CARICHE SOCIALI E DIREZIONE GENERALE. Marco Mandelli Simona Pezzolo De Rossi Gian Cesare Toffetti

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1 BILANCIO AL 31 DICEMBRE

2 Sommario CARICHE SOCIALI E DIREZIONE GENERALE... 3 PREMESSA... 4 RELAZIONE SULLA GESTIONE SCHEMI DI BILANCIO STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO PROSPETTO DELLA REDDITIVITA COMPLESSIVA PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO RENDICONTO FINANZIARIO NOTA INTEGRATIVA PARTE A POLITICHE CONTABILI PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO PARTE D ALTRE INFORMAZIONI Sezione 1 Riferimenti specifici sull operatività svolta Sezione 3 Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sezione 4 Informazioni sul patrimonio Sezione 5 Prospetto analitico della redditività complessiva Sezione 6 - Operazioni con parti correlate Sezione 7 Altri dettagli informativi RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE LEGALE

3 CARICHE SOCIALI E DIREZIONE GENERALE Consiglio di Amministrazione Board of Directors PRESIDENTE Chairman VICE PRESIDENTE Vice Chairman CONSIGLIERI Directors Egidio Tempini Costantino Vitali Piero Fenaroli Valotti Giovanni Lupinacci Marco Mandelli Simona Pezzolo De Rossi Gian Cesare Toffetti Collegio Sindacale Board of Auditors PRESIDENTE Chairman SINDACI EFFETTIVI Standing Statutory Auditors SINDACI SUPPLENTI Substitute Statutory Auditors Marco Confalonieri Paolo Golia Alberto Rabbia Alberto Carrara Claudio Uberti Direzione Generale DIRETTORE GENERALE General Manager Sergio Passoni Società di Revisione Audit Company Deloitte & Touche S.p.A. 3

4 PREMESSA 4

5 A far data dal 1 gennaio 2018 sono entrati in vigore due nuovi principi contabili IFRS, l IFRS 9 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione in sostituzione del principio IAS 39 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, e l IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti in sostituzione dei principi IAS 18 Ricavi e IAS 11 Lavori su ordinazione, nonché delle interpretazioni IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela, IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili, IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela e SIC 31 Ricavi Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria. Mentre l introduzione dell IFRS 15 non ha comportato innovazioni stante l operatività di UBI Factor, l IFRS 9 ha avuto implicazioni sia di processo che di approccio metodologico alla valutazione del portafoglio crediti con impatti rilevati in apposita riserva di patrimonio netto. LA TRANSIZIONE AL NUOVO PRINCIPIO CONTABILE IFRS 9 Il principio contabile IFRS 9 Strumenti Finanziari ha sostituito, a far tempo dal 1 gennaio 2018, le previsioni dello IAS 39 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione. Il processo di sostituzione dello IAS 39 è stato promosso dallo IASB principalmente al fine di rispondere alle preoccupazioni emerse durante la crisi finanziaria in merito alla tempestività del riconoscimento delle perdite di valore su attività finanziarie. L IFRS 9 è stato pubblicato dallo IASB in data 24 luglio 2014 e l omologazione del medesimo, in sede comunitaria, è avvenuta attraverso la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea 1 del Regolamento (UE) n. 2016/2067 del 22 novembre La presente informativa è redatta per consentire la comprensione adeguata del processo di transizione dal principio contabile internazionale IAS 39 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione, le cui previsioni sono state applicate sino al 31 dicembre 2017, al principio contabile internazionale IFRS 9 Strumenti Finanziari. Per completezza informativa si ricorda che, sul fronte nazionale, per espressa previsione del D.Lgs. 38/2005, la Banca d Italia, avendo mantenuto i poteri in materia di definizione dei prospetti contabili e di definizione della Nota Integrativa del Bilancio, ha emanato il 22 dicembre 2017 una versione delle disposizioni relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari 2 che trovano applicazione a partire dai Bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre Il progetto di transizione all IFRS 9 In vista della prima applicazione del nuovo principio IFRS 9, il Gruppo UBI Banca ha avviato nel secondo semestre del 2015 un progetto, allo stato attuale concluso, che ha incluso anche UBI Factor. In funzione della rilevanza dei cambiamenti di cui all IFRS 9, le attività progettuali sono state oggetto a livello di Gruppo di una specifica verifica, c.d. Thematic Review, promossa dalla BCE per il tramite del 1 2 Avvenuta in data 29 novembre In data 30 novembre 2018 Banca d Italia ha emanato una nuova versione applicabile dai Bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre

6 Joint Supervisory Team di riferimento, con l obiettivo di valutare il corretto presidio ed indirizzo delle tematiche progettuali. Il progetto, già descritto nelle precedenti informative contabili, si è articolato nei tre filoni di attività nel seguito sinteticamente richiamati: a. Fase di Assessment La fase di Assessment ha preso avvio nel secondo semestre del 2015 e si è conclusa nel primo trimestre 2016; tale fase è stata principalmente finalizzata a: - identificare le modifiche regolamentari e contabili e, conseguentemente, definire i preliminari orientamenti contabili per gli aspetti necessari; - identificare gli impatti preliminari in termini di business, modelli di rischio, organizzazione e sistemi IT; - definire i criteri per l iscrizione ed il trasferimento degli strumenti finanziari, in particolare dei crediti, tra i tre diversi stage previsti dall IFRS 9 sulla base della qualità creditizia, con conseguente diversa stima dei rispettivi valori di bilancio (12 month expected credit loss vs. lifetime expected credit loss). b. Fase di Design L attività di Design, che si è svolta durante tutto l arco dell esercizio 2016, è stata finalizzata allo sviluppo delle seguenti attività: - definizione di dettaglio delle policy contabili; - predisposizione dei modelli di rischio; - definizione delle specifiche tecniche per sistemi IT e processi; - gestione degli aggiornamenti normativi e specifiche richieste dei Regulator; - definizione delle specifiche di dettaglio in ambito organizzazione. c. Fase di Implementation Tale fase, avviata all inizio del 2017 e conclusa nel primo trimestre 2018, è stata volta a: - condividere, con l insieme delle strutture operative coinvolte, le analisi e le risultanze emerse durante la fase di Design; - implementare nei processi e nelle procedure aziendali le scelte e le interpretazioni di principio operate nelle fasi di Assessment e Design; - consolidare le policy contabili di dettaglio in funzione delle evidenze emerse e dei chiarimenti normativi pervenuti dalle Autorità di Vigilanza; - attuare le attività per la realizzazione della First Time Adoption (FTA) del principio. 6

7 2. I tre pilastri dell IFRS 9 L IFRS 9 prevede i tre seguenti principali pilastri: - Classificazione e Valutazione: le categorie contabili previste dallo IAS 39, relative alle attività finanziarie sono sostituite da nuove categorie nelle quali le attività finanziarie sono classificate (e valutate) sulla base del Business Model relativo alla gestione delle medesime nonché delle caratteristiche oggettive delle stesse. Categorie ex IAS 39 Categorie ex IFRS 9 Fair Value Through Profit and Loss (FVTPL) Available For Sale (AFS) Held To Maturity (HTM) Loans & Receivables (L&R) Fair Value Through Profit and Loss (FVTPL) Fair Value Other Comprehensive Income (FVOCI) Amortised Cost (AC) - Impairment: il modello di stima delle perdite c.d. incurred loss é sostituito da un modello basato sulle c.d. Expected Credit Loss (ECL); ciò rappresenta un cambiamento significativo nonché il razionale fondamentale sottostante all emissione del nuovo principio contabile. - Hedge Accounting: il framework generale previsto dallo IAS 39 viene sostituito da un nuovo framework il cui obiettivo è volto a meglio riflettere nella reportistica finanziaria le politiche di gestione del rischio adottate dal management. I benefici di tale cambiamento si attende siano particolarmente utili per le istituzioni non finanziarie. 3. Sintesi impatti della prima applicazione al 1 gennaio 2018 Patrimonio netto contabile: l impatto dell introduzione del nuovo principio, sul patrimonio netto contabile di UBI Factor, alla data del 1 gennaio 2018, è risultato pari a -2,0 milioni di euro, riferibile all incremento dei fondi in funzione delle nuove previsioni in materia di impairment: (importi in migliaia di euro) ex IAS 39 Classificazione e Valutazione Modification Impairment (ECL) ex IFRS 9 Patrimonio netto contabile (2.030) CET1 ratio/total capital ratio: l introduzione dell IFRS 9 ha determinato una riduzione sia del CET 1 ratio che del Total Capital ratio pari a -0,12bp. In considerazione dell impatto contenuto sui coefficienti prudenziali e dell onerosità derivante dal determinare per il periodo transitorio doppi coefficienti, sia ai fini segnaletici che di informativa, la Società - in accordo con la Capogruppo - ha stabilito di non aderire alla facoltà prevista dal Regolamento CRR e estesa agli intermediari finanziari ex art. 106 dalla Comunicazione di Banca d Italia dell 11 aprile Con riferimento alla prima applicazione del nuovo principio IFRS9, per rendere più graduale l impatto ai fini della determinazione dei requisiti prudenziali, è stata introdotta nel Regolamento UE n. 575/2013 (Capital Requirements Regulation CRR) la facoltà di avvalersi di un apposita disciplina transitoria che prevede l imputazione della riserva, qualora negativa, a riduzione dei fondi propri nell arco di cinque anni. La comunicazione della Banca d Italia dell 11 aprile 2018 dispone, in considerazione della sostanziale equiparazione del regime prudenziale 7

8 ex IAS 39 Classificazione e Valutazione Modification Impairment (ECL) ex IFRS 9 CET1 ratio Total capital ratio 8,30% 8,30% (0,12bp) (0,12bp) 8,18% 8,18% Expected Credit Loss: l incremento rilevato nei fondi in sede di transizione al 1 gennaio 2018, di cui alla tabella sotto riportata, è ascrivibile alle nuove previsioni in materia di impairment su esposizioni di cassa e di firma con controparti banche e clientela. (importi in migliaia di euro) Impairment ex IAS 39 Cancellazione Fondi ex IAS 39 Stage 1 e 2 Stage ECL ex IFRS (522) La transizione all IFRS 9 nel Gruppo UBI Banca Nel presente capitolo sono descritte le scelte applicative adottate dal Gruppo, inclusa UBI Factor per quanto di competenza, in sede di FTA unitamente ad una sintetica preventiva contestualizzazione delle previsioni del nuovo principio contabile. 4.1 Classificazione e valutazione Le attività finanziarie L IFRS 9 prevede i seguenti criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie: il Business Model adottato dalla Società per gestire le attività finanziarie; le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie. a) I Business Model ex IFRS 9 Il Gruppo UBI Banca ha definito i propri Business Model attraverso un attività di analisi e censimento delle diverse modalità di gestione degli strumenti finanziari al fine di generare flussi di cassa. Stante la rilevanza strategica dei Business Model ex IFRS 9, l attribuzione ai medesimi dei diversi portafogli finanziari (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti e quote di fondi) è avvenuta sulla base di una secifica Policy. Hold to collect (HTC) L obiettivo di tale modello di business è il possesso di un attività finalizzato alla raccolta dei flussi di cassa contrattuali nell arco della vita dello strumento. Hold to Collect and Sell (HTC&S) applicato agli intermediari finanziari ex art. 106 alla disciplina del CRR, l applicazione della medesima disciplina transitoria agli intermediari finanziari stessi. 8

9 L obiettivo del modello di business HTC&S è perseguito sia mediante la raccolta di flussi finanziari contrattuali che con la vendita delle attività finanziarie. Others (FVTPL) L entità adotta questo Business Model quando assume decisioni sulla base dei fair value delle attività finanziarie e le gestisce al fine di realizzare i medesimi (tipicamente tramite un processo attivo di compravendita) oppure, in ogni caso, l obiettivo del Business Model non rientra tra quelli precedentemente descritti (HTC&S e HTC). Il portafoglio crediti verso clientela e banche di UBI Factor, come la totalità del medesimo portafoglio crediti di Gruppo, è stato associato al Business Model HTC costituendo portafoglio impieghi originati con finalità di finanziare privati e aziende nell ambito della loro attività di impresa al fine di ottenere capitale ed interessi. b) Le caratteristiche oggettive delle attività finanziarie Le previsioni dell IFRS 9 prescrivono che solamente gli strumenti finanziari i cui termini contrattuali prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentativi unicamente di pagamenti del capitale e dell interesse (sull importo del capitale da restituire) possono essere classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato oppure tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto nel prospetto OCI. Al fine di verificare se gli strumenti finanziari siano connotati dalle caratteristiche di cui sopra, i medesimi sono testati tramite il c.d. Solely Payment Principal Interest Test (SPPI test) 4, nonché, al ricorrere di clausole che comportano il Modified Time Value of Money, tramite il Benchmark Test 5. Solely Payment Principal Interest Test (SPPI test) In sede di FTA si è provveduto ad analizzare il portafoglio crediti in essere al 31 dicembre 2017 mediante un approccio differenziato per le seguenti aggregazioni individuate: - per i prodotti creditizi standard, tipicamente commercializzati tramite la rete, l esecuzione del test è avvenuta per tipologia omogenea di prodotto e di condizioni economiche applicate; - per i prodotti creditizi non standard, generalmente personalizzati sulla base delle esigenze specifiche della controparte, l esecuzione del test è stata effettuata, di norma, sulla base di un 4 5 Tale test, di natura qualitativa e volto a verificare se lo strumento finanziario preveda sostanzialmente pagamenti che siano espressione unicamente del capitale e degli interessi, è propedeutico alla classificazione di crediti e titoli di debito nelle categorie contabili Costo Ammortizzato e FVOCI. In altri termini, l esito negativo del test comporta la classificazione dello strumento finanziario nella categoria Fair Value Through Profit or Loss. Tale test, di natura quantitativa, è parte integrate del SPPI allorquando lo strumento finanziario presenti caratteristiche c.d. di Modified Time Value of Money ovvero a fronte della presenza di un imperfetta relazione tra il parametro di riferimento del tasso di interesse (es. Euribor a 3 mesi) e il passaggio del tempo (es. rata mensile). In tal caso, l obiettivo del test è verificare la significatività in termini di differenti cash flow rispetto ai flussi di cassa di uno strumento benchmark non connotato da caratteristiche di Modified Time Value of Money. L esito negativo di tale test comporta la classificazione dello strumento finanziario nella categoria Fair Value Through Profit or Loss. 9

10 campione significativo di rapporti selezionati rappresentativi degli specifici prodotti oggetto di analisi. Per completezza informativa si specifica che, relativamente alle modalità di esecuzione del test a regime, il Gruppo UBI Banca prevede: - per i prodotti creditizi standard, tipicamente commercializzati tramite la rete, l esecuzione del test in sede di fabbrica prodotto con richiamo automatico dell esito della verifica in sede di singola erogazione; - per i prodotti creditizi non standard, generalmente personalizzati sulla base delle esigenze specifiche della controparte, l esecuzione del test per singolo rapporto. Le modalità di conduzione del test si basano sull utilizzo del c.d. lending tool, ossia un questionario strutturato in termini di albero decisionale che, sulla base delle risposte attribuite, fornisce riscontro sulla possibilità di valutare al costo ammortizzato l attività finanziaria detenuta secondo una logica HTC o di valutare a FVOCI l attività finanziaria detenuta secondo una logica HTC&S. L analisi effettuata in sede di FTA ha permesso di ricondurre il portafoglio crediti di UBI Factor nell ambito dei prodotti creditizi standard. L esecuzione dell SSPI test ha avuto esito positivo per l intero portafoglio crediti. In funzione del Business Model e delle caratteristiche oggettive sopra richiamate, le attività finanziarie sono classificate e valutate come di seguito rappresentato. Voce di Bilancio Ex Circ. Banca d Italia Categoria Caratteristiche soggettive/oggettive Tipologia di Strumenti finanziari 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione b) attività finanziarie designate al fair value c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value Attività finanziarie valutate al FVTPL" Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie che: - sono gestite con finalità di negoziazione; - la cui valutazione al fair value consente di eliminare mismatching contabile; - seppur associabili ai Business Model HTC e HTC&S prevedono flussi finanziari che NON sono rappresentativi unicamente di pagamenti del capitale e dell interesse; - sono gestite in un ottica di valorizzazione del fair value. In tale categoria possono essere iscritti tutti gli strumenti finanziari. 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva Attività finanziarie valutate al FVOCI" Tale categoria è deputata ad accogliere: a) i titoli di debito e i finanziamenti: - associati al Business Model HTC&S; e - i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi. b) i titoli di capitale per cui si adotta la c.d. OCI election. 6 In tale categoria possono essere iscritti strumenti di debito (titoli e crediti) e titoli di capitale. 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche b) crediti verso società finanziarie c) crediti verso clientela Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie: - associate al Business Model HTC; e - i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi, detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali. In tale categoria possono essere iscritti unicamente strumenti di debito (titoli e crediti). Il portafoglio crediti di UBI Factor risulta interamente classificato tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. 6 Ovvero la possibilità di valutare i titoli di capitale al fair value con rilevazione delle variazioni di valore nel prospetto OCI. 10

11 Le passività finanziarie Per ciò che concerne le passività finanziarie le disposizioni dello IAS 39 sono state quasi interamente trasposte nell IFRS 9. Il principio consente di optare, in continuità con le previsioni dello IAS 39, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss (c.d. Fair Value Option-FVO), prevedendo tuttavia che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo (OCI) e non più a Conto economico, a meno che il trattamento contabile crei o amplifichi un asimmetria contabile nel Conto economico; in tale ultimo caso le variazioni in parola vengono rilevate nella succitata voce del Conto economico. In continuità con l impostazione IAS 39, i debiti di UBI Factor sono classificati come Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Strumenti finanziari derivati In ultimo, per completezza, si segnala che l IFRS 9 non comporta alcun effetto relativo alla classificazione degli strumenti finanziari derivati che, in linea con le previsioni dello IAS 39, continuano ad essere valutati al fair value con impatto a Conto economico 7. Modification In materia di cancellazione contabile (c.d. derecognition) le previsioni dell IFRS 9 confermano quanto già disciplinato dallo IAS 39. Il nuovo principio però, in materia di modifica di flussi finanziari contrattuali derivanti da attività finanziarie, prevede il trattamento contabile sintetizzato in tabella. Rinegoziazione/Modifica dei termini contrattuali Modifica SOSTANZIALE Modifica NON SOSTANZIALE Trattamento contabile L entità deve eliminare contabilmente lo strumento finanziario oggetto di modifica e procedere all iscrizione di una nuova attività finanziaria sulla base delle nuove previsioni contrattuali. Qualora la modifica non si configuri come sostanziale, non determinando pertanto la cancellazione contabile dello strumento, l'entità deve calcolare il valore attuale dei flussi finanziari rinegoziati o modificati 8 dell'attività finanziaria e rilevare nel Conto economico la differenza tra tale valore e il valore contabile lordo antecedente alla modifica. 7 8 Eccezion fatta per la valutazione di derivati di copertura in una copertura del tipo Cash Flow Hegde. Tali flussi devono essere attualizzati al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria. 11

12 In merito all accezione del termine sostanziale, la prassi adottata dal Gruppo UBI Banca è rappresentata nella tabella di sintesi sotto riportata. Natura della modifica contrattuale Modifica verso controparti che presentano difficoltà finanziarie 9 Modifica di natura commerciale 10 Sostanzialità qualitativa/quantitativa L accezione data al termine sostanziale è essenzialmente qualitativa in termini di natura della medesima posto che la stessa è volta a massimizzare il recupero dell esposizione originaria. L accezione data al termine sostanziale è di natura sia qualitativa che quantitativa posto che, di norma e anche in funzione delle attuali previsioni normative italiane (c.d. Bersani ) applicabili alla fattispecie dei mutui a privati, la modifica riguarda frequentemente la revisione del tasso di interesse al fine di riallinearlo a quello corrente di mercato. Con specifico riguardo all accezione quantitativa del termine, il Gruppo UBI Banca valuta la sostanzialità della modifica contrattuale sulla base dello scostamento percentuale nel valore attuale dei flussi di cassa dello strumento finanziario ante e post modifica. 4.2 Impairment L IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti anche se solo previste, contrariamente a quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali. Diversamente dallo IAS 39, l IFRS 9 prevede un unico modello di impairment, da applicare alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e a quelle valutate al fair value con contropartita a OCI (Other Comprehensive Income 11, leggasi patrimonio netto) nonché alle garanzie finanziarie e agli impegni ad erogare finanziamenti. Gli aspetti maggiormente interpretativi del principio, individuati durante le attività progettuali, relativamente alle modalità di calcolo dell impairment degli strumenti finanziari (crediti e titoli di debito), classificati e valutati al costo ammortizzato o a FVOCI, sono relativi: alla stage allocation degli strumenti finanziari in funzione della determinazione del significativo incremento del rischio di credito; e all inclusione di scenari c.d. forward looking nella definizione della stage allocation e nella determinazione dell Expected Credit Loss (ECL) 12. Stage allocation Con riferimento alle attività finanziarie che non siano impaired al momento dell acquisto (ovvero all origine), in funzione delle previsioni in materia di impairment dell IFRS 9, le medesime sono suddivise in tre stage e la rilevazione delle perdite attese é determinata, in funzione dello stage di assegnazione come sintetizzato in tabella Il riferimento è a misure di forbearance, sia rivolte a controparti performing che non perfoming. Ovvero nei confronti di una controparte che non presenta difficoltà finanziarie. Diverse dai titoli di capitale cui l entità decide di applicare la c.d. OCI election. Il principio definisce le perdite su crediti attese come la media ponderata delle perdite su crediti sulla base delle probabilità che si verifichi un default. La stima della perdita attesa deve essere effettuata considerando gli scenari possibili, tenendo pertanto in considerazione le migliori informazioni disponibili su: eventi passati, condizioni correnti, previsioni supportabili su eventi futuri (cosiddetto forward looking approach ). 12

13 Stage Stage 1 Stage 2 Performing/Non Performing Attività finanziarie performing per le quali non si sia rilevato, rispetto all iscrizione iniziale, un incremento significativo del rischio di credito oppure il cui rischio di credito sia ritenuto basso. Attività finanziarie performing per cui si è rilevato, successivamente all iscrizione iniziale, un incremento significativo del rischio di credito Calcolo importo Perdita attesa Commisurata all importo della perdita su crediti attesa nei successivi 12 mesi (perdita attesa che risulti da eventi di default sull attività finanziaria che siano ritenuti possibili entro 12 mesi dalla data del periodo di riferimento). Commisurata all importo della perdita su crediti attesa su tutta la vita dello strumento (perdita attesa che risulti da eventi di default sull attività finanziaria che siano ritenuti possibili lungo l intera vita dell attività finanziaria). Stage 3 Attività finanziarie non performing. Commisurata all importo della perdita su crediti attesa su tutta la vita dello strumento (perdita attesa che risulti da eventi di default sull attività finanziaria che siano ritenuti possibili lungo l intera vita dell attività finanziaria). Ciò premesso, si specifica che il modello di stage allocation del Gruppo, basato su una logica per singolo rapporto, ai fini della misurazione dell incremento significativo del rischio di credito dalla data di prima iscrizione dello strumento finanziario a quella di valutazione, prevede l utilizzo di criteri sia qualitativi che quantitativi. Più in dettaglio, il passaggio di uno strumento finanziario da stage 1 a stage 2 è determinato dal verificarsi di una delle seguenti variabili: - sconfino di controparte >30 giorni con soglia di rilevanza; - concessione di una misura di forbearance; - variazione della Probability of Default (PD) life time rispetto ad un valore soglia, specifico per ogni rapporto, determinato in funzione delle caratteristiche rilevanti di rischiosità. In particolare, in relazione all indicatore quantitativo (variazione della PD life time), il significativo incremento del rischio di credito (SICR) è determinato di norma mettendo a confronto la variazione relativa della PD life time, registrata tra la data di prima iscrizione del rapporto, o tranche se titolo di debito, e quella di osservazione, con dei valori soglia specifici per ogni rapporto che considerino le caratteristiche rilevanti di rischiosità. L attribuzione della PD life time ai singoli rapporti viene effettuata in funzione del segmento e della classe di rating assegnati al debitore, o emittente titoli di debito, sia alla data di prima iscrizione sia all osservazione. Le PD utilizzate nella valutazione del SICR sono le medesime utilizzate per il calcolo dell Expected Credit Loss, che includono la previsione dei fattori macroeconomici futuri tramite l applicazione di appositi modelli satellite (vedasi quanto riportato di seguito). La sopradescritta variazione relativa di PD life time rappresenta l indicatore quantitativo della variazione del rischio di credito riscontrata nel periodo di riferimento. Al fine di stabilire se un incremento sia da ritenersi significativo, e pertanto comportare una differente allocazione negli stage, sono definite apposite soglie: qualora la variazione relativa di PD life time osservata sulla posizione sia inferiore alla soglia di significatività, allora l incremento del rischio di credito viene ritenuto non significativo e la posizione è classificate in stage 1 con valutazione della perdita attesa nei successivi 12 mesi; 13

14 qualora la variazione relativa di PD life time osservata sulla posizione sia superiore alla soglia di significatività, allora l incremento del rischio di credito viene ritenuto significativo e la posizione è classificata in stage 2 con valutazione delle perdita attesa su tutta la vita residua dello strumento. Tale valore soglia è determinato mediante modelli statistici derivanti dall analisi della distribuzione delle variazioni di PD life time nel portafoglio. La calibrazione della soglia è definita ad un livello per il quale l incremento significativo del rischio di credito è posto almeno pari al livello di deterioramento di lungo termine del portafoglio, il quale viene osservato dalle matrici di migrazione storiche dei rating. Le soglie sono differenziate per segmento di controparte e tipologia di esposizione e sono condizionate alle caratteristiche rilevanti di rischiosità: al rischio che il default si verifichi su uno strumento finanziario alla data di iscrizione; alla permanenza dello strumento nel portafoglio; alla scadenza residua dello strumento. Ulteriormente il Gruppo ha deciso di: -ribattere la presunzione secondo cui una posizione scaduta da almeno 30 giorni è da classificare automaticamente nello stage 2, solamente con riferimento a crediti afferenti a specifiche aree di business; -esercitare, in fase di FTA nonché a regime, e solo limitatamente al portafoglio Titoli Sovereign, in considerazione delle caratteristiche proprie dei titoli in portafoglio, la Low Credit Risk Exemption 13 ; -utilizzare il metodo FIFO (First In-First Out), al fine di confrontare, per ogni singola tranche di titoli di debito acquistata, il merito creditizio originario della medesima con quello ad essa attribuito alla data di reporting. Ai fini dell allocazione delle esposizioni nei diversi stage alla data di prima applicazione del principio, le esposizioni performing sono classificate negli stage 1 e 2, diversamente dalle esposizioni non performing che sono allocate nello stage 3. Con riferimento a tali ultime esposizioni, si specifica che il Gruppo UBI Banca è allineato alla definizione adottata dalla Banca d Italia, vale a dire che le medesime corrispondono alla somma di esposizioni scadute deteriorate, inadempienze probabili e sofferenze, così come definite dalle vigenti disposizioni in materia di Vigilanza. Stima dell Expected Credit Loss e inclusione degli scenari forward looking Stage 1 e 2 Con riferimento al modello di calcolo dell Expected Credit Loss (ECL) per la misurazione della perdita attesa degli strumenti classificati in stage 1 e 2 Il Gruppo UBI Banca ha apportato specifici adeguamenti ai parametri di rischio stimati a fini regolamentari per assicurare la piena coerenza, al netto delle 13 In altri termini, gli strumenti, che alla data di FTA sono connotati da basso rischio di credito, nel caso di specie identificato con il livello di rating investment grade, sono classificati in stage 1. Successivamente, qualora tali titoli perdessero il livello di investment grade i medesimi saranno oggetto di trasferimento ad altro stage unicamente in funzione di un eventuale significativo incremento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale. 14

15 differenti previsioni normative, fra trattamento contabile e regolamentare. I principali adeguamenti sviluppati sono volti a: introdurre componenti point-in-time ai parametri stimati in ottica through-the-cycle 14 secondo le previsioni regolamentari; introdurre scenari c.d. forward looking (leggasi prospettici); estendere i parametri di rischio di credito ad un orizzonte pluriennale. Con particolare riguardo alla previsione del principio contabile di incorporare nella stima delle perdite attese scenari forward looking anche di tipo macroeconomico, il Gruppo UBI Banca ha deciso di includere i medesimi, nonché le previsioni relative agli andamenti geosettoriali (negli ambiti in cui opera la controparte), in modelli interni già disponibili sviluppati per le finalità di Stress Test sul rischio di credito che sono stati oggetto di necessari aggiustamenti al fine di renderli compatibili con le specifiche previsioni del nuovo principio. Nel rispetto delle previsioni dell IFRS 9, per cui la stima dell ECL deve essere il risultato della ponderazione di una serie di possibili scenari prospettici (c.d. probability weighted ), tali modelli contemplano l utilizzo di scenari most likely, ovvero l utilizzo dello scenario ritenuto maggiormente probabile, unitamente a scenari best e worst, ad ognuno dei quali viene associata una percentuale di accadimento. Tali scenari sono coerenti con quelli assunti per finalità di budget e capital allocation. Ai fini dell elaborazione di scenari macroeconomici che includono proiezioni su indicatori macroeconomici e finanziari nazionali ed internazionali, il Gruppo UBI Banca utilizza un Modello Previsionale Integrato le cui previsioni, sviluppate lungo un orizzonte temporale di 5 anni, sono oggetto di periodico aggiornamento. Il Modello è impiegato nella costruzione dello scenario baseline (Most- Likely) di norma basato esclusivamente sull output delle equazioni dello stesso. Viene successivamente effettuata sia un analisi di benchmarking prendendo come riferimento i principali istituti internazionali (quali, a titolo esemplificativo, FMI, BCE ed OCSE) sia una verifica dell'eventuale presenza di elementi esterni, tipicamente di politica internazionale e monetaria, esogeni al modello, solitamente non prevedibili né analizzabili con modelli statistici, ma che possono essere tali da avere un effetto non trascurabile sulle previsioni. Con riferimento alle principali variabili (es. PIL Italia, inflazione Italia, tasso di disoccupazione Italia, prezzi degli immobili residenziali e di quelli non residenziali nazionali, cambio euro/dollaro, Euribor a 3 mesi, rendimento del BTP decennale) è prevista l elaborazione di scenari alternativi (Add-On) utilizzando i programmi di calcolo predisposti. Tali scenari, migliorativi (best) e peggiorativi (worst) sono ottenuti grazie a tecniche statistiche di simulazione e alla successiva selezione della coppia di scenari "estremi" con uguali probabilità di realizzazione. È inoltre previsto l utilizzo di scenari esterni che recepiscono ipotesi date o simulano l impatto di shock. Per tutte le variabili del modello sono di norma costruite delle soglie di accettabilità 14 Secondo tale approccio sono rimossi i fattori ciclici dalla stima dei parametri di rischio, cogliendo la componente di lungo periodo nel merito di credito dei soggetti debitori indipendentemente dallo stato dell'economia al momento della valutazione. Diversamente, un approccio point-intime produce parametri di rischio sensibili alle variazioni macroeconomiche di breve periodo del ciclo economico. 15

16 delle stime, in funzione delle previsioni a 5 anni fornite da un benchmark di almeno due istituti internazionali specializzati. Al di fuori della soglia di accettabilità, il valore generato dal modello è sostituito dal valore del benchmark. Stage 3 Con specifico riferimento all inclusione di elementi forward looking nella stima dell Expected Credit Loss si segnala, relativamente alle posizioni in sofferenza che le regole di valutazione analitica delle medesime, sviluppate in ottica gone concern, il Gruppo UI Banca include, ove applicabili, elementi forward looking nella stima delle percentuali di abbattimento del valore dell immobile posto a garanzia (stimate sulle perizie aggiornate o sulla relazione del Consulente Tecnico d Ufficio CTU), nonché, in sede di applicazione dell IFRS 9, l introduzione di specifici scenari alternativi di recupero delle esposizioni, in considerazione del fatto che il Gruppo prevede di vendere in un lasso di tempo ragionevole un determinato stock di crediti in sofferenza ad una terza parte sia al fine di massimizzare i flussi di cassa sia in relazione ad una specifica strategia di gestione del credito deteriorato. Conseguentemente la stima della ECL riflette, oltre al recupero attraverso la gestione ordinaria del credito, anche la presenza dello scenario di vendita e, quindi, dei flussi di cassa derivanti da tale operazione. La volontà di includere scenari di vendita nel modello di impairment IFRS 9 è rappresentato in parte dalla strategia aziendale di recupero storicamente osservata delle esposizioni, ma principalmente da quella futura, in coerenza con la NPL Strategy del Gruppo UBI Banca presentata all Autorità di Vigilanza nel mese di aprile In continuità con quanto già effettuato con lo IAS 39, il modello di valutazione del rischio di credito IFRS 9 adottata da UBI Factor prevede che nel caso di crediti acquisiti nella forma del pro-soluto finanziario la rischiosità venga determinata con riferimento al soggetto debitore. Purchase or Originated Credit Impaired (c.d. POCI) Ai sensi dell IFRS 9, si definiscono Attività finanziarie impaired acquisite o originate (POCI) le esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono originate 15. Relativamente a tali esposizioni l IFRS 9 prevede che: - la stima dell expected credit loss sia quantificata sempre in funzione della perdita attesa lungo l intera vita dello strumento finanziario 16 ; - gli interessi contabilmente rilevati siano determinati mediante applicazione del tasso di interesse effettivo corretto per il credito (c.d. EIR Credit Adjusted ) ovvero del tasso che, al momento della Tali esposizioni non sono identificate da una specifica voce di bilancio ma sono classificate, in funzione del Business Model con il quale le stesse sono gestite alla stessa stregua delle altre attività finanziarie. Pertanto senza possibilità di passaggio alla perdita attesa a 12 mesi in caso di un miglioramento rilevante del rischio di credito dell esposizione. 16

17 rilevazione iniziale, attualizza tutti i futuri incassi stimati al costo ammortizzato dell attività tenendo conto, nella stima, anche delle perdite su credito attese. UBI Factor non evidenzia in sede di FTA crediti qualificabili come POCI. 5. Esenzioni e opzioni applicate in sede di Prima Applicazione (c.d. FTA) Prospetti comparativi In fase di prima applicazione l IFRS 9 non richiede obbligatoriamente la riesposizione dei dati di confronto, su base omogenea, relativi ai periodi precedenti. In funzione di ciò il Gruppo UBI Banca, inclusa UBI Factor, non ha proceduto alla predisposizione dei medesimi, ma ha riesposto i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) nelle nuove voci di bilancio (ex IFRS 9) previste dalle disposizioni di Banca d Italia del 22 dicembre 2017 relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari. A tal riguardo, nell atto di emanazione delle nuove disposizioni relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari, l Organo di Vigilanza ha precisato che gli intermediari che non producono dati omogenei di confronto devono includere, nel primo bilancio redatto in base al citato aggiornamento, un prospetto di raccordo tra i dati dell ultimo bilancio approvato e il primo bilancio redatto in base alle nuove disposizioni. All autonomia dei competenti organi aziendali sono peraltro rimesse la forma e il contenuto di tale prospetto. A tal proposito si rimanda ai Prospetti di riconciliazione di cui al successivo punto 6. 17

18 6. Gli impatti derivanti dalla prima applicazione degli IFRS 9 Il 1º gennaio 2018 costituisce la data di prima applicazione dell IFRS 9, pertanto, a tale data, se ne evidenziano gli effetti sul patrimonio netto contabile; ciò in funzione del fatto che lo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori prevede che gli effetti derivanti dalla transizione al nuovo Principio siano da rilevarsi in apposite riserve del patrimonio netto. Tale previsione è sostanzialmente volta a ricostruire gli effetti che si sarebbero ottenuti a livello patrimoniale qualora si fossero in via continuativa adottate le previsioni dei nuovi principi applicati. Ciò detto, al fine di illustrare come il passaggio dalle previsioni dello IAS 39 al nuovo principio IFRS 9 influenzi la situazione patrimoniale e finanziaria, il presente capitolo contiene i seguenti prospetti: prospetto di riesposizione dei saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) nelle nuove voci di bilancio (ex IFRS 9) previste dalle disposizioni di Banca d Italia del 22 dicembre 2017 relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari. Tale prospetto consente di evidenziare, sulla base dei valori contabili ex IAS 39, le riclassifiche operate in vigenza dell IFRS 9 in funzione dei Business Model associati agli strumenti finanziari nonché delle caratteristiche oggettive dei medesimi; prospetto di riconciliazione tra i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) ed i saldi patrimoniali al 1 gennaio 2018 (ex IFRS9). Tale prospetto consente di evidenziare gli impatti sulle voci patrimoniali derivanti dalle previsioni dell IFRS 9 in materia di valutazione e impairment; prospetto di riconciliazione tra patrimonio netto al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) e patrimonio netto al 1 gennaio 2018 (ex IFRS 9). Tale prospetto fornisce un dettaglio degli impatti di prima applicazione dell IFRS 9 sul patrimonio netto contabile del Gruppo UBI Banca. Ai fini dell allocazione delle esposizioni nei diversi stage alla data di prima applicazione del principio, le esposizioni performing sono classificate negli stage 1 e 2, diversamente dalle esposizioni non performing che sono allocate nello stage 3. Con riferimento a tali ultime esposizioni, si specifica che il Gruppo UBI Banca è allineato alla definizione adottata dalla Banca d Italia, vale a dire che le medesime corrispondono alla somma di esposizioni scadute deteriorate, inadempienze probabili e sofferenze, così come definite dalle vigenti disposizioni in materia di Vigilanza. 6.1 Prospetti di riconciliazione e note esplicative Prospetto di riesposizione dei saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) nelle nuove voci di bilancio (ex IFRS 9) previste dalle nuove disposizioni relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari Tale prospetto raccorda le voci dello schema di Stato patrimoniale attivo e passivo, pubblicate nel Bilancio al 31 dicembre 2017, con le voci introdotte dalle nuove disposizioni relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari. 18

19 Esso rappresenta gli esiti dell applicazione delle previsioni, del principio contabile IFRS 9, in termini di classificazione degli strumenti finanziari. I valori degli attivi e passivi patrimoniali, determinati in applicazione alle regole di misurazione del principio IAS 39, sono quindi riesposti alle nuove voci sulla base del Business Model definito ai sensi del principio contabile IFRS 9. Nel processo di riesposizione, si è considerato l esito del c.d. SPPI test che costituisce parte integrante del processo di classificazione. 19

20 Prospetto di riesposizione dei saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) nelle nuove voci di bilancio (ex IFRS 9) previste dalle nuove disposizioni relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari Importi in unità di Euro "Il Bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" - agg ATTIVO IAS Cassa e disponibilità liquide 10 Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti a) crediti c) crediti verso verso verso società banche clientela finanziarie 60 Crediti Partecipazioni 90 Partecipazioni Attività materiali Attività materiali 110 Attività immateriali Attività immateriali 100. Attività fiscali a) correnti b) anticipate 120 Attività fiscali a) correnti b) anticipate Altre attività Totale dell'attivo Altre attività 20

21 Prospetto di riesposizione dei saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) nelle nuove voci di bilancio (ex IFRS 9) previste dalle nuove disposizioni relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari Importi in unità di Euro "Il Bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" - agg PASSIVO IAS Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti 60. Passività fiscali a) correnti 80. Altre passività 90. Trattamento di fine rapporto del personale 100. Fondi per rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate c) altri fondi per rischi e oneri 110. Capitale 140. Sovrapprezzi di emissione 150. Riserve 160. Riserve da valutazione 170. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 10 Debiti Passività fiscali a) correnti Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri b) altri fondi Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve Riserve da valutazione ( ) ( ) 180 Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto ( )

22 La voce 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato accoglie le attività finanziarie associate al Business Model Hold to Collect i cui termini contrattuali prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell interesse sul capitale da restituire. La voce 100. Fondi per rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate del passivo accoglie la riclassifica operata in funzione delle previsioni relative alle perdite attese su garanzie finanziarie e impegni a erogare fondi per 0,4 milioni di Euro. Prospetto di riconciliazione tra i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) ed i saldi patrimoniali al 1 gennaio 2018 (ex IFRS9) Il prospetto evidenzia, per le singole voci dell attivo e del passivo dello schema patrimoniale delle nuove disposizioni relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari, l impatto dell applicazione delle previsioni del principio contabile IFRS 9, in termini di misurazione ed impairment. In particolare: nella colonna Misurazione sono riportate le variazioni di valore, per le singole voci patrimoniali, dovute ad un diverso criterio valutativo. In tale colonna, sono inoltre ricompresi gli impatti riferibili alle modifiche, apportate alle originali clausole contrattuali degli strumenti finanziari, ritenute sostanziali ; nella colonna Impairment sono rilevate le variazioni di valore, per le singole voci patrimoniali, dovute all adozione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9; Nella colonna IFRS 9 sono riportati, per ogni voce di bilancio, i nuovi valori delle attività, passività e del patrimonio netto determinati a seguito della transizione all IFRS 9, risultanti dalla somma algebrica dei valori esposti nelle precedenti sopra menzionate colonne. In ossequio alle previsioni dello IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori, gli effetti derivanti dalla prima applicazione di un nuovo principio contabile sono imputati nel Patrimonio netto (voce 150. Riserve ). 22

23 Prospetto di riconciliazione tra i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) ed i saldi patrimoniali al 1 gennaio 2018 (ex IFRS9) Importi in unità di Euro "Il Bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" ATTIVO IAS 39 Misurazione Impairment IFRS 9 10 Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ( ) a) crediti verso banche (4.216) b) crediti verso società finanziarie c) crediti verso clientela ( ) Partecipazioni Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali a) correnti b) anticipate Altre attività Totale dell'attivo ( ) "Il Bilancio degli intermediari IFRS diversi daglli intermediari bancari" PASSIVO IAS 39 Misurazione Impairment IFRS 9 10 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche Passività fiscali a) correnti Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate c) altri fondi per rischi e oneri Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve ( ) Riserve da valutazione ( ) ( ) 170 Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto ( )

24 Gli impatti esposti nel prospetto sono così dettagliabili: Impairment. L impatto complessivamente pari a migliaia di Euro è riferibile per: migliaia di Euro ad Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato di cui: migliaia di Euro per maggiori rettifiche di valore su posizioni performing convenzionalmente classificate a stage 1 e stage 2; migliaia di Euro per minori rettifiche di valore su posizioni non performing convenzionalmente classificate a stage 3; -153 migliaia di Euro a garanzie e impegni di cui: migliaia di euro per maggiori rettifiche di valore su posizioni performing convenzionalmente classificate a stage 1 e stage 2; - +0,5 migliaia di euro per minori rettifiche di valore su posizioni non performing convenzionalmente classificate a stage 3. Per informazioni di maggior dettaglio e, in particolare, con specifico riferimento alla riconciliazione tra fondi rettificativi (ex IAS 39) al 31 dicembre 2017 e fondi rettificativi (ex IFRS 9) al 1 gennaio 2018, si rimanda al relativo paragrafo. 24

25 Prospetto di riconciliazione tra patrimonio netto al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) e patrimonio netto al 1 gennaio 2018 (ex IFRS 9) Tale prospetto riassume gli impatti ascritti al Patrimonio netto conseguenti alla prima applicazione del principio contabile IFRS 9, quantificati complessivamente in migliaia di Euro. Il Patrimonio netto di UBI Factor al 1 gennaio 2018 (ex IFRS 9) ammontava a migliaia di Euro in riduzione rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2017 (ex IAS 39) pari a migliaia di Euro. Nel dettaglio, con riferimento a ciascuna voce di bilancio interessata, è fornita indicazione dell effetto relativo alla misurazione e all impairment. Importi in unità di Euro Effetto transizione all'ifrs 9 Patrimonio netto di UBI Factor al ex IAS Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Classificazione e misurazione Storno della Riserva AFS (ex IAS 39) Modificatione e Derecognition Rilevazione impatti derecognition accounting Rilevazione ECL Stage 1 e Stage 2 ( ) Stage Garanzie finanziarie e impegni Rilevazione ECL Stage 1 e Stage 2 ( ) Stage Effetto fiscale - Totale FTA ( ) Patrimonio netto di UBI Factor al ex IFRS Prospetto di riconciliazione tra fondi rettificativi (ex IAS 39) e accantonamenti per garanzie e impegni (ex IAS 37) al 31 dicembre 2017 e ECL (ex IFRS 9) al 1 gennaio 2018 I prospetti evidenziano gli impatti dell applicazione delle previsioni dell IFRS 9 in merito alla determinazione delle perdite attese stimate relative a: - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e - Garanzie finanziarie e impegni a erogare finanziamenti. In particolare, gli impatti in parola risultano suddivisi per stage di allocazione, valori lordi e relativi fondi rettificativi. 25

26 Voci Esposizione lorda IAS39 Riclassifiche e rettifiche di FTA IFRS 9 Riclassifiche Rettifiche Rettifiche Esposizione Grado di Rettifiche Esposizione Rettifiche Esposizione Riclassifiche rettifiche di FTA di valore netta copertura di FTA (fondi) lorda di valore netta di valore (lordi) - Sofferenze ,13% ,13% - Inadempienze probabili ,22% (26.272) ,13% - Esposizioni scadute/sconfinate ,57% ( ) ,60% Crediti deteriorati (Terzo stadio) ,31% ( ) ,14% Crediti in bonis (Primo e Secondo stadio) ,25% ,36% di cui: stage , ,26% di cui: stage , ,58% Crediti verso Clientela ,21% ,28% Crediti verso Banche ,00% ,00% di cui: stage ,00% ,00% di cui: stage ,00% ,21% Crediti verso Banche ,00% ,00% - Sofferenze ,58% ,58% - Inadempienze probabili ,52% (313) ,49% - Esposizioni scadute/sconfinate ,26% (182) ,25% Crediti di Firma deteriorati (Terzo stadio) ,55% (495) ,53% - Garanzie rilasciate ,00% ,21% - Impegni irrevocabili e altri ,26% ,36% - Impegni revocabili ,00% Crediti di Firma e Impegni in bonis (Primo e Secondo stadio) ,26% ,06% di cui: stage 1 di cui: stage 2 Totale Crediti di Firma e Impegni ,29% ,07% Grado di copertura 26

27 IFRS 15 RICAVI PROVENIENTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI Il principio contabile IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti detta le regole di rilevazione di ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela. L IFRS 15 deve essere applicato solo se la controparte è un cliente. Il cliente è la parte che ha stipulato il contratto con l entità per ottenere, in cambio del corrispettivo, beni o servizi che sono il risultato delle attività ordinarie dell entità. 1. Ambito di applicazione L entità deve applicare l IFRS 15 a tutti i contratti con i clienti, ad eccezione de: - i contratti di leasing rientranti nell ambito di applicazione dello IAS 17 Leasing ; - i contratti assicurativi rientranti nell ambito di applicazione dell IFRS 4 Contratti assicurativi ; - gli strumenti finanziari e altri diritti o obbligazioni contrattuali rientranti nell ambito di applicazione di: IFRS 9 Strumenti finanziari, IFRS 10 Bilancio consolidato, IFRS 11 Accordi a controllo congiunto, IAS 27 Bilancio separato e IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture ; - gli scambi non monetari tra entità dello stesso ramo di attività per agevolare le vendite a clienti o potenziali clienti. 2. I pilastri dell IFRS 15 Il nuovo principio contabile prevede che i ricavi devono essere riconosciuti adottando un approccio basato sui seguenti 5 step: 1) identificazione dei contratti con un cliente: il contratto è un accordo tra due o più parti che dà origine a diritti e obbligazioni esigibili. Il contratto può essere scritto, orale o derivare implicitamente dalle pratiche commerciali abituali dell entità; 2) identificazione delle obbligazioni di fare presenti nel contratto: un singolo contratto può contenere la promessa di consegnare al cliente più di un bene o servizio. Al momento della rilevazione del contratto, l entità stima i beni o servizi esplicitamente o implicitamente promessi nel contratto e identifica, quale obbligazione di fare, ciascun impegno a trasferire un distinto bene o servizio; 3) determinazione del prezzo della transazione: il prezzo è l ammontare che ci si aspetta di ricevere in cambio del trasferimento di beni o servizi a cliente. Il prezzo previsto può essere un importo fisso, includere componenti variabili o componenti non monetarie. In merito a tale fattispecie il principio introduce, con riferimento alla componente variabile, dei potenziali elementi di stima nella determinazione del prezzo complessivo della transazione; 4) ripartizione del prezzo della transazione tra le obbligazioni di fare: la ripartizione avviene nel caso in cui il contratto include più obbligazioni di fare e il prezzo deve essere allocato ad ogni obbligazione, sulla base dei prezzi di vendita stand alone di ogni singolo bene o servizio previsto dal contratto. Il prezzo di vendita a sé stante è il prezzo al quale l entità venderebbe separatamente al cliente il bene o servizio promesso. La migliore indicazione del prezzo di vendita a sé stante è il 27

28 prezzo del bene o servizio osservabile quando l entità vende separatamente il bene o servizio in circostanze simili e a clienti analoghi; 5) esposizione del ricavo nel bilancio quando l entità soddisfa le obbligazioni di fare: il ricavo è iscritto solo nel momento in cui il proprio cliente ottiene il controllo sul bene o servizio trasferito. L ammontare del ricavo da rilevare è quello allocato sull obbligazione di fare che è stata soddisfatta in un certo momento temporale ( at a point in time ) o durante un determinato arco temporale ( over time ). Nel caso di performance obligations soddisfatte over time, l entità riconosce i ricavi durante tale arco temporale di riferimento, utilizzando un metodo adeguato per misurare gli stati di avanzamento compiuti rispetto al completo soddisfacimento dell obbligazione. 3. Il progetto di transizione all IFRS 15 Il Gruppo UBI Banca ha dedicato una specifica progettualità all analisi delle previsioni del principio contabile in parola nonché delle principali fattispecie di ricavi rivenienti da contratti con clienti al fine di individuare gli impatti derivanti dall introduzione dell IFRS 15. Coerentemente con le scelte adottate con riferimento all IFRS 9, il Gruppo ha optato per riconoscere eventuali effetti dell applicazione del principio retrospetticamente. Sono stati oggetto di analisi i ricavi derivanti da contratti con i clienti rilevati nelle voci Commissioni attive ed Altri proventi di gestione. Dalle analisi effettuate per UBI Factor è emerso che i trattamenti contabili adottati sono già in linea con le previsioni del nuovo principio e, di conseguenza, non emergono impatti sul patrimonio netto della società a seguito dell introduzione dell IFRS

29 RELAZIONE SULLA GESTIONE 29

30 Lo scenario di riferimento Nel corso del 2018 l espansione economica è divenuta più disomogenea, iniziando a manifestare i primi segnali di moderazione, maggiormente evidenti nell Area Euro. Le tensioni scaturite dalle misure protezionistiche introdotte dagli Stati Uniti e dalle minacce di ritorsioni provenienti dai partner commerciali hanno dato luogo ad una decelerazione degli scambi e ad una crescente volatilità dei mercati finanziari, con possibili ripercussioni negative sulla crescita globale. Il quadro generale di riferimento rimane inoltre condizionato da molteplici variabili di natura geopolitica: i delicati rapporti diplomatici americani con la Corea del Nord; gli altrettanto delicati rapporti tra Russia e Stati Uniti; l uscita degli Stati Uniti dall accordo sul nucleare stipulato con l Iran nel 2015 e l imposizione di nuove sanzioni nei confronti della Repubblica islamica; le difficili situazioni economiche e sociali in Argentina, Turchia e Venezuela; il risultato delle elezioni statunitensi di medio termine, che sta limitando i margini di manovra del presidente Trump; i dubbi sugli effettivi esiti delle trattative inerenti alla Brexit; l avvicinarsi delle elezioni di maggio 2019 per il rinnovo del Parlamento europeo. In Europa, alle incertezze legate alla Brexit ed alla gestione dei migranti, si sono progressivamente aggiunte quelle inerenti al rallentamento economico, al cambio dell esecutivo in Spagna, alle tensioni in Germania e Francia, nonché alle complesse trattative tra Unione europea e nuovo Governo italiano sulla legge di bilancio. In Italia i risultati delle elezioni del 4 marzo, conclusesi con la sconfitta delle forze politiche tradizionali, hanno aperto una fase di incertezza che si è risolta solo ad inizio giugno con l insediamento del nuovo governo. Pur confermando l intenzione di non abbandonare la moneta unica, il nuovo Esecutivo ha predisposto una legge di bilancio difforme dagli obiettivi di finanza pubblica richiesti dal Patto di Stabilità. Dopo la bocciatura ufficiale in novembre da parte della Commissione europea, le tensioni emerse a partire dalla fine di maggio sono parzialmente rientrate solo grazie all apertura del Governo alla revisione dei numeri della manovra che ha indotto la Commissione stessa a decidere formalmente in dicembre di non aprire la procedura per i disavanzi eccessivi. La legge di bilancio è stata approvata definitivamente il 30 dicembre Quale riflesso delle vicende che hanno caratterizzato il contesto politico italiano, il differenziale tra il BTP decennale e l omologo Bund tedesco ha subito oscillazioni crescenti dalla seconda metà di maggio, giungendo a sfiorare i 330 punti base. La ripresa del dialogo fra Governo Italiano e Commissione Europea e la successiva revisione dei numeri inseriti nel provvedimento hanno favorito una marginale riduzione dello spread che a fine anno si è attestato a 253 punti base (157 punti base a dicembre 2017), in virtù anche di un atteggiamento della BCE mantenutosi espansivo sino a fine anno. 30

31 Le principali Banche centrali hanno continuato a condurre politiche accomodanti, accompagnate però da molteplici segnali di depotenziamento degli stimoli. Per quanto attiene alla Banca Centrale Europea: il Consiglio direttivo aveva stabilito a giugno il prolungamento della scadenza del Quantitative Easing da settembre a dicembre 2018, con una riduzione, a partire da ottobre, dell importo mensile degli acquisti da 30 a 15 miliardi. Tale orientamento è stato confermato nelle riunioni successive determinandone pertanto la conclusione a fine anno. Il Consiglio ha anche annunciato l intenzione di continuare a reinvestire integralmente il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro dell Asset Purchase Programme per un prolungato periodo successivamente alla data nella quale inizierà ad innalzare i tassi di interesse di riferimento ed in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario; il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale è stato mantenuto al minimo storico dello 0%, mentre il tasso sui depositi delle banche presso la BCE è rimasto al -0,40%. Tali livelli rimarranno invariati almeno fino al termine dell estate 2019 e in ogni caso fino a quando sarà necessario per assicurare il raggiungimento e il mantenimento del target di inflazione nel medio termine. La Federal Reserve ha innalzato 4 volte (marzo, giugno, settembre e dicembre) di 25 punti base l intervallo dei tassi di riferimento, ora pari al 2,25%-2,50%, a conferma della fiducia nel consolidamento dell economia americana e nel rafforzamento del mercato del lavoro. Le più recenti dichiarazioni prefigurano però un più graduale innalzamento dei tassi nel corso del La Bank of Japan ha lasciato invariato il tasso di riferimento in territorio negativo (-0,10%), procedendo nella strategia espansiva focalizzata sul controllo dei tassi sulle diverse scadenze, anziché su un target di base monetaria che potrà variare in funzione del controllo della curva dei rendimenti (Qualitative and Quantitative Easing, QQE). All inizio di agosto anche la Bank of England, per contrastare le pressioni inflazionistiche derivanti dal deprezzamento del cambio, ha rialzato il tasso ufficiale di 25 punti base allo 0,75%. Nel primo semestre aveva inoltre cambiato le linee guida sui tempi di riduzione del suo attivo annunciando la possibilità di iniziare a vendere i titoli acquistati tramite QE quando il costo del denaro sarà pari all 1,5% (in precedenza 2%). Mercato dei cambi: a partire da marzo 2018 si è interrotto il rafforzamento dell euro nei confronti delle principali valute internazionali. In particolare, il cambio euro/dollaro che nel primo quarto si era apprezzato beneficiando di una dinamica ancora favorevole della crescita economica dell Area e del protrarsi del supporto espansivo della BCE nei mesi successivi è andato indebolendosi. Sul trend hanno inciso i segnali di moderazione della ripresa, i timori legati ad un escalation del conflitto commerciale, le divergenze tra le politiche monetarie delle rispettive Banche Centrali, l assenza di progressi significativi sulla governance dell Unione e l instabilità politica dell UE, a partire dalla difficile situazione italiana. L economia mondiale è cresciuta del 3,7% nel 2018 (+3,8% del 2017), confermandosi disomogenea fra le diverse aree geografiche (+4,6% nelle Aree emergenti; +2,3% nei Paesi avanzati). Il ciclo mondiale continua ad essere sostenuto dalla solidità dell economia statunitense e dei principali Paesi emergenti asiatici 31

32 nell ambito dei quali al brillante andamento dell India si unisce la sostanziale tenuta dell economia cinese mentre crescenti segnali di moderazione stanno interessando l Europa. Le previsioni per il 2019 risultano condizionate dal deterioramento delle prospettive nell Area euro, in Giappone e nelle economie emergenti (in particolare in Cina), a cui si accompagna il già atteso rallentamento negli Stati Uniti, anche per il progressivo venir meno degli effetti espansivi dello stimolo fiscale. Nel terzo trimestre il Pil degli Stati Uniti è cresciuto su base congiunturale del 3,4% annualizzato, un ritmo sostenuto anche se inferiore rispetto al +4,2% dei tre mesi precedenti (+2,2% tra gennaio e marzo): prevalenti sono risultati il contributo dei consumi e l incremento delle scorte, mentre gli investimenti fissi non residenziali hanno fornito un apporto positivo, ma modesto, a fronte di una flessione consistente nelle esportazioni nette (che ha interessato sia l import che l export). La solidità del mercato del lavoro, i consistenti utili societari e le condizioni finanziarie ancora favorevoli sembrano preludere ad un consolidamento dell economia americana che potrebbe però risentire degli esiti delle elezioni di metà mandato tenutesi a novembre. In Cina l attività economica è andata progressivamente rallentando nei mesi autunnali la variazione su base annua del Pil è stata pari al +6,4% (+6,8%, +6,7% e +6,5% rispettivamente nei primi tre trimestri dell anno) sostenuta comunque dalla solidità dei consumi. Il vigore delle esportazioni trainate nei mesi estivi anche dalla probabile anticipazione degli ordinativi in previsione dell aumento dei dazi negli ultimi mesi dell anno ha risentito delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti con effetti solo in parte mitigati dalle misure di stimolo recentemente adottate in termini sia di politica fiscale che di politica monetaria. In Giappone nel terzo trimestre caratterizzato dall impatto negativo di una serie di disastri naturali il Pil si è ridotto dello 0,6% su base congiunturale (+0,7% e -0,3% rispettivamente nel primo e secondo trimestre) incorporando un calo generalizzato di tutte le componenti della domanda, in particolare degli investimenti in macchinari e impianti. La crescita nell Area euro è divenuta più moderata nei mesi estivi dando luogo ad una variazione congiunturale del Pil del +0,2% (+0,4% sia nel primo che nel secondo trimestre) che sintetizza un incremento delle scorte e un contributo positivo, ma modesto, dei consumi, a fronte di un apporto nullo degli investimenti e negativo per l interscambio commerciale. Le prime informazioni inerenti al quarto trimestre sembrano indicare un rallentamento dell attività economica, in parte dovuto a fattori temporanei ma anche ad un deterioramento delle attese delle imprese e alla debolezza della domanda estera. L economia italiana ha evidenziato una variazione congiunturale negativa dello 0,1% nel terzo trimestre interrompendo l espansione in atto dal secondo trimestre La flessione, che segue una fase di progressivo rallentamento della crescita (+0,3% e +0,2% rispettivamente nel primo e secondo trimestre), deriva essenzialmente da una contrazione della domanda interna, marginale per i consumi e più consistente per gli investimenti, mentre l incremento delle esportazioni, pur contenuto, ha favorito la tenuta dell apporto della componente estera. Dopo il miglioramento dei mesi estivi, il tasso di disoccupazione si è riportato al 10,5% (10,9% a dicembre 2017). 32

33 L inflazione costantemente su livelli inferiori a quelli dell Area euro ha chiuso l anno all 1,2% (1% a dicembre 2017), con una dinamica che in corso d anno ha risentito largamente del trend dei prezzi dei beni energetici. La finanza pubblica: la manovra di bilancio approvata il 30 dicembre 2018, dichiaratamente espansiva, punta ad un rilancio dell economia anche attraverso l introduzione di due misure cardine quali il reddito di cittadinanza e gli interventi in materia pensionistica. Nella sua formulazione definitiva accresce il disavanzo in media di oltre mezzo punto percentuale di Pil all anno nel triennio Nel 2019 il rapporto deficit/pil è atteso al 2,04% (1,9% nel 2018) mentre il rapporto debito/pil dovrebbe attestarsi al 130,7% (131,7% nel 2018). I mercati finanziari: dopo tre trimestri caratterizzati da una volatilità più contenuta, da inizio ottobre si sono registrate perdite significative per tutti i principali indici azionari. Sulla dinamica degli indici europei hanno inoltre inciso in negativo fattori locali quali le incertezze politiche legate a Brexit e alle complesse trattative sulla legge di bilancio tra il nuovo Governo italiano e l Unione europea. Nel quarto trimestre i titoli italiani in particolare quelli del settore bancario hanno risentito dell aumento dello spread BTP-Bund, su cui hanno pesato anche i giudizi delle agenzie di rating: a ottobre Moody s ha declassato l Italia a BBB- mentre S&P Global ha modificato l outlook da stabile a negativo. In coerenza con le performance negative degli altri listini europei, i mercati gestiti da Borsa Italiana hanno chiuso l anno con una flessione di oltre il 16%. Il risultato condizionato dalla dinamica del comparto bancario in quanto detentore di significativi investimenti in titoli pubblici è stato accompagnato da una marginale flessione degli scambi in termini di controvalore (626,5 miliardi; -0,4%) e da un lieve aumento del loro numero (71,2 milioni; +1,4%). Il sistema bancario: il progressivo peggioramento della congiuntura economica, unitamente all accresciuta percezione del rischio Italia insita nell andamento dello spread, si sono riflessi sul sistema bancario con un rallentamento dell attività di impiego, pur consolidandosi il miglioramento della qualità del credito, ed un aumentata onerosità dell accesso al funding sui mercati internazionali. I prestiti a residenti appartenenti al settore privato sono aumentati su base annua del 2% (+1,8% a dicembre 2017) evidenziando, in termini di destinatari, il proseguimento di un trend complessivamente positivo per le famiglie e le società non finanziarie (+2,2% dal +1,4% di fine 2017). Le informazioni di dettaglio fornite da Banca d Italia e relative a novembre evidenziano che la crescita annua dei finanziamenti alle famiglie si è mantenuta solida (+2,7%) tanto per la componente dei mutui destinati all acquisto di abitazioni quanto per quella del credito al consumo. Sotto il profilo della rischiosità continua a migliorare la qualità degli attivi, favorita dalla riduzione dei flussi di nuovi crediti deteriorati. A novembre le sofferenze del settore privato al lordo delle svalutazioni erano scese a 117 miliardi di euro, evidenziando un importante calo su base tendenziale (-32,2%). Il rapporto sofferenze lorde del settore privato/impieghi al settore privato era così diminuito al 7,59%. Per quanto attiene il mercato nazionale del Factoring, al 31 dicembre 2018, in base ai dati preliminari 33

34 comunicati da Assifact, è stato generato un turnover complessivo pari a 239,8 miliardi di Euro, con una variazione pari al +8,2% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Il dato puntuale degli anticipi e corrispettivi pagati (impieghi), pari a 54,7 miliardi di Euro, segna una crescita dell 8,5% rispetto a fine Tale campione prende in esame tutte le realtà associate ad Assifact, tra cui controparti che svolgono un attività peculiare, non paragonabile a quella di UBI Factor. Circoscrivendo l analisi alle sei principali società italiane di factoring di emanazione bancaria, si registra un incremento del turnover pari al 10,1%, superiore rispetto alla media del mercato. Le società di emanazione bancaria, nel loro complesso, hanno mostrato un incremento di turnover (+10,4%) rispetto a quello delle società captive (sostanzialmente flat) aumentando la loro quota di mercato ad oltre l 86 % rispetto all 84,2% del Il mercato si conferma altamente competitivo e concentrato. Infatti i primi quattro competitors detengono una quota di mercato sul turnover del 67%, in lieve aumento rispetto al 65,5% dell anno precedente. L attività commerciale In tale contesto, UBI Factor registra un incremento nei volumi operativi; il turnover del 2018 si è infatti attestato a 9,0 miliardi di Euro, in aumento dello 0,7% rispetto agli 8,9 miliardi di Euro del 2017, raggiungendo il livello più alto nella storia della Società. Gli anticipi e corrispettivi pagati per operazioni di factoring si attestano a 2,6 miliardi di Euro, evidenziando un incremento dell 8,1% rispetto ai 2,4 miliardi di Euro del Riguardo al posizionamento competitivo, si evidenzia che la Società si è collocata al settimo posto in termini di turnover con una quota di mercato del 3,8% (rispetto al 4,0% del 2017), ed al sesto in termini di anticipi e corrispettivi pagati, con una quota di mercato del 4,8% (invariato rispetto al 2017) e di outstanding, con una quota di mercato del 4,70% (rispetto al 4,8% del 2017). A livello strategico continua la focalizzazione della propria attività sulla clientela affidata dal Gruppo UBI, rispondendo in qualità di Società Prodotto alla mission del Gruppo di contribuire in modo significativo alla vita economica e sociale del territorio. La strategia commerciale di collaborazione intrapresa da anni con il Gruppo per lo sviluppo congiunto di nuova clientela, è proseguita in costante incremento, con la conferma di importanti risultati sul fronte della redditività condivisa. Tale strategia commerciale ha altresì garantito un adeguato presidio del rischio di credito. A concreta testimonianza dell incrementale approccio sinergico operato, i volumi di turnover generati in collaborazione con UBI risultano in crescita di 587 milioni di Euro rispetto al pari periodo 2017 (+9,1%), passando da 6,4 miliardi di Euro a 7,0 miliardi di Euro, con un incidenza pari al 78% del turnover complessivo (72% a fine 2017). Al turnover sviluppato in collaborazione con UBI, si aggiunge la parte captive sviluppata in autonomia dalla Società che mostra una flessione dell 8,9%, passando da 1,7 miliardi di Euro a 1,6 miliardi. I successivi grafici mostrano la ripartizione percentuale del turnover tra le diverse componenti di origine della clientela. 34

35 Altri 5% Incidenza Turnover (%; Dicembre 2018) Altri 9% Incidenza Turnover (%; Dicembre 2017) Captive sviluppo UBIF 17% Captive Fonte UBI Banca 78% Captive sviluppo UBIF 19% Captive Fonte UBI Banca 72% La Società proseguirà nell incremento dell attività sinergica di supporto a favore della Clientela del Gruppo UBI, così da garantire ai Clienti il massimo sostegno, in stretta collaborazione con il comparto bancario del Gruppo, nel contesto di un'offerta articolata e completa. L attività estera Negli ultimi anni UBI Factor ha acquisito una crescente presenza internazionale attraverso operazioni di export e import factoring, principalmente focalizzate su clientela di elevato standing. Il turnover totale progressivo aziendale a tutto il 2018 risulta così composto: - 58,7% circa turnover domestico; - 41,3% circa turnover internazionale. La Clientela che ricorre al factoring internazionale è rappresentata per il 66% da controparti captive, intendendosi per tali quelle sviluppate congiuntamente con il Gruppo. Sul fronte dell operatività, il factoring internazionale è sviluppato per il 91% in via diretta e per il 9% tramite corrispondente factor estero, in diminuzione rispetto al 17% del Di conseguenza l operatività diretta si attesta a 3,4 miliardi di Euro di turnover rispetto al totale di 3,7 miliardi di Euro del comparto internazionale. Al riguardo, si evidenzia che UBI Factor sta proseguendo l attività di razionalizzazione dell operatività import factoring sia in fase di rilascio dei plafond sui debitori ceduti, sia concentrando l attività sui maggiori operatori con cui collabora, che garantiscono un elevata qualità relazionale. Tale approccio è volto a prediligere la generazione della componente finanziaria legata al finanziamento del corrispondente factor estero, oltre alle usuali commissioni di garanzia. A fronte della strategia declinata, unitamente agli effetti derivanti dalla crisi che ha colpito la Turchia nell estate 2018 che ha generato una riduzione delle operazioni con le controparti istituzionali (Garanti, Yapi,..), i volumi di cessioni di credito intermediati tramite la collaborazione con i factors esteri corrispondenti nell ambito della Factors Chain International FCI sono diminuiti dai 695 milioni di Euro del 35

36 2017 ai 338 milioni di Euro nel 2018, mentre gli impieghi medi hanno registrato un decremento da 80,7 milioni di Euro a 54,5 milioni di Euro (-32,5%). Con riferimento all export factoring, la Società tende a una crescita mirata, valutando possibili partnership con operatori qualificati appartenenti al settore bancario, in Paesi considerati appetibili. Per quanto riguarda la presenza diretta di UBI Factor sul territorio estero, si segnala che l attività della Succursale Polonia nel 2018 ha registrato volumi in aumento rispetto allo stesso periodo dell anno precedente: il turnover ammonta a 472,5 milioni di Euro, a fronte dei 444,7 milioni di Euro del 2017, con un aumento del 6,3%; parimenti gli impieghi medi si sono attestati a 113,4 milioni di Euro, in aumento del 4,2% rispetto ai 108,8 milioni di Euro del L andamento della gestione UBI Factor chiude con una perdita netta di 9,2 milioni di Euro rispetto all utile netto di 2,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2017; sul risultato di esercizio incide sensibilmente la componente legata ai crediti non core verso la Pubblica Amministrazione che ha determinato nel complesso un impatto negativo sulla perdita netta di Euro 15,3 milioni di Euro. Sul fronte della redditività complessiva generata, si è rilevato un Margine di Intermediazione di 29,3 milioni di Euro, in aumento rispetto allo stesso dato del 2017 (+28,8%), la cui dinamica è principalmente dovuta al Margine di Interesse che si è attestato a 30,1 milioni di Euro, in aumento del 31,0% sul Si segnala che dal 1 gennaio 2018, data di entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9, la componente positiva relativa al rilascio dell attualizzazione crediti (Time Reversal) è classificata nel Margine d Interesse ed è pari a 4,4 milioni di Euro (nel 2017 tale componente è classificata nella voce 130(a) Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito: attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ). Per quanto attiene il Margine d Interesse si segnala che nel 2018 sono stati contabilizzati interessi di mora per 5,9 milioni di Euro (2,5 milioni di Euro nell esercizio 2017), mentre dal punto di vista della redditività degli impieghi il tasso attivo è sostanzialmente allineato al dato dell anno precedente. Le Commissioni Attive si sono attestate a 11,8 milioni di Euro, superiori dello 0,9% rispetto al dato al 31 dicembre 2017, e con il pricing medio che è rimasto sugli stessi livelli del 2017 ed il turnover che è stato pari a 9,01 miliardi di Euro al 31 dicembre 2018 contro 8,95 miliardi di Euro al 31 dicembre Le Commissioni Passive, pari a 12,7 milioni di Euro, risultano in aumento del 5,7% rispetto al 31 dicembre 2017 e sono corrisposte principalmente alla Capogruppo UBI Banca per l attività di segnalazione commerciale (8,9 milioni di Euro) e per la garanzia sulle grandi esposizioni sul patrimonio di vigilanza (pari a 2,5 milioni di Euro) e, in via minoritaria, ai grandi debitori convenzionati e terzi segnalatori di opportunità di business (0,9 milioni di Euro). Le Commissioni Nette, alla luce dei dati sopra evidenziati, sono state negative e pari a -0,8 milioni di Euro (- 0,2 milioni di Euro nel 2017). Per quanto attiene il costo del credito, al 31 dicembre 2018 si evidenziano rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per 12,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 36

37 2017 riprese nette per 2,9 milioni di Euro), principalmente riconducibili a rettifiche nette sui crediti deteriorati per 14,5 milioni di Euro (riprese di valore nette per 1,6 milioni di Euro nel 2017), di cui 14,2 milioni di Euro relativi ai crediti non core del comparto Pubblica Amministrazione, di cui si diceva in apertura; sul fronte dei crediti in bonis si evidenziano riprese di valore per 2,1 milioni di Euro (riprese di valore per 1,3 milioni di Euro nel 2017) in relazione al miglioramento della rischiosità osservata nell anno e all affinamento di alcuni parametri delle metodologie di calcolo. L incremento delle rettifiche sui crediti non core nei confronti della Pubblica Amministrazione è stato conseguenza di una valutazione delle più aggiornate previsioni di incasso principalmente basate sui pareri degli studi legali che assistono UBI Factor nelle azioni di recupero dei crediti, in particolare su un esposizione. Tali previsioni sono influenzate sia dall andamento delle azioni legali nei differenti gradi di giudizio che dai più recenti orientamenti espressi dalla giurisprudenza amministrativa, tenuto anche conto, per i crediti deteriorati in stage 3 nei confronti della principale posizione a sofferenza, della presenza opportunamente calibrata (probability of disposal), dello scenario di vendita e quindi dei flussi di cassa derivanti da tale eventuale operazione. Come già segnalato, dal 1 gennaio 2018, data di entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9, la componente positiva relativa al rilascio dell attualizzazione crediti (Time Reversal) è classificata nel Margine d Interesse, mentre nell esercizio 2017 tale componente è classificata nella voce 130(a) ed impatta positivamente sul costo del credito del periodo precedente per 5,0 milioni di Euro. Nel corso del 2018 è proseguito il deflusso del portafoglio crediti ceduti, in disimpegno, vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione e generalmente non derivanti dalla gestione ordinaria degli enti debitori. A tale politica di disimpegno ha fatto eccezione un limitato numero di cedenti captive, clienti comuni con UBI Banca, che vantano crediti (originati da rapporti di fornitura ordinari) nei confronti di enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione aventi termini di pagamento più rapidi rispetto alla media nazionale. In presenza di tali condizioni, la Società continua a valutare specifiche opportunità commerciali. Il processo di incasso dei crediti non core verso la Pubblica Amministrazione riconducibili in prevalenza a controparti appartenenti al sistema sanitario della Regione Lazio è tutt ora caratterizzato dall accertamento per via giudiziale dell entità del credito acquisito in cessione, con conseguente condanna al pagamento da parte della Pubblica Amministrazione debitrice ceduta; l iter giudiziale di tale accertamento è influenzato dai tempi della giustizia e dalla giurisprudenza del settore, che non sempre fornisce decisioni univoche sulle fattispecie esaminate. Nel 2018 sono stati registrati incassi da debitori ceduti appartenenti alla Pubblica Amministrazione non core per 50,5 milioni di Euro (di cui 45,9 milioni di Euro riferibili a enti appartenenti alla Regione Lazio), valore superiore agli incassi registrati nello stesso periodo del 2017 (21,8 milioni di euro) grazie ai quali è proseguita la decurtazione dello stock del debito pregresso. Gli incassi sono frutto di procedure esecutive incardinate dopo la sentenza 186/2013 della Corte Costituzionale, la quale dichiarò incostituzionale il provvedimento di sospensione dei procedimenti esecutivi 37

38 nei confronti delle AUSL appartenenti a Regioni che avevano sottoscritto piani di rientro dal deficit del settore sanitario. Nel corso dell anno si è concluso il piano di pagamento concordato nell ultimo trimestre del 2017 con uno degli enti appartenenti alla Regione Lazio; i benefici sull esercizio 2018 sono stati pari a 8,8 milioni di Euro. Le attività deteriorate nette per crediti in sofferenza hanno registrato una diminuzione dell 8,1% rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2017 (207,2 milioni di Euro) attestandosi al 31 dicembre 2018 a 190,4 milioni di Euro, e rappresentano il 7,3% degli impieghi netti verso clientela (8,4% a fine 2017), con un livello di copertura pari al 20,5% (18,1% al 31 dicembre 2017). Le inadempienze probabili sono pari a 27,7 milioni di Euro (al 31 dicembre 2017 pari a 25,1 milioni di Euro) e rappresentano l 1,1% degli impieghi netti verso clientela (1,0% a fine 2017), con un livello di copertura pari al 12,5% (12,2 % al 31 dicembre 2017); le inadempienze probabili sono composte quasi totalmente da due posizioni non core del comparto Pubblica Amministrazione. Le esposizioni scadute nette superiori a 90 giorni (past due), in gran parte riconducibili al comparto sanitario laziale, ammontano al 31 dicembre 2018, a 2,7 milioni di Euro (24,5 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Sul fronte degli oneri operativi, le Spese Amministrative si sono attestate a 24,2 milioni di Euro, contro i 22,9 milioni di Euro del 31 dicembre 2017 (+5,6%), di cui: - Spese del Personale pari a 12,3 milioni di Euro, in aumento del 6,5% rispetto agli 11,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2017, in relazione principalmente agli oneri per incentivi all esodo presenti nel 2018 per 0,6 milioni di Euro; per quanto attiene il numero medio di risorse, sono pari a 145 nell esercizio 2018 contro 143 del 2017; - Altre Spese Amministrative, pari a 11,9 milioni di Euro, in aumento del 4,7% rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2017 (11,3 milioni di Euro) principalmente per l aumento dei canoni di outsourcing verso il Gruppo. Gli Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri sono pari a 7,7 milioni di Euro (nel 2017 la voce era pari a 0,4 milioni di Euro) principalmente per effetto dell incremento per ulteriori 8,0 milioni di Euro dello stanziamento, già effettuato nel 2016 per 4,5 milioni di Euro a fronte di rischi di revocatoria, in conseguenza di un accordo transattivo, in fase di stipula, per la definizione complessiva della principale esposizione a sofferenza in essere. L accordo transattivo, in fase di avanzata negoziazione, consentirebbe da un lato di escludere definitivamente rischi di revocatoria a carico di UBI Factor, dall altro di ampliare le possibilità di gestione dell azione di recupero dell esposizione tramite cessione ad intermediari finanziari specializzati. Si segnala che a far data dal 1 gennaio 2018, data di entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9, la voce accoglie anche gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per impegni e garanzie rilasciate con contestuale riesposizione di tale componente anche per l esercizio

39 Gli Altri oneri e proventi di gestione sono positivi per 1,5 milioni di Euro e registrano un aumentano complessivo di 0,5 milioni di Euro (+50,8%) rispetto al 31 dicembre 2017, in relazione all aumento del 33,0% della componente Altri proventi di gestione per maggiori recuperi di imposte e altre spese legali. Al 31 dicembre 2018 le imposte sono positive e pari a 4,4 milioni di Euro in relazione alla perdita fiscale IRES (trasferita alla Capogruppo nell ambito dell accordo di Consolidato fiscale) e alle nuove imposte anticipate rilevate nell esercizio derivanti da differenze temporanee (al 31 dicembre 2017 la voce imposte era negativa e pari a 1,1 milioni di Euro). Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell esercizio A seguito della condivisione dei risultati forniti dal Progetto WHO (piano di digital factoring) attivato per definire il Nuovo Modello Operativo di UBI Factor, il Consiglio di Amministrazione della Società, nella seduta del 29 gennaio 2018, ha deliberato la revisione della configurazione organizzativa aziendale con decorrenza 1 marzo Gli interventi individuati dal progetto, che riguardano sia l assetto organizzativo della Società, sia l evoluzione di alcuni processi interni e, non ultimi, alcuni interventi di tipo informatico sulle procedure, sono mirati al conseguimento dei seguenti obiettivi: incremento dell efficienza operativa finalizzata a liberare capacity, in previsione dell incremento di volumi atteso dal segmento mid corporate; riduzione del lead time delle fasi del Credito (dalla prima visita alla contrattualizzazione); completamento del ri-esame interno degli affidamenti in essere entro 60 gg. dalla scadenza tecnica; introduzione di una gestione predittiva delle esposizioni scadute in accordo a quanto indicato dalla normativa IFRS 9. Mantenendo i punti di forza del modello esistente, gli interventi attuati ricercano una coerenza ancora maggiore con le linee strategiche del Piano Industriale del Gruppo UBI. Per quanto detto, sono stati previsti i seguenti interventi sulla struttura organizzativa: dismissione della Macro-Area Commerciale e Operations (Responsabile ad interim il Direttore Generale), con conseguente riporto diretto alla Direzione Generale da parte dell Area Commerciale e dell Area Organizzazione e Operations; dismissione della Funzione Supporto Commerciale/Reti, con contestuale riallocazione delle attività e delle risorse, in qualità di Assistant, all interno dei Servizi Commerciali; attivazione della nuova Funzione Pianificazione Commerciale e Marketing in staff all Area Commerciale (Responsabile ad interim Matteo Caso), dedicata alle seguenti principali attività: gestire, anche interagendo con le strutture di Capogruppo, l attività di pianificazione commerciale, budgeting e reporting, di supporto alla vendita, di comunicazione e marketing, di presidio del pricing dei diversi prodotti; valutare gli eventuali scostamenti di risultato rispetto alla pianificazione ed al budget, evidenziando il superamento di predeterminate soglie; 39

40 presidiare e gestire l attività di reporting sulle fonti di segnalazione (Macroaree Territoriali di UBI, sviluppo diretto e fonti terze), monitorando nel continuo l andamento commerciale delle controparti sviluppate su segnalazione; monitorare la composizione dei portafogli per valutare l aderenza ai modelli definiti; attivazione del nuovo Servizio Succursale Polonia, in line all Area Commerciale, in continuità con le attività ad oggi presidiate dalla succursale estera e con le medesime risorse. A seguito della revisione, il Riporto Funzionale al Chief Commercial Officer di UBI Banca viene riposizionato sull Area Commerciale (precedentemente posizionato sulla Macro Area Commerciale e Operations). Sul fronte della stabilizzazione della piattaforma applicativa K4F Keystone For Finance Factoring 2.1, sistema gestionale adottato dalla Società a partire dal secondo semestre 2014, prosegue l attività di sviluppo evolutivo, confluito nel più ampio piano di sviluppo costituito dagli interventi a sostegno delle iniziative del piano industriale , che viene strettamente monitorato dalla Capogruppo, oltre che da UBI Factor. Si rammenta che, sin dal 2015, le attività appena sopra descritte sono state poste sotto il presidio di UBI Sistemi e Servizi. Nell ambito delle iniziative intraprese da UBI Factor per la revisione del proprio modello operativo e l identificazione di aree di ottimizzazione dei costi, il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 27 novembre 2018 ha deliberato il trasferimento degli uffici centrali dall attuale sede di Milano via F.lli Gabba 1, a Milano via Cavriana 20, in un immobile in uso al Gruppo UBI e dotato delle infrastrutture tecniche e servizi necessari a supportare l operatività della Società; il trasferimento è previsto nel mese di marzo La Legge di Bilancio 2017 ha introdotto nell ordinamento tributario italiano - a far tempo dal 1 gennaio il regime del cd. gruppo IVA su base opzionale. UBI Banca S.p.A. e le società del Gruppo UBI Banca interessate, ivi compresa UBI Factor S.p.A., hanno aderito al regime del gruppo IVA (per approfondimenti si rimanda al paragrafo Aspetti fiscali, sintesi delle novità intervenute in corso di anno della presente relazione). Si segnala che nel corso dell esercizio è pervenuta, da parte dell Agenzia delle Entrate, una comunicazione nella quale viene contestato un minor credito IRAP per l anno 2015, con richiesta di complessivi 0,5 milioni di Euro (incluso sanzioni e interessi). Tuttavia, stante le evidenze derivanti dall analisi documentale delle dichiarazioni IRAP, si è provveduto a produrre istanza di riesame in autotutela, richiedendo l annullamento integrale della comunicazione, accettato dall Agenzia delle Entrate in data 18 settembre Inoltre, in ambito antiriciclaggio, è stato notificato dalla Guardia di Finanza, in data 5 dicembre 2018, un verbale di contestazione riferito alla omissione di segnalazione di operazione sospetta e di adempimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela. In accordo con la Capogruppo UBI Banca, sono state presentate memorie difensive sulla base delle quali non si prevedono oneri a carico della Società. Le risorse umane L organico effettivo in forza alla Società al 31 dicembre 2018 è pari a 138 risorse, comprensivo di 36 risorse 40

41 in distacco da altre società del Gruppo ed al netto di 11 dipendenti libro paga in distacco. Nel corso del 2018 le dinamiche relative all organico operativo hanno interessato 17 risorse di cui 5 in ingresso e 12 in uscita con diverse skills professionali, diminuendo di 7 risorse l organico della Società rispetto al saldo dell anno Nel dettaglio, le 5 Risorse in ingresso (di cui 4 rivenienti da mobilità infragruppo e 1 da mercato esterno), sono di seguito rappresentate: n. 1: Responsabile della Funzione Controllo Rischi, che ha sostituito il precedente Responsabile, cessato dal servizio per accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà; n. 1: Account Manager nell ambito dell Area Commerciale, al fine di garantire la copertura dell area di riferimento della MAT Lazio-Toscana-Umbria con una Risorsa espressione del territorio, che conoscesse le realtà Corporate delle Banche a perimetro; n. 1: Settorista in ambito Area Crediti, allo scopo di soddisfare l esigenza di potenziamento del Servizio Crediti e per ottimizzare i tempi di validazione e erogazione delle pratiche; n. 1: Responsabile della Funzione Risorse Umane, che ha avvicendato il precedente Responsabile, chiamato a ricoprire altro incarico nell ambito del Gruppo; n. 1: Responsabile della neo costituita Funzione Pianificazione Commerciale e Marketing. Nel corso dell anno sono state intraprese le opportune azioni gestionali volte a conseguire i dimensionamenti pianificati ed i relativi target di costo. I ruoli e le competenze delle risorse sono stati allineati al nuovo modello organizzativo - che prevede la ridefinizione della struttura commerciale e l estensione del ruolo di Assistant alle attività di istruttoria creditizia. In coerenza con le politiche di sviluppo delle Risorse Umane di Gruppo sono state attivate diverse iniziative, tramite il supporto specialistico di UBI Academy, tra le quali, in particolare, un programma formativo finalizzato a rafforzare le competenze professionali, con focalizzazione sulle tematiche tecniche riferite all analisi del credito e sull aggiornamento delle normative obbligatorie, tramite la partecipazione a corsi interni o fruiti a distanza, in modalità on line. Nel corso del 2018 è stato inoltre attuato un progetto di sviluppo, a supporto del processo di cambiamento intrapreso dalla Società, che ha coinvolto circa 60 risorse, suddivise in sottogruppi e coordinate dai Responsabili di struttura, che hanno avuto l obiettivo di individuare iniziative di miglioramento dei principali processi aziendali, tramite una migliore collaborazione e comunicazione interfunzionale. Le relazioni sindacali sono state improntate ad un costante e costruttivo dialogo. In tale contesto hanno assunto particolare rilevanza gli accordi relativi all omogeneizzazione dei trattamenti economici e normativi rivenienti dalla contrattazione di 2 livello e del Premio Aziendale (VAP), rispetto a quelli vigenti in UBI. Il sistema di controllo interno UBI Factor ha adottato il modello regolamentare predisposto dal Gruppo UBI Banca in ottemperanza alle 41

42 disposizioni di vigilanza prudenziale per le Banche Sistema dei controlli interni, sistema informativo e continuità operativa - di cui alla Circolare Banca d Italia n. 263 del 27 dicembre aggiornamento del 2 luglio 2013, successivamente confluite nella Circolare n. 285 del 17 dicembre aggiornamento del 21 luglio 2015). Il modello adottato rileva altresì ai fini dell osservanza delle disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari di cui alla Circolare Banca d Italia n. 288 del 3 aprile Rientra in tale contesto l emanazione di policy e regolamenti, deliberati dal Consiglio di Gestione e dal Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca e recepiti dal Consiglio di Amministrazione di UBI Factor, quali: Policy del Sistema dei Controlli interni del Gruppo UBI Banca; Regolamento del Risk Appetite Framework del Gruppo UBI Banca; Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati; Policy a presidio dei Rischi Finanziari e relativo Documento di declinazione limiti operativi Regolamento attuativo della Policy a presidio dei Rischi Finanziari; Policy a presidio dei Rischi Creditizi e relativo Documento di declinazione limiti per l'operatività; Regolamento attuativo della Policy a presidio dei Rischi Creditizi; Policy a presidio dei Rischi Operativi & Informatici e allegata Metodologia di analisi del rischio informatico ; Regolamento attuativo della Policy a presidio dei Rischi Operativi & Informatici e relativa Appendice al Regolamento attuativo della Policy a presidio dei Rischi Operativi & Informatici; Regolamento di Insurance Risk Management; Policy a presidio del rischio reputazionale; Policy a presidio del rischio partecipativo; Regolamento attuativo della Policy a presidio del rischio partecipativo; Policy di convalida interna del Gruppo UBI Banca; Regolamento di convalida interna perimetro Pillar 1; Policy in materia di Esternalizzazione di funzioni aziendali del Gruppo UBI Banca; Policy e Regolamento di Sicurezza del Gruppo UBI Banca; Policy di Gruppo in materia di sviluppo e gestione prodotti; Regolamento di Gruppo del sistema di gestione dei dati; Politiche di gestione del rischio di non conformità del Gruppo UBI Banca; Regolamento organizzativo di Gruppo per la gestione del processo di conformità; Regolamento di Gruppo della Funzione ICT; Regolamento di Gruppo della Funzione di Controllo Rischi; Regolamento di Gruppo della Funzione di Revisione Interna. Inoltre, al fine di garantire l omogeneizzazione e una maggiore integrazione a livello di Gruppo dei sistemi di controllo e il conseguente miglioramento della loro efficacia, a partire dal maggio 2014 la Società ha 42

43 accentrato le funzioni risk management, antiriciclaggio e compliance presso le competenti strutture di Capogruppo. In materia di responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato (D.Lgs. 231/ in relazione alla quale le funzioni di Organismo di Vigilanza ex art. 6 sono assegnate al Collegio Sindacale), rispettivamente in data 16/1/2018 e 25/1/2018, il Consiglio di Gestione ed il Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca hanno approvato l aggiornamento del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.LGS. 231/2001, nonché del relativo Regolamento del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs.231/01. In data 14/12/2018 il Consiglio di Amministrazione di UBI Factor, in conformità alle linee guida di Capogruppo, ha deliberato l aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001, nonché l istituzione del Regolamento del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 di UBI Factor che disciplina i processi, i ruoli e le responsabilità delle strutture coinvolte nella complessiva gestione del Modello 231 e recepisce le linee guida di indirizzo fornite dalla Capogruppo alle Società controllate. Tra gli interventi finalizzati a rafforzare il ruolo di indirizzo e coordinamento della Capogruppo, garantendo l omogeneizzazione ed una maggiore integrazione dei sistemi di governo e controllo a livello di Gruppo, si segnala in ambito Controllo di Gestione lo specifico progetto di Gruppo denominato Modello Controllo di Gestione Società Prodotto. Il progetto, avviato ad inizio 2016 per l'integrazione degli strumenti di rendicontazione e monitoraggio gestionale delle Società Prodotto, in precedenza fuori perimetro, è coordinato dalla struttura di Controllo di Gestione di Capogruppo: le attività si articolano in analisi, sviluppo e completa integrazione delle metodologie e dei modelli di Controllo di Gestione della Società, garantendo le specificità tipiche del business gestito. L obiettivo è quello di dotare UBI Factor di adeguati strumenti di rendicontazione e di monitoraggio per l'analisi dei fenomeni economici, patrimoniali e di rischiosità, offrendo un supporto appropriato alla definizione e verifica delle scelte strategiche a supporto del business. Il piano di sviluppo del progetto in questione ha registrato il rilascio della reportistica sia giornaliera sia mensile (quest ultima riferita al margine finanziario), mentre è ancora in attesa di rilascio la piena rendicontazione e monitoraggio del margine di intermediazione. La restante parte del conto economico deve ancora essere oggetto di pianificazione. Per quanto attiene alla fase implementativa del Progetto Data Quality CRO, che ha portato all identificazione di controlli informatici e di controlli manuali, nel corso del 2017 è stata sviluppata la nuova piattaforma informatica (Cruscotto) per la formalizzazione degli esiti dei controlli stessi, il cui utilizzo è previsto dall anno Questi interventi hanno l'obiettivo di garantire il presidio dei controlli connessi alla qualità dei dati relativi ai sistemi di misurazione dei rischi (processi di "Risk Management" in senso stretto) e ai sistemi Antiriciclaggio e Reclami, attraverso la definizione e implementazione di un "framework di Data Quality" dedicato. Si evidenzia che il progetto ottempera alle disposizioni normative esterne (Circolare 263/2006 di Banca d Italia, principi BCBS 239) in coerenza con il contenuto del regolamento interno del sistema di gestione dei dati (Regolamento di Gruppo del sistema di gestione dei dati standard di Data Governance). 43

44 Con riferimento alla Legge n. 136 del 13 agosto 2010 Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia, la Società adotta specifici adempimenti operativi al fine di garantire il rispetto degli obblighi previsti dall Art. 3 Tracciabilità dei flussi finanziari. 44

45 Adempimenti prescrittivi In tema privacy, a fronte dell entrata in vigore e dell applicazione, a partire dal 25 maggio 2018, del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali 2016/679 (GDPR - General Data Protection Regulation) (D.Lgs. 196/2003), è stata avviata a livello di Gruppo una specifica iniziativa progettuale (inserita a Masterplan) finalizzata a porre in essere i necessari interventi di adeguamento. La normativa introduce il principio di accountability che impone la necessità di dimostrare, dinnanzi ad eventuali contestazioni e/o richieste dell Autorità Garante, l efficacia del Modello Organizzativo Privacy adottato, secondo una metodologia similare a quella già da tempo prevista in tema di Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001. Non risulta quindi più sufficiente, ai fini della conformità, il mero rispetto della norma, ma è richiesta l impostazione di un complessivo sistema organizzativo e di misure tecniche adeguate alla prevenzione di possibili violazioni in materia di trattamento dei dati personali. Il Regolamento Privacy di UBI Factor, predisposto nell ambito dell attività del Progetto GDPR e redatto sulla base del Regolamento Privacy di UBI Banca, costituisce il principale deliverable del cantiere Modello organizzativo e metodologie e delinea il modello organizzativo Privacy per la Società, rappresentando la sintesi delle scelte adottate da UBI Banca anche per le altre Società del Gruppo in termini di modello, ruoli, processi, metodologie e misure di sicurezza in materia di protezione dei dati personali. Con riferimento al principio di accountability, il GDPR, agli art 37-39, disciplina la designazione di un Responsabile della Protezione dei Dati (c.d. Data Protection Officer, di seguito anche DPO). La Società ha provveduto ad attribuire l incarico di Data Protection Officer di UBI Factor al dott. Andrea Carradori (già nominato DPO di UBI Banca). Il DPO riferisce direttamente al Titolare del trattamento dei Dati della Società UBI Factor (Consiglio di Amministrazione) per le attività di specifica competenza, così come richiesto dal Regolamento Europeo. Il D. Lgs. 25 maggio 2017, n. 90 che ha recepito la Direttiva 2015/849/UE ha introdotto talune novità in materia di prevenzione dell uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo di cui al D. Lgs. 21 novembre 2007, n L articolo 20 (Criteri per la determinazione della titolarità effettiva di clienti diversi dalle persone fisiche) del D. Lgs. 231/2007, così come novellato dal D. Lgs. n. 90/2017, individua i criteri da adottare per la identificazione del titolare effettivo. Secondo tale norma, il titolare effettivo coincide con la persona fisica o le persone fisiche cui, in ultima istanza, è attribuibile la proprietà diretta o indiretta dell ente ovvero il relativo controllo. Alla luce di quanto sopra, il titolare effettivo di UBI FACTOR è stato identificato nella persona del Direttore Generale. In materia di operazioni con controparti in conflitto di interesse, con l'obiettivo di normare in modo congiunto e omogeneo le tematiche rientranti nell'ambito conflitti di interesse, includendo le ipotesi di conflitto derivanti dal Regolamento Consob n /2010, dalle Disposizioni di Vigilanza 263 di Banca d Italia, dall Articolo 136 TUB e dalla disciplina Altri Soggetti Rilevanti, il Consiglio di Gestione ed il Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca hanno deliberato: 45

46 la Policy Unica in materia di operazioni con Parti Correlate ai sensi del Regolamento Consob n /2010, Soggetti Collegati ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza 263 di Banca d Italia, Personale Rilevante del Gruppo UBI, Soggetti Rilevanti ai sensi dell Articolo 136 TUB e Altri Soggetti Rilevanti il Regolamento di Gruppo in materia di operazioni con Parti Correlate ai sensi del Regolamento Consob n /2010, Soggetti Collegati ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza 263 di Banca d Italia, Personale Rilevante del Gruppo UBI, Soggetti Rilevanti ai sensi dell Articolo 136 TUB e Altri Soggetti Rilevanti In relazione alla normativa in tema di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008), la Società ha posto in essere gli adempimenti richiesti. Si è provveduto all osservanza di quanto previsto dalla normativa in tema di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, di operazioni con parti correlate e di interessi degli Amministratori, secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 24. In coordinamento con la Capogruppo, la Società adempie alle prescrizioni di legge in merito alla corretta tenuta del Registro delle Persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate istituito da UBI Banca ai sensi dell art. 115-bis T.U.F. La Società adotta la procedura di Conservazione Digitale Sostitutiva disciplinata da specifiche disposizioni di legge (D.Lgs. 20 febbraio 2004, n. 52; D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e successive norme tecniche specifiche) del Libro Giornale, dei Sezionali sottosistemi gestionali e del Libro Inventari. Le relative attività sono svolte e presidiate da UBI Sistemi e Servizi, in forza di specifico mandato. Aspetti fiscali, sintesi delle novità intervenute in corso di anno Nel corso dell anno 2018 vi sono state diverse novità in materia fiscale. Tra queste, quelle meritevoli di segnalazione sono le seguenti. Legge 30 dicembre 2018, n. 145 Bilancio di previsione dello Stato per l anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio (cd. Legge di Bilancio 2019 ) Tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2019 devono essere segnalate le seguenti: - aliquote IVA: sono stati rimodulati i previsti aumenti delle aliquote IVA ordinaria (22%) e ridotta (10%) e sono stati bloccati gli effetti per il solo anno In dipendenza della Legge di Bilancio 2019 l aliquota IVA ordinaria passa al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel L aliquota ridotta aumenta al 13% a far tempo dall anno 2020; - deducibilità prima iscrizione IFRS9: la deducibilità delle rettifiche sui crediti verso la clientela iscritte in bilancio in sede di prima adozione del principio contabile IFRS9 viene ripartita su 10 esercizi anzichè essere integralmente imputata al reddito imponibile dell anno 2018; - deducibilità svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela: viene differita all anno 2026 la deduzione originariamente prevista per l anno 2018 (10%) della quota delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela iscritte antecedentemente al 2015; 46

47 - ammortamento dell avviamento e di altre attività immateriali: la deducibilità delle quote non dedotte al 31 dicembre 2017 dell avviamento e di altre attività immateriali che hanno dato luogo all iscrizione di imposte differite attive qualificate viene rimodulata in base a specifiche percentuali (antecedentemente alle modifiche normative, la deduzione avveniva in misura di 1/18 o 1/10 - a seconda dei casi - del costo sostenuto); - abrogazione dell ACE: l agevolazione denominata aiuto alla crescita economica viene abolita a far tempo dall anno 2019; - tributi locali: passa dal 20% al 40% la percentuale di deducibilità a fini IRES/IRPEF dell IMU dovuta sugli immobili strumentali e vengono apportate alcune modifiche alla disciplina di taluni tributi locali (IMU, TASI e TARI);web tax: viene istituita l imposta sui servizi digitali, riferita ai soggetti che prestano taluni servizi digitali e che hanno un ammontare complessivo di ricavi pari o superiore a 750 milioni di euro (di cui almeno 5,5 milioni di euro realizzati nel territorio italiano per prestazione dei suddetti servizi digitali). L imposta si applica con aliquota del 3% sui ricavi (al lordo dei costi) e viene versata su base trimestrale. Le modalità attuative della nuova imposta saranno fissate da un decreto attuativo da emanarsi entro il 30 aprile 2019: la nuova imposta troverà applicazione a far tempo dal 60simo giorno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto stesso;superammortamento e iperammortamento: la Legge di Bilancio 2019 non contiene alcuna proroga delle misure di incentivo per gli investimenti in beni strumentali (cd. superammortamento ) mentre vengono rimodulate e prorogate le misure in favore dei processi di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese in chiave Industria 4.0 (c.d. iper ammortamento ); - PIR: vengono modificati i criteri di asset allocation che i piani di risparmio a lungo termine costituiti a decorrere dal 1. gennaio 2019 devono rispettate per poter godere del particolare regime di esenzione fiscale. In particolare, sarà necessario investire almeno il 3,5% delle somme versate in strumenti finanziari emessi da piccole e medie imprese, ammessi alla negoziazione su sistemi multilaterali di negoziazione e almeno il 3,5% in azioni o quote di fondi italiani per il Venture Capital. - efficienza energetica e bonus verde: è stata confermata per tutto il 2018 la detrazione IRES/IRPEF delle spese sostenute per interventi di efficienza energetica degli edifici, ristrutturazione edilizia e per l acquisto di mobili. Inoltre, viene prorogata la detrazione fiscale per gli interventi di sistemazione a verde; - aumento IRES per il Terzo Settore: per alcuni enti che svolgono attività sociali, culturali e attività con fini solidaristici l IRES passa dal 12% al 24% a far tempo dall esercizio E stata annunciata l intenzione del Governo di cancellare in via normativa l aumento in questione con ritorno all aliquota agevolata del 12%. Legge 17 dicembre 2018, n. 136 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 23 ottobre 2018, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria 47

48 La Legge 17 dicembre 2018, n. 136 contiene diverse disposizioni di carattere fiscale. Tra queste devono essere segnalate le varie possibilità di definizione delle contestazioni in essere con l Amministrazione Finanziaria, le semplificazioni apportate alla procedura di fatturazione elettronica e le semplificazioni in materia di fatturazione, registrazione delle fatture emesse e ricevute e di detrazione dell IVA. Per quanto specificamente attiene la definizione delle contestazioni fiscali, è opportuno menzionare le seguenti possibilità: - definizione dei processi verbali di constatazione notificati entro il 24 ottobre 2018 dietro pagamento della sola imposta senza corresponsione di interessi e sanzioni qualora alla data in questione non siano stati già notificati avvisi di accertamento o inviti al contraddittorio; - definizione agevolata dei carichi affidati all agente della riscossione dal 1. gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 con stralcio dei debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010; - definizione agevolata delle controversie tributarie (in cui è parte l Agenzia delle Entrate) pendenti in ogni stato e grado del giudizio che possono essere definite con il pagamento di un ammontare variabile tra il 5% ed il 100% del valore della controversia, a seconda dei gradi di giudizio e dell esito. Nel caso di giudizi pendenti avanti la Corte di Cassazione alla data del 19 dicembre 2018 con vittoria del contribuente sia in primo sia in secondo grado, il costo della definizione agevolata è pari al 5% del valore della controversia. Decreto Legislativo 29 novembre 2018, n. 142 Attuazione della Direttiva (UE) 2016/1164 del Consiglio, del 12 luglio 2016, recante norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno e come modificata dalla direttiva (UE) 2017/952 del Consiglio del 29 maggio 2017, recante modifica della Direttiva (UE) 2016/1164 relativamente ai disallineamenti da ibridi con i paesi terzi Il Decreto Legislativo 29 novembre 2018 n. 142 (in attuazione delle direttive ATAD 1 e 2), introduce diverse novità di carattere fiscale. Tra le misure più rilevanti devono essre segnalate: - deducibilità degli interessi passivi per soggetti diversi da banche e intermediari finanziari: vengono modificate le norme in questione, basate sul 30% del reddito operativo lordo che dovrà essere determinato in base a criteri fiscali anziché contabili. Tra le altre novità, i limiti di deducibilità sono estesi anche agli interessi passivi capitalizzati ad incremento del costo del bene e agli interessi di natura commerciale. Rimangono in ogni caso integralmente deducibili gli interessi passivi sostenuti per specifici finanziamenti volti alla realizzazione di progetti infrastrutturali pubblici a lungo termine puntualmente individuati dalla norma; - exit tax / entry tax: viene modificato il regime della tassazione dei trasferimenti transfrontalieri delle imprese e delle relative disposizioni che regolano la valorizzazione fiscale dei beni e diritti in entrata/uscita dall ordinamento tributario italiano. La novità di assoluto rilievo è rappresentata dalla sostituzione del criterio del valore normale da utilizzare come riferimento con il concetto di valore di mercato da determinarsi secondo le linee guida emanate in materia di prezzi di trasferimento; 48

49 - CFC: viene modificato l attuale regime CFC che, nell ottica di contrastare i fenomeni di evasione ed elusione internazionale prevede la tassazione per trasparenza in capo al socio residente in Italia, dei redditi realizzati dalle sue controllate estere domiciliate in Stati con regime fiscale privilegiato, indipendentemente dalla effettiva percezione degli stessi. In base alle modifiche normative, viene superato l approccio basato su black list e livello nominale di tassazione con conseguente introduzione di nuovi requisiti nonchè l estensione delle disposizioni anche alle stabili organizzazioni; - dividendi e plusvalenze: vengono introdotti nuovi criteri per l individuazione dei Paesi a fiscalità privilegiata; - disallineamenti da ibridi: viene introdotta ex novo una specifica disciplina volta a contrastare gli schemi di pianificazione fiscale aggressiva che sfruttano i disallineamenti esistenti tra le varie giurisdizioni transazionali in merito alla caratterizzazione/qualificazione di uno stesso fenomeno (strumento finanziario, entità o trasferimento ibrido). - definizione di intermediari finanziari - vengono definite in maniera univoca le nozioni di intermediari finanziari, di società di partecipazione finanziaria e società di partecipazione non finanziaria richiamate in più occasioni nell ordinamento tributario vigente. Fatta salva l applicazione di specifici regimi transitori le disposizioni in materi di interessi passivi, exit tax e entry tax, CFC, dividendi e plusvalenze nonché intermediari finanziari si applicano a decorre dal periodo d imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018 e per dividendi e plusvalenze anche agli utili distribuiti nel medesimo periodo d imposta. Le disposizioni in materia di disallineamenti da ibridi si applicheranno, invece, a decorrere dal periodo d imposta 2020 salvo casi particolari. Decreto Legislativo n. 60 del 18 maggio 2018 in attuazione della Direttiva 2016/2258/UE Il Decreto Legislativo n. 60 del 18 maggio 2018 (in attuazione della Direttiva 2016/2258/UE) prevede che in sede di verifica fiscale l Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza possano avere accesso ai documenti, dati e informazioni raccolti dalle banche e dagli altri intermediari nell espletamento dei propri obblighi di adeguata verifica della clientela a fini antiriciclaggio. Le nuove disposizioni si applicano agli accessi dell autorità fiscale effettuati a far tempo dal 1 gennaio Direttiva Unione Europea n. 2018/822 (c.d. DAC 6 ) In data 25 maggio 2018 il Consiglio dell Unione Europea ha adottato in via definitiva la Direttiva DAC 6 (Directive on Administrative Cooperation) sullo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale. La Direttiva DAC 6 introduce un nuovo obbligo di segnalazione di informazioni alle autorità fiscali da parte di intermediari (tra cui le banche), qualora coinvolti in elaborazione, commercializzazione, organizzazione o gestione di schemi di pianificazione fiscale aggressiva transnazionale. 49

50 Tra gli schemi in questione rientrano anche quelli volti ad aggirare gli obblighi di segnalazione previsti dalla normativa CRS (Common Reporting Standard) e l utilizzo di strutture opache offshore per schermare i beneficiari effettivi di uno specifico provento. La mancata comunicazione da parte degli intermediari sarà passibile di sanzioni, che verranno stabilite dai singoli Stati Membri in sede di recepimento della Direttiva DAC 6. La Direttiva DAC 6 dovrà essere recepita dagli Stati Membri entro il 31 dicembre 2019 ed essere applicata a far tempo dal 1 luglio Vi è poi una particolarità che riguarda, inter alia, le banche: queste saranno soggette ad un obbligo di comunicazione entro il 31 agosto 2020 dei meccanismi transfrontalieri in essere a far tempo dal 25 giugno Sono in corso di valutazione gli impatti per il Gruppo UBI Banca derivanti dall introduzione di tale Direttiva. Decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze del 10 gennaio 2018 in tema di IFRS 9 In data 24 gennaio 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il Decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze del 10 gennaio 2018 contenente disposizioni di coordinamento tra il principio contabile internazionale denominato International Financial Reporting Standard 9 e le regole di determinazione della base imponibile dell imposta sul reddito delle società (IRES) e dell imposta regionale sul valore della produzione (IRAP). Le disposizioni contenute nel Decreto sono state parzialmente modificate dalla Legge di Bilancio Le disposizioni del Decreto sono di grande interesse per le Società del Gruppo UBI Banca, le quali sono tenute a rappresentare nel proprio bilancio gli effetti dell introduzione del nuovo principio contabile e fornire importanti indicazioni in tema di implicazioni fiscali connesse a crediti e strumenti finanziari. Decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze del 6 aprile 2018 contenente le disposizioni attuative del c.d. Gruppo IVA In data 18 aprile 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il Decreto Ministeriale del 6 aprile 2018 con le disposizioni attuative in materia di Gruppo IVA, che é operativo a far tempo dal 1 gennaio Il Decreto disciplina i seguenti aspetti del Gruppo IVA: - costituzione; - diritti e obblighi; - fatturazione e certificazione dei corrispettivi; - registrazioni, liquidazioni ed effettuazione dei versamenti; - comunicazioni periodiche e dichiarazione annuale; - rimborsi IVA. Il Decreto prevede che al Gruppo IVA venga attribuito un proprio numero di partita IVA, che dovrà essere riportato in ogni dichiarazione, comunicazione o altro atto inerente il Gruppo. 50

51 Per effetto del Gruppo IVA, sono irrilevanti ai fini IVA le operazioni infragruppo (sia le cessioni di beni che le prestazioni di servizi) che intercorrono tra i partecipanti al gruppo IVA, in quanto si tratta di operazioni interne all unico soggetto passivo di nuova formazione (eccezione a questo principio è costituita dalle operazioni intercorse tra comparti diversi del gruppo IVA - cd. attività separate - per cui si applicano delle regole particolari). Di converso, le operazioni effettuate verso terzi da qualsiasi partecipante al gruppo si considerano effettuate ai fini IVA dal gruppo IVA e non dai singoli partecipanti, mentre le operazioni effettuate da terzi nei confronti di qualsiasi partecipante al gruppo si considerano effettuate ai fini IVA nei confronti del gruppo IVA e non dei singoli partecipanti. Il Decreto è di forte interesse per il Gruppo UBI, dato che dal 1. gennaio 2019 le seguenti società del gruppo UBI: - UBI Banca S.p.A.; - UBI Sistemi e Servizi S.C.p.A.; - Prestitalia S.p.A.; - IW Bank S.p.A.; - Pramerica SGR S.p.A.; - UBI Leasing S.p.A.; - Unione di Banche Italiane per il Factoring UBI Factor S.p.A.; - BPB Immobiliare S.r.l.; - Kedomus S.r.l.; - UBI Academy S.C. a r.l.; - BancAssurance Popolari S.p.A.; - BancAssurance Popolari Danni S.p.A.; - Mecenate S.r.l.; - Centrobanca Sviluppo Impresa S.p.A.; - UBI Finance S.r.l.; - UBI Finance CB 2 S.r.l. compongono il Gruppo IVA UBI con partita IVA Decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze del 14 maggio 2018 contenente le linee guida per l applicazione delle disposizioni in tema di transfer pricing e Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate del 30 maggio 2018 In data 23 maggio 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il Decreto Ministeriale del 14 maggio 2018 contenente le linee guida per l applicazione delle disposizioni in tema di riconoscimento in Italia di una rettifica in diminuzione del reddito imponibile italiano a diretta conseguenza di una rettifica in aumento (definitiva e conforme al principio di libera concorrenza) effettuata da uno Stato in applicazione delle disposizioni relative all accertamento sul transfer pricing. Le modalità attuative sono state successivamente precisate dal Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate del 30 maggio 51

52 2018. Le disposizioni in questione si applicano esclusivamente a rettifiche apportate da autorità fiscali di Stati con cui l Italia ha in essere uno scambio di informazioni. Legge 9 agosto 2018 n. 96 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, recante disposizioni urgenti per la dignita' dei lavoratori e delle imprese (c.d. Decreto Dignità ) La Legge 9 agosto n. 96 (c.d. Decreto Dignità ) contiene prevalentemente misure riguardanti il lavoro. Tra le novità fiscali introdotte dal Decreto deve essere segnalata l abolizione del regime dello split payment alle fatture emesse, tra l altro, da professionisti. 52

53 La gestione dei rischi L attività svolta da UBI Factor è connessa principalmente all erogazione di finanziamenti a fronte di cessione di crediti autoliquidanti ed è esposta a diverse tipologie di rischio, la cui definizione è condivisa all interno del Gruppo UBI Banca. Si evidenzia che le modalità di misurazione dei rischi sono oggetto di progressivo e continuo affinamento, in coerenza all accentramento delle funzioni di controllo di secondo livello presso le strutture che riportano al Chief Risk Officer del Gruppo UBI e ad UBI Compliance. Permane in Società la figura del Referente Risk Management, Compliance e Antiriciclaggio, nell ambito del Servizio Controllo Rischi, a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione. Passando agli approfondimenti sui singoli rischi, con riferimento al rischio di credito, i criteri seguiti per la definizione delle categorie di portafoglio e per lo stanziamento di fondi analitici sono disciplinati dal vigente Regolamento Fidi di UBI Factor, il cui contenuto è allineato a quanto previsto dalla normativa di Gruppo in materia e sistematicamente aggiornato. A seguito dell approvazione in data 13/11/2018 da parte del Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca del Regolamento di classificazione e valutazione analitica dei crediti non-performing e del Regolamento concessioni ed esposizioni forborne, sono in corso di pianificazione le attività di adeguamento, la cui conclusione è prevista per il primo semestre L elaborazione della svalutazione collettiva è di competenza della struttura del CRO di Capogruppo Area Credit Risk Management di UBI dal primo trimestre del Le modalità di stima del relativo fondo adottate da Capogruppo sono basate su un processo automatizzato di estrazione che replica l estrattore di Vigilanza, opportunamente rivisto ai fini della conformità agli IFRS 9, che, come per le elaborazioni non automatizzate gestite in precedenza da UBI Factor, si basa sulle seguenti tre grandezze: il portafoglio in bonis alla data di riferimento, quale espressione della cosiddetta Exposure At Default (EAD), costruito in funzione delle controparti a rischio identificate in relazione alla tipologia di operazione e raggruppate per macro comparti; tasso di decadimento associato ad ogni singolo cluster nel quale viene identificato il portafoglio in bonis: si tratta di una grandezza evocativa della Probability of Default (PD) calcolata convenzionalmente come la media ponderata degli ultimi tassi di decadimento trimestrali disponibili e riproporzionata linearmente su base annua; Loss Given Default (LGD): si tratta di una grandezza evocativa della percentuale di perdita di credito su una controparte in default; eccezion fatta per il comparto relativo alla Pubblica Amministrazione (per il quale viene stimato il tasso in funzione degli accadimenti in UBI Factor nell ambito di una profondità storica di 4 anni) viene utilizzato un tasso flat regolamentare. In merito alla quantificazione del requisito patrimoniale per il rischio di credito, UBI Factor al momento non rientra nel perimetro delle Società incluse nel piano di roll-out per l adozione di metodologie interne (cosiddette IRB); conseguentemente la Società si avvale di quanto previsto dal cosiddetto approccio standard. In relazione al rischio operativo, UBI Factor si è dotata di un sistema di presidi nell ambito di un proprio Modello organizzativo configurato nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di Gruppo in materia. 53

54 L attività di Loss Data Collection, finalizzata al censimento delle perdite operative subite dalla Società, viene svolta nel rispetto della Policy e del Regolamento attuativo del Gruppo UBI e così pure l aggiornamento in materia di Risk Assessment, finalizzato alla stima delle perdite operative prospettiche e all individuazione di eventuali significativi interventi di mitigazione. In merito alla quantificazione del requisito patrimoniale per i rischi operativi, attualmente UBI Factor utilizza l approccio standard (Traditional Standardized Approach - TSA) ai sensi del Regolamento 2013/575/UE (CRR). Nel corso del 2016, il piano di attività definito dalla Capogruppo per il passaggio all utilizzo dei metodi avanzati (Advanced Measurement Approaches AMA), in accordo con le Autorità di Vigilanza, era stato posticipato al 2018 in attesa del framework normativo di riferimento 17. In seguito all acquisizione delle Nuove Banche (Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova CariChieti 18 ) si è resa necessaria l estensione del modello AMA anche su tale perimetro ed è stata valutata la riconduzione della validazione ad un unico iter autorizzativo. Pertanto, si è convenuta la rimodulazione del piano di roll out con l obiettivo di prima segnalazione AMA nel 2019 sul perimetro Società prodotto e Nuove Banche. Stante le interazioni con l Autorità di Vigilanza avvenute nei mesi di ottobre e novembre 2018, nonché la bassa priorità attribuita dalla BCE alla validazione delle richieste sopracitate, il Gruppo UBI ha valutato di posticipare la richiesta di estensione del modello interno alle Società Prodotto e alle ex Nuove Banche con data di prima segnalazione AMA al A completamento dei rischi di primo pilastro, il rischio di mercato non presenta al momento per UBI Factor un significativo grado di rilevanza, essendo riconducibile integralmente a variazioni inattese dei tassi di cambio, mitigato da disposizioni operative che stabiliscono che le operazioni in valuta estera devono essere coperte con provvista di pari divisa e scadenza. La posizione netta aperta in cambi al 31 dicembre 2018 è pari allo 0,19% dei Fondi Propri (quindi sotto la soglia del 2,0%, limite previsto dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale) e, conseguentemente, non ha comportato una specifica dotazione patrimoniale a copertura del rischio in argomento. Con riferimento ad altri rischi (per i quali non è previsto al momento uno specifico requisito patrimoniale) si segnalano le seguenti evidenze: rischio di non conformità (compliance) alle norme di auto ed etero regolamentazione: il presidio è garantito in modo accentrato da UBI Compliance. Nel corso del 2018 è continuata l attività di estensione a UBI Factor di metodologie comuni all interno del Gruppo per la valutazione del rischio in argomento e dell utilizzo di una piattaforma informatica comune al Gruppo UBI; con specifico riferimento al rispetto della normativa in tema di antiriciclaggio, nel corso del primo semestre 2018 è stato consolidato e rafforzato il presidio della Società sui processi di riferimento; rischio di concentrazione: la gestione del rischio in oggetto al momento non richiede l adozione di particolari modelli quantitativi condivisi con la Capogruppo, salvo pervenire ad una sempre 17 Il 4 marzo 2016, sulla base dei riscontri ottenuti dalla prima consultazione relativa alla revisione dello Standardised pproach (TSA) e tenendo conto dei limiti evidenziati dai modelli Advaced Measurement Approach (AMA), il Comitato di Basilea ha pubblicato un nuovo documento di consultazione che prevede l introduzione di un unico approccio metodologico (Standardised Measurement Approach - SMA) per il calcolo del requisito patrimoniale per i rischi operativi, in sostituzione dei tre attuali (Base, Standard e Avanzato). 18 Successivamente, rispettivamente, ridenominate in Banca Adriatica, Banca Tirrenica e Banca Teatina. 54

55 maggiore integrazione informatica tra l anagrafe residente nel sistema informativo di UBI Factor e l analogo ambiente disponibile sul portale di Capogruppo (obiettivo di allineamento in automatico dei due ambienti) per la consultazione delle controparti comuni; il patrimonio informativo della Anagrafe di Gruppo è comunque accessibile al Personale di UBI Factor; rischio reputazionale: non sono ravvisabili eventi tali da segnalare un grado di rilevanza significativo; l ambito è peraltro pressoché integralmente connesso alla gestione dei reclami pervenuti dalla clientela che, per numerosità (n. 4 nel corso del 2018) e contenuto, sono gestiti dalla Società senza particolari criticità, nel rispetto delle linee guida definite da Capogruppo; rischio verso soggetti collegati: il Regolamento per la Disciplina delle operazioni con soggetti collegati del Gruppo UBI è stato oggetto di aggiornamento a gennaio 2017 da parte della Capogruppo, nell ambito del progetto di Gruppo Stabilizzazione del processo di gestione dell operatività dei Soggetti Collegati e delle Parti Correlate. Nel 2018 sono è stato recepito il nuovo Quaderno Normativo Soggetti Collegati, sulla base delle linee guida impartite da Capogruppo. 55

56 Principali rischi ed incertezze a cui è esposta la Società Si riporta di seguito la Relazione su rischi e incertezze a dicembre 2018, ai sensi dei disposti dell art. 154-bis del Testo Unico della Finanza. RISCHIO DEFINIZIONE PRESENZA COMMENTO AL RISCHIO RISCHIO DI CREDITO Rischio di subire perdite derivanti dall inadempienza di una controparte nei confronti della quale esiste un esposizione creditizia. E incluso il rischio di controparte, ossia il rischio che la controparte di un operazione risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari di un operazione. Nell ambito del rischio di credito va considerata l esposizione al rischio paese (rischio di perdite causate da eventi che si verificano in un paese diverso dall Italia 19 ) e al rischio di trasferimento (rischio che una banca, esposta nei confronti di un soggetto che si finanzia in una valuta diversa da quella in cui percepisce le sue principali fonti di reddito, realizzi delle perdite dovute alle difficoltà del debitore di convertire la propria valuta nella valuta in cui è denominata l esposizione). Media Lo specifico impianto regolamentare del Gruppo e della Società indirizza ogni fase del processo del credito nel monitoraggio delle controparti, al fine di mitigarne i relativi rischi. Inoltre, come ulteriore presidio del rischio in analisi, è operativa in staff al responsabile dell Area Crediti la Funzione Presidio e Monitoraggio della Qualità del Credito. Il conteggio della collettiva è accentrato in ambito CRO di Capogruppo. Al 31 dicembre 2018, il rapporto tra crediti dubbi/stage 3 e crediti totali si attesta a circa il 10,20% in termini di esposizione lorda ed al 8,41% in termini di esposizione netta. Tali crediti sono caratterizzati da numerose cause passive, il cui iter è incerto e aleatorio. La parte prevalente dei crediti dubbi è riconducibile ai debitori USL di Lazio e Abruzzo rivenienti da operatività non più effettuata e gestita in run off. Quanto al rischio Paese, a seguito delle note vicende, è stata posta, in stretto coordinamento con la Capogruppo, sotto particolare osservazione l'operatività con la Turchia, che, allo stato, non ha presentato anomalie. Ai fini di Vigilanza, in attesa di condividere con la Capogruppo un sistema di rating interno, la Società si avvale del metodo standardizzato. RISCHIO OPERATIVO Rischio di subire perdite derivanti dall inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. È compreso il rischio legale, definito come il rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie. In quest ambito va valutato anche il rischio informatico, definito come il rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione e di quote di mercato in relazione all utilizzo di tecnologia dell informazione e della comunicazione (ICT) oltre che il rischio di condotta, definito come il rischio di incorrere in perdite economiche derivanti da violazione di leggi da azioni e/o omissioni intenzionali o negligenti. Media Nei primi due trimestri 2018 non sono stati rilevati eventi di impatto superiore alla soglia di attenzione ( Euro). Pertanto, in conformità a quanto previsto dal Regolamento attuativo dalla Policy a presidio dei Rischi Operativi ed Informatici, alla data di analisi non si segnala la necessità di attivare interventi di mitigazione aggiuntivi Il dato medio registrato dal rapporto tra Perdite Operative e Margine di intermediazione nell ultimo triennio (0,09%) è inferiore sia al valore registrato a livello di gruppo (0,97%) sia a livello di sistema DIPO- ABI (0,75%). La prima segnalazione sui rischi operativi con sistemi interni di tipo AMA (già prevista nel 2016) verrà riprogrammata secondo modalità e tempistiche che saranno concordate a livello di Gruppo con le Autorità competenti. Si ricorda, infine, che UBI Factor ha recentemente avviato un assessment del proprio modello operativo - denominato "Progetto WHO" -, finalizzato ad individuare possibili aree di miglioramento e ad avviare un processo di trasformazione che consenta di 19 Il concetto di rischio paese è riferito a tutte le esposizioni indipendentemente dalla natura delle controparti, siano esse persone fisiche, imprese, banche o amministrazioni pubbliche. Nella misurazione/valutazione del rischio paese si deve essere consapevoli che il deterioramento del rischio di credito all interno di un paese può portare al mancato adempimento di numerosi contratti anche quando ciò non è collegato a specifiche restrizioni imposte dai Governi; in altri termini, il rischio paese può essere ricondotto alla possibilità che eventi di natura politica e/o economica si riflettano sulla qualità dei finanziamenti 56

57 RISCHIO DEFINIZIONE PRESENZA COMMENTO AL RISCHIO RISCHIO DI CONCENTRAZIONE RISCHIO DI TASSO D INTERESSE Rischio derivante da esposizioni verso controparti, incluse le controparti centrali, gruppi di controparti connesse e controparti operanti nel medesimo settore economico, nella medesima regione geografica o che esercitano la stessa attività o trattano la stessa merce, nonché dall applicazione di tecniche di attenuazione del rischio di credito, compresi, in particolare, i rischi derivanti da esposizioni indirette, come, ad esempio, nei confronti di singoli fornitori di garanzie. Il rischio di concentrazione può essere distinto in due sottotipi: rischio di concentrazione per singole controparti o gruppi di clienti connessi (single name concentration risk) e rischio di concentrazione settoriale (sector concentration risk). Rischio attuale o prospettico di una variazione del margine di interesse e del valore economico della società, a seguito di variazioni inattese dei tassi d interesse che impattano il portafoglio bancario. Media Bassa cogliere le opportunità offerte dal mercato e di rispondere con efficacia all aumento del livello di competizione. Per la stima del rischio in oggetto la Società riceve da Capogruppo le evidenze di accordato/utilizzato per le controparti comuni (Anagrafe di Gruppo) e flussi periodici per i limiti operativi deliberati da quest ultima. Le peculiarità presenti riconducibili a questo rischio sono relative ad operazioni storiche con controparti cedenti le AUSL/ ASL appartenenti alla Regione Lazio. Al 30 novembre 2018, il principale gruppo economico nei confronti del quale UBI Factor è esposta è il Gruppo Giovanni Agnelli B.V. (RWA pari ad EUR 126 mln.), mentre il principale settore produttivo è "commercio all'ingrosso e al dettaglio" (RWA pari ad EUR 131 mln.). La bassa rilevanza di questo rischio è determinata dalle specificità del business societario, con attivo costituito da impieghi rappresentati da crediti verso clienti le cui scadenze (mediamente a breve) sono ben monitorate e non soggette a variazioni impreviste. approvvigionamento delle fonti costruito sulla base del profilo degli impieghi (che hanno per lo più una scadenza media a breve). La gestione finanziaria punta al bilanciamento fra impieghi e raccolta,senza obiettivi di tipo speculativo: le politiche di adeguamento delle condizioni applicate sono in funzione dell andamento del mercato monetario e condivise con Capogruppo. RISCHIO DI BUSINESS RISCHIO DI LIQUIDITA RISCHIO DI REPUTAZIONE Rischio di variazioni avverse e inattese degli utili/margini rispetto ai dati previsti, legati a volatilità dei volumi dovuta a pressioni competitive e situazioni di mercato. Rischio di inadempimento ai propri impegni di pagamento che può essere causato da incapacità di reperire fondi o di reperirli a costi superiori a quelli di mercato (funding liquidity risk) o dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (market liquidity risk) incorrendo in perdite in conto capitale. In questo ambito va considerato anche il rischio di liquidità a medio/lungo termine (strutturale), derivante da uno squilibrio tra le fonti di finanziamento ed impiego. Rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell immagine della Società da parte dei clienti, Media Bassa Bassa Il monitoraggio del rischio in questione viene effettuato presso la Capogruppo, che si avvale di modelli di Gap analysis e di Sensitivity analysis a livello consolidato. La gestione di tale tipologia di rischio tiene conto anche delle indicazioni fornite dalla Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca. Gli obiettivi commerciali prevedono la contribuzione alla promozione dell offerta della Società da parte delle strutture commerciali del Gruppo, le cui attività non sono governate da UBI Factor, in un contesto caratterizzato da una forte concorrenza degli altri intermediari operanti nel comparto. Si segnala che, nell'anno 2019, in coerenza con le strategie complessive di Gruppo, è prevista una importante integrazione del target di clientela della società, con una crescente importanza attribuita al settore delle medie imprese. La raccolta della Società è nell ambito del Gruppo con approvvigionamento coerente con i fabbisogni, a condizioni di mercato. Sul monitoraggio delle fonti di approvvigionamento la Capogruppo produce consuntivazioni settimanali e preavvisi nel caso di sconfini rispetto alle soglie di early warning. La Società si coordina con Capogruppo nella politica d impiego in rapporto alla raccolta disponibile, anche in aderenza alle policy di equilibrio strutturale definite dalla Capogruppo stessa. Non sono individuabili fatti o circostanze che rilevano in quest ambito. 57

58 RISCHIO DEFINIZIONE PRESENZA COMMENTO AL RISCHIO RISCHIO RESIDUO RISCHIO STRATEGICO RISCHIO DI COMPLIANCE O DI NON CONFORMITÀ ATTIVITA di RISCHIO VERSO SOGGETTI COLLEGATI RISCHIO DI LEVA FINANZIARIA ECCESSIVA RISCHIO MODELLO controparti, azionisti della Società, investitori o autorità di vigilanza. Rischio che le tecniche riconosciute per l attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla banca risultino meno efficaci del previsto. Rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo. Rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti) ovvero di autoregolamentazione (es. statuti, codici di condotta, codici di autodisciplina). Nell ambito del rischio di non conformità, sono monitorati anche i rischi connessi alle emissioni di obbligazioni bancarie garantite. Nell ambito del rischio di compliance va valutato il rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo inteso come il rischio di venire a contatto con fenomeni criminali quali il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo che, anche in virtù della loro possibile dimensione transnazionale, costituiscono una grave minaccia per l economia legale e possono determinare effetti destabilizzanti soprattutto per il sistema bancario e finanziario. Rischio che origina dal fatto che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della banca possa compromettere l oggettività e l imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, di esposizione della banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, e di potenziali danni per depositanti e per azionisti. Rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato, rispetto alla dotazione di mezzi propri, renda la banca vulnerabile rendendo necessaria l adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore anche sulle restanti attività. Rischio correlato al malfunzionamento, all inadeguata calibrazione o all utilizzo inappropriato dei sistemi interni di misurazione dei rischi, che possono potenzialmente portare alla sottostima dei requisiti patrimoniali e/o a perdite derivanti dall utilizzo improprio dei risultati nei processi decisionali. Bassa Bassa Media Bassa Bassa Bassa Premesso che la società si avvale della metodologia standard, non si sono verificate perdite di questa natura e si ritiene che gli strumenti utilizzati per il monitoraggio del rischio di credito siano complessivamente adeguati. Sono sostanzialmente assenti i rischi strategici: la tipologia di business gestito è stabile e lo sviluppo delle strategie societarie e delle politiche commerciali è senza soluzione di continuità ed in coerenza alle strategie complessive di Gruppo. Si richiama, comunque, quanto detto nella sezione dedicata al "rischio di business" a proposito delle strategie commerciali per il La conformità è presidiata da strutture specialistiche di Capogruppo, le quali ne garantiscono l adeguatezza. Sono in corso specifici progetti in tema usura, anatocismo e trasparenza e relativamente alla filiale polacca. Si ricorda, comunque, anche il già menzionato "Progetto WHO" L evidenza dei soggetti collegati è uno stato censito e visibile in anagrafe di Gruppo (con le motivazioni di assoggettamento) che alimenta la PEF e le altre applicazioni. Le evidenze sono manutenute dalle competenti funzioni di UBI, che trasmettono anche informative periodiche di aggiornamento. La dotazione di mezzi propri è determinata dalla Capogruppo, verso la quale è concentrato l indebitamento della Società. I modelli di gestione dei rischi sono indirizzati e gestiti da Capogruppo tramite strutture specializzate dedicate Individuazione delle principali incertezze Nr. DESCRIZIONE DELLE INCERTEZZE DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI CONSEGUENZE 1 Provisioning sui crediti nei confronti del Sistema Sanitario Come detto, il portafoglio di UBI Factor risente ancora dell elevata incidenza dei crediti nei confronti del Sistema Sanitario in particolare verso il Sistema Sanitario della Regione Lazio - all interno delle esposizioni non performing: al 31/12/2018 le esposizioni dirette o assistite da crediti verso Pubblica Amministrazione son il 99,6% delle esposizioni a sofferenza, 96,7% delle inadempienze probabili e 100,0% delle esposizioni scadute. 58

59 L attività di ricerca e sviluppo La Società non ha dato corso nell esercizio ad attività di Ricerca e Sviluppo. Informativa su azioni proprie e della controllante La Società non detiene, direttamente o indirettamente, azioni proprie o azioni dell impresa controllante. Durante l esercizio non sono state acquistate e/o alienate né azioni proprie né della società controllante, anche per tramite di società fiduciarie o per interposta persona. Direzione e coordinamento e rapporti con Società del Gruppo Ai sensi dell art bis comma 4 del Codice Civile, si rappresenta che, nell ambito dell attività di direzione e coordinamento posta in essere da UBI Banca S.p.A., nella propria qualità di Capogruppo, la Società ha potuto cogliere le sinergie derivanti dall appartenenza al Gruppo ed utilizzare le stesse per una migliore gestione e sviluppo del proprio business. I rapporti con la controllante UBI Banca e le società del Gruppo, prevalentemente di affidamento bancario, sono resi alle condizioni di mercato. Tali rapporti sono valutati anche sotto il profilo dei potenziali interessi degli Amministratori, ai sensi dell art del Codice Civile, nonché del Regolamento per la disciplina delle operazioni con parti correlate di UBI Banca S.p.A. e del Regolamento per la disciplina delle operazioni con Soggetti Collegati del Gruppo UBI. Le garanzie rilasciate da UBI Banca sono a copertura di grandi rischi su importanti debitori; per tali garanzie vengono riconosciute commissioni passive. Per gli altri servizi prestati dalla Capogruppo o dalle società del Gruppo, regolati da appositi contratti di service, vengono addebitati costi in base a quanto previsto dagli stessi contratti quadro per la fornitura di servizi tecnici e amministrativi, relativamente all erogazione delle seguenti attività, descritte nel rispettivo Catalogo dei servizi generali : - amministrazione e controllo di gestione; - pianificazione strategica, capital management e studi; - audit; - risorse umane; - ottimizzazione costi; - controllo rischi e rating; - controllo rischi di riciclaggio e rapporti con le autorità inquirenti; - compliance; - gestione ALM; - formazione; - servizi amministrativi e di supporto; 59

60 - acquisti; - information e communication technology; - sicurezza e continuità operativa; - servizi immobiliari; - servizi di assistenza. Le attività di risk management, antiriciclaggio, compliance, amministrazione e bilancio, pianificazione e controllo di gestione di UBI Factor risultano accentrate presso le competenti strutture della Capogruppo UBI Banca, a riporto del Chief Risk Officer, del Responsabile Compliance e del Chief Financial Officer. È attiva la convenzione di collaborazione commerciale con UBI Banca, finalizzata all acquisizione di operazioni di factoring, che prevede il riconoscimento di commissioni per operazioni effettuate. La Società partecipa al Consolidato Fiscale nell ambito del Gruppo UBI Banca. La natura delle componenti e degli importi viene esposta analiticamente nelle singole voci patrimoniali ed economiche nella Sezione - Operazioni con parti correlate della nota integrativa. Sedi secondarie La Società non ha sedi secondarie. Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell esercizio Si rileva che successivamente al 31 dicembre 2018, data di riferimento del bilancio, e fino al 5 febbraio 2019, data in cui il progetto di bilancio è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione alla presentazione all Assemblea, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presenti in bilancio. Operazioni atipiche o inusuali Non sono state poste in essere, né risultano in essere alla fine dell esercizio, operazioni atipiche o inusuali, per tali si intendono quelle estranee alla normale gestione d impresa e quelle in grado di incidere in modo significativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società. Evoluzione prevedibile della gestione Dal punto di vista dello sviluppo commerciale UBI Factor ipotizza un aumento dei volumi intermediati e degli impieghi alla clientela soprattutto sul canale Mid Corporate, in modo tale da consentire un miglioramento della redditività aziendale. Per quanto attiene il costo del credito, si proseguirà sulla strada del miglioramento della qualità dei crediti in essere, in particolar modo per i crediti del comparto Pubblica Amministrazione non core, anche valutando eventuali opportunità di mercato che si dovessero presentare nel corso dell anno. 60

61 Proposte all Assemblea Si propone di imputare la perdita d esercizio pari a Euro alla voce utili/perdite portate a nuovo. Milano, 5 febbraio 2019 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Egidio Tempini 61

62 SCHEMI DI BILANCIO 62

63 STATO PATRIMONIALE (Valori unità di Euro) Voci dell'attivo 31-dic dic-17 (riesposto) 10. Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche b) crediti verso società finanziarie c) crediti verso clientela Partecipazioni Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali a) correnti b) anticipate Altre attività TOTALE ATTIVO Voci del passivo e del patrimonio netto 31-dic dic-17 (riesposto) 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti Passività fiscali a) correnti Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate c) altri fondi per rischi e oneri Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve Riserve da valutazione ( ) ( ) 170. Utili (Perdite) d'esercizio (+/-) ( ) TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

64 CONTO ECONOMICO (Valori unità di Euro) 31-dic dic-18 Voci (riesposto) 10. Interessi attivi e proventi assimilati di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo Interessi passivi e oneri assimilati ( ) ( ) 30. MARGINE DI INTERESSE Commissioni attive Commissioni passive ( ) ( ) 60. COMMISSIONI NETTE ( ) ( ) 120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito: ( ) a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ( ) RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA Spese amministrative: ( ) ( ) a) spese per il personale ( ) ( ) b) altre spese amministrative ( ) ( ) 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri ( ) ( ) a) impegni e garanzie rilasciate b) altri accantonamenti netti ( ) ( ) 180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (17.194) (18.576) 190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (104) (1.795) 200. Altri proventi e oneri di gestione COSTI OPERATIVI ( ) ( ) 260. UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE ( ) Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente ( ) 280. UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE ( ) UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO ( )

65 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA COMPLESSIVA (Valori unità di Euro) Voci 31-dic dic-17 (riesposto) 10. Utile (Perdita) d'esercizio ( ) Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 70. Piani a benefici definiti (3.088) (19.208) 170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (3.088) (19.208) 180. Redditività complessiva (Voce ) ( )

66 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO (Valori unità di Euro) Esistenze al Modifica saldi di apertura Prospetto delle variazione del patrimonio netto al 31 dicembre 2017 Esistenze al Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Altre variazioni Redditività complessiva esercizio 2017 Patrimonio netto al Capitale Sovrapprezzo emissioni Riserve: ( ) a) di utili ( ) b) altre Riserve da valutazione ( ) - ( ) (19.208) ( ) Strumenti di capitale Azioni proprie - Utile (Perdita) di esercizio ( ) - ( ) Patrimonio Netto

67 Esistenze al Modifica saldi di apertura Prospetto delle variazione del patrimonio netto al 31 dicembre 2018 Esistenze al Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Altre variazioni Redditività complessiva esercizio 2018 Patrimonio netto al Capitale Sovrapprezzo emissioni Riserve: ( ) (22.431) a) di utili ( ) b) altre (22.431) Riserve da valutazione ( ) - ( ) (3.088) ( ) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio ( ) ( ) ( ) Patrimonio Netto ( ) (22.431) ( )

68 RENDICONTO FINANZIARIO (Metodo diretto) - (Valori unità di Euro) A. ATTIVITA' OPERATIVA 31-dic dic-17 (riesposto) 1. Gestione interessi attivi incassati (+) interessi passivi pagati (-) ( ) ( ) - dividendi e proventi simili (+) - commissioni nette (+/-) ( ) ( ) - spese per il personale (-) ( ) ( ) - altri costi (-) ( ) ( ) - altri ricavi (+) imposte e tasse (-) costi/ricavi relativi alle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie ( ) attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie designate al fair value - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ( ) altre attività ( ) 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie passività finanziarie valutate al costo ammotizzato passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie designate al fair value - altre passività ( ) Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A ( ) B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d'azienda 2. Liquidità assorbita da (12.135) - - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività materiali (12.135) - - acquisti di attività immateriali acquisti di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento B (12.135) - C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissione/acquisti di azioni proprie emissione/acquisto di strumenti di capitale (22.431) distribuzione dividendi e altre finalità - Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (22.431) LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO A+B+C ( ) RICONCILIAZIONE 31-dic (riesposto) Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio ( ) Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio

69 NOTA INTEGRATIVA 69

70 PARTE A POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il presente bilancio è stato redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS 20 emanati dall International Accounting Standards Board (IASB) e omologati alla data di redazione dello stesso, nonché alle relative interpretazioni dell International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2018, recepiti dal nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l opzione prevista dal Regolamento CE n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali. Il bilancio è stato altresì redatto in conformità a quanto previsto dalle disposizioni di Banca d Italia del 22 dicembre 2017 relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari. Non sono state effettuate deroghe all applicazione dei principi IAS/IFRS. Si veda, in proposito, l Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea riportato in chiusura della presente Parte A.1. I principi ivi elencati sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati e dell anno da cui diventano applicabili. Il bilancio, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto di variazione del patrimonio netto, Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sull andamento della gestione, soggetto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., rappresenta il bilancio separato di UBI Factor S.p.A., società del Gruppo Unione Banche Italiane. I Principi Contabili per la redazione del bilancio d esercizio 2018 differiscono da quelli adottati per la redazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2017, in relazione all entrata in vigore dei nuovi principi contabili: - IFRS 9 Strumenti Finanziari, che sostituisce, a far tempo dal 1 gennaio 2018, le previsioni dello IAS 39 Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione ; - IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti in sostituzione dei principi IAS 18 Ricavi e IAS 11 Lavori su ordinazione ; - le interpretazioni IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela, IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili, IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela e SIC 31 Ricavi Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria. Per quanto riguarda gli impatti derivanti dall adozione dell IFRS 9 si rimanda alla Premessa della presenta Relazione per la completa informativa sul processo di transizione dai vecchi principi contabili ai nuovi, mentre si segnala che l adozione dell IFRS 15 non ha avuto, per UBI Factor, impatti di prima applicazione. 1 Tali principi, nonché le relative interpretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato. Per completezza informativa si veda, in proposito, l Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea. 70

71 Sezione 2 Principi generali di redazione La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell ottica della continuità aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell informazione, nonché di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico dell esercizio, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa. Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono espresse in euro quale moneta di conto. I relativi arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d Italia. In ossequio alle previsioni della Comunicazione Banca d Italia del 30 ottobre 2018, contenente tra l altro taluni chiarimenti in merito alle modalità di compilazione di alcune tabelle di nota integrativa, relative alla dinamica delle esposizioni creditizie lorde e delle rettifiche di valore complessive, il Gruppo UBI: ha esposto le componenti economiche afferenti alla valutazione delle attività finanziarie, oggetto di cessione nel corso dell esercizio, rilevate dall inizio dell esercizio sino alla data dell eliminazione contabile, nella voce 130a. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo di: attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Conseguentemente, rispetto all informativa finanziaria periodica già pubblicata nel corso del 2018, il Gruppo UBI ha provveduto a riclassificare dalle sottovoci 100a. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e 100b. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, dove erano state in precedenza rilevate in linea con la prassi adottata dal sistema bancario, alle sottovoci 130a. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e 130b. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le suddette componenti economiche afferenti alla valutazione di attività finanziarie che erano state oggetto di cessione nel corso dell esercizio. Sono iscritte alle sottovoci 100a. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e 100b. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva le eventuali sole componenti economiche afferenti alla differenza tra il valore contabile alla data di eliminazione contabile e il corrispettivo ricevuto per la cessione; ha rappresentato i trasferimenti tra stadi di rischio/categorie di deterioramento in logica mono periodale, ovvero considerando esclusivamente i trasferimenti intervenuti tra la data di inizio dell esercizio e quella di riferimento del bilancio, pertanto senza l indicazione degli eventuali trasferimenti infrannuali intervenuti (c.d. logica multi periodale ). Conseguentemente, rispetto all informativa finanziaria periodica già pubblicata nel corso del 2018, nell ambito della quale era stata adottata la logica multi periodale, i trasferimenti presenti nella tabella relativa alla dinamica delle 71

72 esposizioni deteriorate lorde dei crediti per cassa verso clientela della Nota Integrativa sono stati determinati secondo tale nuova logica. Contenuto dei prospetti contabili Per quanto attiene la comparazione con i dati di Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2017 e con i dati di Conto Economico al 31 dicembre 2017, ai sensi del principio contabile IAS 1 Presentazione del bilancio si segnala che i dati in oggetto sono stati riesposti secondo i nuovi schemi di bilancio indicati nelle disposizioni di Banca d Italia relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari del 22 dicembre Si precisa inoltre che i dati patrimoniali ed economici al 31 dicembre 2018 non sono pienamente comparabili con quelli riferiti all esercizio 2017 in quanto questi ultimi sono stati determinati in applicazione del principio contabile IAS 39. Ai sensi del paragrafo del principio contabile IFRS 9, infatti, non è previsto l obbligo di rideterminazione dei dati riportati ai fini comparativi. Gli schemi dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico sono costituiti da voci, sottovoci e da ulteriori dettagli informativi (i di cui delle voci e sottovoci). Negli schemi predisposti in osservanza del provvedimento di Banca d Italia non sono riportate le voci che non presentano importi né per l esercizio né per quello precedente. Nel Conto Economico i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono indicati tra parentesi. La riesposizione delle voci dell attivo e del passivo dello schema patrimoniale pubblicato nel Bilancio al 31 dicembre 2017, al nuovo schema introdotto dalle istruzioni di Banca d Italia del 22 dicembre 2017, è stata effettuata, a parità di valori contabili ex IAS 39, nel rispetto del Business Model identificato da UBI Factor in applicazione del principio IFRS 9. Di seguito sono rappresentate le riesposizioni effettuate: IAS 39 IFRS 9 Schemi Banca d Italia Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari aggiornamento del 9 dicembre 2016 Schemi Banca d Italia Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari aggiornamento del 22 dicembre Debiti 10a. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: debiti 90. Altre passività (relativamente agli impegni a erogare finanziamenti e alle garanzie finanziarie rilasciate) 100a. Fondi per rischi e oneri: impegni e garanzie rilasciate IAS 39 IFRS 9 Schemi Banca d Italia Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari aggiornamento del 9 dicembre 2016 Schemi Banca d Italia Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari aggiornamento del 22 dicembre Crediti 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato La riesposizione delle voci di Conto economico dei periodi di raffronto al nuovo Schema è avvenuta secondo la modalità rappresentata nella tabella che segue, con riguardo alle voci maggiormente interessate dal nuovo principio contabile IFRS 9: 72

73 IAS 39 IFRS 9 Schemi Banca d Italia Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari aggiornamento del 9 dicembre a. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: crediti 100b. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie Schemi Banca d Italia Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari aggiornamento del 22 dicembre a. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 170a. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: impegni e garanzie rilasciate Principi contabili internazionali con applicazione successiva al 2018 Come già evidenziato nell informativa della Nota Integrativa al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017, in data 9 novembre 2017 è stato pubblicato il Regolamento (UE) n. 2017/1986 con il quale la Commissione Europea ha omologato l IFRS 16 Leasing 21, inteso a migliorare la rendicontazione contabile dei contratti di leasing. Tale principio sostituirà, a far tempo dal 1 gennaio 2019, l attuale IAS 17 Leasing 22. Per ulteriori dettagli si rimanda al successivo punto L IFRS 16 Leasing e il progetto del Gruppo UBI Banca. Ulteriormente: - in data 26 marzo 2018 è stato pubblicato il Regolamento (UE) n. 2018/498 mediante il quale la Commissione Europea ha omologato l Amendment to IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation che apporta talune marginali modifiche al principio IFRS 9 Strumenti Finanziari volte a specificare che gli strumenti che prevedono un rimborso anticipato potrebbero rispettare l SPPI test anche nel caso in cui la ragionevole compensazione addizionale, da corrispondere in caso di rimborso anticipato, configuri una compensazione negativa per l entità finanziatrice; - in data 24 ottobre 2018 è stato pubblicato il Regolamento (UE) n. 2018/1595 mediante il quale la Commissione Europea ha omologato l IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments con l obiettivo di precisare quali fattori considerare, a fronte di fenomeni di incertezza, nella contabilizzazione delle imposte sul reddito. 21 Pubblicato dallo IASB in data 13 gennaio Unitamente alle interpretazioni IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, SIC 15 Leasing operativo Incentivi e SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. 73

74 Principio (IAS/IFRS) Interpretazione (SIC/IFRIC) Modifiche Data di pubblicazione IFRS 14 Regulatory deferral accounts 30/01/2014 IFRS 10, IAS 28 Sale contribution of assets between an investor and its Associate or Joint Venture 11/09/2014 IFRS 17 Insurance Contracts 18/05/2017 IAS 28 Amendments to IAS 28: Long Term Interests in Associates and Joint Ventures 12/10/2017 IFRS 3, IFRS 11, IAS 12, IAS 23 Annual improvements to IFRS Standards Cycle 12/12/2017 IAS 19 Amendments to IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement 07/02/2018 Conceptual framework Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards 29/03/2018 IFRS 3 Amendment to IFRS 3 Business Combinations 22/10/2018 IAS 1, IAS 8 AmendmentS to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material 31/10/2018 I principi sopra elencati non rilevano ai fini della redazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 posto che la loro applicazione è subordinata all omologazione, da parte della Commissione Europea, mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari. L IFRS 16 Leasing e il progetto del Gruppo UBI Banca Nel prosieguo si fornisce, anche in ossequio alle previsioni del già citato documento ESMA European common enforcement priorities for 2018 financial reports, informativa di dettaglio in merito alle previsioni dell IFRS 16, unitamente ad una overview delle risultanze del progetto IFRS 16 del Gruppo UBI Banca nonché all indicazione della stima provvisoria degli impatti di natura quantitativa con riguardo al patrimonio netto contabile. Ambito di applicazione, principali novità e opzioni in FTA L IFRS 16 si applica a tutti i contratti di locazione ( leasing ) ad eccezione delle seguenti fattispecie: a) leasing per l'esplorazione o per l'estrazione di minerali, petrolio, gas naturali e risorse non rigenerative simili (IFRS 6 Esplorazione e valutazione di risorse minerarie ); b) leasing di attività biologiche detenute dal locatario (IAS 41 Agricoltura ); c) accordi per servizi in concessione (IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione ); d) licenze di proprietà intellettuali concesse dal locatore (IFRS 15 Ricavi ); e) diritti detenuti dal locatario in forza di accordi di licenze per oggetti quali film, registrazioni video, opere teatrali, opere letterarie, brevetti e diritti d autore (IAS 38 Attività immateriali ) 23. Il principio introduce nuove previsioni in materia di contabilizzazione dei contratti di leasing da parte dei locatari (leggasi gli utilizzatori dei beni oggetto di contratti di leasing) che si fondano sulla definizione di contratto di leasing inteso come un contratto che conferisce al locatario il diritto all utilizzo di un bene identificato per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. 23 Un locatario ha la facoltà, ma non l obbligo, di applicare l IFRS 16 ai contratti di leasing aventi per oggetto attività immateriali diverse da quelle indicate nella precedente lettera e). 74

75 Le nuove disposizioni prevedono un unico modello di rilevazione in bilancio dei contratti di leasing per i locatari richiedendo, quale regola generale, la rilevazione all attivo patrimoniale del diritto d utilizzo di un attività (c.d. right-of-use asset ) e al passivo patrimoniale di una passività finanziaria (c.d. lease liability ) rappresentativa dell obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Non è più consentito, tranne limitate eccezioni, adottare il trattamento contabile attualmente previsto per i leasing operativi (costituito dall imputazione dei canoni di leasing a conto economico per competenza). Non sono, invece, particolarmente rilevanti le modifiche introdotte dal nuovo principio contabile con riferimento ai bilanci dei locatori. In sede di FTA sono date al locatario due opzioni riguardo all applicazione del Principio. Il locatario può applicare il nuovo principio ai contratti di leasing: a) retroattivamente applicando lo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori" ed effettuando il re-statement dei dati comparativi; oppure b) retroattivamente contabilizzando l effetto cumulativo dell applicazione del principio come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o se opportuno di altra componente del patrimonio netto) alla data dell applicazione iniziale (senza effettuare il re-statement dei dati comparativi) come di seguito illustrato. Nel caso si avvalga dell opzione di cui alla precedente lettera b), per i leasing in precedenza classificati come leasing operativo, il locatario: rileva una passività per il leasing, alla data di applicazione iniziale, data dal valore attuale dei pagamenti residui relativi al contratto di leasing, utilizzando quale tasso di attualizzazione il tasso di finanziamento marginale del locatario in essere alla data di prima applicazione; rileva un attività consistente nel diritto di utilizzo del bene sottostante il contratto di leasing alternativamente: i. al valore contabile determinato come se il principio fosse stato applicato sin dalla data di decorrenza del leasing, ma attualizzato utilizzando il tasso di interesse marginale del locatario in essere alla data di prima applicazione; ii. ad un importo pari all importo della passività per il leasing; valuta l attività consistente nel diritto di utilizzo sulla base delle previsioni dello IAS 36. Il Progetto del Gruppo UBI Banca Nel corso dell esercizio 2018, il Gruppo UBI Banca ha dedicato una specifica progettualità all analisi delle previsioni del principio in parola al fine di individuare gli impatti derivanti dall introduzione dell IFRS 16. Il Gruppo ha preliminarmente operato un analisi delle principali innovazioni introdotte dal principio, seguita da un analisi di dettaglio dei contratti stipulati in qualità di locatore/locatario, che potessero configurare un Lease, ai sensi delle previsioni dell IFRS 16. Successivamente al completamento di tale fase il Gruppo ha proceduto con una successiva fase di disegno e di implementazione principalmente focalizzate sulle tematiche di seguito esposte: 75

76 a. analisi impatti su processi: il Gruppo UBI ha effettuato un assessment interno ai fini della rilevazione degli impatti derivanti dall introduzione del Principio sul portafoglio di contratti di leasing in essere alla FTA, provvedendo alla mappatura integrale dei cambiamenti nei processi aziendali derivanti dalla transizione dallo IAS 17 all IFRS 16; b. definizione delle regole e dei processi contabili: sono state svolte attività di definizione delle regole e dei processi contabili volti a disciplinare il nuovo trattamento, patrimoniale ed economico, delle operazioni di leasing in cui il Gruppo UBI è attore; c. implementazione della soluzione IT: è stata individuata e implementata la soluzione IT che consentirà la gestione dei leasing nella contabilità del Gruppo UBI. Le scelte applicative del Gruppo UBI Nell ambito del Progetto di transizione all IFRS 16 il Gruppo UBI ha assunto le seguenti scelte progettuali: non esercizio della facoltà di applicare il c.d. grandfathering, con conseguente rideterminazione del perimetro delle operazioni di locazione da assoggettare al nuovo Principio; riconoscimento degli effetti dell'applicazione iniziale del Principio secondo l approccio retrospettivo modificato : senza quindi riconoscere retrospettivamente gli effetti dell applicazione del medesimo in applicazione allo IAS 8; non assoggettamento dei contratti di locazione aventi per sottostante immobilizzazioni immateriali alle previsioni dell IFRS 16. Il Gruppo ha optato per l utilizzo, in base alle facoltà concesse dall IFRS 16, dei seguenti espedienti pratici in sede di transizione al nuovo principio on a lease-by-lease basis : esclusione della contabilizzazione di componenti patrimoniali relativa a contratti di leasing con durata residua non superiore a 12 mesi (indipendentemente dalla durata originaria del contratto); esclusione dei costi diretti iniziali dalla valutazione dell attività consistente nel diritto di utilizzo; stima della durata del leasing sulla base delle esperienze acquisite e delle informazioni disponibili alla data di prima applicazione in merito all esercizio delle opzioni di proroga o risoluzione anticipata. Gli impatti derivanti dalla prima applicazione dell IFRS 16 Le previsioni dell IFRS 16 comporteranno la rilevazione patrimoniale di attività (diritto d uso) afferenti le seguenti categorie di beni: beni immobili; autoveicoli aziendali; hardware. Per le ultime due categorie di contratti è previsto lo scorporo delle non-lease component la cui rilevazione contabile sarà soggetta alle previsioni dell IFRS

77 Ai fini della stima dell impatto il tasso marginale di finanziamento utilizzato è stato costruito internamente: la curva dei tassi è costruita come sommatoria del tasso risk free (euribor 6 mesi) e del funding spread di UBI relativo alla nuova raccolta non garantita presso la clientela istituzionale, rettificato per tenere conto della tipologia di bene sottostante il contratto di locazione (autoveicoli, beni immobili e beni strumentali). Stante la scelta progettuale del Gruppo UBI di utilizzare, alla data di applicazione iniziale del Principio, l approccio retrospettivo modificato, rilevando attività consistenti nel diritto di utilizzo dei beni in locazione per un importo pari al valore delle passività per il leasing, l impatto della FTA sul patrimonio netto contabile della società al 1 gennaio 2019 sarà nullo (impatto di 1 basis point sui coefficienti di vigilanza). Sezione 3 Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre 2018, data di riferimento del bilancio, e fino al 5 febbraio 2019, data in cui il progetto di bilancio è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione alla presentazione all Assemblea, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio. Sezione 4 Altri aspetti Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio d esercizio Gli aggregati di bilancio sono valutati secondo i principi declinati nella Parte A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio delle Politiche Contabili. L applicazione di tali principi, nell impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora inevitabilmente l adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico. Per il bilancio al 31 dicembre 2018 si ritiene che le assunzioni fatte siano appropriate e conseguentemente che la stessa sia redatta con intento di chiarezza e che rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico del periodo. Al fine di formulare stime ed ipotesi attendibili si è fatto riferimento all esperienza storica, nonché ad altri fattori considerati ragionevoli per la fattispecie in esame, alla luce di tutte le informazioni disponibili. Nel ribadire che l impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l utilizzo di stime ed assunzioni: - determinazione della perdita attesa su crediti, titoli, garanzie rilasciate e impegni; - quantificazione degli accantonamento ai fondi rischi e oneri; - definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile definita; - quantificazione della fiscalità differita; - valutazione del trattamento di fine rapporto. L enunciazione di tali fattispecie viene fornita al solo fine di consentire al lettore di bilancio una migliore comprensione delle principali aree oggetto di valutazione. 77

78 Si evidenzia, inoltre, come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza. L eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri. Il presente esercizio non è caratterizzato da mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2017 se non per quanto di seguito riportato: con specifico riferimento alla determinazione della perdita attesa su crediti, garanzie rilasciate e impegni, rimandando a quanto dettagliato nella nota integrativa al Bilancio, Parte A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio si precisa che, con l entrata in vigore del principio IFRS 9, la stessa è funzione anche di informazioni di natura prospettica quali, in particolar modo, l evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore. L evoluzione di tali scenari, nonché la ponderazione degli stessi, è oggetto di valutazione periodica con eventuale conseguente aggiornamento. Con riguardo alle posizioni creditizie per le quali è eventualmente ipotizzato il recupero anche tramite la loro possibile cessione a terzi, la Società provvede periodicamente, in funzione delle eventuali evoluzioni relative alla possibile operazione di cessione, ad aggiornare i parametri assunti ai fini valutativi in termini di: - perimetro delle posizioni effettivamente cedibili; - probabilità di realizzo associate agli scenari in parola; nonché - prezzi di realizzo dello scenario di vendita. L impatto valutativo conseguente a tale aggiornamento è iscritto nella pertinente voce di conto economico. Opzione per il consolidato fiscale Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti ad uno stesso gruppo, di determinare un unico reddito complessivo globale corrispondente, in linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società (controllante e società direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e, conseguentemente, di determinare un unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d. consolidato fiscale nazionale, disciplinato dagli artt del TUIR). In virtù di questa opzione, UBI Factor S.p.A.. ha aderito al consolidato fiscale nazionale della capogruppo UBI Banca e determinano l onere fiscale di propria pertinenza trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo. 78

79 Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea I principi IAS/IFRS vigenti alla data di redazione del bilancio adottati nella redazione del presente bilancio in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati, sono di seguito elencati: IAS/IFRS PRINCIPI CONTABILI REGOLAMENTI (UE) IAS 1 Presentazione del bilancio 1274/08, 53/09, 70/09, 494/09, 243/10, 149/11, 475/12, 1254/12, 1255/12, 301/13, 2113/15, 2173/15, 2406/15, 1905/16, 2067/16, 1986/17 IAS 2 Rimanenze 1126/08, 1255/12, 1905/16, 2067/16, 1986/17 IAS 7 Rendiconto finanziario 1126/08, 1274/08, 70/09, 494/09, 243/10, 1254/12, 1174/13, 1986/17, 1990/17 IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori 1126/08, 1274/08, 70/09, 1255/12, 2067/16 IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio 1126/08, 1274/08, 70/09, 1142/09, 1255/12, 2067/16 IAS 12 Imposte sul reddito 1126/08, 1274/08, 495/09, 475/12, 1254/12, 1255/12, 1174/13, 1905/16, 2067/16, 1986/17, 1989/17 IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 1126/08, 1274/08, 70/09, 495/09, 1255/12, 301/13, 28/15, 2113/15, 2231/15, 1905/16, 1986/17 IAS 17 Leasing 1126/08, 243/10, 1255/12, 2113/15 IAS 19 Benefici per i dipendenti 1126/08, 1274/08, 70/09, 475/12, 1255/12, 29/15, 2343/15 IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull assistenza pubblica 1126/08, 1274/08, 70/09, 475/12, 1255/12, 2067/16 IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1126/08, 1274/08, 69/09, 494/09, 149/11, 475/12, 1254/12, 1255/12, 2067/16, 1986/17 IAS 23 Oneri finanziari 1260/08, 70/09, 2113/15, 2067/16, 1986/17 IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate 632/10, 475/12, 1254/12, 1174/13, 28/15 IAS 26 Fondi di previdenza 1126/08 IAS 27 Bilancio separato 1254/12, 1174/13, 2441/15 IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture 1254/12, 2441/15, 1703/16, 2067/16, 182/18 IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1126/08, 1274/08, 70/09 IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio 1126/08, 1274/08, 53/09, 70/2009, 495/09, 1293/09, 149/11, 475/12, 1254/12, 1255/12, 1256/12, 301/13, 1174/13, 1905/16,2067/16, 1986/17 IAS 33 Utile per azione 1126/08, 1274/08, 495/09, 475/12, 1254/12, 1255/12, 2067/16 IAS 34 Bilanci intermedi 1126/08, 1274/08, 70/09, 495/09, 149/11, 475/12, 1255/12, 301/13, 1174/13, 2343/15, 2406/15, 1905/16 IAS 36 Riduzione di valore delle attività 1126/08, 1274/08, 69/09, 70/09, 495/09, 243/10, 1254/12, 1255/12, 1374/13, 2113/15, 1905/16,2067/16 IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1126/08, 1274/08, 495/09, 28/15, 1905/16, 2067/16, 1986/17 IAS 38 Attività immateriali 1126/08, 1274/08, 70/09, 495/09, 243/10, 1254/12, 1255/12, 28/15, 2231/15, 1905/16, 1986/17 IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 1126/08, 1274/08, 53/2009, 70/09, 494/09, 495/09, 824/09, 839/09, 1171/09, 243/10, 149/11, 1254/12, 1255/12, 1174/13, 1375/13, 28/15, 1905/16, 2067/16, 1986/17 IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/08, 1274/08, 70/09, 1255/12, 1361/14, 2113/15, 1905/16, 1986/17, 400/18 IAS 41 Agricoltura 1126/08, 1274/08, 70/09, 1255/12, 2113/15, 1986/17 IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili internazionali 1126/09, 1164/09, 550/10, 574/10, 662/10, 149/11, 475/12, 1254/12, 1255/12, 183/2013, 301/13, 313/13, 1174/13, 2343/15, 2441/15,1905/16, 2067/16, 1986/17, 182/18, 519/18 IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni 1126/08, 1261/08, 495/09, 243/10, 244/10, 1254/12, 1255/12, 28/15, 2067/16, 289/18 IFRS 3 Aggregazioni aziendali 495/09, 149/11, 1254/12, 1255/12, 1174/13, 1361/14, 28/15, 1905/16, 2067/16, 1986/17 IFRS 4 Contratti assicurativi 1126/08, 1274/08, 1165/09, 1255/12, 1905/16, 2067/16, 1986/17, 1988/17 IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate 1126/08, 1274/08, 70/09, 494/09, 1142/09, 243/10, 475/12, 1254/12, 1255/12, 2343/15, 2067/16 IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1126/08 IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative 1126/08, 1274/08, 53/09, 70/2009, 495/09, 824/09, 1165/09, 574/10, 149/11, 1205/11, 475/12, 1254/12, 1255/12, 1256/12, 1174/13, 2343/15, 2406/15, 2067/16, 1986/17 IFRS 8 Settori operativi 1126/08, 1274/08, 243/10, 632/10, 475/12, 28/15 IFRS 9 Strumenti finanziari 2067/16, 1986/17, 498/18 IFRS 10 Bilancio Consolidato 1254/12, 313/13, 1174/13, 1703/16 IFRS 11 Accordi a controllo congiunto 1254/12, 313/13, 2173/15 IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità 1254/12, 313/13, 1174/13, 1703/16, 182/18 IFRS 13 Valutazione del fair value 1255/12, 1361/14,2067/16, 1986/17 IFRS 15 Ricavi provenienti dai contratti con i clienti 1905/16, 1986/17, 1987/17 IFRS 16 Leasing (*) 1986/17 (*) A far tempo dalla data di applicazione obbligatoria del principio, leggasi 1 gennaio 2019, non risulteranno più applicabili le previsioni di cui ai seguenti principi e interpretazioni: IAS 17, IFRIC 4, SIC 15 e

80 A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Nel prosieguo si illustrano i nuovi criteri contabili, adottati a far tempo dal 1 gennaio 2018, con riguardo alle fasi iscrizione/classificazione, valutazione e cancellazione delle diverse poste di Bilancio. I medesimi, in ossequio alle previsioni del disposizioni di Banca d Italia del 22 dicembre 2017 relative a Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari, sono riportati nella Parte A.2, relativa alle principali voci di bilancio della Nota Integrativa al 31 dicembre A.2.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Nella voce 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate le attività finanziarie (i titoli di debito e i finanziamenti) associate al Business Model Hold to Collect i cui termini contrattuali prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell interesse sul capitale da restituire e che pertanto hanno superato il SPPI test. Sono associabili al Business Model Hold to Collect gli strumenti finanziari posseduti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dei medesimi finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari. Più nel dettaglio, sono iscritti in tale voce: i crediti verso banche i crediti verso la clientela. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato sono iscritti inizialmente quando, e solo quando, l azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al fair value, inteso come il costo dello strumento, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili 24. Criteri di valutazione Tali strumenti finanziari sono valutati al costo ammortizzato 25 mediante l utilizzo del criterio del tasso di interesse effettivo. Il risultato derivante dall applicazione di tale metodologia è imputato a Conto economico nella voce 10. Interessi attivi e proventi assimilati. Il costo ammortizzato di un attività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità). Il criterio dell interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un attività o passività finanziaria (o gruppo di attività e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la 24 Nel caso di crediti e finanziamenti eventualmente erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è calcolato mediante l applicazione di apposite tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l importo erogato è imputata direttamente a Conto economico nella voce interessi. 25 Il fair value è determinato per tutte le attività iscritte in tale voce ai soli fini di informativa. Nel caso di attività oggetto di coperture efficaci, viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi. Le modalità di determinazione del fair value delle attività valutate al costo ammortizzato sono descritte nella Parte A.4 Informativa sul Fair Value della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato 2017 del Gruppo UBI Banca. 80

81 relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, il pagamento anticipato, un opzione all acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future su crediti. Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. Ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale viene calcolata la stima delle perdite di valore di tali attività, determinata in ossequio alle regole di impairment dell IFRS Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a Conto economico nella voce 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte a fronte di una migliorata qualità dell esposizione tale da comportare una diminuzione della svalutazione complessiva precedentemente rilevata. Nel Conto economico, alla voce 10. Interessi attivi e proventi assimilati è rilevato l importo rappresentato dal progressivo rilascio dell attualizzazione calcolata al momento dell iscrizione della rettifica di valore. Il modello di valutazione del rischio di credito IFRS 9 adottato da UBI Factor prevede che nel caso di crediti acquisiti nella forma del pro-soluto finanziario la rischiosità venga determinata con riferimento al soggetto debitore. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato vengono cancellate dal Bilancio nel caso si verifichi una delle seguenti situazioni: i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle medesime sono scadute; o l attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà della stessa; o l attività finanziaria è oggetto di write-off ovvero quando non si hanno più ragionevoli aspettative di recuperare l attività finanziaria, inclusi i casi di rinuncia all attività; o l entità mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume l obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo; o le modifiche contrattuali al contratto configurano modifiche sostanziali. Il risultato della cancellazione di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è rilevato a Conto economico alla voce 100. a) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie valutate al costo ammortizzato in caso di cessione. Diversamente, in tutti gli altri casi, è rilevato alla voce 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito. A.2.2 Partecipazioni 26 Per i cui dettagli si rimanda al paragrafo 16. Altre informazioni. 81

82 Criteri di iscrizione e valutazione La voce include le partecipazioni in società collegate, acquisite e detenute come stabile investimento. Le partecipazioni in imprese collegate sono valutate con il metodo del costo, rettificato delle svalutazioni necessarie ad apprezzarne la perdita di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione di valore, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell investimento. Il processo di impairment si attiva in presenza di indicatori che facciano presumere che il valore contabile originario dell investimento possa non essere recuperato. Tali indicatori sono fattori di tipo qualitativo e quantitativo. Fra i primi sono ricompresi la redditività della società oggetto di valutazione e le sue prospettive di reddito future. Fra gli elementi quantitativi si rilevano alcuni indicatori che rappresentino una stima del significato o prolungato decremento del fair value al di sotto del costo iniziale di carico della partecipazione. Nel caso in cui il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico, nel limite del costo storico di acquisto. Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. A.2.3 Attività materiali Criteri di iscrizione e classificazione La voce include beni mobili strumentali, impianti, altre macchine e attrezzature detenute per essere utilizzate dall impresa ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell esercizio. L iscrizione iniziale avviene al costo, comprensivo di tutti i costi direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. I costi di manutenzione ordinaria vengono contabilizzati direttamente a conto economico. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali svalutazioni per perdite durevoli di valore. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia l ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell attività materiale, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. L ammortamento di un attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l uso e cessa quando l attività è 82

83 eliminata contabilmente. Di conseguenza l ammortamento non cessa quando l attività diventa inutilizzata o è ritirata dall uso attivo, a meno che l attività non sia completamente ammortizzata. Per le spese per migliorie su beni di terzi, dotate di materialità, riconducibili essenzialmente alle spese di ristrutturazione di locali in affitto, l ammortamento avviene per una durata massima pari a quella del contratto stipulato con il locatore. Criteri di cancellazione L attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. A.2.4 Attività immateriali E definita immateriale un attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utilizzata nell espletamento dell attività sociale. L attività è identificabile quando: - è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata; - deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e obbligazioni. L attività è caratterizzata per la circostanza di essere controllata dall impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l accesso a tali benefici da parte di terzi. I benefici economici futuri derivanti da un attività immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo o altri benefici derivanti dall utilizzo dell attività da parte dell impresa. Un attività immateriale è rilevata come tale se e solo se: a) è probabile che affluiranno all impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all attività; b) il costo dell attività può essere misurato attendibilmente. Criteri di iscrizione e classificazione Le attività immateriali sono essenzialmente rappresentate da software applicativo ad utilizzazione pluriennale. Le attività immateriali sono iscritte al costo ed eventuali spese successive all iscrizione sono capitalizzate solo se in grado di generare benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite all attività in modo attendibile. Criteri di valutazione Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte in bilancio al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. 83

84 L ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile dell attività, utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Il processo di ammortamento inizia quando l attività è disponibile all uso e cessa alla data in cui l attività è eliminata contabilmente. Criteri di cancellazione L attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall uso. A.2.5 Attività e passività fiscali Le attività e le passività fiscali sono esposte nello Stato Patrimoniale nelle voci 120 Attività fiscali e 70 Passività fiscali. Attività e passività fiscali correnti Le imposte correnti dell esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività; l eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività. Le passività (attività) fiscali correnti, dell esercizio in corso e di quelli precedenti, sono determinate al valore che si prevede di versare/recuperare nei confronti delle autorità fiscali, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti. L entità delle attività/passività fiscali include anche il rischio derivante dall eventuale contenzioso tributario. Tenuto conto che la società ha aderito al Consolidato Fiscale nazionale nei confronti della Capogruppo, quanto sopra descritto trova concreta applicazione solo con riferimento all IRAP. I crediti e i debiti verso la consolidante relativamente all IRES sono rilevati nell ambito delle Altre Attività e Altre Passività. Attività e passività fiscali differite Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita. Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di Stato Patrimoniale 70 Passività fiscali differite. Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un attività fiscale differita se sarà probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile. Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di Stato Patrimoniale 120 Attività fiscali anticipate. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell esercizio nel quale sarà realizzata l attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto conto della normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore. 84

85 A.2.6 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di Bilancio: 10. a) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: Debiti verso banche ; 10. b) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: Debiti verso clientela ; e 10. c) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: Titoli in circolazione. In tali voci sono ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell ambito di operazioni di leasing finanziario. Criteri di iscrizione Le passività in questione sono iscritte in Bilancio nel momento corrispondente all atto della ricezione delle somme raccolte o all emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono inizialmente iscritte è pari al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di emissione, comprensivo degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all operazione e determinabili sin dall origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi precedenti. Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono valutate al costo 27. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal Bilancio quando estinte o scadute. Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con conseguente ridefinizione del debito per titoli in circolazione. L eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a Conto economico nella voce 100. c) Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: passività finanziarie. L eventuale successivo ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile, costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a Conto economico. A.2.7 Fondo TFR Criteri di iscrizione Il trattamento di fine rapporto iscritto in bilancio è considerato quale programma a benefici definiti e richiede come tale la determinazione del valore dell obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e l assoggettamento 27 L e modalità di determinazione del fair value dei debiti e dei titoli in circolazione, operata per soli fini di informativa, sono descritte nella Parte A.4 Informativa sul Fair Value della Nota Integrativa consolidata al Bilancio

86 ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l attività lavorativa relativa. L importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto; (c) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano. Criteri di valutazione Gli utili/perdite attuariali, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazione di precedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi. Ai fini dell attualizzazione viene utilizzato il metodo della Proiezione Unitaria del Credito che considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l obbligazione finale. Tale unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell assunzione alla data attesa della liquidazione. L applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storico-statistiche e della curva demografica e l attualizzazione di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini dell attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati ala data di bilancio di obbligazioni di aziende primarie, come media dei tassi swap, bid e ask opportunamente interpolata per le scadenze intermedie. A.2.8 Fondi per rischi ed oneri L accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti. Per contro, si definisce passività potenziale: un obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell azienda; un obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché: - non è probabile che per estinguere l obbligazione sarà necessario l impiego di risorse finanziarie; - l ammontare dell obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità. Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote. Criteri di iscrizione e valutazione L accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se: vi è un obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; e è probabile che per adempiere all obbligazione si renderà necessario l impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e 86

87 può essere effettuata una stima attendibile dell importo derivante dall adempimento dell obbligazione. L importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all obbligazione esistente alla data di riferimento del Bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L importo dell accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l obbligazione laddove l effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condizionare l ammontare richiesto per estinguere l obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno. Gli accantonamenti ai Fondi per Rischi e Oneri includono il rischio derivante dall eventuale contenzioso tributario. I Fondi per Rischi e Oneri accolgono anche: gli accantonamenti afferenti agli impegni e alle garanzie finanziarie rilasciate soggetti alle regole di impairment dell IFRS 9 28 ; gli oneri afferenti ai fondi di quiescenza a benefici definiti di cui alle previsioni dello IAS 19. Criteri di cancellazione L accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l obbligazione. A.2.9 Operazioni in valuta Criteri di iscrizione Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell operazione. Criteri di valutazione Ad ogni chiusura di periodo le poste monetarie in valuta estera vengono valorizzate convertendole al tasso di cambio alla data di chiusura. Le differenze di cambio che derivano dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale durante l esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. A.2.10 Altre Informazioni Impairment degli strumenti finanziari Ai sensi dell IFRS 9, sono assoggettate alle relative previsioni in materia di impairment: le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ; le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva diverse dai titoli di capitale; 28 Per i cui dettagli si rimanda al paragrafo 16. Altre informazioni. 87

88 gli impegni all erogazione di finanziamenti e le garanzie rilasciate che non sono valutati al fair value con impatto a Conto economico; e le attività derivanti da contratto che risultano da operazioni rientranti nell ambito di applicazione dell IFRS 15. Impostazione generale La quantificazione delle c.d. Expected Credit Losses (ECL), leggasi le perdite attese da rilevare a Conto economico quali rettifiche di valore, è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo. A tal fine, gli strumenti sottoposti alle regole di impairment sono associati convenzionalmente a differenti stage, caratterizzati da diverse logiche di quantificazione delle rettifiche di valore 29. In particolare: in assenza di un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale, lo strumento finanziario è mantenuto a stage 1 e relativamente al medesimo viene rilevata in Bilancio una rettifica di valore pari alla perdita attesa a 12 mesi (ovvero la perdita attesa che risulti da eventi di default sull attività finanziaria che siano ritenuti possibili entro 12 mesi dalla data del periodo di riferimento); in caso di presenza di un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale, lo strumento viene associato allo stage 2, o allo stage 3 se lo strumento finanziario è deteriorato 30, e viene rilevata in Bilancio una rettifica di valore pari alla perdita attesa lifetime (ovvero la perdita attesa che risulti da eventi di default sull attività finanziaria che siano ritenuti possibili lungo l intera vita dell attività finanziaria). Eccezione a quanto sopra è rappresentata dalle Attività finanziarie impaired acquisite o originate c.d. POCI, per la cui trattazione si rimanda ad uno specifico punto del presente paragrafo. L individuazione della presenza di un incremento significativo del rischio di credito viene effettuata seguendo una logica per singolo rapporto e si basa sia sull utilizzo di criteri qualitativi che quantitativi. In particolare, il passaggio, di uno strumento finanziario, da stage 1 a stage 2 è determinato al verificarsi di una delle seguenti circostanze: - sconfino di controparte >30 giorni con soglia di rilevanza; - concessione di una misura di forbearance; - variazione della Probability of Default (PD) lifetime rispetto ad un valore soglia, specifico per ogni rapporto, determinato in funzione delle caratteristiche rilevanti di rischiosità. 29 Gli stage risultano tra loro differenziati oltre che dalle modalità di quantificazione delle rettifiche su crediti anche da quelle di quantificazione degli interessi per le quali si rimanda a quanto scritto nell apposito punto del presente paragrafo A tal riguardo si sottolinea che il Gruppo UBI Banca è allineato alla definizione di cui al 5 aggiornamento della Circolare n. 262/2005 della Banca d Italia, ovvero le esposizioni deteriorate corrispondono alla somma di: esposizioni scadute deteriorate, inadempienze probabili e sofferenze come definite dalle vigenti disposizioni in materia di Vigilanza. 88

89 Con riferimento a quanto sopra, si specifica che la presunzione dell IFRS 9, secondo cui una posizione scaduta da almeno 30 giorni è da associare allo stage 2, viene confutata solamente con riferimento a crediti afferenti a specifiche e circoscritte aree di business comportando, in assenza di altri indicatori, il mantenimento del rapporto nello stage 1. Relativamente all incremento significativo del rischio di credito, limitatamente ai titoli di debito, il Gruppo UBI Banca applica: - sia con riferimento alla prima applicazione del principio che a regime, e solo limitatamente al portafoglio Titoli Sovereign, la Low Credit Risk Exemption ovvero la facoltà di assumere che il rischio di credito non sia aumentato significativamente rispetto alla rilevazione iniziale se lo strumento finanziario ha un rischio di credito basso alla data di valutazione, identificando tale rischiosità con il livello di rating investment grade. Nel caso in cui, successivamente, tali titoli perdessero il livello di investment grade, i medesimi saranno oggetto di trasferimento ad altro stage unicamente in funzione di un eventuale significativo incremento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale; - il metodo FIFO (First In-First Out), al fine di confrontare, per ogni singola tranche di titoli di debito acquistata, il rischio di credito originario della medesima con quello ad essa attribuito alla data di reporting. Il modello di Stage Allocation è un modello simmetrico ossia prevede il passaggio da Stage 1 a Stage 2 e viceversa. In particolare, se nella precedente data di bilancio uno strumento finanziario era stato classificato in Stage 2, ma all attuale data di bilancio questo non soddisfa più i requisiti per la rilevazione di un fondo pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento, tale posizione viene riclassificata in Stage 1. Non sono pertanto applicati specifici criteri di permanenza in Stage 2, se non quelli propri dei parametri quantitativi e qualitativi che determinano lo staging (ad esempio con riferimento alle esposizioni forborne). In funzione di quanto sopra, a seguito del modificarsi di tali parametri e della conseguente riallocazione in stage 1, non si ritiene necessario considerare ulteriori tempi di permanenza in stage 2, poiché la sostenibilità del miglioramento del merito creditizio del cliente è già valutata durante i processi trattati dalla normativa di riferimento di ciascun parametro di staging. Un miglioramento del rischio creditizio tale da far venir meno le condizioni che avevano condotto all incremento significativo del medesimo oppure la perdita dello status di deteriorato comportano la riattribuzione dello strumento finanziario allo stage precedente. In tal caso l entità ridetermina la rettifica di valore precedentemente rilevata rilevando nel Conto economico una ripresa di valore. Nel caso di esposizioni oggetto di concessione (c.d. forbearance) un eventuale ritorno al calcolo della perdita attesa a 12 mesi avviene in coerenza con le tempistiche previste dagli orientamenti EBA contenuti nei Regulatory Implementing Technical standards (ITS) ovvero nel rispetto del c.d. Probation Period. Stima delle perdite attese su posizioni in bonis (stage 1 e 2) Le perdite attese sono una stima delle perdite (ossia il valore attuale di tutti i possibili futuri mancati incassi) ponderata in base alle probabilità di default lungo la vita attesa dello strumento finanziario. 89

90 L approccio generale alla stima delle perdite attese è determinato dall applicazione dei parametri di rischio regolamentari, aggiustati in modo da renderli conformi con i requisiti del principio contabile IFRS 9, nelle modalità di seguito descritte. In dettaglio, la stima delle perdite attese scaturisce dall applicazione al debito residuo, ad ogni data di pagamento, la stima della perdita attesa in caso di default (Loss Given Default - LGD) e la probabilità marginale di default (Marginal PD). Le perdite attese nei 12 mesi successivi sono una frazione delle perdite attese lungo tutta la vita del credito, e rappresentano le perdite che si determineranno se un inadempimento si verificasse nei 12 mesi successivi alla data di riferimento del Bilancio, ponderati in base alle probabilità che si verifichi l inadempimento. Le perdite attese sono attualizzate, alla data di riferimento del Bilancio, utilizzando il tasso di interesse effettivo dello strumento finanziario determinato in sede di rilevazione iniziale opportunamente aggiornato in caso di strumento a tasso di interesse variabile; in sua assenza, viene utilizzato il tasso contrattuale o una media dei tassi di portafoglio per fattispecie residuali (principalmente riconducibili ad esposizioni fuori Bilancio). Con riferimento al modello di calcolo dell Expected Credit Loss (ECL) per la misurazione della perdita attesa degli strumenti classificati in stage 1 e 2 sono stati apportati specifici adeguamenti ai parametri di rischio stimati a fini regolamentari per assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti previsioni normative, fra trattamento contabile e regolamentare. I principali adeguamenti sviluppati sono volti a: - introdurre componenti point-in-time ai parametri stimati in ottica through-the-cycle secondo le previsioni regolamentari; - introdurre scenari c.d. forward looking (leggasi prospettici); - estendere i parametri di rischio di credito ad un orizzonte pluriennale. I parametri di rischio (PD, LGD e CCF - Fattore di conversione Creditizia) sono attribuiti agli strumenti secondo una gerarchia di regole per cui vengono applicati prioritariamente modelli calibrati su dati interni del Gruppo, e modelli calibrati su dati di External Credit Assessment Institution (c.d. Agenzie ECAI ) su portafogli per cui non sono disponibili osservazioni interne. In particolare, ad ogni strumento è associata una curva di probabilità di default in funzione del segmento di appartenenza della controparte e del rating, secondo un processo di attribuzione del rating che tiene conto della disponibilità di una valutazione interna a livello di Gruppo o di una valutazione ECAI. In assenza di tali valutazioni viene assegnata, per le esposizioni non marginali, la curva di PD lifetime benchmark AIRB che meglio approssima la rischiosità dell esposizione e, per quelle marginali è attribuito il rating dello Stato di appartenenza della controparte peggiorato di un notch. Le componenti point-in-time e forward looking sono incorporate nelle curve di PD lifetime mediante l ausilio di modelli satellite interni sviluppati per le finalità di Stress Test. La determinazione della perdita attesa in caso di default LGD IFRS 9 compliant avviene mediante l applicazione di specifici correttivi apportati alle LGD regolamentari interne in continuità con le logiche IAS

91 I valori di LGD sono inoltre attualizzati al tasso di interesse effettivo o, in assenza, al tasso contrattuale. Il parametro di LGD incorpora le relazioni delle variabili macro-economiche e informazioni forward looking mediante l ausilio di modelli satellite sviluppati per le finalità di Stress Test. Le previsioni degli indicatori macroeconomici considerati per la stima della PD e della LGD sono quantificati in tre scenari possibili futuri (baseline, best e worst) per cui ad ognuno viene associata una percentuale di accadimento. Tali stime sono determinate internamente al Gruppo e aggiornate, ai fini della quantificazione delle perdite attese, trimestralmente. L arco temporale considerato per la stima delle perdite attese considera la data di scadenza contrattuale, per gli strumenti finanziari caratterizzati da una scadenza predeterminata; per gli strumenti senza una scadenza predeterminata contrattualmente, il periodo lungo il quale stimare le perdite attese è posto pari ad un anno dalla data di riferimento del Bilancio. Stima delle perdite attese su posizioni deteriorate (stage 3) La valutazione delle posizioni non perfoming avviene, di norma, secondo modalità analitiche. I criteri per la stima delle svalutazioni da apportare ai crediti deteriorati si basano sull attualizzazione dei flussi finanziari attesi tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L entità della rettifica risulta pari alla differenza tra il valore contabile dell attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario, opportunamente aggiornato in caso di strumento a tasso di interesse variabile, oppure, nel caso delle posizioni classificate a sofferenza, al tasso di interesse effettivo in essere alla data di passaggio a sofferenza. In funzione della gravità dello stato di deterioramento e della significatività dell esposizione, le stime del valore di recupero considerano un approccio c.d. going concern, che presuppone la continuità aziendale della controparte e la generazione continuativa di flussi di cassa operativi, o un approccio c.d. gone concern. Quest ultimo si basa sul presupposto della cessazione dell attività aziendale da cui discende che gli unici flussi di cassa, utili al recupero dell esposizione, scaturiscono dall escussione delle garanzie sottostanti. Le stime del valore di recupero del credito, espresse in coerenza alla situazione in cui versano le esposizioni, includono gli elementi forward looking disponibili. Tali elementi fanno riferimento, in particolare, alle previsioni degli scenari macroeconomici e degli andamenti geosettoriali nell ambito dei quali opera la controparte. Con particolare riguardo alle posizioni in valutate in ottica gone concern le regole di valutazione analitica includono elementi forward looking: nella stima delle percentuali di abbattimento del valore dell immobile posto a garanzia (stimate sulle perizie aggiornate o sulla relazione del Consulente Tecnico d Ufficio - CTU); 91

92 attraverso l introduzione di specifici scenari di recupero di specifiche esposizioni, in considerazione del fatto che il Gruppo preveda di venderle, in un lasso di tempo ragionevole, ad una terza parte, sia al fine di massimizzare i flussi di cassa, sia in relazione ad una specifica strategia di gestione del credito deteriorato. Conseguentemente, la stima delle perdite attese di tali posizioni riflette, oltre che il recupero attraverso la gestione ordinaria del credito, anche la presenza, opportunamente calibrata, dello scenario di vendita e quindi dei flussi di cassa derivanti da tale operazione. Metodo semplificato La quantificazione delle perdite attese secondo le previsioni del metodo semplificato avviene sempre sulla base della ECL lifetime e non richiede pertanto la verifica della presenza del significativo incremento del rischio di credito rispetto a quello esistente alla data di rilevazione iniziale dell attività. Il Gruppo UBI adotta tale metodo per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto in assenza di componenti finanziarie significative, ovvero per le sole casistiche per le quali l adozione dell approccio semplificato è obbligatoria ai sensi dell IFRS 9. A tal riguardo infatti il Gruppo non ha optato per l utilizzo di tale metodo per quelle casistiche in cui l applicazione è facoltativa. Calcolo degli interessi attivi su attività finanziarie soggette ad impairment Il calcolo degli interessi attivi avviene, come già anticipato nei precedenti paragrafi, mediante applicazione del criterio del tasso di interesse effettivo, fatta eccezione per le Attività finanziarie impaired acquisite o originate c.d. POCI oggetto di apposita trattazione al paragrafo successivo. La quantificazione degli interessi attivi differisce in funzione dello stage cui lo strumento finanziario é associato ai fini della determinazione delle rettifiche di valore. In particolare: per le attività associate agli stage 1 e 2, ovvero le posizioni in bonis, il tasso di interesse effettivo viene applicato al valore contabile lordo dell attività finanziaria, rappresentato dal costo ammortizzato dello strumento finanziario senza le rettifiche di valore complessivamente rilevate; per le attività associate allo stage 3, ovvero le posizioni deteriorate, il tasso di interesse effettivo viene applicato al costo ammortizzato dello strumento finanziario, rappresentato dal valore contabile lordo diminuito per la rettifica di valore cumulata. Attività finanziarie impaired acquistate o originate (c.d. POCI) Si definiscono Attività finanziarie impaired acquisite o originate c.d. POCI le esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono originate. Sono comprese nei POCI anche le esposizioni creditizie acquisite nell ambito di operazioni di cessione (individuale o di portafoglio) e di aggregazione aziendale. Le attività in parola non sono identificate da una specifica voce di bilancio ma sono esposte in bilancio coerentemente alle regole di classificazione dell IFRS 9. 92

93 In funzione di ciò, con riferimento ai relativi criteri di rilevazione iniziale, valutazione e cancellazione, si rimanda a quanto scritto nelle voci in parola. Con specifico riferimento a: 1. applicazione del criterio del tasso di interesse effettivo; e 2. calcolo delle rettifiche di valore; si specifica quanto segue. 1. Criterio del tasso di interesse effettivo Gli interessi contabilmente rilevati sono determinati mediante applicazione del tasso di interesse effettivo corretto per il credito c.d. EIR Credit Adjusted ovvero il tasso che, al momento della rilevazione iniziale, attualizza esattamente tutti i futuri incassi stimati al costo ammortizzato dell attività considerando nella stima, diversamente da quanto viene effettuato nel calcolo dell interesse effettivo c.d. EIR, anche le perdite su credito attese. Tale tasso è sempre applicato al costo ammortizzato dello strumento, ovvero al valore contabile lordo dell attività diminuito per la rettifica di valore cumulata. 1. Calcolo delle rettifiche di valore Le attività in parola sono sempre soggette alla quantificazione della perdita attesa lungo la vita dello strumento finanziario senza possibilità passaggio alla perdita attesa a 12 mesi in caso di un miglioramento rilevante del rischio di credito dell esposizione. In particolare si sottolinea che le perdite attese non sono rilevate alla prima data di valutazione dello strumento finanziario perché già incluse nella determinazione del tasso di interesse effettivo corretto per il credito ma solamente in caso di variazione della perdite attese rispetto quelle stimante inizialmente stimate. Modifiche contrattuali delle attività finanziarie Le modifiche contrattuali apportate alle attività finanziarie sono suddivisibili nelle due seguenti tipologie: 1. modifiche contrattuali che, in funzione della loro significatività, portano alla cancellazione contabile dell attività finanziaria e pertanto sono contabilizzate secondo il c.d. derecognition accounting. 2. modifiche contrattuali che non portano alla cancellazione contabile dell attività finanziaria e sono pertanto contabilizzate secondo il c.d. modification accounting. Derecognition Accounting Qualora le modifiche contrattuali comportino la cancellazione dell attività finanziaria, lo strumento finanziario modificato é iscritto come una nuova attività finanziaria. La nuova attività modificata é sottoposta al c.d. SPPI test al fine di definirne la classificazione ed é iscritta al fair value. La differenza tra il valore di Bilancio dell attività cancellata e quello di iscrizione è rilevata nella voce 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito. 93

94 Ai fini dei requisiti per la valutazione dell impairment, si considera come data di prima iscrizione quella in cui avviene la modifica dell attività. Modification Accounting In caso di modification accounting il valore contabile lordo dello strumento finanziario è ricalcolato scontando i nuovi flussi di cassa previsti dal contratto modificato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria. Tutte le differenze fra l ammontare così ricalcolato ed il valore contabile lordo vengono rilevate a Conto economico nella voce 140. Utile/perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni. Ai fini dei requisiti per la valutazione dell impairment, si considera pertanto come data di prima iscrizione quella in cui lo strumento è stato originato. Il Gruppo UBI Banca attribuisce la qualifica di significatività in funzione della natura della modifica richiesta dalla controparte. A tal riguardo sono identificate le due seguenti casistiche: 1. modifiche effettuate per difficoltà finanziarie della controparte (ovvero misure di forbearance); 2. modifiche effettuate per motivi di natura commerciale Modifiche effettuate per difficoltà finanziarie della controparte Nel caso di modifiche verso controparti che presentano difficoltà finanziarie (sia performing che non performing) l accezione data al termine sostanziale è essenzialmente qualitativa, poiché con tali modifiche il Gruppo intende massimizzare il recupero dell esposizione originaria. Si considera pertanto irrilevante l impatto quantitativo che le modifiche contrattuali possono determinare sul valore dello strumento finanziario le cui previsioni contrattuali sono oggetto di modifica. In funzione di ciò, si ritengono sostanziali le modifiche contrattuali dello strumento finanziario tali per cui il possessore dello stesso è esposto a nuove tipologie di rischi o a modifiche del medesimo che ne alterano in maniera sostanziale la natura quali, ad esempio, l introduzione di clausole di conversione dello strumento di debito in strumento di capitale. 2. Modifiche effettuate per motivi di natura commerciale Nel caso di modifiche contrattuali effettuate per motivi esclusivamente commerciali, quali la revisione del tasso di interesse, la sostanzialità della modifica viene valutata, oltre che sulla base delle logiche qualitative di cui al precedente punto, anche sulla base della variazione percentuale dei flussi di cassa dello strumento finanziario ante e post modifica. A tal riguardo il Gruppo determina la significatività di tale variazione in funzione di un apposito parametro quantitativo la cui individuazione avviene sulla base dei tassi correnti di mercato, alla luce della considerazione che la sostanzialità di una rinegoziazione commerciale sia strettamente legata al livello dei tassi di mercato (ossia del parametro di tasso risk free di mercato), che influenza in modo determinante la 31 Si intendono, con tale accezione, tutte le modifiche contrattuali effettuate per motivi diversi da quelli dettati da difficoltà finanziaria della controparte. 94

95 redditività della banca in termini di margine di interesse. In particolare, il Gruppo UBI Banca definisce una pluralità di livelli di soglie di significatività in funzione del livello corrente dei tassi di interesse di mercato. Write-Off Il valore contabile lordo di un attività finanziaria è ridotto, ai sensi delle previsioni dell IFRS 9, quando non vi sia alcuna aspettativa ragionevole di recupero. Il write-off, che costituisce un evento di eliminazione contabile (leggasi derecognition), può riguardare l attività finanziaria nella sua totalità o parte di essa e può essere contabilizzato prima che le azioni legali attivate al fine di procedere al recupero dell esposizione siano concluse. Il write-off non implica necessariamente la rinuncia da parte della banca al diritto giuridico di recuperare il credito; tale rinuncia, nota come cancellazione del debito (c.d. debt forgiveness ), comporta in ogni caso cancellazione/stralcio della posizione deteriorata. Gli eventuali recuperi da incasso, successivi al write-off, sono oggetto di rilevazione tra le riprese di valore. Benefici ai dipendenti Definizione Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall azienda in cambio dell attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra: benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa; benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro; benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro; altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi dal temine dell esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa attività lavorativa. Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita Criteri di iscrizione A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di Trattamento di Fine Rapporto del personale maturande a partire dal 1 gennaio 2007 configurano un piano a contribuzione definita. L onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale. Diversamente, il Trattamento di Fine Rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006 continua a configurare un beneficio successivo al rapporto di lavoro della serie piano a benefici definiti e, come tale, richiede la determinazione del valore dell obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e 95

96 l assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l attività lavorativa relativa. L importo contabilizzato come passività è pari a: A. il valore attuale dell obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del Bilancio; B. più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto; C. meno il fair value alla data di riferimento del Bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano. Criteri di valutazione Gli Utili/perdite attuariali, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazione di precedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi. Ai fini dell attualizzazione viene utilizzato il metodo della Proiezione unitaria del credito che considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l obbligazione finale. Tale unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell assunzione alla data attesa della liquidazione. L applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini dell attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla data di Bilancio di high quality corporate bonds ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Stock Option/Stock granting Si definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la prestazione di un attività da parte di un dipendente (o di un terzo) viene remunerata tramite strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni). Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è imputato nella voce di Conto economico 190. a) Spese Amministrative: spese per il personale in quote costanti lungo il periodo di cui alle condizioni di maturazione del piano. Il fair value determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di assegnazione e tiene conto dei prezzi di mercato, se disponibili, dei termini e delle condizioni in base ai quali tali strumenti sono stati assegnati. Ricavi Definizione I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell attività ordinaria dell impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall apporto degli azionisti. 96

97 Criteri di iscrizione I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati in Bilancio solo se sono soddisfatti tutti i criteri seguenti: a. le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate ad adempiere le rispettive obbligazioni; b. l'entità può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire; c. l'entità può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire; d. il contratto ha sostanza commerciale (ossia il rischio, la tempistica o l'importo dei flussi finanziari futuri dell'entità sono destinati a cambiare a seguito del contratto); e e. è probabile che l'entità riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente. Nel valutare la probabilità di ricevere l'importo del corrispettivo, l'entità deve tener conto solo della capacità e dell'intenzione del cliente di pagare l'importo del corrispettivo quando sarà dovuto. Rilevazione dei corrispettivi variabili I ricavi configurati da corrispettivi variabili vengono rilevati a Conto economico se attendibilmente stimabili e unicamente se è altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere, in periodi successivi, in tutto o in una sua parte significativa, stornato dal Conto economico. In caso di forte prevalenza di fattori di incertezza legati alla natura del corrispettivo o al fatto che la probabilità di incasso è soggetta a fattori, difficilmente prevedibili, estranei al controllo della Banca, il medesimo viene rilevato solo nel momento in cui tale incertezza viene risolta, momento che di norma, per i corrispettivi in parola, è identificato in prossimità o in concomitanza della chiusura dell esercizio. Modalità e tempistica di rilevazione dei corrispettivi Il corrispettivo del contratto, il cui incasso deve essere probabile, viene allocato alle singole obbligazioni derivanti dal medesimo. Taluni contratti con la clientela prevedono, a fronte di un canone annuo complessivo, l erogazione al cliente di un pacchetto di servizi, tali servizi costituiscono, ai fini della rilevazione in Bilancio del corrispettivo, differenti performance obligation, tra le quali la Banca ripartisce il prezzo dell operazione sulla base del relativo prezzo di vendita a sé stante. La rilevazione temporale dei ricavi avviene, in funzione delle tempistiche di adempimento delle obbligazioni in un unica soluzione o, alternativamente, lungo la durata del periodo previsto per l adempimento delle diverse obbligazioni. Ricavi da attività finanziarie Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene. Le componenti negative di reddito maturate su attività finanziarie sono rilevate alla voce Interessi passivi e 97

98 oneri assimilati ; le componenti economiche positive maturate su passività finanziarie sono rilevate alla voce Interessi attivi e proventi assimilati. Gli interessi di mora sono contabilizzati, nella voce 10. Interessi attivi e proventi assimilati, al momento del loro effettivo incasso. I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. I costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o incassato della transazione ed il fair value dello strumento sono iscritti a Conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario solamente quanto il fair value è determinato: facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo strumento; attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili. Costi I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel Conto economico. I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a Conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo. Le perdite di valore sono iscritte a Conto economico nell esercizio in cui sono rilevate. 98

99 A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA FINANZIARIE La Società non ha effettuato né nell esercizio in corso né in quello precedente, riclassifiche di portafoglio delle attività finanziarie da categorie valutate al fair value verso categorie valutate al costo ammortizzato con riguardo alle possibilità introdotte dal regolamento CE n. 1004/2008 della Commissione Europea. A.3.1 Altri aspetti La Società pur possedendo partecipazioni collegate si è avvalsa della facoltà prevista dalla normativa vigente di non predisporre il bilancio consolidato, in quanto redatto da parte della controllante UBI Banca S.p.a con sede legale in Piazza Vittorio Veneto, Bergamo. A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informativa di natura qualitativa L IFRS 13 definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato. Il fair value delle attività e passività finanziarie è determinato attraverso l utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, o mediante l utilizzo di modelli di valutazione per gli altri strumenti finanziari. La migliore evidenza del fair value è l esistenza di quotazioni ufficiali in un mercato attivo; tali quotazioni vengono quindi utilizzate in via prioritaria per la valutazione delle attività e delle passività finanziarie (c.d. fair value di primo livello ). Un mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un attività/passività permette di garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione. Sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli quotati su mercati regolamentati e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato. Gli strumenti che non sono considerati quotati in un mercato attivo, sono valorizzati attraverso tecniche di valutazione aventi l obiettivo di riflettere adeguatamente quale potrebbe essere il prezzo di mercato dello strumento alla data di valutazione. Le tecniche di valutazione utilizzate includono: - il riferimento a valori di mercato indirettamente collegabili allo strumento da valutare e desunti da prodotti similari per caratteristiche di rischio (c.d. fair value di secondo livello); - le valutazioni effettuate utilizzando anche input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni significative formulate dal valutatore (c.d. fair value di terzo livello). L IFRS 9 prevede specifiche categorie in cui classificare attività e passività finanziarie oggetto di una valutazione al fair value in bilancio. Le categorie interessate sono le seguenti: 99

100 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: Voce 20 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: Voce 30 - Passività finanziarie di negoziazione: Voce 20 - Passività finanziarie designate al fair value: Voce 30. Nessuna di dette categorie è presente nel bilancio di UBI Factor; nel bilancio di UBI Factor sono presenti, invece, le seguenti altre categorie valutate al costo o al costo ammortizzato: - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: voce 40 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: voce 10. Coerentemente con le previsioni dell IFRS 13, nelle note esplicative viene indicato il fair value di dette classi di attività e passività non valutate al fair value. Date le caratteristiche delle attività e dei rapporti creditizi attivi e passivi sopra elencati e, in particolare: - voci 40 dell attivo e 10 del passivo - costituite da rapporti creditizi (attivi/passivi) con scadenza nel breve termine o indeterminata. Si ritiene che il valore contabile di iscrizione/valutazione, al netto di eventuali rettifiche analitiche (anche da attualizzazione) o di rettifiche collettive, rappresenti una buona approssimazione del fair value. Fair value determinato sulla base di input di livello 1 Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l entità può accedere alla data di valutazione dello strumento. L esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo. Ai sensi dell IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione. In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato. Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo dell ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne. Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR, Fondi Comuni, SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo policy interne. 100

101 Fair value determinato sulla base di input di livello 2 Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante l utilizzo di prezzi rilevati su mercati non attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano input di mercato. La valutazione viene effettuata attraverso l utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari; parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità. In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi. Sono inclusi nel livello 2: derivati OTC; titoli di capitale; titoli obbligazionari; crediti; quote di fondi di Private Equity. Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito in nota integrativa solo ai fini di informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi. Diversamente sono classificate nel livello 3. Fair value determinato sulla base di input di livello 3 La valutazione viene determinata attraverso l impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l adozione di stime ed assunzioni interne. Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value: titoli di capitale valutati: con utilizzo di significativi input non osservabili; attraverso metodi basati sull analisi dei fondamentali della società partecipata; al costo. gli Hedge Funds, per i quali si è tenuta in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di liquidità e/o di controparte; le opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie; crediti; titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti. 101

102 Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall utilizzo di parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione. Informativa di natura qualitativa A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value La società non ha effettuato valutazione di attività o passività finanziarie al fair value in quanto nell ambito del Business Model adottato non si sono verificati casi di mancato superamento del c.d. SPPI test : la valutazione è stata pertanto eseguita interamente al costo ammortizzato. Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell informativa integrativa Per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si precisa che il valore contabile è assunto convenzionalmente pari al fair value per: tutte le operazioni non rateali (Conti Correnti e Crediti di Firma); le operazioni con scadenza inferiore all anno; le posizioni non performing; che sono pertanto classificati nel livello 3 della gerarchia. Relativamente alle posizioni non performing fatte salve le situazioni in cui stante la presenza di elementi oggettivi derivanti da valutazioni su portafogli e/o posizioni specifiche espresse da controparti terze sono utilizzati i valori derivanti da tali valutazioni - il valore contabile è stato assunto quale approssimazione del fair value in quanto, sebbene nel corso del 2018 si sia manifestato anche in Italia un mercato attivo nell acquisto di portafogli di credito deteriorato, i valori riscontrati hanno assunto - data anche la natura delle attività finanziarie in oggetto ovvero la specificità di ogni singolo portafoglio - un livello di variabilità particolarmente elevato con riferimento ai tassi di attualizzazione impliciti nei prezzi e quindi ai rendimenti attesi. Stante tale situazione si è ritenuto arbitraria/eccessivamente soggettiva l individuazione di diverso un fattore di sconto, rispetto a quello adottato nell ambito del costo ammortizzato, ai fini della determinazione del fair value delle posizioni non performing. Per le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, in quanto passività con scadenza inferiore all anno, il valore contabile di iscrizione può essere considerato un adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Per gli strumenti finanziari rilevati al costo ammortizzato, per la stima del fair value indicato nella Nota Integrativa dello Stato Patrimoniale sono stati applicati i seguenti metodi e assunzioni: - per la cassa e le disponibilità liquide il fair value è rappresentato dal valore nominale; 102

103 - per le poste attive e passive senza una specifica scadenza, il valore di bilancio approssima sostanzialmente il fair value; - per le attività finanziarie deteriorate il fair value è stato assunto pari al valore di presumibile realizzo utilizzato ai fini di bilancio; - per le attività e passività finanziarie a medio, a lungo termine e a tasso fisso, si evidenzia che la Società ha stimato il dato del fair value dei crediti e dei debiti da riportare ai soli fini informativi. Il fair value utilizzato ai fini della valutazione degli strumenti finanziari è determinato sulla base dei criteri, di seguito esposti, che assumono l utilizzo di input c.d. osservabili o non osservabili. Gli input osservabili sono parametri sviluppati sulla base di dati disponibili di mercato e riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato dovrebbero usare quando prezzano lo strumento finanziario; diversamente gli input non osservabili sono parametri per i quali non sono disponibili dati di mercato e che sono quindi sviluppati sulla base delle migliori informazioni disponibili relative alle assunzioni che i partecipanti al mercato dovrebbero usare quando prezzano lo strumento finanziario. A.4.3 Gerarchia del fair value Ai fini dell individuazione del corretto livello gerarchico del fair value delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e delle Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è stato valutato il livello di significatività degli input non osservabili, portando alla classificazione delle voci nel livello

104 Informativa di natura quantitativa A Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente Totale Totale VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività materiali detenute a scopo di investimento Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Totale Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato Passività associate ad attività in via di dismissione Totale Legenda VB=Valori di bilancio L1=Livello 1 L2=Livello 2 L3=Livello 3 104

105 PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 La voce è composta da banconote e monete aventi corso legale, da assegni bancari, assegni circolari e da valori bollati Voci / Valori (riesposto) a) Cassa Totale Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 40 I valori comparativi dell esercizio 2017 esposti nelle tabelle della presente sezione 4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato riportano nel primo e nel secondo stadio l importo delle esposizioni in bonis e nel terzo stadio gli importi delle attività deteriorate. 4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche Composizione Totale Totale (riesposto) Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value di cui: di cui: impaired Primo e impaired Primo e Terzo Terzo acquisite L1 L2 L3 secondo acquisite secondo stadio stadio stadio o stadio o L1 L2 L3 originate originate 1. Depositi e conti correnti Finanziamenti Pronti contro termine 2.2 Leasing finanziario 2.3 Factoring pro-solvendo - pro-soluto Altri finanziamenti 3. Titoli di debito titoli strutturati 3.2 altri titoli di debito 4. Altre attività Totale L1 = livello 1; L2 = livello 2; L3 = livello 3. La voce è composta principalmente da saldi attivi derivanti da momentanee disponibilità sui conti correnti e depositi sul sistema bancario e ha registrato una riduzione di 22,5 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2017 (-10,7%). Nella voce Finanziamenti sono compresi i crediti verso banche riconducibili all attività di factoring. Si evidenzia che il Fair Value è pari al valore di bilancio in quanto si tratta di esposizioni a breve. 105

106 4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso società finanziarie Composizione Totale Totale (riesposto) Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value di cui: di cui: Primo e impaired Primo e impaired Terzo Terzo secondo acquisite L1 L2 L3 secondo acquisite stadio stadio stadio o stadio o L1 L2 L3 originate originate 1. Finanziamenti Pronti contro termine 1.2 Leasing finanziario 1.3 Factoring pro-solvendo pro-soluto Altri finanziamenti Titoli di debito titoli strutturati 2.2 altri titoli di debito 3. Altre attività - Totale L1 = livello 1; L2 = livello 2; L3 = livello 3. Le attività deteriorate per 3,2 milioni di Euro si riferiscono esclusivamente ad una posizione in inadempienza probabile; la voce è esposta al netto dei relativi fondi svalutazione che ammontano complessivamente a 0,6 milioni di Euro di cui 0,1 milioni di Euro per svalutazioni analitiche su attività deteriorate e 0,6 milioni di Euro per svalutazioni collettive su attività non deteriorate. Si evidenzia che il Fair Value è pari al valore di bilancio in quanto si tratta di esposizioni a breve. 106

107 4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso società clientela Composizione Totale Totale (riesposto) Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value Primo e secondo stadio Terzo stadio di cui: impaired acquisite o originate L1 L2 L3 Primo e secondo stadio Terzo stadio di cui: impaired acquisite o originate L1 L2 L3 1. Finanziamenti Leasing finanziario di cui: senza opzione finale d'acquisto 1.2 Factoring pro-solvendo pro-soluto Credito al consumo 1.4 Carte di credito 1.5 Prestiti su pegno 1.6 Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati 1.7 Altri finanziamenti di cui: da escussione di garanzie e impegni 2. Titoli di debito 2.1 titoli strutturati 2.2 altri titoli di debito 3. Altre attività Totale L1 = livello 1; L2 = livello 2; L3 = livello 3. Sono composti da crediti verso la clientela, derivanti prevalentemente dall attività di factoring, dall erogazione di finanziamenti e finanziamenti finalizzati. La voce ha registrato un incremento di 148,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2017 (7,1%) ed è costituita da: 1) crediti ceduti pro-solvendo, rilevati per la parte anticipata; 2) crediti ceduti pro-soluto giuridico, cioè senza i presupposti di recognition, rilevati per la parte anticipata; 3) crediti pro-soluto acquistati a titolo definitivo; 4) crediti pagati maturity con dilazione al debitore; 5) crediti acquistati per un valore notevolmente inferiore al nominale (prezzo pagato); 6) finanziamenti a fronte di crediti futuri e in massa (senza cessione di credito sottostante); 107

108 7) finanziamenti finalizzati; 8) prestiti personali ai dipendenti. Le attività deteriorate per 217,5 milioni di Euro si riferiscono a: - crediti verso clienti in stato di sofferenza per 190,4 milioni di Euro; - crediti verso clienti in stato di inadempienza probabile per 24,5 milioni di Euro; - crediti verso clienti scaduti deteriorati per 2,7 milioni di Euro. La voce è esposta al netto dei relativi fondi svalutazione che ammontano complessivamente a 58,3 milioni di Euro di cui 53,0 milioni di Euro per svalutazioni analitiche su attività deteriorate e 5,3 milioni di Euro per svalutazioni collettive su attività non deteriorate. Il valore totale dei crediti relativi alla Succursale in Polonia è pari a 140,1 milioni di Euro. 4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela Tipologia operazioni/valori Totale Totale (riesposto) di cui: impaired Primo e secondo di cui: impaired Terzo stadio acquisite o Primo e secondo stadio Terzo stadio stadio acquisite o originate originate 1. Titoli di debito a) Amministrazioni pubbliche b) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazione c) società non finanziarie 2. Finanziamenti verso: a) Amministrazioni pubbliche b) Altre società finanziarie c) di cui: imprese di assicurazione d) Società non finanziarie e) Famiglie Altre attività Totale

109 4.5 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive Primo stadio Valore lordo di cui: strumenti con basso rischio di credito Secondo stadio Terzo stadio Primo stadio Rettifiche di valore complessive Secondo stadio Terzo stadio Titoli di debito Finanziamenti Altre attività Totale Totale * di cui: attività finaziarie impaired acquisite o originate Write-off parziali complessivi * La presente tabella non riporta il dato dell esercizio precedente poiché, a seguito delle modifiche introdotte dai principi contabili in vigore dal 1 gennaio 2018, il dato al 31 dicembre 2017, riesposto secondo le disposizioni dell aggiornamento del 22 dicembre 2017 delle disposizioni relative al Bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari, non risulterebbe utile ai fini della comparabilità. 4.6 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: attività garantite Totale Totale (riesposto) Crediti verso Crediti verso Crediti verso enti finanziari Crediti verso clientela banche banche Crediti verso enti finanziari Crediti verso clientela VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG 1. Attività non deteriorate garantite da: Beni in leasing finanziario - Crediti per factoring Ipoteche - Pegni - Garanzie personali Derivati su crediti 2. Attività deteriorate garantite da: Beni in leasing finanziario - Crediti per factoring Ipoteche - Pegni - Garanzie personali Derivati su crediti Totale VE = valore di bilancio delle esposizioni VG = fair value delle garanzie Il valore delle garanzie dei crediti per factoring è relativo al monte crediti per le operazioni pro-solvendo. 109

110 Sezione 7 - Partecipazioni - Voce 70 La voce è costituita dalla quota azionaria nella società del Gruppo UBI Sistemi e Servizi S.c.p.A. e dalla quota di partecipazione nella società del Gruppo UBI Academy S.c.r.l., acquistata nel corso del Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazioni Sede legale Sede operativa A. Imprese controllate in via esclusiva Quota partecipazione % Disponibilità dei voti % Valore di bilancio Fair Value B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte ad influenza notevole 1. UBI SISTEMI E SERVIZI SCPA Brescia Brescia, Bergamo, Cosenza, Milano, Cuneo, Varese, Ancona, Bari 0,72% 0,72% UBI ACADEMY Bergamo Bergamo 1,50% 1,50% In relazione alle partecipazioni in UBI Sistemi e Servizi S.c.p.A. e UBI Academy viene precisato che, pur essendo le stesse inferiori al 20%, non vengono rilevate tra le Attività Finanziarie disponibili per la vendita ma nella Voce Partecipazioni, in quanto la modalità di rilevazione deriva dal rapporto partecipativo del Gruppo UBI Banca, con il presupposto però che il controllo in via esclusiva può essere attribuito solo alla Capogruppo UBI Banca S.p.a. Nell ambito di UBI Factor S.p.A. tale partecipazione viene quindi rilevata tra quelle sottoposte ad influenza notevole. Si segnala che non sussistono evidenze qualitative e/o quantitative per l applicazione dell impairment ai valori iscritti in bilancio. 7.2 Variazioni annue delle partecipazioni Partecipazioni di Partecipazioni non di Totale Gruppo Gruppo A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti - B.2 Riprese di valore - B.3 Rivalutazioni - B.4 Altre variazioni - C. Diminuzioni C.1 Vendite - C.2 Rettifiche di valore - C.3 Altre variazioni - D. Rimanenze finali

111 Sezione 8 - Attività Materiali - Voce Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori Totale Totale (riesposto) 1. Attività di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale Nella voce sono elencate le attività materiali ad uso funzionale di proprietà; il criterio di ammortamento utilizzato è quanto previsto dallo IAS 16 in base alla vita utile. 8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Mobili Impianti elettronici Altre Totale A. Esistenze iniziali lorde - A.1 Riduzioni di valore totali nette - A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni - C. Diminuzioni (14.770) - (2.425) (17.194) C.1 Vendite - C.2 Ammortamenti (14.770) - (2.425) (17.194) C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni - D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo

112 Sezione 9 - Attività Immateriali Voce Attività immateriali: composizione Voci/Valutazione Totale Attività valutate al costo Attività valutate al fair value Totale (riesposto) Attività Attività valutate valutate al fair al costo value 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali: 2.1 di proprietà generate internamente - altre acquisite in leasing finanziario Totale Attività riferibili al leasing finanziario: 3.1 beni inoptati 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 3.3 altri beni Totale 3 4. Attività concesse in leasing operativo Totale ( ) 104 Totale (attività al costo + attività al fair value) Attività immateriali: variazioni annue Totale A. Esistenze iniziali 104 B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value - a patrimonio netto - a conto economico B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni (104) C.1 Vendite C.2 Ammortamenti (104) C.3 Rettifiche di valore - a patrimonio netto - a conto economico C.4 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - a conto economico C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali - 112

113 Sezione 10 - Attività fiscali e passività fiscali 10.1 Composizione della voce 100 Attività fiscali: correnti e anticipate Totale Totale (riesposto) A) Attività fiscali correnti B) Attività fiscali anticipate Imposte anticipate con contropartita a conto economico Svalutazione crediti Attività materiali - Accantonamenti al fondo per rischi ed oneri Attività immateriali - Costi del Personale Perdite fiscali quota addizionale IRES 3,5% Beneficio ACE non utilizzato Riserva crediti IFRS Svalutazione crediti verso banche e di firma non dedotti Altre minori Imposte anticipate con contropartita a patrimonio netto - Costi del Personale Totale imposte anticipate iscritte Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte anticipate Totale imposte anticipate iscrivibili Composizione della voce 60 Passività fiscali: correnti e differite Totale Totale (riesposto) A) Passività fiscali correnti B) Passività fiscali differite Imposte differite con contropartita a conto economico - Accantonamenti al fondo rischi su crediti - Altre Imposte differite con contropartita a patrimonio netto - Altre minori Totale imposte differite iscritte - Differenze temporanee escluse dalla determinazione delle imposte differite Totale imposte differite iscrivibili 113

114 10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) Totale Totale (riesposto) 1. Esistenze iniziali Aumenti Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali Altri aumenti Diminuzioni ( ) ( ) 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio ( ) ( ) a) rigiri ( ) ( ) b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni ( ) a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 ( ) b) altre 4. Importo finale Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali futuri, tenuto anche conto del regime di consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. n. 917/86. Le aliquote utilizzate per la valorizzazione delle imposte anticipate ai fini IRES e IRAP sono rispettivamente pari al 27,50% e al 5,57%. Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2017 in effettiva contropartita al conto economico. Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 3,0 milioni di Euro sono costituite per 2,3 milioni di Euro da accantonamenti a fondo rischi ed oneri non deducibili, per 0,6 milioni di Euro da rettifiche su crediti di cui alla Riserva IFRS9 e deducibili nei prossimi 9 anni ai sensi della Legge n. 145/2018, per 46 mila Euro da accantonamenti per spese del personale e per 43 mila Euro da rettifiche su crediti verso banche. Gli altri aumenti per 0,3 milioni di Euro sono rappresentati per 0,2 milioni di Euro dalle imposte anticipate calcolate sulla perdita fiscale ai fini dell addizionale IRES e per 0,1 milioni di Euro dalla quota di eccedenza ACE non utilizzata nel periodo. Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 0,3 milioni di Euro sono costituite dall utilizzo di fondi rischi ed oneri e spese del personale non dedotti in esercizi precedenti rispettivamente per 0,2 milioni di Euro e per 0,1 milioni di Euro Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L.214/2011 (in contropartita del conto economico) Totale Totale (riesposto) 1. Importo iniziale Aumenti 3. Diminuzioni ( ) 3.1 Rigiri ( ) 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta ( ) a) derivante da perdite di esercizio ( ) b) derivante da perdite fiscali ( ) 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale

115 10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) Non ci sono variazioni nell esercizio Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) Non ci sono variazioni nell esercizio Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) Non ci sono variazioni nell esercizio. Sezione 12 - Altre attività Voce Composizione della voce 120 Altre attività Totale Totale (riesposto) Crediti verso Capogruppo per consolidato fiscale Crediti verso Istituti Previdenziali Portafoglio SBF Altre partite Ratei e risconti attivi (non attribuiti) Totale I crediti verso la Capogruppo sono rappresentati dagli acconti IRES versati nel I valori relativi al portafoglio SBF riguardano effetti accreditati dalla banca nei primi giorni del mese di gennaio La altre partite riguardano principalmente partite transitorie, più dettagliatamente operatività in pool effettuata negli ultimi giorni di giugno e chiusa nei primi giorni di gennaio 2019, crediti verso fornitori per note di credito da ricevere, crediti v/capogruppo per personale distaccato e crediti verso Erario per gli acconti versati sul bollo virtuale. 115

116 PASSIVO Sezione 1 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti Voci Totale Totale (riesposto) verso banche verso società verso verso società verso verso banche finanziarie clientela finanziarie clientela 1. Finanziamenti Pronti contro termine Altri finanziamenti Altri debiti Totale Fair value - livello Totale fair value La voce è composta prevalentemente dei finanziamenti in essere con la Capogruppo UBI Banca per la provvista necessaria allo svolgimento dell operatività di impiego. Gli altri debiti verso banche sono relativi al debito per personale distaccato e gli altri debiti verso clientela rappresentano la quota residua dei corrispettivi non ancora erogati ai cedenti per i crediti acquistati prosoluto a titolo definitivo. Il valore totale dei Debiti relativi alla Succursale in Polonia è pari a 125,2 milioni di Euro. Sezione 6 - Passività fiscali - Voce 60 Per il dettaglio della voce e la movimentazione si fa riferimento alla Sezione dell Attivo Attività fiscali e passività fiscali. Sezione 8 - Altre passività - Voce Composizione della voce 80 Altre passività Totale Totale (riesposto) Debiti verso Capogruppo per consolidato fiscale - - Debiti verso fornitori Debiti per fatture da ricevere Debiti verso il personale Debiti verso Enti Previdenziali Incassi in attesa di destinazione Altri debiti Ratei passivi (non attribuiti) Totale I debiti per fatture da ricevere sono relativi prevalentemente a retrocessioni per attività commerciale svolta dal Gruppo, a commissioni su garanzie ricevute dalla Capogruppo e all attività di service di Gruppo. Gli incassi in attesa di destinazione sono relativi a pagamenti ricevuti in relazione ad operazioni di factoring, per i quali non è stato possibile, alla data di chiusura contabile, effettuare l attribuzione alle relative posizioni cedenti; tale attribuzione è stata in massima parte completata nel mese di gennaio

117 Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce Trattamento di fine rapporto del personale : variazioni annue Totale Totale (riesposto) A Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni ( ) ( ) C.1 Liquidazioni effettuate ( ) ( ) C.2 Altre variazioni in diminuzione (5.282) (4.878) D. Esistenze finali Altre informazioni Il trattamento di fine rapporto del personale in essere presso UBI Factor e costituito prima della decorrenza degli effetti della c.d. riforma della previdenza complementare introdotta del Decreto Legislativo 252/2005, costituisce un fondo a prestazione definita in quanto il dipendente, al momento della cessazione del rapporto di lavoro, riceverà un importo calcolato in base all anzianità, alle retribuzioni da esso godute e in base all indice di inflazione. La valutazione attuariale di tale posta, effettuata da uno studio attuariale, si basa sulle seguenti ipotesi finanziarie e demografiche: - mortalità; - cessazione dall azienda (dimissioni o licenziamento); - richieste di anticipazioni; - andamento del reale potere d acquisto del denaro; - successione dei tassi di investimento delle somme disponibili. Le stime effettuate prescindono da eventi, fatti, orientamenti, sia di tipo quantitativo/qualitativo che di tipo normativo/giurisprudenziale imprevedibili e/o non desumibili dalle informazioni pubblicamente disponibili. Il debito maturato successivamente all entrata in vigore della Riforma, come descritto nella Sezione A.2 della presente Nota integrativa, rappresenta invece un piano a contribuzione definita, per la cui valutazione attuariale ci si è avvalsi delle seguenti ipotesi: Tasso di mortalità Tasso di turn over Anticipazioni di TFR Tassi di inflazione Tassi di attualizzazione Sono state utilizzate le tavole SI2017. E stato ricavato tramite opportune perequazioni dei dati storici del Gruppo. La probabilità di anticipazione è stata posta pari al 2,00% sulla base delle indicazioni fornite dalla Società, mentre la percentuale del TFR maturato richiesto in anticipazione, determinato sulla base della norma civilistica introdotta con Legge Finanziaria 2007, è stato stimato pari al 100%. Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare un tasso pari all 1,5% annuale. Per la valutazione al 31/12/2018 è stata utilizzata la curva dei tassi EUR composite AA al 20/12/

118 Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri - Voce Composizione della voce 100 Fondi per rischi e oneri Totale Totale (riesposto) 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 3. Fondi di quiescenza aziendale Altri fondi per rischi ed oneri Controversie legali e fiscali Oneri per il personale Altri Totale Variazioni nell esercizio della voce 100 Fondi per rischi e oneri Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate Fondi di quiescenza Altri fondi per rischi e oneri Totale A Esistenze iniziali B. Aumenti (+) B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni (-) - - ( ) ( ) C.1 Utilizzo nell'esercizio - - ( ) ( ) C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto C.3 Altre variazioni - - (2.203) (2.203) D. Esistenze finali Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale 1. Impegni a erogare fondi Garanzie finanziarie rilasciate Totale Fondi per rischi ed oneri altri fondi Gli Altri Fondi per rischi e oneri comprendono: - il fondo per controversie legali, relativo a spese legali, a revocatorie fallimentari e cause passive promosse da terzi e vertenze probabili relative alla clientela; - il fondo oneri per il personale che comprende gli stanziamenti per sistema premiante e sistema incentivante; - la voce Altri che include stanziamenti per: 12,5 milioni di Euro in relazione all accordo transattivo, in fase di stipula, con una controparte, per la definizione complessiva della principale esposizione a sofferenza in essere, verso cui erano stati già appostati 4,5 milioni di Euro, nel 2016, a fronte di rischi di revocatoria; 118

119 5,0 milioni di Euro conseguenti ad un accordo transattivo, anche questo del 2016, con un altra controparte Informazioni aggiuntive: passività potenziali Azienda sanitaria USL Roma La passività potenziale di circa 6 milioni di Euro (ridottasi rispetto agli iniziali 60 milioni) deriva dal contenzioso in essere con la ASL Roma 6 (ex Roma H) su crediti ceduti da San Raffaele SPA (ex Hospital Appia Gruppo Tosinvest) ed incassati per circa 60 milioni di euro a seguito di decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo del La Corte d Appello, con sentenza parziale del 2011, aveva revocato il Decreto Ingiuntivo e rimesso la causa sul ruolo per la quantificazione dell importo da restituire da parte di UBI Factor: tale sentenza è stata impugnata in Cassazione ed il relativo giudizio si è concluso favorevolmente per UBI Factor nel novembre 2015; la Corte d Appello successivamente, con sentenza del 30/1/2017 ed uniformandosi al principio stabilito dalla Cassazione nel novembre 2015, ha confermato il Decreto Ingiuntivo del 2001 legittimando definitivamente l incasso del capitale. Il maggior importo di circa 6 milioni di euro di interessi moratori incassati, calcolati a suo tempo nella misura prevista dagli artt. 35 e 36 DPR 1063/62 rispetto al tasso legale, sono oggetto di due giudizi ancora pendenti: - quello originario innanzi alla Corte d Appello di Roma proseguito dopo l emissione della sentenza parziale del 2011 per la quantificazione dell importo da restituire (oggi limitato ai soli interessi); - un secondo giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione per la revocazione della sentenza del 28/5/2018 emessa dalla Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso di UBI Factor avverso la sentenza parziale della Corte d Appello del 2011, in punto agli interessi di mora. All eventuale esito definitivo negativo di tali giudizi, pertanto con conseguente condanna alla restituzione della somma di circa 6 milioni di euro, UBI Factor potrà tuttavia rivalersi contrattualmente nei confronti del cedente (San Raffaele Spa - Gruppo Tosinvest). Contenzioso fiscale In data 24 marzo 2014 l Agenzia delle entrate Direzione Provinciale di Milano ha notificato un avviso di accertamento con cui vengono accertate presunte operazioni imponibili IVA per circa 80 mila Euro con conseguente quantificazione di maggiore IVA per circa 16 mila Euro, oltre sanzioni per circa 20 mila Euro ed interessi. In particolare, viene contestata l esenzione IVA sulle commissioni derivanti da un contratto di factoring siccome ritenute relative anche a prestazioni di gestione e recupero crediti, queste ultime imponibili IVA. UBI Factor impugnava l avviso presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano che con sentenza depositata il 9 febbraio 2017 accoglieva integralmente il ricorso della società. 119

120 In data 13 luglio 2017 l Agenzia delle entrate proponeva appello contro tale sentenza a fronte del quale in data 11 ottobre 2017 UBI Factor depositava presso la Commissione Tributaria Regionale di Milano proprie controdeduzioni. L udienza di trattazione dell appello presso la Commissione Regionale si è tenuta l'8 ottobre 2018 e si è tuttora in attesa del deposito della relativa sentenza. Sezione 11 - Patrimonio Voci 110, 140, 150 e Composizione della voce 110 Capitale Tipologie (riesposto) 1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie Altre azioni - - Totale Il capitale sociale risulta interamente sottoscritto e versato, ed è costituito da n azioni del valore nominale di Euro 0,52 cadauna Composizione della voce 140 Sovrapprezzi di emissione La voce, pari a 2,1 milioni Euro, si è costituita nel 1993 a seguito dell aumento di capitale sociale. Composizione della Voce 150 Riserve Legale Utili/perdite portati a Altre TOTALE nuovo A Esistenze iniziali ( ) B. Aumenti B.1 Attribuzioni di utili B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - B.2 Altre variazioni - C. Diminuzioni - ( ) (22.431) ( ) C.1 Utilizzi - - copertura di perdite - distribuzione - trasferimento a capitale C.2 Altre variazioni ( ) (22.431) ( ) D. Rimanenze finali ( ) La voce Altre variazioni in diminuzione della colonna Utili/Perdite portati a nuovo, pari a 2,0 milioni di Euro, è relativa agli impatti di prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 9, in data 1 gennaio Si fornisce il dettaglio delle Altre Riserve: Dettaglio Altre Riserve: Straordinaria Avanzo fusione Rischi Finanziari Generali Riserve FTA ( ) Riserva Stock G/O Totale

121 Le riserve FTA sono costituite sostanzialmente dagli effetti derivanti da attualizzazione attività deteriorate (IAS 39) e dalla valutazione attuariale Fondo TFR (IAS 19). Composizione e variazioni della voce 160 Riserve da valutazione Voci / Componenti Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività materiali Attività immateriali Copertura di flussi finanziari Leggi speciali di rivalutazione Utili (+) Perdite (-) attuariali sul TFR A Esistenze iniziali ( ) ( ) B. Aumenti B.1 Variazioni positive di fair value - Totale B.2 Altre variazioni - C. Diminuzioni (3.088) (3.088) C.1 Variazioni negative di fair value (3.088) (3.088) C.2 Altre variazioni - D. Rimanenze finali ( ) ( ) Origine e possibilità di utilizzazione delle poste del Patrimonio Netto (art del codice civile) Importo Capitale Possibilità di utilizzazione Quota disponibile Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi Per copertura perdite Per altre ragioni Sovrapprezzo di emissione Riserve di utili: - legale B - straordinaria A,B,C Altre riserve A,B,C Riserva da valutazione ( ) Utili portati a nuovo ( ) Totale Legenda: A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci 121

122 Altre informazioni 1.Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value) Valore nominale su impegni e garanzie Totale finanziarie rilasciate Totale Secondo Primo stadio Terzo stadio (riesposto) stadio 1. Impegni a erogare fondi a) Amministrazioni pubbliche b) Banche c) Altre società finanziarie d) Società non finanziarie e) Famiglie Garanzie finanziarie rilasciate a) Amministrazioni pubbliche b) Banche c) Altre società finanziarie d) Società non finanziarie - e) Famiglie - 122

123 PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO Sezione 1 - Interessi Voci 10 e Composizione della voce 10 Interessi attivi e proventi assimilati Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale Totale Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.2 Attività finanziarie designate al fair value 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Crediti verso banche Crediti verso società finanziarie Crediti verso clientela Derivati di copertura Altre attività Passività finanziarie Totale di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired Si segnala che dal 1 gennaio 2018, data di entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9, la componente positiva relativa al rilascio dell attualizzazione crediti (Time Reversal) è classificata negli Interessi Attivi ed è pari a 4,4 milioni di Euro (nell esercizio 2017 tale componente è classificata nella voce 130(a) Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito: attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ). La voce ha registrato un incremento di 7,5 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2017 (+29,6%) in relazione, da un lato, a tale nuova modalità di contabilizzazione del Time reversal e dall altro all incasso di interessi di mora per 5,9 milioni di Euro (2,5 milioni di Euro nel 2017), mentre dal punto di vista della redditività degli impieghi il tasso attivo è sostanzialmente allineato al dato dello stesso periodo dell anno precedente. Gli interessi verso enti finanziari e clientela si riferiscono all attività di factoring, percepiti sulle anticipazioni ai cedenti e nei confronti dei debitori ceduti per dilazioni di pagamento concesse, nonché in relazione a finanziamenti su contratti.; inoltre sono inclusi gli interessi attivi relativi ai finanziamenti finalizzati. Gli interessi su passività finanziarie sono relativi ai finanziamenti in essere con la Capogruppo UBI Banca, per la provvista necessaria allo svolgimento dell operatività di impiego, che hanno un tasso di remunerazione negativo in relazione all andamento dei tassi in divisa Euro. 123

124 1.3 Composizione della voce 20 Interessi passivi e oneri assimilati Voci / Forme tecniche Debiti Titoli Altro Totale Totale Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.1 Debiti verso banche ( ) ( ) ( ) 1.2 Debiti verso società finanziarie Debiti verso clientela Titoli in circolazione - 2. Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie designate al fair value Altre passività (2) (2) (0) 5. Derivati di copertura 6. Attività finanziarie (23.575) (23.575) - Totale ( ) - (23.577) ( ) ( ) La voce ha registrato un incremento di 0,4 milioni di Euro rispetto allo stesso dato del 31 dicembre 2017 (+15,4%) in relazione all aumento del costo dei finanziamenti in Dollaro statunitense (correlato con la salita dei tassi in tale divisa). I valori esposti non comprendono oneri per passività subordinate. Sezione 2 - Commissioni Voci 40 e Composizione della voce 40 Commissioni attive Dettaglio Totale Totale a) operazioni di leasing finanziario b) operazioni di factoring c) credito al consumo d) garanzie rilasciate e) servizi di: - gestione fondi conto terzi - intermediazione cambi - distribuzione prodotti - altri - - f) servizi di incasso e pagamento g) servicing in operazioni di cartolarizzazione h) altre commissioni Totale La voce comprende prevalentemente le commissioni pro-soluto e pro-solvendo flat percepite a fronte di cessioni di crediti, di cui viene fornito il dettaglio: Commissioni attive factoring Totale Totale commissioni pro-solvendo commissioni pro-soluto commissioni su mandato recuperi spese con mark-up altre Totale Le Commissioni Attive si sono attestate a 11,8 milioni di Euro, superiori dello 0,9% rispetto al dato al 31 dicembre 2017, e con il pricing medio che è rimasto sugli stessi livelli del 2017 ed il turnover che è stato pari a 9,01 miliardi di Euro al 31 dicembre 2018 contro 8,95 miliardi di Euro al 31 dicembre

125 I recuperi spese con mark-up si riferiscono principalmente a: spese istruttoria, spese handling, spese visure e informazioni, spese valutazione debitori, spese invio e/c, spese tenuta conto, spese chiusura conti, canoni home-factoring. Le altre commissioni sono relative prevalentemente a commissioni di gestione crediti e commissioni fatturate ai debitori. 2.2 Composizione della voce 50 Commissioni passive Dettaglio / Settori Totale Totale a) garanzie ricevute ( ) ( ) b) distribuzione di servizi da terzi c) servizi di incasso e pagamento ( ) ( ) d) altre commissioni: d.1 ristorni commissioni a terzi ( ) ( ) d.2 premi per assicurazione del credito d.3 oneri bancari ( ) ( ) d.4 commissioni cessione crediti - ( ) Totale ( ) ( ) Le Commissioni Passive, pari a 12,7 milioni di Euro, risultano in aumento del 5,7% rispetto al 31 dicembre 2017 e sono corrisposte principalmente alla Capogruppo UBI Banca per l attività di segnalazione commerciale (8,9 milioni di Euro) e per la garanzia sul patrimonio di vigilanza (pari a 2,5 milioni di Euro) e, in via minoritaria, ai grandi debitori convenzionati e terzi segnalatori di opportunità di business (0,9 milioni di Euro). In dettaglio i ristorni commissioni a terzi includono: Ristorni commissioni a terzi Totale Totale ristorni commissioni a banche ( ) ( ) 2. ristorni commissioni a debitori ( ) ( ) 3. ristorni commissioni a mediatori (5.128) (5.128) 4. ristorni commissioni a corrispondenti esteri ( ) ( ) ( ) ( ) 125

126 Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito Voce Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione Operazioni/Componenti reddituali Primo e secondo stadio Rettifiche di valore Terzo stadio Writeoff Altre Riprese di valore Primo e secondo stadio Terzo stadio Totale Totale Crediti verso banche (2.768) Crediti impaired acquisiti o originati - per leasing - - per factoring altri crediti - Altri crediti (2.768) per leasing - per factoring (2.690) altri crediti (78) (78) 2. Crediti verso società finanziarie Crediti impaired acquisiti o originati per leasing - - per factoring - - altri crediti - Altri crediti per leasing - - per factoring altri crediti - 3. Crediti verso clientela ( ) ( ) ( ) Crediti impaired acquisiti o originati per leasing - - per factoring - - per credito al consumo - - altri crediti - Altri crediti ( ) ( ) ( ) per leasing - - per factoring ( ) ( ) ( ) per credito al consumo - - prestiti su pegno - - altri crediti - Totale ( ) ( ) ( ) Per quanto attiene il costo del credito, al 31 dicembre 2018 si evidenziano rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per 12,4 milioni di Euro (al 31 dicembre 2017 riprese nette per 2,9 milioni di Euro), principalmente riconducibili a rettifiche nette sui crediti deteriorati per 14,5 milioni di Euro (riprese di valore nette per 1,6 milioni di Euro nel 2017), di cui 14,2 milioni di Euro relativi ai crediti non core del comparto Pubblica Amministrazione, di cui si diceva in apertura; sul fronte dei crediti in bonis si evidenziano riprese di valore su per 2,1 milioni di Euro (riprese di valore per 1,3 milioni di Euro nel 2017). L incremento delle rettifiche sui crediti non core nei confronti della Pubblica Amministrazione è stato conseguenza di una valutazione prudenziale delle più aggiornate previsioni di incasso principalmente basate sui pareri degli studi legali che assistono UBI Factor nelle azioni di recupero dei crediti. Tali previsioni sono influenzate sia dall andamento delle azioni legali nei differenti gradi di giudizio che dai più recenti orientamenti espressi dalla giurisprudenza amministrativa 126

127 Come già segnalato, dal 1 gennaio 2018, data di entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9, la componente positiva relativa al rilascio dell attualizzazione crediti (Time Reversal) è classificata nel Margine d Interesse, mentre nell esercizio 2017 tale componente è classificata nella voce 130(a) ed impatta positivamente sul costo del credito del periodo precedente per 5,0 milioni di Euro. Sezione 10 - Spese Amministrative Voce Composizione della voce 160 a Spese per il personale Tipologia di spese/valori Totale Totale Personale dipendente ( ) ( ) a) salari e stipendi ( ) ( ) b) oneri sociali ( ) ( ) c) indennità di fine rapporto ( ) ( ) d) spese previdenziali - - e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: a contribuzione definita - a benefici definiti - - g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: ( ) ( ) - a contribuzione definita ( ) ( ) - a benefici definiti h) altri benefici a favore dei dipendenti ( ) ( ) 2. Altro personale in attività Amministratori e Sindaci ( ) ( ) 4. Personale collocato a riposo Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società ( ) ( ) Totale ( ) ( ) Le Spese del Personale pari a 12,3 milioni di Euro, in aumento del 6,5% rispetto agli 11,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2017, in relazione principalmente agli oneri per incentivi all esodo presenti nel 2018 per 0,6 milioni di Euro; per quanto attiene il numero medio di risorse, sono pari a 145 nell esercizio 2018 contro 143 del 2017; 10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria: Dirigenti 5 Quadri 46 Impiegati 57 Altro personale 37 Totale

128 10.3 Composizione della voce 160 b Altre spese amministrative Dettaglio Altre spese amministrative Totale Totale Affitti passivi ( ) ( ) Prestazioni professionali I.C.T. - - Altri servizi professionali (32.821) (17.276) Consulenze legali e societarie ( ) ( ) Canone di locazione automezzi e arredi ( ) ( ) Canoni di locazione Hardware (34.768) (36.840) Manutenzione e assistenza HW (6.251) (8.059) Manutenzione e assistenza SW - - Altre spese conduzione immobili ( ) ( ) Pulizia (43.746) (58.334) Manutenzione immobili (39.384) (44.004) Contributi associativi (78.800) (78.369) Informazioni e visure ( ) ( ) Periodici e volumi (924) (1.011) Postali ( ) ( ) Premi assicurativi (48.425) (33.474) Pubblicità e promozione - - Rappresentanza (3.715) (3.163) Reti telematiche e telefoniche (38.560) (47.230) Infoprovider (7.883) (9.752) Servizi in outsurcing da terzi (63.259) (74.386) Servizi in outsurcing da Soc. Gruppo ( ) ( ) Spese di viaggio ( ) ( ) Spese per recupero crediti ( ) ( ) Stampati, cancelleria e mat.di consumo (20.339) (17.320) Trasporti e traslochi (60.761) (56.615) Vigilanza (56.277) (67.596) Stagisti (18.560) (18.607) Altre spese residuali (13.153) (7.697) Totale costi amministrativi ( ) ( ) Imposte indirette e tasse ( ) ( ) - Iva su contratti infragruppo ( ) ( ) - Imposta di bollo ( ) ( ) - Altre imposte ( ) ( ) Totale ( ) ( ) Le Altre Spese Amministrative sono pari a 11,9 milioni di Euro, in aumento del 4,7% rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2017 (11,3 milioni di Euro) principalmente per l aumento dei canoni di outsourcing verso il Gruppo. 128

129 Sezione 11 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Voce 170 Gli Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri sono pari a 7,7 milioni di Euro (nel 2017 la voce era pari a 0,4 milioni di Euro) principalmente per effetto dell incremento per ulteriori 8,0 milioni di Euro dello stanziamento, già effettuato nel 2016 per 4,5 milioni di Euro a fronte di rischi di revocatoria, in conseguenza di un accordo transattivo, in fase di stipula, per la definizione complessiva della principale esposizione a sofferenza in essere. L accordo transattivo, in fase di avanzata negoziazione, consentirebbe da un lato di escludere definitivamente rischi di revocatoria a carico di UBI Factor, dall altro di ampliare le possibilità di gestione dell azione di recupero dell esposizione tramite cessione ad intermediari finanziari specializzati. Si segnala che a far data dal 1 gennaio 2018, data di entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9, la voce accoglie anche gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per impegni e garanzie rilasciate con contestuale riesposizione di tale componente anche per l esercizio Accantonamenti netti per rischio di credito relativo a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore specifiche di portafoglio specifiche Riprese di valore di portafoglio Totale Totale Garanzie rilasciate Derivati su crediti 3. Impegni ad erogare fondi (10.484) ( ) Altre operazioni (10.484) ( ) Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione Dettaglio Accantonamenti Totale Totale Accantonamenti e riattribuzioni ai fondi rischi su revocatorie ( ) Accantonamenti e riattribuzioni ai fondi oneri del personale Accantonamenti e riattribuzioni ai fondi per bond in default Accantonamenti e riattribuzioni per controversie legali ( ) Altri accantonamenti e riattribuzioni ai fondi per rischi ed oneri Totale ( ) ( ) 129

130 Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Voce Composizione della voce 180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore Risultato netto al A. Attività materiali A.1 di proprietà (17.194) - - (17.194) - Ad uso funzionale (17.194) - - (17.194) - Per investimento Rimanenze A.2 acquisite in leasing finanziario Ad uso funzionale Per investimento A.3 Concesse in leasing operativo Totale (17.194) - - (17.194) Sezione 13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Voce Composizione della voce 190 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore Risultato netto al Attività immateriali diverse dall'avviamento (104) - - (104) 1.1 di proprietà (104) - - (104) 1.2 acquisite in leasing finanziario Attività riferibili al leasing finanziario Attività concesse in leasing operativo Totale (104) - - (104) 130

131 Sezione 14 - Altri proventi e oneri di gestione Voce 200 Gli Altri oneri e proventi di gestione sono positivi per 1,5 milioni di Euro e registrano un aumentano complessivo di 0,5 milioni di Euro (+50,8%) rispetto al 31 dicembre 2017, in relazione all aumento del 33,0% della componente Altri proventi di gestione per maggiori recuperi di imposte e altre spese legali (inclusi nella voce Recupero spese ). Di seguito la composizione delle voci: 14.1 Altri oneri di gestione: composizione Dettaglio Altri oneri di gestione Totale Totale Sopravvenienze passive e minusvalenze (2.888) (11.425) Adeguamento cambi - ( ) Oneri da attività di factoring - - Sanzioni e ammende (625) (16.913) Altre ( ) (52.803) Totale ( ) ( ) 14.2 Altri proventi di gestione: composizione Dettaglio Altri proventi di gestione Totale Totale Recupero spese Recupero di imposte Ricavi da attività di factoring Sopravvenienze attive e plusvalenze Adeguamento cambi Altre Totale

132 Sezione 19 - Imposte sul reddito dell esercizio dell operatività corrente Voce Composizione della voce 270 Imposte sul reddito dell esercizio dell operatività corrente Totale Totale Imposte correnti ( ) 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (29.897) 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/ Variazione delle imposte anticipate ( ) 5. Variazione delle imposte differite - 6. Imposte di competenza dell'esercizio ( ) Le imposte correnti (positive) per 1,8 milioni di Euro sono costituite dalle imposte sulla perdita fiscale IRES e addizionale IRES per 1,7 milioni di Euro e dal beneficio ACE per 0,1 milioni di Euro. La variazione delle imposte anticipate per 2,7 milioni di Euro è costituita dalla differenza tra gli aumenti e le diminuzioni di cui alla tabella al netto degli altri aumenti di cui al punto 2.3. della medesima tabella Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio IRES Imponibile IRES % Onere fiscale IRES teorico ( ) ,50% Variazioni in aumento permamenti - Erogazioni liberali indeducibili (2.861) -0,02% - Costi auto indeducibili (42.590) -0,31% - Minusvalenze indeducibili e impairment (1.197) -0,01% - Spese rappresentanza (1.022) -0,01% - Altri oneri non deducibili (9.109) -0,07% - Imposte sostitutive / ES. PRECEDENTI (29.897) -0,22% Variazioni in diminuzione permamenti - Riserva FTA IFRS9 ( ) ,10% - Altre variazioni (20.944) ,04% - A.C.E. ( ) ,99% Onere fiscale IRES effettivo ( ) ,99% IRAP Imponibile IRAP % Onere fiscale IRAP teorico ( ) ,57% Variazioni in aumento permamenti - Costi del personale (voce 150 a) ( ) -5,05% - Spese amministrative - 10% (voce 150 b) (66.043) -0,49% - Accantonamenti a fondi rischi (voce 160) ( ) -3,16% - Ammortamenti - 10% e non funzionali (voce 170) (96) 0,00% - Recupero tassazione proventi gestione (82.238) -0,60% - Delta aliquota Lombardia/Friuli 0,92% (9.988) -0,07% - Altre variazioni (1.165) -0,01% - Valore produzione netta negativa irrecuperabile ( ) -1,96% Variazioni in diminuzione permamenti - RISERVA FTA IFRS9 ( ) ,77% - Ricavi non tassati ai fini IRAP (voce 190) ( ) ,60% - Cuneo fiscale ( ) ,92% - Quota estero ( ) ,18% - Altre variazioni (6.112) 340 0,00% Onere fiscale IRAP effettivo ( ) ,69% Utile/Perdita Onere % Lordo effettivo Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP ( ) ,68% 132

133 Sezione 21 - Conto economico: altre informazioni 21.1 Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive Voci / Controparte Interessi attivi Commissioni attive Totale Totale Società Società Banche Clientela Banche Clientela finanziarie finanziarie 1. Leasing finanziario beni immobili beni mobili beni strumentali beni immateriali Factoring su crediti correnti su crediti futuri su crediti acquistati a titolo definitivo su crediti acquistati al di sotto del valore originario per altri finanziamenti Credito al consumo prestiti personali prestiti finalizzati cessione del quinto Prestiti su pegno Garanzie e impegni di natura commerciale di natura finanziaria Totale

134 PARTE D ALTRE INFORMAZIONI Sezione 1 Riferimenti specifici sull operatività svolta B. FACTORING E CESSIONI DI CREDITI B.1 - Valore lordo e valore di bilancio B.1.1 Operazioni di factoring Totale Totale Voce/Valori Valore lordo Rettifiche valore Valore netto Valore lordo Rettifiche valore Valore netto 1. Non deteriorate esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): cessioni di crediti futuri altre esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) Deteriorate Sofferenze esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): cessioni di crediti futuri altre esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): acquisti al di sotto del valore nominale - altre Inadempienze Probabili esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): cessioni di crediti futuri - altre esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): acquisti al di sotto del valore nominale - altre Esposizioni Scadute Deteriorate esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): cessioni di crediti futuri - altre esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): acquisti al di sotto del valore nominale - altre Totale

135 B.2 Ripartizione per vita residua B Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e monte crediti Fasce temporali Anticipi Montecrediti Totale Totale Totale Totale a vista fino a 3 mesi oltre 3 mesi fino a 6 mesi da 6 mesi a 1 anno oltre 1 anno durata indeterminata Totale Il valore comprende le anticipazioni erogate al cedente a fronte di cessioni per factoring pro-solvendo, le anticipazioni erogate a fronte di crediti ceduti per factoring pro-soluto giuridico, ovvero nei casi in cui la cessione non abbia dato luogo al trasferimento sostanziale ( derecognition ) al cessionario dei rischi e benefici sui crediti ceduti, in base a quanto previsto dall IFRS9 e anticipazioni su crediti futuri. B Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni Fasce temporali Esposizioni Totale Totale a vista fino a 3 mesi oltre 3 mesi fino a 6 mesi da 6 mesi a 1 anno oltre 1 anno durata indeterminata Totale I valori sono rappresentati dal monte crediti su operazioni di acquisto crediti pro-soluto a titolo definitivo, ovvero nei casi in cui la cessione abbia dato luogo al trasferimento sostanziale ( derecognition ) cessionario dei rischi e benefici sui crediti ceduti, in base a quanto previsto dall IFRS9. al 135

136 B.3 - Altre informazioni B Turnover dei crediti oggetto di operazioni di factoring Voci Totale Totale Operazioni pro soluto di cui: acquisti al di sotto del valore nominale - 2. Operazioni pro solvendo Totale Turnover per operazioni di Factoring B Servizi di incasso Voce Totale Totale Crediti di cui è stato curato l'incasso nell'esercizio - Ammontare dei crediti in essere alla data di chiusura dell'esercizio B.3.3 Valore nominale dei contratti di acquisizione di crediti futuri Voce Totale Totale Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell'esercizio Ammontare dei contratti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

137 D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI D.1 - Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni Operazioni Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta - - a) Banche - - b) Enti finanziari - - c) Clientela - 2. Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 3. Garanzie rilasciate di natura commerciale - a) Banche - b) Enti finanziari - c) Clientela - 4. Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche - i) a utilizzo certo - ii) a utilizzo incerto - b) Enti finanziari - i) a utilizzo certo - ii) a utilizzo incerto - c) Clientela i) a utilizzo certo - ii) a utilizzo incerto Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - 6. Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - 7. Altri impegni irrevocabili - a) a rilasciare garanzie b) altri Totale Il valore degli impegni irrevocabili a erogare fondi è stato determinato come differenza tra l ammontare complessivo dell Approvato e l ammontare complessivo del Finanziato nell ambito delle operazioni prosoluto non IAS. Le Garanzie rilasciate includono esclusivamente la garanzia rilasciata ad UBI Leasing a fronte dei contratti di finanziamento ceduti a UBI Leasing da Veneta Factoring, società incorporata da UBI Factor (ex CBI Factor) nel Al 31 dicembre 2018 il controvalore totale della garanzia è pari a 0,2 milioni di Euro ed è a copertura dei contratti di 6 controparti. 137

138 D.3 Garanzie rilasciate: rango di rischio assunto e qualità Tipologia di rischio assunto Garanzie rilasciate non deteriorate Garanzie rilasciate deteriorate:sofferenze Altre Garanzie deteriorate Contro garantite Altre Contro garantite Altre Contro garantite Altre Accantonamenti totali Valore lordo Accantonamenti totali Valore lordo Accantonamenti totali Valore lordo Accantonamenti totali Valore lordo Accantonamenti totali Valore lordo Accantonamenti totali Valore lordo Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di prima perdita - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di tipo mezzanine - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Garanzie rilasciate pro quota - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Totale

139 D.11 Variazione delle garanzie rilasciate non deteriorate Ammontare delle variazioni Garanzie di natura finanziaria a prima richiesta Altre garanzie di natura finanziaria Garanzie di natura commerciale Controgarantite Altre Controgarantite Altre Controgarantite Altre (A) Valore Lordo Iniziale (B) Variazioni in aumento: - (b.1) garanzie rilasciate - (b.2) altre variazioni in aumento (C) Variazioni in diminuzione: - (c.1) garanzie non escusse - (c.2) trasferimenti a garanzie deteriorate - (c.3) altre variazioni in diminuzione (10.020) (D) Valore Lordo Finale

140 Sezione 3 Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 3.1 RISCHIO DI CREDITO Informazioni di natura qualitativa 1 Aspetti generali L attività di factoring consiste in un rapporto continuativo nel quale un impresa cede, secondo la disciplina prevista dalla Legge 52 del 1991 o ai sensi del Codice Civile, una quota significativa del proprio portafoglio crediti, esistenti o futuri, al factor che presta un servizio personalizzato basato su tre servizi di base: la gestione dei crediti, la garanzia contro l insolvenza del debitore e il finanziamento attraverso l anticipo dei crediti stessi. I finanziamenti, pertanto, hanno natura autoliquidante e, normalmente, una durata residua breve, connessa ai tempi di incasso dei crediti commerciali scaduti. Attraverso il servizio di gestione dei crediti (contabilizzazione, controllo delle scadenze, incasso dei crediti, sollecito dei pagamenti, azioni di recupero, etc.), il factor instaura un rapporto continuativo con il cedente e, quindi, con i debitori di quest ultimo, acquisendo una conoscenza profonda della politica del credito commerciale sviluppata: il factor si inserisce, infatti, in una relazione di natura commerciale già esistente tra le parti o che si svilupperà, in prospettiva, come nel caso della cessione dei crediti futuri. La relazione fra il factor, il cedente ed i debitori del cedente, pertanto, non si configura come un rapporto a carattere occasionale e/o estemporaneo ma si sviluppa in modo sistematico e continuativo, permettendo all intermediario di monitorare la situazione economica e finanziaria delle controparti. In questo contesto, il monitoraggio e la conseguente gestione dei rischi (in particolare quello di credito), che si basano sulla logica di fattorizzazione, si basa su valutazioni analitico-soggettive delle controparti cedenti e cedute, sia quantitative (basate principalmente sulle condizioni economiche-finanziarie passate, attuali e prospettiche), sia qualitative (livello del management, competitività e prospettive del prodotto, mercato acquirente e sue congiunture), in un contesto di ampia informatizzazione di informazione e di regolamento dei flussi, nell'ambito di un'azione complessiva dove le varie funzioni aziendali operano con una particolare sinergia, che deve essere costante, reattiva e flessibile. 2 Politiche di gestione del rischio di credito I principi guida e le modalità di funzionamento sono definite nell ambito di Regole di governo e controllo" approvate dai competenti organi della Capogruppo e recepite dalla società stessa. Sono così regolati, mediante un articolato sistema di linee guida, sia gli aspetti "istituzionali" (Organi sociali, operazioni patrimoniali straordinarie, piani strategici, rapporti con gli Organi di Vigilanza, ecc...), sia i rapporti "funzionali" con la Capogruppo (Programmazione e Controllo, Organizzazione e Gestione Risorse, Operatività e Servizi, ingresso in nuovi settori e prodotti) nell'ambito della centralizzazione di un'ampia azione di controllo e monitoraggio; in tale ambito si colloca, pertanto, anche la politica di gestione del rischio di credito. I principali fattori di rischio 140

141 L attività svolta dall azienda in qualità di factor, caratterizzata dall offerta di servizi di finanziamento, di gestione, di garanzia, determina la seguente mappatura dei principali fattori di rischio: Il servizio di finanziamento finalizzato all anticipo della disponibilità dei crediti non ancora esigibili determina per il factor l insorgere di un esposizione per cassa, pari all anticipo accordato, equivalente ad una determinata percentuale del monte crediti ceduto. La garanzia contro l insolvenza garantisce il cedente contro l inadempimento del debitore ceduto, ad eccezione dei casi esplicitamente regolati nel contratto di factoring, quali: inesistenza del credito, compensazioni, contestazioni di forniture. Prescindendo da prodotti specifici, il factor si obbliga a corrispondere, in assenza di anticipo, l importo dei crediti ceduti decorsi un dato numero di giorni da quando i crediti sono divenuti esigibili. In assenza di acquisto dei crediti ceduti a titolo definitivo o di anticipo, tale servizio determina per il factor l insorgere di un esposizione di firma, pari al plafond rotativo (che si rende nuovamente disponibile man mano che i crediti ceduti vengono incassati) entro il quale il factor si è impegnato a garantire il pagamento dei crediti al cedente. Al fine di mitigare il rischio assunto, il factor può negoziare specifiche forme tecniche vincolanti la prestazione della garanzia. Le operazioni di factoring prevedono, quindi, la presenza strutturale e contemporanea di tre soggetti: il cedente, il factor ed il debitore ceduto (o i debitori ceduti). Pertanto, ai fini della valutazione del rischio, l unità di osservazione è rappresentata dal rapporto cedente/ceduto (salvo operazioni di finanziamento diretto, dove l oggetto di osservazione è rappresentato dal debitore finanziato) nel quale l intermediario può essere esposto a titolo diverso: parte dei crediti ceduti può essere con rivalsa e parte senza rivalsa, parte dei crediti ceduti può essere anticipata e parte non, etc. La ricomposizione delle singole esposizioni a livello di rapporto cedente/ceduto è di fondamentale importanza per il factor, in quanto consente a quest ultimo di valutare l effettivo grado di rischio delle posizioni assunte: le forme tecniche delle operazioni di factoring vengono, infatti, determinate a livello di rapporto cedente/ceduto; analogamente, l acquisizione di eventuali garanzie da terzi avviene generalmente sulla base del rapporto, e non della singola cessione. 141

142 2.1 Aspetti organizzativi Alla luce di quanto sopra, il monitoraggio del rischio si avvale di una struttura organizzativa volta alla separata analisi e affidamento delle controparti (cedente, debitore/i) ed alla gestione dei connessi rapporti finanziari ed avviene in tutte le fasi tipiche del processo del credito, così sintetizzabili: analisi e valutazione : la raccolta di informazioni quantitative e qualitative presso le controparti in esame e presso il sistema consente di elaborare un giudizio di merito sull affidabilità della controparte ed è funzionale alla quantificazione della linea di affidamento proposta; delibera e formalizzazione : una volta deliberata la proposta, si predispone la documentazione contrattuale da fare sottoscrivere alla controparte cedente; monitoraggio del rapporto : il controllo continuo delle controparti affidate, sia nei rapporti col factor sia sul sistema, consente di individuare eventuali anomalie e conseguentemente di intervenire in modo tempestivo. Nel caso di crediti scaduti, l attività si sviluppa in una fase stragiudiziale, caratterizzata da solleciti automatici e mirati ed, eventualmente, da un intervento di tipo giudiziale, tramite il supporto di legali esterni. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo Le regole interne di classificazione dei crediti sono individuate dal Regolamento Fidi, sviluppato sulla base delle linee guida della Capogruppo ed approvato dal Consiglio di Amministrazione, che è parte integrante delle procedure interne che regolano l attività aziendale. Anche i passaggi tra le diverse categorie di credito sono specificamente definiti dai regolamenti aziendali, approvati dal Consiglio di Amministrazione, con individuazione delle singole fattispecie. Con particolare riguardo alla classificazione e alle proposte di gestione delle controparti a default (esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate c.d. past due ; inadempienze probabili; sofferenze), la competenza è del Comitato Crediti, previo parere preventivo di coerenza con gli indirizzi del Gruppo in materia creditizia richiesto all Area Crediti o all Area Credito Anomalo o all Area Recupero Crediti della Capogruppo. In base al citato Regolamento Fidi, questi ultimi sono classificati, in prima istanza, in: rischi di primo livello (rischi diretti), che identificano il soggetto verso il quale risulta esposta in prima istanza la società di factoring; rischi di secondo livello, che identificano gli affidamenti alla controparte del soggetto principale verso il quale la società di factoring risulta esposta in prima istanza. Nell ambito di tale macro classificazione sono, inoltre definiti dei sottoraggruppamenti a seconda del tipo della controparte verso la quale è assunta l obbligazione e del tipo di operazione sottostante. Anche l inquadramento dei crediti nell ambito della categoria a default (esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate c.d. past due ; inadempienze probabili; sofferenze) avviene nel rispetto di criteri previsti nel Regolamento Fidi e delle direttive della Capogruppo e non è il risultato di una valutazione 142

143 discrezionale in quanto si basa su fattori di natura comportamentale della controparte considerati anticipatori di una temporanea o definitiva difficoltà ad adempiere; considerato il particolare rischio insito in tali posizioni, la loro gestione è demandata ad una specifica unità organizzativa (il Servizio Credito Anomalo). Il monitoraggio del rischio di credito coinvolge tutta la struttura chiamata a gestire i rapporti con le controparti cedenti e debitori ceduti, ed è definito in specifica normativa interna. La definizione di un sistema di misurazione del rischio di credito nel comparto factoring è strettamente legata al tipo di attività che, come notato in precedenza, è strutturalmente diversa da quella in ambito bancario; il relativo modello concettuale può essere sintetizzato nel seguente schema: Il rischio di credito del rapporto scaturisce, quindi, dal rischio di insolvenza e dal rischio di annacquamento (32), componenti che necessitano di una valutazione distinta per poi poter essere riconciliate nella fase conclusiva. Il rischio d insolvenza è la sintesi del giudizio sulla solvibilità della controparte ( Borrower rating ) e sulle caratteristiche specifiche dell operazione ( Transaction rating ); il primo si sintetizza nella definizione del parametro regolamentare Probabilità di Default (P.D.), legato alla qualità della controparte; il secondo è legato ad una valutazione complessiva di caratteristiche del rapporto nel suo complesso, la cui sintesi estrema è il parametro regolamentare Loss Given Default (L.G.D.). Questo schema logico rappresenta, quindi, per la società la linea guida per lo sviluppo di metodologie di misurazione interna del rischio di credito. Si segnala, peraltro, che in attesa di sviluppare con la Capogruppo modelli di rating interno (I.R.B.), la società si è avvalsa del metodo standardizzato previsto dal Nuovo Accordo di Basilea (e recepito dalle 32 Come indicato al paragrafo 369 del Nuovo Accordo di Basilea, il rischio di annacquamento o di diluzione è la possibilità che le somme che il debitore deve ricevere dall obbligato si riducano per effetto di crediti pecuniari e di altro tipo concessi a quest ultimo. Tra tali partite figurano, a titolo esemplificativo, le compensazioni o gli abbuoni derivanti da resi, controversie in materia di qualità del prodotto, eventuali crediti dell obbligato nei confronti del debitore e sconti promozionali o di altro tipo offerti da quest ultimo. 143

144 Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nell Elenco Speciale circ. n. 216 del 5 agosto aggiornamento del 9 luglio 2007 e successivi), aderendo al contratto stipulato dalla Capogruppo UBI Banca con l Agenzia di Rating Cerved SpA (ex Lince SpA), riconosciuta ECAI da Banca d Italia. Ne deriva che il Borrower rating è attualmente frutto di un analisi congiunta d informazioni di tipo quantitativo, che si basano sui dati di bilancio degli ultimi 3 esercizi (dati forniti dalla società esterna, leader di mercato, condivisa con la Capogruppo) e di informazioni di tipo qualitativo raccolte in via informale da parte del personale dell Area commerciale. Nell ambito del Transaction rating, per quanto concerne il parametro L.G.D. si ritiene che esso sia strategicamente vantaggioso per il comparto factoring, sebbene la sua elaborazione rientri in un approccio di tipo avanzato ; si resta comunque in attesa di condividere con la Capogruppo il metodo di calcolo per la successiva elaborazione del modello complessivo. 2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese L IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti anche se solo previste, contrariamente a quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali. Diversamente dallo IAS 39, l IFRS 9 prevede un unico modello di impairment, da applicare alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e a quelle valutate al fair value con contropartita a OCI (Other Comprehensive Income 33, leggasi patrimonio netto) nonché alle garanzie finanziarie e agli impegni ad erogare finanziamenti. Gli aspetti maggiormente interpretativi del principio, relativamente alle modalità di calcolo dell impairment degli strumenti finanziari (crediti e titoli di debito), classificati e valutati al costo ammortizzato o a FVOCI, sono relativi: - alla stage allocation degli strumenti finanziari in funzione della determinazione del significativo incremento del rischio di credito; e - all inclusione di scenari c.d. forward looking nella definizione della stage allocation e nella determinazione dell Expected Credit Loss (ECL). Con riferimento a tali punti si rimanda a quanto dettagliatamente riportato nella premessa al bilancio nel capitolo La transizione al nuovo principo IFRS 9 e nella Parte A.2.10 Informazioni Impairment degli strumenti finanziari della presente nota integrativa. 33 Il principio definisce le perdite su crediti attese come la media ponderata delle perdite su crediti sulla base delle probabilità che si verifichi un default. La stima della perdita attesa deve essere effettuata considerando gli scenari possibili, tenendo pertanto in considerazione le migliori informazioni disponibili su: eventi passati, condizioni correnti, previsioni supportabili su eventi futuri (cosiddetto forward looking approach ). 144

145 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Il contenimento del rischio è integrato dalla politica di diversificazione, che si basa sull analisi della singola controparte (concentrazione di importi, tipi di affidamento, durata, tipologia del credito fattorizzato e possibilità della sua valutazione-gestione-recupero), estendendosi quindi al portafoglio complessivo dei crediti fattorizzati dalla società, utilizzando le categorie delle segmentazioni produttive, territoriali, dimensionali, e dei contenuti finanziari e di servizio dell'attività complessiva aziendale, in coerenza con le linee guida della Capogruppo. Lo stesso potenziamento commerciale dell azienda è in sviluppo facendo leva sulla sinergia con le Macroaree territoriali di UBI Banca (anche intervenendo su processi e policy commerciali e del credito), e sulla qualità delle risorse a disposizione. A tal fine oltre ad aver rivisto l assetto organizzativo dell Area Commerciale è stata potenziata la forza di vendita e di supporto alle Macroaree. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Periodicamente le pertinenti funzioni aziendali verificano le posizioni di rischio in essere al fine della corretta classificazione dei crediti nelle diverse categorie delle attività finanziarie deteriorate. La gestione dei crediti anomali è volta ad assumere le iniziative e gli interventi necessari per ricondurre i crediti in parola alla normalità ovvero per il recupero degli stessi in presenza di condizioni che impediscono la prosecuzione dei rapporti. In particolare: - la gestione dei crediti scaduti e delle inadempienze probabili è volta a ricercare i più opportuni interventi per il ripristino di quelle condizioni fisiologicamente indispensabili per la prosecuzione più fruttuosa dei rapporti stessi, ricorrendo anche al supporto specialistico di soggetti esterni, o, in mancanza, nel predisporre la documentazione giustificativa per il successivo passaggio delle esposizioni fra le partite in sofferenza; - la gestione delle posizioni in sofferenza è diretta a porre in essere le azioni di recupero dei crediti ricorrendo eventualmente anche a soggetti esterni. Tale gestione, inoltre, è volta a predisporre, anche dietro richiesta del cedente e qualora ne ricorrano le condizioni, dei piani di rientro e/o proposte di transazioni bonarie per la chiusura definitiva dei rapporti di credito con l affidato, sulla base anche del parere fornito dalle unità deputate alla concessione dei crediti. In occasione delle chiusure periodiche, vengono aggiornati i valori dell impairment analitico, nel rispetto dei minimi previsti dalla normativa in coerenza con lo stato della gestione, e collettivo rilevando, altresì, i risultati delle valutazioni nelle scritture contabili al fine di valorizzare i relativi effetti economicopatrimoniali. Le posizioni ritenute non più recuperabili sia giudizialmente che stragiudizialmente, oppure le posizioni di modesto ammontare per le quali non risulta economicamente conveniente l avvio o la prosecuzione di iniziative finalizzate al recupero del credito, sono portate a perdita e stralciate dalla contabilità. 145

146 Informazioni di natura quantitativa 1. Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Altre Esposizioni non deteriorate 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3. Attività finanziarie designate al fair value 4. Altre Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 5. Attività finanziarie in corso di dismissione Totale Totale Totale 2. Distribuzione delle attività finanziarie per portafoglio di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) Deteriorate Non Deteriorate Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Write-off parziali complessivi Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Totale (esposizione netta) 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ( ) ( ) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3. Attività finanziarie designate al fair value 4. Altre Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 5. Attività finanziarie in corso di dismissione Totale ( ) ( ) Totale ( ) ( )

147 3. Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio) Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Portafogli/stadi di rischio Da 1 giorno a 30 giorni Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni Oltre 90 giorni Da 1 giorno a 30 giorni Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni Oltre 90 giorni Da 1 giorno a 30 giorni Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni Oltre 90 giorni 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva Totale Totale

148 4. Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi Causali/stadi di rischio Rettifiche di valore complessive Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate Totale Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Esistenze iniziali Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate Cancellazioni diverse dai write-off Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) ( ) - - ( ) ( ) - - ( ) (17.486) (79.122) (43.331) Modifiche contrattuali senza cancellazioni Cambiamenti della metodologia di stima Write-off ( ) - ( ) ( ) Altre variazioni Rimanenze finali Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off Write-off rilevati direttamente a conto economico 148

149 5. Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali) Valori lordi/valore nominale Trasferimenti tra primo e secondo stadio Trasferimenti tra secondo e terzo stadio Trasferimenti tra primo e terzo stadio Portafogli/stadi di rischio Da primo stadio a secondo stadio 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate Da secondo stadio a primo stadio Da secondo stadio a terzo stadio Totale Totale Da terzo stadio a secondo stadio Da primo stadio a terzo stadio Da terzo stadio a primo stadio 149

150 6. Esposizioni creditizie verso clientela, verso banche e verso società finanziarie 6.1 Esposizioni creditizie e fuori bilancio verso banche e società finanziarie: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori Deteriorate Esposizione lorda Non deteriorate Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi Esposizione Netta A. Esposizioni creditizie per cassa a) Sofferenze - di cui: esposizioni oggetto di concessioni b) Inadempienze probabili (81.326) di cui: esposizioni oggetto di concessioni c) Esposizioni scadute deteriorate - di cui: esposizioni oggetto di concessioni d) Esposizioni scadute non deteriorate (65.684) di cui: esposizioni oggetto di concessioni e) Altre esposizioni non deteriorate ( ) di cui: esposizioni oggetto di concessioni Totale A ( ) B. Esposizioni creditizie fuori bilancio a) Deteriorate b) Non deteriorate Totale B Totale A+B ( ) Write-off parziali complessivi 6.2 Esposizioni creditizie per cassa verso banche e società finanziarie: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate A. Esposizione lorda iniziale di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni B.5 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione ( ) ( ) - C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate C.2 write-off C.3 incassi ( ) C.4 realizzi per cessione C.5 perdite da cessione C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate ( ) C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni C.8 altre variazioni in diminuzione ( ) D. Esposizione lorda finale di cui: esposizioni cedute non cancellate 150

151 6.3 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche e società finanziarie: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate di cui: di cui: di cui: Totale esposizioni esposizioni esposizioni Totale Totale oggetto di oggetto di oggetto di concessioni concessioni concessioni A. Rettifiche complessive iniziali di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate B.2 altre rettifiche di valore B.3 perdite da cessione B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni B.6 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione ( ) - ( ) C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso (33.042) C.3 utile da cessione C.4 write-off C.5 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate ( ) C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni C.7 altre variazioni in diminuzione ( ) ( ) D. Rettifiche complessive finali di cui: esposizioni cedute non cancellate 6.4 Esposizioni creditizie e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori Deteriorate Esposizione lorda Non deteriorate Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi Esposizione Netta A. Esposizioni creditizie per cassa a) Sofferenze ( ) di cui: esposizioni oggetto di concessioni ( ) b) Inadempienze probabili ( ) di cui: esposizioni oggetto di concessioni (8.837) c) Esposizioni scadute deteriorate (2.691) di cui: esposizioni oggetto di concessioni d) Esposizioni scadute non deteriorate ( ) di cui: esposizioni oggetto di concessioni e) Altre esposizioni non deteriorate ( ) di cui: esposizioni oggetto di concessioni 160 (2) 158 Totale A ( ) B. Esposizioni creditizie fuori bilancio a) Deteriorate (10.486) b) Non deteriorate ( ) Totale B ( ) Totale A+B Write-off parziali complessivi 151

152 6.5 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute non deteriorate A. Esposizione lorda iniziale di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni B.5 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione ( ) ( ) ( ) C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate ( ) C.2 write-off ( ) C.3 incassi ( ) ( ) ( ) C.4 realizzi per cessione C.5 perdite da cessione C.6 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - (67.363) C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni C.8 altre variazioni in diminuzione ( ) ( ) D. Esposizione lorda finale di cui: esposizioni cedute non cancellate 6.6 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate di cui: di cui: di cui: Totale esposizioni esposizioni esposizioni Totale Totale oggetto di oggetto di oggetto di concessioni concessioni concessioni A. Rettifiche complessive iniziali di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate B.2 altre rettifiche di valore B.3 perdite da cessione B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 170 B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni B.6 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione ( ) (1.206) ( ) (52.734) ( ) - C.1 riprese di valore da valutazione ( ) - ( ) (2.064) ( ) - C.2 riprese di valore da incasso ( ) - (87.680) (37.000) (15.774) - C.3 utile da cessione C.4 write-off ( ) C.5 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate (170) - C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni C.7 altre variazioni in diminuzione ( ) (1.206) ( ) (13.670) - - D. Rettifiche complessive finali di cui: esposizioni cedute non cancellate 152

153 7. Classificazione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni 7.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi) Esposizioni Classi di rating esterni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 Senza rating Totale A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Primo stadio - Secondo stadio - Terzo stadio Totale (A+B) di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate C. Impegni ad erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale (C) Totale (A+B+C) La società si avvale dei rating rilasciati da Cerved Group S.p.A. (ex Lince). Di seguito la mappa dei rating rilasciati: Classe 1 - Classe 2 da A1.1 a A3.1 Classe 3 B1.1 Classe 4 da B1.2 a B2.2 Classe 5 C1.1 Classe 6 da C1.2 a C Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating interni (valori lordi) Fattispecie non presente. 153

154 9 Concentrazione del credito 9.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte Esposizioni / Controparti Amministrazioni pubbliche Esposizione netta Rettifiche valore complessive Società finanziarie Esposizione netta Rettifiche valore complessive Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) Esposizione netta Rettifiche valore complessive Società non finanziarie Famiglie Banche Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze ( ) ( ) ( ) A.2 Inadempienze probabili (81.326) ( ) A.3 Esposizioni scadute deteriorate (2.612) (77) (2) A.4 Esposizioni non deteriorate ( ) ( ) (743) ( ) (17.968) (3.132) Totale A ( ) ( ) (743) ( ) ( ) (3.132) B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Esposizioni deteriorate (10.486) B.2 Esposizioni non deteriorate ( ) ( ) Totale B ( ) ( ) Totale (A+B) ( ) ( ) (743) ( ) ( ) (3.132) 9.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte Esposizioni/Aree geografiche Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole Rettifiche Rettifiche Rettifiche Esposizione Esposizione Esposizione valore valore valore netta netta netta complessive complessive complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive A. Esposizioni creditizie per cassa A.1 Sofferenze ( ) ( ) ( ) ( ) A.2 Inadempienze probabili ( ) ( ) ( ) (17.467) A.3 Esposizioni scadute deteriorate 965 (7) 130 (0) (186) (2.497) A.4 Esposizioni non deteriorate ( ) ( ) ( ) ( ) Totale (A) ( ) ( ) ( ) ( ) B. Esposizioni creditizie fuori bilancio B.1 Esposizioni deteriorate (10.435) (51) B.2 Esposizioni non deteriorate ( ) (54.558) ( ) ( ) Totale (B) ( ) (64.993) ( ) ( ) Totale (A+B) ( ) ( ) ( ) ( ) 154

155 9.3 Grandi esposizioni Voci 31/12/2018 Totale a) ammontare (valore di bilancio) a) ammontare (valore ponderato) a) numero RISCHI DI MERCATO RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE Informazioni di natura qualitativa 1. Aspetti generali Il rischio d interesse, inteso come trasformazione delle scadenze, ossia come squilibrio tra le scadenze medie dell attivo e del passivo, nell ambito dell attività svolta dalla società è poco rilevante in quanto l attivo è costituito da impieghi rappresentati da crediti verso i clienti le cui scadenze sono chiare e definite e l approvvigionamento delle fonti finanziarie è costruito, di conseguenza, sulla base del profilo degli impieghi. La società, inoltre, non effettua trading sul mercato e, conseguentemente, la scadenza media dell attivo è ben monitorata e non è soggetta a variazioni impreviste. La gestione finanziaria non è di tipo speculativo e anche lo spread medio si attesta su un livello pressoché costante durante l esercizio. Anche per quanto concerne la tipologia di operazioni di tesoreria non si riscontrano disomogeneità sostanziali tra fonti e impieghi, operando su entrambi i fronti con strumenti di tipo parametrato. 155

156 Informazioni di natura quantitativa 1 Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione : EUR + tutte le altre valute, dato complessivo Voci/durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività Titoli di debito 1.2 Crediti Altre attività 2. Passività Debiti Titoli di debito 2.3 Altre passività 3. Derivati finanziari Opzioni Posizioni lunghe 3.2 Posizioni corte Altri derivati Posizioni lunghe 3.4 Posizioni corte Valuta di denominazione : EUR Voci/durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività Titoli di debito 1.2 Crediti Altre attività 2. Passività Debiti Titoli di debito 2.3 Altre passività 3. Derivati finanziari Opzioni Posizioni lunghe 3.2 Posizioni corte Altri derivati Posizioni lunghe 3.4 Posizioni corte Valuta di denominazione : Altre valute Voci/durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività Titoli di debito 1.2 Crediti Altre attività 2. Passività Debiti Titoli di debito 2.3 Altre passività 3. Derivati finanziari Opzioni Posizioni lunghe 3.2 Posizioni corte Altri derivati Posizioni lunghe 3.4 Posizioni corte 156

157 2 Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso d interesse Alla luce di quanto sopra, complessivamente la società non si avvale di modelli avanzati di gestione della tesoreria, essendo sufficiente un puntuale monitoraggio delle fonti e degli impieghi, che presentano un orizzonte temporale medio di breve termine. La gestione della tesoreria avviene in modo integrato con l ambiente di Factoring e di Contabilità Generale e l aggiornamento dei saldi delle disponibilità bancarie è continuo e garantito da collegamenti di tipo remote banking, servizio fornito da UBI Banca; conseguentemente, il monitoraggio dei tassi di raccolta è continuo e giornaliero RISCHIO DI PREZZO Informazioni di natura qualitativa 1 Aspetti generali Il rischio di prezzo, inteso come eventualità di subire perdite nell ambito dell attività di negoziazione di valori mobiliari, non è presente in società, in quanto l attività svolta non prevede il trading sul mercato: gli impieghi sono rappresentati da crediti autoliquidanti o per cassa destinati a permanere in bilancio fino alla loro naturale scadenza. L operatività in strumenti derivati al termine dell esercizio è assente; la società non è altresì presente in alcuna operazione di cartolarizzazione. Alla luce di quanto sopra, la ridotta esposizione al rischio di prezzo non richiede l utilizzo di particolari strumenti, oltre a quelli dedicati all ordinaria gestione. Informazioni di natura quantitativa 1 Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di prezzo Alla luce di quanto sopra, la ridotta esposizione al rischio di prezzo non richiede l utilizzo di particolari strumenti, oltre a quelli dedicati all ordinaria gestione. 157

158 3.2.3 RISCHIO DI CAMBIO Informazioni di natura qualitativa 1 Aspetti generali Per quanto riguarda il rischio di cambio le disposizioni operative stabiliscono che le operazioni in valuta devono essere coperte con provvista di pari divisa e scadenza. La quota di portafoglio espresso in valuta estera è maggiore rispetto al passato, fenomeno riconducibile ad un incremento dell operatività sui mercati esteri. L incidenza complessiva è comunque di limitata entità tale che, al momento, il rischio di cambio può considerarsi non significativo. Informazioni di natura quantitativa 1 Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati Valute Voci Dollari Corona Dollari USA Zloty Sterline canadesi Svedese Altre valute 1. Attività finanziarie Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Crediti Altre attività finanziarie 2. Altre attività Passività Finanziarie Debiti Titoli di debito 3.3 Altre passività finanziarie 4. Altre passività Derivati 5.1 Posizioni lunghe 5.2 Posizioni corte Totale attività Totale passività Sbilancio (+/-) ( ) ( ) (1.525) Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di cambio Per quanto riguarda il rischio di cambio le disposizioni operative stabiliscono che le operazioni in valuta devono essere coperte con provvista di pari divisa e scadenza. 158

159 3.3 RISCHI OPERATIVI Informazioni di natura qualitativa 1 Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall inadeguatezza o dalla disfunzione di processi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Vi rientrano ad esempio le perdite derivanti da frodi 34, errori umani, interruzioni dell operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali e catastrofi naturali. Con riferimento alla loro manifestazione monetaria, tale definizione include il rischio legale 35, il rischio modello 36, le perdite operative in sovrapposizione con il rischio di mercato 37 e le perdite operative in sovrapposizione con il rischio di credito 38. Dalla definizione di rischio operativo sono esclusi il rischio reputazionale 39 ed il rischio strategico 40. Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall organo di supervisione strategica, il Gruppo ha definito un modello organizzativo basato sulla combinazione di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e della responsabilità assegnata dall organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la Capogruppo, e localmente, presso le singole entità giuridiche. Il modello prevede l accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema dei controlli di secondo e terzo livello. In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati, attribuiti in funzione dell ambito di operatività: Referente Rischi Operativi (RRO): è individuato nella figura dell Amministratore Delegato o del Direttore Generale o nella figura aziendale equivalente secondo il proprio regolamento aziendale. Il Referente Rischi Operativi è il responsabile, nell ambito della propria entità giuridica, dell intero sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo; Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile della struttura preposta al controllo rischi locale o nella figura aziendale equivalente secondo il proprio regolamento aziendale. Nell ambito della propria entità giuridica supporta il Referente 34 In fase di accertamento dei fatti e delle responsabilità, le presunte frodi devono essere equiparate alle frodi accertate. 35 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa di violazioni normative, procedimenti legali o azioni volontarie assunte per evitare il manifestarsi di un rischio legale (la definizione di rischio legale include anche le perdite derivanti da rischi di riciclaggio, i misconduct events ed i rischi di non conformità). Sono esclusi dalla definizione di rischio legale: i rimborsi e/o pagamenti effettuati per opportunità di business, in assenza di violazioni normative e/o mancati adempimenti ad obblighi contrattuali e/o extra contrattuali; tutte le spese legali esterne sostenute per ragioni non riconducibili ad un rischio operativo 36 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa dei modelli utilizzati nei processi decisionali (ad esempio modelli di pricing, modelli per la valutazione degli strumenti finanziari e/o di copertura, modelli utilizzati per il monitoraggio del controllo dei limiti dei rischi, ecc.). Sono escluse dalla definizione di rischio modello le perdite sostenute a causa di sottovalutazioni dei requisiti patrimoniali calcolati utilizzando modelli interni sottoposti all approvazione delle Autorità di Vigilanza. 37 Definite come le perdite e/o i costi aggiuntivi legati alle transazioni finanziarie, incluse quelle relative alla gestione del rischio di mercato, causate da inadeguatezza e/o da disfunzioni delle procedure, da errori operativi e/o di data entry, da carenze dei sistemi di controllo interno, da inadeguatezza dei processi di data quality, da indisponibilità dei sistemi ICT, da comportamenti non autorizzati, colposi e/o dolosi delle persone e/o da altri eventi esterni. 38 Definite come perdite economiche generatesi in fase di collocamento di un prodotto creditizio e/o nell ambito del processo del credito, causate prevalentemente da un rischio operativo. 39 Definito come il rischio attuale e/o prospettico di flessione degli utili e/o del capitale derivante da una percezione negativa dell immagine della Società da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza. 40 Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business e/o ad intempestività nel processo decisionale di adeguamento al mercato. 159

160 Rischi Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla policy di Gruppo. Risk Champion (RC): tale ruolo è attribuito ai Responsabili delle strutture a diretto riporto del Consigliere Delegato e della Direzione Generale ed ai Responsabili delle Direzioni 41. Il ruolo di Risk Champion è altresì attribuito, anche in assenza di specifica struttura organizzativa, ai soggetti cui spettano le responsabilità di attività specialistiche. I Risk Champion riferiscono direttamente al Referente Rischi Operativi (RRO) tramite il Supporto Rischi Operativi Locale (SROL). Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare operativamente il corretto svolgimento del processo di gestione dei rischi operativi in relazione all attività di competenza e del coordinamento dei Risk Owner di riferimento; Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a un Risk Champion. Ad essi è demandato il compito di riconoscere e segnalare gli eventi di perdita anche potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel corso delle attività quotidiane; Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell ambito delle strutture a cui è demandata l attività di contabilità operativa. Ad essi è demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite operative; Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell ambito delle strutture a cui è demandata l attività di gestione dei sinistri per i quali è prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto. Il sistema di misurazione Il sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni ed esterni, dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli interni, in modo da cogliere le principali determinanti di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e da incorporare i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio. Il sistema di reporting Il monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting standard articolato sui medesimi livelli di responsabilità previsti dal modello organizzativo. L attività di reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi operativi della Capogruppo che periodicamente predispone: 41 In considerazione della complessità operativa sottostante agli ambiti di attività da essi presidiati, con il fine di agevolare l'attività di rilevazione ed aggiornamento del sistema di Loss Data Collection, sono esclusi dall attribuzione del ruolo di Risk Champion i Condirettori Generali e Vicedirettori (ove previsti), i quali saranno periodicamente informati dai Risk Champion a proprio riporto gerarchico. 160

161 l analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data Collection e dei relativi recuperi realizzati; le analisi di benchmark con i dati di sistema; la sintesi delle valutazioni dell esposizione ai rischi potenziali; il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione intrapresi. In virtù delle funzioni attribuite dal Regolamento Generale Aziendale, il monitoraggio del profilo di rischio assunto da ciascuna società del Gruppo, la sua coerenza con gli obiettivi di rischio, nonché il rispetto dei limiti operativi sono demandati alla struttura di controllo dei rischi della Capogruppo. A conclusione dell attività di monitoraggio del profilo di rischio, sono identificati i più opportuni interventi correttivi, che confluiranno nel Portafoglio Progetti annuale. Rischio legale La Società è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall ordinario svolgimento della propria attività. A fronte delle richieste ricevute, ha ritenuto di appostare congrui accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a rischio, alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di probabilità e/o possibilità così come definiti dal principio contabile IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne con certezza l esito finale, si ritiene che l eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della Società. I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio probabile da parte della Società è un contenzioso con un cedente relativo alla richiesta di declaratoria di inefficacia o inopponibilità delle cessioni di crediti operate dall aprile 2006 per assenza di anticipazioni o insussistenza di una connessione tra le anticipazioni effettuate e i relativi atti di cessione dei crediti. Conseguente richiesta di restituzione degli importi incassati a fronte dei crediti ceduti e revoca dei pagamenti operati dal cedente a partire dall aprile È in corso la causa di primo grado. I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio possibile (o una passività potenziale) da parte della Società è un contenzioso legale con un azienda sanitaria locale relativo a crediti incassati in seguito ad un decreto ingiuntivo del 2001 (decreto provvisoriamente esecutivo). Successivamente, la Corte di Appello, con sentenza parziale, aveva revocato il decreto ingiuntivo. e sussisteva il rischio di dover restituire l importo incassato. Per effetto della sentenza della Corte di Cassazione del confermata ulteriormente dalla sentenza del 30 gennaio 2017 della Corte d Appello di Roma ove era stato riassunto il giudizio - il rischio di eventuali perdite è stato limitato ai maggiori interessi percepiti rispetto al valore calcolato applicando il tasso di interesse legale La Corte di Cassazione con sentenze del maggio e giugno 2018 ha respinto i due ricorsi per la definizione degli interessi; proseguirà il giudizio originario presso la Corte d Appello per la loro quantificazione. Parallelamente è stata impugnata per revocazione, sussistendone i presupposti, una delle due sentenze della 161

162 Corte di Cassazione. All esito dei due giudizi, l importo non riconosciuto potrà essere recuperato dal cedente. Informazioni di natura quantitativa Composizione delle perdite operative Dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2018 le principali fonti di manifestazione del rischio operativo sono state Processi (79% delle frequenze e 58% del totale impatti rilevati), Cause Esterne (13% delle frequenze e 10% del totale impatti rilevati) e Persone (4% delle frequenze e 29% del totale impatti rilevati). Il risk driver Processi, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei processi e la non corretta applicazione della normativa. Il risk driver Cause Esterne, tra le altre cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla banca. Il risk driver Persone, tra le altre cose, include i comportamenti fraudolenti interni di dipendenti. Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio dicembre 2018) Numerosità degli eventi Impatto economico Le tipologie di evento 42 che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono Esecuzione, consegna e gestione dei processi (71% delle frequenze e 51% del totale impatti rilevati) e Rapporto d impiego e sicurezza sul lavoro (17% delle frequenze e 39% del totale impatti rilevati). 42 Ci si riferisce alle tipologie di evento regolamentari previste dal Regolamento UE n 575/2013 di seguito riepilogate: Frode interna: perdite dovute ad atti di frode, appropriazione indebita, aggiramento di statuti, leggi, regolamenti o politiche aziendali (esclusi gli episodi di discriminazione o mancata applicazione di condizioni paritarie), che coinvolgono almeno un membro interno dell azienda; Frode esterna: perdite dovute ad atti di frode, appropriazione indebita, aggiramento di statuti, leggi o politiche aziendali (esclusi gli episodi di discriminazione) perpetrati da parte di terzi; Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite dovute ad azioni in contrasto con le leggi o i contratti in materia di lavoro, salute e sicurezza sul posto di lavoro, e al risarcimento per infortunio, per episodi di discriminazione o per mancata applicazione di condizioni paritarie; Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite dovute all incapacità di realizzare gli impegni professionali con specifici clienti (compresi i requisiti fiduciari e di adeguata informazione sugli investimenti), oppure alla natura o alle caratteristiche tecniche del prodotto; Danni da eventi esterni: perdite dovute al danneggiamento, distruzione o smarrimento di beni materiali, perdite umane ed altre perdite dovute a disastri naturali o altri eventi; Interruzioni dell operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute ad avarie e guasti nei sistemi e/o conseguenti interruzioni dell operatività; Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a problemi nel perfezionamento delle transazioni o nella gestione del processo, e nelle relazioni con controparti commerciali e fornitori. 162

163 Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio dicembre 2018) Numerosità degli eventi Impatto economico Nell ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrate nel fattore di rischio Sistemi (50% delle frequenze e 50% del totale impatti rilevati) e Cause esterne (50% delle frequenze e 50% del totale impatti rilevati) Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio dicembre 2018) Numerosità degli eventi Impatto economico Nell ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrate nelle tipologia di evento Rapporti d impiego e sicurezza sul lavoro (50% delle frequenze e 50% del totale impatti rilevati) e Interruzioni dell operatività e disfunzioni dei sistemi (50% delle frequenze e 50% del totale impatti rilevati). 163

164 Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio dicembre 2018) Numerosità degli eventi Impatto economico Requisito patrimoniale La Società calcola il proprio requisito patrimoniale utilizzando un approccio standard (Traditional Standardized Approach - TSA), ai sensi del Regolamento n. 2013/575/UE (CRR). Tale approccio prevede il calcolo del requisito patrimoniale sulla base della media dell ultimo triennio dell indicatore rilevante, ripartito per linee di business regolamentari, ponderato con gli specifici coefficienti. Il requisito patrimoniale al 31 dicembre 2018 è apri a 3,9 milioni di Euro (3,9 milioni di euro anche nell esercizio precedente). 164

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