D-R.14 Aggiornamento dello Studio di verifica di assoggettabilità e relative integrazioni 1. PREMESSA 3 2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO 4

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2 INDICE GENERALE 1. PREMESSA SCOPO DEL DOCUMENTO 3 2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO LA STRATEGIA PROGETTUALE I DATI A BASE PROGETTO DELLO STATO RIFORMATO PRIMO STRALCIO FUNZIONALE LA FILIERA DI PROCESSO DELLO STATO RIFORMATO IL DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI Nuova stazione di sollevamento Pretrattamenti Il processo biologico L equalizzatore fuori linea La nuova sedimentazione secondaria, il pozzo fanghi ed il pozzo schiume Ripristino ed adeguamento della sedimentazione secondaria esistente La vasca di accumulo fanghi Ispessimento dinamico dei fanghi La stabilizzazione aerobica Presidi ambientali Ulteriori interventi di completamento CONFRONTO TRA LE FILIERE DI PROCESSO DELLO STATO DI PROGETTO PRELIMINARE E DEFINITIVO ANALISI DELLE MODIFICHE APPORTATE ALLE COMPONENTI AMBIENTALI PRODUZIONE DI RIFIUTI EMISSIONI IN ATMOSFERA CONSUMO DI MATERIE PRIME CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA CONSUMO IDRICO AMBIENTE IDRICO Simulazione dei processi mediante modello matematico INQUINAMENTO ACUSTICO TRAFFICO INDOTTO SALUTE PUBBLICA ATTIVITÀ INDUSTRIALI CONTAMINAZIONE SUOLO, SOTTOSUOLO E ACQUA DI FALDA ORDINE DI GRANDEZZA E COMPLESSITÀ DELL IMPATTO PROBABILITÀ DELL IMPATTO QUANTIFICAZIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO COMPENSAZIONI Conformità Normativa Monitoraggio 30 1

3 Adozione delle BAT Recupero area industriale MATRICE DI IMPATTO AMBIENTALE CRONOPROGRAMMA DELLE FASI REALIZZATIVE DELL INTERVENTO CONFORMITA DEL PROGETTO DEFINITIVO ALLE PRESCRIZIONI DELL ATTO DIRIGENZIALE DI NON ASSOGGETTABILITA A VIA N.112 DEL

4 1. PREMESSA 1.1. Scopo del documento Il presente documento, parte integrante del Progetto Definitivo di Potenziamento dell impianto di depurazione di Rosignano Solvay, ha lo scopo di integrare ed aggiornare l elaborato A7 Studio di verifica di assoggettabilità ai sensi del D.Lgs. 156/06 s.m.i. e della L.R. del 12/02/10 n. 10 s.m.i. nonché l elaborato A7bis Studio di verifica di assoggettabilità ai sensi del D.Lgs. 156/06 s.m.i. e della L.R. del 12/02/10 n. 10 s.m.i. - INTEGRAZIONI documenti facenti parte del Progetto Preliminare del medesimo intervento. La Provincia di Livorno, con Atto Dirigenziale N. 112 del 06/08/2012, ha decretato la non assoggettabilità alla procedura di VIA dell intervento di Potenziamento dell impianto di depurazione di Rosignano Solvay con prescrizioni. Ferme restando le finalità complessive dell intervento il progetto definitivo ha introdotto dei cambiamenti alla filiera di processo rispetto le previsioni originarie del progetto preliminare, da ciò consegue l esigenza di aggiornare i documenti di compatibilità ambientale già presentati ed approvati. I contenuti di questo documento sono volti quindi a: Mettere in luce le differenze intervenute con la progettazione definitiva, al fine di evidenziare la compatibilità del nuovo scenario di progetto nei confronti dell inserimento ambientale e paesaggistico con quanto rilevato dalle autorità competenti in sede di autorizzazione del progetto preliminare. Rispondere compiutamente e con maggior livello di dettaglio (dato dall ulteriore step di progettazione effettuato) alle prescrizioni impartite dalla Provincia di Livorno. Rideterminare gli impatti sulle principali componenti ambientali alla luce dei nuovi interventi progettati Per tutto quanto non espressamente indicato nella presente relazione, si rimanda alle relazioni A7 e A7bis precedentemente menzionate che a tutti gli effetti vanno considerate valide. In particolare i primi 4 capitoli dell elaborato A7 Studio di verifica di assoggettabilità ai sensi del D.Lgs. 156/06 s.m.i. e della L.R. del 12/02/10 n. 10 s.m.i. sono immutati e quindi possono essere presi nella loro interezza anche alla luce dei sopravvenuti cambiamenti del progetto definitivo. 3

5 2. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO Il progetto definitivo è volto al raggiungimento dei seguenti obbiettivi: L aumento della potenzialità dell impianto. L aumento dell efficienza depurativa del processo. L ottimizzazione dei consumi energetici. La stabilizzazione e l ottimizzazione nella produzione dei fanghi di depurazione. L eliminazione delle problematiche relative agli odori. L ottimizzazione del comportamento gravitazionale dei fanghi. Il recepimento delle prescrizioni emerse in sede di Conferenze dei Servizi. Di seguito viene illustrata e descritta la filiera di processo allo stato attuale dell impianto di depurazione di Rosignano Solvay, con le principali dimensioni delle unità operative e le apparecchiature elettromeccaniche presenti La strategia progettuale La scelta dei dati a base progetto relativi allo stato di progetto futuro muove dall analisi dello stato di fatto, la quale ha permesso di: Desumere la potenzialità di fatto in AE dell impianto. Individuare il periodo e le condizioni di stagionalità e di picco dell impianto, queste devono necessariamente essere tenute in considerazione per l elaborazione dei dati a base progetto. Individuare il periodo critico dell impianto in termini di carichi di massa influenti da trattare. Individuare la massima portata di progetto, in termini idraulici, accettabile dalla linea esistente per evitare criticità al sedimentatore secondario. Stabilire una portata di infiltrazione, che sia effettivamente identificativa dello stato della rete fognare di Rosignano. In linea generale l impianto è progettato prevedendo il mantenimento della linea esistente con processo convenzionale a fanghi attivi denitro-nitro, una nuova linea biologica gestita in miglioria secondo la tecnologia del processo dei Cicli Alternati in Reattore Unico. La massima potenzialità dell impianto, nel primo lotto funzionale, è di AE riferita allo scenario di solo apporto organico in tempo di secco. 4

6 L impianto però grazie al dimensionamento di vasche di equalizzazione e alla realizzazione di infrastrutture che vengono completate nella fase uno, è in grado di sopportare variazioni di portata e raggiungere obiettivi di trattamento nella nuova linea fino a un massimo di 4214 mc/die per 175,6 mc/h (corrispondente a A.E.). In corrispondenza del fatto che ad oggi la linea esistente è già in grado di trattare con un sistema biologico mc/die per 225 mc/h (corrispondenti a A.E.) il completamento del primo lotto sarà in grado di trattare con limiti di tab. 1 fino a A.E. idraulici. Premesso questo, i pretrattamenti dimensionati per la 5Qmn potranno garantire il trattamento primario di 1876 mc/h corrispondenti alla 5 Qn calcolata come media fra estate ed inverno attuale (374 mc/h). Come emerso dalle valutazioni dello stato attuale, la rete afferente all impianto è soggetta a fenomeni di infiltrazione di acque di pioggia ed infiltrazioni parassite, pertanto alle portate medie influenti verrà sommato a favore di sicurezza, un valore di portata definita di infiltrazione, pertanto il dimensionamento idraulico dell impianto è così determinato: 1. La portata media nera teorica influente l impianto è determinata riferendosi ad una dotazione idrica minima pro-capite di 250 l/aed ed un coefficiente di sversamento in rete pari a 0,8; 2. La portata media nera effettiva influente è ottenuta sommando alla media teorica la portata di infiltrazione valutata in relazione all analisi delle diluzioni dello stato di fatto; 3. La portata massima influente in impianto da pretrattare ed inviare al trattamento biologico è posta pari a 2 volte la portata media nera teorica più la portata di infiltrazione, anch essa determinata sulla base delle valutazione dello stato di fatto; 4. La portata massima influente in impianto, da pretrattare e che poi può essere restituita al corpo idrico recettore viene assunta pari a 5 volte la media nera teorica. Per quanto attiene il dimensionamento in termini di carico organico, ci si è riferirti ai tipici fattori unitari di carico di letteratura (ad es. COD= 120 g/aed), applicati tanto allo scenario di massimo carico estivo, che nel periodo di basso carico invernale. In riferimento alle valutazione dello stato di fatto, da cui si è rilevato che l impianto è soggetto sia a fluttuazioni stagionali estate/inverno, sia ad un certo grado di diluizione da parte di infiltrazioni parassite, si può affermare che i carichi attuali effettivamente influenti sono inferiori a quelli assunti ai fini di calcolo, e pertanto applicati anch essi in regime di sicurezza 5

7 Nel prossimo futuro, i margini di sicurezza applicati, consentiranno, a seguito degli interventi di miglioramento della separazione delle reti e di riduzione dell apporto delle acque di infiltrazione: di assicurare il trattamento di portate inferiori ma a concentrazioni più elevate rispetto allo stato attuale; di garantire un margine di capacità residua dell impianto tale da poter rispondere all incremento dovuto alle esigenze urbanistiche prima della realizzazione del II lotto alla potenzialità finale di AE. 6

8 2.2. I dati a base progetto dello stato riformato Primo Stralcio Funzionale Alla luce di tutto quanto sopra esposto si riportano nelle successive tabelle i dati a base progetto relativi allo stato riformato dell impianto di depurazione di Rosignano Solvay. Vengono creati diversi set di dati in funzione sia del periodo (estate o inverno), sia per linee di trattamento. La strategia progettuale, come anticipato, infatti prevede che l attuale impianto verrà mantenuto immutato rispetto lo stato attuale, a meno di interventi di ripristino ed ammodernamento generali. A tal proposito ed al fine di garantire comunque il trattamento secondario di 2 volte la Qmn in entrambe le linee, si progetterà una unità di equalizzazione in grado di accumulare il delta di portata tra 2Qmn e la Qmax accettabile dalla linea esistente (quantificato in 1,8 Qmn). Tale flusso verrà poi ricaricato alla medesima linea quando le condizioni di portata lo permetteranno. Il delta di popolazione da depurare verrà alimentata ad una nuova linea di trattamento. I pretrattamenti saranno organizzati su più linee parallele ed al termine di questi un ripartitore di portata permetterà l alimentazione dei giusti carichi di massa alle rispettive linee. Tabella 2-1: Dati a base progetto dello stato riformato - INVERNO AE totali AE D.I. l/ae d 250 ALFA 0,8 Qmn teorica m3/d 7000 m3/h 292 Q infiltrazione (alla Qmn) m3/d 1195 m3/h 50 Qmn effettiva m3/d 8195 m3/h 342 Coeff. max afflusso al biologico 2,00 Qmax BIO teorica m3/h 583 Q infiltrazione (alla Qmax BIO) m3/h 32 Qmax BIO effettiva m3/h 615 Coeff. max afflusso in rete 5,0 Qmax PRETR m3/h 1458 Fattori di carico unitari Carichi di massa in ingresso Concentrazioni in ingresso Parametro u.m. Valore Parametro u.m. Valore Parametro u.m. Valore Fcu COD g/ae d 120 LCOD Kg/d 4200 COD mg/l 512 Fcu Ntot g/ae d 12 LNtot Kg/d 420 Ntot mg/l 51 Fcu Ptot g/ae d 2,1 LPtot Kg/d 74 Ptot mg/l 9 Fcu TSS g/ae d 90 LTSS Kg/d 3150 TSS mg/l 384 Fcu BOD5 g/ae d 60 LBOD5 Kg/d 2100 BOD5 mg/l 256 Fcu N-NH4 g/ae d 10 LN-NH4 Kg/d 350 N-NH4 mg/l 43 Tabella 2-2: Dati a base progetto dello stato riformato ESTATE AE totali AE D.I. l/ae d 250 ALFA 0,8 Qmn teorica m3/d 9000 m3/h 375 Q infiltrazione m3/d 1536 m3/h 64 Qmn effettiva m3/d m3/h 439 Coeff. max afflusso al biologico 2,00 7

9 Qmax BIO teorica m3/h 750 Q infiltrazione (alla Qmax BIO) m3/h 41 Qmax BIO effettiva m3/h 791 Coeff. max afflusso in rete 5,0 Qmax PRETR m3/h 1875 Fattori di carico unitari Carichi di massa in ingresso Concentrazioni in ingresso Parametro u.m. Valore Parametro u.m. Valore Parametro u.m. Valore Fcu COD g/ae d 120 LCOD Kg/d 5400 COD mg/l 512 Fcu Ntot g/ae d 12 LNtot Kg/d 540 Ntot mg/l 51 Fcu Ptot g/ae d 2,1 LPtot Kg/d 95 Ptot mg/l 9 Fcu TSS g/ae d 90 LTSS Kg/d 4050 TSS mg/l 384 Fcu BOD5 g/ae d 60 LBOD5 Kg/d 2700 BOD5 mg/l 256 Fcu N-NH4 g/ae d 10 LN-NH4 Kg/d 450 N-NH4 mg/l 43 Tabella 2-3: Dati a base progetto dello stato riformato LINEA ESISTENTE AE totali AE D.I. l/ae d 250 ALFA 0,8 Qmn teorica m3/d 5400 m3/h 225 Q infiltrazione (alla Qmn) m3/d 922 m3/h 38 Qmn effettiva m3/d 6322 m3/h 264 Coeff. max afflusso al biologico 1,8 Qmax BIO teorica m3/h 407 Q infiltrazione (alla Qmax BIO) 25 Qmax BIO effettiva m3/h 432(*) Fattori di carico unitari Carichi di massa in ingresso Concentrazioni in ingresso Parametro u.m. Valore Parametro u.m. Valore Parametro u.m. Valore Fcu COD g/ae d 120 LCOD Kg/d 3240 COD mg/l 512 Fcu Ntot g/ae d 12 LNtot Kg/d 324 Ntot mg/l 51 Fcu Ptot g/ae d 2,1 LPtot Kg/d 57 Ptot mg/l 9 Fcu TSS g/ae d 90 LTSS Kg/d 2430 TSS mg/l 384 Fcu BOD5 g/ae d 60 LBOD5 Kg/d 1620 BOD5 mg/l 256 Fcu N-NH4 g/ae d 10 LN-NH4 Kg/d 270 N-NH4 mg/l 43 (*) massima accetta dal sedimentatore l eccedenza dalla massima influente al bio pari a 43 m3/h [(2Qmn teor+qinf)-qmax Bio eff=(2*225+25)-432)] è inviata in accumulo all equalizzatore Tabella 2-4: Dati a base progetto dello stato riformato LINEA NUOVA AE totali AE AE totali massimo carico idraulico AE D.I. l/ae d 250 ALFA 0,8 Qmn teorica m3/d 3600 m3/h 150 Q infiltrazione (alla Qmn) m3/d 614 m3/h 26 Qmn effettiva trattata biologicamente m3/d 4214 m3/h 176 Coeff. max afflusso al biologico 2,0 Qmax BIO teorica m3/h 300 Q infiltrazione (alla Qmax BIO) m3/h 16 Qmax BIO effettiva m3/h 316 Fattori di carico unitari Carichi di massa in ingresso Concentrazioni in ingresso Parametro u.m. Valore Parametro u.m. Valore Parametro u.m. Valore Fcu COD g/ae d 120 LCOD Kg/d 1800 COD mg/l 512 Fcu Ntot g/ae d 12 LNtot Kg/d 180 Ntot mg/l 51 Fcu Ptot g/ae d 2,1 LPtot Kg/d 32 Ptot mg/l 9 8

10 Fcu TSS g/ae d 90 LTSS Kg/d 1350 TSS mg/l 384 Fcu BOD5 g/ae d 60 LBOD5 Kg/d 900 BOD5 mg/l 256 Fcu N-NH4 g/ae d 10 LN-NH4 Kg/d 150 N-NH4 mg/l 43 Tutto quanto sopra può essere agevolmente compreso, in termini di carichi idraulici, dallo schema di funzionamento a blocchi riportato nella pagina seguente. In merito alle condizioni di lavoro dell impianto nelle condizioni di esercizio invernali, al fine di ottimizzare le prestazioni di processo globale, si prevede di sfruttare la potenzialità globale del nuovo processo a Cicli Alternati [ AE organici AE idraulici], riducendo la potenzialità trattata sul processo biologico esistente al valore di AE. 9

11 Figura 2-1: Schema logico a blocchi di funzionamento del depuratore Carichi idraulici dello stato di progetto di primo Stralcio Funzionale 10

12 2.3. La filiera di processo dello stato riformato La filiera di processo dell impianto nel suo stato riformato è la seguente: Tabella 2-5: Filiera di processo dello stato di progetto Operazioni unitarie N. di linee Linea Acque Stazione di Sollevamento N. 1+1(*) Grigliatura fine N. 2 Desabbiatura tipo pista N. 1 Ripartitore di portata N. 1 Vasca biologica a Cicli Alternati N. 1 Denitrificazione N. 1 Nitrificazione/Ossidazione biologica N. 1 Sedimentazione secondaria N. 2 Disinfezione (vasca di contatto) N. 1 Sollevamento a mare N. 1 Linea Fanghi Pozzo fanghi N. 1 Vasca di accumulo fanghi supero N. 1 Ispessitore dinamico N. 1 Stabilizzazione aerobica N. 1 Post-Ispessimento N. 1 Estrattore centrifugo N. 1+1(**) Fuori Linea Vasca di equalizzazione delle punte N. 1 (*) la stazione di sollevamento è realizzata in n 2 scomparti sezionabili mediante paratoia; (**) nello stato attuale è presente n 1 estrattore centrifugo, ma attualmente la stazione appaltante sta provvedendo alla sostituzione dell esiste ed all integrazione di una seconda unità Il dettaglio degli interventi Per ciascuna unità operativa oggetto di intervento segue una descrizione sintetica delle principali funzionalità e particolarità. Si rimanda alla Relazione tecnica [E-R.02], nonché alle Relazioni specialistiche [E-R.03, E-R.04 e E-R.05] per i dettagli dei dimensionamenti Nuova stazione di sollevamento L analisi delle nuove portate influenti l impianto, in relazione ai dati a base progetto dello stato futuro, evidenziano la necessità di incrementare la capacità della stazione di sollevamento esistete; dato lo stato attuale del sollevamento esistente, ricavato in via provvisoria mediante pompe volanti installate all interno del pozzo di alimentazione dell ex-sollevamento a coclee, le scelte progettuali prevedono la realizzazione di una nuova stazione di sollevamento dimensionata per il sollevamento della massima portata influente all impianto. La nuova struttura sarà realizzata nell area di sedime dell impianto attualmente libera, in direzione sud-ovest, l alimentazione dei reflui fognari influenti sarà realizzata provvedendo all installazione di una 11

13 nuova tubazione del DN 1000 di collegamento idraulico della stazione stessa con il pozzo di alimentazione dell ex-sollevamento a coclee, ove attualmente convergono tutte le reti fognarie affluenti il depuratore di Rosignano. Le opere civili della sezione saranno tali da essere adeguate già nel Primo Stralcio Funzionale alla potenzialità finale di AE. Il dimensionamento delle pompe di sollevamento è effettuato sulla base di quanto previsto dai dati a base progetto, prevedendo l installazione di n. 6 pompe con capacità di circa 469 m3/h cadauna, predisposte secondo n. 2 comparti a gruppi di 3 pompe, di cui due attive ed una terza di riserva, tale da assicurare il sollevamento in regime di secco di una portata pari alla portata media nera, ed in regime umido prolungato il sollevamento di una portata massima pari a 5 volte la portata media nera; la configurazione a comparti, consentirà all operativo impianto la possibilità di meglio gestire i flussi sollevati all impianto in funzione dell influente impianto. Di seguito le nuove utenze elettromeccaniche ed i sistemi di misura di cui si prevede l istallazione: Tabella 2-6: Dotazioni nuova stazione di sollevamento ITEM Tipologia di apparecchiatura P.to di istallazione NUOVO SOLLEVAMENTO PSG Elettropompa centrifuga sommergibile Nuova stazione di sollevamento PSG Elettropompa centrifuga sommergibile Nuova stazione di sollevamento PSG Elettropompa centrifuga sommergibile Nuova stazione di sollevamento PSG Elettropompa centrifuga sommergibile Nuova stazione di sollevamento PSG Elettropompa centrifuga sommergibile Nuova stazione di sollevamento PSG Elettropompa centrifuga sommergibile Nuova stazione di sollevamento DQI Misuratore di portata ad induzione elettromagnetica Tubazione premente sollevamento DQI Misuratore di portata ad induzione elettromagnetica Tubazione premente sollevamento DL.U Misuratore di livello ultrasonico Pozzo sollevamento Pretrattamenti Gli interventi di progetto prevedono la realizzazione in un unico blocco gettato in opera in c.a. della nuova sezione di pretrattamento e di ripartizione/scolmatore delle portate influenti; tali opere, vista la quota dell esistente processo biologico, saranno poste in elevazione rispetto al piano campagna in ragione della quota del biologico stesso e delle perdite di carico. Le opere civili della sezione saranno tali da essere adeguate già nel Primo Stralcio Funzionale alla potenzialità finale di AE. In dettaglio il monoblocco risulta così costituito: Canale di grigliatura suddiviso in: Canale di alimentazione e by-pass grigliatura fine; Canale di grigliatura fine: organizzata per la predisposizione di N. 3 linee parallele ed una linea di by-pass, in questa fase si prevede l installazione di N. 2 griglie fini. Canale di uscita ed alimentazione desabbiatura pista; 12

14 Numero due bacini di dissabbiatura tipo pista, completi di canale centrale di by-pass della singola linea e/o di entrambe; il Primo Stralcio Funzionale prevede che solamente uno dei due bacini venga attrezzato con le utilities necessarie per la desabbiatura. Ripartitore/scolmatore delle portate influenti l impianto, costituito da: Pozzo scolmatore alimentato in down-up e costituito da canale in cls scolmante per l intercettamento delle portate da avviare al ripartitore di portata al trattamento (2Qmn), e tubazione di by-pass a cattura dal fondo mediante paratoia modulante a funzionamento automatizzato; N. 2 gruppi da N. 2 soglie di ripartizione delle portate al trattamento, alimentate anch esse in down-up, la prima dedicata alla ripartizione delle portate tra l esistente processo biologico e l equalizzatore fuori linea di progetto, la seconda all alimentazione della nuova linea biologica operante a Cicli Alternati [di seguito CA] con predisposizione della soglia per l alimentazione della futura linea a CA prevista per il secondo stralcio funzionale; ogni soglia alimenta un proprio pozzo dal quale si prevede lo stacco della tubazione all unità operativa da essa servita. Tabella 2-7: Dotazioni nuova sezione pretrattamenti e ripartizione portate ITEM Tipologia di apparecchiatura P.to di istallazione NUOVA SEZIONE PRETRATTAMENTI E RIPARTIZIONE GFF Grigliatura fine tipo step-screen Nuova linea pretrattamenti GFF Grigliatura fine tipo step-screen Nuova linea pretrattamenti SSP Desabbiatore tipo pista Nuova linea pretrattamenti AIL Air-lift Nuova linea pretrattamenti BLB Compressore per air-lift Nuova linea pretrattamenti BLB Compressore per air-lift Nuova linea pretrattamenti CL Coclea di trasporto del grigliato Nuova linea pretrattamenti DQ.U Misuratore di portata Su soglia alimentazione CA2 DQ.U Misuratore di portata ultrasonico Su soglia alimentazione linea esistente DQ.U Misuratore di portata Su soglia Alimentazione equalizzazione Il processo biologico La strategia progettuale prevede di realizzare una nuova linea di trattamenti secondari per AE organici e AE idraulici, mentre l attuale linea di trattamento [ AE] rimarrà immutata come processi e dotazioni, a meno del ripristino del carroponte secondario esistente (vedi oltre). Detto ciò gli interventi prevedono la realizzazione di una nuova vasca biologica gestita secondo la tecnologica dei cicli alternati, posta in parallelo all attuale processo biologico. Si prevede la realizzazione di tutte le opere civili necessarie per poter operare a AE con due linee biologiche parallele; il primo stralcio funzionale prevede tuttavia che 13

15 solamente una delle due linee venga attrezzata per fungere da processo a fanghi attivi mentre la seconda, in questa fase, sarà destinata ad altri scopi (vedi oltre). La nuova linea biologica avrà un volume utile di reazione pari a circa 1960 m3 e sarà organizzata in 2 CSTR. La tipologia di processo applicata nella nuova linea, ossia i Cicli Alternati in reattore unico, per sua natura necessita dell installazione di doppia elettromeccanica, si provvederà pertanto ad installare: N. 2 elettromiscelatori sommersi utili a garantire la sospensione delle biomasse durante le fasi di denitrificazione. N. 1+1 compressore e relativo nuovo sistema di distribuzione dell aria per aerare i fanghi durante i cicli di nitrificazione / ossidazione all interno del nuovo reattore biologico. Le caratteristiche dimensionali dei sistemi di diffusione dell aria e degli elettromiscelatori sono riportate nell apposita relazione specialistica che compone il progetto. In aggiunta a quanto sopra ed al fine di permettere il corretto funzionamento del sistema di controllo previsto, è necessaria l installazione dei seguenti sistemi di misura: N. 2 misuratori di ossigeno disciolto. N. 2 misuratore di potenziale redox N. 1 misuratori di TSS ad immersione per ciascuna linea biologica La nuova linea biologica verrà asservita da un sistema di controllo indipendente, monitorabile sia da locale che da remoto, il quale determinerà la durata delle fasi aerobiche ed anossiche del sistema su base tempo, set-point delle sonde di ossigeno e redox e su base condizione ottimale, ovvero il sistema rileverà la fine della forma azotata della fase in atto. I nuovi compressori previsti saranno tutti a singola velocità e dotati di modulatore di frequenza (inverter). Questi verranno alloggiati all interno della struttura prefabbricata appositamente prevista. Tabella 2-8: Dotazioni nuova linea biologica ITEM Tipologia di apparecchiatura P.to di istallazione NUOVA LINEA BIOLOGICA MSM Agitatore di fondo, tipo Mixer, ad elica Linea CA2 MSM Agitatore di fondo, tipo Mixer, ad elica Linea CA2 BRP Rete diffusori linea CA2 Linea CA2 BLB Compressore a lobi per linea CA2 Locale compressori BLB Compressore a lobi per linea CA2 Locale compressori INV Inverter Locale QE INV Inverter Locale QE DP.OD Sonda ossigeno disciolto Linea CA2 14

16 DP.OD Sonda ossigeno disciolto DP.ORP Sonda potenziale ossidoriduzione DP.ORP Sonda potenziale ossidoriduzione DP.TSS Sonda solidi ad immersione Linea CA2 Linea CA2 Linea CA2 Linea CA L equalizzatore fuori linea Per permettere alla linea esistente di lavorare con gli adeguati carichi idraulici ed al contempo per poter garantire per tutto l impianto il trattamento secondario di 2 Qmn [791 m3/h], si rende necessario inserire nello schema di processo una sezione di equalizzazione fuori linea delle portate di punta. La logica dell intervento prevede infatti che la linea di trattamento esistente riceva una portata massima pari a quella ammissibile dal proprio sedimentatore secondario e pari a 432 m3/h, che corrisponde a 1,8 Qmn. La nuova linea di trattamento, dimensionata per AE organici e AE idraulici, tratterà al massimo 316 m3/h [2 Qmn]; di conseguenza la differenza [0,2 Qmn] viene accumulata all interno del nuovo equalizzatore fuori linea ricavato dalla riconversione dell attuale stabilizzazione aerobica. Il volume a disposizione sarà di circa 800 m3 e ciò significa che si disporrà di un HRT di 17 ore utili a ricaricare le portate equalizzate alla linea di trattamento esistente. Tabella 2-9: Dotazioni nuovo equalizzatore fuori linea ITEM Tipologia di apparecchiatura P.to di istallazione NUOVA EQUALIZZATORE FUORI LINEA MSM Agitatore di fondo, tipo Mixer, ad elica Vasca di equalizzazione PSG Elettropompa centrifuga sommergibile [0,2 Qmn] Vasca di equalizzazione PSG Elettropompa centrifuga sommergibile [0,2 Qmn] Vasca di equalizzazione DLU Misuratore di livello ultrasonico Vasca di equalizzazione La nuova sezione di accumulo verrà inoltre dotata di soglia di sfioro collegata alla spinta a mare, previo passaggio in vasca di contatto La nuova sedimentazione secondaria, il pozzo fanghi ed il pozzo schiume Gli interventi di progetto prevedono la realizzazione di un nuovo bacino di sedimentazione secondaria del tipo longitudinale, attrezzato con idoneo carroponte del tipo va e vieni, a servizio della nuova linea biologica CA. In testa alla nuova struttura si prevede altresì la realizzazione del nuovo pozzo fanghi (ricircolo e supero) e schiume a servizio del nuovo sedimentatore secondario, posto in continuità strutturale con lo stesso; tutte le elettromeccaniche del pozzo sono previste in configurazione di 1+1 riserva. Tabella 2-10: Dotazioni nuova sedimentazione secondaria ITEM Tipologia di apparecchiatura P.to di istallazione NUOVA SEDIMENTAZIONE SECONDARIA ECR Carroponte longitudinale va e vieni Nuovo Sedimentatore PSG Elettropompa centrifuga sommergibile [schiume] Nuovo pozzo schiume [prossimità nuovo sedimentatore] 15

17 PSG Elettropompa centrifuga sommergibile [schiume] Nuovo pozzo schiume [prossimità nuovo sedimentatore] PSG Elettropompa centrifuga sommergibile [ricircolo] Nuovo pozzo fanghi [prossimità nuovo sedimentatore] PSG Elettropompa centrifuga sommergibile [ricircolo] Nuovo pozzo fanghi [prossimità nuovo sedimentatore] PSG Elettropompa centrifuga sommergibile [supero] Nuovo pozzo fanghi [prossimità nuovo sedimentatore] PSG Elettropompa centrifuga sommergibile [supero] Nuovo pozzo fanghi [prossimità nuovo sedimentatore] DP.T.TSS.01 Sonda solidi ad inserzione Tubazione di Ricircolo linea CA2 DQ.I Misuratore di portata ad induzione elettromagnetica Tubazione di Supero nuovo sedimentatore Ripristino ed adeguamento della sedimentazione secondaria esistente Lo stato di consistenza delle strutture e degli impianti esistenti, relativamente alla sezione di sedimentazione secondaria esistente, suggeriscono di effettuare i seguenti interventi per le parti che lo necessitano: a) scarifica delle superfici degradate; b) pulizia meccanica delle superfici da trattare; c) trattamento protettivo dei ferri; d) applicazione di malta additivata; e) malta rasante; f) pittura protettiva finale. A quanto sopra gli interventi di progetto si completano con lo smontaggio del carroponte esistente, l installazione di un nuovo ponte delle medesime caratteristiche e la risoluzione delle problematiche inerenti le attuali operazioni di supero La vasca di accumulo fanghi L ottimizzazione della linea fanghi prevede l inserimento di una sezione di ispessimento dinamico nonché la realizzazione di una nuova sezione di stabilizzazione aerobica. Dal momento che tali unità operative possono essere interscambiabili nello schema di funzionamento futuro, è necessario disporre di un volume che possa garantire ogni grado di libertà. Il supero biologico verrà dunque raccolto all interno di un bacino appositamente predisposto allo scopo. Tale accumulo viene ricavato all interno della linea biologica di Secondo Stralcio Funzionale che in questa fase non verrà utilizzata. Si procederà pertanto alla realizzazione di una parte interna che fungerà di divisorio tra la nuova vasca di accumulo [V=286 m3] e la nuova stabilizzazione aerobica [V=1573 m3]. Per comprendere tutti i gradi di libertà disponibili si rimanda al P&Id d impianto. Si prevede di attrezzare la vasca di accumulo fanghi con un elettromiscelatore sommerso, il quale eviterà eventuali fenomeni di sedimentazione dei fanghi e un misuratore di livello ad ultrasuoni. Tabella 2-11: Dotazioni nuova vasca di accumulo fanghi di supero ITEM Tipologia di apparecchiatura P.to di istallazione NUOVA VASCA ACCUMULO FANGHI DI SUPERO MSM Elettromiscelatore sommerso Vasca accumulo fanghi DLU Misuratore di livello Vasca accumulo fanghi 16

18 Ispessimento dinamico dei fanghi Il fango di supero biologico verrà alimentato, previo passaggio in vasca di accumulo, alla nuova sezione di ispessimento dinamico in grado di trattare una portata pari a 60 m3/h; l U.O. sarà completa di stazione di preparazione e dosaggio del polielettrolita. I surnatanti prodotti dall addensatore dinamico saranno raccolti all interno di un pozzo di raccolta dei surnatanti, quindi risollevati ai nuovi pretrattamenti. Il fango ispessito verrà sollevato alla sezione di stabilizzazione aerobica mediante N.1 pompa monhovite installata sotto l addensatore dinamico che quindi sarà fornito di tramoggia di convogliamento fanghi. Tramite l apertura / chiusura del valvolame preposto sarà possibile anche addensare dinamicamente il fango già stabilizzato. Tutte le unità elettromeccaniche di cui sopra verranno collocati all interno di un nuovo locale prefabbricato appositamente previsto per lo scopo. Tabella 2-12: Dotazioni nuova sezione di ispessimento dinamico dei fanghi ITEM Tipologia di apparecchiatura P.to di istallazione NUOVA SEZIONE DI ISPESSIMENTO DINAMICO DEI FANGHI AID Addensatore dinamico fanghi di supero Nuovo locale tecnico APP Stazione preparazione polielettrolita Nuovo locale tecnico PDP Pompe dosatrici poli Nuovo locale tecnico PDP Pompe dosatrici poli Nuovo locale tecnico PSM Pompa monhovite di carico ispessitore dinamico Nuovo locale tecnico PSM Pompa monhovite di riserva comune Nuovo locale tecnico PSM Pompa monhovite di scarico stabilizzazione aerobica Nuovo locale tecnico PSM Pompa monhovite rilancio fango addensato Nuovo locale tecnico PSG Elettropompa centrifuga sommergibile rilancio surnatanti Pozzo surnatanti PSG Elettropompa centrifuga sommergibile rilancio surnatanti Pozzo drenaggi La stabilizzazione aerobica La nuova sezione di stabilizzazione aerobica avrà un volume di circa 1500 m3 derivante dalla compartimentalizzazione della futura seconda linea biologica di Secondo Stralcio Funzionale. Nel dettaglio si renderanno dunque necessari i seguenti interventi: o N. 1 nuova rete di diffusori a disco in EPDM in grado distribuire l aria erogata dai nuovi compressori. o N. 1+1 compressori centrifughi a lobi. o N. 1 sonda di potenziale di ossidoriduzione. o N. 1 valvola telescopica per evacuare i surnatanti prodotti dalla sezione. Va sottolineato che: La gestione dell unità operativa verrà effettuata in maniera classica ossia fornendo aria in maniera continua nelle 24 h. Lo schema idraulico dello stato di progetto prevede la possibilità di alimentare la sezione di stabilizzazione aerobica o direttamente con fango di supero biologico (by-passando 17

19 l addensatore dinamico) oppure con fango già addensato dinamicamente (soluzione preferibile considerate le volumetrie a disposizione. La vasca verrà attrezzata con valvola telescopica, così da regolare la quantità di surnatante da inviare al drenaggio interno. Tabella 2-13: Dotazioni nuova sezione di ispessimento dinamico dei fanghi ITEM Tipologia di apparecchiatura P.to di istallazione NUOVA SEZIONE DI ISPSTABILIZZAZIONE AEROBICA BRP Rete diffusori Stabilizzazione aerobica BLB Compressore a lobi per linea SA Locale compressori BLB Compressore a lobi per linea SA Locale compressori INV Inverter Locale QE INV Inverter Locale QE DP.ORP Sonda potenziale ossidoriduzione Stabilizzazione aerobica PSG Elettropompa centrifuga sommergibile rilancio surnatanti Pozzo drenaggi Presidi ambientali Gli interventi di progetto prevedono la copertura, l aspirazione ed il trattamento delle seguenti operazioni unitarie: Pretrattamenti Equalizzazione Vasca di accumulo dei fanghi di supero Addensatore dinamico Vasca di accumulo / post ispessimento dei fanghi stabilizzati (ex-flottatore) Estrattori centrifughi Le coperture saranno del tipo leggero in PRFV, non calpestabili ad eccezione della copertura per i pretrattamenti. Il sistema di trattamento sarà del tipo a secco, per esigenze planoaltimetriche, verrà suddiviso in due zone separate: Il Presidio Ambientale N.1 sarà posizionato al di sotto della sezione dei pretrattamenti e tratterà le emissioni odorigene provenienti dai pretrattamenti stessi e dalla vasca di accumulo dei fanghi di supero. Il Presidio Ambientale N.2 sarà invece collocato nei pressi della predenitrificazione e riceverà le portate d aria aspirate dalla vasca di equalizzazione, dall addensatore dinamico, dall ex flottatore e dalle centrifughe fanghi Ulteriori interventi di completamento Al fine di rendere tutte le sezioni d impianto accessibili, manutenibili e facilmente ispezionabili, si procede alla realizzazione dei seguenti: 18

20 Trasformazione dell attuale flottatore a vasca di accumulo / post ispessimento dei fango stabilizzati prima che questi vengano caricati agli estrattori centrifughi. Tutto il piping di progetto interrato avrà un percorso tale da poter essere facilmente riportato alla luce per eventuali interventi di riparazione laddove se ne dovessero presentare le necessità. In particolare, laddove possibile, saranno evitati passaggi delle tubazioni interrate al di sotto di manufatti di nuova realizzazione. Installazione di un nuovo gruppo elettrogeno compatibile alle nuove potenze d impianto. Completamento della viabilità interna d impianto mediante la realizzazione di un nuovo tratto stradale per raggiungere le nuove unità operative Confronto tra le filiere di processo dello stato di progetto preliminare e definitivo Di seguito si riporta il confronto delle filiere di processo tra lo stato attuale dell impianto, le previsioni del progetto preliminare e quelle del progetto definitivo, distinte in linea acque, linea fanghi e presidi ambientali. Tabella 2-14: Confronto delle filiere di processo Numero di Linee Operazioni Unitarie Progetto Stato Progetto Definitivo Preliminare di Fatto AE AE AE Linea Acque Stazione di Sollevamento N (b) 1+1 (b) Grigliatura grossolana N Grigliatura fine N Desabbiatura/disoleatura N Ripartitore di portata N. 1 (a) Nuova Linea biologica N. - 1 (c) 1 2 Denitrificazione [esistente] N. 1 1 (d) 1 1 Nitrificazione/Ossidazione biologica [esistente] N. 1 1 (d) 1 1 Sedimentazione secondaria N Disinfezione (vasca di contatto) N Sollevamento a mare N Linea Fanghi Pozzo fanghi N Vasca di accumulo fanghi supero N Ispessitore dinamico N Flottazione N Stabilizzazione aerobica N Post-Ispessimento N Estrattore centrifugo N (e) 1+1 (e) Fuori Linea Vasca di equalizzazione delle punte N Presidi Ambientali Presidio N.1 [scrubber a secco] N. - 1 (h) 1 (f) 1 (f) Presidio N.2 [scrubber a secco] N (g) 1 (g) 19

21 (a) pozzo di by-pass delle extra portate non inviate ai trattamenti secondari (b) la stazione di sollevamento è realizzata in n 2 scomparti sezionabili mediante paratoia; (c) linea da AE (d) linea da AE (e) nello stato attuale è presente n 1 estrattore centrifugo, ma attualmente la stazione appaltante sta provvedendo alla sostituzione dell esiste ed all integrazione di una seconda unità. (f) il presidio N.1 tratterà le arie esauste provenienti da pretrattamenti e vasca di accumulo fanghi (g) il presidio N.2 tratterà le arie esauste provenienti da equalizzatore, post ispessimento, estrattore centrifugo ed addensatore dinamico (h) il presidio ambientale del progetto prevedeva il trattamento delle arie esauste provenienti dalle sezioni di ispessimento e di stabilizzazione aerobica. Le principali considerazioni utili a delineare un quadro di raffronto delle soluzioni dei due step progettuali è il seguente: Il progetto definitivo conferma la logica di configurazione generale dell impianto del progetto preliminare, tale per cui è prevista la realizzazione di una nuova linea di trattamento parallela all attuale dimensionata per garantire il trattamento dell incremento di potenzialità prevista a base progetto, mantenendo inalterata la potenzialità di trattamento della linea esistente rilevata dall analisi dello stato di fatto. In riferimento alla tipologia di processo biologico applicato nella nuova linea di trattamento, il progetto definitivo prevede la modifica migliorativa relativa all applicazione del tecnologia di processo biologico dei Cicli Alternati in Reattore Unico, in sostituzione del processo convenzionale di pre-denitrificazione/nitrificazione previsto nel preliminare; tale soluzione assicurerà: o L aumento delle prestazioni di rimozione delle forme azotate e carboniose influenti all impianto; o Una maggiore stabilità e controllabilità del processo stesso, assicurato dall automatismo di processo e dalla semplicità delle dotazioni impiantistiche (unico reattore per la nitrificazione e denitrificazione in fasi alterne) e sensoristiche (OD ed ORP); o La riduzione del consumo energetico della sezione del trattamento biologico Al riguardo il processo Pre-denitro/Nitro del preliminare, richiedeva la realizzazione di una sezione in testa di selezione cinetica della biomassa, per l accelerazione della crescita delle biomasse; tale aspetto avrebbe potuto rappresentare una criticità, rispetto alle garanzie di stabilità di processo, tale da richiedere un elevato grado di controllo e monitoraggio della sezione stessa, intesa tanto in termini impiantistici e di parametri di processo, quanto in termini di carico di lavoro del gestore. 20

22 In riferimento alla linea fanghi, il progetto definitivo, in recepimento di quanto richiesto dalle autorità competenti in sede di esclusione del progetto dalle procedure di VIA, rispetto al preliminare ha previsto interventi di ottimizzazione della filiera volti a massimizzare il grado di stabilità e di disidratabilità del fango finale prodotto, nonché la riduzione del quantitativo di fango prodotto; di fatto il progetto definitivo, prevede in aggiunta alla filiera del progetto preliminare, l introduzione di una sezione di addensamento dinamico dei fanghi e l inserimento di una seconda sezione di ispessimento/accumulo dei fanghi. In ultimo si evidenzia che il progetto definitivo prevede: a) Aumento della flessibilità gestionale delle linee di trattamento, determinato dal sistema di ripartizione applicato e dall introduzione della sezioni di Equalizzazione; b) Contenimento e trattamento aria di tutte le possibili fonti odorigene dell impianto (linea fanghi, pretrattamenti e bacino di equalizzazione) e non solo della linea fanghi come previsto dal progetto preliminare. 21

23 3. ANALISI DELLE MODIFICHE APPORTATE ALLE COMPONENTI AMBIENTALI Nel presente capitolo vengono effettuate le comparazioni tra le previsioni di impatto del Progetto Preliminare e quelle risultanti invece dalle modifiche introdotte dalla progettazione Definitiva, sia in termini di variazioni della filiera di processo e delle tecnologie applicate, sia derivanti dal maggior grado di dettaglio dei dimensionamenti Produzione di Rifiuti Premesso che la produzione di rifiuti all interno di un impianto di depurazione è funzione della potenzialità dell impianto, dei carichi idraulici influenti e delle tecnologie applicate, le modifiche introdotte dalla progettazione definitiva saranno tali da non comportare variazioni quantitative rilevanti rispetto le previsioni del preliminare. Ciò significa che rimane confermata l importanza dell impatto al solo livello locale 3.2. Emissioni in atmosfera Per quanto concerne gli impianti di depurazione acque reflue urbane, l unica fonte potenzialmente impattante sull atmosfera è rappresentata dall emissione odorigena. Gli interventi di progetto prevedono la copertura, l aspirazione ed il trattamento delle seguenti operazioni unitarie: Pretrattamenti Equalizzazione Vasca di accumulo dei fanghi di supero Addensatore dinamico Vasca di accumulo / post ispessimento dei fanghi stabilizzati (ex-flottatore) Estrattori centrifughi Le coperture saranno del tipo leggero in PRFV, non calpestabili ad eccezione della copertura per i pretrattamenti che invece potrà essere calpestabile. Il sistema di trattamento sarà del tipo a secco, per esigenze plano-altimetriche, verrà suddiviso in due zone separate: Il presidio Ambientale N.1 sarà posizionato al di sotto della sezione dei pretrattamenti e tratterà le emissioni odorigene provenienti dai pretrattamenti stessi e dalla vasca di accumulo dei fanghi di supero. 22

24 Il presidio Ambientale N.2 sarà invece collocato nei pressi della predenitrificazione e riceverà le portate d aria aspirate dalla vasca di equalizzazione, dall addensatore dinamico, dall ex flottatore e dalle centrifughe fanghi. Di seguito si riporta il dettaglio del dimensionamento dei presidi ambientali previsti, determinati calcolando n. 2 ricambi/ora per tutte le u.o. coperte, ed applicando la portata tipicamente richiesta (superiore a 2 ricambi/ora) per le forniture elettromeccaniche della linea fanghi: Tabella 3-1: Presi ambientali Calcolo dei volumi e caratteristiche tecnico dimensionali dei presi ambientali dello stato di progetto Descrizione UdM Valore Presidio ambientale n. 1 Calcolo dei volumi da aspirare Pretrattamenti m3/h 240 Vasca di accumulo m3/h 360 Portata minima richiesta m3/h 600 Presidio ambientale n. 2 Calcolo dei volumi da aspirare Equalizzatore m3/h 550 Addensatore m3/h 425 Estrattore centrifugo m3/h 425 Portata minima richiesta m3/h 1400 Forniture previste Presidio n. 1 ITEM SCV Tipo Scrubber a secco Riempimento Carbone attivo Diametro m 1450 Altezza m 1600 Capacità di trattamento m3/h 1200 Campo portata ventilatore m3/h Potenza installata ventilatore kw 1,5 Presidio n. 2 ITEM SCV Tipo Scrubber a secco Riempimento Carbone attivo Diametro m 1900 Altezza m 1600 Capacità di trattamento m3/h 2000 Campo portata ventilatore m3/h Potenza installata ventilatore kw 2,2 Cautelativamente si sono selezionati n. 2 presidi ambientali rispettivamente da 1200 m3/h e 2000 m3/h, che assicureranno il completo trattamento delle emissioni odorigene delle sezioni critiche dell impianto. La rete aria di distribuzione sarà realizzata per mezzo di tubazioni aere in acciaio 23

25 leggero (spessore ridotto), di seguito si riportano le tubazioni costituenti la rete, per il dettaglio dei dimensionamenti si rimanda alla relazione specialistica dei calcoli idraulici: Da quanto sopra si evince che tutte le operazioni unitarie potenzialmente impattanti da un punto di vista odorigeno vengono dotate di apposita copertura di captazione e relativo impianto di convogliamento, aspirazione e trattamento. Rispetto le previsioni del progetto preliminare quindi i presidi ambientali introdotti sono volti a migliorare ulteriormente la situazione futura per i seguenti motivi: I pretrattamenti non verranno solamente confinati bensì anche aspirati e trattati L addensatore dinamico e l estrattore centrifugo oltre che essere posizionati all interno di appositi spazi chiusi, verranno aspirati in maniera localizzata. Il progetto definitivo prevede anche la predisposizione per l aspirazione della nuova seconda centrifuga ed il filtro a carboni è stato dimensionato tenendo in considerazione anche il contributo di questa nuova macchina. In conclusione, sebbene l impatto sulla componente in questione risulta essere migliorativo rispetto le previsioni del progetto preliminare si decide cautelativamente, ai fini della compilazione della matrice di impatto ambientale, di continuare a considerarlo trascurabile e di livello locale Consumo di materie prime Le materie prime impiegate in fase di esercizio, secondo le previsioni del progetto definitivo, saranno superiori rispetto le previsioni della fase preliminare. Tale aumento è imputabile al fatto che viene aggiunta la sezione di addensamento dinamico dei fanghi di supero e questa comporta l utilizzo di polielettrolita in misura di 0,5 m3/h. Rimangono invariati i consumi di polielettrolita previsti per la sezione di disidratazione fanghi. L approfondimento della fase progettuale ha permesso inoltre di poter determinare i quantitativi di materie prime previsti per la fase di costruzione dell opera: Calcestruzzo per opere non strutturali classe di resistenza caratteristica C20/25 - consistenza S5 = 270 m3 Calcestruzzo ordinario, classe di esposizione ambientale XA3, esposto ad attacco chimico, per ambiente fortemente aggressivo classe di resistenza caratteristica C35/45 - consistenza S3 = 1540 m3 Acciaio per cemento armato secondo le norme UNI in vigore barre presagomate ad aderenza migliorata = kg 24

26 3.4. Consumo di energia elettrica Le previsioni di consumo del progetto preliminare, cautelativamente rimangono invariate anche nella fase di progettazione definitiva, evidenziando che per propria natura il processo biologico a cicli alternati determina importati riduzioni del consumo di EE della sezioni di trattamento biologico Consumo idrico Le previsioni di consumo del progetto preliminare rimangono invariate anche nella fase di progettazione definitiva Ambiente Idrico Il progetto definitivo introduce una nuova tipologia di processo biologico che incide in maniera significativa sulla qualità dello scarico finale dell impianto. L impatto degli interventi in progetto sulla componente acqua, per impianti di depurazione, è strettamente correlata alle prestazioni ottenibili dal processo biologico. Risulta quindi utile approfondire in questa sede la logica di funzionamento di suddetta unità operativa. Il processo a fanghi attivi che verrà adottato per la trasformazione dell esistente è il processo a cicli alternati in reattore unico (CA). Il processo CA merita alcune parole di chiarimento per una più facile comprensione delle prerogative, delle prestazioni e dei vantaggi. In particolare il processo garantisce sia la rimozione biologica del carbonio che dell azoto ed in parte del fosforo tramite una successione di fasi aerobiche (per l ossidazione del carbonio e la nitrificazione dell azoto) ed anossiche (per la denitrificazione dell azoto) che vengono realizzate tramite una successione temporale in un unico bacino. In questo modo non è necessario avere delle sezioni dedicate, anossica di predenitrificazione ed aerobica di nitrificazione, in volumi predefiniti, né esiste la necessità di operare il ricircolo della miscela aerata per raggiungere prestazioni di tutta sicurezza. La natura stessa dei Cicli Alternati comporta una notevole semplicità nella realizzazione, un risparmio delle tubazioni e della elettromeccanica, prestazioni più elevate nella rimozione dell azoto in quanto tutto l azoto nitrificato, che deve essere denitrificato, si trova già all interno della vasca di ossidazione. I risparmi energetici sono una immediata conseguenza delle elevate prestazioni nella rimozione biologica dell azoto, in quanto elevate denitrificazioni significano elevato recupero di ossigeno combinato. I dati di letteratura, relativi ad impianti realizzati in Italia ed operanti da più anni, mostrano prestazioni calcolate da bilancio in azoto superiori al 80%, ciò comporta risparmi energetici considerevoli (Battistoni et al. 1999, 2000; Amoruso et al; 2001; Chemitec - Brevetto RN99A , 1999; Battistoni et al; b). Inoltre con la predisposizione delle nuove 25

27 linee biologiche per un funzionamento in modalità cicli alternati, si incentiva lo sviluppo di biomasse PAO e dpao che determinano un accumulo biologico del fosforo come polifosfato in misura stimabile nel 0,5-1% di P sul TSS Simulazione dei processi mediante modello matematico Al fine di prevedere le efficienze di rimozione del processo a Cicli Alternati in Reattore Unico in qualsiasi scenario futuro, nonché allo scopo di giustificare le scelte adottate, vengono eseguite più simulazioni relative allo stato di progetto usufruendo del software ASIM n. 2 (Activated Sludge Model N 2) riconosciuto come altamente attendibile a livello internazionale. SI riportano di seguito i soli risultati complessivi delle simulazioni condotte, rimandando alla relazione specialistica sul processo biologico per tutti gli approfondimenti del caso. Tabella 3-2 Processo Biologico: Risultati delle simulazioni di processo Linea esistente Denitro-Nitro (DN) e nuova linea a Cicli Alternati (CA2) Influente impianto Inverno Estate DN CA2 Globale Impianto DN CA2 Globale Impianto Potenzialità trattata AE Portata trattata m3/d COD mg/l N-Ntot mg/l N-NH4 mg/l N-NO3 mg/l P-PO4 mg/l Condizione Operativa Inverno Estate DN CA Globale Impianto DN CA1 Globale Impianto SRT d Temperatura C MLVSS kg/m Out Impianto COD mg/l N-NH4 mg/l N-NO3 mg/l N-Ntot mg/l P-P04 mg/l E%Ntot % E%COD % Le principali conclusioni traibili dall applicazione del modello matematico ASM n 2 sono le seguenti: Le simulazioni degli scenari invernali ed estivi della linea esistente evidenziano che, la riduzione della potenzialità di processo trattata dalla linea stessa nei mesi freddi dell anno, resa possibile dalla realizzazione del biologico a CA, determina un aumento della stabilità di processo, registrando di fatto discrete prestazione di processo di 26

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