Ora passo a rispondere alle vostre domande e vi mando un caro saltuto e al mio ritorno in Italia vi verrò sicuramente a trovare.

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1 27/11/09 Vincenzo Romano risponde ai quesiti dei ragazzi della Scuola Media "Esopo" Cari ragazzi, sono Vincenzo Romano un ricercatore dell Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Questa è la mia settima Campagna antartica ed attualmente mi trovo presso la Stazione italo-francese "Concordia". Siamo partiti dall Italia il 10 Novembre e giunti a Concordia il 18, è stato un lungo viaggio che ci ha visto pernottare in Nuova Zelanda in attesa delle condizioni meteo favorevoli e sostare per 2 notti alla Stazione Mario Zucchelli. Dopo un giorno di adattamento all alta quota, infatti Concordia è a oltre m s.l.m., ho iniziato le mie attività. Mi occupo di studiare la fisica dell alta atmosfera, quella regione che viene chiamata ionosfera compresa tra i 50 ed i km di altezza. Per darvi qualche indicazione è il luogo dove si formano le aurore ed è anche la parte di atmosfera che permette la riflessione delle onde radio. Come sapete l Antartide è un vero e proprio laboratorio naturale e per molte ricerche scientifiche è il luogo ideale per capire alcuni meccanismi fondamentali per l equilibrio del nostro pianeta. Ora passo a rispondere alle vostre domande e vi mando un caro saltuto e al mio ritorno in Italia vi verrò sicuramente a trovare. Vincenzo GRUPPO 1: GLI ECHOLOGIST (tematica: inquinamento) Dove va a finire l ozono che prima stava dove ora c è il buco? In realtà quello che viene chiamato buco è un assottigliamento, cioè una diminuzione dei valori di ozono evidente soprattutto sopra l Antartide. Questo fenomeno stagionale è naturale ed è dovuto a fenomeni terrestri (vortice polare, temperatura, nubi polari stratosferiche) che modificano la distribuzione di ozono a livello globale. A partire dagli studi effettuati da tre ricercatori del BAS (British Antarctic Survey), negli anni ottanta, si è notata una drastica diminuzione dell ozono, particolarmente evidente in Antartide. Si è scoperto che la diminuzione di Ozono in atmosfera era causata soprattutto dall utilizzo dei clorofluorocarburi da parte dell uomo; negli anni successivi si è cercato di limitarne l uso per porre rimedio al pericolo di una bassa quantità di ozono in atmosfera, che svolge una importante funzione di filtraggio dei raggi solari. Bisogna dire che questa operazione ha avuto un buon successo, ma bisogna continuare con un tale comportamento per riottenere in futuro gli stessi valori di ozono del passato. La scoperta che è valsa il nobel ai ricercatori del BAS, ha messo in evidenza l importanza degli studi in Antartide: la diminuzione di ozono, che avviene ovviamente su tutto il pianeta, è maggiormente evidente e quindi analizzabile proprio in Antartide, un vero e proprio laboratorio naturale. Come analizzate le carote? Risponde il glaciologo Daniele Frosini

2 Ciao a tutti, sono Daniele, ed in Antartide mi occupo di glaciologia per conto dell Università degli Studi di Firenze. Quella di quest anno è la mia seconda Campagna antartica, dopo quella del in cui ho trascorso un intero anno (il cosiddetto winter-over) presso la Stazione Concordia. Molto spesso la carota viene letteralmente "affettata", e ciascuna fetta è poi suddivisa in piccole parti sulle quali vengono effettuati diversi tipi di analisi, di natura chimica e fisica. Per esempio, a seguito della fusione del ghiaccio, è possibile determinare quali gas, ed in che concentrazione, sono rimasti intrappolati all interno della carota. Questo è importantissimo perché è come se potessimo vedere com era l atmosfera del passato, in quanto la carota altro non è che un vero e proprio archivio storico delle epoche remote. Basti pensare che la carota più profonda estratta qui a Dome C contiene in sé i dati risalenti a quasi un milione di anni fa! Oltre ai gas vengono fatte ricerche riguardo alle polveri, alla composizione isotopica, alle componenti organiche ed inorganiche, insomma tutta una serie di letture che permettono di avere una panoramica più ampia possibile su quanto accadeva in passato, per poter meglio comprendere in che maniera si stia evolvendo il clima. Si può prevenire lo scioglimento dei ghiacci? I dati acquisiti dalle carote di ghiaccio mostrano che negli ultimi 150 anni c è stato un forte aumento di anidride carbonica in atmosfera. Questo gas è il maggior responsabile dell effetto serra che potremmo definire la copertina che tiene al caldo il nostro pianeta. Pensate che senza effetto serra la Terra sarebbe freddissima, intorno a -20 gradi sotto lo zero, e la vita non sarebbe possibile. Con l aumento di anidride carbonica però il nostro pianeta sta diventanto sempre più caldo e questo potrà portare ad una graduale scomparsa dei ghiacci (quando vi verrò a trovare vi spiegherò perché preferisco parlare di scomparsa più che di scioglimento). Per prevenire questo fenomeno bisogna produrre meno Anidride Carbonica, cioè bruciare meno idrocarburi (benzine, carbone, petrolio) e rispettare la vegetazione, che trasforma questo gas in ossigeno. GRUPPO 2: I ROMPIGHIACCIO (la scoperta dell Antartide) Chi ha scoperto l Antartide? Quando? Con cosa? Anche se non mise piede sul continente antartico non possiamo non citare il capitano James Cook che compi tre viaggi intorno al mondo. Nel suo secondo viaggio ( ) a bordo dei due velieri Resolution e Adventure circumnavigò l Antartide e riusci ad attraversare il Circolo Polare Antartico (66 33 Sud) agli inizi del A seguito dei rapporti di Cook agli inizi del 1800 i mari dei Sud attrassero molti cacciatori di foche e balene ed è probabilmente in questo periodo che le coste della penisola antartica furono avvistate per la prima volta. Ma non sapremo mai con certezza di chi fu il merito. Il primo piede sul continente antartico sembra essere stato poggiato a Cape Adare da Carsten Borchgrevink, norvegese di nascita, che partecipa ad una prima spedizione condotta da Henryk Bull ( ). Nel 1899 Borchgrevink torna a Cape Adare, con la nave Southern Cross, e costruisce un rifugio nel bel mezzo di una colonia di pinguini Adelia, ed insieme ad altri 9 compagni trascorre l inverno sul continente antartico.

3 Quale fu la prima Nazione a costruire una base in Antartide? La primissima base scientifica installata sul continente fu proprio quella di Borchgrevink, un piccolo rifugio di legno. Molte stazioni sono state allestite in occasione dell anno Geofisico Internazionale del Tra le attuali basi scientifiche attive in Antartiche la più antica dovrebbe essere quella Argentina Orcadas del 1904, mentre sul continente la base O Higgins del Cile, installata nel ==== = GRUPPO 3: GLI IGLOO (habitat terrestre) Qual è l animale più diffuso in Antartide? Sulla terra ferma è sicuramente il pinguino, presente in 8 specie diverse. Pensate che proprio vicino alla base italiana Mario Zucchelli, a Cape Washington, esiste una colonia di pinguini imperatore che può arrivare a unità. Per raggiungere questa colonia i nostri biologi utilizzano un elicottero che con circa 15 minuti di volo atterra nei pressi della colonia, non troppo vicino perché bisogna sempre fare a attenzione a non disturbare l habitat della pinguinaia. C è l orso polare? Assolutamente no! L orso polare è un animale che vive nelle terre artiche. Com era l Antartide, prima dell ultima glaciazione? Durante le glaciazioni l Antartide aumenta la sua quantità di ghiaccio mentre durante le epoche interglaciali la quantità di ghiaccio si riduce. Vi allego un piccolo video di come è variata la quantità di ghiaccio dall ultima glaciazione ad oggi, circa anni. Quello che compare in verde rappresenta solo il ghiaccio permanente, a questo va aggiunto quello marino che varia al variare delle stagioni. La situazione cambia se andiamo molto più indietro nel tempo (ad esempio 150 di milioni di anni fa, nel Giurassico) quando l Antartide era a latitudini più basse, con temperature più miti e una folta vegetazione. GRUPPO 4 : GLI ICEBERG (habitat marino) Quali animali vivono nel mare dell Antartide? L oceano ed i mari intorno all antartide hanno un habitat marino altamente popolato e produttivo con animali superiori, fitoplacton e zooplankton-krill. Proprio il krill (euphasia superba) rappresenta un anello fondamentale nella catena alimentare. E costituito da circa 85 tipi di piccoli crostacei dai quali dipende la sopravvivenza di pesci, uccelli marini, balene Quali pesci sono commestibili? La pesca nei mari antartici è regolata dal CCAMLR un organismo internazionale con sede in Australia. Molte delle specie marine antartiche sono commestibili, seppure con un sapore molto differente dal pesce mediterraneo. Qualche volta presso la base Zucchelli è capitato di assaggiare qualche pesce, a seguito di piccole campagne di pesca per analisi biologiche, e devo garantirvi che il sapore non è niente male. Il

4 pesce commercialmente più utilizzato (in realtà l unico) è il cosiddetto merluzzo antartico (Dissostichus mawsoni) raggiunde i 2,5 m di lunghezza e i 70 kg di peso. GRUPPO 5 : I GHIACCIOLI (le spedizioni in Antartide) Di che materiale è fatta la tuta che usate per le immersioni nelle acque gelide? Durante l apertura della base Mario Zucchelli, usualmente nel mese di Gennaio, vengono effettuate delle brevi immersioni per studiare flora e fauna marina. Per queste immersioni si utilizzano delle mute molto spesse (circa un cm) fatte di materiale termoisolante, usualmente il neoprene. Le immagini che i sub ci mostrano dei fondali marini sono piene di colori e di vita. Ve ne mostrerò qualcuna quando verrò a trovavi. 27/11/09 Filippo Valletta saluta i ragazzi della Scuola Media "M. Virgili" Cari ragazzi, ragazze ed insegnanti, chi vi scrive è il vostro antartico adottivo, mi chiamo Filippo Valletta, sono ingegnere, responsabile del servizio sicurezza e prevenzione del PNRA e questa è la mia terza Spedizione antartica. Qui in Antartide mi occupo di elaborare tutte le procedure necessarie a tutelare la salute e la sicurezza di coloro che lavorano nelle nostre Basi in Antartide. Forse voi ragazzi faticherete a capire di che si tratta, ma i vostri insegnanti sicuramente saranno in grado di spiegarvelo. E un lavoro molto interessante perché permette di conoscere ed analizzare i lavori di tutti gli altri e quindi fare in modo che chi lavora non debba farsi male o ammalarsi in seguito al lavoro fatto. Le attività svolte a cui devo fare sicurezza sono le più svariate, per primi ci sono gli scienziati a cui devo stare attento perché siano stati informati di tutti i pericoli a cui vanno incontro quando escono, che abbiano i vestiti giusti e soprattutto le radio che qui in base sono fondamentali. Un'altra categoria di lavoratori, e forse la più importante e a rischio qui in Antartide sono i logistici, quelli che forniscono i servizi, preparano e costruiscono le strutture, mantengono gli impianti in maniera tale che tutti noi possiamo vivere qui in Antartide "quasi come a casa". Come detto prima quest ultimi sono quelli più a rischio perché hanno a che fare con macchine utensili, combustibili, posizioni pericolose e soprattutto il clima ed il tempo. Qui infatti quando una cosa si rompe, non si può aspettare che il tempo diventi bello per andarla ad aggiustare, anche se c è vento, neve, ghiaccio e nebbia, si deve andare subito e nel più breve tempo possibile.

5 Non lo dite a nessuno, ma io sono molto fortunato nel mio lavoro, infatti mi sto rendendo conto che le persone che si trovano qui hanno tutte un elevata professionalità e conoscono bene cosa fare per non farsi male, ed hanno capito che la salute, qui come altrove, oltre ad essere un diritto e un dovere. Grazie a loro, anche se devo sempre stare con gli occhi aperti, il mio lavoro si riduce ad informarli sui rischi interferenti che sarebbero quelli che una persona può provocare con il proprio lavoro ad un altro che sta facendo eventualmente il suo (per esempio se faccio delle saldature vicino ad uno che sta travasando benzina, oppure monto una gru dove sta per atterrare un elicottero). Questo rischio si controlla attraverso l informazione, cioè far sapere agli altri cosa stiamo facendo quando lo facciamo e come lo facciamo perché ricordatevi l informazione non dobbiamo mai darla per scontata. Un saluto e a presto Filippo Valletta