AVERE IN SEZIONE/CLASSE UN BAMBINO CON AUTISMO CHE FARE? Lezioni II ciclo. Perugia, 12 Dicembre 2014 DoL.ssa Annalisa MorganO

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1 AVERE IN SEZIONE/CLASSE UN BAMBINO CON AUTISMO CHE FARE? Lezioni II ciclo Perugia, 12 Dicembre 2014 DoL.ssa Annalisa MorganO

2 LA FASE DELL INTERVENTO EDUCATIVO? Cosa posso fare? Devo coinvolgere la famiglia? Posso seguire la programmazione di sezione/classe o devo stravolgerla? Devo rifare quello che il bambino fa nel servizio riabilitativo? Quali obiettivi perseguire? Quale organizzazione dell ambiente? Dott. ssa A.MORGANTI

3 4 parole chiave PROGRAMMAZIONE ORGANIZZAZIONE DIDATTICA INCLUSIVA 4 COMPAGNI 02 Dott. ssa A.MORGANTI

4 1. PROGRAMMAZIONE Posso pensare solo ad obie.vi comuni? Posso farlo stare in classe sempre? Posso svolgere gli stessi contenu7? Posso usare le stesse metodologie? NO

5 Per programmare l integrazione bisogna integrare la programmazione C è almeno un a.vità tra le tante previste per tu>a la classe che può essere svolta anche dall alunno che segue un PEI? C è almeno un a.vità, tra quelle contemplate per l alunno in difficoltà, che può essere proposta anche agli altri compagni di classe? (M. Tortello, 1999)

6 Per programmare l integrazione bisogna integrare la programmazione C è almeno un a.vità, tra quelle contemplate per l alunno in difficoltà, che può essere proposta anche agli altri compagni di classe? Alcuni esempi: - Ripe/zione di alcune par/ del programma (compito complesso) in sequenze semplici - Lavoro sui contenu/ semplici (riflessione metacogni/va) - A=vità di aiuto all allievo in difficolta ( si fa così ) -

7 IL LAVORO SUGLI OBIETTIVI PRESUPPONE UN AZIONE SUI CONTENUTI Es: l uso dei Libri ada1a2 COSA FA LA CLASSE Usa il libro di testo COSA FA L ALLIEVO CON AUTISMO Semplificarlo Affiancarlo da quaderni ad anelli con altre a=vità No all uso di un libro di testo di una classe inferiore

8 IL LAVORO SUGLI OBIETTIVI PRESUPPONE UN AZIONE SUI CONTENUTI La cultura del compito COSA FA LA CLASSE Argomento X COSA FA L ALLIEVO CON AUTISMO Creare le condizioni per cogliere almeno alcuni elemen/ Lezione di inglese sui colori U/lizzare una canzone U/lizzare immagini Dramma/zzazione

9 L essere in qualche modo socialmente acce>ata (sia che potessi elaborare sufficientemente l esperienza, il senso o il significato di quella acce>azione sociale in modo conscio e nel contesto oppure no) significava comunque che ero esposta ad una gamma più ampia di informazioni di quanto non sarei stata altrimen7 e anche se non avessi potuto elaborare quell informazione in quel momento, potevo comunque immagazzinarla, per un eventuale elaborazione preconscia o subconscia (D. Williams, Il mio e il loro au7smo, 1998)

10 FUORI O DENTRO LA CLASSE? dipende ü da come ho stru^urato l ambiente ü se voglio realizzare obie=vi molto SPECIFICI e FUNZIONALI Programmare quando, cosa e per quanto tempo

11 4 parole chiave PROGRAMMAZIONE ORGANIZZAZIONE DIDATTICA INCLUSIVA 4 COMPAGNI 02 Dott. ssa A.MORGANTI

12 ORGANIZZAZIONE Adattare l ambiente Dove? Che cosa? 4 Per quanto tempo? 02 Dott. ssa A.MORGANTI

13 L insegnamento strutturato: Le fondamentali componenti dell'insegnamento strutturato sono quattro (Schopler, Mesibov e Hearsey, 1995): - l'organizzazione dell'ambiente fisico; - gli schemi visivi; - i sistemi di lavoro; - l'organizzazione dei compiti e del materiale Dott. ssa A.MORGANTI

14 L'organizzazione dell'ambiente fisico 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

15 L'organizzazione dell'ambiente fisico 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

16 L'organizzazione dell'ambiente fisico 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

17 L'organizzazione dell'ambiente fisico: la scuola e la classe 1. Rendere l ambiente prevedibile (spazi definiti e facilmente raggiungibili); 2. Rendere l ambiente visibile (uso immagini, nastri colorati etc.); 3. Strutturare TUTTI gli ambienti della scuola; 4. Strutturare la classe per attività (angolo lavoro individuale, gruppo, computer, gioco etc.); 5. Ridurre gli stimoli distraenti; 6. Spazio per le attività individualizzate (PC, stampante, fash card, calendario, orologio adattato etc.) 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

18 L'organizzazione del banco 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

19 L'organizzazione del banco 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

20 Gli schemi visivi 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

21 La difficoltà nel concettualizzare il tempo 4 La vita per me è una lotta: l'incertezza riguardo cose che gli altri considerano banali mi crea un'incredibile angoscia interiore. Per esempio, se qualcuno a casa dice "Potremmo andare a fare spese domani" oppure "Vedremo che cosa accadrà", sembra non rendersi conto che l'incertezza mi causa tante angosce e che mi arrovello costantemente su quello che potrà o non potrà accadere. La mia indecisione riguardo agli eventi si estende anche ad altre cose, per esempio su dove devono venire riposti o ritrovati gli oggetti e su quello che le persone si aspettano da me. Credo che la causa di tutta la mia paura sia la confusione che mi provoca il non essere in grado di capire il mondo intorno a me. Questa paura mi porta al bisogno di chiudermi. Qualsiasi cosa aiuti a ridurre la confusione ha come effetto di ridurre la paura e in definitiva l'isolamento e la disperazione, quindi rende la vita sopportabile. Se solo potessero sperimentare che cos'è l'autismo, anche solo per pochi minuti, allora saprebbero come aiutarci. (da T.Peeters, 1994) 02 Dott. ssa A.MORGANTI

22 Gli schemi visivi: un esempio (alto funzionamento) scrittura, musica, ricreazione, igiene personale, lavoro al PC Finita l attività ripongo le immagini in una scatola 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

23 La difficoltà nel concettualizzare il tempo 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

24 La difficoltà nel concettualizzare il tempo 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

25 L'organizzazione dei compiti e delle attività Dal minore al massimo livello di aiuto NON INTRODURRE AIUTI CHE POI DOVRANNO ESSERE RIDOTTI 4 avere chiaro il TEMPO dell attività - Sapere da solo di aver finito; - Chiara comunicazione verbale ( Stop, Il lavoro è finito ); - Gli orologi adattati - Le clessidre - Il lavoro sinistra - destra 02 Dott. ssa A.MORGANTI

26 L'organizzazione dei compiti e delle attività 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

27 Dove eravamo rimasti? 4 parole chiave PROGRAMMAZIONE ORGANIZZAZIONE DIDATTICA INCLUSIVA 4 COMPAGNI 15 Dicembre 2014 II ciclo Dott. ssa A.MORGANTI

28 La didattica inclusiva Parte dalla valutazione dei punti di forza e di debolezza Ora che ho acquisito informazioni su posso realizzare azioni didattiche maggiormente orientate a 4 02 Dott. ssa A.MORGANTI

29 LA FASE DELL INTERVENTO EDUCATIVO: STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA : Acquisizione e consolidamento di varie competenze ed abilità funzionali: - capacità di imitazione e di discriminazione; - abilità di autonomia, comunicazione e relazione. Le strategie: - tecnica di aiuto e riduzione dell'aiuto (prompting e fading); - apprendimento imitativo (modeling); - modellaggio e concatenamento (shaping e chaining); - tecniche di rinforzamento. 04 Dott. ssa A.MORGANTI

30 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA : Prompting e Fading A cosa serve l introduzione di stimoli aggiuntivi? Facilitare l'emissione di una determinata risposta I prompt sono: - sintetici; - percettivamente evidenti (introducono cioè un elemento realmente nuovo nella situazione); - proposti al momento esatto in cui dovrebbe verificarsi la prestazione. 04 Dott. ssa A.MORGANTI

31 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA : Prompting e Fading Varie tipologie 1. suggerimenti e ordini verbali; 2. aiuti gestuali; 3. aiuti fisici Punti di forza Punti di debolezza 04 Dott. ssa A.MORGANTI

32 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA : PROMTING E FADING Promp/ng verbali gestuali fisci Fading Modificazione delle condizioni in cui avviene un dato comportamento 04 Dott. ssa A.MORGANTI

33 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA : PROMTING E FADING Riduzione dell'aiuto verbale: es. diminuire il numero di parole che compongono l'ordine e nell'abbassare il tono della voce con cui è pronunciato; Riduzione aiuto gestuale: es. diminuire l'ampiezza del gesto o sostituendolo con un altro meno appariscente; Riduzione aiuti fisici (Meazzini, Fagetti,1985; Cottini, 1993, 2004, 2013): a) ridurre gradualmente l'area del corpo toccata; b) ridurre gradualmente la pressione esercitata sulla parte del corpo implicata nella prima fase del prompt; c) spostare gradualmente la presa dalla zona iniziale del corpo dell'allievo a zone via via più distanti; d) usare all'inizio tutte e tre le diverse categorie di prompt ed eliminare per primi i prompt fisici, in quanto quelli verbali e gestuali risultano più facilmente riducibili. 04 Dott. ssa A.MORGANTI

34 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA : L apprendimento imitativo: il modellamento (modeling) Promuovere esperienze di apprendimento attraverso l'osservazione del comportamento di un soggetto che funge da modello. La strutturazione di un intervento di modeling; - facilitazione dei processi attentivi; - aiuto al processo di riproduzione motoria; - incremento della componente motivazionale attraverso il rinforzo. 04 Dott. ssa A.MORGANTI

35 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA : L apprendimento imitativo. Video modeling self video modeling Cosa comporta? 1) Attivazione dell attenzione rispetto all oggetto dell insegnamento; 2) Possibilità di visione reiterata del video; 3) Enfasi alla processazione delle informazioni visive. 04 Dott. ssa A.MORGANTI

36 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA : L apprendimento imitativo. Video modeling self video modeling Per cosa posso utilizzarlo? 1. Capacità sociali; 2. Competenze comunicative; 3. Gioco; 4. Comprensione stati emotivi; 5. Abilità scolastche 6. Abilità vita quotidiana 7. Controllo comportamenti inadeguati 04 Dott. ssa A.MORGANTI

37 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA Il Modellaggio (Shaping) Si basa sull acquisizione di nuove abilità avvicinandosi ad un comportamento-meta 1. Definizione del comportamento-meta (scelta di un comportamento iniziale già presente nel repertorio comportamentale); 2. Approssimazioni successive (comp. che sempre più si avvicinano a quello meta); 3. Predisposizione di rinforzi (uso propting e fading per rafforzare i comp. acquisiti) Dott. ssa A.MORGANTI

38 Proviamo 1. Definizione del comportamento- meta ACQUISIZIONE DELLE ABILITA GRAFICHE DI BASE (tracciare righe su un foglio impugnando in modo corretto il colore X) 2. Scelta del comportamento iniziale 3. Scelta del comportamenti che sempre più si avvicinano a quello meta; 4. Predisposizione di rinforzi Dott. ssa A.MORGANTI

39 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA Il Concatenamento (Chaining) Si basa sull insegnamento di abilità complesse costituite da sequenze di comportamenti ben delineabili. FASI: 1. Suddivisione dell abilità in componenti (task analysis); 2. Costruzione della catena comportamentale; 3. Costruzione di un programma di concatenamento delle componenti attraverso il rinforzo gradino per gradino Si delineano le parti di un abilità complessa e si insegna a svolgerle in successione fino al completamento del compito Dott. ssa A.MORGANTI

40 Insegnare l abilità di piantare e annaffiare fiori Dott. ssa A.MORGANTI

41 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA Come avviene il rinforzo? 1. Rinforzo che prenda l oggetto giusto per piantare (vaso) 2. Rinforzo che prenda il vaso e metta dentro al vaso la terra (e smetto di rinforzare il fatto che prenda solo il vaso) 3. Proseguo con il concatenamento in sequenza dal primo all ultimo Dott. ssa A.MORGANTI

42 STRATEGIE PER FAVORIRE L ACQUISIZIONE DI ABILITA. TECNICHE DI RINFORZAMENTO Il RINFORZO ha il compito di aumentare la frequenza con cui compare un certo comportamento. Possono essere: - materiali: cibi, bevande, oggetti in grado di attrarre; - sociali: attenzioni, lodi, approvazione etc. (categoria più diffusa soprattutto nella scuola) - sensoriali: stimoli sensoriali che mostra di gradire; - simbolici: associabili a rinforzi materiali (es. punti che accumulo per ricevere un premio di vario tipo); Dott. ssa A.MORGANTI

43 Principi metodologici per un corretto utilizzo educativo dei rinforzi 1. Cercare di comprendere (famiglia, osservazione) quali rinforzi sono più graditi e farne una graduatoria; 2. Rinforzare immediatamente dopo l emissione di un comportamento; 3. Sostituire progessivamente i rinforzatori materiali con quelli naturali (lodi, approvazioni etc); 4. Passare gradualmente dal rinforzo costante al rinforzo intermittente (consueto) Facilitare la generalizzazione degli apprendimenti Dott. ssa A.MORGANTI

44 PROVIAMO AD USARE ALCUNE DI QUESTE STRATEGIE Programma di insegnamento rivolto a con basso/alto livello di funzionamento cognitivo ATTIVITA X MATERIALE STRATEGIE USATE Descrivere cosa fa l insegnante e cosa fa l allievo Elencare il materiale necessario allo svolgimento dell a=vità Descrivere il /po di strategia usata (es. uso rinforzamen/, quale /po, quando etc.) Dott. ssa A.MORGANTI

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