LOTTO 1 SCHEDA TECNICA DI DETTAGLIO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LOTTO 1 SCHEDA TECNICA DI DETTAGLIO"

Transcript

1 ALLEGATO A AL CAPITOLATO LOTTO 1 SCHEDA TECNICA DI DETTAGLIO Strutture e numero utenti Le strutture e il numero di utenti destinatari delle prestazioni oggetto del presente appalto in riferimento al LOTTO 1 sono di seguito indicati: - Centro di Socializzazione Camporella, Via Fanti, 6 - Sesto Fiorentino 20 utenti - Centro Socializzazione Gabbiano Via della Docciola, 80 - Sesto Fiorentino 10 utenti - Comunità Alloggio Protetta Via Piave 54 Sesto Fiorentino 8 utenti (di cui 2 a carattere temporaneo) Descrizione e tipologia delle strutture Centro di socializzazione Camporella E una struttura semiresidenziale che accoglie persone adulte con disabilità psico-fisica o plurima, che necessitano di intensità assistenziale media ed interventi integrati, di carattere educativo/abilitativo, per il mantenimento e lo sviluppo delle capacità residue e dei livelli di autonomia raggiunti. L immobile occupa il piano terra di un edificio condominiale per mq 611. L ampia struttura è costituita da ampie sale attività oltre a stanze destinate rispettivamente a cucina, infermeria, sala relax/soggiorno, sala mensa, ufficio, bagno assistito, bagni attrezzati per disabili e altri locali di servizio. La struttura è autorizzata al funzionamento. I requisiti minimi strutturali, organizzativi e professionali sono quelli individuati dal regolamento regionale approvato con D.P.G.R. 26 marzo 2008 n. 15/R regolamento di attuazione dell art. 62 della L.R n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale). Centro di socializzazione Gabbiano E una struttura semiresidenziale che accoglie persone adulte con disabilità psico-fisica o plurima, che necessitano di intensità assistenziale media e interventi integrati, di carattere educativo/abilitativo, per il mantenimento e lo sviluppo delle capacità residue e dei livelli di autonomia raggiunti. L immobile è una struttura indipendente e si sviluppa tutta a piano terra per circa mq 136,80 cui si aggiunge porzione di resede pertinenziale per mq 200 circa. La struttura è costituita da sala attività oltre a refettorio, cucina, infermeria, ufficio, bagno attrezzato per disabili e locali di servizio. La struttura è autorizzata al funzionamento. I requisiti minimi strutturali, organizzativi e professionali sono quelli individuati dal regolamento regionale approvato con D.P.G.R. 26 marzo 2008 n. 15/R regolamento di attuazione dell art. 62 della L.R n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale). Comunità Alloggio Protetta Via Piave E una struttura residenziale a carattere comunitario, ad alta integrazione socio sanitaria, per l accoglienza di persone adulte disabili, prevalentemente non in situazione di gravità, con disabilità stabilizzata e riconoscimento di situazione di handicap che al termine del percorso assistenziale Pagina 1 di 13

2 riabilitativo non sono in grado di rientrare al proprio domicilio e necessitano di assistenza temporanea o continuativa volta a supportare le parziali capacità di autonomia e di autogestione, relazionali, sociali e di inserimento lavorativo. L immobile è una struttura indipendente ed è costituito da piano terra e piano primo per una superficie di complessivi mq 264 cui si aggiunge cortile interno di mq 250. La struttura è costituita da 4 camere da letto, cucina, refettorio, lavanderia, sala attività, bagno assistito, bagno attrezzato per disabili e locali di servizio. La struttura è autorizzata al funzionamento. I requisiti minimi strutturali, organizzativi e professionali sono quelli individuati dal regolamento regionale approvato con D.P.G.R. 26 marzo 2008 n. 15/R regolamento di attuazione dell art. 62 della L.R n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale). Funzionamento delle strutture Centro di Socializzazione Camporella: aperto dalle ore 9.00 alle ore dal lunedì al venerdì, tutti i giorni feriali dell anno dal 1 settembre al 31 luglio; Centro di Socializzazione Il Gabbiano: aperto dalle ore 9.00 alle ore dal lunedì al venerdì, tutti i giorni feriali dell anno dal 1 settembre al 31 luglio; Comunità Alloggio Protetta Via Piave: aperta sulle 24H tutti i giorni dell anno. Servizi da assicurare nelle strutture Dovranno essere fornite agli ospiti i seguenti servizi socio assistenziali e complementari, nel rispetto di quanto previsto dal Capitolato e secondo le modalità e i parametri minimi di seguito indicati: - Servizio ordinario 1. Prestazioni di assistenza di base alla persona: Si intendono comprensive di tutte le attività di assistenza tutelare, igiene e pulizia della persona, bagno assistito, cura della pelle, cambio della biancheria, assistenza nell assunzione del cibo, somministrazione pasti e sorveglianza degli ospiti finalizzata alla salvaguardia dell incolumità fisica e alla prevenzione di episodi di fuga. Centro di Socializzazione Camporella: 150 ore settimanali. Non sono computate in questo monte ore né le ore impiegate dal personale in attività di formazione, né quelle impiegate per l assistenza durante il servizio di trasporto né quelle impiegate per il servizio di pulizia della struttura se eventualmente svolto dallo stesso personale addetto all assistenza alla persona. Centro di Socializzazione Il Gabbiano: 60 ore settimanali. Non sono computate in questo monte ore né le ore impiegate dal personale in attività di formazione, né quelle impiegate per l assistenza durante il servizio di trasporto né quelle impiegate per il servizio di pulizia della struttura se eventualmente svolto dallo stesso personale addetto all assistenza alla persona. Comunità Alloggio Protetta Via Piave: 253 ore settimanali. Il monte ore è comprensivo del servizio di pulizia della struttura (spazi interni ed esterni), approvvigionamento derrate alimentari, preparazione dei pasti, lavaggio letterecci e tovagliame, lavaggio biancheria ospiti, manutenzione capi abbigliamento ospiti. Il monte ore non comprende invece le ore impiegate dal personale in attività di formazione. 2. Prestazioni di assistenza infermieristica: Pagina 2 di 13

3 Comprendono in generale tutte le attività riconducibili, con riferimento alla tipologia delle strutture e dell utenza, al campo proprio delle attività e responsabilità determinate dal contenuto del Decreto Ministeriali n. 739 del , istitutivo del profilo dell infermiere, nonché dall ordinamento didattico del corso di diploma universitario/laurea e di formazione post base e dal codice deontologico. Centro di Socializzazione Camporella: 5 ore settimanali; Centro di Socializzazione Il Gabbiano: 5 ore settimanali; Comunità Alloggio Protetta Via Piave: 14 ore settimanali. 3. Prestazioni di sostegno educativo e di attività di animazione e/o occupazionali: Comprendono tutte le attività di animazione, educative, socializzazione, ricreative ed occupazionali sia individuali che di gruppo svolte da operatori in possesso di qualifica e profilo idonei. Particolare attenzione dovrà essere prestata alle attitudini e possibilità del singolo, favorendo il mantenimento ma soprattutto lo sviluppo e potenziamento delle sue capacità personali e dell autonomia individuale anche attraverso la promozione di percorsi formativi finalizzati all acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro e/o percorsi di inserimento lavorativo in collegamento con la realtà locale, produttiva ed associativa. Andranno previste a livello progettuale anche attività diverse per fascia d età tenendo conto dell età e delle patologie degli ospiti. Nel progetto educativo andranno indicate le modalità per l utilizzo degli specifici laboratori (falegnameria, bricolage, ceramica, ecc.) nelle strutture, ove presenti, e rilevati nel sopralluogo. Centro di Socializzazione Camporella: 70 ore settimanali; Centro di Socializzazione Il Gabbiano: 57 ore settimanali; Comunità Alloggio Protetta Via Piave: 24 ore settimanali. Il Soggetto affidatario dovrà attuare sinergie tra le strutture affinché la programmazione delle attività dei Centri di Socializzazione, in particolare Camporella, preveda anche la partecipazione degli utenti della Comunità Alloggio di Via Piave quando necessario al mantenimento, ma soprattutto sviluppo e potenziamento delle capacità personali e dell autonomia individuale degli stessi. Il progetto-offerta dovrà indicare le modalità con cui il Soggetto Affidatario prevede di attuare le suddette sinergie e le attività nelle quali sarà previsto il coinvolgimento anche degli utenti della Comunità Alloggio. 4. Servizio di pulizia: dovrà essere svolto a perfetta regola d'arte, riguardare tutti gli spazi delle strutture al fine di: - salvaguardare lo stato igienico-sanitario degli ambienti; - mantenere integro l'aspetto estetico e lo stato dei locali; - salvaguardare le superfici sottoposte alle pulizie. Tutti i prodotti impiegati dovranno essere adeguati alle varie strutture e ai materiali. La pulizia dei locali, effettuata con prodotti igienizzanti biodegradabili nel rispetto della vigente normativa, è comprensiva delle pulizie dei pavimenti, soffitti, corrimani, ringhiere, muri, porte, maniglie, zoccoli, infissi e serramenti,doghe, controsoffitto, radiatori, pilastri, pareti, davanzali e materiale di arredamento, vetri e finestre, nonché degli spazi esterni di pertinenza di ciascuna struttura. Nel progetto offerta dovranno essere indicate altresì attrezzature e macchine che la Ditta impiegherà per l'espletamento del servizio. Dovranno comunque essere svolte le seguenti attività: a) con cadenza quotidiana: svuotatura di cestini porta-carta, cestini porta-rifiuti spolveratura ad umido degli stipiti, bocchette d areazione e davanzali Pagina 3 di 13

4 eliminazione di orme e pulitura con panni adeguati su vetri e specchi spolveratura a umido di letti (ove presenti), comodini, scrivanie, poltrone, tavoli, sedie e mobili di ogni tipo pulitura con panni imbevuti di sostanze detergenti e disinfettanti tutte le superfici e gli oggetti soggetti all'uso comune, comprese le pulsantiere degli ascensori (ove presenti), gli interruttori, le maniglie, ecc. pulizia, lavaggio, disinfezione con speciali prodotti ad azione germicida dei servizi igienicosanitari pulizia e lavaggio delle pareti dei servizi pulizia dei rubinetti, portasapone, porta salviette, porta rotoli, portarotoloni ed accessori pulizia di divani e stuoini lavaggio dei pavimenti di tutti i locali con sostanze detergenti e disinfettanti ed eliminazione di eventuali macchie o incrostazioni lavaggio e ripristino ogni qual volta si renda necessario e quindi anche più volte nell arco della giornata, dei locali di maggior frequenza quali corridoio, cucina, sala da pranzo e sala di soggiorno, sale attività e camere da letto (ove presenti) lavaggio delle scale (ove presenti) con sostanze detergenti-disinfettanti, con particolare cura alla pulizia degli angoli e corrimano deragnatura di tutte la superfici della struttura b) con cadenza periodica : con cadenza periodica, da specificare in sede di offerta, dovrà essere effettuata la pulizia a fondo di tutti i locali arredi ed attrezzature presenti nella struttura compresi infissi interni ed esterni, avvolgibili, persiane, vetrate, ceratura delle superfici in linoleum, lavaggio e stiratura dei tendaggi verticali nonché dello smontaggio e rimontaggio di questi ultimi. Dovrà essere garantita altresì un adeguata pulizia degli spazi esterni di pertinenza della struttura compreso il taglio dell erba, potatura arbusti e di tutte le piante presenti e la derattizzazione e disinfestazione dei locali e spazi esterni secondo le caratteristiche di ogni struttura. Il servizio è comprensivo delle attività di apparecchiatura e sparecchiatura, riordino e pulizia della sala adibita a refettorio, spazio sporzionatura, cucina, rigovernatura delle stoviglie. L appaltatore è tenuto al rispetto delle norme ambientali e di gestione e smaltimento rifiuti. In particolare l appaltatore dovrà predisporre un apposita procedura di gestione dei rifiuti finalizzata ad attuare una corretta separazione dei rifiuti urbani da quelli speciali e provvedere ad avviare i rifiuti urbani a raccolta differenziata e quelli speciali a smaltimento secondo le norme vigenti. Centro di Socializzazione Camporella: 27,5 ore settimanali; Centro di Socializzazione Il Gabbiano: 10 ore settimanali; Comunità Alloggio Protetta Via Piave: le ore settimanali previste sono già comprese in quelle indicate per le prestazioni di assistenza di base alla persona. 5. Servizio di ristorazione: Centro Socializzazione Camporella e Gabbiano: Il Comune di Sesto Fiorentino provvederà a propria cura e spese, tramite Soggetto allo scopo individuato, al servizio di ristorazione a favore degli ospiti delle strutture. Saranno comunque a carico del Soggetto Affidatario le operazioni di apparecchiatura, somministrazione pasti, sparecchiatura, rigovernatura delle stoviglie, riordino e pulizia delle sale mensa e occasionalmente, ove si renda necessario e non sia possibile provvedere da parte del Soggetto individuato dall Amministrazione comunale, la fornitura di derrate alimentari per la merenda nonché di pentole, stoviglie (piatti fondi, piatti piani e da frutta/dessert), posateria Pagina 4 di 13

5 (forchette, cucchiai e coltelli), tazze, bicchieri, bavagli, tovaglioli, tovaglie e tovagliette. Occasionalmente, ove si renda necessario e non sia possibile provvedere da parte del Soggetto individuato dall Amministrazione comunale, dovranno essere forniti, da parte del Soggetto Affidatario anche piatti, bicchieri, posate, ecc a perdere e/o in monoporzione. Il servizio di ristorazione si intende comprensivo del pranzo. I pasti saranno trasportati a cura del Soggetto individuato dall Amministrazione Comunale e consegnati c/o le strutture in adeguati contenitori multiporzione o, in caso di diete speciali o specifiche necessità, in monoporzioni. Il personale preposto al ricevimento, sporzionamento e somministrazione dei pasti dovrà conoscere e rispettare le relative norme vigenti in materia di igiene e sicurezza. Per quanto concerne le precise modalità di erogazione del servizio si fa riferimento a quanto previsto dall Amministrazione comunale negli atti relativi. Comunità Alloggio Protetta Via Piave: I pasti della suddetta Comunità Alloggio verranno preparati direttamente nella cucina interna della struttura a cura dell affidatario il quale dovrà provvedere anche all acquisto delle derrate alimentari, alla distribuzione e somministrazione dei pasti e alla fornitura di pentole, bicchieri, stoviglie, posateria, bavagli, tovaglioli, tovaglie, tovagliette (occasionalmente anche a perdere e/o in monoporzione) e ogni altro bene strumentale o materiale a consumo per l erogazione del servizio. Il servizio si intende comprensivo dell intera giornata alimentare per tutti i giorni dell anno: colazione, pranzo, merenda e cena. Il servizio dovrà essere erogato nel rispetto di quanto richiesto dalla Stazione appaltante e dagli organi di vigilanza igienico-sanitaria nonché di quanto previsto dalla normativa in materia. - Prenotazione dei pasti: la prenotazione dovrà essere effettuata sulla scorta di menù predisposti per tipologia piatti e grammature da personale individuato dalla Ditta appaltatrice. La prenotazione avverrà giornalmente sulla base di modulistica predisposta dalla Ditta appaltatrice e in orario da consentire la distribuzione dei pasti agli utenti nei consueti orari del pranzo e della cena (indicativamente la distribuzione dovrà avvenire alle ore 12:00 per il pranzo e alle ore 19:00 per la cena); - Composizione del pasto e caratteristiche Menù: il pasto, nel rispetto dei menù predisposti, dovrà essere composto per utente sia pranzo che a cena da: a) un primo; b) un secondo; c) un contorno; d) un frutto/dessert/yogurt e) pane f) condimenti (olio extravergine di oliva, sale, aceto) L affidatario dovrà garantire la fornitura di acqua minerale naturale in bottiglie PET da 1,5 litri in quantità adeguate rispetto al numero di utenti e alle loro necessità in relazione anche al periodo annuale di fornitura (invernale, estivo, ecc). Nell alimentazione si dovrà tener conto della libera scelta degli utenti compatibilmente con le prescrizioni dietologiche e le loro patologie. Il menù, predisposto da personale individuato dall affidatario dovrà essere presentato in sede di progetto-offerta e preventivamente all avvio del servizio. Il menù dovrà essere articolato, salvo diverse e motivate esigenze della struttura, almeno su 4 settimane in una versione autunnale, invernale, primaverile ed estiva per seguire la stagionalità degli alimenti, adottando preferibilmente il modello alimentare mediterraneo e avendo riguardo alla gastronomia tradizionale/locale. Il piatti proposti giornalmente dovranno corrispondere, per tipo e qualità, a quelli indicati nel menù. Il Menù dovrà essere esposto c/o la struttura ed essere reso disponibile per le famiglie. Dovrà essere garantita la gradevolezza e il piacere del pasto. Il menù dovrà prevedere giornalmente, sia a pranzo che a cena, la scelta per l utente tra: Pagina 5 di 13

6 - tre primi; - tre secondi; - due contorni - frutta fresca di stagione/yogurt/dessert. In particolare l affidatario dovrà fornire agli utenti: colazione: congrue quantità di biscotti, fette biscottate, burro, marmellata, miele, limoni freschi, camomilla e tè in bustine, orzo solubile, cacao, caffè, latte, zucchero. pranzo e cena: - primo piatto: un alternativa almeno costituita da pasta o riso in bianco; - secondo piatto: un alternativa almeno costituita da formaggio tenero in confezione monodose; - contorno: di cui almeno uno di verdura cotta e uno di verdura cruda e sempre disponibile patate lesse; - frutta fresca lavorata, frutta fresca o frutta cotta di stagione o Yogurt o dessert (prodotto da forno, budino, ecc). merenda: tè (anche senza zucchero per diabetici), caffè, cacao solubile, zucchero, yogurt, biscotti o altri preparati da forno, frutto o succo di frutta. Dovrà essere garantita, in caso di necessità, una sufficiente fornitura di integratori alimentari (proteici, per diabetici, addensanti, ecc) per far fronte di situazioni critiche dal punto di vista nutrizionale. - Specifiche tecniche relative alla predisposizione dei Menù e alle derrate alimentari occorrenti per la preparazione dei pasti: le derrate alimentari impiegate per la preparazione dei pasti dovranno possedere i requisiti previsti dalla normativa in materia e da eventuali disposizioni della ASL 10 FI. I menù dovranno essere predisposti sulla base della Tabella Dietetica elaborata per la tipologia di utenza da personale individuato dall affidatario, nel rispetto di quanto previsto in materia dalla normativa e da disposizioni della ASL 10 FI. Non è ammessa la fornitura di alimenti derivanti da organismi geneticamente modificati (OGM) o che contengano ingredienti della stessa origine. Non saranno ammesse derrate con etichettature incomplete e non in lingua italiana. Le informazioni riportate sulle etichette dei prodotti confezionati dovranno essere conformi a quanto previsto dalla normativa. In particolare dovranno essere riportati: - la denominazione di vendita; - l elenco degli ingredienti; - la quantità nominale; - il termine minimo di conservazione, o nel caso di prodotti molto deperibili dal punto di vista microbiologico, la data di scadenza; - il nome o la ragione sociale o il marchio depositato; - la sede dello stabilimento di produzione; - il lotto di appartenenza o, in mancanza, la scadenza espressa con almeno il giorno, mese e anno; - le modalità di conservazione. L etichettatura nutrizionale dovrà essere conforme a quanto previsto dalla normativa. Le date di scadenza o il termine minimo di conservazione dei prodotti utilizzati dovranno essere tassativamente rispettati. I prodotti utilizzati dovranno essere conservati con le modalità indicate e/o comunque previste dalla normativa vigente. E auspicabile l impiego di prodotti ottenuti con tecniche compatibili con l ambiente, quali agricoltura integrata e/o biologica, nonché tipici e tradizionali, prodotti IGP e quelli a denominazione protetta certificato ai sensi delle rispettive normative comunitarie di riferimento. E richiesta la fornitura, il più possibile, di alimenti stagionali. E auspicabile la provenienza di questi ultimi da filiera corta e/o a chilometro zero. Pagina 6 di 13

7 Preventivamente all avvio del servizio, dovranno essere forniti alla Stazione appaltante Tabella dietetica ed elenco dei fornitori dei prodotti utilizzati per la preparazione dei pasti. Tali documenti dovranno essere rinviati alla Stazione appaltante a seguito di eventuali modifiche. La Tabella dietetica dovrà essere fornita anche in sede di progetto-offerta. - Variazione rispetto ai menù programmati: il menù giornaliero potrà esser variato nei seguenti casi: a) guasti ad uno o più impianti/attrezzature necessarie alla realizzazione dei piatti previsti a menù; b) avaria degli apparecchi di conservazione dei prodotti deperibili; c) interruzione della produzione per causa di forza maggiore (sospensione erogazione energia elettrica, gas, ecc). In questi casi l affidatario informerà la Stazione appaltante dell impossibilità di fornire i piatti previsti dal menù e le relative alternative predisposte. L affidatario resterà comunque impegnato alla fornitura dei pasti anche quando per cause accidentali o per emergenze non sia possibile utilizzare la cucina interna della struttura. Pertanto dovrà indicare nel progetto-offerta alternative possibili quali ad esempio centri cottura di appoggio. Nel caso di ricorso a questi ultimi, la fornitura dei pasti dovrà avvenire nel rispetto, in tutte le fasi connesse al servizio (preparazione, confezionamento, trasporto, consegna e ritiro contenitori utilizzati), della normativa vigente in materia e di eventuali disposizioni della ASL 10 FI. La variazione del menù potrà avvenire anche in caso di costante non gradimento dei piatti da parte dell utenza. In tal caso l affidatario dovrà apportare la variazione al menù purché equivalente sotto il profilo dietetico. Tale variazione non potrà comportare costi aggiuntivi per la stazione appaltante. Nel caso in cui per la preparazione delle pietanze indicate nei menù fossero necessari ingredienti non previsti dalla tabella dietetica, l affidatario deve comunque provvedere al reperimento di quanto necessario senza alcun onere aggiuntivo per la Stazione appaltante. La Ditta appaltatrice potrà, in particolari occasioni (feste, ricorrenze, ecc), o su esplicita richiesta della Stazione appaltante, predisporre menù alternativi (in sostituzione del menù comune del giorno) e fornire, se necessario, un maggior numero di pasti rispetto a quelli giornalmente previsti. Gli oneri aggiuntivi eventuali verranno riconosciuti previo assenso da parte della Stazione appaltante. - Diete speciali: dovranno essere previsti menù speciali (diete personalizzate) dietro presentazione di certificazione medica e menù alternativi per motivi religiosi/culturali. I certificati medici e/o autocertificazioni perverranno all affidatario direttamente dalle famiglie interessate. La preparazione delle diete speciali dovrà avvenire con la supervisione di personale messo a disposizione dall affidatario che potrà essere consultato dai familiari degli utenti interessati e dalla Stazione appaltante. La Ditta appaltatrice dovrà provvedere alla fornitura richiesta entro e non oltre il 3 giorno lavorativo successivo alla ricezione della suddetta documentazione (certificati medici e/o autocertificazioni). Dovranno inoltre essere previsti menù alternativi per motivi di temporanea indisposizione dell utente. Dovrà essere prevista fornitura di Cestini da viaggio o, in casi particolari, pasti frullati e/o omogeneizzati. L erogazione delle diete speciali dovrà essere garantita anche in occasione della fornitura dei cestini da viaggio ed anche quando non sia possibile per motivi di forza maggiore utilizzare in tutto o in parte la cucina interna della struttura. Qualora sia necessaria la fornitura di Cestini da viaggio, il pasto per utente dovrà essere equivalente al pasto regolare in termini nutrizionali e calorici, nel rispetto delle prescrizioni dietologiche e patologie individuali. Pagina 7 di 13

8 Nel caso di fornitura delle diete speciali e menù alternativi l affidatario non sarà obbligata a garantire giornalmente le alternative ovvero la scelta per l utente tra tre primi, tre secondi, due contorni. - Personale adibito al servizio di ristorazione: il personale adibito a quanto previsto dalla Stazione appaltante per il servizio di ristorazione dovrà avere adeguata formazione, prevista dalla normativa vigente. Il personale dovrà essere sottoposto alla sorveglianza sanitaria prevista dalla vigente normativa in materia di sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro. La Ditta appaltatrice dovrà garantire la formazione continua del personale già adeguatamente formato ed addestrato con particolare riguardo alla corretta applicazione del sistema H.A.C.C.P. Al personale impiegato nel servizio dovranno essere forniti i dispositivi di protezione individuali necessari conformi alla vigente normativa; - Controlli alimenti consegnati, rintracciabilità del prodotto e conservazione: nelle varie fasi relative all erogazione del servizio di ristorazione, dovrà esser garantita la corretta applicazione dei piani di autocontrollo predisposti dal Soggetto Affidatario e il rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia. Nel caso di non conformità di una o più parti del pasto riscontrate al momento della distribuzione e che ne comportino la sostituzione, questa dovrà avvenire entro 30 minuti dal momento del riscontro. Dovrà essere garantita la rintracciabilità del prodotto nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia. A tutela della Stazione appaltante e dello stesso affidatario, quest ultimo dovrà mantenere a disposizione, per almeno 3 giorni presso la cucina della struttura, con idonea conservazione (temperatura da 0 C a + 4 C) un campione rappresentativo del pasto somministrato, che potrà essere utilizzato in caso di insorgenza di problematiche igienico-sanitarie agli ospiti (eventualmente imputabili agli alimenti). Potranno essere eseguiti, in qualsiasi momento e senza preavviso, controlli specifici per verificare la rispondenza del servizio fornito alle prescrizioni contrattuali (compreso la qualità organolettica dei pasti forniti) e alle normative vigenti in materia. Tali controlli potranno avvenire da parte della Stazione appaltante e/o da altri organi preposti al controllo (ASL, ecc) per la parte di propria competenza. Al fine di agevolare i controlli suddetti, l affidatario dovrà mettere a disposizione i piani di autocontrollo, le registrazioni delle procedure, i risultati delle verifiche effettuate ed ogni altro materiale o documento eventualmente richiesto e ritenuto utile ai fini del controllo stesso. 6. Servizio di assistenza medico- specialistica: Il servizio è previsto solo per Comunità Alloggio Protetta Via Piave: n. 104 ore annue. 7. Servizio di lavanderia e guardaroba: Centro Socializzazione Camporella e Centro Socializzazione Gabbiano: ove si renda necessario, dovrà essere assicurata la fornitura di capi di biancheria piana (lenzuola da letto, federe per guanciali, traverse da letto, tovaglie, tovaglioli, asciugamani, bavagli, teli bagno, copricuscini, coprimaterassi, copriletti) e il lavaggio, asciugatura e stiratura degli stessi. Dovrà essere altresì assicurata la fornitura e lavaggio di coperte e il lavaggio di altri capi di proprietà dell Amministrazione; in tutti i casi dovranno essere utilizzati prodotti e tecniche adeguati. Il cambio della biancheria piana utilizzata andrà effettuato con frequenza almeno settimanale, e in caso di bisogno, dovrà essere immediato. Comunità Alloggio Protetta Via Piave: dovrà essere assicurata la fornitura di capi di biancheria piana (lenzuola da letto, federe per guanciali, traverse da letto, tovaglie, tovaglioli, asciugamani, bavagli, teli bagno, copricuscini, coprimaterassi, copriletti) e il lavaggio, asciugatura e stiratura degli stessi. Pagina 8 di 13

9 Dovrà essere altresì assicurata la fornitura e lavaggio di coperte e il lavaggio di altri capi di proprietà dell Amministrazione; in tutti i casi dovranno essere utilizzati prodotti e tecniche adeguati. Il cambio della biancheria piana utilizzata andrà effettuato con frequenza almeno settimanale, e in caso di bisogno, dovrà essere immediato. Dovrà essere effettuato anche il servizio di lavanderia-guardaroba della biancheria personale e degli indumenti degli ospiti mediante procedure tecnologiche idonee e in osservanza delle specifiche indicazioni previste in relazione alle componenti merceologiche dei capi stessi. La manutenzione del vestiario degli ospiti dovrà prevedere tutte le operazioni necessarie (rammendo, accorciamento, allungamento ecc..) ad assicurare una buona conservazione dei singoli capi. Il materiale (es.aghi, filo,ecc..) sarà a carico della ditta aggiudicataria; 8. Servizio di manutenzione: Manutenzione degli immobili e degli impianti: spetta all appaltatore la manutenzione ordinaria delle strutture individuate dal LOTTO. L appaltatore deve mantenere gli edifici, i relativi impianti a servizio degli stessi, nonché il verde e gli spazi esterni, secondo la consuetudine ed i canoni della tecnica, mirando al mantenimento di un buon grado qualitativo e funzionale degli immobili concessi in uso, predisponendo, in sede di formulazione del progetto/offerta, un apposito piano di manutenzione. La gestione della manutenzione ordinaria prevista dal piano, dovrà essere mirata al conseguimento di precisi obiettivi operativi: - Ottimale utilizzazione dell opera nel medio-lungo periodo; - Mantenimento dell opera ad un livello adeguato di prestazioni e in condizioni di efficienza che la preservino dagli effetti di una obsolescenza precoce; - Un controllo vigile e consapevole delle attività alla luce del programma per il raggiungimento e il mantenimento di un alto profilo qualitativo Il piano di manutenzione dovrà prevedere per ogni elemento l indicazione degli specifici interventi manutentivi, della frequenza con cui essi saranno effettuati, dei tempi di realizzazione, delle modalità di controllo e reportistica che dei tipi di manodopera impiegati per interventi periodici riconducibili a tre principali tipologie: manutenzione preventiva, manutenzione correttiva, manutenzione di emergenza. L appaltatore dovrà specificare una procedura per la prevenzione della legionellosi. Deve essere altresì assicurata la manutenzione di emergenza/pronto intervento (guasti idrici, elettrici e di ogni tipo). Potrà essere richiesto all appaltatore la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria la cui effettuazione sia necessaria a far fronte a situazioni di emergenza ovvero a prescrizioni della Commissione di Vigilanza (allorché la mancata ottemperanza comporti rischio per la salute o incolumità degli utenti o degli operatori ovvero rischio di interruzione del servizio) e non sia possibile procedere da parte del Comune di Sesto Fiorentino. L eventuale effettuazione di tali interventi sarà oggetto di specifici accordi con il suddetto Ente. Manutenzione degli arredi e delle attrezzature: spetta all appaltatore la manutenzione ordinaria di tutti gli arredi, attrezzature, suppellettili e strumentazione dei laboratori presenti nelle strutture individuate dal LOTTO mirando al mantenimento di un buon grado qualitativo e funzionale degli stessi. E altresì tenuto al ripristino dei suddetti mediante riparazione o sostituzione di quelli obsoleti e/o inutilizzabili. In particolare dovrà essere garantita la sostituzione di materassi, materassini, cuscini, poltrone relax e di ogni altro arredo che presenti macchie, rotture, segni di logoramento o di malfunzionamento non confacenti alle esigenze degli ospiti e al decoro delle strutture. Pagina 9 di 13

10 La dismissione dei suddetti beni presenti in inventario dovrà avvenire con le modalità stabilite dal Comune di Sesto Fiorentino. Potrà essere richiesto all appaltatore l acquisto di ulteriori beni e attrezzature la cui effettuazione in tempi brevi sia necessaria a far fronte a situazioni di emergenza ovvero a prescrizioni della Commissione di Vigilanza (allorché la mancata ottemperanza comporti rischio per la salute o incolumità degli utenti o degli operatori ovvero rischio di interruzione del servizio) e non sia possibile procedere da parte del Comune di Sesto Fiorentino. L eventuale acquisto di tali beni sarà oggetto di specifici accordi con il suddetto Ente. Al termine del contratto tutti i beni e le attrezzature che siano state acquistate dal Soggetto Affidatario in sostituzione di quelle presenti in inventario e/o riportati nel verbale di consegna immobile, e comunque per la gestione dei servizi ordinari e/o servizi integrativi e/o migliorie potranno essere opzionati dal Comune di Sesto Fiorentino per l acquisto al prezzo risultante del valore residuo iscritto in inventario. La consistenza delle attrezzature ed arredi presenti alla scadenza del contratto potrà costituire pertanto oggetto di verifica da parte del suddetto in contraddittorio con l appaltatore. In relazione al Centro Socializzazione Camporella si evidenzia che lo stesso sarà interessato, nel corso della durata del presente Appalto, da lavori di ristrutturazione a cura e spese del Comune di Sesto Fiorentino. Durante l esecuzione dei lavori, che dureranno circa 4 mesi, le attività c/o la struttura saranno sospese. Modalità e tempi per la realizzazione dei suddetti lavori saranno comunicati con congruo anticipo al Soggetto Affidatario. La Stazione appaltante tratterrà l importo spettante da contratto in relazione all effettivo periodo di sospensione delle attività, qualora non sia possibile attuare modalità organizzative alternative che consentano, da parte del Soggetto Affidatario, l erogazione delle attività previste. A seguito dei lavori, la struttura continuerà a possedere i Requisiti minimi strutturali ed organizzativi per struttura autonoma previsti dal Regolamento approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n.231 del 25 marzo 2008, in attuazione dell art. 62 della L.R. 41/2005 Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale, ma consentirà una migliore differenziazione delle attività per tipologia di utenza ed in relazione a fasce di età omogenee. La Stazione Appaltante, a seguito della ristrutturazione e dell ottenimento dell autorizzazione all aumento dei posti da parte della Commissione di Vigilanza della ASL 10 FI, potrà chiedere al Soggetto Affidatario di rivedere l organizzazione dei servizi previsti (in particolare chiedere un aumento delle ore di assistenza di base alla persona rispetto a quelle previste) a fronte dell attivazione di un ulteriore modulo per il numero dei posti autorizzati. In tal caso la Stazione Appaltante procederà secondo quanto indicato all articolo Durata del Disciplinare di gara. 9. Servizio di trasporto: Il servizio di trasporto dovrà essere effettuato assicurando la disponibilità di mezzi sufficienti per numero e capienza allo svolgimento delle attività previste per gli utenti nel rispetto delle finalità e modalità specificate nel presente paragrafo per ogni struttura. I mezzi utilizzati (tutti o in parte, sulla base delle necessità rilevate dall impresa concorrente, della tipologia di utenza e delle modalità di organizzazione del servizio) dovranno essere idonei al trasporto di persone disabili e quindi opportunamente attrezzati per il trasporto di carrozzine. Dovranno essere descritte nel progetto le specifiche caratteristiche dei mezzi utilizzati: numero di mezzi impiegati ed anno di immatricolazione, numero di posti su ciascun mezzo, numero di posti attrezzati, tipo e cilindrata. Pagina 10 di 13

11 Tutti i mezzi dovranno essere in ottimo stato di manutenzione ed in regola con le revisioni di legge ed, in caso di guasto, dovranno essere tempestivamente sostituiti con modalità da indicare nel progetto-offerta. Tutti i mezzi dovranno essere dotati di catene o pneumatici da neve. Per lo svolgimento del servizio dovrà essere garantita la presenza di un adeguato numero di autisti, in possesso di patente corrispondente alla tipologia di mezzo utilizzato, di cui dovranno essere indicati nel progetto i turni di servizio previsti. Il servizio di trasporto dovrà essere effettuato nel rispetto delle finalità e modalità specificate di seguito per ogni struttura senza che l aggiudicataria possa pretendere incrementi di corrispettivo in caso di cambiamenti di sede delle strutture o di cambiamento di residenza degli ospiti. Fermo restando il numero complessivo delle sedi di servizio ed il numero complessivo degli utenti, comunque residenti e/o domiciliati nel territorio della Zona Nord Ovest, la programmazione degli itinerari e la quantificazione di km di percorrenza effettuati ai fini della formulazione del progettoofferta, avrà pertanto valore meramente indicativo. Centro di Socializzazione Camporella e Centro di Socializzazione Il Gabbiano: nel rispetto di quanto suddetto, il servizio dovrà essere svolto assicurando le attività di: - accompagnamento di tutti gli ospiti dal domicilio ai Centri e viceversa; - accompagnamento degli ospiti che abbiano necessità, a visite, esami diagnostici ecc; - visite e gite programmate nell ambito delle attività di animazione. Il servizio di trasporto dovrà essere organizzato dalla Ditta appaltatrice, in modo tale da garantire che il servizio ordinario termini entro le ore 9,30 per i viaggi di andata e inizi non prima delle ore 16,30 per i viaggi di ritorno. La permanenza degli ospiti sui mezzi dovrà essere limitata al massimo e non potrà in ogni caso essere superiore ad 80 minuti. Il servizio di trasporto è comprensivo della attività di accompagnamento ed assistenza durante il percorso, effettuata tramite un operatore specificamente addetto alla assistenza dell ospite nella fasi della uscita e del rientro nella propria abitazione, ivi compresa la eventuale collaborazione con i familiari per il superamento di barriere architettoniche. Di norma l attività di accompagnamento sul mezzo di trasporto non comprende la preparazione del disabile per l uscita di casa, incombenza a cui provvedono i familiari. Il tempo impiegato dagli operatori in attività di assistenza al trasporto dovrà essere computato in aggiunta a quello di assistenza alla persona se svolto dal medesimo personale ordinariamente addetto all assistenza di base. Comunità Alloggio Protetta Via Piave: nel rispetto di quanto suddetto per il Servizio di Trasporto, esso dovrà essere svolto garantendo l accompagnamento degli ospiti a visite mediche, esami clinici o terapie, nonché, in caso di trasporto non effettuabile con ambulanza, al trasporto in ospedale. Il servizio è altresì finalizzato a consentire uscite sul territorio con finalità ludiche e di socializzazione. La permanenza degli ospiti sui mezzi dovrà essere limitata al massimo e non potrà in ogni caso essere superiore ad 80 minuti. Il servizio di trasporto è comprensivo della attività di accompagnamento ed assistenza durante il percorso effettuata tramite un operatore addetto alla assistenza dell ospite nella fasi della uscita e del rientro nella struttura. Il tempo impiegato dagli operatori in attività di assistenza al trasporto è compreso nelle ore previste di assistenza alla persona se svolto dal medesimo personale ordinariamente addetto all assistenza di base c/o la struttura. 10. Direzione e Coordinamento: La funzione di direzione delle strutture e di coordinamento delle attività previste viene assicurata attraverso la presenza di almeno 1 figura di Coordinatore in riferimento al LOTTO per complessive 19 ore settimanali. Pagina 11 di 13

12 Il Coordinatore: - E garante della qualità dell assistenza e del benessere dei soggetti accolti; - Assicura il coordinamento, la pianificazione, l organizzazione ed il controllo delle attività delle strutture; - Coordina il personale delle strutture favorendo il lavoro di gruppo e l autonomia tecnica degli operatori individuando compiti, responsabilità e linee guida di comportamento; - Assicura la regolarità degli acquisti e delle forniture poste a carico dell aggiudicatario, il servizio di manutenzione, e quanto altro richiesto e necessario al funzionamento delle strutture; - Sostiene la motivazione al lavoro degli operatori; - È l interfaccia dell aggiudicatario con il Referente dell appalto individuato dalla Stazione appaltante, con i Responsabili dei Poli Amm.vi e con il Servizio Sociale Professionale, assieme al quale cura il rapporto con i familiari degli ospiti e concorda l attuazione dei piani di assistenza individualizzati; - Assicura l adempimento delle attività di documentazione/informazione/comunicazione di cui al successivo punto 11; - Assicura, in collaborazione il Referente dell appalto individuato dalla Stazione appaltante, l ottemperanza ed il rispetto di quanto contenuto nella Carta dei Servizi della struttura nonché di quanto previsto dalla normativa in materia e di quanto prescritto dalla Commissione di Vigilanza di cui all art. 20 della L.R. 41/05 relativamente al servizio appaltato; - Collabora con i medici di medicina generale e con i medici specialisti degli utenti, cura il rapporto con i servizi sociali e sanitari del territorio di riferimento. Inoltre, in caso di assenze a qualsiasi titolo dal servizio, dovrà essere individuato un sostituto a cui fare riferimento durante tutto il periodo delle assenze. L aggiudicatario dovrà impegnarsi a rimuovere dall incarico e a sostituire immediatamente il Coordinatore a seguito di formale ed insindacabile motivata richiesta avanzata dalla Stazione appaltante. Il Coordinatore dovrà essere in possesso dei requisiti professionali previsti dall art. 6 del Regolamento di attuazione, approvato con Deliberazione G.R. 231/ Attività di documentazione/informazione/comunicazione: Il progetto-offerta relativo al LOTTO dovrà dettagliare come si intende fare fronte ai seguenti adempimenti per ogni struttura: a) tenuta e custodia di una cartella personale per ciascuna persona accolta b) tenuta e custodia del registro giornaliero delle presenze degli ospiti c) registro della partecipazione degli ospiti alle attività; d) tenuta e custodia del registro delle presenze giornaliere del personale con l indicazione dei turni e delle relative mansioni e) tenuta e custodia del diario giornaliero delle attività e compilazione di un quaderno giornaliero delle consegne ed informazioni fra gli operatori; f) registro delle terapie individuali; g) registro giornaliero della somministrazione dei farmaci; h) registro di carico e scarico farmaci; i) elenco dei beni, materiali ed attrezzature presenti; j) progetto assistenziale individualizzato dell ospite; k) piano di lavoro delle attività di assistenza alla persona; l) piano di lavoro delle attività educative; Pagina 12 di 13

13 m) indagini periodiche di soddisfazione degli utenti, familiari, Stazione appaltante, analisi e diffusione dei risultati; n) raccolta reclami, osservazioni, suggerimenti e modalità di gestione degli stessi; o) informazione/comunicazione periodica delle attività svolte e loro esito nonché delle attività previste, in riferimento ad ogni struttura e ad ogni utente, alle famiglie, alla Stazione Appaltante, al Servizio Sociale Prof.le; p) predisposizione e tenuta di eventuale ulteriore documentazione relativa ai servizi presenti. L aggiudicatario dovrà dare evidenza dell esecuzione dei suddetti adempimenti tramite soprattutto la predisposizione di relativa documentazione. Tale documentazione dovrà essere prodotta in un formato comune, unico e uniforme, per le strutture afferenti al LOTTO. Oneri a carico dell appaltatore - Utenze In riferimento agli oneri a carico dell appaltatore previsti dal Capitolato, si specifica che l affidatario del LOTTO dovrà provvedere ad intestarsi le seguenti utenze: Centro di Socializzazione Camporella: energia elettrica, acqua, telefono; Centro di Socializzazione Il Gabbiano: energia elettrica, energia termica, acqua, telefono; Comunità Alloggio Protetta Via Piave: energia elettrica, energia termica, acqua, telefono. Pagina 13 di 13

LOTTO 4 SCHEDA TECNICA DI DETTAGLIO

LOTTO 4 SCHEDA TECNICA DI DETTAGLIO ALLEGATO D AL CAPITOLATO LOTTO 4 SCHEDA TECNICA DI DETTAGLIO Strutture e numero utenti Le strutture e il numero di utenti destinatari delle prestazioni oggetto del presente appalto in riferimento al LOTTO

Dettagli

LOTTO 2 SCHEDA TECNICA DI DETTAGLIO

LOTTO 2 SCHEDA TECNICA DI DETTAGLIO ALLEGATO B AL CAPITOLATO LOTTO 2 SCHEDA TECNICA DI DETTAGLIO Struttura e numero utenti La struttura e il numero di utenti destinatari delle prestazioni oggetto del presente appalto in riferimento al LOTTO

Dettagli

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Deliberazione di Consiglio Comunale 31 25.09.2002 Approvazione Deliberazione di Consiglio Comunale 14 29.06.2005 Modifica Deliberazione di Consiglio

Dettagli

Problematiche assistenziali durante il pasto. Referente Az. USL 2. RSA e Cure Intermedie Dott. S. Sensi

Problematiche assistenziali durante il pasto. Referente Az. USL 2. RSA e Cure Intermedie Dott. S. Sensi Problematiche assistenziali durante il pasto Referente Az. USL 2. RSA e Cure Intermedie Dott. S. Sensi I tre momenti fondamentali per l assistenza: PRIMA DI SERVIRE IL PASTO DURANTE LA SOMMINISTRAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 41 DEL 22/12/2010 MODIFICATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani,

Dettagli

FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST

FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST ALLEGATO N. 1.6 al Capitolato Speciale d oneri Azienda pubblica di Servizi alla Persona Cordenonese Arcobaleno FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST VERIFICA EFFETTUATA IL GIORNO / / DALLE ORE ALLE ORE TUTTI

Dettagli

o o o o o o o o o o o o o DIRITTO ALL INFORMAZIONE Ogni Ospite ha il diritto di richiedere e ottenere informazioni puntuali riguardo l'accettazione e l'espletamento delle pratiche

Dettagli

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA COMUNE DI COGGIOLA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA FINALITA DEL SERVIZIO Articolo 1 Il Comune di Coggiola

Dettagli

Insiel Informatica per il Sistema degli Enti Locali S.p.A. con unico socio Sede Legale: Trieste, Via San Francesco d Assisi n.

Insiel Informatica per il Sistema degli Enti Locali S.p.A. con unico socio Sede Legale: Trieste, Via San Francesco d Assisi n. Pag.1 di 9 Insiel Informatica per il Sistema degli Enti Locali S.p.A. con unico socio Sede Legale: Trieste, Via San Francesco d Assisi n. 43 AQ 01-12 - ACCORDO QUADRO AI SENSI DELL ART. 59 COMMA 5 DEL

Dettagli

Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII.

Scheda relativa al servizio Appartamenti protetti per anziani e disabili oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII. Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII. 1 OBIETTIVI, DESCRIZIONE DEL SERVIZIO E UTENZA POSTI DISPONIBILI UBICAZIONE/LUOGO

Dettagli

Requisiti di accreditamento Ambito territoriale di Tirano Unità D offerta Sociale Per Disabili Centri Socio Educativi

Requisiti di accreditamento Ambito territoriale di Tirano Unità D offerta Sociale Per Disabili Centri Socio Educativi Requisiti di accreditamento Ambito territoriale di Tirano Unità D offerta Sociale Per Disabili Centri Socio Educativi (come previsto dalla D.G.R. 16 febbraio 2005, n 20943) 1 SERVIZI SOCIALI PER PERSONE

Dettagli

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO L approccio del Laboratorio Chimico nella ristorazione scolastica Paolo Vittone Il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Il Laboratorio Chimico

Dettagli

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO L attività di audit del Laboratorio Chimico per la ristorazione scolastica LA MISSIONE Essere di ausilio alla Camera di Commercio di Torino ed alle altre

Dettagli

CONCESSIONE DEL SERVIZIO GENERALE DI GESTIONE DELLA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CITTÀ DI RONCADE. PROGETTO ( art 279 del DPR 207/2010)

CONCESSIONE DEL SERVIZIO GENERALE DI GESTIONE DELLA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CITTÀ DI RONCADE. PROGETTO ( art 279 del DPR 207/2010) CONCESSIONE DEL SERVIZIO GENERALE DI GESTIONE DELLA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CITTÀ DI RONCADE PROGETTO ( art 279 del DPR 207/2010) Per quanto attiene gli adempimenti di cui all'articolo

Dettagli

COMUNE DI CARIATI (Prov. COSENZA) REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI CARIATI (Prov. COSENZA) REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA COMUNE DI CARIATI (Prov. COSENZA) REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 16/02/2012 Articolo 1 Costituzione La Commissione Mensa scolastica

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n. 13 del 11/02/2005 ART. 1 FUNZIONI La Commissione Mensa Comunale (d ora

Dettagli

COMUNE DI PADERNO FRANCIACORTA PROVINCIA DI BRESCIA

COMUNE DI PADERNO FRANCIACORTA PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI PADERNO FRANCIACORTA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 29/10/2013

Dettagli

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.25 DEL 29.05.2010 1 Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Finalità del servizio

Dettagli

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA Allegato A PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA AUSER Volontariato Parma, Associazione di volontariato per l autogestione dei servizi e la solidarietà, ha predisposto

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO

COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 36 DEL

Dettagli

Comune di Rovello Porro Prov. di Como

Comune di Rovello Porro Prov. di Como Comune di Rovello Porro Prov. di Como REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA 1. Oggetto del Regolamento e finalità del servizio. Le norme del presente Regolamento si applicano al servizio

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, emanato

Dettagli

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 13.4.2010 ART. 1 FINALITA 1. Il servizio

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA Allegato delibera di C.C. n.6 del 10/04/ COMUNE DI GUSPINI Provincia di Cagliari Direzione Servizi Amministrativi Servizio Pubblica Istruzione, Cultura e Sport REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO SCOLASTICO

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Il Presidente Impellizzeri Francesco

CARTA DEI SERVIZI. Il Presidente Impellizzeri Francesco CASA DI RIPOSO PROTETTA VILLA HELVETIA Centro Servizi Socio Assistenziali Strada per San Giovanni,42 95045 Misterbianco (CT) Tel. 095-399317 Fax 095-399935 P.IVA 03257730873 CARTA DEI SERVIZI Presentazione

Dettagli

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO E REFEZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio dell Unione N. 21 del 30/04/2013 CAP.

Dettagli

! " # $" $ () # $ $ % % # % $ + $ & "!" $ $ $ # #

!  # $ $ () # $ $ % % # % $ + $ & ! $ $ $ # # !!"!%!!!& '! " " ()! **" % % % + & "!"!" " ' % ''(, ( ) ) *+ (, + ( +! ( - "&.& + & & ''-- + / 0( 0 1 2 ))3-01"( + ( +! % ( + + & ( + 4 + & ( 5 + + 4 ( 6 + 0 (+ ( + + ( 6 / 6 0 (! ' 7 3!. ( 89 :;:

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Dettagli

Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione

Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 26 del 25.09.2008 Articolo 1 Oggetto e finalità Il presente Regolamento disciplina il servizio di refezione scolastica che il Comune gestisce nell

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE ACCESSO E FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE ACCESSO E FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI COMUNE DI SAN FERDINANDO PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA AREA AMMINISTRATIVA- DEMOGRAFICA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE ACCESSO E FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA PER LA SCUOLA DELL INFANZIA,

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE. Notizie Operative ed Informazioni Pratiche

CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE. Notizie Operative ed Informazioni Pratiche CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE Notizie Operative ed Informazioni Pratiche 15/04/2014 ESTRATTO notizie operative ed informazioni pratiche numeri utili Relativi al servizio di Assistenza

Dettagli

DGR. n. 11496 del 17.3.2010

DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER

Dettagli

C O M U N E D I I T T I R E D D U Provincia di Sassari REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO TRASPORTO STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE

C O M U N E D I I T T I R E D D U Provincia di Sassari REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO TRASPORTO STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE C O M U N E D I I T T I R E D D U Provincia di Sassari REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO TRASPORTO STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 10 marzo 2011

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA ART. 1 - Finalità COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA Il Comune di Sezze gestisce la mensa scolastica della scuola dell infanzia. Il Comune

Dettagli

Piano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare

Piano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare Piano di Zona 2010-2013 La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare I servizi di assistenza domiciliare Servizio di assistenza domiciliare territoriale a totale carico

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA Adottato con delibera del Consiglio Comunale n. 18 del 21/07/2010 1/7 TITOLO PRIMO SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA.. pag.3 Art. 1 - FINALITA' DEL SERVIZIO

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA COMUNE DI BASCHI PROVINCIA DI TERNI REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA (Approvato con delibera consiliare n. 50 del 30.09.2010) TITOLO I Norme Generali TITOLO II Trasporto

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA

REGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA COMUNE di PORTO MANTOVANO REGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA Approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n. del 2 Art. 1 - Finalità La Commissione Mensa ha la finalità di favorire la partecipazione,

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

COMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO

COMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO SCHEDA N 1 Art. 53 comma 16 ter D.Lgs. 165/2001 Nei mesi di marzo, giugno, ottobre i responsabili di posizione organizzativa inviano al Responsabile Anticorruzione apposita comunicazione con la quale danno

Dettagli

REGOLAMENTO SULL USO DEL MEZZO PROPRIO DA PARTE DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA DI NUORO

REGOLAMENTO SULL USO DEL MEZZO PROPRIO DA PARTE DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA DI NUORO Allegato alla deliberazione n. 696 del 23.05.2012 REGOLAMENTO SULL USO DEL MEZZO PROPRIO DA PARTE DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA DI NUORO 1 INDICE PREMESSA ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.) DI BED AND BREAKFAST VARIAZIONE DELL ATTIVITA (da comunicare entro 15 giorni dalla variazione)

SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.) DI BED AND BREAKFAST VARIAZIONE DELL ATTIVITA (da comunicare entro 15 giorni dalla variazione) SEGNALAZIONE CERTIFICATA INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.) DI BED AND BREAKFAST VARIAZIONE DELL ATTIVITA (da comunicare entro 15 giorni dalla variazione) AL COMUNE DI FOSSATO DI VICO UFFICIO ATTIVITA PRODUTTIVE

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE Delibera Consiglio Comunale n. 51 del 10.06.2015 1 REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE ART. 1 DEFINIZIONE Il Tempo per le famiglie rientra nella tipologia

Dettagli

Criteri e risultanze della vigilanza sulla ristorazione scolastica in provincia di Modena

Criteri e risultanze della vigilanza sulla ristorazione scolastica in provincia di Modena Criteri e risultanze della vigilanza sulla ristorazione scolastica in provincia di Modena Dott.ssa Monica Selmi Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Criteri e risultanze della vigilanza sulla

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA COMUNE DI LONATE POZZOLO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 del 30/03/2016, divenuta esecutiva in data 29/04/2016

Dettagli

INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata

INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata L infermiere Dal D.M. 14 Settembre 1994 n, 739: Art. 1: l infermiere è responsabile dell assistenza

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO

DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO ALL. C AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 125 COMMI 10 E 11 DEL D.LGS. 163/2006 E S.M.I. DEL SERVIZIO DI CATALOGAZIONE, ARCHIVIAZIONE, GESTIONE E CONSULTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CIG:

Dettagli

CITTÀ DI ALBANO LAZIALE

CITTÀ DI ALBANO LAZIALE CITTÀ DI ALBANO LAZIALE Provincia di Roma REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA INDICE 1. Funzioni...2 2. Costituzione e composizione della commissione...2

Dettagli

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla

Dettagli

COMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica

COMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica COMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica Art. 1 Finalità Il servizio di mensa scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze stabilite dalla legislazione

Dettagli

Regolamento. per la Commissione Mensa. del servizio. di ristorazione scolastica

Regolamento. per la Commissione Mensa. del servizio. di ristorazione scolastica Regolamento per la Commissione Mensa del servizio di ristorazione scolastica Delibera di Giunta Comunale n 20 del 27/01/2011 Art. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO La Commissione Mensa esercita, nell interesse

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

COMUNE DI CISLIANO. Provincia di Milano D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N.

COMUNE DI CISLIANO. Provincia di Milano D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N. D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N. 81/08) SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI IMMOBILI COMUNALI CIG Z7C0D7B416 1 Premessa Il presente documento unico di valutazione

Dettagli

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di: Comune Capofila Aalatri PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000 Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani,Trevi nel Lazio,

Dettagli

CITTÀ DI ARZIGNANO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

CITTÀ DI ARZIGNANO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA CITTÀ DI ARZIGNANO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA Approvato con deliberazione di C.C. n 88 del 20/12/2010 1 2 ART. 1 - OGGETTO 1. La mensa scolastica

Dettagli

DISCIPLINARE TECNICO

DISCIPLINARE TECNICO ALLEGATO B) DISCIPLINARE TECNICO 1. LUOGO DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO: Il luogo di esecuzione del servizio è il seguente: Istituto Nazionale di Astrofisica Sede Centrale Viale del Parco Mellini n. 84 c.a.p.

Dettagli

COMUNE DI CARNAGO. (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione. scolastica Scuola Elementare E.Fermi

COMUNE DI CARNAGO. (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione. scolastica Scuola Elementare E.Fermi COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione scolastica Scuola Elementare E.Fermi Approvato con deliberazione di C.C. n. 44 del 20.12.2005 e modificato con deliberazione

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22.

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22. COMUNE DI GAVORRANO Provincia di Grosseto Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22. TITOLO I - Oggetto Art.

Dettagli

Qualità igienico-nutrizionale del pasto nella mensa scolastica CONVEGNO AGIDAE

Qualità igienico-nutrizionale del pasto nella mensa scolastica CONVEGNO AGIDAE Qualità igienico-nutrizionale del pasto nella mensa scolastica CONVEGNO AGIDAE Chianciano,, giugno 2008 dott. Alessandra Mauti - Dietista NUOVI MODELLI DI CONSUMO CRESCITA DELLA RISTORAZIONE EXTRADOMESTICA

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE ECOFESTE

REGOLAMENTO COMUNALE ECOFESTE REGOLAMENTO COMUNALE ECOFESTE Approvato con Deliberazione consiliare n. 13 del 09/06/2011 Approvazione modifiche con deliberazione consiliare n. 9 del 04/03/2013 (all'art. 1-1b ultimo capoverso; all'art.

Dettagli

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato Allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di OSTRA NOTIFICA INIZIO ATTIVITÀ SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R.

Dettagli

REGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -

REGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE - 110 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.3 111 Le attività da svolgere per soddisfare i requisiti relativi alle risorse umane e tecnologiche consistono nella: 4.3.1 identificazione di un referente per

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE M AT E R A REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E BAR

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE M AT E R A REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E BAR AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE M AT E R A REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E BAR 1 ART. 1 (Principi Generali) 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di erogazione del servizio di

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA. Settore Servizi Sociali, Culturali e Sportivi alla persona

COMUNE DI PERUGIA. Settore Servizi Sociali, Culturali e Sportivi alla persona COMUNE DI PERUGIA Settore Servizi Sociali, Culturali e Sportivi alla persona REGOLAMENTO PER L AUTORIZZAZIONE ALL APERTURA E AL FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA - Approvato

Dettagli

SERVIZIO ECONOMICO FINANZIARIO

SERVIZIO ECONOMICO FINANZIARIO COMUNE DI MARACALAGONIS PROVINCIA DI CAGLIARI SERVIZIO ECONOMICO FINANZIARIO PROGETTO SERVIZIO DI PULIZIA DEI LOCALI COMUNALI ART. 5, C. 5 LETT. D), ART. 94 D.LGS 163/2006 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

Dettagli

PRESENTAZIONE LEGGE REGIONALE 20/2002 E RELATIVO REGOLAMENTO

PRESENTAZIONE LEGGE REGIONALE 20/2002 E RELATIVO REGOLAMENTO PRESENTAZIONE LEGGE REGIONALE 20/2002 E RELATIVO REGOLAMENTO La legge regionale n. 20 del 6 novembre 2002, ed il relativo regolamento attuativo (n. 1 dell 8 marzo 2004) come più volte integrato e modificato,

Dettagli

COMUNE DI LAURIANO (Provincia di Torino) CAP. 10020 REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA.

COMUNE DI LAURIANO (Provincia di Torino) CAP. 10020 REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA. COMUNE DI LAURIANO (Provincia di Torino) CAP. 10020 REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA. INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 Composizione e nomina Art.

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA IC8 (Approvato dal Consiglio d Istituto nella seduta del 30/06/2015)

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA IC8 (Approvato dal Consiglio d Istituto nella seduta del 30/06/2015) ISTITUTO COMPRENSIVO N. 8 VIA CA' SELVATICA,11-40123 BOLOGNA Tel 051333384 Fax 0516143898 Sito Web: http://www,ottovolante.org e-mail: comprensivo8@gmail.com boic85100g@istruzione.it REGOLAMENTO DELLA

Dettagli

LABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 Liberare risorse per promuovere innovazione e qualità dei servizi

LABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 Liberare risorse per promuovere innovazione e qualità dei servizi LABORATORIO SEMINARIALE 17 Aprile 2015 Liberare risorse per promuovere innovazione e qualità dei servizi L esternalizzazione del Servizio di Ristorazione La Casa Albergo, completata una serie di interventi

Dettagli

COMUNE DI CASPERIA R E G O L A M E N T O SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI CASPERIA R E G O L A M E N T O SERVIZIO MENSA SCOLASTICA COMUNE DI CASPERIA R E G O L A M E N T O SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Approvato con delibera Consiglio comunale n.36 del 29/09/2009 così come modificato con deliberazione di C.C. n.48 del 29/09/2014 SOMMARIO

Dettagli

Comune di Grado Provincia di Gorizia

Comune di Grado Provincia di Gorizia Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE (TAXI SOCIALE) Adottato con deliberazione consiliare n.17 dd. 30 maggio 2008. 1 Art 1 OGGETTO DEL SERVIZIO Il servizio rientra

Dettagli

Comune di Monchio delle Corti

Comune di Monchio delle Corti Comune di Monchio delle Corti PROVINCIA DI PARMA C.A.P. 43010 Tel. 0521.896521 Fax 0521.896714 Cod. Fisc. e Part. IVA 00341170348 REGOLAMENTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ARTICOLO 1 Il Servizio di Assistenza

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI DEL PERSONALE CAMERALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI DEL PERSONALE CAMERALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI DEL PERSONALE CAMERALE Ad delibera n. 59 dd. 16.04.2012 ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente regolamento disciplina la gestione delle missioni e del

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CRM LE ORME

REGOLAMENTO DELLA CRM LE ORME PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO Psichiatria Area Residenzialità REGOLAMENTO DELLA CRM LE ORME Gentile Signore/a, nel darle il benvenuto nella nostra comunità, desideriamo fornirle alcune informazioni utili

Dettagli

C e n t r o d i u r n o i n t e g r a t o

C e n t r o d i u r n o i n t e g r a t o C e n t r o d i u r n o i n t e g r a t o c a r t a d e i s e r v i z i centro diurno integrato Il CDI è dedicato a persone anziane con vario grado di non autosufficienza che, pur continuando a vivere

Dettagli

CITTA DI GRANAROLO DELL EMILIA Provincia di Bologna. Approvato con Delibera C.C. n. 32 del 21 settembre 2011

CITTA DI GRANAROLO DELL EMILIA Provincia di Bologna. Approvato con Delibera C.C. n. 32 del 21 settembre 2011 Approvato con Delibera C.C. n. 32 del 21 settembre 2011 REGOLAMENTO COMUNALE CONCERNENTE LE MODALITA DI RAPPORTO TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE ATTIVITA INDIVIDUALE

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

106 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2. Allegato A

106 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2. Allegato A 106 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 Allegato A LINEE DI INDIRIZZO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DELLE IMPRESE ALIMENTARI SOGGETTE A REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO EMANATO

Dettagli

L OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre. mv - 2010-2011

L OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre. mv - 2010-2011 L OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre figure mv - 2010-2011 è l operatore che, al termine di specifica formazione professionale consegue un attestato di qualifica ed è abilitato

Dettagli

Comunicazione di inizio attività redatta ai sensi della L.R. 8/2007 per cambio di titolarità in struttura sanitaria privata esistente e dedicata a:

Comunicazione di inizio attività redatta ai sensi della L.R. 8/2007 per cambio di titolarità in struttura sanitaria privata esistente e dedicata a: Alla ASL di Milano Dipartimento di Prevenzione Medico Sc Igiene e Sanità Pubblica SS U.O. Territoriale n... Via Comunicazione di inizio attività redatta ai sensi della L.R. 8/2007 per cambio di titolarità

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

C O M U N E D I C A L A T A B I A N O PROVINCIA DI CATANIA REGOLAMENTO SUL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

C O M U N E D I C A L A T A B I A N O PROVINCIA DI CATANIA REGOLAMENTO SUL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA C O M U N E D I C A L A T A B I A N O PROVINCIA DI CATANIA REGOLAMENTO SUL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 I N D I C E ART. 1 - FINALITA ART. 2 - UTENZA ART. 3 - FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ART. 4 - ACCESSO

Dettagli

GESTIONE GOVERNATIVA FUNIVIE SAVONA - SAN GIUSEPPE Provincia di Savona

GESTIONE GOVERNATIVA FUNIVIE SAVONA - SAN GIUSEPPE Provincia di Savona GESTIONE GOVERNATIVA FUNIVIE SAVONA - SAN GIUSEPPE Provincia di Savona CAPITOLATO D APPALTO PER IL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE ART. 1 - OGGETTO DEL CONTRATTO Servizio a favore dei Dipendenti della Gestione

Dettagli