Un modello di riferimento per l analisi della comunicazione interculturale tra italiani e sudanesi
|
|
- Orlando Leoni
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 17Tra lingue e culture. La comunicazione interculturale fra italiani e sudanesi Fabrizio Lobasso, Igiea Lanza di Scalea, Valeria Tonioli e Fabio Caon Un modello di riferimento per l analisi della comunicazione interculturale tra italiani e sudanesi Fabio Caon (Università Ca Foscari Venezia, Italia) Sommario 1 La competenza comunicativa interculturale. 2 Un modello per l analisi della comunicazione interculturale: la sua funzione, i suoi limiti. 3 Le abilità relazionali in ambito interculturale. La pertinenza di questi studi nell ambito dell educazione linguistica è da ricercarsi nel concetto di competenza comunicativa e nella continuità tra il modello di competenza comunicativa e quello di competenza comunicativa interculturale, di cui abbiamo già approfondito le correlazioni in altre sedi (Balboni, Caon 2015). Per riprendere, in estrema sintesi, tale prossimità affermiamo che se è vero che l insegnamento delle lingue seconde e straniere mira alla competenza comunicativa e che comunicare in lingua seconda e straniera implica necessariamente la presenza di due interlocutori con differenti software mentali (Hofstede 1991) e matrici culturali, allora la dimensione interculturale, cioè l interazione tra due culture (o, più precisamente, tra due persone che interpretano in modo originale tali matrici) all interno di uno scambio comunicativo, è oggetto di attenzione e, nelle forme e nei limiti del possibile, di insegnamento. 1 La competenza comunicativa interculturale Presentiamo il modello di competenza comunicativa interculturale (elaborato in Balboni, Caon 2015) su cui si basa questo volume. Il modello (come quello di competenza comunicativa da cui deriva, cf. Balboni, Caon 2015) scinde tra le competenze situate nella mente e le competenze che consentono la performance in eventi comunicativi situati nel mondo. Ecco come leggere lo schema: a. come nel modello di competenza comunicativa, nella mente abbiamo delle competenze, cioè dei sistemi di regole da osservare, per sapere se ci sono potenziali punti critici interculturali: la lingua, Comint 1 e-issn ISSN DOI / /003 ISBN [ebook] ISBN [print] Creative Commons 4.0 Attribution alone 17
2 Figura 1. Il modello di competenza comunicativa interculturale gli altri codici, i valori culturali; la stessa osservazione va fatta nel mondo in ordine ai meccanismi che regolano gli eventi comunicativi. Questi elementi dello schema hanno uno scopo descrittivo e possono orientare l osservazione; b. tra mente e mondo troviamo il ponte costituito non solo dalle abilità linguistiche proprie del modello di competenza comunicativa ma anche da quelle relazionali, che vanno sviluppate modificando la propria forma mentis in ordine alla reazione emozionale di fronte ad azioni o parole di interlocutori di altre culture che riteniamo incomprensibili, poco appropriate o spiacevoli e sociale di fronte a quelle che percepiamo come offese, mancanze di attenzione, segnali di maleducazione e così via. Questo elemento dello schema ha invece uno scopo processuale ovvero di intervenire sul modo di gestire i propri pensieri, il proprio stato emotivo e l interazione con l interlocutore. 18 Caon. Un modello per l analisi della comunicazione interculturale tra italiani e sudanesi
3 2 Un modello per l analisi della comunicazione interculturale: la sua funzione, i suoi limiti In un volume dal titolo Eccessi di Culture, Marco Aime (2004) scrive: «a incontrarsi o a scontrarsi non sono culture, ma persone». Come introduzione ad una collana di studi tenuti insieme da un modello di riferimento, ci sembra fondamentale richiamare l attenzione su un rischio possibile nella lettura di questo volume e di tutti i contributi che verranno in seguito e che hanno anche generato l evoluzione del modello di Balboni (1999, 2007) a quello di Balboni, Caon (2015), ovvero di operare una lettura rigida delle informazioni contenute nelle voci che vengono presentate. Con rigida intendiamo assoluta, quasi che le informazioni fossero delle certezze incontestabili. Le parole di Aime rappresentano invece una fondamentale chiave di lettura di quanto verrà scritto: se sono persone e non culture ad incontrarsi, e se le persone sono uniche, irripetibili e rielaborano in modo personale gli stimoli culturali, allora le informazioni per quanto documentate da persone competenti e attraverso indagini qualitative (questionari ed interviste in primis) hanno necessariamente un carattere orientativo. Le aree di osservazione (aspetti verbali, non verbali, valori di fondo, eventi comunicativi) forniscono quindi degli spunti importanti su cui il comunicatore interculturale può soffermarsi con attenzione per poter evitare o ridurre i rischi di fraintendimento, incomprensione, conflitto con l altro o, almeno, per gestire le possibili situazioni problematiche sorte in contesti multiculturali o internazionali. Le informazioni presentate però vanno lette con un atteggiamento equilibrato tra fiducia e sfiducia, per cui si renda necessaria sempre una verifica sul campo atta a non cadere nella generalizzazione pregiudiziale. La ragione di tale atteggiamento va ricercata nel fatto che le culture sono dinamiche e le relazioni sono influenzate da fattori contingenti e di volta in volta specifici, che non possono pertanto essere fermati in un qualsiasi saggio o volume. Le informazioni, le esemplificazioni e gli eventuali aneddoti che verranno presentati nei vari contributi, quindi, non devono essere interpretate come delle indicazioni normative sui comportamenti certi dei possibili interlocutori. Tale interpretazione, infatti, può generare un fraintendimento sul loro valore e sul loro significato, rischiando così di fare proprio ciò si vuole evitare, ovvero classificazioni statiche delle culture e indicazioni predittive dei comportamenti delle persone sulla base della loro appartenenza geografica e culturale. All atto pratico, l obiettivo principale di questi studi è quello di favorire, con esemplificazioni, la costruzione di un manuale personale da parte del lettore. Un manuale fai-da-te dinamico, stratificato e in continua evoluzione, così come sono le persone, i rapporti e le culture. Caon. Un modello per l analisi della comunicazione interculturale tra italiani e sudanesi 19
4 Questa indicazione è chiara fin dalle origini del modello: Balboni (1999), infatti, parla esplicitamente di «modello di osservazione, di analisi» che, per sua natura, deve essere sintetico e cognitivamente economico ma che tale deve restare. Osservare ed analizzare, infatti, sono strategie per gestire più efficacemente la relazione che, di per sé, è creativa in quanto non preordinata su schemi fissi ed immobili. Avere dei punti di osservazione strategici è una possibile facilitazione dell osservazione, e tale è l obiettivo del modello, della mappa della comunicazione interculturale che da esso deriva ( e dei volumi che lo declineranno puntualmente per i vari Paesi in questa collana. Nell evoluzione della nostra riflessione, chiariti l utilità e i limiti del modello nella sua parte di analisi, abbiamo quindi deciso di affiancare una esplicita dimensione processuale alla dimensione conoscitiva. Tale scelta è dovuta proprio al fatto che, come abbiamo detto, le situazioni sono dinamiche e rispondono non a rigide regole preordinate, ma ad una serie di variabili contestuali che rendono tali situazioni talvolta imprevedibili e chiamano i comunicatori a negoziazioni di significati in tempo reale. Il modello, così, presenta una serie di abilità relazionali che si trovano a cavallo tra le competenza mentale e la comunicazione reale negli eventi. Tali abilità possono aiutare il lettore a inquadrare le informazioni all interno di un atteggiamento consapevole dei limiti delle stesse: in questo modo le informazioni possono rappresentare un utile strumento orientativo ma non creare e non pregiudiziali letture della realtà. È dunque con lo spirito di un necessario relativismo che possiamo mettere sotto una buona luce le informazioni che abbiamo presentato e invitare nuovamente il lettore di tutti i contributi di comunicazione interculturale alla scrittura di un proprio manuale di comunicazione interculturale. 3 Le abilità relazionali in ambito interculturale In virtù del valore innovativo delle abilità relazionali rispetto al consolidato modello di Balboni e, soprattutto, del fatto che non verranno specificamente trattate nei vari contributi della collana, le nominiamo in questa sede, rimandando a Balboni, Caon (2015) per una disamina più dettagliata di ogni abilità. Nella nostra prospettiva, le abilità relazionali fondamentali sono: a. saper osservare (decentrarsi e straniarsi) b. saper relativizzare c. saper sospendere il giudizio d. saper ascoltare attivamente e. saper comprendere emotivamente (empatizzare ed exotopizzare) f. saper negoziare i significati 20 Caon. Un modello per l analisi della comunicazione interculturale tra italiani e sudanesi
5 Le abilità qui presentate possono aiutare a sviluppare quel saper negoziare i significati che è il punto d arrivo di questa parte del modello. Il saper negoziare i significati muove dall idea che l attribuzione dei significati ai comportamenti (connotati culturalmente e, di conseguenza con alta probabilità differenti nelle manifestazioni), sia da cercare nella co-costruzione di un discorso comune che espliciti il più possibile quegli impliciti culturali che spesso creano problemi comunicativi in ambito interculturale. Un ulteriore punto di arrivo per noi è rappresentato dalla proposta del concetto di cultura di appartenenza da intendersi come categoria di fondo della quale prendere piena coscienza e sulla quale costruire poi le relazioni. La cultura d appartenenza è una costruzione soggettiva, un autopercezione del proprio originale modo di vivere e reinterpretare norme, valori e abitudini di una società. Essa non è descrivibile in maniera definita e conclusa poiché ognuno di noi costruisce la propria appartenenza nell intersoggettività, nella relazione con gli altri ed è innanzitutto espressione delle conoscenze che assimila e delle esperienze che fa. Accorgersi di noi stessi mentre comunichiamo con gli altri, dei nostri paradigmi che diamo spesso per scontati (e spesso per aprioristicamente giusti o come gli unici possibili) è il primo grande obiettivo per poter darci una possibilità di scelta che altrimenti, restando staticamente nella nostra cornice culturale, non potremmo avere. La grande possibilità che ci offre la comunicazione interculturale è, quindi, quella di guardare meglio gli altri grazie ad uno sguardo più attento ma, prima ancora, di guardare meglio noi stessi attraverso gli altri, potendo disporre di angolazioni plurali e inaspettate, valorizzando il maggior potenziale di differenze rappresentate da lingue e linguaggi diversi. Su queste basi si poggiano tutti i volumi che andranno a comporre questa collana e che potranno così approfondire la conoscenza e l analisi della complessa ed affascinante comunicazione interculturale. Caon. Un modello per l analisi della comunicazione interculturale tra italiani e sudanesi 21
6
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cesare De Titta - E. Fermi
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cesare De Titta - E. Fermi LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO ECONOMICO SOCIALE LICEO LINGUISTICO L O S T U D I O R E N DE P O S S I B I L E L I M P O S S I B I L E Indirizzo
IL SENSO DELLA PSICOLOGIA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------
ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI ( DM 177/2000, art. 4 ) ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione
Il significato. Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino. Quarta Lezione
Il significato Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino Quarta Lezione Quarta lezione: Il significato Sommario Il significato: tre approcci Capitolo 3 «Comunicazione e Significato»
SCHEDA DI PROGETTO ANNO SCOLASTICO 2017/2018. Il progetto si svolgerà in orario curriculare e si svolgerà tra DICEMBRE - MAGGIO
SCHEDA DI PROGETTO ANNO SCOLASTICO 2017/2018 TITOLO: PASITO SE APRENDE MEJOR Scuola PRIMARIA Plesso CIRIELLO-MARTELLI-PRAMPOLINI Classi/ alunni coinvolti 5 Responsabile del progetto IVAN MARTELLONI TIPOLOGIA
Information summary: La persuasione
Information summary: La persuasione - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma
Monia Bianchi, Piero Salonia
DIDATTICA LABORATORIALE E CURRICOLO VERTICALE Verona, 1 dicembre 2018 Monia Bianchi, Piero Salonia Scuola-Città Pestalozzi La Matematica ha uno specifico ruolo nello sviluppo della capacità generale di
Scheda Obiettivi Alternanza Scuola Lavoro
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G.G. TRISSINO Licei Classico Scientifico Linguistico Scienze Umane Via Lungo Agno Manzoni, 18 VALDAGNO (VI) Tel. 0445401615 Liceo Artistico Via G. Marzotto, 1 VALDAGNO (VI)
Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Grafica e comunicazione
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca I.I.S. CATERINA CANIANA Via Polaresco 19 24129 Bergamo Tel: 035 250547 035 253492 Fax: 035 4328401 http://www.istitutocaniana.it email: canianaipssc@istitutocaniana.it
Attività e insegnamenti dell area generale degli istituti tecnici
Attività e insegnamenti dell area generale degli istituti tecnici #$ $ #& # $ & ( $ $ & *, /, (0 /* *, 0 020 3 / * * 4$ $ / 5 6/7, *28 & ( *, & $ #$ & 59:/ & ( ( ; * ( * / # ( # & ## $ $ 4 ( < =>4?>49>>@?AB
Fabio Caon, Carlos Melero Università Ca Foscari - Venezia. Gestire gli alunni stranieri nella Classe ad Abilità Differenziate
Fabio Caon, Carlos Melero Università Ca Foscari - Venezia Gestire gli alunni stranieri nella Classe ad Abilità Differenziate Classi ad Abilità Differenziate. Cosa vuol dire? Ogni persona è unica e irripetibile
Metodologia della ricerca 1
Metodologia della ricerca 1 METODOLOGIA Riflessione critica sulle regole, i principi, le condizioni formali che sono alla base della ricerca scientifica e che consentono di ordinare, sistemare e accrescere
Che emozione! Come aiutare i propri figli a conoscere, riconoscere, esprimere e vivere le emozioni
Che emozione! Come aiutare i propri figli a conoscere, riconoscere, esprimere e vivere le emozioni Pogliano Milanese, 27/02/2019 Dott.ssa Laura Brambilla, Psicologa Diversi tipi di intelligenza Per «intelligenza»
SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI VINCENZO MANZINI CORSI DI STUDIO:
ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI VINCENZO MANZINI CORSI DI STUDIO: Amministrazione, Finanza e Marketing/IGEA Costruzioni, Ambiente e Territorio/Geometri Liceo Linguistico/Linguistico
IC BALOTTA BARCELLONA POZZO DI GOTTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO. a.s. 2017/ 2018
IC BALOTTA BARCELLONA POZZO DI GOTTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO LA RICERCA DELLA FELICITA IN UN CLIC Un sorriso arricchisce chi lo riceve e non impoverisce chi lo dà. a.s. 2017/ 2018 UDA UNITA DI APPRENDIMENTO
Parte i. La didattica tra implicito ed esplicito
17 Parte i La didattica tra implicito ed esplicito 18 19 capitolo primo leggere l insegnamento 1.1. Definire e rappresentare l insegnamento Siamo messi di fronte alla rappresentazione di una grande varietà
Premessa 1. Lista, a conclusione delle indagini compiute
1 Premessa 1. La presentazione che segue riguarda una indagine svolta dal Gruppo di lavoro dell Università di Genova relativa alle competenze trasversali. Sulla base degli elementi emersi in tale indagine,
NICOLE BIANQUIN
NICOLE BIANQUIN nicole.bianquin@unibg.it!" Cosa vuol dire fare ricerca in educazione? Studio del fatto educativo Piano teoretico Piano storico e comparativo Piano empirico Esempio di domanda di ricerca
interagire con l ambiente naturale e sociale che lo circonda per offrire il proprio contributo personale; DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI
Piano dell Offerta Formativa a.s. 2010 2011 5.2 SCUOLA PRIMARIA In linea con la proposta dei Programmi del 1985, con le Norme generali per la Scuola dell Infanzia e della Scuola Primaria del Decreto Legislativo
L indagine e la metodologia della ricerca
Tra lingue e culture. La comunicazione interculturale fra italiani e sudanesi Fabrizio Lobasso, Igiea Lanza di Scalea, Valeria Tonioli e Fabio Caon L indagine e la metodologia della ricerca Valeria Tonioli
Progetto Apprendimenti e competenze: dalla condivisione alla certificazione
Progetto Apprendimenti e competenze: dalla condivisione alla certificazione Ufficio Scolastico Provinciale di Pesaro e Urbino in collaborazione con Scienze della Formazione, Università di Urbino a.s. 2008-2009
Le attività laboratoriali: progettazione, organizzazione e valutazione. 10 marzo 2017 Prof. Giuseppe Elia
Le attività laboratoriali: progettazione, organizzazione e valutazione 10 marzo 2017 Prof. Giuseppe Elia Nella metodologia della didattica laboratoriale abbiamo affermato che il docente non è più colui
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ALIGHIERI - TANZI MOLA DI BARI ANNO SCOLASTICO 2011/1012
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ALIGHIERI - TANZI MOLA DI BARI ANNO SCOLASTICO 2011/1012 ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO (Scienze, Geografia, Tecnologia, Scienze Motorie) L asse scientifico-tecnologico ha l
Scuole Infanzia Calcinato
Scuole Infanzia Calcinato 28 ottobre 2008 LA NOSTRA IDEA DI COMPETENZA «Una competenza è un operazione complessa che si colloca oltre gli apprendimenti e le conoscenze, è meta, anche se, in un qualche
ESSENZIALE UNA INDICAZIONE DI MASSIMA Tedeschi (forma mentis) Inglesi (forma di rispetto)
IL TEMPO (secondo gli orientali) Gli europei nordamericani vivono il tempo COME CORDA TESA gli orientali vivono il tempo COME ELASTICO PUNTUALITÀ Per gli italiani per gli orientali -sudamericani ESSENZIALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Anno accademico 2015-2016 Corso di Pedagogia Lezione introduttiva Loredana La Vecchia Tutti insieme ma Corso di Laurea in Ortottica ü Pedagogia (Pedagogia dell età evolutiva
Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA
Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA Scienze e Tecniche Psicologiche CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Psicologia COR Via Sant Agostino, 8 27100 PAVIA - Tel. +39 0382 984218 -
INTERPRETARE 3. collana del Centro di Ricerca su Responsabilità Sociale, Eventi e Comunicazione (CRESEC) della LUMSA diretta da Pierfranco Malizia
collana del Centro di Ricerca su Responsabilità Sociale, Eventi e Comunicazione (CRESEC) della LUMSA diretta da Pierfranco Malizia INTERPRETARE 3 A14 44/3 INTERPRETARE Il CRESEC, Centro di Ricerca su
Liceo delle Scienze Umane Liceo Linguistico Liceo Economico Sociale Liceo Musicale
I.S.I.S. Liceo Caterina Percoto Via Leicht n. 4-33100 Udine UD tel. +39 0432 501275 - fax +39 0432 504531 cod. fisc. 80006400305 www.liceopercoto.ud.it e-mail: info@liceopercoto.it pec: udpm01009@pec.istruzione.it
I.T. A. PARADISI. per il Settore Economico. Amministrazione, finanza e marketing BIENNIO UNICO. -progetto ESABAC
Via Resistenza, 700 41058 Vignola (MO) Web:http://www.scuolaparadisi.org E-mail: segreteria@scuolaparadisi.org dirigentelm2.0@gmail.org Centralino: Tel. 059/774050 059/772860 I.T. A. PARADISI per il Settore
CURRICOLO CLASSE 3 ^ SCUOLA PRIMARIA C O MPETE NZE DI BAS E IN M AD R E L I NG U A
COMPETENZE AL TERMINE DELLA cl. terza CURRICOLO CLASSE 3 ^ SCUOLA PRIMARIA C O MPETE NZE DI BAS E IN M AD R E L I NG U A C O MPETENZA SPIRITO DI INI ZIATIVA E I NTRAPRENDE N ZA C O MPETENZA SOCI ALI E
2.I PERCORSI DI STUDIO
2.I PERCORSI DI STUDIO Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri
AREA DI COMPETENZA: ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO
AREA DI COMPETENZA: ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO a. Leadership seguono progetti di organizzazione e sviluppo aziendale. Si auspica la conoscenza dei principali concetti nel campo del Management Aziendale
Ascoltare, parlare,interagire
Ascoltare, parlare,interagire Corso 2008/2009 So-stare nel conflitto 1. Incontro: 6 ottobre 2008 LE INDICAZIONI PER IL CURRICULO 2007 Segnano una discontinuità rispetto alle precedenti - non tanto ideologica,
QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? LE VOSTRE RISPOSTE
QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? LE VOSTRE RISPOSTE QUALI QUALITÀ POSSIEDE IL MEDIATORE FAMILIARE? 2 Sicuro di sé, spontaneo, carismatico, altruista. Buona capacità comunicativa e osservativa,
PROGETTO CONTINUITA Anno scolastico
PROGETTO CONTINUITA Anno scolastico 2013-2014 TITOLO : RACCONTIAMO INSIEME ( il ) E' un progetto pensato e strutturato per gli alunni della scuola dell infanzia, per gli alunni delle classi quinte della
PROGETTO INGLESE SCUOLA DELL INFANZIA 2018/19 BAMBINI 3-5 ANNI PREMESSA - MOTIVAZIONE
PROGETTO INGLESE SCUOLA DELL INFANZIA 2018/19 BAMBINI 3-5 ANNI PREMESSA - MOTIVAZIONE In una realtà multiculturale come la nostra, l apprendimento precoce di una lingua straniera, qual è l inglese, è ormai
Istituto «San Giuseppe» Scuole Primaria e dell Infanzia Paritarie Foggia via Concetto Marchesi, 48
Istituto «San Giuseppe» Scuole Primaria e dell Infanzia Paritarie 71121-Foggia via Concetto Marchesi, 48 Progetto annuale di Educazione Ambientale «Il mio amico albero cresce con me» SCUOLA DELL INFANZIA
SAPERI E INCLUSIONE. Maurizio Muraglia. Catania Segreteria Nazionale del CIDI
SAPERI E INCLUSIONE Maurizio Muraglia Segreteria Nazionale del CIDI Catania 20.05.2008 IL SAPERE NUTRIMENTO DELLA PASSIONE [Lo studente] tra i banchi di scuola finisce per trovare solo quanto di più lontano
Costruire il dispositivo fattoriale
Costruire il dispositivo fattoriale a.s. 2015/16 Di Ermanno Puricelli CQIA Università di Bergamo Il modello intuitivo Per modello intuitivo si intende il modo in cui si procede, generalmente, nella scuola
CLIL: syllabus di competenze del docente per la scuola primaria. Graziano Serragiotto Università Ca Foscari di Venezia
CLIL: syllabus di competenze del docente per la scuola primaria Graziano Serragiotto Università Ca Foscari di Venezia Premesse Con l intento di supportare la definizione, allora in corso, del Piano straordinario
Autovalutazione della propria competenza comunicativa
Fase A Val Autovalutazione della propria competenza comunicativa Si può valutare la capacità di comunicare? La risposta non è semplice perché questa competenza non è definibile in modo univoco; essa dipende
Momenti di vita dell epoca romana
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca 1 Circolo Didattico di Pozzuoli "Guglielmo Marconi" Via C. Rosini 12 bis 80078 Pozzuoli (NA) Segreteria: tel e fax 0815266600 E-mail: naee16600e@istruzione.it
La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena. Adriana Querzè 1 aprile 2009
La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena Adriana Querzè 1 aprile 2009 Delibera Giunta Regione E.R./2004 Prime disposizioni inerenti la figura professionale del mediatore interculturale
PROGETTO INGLESE HELLO CHILDREN!
PROGETTO INGLESE HELLO CHILDREN! Anno Scolastico 2018-2019 142 MOTIVAZIONE: E di fondamentale importanza favorire un approccio alla lingua straniera già durante il 1 percorso scolastico, quello nella scuola
Lo studente \ la studentessa... TENUTO CONTO del percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento PCTO svolto
Lo studente \ la studentessa... VISTO l art. 17 comma 9 del Decreto Legislativo 62/2017 VISTO l art. 2 comma 1 del Decreto Ministeriale 37/2019: Nell'ambito del colloquio, il candidato interno espone,
Libriamoci: leggere di TUTTO per leggere il TUTTO
Libriamoci: leggere di TUTTO per leggere il TUTTO Nessun vascello c è che come un libro possa portarci in contrade lontane Emily Dickinson Premessa e motivazioni L Istituto Comprensivo di Bucchianico realizza
Standard minimi formativi nazionali delle competenze di base del terzo e quarto anno della Istruzione e Formazione Professionale
Allegato 4 Standard minimi formativi nazionali delle competenze di base del terzo e quarto anno della Istruzione e Formazione Professionale L articolo 18, comma 2 del D.lgs. n. 226/2005 prevede, quale
Corso di Studio in SCIENZE MOTORIE, PRATICA E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE a.a. 2018/2019 INSEGNAMENTO: GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA
Corso di Studio in SCIENZE MOTORIE, PRATICA E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE a.a. 2018/2019 INSEGNAMENTO: GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA SSD L-LIN/01; CFU 12 Anno III - I SEMESTRE Docente: Prof.ssa BARBARA
Ref. Prof.ri Tecnologie informatiche A PRESENTAZIONE. Tecnologie informatiche
UNITÀ DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIE INFORMATICHE Ref. Prof.ri Tecnologie informatiche A.S. 2015-2016 TITOLO Dal problema al programma COD. 6/6 A PRESENTAZIONE Destinatari Classi Prime dell IT Don Tonino
Dott.ssa Ombretta Franco
Sintonizzarsi con i figli per costruire una relazione e mantenere il contatto Come apprendere modalità di comunicazione efficace Dott.ssa Ombretta Franco COMUNICAZIONE TEORIA DELLA COMUNICAZIONE 1
AMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ
AMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: DESIDERO, SOGNO SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ Docenti e genitori dell'ultima classe della scuola d infanzia
CORSI DI FORMAZIONE COME GESTIRE I COLLOQUI CON I GENITORI
COME GESTIRE I COLLOQUI CON I GENITORI I colloqui sono un momento cruciale per la strutturazione del rapporto di collaborazione fra adulti; verranno analizzati i vari momenti e le varie tipologie di colloquio
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Competenze trasversali Comuni a tutte le discipline e alle scuole : infanzia, primaria e secondaria I grado
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Competenze trasversali Comuni a tutte le discipline e alle scuole : infanzia, primaria e secondaria I grado IMPARARE AD IMPARARE PROGETTARE COMUNICARE COLLABORARE E PARTECIPARE
Saranno considerati validi i corsi di studio, superati con esito positivo, che prevedano il Programma minimo di seguito riportati.
ALLEGATO Lettera B) - Programmi e Materie Formativi: - Punto 1. Riconoscimento Crediti Formativi; - Punto 2. Ammissione alle Categorie di Studio dell Elenco Professionale interno dell Associazione Professionale
Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B. Prof.ssa Michela Lupia
Laboratorio Didattica Speciale: Codici comunicativi dell educazione linguistica Gruppo B Prof.ssa Michela Lupia Accoglienza Inclusione Bisogni Educativi Speciali Educazione Linguistica Life Skills La storia
PROGRAMMAZIONE ANNUALE ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO DON F. MOTTOLA TROPEA PROGRAMMAZIONE ANNUALE ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA ATTIVITA ALTERNATIVA ALL I.R.C. L esigenza di un attività
Ricerca qualitativa: Focus group
Corso Metodologia della Ricerca Psicosociale - Prof. Patrizia Romito Ricerca qualitativa: Focus group Dott.ssa Lucia Beltramini Trieste, 22 dicembre 2010 Focus group: definizione Focus group Tecnica di
DESCRIVERSI DI RESPONSABILITA
Cristina Ferretti DESCRIVERSI DI RESPONSABILITA INTERVENTO CONVEGNO 29.05.15 Anch io ho sentito il bisogno/desiderio ad un certo punto del mio percorso lavorativo nonché personale di approfondire il costrutto
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE: 1 D INFO MATERIA: ITALIANO
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE: 1 D INFO MATERIA: ITALIANO DOCENTE: RICCARDA GAVAZZI Nel primo anno lo studente colma le eventuali lacune e consolida le proprie capacità linguistiche
Universita Ca Foscari Venezia
CORSO DI ALTA FORMAZIONE ON LINE IN COMUNICAZIONE ED EDUCAZIONE INTERCULTURALE NEL MONDO DELLA SCUOLA E DEGLI SCAMBI ECONOMICI, TURISTICI, ACCADEMICI. ANNO ACCADEMICO 2018/2019 Modalità del corso: online
Tanti bambini, una città, tante città
Tanti bambini, una città, tante città Città creativa, Città del fare e del capire, Città della convivenza, Città dell ambiente, Città della scienza Le scuole dialogano con la città, con gli altri servizi
COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
COMPETENZE IN USCITA AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Alunno Nato/a a (prov.) il. Scuola. Classe..Sezione Anno Scolastico Competenze Per gli alunni non di madrelingua italiana: Comprendere brevi messaggi
LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO
ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISOGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO Il linguaggio
PROGETTO DI LINGUA INGLESE SCUOLA DELL INFANZIA Torrelunga Puleo
ISTITUTO COMPRENSIVO STEFANO PELLEGRINO DI MARSALA ANNO SCOLASTICO 2017/2018 PROGETTO DI LINGUA INGLESE SCUOLA DELL INFANZIA Torrelunga Puleo 1 Hello children! In una realtà multiculturale come la nostra,
DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO
IRRE Toscana 28-29 ottobre 2004 Seminario di studi La qualità nei sistemi educativi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO Mario Castoldi DALL AUTOVALUTAZIONE AI PIANI DI MIGLIORAMENTO QUALE IDEA
L'utilizzo di strategie comunicative e degli stili relazionali per creare legami e aumentare la partecipazione alle attività della scuola
L'utilizzo di strategie comunicative e degli stili relazionali per creare legami e aumentare la partecipazione alle attività della scuola a cura di Prof. Mauro Cozzolino, Psicologo-Psicoterapeuta Docente
Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa
Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Abilità relazionali Autoconsapevolezza (setting interiore) Empatia (cognitiva e emotiva)
I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione.
I Circoli di ascolto organizzativo coerentemente con le caratteristiche e le problematiche specifiche del contesto di sperimentazione. Inoltre, è utile che il facilitatore abbia alcune competenze fondamentali,
La conoscenza per relazioni
CORSO DI SOCIOLOGIA GENERALE La conoscenza per relazioni Marco Ingrosso Conoscenza: cosa si intende? La conoscenza è un processo di esplorazione e osservazione del mondo volto a comprenderlo al fine di
CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA C O MPETE NZE DI BAS E IN M AD R E L I NG U A
COMPETENZE AL TERMINE DELLA cl. 2^ CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA C O MPETE NZE DI BAS E IN M AD R E L I NG U A C O MPETENZA SPIRITO DI INI ZIATIVA E I NTRAPRENDE N ZA C O MPETENZE IMPARA RE AD IMPARA
a cura di Fabrizio M. Pellegrini 2009
MI FIDO DI TE a cura di Fabrizio M. Pellegrini 2009 ti guardo e ti chiedo di darmi un buon motivo per fidarmi di te A PROPOSITO DI COMPETENZE Breve percorso tra definizioni e spunti di riflessione PARLEREMO
Cittadinanza come agire sociale
Misure di accompagnamento alle Nuove Indicazioni Cittadinanza come agire sociale 6 ottobre Ferno - Varese Formatrici Alessandri Daniela Arcaleni Emanuela Istituto di Scienze dell Apprendimento e del Comportamento
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE. Psicologia
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Psicologia Psicologia CORSO DI LAUREA Scienze e Tecniche Psicologiche CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Psicologia CENTRO ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO: Corso Carlo Alberto, 5-27100
I.C. PIAN DEL BRUSCOLO SCUOLA DELL INFANZIA DI BOTTEGA. 5 anni
I.C. PIAN DEL BRUSCOLO SCUOLA DELL INFANZIA DI BOTTEGA 5 anni In una realtà multiculturale come la nostra, l apprendimento di una lingua straniera, quale l inglese, è ormai fondamentale perché avvia il
COMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO
COMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO INTRODUZIONE Gli insegnanti: GRANDI COMUNICATORI Insegnare bene significa comunicare efficacemente La comunicazione è efficace se raggiunge lo scopo Voi siete il centro della
Account manager. Percorso. Percorsi. Industrial Management School. Interpretare in modo nuovo la relazione con il cliente
Industrial Management School Account manager Interpretare in modo nuovo la relazione con il cliente Percorsi area Marketing & Sales nei mercati industriali Account manager Una volta si diceva: impara l
Liceo Caterina Percoto Liceo delle Scienze Umane - Liceo Economico Sociale Liceo Linguistico - Liceo Musicale Via Leicht, UDINE - Tel.
Liceo Caterina Percoto Liceo delle Scienze Umane Liceo Economico Sociale Liceo Linguistico Liceo Musicale Via Leicht, 00 UDINE Tel. 05075 Fax 0505 www.liceopercoto.gov.it info@liceopercoto.it LICEO DELLE
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DIDATTICO-EDUCATIVA DEL CONSIGLIO DI CLASSE (BIENNIO)
ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DIDATTICO-EDUCATIVA DEL CONSIGLIO DI CLASSE (BIENNIO) CLASSE 1^ SEZ. A Allegato al verbale del Consiglio di Classe del 3 novembre 2016 Programmazione annuale
Silvia Sanchini Rimini, 5 febbraio 2018
Silvia Sanchini Rimini, 5 febbraio 2018 ASCOLTO Insieme di atti percettivi tramite i quali entriamo intenzionalmente o meno in contatto con una fonte comunicativa. È la competenza comunicativa di base
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE: 1 C INFO MATERIA: ITALIANO DOCENTE: GIOVANNA MOSCONI
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE: 1 C INFO MATERIA: ITALIANO DOCENTE: GIOVANNA MOSCONI Nel primo anno lo studente colma le eventuali lacune e consolida le proprie capacità linguistiche
Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A PRESENTAZIONE. Tecnologia dell informazione e della comunicazione ALTRI SOGGETTI COINVOLTI
UNITÀ DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A.S. 2015-2016 TITOLO PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI (POWERPOINT) COD 01/02 A PRESENTAZIONE
I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura.
LE ABILITA SOCIALI I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura. Volkmar Le difficoltà sociali dell autistico non
Prove Invalsi di lingua italiana Una guida alla lettura. 12 aprile 2017
Prove Invalsi di lingua italiana Una guida alla lettura 12 aprile 2017 Quadro di riferimento Esplicita la cornice concettuale ed operativa impiegata per la costruzione delle prove Invalsi di italiano relative
PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe I Fisica
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE PROFESSIONALE AGRARIA Mario Rigoni Stern Bergamo PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe I Fisica Pagina 1 di 7 COMPETENZE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE (PROFESSIONALE)
Catalogo. Humanform Corsi catalogo Area Comportamentale Area Customer Care
Catalogo Corsi catalogo Area Comportamentale 2010 Humanform 2015 Area Customer Care PROFILO AZIENDALE Humanform, società di formazione soggetta all attività di direzione e coordinamento di Humangest S.p.A.,
Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei
Il profilo dei Licei Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della
Il colloquio professionale nella relazione d aiutod
Il colloquio professionale nella relazione d aiutod Colorno, Febbraio 2014 M. Grazia Loss La relazione di aiuto Per relazione di aiuto si intende la capacità di dare vita ad una relazione umana, in modo
Costruire un curricolo
Costruire un curricolo Concetto, modello, caratteristiche, struttura, scelte Martin Dodman Il concetto di curricolo e un modello curricolare Currere: correre à percorso che si articola e si snoda nel tempo
Istituto di Istruzione Superiore Virgilio Empoli
1 21 Ed. 1 del 19/06/2012 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE VIRGILIO Data 24/09/2013 LICEO CLASSICO LICEO LINGUISTICO Istituto di Istruzione Superiore Virgilio Empoli LICEO ARTISTICO Indirizzi di studio
Intenzionale, gli obiettivi da raggiungere sono scelti e condivisi dal soggetto che apprende
Caratteristiche di un apprendimento significativo Costruttivo: l apprendimento è un processo che si costruisce a partire dalle informazioni/conoscenze già in possesso dal soggetto che apprende. Vygotskij
Nome Modulo Tipologia lezioni Ore Docente SSD Ruolo Interno Affidamento. Sergio Severino
A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 SPS/07 Sociologia generale 8 Istituzioni di sociologia 48 No Classe Corso di studi Tipologia di insegnamento Anno di
Progetti extracurriculari Presso il nostro Istituto sono attivati percorsi per l ampliamento dell offerta formativa. Progetto-Laboratorio Teatrale
Progetti extracurriculari Presso il nostro Istituto sono attivati percorsi per l ampliamento dell offerta formativa. Per gli alunni della Scuola Primaria Pestalozzi di Brezza Progetto-Laboratorio Teatrale
PEDAGOGIA GENERALE LE PREMESSE E I FONDAMENTI PEDAGOGICI
PEDAGOGIA GENERALE LE PREMESSE E I FONDAMENTI PEDAGOGICI Presentazioni e punti di vista n Primi appunti e idee introduttive sulla Pedagogia: n ATTENZIONE AL CONTESTO E AI PUNTI DI PARTENZA!!! n Quali parole
PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe I Geografia
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE PROFESSIONALE AGRARIA Mario Rigoni Stern Bergamo PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe I Geografia Pagina 1 di 6 COMPETENZE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE (PROFESSIONALE)
PROGETTO INGLESE MOTIVAZIONE:
MOTIVAZIONE: PROGETTO INGLESE E di fondamentale importanza favorire un approccio alla lingua straniera già durante il 1 percorso scolastico, quello nella scuola dell Infanzia. Sin dalla più tenera età,
LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO
ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISORGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO Il linguaggio
Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO
ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO a.s.2016/2017 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile