Psicologia della disabilità e dell integrazione (a.a ) Cos è la disabilità: questioni di definizione

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1 Psicologia della disabilità e dell integrazione (a.a ) Cos è la disabilità: questioni di definizione Dott.ssa Nicoletta Businaro 20 Ottobre 2011

2 I Modelli bio-medico e sociale disabilità come Modello bio-medico Problema Personale Cura medica Trattamento individuale Intervento sulla persona Comportamento Politica sanitaria Adattamento individuale Modello sociale Problema Sociale Integrazione sociale Azione sociale Modificazione ambientale Atteggiamenti Politiche Cambiamento sociale Modello bio-psico-sociale (Engels G.L, 1977)

3 Il Modello bio-psico-sociale disabilità come B I O P S I C O S O C I A L E Considerazione delle aree: cognitiva, linguistica, motoria, affettivo-relazionale, comunicativa

4 Definizioni di disabilità ICIDH (OMS, 1980) (International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps) Malattia / evento lesivo (fisico, sensoriale,...) Menomazione Disabilità Handicap Perdita o anomalia a carico di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche Limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di effettuare un attività, nel modo o nei limiti considerati normali Può essere transitoria o permanente, reversibile o irreversibile Condizione di svantaggio risultante da un danno o disabilità che limita o impedisce lo svolgimento di un ruolo normale in rapporto all età, al sesso, ai fattori sociali e culturali Cambiamenti migliorativi o peggiorativi

5 Logica dell ICDH 80 A seguito di un evento morboso, sia esso una malattia (congenita o meno) o un incidente, una persona può subire una menomazione, ovvero la perdita o anomalia strutturale o funzionale, fisica o psichica. La menomazione può portare alla disabilità, ovvero alla limitazione della persona nello svolgimento di una o più attività considerate normali. Infine, la disabilità può portare all handicap, ovvero allo svantaggio sociale che si manifesta a seguito dell interazione con l ambiente. La sequenza descritta non è sempre così semplice: l handicap può essere conseguenza di una menomazione, senza la mediazione di uno stato di disabilità. Una menomazione può dare origine ad ostacoli nei normali tentativi di instaurare dei rapporti sociali; essa quindi determina l handicap ma non la disabilità. Inoltre, la sequenza può essere interrotta: una persona può essere menomata senza essere disabile e disabile senza essere handicappata.

6 Infatti una persona può essere menomata senza essere disabile (per esempio una menomazione che non porti a sensibili restrizioni delle attività normali ); l handicap può essere diretta conseguenza di una menomazione (per esempio una menomazione sfigurante, senza dare luogo ad alcuna disabilità, può creare una situazione di svantaggio); una persona può essere disabile senza essere handicappata (per esempio, in dipendenza del grado di compensazione funzionale della disabilità e d accettazione personale e sociale); certe disabilità possono ritardare lo sviluppo o il riconoscimento di altre capacità, come pure certi handicap che, influenzando il comportamento della persona, possono generare ulteriori disabilità o menomazioni.

7 ICIDH 1980 Malattia / evento lesivo (fisico, sensoriale,...) Menomazione Disabilità Handicap Rigidità concettuale (logica consequenziale): si presuppone che a fondamento e causa della situazione di disabilità ci sia la patologia, sorgente di disagio personale. Interventi volti a limitare o guarire la patologia Non si tratta di intervenire su un malato ma di liberare le energie progettuali di una persona, consentendogli di costruire la propria storia, al di là di ogni danno L handicap non si gioca invece più nei percorsi evolutivi e nella dinamiche relazionali tra individuo e società? Ma davvero le difficoltà che la persona può sperimentare nell esercitare le normali attività dipendono univocamente da un danno di natura patologica?

8 Limiti dell ICDH 80 Handicap come risultato di menomazioni o disabilità. L ICIDH 80 considerava il mondo fisico e sociale come fisso e immutabile, e non riconosceva né la presenza di barriere ambientali/sociali né l assenza di facilitatori ambientali/sociali, fattori questi che sono all origine della disabilità. La classificazione non poteva essere utilizzata per descrivere, e ancor meno per misurare, gli effetti di un ambiente inadatto alla vita delle persone. E il ruolo dell ambiente?

9 Dall ICDH all ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health, OMS 2001) Cambiamento di prospettiva ed intervento Dal focus sulle disabilità Menomazione Disabilità Handicap Al focus sul livello di salute Funzioni e strutture Fattori Attività ambientali e personali Partecipazione Concetto di salute= assenza di malattia Concetto di salute= benessere Logica consequenziale Logica circolare

10 Treatment IS Education Aiuto alla Persona Intervento sulla menomazione: diagnosi e cura Intervento sulla disabilità: abilitazione Intervento sull handicap: educazione Interventi Medici Psicologici Educativi Sociali Riabilitativi

11 Disabilità come termine ombrello Disabilità come: una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. La disabilità implica una dis-funzione (mal-funzionamento) a livello di: - Deficit di una funzione o struttura corporea - Difficoltà nell eseguire attività - Restrizioni nel coinvolgimento in situazioni di vita

12 La disabilità come termine ombrello Nella nuova prospettiva (ICF) la disabilità può indicare ogni menomazione e/o limitazione delle attività, o ancora, una restrizione della partecipazione sociale. Si pone l accento sull interazione tra un individuo e i fattori contestuali. Si riconosce che ogni essere umano può avere un decremento nello stato di salute e pertanto sperimentare una disabilità. Non si tratta di un fenomeno che ha luogo solo per una minoranza. La disabilità così intesa non può essere considerata una condizione stabile, ma un processo dinamico che coinvolge l individuo ed il contesto di appartenenza. Non è uno stato dicotomico ma si distribuisce lungo un continuum (gradi di funzionamento). Il rapporto può comportare ulteriore svantaggio sociale (barriere fisiche/psico-sociali) Il rapporto può essere produttivo (facilitazioni, sostegni)

13 La disabilità come termine ombrello Attenzione centrata sulla persona più che sulla disabilità La relazione di aiuto è intesa come intervento complesso che, oltre a mutare o addirittura rimuovere i fattori di rischio, è in grado di promuovere e sostenere un incremento del livello complessivo di salute della persona.

14 ESERCITAZIONE 1. Rintracciare nella storia di vita di Antonino gli aspetti legati ai seguenti ambiti: - medico - psicologico - sociale (considerando i diversi contesti di vita) 2. Considerare il rapporto con l ambiente e gli elementi del contesto che facilitano/ostacolano il processo di integrazione.

15 Ambito medico= distrofia muscolare (difficoltà diagnosi); ruolo dottore (no farmaco ma amici) Ambito psicologico= difficoltà accettazione condizione di disabilità considerata come stato momentaneo, vergogna, periodo di isolamento (timido, labile, timoroso, manie, tic,...), insicurezza, convinzione di non piacere e paura di delusioni Ambito sociale= Famiglia (atteggiamenti madre = attribuzione di colpa e padre = tendenza alla negazione), ostacolo all autonomia; Scuola (l essere diverso, barriere architettoniche); Rapporti affettivi (convinzione di non piacere ) Temi generali: Accettazione, Autonomia, Futuro

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