RELAZIONE IMPATTO SUL BOSCO

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2 In relazione alla richiesta di integrazioni circa gli effetti che l opera determinerà sulla componente vegetazionale (rif Prot. n. 6370/TQ del 08/10/2018), si precisa quanto segue. Come scritto in relazione, l interazione tra le opere e la vegetazione arborea è limitata a due soli settori, quello della vasca di carico e quello corrispondente alla centrale idroelettrica (Nella relazione si scrive [ ] Questa tipologia di vegetazione è riferibile alla zona di progetto del serbatoio di carico irrigazione CMS Ru du Ponton: al momento tale zona è infatti stata ricolonizzata da alberi di latifoglie di biomassa unitaria molto ridotta (vedasi foto 1 della Tavola DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA). La stessa tipologia di uso del suolo si rileva in corrispondenza della zona destinata ad accogliere la centrale idroelettrica (mulino di Plantey ), dove tuttavia manca una copertura arborea, essendo infatti tale zona prossima a prati-pascoli.), uniche aree in cui fanno la loro comparsa alberi di alto fusto derivanti da una recente ricolonizzazione di precedenti aree a prato pascolo e, come tali, tutti di biomassa unitaria sempre trascurabile. ZONA 1: vasca di carico Una analisi più dettagliata dell area in cui verrà realizzata la vasca di carico può essere fatta in relazione alle fotografie seguenti Foto 1: vista dell area della vasca di carico

3 Foto 2: vista dell area della vasca di carico Come si denota dalle due fotografie, la vegetazione che verrà eliminata è riferibile a alberelli e arbusti, frutto dell abbandono della zona che era precedentemente usata come prato pascolo. Gli alberi sono, come si vede, dei piccoli esemplari di pioppo, del diametro massimo inferiore a 5 centimetri; una stima del numero di queste piante che verranno eliminate può essere di circa una trentina di alberelli. Nella zona sottostante a quella di cui sopra, le opere previste interesseranno un altra zona caratterizzata da una macchia arborata (denominata zona 2 cui si riferiscono le immagini sottostanti), sempre comunque derivante da una sia pur vecchia ricolonizzazione di aree sfruttate precedentemente per finalità agro pastorali. Anche in questo caso si tratta di latifoglie quali Pioppi, Betulle e Frassini anche questi sempre di biomassa ridotta e con una nutrita presenza diffusa di rigetti spontanei (foto 5): si evidenzia peraltro, come si vede dalla foto 7 in modo particolare, una diffusa presenza di piante cadute e marcescenti nonché, come si vede nella foto 8, di alberi affetti da evidenti cancri. Il diametro massimo delle piante che verranno abbattute non supera i 20 cm con due soli pioppi di 30 cm circa di diametro (il pioppo visibile nella sinistra della foto 6 e che supera la biomassa media verrà mantenuto) e il numero di piante eliminate sarà dell ordine delle 50 unità tra pioppi, frassini e due betulle.

4 Foto 3: vista d insieme della seconda zona descritta Foto 4

5 Foto 5 Foto 6

6 Foto 7 Foto 8

7 ZONA 2: area della centrale Nella zona adiacente la futura centrale non si può osservare nemmeno una sia pur chiara presenza di area boscate, ma soltanto qualche albero di pioppo che cresce ai margini della strada poco prima dell area stessa (foto 9) e una ampia zona di degrado oggi colonizzata da arbusti. In termini di piante abbattute la foto 9 è esaustiva: 5 pioppi di diametto massimo dell ordine di 15 cm. Foto 9 Per quanto concerne lo smaltimento dei residui vegetali, vista la tipologia e la quantità di materiale prodotto, questo sarà conferito in discarica.

8 Foto 10 Uso previsto del legname Sulla base di quanto direttamente espresso dal CMF rû de Ponton il legname sarà tagliato dai proprietari dei fondi stessi prima dell esecuzione dei lavori ed utilizzato per uso focatico. Durante i lavori le ceppaie che saranno intercettate dagli scavi saranno escavate e conferite in impianto di trattamento e riciclaggio. Dott. BERSI Andrea

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