Il titolo VII bis del D. Lgs. 626/94
|
|
- Giustina Genovese
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dipartimento della Prevenzione U.O.C. Prevenzione Luoghi di Lavoro IL RISCHIO DA AGENTI CHIMICI NELLO STAMPAGGIO ED ESTRUSIONE DELLE MATERIE PLASTICHE: CONFRONTO DI ESPERIENZE E PROSPETTIVE DI MIGLIORAMENTO Come deve essere fatto un Documento di Valutazione del Rischio Chimico Sesto Fiorentino 21 settembre 2007 Il titolo VII bis del D. Lgs. 626/94 Stabilisce i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano, o possono derivare, dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attività lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 1
2 L importanza della valutazione La valutazione dei rischi è un obbligo non delegabile del Datore di Lavoro da cui derivano non soltanto l adozione di misure specifiche di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori ma anche il livello di percezione dei rischi in azienda Punto di arrivo o di partenza? Il processo di valutazione ed il documento che ne deriva non costituiscono un fine ma un importante strumento operativo per la gestione dei rischi in azienda 2
3 In generale. Effettuare la valutazione con la diligenza del buon padre di famiglia ispirandosi nei (molti) casi dubbi al Principio di Cautela e seguendo le evoluzioni tecnologiche Dare un mandato chiaro ad eventuali consulenti controllando puntualmente il loro lavoro Valorizzare il ruolo del Responsabile del SPP, del Medico Competente e del Rappresentante dei Lavoratori promuovendo lo scambio di esperienze e la collaborazione Il documento di valutazione Il documento di Valutazione è uno strumento di conoscenza e di intervento finalizzato al miglioramento della protezione dei lavoratori dai i rischi per la salute e la sicurezza ed è destinato ad essere utilizzato da soggetti con diversi gradi di conoscenza 3
4 COSA DEVE CONTENERE La descrizione della lavorazione La descrizione delle mansioni con l elenco degli addetti l elenco degli agenti chimici presenti con l indicazione dei pericoli legati al loro uso La descrizione delle modalità di utilizzo degli agenti chimici e delle quantità utilizzate Il livello di esposizione Specifiche indicazioni circa le misure di prevenzione e protezione previste Le conclusioni tratte dalla sorveglianza sanitaria FACILMENTE LEGGIBILE e quindi.. Ordinato: deve seguire un filo logico, essere possibilmente strutturato in parti facilmente individuabili, avere un indice Essenziale: non deve contenere informazioni inutili o ridondanti (normativa, metodologia eccessivamente dettagliata, ecc. ); come risultato il numero di pagine dovrebbe essere il più possibile contenuto. Comprensibile : il linguaggio deve essere semplice pur conservando precisione e accuratezza; le parti più strettamente tecniche possono essere tenute separate in appendice 4
5 FACILMENTE LEGGIBILE e quindi.. Trasparente: deve essere possibile seguire il percorso logico utilizzato per giungere alle conclusioni e quindi devono essere esplicitati gli elementi rilevanti del processo di valutazione. SPECIFICO e quindi. deve essere riferito alla situazione dell azienda oggetto della valutazione e non, per esempio, ai rischi tipici di aziende appartenenti allo stesso comparto 5
6 ACCURATO e quindi. le informazioni e le considerazioni riportate devono rispondere completamente al dettato dell art. 72-quater del D. Lgs. 626/94 e rappresentare fedelmente la effettiva realtà aziendale APPROPRIATO e quindi. I metodi scelti per la valutazione del rischio devono essere quelli più adatti alla situazione (in alcuni casi si può usare un modello matematico in altre è necessario fare misure in altre ancora è possibile dimostrare con altri mezzi il conseguimento di un adeguato livello di prevenzione e di protezione dai rischi, ecc.). 6
7 RIGOROSO e quindi. L applicazione del metodo prescelto deve essere rigorosa (se si fanno le misure si segue la UNI EN 689 se si applica un modello matematico se ne seguono le specifiche e si esplicitano i valori attribuiti ai vari parametri, ecc.). UTILIZZABILE e quindi. si devono trarre delle conclusioni che contengano le necessarie indicazioni operative. L inserimento di un programma di miglioramento coerente è sicuramente un elemento qualificante e positivo. 7
8 CONDIVISO e quindi. Elaborato con il coinvolgimento ed il contributo dei Consulenti Tecnici, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Medico Competente e dei lavoratori direttamente o attraverso il loro rappresentante (RLS) AGGIORNATO e quindi. E necessario adeguarlo costantemente ai cambiamenti della realtà aziendale registrando anche la progressiva realizzazione dei programmi di miglioramento 8
9 Cosa si trova nei documenti di valutazione Sono voluminosi e spesso illeggibili Sono generici oppure addirittura incoerenti rispetto alla specifica realtà aziendale Non evidenziano tutti i pericoli Non circostanziano con sufficiente rigore i livelli di esposizione ai rischi residui Non riportano i programmi di miglioramento Non tengono conto degli esiti della sorveglianza sanitaria Sono redatti in solitudine dai consulenti tecnici Non sono strutturati per essere strumento operativo di gestione Indagine svolta nel Valdarno Inferiore nel periodo Le aziende del campione sono così composte per numero di addetti e tipologia di attività lavorativa Tipologia aziende N Media addetti Produzione e distribuzione prodotti chimici Conciarie Tipologia aziende conciarie N Media addetti Ciclo completo Wet blue 5 15 Rifinizione chimica
10 Le lacune delle valutazioni Il documento di valutazione del rischio, pur presente in tutte le aziende esaminate, è risultato inadeguato in quasi il 50% dei casi ed in particolare: elenchi degli agenti chimici non aggiornati; mancanza di valutazione dell'esposizione per gruppi omogenei o singoli lavoratori; mancata valutazione del rischio per la presenza di agenti chimici combinati tra loro; mancata valutazione specifica di prodotti cancerogeni. Gli effetti In 19 aziende mancavano impianti di aspirazione, in 11 erano inefficienti per mancata manutenzione. In 10 aziende lo stoccaggio ed etichettatura era carente. In 14 aziende era insufficiente la gestione del rischio per le sostanze acide e/o corrosive. In 5 aziende era inadeguata la gestione dei DPI per mancata consegna e/o manutenzione. 10
USO DI SOSTANZE CHIMICHE NELLE AZIENDE GALVANICHE ALLA LUCE DEGLI ADEMPIMENTI REACH E CLP: AUTORIZZAZIONE E CATENA DELLE INFORMAZIONI
USO DI SOSTANZE CHIMICHE NELLE AZIENDE GALVANICHE ALLA LUCE DEGLI ADEMPIMENTI REACH E CLP: AUTORIZZAZIONE E CATENA DELLE INFORMAZIONI Il rischio chimico e cancerogeno nelle aziende galvaniche BOLOGNA 22
DettagliRischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana. Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3
Rischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3 Rischio Chimico D.Lgs 626/94 Titolo VII-bis Protezione da agenti chimici (inserito
DettagliI PROFILI DI RISCHIO NEI COMPARTI PRODUTTIVI DELL ARTIGIANATO, DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E PUBBLICI ESERCIZI. COMPARTO: CHIMICO (TRASFORMAZIONE).
1 Ellisse-Ricerca in convenzione con l ISPESL I PROFILI DI RISCHIO NEI COMPARTI PRODUTTIVI DELL ARTIGIANATO, DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E PUBBLICI ESERCIZI. COMPARTO: CHIMICO (TRASFORMAZIONE). Ricerca:
DettagliContro l esposizione l chimici e cancerogeni nei luoghi di lavoro
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE conferenza dei servizi Lido di Camaiore,, 30 Marzo 2005 Auditorium dell Ospedale Versilia U.F. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Contro l esposizione l a rischi
DettagliLa cassetta degli attrezzi del RLS: 2- il ruolo del RLS nella sorveglianza sanitaria
La cassetta degli attrezzi del RLS: 2- il ruolo del RLS nella sorveglianza sanitaria Dove la collochiamo nel processo di prevenzione? Valutazione dei rischi Verifica e riprogettazione Pianificazione delle
DettagliLa formazione come strumento necessario al lavoratore. Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena
La formazione come strumento necessario al lavoratore Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena La INFORMAZIONE e la la FORMAZIONE nel D.Lgs. 81 // 2008 CERCA Informazione Formazione 151 volte 2
DettagliProgetto galvaniche: piano d intervento mirato alla riduzione dell esposizione a rischi professionali. Il ruolo di ARPA Piemonte
Progetto galvaniche: piano d intervento mirato alla riduzione dell esposizione a rischi professionali Il ruolo di ARPA Piemonte Giuseppe Bianco, Antonino Runci ARPA Piemonte - Polo Regionale Igiene Industriale
DettagliInquadramento normativo degli aspetti di sorveglianza sanitaria. Carlotta Tronconi Area salute e Sicurezza sul lavoro Assolombarda
Inquadramento normativo degli aspetti di sorveglianza sanitaria Carlotta Tronconi Area salute e Sicurezza sul lavoro Assolombarda Parole chiave VALUTAZIONE DEI RISCHI PROTOCOLLO SANITARIO Sorveglianza
DettagliLISTE DI CONTROLLO IN ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE LISTE DI CONTROLLO IN ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2015 2018 Estratto lista di controllo esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni Comitato Regionale
DettagliModulo B6. PROGRAMMA CORSO MODULO A Il sistema legislativo: D. Lgs. 81/2008 e modifiche (D. Lgs. 106/09)
Corso RSPP Modulo A+B+C+ per consulenti Titolo corsosettore Costo (IVA Durata ore esclusa) Modulo A 28 600 Modulo B1 Agricoltura 36 800 Modulo B2 Pesca 36 800 Modulo B3 Estrazioni Minerali e Costruzioni
DettagliIl rischio chimico, cancerogeno e mutageno
Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Secondo il Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e l Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 4 - Valutazione del rischio chimico SPP EPC Valutazione del rischio chimico
DettagliValutazio ne dei rischi
Valutazio ne dei rischi Il procedimento di valutazione dei rischi deve essere calato, in modo permanente, all interno della struttura di produzione, a livello individuale e di sistema, come uno strumento
DettagliI L Q U A D R O N O R M A T I V O: I L T E S T O U N I C O. IL QUADRO NORMATIVO: IL TESTO UNICO
IL QUADRO NORMATIVO: IL TESTO UNICO UN TESTO UNICO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
DettagliValutazione casi reali Indicazioni per una corretta redazione DVR
AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio professionale Modena, novembre 2016 Valutazione casi reali Indicazioni per una corretta redazione DVR A cura di Anna Ricchi Coordinatrice Gruppo
DettagliPIZZANO GAETANO CV EUROPEO
Nome PIZZANO GAETANO Data di nascita 20/03/1958 ESPERIENZA LAVORATIVA INTERNA Nome e indirizzo del datore di lavoro Date (da - a) 01/01/2012 - in corso Tipo di azienda o settore PUBBLICO AZIENDA USL DI
DettagliDOCUMENTO Pagina 1di 5. MO50 di Lavoro. Data Sopralluogo. Operatori... Attività svolta. dal.
DOCUMENTO Pagina 1di 5 Lista di controllo Servizi Prevenzione Sicurezza MO50 Ambienti RISCHIO CHIMICO di Lavoro Dipartimento Sanità Pubblica STAMPAGGIO MATERIE PLASTICHE Rev 2 del 25.09.2017 Data Sopralluogo.
DettagliValutazione casi reali Indicazioni per una corretta redazione DVR
AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio professionale Modena, novembre 2017 Valutazione casi reali Indicazioni per una corretta redazione DVR A cura di Anna Ricchi Coordinatrice Gruppo
DettagliProgetto Regionale REACH Linea assistenza
Progetto Regionale REACH Linea assistenza Treviso, 25 giugno 2013 1 In Italia la salute e la sicurezza sul lavoro sono regolamentate dal Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, anche noto come Testo
DettagliABBASSA L INDICE PRESENTAZIONE DELLA SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE AZIENDALE
DIPARTIMENTO DI IGIENE E PREVENZIONE SANITARIA Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti Lavoro CAMPAGNA DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA PER L ABBASSAMENTO DEGLI INDICI INFORTUNISTICI PRESENTAZIONE DELLA SCHEDA
DettagliL applicazione di MoVaRisCh: risultati e prospettive di utilizzo
Convegno Prevenzione, igiene e sicurezza nel comparto florovivaistico Pistoia, 23-24 Ottobre 2008 L applicazione di MoVaRisCh: risultati e prospettive di utilizzo Claudia Cassinelli Maria Cristina Aprea
DettagliFabrizio De Pasquale (AUSL Modena SPSAL) La percezione esterna: la sicurezza in fonderia vista dalle strutture preposte alla prevenzione
Fabrizio De Pasquale (AUSL Modena SPSAL) La percezione esterna: la sicurezza in fonderia vista dalle strutture preposte alla prevenzione Silice cristallina: storia del N.I.S. - Nel 2005 sono state presentate
DettagliLa valutazione del rischio chimico per inalazione: Norma UNI EN 689/1997. dott. chim. Valter Ballantini
La valutazione del rischio chimico per inalazione: Norma UNI EN 689/1997 dott. chim. Valter Ballantini Rischio Chimico Il documento [...] deve contenere [...] una relazione sulla valutazione di tutti i
DettagliDaniela Sorrentino. Workshop 29 Marzo 2017 Camera di Commercio di Napoli Sicurezza dei prodotti chimici e tutela della salute dei lavoratori.
Workshop 29 Marzo 2017 Camera di Commercio di Napoli Sicurezza dei prodotti chimici e tutela della salute dei lavoratori presenta Daniela Sorrentino INAIL Direzione Regionale Campania UOT CVR Napoli Normativa
DettagliDIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE ED AMBIENTALE CORSO DI INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE ED AMBIENTALE CORSO DI INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI
DettagliLE FASI: LA POST-FORMATURA incollaggio, saldatura, decorazione, stampa, metallizzazione EMISSIONI DI SOSTANZE CHIMICHE DA TERMOPLASTICI
LE FASI: PRE-FORMATURA FORMATURA: trattamento della materia prima; rammollimento pressurizzazione, pompaggio del fluido,, stripping sostanze volatili LA FORMATURA LA POST-FORMATURA FORMATURA: incollaggio,
DettagliPROGRAMMA CORSO PER ASPP MODULO A
PROGRAMMA CORSO PER ASPP MODULO A Titolo Argomenti Durata Presentazione del corso L approccio alla prevenzione attraverso il D. Lgs. 626/94 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute
DettagliDI CHE COSA TRATTEREMO
Di Luca Bazzani E mail admin@lucabazzani.com DI CHE COSA TRATTEREMO Il workshop analizzerà le modifiche apportate alla gestione del Rischio Chimico in ambiente lavorativo alla luce del nuovo Testo Unico
DettagliPrevenzione del rischio cancerogeno
Prevenzione del rischio cancerogeno Piano mirato di prevenzione Applicazione del vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di saldatura di acciai inox
DettagliAPPENDICE 1 AL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO Valutazione rischio stress lavoro correlato
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTRODUZIONE Appendice 1 Valutazione rischio stress-lavoro correlato EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 25/10/11 SEZIONE APP PAGINA 1 di 1 APPENDICE 1 AL DOCUMENTO DI
DettagliLA FORMAZIONE NEL NUOVO ACCORDO STATO REGIONI
LA FORMAZIONE NEL NUOVO ACCORDO STATO REGIONI L Accordo Stato Regioni del 21 Dicembre 2011 disciplina la durata, i contenuti minimi, le modalità della formazione ed aggiornamento dei lavoratori, dei dirigenti
DettagliRISCHIO CHIMICO - Legislazione Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n 25
RISCHIO CHIMICO - Legislazione Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n 25 Art. 72-bis (Campo di applicazione): ( ) Il datore di lavoro determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro
DettagliNuove Schede Dati di Sicurezza. Milva Carnevali AUSL Bologna
Nuove Schede Dati di Sicurezza Milva Carnevali AUSL Bologna TITOLO IV del Regolamento 1907/2006 - REACH Articolo 35 Reg. REACH Accesso dei lavoratori alle informazioni I datori di lavoro consentono ai
Dettagli(S.O. n G.U. n. 101 del ) TITOLO I - Sezione IV Formazione, Informazione, Addestramento
Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 9.4.2008 (S.O. n. 108 - G.U. n. 101 del 30-4-2008) TITOLO
DettagliLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO - CORRELATO una opportunità nella logica HPH. M.Robotti Medico del Lavoro C.Carosi Tecnico della Prevenzione
LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO - CORRELATO una opportunità nella logica HPH M.Robotti Medico del Lavoro C.Carosi Tecnico della Prevenzione 1 stress lavoro-correlato DISEQUILIBRIO STRESS 2 La normativa
DettagliL APPLICAZIONE DEL T.U. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08) NEL COMPARTO AGRICOLO
L APPLICAZIONE DEL T.U. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08) NEL COMPARTO AGRICOLO gennaio 2017 Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine Dipartimento di Prevenzione S.O.C. Prevenzione
DettagliMETODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE In sede di adeguamento del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi al D.lgs. n. 150/2009, avvenuto con deliberazione G.C. n. 86/2010,
DettagliSCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO AZIENDA C.F./P.IVA INDIRIZZO COMUNE Tel. e-mail SETTORE ATTIVITA ASSETTO ORGANIZZATIVO NOMINATIVO E-MAIL TELEFONO DATORE DI LAVORO come da D.Lgs 81/08
DettagliAMIANTO Criteri per una corretta valutazione del rischio professionale
AMIANTO Criteri per una corretta valutazione del rischio professionale D.Lgs. 81/08 -Titolo I: Procedure standardizzate per la redazione del DVR Silvia Goldoni Modena, 29.11.2016 Procedure standardizzate
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI CAPITOLO 3 Programma per il miglioramento nel tempo dei livelli di e procedure per l da realizzare Documento unico, numero pagine, / / (firma) Si richiede l apposizione
DettagliSCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE: STRESS LAVORO-CORRELATO
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE: STRESS LAVORO-CORRELATO AZIENDA Codice Fiscale INDIRIZZO COMUNE Tel. e-mail SETTORE ATTIVITA ASSETTO ORGANIZZATIVO NOMINATIVO EMAIL TELEFONO DATORE DI LAVORO R.S.P.P. R.L.S.
DettagliCorso di formazione Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro
Corso di formazione Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro Valutazione dei Rischi Le imprese devono compiere un attenta valutazione dei rischi che possono causare danni alla salute o minacciare la sicurezza
DettagliVALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO - CORRELATO
VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO - CORRELATO ANALISI DEI FATTORI DICONTENUTO E CONTESTO DEL LAVORO PER LA RILEVAZIONE DEGLI STRESSOGENI LAVORATIVI REQUISITI FONDAMENTALI Dr. Giovanni
DettagliWORKSHOP. Dott. Gianfranco Sciarra. patrocinio di Regione Emilia Romagna. Regione Emilia Romagna
patrocinio di Regione Emilia Romagna WORKSHOP Il Documento di Valutazione del rischio chimico nelle piccole imprese: descrizione dello stato dell arte in un campione di aziende con indicazioni operative
DettagliLa revisione della Norma EN 689 la misurazione dell esposizione per inalazione agli agenti chimici: principali novità.
La revisione della Norma EN 689 la misurazione dell esposizione per inalazione agli agenti chimici: principali novità. GdL SSLL Federchimica Igiene del Lavoro e Sistema di Gestione Salute Estero, Versalis
DettagliUNI EN 689/2018. Spunti di riflessione per il Datore di Lavoro. D. Cidaria Comitato Igiene Industriale
Spunti di riflessione per il Datore di Lavoro D. Cidaria Comitato Igiene Industriale 12 a Conferenza dei Responsabili di Stabilimento e dei Responsabili HSE Milano, 26 marzo 2019 Valutatore «Persona che
DettagliLezione 10 AGENTI CHIMICI
Alternanza scuola-lavoro a.s. 2017/18 D. Lgs. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. 106/2009 Lezione 10 AGENTI CHIMICI? Il responsabile del progetto 1 Schema generale del corso 1. La salute e sicurezza sul
DettagliMODULO A2. titolo argomento tempi data
MODULO A titolo argomento tempi data MODULO A1 L approccio alla attraverso il D. Lgs. 81/2008 e smi per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori Il sistema legislativo:
DettagliIl ruolo del medico competente nella gestione del rischio cancerogeno
Workshop LA NUOVA DIRETTIVA CANCEROGENI 2019/130 Il ruolo del medico competente nella gestione del rischio cancerogeno Dott. Carlo Nava Il RUOLO del MEDICO COMPETENTE La figura del Medico competente, all
Dettaglia) Azioni preparatorie al percorso di valutazione del rischio
ELEMENTI NON ESAUSTIVI DI INFORMAZIONE E AUTO CONTROLLO RELATIVI AL PIANO MIRATO DI PREVENZIONE REGIONALE ANNO 2019: STRESS LAVORO CORRELATO NELLE AZIENDE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE SCHEDA AD ESCLUSIVO
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs.
DVR: Legislazione Tecnica - Valutazione Stress L.C. - - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09)
DettagliLa valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi La valutazione dei rischi permette al datore di lavoro di conoscere le situazioni, le sostanze, le attrezzature ecc. che, in relazione al modo di lavorare o alle caratteristiche
DettagliVALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO/CANCEROGENO. Titolo IX, capo I del D. Lgs. 81 del 2008 e successive modifiche (D. Lgs.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO/CANCEROGENO Titolo IX, capo I del D. Lgs. 81 del 2008 e successive modifiche (D. Lgs. 106 del 2009) COME SI EFFETTA LA VALUTAZIONE? D. Lgs. 81 Nell ambito della valutazione
DettagliLa gestione del rischio stress lavorocorrelato: esperienze, monitoraggio e prospettive di sviluppo
La gestione del rischio stress lavorocorrelato: esperienze, monitoraggio e prospettive di sviluppo L esperienza della Regione Sardegna nella valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato attraverso
DettagliSCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE AZIENDALE STRESS LAVORO-CORRELATO. a) Azioni preparatorie al percorso di valutazione del rischio
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE AZIENDALE STRESS LAVORO-CORRELATO 1.1 Documento di valutazione del rischio stress lavoro-correlato a) Azioni preparatorie al percorso di valutazione del rischio Sono state effettuate
DettagliLa Cisl Scuola e la FLC Cgil di Varese, nell ambito dell attività di rappresentanza e di tutela, hanno sempre prestato particolare attenzione alla
La Cisl Scuola e la FLC Cgil di Varese, nell ambito dell attività di rappresentanza e di tutela, hanno sempre prestato particolare attenzione alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Esse hanno contribuito
DettagliDIPARTIMENTO DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO
DIPARTIMENTO DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO CONFRONTO DI ALGORITMI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO E APPLICAZIONE A GRUPPI
DettagliApplicazione di Modelli di Organizzazione e Gestione
IX CONVEGNO NAZIONALE AICQ SALUTE E SICUREZZA Adottare e applicare la norma ISO 45001 nelle organizzazioni in una prospettiva sostenibile Generare il coinvolgimento delle persone e la creazione di un benessere
DettagliAGENTI CHIMICI IN METALMECCANICA
DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA U.O. PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO PIANO DI PROMOZIONE E ASSISTENZA LAVORO RISCHIO SALUTE AGENTI CHIMICI IN METALMECCANICA Aprile 2010 rischiochimico@ausl.pc.it
DettagliCorso per Tecnico/Addetto Sicurezza LASER, TSL/ASL 40h x art. 32 D. Lgs. 81/08 per tutti i settori ATECO (40 ore)
Corso per Tecnico/Addetto Sicurezza LASER, TSL/ASL 40h x art. 32 D. Lgs. 81/08 per tutti i settori ATECO (40 ore) Date 18, 19, 20, 23, 24 Luglio Orari 09.00-13.00 14.00-18.00 Durata 40 Sede del corso C.F.A.
DettagliFormazione per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro I RECENTI ACCORDI STATO-REGIONI. Udine, 3 aprile 2012
Formazione per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro I RECENTI ACCORDI STATO-REGIONI Udine, 3 aprile 2012 CLAUDIA SILVESTRO ALESSANDRA TONELLI AREA AMBIENTE, SICUREZZA ED ENERGIA CONFINDUSTRIA
DettagliLINEE DI INDIRIZZO Requisiti minimi per l applicazione di un sistema di gestione per la sicurezza e salute sul lavoro nelle strutture sanitarie
LINEE DI INDIRIZZO Requisiti minimi per l applicazione di un sistema di gestione per la sicurezza e salute sul lavoro nelle strutture sanitarie Decreto Direzione Generale Sanita 12831 del 30/11/2009 19
DettagliRISCHIO DA ESPOSIZIONE A SOSTANZE PERICOLOSE
RISCHIO DA ESPOSIZIONE A SOSTANZE PERICOLOSE VALUTIAMO LA VALUTAZIONE La ASL RMF ha organizzato questo studio per divulgare la cultura della prevenzione e per sottolineare l'importanza che attribuisce
DettagliCancerogenicità delle Polveri di Legno duro D.Lgs. 66/2000
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA DIREZIONE REGIONALE SANITÀ AZIENDE PER I SERVIZI SANITARI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE: U.O.P.S.A.L. A cura di: Paolo Barbina, Claudio Beltrame, Roberto Brisotto,
DettagliFORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A
FORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A Comparto: Sicurezza aziendale Codice: 1911023 Descrizione
DettagliSISTEMA PREVENZIONISTICO
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA - SERVIZIO PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI LAVORO Direzione Servizio: via Novara,3 20033 Desio (MB) Tel. 0362 304872-3-4-6-7 - fax 0362 304836 Sede operativa: via Foscolo,
DettagliLa programmazione regionale e l'assistenza alle imprese con il coinvolgimento delle parti sociali. Referente Infor.MO per la Regione Lazio
La programmazione regionale e l'assistenza alle imprese con il coinvolgimento delle parti sociali Roberto Lupelli Referente Infor.MO per la Regione Lazio PIANO OPERATIVO PROGETTO REGIONALE IL SISTEMA INFORMATIVO
DettagliLezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA
Alternanza scuola lavoro a.s. 2017/18 D. Lgs. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. 106/2009 Lezione 2 OBBLIGHI E RESPONSABILITA Il responsabile del progetto 1 Schema generale del corso 1. Salute e sicurezza
DettagliResponsabile e Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione
Responsabile e Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione MODULO B5 Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009-STATO-REGIONI 26.01.06 RAFFINERIE-TRATTAMENTO COMBUSTIBILI NUCLEARI- INDUSTRIA
DettagliIL COINVOLGIMENTO DELL RLS NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI. Dott. Maria Grazia Roselli Dipartimento Prevenzione Az USL 2 Lucca
IL COINVOLGIMENTO DELL RLS NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Dott. Maria Grazia Roselli Dipartimento Prevenzione Az USL 2 Lucca QUALE RLS? Di azienda Territoriale: nelle aziende prive di RLS del territorio
DettagliDall Handbook al Progetto Pilota: opportunità e sfida per le Regioni e Province autonome Italiane. Roma, 4 e 5 dicembre 2014
Joint Action Health Workforce Planning and Forecasting Conferenza sul miglioramento delle metodologie di pianificazione e lo scambio di dati in Europa Dall Handbook al Progetto Pilota: opportunità e sfida
DettagliRischio Chimico: il contributo dei nostri campioni
Seminario La nuova revisione delle Linee Guida e le prospettive future Rischio Chimico: il contributo dei nostri campioni 1 giugno 2018 - Bologna Laura Fiume Normativa Il D. Lgs 2 febbraio 2002 n 25 Attuazione
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO CONTESTO DI RIFERIMENTO nel 2008 Viene approvato il Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 che integra e completa la sequenza logica delle
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
DettagliCHECKLIST OPERATIVA TEMA ALCOL E SOSTANZE STUPEFACENTI
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO Via Padova, 11-25125 BRESCIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Corso Matteotti, 21 25122 BRESCIA CHECKLIST OPERATIVA TEMA ALCOL E SOSTANZE STUPEFACENTI
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI (ai sensi dell art. 37, comma 7 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e dell Accordo Stato-Regioni del 21/12/11)
AMBIENTE - SICUREZZA - QUALITA - FORMAZIONE CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI (ai sensi dell art. 37, comma 7 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e dell Accordo Stato-Regioni del 21/12/11) Modulo 3 Individuazione
DettagliCORSO per RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO C DI SPECIALIZZAZIONE
CORSO per RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO C DI SPECIALIZZAZIONE 27/02/2017 Prima giornata Lezione 1 La figura professionale del RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
DettagliSALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO. Dalla organizzazione della sicurezza alla valutazione dei rischi
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Dalla organizzazione della sicurezza alla valutazione dei rischi PRINCIPI COSTITUZIONALI La salute e la sicurezza dei lavoratori costituiscono beni cardine di rango costituzionale
DettagliApprovazione del Codice penale
Antinfortunistica Con il termine materia antinfortunistica si intende il complesso delle normative concernenti la prevenzione infortuni ed incendi, la sicurezza delle macchine e degli impianti tecnologici,
DettagliProf.ssa Dina Guglielmi Ordine delgli Psicologi Emila Romagna Bologna, 26 marzo 2011
Alma Mater Studiorum Università di Bologna Equipe di Psicologia del Lavoro (Facoltà di Psicologia e Dipartimento di Scienze dell Educazione) Sezione Medicina del Lavoro (Dipartimento di Medicina Interna,
DettagliPROGRAMMA CORSO PER RSPP
PROGRAMMA CORSO PER RSPP MODULO A Titolo Argomenti Tempi Presentazione del corso L approccio alla prevenzione attraverso il D. Lgs. 626/94 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI FORMAZIONE INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SEZIONE 7
SEZIONE 7 ERSU di Camerino Loc. Colle Paradiso, 1 62032 Camerino (MC) Pag. 1 di 1 INDICE DELLA SEZIONE 1. PREMESSA 3 2. ADEMPIMENTI CONSEGUENTI LA VALUTAZIONE DEI RISCHI 4 ERSU di Camerino Loc. Colle Paradiso,
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula
-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B5 -CHIMICO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 37 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Durata del corso Corso di 68 ore da svolgersi
DettagliINFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI
Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. UdA 1 Approccio alla percezione del rischio La valutazione
DettagliLa valutazione del rischio chimico in edilizia
Corso di Aggiornamento Rischio Chimico e Cancerogeno nelle Lavorazioni del Legno, dei Metalli e in Edilizia Bolzano 26-27 27 ottobre 2010 La valutazione del rischio chimico in edilizia Danilo Cottica Centro
DettagliTutela della salute. Articolo 41
Tutela della salute Costituzione Repubblica Italiana Articolo 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
DettagliLe radiazioni ottiche artificiali (ROA) negli ambienti di lavoro.
Le radiazioni ottiche artificiali (ROA) negli ambienti di lavoro m.bottai@usl12.toscana.it I rischi noti più o meno Rischio cadute dall alto, in edilizia I rischi noti più o meno Exp ad agenti cancerogeni
DettagliLO STRESS LAVORO CORRELATO METODOLOGIE, INDICAZIONI E CRITERI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE
LO STRESS LAVORO CORRELATO METODOLOGIE, INDICAZIONI E CRITERI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE INQUADRAMENTO TECNICO INTERPRETATIVO DELLA VALUTAZIONE DELLO STRESS STEFANO MASSERA S.MASSERA@INAIL.IT VDR Stress:
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo
DettagliSeminario formazione RLS Fiom. Genova 13 Febbraio ASL 3 U.O. PSAL, M. Bruzzone
Seminario formazione RLS Fiom Genova 13 Febbraio 2007 ASL 3 U.O. PSAL, M. Bruzzone Attività nella giornata Si compila un piccolo questionario Si parla di 626 Si fanno alcuni esempi Si pranza Si discute
DettagliIl documento di valutazione dei rischi quale elemento essenziale di riconoscimento dell idoneità tecnico professionale delle imprese
Il documento di valutazione dei rischi quale elemento essenziale di riconoscimento dell idoneità tecnico professionale delle imprese Lucca 30 Ottobre e 10 Novembre 2009 Relatore Roberto Iacometti Articolo
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da 8 a 68 ore a seconda del macrosettore di appartenenza
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da a 6 ore a seconda del macrosettore di appartenenza Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
DettagliCORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA
CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA L art. 37 del D. Lgs. 81/08 prevede che il Datore di lavoro provveda alla formazione di tutti i lavoratori, secondo i contenuti e la durata previsti
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI E ADDETTI DEL SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE
CORSO: RSPP-ASPP - MODULO A CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI E ADDETTI DEL SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE (ai sensi Accordo Stato Regioni 07/07/2016 e art. 32 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) UNITA DIDATTICA
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE
CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE Sergio PIAZZOLLA ASL della Provincia di Bergamo Servizio Prevenzione
DettagliI PRIMI DATI DI MONITORAGGIO - GDO. Claudia Toso, Medico del Lavoro Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASL - LECCO
I PRIMI DATI DI MONITORAGGIO - GDO Claudia Toso, Medico del Lavoro Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASL - LECCO Sono state somministrate schede conoscitive dell assetto del
Dettagliregionale dell esperienza dell Area Vasta Nord Ovest
Evoluzione regionale dell esperienza dell Area Vasta Nord Ovest Dr. Domenico Sallese Direttore U.O. Igiene e Salute Luoghi Lavoro ASL 8 Arezzo VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO LINEE DI
DettagliINCONTRO CON I MEDICI COMPETENTI E SPISAL DI VERONA
COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA BUSSOLENGO, LEGNAGO, VERONA 5 maggio 2010 INCONTRO CON I MEDICI COMPETENTI E SPISAL DI VERONA Attività di vigilanza nel 2010 degli SPISAL della provincia
Dettagli