Risoluzione del Parlamento europeo sul futuro finanziamento delle Scuole europee (2002/2083 (INI))

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1 P5_TA-PROV(2002)0605 Finanziamento futuro delle scuole europee Risoluzione del Parlamento europeo sul futuro finanziamento delle Scuole europee (2002/2083 (INI)) Il Parlamento europeo, visto l articolo 272 del trattato CE, vista la convenzione recante Statuto delle Scuole europee 1, vista la raccomandazione del Consiglio, del 5 marzo 2002 sullo scarico da dare alla Commissione per l esecuzione del bilancio generale, per l esercizio finanziario 2000 (CONS(2000)01649) 2, vista la relazione della Corte dei conti sui conti delle Scuole europee per l esercizio finanziario conclusosi il 31 dicembre , vista la relazione speciale n. 5/2000 della Corte dei conti relativa alle spese immobiliari della Corte di giustizia (edifici annessi Erasmus, Thomas More e Annesso C), corredata delle risposte della Corte di giustizia 4, visto il documento di lavoro della commissione per i bilanci sulle Scuole europee del 7 giugno , visto il documento di lavoro della commissione per i bilanci sul futuro finanziamento delle Scuole europee del 1 febbraio , visto l articolo 163 del suo regolamento, visti la relazione della commissione per i bilanci e il parere della commissione per la cultura, la gioventù, l istruzione, i mezzi d informazione e lo sport (A5-0395/2002), A. considerando che, sulla base della vigente convenzione recante Statuto delle Scuole europee, il sistema di tali Scuole costituisce un sistema sui generis con il quale si realizza una forma di cooperazione tra gli Stati membri nonché tra gli Stati membri e le Comunità europee, B. considerando che i seguenti fatti e sviluppi costringono l autorità di bilancio ad esaminare il futuro finanziamento delle Scuole europee: l apertura di due nuove Scuole europee (Alicante e Francoforte); 1 GU L 212 del , pag Capitolo 7, paragrafo D GU C 109 del , pag PE PE A5-0395/ Relatore: Herbert Bösch 09/12/2002/ 1

2 il ritiro, nel 2000, di tutto il personale di ruolo della Commissione dall impresa comune JET a Culham; l ampio differenziale di situazioni per quanto riguarda il numero di allievi di diverse categorie nei vari Stati membri e i costi per allievo esistente tra le varie Scuole; il sistema di bilancio con sovvenzioni perequative senza che l autorità di bilancio abbia alcuna influenza sui costi delle Scuole europee; la creazione di nuove agenzie dell Unione e la loro ubicazione in vari Stati membri; l imminente allargamento dell Unione, C. considerando che la vigente convenzione che definisce lo statuto delle Scuole europee stipula che lo scopo di tali Scuole è quello di educare insieme i figli del personale delle Comunità europee, al fine di sostenere il buon funzionamento delle Istituzioni europee, D. considerando che tutta una serie di supposizioni su cui si basa la ragion d essere delle Scuole deve essere riesaminata, E. considerando che l attuale sistema di finanziamento delle Scuole europee deve essere riesaminato alla luce dei summenzionati sviluppi, F. considerando che la presenza di una scuola che rilascia un diploma di maturità europeo costituisce un pregio che consente a una regione di attrarre investimenti da parte di società o enti amministrativi internazionali, G. considerando che il diploma di maturità europeo consente al titolare di presentare domanda di iscrizione a qualsiasi università europea, H. considerando che la creazione di nuove Scuole europee non è prevista alla rubrica 5 delle vigenti prospettive finanziarie, I. considerando che l autorità di bilancio non dispone di informazioni sui costi per le Scuole europee derivanti dall allargamento, J. considerando che le Scuole europee sono le uniche scuole in Europa a offrire l insegnamento nella lingua madre, in tutte le undici lingue comprese quelle meno diffuse, 1. è dell avviso che i crescenti scambi di studenti tra università europee, la globalizzazione dell economia mondiale e l alto valore intrinseco del diploma di maturità europeo giustifichino una più ampia diffusione di quest ultimo; 2. è dell avviso che la ragion d essere delle attuali Scuole europee debba essere riesaminata dal momento che alcune delle scuole più piccole hanno un numero oltremodo limitato di alunni figli del personale di un organismo europeo (tra il 5% e l 11%), tanto che la loro esistenza come conditio sine qua non per il buon funzionamento dell organismo europeo in questione è ormai diventata esagerata, e ritiene che l attuale ragion d essere vada ampliata per tenere conto del valore aggiunto europeo delle Scuole; 2\ 09/12/2002 Relatore: Herbert Bösch - A5-0395/2002

3 3. ritiene tuttavia che il sistema delle Scuole europee contribuisca al rafforzamento della coscienza europea e che pertanto il mantenimento delle attuali Scuole europee o la creazione di nuove costituisca un passo avanti verso l integrazione europea; 4. rileva che le Scuole europee ubicate in luoghi diversi da Bruxelles, Lussemburgo e Monaco hanno un numero limitato di alunni figli del personale di un organismo europeo; ritiene che l importanza delle Scuole europee "per il buon funzionamento delle Istituzioni europee" debba ora essere fatta oggetto di una valutazione indipendente; 5. sottolinea la necessità di adottare misure di transizione adeguate qualora venga chiusa una delle attuali Scuole europee; 6. invita le autorità locali, regionali o nazionali che apprezzano il fatto di avere una Scuola europea a studiare ulteriori modalità di cooperazione e partecipazione a livello pratico e finanziario; 7. insiste sul fatto che occorre concedere più indipendenza alle Scuole europee in modo da consentire loro di intraprendere attività a fini di finanziamento, come ad esempio offrire corsi di lingue, e da migliorare l integrazione delle Scuole stesse nelle regioni in cui esse operano; si pronuncia pertanto a favore di una struttura di bilancio che consenta alle Scuole di ricorrere a tale forma di finanziamento e ciò in base a criteri concordati e obiettivi; 8. ritiene che vada aumentato il numero di rappresentanti della Commissione in seno al Consiglio superiore delle Scuole europee al fine di assicurare una più forte influenza della Comunità nell ambito del processo decisionale delle Scuole; 9. ritiene che il diploma di maturità europeo sia di grande utilità per tutti quei ragazzi i cui genitori abitano all estero per un periodo di tempo determinato; 10. propone di istituire un gruppo di lavoro interistituzionale per sviluppare e valutare opzioni strategiche per le Scuole europee, se necessario sulla base di uno studio indipendente e obiettivo; 11. ricorda tuttavia che l autorità di bilancio delle Comunità europee stabilisce i contributi delle Comunità stesse nell ambito della procedura di bilancio; 12. chiede alla Commissione europea di presentare, entro il 1 marzo 2003, una proposta legislativa la quale indichi le modalità con cui senza contrastare con la Convenzione recante Statuto delle Scuole europee porre fine alla discrepanza esistente tra le disposizioni legislative, a carattere intergovernativo, e le disposizioni di bilancio, che sono in parte a carattere sovranazionale (comunitario); 13. chiede alla Commissione di presentare una proposta per far sì che la sovvenzione erogata alle Scuole europee dal bilancio della Comunità divenga una sovvenzione forfettaria invece che una sovvenzione perequativa; 14. chiede alla Commissione di informare il Parlamento, in modo ufficiale e due volte all anno, degli sviluppi di rilievo in relazione alle Scuole europee; A5-0395/ Relatore: Herbert Bösch 09/12/2002/ 3

4 15. chiede che il Consiglio superiore delle Scuole europee, insieme alla Commissione europea, presenti all autorità di bilancio, entro il 1 marzo 2003, una relazione contenente proposte su come: si possa offrire il diploma di maturità europeo, in modo indipendente dalle attuali Scuole europee, negli Stati membri che lo desiderino, si possano conseguire possibilità di cooperazione tra le Scuole europee esistenti e le scuole primarie e secondarie regionali, oppure si possano trovare altre soluzioni organizzative, si possano finanziare in futuro le Scuole europee esistenti e future (la cui apertura può rendersi necessaria in funzione della creazione di nuove agenzie dell Unione, con particolare riferimento all allargamento), prestando particolare attenzione alla possibilità di aumentare il cofinanziamento da parte di terzi per tutte le Scuole europee e di ottenere contributi mediante attività di finanziamento e l adeguamento della retta scolastica, l allargamento inciderà sullo sviluppo e sul finanziamento futuri delle Scuole europee; 16. invita la Commissione a indire un bando di gara per una valutazione indipendente e obiettiva del sistema delle Scuole europee che tratti: l importanza che riveste per il reclutamento del personale delle Istituzioni europee, i punti di forza, i punti deboli e il valore aggiunto del diploma di maturità europeo per gli studenti che proseguono gli studi a livello universitario, per quelli che non continuano gli studi, e in rapporto al diploma di maturità internazionale; invita inoltre la Commissione a trasmettere questa relazione al Consiglio superiore delle Scuole europee e alle Istituzioni europee; 17. è dell avviso che il Consiglio superiore delle Scuole europee dovrebbe presentare all autorità di bilancio, entro il 15 febbraio 2003, una proposta finanziaria e di bilancio completa per la creazione delle nuove Scuole europee di Alicante e Francoforte; 18. chiede che il Consiglio superiore in futuro richieda l autorizzazione preventiva dell autorità di bilancio per le decisioni che esso intende adottare aventi notevoli implicazioni pluriennali per il bilancio dell Unione; 19. invita il Consiglio superiore a rivedere i criteri da esso stesso stabiliti per la chiusura delle Scuole esistenti, tenendo conto delle alternative disponibili e garantendo l esistente diversità linguistica; 20. chiede al Consiglio superiore di abolire la ripartizione degli allievi in tre categorie, dal momento che è discriminatoria; 21. chiede al Consiglio superiore di presentare all autorità di bilancio, entro il 1 marzo 2003, una proposta volta ad allineare maggiormente la retta scolastica (nota col nome francese di minerval ), versata dai genitori degli allievi, al costo reale per allievo; tale retta 4\ 09/12/2002 Relatore: Herbert Bösch - A5-0395/2002

5 dovrebbe essere almeno pari all ammontare del sussidio ricevuto dai funzionari delle Istituzioni dell Unione europea per i figli a carico che frequentano la scuola; 22. ritiene che, alla luce delle precedenti raccomandazioni, possa rendersi necessaria una revisione della convenzione del 1994; 23. chiede che, al momento di decidere in merito alla creazione e all ubicazione di nuove agenzie, il Consiglio e gli Stati membri optino per sedi in cui si trovano già altre istituzioni o organizzazioni internazionali, al fine di agevolare il finanziamento e il funzionamento di un modello futuro di Scuola europea; Aspetti didattici 24. ritiene che le classi della scuola materna ed elementare con un unico insegnante di ruolo debbano essere composte da un numero non superiore all equivalente di 30 alunni; invita il Consiglio superiore delle Scuole europee a far suo questo principio; 25. invita la Commissione ad assicurare, mediante i suoi rappresentanti presso il Consiglio superiore delle Scuole europee, che, per quanto riguarda i bambini con esigenze educative specifiche e gli alunni di lingua madre diversa da quella in cui viene impartita la maggior parte dell insegnamento (lingua I), venga elaborato un coefficiente da applicare in sede di calcolo delle dimensioni delle classi; 26. invita la Commissione ad assicurare, mediante i suoi rappresentanti presso il Consiglio superiore delle Scuole europee, che il Consiglio superiore esamini attivamente l idoneità dei titoli di studio diversi dal diploma di maturità europeo, per il cui conseguimento potrebbero studiare gli alunni con esigenze educative specifiche certificate; 27. invita il Consiglio superiore delle Scuole europee ad assicurare che nessuna delle sue riunioni sia tenuta in una città in cui non sia ubicata una Scuola europea; chiede inoltre che l ordine del giorno delle riunioni del Consiglio superiore contempli di norma l opportunità, per i membri del Consiglio stesso che lo desiderano, di visitare una Scuola europea; 28. invita il Consiglio superiore, ai fini della trasparenza, a rendere pubblicamente accessibili in rete tutti gli ordini del giorno e i verbali non riservati delle sue riunioni; ritiene opportuno che, dal momento in cui entrerà in vigore la revisione della convenzione sulle Scuole europee del 1994, nel caso di votazioni a maggioranza qualificata i verbali riportino altresì la posizione di ciascun membro del Consiglio superiore; 29. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla Corte dei conti, al Consiglio superiore delle Scuole europee nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri. A5-0395/ Relatore: Herbert Bösch 09/12/2002/ 5

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