Variante P.R.G.C. n.78

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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI TARVISIO Committente: COMUNE DI TARVISIO RELAZIONE DI ASSEVERAZIONE DI TRASCURABITA AI FINI DELL INVARIANZA IDRAULICA Art. 5, c. 3 lettere b) e c) del Regolamento recante disposizioni per l applicazione del principio dell invarianza idraulica di cui all art. 14, comma 1, lettera k) della legge regionale 29 aprile 2015, n. 11 (Disciplina organica in materia di difesa del suolo e di utilizzazione delle acque) Variante P.R.G.C. n.78 Ambito della ex Caserma La Marmora Dr. geol. Roberto Ponta Via Caprin Grado (GO) Tel 0431/35824 Cell r.ponta56@gmail.com Grado, 26 luglio 2018

2 1. PREMESSA Il presente studio idrologico-idraulico riguarda l area interessata dalla Variante al P.R.G.C. n78 che riguarda la l ambito della ex Caserma La Marmora a Tarvisio. La finalità principale è la verifica dell esistenza delle condizioni di trascurabilità ai fini dell invarianza idraulica, ai sensi dell art. 5, c. 3 lettere b) e c) del Regolamento recante disposizioni per l applicazione del principio dell invarianza idraulica di cui all art. 14, comma 1, lettera k) della legge regionale 29 aprile 2015, n. 11 (Disciplina organica in materia di difesa del suolo e di utilizzazione delle acque). Area di variante indicata con tratteggio È parte integrante della presente relazione il seguente documento: Allegato 1 Uso del suolo ante e post operam. 2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO REGIONALE - L.R. n. 11 del 29 aprile 2015 (Supplemento ordinario n. 19 del al B.U.R. n. 18 del 6/5/2015) Disciplina organica in materia di difesa del suolo e di utilizzazione delle acque; - Regolamento recante disposizioni per l applicazione del principio dell invarianza idraulica di cui all articolo 14, comma 1, lettera k) della legge regionale 29 aprile 2015, n. 11 (Disciplina organica in materia di difesa del suolo e di utilizzazione delle acque) (B.U.R. n. 15 dell 11/472018), in seguito denominato regolamento. 1

3 3. DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO E DEL SISTEMA DI DRENAGGIO L area oggetto di variante (ambito della ex caserma La Marmora) è individuata nel Piano Operativo vigente come zona AC attrezzature collettive (l ambito attualmente edificato è individuato nella destinazione Fa-forze armate per una superficie pari a mq , mentre l ambito inedificato prospicente la zona del demanio sciabile è destinato a Parcheggi di progetto per una superficie pari a mq ). La modifica zonizzativa proposta riguarda la riclassificazione dell ambito individuato come zona AC FA e zona AC parcheggi di progetto a zona G2 CG - ambito turistico congressuale dell ex Caserma Lamarmora. La variante prevede la riqualificazione urbana e la riclassificazione dell attuale area Parcheggi di progetto ad area residenziale turistica per max 10 unità abitative. Il sistema di drenaggio esistente nell ambito della ex caserma La Marmora è organizzato in modo da convogliare le acque tramite tre allacci alla rete delle acque bianche che corre lungo via Diaz verso est, fino ad arrivare a recapito nel Rio Bartolo in prossimità del ponte stradale. Nella figura successiva viene riportato un estratto cartografico con la rete fognaria, in azzurro la rete delle acque bianche. Nell ambito in esame la rete è composta da tubazioni 0.80 m, nel tratto terminale fino allo scarico nel Bartolo ha una sezione rettangolare 1.45 x 1.65 m. Le previsioni della variante sono il mantenimento dei tre allacci alla rete delle acque bianche, la geometria della rete di drenaggio all interno dell area di variante verrà sviluppata nell ambito di un piano particolareggiato, privilegiando l utilizzo di materiali e sistemi che favoriscano l infiltrazione nel terreno. Rete fognaria esistente nella zona di interesse In azzurro la rete acque bianche in rosso il perimetro della ex Caserma La Marmora 2

4 4. ASSEVERAZIONE DI TRASCURABILITA AI FINI DELL INVARIANZA IDRAULICA La verifica dell esistenza delle condizioni di trascurabilità ai fini dell invarianza idraulica, ai sensi dell art. 5, c. 3 lettere b) e c) del Regolamento della regione Friuli Venezia Giulia e recante disposizioni per l applicazione del principio dell invarianza idraulica, la procedura è stata la seguente: 1. verifica della condizione di superamento della superficie di riferimento S della soglia di 500 m 2 ; 2. definizione degli usi del suolo ante operam e post operam della superficie di riferimento S interessata dal progetto; 3. assegnazione ad ogni uso del suolo individuato del coefficiente di afflusso, utilizzando, a supporto di massima, le tabelle presenti nell Allegato 1 Metodi e criteri per l applicazione del principio dell invarianza idraulica nella Regione Friuli Venezia Giulia del regolamento; 4. determinazione dei coefficienti di afflusso medio ponderale medio ante e post operam e verifica che il valore post operam sia uguale o inferiore al valore valori ante operam; 5. determinazione del tempo di corrivazione T c; 6. determinazione, dei parametri pluviometrici a ed n per T r = 50 anni utilizzando l applicativo RainMapFVG e se T c < 1 ora, computo del parametro n da utilizzarsi in sostituzione di n; 7. determinazione della portata Q in condizioni post operam, utilizzando i parametri pluviometrici definiti al punto precedente Sintesi dei risultati La superficie di riferimento S risulta essere pari a S = m 2, tale valore risulta superiore alla soglia di 500 m 2 definiti dal regolamento e quindi si è proceduto con la verifica della trascurabilità ai fini dell invarianza idraulica. La tabella seguente definisce per la condizione ante operam, per ogni uso del suolo individuato, la relativa superficie ed il coefficiente di afflusso assegnato: Uso del suolo Superficie (m 2 ) Aree verdi, compresa parte boscata Piazzali e strade asfaltate Aree e percorsi con ghiaino Tetti in lamiera Superficie di riferimento S Tab. 1 Usi del suolo ante operam individuati e relative superfici computate e assegnati La tabella seguente definisce per la condizione post operam, per ogni uso del suolo individuato, la relativa superficie ed il coefficiente di afflusso assegnato: Uso del suolo Superficie (m 2 ) Aree verdi, compresa parte boscata Parcheggi con pavimentazione drenante Percorsi di connessione con le 10 unità abitative, con pavimentazione drenante 0.70 Aree e piazzali con percorsi di connessione con pavimentazione drenante 0.70 Tetti a falde Superficie di riferimento S Tab. 2 Usi del suolo post operam individuati e relative superfici computate e assegnati 3

5 Nel documento Allegato 1 Uso del suolo ante e post operam è riportata la mappatura degli usi del suolo entro la superficie di riferimento S. I coefficienti di afflusso medio valido per le condizioni ante e post operam sono stati computati mediante l utilizzo della seguente equazione: Ψ medio = n i=1 Ψ is i S e fornisce i seguenti risultati: medio ante medio post Tab. 3 medio ante e post operam computati ovvero vi è variazione del medio a seguito della realizzazione del progetto: medio post < medio ante Il tempo di corrivazione Tc è stato computato secondo la seguente equazione: T c = T 0 + T r dove: T 0: tempo medio di residenza entro la rete T r: tempo medio di residenza fuori rete Per il calcolo di T 0 è stata utilizzata la formula proposta da Boyd: dove: k = 2.51 (costante) S: superficie di riferimento espressa in km 2 = 0.38 (costante) Per il calcolo di T r è stata utilizzata la seguente formula: T 0 = k S T r = 1.5S v dove: S: superficie di riferimento espressa in km 2 v: velocità media nella rete assunta pari a 1,5 m/s Nell area in esame, i valori computati sono i seguenti: T0 Tr Tc 1,003 ore 0,244 ore 1,247 ore Tab. 4 T c computato I parametri pluviometrici a ed n inerenti al tempo di ritorno T rit = 50 anni, sono stati computati mediante l applicativo RainMapFVG Nell area in esame, i valori computati sono i seguenti: E Gauss Boaga-Fuso Est N Gauss Boaga-Fuso Est a n (m) (m) Tab. 5 Parametri pluviometrici per T rit = 50 anni 4

6 La pioggia critica h c è stata dunque computata mediante la seguente equazione: n h c = a t c e fornisce il seguente valore: h c = 40 mm La portata massima Q max post operam è stata computata mediante il metodo razionale: e fornisce il seguente valore: Q max = ψ mediosh c T c Q max = 406,2 l/s 5. CONCLUSIONI In base alla Tab. 3, riportante i valori di medio ante medio post operam, è possibile definire che vi è variazione del valore di medio a seguito della realizzazione del progetto ovvero vale la seguente relazione: medio post < medio ante e dunque, ai sensi dell art. 5, c. 3 lettere b) e c) del Regolamento recante disposizioni per l applicazione del principio dell invarianza idraulica di cui all art. 14, comma 1, lettera k) della legge regionale 29 aprile 2015, n. 11 (Disciplina organica in materia di difesa del suolo e di utilizzazione delle acque), è possibile: asseverare la trascurabilità ai fini dell invarianza idraulica del progetto analizzato. 5

7 Allegato 1 Uso del suolo Ante operam Uso del suolo Post operam 6

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