Relazione ARCHITETTONICA E AMBIENTALE

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1 REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA COMUNE DI COURMAYEUR Oggetto: RISTRUTTURAZIONE DI FABBRICATO ESISTENTE AD USO ALBEGHIERO CON AMPLIAMENTO VOLUMETRICO DEL 40% SECONDO QUANTO PREVISTO DALLA LEGGE REGIONALE 11/98 ART 90 BIS. In Località Entreves del Comune di Courmayeur (AO), foglio 47 mappale 492 Committente: Soc. Vico Srl Progettista: Architetto Mazza Domenico Relazione ARCHITETTONICA E AMBIENTALE

2 L intervento si localizza in Comune di Courmayeur, nella località denominata Saint Gothard de Suisse. Il progetto prevede un intervento di demolizione e ricostruzione su complesso ricettivo alberghiero situato a margine della S.S. 26 dir. al km 8, poco prima dell innesto del Traforo del Monte Bianco. L area in oggetto, è inserita in un contesto territoriale che presenta, a grande scala, una fortissima valenza paesaggistica, naturalistica e turistica, essendo limitrofa alla Catena del Monte Bianco, all imbocco delle valli Veny e Ferret, e a due importantissime infrastrutture turistiche quali la Skyway du Mont Blanc e l impianto di arroccamento della Val Veny. Tuttavia, alla scala di dettaglio, l area in oggetto si trova all interno di un ambito fortemente antropizzato, con alcuni elementi di degrado visivo e paesaggistico. La struttura oggetto dell intervento proposto è infatti inserita tra i seguenti elementi: - a NE la S.S. 26 dir; - a NW l impianto di rifornimento carburante (Esso) con annessi edifici a carattere commerciale/industriale che, soprattutto sul lato rivolto a ovest, presentano caratteristiche estetiche ed architettoniche fortemente degradanti per il paesaggio; - a SE un complesso residenziale di costruzione relativamente recente; - a SW, verso l alveo della Dora di Courmayeur, è presente il viadotto coperto dell Autostrada Aosta- Monte Bianco. L edificio in oggetto, caratterizzato da una volumetria fuori terra molto importante e attualmente in forte stato di degrado, costituisce allo stato attuale uno dei principali detrattori del paesaggio nell area in esame.

3 Nell area, fatta esclusione per l ampia area prativa a NE della S.S. 26 dir, si rileva un fortissimo consumo di suolo. Dall arteria stradale alla Dora, la copertura vegetale naturale è di fatto assente, ad eccezione di isolati alberi piantumati artificialmente nell area pertinenziale dell ex struttura ricettiva.

4 Si ritiene che, data l assenza di suolo e soprassuolo ed il forte disturbo antropico, determinato in gran parte dal traffico veicolare pesante e leggero sulla strada statale, siano completamente assenti componenti faunistiche stabili Peraltro siamo in presenza di un territorio fortemente antropizzato, già urbanizzato e servito da tutte le utenze primarie e da adeguata rete viaria e mezzi pubblici. Da un punto di vista architettonico e ambientale il progetto può essere così descritto: il complesso si articolerà principalmente in cinque corpi. Questa architettura cercherà di ridurre gli impatti visivi ed estetici cercando di utilizzare materiali del posto ma dando un carattere più attuale. Verranno previsti blocchi in pietra che legheranno l intero complesso. La pelle degli edifici viene prevista di colore bianco con materiali di ultima generazione. Non verranno utilizzate tipologie di tipo tradizionale per la realizzazione dei tetti per evitare di scimmiottare architetture tradizionali in complessi così grandi e soprattutto alti. Lunghe vetrate verticali spezzeranno le grandi facciate in modo da ridurne l impatto volumetrico generale. Principale caratteristica del complesso saranno i tetti che non avranno i classici spigoli netti ma ammorbiditi da curve che ne ridurranno l impatto visivo generale con le montagne retrostanti e con la catena del Monte Bianco formata anch essa da panettoni e complessi nevai arrotondati.

5 Facciate in legno verticale impreziosiranno l intero complesso e metteranno maggiormente in evidenza la struttura bianca delle coperture e delle facciate. Particolare cura viene data alla sistemazione esterna. Oggi l area in esame è priva di qualsiasi tipo di sistemazione a verde, circa 4000 mq di asfalto deturpano l intera area esistente (sia a monte che a valle dell edificio) e conseguentemente tutta l area abitata circostante. Nel caso specifico verranno reintrodotte piante e arbusti di varia natura e dimensione cercando di RI naturalizzare l area. Percorsi pedonali e carrabili saranno i minimi indispensabili per le vetture e per l accesso dei Vigili del Fuoco in caso di emergenza (come da legge).

6 Sistemazione esterna lato Strada Statale 26

7 Le viste fotorealistiche sottoriportate illustrano la sistemazione verde finale dell'area.

8 Architetto Mazza Domenico