COMUNE DI CAPANNOLI RELAZIONE TECNICA REGOLAMENTO URBANISTICO INDAGINI GEOLOGICHE DI SUPPORTO ALLA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE
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- Elisabetta Spinelli
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1 COMUNE DI CAPANNOLI REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE PER MODIFICHE PUNTUALI ALLE PREVISIONI REGOLAMENTO URBANISTICO Botro del marchesato Fiume Era T. Roglio Botro del Rio Recinaio Fiume Cascina Botro di Pietraio Botume Botro di Val di Rio T. Rosciano Procedimento di formazione e arovazione della variante: Adozione: Delibera di C.C. n. del Arovazione: Delibera di C.C. n. del Asetti urbanistici ed ambientali: Prof. Ing. Giusee IMBESI Arch. Carlo CARBONE Arch. Paolo FRANCALACCI Arch. Paola Nicoletta IMBESI Caogruo e coordinatore Urbanista Urbanista Urbanista INDAGINI GEOLOGICHE DI SUPPORTO ALLA PIANIFICAZIONE TERRITORIO COMUNALE RELAZIONE TECNICA dicembre 2018 Gruo di lavoro er la redazione della variante: Ufficio Urbanistica Comunale - caogruo Arch. Maria Antonietta Vocino Resonsabile del rocedimento - caogruo Arch. Maria Antonietta Vocino Suorto er gli asetti geologici: Geol. Emilio Pistilli Georogetti Studio Associato
2 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato VARIANTE PER MODIFICHE PUNTUALI ALLE PREVISIONI REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI CAPANNOLI INDAGINE GEOLOGICA PREMESSA La resente relazione riferisce gli esiti dell'indagine geologica condotta a suorto della Variante er modifiche untuali alle revisioni del Regolamento Urbanistico del Comune di Caannoli redatta dall'ufficio Urbanistica Comunale, con caogruo l'architetto Maria Antonietta Vocino. La variante aorta modifiche di minima entità ad alcune zone urbanistiche definite dal recedente RU., er le quali rimangono validi i giudizi di ericolosità e di fattibilità recedentemente esressi. Fanno eccezione due sole aree, ubicate nel centro abitato di Santo Pietro Belvedere, er le quali le modifiche aortate sono sostanziali e richiedono la rivalutazione delle condizioni di fattibilità. Relativamente agli asetti geologici, le analisi recedentemente condotte vengono riconfermate er entrambe le zone oggetto di variante. Per una di queste, er la quale è revista la trasformazione in Area a Servizi ed attrezzature di interesse generale, sebbenelo lo studio di microzonazione di rimo livello redatto in sede della recedente variante nel 2016 contenga di er sé una carta di ericolosità sismica adeguata alla normativa vigente (D.P.G:R. 53/R), e la carta MOPS sia stata redatta secondo i criteri degli ICMS, è stato eseguito un nuovo sondaggio in sismica assiva (tromometria) er verificare la ossibilità di amlificazioni stratigrafiche. Relativamente agli asetti idraulici, non è stato eseguito nessun alcuno secifico studio in quanto nessuna delle due zone di variante interferisce con aree giudicate fragili er temi di ricorrenza fino a 200 anni, né con il reticolo di riferimento di cui alla L.R. 79/2012. Per continuità con i recedenti lavori, è stata aggiornata la carta di fattibilità dell'intero territorio comunale er renderla coerente con le nuove erimetrazioni. Infine, sono state aggiornate le NTA urbanistiche er renderle coerenti con la nuova legge Regionale num. 41del 24/07/2018 in materia di rischio di alluvioni e tutela dei corsi d'acqua. Lo studio è stato condotto in ottemeranza del Decreto del Presidente della Giunta ag. 1
3 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato Regionale n.53/r del 25 Ottobre 2011 Regolamento di attuazione dell articolo 62 della legge regionale 3 gennaio 2005, n.1 (Norme er il governo del territorio) in materia di indagini geologiche, nel risetto delle norme del PAI dell'autorità di Bacino del Fiume Arno, del PGRA, della Legge regionale 41/2018, della D.C.R.T. n.72 del 24/07/07 di arovazione del nuovo Piano di Indirizzo Territoriale (P.I.T.) della Regione Toscana e della D.C.P. n.100 del 27/07/06 di arovazione del nuovo Piano Territoriale di Coordinamento (P.T.C.) della Provincia di Pisa. ag. 2
4 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato 1 - OGGETTO LA VARIANTE La Variante roosta dall'amministrazione Comunale introduce ex novo una zona destinata a Servizi ed attrezzature di interesse generale, immediatamente a nord di un archeggio esistente nella frazioen di Santo Pietro Belvedere, e revede, a margine dello stesso centro abitato, la modifica di una iccola area da verde rivato ad tessuto urbano consolidato, semre. Per entrambe le zone, al ari di quanto fatto finora nelle recedenti Varianti, l'analisi delle condizioni locali e le rescrizioni alla trasformazione che ne discendono sono riortate sotto forma di schede monografiche all'interno della resente relazione. Per le modifiche di minima entità dovute ad adeguamenti alla cartografia o a correzione di errori, che non interferiscono in alcun modo con il quadro conoscitivo, non è stato esresso alcun giudizio di merito ritenendo semre valida l'analisi formulata in sede di RU o nelle recedenti varianti. Per tutto quanto non è oggetto del resente lavoro, restano valide le condizioni alla trasformazione contenute negli Atti di Governo del Territorio che le hanno interessate: Regolamento Urbanistico del 2009, Variante manutentiva del 2013 e Variante quinquennale del ag. 3
5 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato 2 - METODOLOGIA DI STUDIO La legge Regionale 1/2005 all art.62, comma 2, revede che in sede di formazione del Regolamento Urbanistico siano effettuate, ai sensi del comma 1, indagini ed arofondimenti al quadro conoscitivo atte a verificare la fattibilità delle revisioni. Relativamente agli asetti sismici, il comune di Caannoli è dotato di un recente studio di microzonazione sismica di rimo livello, esteso a gran arte del territorio comunale, er il cui dettaglio si rimanda agli studi geologici allegati alla Variante quinquennale del Lo studio è stato redatto secondo le secifiche tecniche definite dagli ICMS (indirizzi e criteri er la microzonazione sismica) redatte dal diartimento della Protezione Civile, e dall'o.d..c.m. 3907/2010 (allegato A), ed ha consentito di redigere la carta di ericolosità sismica er gran arte del territorio comunale. Nella nuova zona urbanistica destinata a Servizi ed attrezzature di interesse generale, ubicata nell'abitato di Santo Pietro Belvedere, allo scoo di verificare localmente la ossibilità di amlificazioni stratigrafiche in occasione di eventi sismici, è stato comunque eseguito un ulteriore sondaggio in sismica assiva. Relativamente agli asetti geologici, è stata redatta la carta di ericolosità geologica ai sensi del D.P.G.R. 53/r er le sole due zone di variante. Sulla base degli esiti di queste fasi di lavoro, è stata aggiornata la carta di fattibilità (Tavv. C1 e C2), inserendo le nuove aree di variante con l'indicazione delle classi di ericolosità e di fattibilità ai sensi del D.P.G.R.T. n.53/r. ag. 4
6 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato 3 PERICOLOSITA' GEOLOGICA ai sensi del D.P.G.R. 53/R La Carta della Pericolosità Geologica tiene conto del grado di attività degli elementi geomorfologici individuati sul territorio, ed individua come stabilito dal D.P.G.R. 25 ottobre 2011 n. 53/R, 4 Classi di Pericolosità: Pericolosità geologica molto elevata (G.4) aree in cui sono resenti fenomeni attivi e relative aree di influenza, aree interessate da soliflussi. Pericolosità geologica elevata (G.3) aree in cui sono resenti fenomeni quiescenti; aree con otenziale instabilità connessa alla giacitura, all'acclività, alla litologia, alla resenza di acque suerficiali e sotterranee, nonché a rocessi di degrado di carattere antroico; aree interessate da intensi fenomeni erosivi e da subsidenza; aree caratterizzate da terreni con scadenti caratteristiche geotecniche; cori detritici su versanti con endenze sueriori al 25%. Pericolosità geologica media (G.2) aree in cui sono resenti fenomeni franosi inattivi e stabilizzati (naturalmente o artificialmente); aree con elementi geomorfologici, litologici e giaciturali dalla cui valutazione risulta una bassa roensione al dissesto; cori detritici su versanti con endenze inferiori al 25%. Pericolosità geologica bassa (G.1) aree in cui i rocessi geomorfologici e le caratteristiche litologiche, giaciturali non costituiscono fattori redisonenti al verificarsi di rocessi morfoevolutivi. Nella gran arte dei casi, la ericolosità attribuita in questa sede alle aree di variante conferma le indicazioni già contenute nel RU. Fanno eccezione alcune zone nelle quali l'acquisizione di nuove informazioni sia geotecniche che sismiche ha consentito minime variazioni alle erimetrazioni della ericolosità. Nella resente variante, nessuna zona modificata o di nuovo inserimento interferisce con le aree a ericolosità elevata o molto elevata censite nel PAI. ag. 5
7 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato 4 PERICOLOSITA' IDRAULICA ai sensi del D.P.G.R. 53/R e del PGRA Relativamente alla resente Variante, le due zone esaminate ricadono in un contesto collinare al quale è d attribuire la casse di ericolosità bassa I1. La ericolosità idraulica nel risetto del D.P.G.R. 53/R è stata discriminata nel seguente modo : Pericolosità idraulica molto elevata (I.4) le aree suscettibili da allagamenti er eventi con Tr<=30 anni. Pericolosità idraulica elevata (I.3) le aree fragili er eventi di esondazione comresi tra 30<Tr<=200 anni. Pericolosità idraulica media (I.2) le aree della ianura alluvionale esterne alle zone giudicate fragili er eisodi di esondazione con 200<Tr<=500 anni. Pericolosità idraulica bassa (I.1) aree collinari o montane rossime ai corsi d acqua er le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazioni favorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche sueriori a metri 2 risetto al iede esterno dell argine o, in mancanza, al ciglio di sonda. Il 17 dicembre del 2015 è entrato in vigore il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) che receisce la direttiva comunitaria 2007/60/CE, il decreto legislativo 23/02/2010 n.49 e che sostituisce il Piano di Assetto Idrogeologico relativamente agli asetti legati alla ericolosità idraulica. La nuova normativa revede la classificazione di ericolosità idraulica del territorio secondo temi di ricorrenza identici a quelli individuati dal D.P.G.R. 53/r, anche se viene adottata una differente denominazione er le varie classi. Per comarare le due normative si uò far riferimento alla tabella seguente: Temi di ricorrenza D.P.G.R.53/r PGRA TR<= 30 anni. Pericolosità idraulica molto elevata (I.4) 30< TR<= 200 anni Pericolosità idraulica elevata (I.3) 200< TR<= 500 anni Pericolosità idraulica media (I.2) 500 anni< TR Pericolosità idraulica bassa (I.1) Pericolosità da alluvione elevata (P3) Pericolosità da alluvione media (P2) Pericolosità da alluvione bassa (P1) Non definita al di fuori del contesto di fondovalle ag. 6
8 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato In ogni caso, la carta di ericolosità redatta ai sensi del PGRA dall'autorità di Bacino del Fiume Arno è coerente nei contenuti con quella rodotta nel 2008 a suorto del Regolamento Urbanistico, discendendo entrambe dagli studi commissionati dall'amministrazione Comunale che costituirono aggiornamento al Quadro conoscitivo del PAI Bacino Fiume Arno. Nella resente variante, nessuna zona modificata o di nuovo inserimento interferisce con le aree a ericolosità elevata o media censite nel PGRA. ag. 7
9 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato 5 PERICOLOSITA' SISMICA LOCALE ai sensi del D.P.G.R. 53/R Il D.P.G.R. 53/R individua quattro classi di ericolosità sismica, ottenute quali sintesi delle roblematiche geologiche, geomorfologiche e sismiche individuate. Il grado di ericolosità del sito si ottiene sovraonendo alla situazione locale (Tiologia della situazione resente) la Zona sismica di riferimento: nel nostro caso la zona 3. Utilizzando questo criterio sono state individuate quattro classi di ericolosità sismica e recisamente: Pericolosità sismica locale molto elevata (S.4) zone suscettibili di instabilità di versante attiva che ertanto otrebbero subire una accentuazione dovuta ad effetti dinamici quali ossono verificarsi in occasione di eventi sismici. Pericolosità sismica locale elevata (S.3) zone con terreni di fondazione articolarmente scadenti che ossono dar luogo a cedimenti diffusi; terreni suscettibili di liquefazione dinamica; zone di contatto tra litotii con caratteristiche fisico-meccaniche significativamente diverse; aree interessate da deformazioni legate alla resenza di faglie attive e faglie caaci (faglie che otenzialmente ossono creare deformazione in suerficie); zone stabili suscettibili di amlificazioni locali, caratterizzate da un alto contrasto di imedenza sismica atteso tra coertura e substrato rigido entro alcune decine di metri. Pericolosità sismica locale media (S.2) zone suscettibili di instabilità di versante inattiva, che otrebbero subire una riattivazione dovuta ad effetti dinamici quali ossono verificarsi in occasione di eventi sismici; zone stabili suscettibili di amlificazioni locali (che non rientrano tra quelli revisti er la classe di ericolosità sismica S.3). Pericolosità sismica locale bassa (S.1) zone stabili caratterizzate dalla resenza di litotii assimilabili al substrato rigido in affioramento, con morfologia ianeggiante o oco inclinata e dove non si ritengono robabili fenomeni di amlificazione o instabilità indotta dalla sollecitazione sismica. ag. 8
10 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato 7 FATTIBILITA' AI SENSI D.P.G.R. 53/R La Fattibilità degli interventi è stata definita sulla base di quanto revisto dal D.P.G.R. 25/11/2011 n.53/r, che revede la sua raresentazione in 4 classi distinte in funzione dei diversi asetti della ericolosità: geologica, idraulica e sismica. Oltre alle condizioni di fattibilità relative al D.P.G.R. n.53/r, nelle schede monografiche sono state inserite, nei casi necessari, ulteriori indicazioni e rescrizioni basate sulle condizioni geologiche, geomorfologiche, idrauliche e sismiche untuali del sito. Le due carte di fattibilità riortate in allegato, C1 Variante2018 e C2 Variante2018, sostituiscono integralmente le carte C1 Variante2016 e C2 Variante2016 redatte in sede della recedente variante. In ciò che segue vene riortata la classificazione della fattibilità secondo il D.P.G.R. 53/R, er il dettaglio delle limitazioni imoste a seconda della classe di ericolosità (geologica idraulica e sismica ) o di vulnerabilità idrogeologica di ogni singola area valgono gli articoli 51 e 52 delle NTA urbanistiche. Classe F1 - Fattibilità senza articolari limitazioni Si riferisce alle revisioni urbanistiche ed infrastrutturali er le quali non sono necessarie rescrizioni secifiche ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Per gli interventi edilizi di modesto imatto che ricadono in questa classe, la caratterizzazione geotecnica del terreno a livello di rogetto, uò essere ottenuta er mezzo di raccolta di notizie; i calcoli geotecnici, di stabilità e la valutazione dei cedimenti ossono essere omessi ma la validità delle soluzioni rogettuali adottate deve essere motivata con un aosita relazione. Gli interventi di nuova edificazione, di Ristrutturazione Urbanistica, di Sostituzione Edilizia o di Ristrutturazione Edilizia (con variazione dell entità e/o della distribuzione dei carichi sul terreno di fondazione) dovranno comunque essere suortati da secifiche ed adeguate indagini geognostiche, che amlino le conoscenze sulle caratteristiche litologiche e le roblematiche evidenziate nelle cartografie tematiche inserite nel Quadro Conoscitivo dello Strumento Urbanistico. Gli interventi revisti dallo strumento urbanistico sono attuabili senza articolari condizioni. Classe F2 - Fattibilità con normali vincoli Si riferisce alle revisioni urbanistiche ed infrastrutturali er le quali è necessario indicare la tiologia di indagini e/o secifiche rescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia. Il rogetto deve basarsi su un aosita indagine geognostica e/o idrologico-idraulica mirata a verificare a livello locale quanto indicato negli studi condotti a suorto dello strumento urbanistico vigente al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i rocessi geomorfologici resenti nell area nonché il funzionamento del sistema di scolo locale. Gli interventi revisti dallo strumento urbanistico sono attuabili senza articolari condizioni. ag. 9
11 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato Classe F3 - Fattibilità condizionata Si riferisce alle revisioni urbanistiche ed infrastrutturali er le quali, ai fini della individuazione delle condizioni di comatibilità degli interventi con le situazioni di ericolosità riscontrate, è necessario definire la tiologia degli arofondimenti di indagine da svolgersi in sede di redisosizione dei iani comlessi di intervento o dei iani attuativi o, in loro assenza, in sede di redisosizione dei rogetti edilizi. Per l'esecuzione di interventi edilizi, sono richieste indagini di dettaglio condotte a livello di area comlessiva sia come suorto alla redazione di strumenti urbanistici attuativi che nel caso sia iotizzato un intervento diretto. L esecuzione di quanto revisto dai risultati di tali indagini in termini di interventi di attenuazione del rischio idraulico, bonifica, miglioramento dei terreni e/o tecniche fondazionali articolari devono costituire condizioni da receire all interno della richiesta del titolo abilitativo occorrente. Nessuna delle zone di variante ricade in aree nelle quali le condizioni alla fattibilità trovano motivazione nel livello di ericolosità idraulica o in interferenze con il reticolo idraulico di riferimento della Regione Toscana. Se le condizioni alla fattibilità trovano motivazione nel livello di ericolosità geologica, la documentazione da resentare a corredo della realizzazione dei rogetti oltreché ottemerare a quanto disosto dal D.P.G.R. 53/R, deve contenere: carta geologica e geomorfologica di dettaglio; risultati di indagini geognostiche condotte er aumentare il grado di conoscenza delle caratteristiche litologiche e litotecniche del sottosuolo; sezioni quotate, ossibilmente dedotte da un rilievo lanoaltimetrico di dettaglio, che mostrino con recisione il raorto tra morfologia attuale e morfologia di rogetto; risultati di secifiche verifiche di stabilità del versante nelle condizioni attuali e di rogetto qualora, nelle aree collinari, siano revisti consistenti oerazioni di sbancamento e riorto; studio di dettaglio delle condizioni di stabilità del versante e del contesto idrogeologico, qualora siano reviste immissioni di acque reflue nel suolo e nel sottosuolo mediante subirrigazione, fertirrigazione e sandimento di acque di vegetazione; un analisi accurata delle roblematiche rilevate e l indicazione degli interventi er la mitigazione del rischio; tali interventi, definiti sulla base di studi geologici, idrogeologici e geotecnici, devono essere comunque tali da non regiudicare le condizioni di stabilità nelle aree adiacenti, da non limitare la ossibilità di realizzare interventi definitivi di stabilizzazione e revenzione dei fenomeni, da consentire la manutenzione delle oere di messa in sicurezza; ag. 10
12 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato in resenza di interventi di messa in sicurezza dovranno essere redisosti ed attivati gli oortuni sistemi di monitoraggio in relazione alla tiologia del dissesto; l avvenuta messa in sicurezza conseguente la realizzazione ed il collaudo delle oere di consolidamento, gli esiti ositivi del sistema di monitoraggio attivato e la delimitazione delle aree risultanti in sicurezza, devono essere certificati. Potranno essere attuati quegli interventi er i quali venga dimostrato che non determinano condizioni di instabilità e che non modificano negativamente i rocessi geomorfologici resenti nell area; della sussistenza di tali condizioni deve essere dato atto nel rocedimento amministrativo relativo al titolo abilitativi all attività edilizia. Le zone individuate con la nota PAI sono inoltre soggette al risetto delle disosizioni contenute nelle norme di attuazione relative alle Classi di Pericolosità elevata e molto elevata individuate nel PAI. Se le condizioni alla fattibilità trovano motivazione nel livello di ericolosità sismica si dovrà ottemerare a quanto disosto dal D.P.G.R. 53/R Classe F4 - Fattibilità limitata Si riferisce alle revisioni urbanistiche ed infrastrutturali la cui attuazione è subordinata alla realizzazione di interventi di messa in sicurezza che vanno individuati e definiti in sede di redazione del medesimo regolamento urbanistico, sulla base di studi, dati da attività di monitoraggio e verifiche atte a determinare gli elementi di base utili er la redisosizione della relativa rogettazione. In queste aree sono da revedersi, a suorto dell intervento, secifiche indagini geognostiche e idrologico-idrauliche o quanto altro necessario er recisare i termini del roblema; i risultati di tali studi dovranno essere considerati all interno di un esauriente rogetto degli interventi di consolidamento e bonifica, di miglioramento dei terreni e di un rogramma di controlli er valutare l esito degli interventi. Per tali aree l attuazione degli interventi è condizionata alla resentazione dei relativi Piani Attuativi all Autorità di Bacino. Nelle carte di fattibilità riortate in Allegato, er ogni zona è stata indicata oltre alla classe di fattibilità, anche le relative classi di ericolosità geologica, idraulica e sismica locale, al fine di una iù agevole e recisa definizione delle condizioni di attuazione delle revisioni, delle indagini di arofondimento da effettuare a livello attuativo ed edilizio, delle oere necessarie er la mitigazione del rischio. ag. 11
13 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato SCHEDE MONOGRAFICHE ag. 12
14 OTTOBRE II BELVEDERE PIETRO SANTO DINI ULISSE GORGONA 100 VIGNOLI LAMBERTO CASTELLO PUCCINI GIACOMO ORTI GLI SOTTO CORSICA PINETE FRANCHI RAFFAELLO VIGNOLI RESISTENZA LA XXIII GIOVANNI LAMBERTO VICOLO CASTELLINA PIAZZA BELVEDERE AREA DI VARIANTE IN OGGETTO Scala 1 : 2.000
15 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato UTOE Santo Pietro Belvedere Nuovo inserimento di zona destinata a Servizi ed attrezzature di interesse generale Considerazioni geologiche, geomorfologiche e idrologiche L'area in oggetto è ubicata in corrisondenza della arte iù alta della testata di un iccolo imluvio, affluente del Botro del Mortaino, e si svilua tra le quote di 122 e 128 m s.l.m. La zona ricade interamente all'interno della formazione delle Sabbie di Nugola vecchia del leistocene medio. La orzione iù alta dell'area è ricomresa nei termini maggiormente sabbiosi, mentre la zona iù bassa (al di sotto della quota di circa 124 m s.l.m.) resenta una maggiore comonente argillosa. Gli elementi geomorfologici che caratterizzano il versante sono raresentati da alcuni estesi fenomeni di frana che si sviluano ben lontano dall'area di variante ed a quote sensibilmente inferiori. Il ciglio dei dissesti si osiziona difatti all'incirca a quote comrese tra e 112 m s.l.m. Le frane si sviluano in corrisondenza delle intercalazioni tra i livelli argillosi (Q2a e Q3a ed i livelli sabbiosi (Q3 e P3). Le differenze di ermeabilità tra queste litologie favoriscono difatti l'infiltrazione e la circolazione idrica iodermica delle acque meteoriche che riemergono in suerficie al contatto tra le litologie. I dissesti sono ulteriormente favoriti dalla resenza di livelli, anche metrici, di argille torbose e torbe molto lastiche. Dal unto di vista litotecnico le indagini geognostiche a disosizione nelle immediate vicinanze dell'area in esame (riortate in allegato alla resente) mostrano terreni revalentemente limosi e organici nei rimi 6-7m, con livelli sabbiosi cementati, ed argillosi in rofondità. Pericolosità geologica ed idraulica La ericolosità geomorfologica redatta ai sensi del D.P.G.R. 26/R a suorto del vigente RU comunale, attribuisce all'intera area in esame la classe G.2 ericolosità media. In seguito all'arofondimento eseguito a suorto di questa variante, alle nuove conoscenze acquisite dall'interretazione dei dati geognostici e sismici a disosizione, riteniamo di oter confermare questi giudizi di ericolosità anche ai sensi del D.P.G.R. 53/R. La ericolosità idraulica è da considerarsi bassa (I.1) visto il contesto collinare nel quale si one l'area. ag. 13
16 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato Asetti sismici e ericolosità sismica locale Per arofondire gli asetti sismici, è stata eseguita una misura tromometrica all'interno dell'area, er i cui dettagli si rimanda all'allegato 1 (indagine sismica). La misura indica un icco H/v di amiezza ari a ~4 a 0,23 Hz, frequenza oco significativa nell'ambito dell'edilizia, er cui l'area in esame ricade comunque tra le zone stabili suscettibili di amlificazioni locali. Nella carta delle MOPS, la gran arte dell'area ricade nella zona 1a (all'interno della formazione coerente delle Sabbie Q3), mentre la orzione iù in basso, ricadente all'interno della formazione sabbioso argillosa Q3a, è stata inserita nella zona 2 (si vedano anche le risettive colonne stratigrafiche tio). La ericolosità sismica locale da attribuire all'intera zona di variante è media, classe S2, er cui ricade tra le zone stabili suscettibili di amlificazioni locali (che non rientrano tra quelli revisti er la classe di ericolosità sismica S.3) ai sensi del D.P.G.R. 53/R. Fattibilità La Fattibilità degli interventi è stata definita sulla base di quanto revisto dal D.P.G.R. 25/11/2011 n.53/r e, dalle normative del PAI Bacino Fiume Arno La fattibilità da attribuire all'area di variante è la classe F3 (fattibilità condizionata). Oltre alle condizioni di fattibilità dettate dalle suddette normative, riortiamo di seguito ulteriori indicazioni e rescrizioni basate sulle condizioni geologiche, geomorfologiche, idrauliche e sismiche untuali del sito. Il contrasto litologico tra le sabbie Q3 e le sottostanti sabbie argillose Q3a, uò indurre roblematiche alle strutture edilizie, se non attentamente analizzato reliminarmente alla realizzazione dei manufatti. Gli arofondimenti da eseguirsi in sede di iano attuativo o di intervento diretto, dovranno essere mirati alla untuale caratterizzazione geotecnica del substrato, er uno sessore di sottosuolo adeguato, in modo da: fornire ogni utile dettaglio er il corretto osizionamento e dimensionamento delle strutture fondazionali; individuare eventuali variazioni laterali ed in rofondità dei litotii; caratterizzare geotecnicamente anche i litotii affioranti lungo il sottostante versante. Considerata la destinazione finale della zona a Servizi ed attrezzature di interesse generale, si rescrive l'esecuzione di almeno un sondaggio a carotaggio continuo er verificare visivamente la resenza e la otenza dei livelli argillosi lastici e delle torbe e relevare camioni di terreno indisturbati sui quali derivare i arametri geotecnici. Tutti i arametri geotecnici raccolti dovranno essere utilizzati er l'esecuzione di verifiche di stabilità estese anche al sottostante versante che tengano conto delle fragilità rilevate (resenza di dissesti attivi e quiescenti). ag. 14
17 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato Tutti gli interventi di nuova edificazione, o interventi ad essi assimilati, dovranno essere dotati di sistemi di trattenimento ed accumulo delle acque meteoriche, con rilascio lento e rogrammato delle stesse nella fognatura o nelle aste fluviali resenti. In aendice all'art. 52 delle N.T.A. è riortato lo schema da utilizzare er il dimensionamento dei sistemi di trattenimento, descritto nella relazione redatta dall'ing. Idraulico a suorto della resente variante. La ossibilità di dirigere le acque raccolte all'interno dei sottostanti imluvi dovrà essere verificata allo scoo di non aggravare le condizioni di fragilità già esistenti. Inoltre dovranno essere arofonditi gli asetti legati alla infiltrazione delle acque meteoriche, in modo da orre in oera tutti gli accorgimenti utili er deviare correttamente eventuali venute di acqua a monte degli interventi. ag. 15
18 OTTOBRE II BELVEDERE PIETRO SANTO 100 VIGNOLI LAMBERTO CASTELLO PUCCINI GIACOMO ORTI GLI SOTTO PINETE VIGNOLI TERMINE BELLINI RESISTENZA LA XXIII GIOVANNI LAMBERTO BOTRACCIO LOCALITA' VICOLO CASTELLINA PIAZZA BELVEDERE AREA DI VARIANTE IN OGGETTO Scala 1 : 2.000
19 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato UTOE Santo Pietro Belvedere Modifica di zona da verde rivato a tessuto urbano consolidato Considerazioni geologiche, geomorfologiche e idrologiche L'area in oggetto è ubicata in corrisondenza della arte iù alta della testata di un iccolo imluvio, affluente del Botro del Mortaino, e si svilua tra le quote di 124 e 130 m s.l.m. La zona ricade interamente all'interno della formazione delle Sabbie di Nugola vecchia del leistocene medio. La orzione iù alta dell'area è ricomresa nei termini maggiormente sabbiosi, mentre la zona iù bassa (al di sotto della quota di circa 125 m s.l.m.) resenta una maggiore comonente argillosa. Gli elementi geomorfologici che caratterizzano il versante sono alcuni estesi fenomeni di frana che si sviluano oco lontani dall'area di variante a quote di oco inferiori. Le frane si sviluano in corrisondenza delle intercalazioni tra i livelli argillosi (Q2a e Q3a ed i livelli sabbiosi (Q3 e P3). Le differenze di ermeabilità tra queste litologie favoriscono difatti l'infiltrazione e la circolazione idrica iodermica delle acque meteoriche che riemergono in suerficie al contatto tra le litologie. I dissesti sono ulteriormente favoriti dalla resenza di livelli, anche metrici, di argille torbose e torbe molto lastiche. Dal unto di vista litotecnico le indagini geognostiche a disosizione nelle immediate vicinanze dell'area in esame (riortate in allegato alla resente) mostrano terreni revalentemente limosi e organici nei rimi 6-7m, con livelli sabbiosi cementati, ed argillosi in rofondità. Pericolosità geologica ed idraulica La ericolosità geomorfologica redatta ai sensi del D.P.G.R. 26/R a suorto del vigente RU comunale, attribuisce all'intera area in esame la classe G.2 ericolosità media. In seguito all'arofondimento eseguito a suorto di questa variante, alle nuove conoscenze acquisite dall'interretazione dei dati geognostici e sismici a disosizione, riteniamo di oter confermare questi giudizi di ericolosità anche ai sensi del D.P.G.R. 53/R. La ericolosità idraulica è da considerarsi bassa (I.1) visto il contesto collinare nel quale si one l'area. Asetti sismici e ericolosità sismica locale Relativamente agli asetti sismici, i dati derivati dalle indagini sismiche a disosizione, ag. 16
20 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato consistenti in un rofilo sismico del tio tomografico (SS52) ed in una misura tromometrica (Tr1) eseguiti nell'area adiacente, nello stesso contesto geologico, indicano la resenza di un salto di velocità tra quota 103 e 98m s.l.m., da considerarsi comatibile col assaggio alla formazione Q3. La misura tromometrica indica un icco H/v di amiezza ari a ~3 a 0,2 Hz, frequenza oco significativa nell'ambito dell'edilizia, er cui l'area in esame ricade comunque tra le zone stabili suscettibili di amlificazioni locali. Nella carta delle MOPS, la gran arte dell'area ricade nella zona 1a (all'interno della formazione coerente delle Sabbie Q3), mentre la orzione iù in basso, ricadente all'interno della formazione sabbioso argillosa Q3a, è stata inserita nella zona 2 (si vedano anche le risettive colonne stratigrafiche tio). La ericolosità sismica locale da attribuire all'intera zona di variante è media, classe S2, er cui ricade tra le zone stabili suscettibili di amlificazioni locali (che non rientrano tra quelli revisti er la classe di ericolosità sismica S.3) ai sensi del D.P.G.R. 53/R. Fattibilità La Fattibilità degli interventi è stata definita sulla base di quanto revisto dal D.P.G.R. 25/11/2011 n.53/r. La fattibilità di gran arte dell'area di variante è la classe F2 (fattibilità con normali vincoli) La orzione iù bassa ricade invece nella classe F3 (fattibilità condizionata) a causa della ericolosità geologica G3. La fattibilità F3 è comunque da intendersi associata ad interventi di nuova edificazione. In questo caso, oltre alle condizioni di fattibilità dettate dalle suddette normative, riortiamo di seguito ulteriori indicazioni e rescrizioni basate sulle condizioni geologiche, geomorfologiche, idrauliche e sismiche untuali del sito. Il contrasto litologico tra le sabbie Q3 e le sottostanti sabbie argillose Q3a, uò indurre roblematiche alle strutture edilizie, se non attentamente analizzato reliminarmente alla realizzazione dei manufatti. Nel caso di nuova edificazione gli arofondimenti da eseguirsi dovranno essere mirati alla untuale caratterizzazione geotecnica del substrato, er uno sessore di sottosuolo adeguato, in modo da: fornire ogni utile dettaglio er il corretto osizionamento e dimensionamento delle strutture fondazionali; individuare eventuali variazioni laterali ed in rofondità dei litotii; caratterizzare geotecnicamente anche i litotii affioranti lungo il sottostante versante. Tutti i arametri geotecnici raccolti dovranno essere utilizzati er l'esecuzione di verifiche di stabilità estese anche al sottostante versante che tengano conto delle fragilità rilevate (resenza di dissesti attivi e quiescenti). ag. 17
21 Amm.ne Com.le di Caannoli GEOPROGETTI Studio associato Tutti gli interventi di nuova edificazione, o interventi ad essi assimilati, dovranno essere dotati di sistemi di trattenimento ed accumulo delle acque meteoriche con rilascio lento e rogrammato delle stesse nella fognatura o nelle aste fluviali resenti. In aendice all'art. 52 delle N.T.A. è riortato lo schema da utilizzare er il dimensionamento dei sistemi di trattenimento, descritto nella relazione redatta dall'ing. Idraulico a suorto della resente variante. La ossibilità di dirigere le acque raccolte all'interno dei sottostanti imluvi dovrà essere verificata allo scoo di non aggravare le condizioni di fragilità già esistenti. Inoltre dovranno essere arofonditi gli asetti legati alla infiltrazione delle acque meteoriche, in modo da orre in oera tutti gli accorgimenti utili er deviare correttamente eventuali venute di acqua a monte degli interventi. Ponsacco, Dicembre 2018 Geol. Emilio Pistilli ag. 18
22 PIETRAIO C. PIEDIVILLA INQUADRAMENTO AREE DI VARIANTE Scala 1: TRAIO 51.3 P. LA VALLE SAN ROCCHINO G I A R D I N O BOTRO 51.4 MORTAIO OTRO BOTRO VALLE D'URBANO C. SAN ROCCO 5 k 65.6 CIMITERO M O R T A I N O ETTO HI 93.9 SAN PIETRO BELVEDERE CONTRADA GIARDINO VECCHIO ITURLATA DIBOTUME B O T U M E S.P. (N.26) SAN PIETRO BELVEDERE SAN PIETRO BOTRO P. LA TEGOLAIA I P.LA TEGOLAIA II 84.5 MORTAINO 55.8 F O N T A N E L L E P. LE COLO L E C O L C.AL BECC DI RIO VAL 84.3 P. CASINO CONTRADA CONTRADA QUERCESECCA BOTRACCIO P. LA CARRAIA n IL POGGIO R O S C I A N O 90.7 VALLICELLE DI SOPRA TORRENTE V A L L I C E L L E BOTRO DI VALLICELLA VALLICELLE DI SOTTO ROSCIANO BOTRO DI 57.7 DI SOIANA VALLE IL TERMINE LE ROSCIANO 59.2 V A L L E D I P. DI SELVA C. AGONIGI
23 CARTOGRAFIA GEOLOGICA E GEOMORFOLOGICA
24 Scala: 1:5000 CARTA GEOLOGICA E GEOMORFOLOGICA COMMERCIO GIARDINO FUCINI RENATO N= E= PROVINCIALE COMMERCIO PROVINCIALE OTTOBRE II VESPUCCI AMERIGO BELVEDERE PIETRO SANTO DINI ULISSE A. VOLTA SILVIO PELLICO GIUSEPPE ANTONIO MEUCCI GORGONA PACINOTTI VIGNOLI LAMBERTO CASTELLO PUCCINI GIACOMO GIARDINO MASCAGNI PIETRO ORTI GLI SOTTO ORTI GLI SOTTO CORSICA PINETE FRANCHI RAFFAELLO FOSCOLO UGO PINETE PINETE k N= E= G24 VIGNOLI TERMINE BELLINI RESISTENZA LA XXIII GIOVANNI LAMBERTO BOTRACCIO LOCALITA' N= E= V A L L I BOTRO GIUSTI VICOLO CASTELLINA PIAZZA BELVEDERE
25 LEGENDA CARTA GEOLOGICA E GEOMORFOLOGICA GEOLOGIA GEOMORFOLOGIA Olocene (a) - Alluvioni attuali Scarata morfologica Comlesso Neoautoctono Pleistocene su. Pleistocene inf. Pliocene medio (all1) - Alluvioni terrazzate del I Ordine (all2) - Alluvioni terrazzate del II Ordine (q3) - Sabbie di Nugola Vecchia in facies revalentemente sabbiosa (q3a) - Sabbie di Nugola Vecchia in facies revalentemente argillosa (q2b) - Argille sabbiose di facies salmastra (3) - Sabbie gialle (2) - Sabbie argillose Forme e rocessi di versante Forme e rocessi fluviali Forme e rocessi antroici Coro di frana attiva Coro di frana quiescente Coro di frana bonificata Ruscellamento Imluvi in erosione Presenza di cavità Riorti e rilevati stradali AREE DI INTERESSE Aree di variante anno 2018
26 DATI DI BASE
27 Scala: 1:5000 CARTA DEI DATI DI BASE PROVINCIALE COMMERCIO PROVINCIALE OTTOBRE II VESPUCCI AMERIGO BELVEDERE PIETRO SANTO DINI ULISSE A. VOLTA SILVIO PELLICO GIUSEPPE ANTONIO MEUCCI GORGONA PACINOTTI VIGNOLI LAMBERTO CASTELLO PUCCINI GIACOMO GIARDINO MASCAGNI PIETRO ORTI GLI SOTTO ORTI GLI SOTTO CORSICA PINETE FRANCHI RAFFAELLO FOSCOLO UGO PINETE PINETE k E= VIGNOLI TERMINE BELLINI RESISTENZA LA XXIII GIOVANNI LAMBERTO BOTRACCIO LOCALITA' E= V A L L I C MORTAINO BOTRO P. GIUSTI VICOLO CASTELLINA PIAZZA BELVEDERE Y YY Y % Y S S Y Y S Y Y Y Y Y Y S Y Y Y Y S S $T $T $T $T $T 0 S S S S S S S S $T S S S S S S 0 S S S S S S S $T $T S S $T 0 S S S S Y S S S S S $ $ $ YS S S S S S Y S S &V ÊÚ ÊÚ ÊÚ ÊÚ ÊÚ ÊÚ C29 C55 Tr13 Tr15 Tr18 SS14 SS16 SS C115 SS44 C142 C143 C126 C123 C124 C125 C145 C149 C146 C148 C147 C128 C129 C127 SS50 EL SS52 Tr2 Tr1 P3 C151 C150 C152 Tr1_2018
28 DATI DI BASE MISURA DI FREQUENZA EFFETTUATA NELL'AMBITO LA PRESENTE VARIANTE ÊÚ HVSR MISURE DI FREQUENZA EFFETTUATE NELL'AMBITO LA VARIANTE 2016 HVSR ÊÚ INDAGINI SISMICHE REPERITE NEGLI ARCHIVI COMUNALI ÊÚ HVSR S Down Hole %U Sismica a riflessione MASW INDAGINI GEOGNOSTICHE REPERITE NEGLI ARCHIVI COMUNALI S Penetrometria statica $T Penetrometria dinamica sueresante Y Sondaggio a carotaggio continuo &V Sondaggio a distruzione di nucleo $ Penetrometria dinamica media/leggera DATABASE PIANO STRUTTURALE COMUNALE $T Penetrometria dinamica leggera %U Penetrometria dinamica sueresante S Penetrometria statica ³ Saggio con escavatore 0 Sondaggio a carotaggio continuo Y Sondaggio a distruzione di nucleo 0 SEV (sondaggio elettrico verticale) DATABASE GEOGNOSTICO LA PROVINCIA DI PISA &V Sondaggio a distruzione di nucleo %[ Sondaggio a carotaggio continuo Y Penetrometria statica S Penetrometria dinamica media (X Penetrometria dinamica DPSH % Saggio con escavatore AREE DI INTERESSE Aree di variante anno 2018
29 DATI DI BASE ESTRATTI DAGLI ALLEGATI GEOLOGICI REDATTI A SUPPORTO LA VARIANTE QUINQUENNALE AL RU
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32
33 Prol.(m) N(coli ) Rd(kglcm') N(coli ri asta Prol(m) N(coli ) Rd(kglcm') N(coli r) asta D,OD- 0,10 1 5,6 1 3,00-3, ,6 4 0,10-0, ,3 3,10-3, ,6 0,20-0, ,7 3,20 3, ,2 D,3D- 0, ,4 3,30-3, ,8 0,40 - D, ,2 3,40-3, ,5 D,50-0,60 1 5,6 3,50 3, ,1 0,60 0,70 11,2 3,60 3, ,5 0,70 0,80 11,2 3,70 3, ,7 0,80-0,90 11,2 3,80-3, ,2 0,90-1,00 11,2 1 3,90-4, ,9 4 1,00-1,10 10,5 4,00-4, ,2 1,10-1, ,5 4,10 4, ,2 1,20-1, ,9 4,20-4, ,9 1,30-1,40 36,6 4,30-4, ,2 1,40-1, ,6 4,40-4, ,6 1,50-1,60 26,2 4,50-4, ,2 1,60-1, ,2 4,60 4, ,5 1,70-1,80 20,9 4,70 4, ,9 1,80-1,90 20,9 4,80-4, ,6 1,90-2,00 20,9 2 4,90-5, ,6 5 2,00-2,10 19,7 5,00-5, ,0 2,10 2,20 19,7 5,10 5, ,2 2,20 2,30 19,7 5,20 5, ,2 2,30-2,40 19,7 5,30 5, ,0 2,40-2, ,7 5,40 5, ,8 2,50-2, ,5 5,50 5, ,8 2,60-2, ,6 5,60-5, ,2 2,70-2, ,4 5,70-5, ,3 2,80 2, ,5 5,80-5, ,2 2,90-3, ,6 3 5,90-6, ,3 6 -PENETROMETRO DINAMICOHo, TG x4 - M(massaballente): 30,00k9 - H(altem oad"ta)=0,20m -A(area"nta): 10,00cm' - D(diam."nta): 35,70mm N"meroColiP"n!a N=N(10) [8= 10 cm] -Uso rivestimentoi fanghiiniezione, NO ~. OO"""'.~_n-
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37 Rif.: j _cnl.doc 8 J16_008_02_04_CAPANNOLI_TR, S. PIETRO B. TR1 Strumento: TEP-0085/01-10 Formato dati: 16 byte Fondo scala [mv]: n.a. Inizio registrazione: 04/02/16 08:59:34 Fine registrazione: 04/02/16 09:19:35 Nomi canali: NORTH SOUTH; EAST WEST ; UP DOWN Suerficie di misura: Terreno naturale Condizioni meteo: temeratura: 4 C; vento: assente; ioggia: assente Coordinate Gauss Boaga: ; Durata registrazione: 0h20'00''. Analisi effettuata sull'intera traccia. Freq. camionamento: 128 Hz Lunghezza finestre: 60 s Tio di lisciamento: Triangular window Lisciamento: 10% RAPPORTO SPETTRALE ORIZZONTALE SU VERTICALE SERIE TEMPORALE H/V DIREZIONALITA' H/V P3 s.n.c Piazza Martiri della Libertà, 22/ PISA P. IVA tel: (dott. A. Benvenuti) tel: (dott. V. Carnicelli) e.mail: osta@3online.e u ec: osta@ec.3online.eu
38 Rif.: j _cnl.doc 9 SPETTRI LE SINGOLE COMPONENTI SPETTRI LE SINGOLE COMPONENTI (Con lisciamento all 1%) Sito TR5. Verifica secondo le linee guida SESAME, 2005: Picco H/V a 0.23 ± 0.06 Hz (nell'intervallo Hz). Criteri er una curva H/V affidabile [Tutti 3 dovrebbero risultare soddisfatti] f 0 > 10 / L w 0.23 > 0.17 OK n c (f 0 ) > > 200 OK A (f) < 2 er 0.5f 0 < f < 2f 0 se f 0 > 0.5Hz A (f) < 3 er 0.5f 0 < f < 2f 0 se f 0 < 0.5Hz Suerato 0 volte su 24 OK Criteri er un icco H/V chiaro [Almeno 5 su 6 dovrebbero essere soddisfatti] Esiste f - in [f 0 /4, f 0 ] A H/V (f - ) < A 0 / Hz OK Esiste f + in [f 0, 4f 0 ] A H/V (f + ) < A 0 / Hz OK A 0 > > 2 OK f icco [A H/V (f) ± A (f)] = f 0 ± 5% < 0.05 NO f < (f 0 ) < NO A (f 0 ) < (f 0 ) < 2.5 OK P3 s.n.c Piazza Martiri della Libertà, 22/ PISA P. IVA tel: (dott. A. Benvenuti) tel: (dott. V. Carnicelli) e.mail: osta@3online.e u ec: osta@ec.3online.eu
39 Rif.: j _cnl.doc 11 Ubicazione Indagine in sismica assiva TR1. Dettaglio. P3 s.n.c Piazza Martiri della Libertà, 22/ PISA P. IVA tel: (dott. A. Benvenuti) tel: (dott. V. Carnicelli) e.mail: u ec: osta@ec.3online.eu
40 PERICOLOSITA' GEOLOGICA
41 N= E= COMMERCIO PROVINCIALE OTTOBRE II VESPUCCI AMERIGO BELVEDERE PIETRO SANTO DINI ULISSE A. VOLTA SILVIO PELLICO GIUSEPPE ANTONIO MEUCCI GORGONA PACINOTTI VIGNOLI LAMBERTO CASTELLO PUCCINI GIACOMO GIARDINO MASCAGNI PIETRO ORTI GLI SOTTO ORTI GLI SOTTO CORSICA PINETE FRANCHI RAFFAELLO FOSCOLO UGO PINETE PINETE k N= E= G24 VIGNOLI TERMINE BELLINI RESISTENZA LA XXIII GIOVANNI LAMBERTO BOTRACCIO LOCALITA' N= E= BOTRO GIUSTI VICOLO CASTELLINA PIAZZA BELVEDERE Scala: 1:5000 PERICOLOSITA' GEOLOGICA AI SENSI D.P.G.R. 53/R/2011 Aree in cui sono resenti fenomeni attivi e relative aree di influenza, aree interessate da soliflussi Aree in cui sono resenti fenomeni quiescenti; aree con otenziale instabilità connessa alla giacitura, all'acclività, alla litologia, alla resenza di acque suerficiali e sotterranee, nonchè a rocessi di degrado di carattere antroico; aree interessate da intensi fenomeni erosivi e da subsidenza; aree caratterizzate da terreni con scadenti caratteristiche geotecniche; cori detritici su versanti con endenze sueriori al 25% Aree in cui sono resenti fenomeni franosi inattivi stabilizzati (naturalmente o artificialmente); aree con elementi geomorfologici, litologici e giaciturali dalla cui valutazione risulta una bassa roensione al dissesto; cori detritici su versanti con endenze inferiori al 25% Aree in cui i rocessi geomorfologici e le caratteristiche litologiche, giaciturali non costituiscono fattori redisonenti al verificarsi di rocessi morfoevolutivi G.4 - PERICOLOSITA' GEOLOGICA MOLTO ELEVATA G.3 - PERICOLOSITA' GEOLOGICA ELEVATA G.2 - PERICOLOSITA' GEOLOGICA MEDIA G.1 - PERICOLOSITA' GEOLOGICA BASSA CLASSI DI PERICOLOSITA' GEOLOGICA NEL RISPETTO D.P.G.R. n 53/R CLASSI DI PERICOLOSITA' AI SENSI P.A.I. BACINO FIUME ARNO P.F.4 - Pericolosità molto elevata da rocessi geomorfologici di versante e da frana; Comrende le aree in frana attiva e il loro intorno P.F.3 - Pericolosità elevata da rocessi geomorfologici di versante e da frana; Comrende le aree in frana quiescente e il loro intorno P.F.2 - Pericolosità media da rocessi geomorfologici di versante e da frana; Comrende le aree interessate da fenomeni inattivi stabilizzati e il loro intorno Aree di variante anno 2018
42 PERICOLOSITA' IDRAULICA
43 N= E= COMMERCIO PROVINCIALE OTTOBRE II VESPUCCI AMERIGO BELVEDERE PIETRO SANTO DINI ULISSE A. VOLTA SILVIO PELLICO GIUSEPPE ANTONIO MEUCCI GORGONA PACINOTTI VIGNOLI LAMBERTO CASTELLO PUCCINI GIACOMO GIARDINO MASCAGNI PIETRO ORTI GLI SOTTO ORTI GLI SOTTO CORSICA PINETE FRANCHI RAFFAELLO FOSCOLO UGO PINETE PINETE k N= E= G24 VIGNOLI TERMINE BELLINI RESISTENZA LA XXIII GIOVANNI LAMBERTO BOTRACCIO LOCALITA' N= E= BOTRO GIUSTI VICOLO CASTELLINA PIAZZA BELVEDERE Scala: 1:5000 CARTA LA PERICOLOSITA' IDRAULICA AI SENSI D.P.G.R. 53/R E PGRA Corsi d'acqua rinciali Aree interessate da allagamenti er eventi con Tr < 30 anni I.4 - Pericolosità idraulica Molto Elevata = P3 PGRA redatta sulla base delle verifiche idrologiche-idrauliche eseguite a suorto del RU comunale dagli Ingg. Carlo Viti, Stefano Pagliara e Stefano Nardi I.3 - Pericolosità idraulica Elevata = P2 PGRA I.2 - Pericolosità idraulica Media = P1 PGRA I.1 - Pericolosità idraulica Molto Elevata = P1 PGRA (in arte) Aree interessate da allagamenti er eventi comresi tra 30 < Tr < 200 anni Aree interessate da allagamenti er eventi comresi tra 200 < Tr < 500 anni Aree collinari rossime ai corsi d'acqua er le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazione di alto motfologico, di norma a quote altimetriche sueriori a metri 2 risetto al iede esterno dell'argine o, in mancanza, al ciglio di sonda. Aree di variante anno 2018
44 PIETRAIO 95.5 C. PIEDIVILLA RETICOLO IDRAULICO DI RIFERIMENTO PIETRAIO 51.3 P. LA VALLE SAN ROCCHINO G I A R D I N O BOTRO 51.4 Scala 1: MORTAIO 67.2 BOTRO BOTRO VALLE D'URBANO C.SAN ROCCO 5 k 65.6 CIMITERO M O R T A I N O ZZETTO OCHI 93.9 PITURLATA DIBOTUME B O T U M E SAN PIETRO BELVEDERE CONTRADA GIARDINO VECCHIO S.P. (N.26) SAN PIETRO BELVEDERE SAN PIETRO BOTRO P. LA TEGOLAIA I P.LA TEGOLAIA II 84.5 MORTAINO 55.8 F O N T A N E L L E P.LE COL L E C O C.AL BE DI RIO VAL 84.3 P. CASINO CONTRADA CONTRADA QUERCESECCA BOTRACCIO P. LA CARRAIA n IL POGGIO R O S C I A N O 90.7 VALLICELLE DI SOPRA TORRENTE V A L L I C E L L E BOTRO DI VALLICELLA VALLICELLE DI SOTTO ROSCIANO O BOTRO DI 57.7 DI SOIANA IL TERMINE ROSCIANO 59.2 V A L L E D I P. DI SELVA Reticolo idrografico e di gestione arovato dalla Regione Toscana. Aggiornato al Zone di variante
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46 Scala: 1:5000 CARTA LE MICROZONE OMOGENEE IN PROSPETTIVA SISMICA (MOPS),LE STRATIGRAFIE CARATTERISTICHE E LE FREQUENZE FONDAMENTALI FUCINI N= PROVINCIALE COMMERCIO PROVINCIALE OTTOBRE II VESPUCCI AMERIGO BELVEDERE PIETRO SANTO DINI ULISSE A. VOLTA SILVIO PELLICO GIUSEPPE ANTONIO MEUCCI GORGONA PACINOTTI VIGNOLI LAMBERTO CASTELLO PUCCINI GIACOMO GIARDINO MASCAGNI PIETRO ORTI GLI SOTTO ORTI GLI SOTTO CORSICA PINETE FRANCHI RAFFAELLO FOSCOLO UGO PINETE PINETE k N= E= VIGNOLI TERMINE BELLINI RESISTENZA LA XXIII GIOVANNI LAMBERTO BOTRACCIO LOCALITA' N= E= V A L L I C BOTRO VALLICELLE GIUSTI VICOLO CASTELLINA PIAZZA BELVEDERE S S Tr13 Tr15 Tr18 Tr2/2016 Tr1/2016
47 MICROZONE OMOGENEE IN PROSPETTIVA SISMICA ZONE STABILI SUSCETTIBILI DI AMPLIFICAZIONI LOCALI Zona 1a Zona 1b Zona 2 Zona 3 Zona 4 Zona 5 Zona 6 ZONE SUSCETTIBILI DI INSTABILITA' Alluvioni terrazzate e antiche oco addensate e di sessore variabile (All. Terr. I e II) sovraoste ad argille sabbiose consistenti di età liocenica (P2). Alluvioni attuali oco consistenti oggianti su alluvioni terrazzate oco addensate (All. Terr. I e II) oure direttamente su argille sabbiose mediamente consistenti di età liocenica (P2). Cedimenti diffusi/differenziali (CD) e Liquefazione (LI) CD1 CD2 Sabbie di consistenza elevata aartenenti alla formazione delle Sabbie di Nugola Vecchia (Q3) in sovraosizione alle sabbie argillose aartenenti alla stessa formazione (Q3a) Sabbie di consistenza elevata aartenenti alla formazione delle Sabbie di Nugola Vecchia (Q3) in sovraosizione alle sabbie argillose in facies salmastra (Q2b) Sabbie ed argille leistoceniche di consistenza media (Q3a e Q2b) sovraoste a sabbie lioceniche iù consistenti (P3). Alternanza di sabbie consistenti (P3, resenti anche in affioramento) ed argille sabbiose da oco a mediamente consistenti (P2). Argille sabbiose lioceniche (P2) di medio bassa consistenza sovraoste a sabbie limose lioceniche iù comatte (P3). Sabbie e limi con lenti torbose, di bassa consistenza, tiicamente riconducibili alla formazione geologica delle Sabbie argillose in facies salmastra (Q2b) e, localmente, alla arte basale delle sabbie argillose di Nugola Vecchia (Q3a). Sedimenti alluvionali attuali soffici rossimi al corso d'acqua. LIQUEFAZIONE Lenti sabbiose otenzialmente suscettibili di liquefazione. ELEMENTI GEOLOGICI, GEOMORFOLOGICI ED ANTROPICI DI RILIEVO Instabilità di versante (FR) a) frana attiva b) frana quiescente c) frana inattiva Forme di suerficie Scarate morfologiche Forme seolte Presenza di cavità seolte Riorti e rilevati Rilevati stradali AREE DI INTERESSE Aree di variante anno 2018 Area di analisi della carta MOPS U.T.O.E. MISURE LA FREQUENZA DI SITO Sismica assiva (misure tromometriche) Frequenza Fo (Hz) S < 1.5 Tr1 S (non 1.5 resente) S S >4 Amiezza Ao S <2 S Y >4
48 STRATIGRAFIE CARATTERISTICHE
INQUADRAMENTO AREE DI VARIANTE
PIETRAIO 50 INQUADRAMENTO AREE VARIANTE FIUME SOLE CAMPIGNOLI LA VALLE 78.8 59.2 65.2 IL CASINO 62.7 46.0 95.5 63.2 C. PIEVILLA 88.5 P. GIUNCHETTO BOTRO AREA 2 42.0.2 PIETRAIO 51.3 81.6 AREA 1 BUVECCHIO
COMUNE DI CAPANNOLI RELAZIONE TECNICA. Geoprogetti Studio Associato REGOLAMENTO URBANISTICO PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE
COMUNE DI CAPANNOLI REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE PER AGGIORNAMENTO QUINQUENNALE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO Botro del marchesato Fiume Era T. Roglio Botro del Rio Recinaio Fiume Cascina Pietraio Botro
PIANO DI RECUPERO DEL CENTRO STORICO DI BETTOLLE (SI) CLASSIFICAZIONE DI PERICOLOSITÀ E FATTIBILITÀ N. 53/R BETTOLLE (SI) COMUNE DI SINALUNGA
COMUNE DI SINALUNGA PROVINCIA DI SIENA TITOLO: (SI) CLASSIFICAZIONE DI PERICOLOSITÀ E FATTIBILITÀ AI SENSI DEL REGOLAMENTO APPROVATO CON D.P.G.R. 25-10-2011 N. 53/R BETTOLLE (SI) COMMITTENTI: COMUNE DI
COMUNE DI CASOLE D'ELSA
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RELAZIONE GEOLOGICA Giugno 2015
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