Seminari di formazione continua. La separazione ed il divorzio: l affidamento dei figli. Brescia, 5 febbraio 2008

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Seminari di formazione continua. La separazione ed il divorzio: l affidamento dei figli. Brescia, 5 febbraio 2008"

Transcript

1 Avv. Milena Pini Gall. Buenos Aires, 1 Milano info@studiolegalepini.it Seminari di formazione continua La separazione ed il divorzio: l affidamento dei figli Brescia, 5 febbraio 2008 I diritti dei minori e la responsabilità genitoriale 1. Il minore. Dalla soggezione alla patria potestà alla titolarità di diritti soggettivi La posizione del minore nell ordinamento giuridico italiano è mutato con la trasformazione della famiglia sul piano sociale e giuridico, nel passaggio da una concezione istituzionale e autoritaria, a quella che la individua come comunità, fondata sulla reciproca solidarietà dei suoi componenti, portatori di autonomi diritti soggettivi. Nel nostro ordinamento, fino all entrata in vigore della Costituzione, il figlio minore era soggetto alla potestà del padre, che assumeva a sua totale discrezione le decisioni che lo riguardavano. Nella Costituzione repubblicana inizia ad emergere una posizione giuridica autonoma del minore. L art. 30, primo comma, Cost. (E' dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio) definisce la potestà dei genitori nei confronti del minore come esercizio di un diritto-dovere che trova nell'interesse del figlio la sua funzione e il suo limite. Nella Costituzione si rinviene quindi la primaria affermazione del diritto del minore ad un pieno sviluppo della sua personalità e a tale interesse sono funzionalmente collegati i doveri che ineriscono, prima ancora dei diritti, all'esercizio della potestà genitoriale. Nel periodo successivo alla Costituzione, prima del varo della riforma del diritto di famiglia del 1975, mentre si va affermando la nuova concezione della famiglia come comunità di affetti, si assiste ad un cambiamento della cultura giuridica rispetto alla

2 posizione del minore, che si esplicita ad esempio nella legge sull adozione n. 431 del 5 giugno 1967, dove vengono recepiti i principi della Convenzione europea di Strasburgo del 24 aprile 1967, e si ribalta la visione tradizionale dell'istituto, ponendo al centro non più l'interesse dell'adottante bensì quello dell'adottato. Il valore costituzionale di tutela della filiazione ha trovato concreta applicazione solo con la riforma del diritto di famiglia del 1975, che ha eliminato il potere del padre e del marito sui figli e sulla moglie, e ha finalmente realizzato il principio di parità nell ambito della famiglia. Inoltre con la riforma del 1975 si inizia a dare concreta applicazione al principio di equiparazione dei figli naturali ai figli legittimi, contenuto nell art. 30 Cost. Così l art. 261 c.c. afferma il fondamentale principio in forza del quale il riconoscimento del figlio naturale comporta da parte del genitore l'assunzione di tutti i doveri e di tutti i diritti che egli ha nei confronti dei figli legittimi, il che attesta l'assoluta preminenza attribuita al rapporto di filiazione in quanto tale, rispetto al discrime del matrimonio. I doveri dei genitori verso i figli sono enunciati dall art. 147: Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. e dall 148 c.c., primo comma laddove afferma che I coniugi devono adempiere l'obbligazione prevista nell'articolo precedente in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo Queste disposizioni, in quanto complessivamente richiamate dall art. 261, si applicano, indipendentemente dalla menzione legislativa della qualità di coniuge, anche a favore dei figli naturali (come ha ricordato la Corte cost n. 166, FD, 3/1998, 205, con nota di Carbone). 2

3 2. I diritti dei figli al mantenimento, all educazione e all istruzione Il primo obbligo enunciato dall'art. 147 del codice civile è quello del mantenimento della prole, concetto che comprende in via primaria il soddisfacimento delle esigenze materiali, connesse inscindibilmente alla prestazione dei mezzi necessari per garantire un corretto sviluppo psicologico e fisico del figlio. In relazione all'effettivo adempimento di tale obbligo, assumono rilevanza, anche nel caso di separazione dei genitori, la predisposizione e la conservazione dell'ambiente domestico, considerato quale centro di affetti, di interessi e di consuetudini di vita, che contribuisce in misura fondamentale alla formazione armonica della personalità del figlio. Nella sua concreta attuazione il mantenimento è commisurato in proporzione alle rispettive sostanze dei genitori e alle capacità di lavoro, anche casalingo e quindi di cura degli stessi figli, di ciascun genitore. Per quanto riguarda il dovere di educazione, in dottrina (Dogliotti, La potestà dei genitori. Una rassegna di giurisprudenza, in FD, 2/1999) si è precisato che con l educazione e l istruzione i genitori trasmettono al minore i valori necessari per fargli progressivamente acquisire capacità e posizioni proprie di ogni membro della collettività, e che all obbligo dei genitori corrisponde un diritto del figlio all educazione e ad un adeguato sviluppo psicofisico, che significa anche rispetto per la sua dignità e i suoi diritti fondamentali. In relazione alle modalità con le quali si esplica il dovere di educazione da parte dei genitori, e ai limiti da porsi a eventuali interventi correzionali, la giurisprudenza penale ha di recente affermato che se è vero che, in passato, la dottrina prevalente e la giurisprudenza erano concordi nell'individuare il criterio discretivo tra il delitto di maltrattamenti e quello di cui all'art. 571 c.p. nell'animus corrigendi, vale a dire nel fine educativo che contraddistinguerebbe il secondo e sarebbe estraneo al primo, tale impostazione 3

4 deve ritenersi superata, alla luce dell'evoluzione culturale in tema di metodi educativi da adottare nei confronti dei minori e del nuovo assetto normativo che, a seguito della riforma del 1975, regola i rapporti familiari, in coerenza con i principi costituzionali e con le Convenzioni internazionali (Convenzione di New York del 1989, ratificata in Italia con legge n. 176/91), da cui risulta che il minore "non è più considerato oggetto di protezione e tutela, ma un soggetto di diritto, che va aiutato a crescere, assecondato nelle sue inclinazioni, rispettato, vedendo in lui una persona in formazione, che ha bisogno di una guida", che lo aiuti a superare la naturale fragilità e vulnerabilità e ne rispetti la dignità di persona. La nuova formulazione dell'art. 147 c.c. si muove in questa ottica, prevedendo che i genitori, nell'ambito del loro obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole, debbono tenere conto delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni dei figli, con conseguente attenuazione dello ius corrigendi così come in passato inteso e con l'effetto naturale ed ulteriore che dalle relazioni familiari deve ritenersi bandita ogni forma di violenza, quale legittimo strumento al quale fare ricorso a fini educativi, potendosi tollerare, solo eccezionalmente e in casi estremi, una vis modicissima nei confronti dei figli minori, la quale sia compatibile con la finalità di "correzione", termine quest'ultimo che va inteso come sinonimo di "educazione", il che implica che il minore deve avvertire l'intervento genitoriale come adeguato e proporzionato alla manchevolezza commessa, sì da non reiterarla nel futuro, e non già come ingiustificata o immotivata mortificazione del proprio modo naturale di essere bambino, con una personalità in corso di formazione. (Cass. pen , n ) 3. La potestà genitoriale come funzione L art. 147 c.c., che riconosce il diritto del figlio allo sviluppo della propria personalità, come corrispondente al dovere dei genitori di educare, istruire e mantenere il figlio, tenendo conto delle sue capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni, valorizza esplicitamente l aspetto della potestà genitoriale come 4

5 funzione, secondo un modello di relazioni tra adulti e minori fondato sulla responsabilità e sul confronto, e non più sulla soggezione alla potestà intesa come esercizio di un potere (G. SERGIO, La verifica del giusto processo I provvedimenti urgenti a tutela dei bambini, in Minorigiustizia, n.1/2001). Anche la giurisprudenza e la dottrina sono da tempo concordi nel definire la potestà genitoriale quale funzione (munus) diretta all'esclusivo soddisfacimento dei diritti del minore, fondato sul dare a questi una educazione che tenda ad ampliare progressivamente, con la crescita, i suoi spazi di autonomia e di consapevole determinazione della sua personalità in via di sviluppo (Corte cost n. 166, FD, 3/1998, 205, con nota di Carbone; Cass., , n. 5714, FD, n. 4 / 2002, p. 415; Cass , n. 4765, FD, n. 4 / 2002, p. 351; Cass , n. 6970, FD, n. 4/2003, 319, con nota di Figone). L esercizio della potestà dei genitori nei confronti dei figli è identico sia nel caso di figli legittimi che naturali, riconosciuti o dichiarati, avendo la riforma del 1975 disciplinato con l'art. 317-bis, co. 2, c.c. l'esercizio della potestà sui figli naturali in modo corrispondente a quello previsto dall art. 316 c.c. in relazione alla famiglia legittima. Pertanto, se il riconoscimento del figlio naturale è fatto da entrambi i genitori, l'esercizio della potestà è regolato mediante espresso rinvio all'art. 316 c.c., ove si stabilisce che i figli sono soggetti alla potestà dei genitori che la esercitano di comune accordo. Nel caso di separazione dei genitori, legittimi o naturali, rimane fermo il diritto del figlio alla bigenitorialità, come affermato dalla legge , n. 54 ("Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli"), e cioè il diritto a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, a ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi. Il concetto di genitorialità come funzione e responsabilità sotto il profilo dei doveri dei genitori, e come risorsa indispensabile per lo sviluppo della personalità umana, sotto il profilo dei diritti del minori, è quanto dovrebbe essere realizzato concretamente con l affidamento condiviso in sede di separazione personale. 5

6 La Cassazione ha più volte ribadito che "la posizione del genitore in relazione all'affidamento si configura non come un diritto, bensì come un munus" e il giudice della separazione "non è chiamato ad attribuire all'uno o all'altro genitore uno o più diritti o uno o più poteri, ma ad individuare, nella prospettiva di un programma normativo di tutela dei minori, interventi e misure idonei a ridurre il rischio di danni per lo sviluppo dei figli coinvolti nella crisi familiare" (Cass., n del ; Cass. n del ). I medesimi principi e criteri soccorrono, ha affermato la stessa Corte, in relazione alla regolamentazione del cd. "diritto di visita" del genitore non collocatario, il quale si configura come uno strumento in forma affievolita o ridotta per l'esercizio del fondamentale diritto-dovere di entrambi i genitori di mantenere, istruire ed educare i figli ; (v. Cass., n del ; Cass. n del ; Cass n. 317). Poiché anche il cd. "diritto di visita" si configura come una funzione genitoriale a beneficio del figlio, la Cass. ha precisato che deve essere regolamentato con riferimento al prevalente interesse del figlio, assunto dalla legge stessa come imprescindibile criterio di riferimento, e non può essere escluso o limitato in base a mere valutazioni di convenienza del coniuge collocatario (v. sentenze citate, e Cass n. 6446; 1978 n. 259). 4. La condotta del genitore pregiudizievole al figlio e gli artt. 330 e 333 c.c. La potestà del genitore può essere limitata o fatta decadere da un provvedimento giudiziario che accerti la sussistenza delle condizioni di cui agli artt. 330 e 333 c.c.. Nell ipotesi prevista dall art. 330 c.c. (che comporta la decadenza della potestà del genitore che abbia violato o trascurato i doveri ad essa inerenti o abusato dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio), come in quella di cui all art. 333 c.c. (che prevede la limitazione della potestà quando il genitore ha tenuto una condotta pregiudizievole al figlio, seppur non grave come nel caso cui consegue la decadenza), il tribunale per i minorenni, giudice competente in materia sia nel caso di figli legittimi che naturali, ha come esclusivo riferimento, nella valutazione della 6

7 situazione ai fini della conseguente pronuncia, l interesse del minore e l esigenza di sviluppo della sua personalità (Dogliotti, Figone, Mazza Galanti, 1999, 113 ss.). Non necessariamente assumono un ruolo decisivo il dolo o la colpa del genitore, quanto la sua reale incapacità a crescere adeguatamente i figli senza recare loro un oggettivo pregiudizio, assumendo rilevanza sia comportamenti attivi che omissivi. Ferma restando la prevalente tutela del sistema di interrelazione tra genitore e figlio... privilegiato dalla legge, che ha riconosciuto ed assunto a norma un valore che è proprio della nostra cultura: quello per cui è bene che il figlio sia coi genitori ed i genitori col figlio, che questi sia da loro allevato, educato, condotto fino alla piena autonomia di uomo (come si afferma in una recente sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione, 25 gennaio 2002, n. 911), i casi in cui il giudice minorile è chiamato ad intervenire ai sensi dell'art. 330 e segg. c.c., possono essere individuati in quelle situazioni particolarmente problematiche, talvolta patologiche, che si sviluppano nell'ambito di una famiglia - anche di genitori separati - e si traducono, a prescindere dalle cause (incapacità genitoriale, conflitto tra genitori, emarginazione sociale, disturbi mentali, ecc.), in una condizione di pregiudizio dell'interesse del minore. Il presupposto non è pertanto il semplice contrasto tra i coniugi (o ex coniugi) sulle modalità di educazione e istruzione, sullo stile di vita da far adottare al figlio, sulla scelta o meno di una pratica religiosa, bensì le conseguenze del loro comportamento laddove assumano una connotazione negativa di rilevante gravità verso il figlio. Quanto agli effetti del provvedimento ablativo, va rilevato che il genitore perde la potestà ma non anche completamente il suo ruolo. In capo al genitore decaduto permangono i doveri (quali il mantenimento) che possono essere adempiuti senza esercizio di poteri, ma anche i diritti, seppur attenuati, che non contrastino con l'interesse del minore. 7

8 Si deve anche ricordare la tutela offerta dalla legge 4 aprile 2001, n.154 (Misure contro la violenza nelle relazioni familiari), e dalla legge 6 novembre 2003, n. 304 che ha modificato l'articolo 342-bis c.p.c. in materia di ordini di protezione contro gli abusi familiari. L art. 5 della legge n. 154/01 consente di ritenere che anche il figlio, minore o maggiorenne convivente, possa essere tutelato quale soggetto passivo della condotta del genitore o persona con lui convivente che legittima l'esercizio dell'azione civile contro le violenze nelle relazioni familiari. Questa lettura interpretativa si richiama d altra parte a quanto disposto dalla legge n. 149/2001, che ha apportato delle modifiche agli articoli 330 e 333 c.c., prevedendo la possibilità per il giudice del T.M. di adottare nell'interesse del minore provvedimenti di allontanamento dalla residenza familiare del genitore o del convivente che maltratta o abusa del minore. Si deve tenere presente che la legge 154/01 può applicarsi ai figli maggiorenni conviventi (sia che questi siano autori della violenza, sia che ne siano vittime), mentre la legge 149/01 si riferisce ai soli figli minori. Sin dal varo delle due leggi nel 2001 è stato affrontato il problema del loro coordinamento sistematico in relazione alla tutela dei figli, e, in particolare, della possibile sovrapposizione applicativa. Non si deve però dimenticare che mentre l allontanamento di cui agli artt. 330 e 333 presuppone un provvedimento principale, che incide sulla potestà del genitore, l ordine di protezione costituisce un rimedio temporaneo a una crisi del rapporto di convivenza, che, dal punto di vista del rapporto genitore-figlio può semmai aggravarsi fino a rendere necessari successivi provvedimenti di decadenza dalla potestà o altri provvedimenti convenienti. 5. La rappresentanza del minore in giudizio La legge 149/2001, che ha riformato la legge che regolamenta l adozione n. 183/84, ha introdotto per la prima volta nel contesto processuale la rappresentanza e la difesa dei diritti dei minori. 8

9 Infatti nel novellato procedimento di adottabilità e nei procedimenti aventi ad oggetto la sospensione o decadenza della potestà genitoriale, secondo la normativa entrata in vigore nel luglio 2007, il minore e i genitori sono parti processuali e titolari di autonomi diritti. In questo contesto, la partecipazione e rappresentanza del minore ha come finalità la difesa dei suoi diritti soggettivi a crescere e ad essere educato nella propria famiglia, a essere istruito, educato e mantenuto dai propri genitori, a sviluppare la sua personalità in un ambito di relazioni affettive familiari, e qualora ciò non sia possibile, e al fine di far cessare uno stato di abbandono, ad avere comunque una famiglia, idonea, soprattutto affettivamente, a far fronte ai suoi bisogni. La dottrina è pacifica nel ritenere che il minore in quanto titolare di diritti soggettivi, assuma la qualità di parte nelle controversie aventi ad oggetto le situazioni soggettive di cui è titolare attivo o passivo 1. A sostegno di questa tesi, soccorre la Convenzione europea sull esercizio dei diritti dei bambini adottata a Strasburgo il 25 gennaio 1996, laddove al secondo comma dell articolo 1, si precisa che l oggetto della Convenzione è quello di promuovere i diritti dei bambini, garantire loro i diritti processuali ed agevolarne l esercizio, assicurando che siano, direttamente o tramite altre persone od organismi, informati ed autorizzati a partecipare ai procedimenti giudiziari che li riguardano. Al successivo articolo 2, lettera c) si precisa che i rappresentanti dei bambini, nel giudizio, sono gli avvocati e gli organismi incaricati di agire davanti ad un autorità giudiziaria in nome dei bambini. 6. Responsabilità genitoriale, inadempimento e risarcimento del danno esistenziale Negli ultimi anni la giurisprudenza ha ritenuto configurabile la tutela dei diritti soggettivi dei figli minori nei confronti dei genitori, anche con riferimento a quegli aspetti della potestà che non attengono a profili strettamente patrimoniali, ma che 1 F. TOMMASEO, Processo civile e tutela globale del minore, op. cit. 9

10 coinvolgono diritti di rilevanza costituzionale posti a tutela della piena realizzazione della persona umana. Così il Tribunale di Venezia nella sentenza giugno 2004 (in Il Merito, n , Il Sole 24 Ore, con nota di M. Pini, Riflessioni e perplessità in merito alla risarcibilità e ai criteri di liquidazione del danno non patrimoniale a favore del figlio) ha sostenuto che stante il dovere del genitore, previsto dall art. 30 Cost., di essere presente nella vita del figlio, per fornirgli un apporto morale ed assistenziale, sotto il profilo sia economico che educativo, laddove vi sia invece una totale, immotivata, reiterata e perdurante assenza del genitore, si configura la lesione del diritto del figlio all assistenza morale e materiale, e la conseguente sussistenza di un danno esistenziale, che risulta provato quando lo stesso figlio abbia avuto la percezione e la consapevolezza dell effetto privativo dell apporto genitoriale.. Il caso si riferiva ad un padre che, nonostante la pronuncia di dichiarazione di paternità e un successivo provvedimento che quantificava il contributo al mantenimento della figlia, non aveva mai adempiuto, per vent anni, a tale obbligo contributivo, né si era mai interessato della figlia, e il Tribunale di Venezia ha riconosciuto, in sentenza, il risarcimento a favore del figlio, sia del danno morale che del danno esistenziale, quale conseguenza della condotta illecita del genitore che si è totalmente sottratto all obbligo, costituzionalmente sancito, di assistere, mantenere ed educare la prole (art. 30 Cost.). Interessante è pure una recente pronuncia del Trib. di Modena (in Il merito, 2007, 1-2, 4) che ha sostenuto: Il mancato riconoscimento del proprio figlio naturale da parte del padre, il quale ponga in essere una condotta improntata al diniego di ogni onere ed al persistente e pervicace rifiuto di doveri attinenti a diritti fondamentali della persona, omettendo ogni forma di contribuzione, viola gli artt. 147, 148 e 261 c.c., e procura al figlio naturale ed alla madre di lui un danno di natura esistenziale, che, nel caso di specie, si esplica per il figlio nei riflessi sociali derivanti dalla consapevolezza di quest'ultimo di non essere mai stato desiderato e trattato come figlio. 10

11 L orientamento espresso dal Tribunale di Venezia nella sentenza del 2004 è considerata il punto di arrivo di una elaborazione giurisprudenziale sul danno esistenziale sofferto dal figlio a causa del comportamento illecito del genitore, che aveva trovato una prima conferma nella sentenza 7 giugno 2000 n della Corte di Cassazione (in Guida al Diritto, Il Sole 24 Ore, 2000, 23, pag. 42), e che si è poi modificata alla luce dei successivi orientamenti espressi dalla Cassazione nelle sentenze n e n del 31 maggio 2003 (in Guida al Diritto, Il Sole 24 Ore, 2003, 25, pag. 49) e dalla Corte Costituzionale nella sentenza 11 luglio 2003 n. 233 (in Guida al Diritto, Il Sole 24 Ore, 2003, 31, pag. 32), che hanno dato una univoca interpretazione dell art c.c. e del danno non patrimoniale. Secondo l attuale orientamento l interesse alla intangibilità della sfera degli affetti e della reciproca solidarietà nell ambito della famiglia, alla inviolabilità della libera e piena esplicazione delle attività realizzatrici della persona umana nell ambito di quella peculiare formazione sociale costituita dalla famiglia, la cui tutela è ricollegabile agli artt. 2, 29 e 30 Cost. costituisce un interesse protetto, di rilievo costituzionale, non avente natura economica, la cui lesione non apre la via ad un risarcimento ai sensi dell art. 2043, nel cui ambito rientrano i danni patrimoniali, ma ad un risarcimento (o meglio : ad una riparazione), ai sensi dell art Definendo il danno non patrimoniale come categoria ampia, comprensiva di ogni ipotesi in cui sia leso un valore inerente alla persona, la S.C. ha quindi precisato che l art c.c. ha una funzione non più sanzionatoria, bensì risarcitoria, a tutela di interessi costituzionalmente rilevanti. Ne è seguito l intervento della Corte Costituzionale, che con la sentenza 233/03 ha confermato l interpretazione costituzionalmente orientata dell art c.c., tesa a ricomprendere nell astratta previsione della norma ogni danno di natura non patrimoniale derivante da lesione di valori inerenti alla persona: e dunque sia il danno morale soggettivo, cioè l ingiusta sofferenza contingente, per la lesione dell integrità morale, tutelata ex art. 2 Cost.; sia il danno biologico in senso stretto, inteso come lesione dell interesse costituzionalmente garantito all integrità psichica e 11

12 fisica della persona, conseguente ad un accertamento medico (art. 32 Cost.); sia l ulteriore danno non patrimoniale (spesso definito in dottrina e giurisprudenza come esistenziale ), derivante dalla lesione di altri interessi di rango costituzionale inerenti alla persona, e consistente nella perdita o nell impedimento di un attività. 2 Nelle citate sentenze la Corte di Cassazione ha escluso che il danno non patrimoniale coincida con la mera lesione dell interesse costituzionalmente protetto, ed ha chiaramente precisato che è risarcibile solo il danno-conseguenza che coincida con la lesione di un interesse protetto, danno non patrimoniale che deve essere allegato e provato (da ultimo v. Cass. civile, sez. I, , n ). Per quanto concerne la liquidazione del danno esistenziale, vertendosi in tema di lesione di valori inerenti alla persona, in quanto tali privi di contenuto economico, non potrà che avvenire in base a valutazione equitativa ai sensi degli articoli 1226 e 2056 Cc, considerati i diversi fattori relativi alla situazione personale e familiare della persona che ha tenuto la condotta illecita e della persona che ne ha subito le conseguenze. Il Tribunale di Venezia nella sentenza del 2004 ha liquidato il danno esistenziale in via equitativa, tenendo presente gli elementi di fatto che hanno connotato la vicenda (rifiuto della paternità, mancato adempimento degli obblighi di assistenza familiare, durata dell inadempimento, dolo intenso, assenza di motivazione ragionevole), riflessi nella percezione della danneggiata. Giova però ricordare che la Cassazione, mettendo in guardia dal rischio di duplicazione del risarcimento, nei casi di attribuzione congiunta del danno morale soggettivo e del danno esistenziale, ha tenuto a sottolineare che il giudice di merito nel liquidare il danno morale deve considerare la più limitata funzione di ristoro della sofferenza contingente che gli va riconosciuta, e quindi assicurare che sia raggiunto un giusto equilibrio tra le varie voci che concorrono a determinare il complessivo 2 C. Cost., sentenza 11 luglio 2003, n. 233, cit.; CASSANO e COLASANTI, La nozione di danno non patrimoniale : ambiti di incertezza e punti fermi, in Il Merito, Il Sole 24 Ore, luglio/agosto 2004, p. 23 ss. 12

13 risarcimento (Cass., sentenza 31 maggio 2003 n. 8828, cit.; Cass, sentenza 11 novembre 2003, n , in Cd-Rom Famiglia e diritto, 1/2004). 13

ASPETTI GIURIDICI DEI CONFLITTI DEI GENITORI E TUTELA DEL MINORE. Cento, 14 marzo 2012

ASPETTI GIURIDICI DEI CONFLITTI DEI GENITORI E TUTELA DEL MINORE. Cento, 14 marzo 2012 ASPETTI GIURIDICI DEI CONFLITTI DEI GENITORI E TUTELA DEL MINORE Cento, 14 marzo 2012 I doveri-diritti dei genitori Art.30 Cost.: E' dovere e diritto dei genitori mantenere istruire ed educare i figli...

Dettagli

Nelle premesse, infatti, si parla giustamente di competenza giurisdizionale punto (6).

Nelle premesse, infatti, si parla giustamente di competenza giurisdizionale punto (6). IL REGOLAMENTO EUROPEO RELATIVO ALLE DECISIONI IN MATERIA MATRIMONIALE E DI POTESTA DEI GENITORI N 1347/2000, del 29 maggio 2000 in vigore dal 1 marzo 2001 1. LA COMPETENZA GIURISDIZIONALE Quando il regolamento

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORDINE DEL GIORNO

ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORDINE DEL GIORNO ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORDINE DEL GIORNO OGGETTO: Figli orfani, studenti ed inabili, titolari di pensione di reversibilità che percepiscono un piccolo reddito per attività lavorativa

Dettagli

Cass. Sez. III 02 Luglio 2010 n 15706

Cass. Sez. III 02 Luglio 2010 n 15706 Il danno tanatologico Cass. Sez. III 02 Luglio 2010 n 15706 Veronica Maina Valeria Mastrolembo Barnà Parti Familiari della vittima Generali Assicurazioni SpA T.R. Fatti Il minore viaggiava sul ciclomotore

Dettagli

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO RISOLUZIONE N. 46/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 luglio 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica Uffici dell Amministrazione finanziaria. Imposta di registro. Determinazione della base imponibile degli

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 3338 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BISCARDINI, CASILLO, CREMA, LABELLARTE e MARINI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 MARZO 2005 Modifiche alla legge

Dettagli

L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali

L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali L affido in Italia: dalle prime esperienze all attuale normativa giuridica L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali Interventi della dott.ssa Barbara Montisci,, Giudice Onorario del T.M.

Dettagli

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita.

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. PILLOLE DI GIURISPRUDENZA Colaci.it Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. Sentenza n.1740 del

Dettagli

LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA

LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA Bergamo, 13 Novembre 2015 Gian Paolo Valcavi 2 I punti centrali delle novità introdotte Art. 3, 2 comma sul punto dal D.lgs. 23/2015 «Esclusivamente

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

Mantenimento dei figli maggiorenni: quanto dura?la legge per tutti.it

Mantenimento dei figli maggiorenni: quanto dura?la legge per tutti.it Mantenimento dei figli maggiorenni: quanto dura?la legge per tutti.it Maria Monteleone Anche i figli maggiorenni hanno diritto a essere mantenuti dai propri genitori fino a quando non siano completante

Dettagli

IL DANNO DA VACANZA ROVINATA

IL DANNO DA VACANZA ROVINATA Aspetti sostanziali: con danno da vacanza rovinata s intende: la lesione dell interesse del turista al pieno godimento del proprio tempo libero ed, in particolare, della occasione di svago e di divertimento

Dettagli

La correttezza dell assunto pronunciato dal Gup di Milano, viene ribadita

La correttezza dell assunto pronunciato dal Gup di Milano, viene ribadita 1 La Cassazione chiarisce le conseguenze penali della sottrazione agli obblighi di mantenimento (cd. assegno) e l'ambito di applicazione dell'art. 3 della legge n. 54/2006. Corte di Cassazione, Sezione

Dettagli

RISOLUZIONE N. 90 /E

RISOLUZIONE N. 90 /E RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,

Dettagli

RISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente

RISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente RISOLUZIONE N. 8/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 13 gennaio 2012 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - Rettifica di valore degli immobili inseriti nella dichiarazione

Dettagli

CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA

CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA Prima della firma della Convenzione de L Aja sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale (1995), in Polonia l adozione era regolata

Dettagli

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE Avv. Sibilla Santoni Società sempre più complessa e problematica necessità degli assistenti sociali di conoscere i rischi giuridici a cui vanno incontro

Dettagli

Nota prot. n. 5336 del 2 settembre 2015. Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI

Nota prot. n. 5336 del 2 settembre 2015. Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Nota prot. n. 5336 del 2 settembre 2015 Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali LORO SEDI Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia

Dettagli

Roma, 15 febbraio 2013. Spett.le A.N.M. Associazione Nazionale Magistrati

Roma, 15 febbraio 2013. Spett.le A.N.M. Associazione Nazionale Magistrati Roma, 15 febbraio 2013 Spett.le A.N.M. Associazione Nazionale Magistrati - Oggetto: sulla possibilità di intraprendere azioni legali in merito alle trattenute operate sull indennità giudiziaria in caso

Dettagli

CORTE DI APPELLO DI SALERNO

CORTE DI APPELLO DI SALERNO CORTE DI APPELLO DI SALERNO PROTOCOLLO D INTESA Sul riconoscimento del legittimo impedimento a tutela della maternità e paternità nell esercizio della professione forense. TRA Corte di Appello di Salerno

Dettagli

Nel sistema privatistico, i soggetti si caratterizzano per la loro autonomia e per la posizione di parità innanzi alla legge.

Nel sistema privatistico, i soggetti si caratterizzano per la loro autonomia e per la posizione di parità innanzi alla legge. Codice Civile Il Codice civile è il principale corpus normativo del diritto privato, ossia quella branca del diritto che regola i rapporti giuridici tra i privati cittadini, sia nella sfera personale e

Dettagli

LE NOVITÀ IN VIGORE DAL 1 GENNAIO CON LA LEGGE 219/2012.

LE NOVITÀ IN VIGORE DAL 1 GENNAIO CON LA LEGGE 219/2012. A002569,1 A002569 FONDAZIONE INSIEME onlus. Da il sole24 ore del 7/1/2013, di Giorgio Vaccaro, giornalista. (legge 219/2012) Per la

Dettagli

>> Perché l'affido familiare dei minori. >> Che cos'é l'affido. >> Chi può fare l'affido e come. >> Tipologie dell'affido. >> Le forme dell'affido

>> Perché l'affido familiare dei minori. >> Che cos'é l'affido. >> Chi può fare l'affido e come. >> Tipologie dell'affido. >> Le forme dell'affido >> Perché l'affido familiare dei minori >> Che cos'é l'affido >> Chi può fare l'affido e come >> Tipologie dell'affido >> Le forme dell'affido >> I soggetti dell'affido >> I soggetti dell'affido Il bambino/ragazzo:

Dettagli

Il fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014. Annunziata & Conso

Il fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014. Annunziata & Conso Il fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014 Annunziata & Conso La recente sentenza del Tribunale di Roma del 20 maggio 2014, n. 11384, offre l occasione per fare il punto

Dettagli

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori Codice Deontologico Approvato dall Assemblea Ordinaria dei Consorziati con Delibera del 28/09/2011 INDICE 1. Premessa 2. Destinatari 3. Scopo 4. Principii, doveri, responsabilità e modelli di comportamento

Dettagli

INDICE. Parte Prima I CONIUGI CAPITOLO 1 GLI OBBLIGHI CONIUGALI CAPITOLO 2 LA FEDELTÀ CAPITOLO 3 L ASSISTENZA MORALE E MATERIALE

INDICE. Parte Prima I CONIUGI CAPITOLO 1 GLI OBBLIGHI CONIUGALI CAPITOLO 2 LA FEDELTÀ CAPITOLO 3 L ASSISTENZA MORALE E MATERIALE INDICE Parte Prima I CONIUGI CAPITOLO 1 GLI OBBLIGHI CONIUGALI 3 1. I profili generali 4 2. Matrimonio ed obblighi coniugali 6 3. I doveri matrimoniali 8 4. La natura inderogabile degli obblighi coniugali

Dettagli

MASSIME CIVILE RISARCIMENTO DANNO. Corte di Cassazione Sez. III civ. 28 Dicembre 2012, n 22909 (Pres.

MASSIME CIVILE RISARCIMENTO DANNO. Corte di Cassazione Sez. III civ. 28 Dicembre 2012, n 22909 (Pres. MASSIME CIVILE RISARCIMENTO DANNO Corte di Cassazione Sez. III civ. 28 Dicembre 2012, n 22909 (Pres. M. Finocchiaro; Rel. R. Lanzillo Danno (risarcimento da) Incidente mortale Casalinga Prossimi congiunti

Dettagli

fra questi in particolare sono da ricordare

fra questi in particolare sono da ricordare La responsabilità penale è quella in cui incorre un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio che compia uno dei reati contro la pubblica amministrazione previsti dal codice penale, fra questi

Dettagli

RISOLUZIONE N. 49/E. Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso. Roma, 11 maggio 2015

RISOLUZIONE N. 49/E. Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso. Roma, 11 maggio 2015 RISOLUZIONE N. 49/E Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso Roma, 11 maggio 2015 OGGETTO: Permanenza dell agevolazione prima casa in caso di vendita infraquinquennale e riacquisto nell anno anche

Dettagli

A002264 FONDAZIONE INSIEME

A002264 FONDAZIONE INSIEME A002264, 1 A002264 FONDAZIONE INSIEME onlus. Da ILSOLE24ORE, del 17/1/2012, pag 9 di Carmelo Padalino, giornalista. (perché correlati a questo argomento generale,

Dettagli

Il fallimento italiano delle società trasferite all estero

Il fallimento italiano delle società trasferite all estero Il fallimento italiano delle società trasferite all estero La globalizzazione, con l apertura delle frontiere, e l allargamento dei mercati, comporta contatti sempre più intensi con imprenditori esteri.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO PER L AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO PER L AFFIDO FAMILIARE approvato dal Coordinamento Istituzionale con delibera n. 10 del 14/07/2009 PRINCIPI GENERALI Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria

Dettagli

L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL

L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL QUALI SONO I DIRITTI DEL LAVORATORE VITTIMA DI INFORTUNIO? La prima missione di ANMIL è informare i lavoratori circa i loro diritti. La particolarità

Dettagli

AFFIDO CONDIVISO Diversamente genitori. Avvocato Cristina Ceci 1

AFFIDO CONDIVISO Diversamente genitori. Avvocato Cristina Ceci 1 AFFIDO CONDIVISO Diversamente genitori 1 Legge n. 54 del 2006 Diritto alla bigenitorialità Tipi di affidamento Esercizio della potestà I tempi dei figli Assegnazione della casa familiare Assegno di mantenimento

Dettagli

Istanza di interpello assegni corrisposti al coniuge in conseguenza di separazione legale art. 10, comma 1, lett. c) del Tuir.

Istanza di interpello assegni corrisposti al coniuge in conseguenza di separazione legale art. 10, comma 1, lett. c) del Tuir. RISOLUZIONE N. 153/E Roma, 11 giugno 2009 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello assegni corrisposti al coniuge in conseguenza di separazione legale art. 10, comma 1,

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

i diritti dei membri della famiglia legittima.

i diritti dei membri della famiglia legittima. Secondo il dettato dell art 30 della Costituzione, la legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, salvo il limite di compatibilità con i diritti dei membri della

Dettagli

CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BRESCIA

CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BRESCIA CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BRESCIA REGOLAMENTO PER IL PROCEDIMENTO DI DISPENSA DISCIPLINATO DAGLI ARTT. 12-13 - 14 D. LGS. n. 96/2001 (approvato con delibera del 9 luglio 2012) * * * Il Consiglio

Dettagli

Legge 8 febbraio 2006, n. 54

Legge 8 febbraio 2006, n. 54 Legge 8 febbraio 2006, n. 54 "Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 50 del 1 marzo 2006 Art. 1. (Modifiche al codice

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Città di Nichelino Provincia di Torino Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Approvato dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino il 29.4.2014

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO DAL MINISTRO DELLE POLITICHE PER LA FAMIGLIA (BINDI) DAL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA (MASTELLA)

CAMERA DEI DEPUTATI DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO DAL MINISTRO DELLE POLITICHE PER LA FAMIGLIA (BINDI) DAL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA (MASTELLA) Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2514-A DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO DAL MINISTRO DELLE POLITICHE PER LA FAMIGLIA (BINDI) DAL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA (MASTELLA) E DAL MINISTRO

Dettagli

Città di Ispica Prov. di Ragusa

Città di Ispica Prov. di Ragusa Città di Ispica Prov. di Ragusa REGOLAMENTO SULL AFFIDO FAMILIARE DI MINORI Art. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori per

Dettagli

Il mantenimento dei figli maggiorenni

Il mantenimento dei figli maggiorenni Il mantenimento dei figli maggiorenni Di Germano Palmieri L articolo 30 della Costituzione italiana sancisce che è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori

Dettagli

Note al Decreto Assessoriale Salute della Regione Sicilia del 5 settembre 2012 n. 1754/12, entrato in vigore il 5 novembre 2012.

Note al Decreto Assessoriale Salute della Regione Sicilia del 5 settembre 2012 n. 1754/12, entrato in vigore il 5 novembre 2012. Prot.n.13 Note al Decreto Assessoriale Salute della Regione Sicilia del 5 settembre 2012 n. 1754/12, entrato in vigore il 5 novembre 2012. La presente nota nasce dall esigenza di una richiesta di chiarimento

Dettagli

Copertura delle perdite

Copertura delle perdite Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle

Dettagli

Indagini bancarie aperte a tutti.

Indagini bancarie aperte a tutti. Indagini bancarie aperte a tutti. Ok all uso della presunzione in generale sull attività di accertamento che, pertanto, valgono per la rettifica dei redditi di qualsiasi contribuente autonomo pensionato

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

Subappalto necessario e soccorso istruttorio alla luce del d.l. n.90/2014 1.

Subappalto necessario e soccorso istruttorio alla luce del d.l. n.90/2014 1. Subappalto necessario e soccorso istruttorio alla luce del d.l. n.90/2014 1. di Arrigo Varlaro Sinisi 2 Alla luce della recente novità normativa 3 in tema di soccorso istruttorio, c è da domandarsi se

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3

REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3 REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori

Dettagli

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO PER I TRATTAMENTI ASSISTENZIALI E DI TUTELA SANITARIA INTEGRATIVA per l'attuazione delle

Dettagli

L AFFIDAMENTO DEI FIGLI NATURALI. Fondamento e criteri di applicazione.

L AFFIDAMENTO DEI FIGLI NATURALI. Fondamento e criteri di applicazione. L AFFIDAMENTO DEI FIGLI NATURALI. Fondamento e criteri di applicazione. di Carmelo Padalino SOMMARIO: 1. Presupposto immanente. 2. Proposte di modifica. 3. Profili processuali. 1. Presupposto immanente.

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

Riduzione delle pensioni di reversibilità: le disposizioni attuative dell INPS

Riduzione delle pensioni di reversibilità: le disposizioni attuative dell INPS CIRCOLARE A.F. N. 95 del 22 giugno 2012 Ai gentili clienti Loro sedi Riduzione delle pensioni di reversibilità: le disposizioni attuative dell INPS Gentile cliente con la presente intendiamo informarla

Dettagli

CARTA DEL CURATORE SPECIALE /DIFENSORE DEL MINORE NEI PROCEDIMENTI DI ADOTTABILITA E DE POTESTATE LINEE GUIDA. Premesso

CARTA DEL CURATORE SPECIALE /DIFENSORE DEL MINORE NEI PROCEDIMENTI DI ADOTTABILITA E DE POTESTATE LINEE GUIDA. Premesso CAMERA MINORILE DI TORINO CONSIGLIO ORDINE CARTA DEL CURATORE SPECIALE /DIFENSORE DEL MINORE NEI PROCEDIMENTI DI ADOTTABILITA E DE POTESTATE LINEE GUIDA Premesso Che l entrata in vigore delle norme processuali

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

D.Lgs n. 154/2013 in vigore dal 7 febbraio 2014 Decreto filiazione

D.Lgs n. 154/2013 in vigore dal 7 febbraio 2014 Decreto filiazione LA LEGGE 10 DICEMBRE 2012 N. 219 HA INTRODOTTO MODIFICHE DI DIRITTO NELLA DELICATA MATERIA DELLA PROTEZIONE DEL MINORE INTRODUCENDO NELL ORDINAMENTO LA CONDIZIONE UNITARIA DI FIGLIO SENZA PIÙ DISTINZIONI

Dettagli

NORMA DI COMPORTAMENTO N. 185

NORMA DI COMPORTAMENTO N. 185 ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI SEZIONE DI MILANO COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA *** *** *** NORMA DI COMPORTAMENTO

Dettagli

I doveri di solidarietà familiare. Premessa 31 1. Il principio di solidarietà nella Costituzione e nel diritto di famiglia

I doveri di solidarietà familiare. Premessa 31 1. Il principio di solidarietà nella Costituzione e nel diritto di famiglia Sommario XI Premessa alla nuova edizione Capitolo 1 Solidarietà familiare e sicurezza sociale nell assistenza alla famiglia 1 1. L assistenza (nella e) alla famiglia nel diritto delle persone fisiche 6

Dettagli

LE PRETESE DEL FISCO SULLE SOCIETÀ ESTINTE: AZIONE ERARIALE E TUTELA DEI SOGGETTI COINVOLTI

LE PRETESE DEL FISCO SULLE SOCIETÀ ESTINTE: AZIONE ERARIALE E TUTELA DEI SOGGETTI COINVOLTI LE PRETESE DEL FISCO SULLE SOCIETÀ ESTINTE: AZIONE ERARIALE E TUTELA DEI SOGGETTI COINVOLTI prof. avv. Paola ROSSI Professore associato Università del Sannio Ricercatore area fiscale IRDCEC Diretta 15

Dettagli

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DALL ISTANTE

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DALL ISTANTE RISOLUZIONE N. 216/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 29 maggio 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 Avv. XY - Curatore fallimentare della ALFA Spa.

Dettagli

NOTE SU. obbligo di referto dell esercente la professione sanitaria. obbligo di denuncia del pubblico ufficiale dell incaricato di pubblico servizio

NOTE SU. obbligo di referto dell esercente la professione sanitaria. obbligo di denuncia del pubblico ufficiale dell incaricato di pubblico servizio NOTE SU obbligo di referto dell esercente la professione sanitaria obbligo di denuncia del pubblico ufficiale dell incaricato di pubblico servizio 1 È previsto dall art 365 codice penale quale delitto

Dettagli

Mobbing e tutela delle condizioni di lavoro

Mobbing e tutela delle condizioni di lavoro Circolare n. 9/09 del 28.settembre.2009* Mobbing e tutela delle condizioni di lavoro Mobbing nei luoghi di lavoro Nozione. Con l espressione mobbing si intende la sequenza di atti o comportamenti posti

Dettagli

La Legge n. 54/2006 ha disposto che, in caso di separazione o divorzio, il giudice disponga, come regola generale, l AFFIDAMENTO CONDIVISO

La Legge n. 54/2006 ha disposto che, in caso di separazione o divorzio, il giudice disponga, come regola generale, l AFFIDAMENTO CONDIVISO La Legge n. 54/2006 ha disposto che, in caso di separazione o divorzio, il giudice disponga, come regola generale, l AFFIDAMENTO CONDIVISO in base al quale i figli restano affidati ad entrambi i genitori

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

ICT SECURITY N. 49 NOVEMBRE 2006 MISURE IDONEE E MISURE MINIME: QUALE SICUREZZA, QUALI RESPONSABILITA. Autore: Daniela Rocca

ICT SECURITY N. 49 NOVEMBRE 2006 MISURE IDONEE E MISURE MINIME: QUALE SICUREZZA, QUALI RESPONSABILITA. Autore: Daniela Rocca SOMMARIO Misure minime: il livello minimo di sicurezza Misure idonee: il livello opportuno di sicurezza Le responsabilità A tre anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D. Lgs. 196/2003 in materia

Dettagli

Associazione C rescere

Associazione C rescere Organizzazione di Volontariato Associazione C rescere con la sindrome di Turner e altre Malattie Rare ONLUS ex art. 10 c. 8 dlgs n 460/1997 Via Massarenti 11-40138 Bologna presso la Clinica Pediatrica

Dettagli

Gli istituti principali del contratto estero il contenzioso

Gli istituti principali del contratto estero il contenzioso Gli istituti principali del contratto estero il contenzioso Presentazione dell avvocato Fabio Petracci, avvocato giuslavorista del Foro di Trieste 1. Fattispecie e definizioni Quali sono gli elementi di

Dettagli

Assistenza ai disabili di Laura Marino Content manager di www.dottorlex.it

Assistenza ai disabili di Laura Marino Content manager di www.dottorlex.it Assistenza ai disabili di Laura Marino Content manager di www.dottorlex.it Nel corso dell ultimo anno, le agevolazioni lavorative e gli incentivi per favorire l assistenza alle persone disabili sono stati

Dettagli

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Bologna 3 aprile 2014 Cosa prevede il DPCM 159/2013 per le prestazioni

Dettagli

LE ALTRE CATEGORIE DEL DANNO INGIUSTO Consuela Cigalotti DANNO INGIUSTO Secondo la definizione del codice civile è da considerarsi danno ingiusto,, il danno prodotto non iure,, ( comportamento non giustificato

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

L acquisto della cittadinanza italiana

L acquisto della cittadinanza italiana Approfondimento L acquisto della cittadinanza italiana Nella prima edizione di ImmigrazioneOggi del 5 ottobre abbiamo dato notizia della proposta presentata dal Governo al Parlamento per modificare l attuale

Dettagli

FONDAZIONE STUDI CONSULENTI DEL LAVORO PARERE N. 4 DEL 29.01. 2010. Vertenza giudiziale disciplina fiscale rivalutazione monetaria e interessi

FONDAZIONE STUDI CONSULENTI DEL LAVORO PARERE N. 4 DEL 29.01. 2010. Vertenza giudiziale disciplina fiscale rivalutazione monetaria e interessi FONDAZIONE STUDI CONSULENTI DEL LAVORO PARERE N. 4 DEL 29.01. 2010 Vertenza giudiziale disciplina fiscale rivalutazione monetaria e interessi IL QUESITO Il giudice, a conclusione di una causa tra me ed

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme

Dettagli

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI. Giurisprudenza

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI. Giurisprudenza Sentenza del 17/02/2001 n. 2347 - Corte di Cassazione Sentenza del 17/02/2001 n. 2347 - Corte di Cassazione Intitolazione: ESENZIONI ED AGEVOLAZIONI (BENEFICI): IN GENERE - Agevolazioni ex art. 19 legge

Dettagli

PROPOSTA DI DELIBERA

PROPOSTA DI DELIBERA COMUNE DI COMO PROPOSTA DI DELIBERA Oggetto: ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA Il consiglio comunale di Como Premesso che: - Con l espressione testamento biologico (o anche

Dettagli

Comune di Montemurlo

Comune di Montemurlo Comune di Montemurlo Provincia di Prato Regolamento comunale sul registro delle unioni civili (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 71 del 26/11/2014) INDICE ART. 1 (Definizioni) pag. 2 ART.

Dettagli

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione

Dettagli

La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione

La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE

Dettagli

CIVILE AVVOCATO E PROCURATORE. Corte di Cassazione Sez. I civ. 4 Marzo 2013, n 5297 (Pres. C.

CIVILE AVVOCATO E PROCURATORE. Corte di Cassazione Sez. I civ. 4 Marzo 2013, n 5297 (Pres. C. CIVILE AVVOCATO E PROCURATORE Corte di Cassazione Sez. I civ. 4 Marzo 2013, n 5297 (Pres. C. Carnevale; Rel. M.R. Cultrera) Avvocato e procuratore Avvocato Liquidazione dell onorario Cumulo di domanda

Dettagli

LA LEGISLAZIONE SULLA FAMIGLIA IN ITALIA

LA LEGISLAZIONE SULLA FAMIGLIA IN ITALIA LA LEGISLAZIONE SULLA FAMIGLIA IN ITALIA Emma Ciccarelli Presidente Forum delle Associazioni Familiari del Lazio La famiglia in Italia PROFONDI SQUILIBRI SOCIALI E DEMOGRAFICI causa e effetto le difficoltà

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. Presentazione della Collana... pag. V Introduzione...» VII Indice Sommario...» XI

INDICE-SOMMARIO. Presentazione della Collana... pag. V Introduzione...» VII Indice Sommario...» XI INDICE-SOMMARIO Presentazione della Collana... pag. V Introduzione...» VII Indice Sommario...» XI CAPITOLO I CENNI STORICI: EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI ADOZIONE 1. Introduzione... pag. 1 2. L'istituto dell'adozione

Dettagli

LA TUTELA DEI MINORI NELLE SITUAZIONE DI PREGIUDIZIO

LA TUTELA DEI MINORI NELLE SITUAZIONE DI PREGIUDIZIO LA TUTELA DEI MINORI NELLE SITUAZIONE DI PREGIUDIZIO la rilevazione l intervento dei servizi la segnalazione al tribunale per i minorenni l intervento del tribunale per i minorenni Presentazione Il presente

Dettagli

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per l affidamento familiare dei minori Adottato con deliberazione consiliare n 41 del 16/03/2000 COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per

Dettagli

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 by www.finanzaefisco.it OGGETTO: Trattamento tributario degli atti di costituzione del fondo patrimoniale. L argomento oggetto

Dettagli

Nota di approfondimento

Nota di approfondimento Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con

Dettagli

- Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio.

- Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio. Spett.le A.N.M. Associazione Nazionale Magistrati - Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio. E stato chiesto se, ed eventualmente con quali

Dettagli

RISOLUZIONE N. 110/E

RISOLUZIONE N. 110/E RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 maggio 2003 Oggetto: Istanza di interpello. IVA. Lavori di costruzione, rifacimento o completamento di campi di calcio. Comune di.

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO LAVORO NOTTURNO ED ETÀ ANAGRAFICA QUESITO (posto in data 26 luglio 2012) Sono un dirigente medico in servizio presso un Azienda Ospedaliera. Desidero essere informata se dopo il compimento del

Dettagli

RISOLUZIONE N. 195/E

RISOLUZIONE N. 195/E RISOLUZIONE N. 195/E Roma, 13 ottobre 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello. Art. 27 del DPR 29 settembre 1973, n. 600 Imputazione soggettiva dei redditi (utili

Dettagli

PROLUNGAMENTO DEL CONGEDO PARENTALE 2 ORE DI RIPOSO GIORNALIERO RETRIBUITO

PROLUNGAMENTO DEL CONGEDO PARENTALE 2 ORE DI RIPOSO GIORNALIERO RETRIBUITO PROLUNGAMENTO DEL CONGEDO PARENTALE 2 ORE DI RIPOSO GIORNALIERO RETRIBUITO (1 ORA SE LA DURATA DELL ORARIO GIORNALIERO DI LAVORO È INFERIORE A SEI ORE) I genitori, alternativamente, di un minore al quale

Dettagli

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TREVISO TREVISO Palazzo di Giustizia Viale Verdi TEL. 0422 418321 FAX 0422 559618 www.ordineavvocatitreviso.

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TREVISO TREVISO Palazzo di Giustizia Viale Verdi TEL. 0422 418321 FAX 0422 559618 www.ordineavvocatitreviso. ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TREVISO TREVISO Palazzo di Giustizia Viale Verdi TEL. 0422 418321 FAX 0422 559618 www.ordineavvocatitreviso.it PATROCINIO A SPESE DELLO STATO NEI GIUDIZI CIVILI E AFFARI DI VOLONTARIA

Dettagli

Roma, 09 settembre 2003

Roma, 09 settembre 2003 RISOLUZIONE N. 178/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 09 settembre 2003 Oggetto: Istanza di interpello. Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Articolo 48 del TUIR: regime tributario dei

Dettagli

3. Passando all illustrazione di dettaglio dell articolato si precisa quanto segue.

3. Passando all illustrazione di dettaglio dell articolato si precisa quanto segue. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONCERNENTE REGOLAMENTO RECANTE DISCIPLINA DELL'ELENCO DEI FUNZIONARI INTERNAZIONALI DI CITTADINANZA ITALIANA, A NORMA DELL'ARTICOLO 2, COMMA 7, DELLA LEGGE 17 DICEMBRE

Dettagli

PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ART. 2222 del codice civile

PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ART. 2222 del codice civile PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ART. 2222 del codice civile Tra L Università di, Dipartimento di con sede in alla Via, codice fiscale, in persona del rappresentante legale sig., di seguito denominata

Dettagli

COMUNE DI CUTROFIANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO COMUNALE DELL AFFIDAMENTO FAMILIARE DI MINORI

COMUNE DI CUTROFIANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO COMUNALE DELL AFFIDAMENTO FAMILIARE DI MINORI COMUNE DI CUTROFIANO Provincia di Lecce (Settore Amministrativo) REGOLAMENTO COMUNALE DELL AFFIDAMENTO FAMILIARE DI MINORI Vista la legge nazionale 184/83 che, agli artt. 1,2,3,4 e 5, disciplinando l affidamento

Dettagli

Sistema Disciplinare e Sanzionatorio

Sistema Disciplinare e Sanzionatorio Sistema Disciplinare e Sanzionatorio Contenuti 1. Introduzione... 3 1.1 Lavoratori dipendenti non Dirigenti... 3 1.2 Lavoratori dipendenti Dirigenti... 4 1.3 Misure nei confronti degli Amministratori e

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS. "Riconoscimento degli animali nella Costituzione"

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS. Riconoscimento degli animali nella Costituzione DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS "Riconoscimento degli animali nella Costituzione" Onorevoli Senatori. - Perché gli animali in Costituzione? Stiamo assistendo ad un

Dettagli

PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE

PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE Allegato B PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE PREMESSA Negli ultimi anni l attenzione al disagio in generale,

Dettagli