Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 2 Marche Centro Ancona. Revisione tariffaria triennale

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1 n. 2 Marche Centro Ancona Revisione tariffaria triennale ANNO 2009

2 Indice 0) PREMESSA...1 A) Analisi del triennio B) MODIFICHE DELLA PIANIFICAZIONE E DELLA CONVENZIONE ) ANALISI DEL TRIENNIO A1) Gli obblighi di comunicazione... 5 A2) Gli investimenti - La verifica del raggiungimento degli standard tecnici Il controllo della realizzazione dei progetti di intervento. La verifica degli importi investiti ed il riallineamento del capitale A3) La verifica del raggiungimento di standard organizzativi A4) I volumi erogati - I ricavi da tariffa - La tariffa reale media A5) I costi operativi A6) Sintesi - Effetti della revisione sul calcolo della tariffa reale media da analisi del triennio B) MODIFICHE DELLA CONVENZIONE E DELLA PIANIFICAZIONE B1) MODIFICHE ALLA CONVENZIONE - ART B2) MODIFICHE AL PIANO D AMBITO B2.1) Variazione dei costi operativi di progetto B2.2) I rimborsi da effettuarsi relativi alla tariffa di depurazione ex sentenza 335/2008 della Corte Costituzionale B2.3) Lo standard organizzativo S20 per l anno C) SINTESI - EFFETTI DELLA REVISIONE TARIFFARIA SUL CALCOLO DELLA TRM PER IL PERIODO Indice

3 0) PREMESSA La convenzione di affidamento prevede la definizione della tariffa del SII e le modalità con cui si può procedere alla revisione della stessa. La revisione triennale della tariffa rappresenta una variazione del piano tariffario vigente volta a considerare sia gli effetti degli scostamenti, tra quanto pianificato e quanto determinato a consuntivo, avvenuti nel triennio trascorso, che eventuali variazioni della pianificazione. L Autorità una volta eseguite tutte le fasi della revisione, procederà ad una proposta tariffaria per gli anni successivi tenendo conto contemporaneamente dei risultati di tale revisione tariffaria. La Convenzione ed il Modello di Controllo stabiliscono i tempi e le modalità con cui inviare i prospetti informativi necessari alla revisione; revisione che deve essere compiuta entro il 30 novembre Vediamo quali sono i fattori che possono determinare un effetto sul piano tariffario vigente. A) Analisi del triennio I primi aspetti da affrontare sono quelli relativi al triennio appena trascorso ( i ), ed in particolare: 1) Obblighi di comunicazione. Verifica del rispetto degli obblighi di comunicazione previsti. Eventuale applicazione delle penalità relative al ritardo nel rispetto degli obblighi di comunicazione o all omissione degli stessi. L importo totale di dette penalità maturate nel triennio i viene portato in detrazione in parti uguali al fatturato previsto dal piano per ogni anno del triennio i+1. 2) Investimenti. Controllo del raggiungimento degli standard tecnici - Controllo della realizzazione dei progetti di intervento - Controllo degli importi investiti e riallineamento del capitale. 1

4 Standard tecnici Nel caso in cui nel triennio i vi sia stato il mancato rispetto degli standard tecnici, l Autorità applica le penalità previste; l importo totale di dette penalità maturate nel triennio i viene portato in detrazione in parti uguali al fatturato previsto dal piano per ogni anno del triennio i+1. Progetti Per gli interventi per i quali è previsto un controllo basato sulla verifica dei progetti, l Autorità, sulla base dei singoli progetti definitivi e delle relative schede di progetto a consuntivo predisposte e consegnate dal Gestore, verifica i risultati raggiunti dal Gestore in merito alla realizzazione di tali interventi. La verifica ha ad oggetto: - il rispetto dei tempi di realizzazione, - il raggiungimento degli obiettivi di realizzazione connessi agli interventi - l ammontare della spesa sostenuta. Nel caso in cui si verifichino scostamenti rispetto agli obiettivi e ai tempi di realizzazione rispetto a quanto previsto nella scheda progetto si procederà ad applicare una decurtazione tariffaria così come descritto nel Disciplinare Tecnico. Investimenti Nel caso in cui nel triennio i i costi sostenuti per realizzare gli interventi o analogamente i contributi pubblici siano diversi rispetto a quelli preventivati è necessario adeguare le componenti relative agli ammortamenti (A) e alla remunerazione del capitale investito (R) come successivamente descritto. Per il triennio gli effetti sulle tariffe conseguenti al controllo sul raggiungimento degli obiettivi tecnici, dei progetti di intervento e degli importi investiti verrà effettuato in occasione della revisione tariffaria triennale prevista per il 2012 (delibera A.C. 14 del 26/11/2008). Si riportano comunque a titolo informativo i risultati relativi al triennio

5 3) Standard organizzativi. Applicazione delle penalità relative al mancato rispetto degli standard organizzativi. Nel caso di mancato rispetto di alcuni standard nel triennio i, l Autorità applica le penalità previste e l importo totale di dette penalità viene portato in detrazione in parti uguali al fatturato previsto dal piano per ogni anno del triennio i+1. 4) Ricavi. Differenza di valore dei ricavi a consuntivo rispetto al piano Nel caso in cui nel triennio i il fatturato da tariffa riscosso dal gestore sia superiore/inferiore di oltre lo 0,5% rispetto a quello indicato nel Piano, tale differenza, per la parte eccedente lo 0,5%, viene sottratta/aggiunta in parti uguali al fatturato dei singoli anni relativi al triennio i+1. 5) Costi operativi. Miglioramenti di efficienza superiori a quelli programmati. Nel caso in cui nel triennio i i costi operativi a consuntivo siano stati inferiori ai costi operativi di progetto (scostamento), i costi operativi di progetto del triennio i+1 vengono ridotti del 50% di tale scostamento ripartito in parti uguali nei tre anni successivi di pianificazione. B) MODIFICHE DELLA PIANIFICAZIONE E DELLA CONVENZIONE Oltre che per le cause sopra citate, il sistema di regolazione ne prevede altre che possono provocare modifiche alla tariffa reale media, non determinate dagli scostamenti generatesi nel triennio precedente ( i ), bensì dal cambiamento della pianificazione oppure da determinazioni ministeriali o delibere dell A.A.T.O per il triennio successivo ( i+1 ). Nello specifico di questa revisione tariffaria le variazioni sono sia sulla Convenzione, ed in particolare: 3

6 - modifica art. 37 Convenzione che sul Piano d Ambito ed in particolare: - variazione costi operativi di progetto per: variazione ammontare cauzione ex art. 37 comma 3 costi supplementari per gestione tariffe utenze deboli - l inserimento nel piano tariffario dei rimborsi da effettuarsi relativi alla tariffa di depurazione ex sentenza 335/2008 della Corte Costituzionale. - standard organizzativo S20 per l anno

7 1) ANALISI DEL TRIENNIO A1) Gli obblighi di comunicazione L intero processo di revisione triennale è influenzato dai tempi di trasmissione e dalle caratteristiche del flusso informativo tra Gestore e Autorità. Un sistema di regolazione incentivante può essere efficiente ed efficace solo se il regolatore riesce a eliminare o almeno ridurre le asimmetrie informative con il Gestore. L efficienza e l efficacia del sistema regolativo dipendono in maniera rilevante dal rispetto degli adempimenti previsti in Convenzione. L Autorità nella definizione della Convenzione ha utilizzato principi della teoria economica che si riconducono al filone relativo all economia dell informazione. L economia dell informazione ha come obiettivo lo studio e la ricerca di meccanismi capaci di eliminare o almeno ridurre le inefficienze del mercato informativo tra Principale (Autorità) e Agente (Gestore). Il flusso informativo per avvicinarsi alle caratteristiche di completa e perfetta informazione deve avere determinate caratteristiche, che in questa fattispecie riguardano il rispetto delle scadenze di consegna dei prospetti di dati e la loro completezza. Il verificarsi di singoli eventi legati alla rilevanza, ritardo o incompletezza del flusso informativo, aumenta l asimmetria informativa dell Autorità verso il Gestore e tali inefficienze vengono parzialmente compensate (disincentivate) con la previsione di penalità da applicarsi sul fatturato annuo del Gestore. Per quanto riguarda gli obblighi informativi l Autorità ha approvato nel corso del 2004 un documento (Direttiva n. 1/2004), successivamente aggiornato (Direttiva n. 1/2007) in cui sono illustrati, ad integrazione di quanto contenuto nella Convenzione e nei suoi allegati, i dati necessari ed il formato con cui devono essere trasmessi. I dati che vengono utilizzati per la presente revisione tariffaria sono quelli che sono stati forniti in questo triennio dal gestore e riportati in buona parte nelle Relazioni Annuali sullo stato del servizio idrico degli anni passati. 5

8 In Tabella 1 è riportato l elenco degli obblighi di comunicazione previsti e non rispettati da parte del gestore; sono state anche segnalate alcune scadenze per le quali sono state richieste da parte del gestore, ed autorizzate dall Autorità, alcune proroghe alle date fissate in convenzione che hanno evitato la applicazione di sanzioni. Per tali inadempienze le penalizzazioni massime sono stare riportate nella colonna ( PENALITA MASSIMA ). E competenza del C.d.A. fissare sulla base di tali valori nonché di eventuali situazioni particolari in quale misura applicare le penalità. Per determinare in quale misura applicare la sanzione, rispetto al valore massimo fissato in convenzione, si adotta un meccanismo che tiene conto dei seguenti fattori: - importanza per l Autorità delle informazioni trasmesse, - entità del ritardo (o della mancata trasmissione) della comunicazione, - reiterazione o meno della mancata comunicazione, - attenuanti varie. In funzione della combinazione dei diversi fattori di cui sopra si può ritenere il mancato rispetto dell obbligo di comunicazione (vedasi colonna VIOLAZIONE ): - grave (applicazione del 100% della sanzione massima) - media (applicazione del 66 % della sanzione massima) - lieve (applicazione del 33 % della sanzione massima) Nella colonna ( PENALITA APPLICATA ) sono riportate le penalità applicate, pari complessivamente a euro che si risolveranno in una riduzione delle tariffe per gli anni residui ( ) del triennio , pari a euro/anno. 6

9 CONTRODEDUZIONI DEL GESTORE E PARERE DEL DIRETTORE Il gestore lamenta il fatto che non è stato inviato alcun sollecito da parte dell Autorità, così come previsto dal Disciplinare Tecnico - parte VI, condizione necessaria per l applicazione delle penalità. L Autorità ritiene che lo spirito per il quale fu inserito l obbligo da parte dell Autorità del sollecito, qualora il gestore non rispettasse la scadenza dell obbligo di comunicazione, avesse il fine di evitare di penalizzare l azienda nei casi in cui per disguidi organizzativi interni si dimenticasse di inviare una determinato documento/comunicazione già predisposto. Le violazioni contestate (Tab. 1) invece riguardano non tanto il rispetto della scadenza quanto la incompletezza, a volte reiterata, di quanto trasmesso. Non vengono pertanto accettate le motivazioni addotte dal gestore. 7

10 Tabella 1 - Riepilogo obblighi di comunicazione non rispettati fino al 31/12/2008 SCADENZA ADEMPIMENTI NOTE PENALITA MASSIMA VIOLAZIONE PENALITA APPLICATA 31/03/2006 Risultati rilevazione perdite acquedotti e fognature TRASMESSO INCOMPLETO: la Multiservizi ha inviato (prot.169 del 03/03/06) i dati relativi alla sola Area Costa. I dati di fognatura dell Area Interno sono stati trasmessi con 9 mesi di ritardo (prot. 06 del 02/01/07) e quelli dell acquedotto con 11 mesi di ritardo (prot.108 del 05/03/07). 0,5%*34,188 MLN (fatturato da piano 2006) = LIEVE (33%) * /05/2006 Trasmissione dei dati economici e gestionali Per i dati economici (in particolare i costi operativi) il gestore ha chiesto una proroga (prot.592 del 19/09/06), fino al mese di dicembre 2006, che è stata concessa dall AATO. La nuova scadenza è stata rispettata (prot.848 del 27/12/06). Non si applica la penalità / / 30/09/2006 Bilancio di verifica (relativo all intera gestione del solo SII) L AATO ha concesso una proroga, in linea con quanto previsto dalla AEGG. Dal DT non è prevista l applicazione di penalità, è un obbligo previsto nel solo Modello di Controllo (paragrafo C.1.a) / / 31/12/2006 Trasmissione POA preventivo Il gestore ha chiesto una proroga (prot.806 del 13/12/06) che l AATO, con Del. C.d.A. n. 02/07 ha concesso fino al 28/02/2007. Il gestore ha chiesto una nuova proroga (prot. 96 del 27/02/07) che l AATO con Del. C.d.A. n. 05/07 ha concesso fino al 30/04/2007. Il Gestore ha rispettato la nuova scadenza. Non si applica la penalità / / 31/12/2006 Certificazione del sistema di qualità La scadenza prevista dall art.25 della Convenzione di Affidamento del Servizio era il 30/06/06, su richiesta del gestore (prot. 303 dell 11/04/05) l AATO ha concesso una Non si applica la penalità / / 8

11 proroga con Del. C.d.A. n.11/2005, fino al 31/12/2006. Successivamente il gestore ha chiesto (prot.770 del 28/11/06) un ulteriore proroga che l AATO ha concesso con Del. C.d.A. n. 01/07 fino al 30/06/2007. Il Gestore ha rispettato la nuova scadenza. 31/12/2006 Aggiornamento elenchi scarichi industriali TRASMESSO INCOMPLETO: Il documento trasmesso entro la scadenza prevista (prot.847 del 27/12/06) era incompleto. A seguito di accordi, il gestore ha inviato un aggiornamento (prot.438 del 13/07/07), che è stato giudicato dall AATO ancora incompleto relativamente ai dati dell Area Interno. 0,05%*34,188 MLN (fatturato da piano 2006) * n. mesi di ritardo= * 6,5 mesi = LIEVE (33%) ** /10/2008 Bilancio preconsuntivo Trasmesso in ritardo (prot del 11/12/ accordi presi con il Responsabile Finanziario) Dal DT non è prevista l applicazione di penalità è un obbligo previsto nel solo Modello di Controllo (paragrafo C.7) / / TOTALE * Viene considerata Violazione lieve in quanto il ritardo è relativo solo a una parte delle informazioni, seppure la violazione sia già stata riscontrata anche nel triennio precedente e quindi reiterata. ** Viene considerata Violazione lieve sebbene l informazione sia stata fornita incompleta oltrechè in ritardo in quanto si riconosce l oggettiva difficoltà a rilevare gli scarichi esistenti partendo da una situazione pressoché sconosciuta (erano molti i comuni in cui non esisteva la distinzione tra un autorizzazione allo scarico civile e una industriale). 9

12 A2) Gli investimenti - La verifica del raggiungimento degli standard tecnici Il controllo della realizzazione dei progetti di intervento. La verifica degli importi investiti ed il riallineamento del capitale Si premette che per il triennio in esame ( ) gli effetti sulle tariffe conseguenti al controllo sul raggiungimento degli obiettivi tecnici, dei progetti di intervento e degli importi investiti verrà effettuato in occasione della revisione tariffaria triennale prevista per il 2012 (Delibera A.C. n. 14 del 26/11/2008). Si riportano comunque i risultati relativi al controllo sul triennio Procedura di controllo del raggiungimento degli standard tecnici e penalizzazione Relativamente al controllo degli obiettivi tecnici previsti dall Autorità di Ambito, qualora questi siano non raggiunti o raggiunti solo parzialmente, al Gestore è applicata una decurtazione tariffaria determinata sulla base delle quote di ammortamento e di remunerazione del capitale investito godute dal Gestore, mediante la riscossione della tariffa nel triennio trascorso, secondo le seguenti misure: per la quota relativa all ammortamento, si applicherà il coefficiente medio annuo di Piano di Ambito sul capitale investito previsto per ogni indicatore tecnico, opportunamente ridotto in proporzione della frazione di mancato raggiungimento dell obiettivo; per la quota della remunerazione del capitale investito, si applicherà il coefficiente del 7% l anno sullo stesso capitale, ridotto come al punto precedente. La decurtazione tariffaria sarà stimata secondo la seguente formula: DET = Σ Yi(Ai + Ri)(1 +X%) DET = detrazione da applicare alla tariffa da revisionare relativamente al mancato raggiungimento degli standard tecnici; i = indice dell indicatore tecnico; Yi = % di obiettivo i-esimo non raggiunto nel periodo oggetto di controllo; Ai + Ri = ammortamento medio e remunerazione del capitale investito previsti nel periodo di controllo per il raggiungimento dell obiettivo i-esimo, così come risultanti nel Piano di Ambito; 10

13 X = tasso di inflazione programmata (media del periodo). Tale valore (DET) sarà ridotto a zero nel caso in cui il Gestore raggiunga completamente gli standard prefissati. La tabella 2 riporta gli standard tecnici previsti dalla pianificazione vigente ed i valori raggiunti dal gestore. Tabella 2 Standard Tecnici Descrizione unità di misura Piano Consuntivo differenza tra consuntivo e piano (numero) % obiettivo non raggiunto Incremento di acqua prodotta per nuove captazioni/adeguamento captazioni esistenti Soddisfacimento della domanda di nuovo allaccio idrico l/s % Nuovo volume di compenso m ,3 Contatori di utenza sostituiti n Estensione della rete di adduzione/distribuzione sostituita e realizzata km Perdite idriche % 26,5 25,8-0,7 Estensione di rete fognaria o collettori sostituiti e realizzati Incremento di abitanti equivalenti collettati a depurazione Realizzazione nuovi impianti e potenziamento impianti esistenti Interventi di adeguamento completati per impianti > AE Nodi idraulici telecontrollati (aumento del numero delle stazioni periferiche di telecontrollo) e centri di acquisizione dati installati km AE AE n ,0 n I valori degli standard tecnici, così come dichiarati dal gestore, mostrano che risultano non raggiunti i seguenti standard: - Nuovo volume di compenso : 83,3% di mancato raggiungimento dello standard - Interventi di adeguamento completati per impianti > AE : 100% di mancato raggiungimento dello standard 11

14 Tutti gli altri risultano raggiunti. Procedura di controllo della realizzazione dei progetti di intervento e penalizzazione. Per gli interventi per i quali è previsto un controllo basato sulla verifica dei progetti l Autorità, sulla base dei singoli progetti definitivi e delle relative schede di progetto a consuntivo predisposte e consegnate dal Gestore, verifica i risultati raggiunti dal Gestore in merito alla realizzazione di tali interventi. La verifica ha ad oggetto: - il rispetto dei tempi di realizzazione dichiarati nelle schede a preventivo, - il raggiungimento degli obiettivi di realizzazione connessi agli interventi così come desunti dal progetto definitivo ed indicati nelle schede approvate dall Autorità - l ammontare della spesa sostenuta. Nel caso in cui si verifichino scostamenti rispetto agli obiettivi, rispetto a quanto previsto nella scheda progetto si procederà ad applicare una decurtazione tariffaria pari alle quote di ammortamento e di remunerazione del capitale relative all intervento. Nel caso di mancato rispetto dei tempi di realizzazione, vengono previsti 3 mesi di franchigia a decorrere dal 31 dicembre dell anno in cui era prevista la realizzazione degli interventi, allo scadere dei quali viene applicata una penalità per ogni mese di ritardo, pari allo 0.5% dell importo previsto per la realizzazione dell intervento stesso. Il controllo degli importi investiti, è realizzato attraverso la procedura di controllo degli importi investiti illustrata nel paragrafo successivo. Nel triennio sono stati approvati i seguenti interventi: - D_NO_53 Adeguamento degli impianti di depurazione di Jesi e Vallechiara al trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi 12

15 - D_NO_13 Realizzazione impianto consortile in loc. Brunetto a servizio dei comuni di Castel Colonna, Ripe, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Barbara - D_NO_47 Interventi per il miglioramento quali-quantitativo degli scarichi all'impianto di Senigallia Di questi entro il triennio in esame, era prevista la conclusione solamente dell intervento D_NO_53 Adeguamento degli impianti di depurazione di Jesi e Vallechiara al trattamento di rifiuti liquidi non pericolosi. Tale intervento, come comunicato con nota prot.aato 348 del 21/04/2008 e successivamente integrata con nota prot.aato n.543 del 22/04/2009 si è concluso entro il mese di marzo dell anno successivo alla scadenza prevista nella scheda progetto autorizzata con Del. CdA 08/07, l obiettivo indicato nella stessa scheda è stato anch esso raggiunto. L importo viene verificato nell ambito della procedura di controllo degli importi investiti. Procedura di controllo degli importi investiti Per tutti gli interventi verrà effettuato un controllo anche sugli importi investiti. È prevista una compensazione senza variazione tariffaria fra maggiori e minori importi investiti solamente fra interventi appartenenti allo stesso servizio, purché l importo totale degli investimenti appartenenti ad ogni servizio sia pari a quello proposto nel Piano. Si intendono come servizi: - Servizio Acquedotto - Servizio Fognatura Depurazione - Servizi Generali Per eventuali scostamenti rispetto agli importi previsti nel Piano relativi al medesimo servizio (somma degli investimenti nel triennio dei singoli interventi ricadenti dentro lo stesso servizio) si applica la seguente regola: - nel caso in cui la somma degli importi realmente investiti nel triennio in esame per gli interventi appartenenti al medesimo servizio sia maggiore rispetto a quanto pianificato nel Piano d Ambito, verranno riconosciuti nella tariffa del triennio successivo e di quelli a seguire, gli importi (come A+R) previsti nel Piano, 13

16 - in caso contrario invece verranno considerate nella tariffa del triennio successivo (e di quelli a seguire) le componenti A+R sui valori realmente investiti nel triennio concluso. Inoltre dalla tariffa del triennio successivo verrà recuperata la differenza fra quanto previsto nel piano e quanto desunto dagli investimenti realmente effettuati (A+R) nel triennio concluso. È ammessa in deroga alla suddetta regola la possibilità di riconoscimento in tariffa (come componenti A ed R) anche in caso di investimenti per uno dei servizi, Acquedotto o Fognatura-Depurazione, di un importo aggiuntivo corrispondente ad una percentuale pari al 10 % (in aumento) rispetto al valore previsto nel Piano per quel servizio fermo restando la somma totale dei due servizi. La verifica sugli importi investiti nel triennio ripartiti per servizio con i relativi scostamenti è riportata nella seguente tabella 3. Tabella 3 - Riepilogo importi investiti nel triennio ripartiti per servizio con i relativi scostamenti Servizio Piano Consuntivo Differenza TOT TRIENNIO TOT TRIENNIO TOT TRIENNIO ACQ DEP FOGN GEN TOT * Si evince un sostanziale ritardo del gestore nella realizzazione degli investimenti. Per quanto riguarda invece i finanziamenti pubblici, la tabella 4 riporta quali erano i finanziamenti previsti e quelli percepiti nonché la loro differenza per il triennio , ripartiti in finanziamenti in c/capitale e in c/esercizio (ex L.R 46/92). 14

17 Tabella 4 Prospetto Finanziamenti per c/capitale e c/esercizio PIANO CONSUNTIVO SCOSTAMENTO TRIENNALE TOTALI FINANZIAMENTI C/CAPITALE TOTALI FINANZIAMENTI C/ESERCIZIO TOTALE Dalla tabella 4 si evince che nel triennio sono stati percepiti maggiori finanziamenti in c/capitale per e minori finanziamenti in c/esercizio (L.R. 46/92) per A3) La verifica del raggiungimento di standard organizzativi La convenzione di affidamento del servizio prevede dei livelli minimi di servizio che il gestore è tenuto a garantire nell espletamento delle proprie attività (STANDARD ORGANIZZATIVI); essi rappresentano la qualità con cui il servizio è erogato agli utenti. Per ciascun fattore di qualità è stato individuato un indicatore misurabile in termini quantitativi ed un valore soglia il cui superamento comporta la corresponsione di penalità o di rimborsi automatici all utente. Nel caso di mancato rispetto di alcuni standard nel triennio i, l Autorità applica le penalità previste e l importo totale di dette penalità viene portato in detrazione in parti uguali al fatturato previsto dal Piano per ogni anno del triennio i+1. Nelle Tabelle 5, 6 e 7 si riportano i dati delle performance del gestore ottenute rispettivamente nel 2006, 2007 e 2008 relativamente ai soli standard non rispettati oltre ad alcune osservazioni integrative. Per il 2006 i valori degli Standard Organizzativi e le penalità per il mancato raggiungimento di alcuni di questi sono definite nel Disciplinare Tecnico Approvato con Del. A.C. 3/2003 modificata con Del. A.C. n.10/2004. I ricavi per il 2006 sono stati pari a 35,035 milioni di euro. 15

18 Tabella 5 - Performance standard organizzativi 2006 codice standard descrizione Valore previsto % di raggiungimento Penalità (euro) S4 Apertura degli sportelli dedicati o partecipati 188,5 ore e 15 sportelli 84,88% * S8 Risposte alle richieste scritte degli utenti 20 gg 30 gg 82,89% S10 Fatturazione >= 2 all anno 83,30% = * Lettura contatori >= 2 all anno 92,65% = * S15 Pronto intervento (per situazioni di pericolo) 2 ore 97,92% S16 Interventi di riparazione guasti 12 ore 24 ore 24 ore 98,62% 966 TOTALE * importo calcolato come recupero costi non sostenuti. Si riportano di seguito alcune considerazioni relative ai singoli Standard organizzativi evidenziati in tabella. S4 Apertura degli sportelli dedicati o partecipati L orario di apertura degli sportelli previsto dal Disciplinare Tecnico per il 2006 è di 188,5 ore (Delibera A.C. n.10/2004), mentre il livello di servizio garantito dalla Multiservizi per tutto l anno 2006 è stato di 160 ore. Il mancato rispetto dello standard S4 si è protratto per 12 mesi (tutto l anno 2006). Per tale violazione le modalità di calcolo della penalità non erano esplicitamente determinate nel Disciplinare Tecnico in vigore nel 2006 in quanto si riteneva lo standard in oggetto uno degli aspetti del servizio che il gestore avrebbe dovuto inderogabilmente sempre e comunque garantire, così come altri aspetti salienti del servizio il cui rispetto lo si da per scontato (es: numero di letture contatori, forme di pagamento ecc. ). L AATO ritiene pertanto, in analogia con le modalità adottate nella precedente revisione triennale per la medesima infrazione, di procedere al recupero del mancato costo sostenuto per l apertura degli sportelli, limitandolo a quello del personale (ipotizzando molto cautelativamente n. 1 unità per ogni sportello). 16

19 Il mancato costo sostenuto è quantificato pari al costo medio orario aziendale del personale moltiplicato per il numero di ore di mancata apertura degli sportelli ossia : n 1 unità/ora x 52 settimane x 28,5 ore/settimana x 22,75 euro/ora = euro S8 Risposte alle richieste scritte degli utenti Lo standard di servizio è stato garantito solamente per l 82,89%, ovvero un valore inferiore a quello minimo, pertanto, come previsto dal Disciplinare Tecnico il gestore è soggetto all applicazione di una penalità pari a : (100 82,89)/100 * 0,1% * 35,035 milioni = euro S10 Fatturazione Risulta che 22 Comuni (area ex Cis e Cogesco) hanno ricevuto una sola fatturazione e quindi non è stato rispettato il livello di servizio (almeno 2 fatturazioni annue) previsto in Carta del Servizio Idrico Integrato e nel Capitolo 2 del Piano d Ambito. Per tale violazione, così come per il superamento dello standard S4, la sanzione non era esplicitamente determinata nel Disciplinare Tecnico in vigore nel 2006 in quanto si riteneva lo standard in oggetto uno degli aspetti del servizio che il gestore avrebbe dovuto inderogabilmente sempre e comunque garantire, così come altri aspetti salienti del servizio il cui rispetto lo si da per scontato. Procedendo in analogia con quanto è stato fatto nella precedente revisione triennale, ossia al recupero del mancato costo sostenuto per la fatturazione, tale valore è ottenuto moltiplicando il costo per una singola fatturazione per il n utenze coinvolte: 0,48 euro/fatturazione x utenze = euro Lettura dei contatori Risulta che in 4 Comuni è stata effettuata una sola lettura, non rispettando così l obbligo di 2 letture annue previsto nella Carta del Servizio Idrico Integrato. La lettura dei contatori nel 2006 non era uno standard previsto esplicitamente dal Piano d Ambito e dal Disciplinare Tecnico in 17

20 quanto essendo un obbligo previsto nella Carta del Servizio ed essendo l attività fondamentale per a fatturazione alle utenze, si riteneva che il gestore avrebbe dovuto inderogabilmente sempre e comunque garantire. Procedendo in analogia con quanto è stato fatto per la mancata fatturazione si provvede al recupero del mancato costo sostenuto per le letture, tale valore è ottenuto moltiplicando il costo di una singola lettura per il n di utenze coinvolte. N utenze x 0,75 Euro/lettura = Euro Si fa presente inoltre che, da segnalazioni di alcuni utenti è emerso che il gestore per diversi anni (in alcuni casi a partire dal 2003) non ha effettuato la lettura dei contatori e la fatturazione dei consumi agli utenti di 494 utenze che nella migrazione dai database dei precedenti gestori alla Multiservizi e poi per un successivo passaggio ad una nuovo sistema di fatturazione sono stati esclusi dall anagrafica del sistema di fatturazione e letture. Per queste utenze, ovviamente non risulta garantito il livello minimo di fatturazione e di lettura dei contatori, come previsto dalla Carta del Servizio e dal Disciplinare Tecnico per diversi anni. In considerazione di ciò, l AATO ritiene opportuno provvedere quantomeno al recupero dei costi non sostenuti l anno Procedendo in analogia con quanto è stato fatto in precedenza, tale valore è ottenuto moltiplicando il n utenze coinvolte per il costo di 2 letture annue e di 2 fatturazioni annue: 494 utenze x (0,75 euro lettura/utenza) x 2 volte/anno = 741 Euro (lettura contatori) 494 utenze x (0,48 euro fattura/utenza) x 2 volte/anno= 474 Euro (fatturazione) S15 Pronto intervento (per situazioni di pericolo) Il livello minimo di servizio previsto nel Disciplinare Tecnico risulta non garantito, pertanto il gestore è soggetto all applicazione di una penalità pari a : (100-97,92)/100 * 0,2%*35,035 milioni di =

21 S16 Interventi di riparazione guasti Il livello minimo di servizio previsto nel Disciplinare tecnico risulta non garantito, pertanto il gestore è soggetto all applicazione di una penalità pari a : (100 98,92)/100 * 0,2 % * 35,035 milioni di ) = 966. VERA Verifica dei Rimborsi Automatici 2006 Si sono verificati nel superamenti dei tempi previsti per le risposte ai reclami scritti degli utenti e 1 superamento per il tempo massimo di preventivazione di acqua potabile. Il suddetto numero di rimborsi non comporta l applicazione di penalità. Secondo quanto previsto dal capitolo 1 della Sezione II Parte IV del Disciplinare Tecnico la Multiservizi avrebbe dovuto eseguire il rimborso automatico, mentre l azienda ha provveduto a rimborsare solamente gli utenti che hanno presentato formale richiesta di rimborso. In questo modo il gestore non ha rispettato uno degli obblighi previsti negli atti che regolano l affidamento del servizio, ed anche uno dei livelli di servizio garantiti con la Carta del SII, peraltro reiterando quanto aveva fatto negli anni 2004 e Il gestore, dopo il sollecito dell AATO, ha comunicato (nota n.3633 ACM/LC del 22/02/2008) di aver provveduto al rimborso di tutti gli utenti che ne avevano diritto. L AATO, in considerazione del fatto che nell anno 2007 il gestore ha provveduto ai rimborsi agli utenti in maniera automatica, ritiene di non applicare nessuna forma di recupero per il ritardo con cui il gestore ha rimborsato gli utenti. Sollecita tuttavia il gestore stesso per il futuro a procedere con i rimborsi automatici senza necessità di alcuna sollecitazione da parte dell AATO. Relativamente agli standard organizzativi del 2007, si premette che con Delibera A.C. n.17 del 27/11/2006 sono state apportate alcune modifiche al Disciplinare Tecnico, in particolare sono state definite le penalità per il mancato rispetto dei seguenti standard: - S4 Apertura degli sportelli dedicati o partecipati - S5 Svolgimento pratiche per via telefonica - S10-1 Fatturazione 19

22 - S10-2 Lettura contatori In tabella 6 si riportano i dati del 2007 relativi agli standard organizzativi non rispettati. I ricavi per il 2007 sono stati pari a 37,255 milioni di euro. Tabella 6 - Performance standard organizzativi 2007 codice standard S10-1 Letture contatori S10-2 Fatturazione S16 Descrizione Interventi di riparazione guasti Valore previsto 6 mesi 1 mese 6 mesi 1 mese 12 ore 24 ore 24 ore % di raggiungimento Penalità (euro) 93,71% ,77% ,78% 909 Totale Si riportano di seguito alcune considerazioni. S10.1 Lettura contatori Tale standard è definito come l intervallo massimo di tempo intercorrente tra due letture successive (6 mesi con franchigia di 2 mesi), questo al fine di garantire all utente la frequenza costante nella lettura del contatore e conseguentemente nella fatturazione. Si evidenzia che a partire dal 2007 la Multiservizi ha avviato un sistema di letture suddividendo il territorio per zone. Dall analisi dei dati risulta che non è stato rispettato il suddetto standard per: - Senigallia zona 6 lettura gennaio-ottobre intervallo di 9 mesi tra 2 letture successive - Jesi zona 8 lettura ottobre 2007 più di 10 mesi dalla lettura precedente - Jesi zona 9 lettura ottobre 2007 più di 10 mesi dalla lettura precedente - Maiolati Spontini lettura agosto 2007 più di 9 mesi dalla lettura precedente - Montecarotto lettura settembre 2007 più di 11 mesi dalla lettura precedente - Monteroberto lettura settembre 2007 più di 11 mesi dalla lettura precedente per un totale di utenze. 20

23 Inoltre vanno considerate anche le 494 utenze appartenenti a diversi comuni per le quali non sono state effettuate né letture né le relative fatture da diversi anni. Per tali utenze il gestore avrebbe dovuto effettuare due letture successive secondo quanto previsto nel Disciplinare Tecnico. Pertanto il gestore è soggetto ad una penalità pari a: ( )/( ) * 0,2%* 37,255 milioni di = S10 2 Fatturazione In base ai dati inviati risulta che la Multiservizi ha rispettato il numero minimo di fatturazioni previste nel Disciplinare Tecnico, ma in tale database non risultano 494 utenti appartenenti a diversi comuni ai quali non sono state effettuate né letture né le relative fatture da diversi anni. Pertanto il gestore è soggetto alla applicazione di una penalità per la mancata fatturazione nel 2007 pari a: 494/ * 0,2% * 37,255 =168 S16 Interventi di riparazione guasti Il livello minimo di servizio previsto nel Disciplinare Tecnico non è stato garantito, pertanto il gestore è soggetto all applicazione di una penalità pari a : (100 98,78)/100 *0,2%*37,255 milioni di = 909. Verifica dei Rimborsi Automatici 2007 Il gestore ha eseguito i rimborsi in maniera automatica come previsto sia dal Disciplinare Tecnico che dalla Carta del Servizio Idrico integrato. In fase di controllo degli standard organizzativi, l AATO ha verificato che 9 utenti che avevano presentato reclamo a seguito di un erroneo avviso di distacco dell utenza, hanno ricevuto la risposta al reclamo in ritardo e che la Multiservizi non ha eseguito il rimborso. L AATO ha inviato il gestore a provvedere immediatamente, e la Multiservizi, come comunicato con nota n AFP/VS/EV del 10/09/2008 ha provveduto al rimborso dei 9 utenti. 21

24 Il gestore non è pertanto soggetto all applicazione di penalità, si sollecita tuttavia il gestore stesso per il futuro a procedere con i rimborsi automatici senza necessità di alcuna sollecitazione da parte dell AATO. In tabella 7 si riportano i dati del 2008 relativi agli standard organizzativi non rispettati. I ricavi per il 2008 sono stati pari a 40,528 milioni di euro. Tabella 7 - Performance standard organizzativi 2008 codice standard S13 S16 Descrizione Tempi di preavviso per interventi programmati acquedotto Interventi di riparazione guasti Valore previsto 48 ore 12 ore 24 ore 24 ore % di raggiungimento Penalità (euro) 97,37% ,63% 299 Totale Si riportano di seguito alcune considerazioni. VERA Verifica dei Rimborsi Automatici 2008 Il gestore avrebbe dovuto effettuare 10 rimborsi automatici per il superamento dello standard S2 e 7 per il superamento dello standard S9. In base alla documentazione inviata (lettera prot.aato 799 del 03/07/2009) il gestore nel 2008 ha provveduto a rimborsare gli utenti che ne avevano diritto per superamenti di standard avvenuti negli anni precedenti (2004, 2005, 2006, 2007). In base a quanto comunicato con la stessa nota gli utenti che avevano diritto al rimborso automatico per superamento degli standard organizzativi nel 2008 sono stati rimborsati nel corso del S10.1 Lettura contatori e S10.2 Fatturazione In base a quanto comunicato dalla Multiservizi con la nota prot. AATO 799 del 03/07/2009, nel corso del 2008 sono stati inseriti nel database anche i 494 utenti che negli anni passati non erano inclusi all archivio del gestore; pertanto, mentre gli utenti inseriti nel database all inizio dell anno hanno ricevuto almeno 2 letture del contatore e fatture dei consumi, quelli inseriti nel corso dell anno solamente 1. 22

25 L AATO ritiene di non applicare alcuna penalità. S13 Tempi di preavviso per interventi programmati acquedotto Il livello minimo di servizio previsto nel Disciplinare Tecnico non è stato garantito, pertanto il gestore è soggetto all applicazione di una penalità pari a : (100 97,37)/100 *0,2%*40,528 milioni di = S16 Interventi di riparazione guasti Il livello minimo di servizio previsto nel Disciplinare Tecnico non è stato garantito, pertanto il gestore è soggetto all applicazione di una penalità pari a : (100 99,63)/100 *0,2%*40,528 milioni di = 299. Complessivamente quindi per il triennio le penalità applicate sono pari complessivamente a euro che si risolveranno in una riduzione delle tariffe per gli anni residui ( ) del triennio , pari a euro/anno. CONTRODEDUZIONI DEL GESTORE E PARERE DEL DIRETTORE Il gestore rileva che relativamente alla violazione dello standard S4 per l anno 2006 sia stata applicata una penalità troppo onerosa in quanto si fa riferimento ad un costo orario del personale più elevato di quello calcolato dal gestore sulla base dei dati di piano. Richiede inoltre chiarimenti in merito alle modalità di calcolo delle penalità applicate per la violazione dello standard S10, sempre riferite al Premesso che la modalità di calcolo del costo orario adottato dal gestore nelle proprie controdeduzioni (Standard S4) è errato in quanto è ottenuto dividendo il costo annuale di un lavoratore per 38 ore settimanali e per 52 settimane anziché dividerlo per il numero di ore effettivamente lavorate, per le quali occorre dedurre le ferie, malattie, permessi, ecc. durante le quali un lavoratore è regolarmente pagato pur non prestando la propria attività lavorativa. Premesso questo, per tale violazione le modalità di calcolo della penalità non erano infatti esplicitamente determinate nel Disciplinare Tecnico in vigore nel 2006 in quanto si riteneva lo 23

26 standard in oggetto uno degli aspetti del servizio che il gestore avrebbe dovuto inderogabilmente sempre e comunque garantire, così come altri aspetti salienti del servizio il cui rispetto lo si da, o almeno lo si dava, per scontato (es: numero di letture contatori, forme di pagamento ecc. ). L AATO ha ritenuto, in analogia con le modalità adottate nella precedente revisione triennale per la medesima infrazione, di applicare la sanzione, calcolata moltiplicando il costo orario medio del personale del gestore per il numero di ore per cui il gestore era in difetto, con il fine principale di sensibilizzare il gestore sull importanza (anche politica visto l impatto sull utenza) di tutti gli standard organizzativi e la conseguente necessità di esplicita autorizzazione dell AATO per ogni modifica degli stessi. Nello specifico caso la Autorità è conscia che la penalità applicata è senz altro inferiore ai risparmi ottenuti dal gestore non garantendo la apertura degli sportelli per l orario pattuito; ricordiamo infatti che è stato considerato solo il mancato costo di una persona per ogni sportello (prescindendo dal fatto che in uno sportello fossero necessarie più unità lavorative), non sono stati inoltre considerati i tempi di spostamento così come ogni altro onere legato all apertura di un ufficio aperto al pubblico (energia elettrica, riscaldamento, pulizie ecc). Pertanto in linea teorica con la modalità adottata, modalità che tiene conto del fatto che era la prima volta che tale violazione è stata rilevata e della presunta buona fede, dal punto di vista prettamente economico al gestore è convenuto ridurre l orario di apertura degli sportelli, in quanto le sanzioni sono inferiori rispetto ai costi che avrebbe dovuto sostenere. E per tale motivo che a partire dall anno 2007 è stata introdotta una diversa modalità di calcolo delle sanzioni. Analogo discorso per lo Standard S10. Non vengono pertanto accettate le motivazioni addotte dal gestore. A4) I volumi erogati - I ricavi da tariffa - La tariffa reale media Come noto il DM 1/8/96 (Metodo Normalizzato) prevede che il Gestore del servizio idrico integrato non sia soggetto al rischio della domanda. In attuazione delle disposizioni del Metodo Normalizzato, la Convenzione disciplina le regole su come deve essere garantito il fatturato (ricavi) derivante dall applicazione della tariffa reale media prevista nel Piano di Ambito. L art. 16, comma 7 della Convenzione prevede che, nel caso in cui nel triennio i il fatturato da tariffa riscosso dal gestore sia superiore/inferiore di oltre lo 0,5% rispetto a quello indicato nel Piano, tale differenza, per la parte eccedente lo 0,5%, viene sottratta/aggiunta in parti uguali al fatturato dei singoli anni relativi al triennio i+1. 24

27 Lo scostamento tra i ricavi previsti nel Piano di Ambito e quelli realizzati a consuntivo dal soggetto gestore possono dipendere dai seguenti aspetti: diversa evoluzione del volume erogato complessivo, diversa evoluzione dei volumi erogati previsti all interno di ciascuna fascia di consumo e per tipologia di utenza, diversa evoluzione del numero delle utenze allacciate. Prima di analizzare i ricavi valutiamo innanzitutto i volumi erogati confrontandoli con quelli previsti nel piano (tabella 8). VOLUMI EROGATI Tabella 8 Volumi erogati (mc.) VOLUMI EROGATI PIANO CONSUNTIVO DIFFERENZA TOTALE Nel 2006 sono stati erogati 32,726 milioni di mc. rispetto al valore di piano pari a 32,35 milioni di mc. con uno scostamento di 376 mila mc. erogati più del previsto; - Nel 2007 sono stati erogati 32,153 milioni di mc, il valore di piano è pari a 32,4 milioni di mc. con uno scostamento di 246 mila mc. erogati in meno rispetto al previsto; - Nel 2008 sono stati erogati 31,306 milioni di mc, il valore di piano è pari a 32,65 milioni di mc. Complessivamente sono stati erogati 96,186 milioni di mc, il valore di piano è pari a 97,400 milioni di mc. per uno scostamento totale di 1,214 milioni di mc. erogati in meno rispetto a quanto preventivato, imputabili in gran parte all anno RICAVI DA TARIFFA Per quanto riguarda i ricavi da tariffa (tabella 9). 25

28 Tabella 9 Ricavi da tariffa (euro) RICAVI PIANO CONSUNTIVO DIFFERENZA TOTALE Nel 2006 i ricavi sono stati pari a 34,970 milioni di rispetto al valore di piano pari a 34,188 milioni di con uno scostamento di 782 mila percepiti in più del previsto; - Nel 2007 i ricavi sono stati pari a 37,132 milioni di, il valore di piano è pari a 37,122 milioni di con uno scostamento di 10 mila percepiti in più rispetto al previsto; - Nel 2008 i ricavi sono stati pari a 40,528 milioni di, il valore di piano è pari a 41,830 milioni di con uno scostamento di 1,302 milioni di percepiti in meno rispetto al previsto. Complessivamente sono stati percepiti 112,631 milioni di, il valore di piano è pari a 113,14 milioni di con uno scostamento pari ad 0,509 milioni di ricavi conseguiti in meno rispetto a quanto preventivato. Va considerata la franchigia prevista in convenzione pari allo 0,5 % del fatturato previsto da piano, ossia a 0,565. Si evince che essendo lo scostamento all interno del valore della franchigia non è necessario effettuare alcun conguaglio. TARIFFA REALE MEDIA Per quanto riguarda la tariffa reale media (tabella 10). 26

29 Tabella 10 Tariffa reale media (euro/mc) TRM = RICAVI/VOLUMI PIANO CONSUNTIVO DIFFERENZA ,0568 1,0686 0, ,1458 1,1549 0, ,2812 1,2946 0,0134 TOTALE TRM MEDIA TRIENNIO 1,1613 1,1710 0,0097 La tariffa reale media del 2006 è risultata pari a 1,0686 euro/mc (ottenuta dal rapporto fra ricavi e volumi erogati); tale valore a consuntivo è risultato superiore della tariffa media prevista dal piano pari a 1,0568. La tariffa reale media per il 2007 è stata pari a 1,1549, tale valore è risultato maggiore rispetto alla tariffa media prevista dal piano che era pari a 1,1458. La tariffa reale media per il 2008 è pari a 1,2946, tale valore è risultato maggiore rispetto alla tariffa media prevista dal piano che era pari a 1,2812. Si evince pertanto che a causa di una diversa evoluzione dei volumi erogati previsti all interno di ciascuna fascia di consumo e/o tipologia di utenza, con la attuale articolazione tariffaria la tariffa reale media risulta leggermente superiore a quella pianificata, tale effetto ha comunque compensato quello dei minori volumi erogati. CONTRODEDUZIONI DEL GESTORE E PARERE DEL DIRETTORE Il gestore lamenta il fatto che i ricavi pianificati considerati dall AATO (tab. 9) per il calcolo degli eventuali conguagli relativamente all anno 2006, euro, siano errati e che il valore corretto che l AAATO avrebbe dovuto considerare sia pari a euro. Il valore considerato dall AATO è frutto del seguente procedimento (peraltro il medesimo adottato nella precedente revisione tariffaria). Ai fini tariffari l anno solare 2006 è diviso in due semestri: 27

30 - il primo (1/1/ /06/2006) durante il quale erano vigenti le tariffe del c.d. 3 anno di gestione (01/07/ /06/2006), che garantivano al gestore un ammontare di ricavi di euro (su 12 mesi) - il secondo (1/7/ /12/2006) durante il quale erano vigenti le tariffe del c.d. 4 anno di gestione che garantivano al gestore un ammontare di ricavi di euro (su 12 mesi) Pertanto appare evidente il fatto che il ricavo garantito al gestore per l anno solare 2006 è pari alla media dei due valori e , ossia euro. La richiesta del gestore presupporrebbe che per tutto il 2006 avrebbero dovuto essere applicate le tariffe del c.d. 4 anno di gestione, contrariamente a quanto disposto dagli atti deliberativi della Assemblea dell Autorità. Non vengono pertanto accettate le motivazioni addotte dal gestore. A5) I costi operativi In fase di revisione l Autorità verifica se i costi operativi di progetto sono stati maggiori, minori o uguali a quelli sostenuti dal Gestore nei rispettivi anni. In tabella 11 sono confrontati i valori di piano e quelli a consuntivo. I costi operativi di piano riconosciuti erano : - per il 2006 pari a 22,400 milioni euro; - per il 2007 pari a 22,765 milioni di euro; - per il 2008 pari a 23,290 milioni di euro. I costi operativi a consuntivo, che rappresentano invece i costi di gestione del servizio realmente sostenuti dal gestore, sono stati: - per il 2006 pari a 24,049 milioni di euro; - Per il 2007 pari a 26,510 milioni di euro; - Per il 2008 pari a 29,091 milioni di euro. 28

31 Tabella 11 Costi operativi (euro) COSTI OPERATIVI SII TOTALI PIANO CONSUNTIVO* DIFFERENZA ** TOTALE * I costi a consuntivo del gestore sono stati desunti considerando il bilancio unbundling del gas che il gestore è tenuto a redigere e trasmettere all Autorità per l Energia Elettrica e per il Gas ogni anno. ** Per i soli costi a consuntivo 2008 si riportano quelli dichiarati dal gestore non essendo ancora pervenuto il bilancio unbundling del gas anno 2008, a causa dei tempi per l adeguamento dei parametri di ripartizione di struttura previsti dalla Delibera AA.EE.GG. n. 11/2007. Non essendoci miglioramenti di efficienza superiori a quelli programmati non si ridurranno i costi operativi per il 3 triennio per effetto di tale scostamento. A6) Sintesi - Effetti della revisione sul calcolo della tariffa reale media da analisi del triennio La analisi del triennio così come sopra analizzata avrà pertanto i seguenti effetti sulle tariffe dei prossimi anni: Tabella 12 Sintesi effetti analisi triennio (euro) Penalità obblighi comunicazione Penalità standard organizz.vi Totale

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