Il titolo VII bis del D. Lgs. 626/94

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2 L importanza della valutazione La valutazione dei rischi è un obbligo non delegabile del Datore di Lavoro da cui derivano non soltanto l adozione di misure specifiche di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori ma anche il livello di percezione dei rischi in azienda Punto di arrivo o di partenza? Il processo di valutazione ed il documento che ne deriva non costituiscono un fine ma un importante strumento operativo per la gestione dei rischi in azienda 2

3 In generale. Effettuare la valutazione con la diligenza del buon padre di famiglia ispirandosi nei (molti) casi dubbi al Principio di Cautela e seguendo le evoluzioni tecnologiche Dare un mandato chiaro ad eventuali consulenti controllando puntualmente il loro lavoro Valorizzare il ruolo del Responsabile del SPP, del Medico Competente e del Rappresentante dei Lavoratori promuovendo lo scambio di esperienze e la collaborazione Il documento di valutazione Il documento di Valutazione è uno strumento di conoscenza e di intervento finalizzato al miglioramento della protezione dei lavoratori dai i rischi per la salute e la sicurezza ed è destinato ad essere utilizzato da soggetti con diversi gradi di conoscenza 3

4 COSA DEVE CONTENERE La descrizione della lavorazione La descrizione delle mansioni con l elenco degli addetti l elenco degli agenti chimici presenti con l indicazione dei pericoli legati al loro uso La descrizione delle modalità di utilizzo degli agenti chimici e delle quantità utilizzate Il livello di esposizione Specifiche indicazioni circa le misure di prevenzione e protezione previste Le conclusioni tratte dalla sorveglianza sanitaria FACILMENTE LEGGIBILE e quindi.. Ordinato: deve seguire un filo logico, essere possibilmente strutturato in parti facilmente individuabili, avere un indice Essenziale: non deve contenere informazioni inutili o ridondanti (normativa, metodologia eccessivamente dettagliata, ecc. ); come risultato il numero di pagine dovrebbe essere il più possibile contenuto. Comprensibile : il linguaggio deve essere semplice pur conservando precisione e accuratezza; le parti più strettamente tecniche possono essere tenute separate in appendice 4

5 FACILMENTE LEGGIBILE e quindi.. Trasparente: deve essere possibile seguire il percorso logico utilizzato per giungere alle conclusioni e quindi devono essere esplicitati gli elementi rilevanti del processo di valutazione. SPECIFICO e quindi. deve essere riferito alla situazione dell azienda oggetto della valutazione e non, per esempio, ai rischi tipici di aziende appartenenti allo stesso comparto 5

6 ACCURATO e quindi. le informazioni e le considerazioni riportate devono rispondere completamente al dettato dell art. 72-quater del D. Lgs. 626/94 e rappresentare fedelmente la effettiva realtà aziendale APPROPRIATO e quindi. I metodi scelti per la valutazione del rischio devono essere quelli più adatti alla situazione (in alcuni casi si può usare un modello matematico in altre è necessario fare misure in altre ancora è possibile dimostrare con altri mezzi il conseguimento di un adeguato livello di prevenzione e di protezione dai rischi, ecc.). 6

7 RIGOROSO e quindi. L applicazione del metodo prescelto deve essere rigorosa (se si fanno le misure si segue la UNI EN 689 se si applica un modello matematico se ne seguono le specifiche e si esplicitano i valori attribuiti ai vari parametri, ecc.). UTILIZZABILE e quindi. si devono trarre delle conclusioni che contengano le necessarie indicazioni operative. L inserimento di un programma di miglioramento coerente è sicuramente un elemento qualificante e positivo. 7

8 CONDIVISO e quindi. Elaborato con il coinvolgimento ed il contributo dei Consulenti Tecnici, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Medico Competente e dei lavoratori direttamente o attraverso il loro rappresentante (RLS) AGGIORNATO e quindi. E necessario adeguarlo costantemente ai cambiamenti della realtà aziendale registrando anche la progressiva realizzazione dei programmi di miglioramento 8

9 Cosa si trova nei documenti di valutazione Sono voluminosi e spesso illeggibili Sono generici oppure addirittura incoerenti rispetto alla specifica realtà aziendale Non evidenziano tutti i pericoli Non circostanziano con sufficiente rigore i livelli di esposizione ai rischi residui Non riportano i programmi di miglioramento Non tengono conto degli esiti della sorveglianza sanitaria Sono redatti in solitudine dai consulenti tecnici Non sono strutturati per essere strumento operativo di gestione Indagine svolta nel Valdarno Inferiore nel periodo Le aziende del campione sono così composte per numero di addetti e tipologia di attività lavorativa Tipologia aziende N Media addetti Produzione e distribuzione prodotti chimici Conciarie Tipologia aziende conciarie N Media addetti Ciclo completo Wet blue 5 15 Rifinizione chimica

10 Le lacune delle valutazioni Il documento di valutazione del rischio, pur presente in tutte le aziende esaminate, è risultato inadeguato in quasi il 50% dei casi ed in particolare: elenchi degli agenti chimici non aggiornati; mancanza di valutazione dell'esposizione per gruppi omogenei o singoli lavoratori; mancata valutazione del rischio per la presenza di agenti chimici combinati tra loro; mancata valutazione specifica di prodotti cancerogeni. Gli effetti In 19 aziende mancavano impianti di aspirazione, in 11 erano inefficienti per mancata manutenzione. In 10 aziende lo stoccaggio ed etichettatura era carente. In 14 aziende era insufficiente la gestione del rischio per le sostanze acide e/o corrosive. In 5 aziende era inadeguata la gestione dei DPI per mancata consegna e/o manutenzione. 10

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