Regolamento d istituto

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1 Regolamento d istituto Allegato n 2 al POF 2015/16 ISTITUTO COMPRENSIVO ABATE RACIOPPI SPINOSO (PZ) Approvato il 17 dicembre 2015

2 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015 SOMMARIO CONSIGLIO DI ISTITUTO... 4 ART. 1 - ISTITUZIONE... 4 ART. 2 - COMPETENZE... 4 ART. 3 - PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE... 5 ART. 4 - COMPITI E DIRITTI DEL PRESIDENTE... 5 ART. 5 - COMPITI DEL VICEPRESIDENTE... 5 ART. 6 - COMPITI DEL SEGRETARIO... 5 ART. 7 - CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO... 5 ART. 8 - AVVISO DI CONVOCAZIONE... 6 ART. 9 - GIUSTIFICAZIONE DELL'ASSENZA... 6 ART ORDINE DEL GIORNO... 6 ART. 11- RIUNIONE DEL CONSIGLIO... 6 ART LUOGO DELLE RIUNIONI... 7 ART APERTURA E VALIDITÀ DELLA SEDUTA... 7 ART APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE... 7 ART ORDINE DI DISCUSSIONE DEGLI ARGOMENTI... 7 ART.16 - MOZIONE D'ORDINE... 7 ART DIRITTO D'INTERVENTO... 7 ART RICHIESTE, PROPOSTE E PARERI DI ALTRI ORGANI DELLA SCUOLA... 8 ART CONSULTAZIONI DI ESPERTI E RAPPRESENTANTI... 8 ART.20 - ADEMPIMENTI DEL CONSIGLIO... 8 ART.21 - DECADENZA PER DIMISSIONI O SFIDUCIA... 8 ART.22 - MODALITÀ PER LE VOTAZIONI... 8 ART.23 - ESPRESSIONI DEL VOTO... 9 ART PROCESSO VERBALE... 9 ART PUBBLICITÀ DEGLI ATTI GIUNTA ESECUTIVA ART.26 - ELEZIONI ART PRESIDENTE ART SEGRETARIO ART COMPITI ART DECISIONI DI CARATTERE URGENTE ART DIRITTO DI DOCUMENTAZIONE DEI MEMBRI ART CONVOCAZIONE ART RIUNIONI E SEDE ART VALIDITÀ DELLA SEDUTA ART VOTAZIONI E DELIBERAZIONI ART PROCESSO VERBALE COLLEGIO DEI DOCENTI ART NORMA DI RINVIO ART MODALITÀ PER LA CONVOCAZIONE ART PRESIDENZA DEL "DOCENTE CON FUNZIONI VICARIE" ART ORDINE DEL GIORNO E SEDE DELLE RIUNIONI ART CARATTERE DELLE SEDUTE E VALIDITÀ DELLE STESSE

3 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015] ART SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE ART ELEZIONI INTERNE ART COMMISSIONI DI LAVORO E/O DI STUDIO ART PRESIDENZA E COMPITI DELLE COMMISSIONI ART VOTAZIONI E DELIBERAZIONI ART SEGRETARIO E PROCESSO VERBALE CONSIGLI DI CLASSE / INTERCLASSE / INTERSEZIONE ART NORMA DI RINVIO ART CONVOCAZIONE E PRESIDENZA ART MODALITÀ PER LA CONVOCAZIONE ART ORDINE DEL GIORNO E SEDE DELLE RIUNIONI ART RIUNIONI CON LA COMPONENTE GENITORI ART RIUNIONI CON LA SOLA PRESENZA DEI DOCENTI ART VALIDITÀ DELLE SEDUTE ART SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE, VOTAZIONI E DELIBERAZIONI ART SEGRETARI E VERBALI COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI ART NORMA DI RINVIO ART COMPITI DEL COMITATO ART VALIDITÀ DELLE SEDUTE ART MODALITÀ PER LA CONVOCAZIONE ART SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE E VOTAZIONE ART SEGRETARIO E PROCESSO VERBALE NORME INTERNE ART DIRITTO ALLO STUDIO ART NORME GENERALI ART ISCRIZIONE DEGLI ALUNNI ART FORMAZIONE DELLE CLASSI E MODALITÀ DI TRASFERIMENTO ALUNNI ART ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI/SEZIONI I DOCENTI ART NORME GENERALI RIGUARDANTI IL SERVIZIO E LA VIGILANZA DEGLI ALUNNI ART DOVERI SPECIFICI DEI DOCENTI GLI ALUNNI ART VIGILANZA DEGLI ALUNNI DENTRO E FUORI DELL'EDIFICIO SCOLASTICO ART INGRESSO A SCUOLA E ASSENZE ART INTERVALLO DELLE LEZIONI E USO DEI SERVIZI ART USCITA DALLA SCUOLA ART DIRITTI ART DOVERI ART SANZIONI DISCIPLINARI ART ORGANO DI GARANZIA ART. 78- RAPPORTI CON LE FAMIGLIE USO DEI LOCALI SCOLASTICI, DEI SUSSIDI E DELLE ATTREZZATURE ART USO DEI LOCALI ART BIBLIOTECHE, SUSSIDI E ATTREZZATURE ART NORME PER L'UTILIZZO DEI LABORATORI DI INFORMATICA RAPPORTI CON ENTI LOCALI ART INTESE E ACCORDI CON I COMUNI ART INTESE E ACCORDI CON ENTI TERRITORIALI

4 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015 ART RSU ART SICUREZZA ART SERVIZI AMMINISTRATIVI ART NORME RELATIVE AL REGOLAMENTO MODIFICHE DEL REGOLAMENTO ENTRATA IN VIGORE DISPOSIZIONI FINALI

5 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015] Regolamento d istituto Allegato n 2 al POF 2015/16 Consiglio di Istituto Art. 1 - Istituzione 1.1 E istituito il Consiglio d Istituto dell Istituto Comprensivo Statale Abate Antonio Racioppi secondo le modalità stabilite dal D.P.R. 31/05/1974, n 416, con sede in Spinoso, Via Extramurale, snc. 1.2 Essendo la popolazione scolastica inferiore a 500 alunni, il Consiglio è costituito da: a. n 6 rappresentanti dei docenti di scuola materna, elementare e media (il numero si intende complessivo) b. n 1 rappresentante del personale ausiliario, tecnico ed Amministrativo dell Istituto (il numero si intende complessivo) c. n 6 rappresentanti dei genitori degli alunni d. il Dirigente Scolastico, quale membro di diritto. 1.3 I membri del Consiglio sono nominati con decreto del Dirigente Scolastico secondo la normativa vigente. In caso di assenza temporanea o di impedimento dello stesso ne è consentita la sostituzione col docente da lui delegato ai sensi dell art. 3, ultimo comma, del D.P.R Art. 2 - Competenze 2.1 Le competenze del Consiglio di Istituto sono esclusivamente quelle fissate dalle Leggi e dai Decreti del Presidente della Repubblica n 416, 417, 419, 420 e successive modificazioni ed integrazioni. 2.2 In particolare, spetta al Consiglio d Istituto: 1. la promozione di iniziative di raccordo atte a favorire il rapporto partecipativo al territorio con attenzione alla attività culturali, sportive, ricreative; 2. la programmazione della vita e delle attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: a. adozione del Regolamento dell Istituto Comprensivo; b. acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici; adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; c. criteri per la programmazione e l attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero, sostegno e potenziamento lingue, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d istruzione; d. promozione di contratti con altre scuole o Istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; e. partecipazione dell Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; f. forme e modalità per lo svolgimento di iniziative essenziali che possono essere assunte dall Istituto Comprensivo. 2.3 Il Consiglio d Istituto indica inoltre i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all adattamento dell orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali; esprime parere sull andamento generale didattico ed amministrativo dell Istituto. 4

6 Regolamento d istituto [17 dicembre Qualora il Consiglio non esprime alcuna deliberazione sui criteri sopra elencati, quando li abbia già deliberati, almeno una volta, si applicano quelli precedentemente deliberati i quali restano validi fino a nuovi provvedimenti. 2.5 Il Consiglio d Istituto entro il 15 novembre di ogni anno approva la relazione sulle materie devolute alla sua competenza. Art. 3 - Presidente e vicepresidente 3.1 Il Presidente del Consiglio d Istituto è eletto tra i rappresentanti dei genitori, secondo le modalità previste dall art. 5, comma VI del D.P.R. n 416. Può essere eletto un vice Presidente con le stesse modalità previste per l elezione del Presidente. Le votazioni per le suddette elezioni avvengono a scrutinio segreto. In sede di 2^ votazione, a parità di voti, è eletto il più anziano di età. Art. 4 - Compiti e diritti del Presidente 4.1 Il Presidente rappresenta il Consiglio d Istituto, ne convoca e presiede le riunioni, ne coordina e dirige l attività, assicura la regolarità delle discussioni e il rispetto delle norme del presente Regolamento. 4.2 Previa approvazione da parte del Consiglio, adotta inoltre tutti quei provvedimenti e accorgimenti che si rendano necessari per un ordinato, scorrevole e regolare svolgimento dei lavori. Il Presidente ha diritto di libero accesso negli Uffici dell Istituto durante il normale orario di servizio e di avere dagli Uffici stessi, nonché dal Segretario della Giunta Esecutiva, tutte le informazioni concernenti le materie di competenza del Consiglio e di prendere visione di tutta la relativa documentazione. Art. 5 - Compiti del Vicepresidente 5.1 Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in tutte le sue funzioni e competenze, in caso di assenza o di impedimento dello stesso. 5.2 Qualora il Vice Presidente risulti assente o impedito, la seduta viene presieduta dal consigliere più anziano di età della componente genitori. Art. 6 - Compiti del Segretario 6.1 Il segretario, designato dal Presidente, ha il compito di redigere il Processo Verbale dei lavori del Consiglio e di sottoscrivere, unitamente al Presidente lo stesso Processo Verbale e tutti gli atti e le deliberazioni del Consiglio medesimo. Art. 7 - Convocazione del Consiglio 7.1 Spetta al Presidente il potere di convocare, in seduta ordinaria il Consiglio d Istituto, possibilmente di intesa con il Presidente della Giunta Esecutiva, secondo le modalità previste dal presente Regolamento e le particolari decisioni eventualmente adottate dal Consiglio stesso. 7.2 Il Presidente è tenuto a convocare il Consiglio, in seduta straordinaria ove ne faccia richiesta motivata il Presidente della Giunta Esecutiva, ovvero più di un terzo dei membri del Consiglio medesimo. Detta richiesta deve essere datata e firmata dai richiedenti interessati. 7.3 E facoltà del Presidente, sentiti i richiedenti, di anticipare o dilazionare la convocazione, al fine di raggruppare altre richieste. La convocazione, comunque non può essere rinviata oltre il decimo giorno dalla data di presentazione della richiesta. In caso di motivato e lungo impedimento del Presidente il Consiglio può essere convocato dal Vicepresidente o membro più anziano, fra la componente genitori. Il giorno prima della seduta gli atti sono 5

7 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015] a disposizione dei Consiglieri da mezzogiorno alle quattordici presso l Ufficio di Segreteria. Art. 8 - Avviso di convocazione 8.1 Per la validità della seduta è necessario che l avviso scritto di convocazione sia inviato, a cura della Segreteria della scuola, a tutti i membri del Consiglio (per posta o con qualsiasi altro mezzo idoneo) con almeno tre giorni di anticipo rispetto a quello della seduta. 8.2 In casi eccezionali il Consiglio può essere convocato d urgenza e con qualsiasi mezzo, ma con almeno 24 ore di anticipo rispetto all ora della riunione. 8.3 L avviso di convocazione, che nei casi di cui al precedente comma può anche essere espresso verbalmente a tutti i consiglieri, deve riportare: il luogo, la data e l ora della seduta, l ordine del giorno con l elencazione degli argomenti da trattare. 8.4 I giorni e l ora vanno fissati secondo le esigenze dei componenti soprattutto dei genitori. 8.5 Copia della convocazione è affissa all Albo dell Istituto ed eventualmente dei plessi aggregati. Art. 9 - Giustificazione dell'assenza 9.1 I membri del Consiglio, impossibilitati a partecipare ad una seduta, devono far pervenire al Presidente, prima della seduta stessa, la giustificazione dell assenza e ciò in rapporto a quanto previsto dall art 29 del D.P.R. n 416; in mancanza di tale atto, il Consigliere sarà dichiarato assente ingiustificato e sarà dichiarato decaduto dopo tre assenze consecutive ingiustificate. Art Ordine del giorno 10.1 L ordine del giorno è predisposto dalla Giunta Esecutiva, ma il Consiglio ha diritto di proporre, al momento delle varie ed eventuali, la discussione di qualsiasi altro argomento di sua competenza, per il quale possono farsi deliberazioni nella seduta in atto solo a maggioranza qualificata (ossia i 2/3 dei presenti e votanti) oppure l eventuale decisione vincolante per la Giunta di iscrivere uno o più argomenti nell O.d.G. della seduta successiva. Art. 11- Riunione del Consiglio 11.1 Il Consiglio di Istituto si riunisce, in seduta ordinaria almeno cinque volte nell anno scolastico con l esclusione, salvo casi eccezionali, del mese di agosto Le riunioni del Consiglio sono aperte al pubblico, che non ha però diritto di intervento (Legge n 748 dell 11/10/1977) In apertura di seduta il Presidente può chiedere l inserimento nell ordine del giorno di uno o più argomenti ritenuti urgenti o necessari. Gli argomenti proposti sono oggetto di discussione dopo l ultimo argomento messo all ordine del giorno, se l organo collegiale, con voto unanime dei presenti, è consenziente La durata massima delle riunioni è stabilita in 3 ore dall orario di convocazione: eventuali prosecuzioni, oltre detto limite, potranno avvenire solo su unanime decisione dei presenti Qualora per mancanza di tempo non siano stati esaminati tutti i punti all O.d.G., gli argomenti rimasti faranno parte di una successiva riunione che sarà indicata dal Consiglio stesso prima del termine della seduta. L aggiornamento dovrà avvenire entro sette giorni dalla data dell ultima seduta. In questo caso si prescinde dalla convocazione scritta, rimanendo l obbligo di informare i consiglieri assenti. 6

8 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015 Art Luogo delle riunioni 12.1 Di regola, il Consiglio di Istituto si riunisce presso la sede dell Istituto; tuttavia, in casi particolari o eccezionali, esso può essere convocato anche presso altra sede, purché tale decisione sia motivata dal Presidente in apertura di seduta. Art Apertura e validità della seduta 13.1 La seduta si apre all ora indicata nell avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti appena raggiunto il numero legale di cui al 2^ comma dell art 28 del D.P.R. n 416. Art Approvazione verbale della seduta precedente 14.1 Accertata la presenza del numero legale di cui al precedente art. 13, il Presidente dichiara aperta la seduta, la quale ha regolarmente inizio con l approvazione del Verbale della seduta precedente. Art Ordine di discussione degli argomenti 15.1 E dovere del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all.o.d.g. nelle successione in cui sono stati indicati nell avviso di convocazione L ordine di trattazione degli argomenti medesimi può tuttavia essere modificato, su proposta del Presidente o di uno dei Consiglieri presenti, previa approvazione del Consiglio. Art.16 - Mozione d'ordine 16.1 Prima della discussione di un argomento all O.d.G., ogni membro del Consiglio può presentare una mozione d ordine per il non svolgimento della predetta discussione questione pregiudiziale, oppure perché la discussione dell argomento stesso sia rinviata questione sospensiva ; la questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione La mozione d ordine può essere avanzata anche per qualsiasi altra causa motivata (osservanza del Regolamento, aggiornamento della seduta, etc.) La mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione nel momento in atto. Su di essa possono parlare un membro del Consiglio a favore e uno contro per non più di cinque minuti ciascuno Sull accoglimento o meno della mozione stessa si pronuncia quindi il Consiglio con votazione palese. Art Diritto d'intervento 17.1 Tutti i membri del Consiglio, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l ordine di iscrizione e per il tempo necessario, sugli argomenti in discussione. Anche il Presidente è soggetto a tale norma, ma ha tuttavia facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente o quando si contravvenga alle norme del presente regolamento Il Dirigente Scolastico dell Istituto ha diritto, e dovere, quando ne sia espressamente richiesto, di fornire i chiarimenti necessari su tutte le questioni in discussione. 7

9 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015] Art Richieste, proposte e pareri di altri organi della scuola 18.1 Sugli argomenti all O.d.G., gli altri Organi Collegiali dell Istituto, gli organismi dello stesso legalmente e ufficialmente costituiti, il personale non docente e le assemblee dei genitori hanno diritto di far pervenire al Consiglio d Istituto, per iscritto e tramite la Giunta Esecutiva che ne curerà in via preliminare l istruttoria e la successiva iscrizione all O.d.G., richieste, proposte e pareri, sempre che tali istanze rappresentino la volontà di almeno la maggioranza dell Organo o del personale interessato. Solo nel rispetto di tale procedura, le predette richieste, proposte e pareri potranno essere presi in considerazione, prima dalla Giunta Esecutiva e quindi dal Consiglio di Istituto in sede di discussione di O. d. G. Art Consultazioni di esperti e rappresentanti 19.1 Oltre agli specialisti di cui al quinto comma dell art. 5 del D.P.R. n 416, il Consiglio di Istituto, con motivata deliberazione, può decidere di invitare alle riunioni del Consiglio stesso, a titolo consultivo, anche altri esperti qualificati in particolari materie, nonché rappresentanti ufficiali di Enti, Associazioni e Organizzazioni, locali o periferiche, legalmente costituite e riconosciute. Tale partecipazione è tuttavia limitata all ambito della discussione di un determinato argomento all O.d.G. e solo per il tempo strettamente indispensabile per la consultazione. Art.20 - Adempimenti del Consiglio 20.1 Entro il termine delle lezioni di ogni anno, Il Consiglio di Istituto indica i criteri generali di cui al terzo comma dell art. 6 del D.P.R. n 416; entro il 15 novembre di ogni anno, e comunque quando si dia luogo al rinnovo del Consiglio stesso, prima dell insediamento del nuovo Organo, approva la relazione di cui al penultimo comma del succitato art. 6 del D.P.R. n 416, la quale sottoscritta dai Presidenti del Consiglio e della Giunta Esecutiva sarà inviata al Provveditore agli Studi e al Consiglio Scolastico Provinciale entro il successivo 30 Novembre. Art.21 - Decadenza per dimissioni o sfiducia 21.1 Oltre i casi previsti dalla legge, il Presidente e il vice Presidente del Consiglio d Istituto, nonché i membri elettivi della Giunta Esecutiva, decadono dall incarico in seguito a dimissioni o per sfiducia espressa dal Consiglio. I membri elettivi del Consiglio d Istituto decadono dal mandato o per casi previsti dalla legge o per dimissioni Le eventuali dimissioni di membri elettivi dei due predetti Organi, motivate e inoltrate per iscritto al Consiglio d Istituto, devono essere poste in discussione e il Consiglio deve pronunciarsi, con apposita votazione, sull accoglimento o meno delle dimissioni medesime La mozione di sfiducia può essere avanzata nei confronti del Presidente e del vice Presidente del Consiglio di Istituto, nonché dei membri elettivi della Giunta Esecutiva, per iniziativa scritta e motivata di almeno un terzo dei membri del Consiglio medesimo La mozione di sfiducia deve essere posta in discussione a cura della Presidenza del Consiglio e quest ultimo deve pronunciarsi, con apposita votazione, sull accoglimento o meno della mozione stessa. Art.22 - Modalità per le votazioni 8

10 Regolamento d istituto [17 dicembre Le votazioni sono indette dalla presidenza del Consiglio e al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per mozione d ordine. Immediatamente prima che il Presidente indica la votazione, è tuttavia ammessa la dichiarazione di voto, la quale deve essere espressa in modo succinto e, comunque, non occupare più di un minuto di tempo. Se richiesto dall interessato, la dichiarazione di voto deve essere iscritta in sintesi a verbale, a cura del Segretario. Art.23 - Espressioni del voto 23.1 L espressione del voto, fatte salve diverse disposizioni in merito, è palese e si manifesta, di regola, per alzata di mano Su richiesta di uno dei membri del Consiglio, la votazione può anche avvenire per appello nominale con una delle seguenti dichiarazioni: SI, NO, astenuto Ogni proposta si intende approvata quando sia stata votata favorevolmente dalla maggioranza assoluta dei votanti. Gli astenuti sono conteggiati fra i votanti. In caso di parità, prevale il voto del presidente, sempre che lo stesso non figuri tra gli astenuti; in caso contrario la proposta si intenderà approvata solo se avrà conseguito il voto favorevole della maggioranza assoluta dei votanti. Art Processo verbale 24.1 I verbali della seduta del Consiglio di Istituto numerati progressivamente nell ambito di ciascun anno scolastico sono redatti su un apposito registro (anche con videoscrittura) a pagine numerate, timbrate e firmate dal Presidente per vidimazione e deve essere depositato nell Ufficio della Dirigenza entro cinque giorni. Il processo verbale deve riportare: a. La data (giorno, mese e anno da scrivere in lettere) b. Ora di inizio e fine riunione c. Luogo della riunione d. Chi assume la presidenza e. Chi assume le funzioni di segretario f. L avvenuta verifica del numero legale dei presenti g. I nominativi con relativa qualifica (docente, non docente, genitore, dirigente scolastico, etc.) dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no) h. La relazione più o meno ampia, a seconda dell importanza della materia trattata e della discussione che l ha accompagnata. In questa fase il segretario tiene nota anche dei membri che si assentano e di coloro che sopraggiungono per accertare l esistenza del quorum richiesto per la validità dell adunanza i. L esito delle votazioni ( numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei favorevoli, contrari e nulli; numero delle schede bianche o degli astenuti; se la proposta sia stata approvata o no) e il sistema di votazione palese seguito ( per alzata di mano, per appello nominale, per alzata o seduta, etc.) o se si è votato a scheda segreta nei casi in cui la legge prescriva la forma di votazione Ciascun membro del Consiglio di Istituto ha diritto di far iscrivere a verbale una propria dichiarazione in merito ai singoli punti dell ordine del giorno nonché le motivazioni del proprio voto. 9

11 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015] Art Pubblicità degli atti 25.1 Fatte salve altre successive disposizioni di legge, la pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto è quella disciplinata dall art. 27 del D.P.R. n 416. Essa avviene mediante affissione all albo dell Istituto Comprensivo di un estratto del processo verbale firmato dal Segretario dell Istituto e contenente in sintesi, oltre alle indicazioni di rito, le deliberazioni e i criteri adottati nella seduta. Di tale estratto, vengono redatte tante copie quanti sono i plessi aggregati e consegnate ai responsabili di plesso che provvederanno all affissione all albo delle singole scuole Il Dirigente dispone l affissione immediata delle copie dell estratto predetto, previa attestazione in calce della data di pubblicazione all albo d Istituto L affissione del documento all albo avviene entro il termine di giorni otto dalla relativa seduta. Il documento rimane affisso per un periodo non inferiore a giorni quindici Il personale docente, non docente ed i genitori degli alunni dell Istituto, a proprie spese e limitatamente al periodo di affissione indicato al precedente comma, hanno diritto di ottenere dall Ufficio Amministrativo dell Istituto copia degli atti pubblicati, nonché di prendere visione dei documenti preparatori e del relativo processo verbale In presenza di particolari e importanti deliberazioni, il Consiglio di Istituto può decidere, di volta in volta, che copia dell estratto di cui sopra venga recapitata, entro dieci giorni dalla seduta a ciascuno dei membri in carica del Consiglio medesimo. Giunta esecutiva Art.26 - Elezioni 26.1 Le elezioni per la costituzione della Giunta Esecutiva, di cui agli art. 5 e 6 del D.P.R. 31/05/1974 n 416, si svolgono con votazione segreta distintamente per ciascuna componente (docente, non docente, genitori) Ai fini dell elezione, è necessario in sede di 1^ votazione il voto favorevole della maggioranza assoluta dei votanti A parità di voti è èletto il più anziano di età. Art Presidente 27.1 La giunta Esecutiva è presieduta dal Dirigente Scolastico dell Istituto Comprensivo. In caso di assenza o impedimento del Dirigente medesimo, la Giunta è presieduta previo avviso verbale all interessato dal Docente Collaboratore del Dirigente Scolastico con funzioni vicarie. Art Segretario 28.1 Il Direttore dei servizi Generali e Amministrativi dell Istituto Comprensivo svolge le funzioni di Segretario della Giunta Oltre ai compiti di cui all art. 5 del D.P.R. 31/05/1974, n 420, egli collabora con il Presidente per tutto ciò che attiene al regolare e ordinato funzionamento della Giunta Esecutiva; redige il processo verbale di ogni seduta e firma, con il Presidente il Verbale medesimo e ogni altro atto della Giunta. Art Compiti 10

12 Regolamento d istituto [17 dicembre In generale, la Giunta Esecutiva svolge compiti preparatori (istruttorie, formazione dell O.d.G.) per lavori e deliberazioni del Consiglio d Istituto, in particolare, propone il programma annuale dal Dirigente Scolastico, con l allegata relazione illustrativa; cura la preparazione degli atti di competenza da proporre all approvazione del Consiglio di Istituto e l esecuzione delle delibere del Consiglio stesso Secondo quanto previsto dall art. 6 della Legge 11 ottobre 1977 n 748, la Giunta Esecutiva ha competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni che il regolamento di disciplina R.D. 4/05/1925 n 653 attribuiva al Collegio dei Docenti. Le deliberazioni sono adottate su proposta del rispettivo Consiglio di Classe. Art Decisioni di carattere urgente 30.1 La Giunta Esecutiva non ha, di regola, potere deliberante nelle materie di competenza del Consiglio d Istituto; tuttavia, essa può adottare decisioni di carattere urgente e straordinario in caso di necessità impellenti, che dovranno essere comunque portate al più presto a ratifica del Consiglio d Istituto. Art Diritto di documentazione dei membri 31.1 Ciascun membro della Giunta ha diritto di prendere visione e, a sue spese, di avere copia degli atti relativi all attività di competenza della Giunta medesima; ha pure diritto di avere dall Ufficio di Segreteria dell Istituto tutte le informazioni necessarie per il miglior esercizio della propria funzione. Art Convocazione 32.1 La convocazione della Giunta spetta al Presidente. Essa deve inoltre essere convocata dal Presidente stesso quando ne faccia richiesta scritta e motivata almeno un terzo dei suoi componenti Di norma, la Giunta è convocata con almeno tre giorni di anticipo rispetto a quello della seduta, a mezzo di avviso scritto riportante le stesse indicazioni di cui all art. 8 ultimo comma del presente Regolamento. Ove lo richiedano urgenti necessità dell Istituto, la Giunta può essere convocata d urgenza e con qualsiasi mezzo (verbalmente, per telefono a tutti i componenti) e si riunisce appena possibile. Art Riunioni e sede 33.1 La Giunta Esecutiva si riunisce, di regola, prima di ogni seduta del Consiglio di Istituto, ma può altresì essere convocata ogni qualvolta le necessità dell Istituto lo richiedano Le sedute di Giunta si svolgono presso la Sede dell Istituto; tuttavia, in casi particolari o eccezionali, essa può essere convocata presso altra idonea sede. Art Validità della seduta 34.1 La seduta della Giunta è valida se sono presenti i componenti in numero corrispondente almeno alla metà più uno di quelli in carica. Art Votazioni e deliberazioni 35.1 Per quanto attiene all espressione di voto, valgono le norme di cui al 1 e 2 comma dell art 26 del presente Regolamento. Art Processo verbale 11

13 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015] 36.1 Di ogni riunione della Giunta Esecutiva deve essere redatto, entro cinque giorni dalla seduta, il processo verbale su un apposito registro Circa le modalità, si fa riferimento a quelle indicate nei commi dell art. 24 del presente Regolamento Il processo verbale si intende approvato seduta stante, se non vengono mosse obiezioni da parte dei presenti alla seduta. Collegio dei docenti Art Norma di rinvio 37.1 Per quanto riguarda la composizione, le competenze, i poteri ed il funzionamento generale del Collegio dei Docenti valgono le norme di cui all intero art. 4 del D.P.R. 31/05/1974, n 416 e successive modificazioni e integrazioni in merito. Art Modalità per la convocazione 38.1 Il Collegio dei Docenti è convocato dal Dirigente dell Istituto, e da questi presieduto, secondo il Piano delle attività annuali approvato dal Collegio dei Docenti e apposto all Albo di ogni plesso, a disposizione degli interessati per presa visione. Qualora la convocazione non sia prevista da detto Piano la convocazione avverrà con le seguenti modalità: a.durante il periodo delle lezioni e degli esami con avviso scritto recante l indicazione degli argomenti posti all O.d.G., dell orario di inizio e della durata (di norma non superiore alle tre ore) e depositato presso ogni sede di plesso a disposizione degli interessati, obbligati a firmarlo, almeno cinque giorni prima rispetto a quello della seduta. b. in ogni altro periodo dell anno scolastico (vacanze natalizie, pasquali ed estive) a mezzo di avviso scritto inviato a domicilio; c. in casi eccezionali od urgenti con qualunque mezzo possibile (per telefono, per iscritto, tramite i responsabili di plesso ) con almeno ventiquattro ore di anticipo rispetto all ora di inizio della seduta Nel caso di convocazione richiesta da almeno un terzo dei suoi componenti, la richiesta medesima deve essere estesa per iscritto, motivata, datata e firmata dagli interessati. Art Presidenza del "docente con funzioni vicarie" 39.1 In caso di assenza o di impedimento del Dirigente dell Istituto, il Collegio dei Docenti è presieduto dal docente collaboratore del Dirigente con funzioni vicarie, di cui all art. 4, lett. g) del D.P.R. n 416. Art Ordine del giorno e sede delle riunioni L ordine del giorno delle sedute è predisposto dal Dirigente Scolastico. Esso terrà conto, tra l altro, anche dei vari adempimenti, fissati dalla legge e dalle altre norme in vigore, che devono essere assolti dal Collegio all atto del suo insediamento e durante il corso dell anno scolastico. 12

14 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015 Le riunioni del Collegio dei Docenti si svolgono, di regola, presso la sede dell Istituto. La partecipazione alle riunioni predette è obbligatoria per tutti i docenti in servizio e le eventuali assenze devono essere giustificate nei termini e nei modi prescritti dalla normativa vigente. Art Carattere delle sedute e validità delle stesse Le sedute del Collegio dei Docenti sono ordinarie e straordinarie. Sono ordinarie quelle stabilite dalla legge e dalle altre norme in vigore; sono straordinarie tutte le altre. Le sedute predette sono valide a tutti gli effetti se è presente almeno la metà più uno dei componenti in carica del Collegio stesso. Art Svolgimento delle sedute 42.1 Fatte salve altre norme specifiche e particolari in merito, per lo svolgimento delle sedute del Collegio dei Docenti sono valide le norme di cui agli artt. 13, 15, 16, 17 del presente Regolamento Art Elezioni interne 43.1 Sempre che altre norme non dispongano diversamente, nel caso di elezioni interne è richiesto ai fini dell elezione stessa il conseguimento di almeno un terzo dei voti validamente espressi.. Le schede bianche e quelle nulle non vengono computate Nel caso che, per uno o più dei candidati, tale quorum non venga raggiunto in sede di prima votazione, quest ultima dovrà essere ripetuta e sarà allora valido, per l elezione, il maggior numero di voti conseguiti A parità di voti, è o sono eletti i più anziani di età. Art Commissioni di lavoro e/o di studio Il Collegio dei Docenti, al fine di poter meglio adempiere ai compiti ad esso affidati dalla Legge e dalle altre norme in vigore, ha facoltà di nominare nel proprio seno speciali commissioni di lavoro e/o di studio, le quali operano incentivate. Art Presidenza e compiti delle commissioni 45.1 Le Commissioni di lavoro e/o di studio possono essere coordinate dal Presidente del Collegio o da un membro da lui delegato. Esse, salvo diversa deliberazione del Collegio stesso, non hanno, di regola, potere decisionale e svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dal Collegio medesimo, al quale sono tenute a riferire a mezzo del proprio coordinatore-referente, in merito al lavoro svolto e alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine fissato. 13 Art Votazioni e deliberazioni

15 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015] 46.1 Circa le modalità da seguire per l espressione del voto e conseguente approvazione o meno delle singole proposte avanzate nel corso della discussione degli argomenti all O.d.G., sono valide, ove non disposto altrimenti, le norme dettate dagli artt. 22 e 23 precedenti. Art Segretario e processo verbale 47.1 Il Segretario del Collegio è designato dal Dirigente Scolastico ed ha il compito di redigere il Processo Verbale di ogni seduta 47.2 Nel caso di suo impedimento le funzioni di Segretario saranno, provvisoriamente, attribuite ad altro docente Il Processo Verbale deve essere redatto, entro cinque giorni dalla seduta, su di un apposito registro e secondo le modalità indicate nei tre commi dell art. 24 del presente Regolamento Il Verbale di ogni seduta deve essere sottoscritto dal Segretario e dal Dirigente Scolastico e si intende approvato seduta stante o nella successiva riunione sempre che non vengano mosse obiezioni da parte dei presenti alla seduta stessa Il Dirigente può attribuire funzioni di segretario ad altro docente non coincidente con la figura del vicario. Consigli di classe / interclasse / intersezione Art Norma di rinvio 48.1 Per la composizione, le competenze, i poteri e il funzionamento generale dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione si fa riferimento alle norme del D.P.R. 31/05/1974, n 416 e successive modificazioni e integrazioni in merito. Art Convocazione e presidenza 49.1 I Consigli di Intersezione (Sc. Dell Infanzia), Interclasse (Sc. Primaria) e di classe (Sc. Sec. di I gr.) sono convocati secondo le modalità previste dal Piano Annuale delle Attività funzionali all insegnamento approvato dal Collegio dei Docenti Possono essere convocate sedute straordinarie dei Consigli per particolari esigenze e urgenze con le stesse modalità previste dal precedente art La presidenza dei consigli di Intersezione/Interclasse viene assunta di norma dal Dirigente Scolastico o da un docente all uopo delegato I Consigli di classe della scuola secondaria di I grado sono presieduti di norma dal Dirigente Scolastico. In sua assenza dal coordinatore di classe o da altro docente all uopo delegato con conferimento di delega scritta. Art Modalità per la convocazione 50.1 A seconda dei casi o delle necessità, i Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione possono essere convocati o singolarmente, o per corsi, o per classi parallele, oppure anche collegialmente Per la convocazione si osservano le norme che seguono: a. per la convocazione Docenti: le norme previste dal precedente articolo 38; b. per la componente Genitori: a mezzo di avviso scritto a domicilio, recapitato con ogni idoneo mezzo (posta, alunni, ecc ) ed emanato in conformità a quanto indicato nel 2 comma dell art. 38 succitato. 14

16 Regolamento d istituto [17 dicembre In casi eccezionali o urgenti, anche la componente Genitori è convocata con le stesse modalità previste per i Docenti. Art Ordine del giorno e sede delle riunioni 51.1 Fatta eccezione per il caso di seduta straordinaria di cui ai successivi artt. 52 e 53, l O.d.G. di ciascuna seduta dei Consigli è predisposto, in via normale, dal Dirigente dell Istituto, sentito eventualmente il parere dei coordinatori e responsabili di plesso Tali riunioni si svolgono, di regola presso la Sede della scuola / sezione / plesso La partecipazione alle riunioni predette è obbligatoria per i Docenti dei rispettivi Consigli. Art Riunioni con la componente genitori 52.1 Ciascun Consiglio di Classe della Scuola Secondaria di I Grado con la partecipazione della componente Genitori, si riunisce, in seduta ordinaria, almeno tre volte nell anno scolastico e, possibilmente all inizio di ogni trimestre o quadrimestre Esso, peraltro, può essere convocato, in seduta straordinaria, in qualsiasi altro momento su iniziativa del Dirigente Scolastico o in seguito a richiesta scritta, motivata, datata e firmata dalla maggioranza dei suoi membri componenti. Art Riunioni con la sola presenza dei docenti 53.1 Ciascun Consiglio di Classe / Interclasse / Intersezione con la sola presenza dei Docenti, si riunisce, in seduta ordinaria, per l attuazione delle competenze di cui ai commi 4 e 5 dell art. 3 del D.P.R. n 416 integrati da quanto previsto dall art. 6 della Legge 11/10/1977 n 748 in materia di provvedimenti disciplinari a carico degli alunni Esso può essere convocato, in seduta straordinaria, per qualsiasi altra circostanza, su iniziativa de Dirigente scolastico o in seguito a richiesta scritta, motivata e firmata, dai docenti componenti il Consiglio medesimo. Art Validità delle sedute 54.1 Per la validità delle sedute di ciascun Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione è richiesta la presenza di almeno la maggioranza dei suoi membri componenti per le riunioni di cui al precedente art. 53; dei soli Docenti, per riunioni previste dall art. 53 precedente Per le sedute riservate ai soli Docenti e relative alla valutazione periodica e finale (scrutini) degli alunni di cui al 5 comma dell art. 3 del D.P.R. n 416, la validità delle sedute stesse è condizionata dalla presenza di tutti i Docenti del Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione. 15 Art Svolgimento delle sedute, votazioni e deliberazioni 55.1 Per lo svolgimento delle sedute di ciascun Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione fatte salve altre norme in merito si applicano quelle dettate dagli artt. 13, 15, 16 e 17 precedenti.

17 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015] 55.2 Per l espressione del voto e la conseguente approvazione o meno delle proposte emerse in sede di discussione dell ordine del giorno sono valide, salvo diverse disposizioni in merito, quelle previste dagli artt. 22 e 23 del presente Regolamento. Art Segretari e verbali 56.1 I Segretari dei singoli Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione sono designati dal Dirigente Scolastico o dal Docente Delegato alla presidenza di ciascun Consiglio Essi hanno il compito di redigere il Processo Verbale di ogni seduta del rispettivo Consiglio 56.3 Circa i tempi, le modalità di redazione e di approvazione di ogni Verbale, che deve essere sottoscritto dal Segretario e dal Presidente della seduta, (Dirigente o suo delegato), si fa riferimento alle norme di cui al 4 e 5 comma del precedente art. 47 Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti Art Norma di rinvio 57.1 Per la composizione, le competenze, i poteri e il funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli Insegnanti si fa riferimento alle norme di cui all intero art. 8 del D.P.R. 31/05/1974 n. 416, al 4 comma dell art. 58 e al successivo art. 66 del D.P.R. 31/05/1974, n. 417, nonché alle successive modificazioni e integrazioni in merito. Art Compiti del comitato 58.1 Il Comitato per la valutazione del servizio degli Insegnanti, eletto dal Collegio dei Docenti nel suo seno, si riunisce per lo svolgimento dei seguenti compiti: a. per la valutazione del servizio richiesta dai singoli interessati a norma dell art. 66 del D.P.R. n. 417; b. alla conclusione dell anno prescritto, per la valutazione del periodo di prova degli Insegnanti, ai sensi dell art. 58, 4 comma del D.P.R. n. 417 c. ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Art Validità delle sedute 59.1 Fatte salve diverse disposizioni in merito, per la validità delle sedute del Comitato predetto è indispensabile la presenza di tutti i membri effettivi componenti il Comitato stesso In difetto di tale presenza subentrano i componenti supplenti. Art Modalità per la convocazione 60.1 Il Comitato di valutazione è convocato dal Dirigente dell Istituto al quale spetta la predisposizione dell O.d.G 60.2 Di regola, la convocazione avviene mediante avviso scritto e recapitato, con qualunque mezzo, a tutti i membri componenti, effettivi o supplenti, secondo i casi previsti, almeno tre giorni prima di quello della seduta. 16

18 Regolamento d istituto [17 dicembre In casi eccezionali o urgenti esso è convocato con ogni possibile mezzo (verbalmente, per telefono, ecc.) ma con almeno 24 ore di anticipo rispetto a quella di inizio della seduta L avviso scritto di convocazione deve riportare tutte le indicazioni di cui all ultimo comma del precedente art. 8, con esclusione delle varie ed eventuali Art Svolgimento delle sedute e votazione 61.1 Per lo svolgimento delle sedute sono valide le norme di cui agli artt. 13, 15, 16, 17, precedenti Per le votazioni, fatte salve diverse disposizioni in merito, si applicano le norme dell art. 22 e quelle dell art. 23 ultimo comma del presente Regolamento Qualora il Comitato stesso, tuttavia, decida autonomamente e all unanimità di procedere con votazione palese si applicano le norme di cui al 3 comma dell art. 23 succitato. Art Segretario e processo verbale 62.1 Il Segretario ha il compito di redigere il processo verbale delle riunioni; per la stesura, firma e approvazione sono valide le norme indicate nel 4 e 5 comma dell art. 47 precedente. Norme interne Art Diritto allo studio 63.1 L Istituto Comprensivo Statale Abate Antonio Racioppi di Spinoso, avvalendosi dell apporto delle competenze professionali, nonché delle sollecitazioni educative offerte dalla famiglia, dall ambiente sociale e dalle Istituzioni, si impegna ad offrire un servizio educativo e didattico di qualità che consenta ad ogni alunno di affrontare in modo positivo le esperienze e in particolare i problemi del vivere quotidiano e del responsabile inserimento nella vita familiare, sociale e civile 63.2 Si impegna, inoltre ad assicurare un ambiente favorevole alla crescita integrale degli alunni con l ausilio di: offerte formative ed attività aggiuntive ed integrative; iniziative di sostegno e di recupero Art Norme generali 64.1 Al fine di realizzare la partecipazione alla gestione democratica della scuola, dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica, l Istituto, fatte salve le competenze attribuite al Dirigente Scolastico dalla normativa, è governato dagli Organi Collegiali Detti Organi Collegiali deliberano su tutti gli aspetti didattici, culturali, organizzativi ed amministrativi, ciascuno nell ambito delle proprie competenze. 17

19 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015] Art Iscrizione degli alunni 65.1 Le iscrizioni degli alunni si effettuano ogni anno a cura della segreteria, entro i termini stabiliti dalle disposizioni ministeriali Per ragioni di opportunità, il servizio può essere effettuato presso la sede degli altri plessi, avvalendosi della collaborazione dei docenti responsabili di plesso con l osservanza di un orario che sarà comunicato in tempo utile alle famiglie Le iscrizioni successive alle classi prime avvengono d ufficio e ne rimangono invariate le formazioni precedenti Le iscrizioni alla classe prima della scuola primaria vanno richieste dai responsabili dell obbligo scolastico, i quali hanno diritto di scelta del plesso e devono compilare, firmandolo, l apposito modulo di domanda fornito dalla scuola 65.5 Le famiglie, all atto delle iscrizioni, possono esprimersi per la scelta del solo orario obbligatorio o dell orario obbligatorio integrato con quello facoltativo e opzionale, nonché del tempo eventualmente dedicato alla mensa e al dopo mensa. Art Formazione delle classi e modalità di trasferimento alunni 66.1 Per la formazione delle classi, fatta salva la competenza del Dirigente Scolastico, si osservano i criteri stabiliti in sede di Collegio dei Docenti e comunque: a. per gli alunni svantaggiati si favorirà, ove richiesto, l inserimento nella classe che registra presenza di compagni già conosciuti e con i quali hanno stabilito rapporti positivi; b. il cambio di residenza o di domicilio giustifica il trasferimento dell alunno in altro plesso; c. negli altri casi il trasferimento nel corso dell anno scolastico è valutato dal Dirigente Scolastico. d. per la formazione delle sezioni di scuola dell Infanzia valgono i seguenti criteri: 1. conferme nelle stesse sezioni del precedente anno scolastico; 2. inserimento di nuovi iscritti in modo da rendere le sezioni omogenee per età ed equilibrate per entrambi i sessi Per il trasferimento degli alunni ad altri plessi o ad altro Istituto si fa riferimento alla normativa vigente e alle competenze del Dirigente Scolastico. Art Assegnazione dei docenti alle classi/sezioni 67.1 Nel rispetto delle attribuzioni e competenze proprie del capo d Istituto, per l assegnazione dei docenti alle classi/sezioni, sia all inizio dell anno scolastico e sia nel caso di possibili variazioni del numero delle classi/sezioni già avviate dovute a sdoppiamento o soppressione, si terrà conto dei principi sotto enunciati, in ordine di priorità: a. i docenti che fruiscono della L. 104/1992; b. assicurazione, fin dove è possibile, della continuità; c. la continuità non è elemento ostativo, in caso di richiesta volontaria di assegnazione ad altro plesso da parte dell insegnante; d. non assegnare, possibilmente, allo stesso docente con un rapporto di parentela entro il terzo grado o comunque coniugi, fratelli e affini; 18

20 Regolamento d istituto [17 dicembre 2015 e. assegnare alle classi/sezioni inserite in un progetto sperimentale prioritariamente docenti dichiaratisi disponibili; f. assicurare in linea di massima una rotazione negli ambiti e nei campi disciplinari; g. in caso di concorrenza, l assegnazione sarà disposta sulla base della graduatoria formulata in base alla tabella di valutazione dei titoli ai fini delle utilizzazioni del personale docente. I docenti Art Norme generali riguardanti il servizio e la vigilanza degli alunni 68.1 Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all orario di servizio stabilito dal piano di attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte le ulteriori attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione documentazione necessarie all efficace svolgimento dei processi formativi. A tal fine gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali all insegnamento stesso Ai docenti che operano nelle scuole il cui orario di lezione è articolato su sei giorni settimanali è data la facoltà, in fase di predisposizione d orario, di chiedere la giornata libera infrasettimanale. Resta evidente che la concessione della stessa è subordinata alla compatibilità con le esigenze di servizio (orario settimanale delle lezioni) Il docente della prima ora di attività accoglierà gli alunni al loro arrivo in classe Il docente della prima ora giustificherà le assenze degli alunni controllando che non ci siano contraffazioni I responsabili di plesso segnaleranno presso l ufficio di Dirigenza i casi di assenze numerose e/o periodiche a loro comunicate dai docenti delle classi Ciascun docente non consentirà l uscita di più di un alunno per volta per i bagni e solo (eccetto casi di assoluta necessità) dopo la seconda ora di attività. Durante l intervallo, gli alunni della scuola primaria possono uscire nei corridoi. Ciascun docente, durante gli intervalli delle lezioni, avrà la responsabilità di vigilare sul corretto comportamento dei propri alunni adottando tutte le misure che egli riterrà necessarie In spirito di collaborazione, ciascun docente vigilerà sul comportamento degli alunni anche non appartenenti alla propria classe segnalando al capo d Istituto i casi di indisciplina Alla fine delle lezioni ogni docente accompagnerà gli alunni fino all'ingresso dell'edificio dove essi troveranno un bidello che li accompagnerà al cancello, per evitare che si possano verificare incidenti durante il percorso. In caso di suo impedimento, la classe sarà accompagnata da altro docente o collaboratore scolastico Il docente che, per urgente o grave motivo o per ragioni di servizio, dovesse allontanarsi dalla classe è tenuto a chiamare il personale ausiliario per la vigilanza I permessi brevi nonché i permessi per motivi di famiglia, esami, ecc., previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro sono, a seguito di domanda, richiesti al capo d Istituto e da lui autorizzati. I permessi brevi, su disposizione del Dirigente Scolastico, potranno essere richiesti ai responsabili di plesso che, entro due mesi, provvederanno a far recuperare le ore ai docenti. Art Doveri specifici dei docenti 69.1 Ogni docente terrà costantemente aggiornato in ogni sua parte il registro personale, il registro di classe, l agenda di classe Ogni docente avrà cura di far visionare agli alunni gli elaborati entro 15 giorni dal loro svolgimento. 19

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