Il Piano Didattico Personalizzato: se e come costruirlo
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- Camilla Renzi
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1 Napoli 7 aprile 2014 Il Piano Didattico Personalizzato: se e come costruirlo Relatore:
2 Indice Gli alunni con BES Il Piano Didattico Personalizzato 2
3 Gli alunni con BES 3
4 COSA SONO? QUALI ALUNNI? I B.E.S. sono le esigenze di tutti quegli alunni che presentano particolarità che OSTACOLANO l apprendimento e lo sviluppo futuro. Il concetto di B.E.S va oltre quello di disabilità, pur comprendendolo. Le situazioni di difficoltà richiedono l individuazione e l attivazione di interventi personalizzati. La direttiva estende a tutti gli studenti in difficoltà riconosciuta il diritto alla personalizzazione dell apprendimento (con esplicito richiamo alla L. 53/2003) A) ALUNNI CON DISABILITÀ che verrà certificata in base alla L.104/92, con possibile risorsa - sostegno B) ALUNNI CON DSA (tutela L.170/2010) e altri Disturbi evolutivi specifici ( deficit del linguaggio, della coordinazione motoria, ADHD, disturbi dell attenzione, funzionamenti intellettivi limite che non presentino altre problematiche, o comorbilità.) C) SVANTAGGIO SOCIO- ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE.
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7 Il Piano Didattico Personalizzato P.D.P. 7
8 Individuazione alunno con BES Verbale del consiglio di classe o team docente Sviluppo delle competenze pedagogico didattiche dei docenti PDP patto formativo con la famiglia Valutare l efficacia del percorso
9 PIANO: è studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi : un programma, un progetto, una strategia. DIDATTICO : lo scopo della didattica è il miglioramento dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza dell'apprendimento dell allievo, che comporta, quindi, una diminuzione dei tempi di studio e del dispendio di energie dell efficacia e dell'efficienza dell'insegnamento del docente. PERSONALIZZATO : indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro della classe. 9
10 Il primo obiettivo del PDP è quello di individuare strategie alternative per portare un alunno con difficoltà a superare gli effetti di tali difficoltà e ad imparare in modo significativo. Il PDP rappresenta lo strumento con cui l istituzione scolastica risponde alla primaria azione educativa (sviluppare la persona nelle sue capacità individuali e sociali per metterla nella condizione di pensare e di agire con autonomia di giudizio. 10
11 L uso del PDP consente di: creare una personalizzazione del percorso formativo dell alunno, un percorso «su misura» monitorarne il suo andamento facilitare il reperimento delle modalità didattiche attivate favorire il lavoro collegiale degli insegnanti con particolare riguardo alla programmazione didattica, al processo di insegnamentoapprendimento, alla valutazione facilitare lo scambio di informazioni al cambio eventuale del docente o al passaggio da un ciclo didattico ad un altro 11
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13 Cosa è il PDP? E un «contratto» fra Docenti, Istituzione scolastica e Famiglia per individuare e organizzare un percorso individualizzato di insegnamentoapprendimento per il «benessere» dello studente. E lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didatticoeducative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico- strumentale. 13
14 Cosa non è il PDP? Non è una mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi Non è generalizzabile a tutte le situazioni Non è una sintesi di una eventuale diagnosi Non è una griglia di valutazione Non è fisso e immutabile 14
15 Il piano, per essere efficace, deve contenere indicazioni: Significative (Cosa serve davvero per un cambiamento significativo?) Realistiche (cosa siamo in grado di mettere realmente in atto considerando le variabili in gioco?) Coerenti (le misure previste sono coerenti tra i vari ambiti disciplinari?) Concrete e verificabili (le indicazioni contenute sono operative e non interpretabili?) 15
16 Il PDP. in pratica 16
17 Chi compila il PDP? E uno strumento didattico ed educativo redatto dal team dei docenti (per la scuola primaria) e dal consiglio di classe (per gli altri ordini di scuola), eventualmente dopo aver acquisito eventuali diagnosi. E auspicabile una fase preparatoria di incontro e di dialogo con la famiglia ed eventuali specialisti. 17
18 .. quando La redazione del PDP è effettuata: All inizio di ogni anno scolastico entro il primo trimestre (per i casi già segnalati) o in qualunque momento dell anno (quando si rende necessario e dopo un periodo di osservazione) Su richiesta della famiglia quando in possesso di una segnalazione specifica 18
19 .. come Il coordinatore di classe fa la raccolta delle informazioni essenziali sull alunno (anamnesi scolastica, dati familiari, ), fa la sintesi della eventuale diagnosi, effettua contatti con la famiglia, e compila la parte di sua competenza. Ogni insegnante, per la propria materia, compila la parte del documento contenente la sintesi della osservazione svolta e gli strumenti e le modalità di verifica/valutazione. 19
20 Una proposta di contenuti del PDP 1 - Anagrafica 2 - Analisi del bisogno e delle risorse (personali e ambientali) 3 - Programmazione degli interventi didattici-educativi 4 - Strumenti compensativi 5 - Misure dispensative 6 - Criteri e forme di valutazione 7 - Impegni della famiglia 8 - Pagina finale per le firme 20
21 Contenuti dei PDP necessari secondo le Linee Guida del 2011 Dati anagrafici alunno Tipologia Disturbo Attività didattiche personalizzate Strumenti compensativi Misure dispensative Criteri e forme di valutazione Patto formativo con la famiglia Ipotesi di estendibilità ad altri alunni con BES ( Flavio Fogarolo) Dati anagrafici alunno Bisogni Educativi, eventuali diagnosi Risorse e punti di forza(personali/ambientali) Attività didattiche calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Interventi sulla classe Si indicheranno solo se utili e funzionali Misure solo se ritenute necessarie Criteri e forme di valutazione Patto formativo con la famiglia
22 1 - Anagrafica (Solo dati anagrafici essenziali per l'identificazione dell'alunno e importanti per l'intervento didattico). 22
23 2 - Analisi del bisogno e delle risorse (personali e ambientali ) In questa sezione: Fare una descrizione sintetica dei Bisogni Educativi Speciali Riportare in modo sintetico i risultati che condizionano le scelte del PDP Elencare i punti di forza e le risorse dell alunno (interessi, competenze anche extra-scolastiche, abilità, ) Riportare le risorse del contesto classe (spazi, compagni, adulti, territorio, ) 23
24 3 - Programmazione degli interventi didattici-educativi È indubbiamente la sezione più importante. In questa sezione si parla di: Interventi per potenziare l'autonomia di studio e i processi di metacognizione Interventi per migliorare le competenze di accesso al testo Strategie di facilitazione Strutturazione Calibrare gli obiettivi Attivare la risorsa compagni Promuovere competenze compensative 24
25 4 - Strumenti compensativi Questa sezione va inserita nel PDP solo se effettivamente degli strumenti compensativi, adatti ai Bisogni Educativi di questo alunno, esistono, sono efficaci (funzionano) e sono convenienti. La compensazione offre un vantaggio funzionale indiretto: l abilità non è recuperata ma si punta su strategie alternative per raggiungere analoghi risultati. 25
26 5 - Misure dispensative Questa sezione va inserita nel PDP solo se effettivamente il Consiglio di Classe ritiene utile o necessaria la dispensa da alcune prestazioni. È necessario assicurarsi che esse risultino davvero particolarmente difficoltose senza migliorare l'apprendimento proponendo strategie alternative quando la dispensa riguarda attività importanti per l'apprendimento o l'autonomia di studio. Le misure dispensative sono interventi che consentono all alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l apprendimento. 26
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28 Il PDP non è un elenco di strumenti compensativi e misure dispensative Va considerato sempre come prioritario l intervento didattico Gli strumenti compensativi vanno individuati seguendo criteri di efficacia, in un quadro di sviluppo di autonomia e competenze La dispensa va ridotta al minimo, puntando all estinzione e prevedendo, per le attività importanti, un efficace alternativa 28
29 Dispensare Compensare Abilitare Misure dispensative Le misure dispensative rappresentano una presa d'atto della situazione ma non modificano le competenze. Dipendono dagli altri e non danno autonomia. Hanno lo scopo di evita-re che il disturbo possa comportare un generale insuccesso scolastico con ricadute personali, anche gravi. Strumenti compensativi La compensazione, mira a ridurre gli effetti negativi del disturbo per raggiungere prestazioni funzional-mente adeguate. La loro efficacia dipen-de molto più dalle abili-tà d uso dell utente che dallo strumento usato (competenze compensative). In modo diverso, possono dare autonomia Didattica personalizzata individualizzata. Difficoltà di apprendimento non significa ovviamente impossibilità ad imparare. Un intervento didattico personalizzato, che punta a sviluppare competenze in piena autonomia, va sempre previsto e sostenuto 29
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32 6 - Criteri e forme di valutazione. Il Piano Didattico Personalizzato (PDP), definisce anche i criteri di valutazione degli apprendimenti. 32
33 Incoraggiare la comunicazione, anche visiva Aiutare a superare atteggiamenti di ansia, disattenzione, distrazione Fornire criteri valutativi Evitare osservazioni negative, se gli sforzi e l impegno sono evidenti Evidenziare i progressi più che le carenze Sottoporre prove informatizzate o con supporti visivi Predisporre prove con particolarità grafiche facilitanti Scomporre il compito (o ridurne alcune parti) Dare tempi di esecuzione più lunghi 33
34 Riflettere sull errore e individuarne le cause (ex. dovuti a difficoltà visuospaziali o ad erronea applicazione di procedure e strategie; a mancanza di studio o ad affaticamento). Cercare di valutare oralmente o, almeno, di verificare le conoscenze con colloquio orale in caso di insuccesso nello scritto. Favorire la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri miglioramenti. Permettere all alunno di valutare i suoi progressi, non solamente di paragonarsi con gli altri. Favorire strategie per un controllo attivo sul proprio processo di apprendimento. Individuare le azioni che favoriscono l apprendimento. 34
35 Valutazione: In coerenza con tutte le modalità adottate nelle fasi del percorso di apprendimento effettuato Con l obiettivo di ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti dovuta a mancata automatizzazione delle abilità di base Con l esplicita, condivisa intenzione di partire: 1. dall epistemologia specifica 2. dal lessico proprio 3. dalle strutture concettuali portanti 4. dalla metodologia disciplinare 5. dagli obiettivi irrinunciabili /minimi di una disciplina 35
36 7 - Impegni della famiglia Questa sezione non va obbligatoriamente inserita nel documento di programmazione; spetta al Consiglio di Classe, o al team docenti nella primaria, decidere di volta in volta se sussistono le condizioni per una formalizzazione di impegni di questo tipo con la famiglia. In caso affermativo: Esplicitare e condividere i principi dell azione educativa (Condivisione dei criteri di valutazione, tempi e modalità dello scambio delle comunicazioni famiglia/scuola, ) Esplicitare le modalità di supporto e verifica del lavoro fatto a casa. 36
37 8 - Pagina finale per le firme (Riporta la date e le firme del Dirigente Scolastico e degli insegnanti che hanno redatto il documento. I genitori firmano sempre esprimendo il loro consenso alla personalizzazione del percorso secondo le modalità descritte nel PDP. Se vengono gestiti dati sensibili è necessario includere nel PDP una specifica autorizzazione). 37
38 Caminante..... Caminante, no hai camino, se hace camino, al andar... Antonio Machado ( ) 38
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