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1 Insieme per una scuola di successo rete di Apricena Lesina San Severo 16 aprile anno San Paolo Civitate

2 La scuola delle Indicazioni Nazionali TECNOLOGIE SOCIALIZZAZIONE COOPERAZIONE LABORATORIO Contegreco 29 gennaio 2014

3 Facciamo un gioco con Wordle

4 Certificazione delle competenze

5 Profilo dello studente in uscita Sia i documenti relativi alla Scuola del Primo Ciclo che quelli relativi agli Istituti del riordino ci danno il cosiddetto Profilo dello studente in uscita stabilendo in questo modo qual è la direzione da seguire per programmare: dalla fine. Ecco la programmazione a ritroso, ovvero da questa fine condivisa cominciare a ricostruire i tasselli che segneranno il cammino, il corso, in latino in curriculum. Se progettassimo veramente a partire dalle competenze in uscita, il nostro modo di programmare dovrebbe risultare sconvolto; se così non è significa che non abbiamo messo a fuoco l oggetto.

6 Certificazione delle competenze CERTIFICARE COMPETENZE IN USCITA VALUTARE SERIAMENTE COMPETENZE SVILUPPARE PERCORSI PER COMPETENZE PROGETTARE DALL INIZIO PER COMPETENZE IL DOCENTE DEVE POSSEDERE UNA NUOVA E DIVERSA PROFESSIONALITA DISCIPLINARE PROGETTUALE DIDATTICA VALUTATIVA

7 Comprendere che Non si può sfondare una porta chiusa ma bisogna lavorare per COSTRUIRE LA CHIAVE per aprirla

8 A che punto siamo? Le competenze sono obiettivi a lungo termine che il ministero ci indica sotto forma di traguardi da raggiungere, ma esse per essere osservate hanno bisogno delle prestazioni e queste le devono costruire i docenti a partire dalle competenze. Alcune volte i docenti, involontariamente, lavorano in un modo che può avvicinarsi molto alla didattica per competenze: far organizzare la gita scolastica ai ragazzi, mettere su uno spettacolo teatrale da zero, fare produrre materiali pubblicitari (file, brochure, etc..) ai ragazzi per avere nuove iscrizioni nel proprio istituto; quello che manca, però, è una progettazione consapevole alla base, ed un percorso pianificato che possa alla fine permettere di valutare quanto gli studenti hanno fatto.

9 A quali domande cerchiamo risposta? Cosa sono le competenze? Come si valutano? Quanto e come occorre cambiare? Bisogna proprio? Qual è il senso di questo tipo di didattica? Cosa ci guadagna il docente? Cosa ci guadagna lo studente?

10 2 nodi fondamentali Il docente L ambiente di apprendimento Contegreco 29 gennaio 2014

11 La rivoluzione La portata innovativa del costrutto di competenza e la complessità che risiede nelle sue implicazioni didattiche e valutative sono tali da richiedere agli istituti scolastici una riorganizzazione sotto diversi aspetti

12 La rivoluzione Diventa fondamentale la funzione docente, perno principale attorno al quale costituire una decisiva attivazione di percorsi di ricerca rigorosi, distribuiti sugli ambiti della pedagogia e della valutazione.

13 La rivoluzione Senza questo essenziale e fattivo cambio di marcia, sappiamo molto bene che le richieste nazionali ed europee, i documenti ufficiali come Indicazioni Nazionali o Linee guida ministeriali sono destinate - come spesso è già accaduto in passato, modificando soltanto il lessico in superficie - a cadere nel vuoto o, al massimo, a risolversi in una serie inefficiente di adempimenti burocratici di facciata.

14 Dall aula all ambiente di apprendimento Un ambiente di apprendimento è un CONTESTO STRUTTURATO intenzionalmente dal docente che comprende le attività pensate, gli strumenti necessari, le relazioni sociali e affettive, che diventa UNO SPAZIO DI AZIONE DELLA MENTE che può essere fisico e virtuale. (C. Petracca) Contegreco gennaio aprile

15 Il docente L immagine del docente che emerge dalle Indicazioni non è quella tradizionale di chi trasmette informazioni, ma di colui che predispone l ambiente, creando situazioni che mettano gli allievi in condizione di imparare. Egli diventa così un mediatore tra il sapere e gli allievi stessi, con un attività di stimolo che accompagna il loro sviluppo. Contegreco 29 gennaio 2014

16 Professionalità docente Se da una parte è vero che il Ministero sembra delegare al personale della scuola ciò che non riesce a risolvere autonomamente (vedere la certificazione delle competenze), dall altro canto non è più rimandabile un idea di ricerca didattica che esiga una determinata professionalità docente, una professionalità sempre in fieri, complessa e articolata su competenze e scientificità di quanto si va facendo in classe, motivata alla sperimentazione e all individuazione del significato dei diversi modi di fare scuola.

17 La didattica Dietro la didattica che un docente utilizza, dietro ogni didattica, c è un vero e proprio sistema, implicito od esplicito, di modelli psico-pedagogici che implicano una serie di idee in merito alla concezione che si ha della società, del sapere, della persona, dell apprendimento e della scuola. La didattica è una questione molto complessa. Anche il come parliamo è didattica. La DIDATTICA è pratica complessa ad alta densità scientifica SAPERE COMUNICATIVO SAPERE PSICOLOGICO SAPERE SOCIALE SAPERE PROCEDURALE SAPERE VALUTATIVO SAPERE PROGETTUALE SAPERE DISCIPLINARE SAPERE PEDAGOGICO Art Profilo Professionale Docente 1. Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti [ ]

18 Che tipo di didattica ci viene richiesta oggi? La didattica che oggi ci viene richiesta dalla ricerca scientifica e dalla norma, parte da: - una concezione democratica della società, che fonda l idea di cittadinanza sul sapere diffuso e che garantisce a ciascuno il diritto all istruzione; - una concezione della persona come globalità affettivo-emotiva, relazionale, cognitiva, etica e come soggetto attivo e interattivo di una comunità; - una concezione della scuola come spazio di costruzione condivisa di significati, funzionale allo sviluppo della persona e allo sviluppo civile ed economico del Paese intero;

19 Che tipo di didattica ci viene richiesta oggi? - una concezione del sapere scolastico come sistema di saperi formali epistemologicamente fondati e funzionalmente integrabili; - una concezione dell apprendimento come processo dinamico di costruzione di significati e come sviluppo di abilità funzionali alla gestione consapevole di contesti personali e sociali (strumenti culturali per governare l esperienza); - una concezione dell insegnamento come mediazione, operata dal docente in un definito ambiente d apprendimento, tra il soggetto che apprende e l oggetto di apprendimento.

20 La persona intera Nelle situazioni di realtà la persona è intera: c è una parte intellettuale, una parte relazionale, una componente emotiva e una valoriale che nei contesti artefatti d aula non possono venir fuori, in quei casi la persona non è intera

21 La competenza richiede la persona intera Acquisire un sapere Metterlo in pratica Agire in un contesto diverso con tutta la persona: saper essere

22

23 Funzionalità del sapere Grazie alla competenza possiamo parlare di funzionalità del sapere anche se ciò può far storcere il naso a quanti nella scuola italiana, ma forse alla cultura stessa che si è formata nel percorso di costituzione dell istruzione pubblica e privata nazionale, hanno sempre considerato il sapere come qualcosa di autoreferenziale alla scuola e, quindi, il docente come unico depositario del sapere offerto allo studente che, a sua volta, lo restituisce in modo quanto più conforme a come gli era stato elargito. anche sulla spendibilità del sapere ci sono stati dei fraintendimenti.

24 Apprendimento situato Approccio deve essere situato, il sapere diventa spendibile in situazioni ben precise (come per le lingue, mentre nelle altre discipline la situazione non esiste). Utilizzare le situazioni per far apprendere e far apprendere per usare in situazione. Non posso ancora considerare il sapere per il sapere, il sapere fine a se stesso, ma devo entrare nell ottica che bisogna costruire un sapere complesso. Riferire un contenuto, ad esempio Giulio Cesare, non serve a molto. È necessario mettere a fuoco, manipolare, applicare quanto so ad una situazione nuova. Non esistono apprendimenti singoli, molecolari che possano essere considerati funzionali. Con un sapere devo capire cosa ci posso fare.

25 La competenza è in progress Uno sguardo molto lungo La competenza è in progress: non ci viene certificata e stiamo a posto, è qualcosa che incrementa col sapere globale. Giulio Cesare non finisce dove finisce il suo spazio sulla pagina del libro e si va avanti. Bisogna avere lo sguardo lungo.

26 Il riutilizzo delle conoscenze Rispetto alla definizione di competenza ci sono alcuni fattori fondamentali e bisogna individuarli nel contesto (e nella motivazione) e nell utilizzo. Cosa succede quando riutilizzo una conoscenza ed una abilità acquisite? La scuola, quella italiana almeno, non si è mai posta il problema dell utilizzo delle conoscenze. Docenti preparatissimi nella propria disciplina di fronte all ipotesi di un riutilizzo concreto di conoscenze disciplinari trovano grandi difficoltà. Le conoscenze e le abilità che si possiedono vanno integrate e finalizzate ad uno scopo sia esso privato o sociale.

27 Il contesto Il contesto diventa una categoria interpretativa della fruibilità del sapere dello studente e di quello che il docente costruisce a riguardo. Bisogna insegnare i ragazzi a comprendere e interpretare i contesti della contemporaneità. Che significa parlare in termini di contesti reali di contemporaneità. Quali sono, quelli locali e globali e reali del ragazzo.? Dare cornici di senso categorie e metodi interpretativi degli stimoli e della realtà.

28 Le competenze chiave Le competenze chiave sono tutte interdipendenti e ogni volta l accento è posto sul pensiero critico, la creatività, l iniziativa, la capacità di risolvere problemi, la valutazione del rischio, la presa di decisioni e la gestione costruttiva delle emozioni.

29 Competenze chiave europee

30 La conoscenze per le competenze Le conoscenze per le competenze devono essere significative persistenti trasferibili La competenza si fonda sul processo di transfert: apprendiamo e facciamo cose in funzione di quello che sappiamo. Io stasera, qui, sono uno, ma quello che dico si trasferisce in voi in base alle cose che di cui siete già in possesso. Tutto ciò che è molecolare, staccato dal resto, non dà origine a transfert, non è trasferibile.

31 Attività

32 - differenza tra obiettivi specifici dei apprendimento e competenze -troppi contenuti - finalizzare le conoscenze alle competenze: come fare? - valutazione delle competenze - considerare le capacità dell alunno - come si collegano i campi di esperienza con le Discipline -Come si attua il curricolo verticale? Quali azioni concrete? - Realtà esterna VS Scuola

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