Intervento preventivo
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- Ida Grosso
- 8 anni fa
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1 Intervento preventivo Sono tutti quegli interventi mirati ad una identificazione precoce del disturbo e, in generale, ad un rafforzamento delle abilità (soprattutto meta-fonologiche) necessarie all acquisizione della lingua scritta e ad un suo uso efficiente. Screening Progetto Spider
2 Intervento riabilitativo - Consentire un lavoro mirato e tempestivo sui pre-requisiti dell apprendimento della letto-scrittura che facilita l acquisizione e l uso del codice alfabetico - Contribuire a prevenire l insuccesso scolastico - Prevenire l insorgere di eventuali sequele psicopatologiche
3 Consentono di compensare la debolezza funzionale derivante dal disturbo Interventi compensativi Sono tutti quegli interventi che si attuano in fasi più avanzate del percorso scolastico (scuola secondaria), nelle situazioni in cui il disturbo è più severo e ormai poco modificabile, per cui non è più ragionevole ipotizzare un ripristino della funzione, e diventa invece necessario individuare le modalità più efficaci per vicariarla
4 Ausili per facilitare l'apprendimento Esistono numerosi tipi di ausili, più o meno sofisticati dal punto di vista tecnologico che possono essere utilizzati allo scopo di bypassare, anche solo parzialmente, la funzione deficitaria (leggere, scrivere, contare): - MP3 - calcolatrice - programma di videoscrittura con correttore ortografico - sintesi vocale - libri digitali, audiolibri - mappe concettuali
5 La normativa sui D.S.A La Legge 170/10 è il punto di arrivo di un lungo percorso che ha portato a un pieno riconoscimento dei D.S.A. nel nostro paese. Esso, tuttavia, ha avuto numerosi precursori, sotto forma di Circolari Ministeriali e Circolari dell Ufficio Scolastico Regionale.
6 Circolare M.I.U.R. 4099/A/4 del 5/10/2004 Oggetto: Iniziative relative alla Dislessia Per ovviare a queste conseguenze, esistono strumenti compensativi e dispensativi che si ritiene opportuno possano essere utilizzati dalle scuole in questi casi. Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati: - Tabella dei mesi, tabella dell alfabeto, e dei vari caratteri. - Tavola pitagorica. - Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche. - Calcolatrice. - Registratore. - Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale.
7 Circolare M.I.U.R. 4099/A/4 del 5/10/2004 Oggetto: Iniziative relative alla Dislessia Per gli strumenti dispensativi, valutando l entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti: - Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline. - Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta. - Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa. - Organizzazione di interrogazioni programmate. - Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.
8 Circolare M.I.U.R. 26/A/4 del 5/1/2005 A riguardo si ritiene di dover precisare che per l'utilizzazione dei Provvedimenti dispensativi e compensativi possa essere sufficiente la diagnosi specialistica di disturbo specifico di apprendimento (o dislessia) e che tali strumenti debbano essere applicati in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale.
9 Legge n. 170/10! Art. 1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia! Art. 2 Finalità! Art. 3 Diagnosi! Art. 4 Formazione nella scuola! Art. 5 Misure educative e di supporto! Art. 6 Misure per i familiari! Art. 7 Disposizioni di attuazione! Art. 8 competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome
10 ! Art. 2 Finalità Legge n. 170/10 a) garantire il diritto all'istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessita' formative degli studenti;
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12 Legge n. 170/10 Art. 5 - Misure educative e di supporto 1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilita' didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari. 2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, garantiscono: a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate; b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonche' misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualita' dei concetti da apprendere; c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilita' dell'esonero. 3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi. 4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'universita' nonche' gli esami universitari.
13 Dopo la Legge n. 170/10! Decreto attuativo n del 12/07/2011 Art. 7, comma 2, Legge n. 170/10! Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento! Conferenza Stato-Regioni (25 luglio 2012)! Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012: Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica
14 Decreto attuativo n.5699 del 12/07/2011 Art. 5 Interventi didattici individualizzati e personalizzati 1. La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, con l indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate. Art. 6 Forme di verifica e di valutazione 1. La valutazione scolastica, periodica e finale, degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi pedagogico-didattici di cui ai precedenti articoli. [ ]
15 ! PREMESSA: Linee Guida! La Legge apre un canale di tutela del diritto allo studio, rivolto specificamente agli alunni con DSA, diverso da quello previsto dalla L.104/92 +! riporta in primo piano un importante fronte di riflessione culturale e professionale su ciò che oggi significa svolgere la funzione docente! sollecita la scuola alla flessibilità e all'autonomia avviato dalla legge 59/99: La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle su e fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
16 Linee Guida! La legge 170/2010 rivolta ad alunni che necessitano, oltre ai prioritari interventi di didattica individualizzata e personalizzata, anche di specifici strumenti e misure che derogano da alcune prestazioni richieste dalla scuola. Per consentire, pertanto, agli alunni con DSA di raggiungere gli obiettivi di apprendimento, devono essere riarticolate le modalità didattiche e le strategie di insegnamento sulla base dei bisogni educativi specifici, in tutti gli ordini e gradi di scuola.
17 Linee Guida! OSSERVAZIONE IN CLASSE! I Disturbi Specifici di Apprendimento hanno una componente evolutiva che comporta la loro manifestazione come ritardo e/ o atipia del processo di sviluppo, definito sulla base dell età anagrafica e della media degli alunni o degli studenti presenti nella classe. Ciò assegna alla capacità di osservazione degli insegnanti un ruolo fondamentale, non solo nei primi segmenti dell istruzione - scuola dell infanzia e scuola primaria - per il riconoscimento di un potenziale disturbo specifico dell apprendimento, ma anche in tutto il percorso scolastico, per individuare quelle caratteristiche cognitive su cui puntare per il raggiungimento del successo formativo.
18 Linee Guida! La didattica individualizzata consiste nelle attività di recupero individuale che può svolgere l alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze, anche nell ambito delle strategie compensative e del metodo di studio; tali attività possono essere realizzate secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente.! La didattica personalizzata calibra l offerta didattica, e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo
19 Linee Guida! La didattica personalizzata favorisce l accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo consapevole delle sue preferenze e del suo talento nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento! si sostanzia attraverso l impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno: l uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.), l attenzione agli stili di apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell ottica di promuovere un apprendimento significativo.
20 Linee Guida! Documentazione dei percorsi didattici Le attività di recupero individualizzato, le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative dovranno essere esplicitate e formalizzate, al fine di assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese. A questo riguardo, la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, il Piano Didattico Personalizzato (PDP)
21 Linee Guida - PDP! Documentazione dei percorsi didattici! è fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici.! Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso d anno o a fine Ciclo.
22 Linee Guida! La dimensione relazionale Il successo nell apprendimento è l immediato intervento da opporre alla tendenza degli alunni o degli studenti con DSA a una scarsa percezione di autoefficacia e di autostima. La specificità cognitiva degli alunni e degli studenti con DSA determina, inoltre, per le conseguenze del disturbo sul piano scolastico, importanti fattori di rischio per quanto concerne la dispersione scolastica dovuta, in questi casi, a ripetute esperienze negative e frustranti durante l intero iter formativo.
23 Linee Guida! La dimensione relazionale È necessario sottolineare la delicatezza delle problematiche psicologiche che s innestano nell alunno o nello studente con DSA per l utilizzo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative. Infatti, ai compagni di classe gli strumenti compensativi e le misure dispensative possono risultare incomprensibili facilitazioni. A questo riguardo, il coordinatore di classe, sentita la famiglia interessata, può avviare adeguate iniziative per condividere con i compagni di classe le ragioni dell applicazione degli strumenti e delle misure citate, anche per evitare la stigmatizzazione e le ricadute psicologiche negative.
24 Direttiva Ministeriale 27/12/12! In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, DSA e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Quest'area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Vi sono comprese tre grandi categorie: disabilità, disturbi evolutivi specifici, svantaggio socio-
25 Direttiva Ministeriale 27/12/12! La Legge 170/10 rappresenta un punto di svolta poiché apre un diverso canale di cura educativa, concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio, nella prospettiva della presa in carico dell'alunno con BES da parte di ciascun docente curricolare e di tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall'insegnante per il sostegno.
26 Direttiva Ministeriale 27/12/12 Alunni con disturbi specifici! Un approccio educativo dovrebbe dar modo di individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva ed accogliente, senza bisogno di ulteriori precisazioni di carattere normativo.
27 Circolare Ministeriale n.8! La Direttiva estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell'apprendimento! Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un PDP, che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
28 Circolare Ministeriale n.8! Il PDP non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; strumento in cui si potranno includere, ad esempio, progettazioni didattico-educative, strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente, didatticostrumentale.
29 Circolare Ministeriale n.8! La Direttiva chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro dell'attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.! L'attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con BES va deliberata in Consiglio di classe, dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e dalla famiglia.
30 Stelle sulla terra Sulla nostra terra sono spuntate stelle che con la loro luce hanno illuminato il mondo, perché sono riuscite a farci guardare le cose con i loro occhi e hanno aiutato gli altri a fare la stessa cosa. Pensavano in maniera diversa e le persone vicine non lo accettavano e le hanno ostacolate. Ma loro ne sono uscite vincenti al punto che il mondo è rimasto a bocca aperta.
31 Bibliografia Apolito A., Stella G., Lo screening precoce nella scuola elementare, in Dislessia, vol. 1, n. 1, marzo 2004, pp Caretti V., Dazzi N., Rossi R., (a cura di) DSM-IV. Guida alla diagnosi dei Disturbi dell Infanzia e dell Adolescenza, Masson, Milano, 2000 A.I.D., (a cura di) Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento, in Consensus Conference, Milano, gennaio 2007 Stella G., La dislessia, Il Mulino, Bologna, 2004 Stella G., (a cura di) La dislessia. Aspetti clinici, psicologici e riabilitativi, Franco Angeli, Milano, 1996 Vicari S., Caselli M.C., (a cura di) I disturbi dello sviluppo. Neuropsicologia clinica e ipotesi riabilitative, Il Mulino, Bologna, 2000
32 Grazie dell'attenzione
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