CAPO 1 - OGGETTO DELL APPALTO DESIGNAZIONE DELLE OPERE

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2 CAPO 1 - OGGETTO DELL APPALTO DESIGNAZIONE DELLE OPERE...2 Art. 1 - Oggetto dell appalto...2 Art. 2 Descrizione sommaria delle opere...2 CAPO 2 IMPIANTI ELETTRICI...3 Art. 1 Realizzazione del pulsante di sgancio generale dell energia elettrica...3 Art. 2 Revisione ed integrazione dell impianto di illuminazione d emergenza...3 Art. 3 Revisione ed integrazione dell impianto di illuminazione normale...4 Art. 4 Impianto di Allarme Ottico Acustico a Servizio...5 dei Bagni per Portatori di Handicap...5 Art. 5 Opere di assistenza per modifiche ed adattamenti per la realizzazione di pareti e comparimenti REI....5 CAPO 3 IMPIANTI SPECIALI...5 Art. 1 Integrazione impianto di rivelazione fumi e segnalazione manuale incendio ed esecuzione impianto per il trattenimento delle porte nelle zone protette...5 Art. 2 Impiantodi diffusione sonora...13 Art. 3 Smantellamento vecchi impianti elettrici e trasporto presso le discariche autorizzate pag.1 di 14

3 CAPO 1 - OGGETTO DELL APPALTO DESIGNAZIONE DELLE OPERE Art. 1 - Oggetto dell appalto Formano oggetto dell appalto le opere occorrenti per gli interventi di adeguamento normativo degli impianti elettrici e speciali presso l I.T.C. MARRO Corso Torino nº32 MONCALIERI(TO), con particolare riferimento alle norme di prevenzione incendi e pertanto finalizzati al rinnovo della Certificazione di Prevenzione Incendi. Art. 2 Descrizione sommaria delle opere Le opere di impiantistica elettrica da eseguirsi a cui fa riferimento quest'appalto sono: IMPIANTI ELETTRICI 1) Realizzazione del pulsante di sgancio generale energia. 2) Revisione ed integrazione dell impianto di illuminazione di emergenza. 3) Revisione ed integrazione dell impianto di illuminazione normale.. 4) Impianti di allarme servizi disabili. 5) Opere di assistenza per modifiche ed adattamenti per la realizzazione di pareti e compartimenti REI. IMPIANTI SPECIALI 1) Integrazione impianto di rivelazione fumi e gas e segnalazione manuale incendio ed esecuzione impianto per il trattenimento delle porte nelle zone protette. 2) Revisione dell impianto diffusione sonora. Smantellamento vecchi impianti elettrici, trasporto presso le discariche autorizzate. pag.2 di 14

4 CAPO 2 IMPIANTI ELETTRICI Art. 1 Realizzazione del pulsante di sgancio generale dell energia elettrica Il lavoro da eseguirsi consisterà nell applicazione sull interruttore di una bobina di sgancio a lancio di corrente, per interrompere l alimentazione del complesso scolastico, con relativa linea di comando tramite pulsante a rottura di vetro (con targha identificatrice) da posizionarsi in posto presidiato come indicato in planimetria di progetto.detto pulsante dovrà essere di colore rosso dotato di lampada a scarica di segnalazione di colore verde per verificare l integrità del circuito di sgancio CEI Si precisa inoltre, che nell eventualià si verifichi che non sia piu reperibile la bobina di apertura sul mercato; si dovrà procedere alla sostituzione dell interruttore stesso, con apparecchio di identiche caratteristiche. Art. 2 Revisione ed integrazione dell impianto di illuminazione d emergenza L impianto di illuminazione di sicurezza deve assicurare un livello di illuminazione non inferiore a 5 lx su un piano orizzontale ad un metro di altezza dal piano di calpestio lungo i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo. Illuminazione delle vie d esodo Questa illuminazione deve: - illuminare lungo tutto il percorso d esodo in modo da consentire una rapida e sicura evacuazione del locale. - Indicare chiaramente in modo sempre visibile ed inequivocabile la via di uscita e le uscite di sicurezza - Illuminare i dispositivi ausiliari di sicurezza quali estintori,naspi,pulsanti di sgancio,cassette di pronto soccorso previsti lungo il percorso in modo tale che siano efficacemente identificabili ed utilizzabili in caso di necessita in situazione di black out. - Seguendo le indicazioni delle planimetrie ove sono rappresentate tutte le lampade di emergenza si dovrà realizzare l impianto di illuminazione di sicurezza nelle aule e lungo le vie di esodo. Gli apparecchi esistenti e funzionanti saranno verificati per accertare che i tempi di scarica siano rispondenti alle norme. Nei punti indicati nelle planimetrie di progetto si procederà alla fornitura ed alla posa di dette lampade e alla conseguente realizazzione delle linee di alimentazione. Le linee di alimentazione dovranno essere derivate dai circuiti delle lampade d emergenza esistenti o dai quadri di piano sottese agli interruttori luce. Le lampade da fornire e posare per l'impianto illuminazione di emergenza dovranno avere le seguenti caratteristiche: o Apparecchio per l'illuminazione di emergenza predisposto al funzionamento permanente e non permanente. Costruito in materiale plastico autoestinguente resistente alla fiamma, pag.3 di 14

5 conforme alle normative CEI 34-21, CEI EN Grado di protezione IP40. o Posa a parete o a soffitto con dispositivo di attacco rapido tale da garantire la connessione meccanica ed elettrica. o Dispositivo di autodiagnosi (autotest) con led di segnalazione. o Accumulatori ermetici ricaricabili al Ni-Cd per alta temperatura. o Autonomia minima di 1 ora. o Alimentazione V 50Hz. o Flusso medio Lm 420 per lampada 18 W attacco G 13 / Lm 550 per lampada 24 W attacco 2G11. o Ricarica completa in 12 Ore. Le lampade da fornire e posare per l'impianto illuminazione di emergenza all esterno dell edificio dovranno avere le seguenti caratteristiche: o Apparecchio per l'illuminazione di emergenza predisposto al funzionamento permanente. Costruito in materiale plastico autoestinguente resistente alla fiamma, conforme alle normative CEI 34-21, CEI EN Grado di protezione IP65. o Dispositivo di autodiagnosi (autotest) con led di segnalazione. o Accumulatori ermetici ricaricabili al Ni-Cd per alta temperatura. o Autonomia minima di 1 ora. o Alimentazione V 50Hz. o Flusso medio Lm 420 per lampada 18 W attacco G 13 / Lm 550 per lampada 24 W attacco 2G11. o Ricarica completa in 12 Ore. Gli apparecchi illuminanti di emergenza installati sulle scale di sicurezza esterne all edificio, saranno di tipo SA e con inibizione realizzata tramite interruttore crepuscolare. L Impianto di illuminazione d emergenza deve essere conforme alla norma CEI EN 50172, inoltre tutti i segnali indicanti le uscite e le vie di fuga devono essere uniformi in colore e formato e la loro illuminazione deve essere conforme alla Norma EN 1838 Art. 3 Revisione ed integrazione dell impianto di illuminazione normale Gli interventi di integrazione dell impianto di illuminazione saranno da realizzarsi nei locali di seguito riportati: o Locale deposito attrezzi piano interrato: Il corpo illuminante fluorescente 2x36w attualmente presente nel deposito sarà da smantellare, recuperare ed installare nel corridoio, come indicato in planimetria. All interno del locale saranno da fornire ed installare numero 2 corpi illuminanti 4x18w con grado di protezione IP55. o Servizi piano rialzato: pag.4 di 14

6 All interno dei servizi sarà rifatto il controsoffitto di consegna sarà da smantellare l attuale impianto di illuminazione, saranno da fornire ed installare nuovi apparecchi illuminanti da installare nel controsoffitto a doghe da 1x36w, con schermo in vetro per garantie l adeguato grado di protezione. Art. 4 Impianto di Allarme Ottico Acustico a Servizio dei Bagni per Portatori di Handicap Nei servizi igienici per portatori di handicap si dovrà realizzare un impianto di allarme, di segnalazione ottico acustica con suoneria in grado di funzionare anche in caso di mancanza rete ( tramite alimentatore con batteria tampone ) comandata da pulsate a tirante. Inoltre si dovrà prevedere un comando a chiave per tacitare l allarme di segnalazione ottico acustica all interno del locale w.c. disabile. Art. 5 Opere di assistenza per modifiche ed adattamenti per la realizzazione di pareti e comparimenti REI. Le opere e forniture necessarie per la realizzazione delle compartimentazioni REI 120 saranno consistenti nello smontaggio degli impianti elettrici, attualmente localizzati sulle pareti da rendere REI 120 e succesivamente riposizionati sulle nuove pareti, ove necessario si provvederà alla sostituzione dei materiali non piu utilizzabili. CAPO 3 IMPIANTI SPECIALI Art. 1 Integrazione impianto di rivelazione fumi e segnalazione manuale incendio ed esecuzione impianto per il trattenimento delle porte nelle zone protette L Impianto di rivelazione incendi deve essere realizzato secondo la norma UNI 9795 e tutti i componenti dei sistemi fissi automatici di rivelazione incendi devono rispondere alla norma UNI EN Costituzione del sistema: Il sistema sarà costituito da una centrale di controllo di tipo analogico posta nella guardiola in luogo presidiato.. pag.5 di 14

7 L unità centrale avrà il compito, quando riceve un segnale d allarme dai pulsanti, di attivare un indicazione ottico/acustica che avvertirà il personale addetto alla sorveglianza dell edificio il quale darà il via alle operazioni prestabilite dal piano di sicurezza da parte del Committente. L operatore potrà inviare un segnale di evacuazione dei locali tramite i pannelli ottico/acustici posizionati ai piani. La centrale di controllo dovrà essere dotata di un pulsante supplementare per le prove di evaquazione dell intero edificio scolastico. L alimentazione per i segnalatori ottico/acustici sarà realizzata per mezzo di apposito alimentatore 24Vcc installato in prossimità della centrale protetto contro gli urti e l incendio. Sia gli alimentatori che le condutture dovranno rispondere ai requisiti richiesti per l alimentazione di sicurezza; l alimentatore dovrà rispettare le caratteristiche nel seguito riportate, mentre le condutture, ove non incassate, dovranno essere rispondenti alle norme CEI e CEI per i requisiti di resistenza al fuoco. L impianto in questione è classificato secondo la Norma CEI 64-8 di tipo FELV; si dovranno quindi collegare al conduttore di protezione tutte le masse costituenti l impianto di rivelazione incendi (a meno che non si faccia uso di componenti in classe II) ed il polo negativo dell alimentatore. Descrizione dell impianto: Dalla Centrale esistente occorrerà realizzare una LOOP chiuso tramite cavo twistato e schermato sul quale saranno collegate tutte le apparecchiature necessarie al funzionamento del sistema di rivelazione incendi dell edificio scolastico I.T.C. A.MARRO. Dovrà essere installata una centralina rivelazione gas e fumo per il laboratorio di scienze al piano rialzato che andrà interfacciata con la centale analogica posta in guardiola. Tale centrale deve essere ingrado di togliere tensione al laboratorio di scienze e ai locali annessi; chiudere l elettrovalvola del gas e mandare un segnale di allarme alla centrale analogica posta in guardiola. Saranno inoltre installati, in posizione visibile e facilmente raggiungibile, i pulsanti manuali d allarme, posti entro custodia con membrana resettabile ed identificati con appositi cartelli che ne segnalino la presenza e l inequivocabile funzione svolta. Essi saranno del tipo indirizzato e pertanto collegabili direttamente al LOOP; se ne dovranno posizionare almeno due per ogni zona ed il loro raggiungimento dovrà avvenire con un percorso non maggiore di 30 m; l altezza di installazione dovrà essere compresa tra 1 m e 1,4 m dal piano pavimento finito. pag.6 di 14

8 Essendo il sistema costituito da un LOOP indirizzato, eventuali mal funzionamenti dei rivelatori di fumo o dei pulsanti manuali non creeranno fuori servizio dell intero sistema grazie ai moduli di isolamento. Per l avviso delle persone di un eventuale incendio all interno dell edificio, si installeranno dei pannelli ottico/acustici nei vari compartimenti dei piani; essi saranno posti nei corridoi in posizione tale da potere essere udibili e visibili. Essi saranno comandati tramite moduli di interfaccia e alimentati tramite la fonte di energia sicura a 24Vcc. I cavi costituenti tale impianto, se transitanti all interno di tubazioni incassate, dovranno rispondere alla normativa CEI II edizione, in caso diverso dovranno rispondere alla normativa CEI e CEI I cavi saranno posati entro canalina in PVC con setti separatori dim:60x80 mm mentre le derivazioni per i pulsanti e le targhe dovranno essere effettuate con tubo in pvc a vista (non sono ammesse linee volanti e l esecuzione degli impianti dovrà essere pari a quanto richiesto e prescritto dalla Norma CEI 64-8). I magneti di trattenimento delle porte REI saranno comandati in automatico dai pulsanti di azionamento delle targhe ottico acustiche, il cui segnale provocherà la chiusura delle porte per piano, inoltre il pulsante supplementare posto in guardiola provocherà il rilascio e la conseguente chiusura di tutte le porte REI in caso di pericolo reale. L impianto di segnalazione manuale d incendio sarà composto dalle seguenti apparecchiature: Centrale analogica di rivelazione incendio: Generalità: La centrale di rivelazione incendio a microprocessore è sviluppata secondo le attuali normative EN54-2 e 4. Dotata di 2 linee, la centrale supporterà fino a 99 rivelatori e 99 moduli di ingresso/uscita per linea per un totale di 396 dispositivi intelligenti. La gestione intelligente di tipo analogico permetterà una costante supervisione dell impianto relativamente alla manutenzione, agli eventuali allarmi intempestivi, ai test automatici verso il campo, al controllo della sensibilità dei rivelatori ed alla loro necessità di pulizia, ecc. Tutte queste operazioni potranno essere effettuate direttamente sull installazione e quindi in modo estremamente flessibile. La centrale dovrà inoltre permettere la gestione separata della rivelazione gas con segnalazioni su tre livelli grazie ad apposito modulo di interfaccia, tale visualizzazione dovrà avvenire su di un display remoto dedicato ai soli allarmi gas e/o tecnici. Tutte queste operazioni potranno essere configurate direttamente dalla tastiera della centrale o da pc tramite l uscita seriale RS 232 che non dovrà avere chiave di protezione hardware. Caratteristiche tecniche: pag.7 di 14

9 - Due linee con possibilità di collegare sino a 396 dispositivi intelligenti (198 rivelatori e 198 moduli d ingresso/uscita) su due fili per una lunghezza massima di metri, le linee potranno essere collegate a stella o ad anello chiuso - 1 uscita seriale RS232 per download e upload delle programmazioni - 1 uscita seriale RS485 per collegare sino a 16 pannelli remoti generali o locali incendio o tecnologici - con schede opzionali è possibile una connessione ethernet (TCP/IP) ed una USB per pc o stampante, oppure un uscita RS232/485 per connessione a NOTI-FIRE-NET con protocollo CEI-ABI - display lcd grafico con 8 righe per 40 colonne (240 x 64 punti) - software standard in 2 lingue (italiano e inglese) selezionabili dall'utente - altre lingue disponibili su eprom (3 lingue per chip) - 4 livelli d accesso come richiesto dalla normativa EN livelli di Password (Operatore, Manutenzione, Configurazione) - scritte programmabili: descrizione punto e zona a 32 caratteri zone fisiche e 400 gruppi logici diretti ed inversi - equazioni di controllo (CBE) per attivazioni con operatori logici (AND-OR-DEL-ecc.) - archivio storico di 999 eventi in memoria non volatile - orologio in tempo reale - autoprogrammazione delle linee con riconoscimento automatico del tipo dei dispositivi collegati - riconoscimento automatico di punti con lo stesso indirizzo - algoritmi di decisione per i criteri di allarme e guasto - cambio automatico sensibilità Giorno/Notte - segnalazione di necessità di pulizia dei rivelatori - segnalazione di scarsa sensibilità sensori - soglia di Allarme per i sensori programmabile con 9 o 5 selezioni in funzione del tipo di rivelatore - programmazione di funzioni software predefinite per diversi dispositivi in campo - funzioni di test automatico dell'impianto e walk test manuale - gestione rivelatori gas eslosivi e tossici, tramite interfaccia, con distinzione tra preallarme1, 2 ed allarme e segnalazione su display remoto dedicato - tastiera con tasti multifunzione - comando di evacuazione - comando d azzeramento ritardi - tasti per selezione dei menù operatore - tastiera multifunzione per la programmazione completa in campo della centrale, comprensivo del testo utente - programma opzionale di UPLOAD-DOWNLOAD su PC per la programmazione della centrale Specifiche tecniche: Numero di linee 2 Numero di zone 150 zone software Numero di gruppi 400 gruppi dei quali 100 ad attivazione indiretta Numero max. punti 198 rivelatori e 198 moduli e 1 uscita sirena Ingresso rete 220 Vca +/- 15% 50Hz pag.8 di 14

10 Tensione nominale del sistema da 19 a 29 Vcc Alimentatore 2,1 A 24 Vcc Corrente di ricarica 1 A per accumulatori da 18Ah Uscite controllate per sirene 1 uscita 30Vcc 1 A Uscite utenze esterne 1 non resettabile 24Vcc 0,8A 1 resettabile 24Vcc 0,8A Uscita relè di allarme contatto di scambio 30Vcc 3A Uscita relè di guasto contatto di scambio 30Vcc 3A Uscite seriali 1 x RS232 standard 1 x RS485 standard Dimensioni 483 x 266 x 111 Centrale di rivelazione gas e fumi La centrale e' un'unita' a microprocessore per il controllo di rivelazione gas e fumi alle quali è possibile collegare tutti i rivelatori presenti nei locale laboratorio. La centrale inoltre in caso di intervento toglie l alimentazione elettrica alla rispettiva zona Tale centrale trova impiego in tutti quegli ambienti ove il gas viene utilizzato come fonte di energia e quindi esiste il pericolo di fughe di gas esplosivi o dove esiste produzione di gas tossici (locali accumulatori, ecc.). Pulsanti manuali indirizzati a membrana resettabile: I pulsanti manuali indirizzabili si collegano al loop del piano di appartenenza, essi saranno posti entro custodia con membrana resettabile. A seguito di un comando dalla centrale il pulsante invierà i dati relativi allo stato del commutatore manuale. Usando i Dip-Switch si potrà assegnare l indirizzo al pulsante manuale. Avranno un led che lampeggerà in condizione normale, indicando il corretto funzionamento del pulsante manuale e la comunicazione regolare con la centrale. La luce del led diverrà fissa in caso venga rivelata una condizione di allarme della centrale. Descrizione generale: I pulsanti dovranno essere certificati secondo la norma EN Il pulsante dovrà essere fornito completo di circuito di identificazione il quale assegna l'indirizzo per mezzo di due interruttori decimali. Insieme viene fornita una chiave per effettuare il test una volta installato il pulsante. La chiave provoca la caduta della membrana e la simulazione dell allarme. Specifiche tecniche: Tensione di funzionamento Corrente a riposo Corrente di allarme 15-28Vcc 200 microa 5 ma con led attivo Temperatura di funzionamento da 0 C a + 50 C Umidità relativa (senza condensa) 10-95% pag.9 di 14

11 Grado di protezione IP44 Pannelli Ottico Acustici: Targa ottico/acustiche autoalimentate comprese di batteria in tampone 7,2 Vcc -1500mAh Ni- MH con cassonetti luminosi interamente costruiti con materiali non combustibili (ABS o V0) e non propagatori di fiamma. Schermi e diciture in PMMA (Polimetilmetacrilato) sono ad infiammabilità lenta. Le diciture, su sfondo rosso, devono essere messe in risalto a cassonetto attivo. Il pannello deve avere in dotazione la dicitura di allarme incendio. Specifiche tecniche: Tensione di funzion. per autoalimentato Assorbimento in allarme Dimensioni Peso 24Vcc 95mA a 24Vcc 330 x 135 x 40 mm. 640 gr. Detti pannelli saranno collegati ai moduli di uscita tramite collegamento a sicurezza positiva ovvero con contatto NC. Moduli indirizzati : I moduli di comando saranno usati per emanare un comando di allarme o di chiusura porta o ecc.. Usando dei Dip-Switch rotativi si potrà assegnare l indirizzo ai moduli di uscita. Inoltre, i moduli avranno un codice interno d identificazione che sarà utilizzato dalla centrale per identificare il tipo di dispositivo. Avranno un led che lampeggia in condizioni normali, indicando il corretto funzionamento del modulo e la regolare comunicazione con la centrale. Modulo ad un ingresso ed un uscita miniaturizzato adatto al collegamento su linea ad indirizzo bifilare, dotato di circuito di identificazione il quale assegna l'indirizzo dell'elemento per mezzo di due interruttori rotativi, con occupazione di due indirizzi consecutivi. L'ingresso permette di raccogliere le segnalazioni provenienti da sistemi diversi e di riportarle in un loop di rivelazione incendio ad indirizzo, il secondo come comando controllato di sirene o di altro a mezzo di relè di scambio. pag.10 di 14

12 Caratteristiche generali: Il modulo può essere montato all interno di una scatola da incasso tipo Questi avrà due led che lampeggeranno ad ogni interrogazione della centrale se così programmato. Il modulo può collegare tutti i dispositivi aventi contatto NA e potrà funzionare come uscita controllata (CON) o relè (REL) tramite configurazione a mezzo di dip switch. Specifiche tecniche: Tensione di funzionamento Corrente a riposo 15-32Vcc 500 microa Temperatura di funzionamento da 0 C a + 50 C Umidità relativa (senza condensa) 10-93% Peso 58 gr. Modulo di isolamento: Il modulo di isolamento guasti dovrà essere utilizzato per proteggere l'impianto da corto circuiti sulle linee isolando la parte del circuito interessata. Esso è adatto al collegamento su linea ad indirizzo bifilare, dotato di circuito di identificazione il quale assegna l'indirizzo dell'elemento per mezzo di due interruttori rotativi. Il modulo lampeggia in condizioni di normalità, mentre presenta luce fissa in presenza di un corto circuito. Dovrà essere installato in una scatola di contenimento. La quantità è specifica in base alle indicazioni dettate dalla casa costruttrice, indicativamente uno ogni 25 elementi dell impianto. Il modulo non richiede alimentazione esterna. Elettromagneti : Applicazione: Gli elettromagneti vengono impiegati per mantenere aperte le porte tagliafuoco e di rilasciarle, in caso d incendio, a seguito dei comandi effettuati dalla centrale di rivelazione automatica d incendio. Caratteristiche generali: L elettromagnete cessata la segnalazione d allarme è nuovamente in grado di potere attrarre di nuovo la relativa porta tagliafuoco. I magneti dovranno essere dotati a bordo di pulsante di sblocco per facilitare interventi di manutenzione o di pulizia. Caratteristiche tecniche: Con pulsante di sblocco Magnete Piattello Supporto Assorbimento ferro nichelato ferro nichelato nylon rinforzato 60 ma per 50 kg pag.11 di 14

13 Forza di aggancio 50 kg Cavi di collegamento: Il cavo di collegamento per le targhe ottico acustiche dovrà essere del tipo resistente al fuoco 90 min avente le seguenti caratteristiche: tipo multipolare sigla : FTG10(O)M1 tensione di esercizio 0,6/1KV conformità alle norme CEI III e CEI isolamento in elastomerico reticolato di qualità G10 guaina termoplastica speciale di qualità M1 di colore azzurrro sezione cavo 2x2,5 mmq Il loop dovrà essere realizzato con cavo del tipo non propagante l incendio avente le seguenti caratteristiche: tipo multipolare conformità alle norme CEI II tensione nominale minima 250V (750V in caso di utilizzo con altri sistemi) isolamento in PVC qualità RZ schermatura in poliestere/alluminio La sezione dei conduttori dovrà essere proporzionata alla lunghezza dell'intero loop come dalla tabella allegata: Lunghezza Sezione in mmq Sezione in AWG Fino a 500m 2 x 0,5 2 x 20 Fino a 1000m 2 x 1 2 x 17 Fino a 1500m 2 x 1,5 2 x 16 Fino a 2000m 2 x 2 2 x 14 Fino a 2500m 2 x 2,5 2 x 13 Al termine dei lavori si dovrà eseguire la messa in funzione dell impianto realizzato eseguendo leverifiche del sistema come indicato sulla norma UNI pag.12 di 14

14 Art. 2 Impiantodi diffusione sonora Nel locale guardiola al Piano Rialzato è previsto il montaggio, cablaggio, verifica strutturale, configurazione e programmazione, taratura livelli della centrale audio completa di UPS e console microfonica, una seconda console microfonica deve essere prevista nella presidenza al Piano Primo. La centrale deve essere provvista di collaudo funzionale in laboratorio e relativa documentazione. Sulla centrale audio deve essere previsto, a cura dell installatore, un pulsante di comando per l avvio manuale dei messaggi di evacuazione preregistrati. I diffusori sonori saranno posati nei punti indicati nelle planimetrie di progetto, a parete o soffitto, da verificare in corso d opera con la DL, sono compresi gli oneri per le assistenze edili per la formazione di fori e successivi ripristini delle murature. Nella tabella seguente si riporta la tipologia di terminale previsto ad ogni piano: PIANI Interrato Seminterrato Rialzato Primo Secondo Monodirezionale Bidirezionale Come indicato nello schema a blocchi, devono essere realizzate 2 linee (da amplificatore 1 e amplificatore 2) in cavo resistente al fuoco FTG10(O)M1 sez. 1(2x1.5)mmq per alimentare i diffusori sonori ai piani, tali linee saranno posate a vista entro canalina dotata di setti separatori in PVC diam 150x80mm, nei tratti terminali entro tubo in PVC rigido diam 20mm. Tutti gli attraversamenti di comparti REI dovranno essere sigillati con malta avente adeguate caratteristiche o con la posa di adeguate barriere passacavo antifiamma. La fornitura in opera comprende i collegamenti elettrici, morsetti, capicorda ed ogni accessorio per rendere il sistema perfettamente funzionante. Prima dell accensione dell impianto dovranno essere eseguite da personale tecnico qualificato le seguenti opezioni di star-up: controllo delle impedenze delle linee dei diffusori acustici; pag.13 di 14

15 taratura dell impianto Tale intervento si intende ricompreso nella fornitura e posa dell impianto. E previsto il totale smantellamento dell impianto di diffusione sonora esistente: rimozione di diffusori sonori, canaline e cavi, centrale audio con trasporto alle pubbliche discariche. L Impianto di diffusione sonora sarà da verificare e revisionare ove necessario al fine di mantenere tale impianto funzionante e rispondente all attuale normativa vigente. Esecuzione di tutte le opere edili connesse alla realizzazione degli impianti di sicurezza. Nell ambito dell esecuzione dei lavori si dovrà provvedere a svolgere tutte quelle attivita di tipo edile od affine necessarie per eseguirte e portare a compimento le opere (attraversamenti,fori. nicchie ecc.compreso i ripristini) per il passaggio della canalina di distribuzione degli impianti di sicurezza (impianto di illuminazione d emergenza e impianto di segnalazione manuale d incendio). Art. 3 Smantellamento vecchi impianti elettrici e trasporto presso le discariche autorizzate. Tutti i materiali di risulta devono essere opportunamente depositati in luoghi indicati dalla Direzione Lavori e devono essere stoccati in modo da non creare intralcio e pericolo per l utenza; quando ciò non fosse più possibile a causa dell aumento della quantità di materiale, essi devono essere prontamente allontanati dal cantiere e quindi smaltiti ni modi consentiti dalla legge. I materiali di cui si decide il riutilizzo e l immagazzinamento per usi successivi devono essere trasportati nei luoghi che verrano indicati dalla Direzione Lavori, anche al di fuori del cantiere e immagazzinati in modo corretto. pag.14 di 14

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