Diversità e tutela dell'erpetofauna della Riserva Naturale Regionale Orientata Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore (Puglia)
|
|
- Davide Sole
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Scillitani G., Liuzzi C., Lorusso L., Mastropasqua F., Ventrella P. (curatori), Atti IX Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica (Bari - Conversano, settembre 2012). Pineta, Conversano (BA). Diversità e tutela dell'erpetofauna della Riserva Naturale Regionale Orientata Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore (Puglia) CRISTIANO LIUZZI 1,5, SANDRO FRISENDA 1, LEONARDO LORUSSO 2, FABIO MASTROPASQUA 1, RAFFAELE STANO 3, SIMONE TODISCO 1, DARIO BORRIELLO 1, GIOVANNI SCILLITANI 4 1 Associazione WWF Conversano, via San Benedetto 16, 70014, Conversano (BA), Italia. 2 Associazione WWF Puglia, strada dei Dottula 1, 70122, Bari, Italia. 3 via del Caffè 20, Bari, Italia. 4 Dipartimento di Biologia, sezione di Biologia animale ed ambientale, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, via Orabona 4a, Bari, Italia. 5 Autore per la corrispondenza: conversano@wwf.it Abstract. Herpetofaunal diversity and conservation in the Regional Natural Park Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore (Apulia). The herpetofauna of Regional Natural Park Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore was studied to develop an action plan for its conservation. The Park extends around the town of Conversano (Bari) and includes ten doline temporary ponds (called Laghi, lakes by natives) and two Mediterranean woods in the sites of Castiglione and Monsignore gravine. Eleven species were recorded between 2010 and 2011, two amphibians (Lissotriton italicus, Bufo balearicus), and nine reptiles (Cyrtopodion kotschyi, Hemidactylus turcicus, Tarentola mauritanica, Lacerta bilineata, Podarcis siculus, Hierophis viridiflavus, Zamenis situla, Elaphe quatuorlineata, Natrix natrix), confirming the fitness of the area in herpetological diversity maintenance. Anyway, several threats were observed, linked to agriculture (pollution, unauthorized water drawing, earthworks), to the extensive road network, to the presence of domesticated and allochtonous species, to arsons and to the neglecting of stone walls and drainage channels, that represent important microhabitats and wildlife corridors. A proposal for an Action Plan is presented. Key words: Apulia, Laghi di Conversano and Gravina di Monsignore Regional Natural Park, herpetofauna, conservation INTRODUZIONE La Riserva Naturale Regionale Orientata Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore è stata istituita dalla Regione Puglia nel Essa si estende per 218 ettari intorno al Comune di Conversano e include dieci pozze di dolina, chiamate localmente ISBN
2 L'erpetofauna della R. N. R. O. Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore (Puglia) 279 Laghi, un area a querceta misto e macchia mediterranea in località Castiglione e l incisura della Gravina di Monsignore, con macchia mediterranea e nuclei a lecceta. L istituzione della Riserva rappresenta il punto d arrivo di un lungo iter iniziato nel 1985, quando l amministrazione comunale di Conversano istituì la Riserva Naturale Erpetologica dei Laghi di Conversano, e che ha coinvolto anche la Societas Herpetologica Italica, la quale nel 1999 riconobbe i Laghi come prima Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale. La natura carsica della zona fa sì che non vi siano corsi d acqua permanenti in superficie, per cui le uniche risorse idriche sono le pozze che si formano sul fondo delle doline, con una peculiare flora e fauna. L uomo ha utilizzato queste risorse idriche sin dall antichità, scavando sul fondo delle doline dei pozzi per assicurare la persistenza dell acqua anche durante il prosciugamento estivo. In tali pozzi la fauna acquatica, tra cui gli Anfibi, può così sopravvivere durante la stagione calda. Inoltre, la presenza di numerosi muretti a secco tra i poderi offre agli animali rifugio e condizioni microclimatiche stabili, nonché una rete di dispersione. Queste condizioni rendono l erpetofauna del comprensorio particolarmente diversificata: sono segnalate, infatti, cinque specie di Anfibi (Lissotriton italicus, Bufo bufo, Bufo balearicus, Hyla intermedia, Pelophylax kl. esculentus), e dieci di Rettili (Cyrtopodion kotschyi, Hemidactylus turcicus, Tarentola mauritanica, Lacerta bilineata, Podarcis siculus, Hierophis viridiflavus, Coronella austriaca, Zamenis situla, Elaphe quatuorlineata, Natrix natrix), pari al 70% circa delle specie erpetologiche note per la Puglia (Frisenda & Orofino, 1984; Frisenda & Manghisi, 1986; Frisenda & Bimbo, 1987; Terzi et al., 2000; Societas Herpetologica Italica sez. Puglia, 2002; Liuzzi & Lorusso, 2010; Liuzzi & Scillitani, 2010). Nel settembre 2010 il Comune di Conversano e l Associazione WWF di Conversano hanno stipulato una convenzione finalizzata all attuazione del Piano d'azione per la conservazione e gestione degli anfibi e rettili nel Parco di Lama Balice e nella Riserva Laghi di Conversano. Successivamente, nel gennaio 2011 la Regione Puglia e il Comune di Conversano (quale soggetto capofila con la Provincia di Bari, il Comune di Bitonto e il Comune di Bari) hanno firmato il protocollo d intesa per la realizzazione del "Piano d'azione per la conservazione e gestione degli anfibi e rettili del Parco Naturale Regionale Lama Balice e della Riserva Naturale Regionale Orientata Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore. Nel presente contributo si riassumono alcuni risultati dello studio svolto per l attuazione e i punti salienti del Piano d Azione, con alcune proposte di salvaguardia. MATERIALE E METODI Nell arco di 12 mesi, da dicembre 2010 a novembre 2011, sono state effettuate prospezioni periodiche su 12 aree campione, ossia i 10 Laghi, la macchia di Castiglione e la Gravina di Monsignore (Fig. 1). Per i Laghi si sono effettuate prospezioni mirate sulle rive, nell acqua e nei dintorni, in particolare sulle strade durante la migrazione riproduttiva dei rospi smeraldini; per la macchia e la Gravina si sono invece effettuati dei transetti a tempo di 30 minuti. Inoltre, sono state effettuate visite a siti minori, come pozzi, vasche artificiali, canali, collocati in posizioni intermedie tra i siti campione, quindi potenziali sistemi di connessione tra essi. Durante le prospezioni si è registrata la presenza di tutte le specie dell erpetofauna, la loro fenologia (attività, migrazioni riproduttive, canti, presenza di uova, larve ecc.), i più comuni dati ambientali (temperatura, umidità, copertura del cielo,
3 280 C. Liuzzi, S. Frisenda, L. Lorusso, F. Mastropasqua, R. Stano, S. Todisco et al. Fig. 1. Localizzazione della Riserva Naturale Regionale Orientata Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore e dei siti prospettati. ecc.), informazioni su presenza di rifiuti, fattori di disturbo, matrice vegetazionale e, per le zone umide, indicazioni relative alla tipologia del corpo idrico, presenza di acqua, vegetazione acquatica. RISULTATI Sono state osservate 11 specie erpetologiche autoctone, di cui 9 Rettili e 2 Anfibi. Tra i Sauri, la specie più frequente è Podarcis siculus, osservata per 119 volte in 12 siti diversi, cui seguono Tarentola mauritanica (36 segnalazioni, 7 siti) e Lacerta bilineata (21 segnalazioni, 3 siti), mentre piuttosto rari sono risultati Hemidactylus turcicus (5 segnalazioni, 2 siti) e Cyrtopodion kotschyi (una sola segnalazione). Riguardo ai serpenti, il più frequente risulta Hierophis viridiflavus (19 segnalazioni, 8 siti), seguito da Natrix natrix e da Elaphe quatuorlineata (ciascuno con 7 segnalazioni e 3 siti), più raro è Zamenis situla (3 segnalazioni, 2 siti). Gli Anfibi segnalati sono Lissotriton italicus e Bufo balearicus, presenti con frequenza simile (37 segnalazioni, 11 siti e 25 segnalazioni, 11 siti, rispettivamente). La ripartizione dei siti per abbondanza di specie (Fig. 2) indica che la maggiore diversità si osserva nella Macchia di Castiglione (7 specie), seguita dal Lago di
4 L'erpetofauna della R. N. R. O. Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore (Puglia) 281 Fig. 2. Numero di specie erpetologiche osservate in ciascun sito prospettato. Castiglione, dal Lago di Sassano, dal Lago di Petrullo e dalla Gravina di Monsignore (6 specie). Oltre ad ospitare le due specie di Anfibi, Petrullo si caratterizza per la presenza di C. kotschyi nell area circostante al Lago. La Gravina di Monsignore non presenta specie di Anfibi, a causa della indisponibilità di corpi idrici idonei, tuttavia le caratteristiche microclimatiche e vegetazionali consentono il mantenimento di una buona diversità di specie di Rettili. Nei Laghi di Chienna, Agnano, Iavorra, San Vito e Padula sono stati ritrovati tanto B. balearicus quanto L. italicus, mentre nel Lago di Vignola si è registrata solo la presenza del secondo. Infine, nel corso dell indagine si sono evidenziati nuovi siti con presenza di L. italicus (Villa Capone, Villa Signorile). Questi siti sono costituiti da antiche cisterne utilizzate per la raccolta delle acque meteoriche e ormai in stato di semiabbandono. Il presente studio ha evidenziato le seguenti minacce: 1) Inquinamento da prodotti chimici e rifiuti solidi, sia diretto, a causa di sversamento di inquinanti e rifiuti (discariche abusive, lavaggio di cisterne), che indiretto (percolamento delle acque dai campi circostanti soggetti a trattamenti chimici); 2) Prelievo idrico diretto per l agricoltura, in gran parte abusivo, che altera il normale ciclo di inondazione-disseccamento degli stagni e rimuove, insieme all acqua, adulti, larve e ovature; 3) Sconvolgimento dei profili del suolo, per via di interventi meccanici e rimodellamento dei terreni (spostamenti di terra, scasso e così via), con la cancellazione delle vie di scorrimento preferenziali delle acque meteoriche e conseguente riduzione della quantità di queste negli stagni; 4) Estesa rete viaria, che ostacola i movimenti stagionali dei rospi smeraldini a causa del traffico automobilistico e delle barriere (come strutture murarie delimitanti la sede stradale), fenomeno già ben documentato in precedenza (Vlora et al., 2006; Liuzzi & Lorusso, 2007; Lorusso et al.,
5 282 C. Liuzzi, S. Frisenda, L. Lorusso, F. Mastropasqua, R. Stano, S. Todisco et al. 2008; Liuzzi et al., 2008); 5) Presenza di specie alloctone e domestiche, che interessa maggiormente il Lago di Sassano, quello più vicino al centro urbano di Conversano, a causa di ripetute immissioni di carassi, testuggini palustri americane e anatre domestiche. Tali specie influenzano negativamente la biologia delle locali specie di Anfibi, attraverso l impatto diretto per predazione, oppure indiretto, per competizione trofica, modificazioni nel comportamento delle larve, alterazione dell habitat. Carassi sono stati osservati anche a Castiglione e ad Agnano; inoltre, a Castiglione si è rilevata la proliferazione di graminacee del genere Paspalum, taxa alloctoni che riducono il ristagno idrico; 6) Incendi, di natura dolosa, che si sviluppano a carico della macchia mediterranea e della vegetazione erbacea presente anche all interno delle doline; 7) Dissesto di muretti a secco e canali di drenaggio dovuti ad abbandono, il che comporta la perdita di importanti microhabitat e sistemi di comunicazione tra i siti principali. DISCUSSIONE Il presente studio conferma che la Riserva ospita una buona diversità erpetologica. Quattro specie precedentemente segnalate (Liuzzi & Lorusso, 2010) non sono state osservate. Per Coronella austriaca la causa è probabilmente la rarità in zona e i costumi elusivi che la rendono difficilmente osservabile. Bufo bufo e Hyla intermedia sono state avvistate in precedenza in modo sporadico e non ne è stata mai segnalata la riproduzione (Liuzzi & Lorusso, 2010), per cui potrebbe essersi trattato di individui erratici o giunti in zona per trasporto passivo antropico. Pelophylax kl. esculentus è stata verosimilmente introdotta dall uomo negli anni 90 e sembra ora estinta (Liuzzi & Lorusso, 2010). Tra le aree campione, la più ricca risulta quella del Lago di Castiglione che, unitamente alla vicina macchia, si rivela di grande importanza per il mantenimento della diversità erpetologica della Riserva. Nonostante le minacce rappresentate dalla fauna alloctona (pesci rossi, testuggini palustri americane, anatre) e dai disturbi dovuti alla vicinanza con il centro abitato, anche il Lago di Sassano presenta ancora un apprezzabile diversità erpetologica, sia di Anfibi che di Rettili (con la presenza di Z. situla e N. natrix), il che evidenzia la necessità di interventi di salvaguardia del sito. La diversità osservata per la Gravina di Monsignore in passato era anche maggiore, a causa della presenza di due specie di Anfibi (B. balearicus e P. kl. esculentus), che sopravvivevano grazie alle acque reflue del depuratore di Conversano, dal 2008 convogliate in un collettore che scarica direttamente a mare. In molti Laghi la riproduzione degli Anfibi è a rischio a causa del precoce prosciugamento stagionale, che non consente il completamento del ciclo riproduttivo. A causa del relativo isolamento e delle piccole dimensioni, i Laghi sono particolarmente soggetti a fattori che limitano i flussi genici tra le popolazioni, determinando fenomeni di isolamento e conseguente incremento del rischio di estinzione. Tali rischi vengono notevolmente incrementati da svariate azioni antropiche sul territorio, come rilevato dal presente studio. Politiche territoriali distorte hanno determinato un graduale ed inarrestabile depauperamento ambientale, con processi di consumo di suolo e habitat naturali a favore di insediamenti urbanistici di ogni tipo, vaste estensioni di terreni coltivati in maniera intensiva, reti viarie e così via. In tale contesto, risulta importante la presenza di siti minori, quali le cisterne rilevate in questo studio, la cui localizzazione individua potenziali corridoi
6 L'erpetofauna della R. N. R. O. Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore (Puglia) 283 ecologici per le specie, poiché potrebbero rappresentare tappe intermedie negli spostamenti tra un Lago e l altro. Alla luce di quanto osservato, è stato elaborato un Piano d Azione di cui qui si riassumono i punti principali: 1) Analisi delle acque superficiali e sotterranee e dei suoli all interno delle doline, per rilevare la presenza di inquinanti (priorità alta); 2) Analisi delle carcasse di Bufo balearicus investiti dalle auto durante la migrazione riproduttiva, per valutare alterazioni patologiche e accumulo di inquinanti (priorità media); 3) Adozione di uno specifico regolamento comunale in materia di utilizzo di prodotti chimici nelle aree adiacenti la Riserva (priorità media); 4) Contrastare il fenomeno dei prelievi illeciti di acqua (priorità alta); 5) Eliminare tutte le possibili vie di accesso alle cisterne, per evitare prelievi illeciti e usi impropri d acqua; 6) Monitorare il livello delle acque (priorità alta); 7) Chiusura temporanea di alcuni tratti stradali nelle serate di pioggia, tra marzo e aprile, per consentire il passaggio dei rospi smeraldini (priorità alta); 8) Realizzare una rete efficiente di paratie anti-attraversamento e sottopassi per la fauna e segnaletica stradale (priorità alta); 9) Monitoraggio costante delle popolazioni di rospo smeraldino (priorità alta); 10) Eradicazione e/o contenimento delle specie alloctone, sia animali, quali anatre, testuggini palustri americane e carassi (e loro eventuale affidamento a centri di accoglienza fauna domestica ed esotica), che vegetali (quali le specie di Paspalum a Castiglione) (priorità alta); collegato a questo problema, si propone l apposizione di cartellonistica che invita a non rilasciare specie alloctone, spiegandone i pericoli per le specie locali; 11) Prevenzione degli incendi e vigilanza durante il periodo estivo, tramite interventi mirati quali realizzazione di fasce tagliafuoco nelle aree boschive e intorno alle doline (priorità alta). Il Piano d Azione è servito inoltre come base per formulare delle indicazioni preliminari per un regolamento da sottoporre all approvazione dell Ente gestore della Riserva, al fine di adempire alle normative regionali vigenti (L.R. del n. 19 Norme per l istituzione e la gestione delle aree naturali protette nella Regione Puglia ; L.R. del n. 16 Istituzione della Riserva Naturale Regionale Orientata dei Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore e porre in essere tutte le misure necessarie per la conservazione dell erpetofauna e degli habitat presenti. BIBLIOGRAFIA Frisenda, S., Bimbo, D. (1987). Gli ultimi stagni delle Murge. Umanesimo della Pietra, Martina Franca (Taranto): Frisenda, S., Manghisi, V. (1986). La riserva erpetologica dei Laghi di Conversano. Umanesimo della Pietra Verde 1: Frisenda, S., Orofino, V. (1984). Erpetofauna dei Laghi di Conversano. Umanesimo della Pietra Riflessioni 1984: Liuzzi, C., Lorusso, L. (2007). Impatto della rete stradale sulla popolazione riproduttiva di Rospo smeraldino Bufo viridis in Puglia. Ecol. Urbana 19: Liuzzi, C., Lorusso, L. (2010). Nuova indagine sull erpetofauna dei Laghi di Conversano. Umanesimo della Pietra Riflessioni 2010: Liuzzi, C., Mastropasqua, F., Lorusso, L., Ricci, V., Scillitani, G. (2008) Variabilità interpopolazionistica di Bufo lineatus nel psic Laghi di Conversano (Puglia)
7 284 C. Liuzzi, S. Frisenda, L. Lorusso, F. Mastropasqua, R. Stano, S. Todisco et al. (Anura: Bufonidae). In: Herpetologia Sardiniae, le scienze (8), p Corti., C., Ed., Societas Herpetologica italica/ Edizioni Belvedere, Latina. Liuzzi, C., Scillitani, G. (2010): L Erpetofauna della Puglia; aggiornamenti e integrazioni. In: Atti VIII Congresso Nazionale Societas Herpetologica Italica, p Di Tizio, L., Di Cerbo, A.R., Di Francesco, N., Cameli, A., Eds. Ianieri Edizioni, Pescara. Lorusso, L., Liuzzi, C., Lafortezza, R. (2008). Impatto del traffico stradale sulle migrazioni riproduttive di Bufo lineatus presso i Laghi di Conversano (Puglia). In: Herpetologia Sardiniae, le scienze (8), p Corti., C., Ed., Societas Herpetologica italica/ Edizioni Belvedere, Latina. Societas Herpetologica Italica sezione Puglia (2002). Atlante degli Anfibi e dei Rettili della Provincia di Bari. Amministrazione provinciale, Bari. Terzi, M., Parise, M., Frisenda, S. (2000). Studio e conservazione del sistema ecologico degli stagni temporanei endoreici del territorio di Conversano. G.R. 10: Vlora, A., Liuzzi, C., Lorusso, L., Frisenda, S. (2007). The breeding population of Bufo viridis in the Natural Park Laghi di Conversano (Apulia, southern Italy): preliminary results on the impact road mortality. In: Atti del 6 Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica (Roma, 27.IX-1.X.2006). Le scienze (6), p Bologna, M.A., Capula, M., Carpaneto, G.M., Luiselli, L., Marangoni, C., Venchi, A., Eds., Societas Herpetologica Italica/Edizioni Belvedere, Latina.
- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali
OGGETTO: PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL MONUMENTO NATURALE ''LAGHETTO IN LOC. SEMBLERA MONTEROTONDO SCALO'' AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE 6 OTTOBRE 1997 N. 29 E SS.MM.II. - APPROVAZIONE DELLA
DettagliArt. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.
Legge regionale 21 aprile 2008, n. 11 Istituzione del Parco Marino Regionale Costa dei Gelsomini. (BUR n. 8 del 16 aprile 2008, supplemento straordinario n. 2 del 29 aprile 2008) Art. 1 (Istituzione) 1.
DettagliLa Rete Ecologica del Veneto
La Rete Ecologica del Veneto Convegno Le reti ecologiche nella pianificazione territoriale: il contributo del progetto Life+TEN c/o aula grande - Fondazione Bruno Kessler (FBK) via S. Croce, 77 Trento
DettagliBio i d o i d v i er e s r i s t i à à in i n r e r t e e.
Biodiversità in rete. Studio di fattibilità della Rete Ecologica locale tra Adda e Lambro passando per il Monte Barro. Con il contributo di Il progetto nel suo contesto. Il presente progetto è stato presentato
DettagliPrimi risultati dei monitoraggi su avifauna ed erpetofauna
Area d indagine WSTORE2 - LIFE11 ENV/IT/035 Reconciling agriculture with environment through a new water governance in coastal and saline areas Azione C1 Monitoring impact on environmental problem Primi
DettagliI regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006
I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano
DettagliAL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA AL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEL CORPO FORESTALE DI IMPERIA ALLA POLIZIA PROVINCIALE DI IMPERIA Prot.n. 251/06
DettagliParte 1: VERIFICA PROGETTO
Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1a: analisi aspetti ambientali Aspetto ambientale Impatto Rientra nel progetto Utilizzo di risorse idriche nelle proprietà Impoverimento risorse idriche dell ente Perdite
Dettaglinei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE
AD USO INDUSTRIALE per la produzione di ENERGIA IDROELETTRICA nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE attraverso lo sfruttamento
DettagliALLEGATO A: LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DELLE PRIORITÀ D INTERVENTO
ALLEGATO A: LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DELLE D INTERVENTO PER LA CONSERVAZIONE DELL ORSO BRUNO MARSICANO Riduzione degli impatti legati alle attività antropiche (rif. azioni A1, A3, A4 e A5 del PATOM)
DettagliQuando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto
L'acqua inquinata Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto il suolo (falde acquifere). Va tenuto
DettagliPIANO DI GESTIONE della Zone di Protezione Speciale (ZPS) ARTICOLAZIONE DEL PIANO
PIANO DI GESTIONE della Zone di Protezione Speciale (ZPS) ARTICOLAZIONE DEL PIANO Articolazione del piano (1/4) Secondo l Allegato B della Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 4241 del 30
DettagliCOMMISSIONE CONSERVAZIONE Societas Herpetologica Italica. Documento sulle Aree di Rilevanza Erpetologica (ARE) italiane
COMMISSIONE CONSERVAZIONE Societas Herpetologica Italica Documento sulle Aree di Rilevanza Erpetologica (ARE) italiane a cura di A.Gentilli, V.Ferri, L.Di Tizio, C.Scoccianti, G.Stagni e P.Ventrella, Giugno
DettagliPIANO DI GESTIONE DELLE TERRE
PIANO DI GESTIONE DELLE TERRE PROGETTO.. Richiedente: Tecnico: PREMESSA Il presente Piano di Gestione delle terre è stato redatto nel rispetto e in ottemperanza delle seguenti normative specifiche in materia:
DettagliTITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio
Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Unità di paesaggio (Art. 3.1-3.2) Indicazioni generali Le unità di paesaggio, al fine di garantire una gestione del territorio coerente con gli obiettivi di valorizzazione
DettagliCOMUNE DI SANNAZZARO DE BURGONDI PROVINCIA DI PAVIA Tel. 0382-995611 Via Cavour, 18
COMUNE DI SANNAZZARO DE BURGONDI PROVINCIA DI PAVIA Tel. 0382-995611 Via Cavour, 18 E-MAIL: info@comune.sannazzarodeburgondi.pv.it D. Lgs. n 152/99 e D. Lgs. 258/00 SCHEDA DI RILEVAMENTO DELL ATTIVITA
DettagliPIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013
PROVINCIA DI COSENZA SERVIZIO CACCIA E PESCA... PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE 2009 2013 PARTE QUARTA : FAUNISTICA (Art. 25, comma 2, R.R. del 04/08/2008 n. 3 e ss.mm.ii.) Arch. Anna Aiello, Dott.
Dettagli1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE
1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale
DettagliDECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012
DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 OGGETTO: L. 365/00. Istanza di aggiornamento PAI Tagliamento, ai sensi dell art. 6 delle Norme di Attuazione, a seguito della progettazione di interventi urgenti
DettagliL'erpetofauna del Parco Naturale Regionale di Lama Balice (Bari - Bitonto, Puglia)
Scillitani G., Liuzzi C., Lorusso L., Mastropasqua F., Ventrella P. (curatori), 2013. Atti IX Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica (Bari - Conversano, 26-30 settembre 2012). Pineta,
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliDELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014
Oggetto: D.Lgs. 14.8.2012, n. 150 e decreto interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l'attuazione nella Regione Sardegna
DettagliPrescrizioni per Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura Giugno 2014
Prescrizioni per Autorizzazione allo Giugno 2014 Sommario Riferimenti... 1 Documenti Allegati... 1 Premessa... 1 L autorizzazione potrà essere rilasciata alle seguenti condizioni... 2 D. Lgs 152/06 (Parte
DettagliDGR n.59 del 21 GENNAIO 2005
DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta
DettagliMauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto
Aree Natura 2000 nella Regione del Veneto Mauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo
DettagliWorkshop fa.re.na.it 7 marzo 2014. RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche
Workshop fa.re.na.it 7 marzo 2014 RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche 1 Sezione Parchi Biodiversità Programmazione Silvopastorale..
DettagliProf. Ing. Andrea Giuseppe CAPODAGLIO. Prof. Ing. Arianna CALLEGARI
RIDUZIONE IMPATTO AMBIENTALE CERTIFICATI DI VALIDAZIONE DIFFUSIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE DAL CANALE DI INGRESSO DELL IMPIANTO DI NOSEDO: STUDIO DIFFUSIONALE DI CONFRONTO TRA RISULTATI DEL SISTEMA ODOWATCH
Dettagli7 CONGRESSO NAZIONALE
7 CONGRESSO NAZIONALE Oristano, Promozione Studi Universitari Consorzio1, Via Carmine (c/o Chiostro) 1-5 ottobre 2008 Esempio di citazione di un singolo contributo/how to quote a single contribution Angelini
DettagliCOMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona
COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona Area Tecnica Settore Edilizia Pubblica/ Ecologia LINEE GUIDA RELATIVE AGLI SCARICHI DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE IN CORPO RICETTORE DIVERSO DALLA FOGNATURA (SUOLO,
DettagliA cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano. Focus: area ambiente. Luglio 2010
A cura di: Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Tommaso Palermo, Politecnico di Milano Focus: area ambiente Luglio 2010 Indice Introduzione pag. 3 Gli indicatori pag. 7 Policy Estensione Qualità Fonti
DettagliLe opere di difesa. Le opere di derivazione delle acque superficiali. Le opere di immissione nelle acque superficiali
Le opere di difesa Le opere di derivazione delle acque superficiali Le opere di immissione nelle acque superficiali I corsi d acqua ricevono svariati apporti liquidi derivanti dalle attività antropiche,
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI
DettagliModello di sviluppo delle aree infrastrutturali. Progetto di ricerca e studio di fattibilità
Modello di sviluppo delle aree infrastrutturali Progetto di ricerca e studio di fattibilità Consumo di suolo Processo antropogenico che prevede la progressiva trasformazione di superfici naturali o agricole
DettagliDOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA
Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente dell Emilia-Romagna Via Po, n. 5 40139 - BOLOGNA tel 051/6223811 - fax 051/543255 P.IVA e C.F. 04290860370 Sezione Provinciale di Forlì-Cesena C.P. 345
DettagliLAZIO 5 Aprile 1988, n. 18 TUTELA DI ALCUNE SPECIE DELLA FAUNA MINORE
LAZIO 5 Aprile 1988, n. 18 TUTELA DI ALCUNE SPECIE DELLA FAUNA MINORE Art. 1 La Regione persegue il fine di assicurare la conservazione della flora e della fauna selvatica minore e del loro habitat con
DettagliAGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16
TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo
DettagliLa scuola integra culture. Scheda3c
Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data
DettagliBase di lavoro. Idea principale
Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi
DettagliLa shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma
La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo
DettagliI RETTILI della BASILICATA
I RETTILI della BASILICATA I RETTILI Specie Allegato II Allegato IV Interesse zoogeografico Caretta caretta Tartaruga marina comune X * X Emys orbicularis Testuggine palustre europea X X Testudo hermanni
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 Proponente CLAUDIO DEL LUNGO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E
DettagliAziende agricole & Ambienti naturali. indirizzi di gestione sostenibile
Aziende agricole & Ambienti naturali indirizzi di gestione sostenibile L agricoltura di domani? Proposte tra tecnica, ambiente ed economia pag. 2 AGRICOLTURA E AMBIENTE pag. 5 La biodiversità nell azienda
DettagliCOMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04.
Società controllata dal Cons.Svil.Ind.le VALLE del BIFERNO Zona Ind.le, snc 86039 TERMOLI (CB) Tel. +39 0875 755040 Fax +39 0875 755974 http://www.netenergyservice.it - info@netenergyservice.it COMUNICAZIONE
DettagliParco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD
Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD PIANO TRIENNALE DEGLI INTERVENTI 2009-2011 Seriate, 29 Gennaio 2009 (modificato nell Assemblea dei Sindaci del 12/11/2009 verbale n. 51) Parco Locale
DettagliFinalità delle indagini e del progetto
Caffaro e Brescia I nuovi dati Finalità delle indagini e del progetto Maria Luisa Pastore Brescia, 20 Ottobre 2015 Stato delle conoscenze prima del progetto 2002 2005 2003 2006 Le indagini condotte da
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1323 DELL 11 LUGLIO 2014
ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1323 DELL 11 LUGLIO 2014 Allegato A Indirizzi applicativi in materia di valutazione di incidenza di piani, progetti e interventi 1. Definizioni Procedimento di valutazione di
DettagliBILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... 2 3 CRITERI PER LA LOCALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE AREE DI CANTIERE DA ADIBIRE A DEPOSITO TEMPORANEO... 3 File: 13-033_gen01es_r0
DettagliBIOBLITZ Italia 2012:
. BIOBLITZ Italia 2012: L Amministrazione Provinciale di Roma e le Università, le Scuole, le Aree Protette, i Bambini, i Ragazzi e le Famiglie INSIEME per l educazione ambientale, per la conoscenza e il
Dettagli31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma
31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma Ciclo Ciclo dei dei rifiuti rifiuti Indice Indice 11 Raccolta Raccoltadifferenziata differenziata 11 Riciclaggio Riciclaggio 1/3
DettagliCITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19
DettagliD I C H I A R A Z I O N E D INTENTI
D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI E PROGRAMMA DI AZIONE P E R L A R E A L I Z Z A Z I O N E D I A T T I V I T À F I N A L I Z Z A T E A L L A C O N S E R V A Z I O N E D I O R S O L U P O L I N C E (Ursus
DettagliALLEGATO TECNICO S 1. Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda)
ALLEGATO TECNICO S 1 Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) Coordinate geografiche Gauss Boaga 2 (in metri) del punt di recapito
DettagliEFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ E SULL AGROECOSISTEMA BOSCHI-BRIANTI-MELEGA CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITA Molti studi affermano che i cambiamenti climatici
DettagliStruttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD
Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio
DettagliIl sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail
Timbro con data e numero protocollo AL COMUNE DI ( ) DENUNCIA DEGLI ELEMENTI NECESSARI ALLA DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO PER I SERVIZI DI RACCOLTA, ALLONTANAMENTO, DEPURAZIONE E SCARICO DELLE ACQUE
DettagliEcologia e conservazione della Lepre in Italia
Ecologia e conservazione della Lepre in Italia Alberto Meriggi e Francesca Meriggi Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente Università di Pavia Premessa Declino generale della lepre in tutta
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliMemorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno
Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno I. Relazione Il contesto comune Le città alpine sono di fondamentale
DettagliRELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14
RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 UNA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con il D.M. n.272/2014 e il D.lgs n.46/2014 l Italia ha accolto le indicazioni normative provenienti dalla Direttiva Europea
DettagliCOMUNE DI MERCALLO PROVINCIA DI VARESE. Via Bagaglio, 171 - C.A.P. 21020 - tel. 0331/968104
COMUNE DI MERCALLO No bollo PROVINCIA DI VARESE Via Bagaglio, 171 - C.A.P. 21020 - tel. 0331/968104 Cod.fisc.: 83003793570 - E-mail: ed.pubblica@comune.mercallo.va.it Spettabile COMUNE DI MERCALLO Via
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA BOZZA Doc. XVIII n. 95 RISOLUZIONE DELLA 6ª COMMISSIONE PERMANENTE (Finanze e tesoro) (Estensore SUSTA) approvata nella seduta del 2 luglio 2015 SULLA PROPOSTA
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità
DettagliFOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE
Corso di Costruzioni idrauliche (E.A.) A.A. 2010/2011 FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE (Appunti tratti dalla lezione del 8/45/2011, non rivisti dal docente) Riferimenti
DettagliUNA DISCARICA DA SALVARE
UNA DISCARICA DA SALVARE Relatore : Dott.ssa Angela Bruna Cardile Vibo Valentia - 15 giugno 2011 Discarica c.da Petrosì di Casignana - Ubicata all inizio del bacino inbrifero del Vallone Rambotta - sviluppata
DettagliApplicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per la protezione del verde
Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per la protezione del verde Nicoletta Vai Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna Massimo Bariselli e Nicoletta Vai Servizio
DettagliCENTRO COMUNALE DI RACCOLTA RSU ED ASSIMILATI ED ANNESSO IMPIANTO DI TRASPORTO PNEUMATICO RIFIUTI INDICE
INDICE 3.1.1. Normativa nazionale in materia di raccolta differenziata 21 3.1.2. Normativa nazionale in materia di Centri Comunali di Raccolta 24 3.1.3. Normativa regionale 25 3.2.1. Piano Regolatore Generale
DettagliPIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
Fondazione Provinciale Bresciana per L Assistenza Minorile onlus PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Triennio 2014 2016 Indice Articolo 1. Articolo 2. Articolo 3. Articolo 4. Articolo 5. Articolo
DettagliPOLITECNICO DI TORINO
NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena
Dettaglimarca da bollo Residente/con sede in via/piazza n. In via/piazza n. CAP sito nel Comune di via/piazza n. CHIEDE
marca da bollo MODULISTICA UNIFICATA SPAZIO RISERVATO AL COMUNE DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DEGLI INSEDIAMENTI CIVILI (Testo Unico delle leggi provinciali in materia di tutela dell'ambiente
DettagliPERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco)
PERCENTUALE LAGHI IN CLASSE DI QUALITÀ BUONA O ELEVATA NELLA REGIONE LAZIO (LTLeco) Classificazione sulla base degli elementi di qualità fisico chimica: LTLeco 100 80 Percentuale 60 40 20 0 2008 2009 2010
DettagliDETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE UFFICIO OSSER VATORIO FITOSAITARIO 6 febbraio 2015, n. 10
5378 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE UFFICIO OSSER VATORIO FITOSAITARIO 6 febbraio 2015, n. 10 D.M. 2777/2014 Misure fitosanitarie obbligatorie per il contenimento delle infezioni di Xylella fastidiosa (Well
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
DettagliPiano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia
Associazione Imprenditori Idroelettrici del Friuli Venezia Giulia Monitoraggio dei corsi d'acqua per la realizzazione e la gestione delle derivazioni Palazzo Torriani, Udine, 20 settembre 2013 Piano Regionale
DettagliModello di convenzione programmatica convenzione ai sensi dell art.11 (commi 1, 2 e 4) Legge 68/99. Il giorno presso. Tra LA PROVINCIA DI
PROVINCIA DI LIVORNO DIPARTIMENTO DELLE CULTURE, DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO Unità di Servizio LAVORO Via G. Galilei, 40 57100 LIVORNO Tel. 0586/257527-554 Fax 0586/449623 Modello di convenzione programmatica
Dettagli3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI
3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI La tavola riassume le criticità più significative che interessano l intero territorio comunale di Valeggio sul Mincio alla luce dell analisi operata dal Documento Preliminare
DettagliEsempi di applicazione della certificazione ambientale. La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure
Esempi di applicazione della certificazione ambientale La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure 1 I riconoscimenti ottenuti 2 La dichiarazione ambientale 3 La dichiarazione
DettagliIl sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail
Timbro con data e numero protocollo AL COMUNE DI ( LO ) DENUNCIA DEGLI ELEMENTI NECESSARI ALLA DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO PER I SERVIZI DI RACCOLTA, ALLONTANAMENTO, DEPURAZIONE E SCARICO DELLE ACQUE
DettagliVelocità commerciali dei mezzi pubblici di superficie
Monitoraggio Area C Velocità commerciali dei mezzi pubblici di superficie 16 gennaio 31 marzo 2012 elaborato: RELAZIONE codifica: revisione: 00 120010017_00.docx data: redatto: verificato: approvato: 11/5/2012
DettagliRiunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03
Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi
DettagliPrevenzione Formazione ed Informazione
Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il
DettagliL analisi dei rischi deve essere svolta con una chiara visione aziendale e deve richiedere la comprensione dei seguenti elementi:
Come impostare il modello organizzativo D.lgs 231/01 Il decreto legislativo 231/01 prevede che le società e gli enti possono essere ritenuti responsabili in relazione a taluni reati commessi o tentati
DettagliSistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it
Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis Life Cycle Engineering: www.studiolce.it 0 Introduzione: Certificazione ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale L'obiettivo del Sistema
DettagliEBONE. Rete di osservazione della biodiversità in Europa. Verso un sistema integrato di osservazione della biodiversità nello spazio e nel tempo
EBONE Rete di osservazione della biodiversità in Europa Verso un sistema integrato di osservazione della biodiversità nello spazio e nel tempo 2010 International Year of Biodiversity FP7 Progetto di Collaborazione
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliSalute delle persone e sostenibilità ambientale: La Doppia Piramide BCFN. Milano 9 ottobre 2014
Salute delle persone e sostenibilità ambientale: La Doppia Piramide BCFN Milano 9 ottobre 2014 Indice 1. Introduzione, motivazione e obiettivi del lavoro 2. Il framework teorico: la Doppia Piramide Alimentare
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 15 gennaio 2014, n. 18 Piano straordinario per l'emergenza abitativa nel Lazio e attuazione del Programma per l'emergenza abitativa
DettagliCensimento industria e servizi
Censimento industria e servizi Pagine tratte dal sito http://statistica.comune.bologna.it/cittaconfronto/ aggiornato al 24 marzo 2014 Censimento Industria e Servizi Il Censimento generale dell industria
DettagliSpett.le. OGGETTO: D. Lgs 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni. Domanda di autorizzazione allo scarico di acque meteoriche di dilavamento
PROVINCIA DI MATERA Ufficio Ambiente Servizio di vigilanza e controllo Via Ridola, 60 tel. 0835/306245-322 Marca da Bollo Spett.le PROVINCIA di Matera Ufficio Ambiente Via Ridola,60 75100 MATERA OGGETTO:
Dettagli5.2: Reti tecnologiche
5.2: Reti tecnologiche Presentazione: Il corretto funzionamento e l efficienza delle reti tecnologiche di distribuzione e depurazione delle acque è senza dubbio alla base di una gestione corretta e sostenibile
DettagliLa giornata della sicurezza
La giornata della sicurezza Intervento di Marco Pagani Direttore Area Legislazione Federdistribuzione IL CONTESTO IN CUI OPERA LA DISTRIBUZIONE MODERNA ORGANIZZATA Negli ultimi anni le strutture commerciali
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliDraft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto
Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la
DettagliPROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000
PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.
DettagliResponsabilità A mbientale e soluzioni assicurative
Responsabilità A mbientale e soluzioni assicurative Il rischio di danno ambientale coinvolge potenzialmente TUTTE le aziende manifatturiere, ANCHE LA VOSTRA. Vi invitiamo a scorrere le successive slides
DettagliRISOLUZIONE N. 430/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono
Dettagli2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG
2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI 2013-2014 1 CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi costituisce una rappresentazione organica e trasparente dei servizi offerti dall Agenzia
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
DettagliPARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali
PARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali 51 1. Funzione della Parte Speciale - 3 - Per effetto del D.Lgs. n. 121/2011, dal 16 agosto 2011 è in vigore l'art.25 - undecies, D.Lgs. n. 231/2001, che prevede
Dettagli