areti SpA Specifica Tecnica per la fornitura di Dispositivo anticaduta di tipo retrattile Immagine esclusivamente indicativa DAR 18

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1 Specifica Tecnica per la fornitura di Dispositivo anticaduta di tipo retrattile Immagine esclusivamente indicativa DAR 18 Unità Sicurezza e Ambiente Rev. 3 - Elaborato Responsabile dell Unità Ingegneria dei Componenti Il RSPP Ernesto Bigazzi Marcello Colasanti Roberto Bevilacqua Luigi De Rosa Documento validato da Acea SpA - Acquisti e Logistica Documento di proprietà di a Socio Unico

2 Pagina 2/9 Sommario 1 OGGETTO E SCOPO RIFERIMENTI A NORME E UNIFICAZIONI CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEFINIZIONI ELENCO E CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE PROVE DI TIPO Verifica della certificazione CE Esame a vista Verifica dimensionale Prova di funzionalità Prova di bloccaggio dopo condizionamento Prova di resistenza statica Prova delle prestazioni dinamiche Prova di durata Prova di resistenza alla corrosione PROVE DI ACCETTAZIONE Verifica della rispondenza al prototipo omologato Verifica della certificazione CE Esame a vista Verifica dimensionale Prova di funzionalità ISTRUZIONI PER L USO, LA MARCATURA E LA DOCUMENTAZIONE CONFEZIONE E IMBALLAGGIO PRESCRIZIONI PER IL COLLAUDO GARANZIE SMALTIMENTO A FINE VITA OPERATIVA... 9 Documento di proprietà di a Socio Unico

3 Pagina 3/9 1 OGGETTO E SCOPO La presente specifica tecnica ha per oggetto la definizione delle caratteristiche tecniche cui deve rispondere il dispositivo anticaduta di tipo retrattile. Il dispositivo anticaduta di tipo retrattile è destinato a proteggere gli operatori esposti al pericolo di cadute dall alto. Il dispositivo deve essere utilizzato nel sistema arresto caduta, solo congiuntamente all imbracatura di sicurezza. Il punto di ancoraggio del dispositivo anticaduta di tipo retrattile, deve essere situato sopra la posizione dell utilizzatore e secondo quanto prescrive il Costruttore. In mancanza di prescrizioni formulate in altri documenti interni particolari, gli indirizzi contenuti nella presente specifica si applicano a tutte le forniture previste. I riferimenti societari presenti nel testo del presente documento si intendono riferibili e applicabili a tutte le Società del Gruppo. 2 RIFERIMENTI A NORME E UNIFICAZIONI Le leggi e le norme sotto riportate si intendono comprensive di successivi aggiornamenti e varianti, quindi nel testo in vigore al momento della richiesta di fornitura, sempre che tali innovazioni normative non siano in contrasto con la presente specifica. I riferimenti alla medesima normativa, citati nel seguito della presente specifica, sono suscettibili di conseguenti modifiche, in congruità a tali aggiornamenti e varianti. a) Regolamento UE 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/CEE del Consiglio; b) D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 Attuazione dell art. 1 della legge , n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106 Disposizioni integrative e correttive del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ; c) D.Lgs. 475/92 Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale, aggiornato con le modifiche e integrazioni apportate dal D.Lgs. 2 gennaio 1997; d) norma UNI EN 360 Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Dispositivi anticaduta di tipo retrattile ; e) norma UNI EN 362 Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Connettori ; f) norma UNI EN 363 Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute - Sistemi individuali per la protezione contro le cadute ; Documento di proprietà di a Socio Unico

4 Pagina 4/9 g) norma UNI EN 364 Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute dall'alto - Metodi di prova ; h) norma UNI EN 365 Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute dall'alto - requisiti generali per le istruzioni per l uso, la manutenzione, l ispezione periodica, la riparazione, la marcatura e l imballaggio ; i) norma UNI ISO Procedimenti di campionamento nell'ispezione per attributi - Parte 1: Schemi di campionamento indicizzati secondo il limite di qualità accettabile (AQL) nelle ispezioni lotto per lotto. 3 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE Il dispositivo anticaduta retrattile deve essere composto dalle seguenti caratteristiche costruttive: - Progettazione ed ergonomia: il sistema di arresto caduta con dispositivo anticaduta di tipo retrattile, deve essere progettato e costruito in conformità alle Norme UNI EN 360 e UNI EN 363. Le dimensioni di ingombro e la massa del dispositivo retrattile sono in funzione della lunghezza della fune del cordino retrattile, che deve essere specificata in sede di ordinazione. - Materiali e costruzione: il cordino retrattile deve essere costituito da una fune metallica zincata di tipo flessibile e i manicotti metallici dei terminali di materiale metallico duttile. La prova di resistenza statica deve confermare che l estremità interna del cordino retrattile è fissata al dispositivo in modo adeguato. L estremità esterna del cordino retrattile deve essere chiusa a occhiello con pressatura del capo ripiegato della fune; nell occhiello deve essere inserita una redancia per ripartire meglio le sollecitazioni sul connettore inserito. Un fermo di gomma o similare, posto sopra la pressatura della fune dell estremità esterna del cordino retrattile, deve impedire che quest ultimo si incastri, a rientro avvenuto, nel foro di entrata. Il connettore del retrattile, che costituisce l elemento di collegamento o suo componente ai sistemi di posizionamento sul lavoro e arresto caduta, è costituito da un gancio dotato di bloccaggio automatico a molla di tipo elicoidale, in acciaio armonico; esso si deve aprire solo con almeno due movimenti manuali consecutivi intenzionali. I connettori, non devono presentare bordi a spigolo vivo o ruvidi che potrebbero tagliare, consumare o danneggiare in altro modo le corde o le cinghie o causare lesioni all utilizzatore. - Bloccaggio: nel corso della prova di bloccaggio con una massa di prova di 5 kg, il dispositivo anticaduta di tipo retrattile deve bloccarsi in ogni caso e restare bloccato fino a quando non viene sbloccato. - Resistenza statica: il dispositivo anticaduta di tipo retrattile nel corso della prova di resistenza statica deve resistere a una forza di almeno 12 kn. - Prestazioni dinamiche: nel corso della prova delle prestazioni dinamiche con una massa di acciaio rigida di 100 kg, la forza frenante F max non deve essere maggiore di 6 kn e la distanza di arresto H non deve essere maggiore di 2 m. Documento di proprietà di a Socio Unico

5 Pagina 5/9 - Requisito per la durata: il dispositivo anticaduta di tipo retrattile, in conformità alla Norma UNI EN 360, deve essere sottoposto alla prova di durata con un numero complessivo di movimenti relativi pari a Resistenza alla corrosione: in conformità alla Norma UNI EN 360 dopo la prova di corrosione descritta, si devono esaminare gli elementi del dispositivo per accedere visivamente agli elementi interni. La prova non si considera superata se si riscontrano segni di corrosione che potrebbero compromettere il funzionamento del dispositivo (sono ammesse incrostazioni bianche o segni di ossidazione). 4 DEFINIZIONI - Dispositivo anticaduta di tipo retrattile: dotato di funzione autobloccante e di sistema automatico di tensione e di ritorno del cordino, ovvero del cordino retrattile, conforme a norma UNI EN Cordino retrattile: elemento di collegamento di un dispositivo anticaduta di tipo retrattile costituito da una fune metallica, conforme a Norma UNI EN Connettore: elemento di collegamento costituito da un moschettone o un gancio, conforme a norma UNI EN Forza frenante: forza massima (F max ), misurata sul punto di ancoraggio o sulla linea di ancoraggio durante il tempo di frenatura della prova delle prestazioni dinamiche, conforme a norma UNI EN Distanza di arresto: distanza verticale H, misurata sul punto mobile di supporto di collegamento dalla posizione iniziale (inizio della caduta libera) alla posizione finale (equilibrio dopo l arresto) escludendo gli spostamenti dell imbracatura sul corpo e del relativo elemento di fissaggio, conforme a norma UNI EN ELENCO E CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE Le prove di seguito elencate devono essere eseguite su un numero di esemplari sufficiente per la corretta esecuzione di tutte le prove previste. Gli esemplari da sottoporre alle prove devono essere prelevati dalla normale produzione. Non sono ammessi esiti negativi in alcuna prova. 6 PROVE DI TIPO Consistono nelle seguenti operazioni: 1. Verifica della certificazione CE ; 2. Esame a vista; 3. Verifica dimensionale; 4. Prova di funzionalità; 5. Prova di bloccaggio dopo condizionamento; 6. Prova di resistenza statica; Documento di proprietà di a Socio Unico

6 Pagina 6/9 7. Prova delle prestazioni dinamiche; 8. Prova di durata; 9. Prova di resistenza alla corrosione. Per ridurre il numero dei dispositivi necessari per il programma delle prove, è consigliabile attenersi alla seguente sequenza delle prove: 1; 2; 3; 4; 9; 8; 5; 7; 6. Il Costruttore è garante delle prestazioni ottenute, entro il campo delle tolleranze indicato nella documentazione presentata. 6.1 Verifica della certificazione CE Secondo quanto previsto dal D.Lgs. 475 del , deve essere accertata l esistenza dell attestato di certificazione CE e la presenza del marchio CE apposto sul dispositivo. 6.2 Esame a vista Si deve verificare la corrispondenza dell attrezzo e delle sue parti componenti e/o accessorie ai requisiti richiesti nell ordinazione e necessari all impiego. In particolare si deve accertare che: - non si riscontrino difetti visibili di fabbricazione; - la costruzione sia accurata; - l attrezzo risulti esente da difetti che possano causare danno agli utilizzatori o ad altri attrezzi o strutture con i quali esso debba accoppiarsi durante l impiego; - le saldature siano eseguite da personale idoneo e siano conformi alla documentazione fornita dal Costruttore; - le parti mobili si spostino agevolmente, senza irregolarità di movimento o interferenze con altre parti; - le parti amovibili possano essere agevolmente rimosse e rimontate; - siano riportate tutte le marcature previste. 6.3 Verifica dimensionale La verifica consiste nel controllare la corrispondenza tra la lunghezza effettiva del dispositivo retrattile e la lunghezza richiesta. 6.4 Prova di funzionalità Per la verifica della prova di funzionalità si devono verificare i seguenti punti: - il funzionamento automatico di bloccaggio del cordino retrattile non deve potersi escludere in alcun modo o situazione; - lo bloccaggio sia possibile solamente con un parziale rientro del cordino retrattile; - il rientro del cordino retrattile, e suo conseguente riavvolgimento, avvenga in modo automatico e immediato non appena esso sia scaricato dal carico e qualunque sia la lunghezza di rotolamento; - sia possibile, con uno strappo manuale, constatare la funzionalità dell apparecchio. Documento di proprietà di a Socio Unico

7 Pagina 7/9 6.5 Prova di bloccaggio dopo condizionamento 6.6 Prova di resistenza statica 6.7 Prova delle prestazioni dinamiche 6.8 Prova di durata 6.9 Prova di resistenza alla corrosione 7 PROVE DI ACCETTAZIONE 7.1 Verifica della rispondenza al prototipo omologato Da eseguire su un esemplare prelevato dal lotto. Il controllo deve essere fatto confrontando le caratteristiche costruttive con quelle del prototipo omologato. 7.2 Verifica della certificazione CE Da eseguire come previsto al punto 6.1, sull intera fornitura. 7.3 Esame a vista Da eseguire come previsto al punto 6.2, sull intera fornitura. 7.4 Verifica dimensionale Da eseguire come previsto al punto 6.3 e secondo il livello di collaudo S-4 con LQA 2,5% secondo Norma UNI ISO Prova di funzionalità Da eseguire come previsto al punto 6.4 e secondo il livello di collaudo S-4 con LQA 2,5% secondo Norma UNI ISO ISTRUZIONI PER L USO, MARCATURA E DOCUMENTAZIONE - Istruzioni per l uso: unitamente a ogni dispositivo, devono essere fornite le istruzioni scritte in lingua italiana. Documento di proprietà di a Socio Unico

8 Pagina 8/9 - Marcatura: ogni dispositivo deve essere marcato in modo chiaro, indelebile e permanente usando un metodo che non abbia effetti dannosi sui materiali. La marcatura deve contenere le informazioni seguenti: marchio CE in conformità al D.Lgs. 475 del (Direttive europee); le ultime due cifre dell anno di costruzione; il nome, il marchio o altro mezzo di identificazione del Fabbricante; l indicazione del tipo di dispositivo; su ogni dispositivo, deve inoltre essere applicata una targhetta, visibile all esterno, ma affrancata dall interno, attestante l avvenuto controllo periodico e riportante il marchio di fabbrica e la data di scadenza dell implicita garanzia; con ciò il revisionatore assicura che l apparecchio possiede ancora tutte le sue caratteristiche iniziali di tenuta e funzionalità. - Documentazione: la documentazione deve essere composta dal certificato di garanzia valevole 24 mesi a far data dalla fornitura e/o dall ultima revisione, dalla nota informativa del Fabbricante, secondo quanto previsto al punto 1.4 dell Allegato II del D.Lgs. 475/1992 e dalla Dichiarazione di Conformità CE 9 CONFEZIONE E IMBALLAGGIO Ciascun dispositivo anticaduta deve essere contenuto in una borsa di tela di idonea robustezza munita di chiusura e maniglia di trasporto con all interno la nota informativa. Le confezioni devono essere imballate in scatole di cartone di idonea robustezza, riportanti all'esterno il codice SAP del materiale. 10 PRESCRIZIONI PER IL COLLAUDO La verifica di rispondenza alle Direttive europee e alle norme di riferimento è garantita dal Fornitore con la marcatura CE e la presentazione della Dichiarazione di Conformità CE. A richiesta di areti S.p.A. il Costruttore deve fornire i certificati attestante il superamento delle prove da parte del laboratorio\ autorizzato. 11 GARANZIE Il Fornitore dei dispositivi anticaduta di tipo retrattile in oggetto è l unico garante nei confronti di areti S.p.A. contro tutti i difetti del materiale e di costruzione oltre che, indipendentemente dai collaudi effettuati, per la piena rispondenza alla presente Specifica Tecnica. La garanzia prevede qualsiasi riparazione o sostituzione gratuita dei dispositivi anticaduta, trasporti compresi, nel più breve tempo possibile, ma comunque entro 3 mesi dalla notifica al Fornitore: per un periodo di 24 mesi dalla presa in carico da parte delle Unità Operative, ma non oltre 30 mesi dalla data di fine collaudo presso areti con esito favorevole, nei casi di difetti riscontrati; Documento di proprietà di a Socio Unico

9 Pagina 9/9 per un periodo di 5 anni dalla data di fine collaudo presso areti con esito favorevole, nei casi di non rispondenza alla Specifica Tecnica di areti accertata successivamente al collaudo. Il periodo di sospensione dal servizio dovuto a difetti di materiale e di costruzione prolunga la durata della garanzia del tempo intercorrente tra la notifica dell anomalia e la riconsegna del/degli esemplare/i da parte del Fornitore. Per tutti i dispositivi anticaduta di tipo retrattile che, in regime di garanzia, siano stati sostituiti, riparati o comunque influenzati da tali operazioni, gli obblighi di garanzia, nei casi di difetti riscontrati, si estendono di ulteriori 12 mesi, a partire dalla data di ultimazione della sostituzione o della riparazione. 12 SMALTIMENTO A FINE VITA OPERATIVA Il Fornitore deve comunicare per iscritto, secondo le indicazioni dei documenti contrattuali e comunque prima della comunicazione di approntamento al collaudo, le modalità di smaltimento e/o riciclo del dispositivo anticaduta di tipo retrattile, una volta che sia giunto a fine vita operativa. Il Fornitore deve, per quanto possibile, prevedere materiali per i quali sia fattibile il riciclo, mediante recupero e riutilizzo, piuttosto che lo smaltimento a discarica; deve comunque preferibilmente utilizzare, laddove possibile, materiali per i quali sia elevato il grado di biodegradabilità. Quanto sopra deve essere previsto in conformità alle leggi, regolamenti e norme vigenti in materia di salvaguardia ambientale. Documento di proprietà di a Socio Unico