PROGETTUALITA DIDATTICA DIPARTIMENTO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

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1 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 1 di 25 Anno Scolastico PROGETTUALITA DIDATTICA DIPARTIMENTO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Classi 5AAU e 5AAE DATI IN EVIDENZA IN PREMESSA (richiami al Regolamento dell Obbligo di Istruzione, alle Linee Guida del I, II Biennio e del Quinto Anno, al POF ed alla progettualità d Istituto) L indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica propone una formazione polivalente che unisce i principi, le tecnologie e le pratiche di tutti i sistemi elettrici, rivolti sia alla produzione, alla distribuzione e all utilizzazione dell energia elettrica, sia alla generazione, alla trasmissione e alla elaborazione di segnali analogici e digitali, sia alla creazione di sistemi automatici. Grazie a questa ampia conoscenza di tecnologie i diplomati dell indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica sono in grado di operare in molte e diverse situazioni: organizzazione dei servizi ed esercizio di sistemi elettrici; sviluppo e utilizzazione di sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; utilizzazione di tecniche di controllo e interfaccia basati su software dedicati; automazione industriale e controllo dei processi produttivi, processi di conversione dell energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo; mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale. La padronanza tecnica è una parte fondamentale degli esiti di apprendimento. L acquisizione dei fondamenti concettuali e delle tecniche di base dell elettrotecnica, dell elettronica, dell automazione delle loro applicazioni si sviluppa principalmente nel II biennio. La progettazione, lo studio dei processi produttivi e il loro inquadramento nel sistema aziendale sono presenti in tutti e tre gli ultimi anni, ma specialmente nel quinto vengono condotte in modo sistematico su problemi e situazioni complesse. L attenzione per i problemi sociali e organizzativi accompagna costantemente l acquisizione della padronanza tecnica. In particolare sono studiati, anche con riferimento alle normative, i problemi della sicurezza sia ambientale sia lavorativa METODOLOGIA E STRUMENTI Si effettueranno, in generale, lezioni frontali con ampio spazio al dialogo tra l Insegnante e gli studenti. Si cercherà di far acquisire agli allievi un adeguato metodo di studio. Si organizzerà il lavoro, sia in aula che in laboratorio, dividendo gli studenti in gruppi di lavoro e si svilupperanno esperienze nei laboratori di competenza con l obiettivo principale di trasmettere agli allievi un metodo di lavoro sperimentale; saranno richieste precisione e puntualità nelle consegne. Gli strumenti utilizzati saranno: il libro di testo, fotocopie, manuali tecnici, cataloghi tecnici e si farà, inoltre, uso di pacchetti software di simulazione, materiali per impianti elettrici civili ed automazione industriale. Per i dettagli si rimanda alle programmazioni dei singoli Docenti. VERIFICHE (tipologia e numero per ogni Periodo) Tutte le verifiche devono contenere al loro interno i criteri di valutazione, giustificanti i punteggi assegnati e la valutazione attribuita Le prove di verifica verteranno in massima parte sugli argomenti fondamentali del corso per appurare l acquisizione di conoscenze e abilità secondo livelli minimi di apprendimento necessari; esse saranno

2 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 2 di 25 tali da individuare i livelli di conoscenza dell allievo, mirando ad accertare sia una valutazione formativa sia sommativa. Le prove saranno inoltre strutturate in modo da verificare le competenze acquisite dagli studenti. Sono previste: un numero minimo di tre prove tra scritto ed orale per ciascun quadrimestre; un numero minimo di una o due prove pratiche al primo quadrimestre, anche con riguardo alla data di utilizzo dei laboratori, e due prove pratiche al secondo. La valutazione per il secondo biennio è espressa con voto unico per ogni. Il voto sulle prove pratiche di laboratorio avrà un peso sulla valutazione globale, di ogni scolastico, secondo la seguente tabella: Tabella di valutazione Voto Pratico Media Prove Scritte+Orali Media Relazioni Pratico ,5 0, ,5 1 1, , Max 2 Max 2 Max 2 La valutazione per le verifiche sarà basata su una scala fino a 15, corrispondente al voto 10, mentre 10 punti corrisponderà al voto 6. La corrispondenza fra punti e voti è riportata nella seguente tabella: Tabella di corrispondenza punti / voti Punti Voto ,5 4 4,5 5 5,5 6 6, Per le prove scritte, sarà sempre presentata la corrispondenza tra punti e voto, come anche i criteri di valutazione. L attribuzione del punteggio ad ogni quesito sarà legata ad una griglia di valutazione i cui criteri terranno conto della conoscenza dei contenuti, della conoscenza di regole e procedure di calcolo, della competenza d applicazione di queste procedure ed eventualmente della capacità di utilizzare le conoscenze acquisite per risolvere un problema secondo la seguente tabella

3 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 3 di 25 Tabella griglie di valutazione indicatori descrittori punti PUNTEGGIO PARZIALE POSSESSO DI CONOSCENZE SPECIFICHE LIVELLO DI COMPETENZA NELLA APPLICAZIONE DI METODI, PROPRIETA E PROCEDURE SPECIFICHE CHIAREZZA E CORRETTEZZA FORMALE NELL ESECUZIONE TOTALE (A+B+C+D+E) gravemente lacunoso 1 insufficiente 2-3 sufficiente 4 adeguato 5 ottimo 6 errori gravi 1-2 parziale, imprecisa 3 sufficiente 4 adeguato 5 ottimo 6 confuso 1 sufficiente 2 corretta, coerente e 3 ordinata A A A A B B B B C C C C D D D D E E E E TOTALE PARZIALE In generale, ai fini della valutazione degli obiettivi specifici, i criteri e i punteggi massimi utilizzati saranno definiti in base al tipo di verifica. Comunque, a seconda dei casi, la griglia potrà differire da quella proposta. Per la valutazione del profitto in punti, si farà riferimento anche ai descrittori dei voti riportati nella tabella allegata e ricavati dal P.O.F. d Istituto.

4 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 4 di 25 Tabella descrittori dei voti Voto DESCRITTORE 1/2 (Profitto nullo o quasi) rifiuto di prova o assenza di risposta o sviluppo degli argomenti appena abbozzato. (Prova molto scadente o decisamente scarsa) la prova ha pochissimi elementi positivi a causa 3 della mancata comprensione delle questioni poste e/o della conoscenza lacunosa degli argomenti e/o della scorrettezza dell esposizione. (Prova gravemente insufficiente) comprensione parziale dei problemi affrontati, lacune gravi 4 nella preparazione, rispondenza inadeguata alle consegne, lavoro (discorso) disorganizzato e scorretto anche dal punto di vista formale. (Prova insufficiente) comprensione imprecisa dei quesiti, conoscenze limitate, rispondenza 5 incompleta alle consegne, struttura approssimativa del lavoro, inesattezze anche dal punto di vista formale. (Prova sufficiente) comprensione complessiva dei problemi, conoscenza dell argomento con 6 qualche lacuna in parti non essenziali, rispondenza corretta, anche se con qualche limite, alle consegne, strutturazione semplice del lavoro ma coerente, qualche imprecisione (nei calcoli o nell esposizione). (Prova discreta) comprensione precisa dei problemi, conoscenza quasi completa anche se non 7 sempre approfondita, rispondenza alle consegne pertinente ed articolata, strutturazione organica del lavoro pur con qualche imprecisione concettuale o formale, esposizione chiara. (Prova buona) comprensione precisa dei quesiti, conoscenza ampia degli argomenti con 8 approfondimenti significativi, rispondenza alle consegne corretta, strutturazione organica del lavoro e del discorso con qualche elaborazione personale, precisione formale, flessibilità di utilizzo. (Prova ottima) comprensione precisa dei quesiti e rispondenza completa alle consegne, 9/10 padronanza concettuale ed espositiva sicura, incisiva, approfondita e flessibile, originalità nelle soluzioni e/o capacità metacognitive. La valutazione degli allievi verrà alla fine formalizzata esprimendo un voto numerico dall'1 al 10 che sarà legato al punteggio totale raggiunto attraverso la griglia di valutazione e legato alla tabella di corrispondenze prima riportata. Per le prove orali, il voto sarà espresso in una scala compresa tra 1 e 10. Come per le prove scritte, si farà riferimento ai descrittori dei voti riportati nella tabella precedente. La valutazione degli allievi terrà conto anche: a) della progressione dell apprendimento; b) dell'impegno inteso sia come disponibilità alla quantità di studio richiesta sia come capacità di organizzare il proprio lavoro (individuale o di gruppo), con riferimento anche ai compiti per casa negli aspetti di continuità, puntualità e precisione; c) della qualità alla partecipazione in classe, definita dal complesso degli atteggiamenti dello studente nei confronti del lavoro comune durante le lezioni, con particolare riferimento all attenzione dimostrata in classe, alla capacità di attenzione mantenuta nel perseguire un determinato obiettivo, all interesse verso il dialogo educativo (codici valutativi dell impegno / partecipazione / comportamento: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente); d) delle frequenza intesa come presenza alle lezioni (codici valutativi della frequenza: regolare, abbastanza regolare, con assenze mirate, discontinua, molto discontinua) PROVE COMUNI e/o PROVA ESPERTA (indicare classi e di somministrazione)

5 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 5 di 25 Considerato che le classi 5AET e 5AAU fanno capo a due diverse articolazioni, pur all interno dello stesso indirizzo, non sono previste prove comuni tra esse. Per quanto concerne le prove esperte, si rimanda a quanto espresso nel verbale allegato al dipartimento in data 22/09/2015. PROGETTI (sviluppo di contenuti/abilità disciplinari e/o interdisciplinari, attività laboratoriali, strutturazione di UDA) Si rinvia alle programmazioni dei singoli docenti e ai documenti del consiglio di classe PROPOSTE DI AGGIORNAMENTO Eventuali proposte di aggiornamento verranno eventualmente definite in seguito. Castelfranco Veneto, 20/10/2015 Il Responsabile di Dipartimento Prof. Franco Testa

6 PROGETTUALITA di TPSEE Istituto Tecnico Tecnologico E. Barsanti Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 6 di 25 CLASSE 5AAE N. ore settimanali 6. x 33 settimane = ore 198 N. ore previste = 90 % ore = 178 N. ore effettive = ore. Conoscere e saper applicare i principali metodi per il dimensionamento e la verifica delle condutture elettriche, con particolare riferimento a quelle in bassa tensione. Saper calcolare le correnti di corto circuito nei vari punti di impianti MT e BT di media complessità, per diversi tipi di guasto; Saper scegliere, determinandone le caratteristiche, i sistemi di manovra e di protezione contro le sovracorrenti per impianti MT e BT di media complessità. Calcolo elettrico delle linee RL Lo studio di questo modulo consentirà allo studente di: Conoscere i parametri elettrici e gli schemi equivalenti di una linea elettrica; Conoscere e saper calcolare il rendimento e la variazione di tensione di linee per media e bassa tensione; Lo studente sarà anche in grado di: scegliere e applicare i principali metodi di calcolo delle condutture elettriche di bassa tensione. Dimensionamento di linee in cavo in bassa tensione con i Metodi della V% ammissibile, della cdt unitaria e dei Momenti Amperometrici Linea aperta con carichi distribuiti e diramati Calcoli effettivi delle Perdite, del rendimento e della V% Sezioni minime delle condutture elettriche. Sovracorrenti - Apparecchi di manovra e protezione Lo studio di questo modulo consentirà allo studente di: Conoscere le cause e le caratteristiche delle sovracorrenti e il loro effetto sul funzionamento degli impianti; Conoscere le caratteristiche funzionali degli apparecchi di manovra e di protezione; Conoscere i requisiti richiesti dalla normativa ai sistemi di protezione. Lo studente sarà anche in grado di: calcolare i valori delle sovracorrenti nei vari punti di impianti semplici di media e bassa tensione; scegliere i sistemi di protezione dalle sovracorrenti relativi agli imp. utilizzatori in media e bassa tensione e ai motori elettrici. Sovracorrenti Generalità - Sollecitazione termica per sovraccarico Corrente di corto circuito - Fattore di cresta Sollecitazione termica per corto circuito Integrale di Joule Sollecitazione elettrodinamica (casi cc e ca monofase). Apparecchi di manovra Classificazione Arco elettrico e sue modalità di estinzione Interruttori MT e caratteristiche funzionali Sezionatori e interruttori di manovra Contattori. 2

7 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 7 di 25 Saper eseguire il dimensionamento di massima di una cabina elettrica di media complessità e saperne disegnare lo schema unifilare; Saper dimensionare impianti di rifasamento in bassa tensione di media complessità. Protezione dalle sovracorrenti Relè termici e magnetici Caratteristiche di intervento Protezione magnetotermica Interruttori automatici per bassa tensione Fusibili e loro caratteristica di intervento Caratteristiche funzionali dei fusibili Protezione dei cavi dai sovraccarichi e dai corto circuiti Schemi per la determinazione della Icc e suo calcolo Icc minima Protezione di Back-up Selettività tra dispositivi di protezione Protezione dei M.A.T.: cosφ di avviam. e sovracorr. di spunto Protezione con avviatore e fusibili/relè magn., con interrutt. e contattore e con salvamotore elettrico. Cabine elettriche / impianti di illuminazione e rifasamento Lo studio di questo modulo consentirà allo studente di: Conoscere le problematiche relative alla trasformazione e alla distribuzione dell energia elettrica; Conoscere la struttura e i componenti delle cabine elettriche MT/BT; Conoscere le tipologie e le tecniche di distribuzione dell energia elettrica; Conoscere le grandezze fisiche e i componenti degli impianti di illuminazione; Conoscere i sistemi per il rifasamento degli impianti di bassa tensione; Conoscere la Normativa di riferimento dei componenti e degli impianti elettrici più comuni. Lo studente sarà anche in grado Cabine elettriche Generalità, schemi tipici Ridondanze: attiva, in attesa e a magazzino Dimensionamento componenti lato MT Riferimenti particolari alle Norme CEI 0-2/0-16/0-21/ 11-1/17-1/17-5/23-3/64-8 Trasformatori MT/BT Dimensionamento dei componenti lato BT Protezioni e loro scelta Protezione dai contatti diretti e indiretti Interruttore differenziale Sistemi TT e TN: circuiti di guasto e prescrizioninormative Stato del neutro nei sistemi trifasi Impianti di terra di media e bassa tensione / 2 2

8 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 8 di 25 di: dimensionare una cabina elettrica di media complessità; Di dimensionare semplici impianti d illuminazione interna; Di dimensionare impianti di rifasamento in bassa tensione di media complessità; Di dimensionare l impianto di terra in media e bassa tensione; Progettare impianti di media complessità in MT e bassa tensione secondo la Normativa vigente. Baricentro elettrico di un impianto Progetto di massima di una cabina elettrica Soluzione di quesiti e progetti di media difficoltà. Impianti elettrici per l illuminazione interna (cenni) Grandezze fotometriche fondamentali Calcolo illuminotecnico con il metodo del flusso totale. Rifasamento degli impianti elettrici Cause di un basso f.d.p. e relative conseguenze Calcolo della potenza reattiva delle batterie di condensatori di rifasamen. Modalità di rifasamento (distribuito, per gruppi, centralizzato a potenza costante e a potenza variabile, misto) Scelta delle apparecchiature di manovra e protezione Rifasamento del Trasformatore (a vuoto e a carico) e del Motore. Quadri elettrici industriali in logica cablata e per automazione in logica programmata Saper progettare, realizzare e documentare semplici impianti elettrici industriali; Lo studio di questo modulo consentirà allo studente di: Realizzare impianti di automazione in logica cablata e programmata che coinvolgono anche la scelta, l installazione, il comando dei motori asincroni trifasi; Saper leggere uno schema elettrico di un quadro per automazione; Conoscere le principali modalità Schemi elettrici industriali Inserzione diretta e temporizzata del motore asincrono trifase - Marcia e inversione di marcia del motore asincrono trifase - Avviamento Y-D - Quadri di comando - Realizzazione pratica di pannelli - Documentazione del progetto - Applicazioni / 2

9 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 9 di 25 costruttive per la realizzazione di un quadro elettrico per automazione; Saper programmare il PLC Siemens S7-300 per semplici cicli di automazione. con PLC - Schemi di comando in logica programmata per gestione cicli di automazione - Uso del software See Electrical per la preparazione degli schemi elettrici di automazione.

10 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 10 di 25 CLASSE 5AAU N. ore settimanali 6. x 33 settimane = ore 198 N. ore previste = 90 % ore = 178 N. ore effettive = ore. Effettua la ricerca guasti negli impianti per automazioni nel settore civile e industriale Adotta misure e dispositivi idonei di protezione e prevenzione. Apparecchi di manovra e di protezione Applicare tecniche elettriche/elettroniche per il buon funzionamento del contattore e del circuito che lo contiene. Dimensionare il circuito di potenza e di comando di un'automazione. Quadri di automazione Il relè termico: tipi, struttura e principio di funzionamento, tecniche di compensazione della temperatura ambiente e mancanza di una fase. Curve caratteristiche corrente tempo. Il sovraccarico del motore asincrono, scelta per via grafica del relè termico contro il sovraccarico. Uso di TA o contattore ausiliario per problemi di coordinamento tra motore e relè termico. Il relè termico elettronico. Fusibili: tipi, struttura e principio di funzionamento, La protezione contro il corto circuito. Il coordinamento tra fusibile, relè e motore. Il salvamotore. Uso delle tabelle per la scelta delle protezioni. Termorilevatori per la protezione termica a termistori, e protettori termici a contatto bimetallico. Applica le normative, nazionali e comunitarie, relative alla sicurezza Eseguire il cablaggio di quadri per semplici automazioni Rappresentare schemi funzionali di componenti circuitali, reti e apparati mediante i software dedicati per la progettazione, l analisi e la simulazione. Quadri elettrici per automazioni: tipi, struttura, calcolo della sovratemperatura interna, disposizione dei componenti sul fronte quadro. Il dimensionamento del trasformatore del circuito di comando. Sicurezza delle macchine

11 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 11 di 25 Applica le normative, nazionali e comunitarie, relative alla sicurezza Analizzare e dimensionare cicli di comando, controllo e segnalazione Elettropneumatica La sicurezza nelle macchine: Analisi dei rischi e prevenzione infortuni nei circuiti di comando 2^ parte. Il contatto di sicurezza: scopo, tecniche costruttive per limitare i rischi legati al non funzionamento, inserzione del contatto di sicurezza all'interno dei circuiti di comando in ac e in dc. Le schede elettroniche per la gestione della sicurezza nelle macchine. Affronta lo studio di una automazione con componenti elettropneumatici. Eseguire: Il comando a due mani per azionare valvole pneumatiche con alimentazioni comuni o separate. L'elettropneumatica: tipi di valvole e cilindri con relativa gestione di semplici cicli di automazione. / 2 Analizza i sistemi di azionamento delle macchine costruendo lo schema a blocchi e la programmazione dei dispositivi. Azionamento delle macchine elettriche Eseguire: Circuiti di comando con relè ausiliari, temporizzatori e contattori: avvio e arresto, inversione di marcia, avviamento Y/D del motore asincrono trifase. Usare il software SEE Electrical Motori elettrici: motori asincroni trifase, motori asincrono monofase, motori autofrenanti, motori a corrente continua, Azionamenti elettronici per motori in corrente continua e per motori asincroni trifase. Macchine accoppiate: motore -pompa, motoriduttore, trasmissione del moto. Il motore brushless. Automazione in logica programmabile 2 Interpreta i dati tecnici del PLC; Affronta lo studio di una automazione in logica cablata e programmata Scrivere un programma per PLC Analizzare un problema di automazione risolvendolo con l'uso del PLC Il PLC: cenni sul- l'hardware del PLC e alla sua programmazione. Studio di semplici cicli di automazione in logica programmata 2 Il controllo di qualità

12 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 12 di 25 Analizza il processo produttivo e la sua collocazione nel sistema economico industriale, individua le caratteristiche per valutarne i principali parametri e interpretarne le problematiche gestionali e commerciali Conoscere i principi della qualità totale, le norme ISO9000, essere in grado di utilizzare le principali tecniche di pianificazione e controllo di un processo. La qualità totale: Il concetto di qualità; la filosofia della qualità totale e il miglioramento continuo. Le norme ISO La certificazione di qualità del prodotto, le tipologie di costo. Costo del ciclo di vita di un prodotto, i costi legati alla qualità La compatibilità ambientale, i costi ambientali. Il sistema di gestione ambientale e il riconoscimento EMAS. La gestione dei rifiuti. 2

13 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 13 di 25 PROGETTUALITA di SISTEMI AUTOMATICI CLASSE 5AET N. ore settimanali 5 x 33 settimane = ore 165 N. ore previste = 90 % ore = 148 N. ore effettive = ore. Modelli matematici dei sistemi e trasformata di Laplace Realizzare modelli matematici di semplici sistemi meccanici Realizzare modelli matematici di semplici sistemi elettrici Utilizzare le trasformate per passare da una rappresentazione di un sistema mediante equazioni differenziali ad una rappresentazione mediante equazioni algebriche Semplificare gli schemi a blocchi di un sistema Sapere utilizzare la trasformata di Laplace per passare da una rappresentazione nel dominio del tempo ad una rappresentazione nel dominio complesso Saper scrivere la funzione di trasferimento di un sistema dato Saper ricavare la trasformata dell uscita in funzione della funzione di trasferimento di un sistema e della trasformata dell ingresso Saper ricavare la funzione di trasferimento equivalente di più blocchi in parallelo, in cascata etc. La trasformata di Laplace, proprietà della trasformata di Laplace, la funzione di trasferimento di un sistema, teorema di convoluzione (solo enunciato), schemi equivalenti nel dominio di s, Blocchi in cascata, blocchi in parallelo, blocchi in retroazione, spostamento di un punto di diramazione, spostamento di un nodo sommatore Comportamento in frequenza delle funzioni di trasferimento Ricavare la risposta in frequenza di un sistema Prevedere il comportamento del sistema alle varie frequenze Saper realizzare i diagrammi di Bode di semplici sistemi del primo e del secondo ordine Diagrammi di Bode: diagramma di una costante, diagramma di un polo di valore reale, diagramma di uno zero di valore reale, diagramma di un polo nell origine, diagramma di uno zero nell origine, diagramma di poli complessi coniugati Risposta nel tempo dei sistemi del 1 e secondo ordine Prevedere la risposta transitoria di un sistema in base alle sue caratteristiche dinamiche Valutare la prestazioni di un sistema in base ai suoi parametri Saper ricavare la risposta al gradino di sistemi di ordine zero, primo e secondo. Determinare le caratteristiche dinamiche di un sistema utilizzando la risposta al gradino. Risposta al gradino di un sistema del primo ordine Risposta al gradino di un sistema del secondo ordine. Caso di equazioni aventi: due radici reali e distinte, un polo dominante, due radici reali e coincidenti, due radici complesse coniugate

14 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 14 di 25 Sistemi di acquisizione dati Analizzare sistemi analogici di acquisizione dati esistenti Modificare sistemi di acquisizione dati esistenti al fine di adattarne le caratteristiche Utilizzare i cataloghi per scegliere il sistemi di acquisizione dati più adatto alle caratteristiche volute Analizzare la stabilità di un sistema in base alle sue caratteristiche Progettare sistemi aventi un grado di stabilità prefissato Valutare la risposta a regime di un sistema, in base alle sue caratteristiche statiche. Valutare la risposta a regime di un sistema, in base disturbi esterni ed alle variazioni parametriche Progettare sistemi aventi specifiche statiche prefissate Sapere realizzare un circuito amplificatore di tensione invertente e non invertente. Sapere realizzare un circuito adattatore di carico. Sapere realizzare un circuito eliminatore di un offset di tensione o di corrente Sapere realizzare un circuito sommatore di segnali o differenziatore di segnali. Saper utilizzare un amplificatore per strumentazione Saper realizzare un collegamento tra la sorgente di segnale e il circuito di condizionamento, anche in presenza di disturbi esterni Stabilità dei sistemi Comprendere ed utilizzare il criterio generale di stabilità. Utilizzare i sussidi matematici e grafici consueti (diagrammi di Bode e di Nyquist, luogo delle radici) per determinare il grado di stabilità di un sistema Valutare la stabilità di un sistema in cui è presente un ritardo Valutare l errore a regime per sistemi di vario tipo Valutare l entità delle variazioni parametriche sull uscita del sistema. Valutare gli effetti sull uscita del sistema dei disturbi esterni Amplificatori operazionali: voltage follower, amplificatore invertente e non invertente, sommatore, convertitore tensione corrente e corrente tensione, amplificatore differenziale, amplificatore per strumentazione. Eliminazione di un offset: circuito per l eliminazione di un offset di tensione con alimentazione duale, circuito per l eliminazione di un offset di corrente. Connessione di un segnale al circuito di condizionamento: segnale single - ended, segnale flottante. Riduzione del rumore generato dalle interconnessioni Criterio di Nyquist, criterio di Bode, margine di fase e margine di guadagno, analisi della stabilità mediante il luogo delle radici, stabilità dei sistemi in cui è presente un ritardo. Comportamento transitorio in presenza di uno zero Errore a regime per sistemi di tipo 0, 1 e 2 Immunità ai disturbi esterni e alle variazioni parametriche di un sistema di controllo Reti correttrici e regolatori industriali 2 Analizzare le prestazioni di un sistema di controllo Sintetizzare un regolatore in grado di assicurare un controllo con il margine di fase ed il margine di guadagno richiesti Progettare e realizzare mediante simulatore una rete ritardatrice per stabilizzare un sistema dato Progettare e realizzare mediante simulatore una rete anticipatrice per stabilizzare un sistema dato Reti correttrici: rete con polo dominante, rete ritardatrice, rete anticipatrice, Regolatori industriali: regolatore ad azione PI, regolatore ad azione PD, regolatore ad azione PID 2

15 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 15 di 25 Progettare e realizzare mediante simulatore una regolatore industriale per stabilizzare un sistema dato Dimensionamento dei regolatori Automazione discreta Analizzare le prestazioni di un PLC in funzione della sua struttura hardware e modificar la in funzione dei criteri progettuali fissati. Realizzare i collegamenti con le uscite e i sensori di ingresso alla macchina. Analizzare e sintetizzare i processi discreti sequenziali scanditi da eventi e quelli scanditi da tempi. Saper assemblare un PLC utilizzando i moduli necessari Saper utilizzare le uscite a relè, a transistor con le varie configurazioni: totem pole, open collector, open emitter. Saper utilizzare gli ingressi digitali ed analogici. Saper utilizzare gli ingressi contatori veloci per i collegamenti agli encoder. Saper programmare il linguaggio KOP Saper programmare il linguaggio AWL Saper realizzare semplici programmi di automazione top down utilizzando il linguaggio GRAFCET Saper realizzare semplici programmi di automazione con divergenze e parallellismi utilizzando il linguaggio GRAFCET Saper eseguire operazioni aritmetiche con il PLC Caratteristiche del PLC SIEMENS S7-300 e Schneider Electric ZELIO: alimentazione,caratteristiche CPU, moduli espansione, moduli I/O con ingressi digitali optoisolati, moduli di uscita a relé e a transistor; cenni sui contatori veloci e sugli ingress i/ uscite analogiche. Programmazione in linguaggio KOP con contatti NO, NC, merker e timer. Analisi di un problema di automazione con la tecnica SFC; in particolare sequenza semplice, divergenza e parallelismo. Traduzione del SFC in programma AWL per S Esempi di progettazione di un sistema di controllo con PLC: carrello in quatto posizioni e trapano industriale. Progettazione e implementazione della I, II, III e IV stazione FESTO nonché della relativa ricerca e correzione di eventuali bug. Aritmetica in AWL per S Cenni di I/O analogici Cenni di OB DB FC SFC e 2

16 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 16 di 25 CLASSE 5AAU N. ore settimanali 6 x 33 settimane = ore 198 N. ore previste = 90 % ore = 178 N. ore effettive = ore. Sistemi di acquisizione dati Analizzare sistemi analogici di acquisizione dati esistenti Modificare sistemi di acquisizione dati esistenti al fine di adattarne le caratteristiche Utilizzare i cataloghi per scegliere il sistemi di acquisizione dati più adatto alle caratteristiche volute Sapere realizzare un circuito amplificatore di tensione invertente e non invertente. Sapere realizzare un circuito adattatore di carico. Sapere realizzare un circuito eliminatore di un offset di tensione o di corrente Sapere realizzare un circuito sommatore di segnali o differenziatore di segnali. Saper utilizzare un amplificatore per strumentazione Saper realizzare un collegamento tra la sorgente di segnale e il circuito di condizionamento, anche in presenza di disturbi esterni Tensioni di modo comune e differenziale Amplificatore differenziale discreto Amplificatore differenziale per strumentazione. Acquisizione temperatura con RTD. Alimentazione a corrente costante Circuito per l eliminazione di un offset di tensione Connessione di un segnale al circuito di condizionamento: segnale single - ended, segnale flottante. Riduzione del rumore generato dalle interconnessioni Ponte di Wheatstone per la misura di grandezze fisiche Misura di temperatura mediante termocoppia Misura di forza con cella di carico Misura di temperatura con LM35 Misura di temperatura mediante AD590; circuito per l eliminazione di un offset di corrente. Misura di induzione magnetica mediante sensore di Hall Misura di spostamento mediante potenziometro Misura di temperatura mediante termistori Modelli matematici dei sistemi e trasformata di Laplace Realizzare modelli matematici di semplici sistemi meccanici Realizzare modelli matematici di semplici sistemi elettrici Utilizzare le trasformate Sapere utilizzare la trasformata di Laplace per passare da una rappresentazione nel dominio del tempo ad una rappresentazione nel dominio complesso Saper scrivere la funzione di La trasformata di Laplace, proprietà della trasformata di Laplace, la funzione di trasferimento di un sistema, schemi equivalenti nel dominio di s Blocchi in cascata,

17 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 17 di 25 per passare da una rappresentazione di un sistema mediante equazioni differenziali ad una rappresentazione mediante equazioni algebriche Semplificare gli schemi a blocchi di un sistema trasferimento di un sistema dato Saper ricavare la trasformata dell uscita in funzione della funzione di trasferimento di un sistema e della trasformata dell ingresso Saper ricavare la funzione di trasferimento equivalente di più blocchi in parallelo, in cascata etc. blocchi in parallelo, blocchi in retroazione, spostamento di un punto di diramazione, spostamento di un nodo sommatore Risposta nel tempo dei sistemi del 1 e secondo ordine Prevedere la risposta transitoria di un sistema in base alle sue caratteristiche dinamiche Valutare la prestazioni di un sistema in base ai suoi parametri Saper ricavare la risposta al gradino di sistemi di ordine zero, primo e secondo. Determinare le caratteristiche dinamiche di un sistema utilizzando la risposta al gradino. Filtri Risposta al gradino di un sistema del primo ordine Risposta al gradino di un sistema del secondo ordine. Caso di equazioni aventi: due radici reali e distinte, un polo dominante, due radici reali e coincidenti, due radici complesse coniugate Realizzare sistemi di acquisizione dati comprendenti filtri per l eliminazione del rumore Realizzare sistemi di pilotaggio degli attuatori comprendenti circuiti di conversione digitale analogica Scegliere la corretta frequenza di campionamento per un segnale Comprendere e saper analizzare lo spettro in frequenza di un segnale dato Sceglier la frequenza di taglio e l ordine dei filtri anti aliasing e smoothing. Serie di Fourier, Cenni sulla trasformata di Fourier, filtri passa basso alla Butterworth. Filtri attivi e passivi del primo ordine e attivi del secondo ordine con configurazione VCVS Campionamento del segnale, teorema di Shannon Nyquist Comportamento in frequenza delle funzioni di trasferimento 2 Ricavare la risposta in frequenza di un sistema Prevedere il comportamento del sistema alle varie frequenze Saper realizzare i diagrammi di Bode di semplici sistemi del primo e del secondo ordine Diagrammi di Bode: diagramma di una costante, diagramma di un polo di valore reale, diagramma di uno zero di valore reale, Diagramma di un polo nell origine, diagramma di uno zero nell origine, diagramma di poli complessi coniugati Stabilità dei sistemi

18 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 18 di 25 Analizzare la stabilità di un sistema in base alle sue caratteristiche Progettare sistemi aventi un grado di stabilità prefissato Valutare la risposta a regime di un sistema, in base alle sue caratteristiche statiche. Valutare la risposta a regime di un sistema, in base disturbi esterni ed alle variazioni parametriche Progettare sistemi aventi specifiche statiche prefissate Comprendere ed utilizzare il criterio generale di stabilità. Utilizzare i sussidi matematici e grafici consueti (diagrammi di Bode e di Nyquist, luogo delle radici) per determinare il grado di stabilità di un sistema Valutare la stabilità di un sistema in cui è presente un ritardo Valutare l errore a regime per sistemi di vario tipo Valutare l entità delle variazioni parametriche sull uscita del sistema. Valutare gli effetti sull uscita del sistema dei disturbi esterni Criterio di Nyquist, criterio di Bode, margine di fase e margine di guadagno, analisi della stabilità mediante il luogo delle radici, stabilità dei sistemi in cui è presente un ritardo. Comportamento transitorio in presenza di uno zero Errore a regime per sistemi di tipo 0, 1 e 2 Immunità ai disturbi esterni e alle variazioni parametriche di un sistema di controllo Reti correttrici e regolatori industriali 2 Analizzare le prestazioni di un sistema di controllo Sintetizzare un regolatore in grado di assicurare un controllo con il margine di fase ed il margine di guadagno richiesti Analizzare le prestazioni di un PLC in funzione della sua struttura hardware e modificar la in funzione dei criteri progettuali fissati. Realizzare i collegamenti con le uscite e i sensori di ingresso alla macchina. Analizzare e sintetizzare i processi discreti sequenziali scanditi da eventi e quelli scanditi da tempi. Progettare e realizzare mediante simulatore una rete ritardatrice per stabilizzare un sistema dato Progettare e realizzare mediante simulatore una rete anticipatrice per stabilizzare un sistema dato Progettare e realizzare mediante simulatore una regolatore industriale per stabilizzare un sistema dato Automazione discreta Saper assemblare un PLC utilizzando i moduli necessari Saper utilizzare le uscite a relè, a transistor con le varie configurazioni: totem pole, open collector, open emitter. Saper utilizzare gli ingressi digitali ed analogici. Saper utilizzare gli ingressi contatori veloci per i collegamenti agli encoder. Saper programmare il linguaggio KOP Saper programmare il linguaggio AWL Saper realizzare semplici programmi di automazione top down utilizzando il linguaggio GRAFCET Reti correttrici: rete con polo dominante, rete ritardatrice, rete anticipatrice, Regolatori industriali: egolatore ad azione PI, regolatore ad azione PD, regolatore ad azione PID Dimensionamento dei regolatori Caratteristiche del PLC SIEMENS S7-300 e Schneider Electric ZELIO: alimentazione,caratteristiche CPU, moduli espansione, moduli I/O con ingressi digitali optoisolati, moduli di uscita a relé e a transistor; cenni sui contatori veloci e sugli ingress i/ uscite analogiche. Programmazione in linguaggio KOP con contatti NO, NC, merker e timer. Analisi di un problema di automazione con la tecnica SFC; in particolare sequenza 2 2

19 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 19 di 25 Saper realizzare semplici programmi di automazione con divergenze e parallellismi utilizzando il linguaggio GRAFCET Saper eseguire operazioni aritmetiche con il PLC semplice, divergenza e parallelismo. Traduzione del SFC in programma AWL per S Esempi di progettazione di un sistema di controllo con PLC: carrello in quatto posizioni e trapano industriale. Progettazione e implementazione della I, II, III e IV stazione FESTO nonché della relativa ricerca e correzione di eventuali bug. Aritmetica in AWL per S Cenni di I/O analogici Cenni di OB DB FC SFC

20 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 20 di 25 PROGETTUALITA di ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA CLASSE 5AET N. ore settimanali 6 x 33 settimane = ore 198 N. ore previste = 90 % ore = 178 N. ore effettive = ore. Analizzare e comprendere le caratteristiche del trasformatore monofase. Analizzare e comprendere le caratteristiche del trasformatore trifase. Determinare il trasformatore monofase più adatto per realizzare un alimentazione di circuiti ausiliari Determinare il trasformatore trifase più adatto per realizzare una cabina di alimentazione di utente. Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura in sistemi trifase per eseguire la valutazione dei parametri della macchina mancanti. Trasformatori monofasi e trifasi Schema elettrico, diagrammi di tensioni e correnti del primario e del secondario nel piano di Gauss. Variazione di tensione al variare del carico e relativo diagramma di Kapp Esercizi relativi al trasformatore a vuoto e a carico anche collegato a linee con calcoli di tensioni, correnti, potenze e rendimenti Saper realizzare la misura del rapporto di trasformazione di un trasformatore trifase Saper realizzare la prova a vuoto. Saper realizzare la prova in corto circuito. Principi di funzionamento di un trasformatore monofase ideale a vuoto e a carico: determinazione delle relazioni fondamentali, trasparenza alla potenza apparente. Potenze, perdite e rendimento di un trasformatore monofase. Dati di targa e utilizzo delle formule adimensionali. Caratteristiche costruttive e di funzionamento di un trasformatore monofase e trifase. Collegamenti interni e rapporti di trasformazione di un trasformatore trifase. Correnti magnetizzanti e terze armoniche in un trasformatore trifase con e senza filo neutro. Gruppi tipici dei trasformatore trifase. Inserzione in parallelo su una linea di trasformatori trifase. Terze armoniche e problemi connessi Analizzare e comprendere le caratteristiche della macchina asincrona. Analizzare la il comportamento della macchina al variare delle condizioni di carico o operative. Determinare la macchina Macchine asincrone Saper ricavare il circuito equivalente della macchina asincrona Sapere tracciare il diagramma circolare di un motore asincrono, la rette delle coppie e quella delle potenze Essere in grado di comprendere i margini di Laboratorio: Misura del rapporto di trasformazione in un trasformatore trifase. Prova a vuoto. Prova in corto circuito. Costituzione, campo magnetico rotante, principio di funzionamento. Rotore a gabbia di scoiattolo e rotore avvolto, scorrimento Circuito equivalente di una macchina asincrona. Diagramma circolare, rette delle potenze e retta della coppie.

21 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 21 di 25 asincrona più adatta a realizzare un azionamento di potenza. Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura in sistemi trifase per eseguire la valutazione dei parametri della macchina mancanti. Analizzare e comprendere le caratteristiche della macchina sincrona. Analizzare e saper prevedere il comportamento della macchina al variare delle condizioni di carico o operative. Determinare la macchina asincrona più adatta a realizzare un azionamento di potenza. Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura in sistemi trifase per eseguire la valutazione dei parametri della macchina mancanti. stabilità ed instabilità della macchina Saper utilizzare la macchina asincrona come freno e come generatore Saper realizzare la misura della coppia, dello scorrimento, della potenza meccanica e del rendimento di un motore asincrono. Saper realizzare la prova a vuoto. Saper realizzare la prova in corto circuito. Sapere ricavare le caratteristiche esterne e di regolazione di una macchina sincrona funzionante come generatore. Saper tracciare il diagramma vettoriale e il circuito equivalente. Saper calcolare le perdite ed il rendimento di una macchina sincrona in condizioni nominali. Saper valutare il comportamento in parallelo delle macchine sincrone Saper applicare le tecniche per la ripartizione del carico Essere in grado di comprendere i margini di stabilità ed instabilità della macchina Saper misurare i principali parametri della macchina sincrona. Saper utilizzare la prova a vuoto. Saper utilizzare la prova a carico. Saper misurare la potenza e di rendimento nelle varia configurazioni di carico Macchine sincrone Stabilità e instabilità; Avviamento della macchina asincrona a vuoto e a carico. Regolazione della velocità. Funzionamento come generatore e come freno Laboratorio: Prove sul motore asincrono: scorrimento, coppia, misura di potenze e di rendimento; Prova a vuoto Prova in corto circuito. Costituzione e principio di funzionamento della macchina come generatore. Funzionamento a vuoto e a carico. Caratteristiche esterne e di regolazione. Diagramma vettoriale e circuito equivalente secondo Behn-Eschemburg. Diagramma vettoriale secondo Potier; Potenza, perdite rendimento. Parallelo degli alternatori; Ripartizione del carico. Principio di funzionamento della macchina come motore Curve di Mordey Perdite e rendimento. Applicazioni del motore sincrono. Motori a riluttanza variabile e a magneti permanenti. Motori Step. Motori brushless. Laboratorio, Prove sulla macchina sincrona come generatore: misura di f.e.m. e curva di eccitazione, Prova a carico; Misura di potenze e di rendimento; Misura di velocità sul motore sincrono a vuoto e a carico Macchine in corrente continua 2

22 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 22 di 25 Analizzare schemi circuitali contenenti macchine in corrente continua usate come generatori. Analizzare schemi circuitali contenenti macchine in corrente continua usate come motori. Essere in grado di scegliere la macchina con il tipo di eccitazione più appropriato. Determinare le caratteristiche del motore in corrente continua più adatto a realizzare un azionamento. Saper valutare le caratteristiche a vuoto della macchina in corrente continua. Saper valutare l effetto degli avvolgimenti compensatori e dei poli ausiliari nella compensazione della reazione d indotto Saper determinare le perdite ed il rendimento di una macchina in corrente continua. Saper realizzare un parallelo tra due dinamo Saper tracciare la caratteristica meccanica di un motore Saper realizzare uno schema di avviamento e regolazione di velocità per un motore in corrente continua. Saper realizzare la misura della coppia, dello scorrimento, della potenza meccanica e del rendimento di un motore asincrono. Saper ricavare la caratteristica di eccitazione di una dinamo. Saper realizzare la prova a vuoto ed a carico della dinamo. Saper realizzare la prova a vuoto ed a carico del motore in corrente continua. Caratteristiche e principio di funzionamento: caratteristica a vuoto, reazione di indotto e problemi della commutazione, avvolgimenti compensatori e poli ausiliari. Tipi di eccitazione: caratteristiche esterne alle varie eccitazioni. Perdite e rendimento. Parallelo delle dinamo. Caratteristica meccanica; Avviamento e regolazione della velocità; Potenza, perdite e rendimento Laboratorio: Caratteristica di eccitazione Prova a vuoto e a carico sulla dinamo Prova a vuoto e carico sul motore in c.c. Regolazione e misura della velocità sul motore in c.c. Misure di potenza e di rendimento 2

23 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 23 di 25 CLASSE 5AAU N. ore settimanali 6. x 33 settimane = ore 198 N. ore previste = 90 % ore = 178 N. ore effettive = ore. Analizzare e comprendere le caratteristiche del trasformatore monofase. Analizzare e comprendere le caratteristiche del trasformatore trifase. Determinare il trasformatore monofase più adatto per realizzare un alimentazione di circuiti ausiliari Determinare il trasformatore trifase più adatto per realizzare una cabina di alimentazione di utente. Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura in sistemi trifase per eseguire la valutazione dei parametri della macchina mancanti. Trasformatori monofasi e trifasi Schema elettrico, diagrammi di tensioni e correnti del primario e del secondario nel piano di Gauss. Variazione di tensione al variare del carico e relativo diagramma di Kapp Esercizi relativi al trasformatore a vuoto e a carico anche collegato a linee con calcoli di tensioni, correnti, potenze e rendimenti Saper realizzare la misura del rapporto di trasformazione di un trasformatore trifase Saper realizzare la prova a vuoto. Saper realizzare la prova in corto circuito. Principi di funzionamento di un trasformatore monofase ideale a vuoto e a carico: determinazione delle relazioni fondamentali, trasparenza alla potenza apparente. Potenze, perdite e rendimento di un trasformatore monofase. Dati di targa e utilizzo delle formule adimensionali. Caratteristiche costruttive e di funzionamento di un trasformatore monofase e trifase. Collegamenti interni e rapporti di trasformazione di un trasformatore trifase. Correnti magnetizzanti e terze armoniche in un trasformatore trifase con e senza filo neutro. Gruppi tipici dei trasformatore trifase. Inserzione in parallelo su una linea di trasformatori trifase. Terze armoniche e problemi connessi Analizzare e comprendere le caratteristiche della macchina asincrona. Analizzare la il comportamento della macchina al variare delle condizioni di carico o operative. Determinare la macchina asincrona più adatta a realizzare un azionamento di potenza. Macchine asincrone Saper ricavare il circuito equivalente della macchina asincrona Sapere tracciare il diagramma circolare di un motore asincrono, la rette delle coppie e quella delle potenze Essere in grado di comprendere i margini di stabilità ed instabilità della macchina Saper utilizzare la Laboratorio: Misura del rapporto di trasformazione in un trasformatore trifase. Prova a vuoto. Prova in corto circuito. Costituzione, campo magnetico rotante, principio di funzionamento. Rotore a gabbia di scoiattolo e rotore avvolto, scorrimento Circuito equivalente di una macchina asincrona. Diagramma circolare, rette delle potenze e retta della coppie. Stabilità e instabilità; Avviamento della macchina

24 Via dei Carpani 19/B Castelfranco V. ( TV ) Pag. 24 di 25 Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura in sistemi trifase per eseguire la valutazione dei parametri della macchina mancanti. Analizzare e comprendere le caratteristiche della macchina sincrona. Analizzare e saper prevedere il comportamento della macchina al variare delle condizioni di carico o operative. Determinare la macchina asincrona più adatta a realizzare un azionamento di potenza. Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura in sistemi trifase per eseguire la valutazione dei parametri della macchina mancanti. macchina asincrona come freno e come generatore Saper realizzare la misura della coppia, dello scorrimento, della potenza meccanica e del rendimento di un motore asincrono. Saper realizzare la prova a vuoto. Saper realizzare la prova in corto circuito. Sapere ricavare le caratteristiche esterne e di regolazione di una macchina sincrona funzionante come generatore. Saper tracciare il diagramma vettoriale e il circuito equivalente. Saper calcolare le perdite ed il rendimento di una macchina sincrona in condizioni nominali. Saper valutare il comportamento in parallelo delle macchine sincrone Saper applicare le tecniche per la ripartizione del carico Essere in grado di comprendere i margini di stabilità ed instabilità della macchina Saper misurare i principali parametri della macchina sincrona. Saper utilizzare la prova a vuoto. Saper utilizzare la prova a carico. Saper misurare la potenza e di rendimento nelle varia configurazioni di carico Macchine sincrone asincrona a vuoto e a carico. Regolazione della velocità. Funzionamento come generatore e come freno Laboratorio: Prove sul motore asincrono: scorrimento, coppia, misura di potenze e di rendimento; Prova a vuoto Prova in corto circuito. Costituzione e principio di funzionamento della macchina come generatore. Funzionamento a vuoto e a carico. Caratteristiche esterne e di regolazione. Diagramma vettoriale e circuito equivalente secondo Behn-Eschemburg. Diagramma vettoriale secondo Potier; Potenza, perdite rendimento. Parallelo degli alternatori; Ripartizione del carico. Principio di funzionamento della macchina come motore Curve di Mordey Perdite e rendimento. Applicazioni del motore sincrono. Motori a riluttanza variabile e a magneti permanenti. Motori Step. Motori brushless. Laboratorio, Prove sulla macchina sincrona come generatore: misura di f.e.m. e curva di eccitazione, Prova a carico; Misura di potenze e di rendimento; Misura di velocità sul motore sincrono a vuoto e a carico Macchine in corrente continua 2

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