Acerbi & Associati Consulenza tributaria, aziendale, societaria e legale nazionale ed internazionale. Circolare n 2/2000

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1 Circolare n 2/2000 Novità fiscali di fine anno ed approfondimenti di interesse comune: la nuova dichiarazione I.V.A. periodica; contributo ambintale CONAI: la disciplina dal 1 gennaio 2000 Copyright La nuova dichiarazione I.V.A. periodica ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE I VICENZA, VIA NAPOLI 66 TEL R.A. FAX Codice fiscale e partita i.v.a Indirizzo info@studioacerbi.com - Web-site:

2 Con Decreto Dirigenziale del 21 dicembre 1999 è stato approvato il nuovo modello di dichiarazione I.V.A. periodica con relative istruzioni. Il nuovo modello contiene importanti modifiche rispetto al precedente ed è utilizzabile a partire dalle dichiarazioni periodiche relative al mese di gennaio 2000 o al primo trimestre OBBLIGO DI PRESENTAZIONE L obbligo di presentazione delle dichiarazioni I.V.A. periodiche è stato istituito in applicazione delle disposizioni contenute nel D.P.R. 23 marzo 1998 n A decorrere dal 1 gennaio 2000 sono tenuti alla presentazione della dichiarazione I.V.A. periodica tutti i titolari di partita I.V.A. con le seguenti eccezioni; in particolare non sono obbligati: organi e amministrazioni dello Stato, enti pubblici territoriali e loro consorzi, altri enti pubblici (vedi art. 88 D.P.R. n. 917/86); le persone fisiche che hanno realizzato nell anno precedente (1999) un volume di affari uguale o inferiore a 50 milioni; i contribuenti che, per l anno in corso (2000), non sono tenuti all obbligo di presentazione della dichiarazione I.V.A. (ad es. soggetti che effettuano solamente operazioni esenti). Se in corso d anno vengono meno le condizioni di esonero, il contribuente è tenuto a presentare la dichiarazione periodica a partire dalla liquidazione relativa al periodo (mese o trimestre) nel corso del quale si sono verificate le condizioni che hanno fatto venire meno l esonero; i contribuenti esonerati dall effettuazione della liquidazione periodica anche se tenuti alla presentazione della dichiarazione annuale. Si tratta del caso in cui nel periodo di riferimento (mese o trimestre) non è stata effettuata alcuna operazione, né attiva né passiva. TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE I contribuenti mensili presentano la dichiarazione periodica entro il mese successivo a quello di riferimento (ad es. la dichiarazione di aprile entro il 31 maggio; i contribuenti trimestrali entro il secondo mese successivo al trimestre di riferimento (ad es. la dichiarazione del 1 trimestre entro il 31 maggio). Il termine per l invio telematico è fissato entro l ultimo giorno del mese successivo al termine di presentazione del modello cartaceo. Il modello deve essere presentato ad uno dei seguenti soggetti: ad uno sportello bancario; ad un ufficio postale; ad un intermediario abilitato all invio telematico (dottori commercialisti, CAF, associazioni di categoria, ecc.). I soggetti sopraelencati rilasciano una ricevuta di presentazione per ciascuna dichiarazione consegnata. Relativamente alle modalità di presentazione della dichiarazione I.V.A. periodica, le istruzioni confermano che le società di capitali e gli enti commerciali rispettivamente con capitale sociale o patrimonio netto superiore a 5 miliardi, nonché i soggetti con un numero di dipendenti non inferiore a 50, presentano la dichiarazione direttamente in via telematica. L obbligo di presentare in via telematica la dichiarazione è assolto anche facendo trasmettere ad un intermediario abilitato la dichiarazione dallo stesso predisposta o quella che la società gli ha consegnato già compilata. I soggetto obbligati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni non possono presentare le stesse in banca o in posta. La verifica del capitale sociale e del numero dei dipendenti va fatta alla chiusura del periodo di imposta precedente rispetto a quello in cui si verifica l obbligo di presentare la dichiarazione in via telematica ed ha effetto per tutto l anno e per tutte le dichiarazioni. Per i contribuenti con periodo di imposta coincidente con l anno solare, ai fini della verifica del numero dei dipendenti si farà riferimento al dato riportato al rigo SS1 Numero dei dipendenti del modello 770/2000. I soggetti obbligati alla trasmissione telematica devono pertanto attivarsi al più presto per la procedura di abilitazione ove intendano procedere alla trasmissione diretta. In alternativa lo Studio è a disposizione per procedere alla trasmissione telematica delle dichiarazioni predisposte dai contribuenti (riteniamo infatti preferibile che alla compilazione della dichiarazione periodica provvedano internamente le singole società). In questo caso ricordiamo che: il contribuente provvede a redigere e a sottoscrivere la dichiarazione I.V.A. periodica su modello ministeriale cartaceo; consegna la dichiarazione periodica allo Studio che provvederà a rilasciare ricevuta di presentazione con l impegno a trasmettere in via telematica la stessa; la dichiarazione sottoscritta dal contribuente e dall intermediario è conservata da quest ultimo, che è responsabile solamente della corretta e tempestiva trasmissione dei dati in essa contenuti;

3 il contribuente conserva copia del modello sul quale sono state apposte le firme e l indicazione del numero di protocollo attribuito alla ricevuta, costituendo ciò prova della avvenuta presentazione della dichiarazione. MODALITÀ DI COMPILAZIONE Per una analitica trattazione delle modalità di compilazione rinviamo alle istruzioni ministeriali, sufficientemente chiare, restando inteso che lo Studio è a disposizione per ogni eventuale richiesta di chiarimento. Di seguito intendiamo comunque presentare una sintetica analisi delle novità più rilevanti: Gli importi nella dichiarazione devono essere indicati in migliaia di Lire (senza riporto degli ultimi tre zeri) arrotondando l importo alle mille lire superiori, se le ultime tre cifre superano le cinquecento Lire ( diventa 11), o a quelle inferiori in caso contrario ( diventa 10).Alternativamente si possono indicare gli importi anche in Euro (barrando per opzione la relativa casella 1), arrotondando l importo per eccesso se la frazione decimale è uguale o superiore a cinquanta centesimi di Euro (15,50 diventa 16), o per difetto se inferiore a detto limite (15,49 diventa 15). Ricordiamo che le stesse regole previsti per l indicazione degli importi, quindi per l effettuazione degli arrotondamenti, in sede di dichiarazione periodica, devono essere seguire già in fase di liquidazione periodica. Tale previsione, contenuta nella Circolare Ministeriale del 6 giugno 1999 n. 127/E, obbliga i contribuenti ad adeguare la tenuta della contabilità effettuando, già in fase di liquidazione periodica, gli arrotondamenti previsti. Ad es.: Disciplina fino al Disciplina dal Liquidazione periodica Dichiarazione periodica Liquidazione periodica Dichiarazione periodica Iva a debito VP Iva a debito VP Iva a credito VP Iva a credito VP Differenza Differenza Iva da versare VP Iva da versare VP7 265 Righi VP1 e VP2 Per la segnalazione delle operazioni intracomunitarie riguardanti beni non è più riservato uno specifico rigo in quanto le stesse vanno specificate nella colonna 2 dei righi VP1 e VP2. Rigo VP8 Vanno riportate le variazioni di imposta relative a periodi precedenti dello stesso anno generate ad es. da ravvedimento operoso; per la compilazione del rigo in caso di ravvedimento operoso o per variazioni di imposta rimandiamo alle istruzioni ministeriali e a nostre istruzioni specifiche qualora se ne presentasse la necessità per il singolo contribuente. Il rigo VP8 va utilizzato anche qualora si decida di estromettere dalla contabilità I.V.A. in corso d anno una parte del credito I.V.A. risultante dalla dichiarazione per il periodo di imposta precedente per compensarlo con altri tributi, contributi o premi. Rigo VP9 Deve essere indicata la parte dell I.V.A. a debito già indicata al rigo VP16 di una dichiarazione periodica presentata precedentemente per lo stesso anno solare e non versata, al fine di sanare l omesso versamento. L importo comprende anche gli interessi dovuti per tale ravvedimento. Rigo VP10 Indica solamente il credito o il debito (solo se non superiore a Lire ) che derivano dalla liquidazione del periodo (mese o trimestre) precedente. Conseguentemente l eventuale credito risultante dalla dichiarazione annuale non va indicato nel rigo VP10 di gennaio o del primo trimestre. Rigo VP11 Va riportato il credito I.V.A. compensabile che risulta dalla dichiarazione I.V.A. del periodo precedente. Per la gestione del credito I.V.A. del periodo precedente il contribuente ha più possibilità: - può non riportarlo nella contabilità I.V.A. e quindi utilizzarlo in compensazione con altri tributi, contributi o premi nel mod. F24 (in questo caso può compensare in F24 anche debiti periodici futuri I.V.A.); - riportarlo nella contabilità I.V.A.: a) indicando tutto o parte del credito I.V.A. compensabile del periodo di imposta precedente in VP11 e computandolo in detrazione nella liquidazione del periodo e nelle successive liquidazioni periodiche; b) indicando di volta in volta in VP11 solo la parte del credito I.V.A. compensabile del periodo di imposta precedente necessaria per estinguere il debito del periodo. Nel caso in cui si voglia estromettere tutto o parte del credito riportato nella contabilità I.V.A. in VP11 e non utilizzato per compensare debiti I.V.A. nelle liquidazioni periodiche, va utilizzata la colonna 1 del rigo VP8.

4 Rigo VP15 Nella liquidazione periodica relativa al mese di dicembre o al quarto trimestre, va indicato l ammontare dell importo effettivamente versato a titolo di acconto I.V.A. Contributo Ambientale CONAI: novità dal 1 gennaio 2000 A partire dal 1 gennaio 2000 le aziende sottoposte alla disciplina del recupero e riciclo del packaging disporranno di una serie di procedure semplificate nella gestione della dichiarazione ambientale e in alcuni casi di un alleggerimento dei versamenti del cosiddetto contributo ecologico. Di seguito presentiamo in modo alquanto schematico le novità introdotte ricordando che presso il sito del CONAI ( sono disponibili la nuova guida e molte altre istruzioni operative utili per la gestione del contributo ambientale. Raccomandiamo inoltre di fare molta attenzione alle scadenze per alcune autodichiarazioni annuali fissate al 20 gennaio. MODALITÀ DI DICHIARAZIONE Accanto al sistema previgente che prevede una dichiarazione mensile per ogni singolo materiale di imballaggio, il nuovo sistema lascia invariata la scadenza mensile solo se l importo del contributo ambientale annuo supera i 60 milioni di Lire. Negli altri casi si può scegliere per la dichiarazione trimestrale (fino a Lire 60 milioni) o annuale (fino a Lire ). L esenzione totale dalla dichiarazione è disposta per gli importi di Lire annue di contributo per singolo materiale o di Lire per l import forfetizzato. Dichiarazione periodica: a scelta a secondo del Annuale: fino a Lire su un certo materiale

5 contributo ambientale complessivo per ogni Trimestrale: fino a Lire materiale versato nell anno precedente Mensile: oltre Lire Esenzione: è disposta nel caso in cui il contributo ambientale complessivo per singolo materiale fino a Lire In caso di procedura semplificata per l importazione (aliquota da applicare al valore complessivo delle importazioni, valida come contributo su tutti i materiali) la soglia di esenzione è stabilita in Lire L appartenenza a una classe di dichiarazione va determinata inviando al Conai (entro il 20 gennaio di ogni anno) un autodichiarazione (modulo 6.8) attestante i requisiti richiesti. La dichiarazione periodica (modello 6.1. per produttori di imballaggi) deve essere inviata al Conai entro il 20 del mese successivo al periodo di riferimento, quindi: 20 gennaio dell anno successivo per gli annuali; 20 aprile, 20 luglio, 20 ottobre, 20 gennaio per i trimestrali; 20 del mese successivo per i mensili. Le nuove dichiarazioni trimestrali e annuali non sono un obbligo, nel senso che l impresa ha sempre la facoltà di inviare la dichiarazione trimestralmente o mensilmente anche se rispetta i limiti per la dichiarazione annuale ovvero mensilmente anche se rispetta i limiti per la dichiarazione trimestrale. Ricordiamo che il modello 6.8 attestante la periodicità con cui si presenteranno nell anno le dichiarazioni periodiche di liquidazione del contributo ambientale deve essere presentato entro il 20 gennaio da tutte le imprese, anche nel caso di conferma della classe di dichiarazione periodica dell anno precedente. IMPORTAZIONI Per quanto riguarda le importazioni di merci imballate con applicazione della procedura semplificata (ricordiamo che la procedura semplificata è possibile solo per l importazione di merce imballata), la norma previgente distingueva tra imprese con importazioni fino a Lire 5 miliardi (con aliquota dello 0,15% sul valore delle importazioni per il calcolo del contributo) e imprese con importazioni superiori a tale importo (con un contributo di Lire 60 per ogni kilogrammo di imballaggi pieni importati). Dal primo gennaio l aliquota scende nel primo caso allo 0,1% per i prodotti alimentari e allo 0,05% per i prodotti non alimentari; resta invece invariato il contributo di Lire 60 per ogni kilogrammo per le aziende con importazioni superiori a Lire 5 miliardi. Le imprese che intendono adottare la procedura semplificata devono inviare al Conai, entro il 20 gennaio di ogni anno, un autodichiarazione attestante le tipologie di merce importata (modello 6.7). Anche per le importazioni di imballaggi la procedura ordinaria continua ad essere applicabile con dichiarazione non solo mensile, ma anche trimestrale o annuale (con le classi sopra indicate), con il calcolo del contributo sul peso complessivo degli imballaggi importati divisi per materiale. Gli importatori di imballaggi, sia con procedura ordinaria che semplificata, presentano la dichiarazione periodica con le scadenze sopra viste per i produttori, utilizzando il modello 6.2. Anche gli importatori verificano entro il 20 gennaio di ogni anno la classe di dichiarazione utilizzando il modello 6.8. ESPORTAZIONI Nel caso di esportazione di merci imballate, le principali novità riguardano la semplificazione delle procedure di esenzione ex ante ed ex post e l estensione della procedura di compensazione tra import ed export anche alle aziende non soggette alla certificazione di bilancio Per quanto riguarda l esenzione con procedura semplificata ex ante, cambia la formula di calcolo del plafond, ovvero della quota di esenzione dal contributo. La nuova formula precede il rapporto tra la quantità di imballaggi esportati di un materiale e la quantità di imballaggi venduti in Italia e all estero del medesimo materiale. La procedura semplificata ex ante va gestita utilizzando entro il 31 marzo di ogni anno il modello 6.5 Conai e 6.5. fornitori. Per quanto riguarda le nuove procedure di esenzione ex post, oltre al conguaglio (chi ha acquistato imballaggi assoggettati a contributo ambientale e li ha successivamente esportati, può richiedere, per l anno successivo, un conguaglio a compensazione di quanto dovuto per singolo materiale; il Conai autorizza il conguaglio e l impresa può richiedere ai propri fornitori l esenzione dal contributo per quantitativi corrispondenti a quelli esportati nell anno precedente), è possibile ottenere il rimborso attraverso la liquidazione dell eventuale credito presentando la relativa documentazione doganale e/o Intrastat e l apposita scheda tecnica con la procedura adottata per stimare i pesi degli imballaggi pieni. La richiesta di conguaglio o di rimborso per singolo materiale deve essere presentata entro il 31 marzo dell anno successivo utilizzando il modello 6.6. La procedura di compensazione consente ai consorziati che effettuano sia importazioni che esportazioni di imballaggi e materiali di imballaggio di regolare contabilmente con il Conai solo il saldo del contributo ambientale risultante

6 dalla differenza di tali partite. A partire dal 1 gennaio 2000 la procedura di compensazione può essere adottata anche da aziende non soggette a certificazione di bilancio. La volontà di avvalersi della compensazione viene manifestata entro il 20 gennaio di ogni anno (contestualmente all invio del modello 6.8), utilizzando il modello di autodichiarazione 6.9.