R.G.; 2. MODIFICHE AREE PER USO PUBBLICO CON PREVISIONE DI NUOVE AREE A PARCHEGGIO. 2.1 La variante prevede la riduzione di un area a parcheggio in via Marconi per una superficie di mq. 919, l'ampliamento di un'area a parcheggio sempre in via Marconi (sul sedime di un edificio fatiscente dove il P.G.T.I.S. ne prevede la demolizione) per mq. 88 e due su via al Bondone per complessivi mq. 289; l'area era classificata come area a bosco e in fasce e zone di rispetto stradale. 2.2 La variante prevede l'inserimento di una nuova area a parcheggio di mq limitrofa alla via 25 aprile; l area risulta classificata dal P.R.G. vigente come area a verde privato da tutelare. Il parcheggio, oltre che servire la zona scolastica (scuola media, scuola elementare, scuola materna e asilo nido), serve anche come parcheggio di attestazione per le persone che frequentano il parco Albere, il parco Arione ed il Centro Storico. Complessivamente le destinate a parcheggio, di cui al punto 1. vengono ridotte di mq , mentre vengono aumentate,come descritto al punto 2., di mq
7 VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RISCHIO. All interno della procedura che prevede l approvazione da parte della Giunta provinciale di nuovi P.R.G. o loro modifiche, risulta necessario operare una valutazione preventiva degli effetti che le nuove previsioni urbanistiche causano sulla cartografia del rischio idrogeologico. A tal fine si propone la sovrapposizione tra le nuove classi di uso del suolo previste dalla variante in oggetto e le classi di pericolo desunte dalla cartografia della pericolosità idrogeologica. Nella tabella seguente si esplicita, per la variante in esame, la classe di rischio idrogeologico che viene ad assumere l ambito interessato dall intervento. 7
8 MODIFICHE AREE PER USO PUBBLICO CON PREVISIONE DI NUOVE AREE A PARCHEGGIO.
9 Parcheggio via 25 aprile P.R.G. VIGENTE P.R.G. VARIANTE PROPRIETA E SUPERFICI INTERESSATE DALLA VARIANTE PROPRIETA PARTICELLE CATASTALI CATASTALE ESPROPRIO Comune di Aldeno p.f Cramerotti Marco p.f. 1437/ Cramerotti Marco p.f. 1437/ Perini Mario p.f. 1437/ P.G.U.A.P. Valutazione preventiva del rischio generato da nuove previsioni urbanistiche (punto B4 dell allegato alla Delibera G.P.n.1984, dd ) PGUAP VIGENTE CARTA DEL VALORE D USO DEL SUOLO PGUAP CARTA DELLA PERICOLOSITA IDROGEOLOGICA VIGENTE CLASSI D'USO DEL SUOLO P.G.U.A.P. CLASSI DI PERICOLO DESCR SIGLA VALORE DESCR PESO 9 CLASSE DI RISCHIO IDROGEOLOGICO CLASSE DESCR VALORE (valore uso)x(peso pericolo) ricreative RIC 0,45 basso 0,4 0,18 R1 VARIANTE parcheggio VIASEC 0,48 basso 0,4 0,19 R1 moderato moderato
10 Parcheggio via Marconi P.R.G. VIGENTE P.R.G. VARIANTE PROPRIETA E SUPERFICI INTERESSATE DALLA VARIANTE PROPRIETA PARTICELLE CATASTALI CATASTALE ESPROPRIO Eredi Baldo Lanfranco p.f. 63/2 mq. 148 mq. 148 Eredi Baldo Lanfranco 1/2 Goller Vilma ½ Eredi Baldo Lanfranco ½ Goller Vilma ½ Dallago Ferdinando ½ Beozzo maria teresa ½ Dallago Ferdinando ½ Beozzo maria teresa ½ p.f. 63/3 mq. 86 mq. 86 p.f. 63/1 mq. 33 mq. 33 p.f. 66/1 mq. 979 mq. 58 p.f. 65/1 mq. 256 mq. 256 P.G.U.A.P. Valutazione preventiva del rischio generato da nuove previsioni urbanistiche (punto B4 dell allegato alla Delibera G.P.n.1984, dd ) PGUAP CARTA DEL VALORE D USO DEL SUOLO PGUAP CARTA DELLA PERICOLOSITA IDROGEOLOGICA 10
11 VIGENTE CLASSI D'USO DEL SUOLO P.G.U.A.P. CLASSI DI PERICOLO DESCR SIGLA VALORE DESCR PESO CLASSE DI RISCHIO IDROGEOLOGICO CLASSE DESCR VALORE (valore uso)x(peso pericolo) residenziali ABI 1,00 basso 0,4 0,4 R2 VARIANTE parcheggio VIASEC 0,48 basso 0,4 0,19 R2 VIGENTE residenziali ABI 1,00 medio 0,8 0,8 R3 VARIANTE parcheggio VIASEC 0,48 medio 0.8 0,38 R2 Area a VIGENTE bosco BOS 0,15 elevato 1 0,15 R1 VARIANTE parcheggio VIASEC 0,48 elevato 1 0,48 R1 medio medio elevato medio moderato moderato 11
12 DECADENZA DEL VINCOLO PREORDINATO ALL ESPROPRIAZIONE PER PARCHEGGI CON RICLASSIFICAZIONE DELLE AREE ALLE FUNZIONI ANTECEDENTI IL VINCOLO. 12
13 Parcheggio via Grez P.R.G. VIGENTE P.R.G. VARIANTE PROPRIETA E SUPERFICI INTERESSATE DALLA VARIANTE PROPRIETA Maistri Antonella Maistri Claudio Maistri Damiana Maistri Loreta Maistri Vigilio Sperandio Liliana PARTICELLE CATASTALI CATASTALE ESPROPRIO p.f. 30/ P.G.U.A.P. Valutazione preventiva del rischio generato da nuove previsioni urbanistiche (punto B4 dell allegato alla Delibera G.P.n.1984, dd ) PGUAP VIGENTE CARTA DEL VALORE D USO DEL SUOLO PGUAP CARTA DELLA PERICOLOSITA IDROGEOLOGICA VIGENTE VARIANTE CLASSI D'USO DEL SUOLO P.G.U.A.P. CLASSI DI PERICOLO DESCR SIGLA VALORE DESCR PESO 13 CLASSE DI RISCHIO IDROGEOLOGICO CLASSE DESCR VALORE (valore uso)x(peso pericolo) residenziali ABI 1,00 basso 0,4 0,4 R2 agricole AGRI 0,23 basso 0,4 0,09 R0 medio trascurabile
14 Parcheggio via Marconi P.R.G. VIGENTE P.R.G. VARIANTE PROPRIETA E SUPERFICI INTERESSATE DALLA VARIANTE PROPRIETA Dallago Ferdinando ½ Beozzo maria teresa ½ PARTICELLE CATASTALI CATASTALE ESPROPRIO p.f. 66/1 mq. 979 mq. 58 P.G.U.A.P. Valutazione preventiva del rischio generato da nuove previsioni urbanistiche (punto B4 dell allegato alla Delibera G.P.n.1984, dd ) PGUAP VIGENTE CARTA DEL VALORE D USO DEL SUOLO PGUAP CARTA DELLA PERICOLOSITA IDROGEOLOGICA VIGENTE VARIANTE CLASSI D'USO DEL SUOLO P.G.U.A.P. CLASSI DI PERICOLO DESCR SIGLA VALORE DESCR PESO CLASSE DI RISCHIO IDROGEOLOGICO CLASSE DESCR VALORE (valore uso)x(peso pericolo) residenziali ABI 1,00 basso 0,4 0,4 R2 Aree ricreative RIC 0,45 basso 0,4 0,18 R1 medio moderato 14
15 Parcheggio via D. Chiesa P.R.G. VIGENTE P.R.G. VARIANTE PROPRIETA E SUPERFICI INTERESSATE DALLA VARIANTE PROPRIETA PARTICELLE CATASTALI CATASTALE ESPROPRIO Giuliani Silvano p.f. 1087/ P.G.U.A.P. Valutazione preventiva del rischio generato da nuove previsioni urbanistiche (punto B4 dell allegato alla Delibera G.P.n.1984, dd ) PGUAP VIGENTE CARTA DEL VALORE D USO DEL SUOLO PGUAP CARTA DELLA PERICOLOSITA IDROGEOLOGICA VIGENTE VARIANTE CLASSI D'USO DEL SUOLO P.G.U.A.P. CLASSI DI PERICOLO DESCR SIGLA VALORE DESCR PESO CLASSE DI RISCHIO IDROGEOLOGICO CLASSE DESCR VALORE (valore uso)x(peso pericolo) residenziali ABI 1,00 basso 0,4 0,4 R2 Aree ricreative RIC 0,45 basso 0,4 0,18 R1 medio moderato 15
16 Parcheggio via Borelli P.R.G. VIGENTE P.R.G. VARIANTE PROPRIETA E SUPERFICI INTERESSATE DALLA VARIANTE PROPRIETA PARTICELLE CATASTALI CATASTALE ESPROPRIO Cont Aldo con 1/2 Baldo Danila con 1/2 p.ed Coser Adriana p.ed P.G.U.A.P. Valutazione preventiva del rischio generato da nuove previsioni urbanistiche (punto B4 dell allegato alla Delibera G.P.n.1984, dd ) PGUAP VIGENTE CARTA DEL VALORE D USO DEL SUOLO PGUAP CARTA DELLA PERICOLOSITA IDROGEOLOGICA CLASSI D'USO DEL SUOLO P.G.U.A.P. CLASSI DI PERICOLO DESCR SIGLA VALORE DESCR PESO CLASSE DI RISCHIO IDROGEOLOGICO CLASSE DESCR VALORE (valore uso)x(peso pericolo) VIGENTE parcheggio VIASEC 0,48 medio 0,8 0,38 R2 VARIANTE residenziali ABI 1,00 medio 0,8 0,8 R3 medio elevato 16
17 Parcheggio via Verdi P.R.G. VIGENTE P.R.G. VARIANTE PROPRIETA E SUPERFICI INTERESSATE DALLA VARIANTE PROPRIETA PARTICELLE CATASTALI CATASTALE ESPROPRIO Mazzurana Danilo p.f P.G.U.A.P. Valutazione preventiva del rischio generato da nuove previsioni urbanistiche (punto B4 dell allegato alla Delibera G.P.n.1984, dd ) PGUAP VIGENTE CARTA DEL VALORE D USO DEL SUOLO PGUAP CARTA DELLA PERICOLOSITA IDROGEOLOGICA VIGENTE VARIANTE CLASSI D'USO DEL SUOLO P.G.U.A.P. CLASSI DI PERICOLO DESCR SIGLA VALORE DESCR PESO CLASSE DI RISCHIO IDROGEOLOGICO CLASSE DESCR VALORE (valore uso)x(peso pericolo) residenziali ABI 1,00 basso 0,4 0,4 R2 Aree ricreative RIC 0,45 basso 0,4 0,18 R1 medio moderato 17
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