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3 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :49 Pagina 3 Caribam bini, questa è la terza lettera che vi scrivo e dall'ultima volta sono successe tantissime cose. La prima è che siamo diventati talmente tanti a giocare insieme che non riesco più ad immaginare un posto così grande da contenerci tutti. I ragazzi dell'uisp mi hanno detto che siamo più di bambini e se contiamo anche le nostre famiglie il numero diventa enorme. Per fortuna ora siamo più grandi e abbiamo imparato a fare le moltiplicazioni con tante cifre. Allora, la mia famiglia è fatta di quattro persone e se moltiplico per 4 il risultato fa quanto fa lo sapete anche voi, e siamo così tanti che se battessimo le mani tutti insieme ci sentirebbero da Trieste a Lamezia Terme. che sono solo due delle tantissime città che dal nord al sud dell'italia hanno partecipato a Diamoci e a RiDiamoci una mossa. Negli scorsi anni, insieme ai nostri genitori e alle nostre maestre, abbiamo imparato che il buon cibo e il movimento sono un vero piacere e possono diventare un grande e divertente gioco per noi bambini e per le nostre famiglie. Abbiamo capito che assaggiare cibi diversi è divertente, che la frutta e la verdura colorano la nostra tavola e possono essere buone come le patatine, basta cercare quelle di stagione e che ci piacciono di più. Abbiamo scoperto il piacere di andare a scuola a piedi o accompagnare i nostri genitori a buttare la spazzatura (mi raccomando, nel cassonetto giusto!). Ci siamo ricordati che fare sport è bello, ma una passeggiata in bicicletta con tutta la famiglia può essere ancora più divertente. Abbiamo imparato dei giochi e ce li siamo raccontati, abbiamo assaggiato le ricette inventate dagli altri e abbiamo proposto i nostri piatti preferiti, cercando sempre di restare in equilibrio tra le due Piramidi, quella alimentare e quella del movimento, come fanno i trapezisti al circo. Abbiamo provato a trasformare questi giochi in buone e regolari abitudini, ma non sempre è stato facile. Allora attraverso i diari ci siamo scambiati dei consigli per superare ogni difficoltà. Abbiamo capito che quando tutto è troppo facile non c'è gusto e che la vera bravura non è quella di riuscire a fare una cosa semplice, ma quella di impegnarsi in una cosa difficile. E poi abbiamo imparato a valutarci da soli e a premiarci quando ce lo eravamo meritato e ad impegnarci di più se, qualche volta, ci eravamo fatti vincere dalla pigrizia. E' stato bello sentire di poter giudicare noi stessi senza che, per una volta, nessuno ci dovesse dare il voto. Anche stavolta le feste finali sono state bellissime. Io per esempio sono andata a Viareggio, mi hanno spiegato che era un congresso dove si parlava di salute. Lì ho incontrato bambini di molte città diverse e poi sono andata sul libro di geografia per vedere dove fossero. C'erano anche tanti dottori ed erano tutti vestiti eleganti. Però non eravamo noi ad ascoltare i loro discorsi. Al contrario loro ascoltavano mentre raccontavamo le nostre esperienze, le nostre invenzioni e il nostro modo di darci e poi ridarci una mossa. Spero proprio che abbiano capito bene.certe volte gli adulti hanno qualche difficoltà a farsi spiegare le cose più semplici. Poi si sono messi a parlare tra di loro, ma noi a quel punto eravamo già a giocare sulla spiaggia insieme con i ragazzi dell'uisp. Mentre facevamo tutto questo anche a me sono successe delle cose. La più importante è stata che ho dovuto cambiare scuola. Non è stato facile, ma grazie all'aiuto delle mie maestre e dei miei compagni di classe ora so di avere dei nuovi amici. Questo mi ha permesso di capire che la mia classe non è solo il posto dove vado ogni mattina, ma un gruppo di persone in cui ognuno è importante, perché porta qualcosa di unico. Ciascuno ha un ruolo, ciascuno ha una storia, ciascuno ha delle capacità e delle debolezze. Chiunque manchi, il gruppo non è più lo stesso. Ne ho parlato con i ragazzi dell'uisp e loro mi hanno detto che capire questa cosa è molto importante perché giocare è bello, ma farlo in gruppo è molto meglio. Così quest'anno, con mossa! il gioco diventa di gruppo e il nostro obiettivo sarà quello di cercare non solo di vivere delle nuove avventure, ma anche di condividerle con quanti più bambini possibile. Come faremo? Con tutta la nostra fantasia, il nostro entusiasmo e qualche aiuto. Come sempre potremo contare sui ragazzi dell'uisp e poi, quest'anno, ci hanno regalato due cose diverse. A ciascuno di noi è stato dato questo quaderno, per scrivere le sue idee, le sue esperienze, le cose che ha fatto e le persone con cui le ha fatte, durante tutto l'anno. Alla nostra classe invece hanno regalato quell'enorme diarione magico, si proprio quello che sta sulla cattedra delle maestre. Per farci cosa? Andatelo a leggere sulla prima pagina del diario ma, mi raccomando, leggetelo tutti insieme. Daria, V C

4 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :49 Pagina 4 Per conoscere altri continenti e altri Paesi, è importante studiare la loro cultura, le loro tradizioni e i loro costumi. Tra le tradizioni più importanti c'è la cucina perchè rappresenta uno degli elementi della civiltà di un popolo. E' per questo che nei prossimi mesi incontrerete sul vostro quaderno sette cuochi che vi illustreranno le ricette del loro Paese. Però i nostri amici cuochi sono pigri e sono riusciti a preparare un solo piatto. Per completare il menù vi chiederanno di trovare altre ricette. Chissà se conoscete qualcuno del Paese dei cuochi che possa aiutarvi...

5 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :49 Pagina 5 NOVEMBRE Numero dei giocatori: più siamo più ci si diverte Dove si gioca: In classe, all'aperto o in uno spazio ampio Cosa occorre: un gomitolo grande di lana Le regole: -nessuno bara -nessuno controlla Com e sigioca I giocatori si dispongono in cerchio. Il primo giocatore, tenendo il capo del gomitolo, lo lancia ad un compagno dicendo: "Lo tiro a te perchè..." e aggiunge un pregio e un difetto del compagno (lo tiro a te perchè...sei bravo a cantare e non sai disegnare). Il secondo giocatore, a sua volta, trattiene il filo e lancia il gomitolo ad un altro, aggiungendone un pregio e un difetto...e così via fino all'ultimo giocatore. Si forma così una grande ragnatela e per scioglierla bisognerà fare il percorso inverso: quindi ciascun giocatore dovrà ripassare il gomitolo di lana al compagno che glielo aveva lanciato e, nel farlo, dovrà dire se è d'accordo o no con il pregio e il difetto che il compagno aveva citato, aggiungendo, a sua volta, un proprio pregio e difetto. Piano piano la ragnatela diventerà sempre meno intricata e il gomitolo sarà di nuovo intero, pronto per un nuovo gioco.

6 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :49 Pagina 6 NOVEMBRE L'inquinamento dell'aria è un problema sempre più grave nelle nostre città. Ormai abbiamo imparato a misurare i gas che sporcano l'aria. I più importanti sono l' anidride carbonica (CO2) e le polveri sottili (PM10). In tutti i capoluoghi di provincia italiani sono ormai presenti centraline fisse e mobili che rilevano ogni giorno questi gas inquinanti e i dati registrati mostrano che è importante fare qualcosa. Molte città in tutto il mondo hanno introdotto provvedimenti per regolamentare e limitare l'ingresso e la circolazione dei veicoli, incentivano l'uso dei mezzi pubblici, costruiscono piste ciclabili. Anche noi possiamo contribuire cambiando i nostri comportamenti quotidiani e le abitudini, andando più spesso a piedi e in bici, usando il meno possibile l'auto e il motorino, utilizzando i mezzi pubblici, viaggiando in treno; sono tutte azioni che riducono il numero delle auto in circolazione, a beneficio del traffico e dell'aria che respiriamo. Questa si chiama mobilità sostenibile, cioé un modo di muoversi usando mezzi di trasporto poco inquinanti per salvaguardare l'aria, ridurre lo smog, il traffico e il rumore. Proviamo a vincere la pigrizia e cominciamo a compiere a piedi il tragitto da casa a scuola. RICORDATI... sul diarione trovi SCOPRITE COME da consultare con tutta la tua classe... Buon divertimento!

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9 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :50 Pagina 17 FEBBRAIO Numero dei giocatori: squadre da 5 giocatori Dove si gioca: In classe, all'aperto o in uno spazio ampio Le regole: -nessuno bara -nessuno controlla Cosa occorre: tanti foulard o bandane quanti sono i giocatori, 3 oggetti scelti prima da ogni squadra, una bottiglietta di plastica e una pallina di carta per ciascun giocatore, scarpe con le stringhe. Com e sigioca La classe si divide in 3 squadre, che devono superare tre prove: 1 prova: dopo aver stabilito il percorso, tutti i bambini di ogni squadra, disposti in riga, dovranno legare le stringhe delle proprie scarpe con quelle del compagno vicino. Pronti, via!: vince la squadra che arriva per prima al traguardo o nel tempo più breve. (Se si gioca in uno spazio ampio, ad esempio in palestra, le tre squadre possono partire in contemporanea; se si gioca in classe corre una squadra alla volta) 2 prova: gioca a turno una squadra, i cui componenti vengono bendati. Al via! verrà dato al primo bambino uno dei 6 oggetti scelti dalle altre due squadre, per riconoscerlo senza parlare, lo dovrà passare poi al compagno e così via fino ad arrivare all'ultimo giocatore. Gli oggetti da indovinare sono 4. Quando tutti giocatori della squadra avranno toccato gli oggetti, dovranno consultarsi tra di loro e dire che cosa sono. Vince la squadra che indovina il maggior numero di oggetti: in caso di parità conta il tempo impiegato. 3 prova: disporre in fila tante bottigliette quanti sono i componenti della squadra. Ciascun giocatore ha a disposizione una pallina di carta. Al via tutti dovranno tirare le palline e colpire quante più bottiglie possibili. Vince la squadra che fa cadere più bottiglie. Per ogni prova la squadra arrivata prima vince 15 punti, la seconda 10, la terza 5. In caso di parità, bisogna ripetere una delle prove estraendola a sorte. Il premio per la squadra vincitrice è... scoprilo nel diario di classe. continua sul diarione

10 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :50 Pagina 18 FEBBRAIO Nel mondo vengono utilizzate circa 300 milioni di tonnellate di carta all'anno e, per produrla, ogni 2 secondi viene abbattuta una superficie di foresta grande quanto un campo da calcio. Per ottenere una tonnellata di carta occorrono 15 alberi, litri d'acqua e 7600 kwh di energia elettrica, mentre per produrre una tonnellata di carta riciclata non occorre nemmeno un albero e solo 1800 litri d'acqua e 2700 kwh di energia elettrica. Quasi il 90% dei quotidiani italiani viene stampato su carta riciclata e il 90% della scatole per la vendita di pasta, calzature e altri prodotti di uso comune sono realizzate in cartone riciclato, come il 100% dei contenitori per prodotti più fragili o voluminosi. L'80% dei rifiuti di carta e cartone viene recuperato e il 64% riciclato, fino a 6-7 volte. Non tutta la carta può però essere riciclata: non è riciclabile la carta unta o sporca, quella unita ad altri materiali come ad esempio la carta carbone, la carta stagnola e quella plastificata. Anche il cartone per gli imballaggi può essere riutilizzato: ne esiste un tipo, il Tetra Pak, con il quale vengono realizzati i contenitori del latte e dei succhi di frutta, che è riciclabile al 100 %. Naturalmente tutti i materiali di mossa! sono realizzati in carta riciclata, come quelli di Diamoci e RiDiamoci una mossa. In Italia carta e cartone rappresentano circa il 30% del totale dei rifiuti: ogni anno ciascuno di noi getta tanta carta quanta ne servirebbe per coprire 5 palestre della scuola. Bastano piccoli gesti quotidiani per risparmiare carta. Per esempio non buttiamo un foglio se non è riempito, ma usiamolo per la brutta copia, scegliamo il più possibile carta riciclata, ricordiamoci di acquistare sempre prodotti con meno imballaggio possibile e cerchiamo in ogni caso di separare sempre la carta dagli altri rifiuti, per contribuire alla raccolta differenziata. RICORDATI... sul diarione trovi SCOPRITE COME da consultare con tutta la tua classe... Buon divertimento!

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12 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :51 Pagina 20 FEBBRAIO

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14 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :51 Pagina 30 MAGGIO Le notizie che ci arrivano ogni giorno sullo stato di salute del nostro pianeta rischiano di provocarci un senso di paura rispetto al futuro; ma ci sono anche tanti messaggi e segnali positivi, a cui possiamo aderire modificando i nostri stili di vita per essere più "leggeri" nei confronti dell'ambiente. Ognuno di noi può chiedersi seriamente "che cosa posso fare io?" e farlo anche divertendosi. Facciamo un esempio: la popolazione mondiale è in continuo aumento e consuma energia in maniera crescente: è quindi necessario imparare fin d'ora a ridurre i consumi e sviluppare le fonti rinnovabili. L'energia elettrica è una forma di energia che si tende a consumare senza pensarci troppo, ma non è difficile intervenire per diminuire gli sprechi. Ecco alcuni suggerimenti: - spegniamo la luce uscendo da una stanza - evitiamo se possibile le lampadine a incandescenza e scegliamo quelle "a basso consumo" - quando non utilizziamo le apparecchiature elettriche, non lasciamole in stand-by, ma spegniamole completamente - usiamo con intelligenza lavatrice e lavapiatti, a pieno carico e con programmi "eco" Possiamo combattere il riscaldamento della Terra con le nostre abitudini? Certo, ad esempio per avere aria fresca d'estate è meglio usare un ventilatore rispetto a un condizionatore, che consuma in un'ora quanto un frigorifero in 24 ore. E in inverno? Se sentiamo freddo in casa quando ci sono i 20 C stabiliti per legge, mettiamoci una maglia di lana invece di alzare il riscaldamento, visto che ogni grado in più fa aumentare del 7 % il consumo di combustibile. Non è difficile utilizzare tutti i giorni occhiali particolari, colorati di ambiente! RICORDATI... sul diarione trovi SCOPRITE COME da consultare con tutta la tua classe... Buon divertimento!

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16 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :52 Pagina 32 MAGGIO

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18 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :52 Pagina PENSIERI!

19 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :52 Pagina 35 Questo quaderno è stato realizzato da: Daniela Rossi, Paola Palombo, Marta Giammaria, Fabio Lucidi, Eva Fedi, Beatrice Andalò e Fabrizio De Meo. Grafica ed illustrazioni: Andrea Greco e Matteo Simoncelli

20 quaderno-1-2-3_dgt.qxp:quaderno :52 Pagina 36 Sede nazionale UISP Largo Nino Franchellucci, Roma Tel Fax progetti@uisp.it

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