AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

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1 POR SARDEGNA AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO Novembre 2006 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA

2 INDICE 1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO PARTENARIATO DI PROGETTO Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto Articolazione del Partenariato di Progetto QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO Analisi di contesto Analisi SWOT OBIETTIVI E PRIORITA DEL PROGETTO INTEGRATO Costruzione dell albero dei problemi Costruzione dell albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO Definizione della strategia Definizione delle operazioni Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità Analisi della sostenibilità ambientale Definizione degli indicatori MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l attuazione dell operazione Accordi di cooperazione per l attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO /2

3 1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO A. Titolo del Progetto Integrato SVILUPPO E COMPETITIVITA SETTORE MECCANICO-IMPIANTISTICO B. Classificazione del Progetto Integrato Tipologia del Progetto Integrato Progetto Integrato di Sviluppo Regionale Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato (Fare riferimento agli Allegati dell Avviso Pubblico) Tipologia di Partenariato di Progetto Barrare la Casella di Interesse Industria, Artigianato e Servizi Regionale Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale Rete Ecologica Regionale. Regionale Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale Inclusione, Sociale Regionale Sicurezza e Legalità. Regionale Industria, Artigianato e Servizi Territoriale Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Territoriale Culturale. Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale 25/3

4 Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato (Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali) Cagliari Carbonia Iglesias Medio Campidano Oristano Nuoro Ogliastra Olbia Tempio Sassari C. Partenariato di Progetto Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto (Articolo 10, Comma 2 dell Avviso Pubblico) Numero Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa 21 Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.) Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico Associazione di Categoria e/o Datoriali Organizzazione Sindacale Associazione Ambientalista Associazione Culturale Organizzazione del Terzo Settore (No Profit) Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell articolo 10, comma 2 dell Avviso Pubblico) Altro Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore) Cognome Nome Organismo Posta Elettronica Biancotto Pietro Quattro emme s.a.s sapsa@simme.it Pirellas Mario Sime 2000 Sime2000@sime2000.it Noto Antonio CFM Sardegna Srl cfmsardegna@tiscali.it Virdis Giovanni Electryc Sysrtem el.system@tiscali.it Snc Basolu Antonello Confindustria Sardegna Centrale a.basolu@assindnu.it Data di Sottoscrizione del Protocollo d Intesa (Allegato al Progetto Integrato) Data 12 DICEMBRE 2006 Luogo NUORO 25/4

5 D. Approvazione del Progetto Integrato Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto Data 18 DICEMBRE 2006 Luogo NUORO Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale Data Luogo E. Presentazione del Progetto Integrato Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore) Cognome Nome Firma Biancotto Pietro Pirellas Noto Virdis Basolu Mario Antonio Giovanni Antonello 25/5

6 2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO Sintesi della Proposta Progettuale (max 2 pagine) Il Partenariato di Progetto è definibile come territoriale interessando aziende che insistono nell area della Provincia di Nuoro ed appartenenti a due settori produttivi, quali quello della Meccanica e quello dell Impiantistica. Il partenariato di progetto è costituito da 21 aziende distribuite prevalentemente nella provincia di Nuoro, solo una, la Scambiatori di calore s.r.l. è localizzata nella Provincia di Oristano, dal Confidi (Consorzio di garanzia fidi), dall Università di Cagliari Facoltà di Ingegneria dipartimento di meccanica, dalla Confindustria della Sardegna Centrale, associazione datoriale. L analisi delle caratteristiche delle singole aziende, la definizione delle opportunità e dei problemi da risolvere per migliorare/accrescere le potenzialità del comparto di riferimento consentono in questa fase di prevedere interventi relativi al miglioramento quali/quantitativo delle realtà produttive, alla promozione e commercializzazione del prodotto/servizio, alla formazione delle risorse umane coinvolte nei processi aziendali, prevedendo anche azioni di sistema comuni (costituzione Consorzio Stabile), al fine di cogliere le opportunità derivanti da azioni di partnership per facilitare il trasferimento di conoscenze e competenze utili al conseguimento degli obiettivi prefissati (percorsi formativi, consulenze tecniche, attività seminariali e informative in genere). L intervento scaturisce dalla esigenza di utilizzare al meglio le opportunità offerte dai finanziamenti nel rispetto dell ambiente e del territorio in cui insistono le realtà produttive ricomprese nel presente Partenariato, fattore questo indispensabile per uno sviluppo socioeconomico duraturo e sostenibile. Il progetto di Partenariato mira a valorizzare in primo luogo le risorse inerenti il capitale umano e i fattori produttivi delle aziende, ponendo l accento su azioni puntuali e di sistema che promuovano sinergie proficue tra gli attori nel rispetto delle tematiche legate alle pari opportunità e alla sostenibilità ambientale delle iniziative produttive. Il presente progetto nasce dall analisi delle singole proposte progettuali, attraverso l implementazione dei punti di forza del comparto ad oggi rilevati e perseguendo, con azioni mirate, le opportunità offerte dal sistema in una logica di aggregazione che valorizza la dimensione aziendale 25/6

7 3. PARTENARIATO DI PROGETTO 3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto. Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione S.A.P.S.A. SRL Piano di investimenti produttivi Ampliamento S.I.M.M.E SRL Piano di investimenti produttivi Ampliamento Piano integrato di servizi reali (strategie, general management e supporto alle funzioni aziendali, marketing e vendite, produzione supply chain, organizzazione e risorse umane, innovazione, finanza d azienda) QUATTRO EMME S.A.S. Ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, MAVI SRL Piano di investimenti produttivi Costruzione di un nuovo impianto produttivo Piano integrato di servizi reali (strategie, general management e supporto alle funzioni aziendali, Piano di investimenti produttivi Costruzione di un nuovo impianto produttivo Piano integrato di servizi reali (strategie, general management e supporto alle funzioni aziendali, produzione supply chain, organizzazione e risorse umane) ELECTRIC SYSTEM DI DERIU SALVATORE E VIRDIS GIOVANNI PIETRO SNC DE MARTINI ANTONIO Piano di investimenti produttivi Ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione O911 O910 O869 G339 O779 O256 25/7

8 Piano integrato di servizi reali (produzione supply chain, organizzazione e risorse umane, innovazione, finanza d azienda, altri servizi reali) EDILFER SRL Piano di investimenti produttivi Costruzione di un nuovo impianto produttivo O246 Piano integrato di servizi reali Piano di innovazione aziendale Piano di formazione aziendale PRO.CO.ME SNC DI SINI PIETRO Piano di investimenti produttivi Ampliamento ammodernamento O424 Piano integrato di servizi reali (strategie, general management e supporto alle funzioni aziendali, marketing e vendite, produzione supply chain,) PINNA SALVATORE Piano di investimenti produttivi Ampliamento ammodernamento, ristrutturazione B.S PROFILSARDA SRL Piano di investimenti produttivi O1145 O116 Costruzione nuovo impianto produttivo. Piano integrato di servizi reali G. ELETTRA DI GARAU ALESSANDRO SRL marketing e vendite, produzione supply chain, organizzazione e risorse umane Piano di investimenti produttivi Costruzione di un nuovo impianto produttivo Piano integrato di servizi reali organizzazione e risorse umane DI EMME INOX SNC Piano di investimenti produttivi Costruzione di un nuovo impianto produttivo GEO FERR SRL Piano di investimenti produttivi Costruzione di un nuovo impianto produttivo EUROZINC SRL Piano di investimenti produttivi Costruzione di un nuovo impianto produttivo, ampliamento A1056 G482 O455 P228 Piano integrato di servizi reali (organizzazione e risorse umane,) CENTRO SVILUPPO MATERIALI Progetto di ricerca e sviluppo H662 25/8

9 S.P.A. tecnologico CFM SARDEGNA SRL Piano integrato di servizi reali (strategie, general management e supporto alle funzioni aziendali, marketing e vendite, produzione supply chain, organizzazione e risorse umane, innovazione, finanza d azienda) SIME 2000 DI PIRELLAS & C. Piano integrato di servizi reali (organizzazione e risorse umane) SCAMBIATORI DI CALORE SRL Piano integrato di servizi reali (organizzazione e risorse umane) C.F. ELETTRONIC Piano di investimenti produttivi ampliamento impianto produttivo LP TUBI Piano di investimenti produttivi Costruzione di un nuovo impianto produttivo ICHNOS MONTAGGI SRL (ex-quattro Emme Sud Srl) Piano di investimenti produttivi Costruzione di un nuovo impianto produttivo O1092 E381 M774 E380 H333 B511 Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto. Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione Confidi Sardegna s.c.a.r.l. Rafforzamento sistema finanziario e Partner esterno check up finanziario Università di Cagliari Ricerca innovazione e formazione Partner esterno Confindustria Sardegna Centrale Supporto alla preparazione e Partner esterno definizione degli interventi imprenditoriali e all attivazione di tirocini formativi. 25/9

10 3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto Il Partenariato di Progetto è definibile come territoriale interessando aziende che insistono nell area della Provincia di Nuoro e appartenenti a due settori produttivi, quali quello della Meccanica e quello dell Impiantistica. Nell ambito del progetto integrato del comparto della meccanica e dell impiantistica è prevista una specifica attività di rete, che ha come obiettivo il rafforzamento e la valorizzazione delle singole imprese nel mercato di riferimento. Il partenariato di progetto è costituito da 21 aziende distribuite prevalentemente nella provincia di Nuoro, solo una, la Scambiatori di calore s.r.l. è localizzata nella Provincia di Oristano, dal Confidi (Consorzio di garanzia fidi), dall Università di Cagliari Facoltà di Ingegneria dipartimento di meccanica, dalla Confindustria della Sardegna Centrale, associazione datoriale. L articolazione della rete risulta quindi sufficientemente ampia e distribuita da assicurare un efficace raggiungimento degli obiettivi previsti dal presente progetto integrato di sviluppo. Le attività di rete si concentreranno in prevalenza sul rafforzamento dei rapporti interni al partnenariato, con lo scopo di favorire la condivisione degli obiettivi ed una metodologia comune. Le aziende rappresentano una parte molto rilevante e qualificante del partenariato di progetto e svolgono un ruolo di soggetti propositivi ed al tempo stesso destinatari delle attività previste. Gli obiettivi del progetto integrato ed in particolare l opportunità di valutare nuove forme di aggregazione progettuale e produttiva allo scopo di migliorare la competitività globale, sono stati ritenuti altamente condivisibili ed interessanti dagli attori coinvolti. Nel caso di molte imprese si è manifestata forte l esigenza di approfondire certe tematiche, anche attraverso l organizzazione di specifiche opportunità di informazione, sulla falsariga di quelle già organizzate in altri contesti come lo scambio di idee con i referenti dell Università e della Confindustria e la verifica delle prospettive economico-finanziarie di cui il Confidi si è fatto promotore dietro specifico invito delle aziende interessate. La realizzazione di tali opportunità costituirà quindi già un significativo primo risultato dell attività della rete di progetto e consentirà di rafforzare i rapporti fra i diversi soggetti, in particolare fra gli enti di ricerca, i consorzi fidi, la Confindustria e le imprese. L analisi collettiva dei formulari presentati nel giugno 2006 ha permesso di analizzare più in dettaglio la struttura delle attività di progetto ed evidenziare il ruolo propositivo delle aziende coinvolte. Tale ruolo si concretizza evidentemente nella conoscenza del sistema imprenditoriale e delle sue problematiche, nonché nel possesso del know-how produttivo, ma anche nella necessità di individuare modalità innovative di organizzazione per garantire la competitività. Le aziende risultano quindi soggetti propulsori, ma anche fruitori dei risultati del progetto, da attuare tramite il trasferimento di competenze tra i diversi attori, l individuazione dei fabbisogni e delle opportunità di partnership e la promozione e valorizzazione in toto del comparto della Meccanica e dell impiantistica. 25/10

11 La LP TUBI, azienda localizzata nella Zona Industriale di Siniscola intende, attraverso la sua iniziativa, creare una azienda competitiva nel settore della produzione di manufatti in acciaio inox da impiegare nel campo dell edilizia. La SAPSA, azienda localizzata nella Zona Industriale di Bolotana ha come core business il completamento di lavorazioni di filiera, specializzata nei trattamenti superficiali reali mediante sabbiatura con impianti fissi e mobili. La S.I.M.ME. azienda localizzata nell area industriale di Ottana opera nel settore della produzione e fornitura di impianti industriali chiavi in mano, manutenzione impianti industriali, costruzione, produzione e commercializzazione di impianti industriali, fornitura, costruzione e montaggi elettromeccanici ed elettronici, revisione di apparecchiature/macchinari, progettazione civile e industriale. La Ichnos montaggi s.r.l. ( ex Quattro Emme Sud), società in attesa di costituzione da localizzarsi nelle aree industriali ricomprese nel Sud della Sardegna si propone, con l investimento previsto di acquisire nuove quote di mercato collocandosi in una fascia di mercato qualificato con la fornitura di apparecchiature tipo ISPESL e certificazione PED e impianti chiavi in mano (settori metalmeccanico, minerari, petrolchimici, alimentari e di energia elettrica). La Quattro Emme, azienda localizzata nella zona industriale di Ottana, opera da più di venti anni nel settore, erogando servizi di manutenzioni industriali nelle principali aree industriali del centro sud Sardegna (Ottana, Macchiareddu, Sarroch, Portoscuso). La MAVI SRL, azienda da localizzarsi nella zona industriale di Prato Sardo intende avviare un nuovo impianto per la produzione di impianti scarrabili per autocarri, produzione di cassoni modificati e carpenteria metallica in genere su commessa La ELECTRIC SYSTEM, azienda localizzata nel Comune di Borore, opera attualmente nel settore dell installazione di apparecchi di protezione, di manovra e di controllo. La DITTA INDIVIDUALE DEMARTINI ANTONIO, azienda localizzata nel Comune di Macomer, è specializzata nella posa in opera di impianti di vapore e servizi in genere, impianti di depurazione delle acque di scarico di stabilimenti industriali e scarichi civili, costruzione e montaggio di impianti di refrigerazione, lavori di prefabbricazione di carpenterie pesanti anche in acciaio inox, manutenzione impianti. La EDIFER srl, azienda insediata nella zona PIP del Comune di Orani è specializzata nelle attività di produzione e commercializzazione di reti per recinzione, filo spianato, paletti in profilato e carpenteria metallica leggera in genere da adibire ad uso agricolo, privato o industriale con le relative coperture e posa in opera La PRO.CO.ME. srl azienda localizzata nel Comune di Orosei opera nel settore della progettazione e fabbricazione di componenti metallici prefabbricati, carpenteria metallica in genere e si sta specializzando nella produzione di benne per pale meccaniche e escavatori. 25/11

12 La DITTA INDIVIDUALE PINNA SALVATORE è localizzata nel Comune di Dualchi e opera nel settore dell impiantistica elettrica, idraulica, termica, carpenteria metallica strettamente correlata al settore dell edilizia civile, impianti di depurazione, trattamento estrazione e distribuzione delle acque. La BS Profilsarda azienda da localizzarsi nella zona industriale di Siniscola nasce per occuparsi di lavorazione industriale di minerali metalliferi e non, nello specifico si tratterà della zincatura di profilati destinati al mercato edile e alle aziende del comparto metalmeccanico. La G.Elettra azienda insediata nel Comune di Nuoro opera nel settore dell impiantistica, in particolare ha acquisito negli anni una importante specializzazione nel settore impianti elettrici e elettronici. La DIEMME INOX azienda localizzata nel comune di Bolotana, è specializzata nel montaggio e nella manutenzione di impianti industriali ed in particolare agroalimentare inerenti le produzioni casearie, vitivinicole, ittiche, della frutta e verdure etc. La GEOFERR, azienda di nuova costituzione da localizzare nella zona Industriale di Siniscola, intende lavorare acciaio per cemento armato sia in barre che in rotoli per la produzione di staffe, sagomati, barre tagliate a misura, elementi assemblati quali gabbie tralicci e rete elettrosaldata La CF ELETTRONIC, azienda localizzata nel Comune di Desulo opera nel settore dell installazione, riparazione e manutenzione di apparecchi elettrici ed elettronici. La CFM SARDEGNA, azienda localizzata nell area industriale di Bolotana è specializzata nella fabbricazione su commessa di strutture metalliche di vario tipo. La SIME 2000,azienda localizzata nell area industriale di Ottana, è specializzata nell attività di installazione e manutenzione elettrostrumentale. LA EUROZINC, azienda localizzata nella zona industriale di Bolotana, è specializzata nell attività di zincatura di prodotti metallici ed intende avviare ex novo un nuovo processo produttivo atto alla produzione di semilavorati metallici da fornire sul mercato già precedentemente zincati La SCAMBIATORI DI CALORE azienda localizzata nel Comune di Bornacado, opera nella costruzione di scambiatori di calore, di produttori indiretti di vapore e lavorazioni meccaniche a controllo. Il CENTRO SERVIZI MATERIALI Attualmente il laboratorio del CSM sito a Perdas de Fogu, rappresenta uno dei due laboratori al mondo dove è possibile eseguire studi e prove sperimentali finalizzate a valutare l affidabilità strutturale di un gasdotto interrato, di grande diametro, per il trasporto di gas in pressione. I partner esterni, che avranno una funzione di supporto, in ambito amministrativo, economico, finanziario e tecnico scientifico sono stati individuati nella Confindustria della Sardegna Centraleassociazione datoriale, nel Confidi Sardegna e nell Università di Cagliari, facoltà di Ingegneria, dipartimento di Meccanica. Le imprese hanno opportunamente ritenuto necessario essere affiancate 25/12

13 in questo percorso da enti esperti, forti conoscitori del territorio in tutte le sue peculiarità, al fine di cogliere le maggiori opportunità possibili. L analisi delle caratteristiche delle singole aziende, la definizione delle opportunità e dei problemi da risolvere per migliorare/accrescere le potenzialità del comparto di riferimento consentono in questa fase di prevedere azioni di sistema comuni, anche attraverso la costituzione di un Consorzio stabile, che avrà lo scopo di individuare di volta in volta i fabbisogni e le opportunità di partnership (permetterà di valutare le proposte di collaborazione con clienti/fornitori ritenute più significative allo scopo di identificare un portafoglio di opportunità selezionate di cooperazione da promuovere), di facilitare il trasferimento di conoscenze e competenze (affiancamento alle aziende da parte di un temporary manager che agisca anche sui flussi informativi interaziendali e consenta alle aziende di acquisire competenze e conoscenze di volta in volta utili per il conseguimento degli obiettivi prefissati (percorsi formativi, consulenze tecniche, attività seminariali e informative in genere)..partenariato DI PROGETTO MECCANICA Azienda SAPSA Azienda LP TUBI Azienda ICHNOS MONTAG GI SRL ex Quattro emme Sud Azienda CFM Sardegna Azienda Diemme inox Azienda Quattro emme Azienda MAVI s.r.l. Azienda BS Profilsard a Partenariato di progetto Meccanica Azienda SIME 2000 Azienda Edilfer s.r.l. Azienda Geoferr Azienda SIMME srl Azienda Scambiat ori di calore Azienda Eurozinc srl Azienda Ditta Pinna Salvatore Azienda Ditta Demartini Antonio Azienda Centro servizi materiali Azienda Electric System Azienda G.Elettra Azienda CF Elettronic 25/13

14 PARTNER ESTERNI A SUPPORTO DELLE AZIENDE Confidi Sardegna Confindustria Sardegna Centrale Università di Cagliari Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Meccanica Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto Soggetto del Partenariato Ditta PINNA SALVATORE SIME 2000 DI PIRELLAS ICHOS MONTAGGI srl (ex Quattro Emme sud) Impegno Specifico Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi Realizzazione di interventi formativi in materia di risparmio energetico, fonti rinnovabili e sicurezza nei luoghi di lavoro Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi Priorità Attribuita all Impegno Specifico Indispensabile Indispensabile Indispensabile 25/14

15 G ELETTRA DI Garau CF ELETTRONICS DI Carta Fabio DIEMME INOX LP TUBI CENTRO SVILUPPO MATERIALI CFM SARDEGNA srl EDILFER srl Ditta DE MARTINI ANTONIO PROCOME srl EUROZINC srl Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi e servizi reali (certificazione qualità) Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi Miglioramento quali/quantitativo attraverso acquisizione di servizi reali - Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi e attività di ricerca - Realizzazione di interventi formativi in materia gestione aziendale, lavorazioni industriali (saldatura, verniciatura, carpenteria), telematica (addetti siti web) Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi e servizi reali (certificazione qualità e PED) Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi e acquisizione di servizi reali (piani aziendali e di marketing) e Realizzazione di interventi formativi in materia di lavorazioni industriali - Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi e Indispensabile Indispensabile Indispensabile Indispensabile Indispensabile Indispensabile Indispensabile Indispensabile Indispensabile Indispensabile 25/15

16 ELECTRIC SYSTEM DI DERIU S.I.M.ME srl acquisizione di servizi reali - Realizzazione di interventi formativi in materia di ICT, lavorazioni industriali, Marketing - Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi e acquisizione di servizi reali - Realizzazione di interventi formativi in materia di gestione aziendale e delle risorse umane Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi e acquisizione di servizi reali Indispensabile Indispensabile SAPSA srl QUATTRO EMME di Biancotto snc MAVI srl GEOFERR srl Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi Miglioramento quali/quantitativo attraverso investimenti produttivi - Realizzazione di nuovo impianto attraverso investimenti produttivi - Miglioramento quali/quantitativo attraverso acquisizione di servizi reali - Realizzazione di interventi formativi in materia gestione aziendale, lavorazioni industriali (saldatura, verniciatura, carpenteria), commerciale (addetti alle vendite) Realizzazione di nuovo impianto attraverso investimenti Indispensabile Indispensabile Indispensabile Indispensabile 25/16

17 BS PROFILSARDA srl SCAMBIATORI DI CALORE srl produttivi - Realizzazione di nuovo impianto attraverso investimenti produttivi - Miglioramento quali/quantitativo attraverso acquisizione di servizi reali - Realizzazione di interventi formativi in materia di lavorazioni industriali (addetti alle linee di produzione) Realizzazione di interventi formativi in materia di progettazione e produzione di apparecchi a pressione e idoneità al controllo delle saldature con metodi non distruttivi Indispensabile Indispensabile Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto Impegno Specifico Costituzione di un consorzio stabile Definizione di piano strategico e operativo aggregato di sviluppo aziendale del comparto Creazione di rete di vendita e assistenza aggregata Promozione del comparto e delle aziende attraverso azioni di pubblicizzazione (folders schede aziende, sito internet, etc) Realizzazione di percorsi formativi interaziendali Definizione di accordi di cooperazione con Centri di eccellenza per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi Definizione di accordi commerciali di cooperazione con imprese di settore o general contractor (gestione licenze, esclusive, concessioni, joint venture) Priorità Attribuita all Impegno Specifico Indispensabile Indispensabile Indispensabile Importante Indispensabile Importante Importante 25/17

18 4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO 4.1. Analisi di contesto A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo Contesto istituzionale Forme di decentramento La Provincia di Nuoro è composta da quattro regioni storiche: Marghine, Nuorese, Barbagia- Mandrolisai, Baronia che, dal punto di vista economico, vengono suddivise in 7 Sistemi Locali del Lavoro: Macomer (che comprende i comuni di Birori, Borore, Bortigali, Dualchi, Lei, Macomer, Noragugume, Silanus, Sindia); Nuoro (che comprende i comuni di Bolotana, Dorgali, Mamoiada, Nuoro, Oliena, Olzai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli, Orune, Ottana, Sarule), Bitti (che comprende i comuni di Bitti, Lode, Onanì, Osidda, Lula), Siniscola (che comprende i comuni di Posada, Siniscola, Torpè), Orosei (che comprende i comuni di Galtellì, Irgoli, Loculi, Onifai, Orosei), Fonni (che comprende i comuni di Fonni, Gavoi, Lodine, Ollolai), Sorgono (che comprende i comuni di Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Ovodda, Sorgono, Teti, Tiana, Tonara). Il contesto del Progetto Integrato abbraccia 4 Sistemi locali del lavoro su 7 in quanto le sedi delle imprese ricadono nei territori (generalmente nelle zone industriali-artigianali) dei comuni evidenziati in grassetto. Nella seguente tabella riassuntiva è possibile evidenziare, rispetto a ciascun comune dei 4 SLL la superficie territoriale, la densità abitativa, il numero di abitanti, il tasso di crescita media annuo della popolazione negli ultimi anni: Tasso di comune - SLL Superficie territoriale (KMq) Densità 2001 Popolazione 2001 Tasso di crescita popolazione (medioannuo 91-01) Popolazione residente crescita popolazione (medio annuo 01-04) SLL MACOMER Borore % % Dualchi % % Macomer % % SLL NUORO Bolotana % % Nuoro % % 25/18

19 Orani % % Ottana % % SLL SINISCOLA Siniscola % % SLL OROSEI Orosei % % SLL SORGONO Desulo % % Fonte: Elaborazione dati ISTAT Censimenti , Rilevazione Istat 2004 La superficie territoriale di riferimento è pari a 979 kmq con una popolazione residente (al ) di abitanti, ed una densità abitativa pari al 0.013%. Il territorio vive un continuo processo di spopolamento, come evidenziato dall andamento negativo del tasso di crescita della popolazione. Nel periodo intercensuario ( ) il territorio rappresentato dalla nuova Provincia ha perso in media il 2,7% della popolazione. Il trend è confermato dalle rilevazioni Istat del 2004: nel periodo la provincia ha perso lo 0,4% della popolazione. Il fenomeno è diffuso in tutta l area ad eccezione di paesi costieri come Siniscola. Contesto economico Contesto sociale La struttura demografica L attuale provincia di Nuoro presenta una concentrazione demografica nei comuni di Nuoro, Siniscola e Macomer dove risiede il 36% degli abitanti della provincia, mentre il resto è rappresentato da Comuni di piccole o piccolissime dimensioni, con una bassa densità demografica. Inoltre il territorio sta vivendo un continuo processo di spopolamento, come evidenziato dall andamento negativo del tasso di crescita della popolazione. Nel periodo intercensuario ( dati ISTAT) il territorio rappresentato dalla nuova Provincia ha perso il 2,7% della popolazione. Il trend è confermato dalle rilevazioni Istat del 2004: nel periodo la provincia ha perso lo 0,4% della popolazione. Il fenomeno è diffuso in tutta l area con l eccezione dei Comuni della fascia costiera e delle aree limitrofe (Posada, Siniscola, Orosei, Dorgali, Torpè, Galtellì, Irgoli, Onifai, Lodine). Infatti osservando il fenomeno dello spopolamento a livello di Sistema locale del lavoro, si evidenzia la tendenza positiva dei due SLL costieri, Siniscola e Orosei, mentre la situazione più critica riguarda due SLL interni, Bitti e Sorgono, in cui sono presenti Comuni che, nel periodo intercensuario, sfiorano tassi di spopolamento del 10% e in alcuni casi (nel SLL di Bitti praticamente tutti tranne Lula) lo superano. L analisi della struttura demografica evidenzia una situazione non omogenea nei diversi SLL provinciali. L andamento demografico provinciale è sensibilmente negativo. In particolare gli anni evidenziano un bilancio demografico complessivamente molto preoccupante: calo della natalità ben al di sotto della media nazionale che in una prospettiva di lungo 25/19

20 periodo depaupererà la provincia della sua componente demografica più giovane. Per gli anni il dato regionale che rileva un saldo migratorio positivo non è suffragato per la Provincia di Nuoro da nessun dato. Inoltre tali segnali positivi relativamente alla crescita demografica regionale, non hanno eliminato lo squilibrio territoriale della provincia di Nuoro relativamente alla notevole disparità di popolazione tra aree interne spopolate ed aree costiere, con il picco della Baronia che presenta un trend positivo di crescita demografica del 6% nel periodo L indice di vecchiaia, pari al rapporto popolazione "anziana" (oltre i 65 anni) a quella dei giovani fino a 14 anni, si attesta, a livello provinciale, sul valore di 115,8, inferiore al dato regionale e nazionale, grazie all effetto positivo dei valori relativi ai SLL di Siniscola, Orosei, Nuoro. Stesse considerazioni valgono per l indice di dipendenza (rapporto tra popolazione tra 0 e 14 anni più popolazione con più di 64 anni sulla restante con età compresa tra i 15 e i 64 anni) che nei SLL di Sorgono e Bitti superano di 6 punti il dato medio nazionale. Anche i valori riferiti all indice di struttura della popolazione attiva, l indicatore del grado di invecchiamento del settore produttivo della popolazione, e all indice di ricambio della forza lavoro, pari al rapporto tra le persone in uscita dal mercato del lavoro per raggiunti limiti di età (60-64 anni) e quelle che stanno per farvi ingresso (15-19 anni), mostrano segnali di criticità per i sistemi locali interni. La popolazione residente alla data del censimento nella Provincia di Nuoro è pari a , rappresentata per il 51% da femmine e per il 49% da maschi. Se si considera la ripartizione della popolazione per classe di età, si rileva una quasi equa distribuzione maschile e femminile per tutto l arco della vita fino ai 64 anni di età, mentre è superiore il numero di donne dai 65 anni in su rispetto agli uomini. Per ciò che riguarda la struttura delle famiglie, anche in Provincia di Nuoro, così come nel resto della Regione Sardegna e nel resto dell Italia, si assiste ad un processo di semplificazione: infatti è diminuito il numero medio di componenti delle famiglie (che passa da una media di 3 componenti nel 1998, a 2,7 in base ai dati dell ultimo Censimento 2001). La popolazione residente vive per il 99,4% in famiglie; le famiglie anagrafiche sono circa , di cui il 64% è costituita da coppie con figli. In riferimento all andamento della fecondità, nella provincia di Nuoro nascono in media 1,2 figli per donna in età feconda, valore superiore di +0,2 rispetto alla media regionale e al di sotto della media nazionale che è pari a 1,3 figli per donna. Rispetto al contesto nazionale la Regione Sardegna, e in particolare la Provincia di Nuoro, evidenzia il tasso di fecondità più basso. L evoluzione della fecondità è andata di pari passo con la tendenza alla posticipazione della nascita del primo figlio. Infatti, l età media per la nascita del primo figlio è risultato pari a 31,6, che è il più elevato sia rispetto a quello regionale, che a quello nazionale (pari a 30,5). 25/20

21 Di seguito indichiamo i dati ISTAT (2005) sulla popolazione residente nei Comuni interessati perché sede operativa e/o legale delle imprese aderenti al partenariato. Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31 Dicembre Comune: Borore Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Nati Morti Saldo Naturale Iscritti da altri comuni Iscritti dall'estero Altri iscritti Cancellati per altri comuni Cancellati per l'estero Altri cancellati Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 872 Numero di Convivenze 4 Numero medio di componenti per famiglia 2.6 Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31Dicembre Comune: Dualchi Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Nati Morti Saldo Naturale Iscritti da altri comuni Iscritti dall'estero Altri iscritti Cancellati per altri comuni Cancellati per l'estero Altri cancellati Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 278 Numero di Convivenze 1 Numero medio di componenti per famiglia 2.7 Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31 Dicembre Comune: Macomer Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Nati Morti Saldo Naturale Iscritti da altri comuni Iscritti dall'estero Altri iscritti Cancellati per altri comuni Cancellati per l'estero Altri cancellati Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 3603 Numero di Convivenze 7 Numero medio di componenti per famiglia 3 Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31 Dicembre Comune: Bolotana Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Nati Morti Saldo Naturale Iscritti da altri comuni Iscritti dall'estero Altri iscritti Cancellati per altri comuni Cancellati per l'estero Altri cancellati Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 1229 Numero di Convivenze 1 Numero medio di componenti per famiglia /21

22 Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31Dicembre Comune: Nuoro Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Nati Morti Saldo Naturale Iscritti da altri comuni Iscritti dall'estero Altri iscritti Cancellati per altri comuni Cancellati per l'estero Altri cancellati Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie Numero di Convivenze 27 Numero medio di componenti per famiglia 2.5 Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31Dicembre Comune: Orani Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Nati Morti Saldo Naturale Iscritti da altri comuni Iscritti dall'estero Altri iscritti Cancellati per altri comuni Cancellati per l'estero Altri cancellati Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 1148 Numero di Convivenze 3 Numero medio di componenti per famiglia 2.7 Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31 Dicembre Comune: Ottana Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Nati Morti Saldo Naturale Iscritti da altri comuni Iscritti dall'estero Altri iscritti Cancellati per altri comuni Cancellati per l'estero Altri cancellati Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 880 Numero di Convivenze 5 Numero medio di componenti per famiglia 2.8 Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31 Dicembre Comune: Siniscola Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Nati Morti Saldo Naturale Iscritti da altri comuni Iscritti dall'estero Altri iscritti Cancellati per altri comuni Cancellati per l'estero Altri cancellati Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 4487 Numero di Convivenze 9 Numero medio di componenti per famiglia /22

23 Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31 Dicembre Comune: Orosei Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Nati Morti Saldo Naturale Iscritti da altri comuni Iscritti dall'estero Altri iscritti Cancellati per altri comuni Cancellati per l'estero Altri cancellati Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 2346 Numero di Convivenze 3 Numero medio di componenti per famiglia 2.7 Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31 Dicembre Comune: Desulo Maschi Femmine Totale Popolazione al 1 Gennaio Nati Morti Saldo Naturale Iscritti da altri comuni Iscritti dall'estero Altri iscritti Cancellati per altri comuni Cancellati per l'estero Altri cancellati Saldo Migratorio e per altri motivi Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre Numero di Famiglie 1097 Numero di Convivenze 2 Numero medio di componenti per famiglia 2.4 Tasso di occupazione In base al 13 Rapporto Economia in Sardegna redatto da CRENOS, l introduzione di forme di lavoro atipico nel mercato del lavoro hanno prodotto fenomeni positivi, come la riduzione del tasso di disoccupazione che, pur rimanendo decisamente al di sopra di quello nazionale (12,9% come media annuale contro il 7,7% per l Italia), si è ridotto di quasi un punto percentuale dal 2004 al in questo dato è presente una distorsione dovuta al fatto che, negli anni più recenti, si è assistito anche ad una riduzione nei tassi di attività della popolazione, ovvero, della quota della popolazione che rientra nel calcolo delle forze di lavoro, fenomeno che è stato interpretato come uscita dalle forze di lavoro dei lavoratori svantaggiati. Il rapporto sottolinea inoltre l esistenza di un fenomeno strutturale decisamente preoccupante rappresentato dalla persistenza delle differenze di genere negli esiti del mercato del lavoro. Esaminando poi il dato occupazionale rispetto alle diverse tipologie di lavoro emerge che, soprattutto in Sardegna e nel resto del Mezzogiorno, le percentuali degli occupati a tempo parziale ed a tempo determinato sono in considerevole aumento. I dipendenti a tempo determinato full time rappresentano in Italia il 9,2% dei dipendenti totali, nel Mezzogiorno il 12,7%, in Sardegna il 12,2%. Tuttavia, l analisi mostra anche che la maggior parte di questi lavoratori, soprattutto nel Mezzogiorno, hanno accettato un contratto a tempo determinato non per scelta ma per ripiego, non avendo trovato un impiego a tempo indeterminato. Nel complesso, l analisi relativa al mercato del lavoro evidenzia dunque per la nostra regione alcuni aspetti positivi, soprattutto rispetto ad altre realtà meridionali. Le previsioni CRENoS relative 25/23

24 al mercato del lavoro indicano infine che sia le unità di lavoro sia gli occupati cresceranno a tassi molto moderati per tutto l orizzonte previsivo considerato (+0,7% nel 2006 e +0,8% nel 2007), mentre il tasso di disoccupazione rimarrà pressoché costante, attestandosi al 13% nel 2006 e al 12,9% nel 2007.Nella seguente tabella vengono riportati i principali indicatori del mercato del lavoro in Sardegna rispetto all Italia: Tabella Previsioni per i principali indicatori del mercato del lavoro e confronti con l Italia, tassi di crescita (previeni Crenos) Sardegna Italia Unità di Tasso di Unità di Tasso di Occupati Occupati lavoro disoccupazione lavoro disoccupazione ,8 0,2 13,8 0,4 1,5 8, ,4 0,4 13,9 0,8 0,7 8, ,5 0,6 12,9 0,4** 0,7 7, ,7 0,4 13,0 0,6** 0,6* 7,6* ,8 0,6 12,9 0,7** 0,6* 7,5* La disoccupazione. Secondo l Istat, in Sardegna, nel 2003 si è aggravato il fenomeno della disoccupazione verso classi di età più anziane, oltre che la presenza di un elevato tasso di disoccupazione di lunga durata e l alta percentuale di disoccupazione femminile. Mentre nel 2004 il numero medio degli occupati (593 mila unità) è cresciuto dello 0,4% rispetto al 2003 (-0,4 nel Mezzogiorno e 0,7 a livello nazionale). Nel corso dell anno si sono manifestati segnali di rallentamento: alla crescita nel primo semestre (1,0%) è seguita una diminuzione dello 0,2% nel periodo compreso tra luglio e dicembre. (Dati Istat) Sul fronte della ripartizione degli occupati, il settore dei servizi registra il 69,3 %, (la media nazionale è del 64,9 %) e l industria il 12,7% contro il 22,5 % delle altre regioni. Dai dati della Direzione regionale del Lavoro emerge che il numero delle persone avviate al lavoro durante il 2004 è cresciuto del 6,4% rispetto al Circa il 65% degli avviamenti ha interessato il settore dei servizi. (Fonte: studio della sede di Cagliari della Banca d Italia). Inoltre sempre nel 2004, si è registrata una crescita dell imprenditoria femminile. Il trend regionale di crescita delle imprese condotte da donne è da tempo positivo, favorito anche da una serie di opportunità legislative - in particolare la legge 215/92. Secondo uno studio della Cna regionale, al 31 dicembre del 2003 le aziende a titolarità prevalentemente femminile erano (il 23% delle imprese sarde) e al primo semestre 2004 sono diventate (23,81%). L'incidenza delle imprese femminili in Italia è del 23,55% (su aziende attive, sono gestite da donne) e la Sardegna mostra valori percentuali (23,8) poco al di sopra della media nazionale. I dati sopra indicati sono confermati anche dall Osservatorio economico della Sardegna, pubblicati sul periodico Osservatorio della congiuntura (novembre 2005), grazie ai quali emerge come sul fronte occupazionale si riscontrano parziali segnali positivi. Infatti, sulla base dei dati Istat, gli occupati aumentano dell 1,4%. Così come le persone in cerca di occupazione con la conseguente 25/24

25 stabilità del tasso di occupazione. Migliora invece il tasso di disoccupazione che, con un calo dello 0,5%, si ferma al 13,1%. Viene evidenziato come questo dato, seppur inferiore alla media del meridione (14,4%) sia comunque molto sopra rispetto alla media registrata al settentrione (4,1%) e in tutto il Paese (7,7%). I livelli di istruzione Nell anno scolastico erano iscritti nelle scuole elementari presenti nei comuni della nuova Provincia di Nuoro alunni di cui erano femmine, ossia il 48% circa. Nello stesso anno erano iscritti nelle scuole medie della nuova Provincia di Nuoro studenti: maschi e femmine (47,7% circa), e nelle scuole superiori studenti, di cui erano femmine, ossia oltre il 56%. Si osserva rispetto ai livelli elementare e medio la forte riduzione del numero degli studenti maschi19. Gli indicatori raccolti dal Ministero della Pubblica Istruzione al fine di verificare presso tutti i comuni italiani lo stato dell istruzione elementare e secondaria di primo e secondo grado, ed effettuare così una indagine comparata, mostrano l emergenza di un acuto problema di dispersione scolastica in Sardegna e nella Provincia di Nuoro in particolare, che riguarda tutti e tre i livelli del sistema scolastico citati: scuola dell obbligo e secondaria di secondo grado. Gli indicatori rilevati dal Ministero della Pubblica Istruzione a proposito della dispersione scolastica nelle scuole secondarie di primo grado permettono di rilevare una situazione molto critica in Sardegna, a Cagliari e Sassari in particolare che occupano cosi le ultime posizioni nella graduatoria, e la vecchia provincia di Nuoro che si trova invece al 76 posto, con un quadro meno drammatico rispetto agli altri due capoluoghi sardi ma tuttavia largamente al di sotto della media nazionale. L anno nel quale avviene il maggior numero di interruzioni di frequenza è il 3, quando si registra il 9,62% degli abbandoni. Dei programmi straordinari di lotta contro la dispersione scolastica sono stati intrapresi dalla Regione Sardegna (L.R. 37/98) per combattere il fenomeno. I dati ISTAT rilevati nel 2001 mostrano un lieve miglioramento di tassi critici quali quello di ripetenza, che corrisponde in quest anno al 18,8% (3,3% ragazze e 7,5% ragazzi). Lo stesso dato nel Mezzogiorno è di 5,4%, mentre quello nazionale è del 4,76%: il divario rimane dunque estremamente ampio. Le campagne di lotta alla dispersione paiono avere sortito i loro effetti, in quanto i dati ISTAT del Censimento 2001 indicano un tasso di ripetenza nella scuola superiore di secondo grado del 14,9%: 6,3% femmine e 8,6% maschi); lo stesso dato per il Mezzogiorno corrisponde a 6,9%, mentre quello italiano è del 7,1%. Si registra dunque un leggero miglioramento degli indicatori di performance/qualità. L ISTAT rileva ancora il tasso di interruzione del corso di studi superiore da parte degli studenti, che corrisponde nella vecchia Provincia di Nuoro al 7,9%; è interessante notare che il 12,1% degli abbandoni è dato dagli studenti maschi. Relativamente alla formazione universitaria, nella vecchia provincia di Nuoro possiede la laurea o un diploma universitario o terziario di tipo non universitario il 6,7% della popolazione di età superiore ai 25 anni (il 7,5% degli uomini e il 7,5% delle donne). 25/25

26 Una ricerca sperimentale effettuata dall Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Nuoro volta ad identificare i flussi di destinazione universitaria degli studenti delle ultime classi delle scuole superiori della Provincia di Nuoro, ha permesso di rilevare le principali tendenze in merito. Ad un campione di 513 studenti frequentanti le scuole superiori di secondo grado del Sistema Locale del Lavoro di Nuoro è stato sottoposto un questionario, che ha permesso di rilevare che: - gli studenti che intendono proseguire gli studi sono il 70%, e provengono in prevalenza dai licei classico e scientifico- e di questi: - andrà nelle università della penisola il 46,5% - il 53,5% andrà invece nelle università dell isola Degli studenti che frequenteranno le Università della Sardegna: - il 92% andrà a Cagliari e a Sassari: - il 2% degli studenti starà a Nuoro: - 6% frequenterà nelle altre sedi sarde. In effetti Nuoro è la sede a partire dal 1990 del Consorzio per la Promozione degli Studi Universitari nella Sardegna Centrale, istituzione che mira alla realizzazione del terzo polo Universitario Sardo. Sono stati attivati nel corso degli ultimi anni, in seguito a convenzioni con le Università di Cagliari e Sassari, dei corsi di laurea di Facoltà gemmate da questi Atenei. Nell anno accademico i corsi di laurea attivi erano 9 e gli iscritti 650, ossia poco più dell 1% del totale degli studenti iscritti nelle Università sarde. Il 56,4% degli iscritti era costituito da donne, dato inferiore di alcuni punti in percentuale rispetto al totale per la Sardegna. I laureati nell anno accademico sono stati 230, il 60,9% dei quali era costituito da donne. Le facoltà che forniscono il maggior numero di laureati sono Servizio sociale, Scienze dell amministrazione e sviluppo locale e Scienze ambientali : il 46% dei laureati (ossia 107) proviene da corsi di tipo scientifico, il rimanente 54% è concentrato nei due corsi di scienze sociali. E inoltre presente a Nuoro l Università privata AILUN (Associazione per l Istituzione della Libera Università Nuorese), istituto di alta formazione creato a Nuoro nel 1986 per iniziativa dell Associazione Industriali della Provincia di Nuoro e del Credito Industriale Sardo. Tra il 1991 e il 2004 sono state formate presso questo istituto 295 persone in Scienza dell Organizzazione e in Turismo, i due Master internazionali attualmente attivi. L AILUN ha inoltre svolto nel corso degli anni 90 ricerca nel campo delle tecnologie ottiche. Si può così concludere che il sistema scolastico della provincia di Nuoro presenta una tendenza relativamente positiva in termini di accesso a tutti i livelli: dall elementare al medio al superiore fino all universitario si trovano dei tassi di scolarità quantomeno al limite della media nazionale. Tuttavia accanto a queste dinamiche positive permane ancora oggi una situazione di profondo disagio, legata all incompiutezza del processo di scolarizzazione di massa: l indice di dispersione è estremamente elevato in tutti i cicli, e riguarda in particolare gli studenti di sesso maschile (nelle scuole superiori e all università in particolare); a questo si accostano indicatori di insuccesso 25/26

27 scolastico largamente superiori alla media nazionale (per esempio il tasso di ripetenza nelle scuole superiori). Appare complessivamente una generazione di studenti altamente motivata nella fase iniziale degli studi, che però ad un certo momento della loro carriera scolastica trovano difficoltà di vario genere tali da determinarne l abbandono o il rallentamento degli studi. L ampliamento dell offerta formativa nel ciclo universitario soprattutto (corsi gemmati dalle Università di Cagliari e Sassari in discipline scientifiche e sociali; alta specializzazione presso l AILUN) pare avere un effetto positivo, benché ancora modesto, sulla partecipazione a tale tipo di istruzione di diplomati residenti in provincia; un aspetto particolarmente positivo in questo senso è l elevato numero, superiore alla media italiana, di donne iscritte e laureate presso queste strutture. Una nota infine sul grado di istruzione degli immigrati residenti nella provincia di Nuoro: si rileva la percentuale elevata di laureati e diplomati (36%), provenienti in larga misura da paesi dell Unione Europea. Il loro inserimento nel mercato del lavoro risulta tuttavia difficoltoso e solo in pochi casi l attività lavorativa corrisponde al titolo di studio posseduto. Escludendo i soggetti che fanno regolarmente parte del sistema scolastico: iscritti alla scuola media inferiore, alla scuola media superiore, all università, il problema del livello di istruzione interessa soprattutto i soggetti non specializzati e coloro che posseggono un basso livello di istruzione, secondo quanto specificato nel Rapporto d area territoriale della Provincia di Nuoro (2006). Un sistema (mercato del lavoro) caratterizzato da scarsa professionalità che se opportunamente migliorato, grazie ad adeguati percorsi formativi, svilupperebbe anche l attitudine a fare impresa con indubbio aumento occupazionale. Contesto di mercato Secondo il Rapporto Sull Economia della Provincia di Nuoro di giugno 2003 predisposto dal Banco di Sardegna, il 2002 ha visto, in Provincia di Nuoro, una consistente crescita del numero delle imprese. A fine anno si sono registrati operatori aggiuntivi, di cui quasi 300 rappresentati da aziende artigiane. L incremento su base annua, pari al 4,1%, risulta molto più intenso che nel recente passato e si caratterizza per un aumento della natalità e una diminuzione della mortalità. La vivacità è inoltre maggiore che a livello regionale. La Sardegna nel suo complesso come segnalato nel Rapporto 2003 sull economia della Provincia di Cagliari - risente con ritardo del rallentamento della domanda internazionale, in conseguenza del suo minor grado di apertura. In Italia si registra invece un sensibile affievolimento della dinamica imprenditoriale nonché un forte rallentamento della crescita della base produttiva. A fine 2002, con il peggiorare della situazione economica generale, la tendenza in Sardegna e, in particolare, in Provincia di Nuoro, si allinea con l andamento nazionale, presentando un quadro di stagnazione. I settori più dinamici e quelli in difficoltà 25/27

28 Nel 2002 le imprese sono aumentate nella maggior parte dei settori, in controtendenza rispetto a quanto accade a livello nazionale. Hanno spiccato per dinamicità quello bancario e assicurativo, con una crescita dell 8%. La seconda attività è quella edile (+5%). Cospicuo anche l incremento rilevato nei servizi alla persona. Non partecipano alla crescita generale il commercio, gli alberghi e la ristorazione, i trasporti. La poca dinamicità dei servizi al turismo tradisce la difficoltà provinciale nel valorizzare appieno il patrimonio ambientale e culturale e la insufficiente spinta allo sviluppo di attività imprenditoriali a ciò connesse. La contrazione nel numero di operatori nei trasporti rappresenta un ulteriore elemento negativo, data l importanza di tale servizio rispetto sia alla produzione che al turismo. Le imprese aggiuntive sono nate soprattutto nei settori tradizionali. Delle create nel corso dell anno 2002 ben 300 sono agricole, 138 edili e solo 75 manifatturiere. Tra le singole attività di trasformazione particolarmente positiva è stata la performance nell industria alimentare e delle bevande, con un incremento del 4,6% e 29 operatori in più rispetto al 2001, che rappresentano ben il 50% delle unità aggiuntive nella manifattura. L unico altro ramo con una tendenza all incremento di più di 10 unità è quello della fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo. Più modesta è stata la crescita nella fabbricazione di macchine per ufficio ed elaboratori e nel confezionamento di articoli di vestiario. Se si eccettuano le produzioni citate, tutte le altre hanno mantenuto invariata la propria dimensione. L esiguità dei valori assoluti tradisce in ogni caso la limitata estensione, nell area in esame, dell attività di trasformazione, la cui consistenza è oggi pesantemente a rischio per la crisi che vivono i suoi settori più rappresentativi. Il 2002 ha infatti segnato, in linea con l andamento nazionale, un drastico peggioramento delle criticità già presenti nel settore tessile, con difficoltà crescenti per diverse imprese di media dimensione. I dati registrano un esiguo incremento nei servizi alle aziende, che stentano a decollare, nel 2002, gli operatori in più sono solo una trentina. Visto il carattere strategico che una buona presenza di Servizi alle imprese assume per lo sviluppo dell economia, la loro insufficienza nel territorio provinciale rappresenta un ulteriore fattore di allarme. Non sorprende che, in un tale quadro, i settori con la maggiore natalità d impresa rimangano quelli più tradizionali e in particolare l Agricoltura e l Edilizia. Un elemento particolarmente positivo è invece costituito dalla vitalità del comparto artigiano, qui più presente che altrove. La natalità imprenditoriale è la più alta in Sardegna e investe con particolare intensità oltre all Edilizia, anche la Manifattura, con una crescita significativa soprattutto nell alimentare nonchè nella fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo Il 2003 ha visto una brusca inversione di tendenza rispetto alla dinamica positiva manifestatasi nel Il quadro è stato di piena stagnazione. La base produttiva non è cresciuta, mantenendo inalterata la sua consistenza. Mentre nel corrispondente periodo del 2002 è stato invece registrato un incremento dell 1%. Il fenomeno riguarda praticamente tutti i settori, ad eccezione di quelli Creditizio e della Pesca. Fattori strutturali e congiunturali hanno messo in discussione la tradizionale migliore tenuta (minore mortalità) delle imprese del Nuorese. Importanti segmenti del tessuto imprenditoriale hanno manifestato infatti una certa difficoltà a fronteggiare la crisi in atto. Alcuni settori hanno raggiunto un punto di non ritorno per situazioni di crisi strutturale che da tempo erano maturate, 25/28

29 dovute a mutamenti del mercato e della offerta mondiale tali da mettere a repentaglio le produzioni localizzate in Sardegna. Tali criticità si traducono soprattutto in un impennata delle chiusure di azienda. Infatti, a fronte di un incremento marginale della natalità, si è verificato, nel 2003, che ha portato un drastico aumento della mortalità. Il fenomeno ha interessato tutti i principali settori. In quello agricolo si è passati da una mortalità dello 0,5% a una del 2,4%, nella Manifattura dall 1,8% al 2,2%, nelle Costruzioni dal 2,1% al 2,7%, nel Commercio dallo 0,8% all 1,6%, nell attività alberghiera e di ristorazione dallo 0,9% all 1,7% e, infine, nei Servizi alle imprese dall 1,9% al 2,8%. Le maggiori criticità si registrano ancora una volta nella Chimica in cui il numero delle imprese diminuisce del 6% - e nel Tessile in cui la mortalità è triplicata nel giro di un anno. Anche il settore dei Servizi alla produzione si contrae, in controtendenza con la dinamica regionale, che rimane positiva nonostante la crisi. Tali sviluppi negativi sono particolarmente preoccupanti se si tiene conto che la realtà in esame si caratterizza anche per una minore capacità di attivazione di nuove iniziative rispetto alla media isolana. Infatti nei settori più importanti - Manifattura, Edilizia, Commercio, Alberghiero e ristorazione e Servizi alle imprese - la natalità è sensibilmente inferiore a quella del contesto regionale. La dinamica imprenditoriale negativa rilevata tra la fine del 2002 e la prima parte del 2003 nella Provincia di Nuoro, solo in parte imputabile alla congiuntura negativa, ha messo a nudo i limiti strutturali della configurazione produttiva del territorio, e impone una più tempestiva individuazione di strategie e attivazione di interventi in grado di rafforzarla e diversificarla. Dal Rapporto d area del Laboratorio della provincia di Nuoro (2006), Il tessuto produttivo della nuova Provincia di Nuoro risulta formato, al , da circa 16mila imprese. Dal punto di vista della composizione settoriale, il 37% di queste opera nel settore agricolo, seguito dal commercio e dalle costruzioni. Insieme questi 3 settori rappresentano il 72% della base produttiva provinciale. Il valore assunto dall indice di imprenditorialità (n. imprese/numero di abitanti) è pari a 9,84 (superiore al dato relativo al Mezzogiorno). Il ritmo di crescita del numero di imprese nel periodo è in linea con il dato regionale (2,2) leggermente inferiore ai risultati del mezzogiorno (2,3). A livello di Sistema locale del lavoro, l analisi evidenzia tassi netti di entrata più elevati, rispetto alla media provinciale, nei SLL di Siniscola (4,84), Nuoro (3,83), Orosei (3,50) e Bitti (2,75). Sotto la media i dati relativi ai SLL di Macomer (2,1), Sorgono (2,1) e Fonni (1,94). Rispetto al valore aggiunto prodotto, Nuoro incide per circa l 11% sul dato regionale e appena lo 0,24% rispetto al v.a. nazionale che colloca la provincia agli ultimi posti tra le province italiane. Il grado di apertura dell'economia nuorese è limitatissimo. I dati a nostra disposizione sono relativi alla vecchia dimensione provinciale ed evidenziano un sistema chiuso rispetto agli scambi con l'estero: la propensione all'export, così come il tasso di apertura, assumono valori bassissimi (2,5 e 4 cui corrispondono, rispettivamente, il 21,1 ed il 42,2 medio italiano). Il peso dell area (i dati sono relativi alla vecchia Provincia) sul commercio estero sardo è marginale (0,9% import e 7,1% export) e occorre precisare che il forte incremento dal lato delle esportazioni (+101,3%) è legato alla vendita di una piattaforma petrolifera da parte dell Intermare. 25/29

30 I settori che spiegano gran parte delle importazioni sono il metalmeccanico e la chimica, così come nel caso delle esportazioni. L elenco sui primi 30 settori per valore delle esportazioni e delle importazioni evidenzia l esiguità delle esportazioni di quelli che sono considerati settori trainanti dell economia della provincia (lattiero caseario e lapideo). La dimensione prevalente è quella delle microimprese. Inoltre il 65% delle imprese della provincia è concentrata nella classe 1 addetto e ben il 95% si addensa nella classe 1-5 addetti. Il dettaglio dimensionale per settore evidenzia come la microimpresa sia la realtà più forte soprattutto in agricoltura e nel commercio, a conferma della condizione di polverizzazione di questi comparti. L analisi dei dati relativi alla composizione della base produttiva articolata per Comuni e settori conferma un settore produttivo fortemente ancorato alle tradizioni produttive e alle vocazioni locali. In particolare i dati evidenziano: - il settore Agricoltura e Pesca ha percentuali di occupazione elevate nei Comuni di Lodine, Meana Sardo, Orune, Siniscola e Tonara, con la percentuale più elevata (circa il 10%), a conferma dell importanza che la silvicoltura ha per quest ultimo comune. - Nel settore dell Estrazione di minerali, i dati evidenziano l importanza di questo settore in termini di creazione di occupazione per alcuni Comuni della nostra Provincia. Lula è il paese con la maggiore concentrazione di addetti (17%) seguita da Orani (11,5%), Orosei (12%), Galtellì (7,3%) e Noragugume (8,8%). - Al settore dell estrazione di minerali si collega la produzione di articoli minerari non metalliferi concentrati ad Orosei, Siniscola e Loculi. - L industria Alimentare è diffusa praticamente in tutti i Comuni. I dati più elevati si riscontrano a Belvì (12,6% dell occupazione), Birori (23,6%) grazie anche alla presenza nel suo territorio dello stabilimento della La.Ce.Sa di Bortigali, Fonni (16,6%) forte della tradizione in campo dolciario e del pane tipico, Irgoli (27,1%) conosciuta soprattutto per la presenza del salumificio Murru ma dove operano anche altri produttori di prodotti tipici, Noragugume (14,7%), Osidda (19%), Sarule 12,1%, Teti (11,1%) e Tonara (10,2%). - I dati relativi al tessile sono schiacciati dalla presenza delle grandi imprese a Borore (53,3%, legata alla presenza del Calzificio Queen nella zona industriale di Tossilo, di pertinenza di questo Comune), Macomer (10,7%), Ottana (16,7) e Siniscola (13,7%). È noto che questo settore rappresenta una delle aree di crisi del centro Sardegna, soprattutto per le imprese localizzate a Macomer, Ottana e Siniscola. Nel campo delle produzioni artigianali, sono importanti le tradizioni della tessitura di tappeti di Sarule e Bolotana, gli scialli di Oliena e Orgosolo (che continua grazie a questo prodotto la tradizione della produzione della seta) e dei mastr e pannos (i sarti della tradizione sarda). L attività di alcuni sarti ha riportato in auge l abbigliamento tradizionale del mondo agropastorale attivando una sorta di sistema moda sardo, che trascina anche le produzioni artigianali di calzature e accessori in pelle. - L industria Conciaria, censita a Bolotana, in realtà ha già cessato le proprie attività. La concia e lavorazione delle pelli come byproduct della macellazione viene prevalentemente indirizzata verso imprese di altre province o, in misura ridotta, verso l Italia. 25/30

31 - I dati relativi all Industria del legno evidenziano l importanza di questo settore per tutto il Mandrolisai e si collegano con il settore della silvicoltura. I dati relativi a Birori censiscono un azienda che ha cessato le attività (produzione di infissi). - L Industria chimica è concentrata nel polo di Ottana. - La Lavorazione dei metalli ha nel Comune di Orani, famoso per la solida tradizione dei suoi fabbri, la percentuale più elevata (12%) seguita da Ottana (7,7%) in cui operano le aziende nate come indotto delle grandi imprese, e Loculi (8,6%). - Il comparto Alberghi e ristoranti ha una forte presenza ad Orosei (20,2%) confermando la vocazione turistica del comune baroniese, e negli altri comuni in cui si indirizza il turismo della nostra provincia, Oliena (13%), Gavoi e Fonni (12,2% e 13%), Dorgali (11,6%). - Commercio e Costruzioni sono diffusi in tutta la provincia, al punto che forse è più rilevante indicare i Comuni in cui queste attività non sono prevalenti. Su 52 Comuni, sono 14 quelli in cui le Costruzioni non sono il settore prevalente (Birori, Borre, Dualchi, Lula, Macomer, Noragugume, Orosei, Osidda, Ottana, Ovodda, Sarule, Siniscola, Teti, Tonara. Secondo un recente studio dell Unioncamere (dati 2004) rispetto al valore aggiunto prodotto, Nuoro incide per il 15,6% e per l'1,4% sul corrispondente aggregato regionale e di ripartizione. In termini procapite, la ricchezza prodotta nella provincia ( euro) è in linea con quella mediamente prodotta nel Sud d'italia, mentre risulta inferiore per il 33% nei confronti del dato medio nazionale; pertanto Nuoro si colloca solo in 88-esima posizione tra le province italiane, ultima in ambito regionale. Il contributo dell'artigianato al valore aggiunto annualmente prodotto dalla provincia (15,9%) si colloca superiormente al livello della media del Paese (12,4%), occupando rispetto a questo indicatore in ambito nazionale la 29-esima posizione. La produzione agricola nuorese infine si incentra in prevalenza sulla zootecnia, settore che assorbe quasi il 65,7% del valore economico dell'intero ammontare del settore e il cui peso risulta il più elevato dell'italia Meridionale dopo Sassari. 25/31

32 La densità imprenditoriale nei comuni della provincia nuorese: Cod. ISTAT Comune Popolazione Numero di unità locali Densità imprenditoriale (u.l. per 100 abitanti) OROSEI , DESULO , SINISCOLA , NUORO , OTTANA , MACOMER , ORANI , BOLOTANA , BORORE , DUALCHI ,38 Rispetto alle linee programmatiche della Amministrazione Provinciale di Nuoro 2005/2010 il contesto di mercato in cui si muove il nostro territorio è il seguente: Rispetto al settore Industria, sono presenti imprese con una base produttiva estremamente ridotta, inferiore ad un quinto di quella regionale e per di più strettamente legata nella sua composizione a soli quattro settori, agricoltura, costruzioni, commercio ed estrattivo (distretto Provinciale del lapideo), che rappresentano più del 70% delle imprese operanti nella provincia. I volumi di fatturato sono estremamente concentrati tanto per settore quanto nella distribuzione generale in considerazione di un numero totale di imprese attive in provincia di Nuoro di oltre unità. Queste caratteristiche delineano un sistema territoriale poco elastico e vulnerabile in caso di crisi congiunturale. A questo deve aggiungersi l'effetto derivante dall'eccessiva dipendenza dal mercato locale, effetto ulteriormente amplificato da una dinamica demografica critica che tende a privilegiare i centri maggiori e la costa a scapito dei paesi più piccoli. In questo contesto, la risorsa umana e la sua formazione devono essere al centro dello sviluppo economico. Il vero valore dei prodotti si crea dalla fusione del capitale umano con l'innovazione e con la propensione al rischio. Nell ambito del settore industriale, la provincia di Nuoro risulta specializzata nella meccanica e nella chimica, oltre che nella lavorazione di prodotti alimentari tipici. Estremamente bassa rispetto al resto del Paese, ma anche nei confronti delle altre province sarde, risulta essere la propensione ad esportare. Le esportazioni sono soprattutto concentrate in due settori (meccanico e chimico), che da soli rappresentano ben più della metà delle vendite all estero. Altre voci significative sono quelle dei prodotti lattiero - caseari e dei gelati. Rispetto al settore commercio il sistema produttivo è in fase di riqualificazione e posizionamento competitivo nel mercato, tale per cui è indispensabile raggiungere un giusto livello di competitività commerciale, capace di contenere la fuga di acquirenti, e quindi di capitali, verso i poli di Cagliari, Olbia e Sassari che si è fortemente accentuata negli ultimi anni. Perché ciò accada è necessaria oltre alla modernizzazione delle aziende e delle reti di collegamento e trasporto anche una politica di 25/32

33 attrazione verso il capoluogo che va oltre la proposta commerciale armonizzandosi con l offerta di servizi al cittadino che spazi da quelli primari sino a quelli culturali e ricreativi per tutte le fasce di età. Rispetto al settore artigianale è necessario creare condizioni di miglioramento produttivo e commerciale arrivando alla definizione di uno standard qualitativo certificato, migliorando l accesso ai mercati, consentendo il recupero e la valorizzazione della produzione di materie prime e dei mestieri tradizionali destinati a scomparire nel giro di pochi anni. Nel contesto della dotazione infrastrutturale, Nuoro e la sua provincia si collocano in una posizione di forte criticità. In evidente connessione con le sue caratteristiche geografiche, la dotazione di porti risulta la categoria relativamente meno deficitaria, ma pur sempre inferiore alla media nazionale. Da ciò la necessità di privilegiare gli investimenti volti a infrastrutturare il territorio, migliorare la qualità dei servizi alle imprese e a qualificare i fattori di produzione, primo fra tutti il capitale umano. Per contrastare le note debolezze strutturali (ritardi di sviluppo, divari territoriali, precarietà delle imprese, scarso contatto con l estero) sarebbe in particolare opportuno valorizzare gli indiscutibili punti di forza della provincia, che si sostanziano nella disponibilità di un territorio unico dal punto di vista dell ambiente, delle ricchezze culturali e delle produzioni tipiche. Punti di debolezza del sistema economico provinciale Permangono criticità acute e diffuse sia nel sistema delle imprese e nell approccio al mercato, sia nel contesto generale (popolazione - enti pubblici infrastrutture - formazione). 1. Ristrettezza della base produttiva, scarsa diversificazione settoriale. La base, come noto, è ristretta. E attivo in Provincia soltanto il 18 % delle imprese della Sardegna, concentrate su pochi settori (dai quali quindi tutto il sistema dipende): Agricoltura, Costruzioni e Commercio. Il comparto manifatturiero, caratterizzato dalla prevalente dimensione artigiana in comparti tradizionali (non privi tuttavia di buone prospettive), appare destinato a restringersi ulteriormente. Ottana, come noto, è uno dei poli dell Isola in cui più pesantemente si manifesta la crisi in cui ormai versa l industria chimica della Sardegna. I preannunciati arresti di produzione avranno effetti immediati sull occupazione, ma ancor più negativi saranno i riflessi per l indotto che nel tempo si è andato consolidando attorno alla grande impresa; senza contare, in prospettiva, l impoverirsi del sistema locale in termini di know-how e professionalità. A fronte dei ridimensionamenti imposti dal mercato non vi sono, d altro canto, reali e validi progetti alternativi di sviluppo industriale, che pure appaiono necessari: né a livello del settore chimico in senso stretto (sulle ipotesi di un accordo di programma pesano molte ipoteche), né ed è peggio sul piano più generale di un programma di nuove iniziative e connessi investimenti, attribuibili soprattutto come sarebbe auspicabile a piccole e medie imprese. 2. Contenuta dinamica delle imprese ed elevata sensibilità al ciclo. 25/33

34 La dinamica delle imprese continua a presentare andamenti sensibili all alternanza del ciclo congiunturale. 3. Carenze di interdipendenze e di cooperazione. Nonostante qualche progresso, permane in una situazione di polverizzazione del tessuto produttivo e di condizioni marginali di molte imprese - la debolezza o l assenza di relazioni di interdipendenza e cooperazione tra le stesse imprese. Prevalgono comportamenti in contrasto con la cultura del distretto e delle reti d impresa : le imprese pur ricche di potenziale restano quindi incapaci ad entrare in mercati più ampi e si condannano, per così dire, a competere tra loro in un area a somma zero. L incapacità di fare sistema, unita a similari carenze per gli enti locali, condiziona la reattività complessiva delle forze presenti nel territorio, nella attuale fase di congiuntura debole e di incertezza dei mercati e, in particolare, proprio a fronte dell attuale crisi del comparto meccanica -impiantistica. 4. Scarsa propensione all export (prodotti locali e turismo) e insufficienza del marketing. L apertura sull estero dell economia della Provincia si mantiene ancor più ristretta di quella modesta, della Sardegna nel suo insieme. Permane scarsa la conoscenza delle produzioni nei grandi mercati esterni all Isola, anche se l attivazione di iniziative promozionali e di marketing con iniziative specifiche ha registrato impulsi e progressi. 5. Sistema ricettivo inadeguato. La carenza di offerta ricettiva è sempre notevole, mentre le prospettive di mercato delineano invece fasce di domanda sempre più favorevolmente orientate alle caratterizzazioni naturalistico-ambientali che il Nuorese esprime. 6. Processi persistenti e diffusi di spopolamento. La Provincia (il 16 % circa della già contenuta popolazione regionale) continua a subire il processo di spopolamento, soprattutto nei centri dell interno, con inevitabili e pesanti conseguenze socioeconomiche, che favoriscono tra l altro fenomeni di insicurezza nel territorio. 7. Carenze nelle infrastrutture (collegamenti). Il Nuorese continua a presentare carenze gravi, soprattutto con riferimento al sistema dei trasporti. Il territorio rimane, nel complesso, sostanzialmente isolato, il che - se ne ha preservato il valore ambientale condiziona la capacità attrattiva e competitiva dei settori produttivi interessati nonché del sistema socio economico nel suo complesso 8. Insufficienza del sistema della formazione. La formazione professionale non è ancora in sintonia, in complesso, con le peculiari esigenze del sistema delle imprese, in relazione ai nuovi fabbisogni del mercato. Va però riconosciuto, più in particolare, l impegno profuso nell assicurare, grazie anche a specifiche iniziative universitarie, la presenza in loco di un apparato attivo nell istruzione superiore e nella ricerca, scientifica e applicata; finalizzato, tra l altro, a creare professionalità di livello, indispensabili per un Area in ritardo di sviluppo ma dalle rilevanti potenzialità come il Nuorese. 9. Carenze di coordinamento nel sistema degli enti locali. 25/34

35 E carente la funzione di coordinamento orizzontale e verticale tra gli enti locali ed è una debolezza che si avverte pienamente in situazioni di crisi strutturale di alcuni importanti settori industriali, per l incapacità di attivare le necessarie soluzioni alternative. 10. Rischiosità del credito elevata. L analisi degli impieghi bancari per la provincia di Nuoro conferma una rischiosità persistente su livelli elevati. Punti di forza del sistema economico provinciale 1. Risorse naturali, ambientali e storico-culturali di notevole varietà e rilevanza. In quanto caratterizzanti il territorio della Provincia, mantengono sotto il profilo della potenzialità economica valore elevato, soprattutto in confronto con aree d Italia e d Europa sempre più affette da alta densità abitativa e inquinamento. La forte vocazione naturalistica del Nuorese è peraltro sempre più percepita, in relazione alle possibilità di sviluppo di attività imprenditoriali finalizzate alla valorizzazione economica (equilibrata) delle risorse. 2. Diffusa presenza di attività produttive tradizionali, con elevati standard di qualità e genuinità. Le produzioni tradizionali, basate su saperi locali accumulati nel tempo (agroalimentare, artigianato e, più di recente, anche attività di servizio collegate al turismo), stanno rispondendo in misura crescente - quanto meno in termini di genuinità e qualità alta - alle esigenze di fasce di domanda interessate. 3. Elevata specializzazione, in prospettiva, nel settore turistico e nelle produzioni tipiche. Il settore turistico continua del resto a conseguire promettenti risultati, in termini non solo di attività ma anche di qualità delle strutture ricettive. L elevato potenziale rimane tuttavia non utilizzato; vi è la possibilità di attivare ulteriori iniziative produttive, nonché di potenziare quelle valide già esistenti (nel rispetto del vincolo ambientale). Nel turismo e nelle produzioni tipiche risiede il sentiero di sviluppo prevalente certo non l unico che l imprenditoria locale può realisticamente percorrere. Situazione attuale del contesto territoriale - settoriale provinciale Il territorio della provincia di Nuoro è caratterizzato da una prevalente vocazione agro-pastorale, questo è riconosciuto dagli attori economici che la ritengono questo settore quello portante dell economia. Altri settori generalmente riconosciuti come trainanti sono l'industria, il turismo, l'artigianato (inteso prevalentemente come trasformazione di prodotti agro -alimentari) e l edilizia (PMI edilizia, estrattiva, chimica). In particolare l industria tessile, concentrata a Ottana e Macomer, è considerata un settore forte che dà occupazione e reddito ed il lapideo, soprattutto nelle zone interne, è quindi è indicabile come settore importante e in crescita. Il piccolo artigianato (lavorazione del legno e del ferro) è una risorsa ed attività di rilievo, localizzata soprattutto in alcuni centri dell interno con tradizione specifica (per esempio ad Orani, dove esiste una lunga tradizione di fabbri, vi sono diverse imprese che si occupano di ferro battuto). 25/35

36 Tra i fattori critici, per quanto riguarda l industria, si registrano elevati costi di produzione (in particolare per il settore estrattivo) e forte concorrenza dei paesi stranieri per il tessile. I principali problemi dell industria sarda sono legati alle infrastrutture, ai servizi alle imprese e alla burocrazia, ed ancora ai costi di produzione e commercializzazione (in particolar modo energia e trasporti). Relativamente all energia, il problema è comune al resto d Italia: <<in Italia, anche per la scelta fatta anni fa di servirsi di petrolio e non del nucleare, l energia costa di più rispetto al resto dell Europa, e questo incide sul costo della produzione e quindi sulla competitività dei prodotti sul mercato>>. Per quanto riguarda invece i trasporti la condizione di insularità risulta in questo senso penalizzante, poiché i relativi costi vanno ad aggiungersi a quelli derivanti dalle altre criticità evidenziate. Il rischio di delocalizzazione è elevato per le grosse industrie (che nella provincia sono essenzialmente stabilimenti produttivi dipendenti dalla casa madre), i cui investimenti sono generalmente legati alla disponibilità di contributi regionali che incentivano l impianto di strutture industriali e non alla costruzione di una reale dinamica di sviluppo. Per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti si rileva la mancanza di strategie di marketing e una scarsa propensione all internazionalizzazione, e questo a causa sia delle condizioni di un inadeguata cultura imprenditoriale che la non diversificazione delle figure professionali all interno dell impresa: nello specifico si sottolinea l assenza di figure professionali strategiche per operazioni di apertura ai mercati quali l export manager. Il lavoro nero è diffuso soprattutto nell edilizia, nell agricoltura e in qualche misura nell artigianato. Il lavoro nero in settori come l artigianato (dove operano molte donne) e l edilizia è considerato uno dei più importanti fattori che determinano la scarsa competitività sul mercato dei prodotti venduti dalle imprese regolari. Molti imprenditori credono nell integrazione delle filiere e della cooperazione tra i produttori ai fini dello sviluppo locale. La necessità prioritaria è quella di intervenire innanzitutto sulle singole filiere per valorizzare le produzioni vocate e colmare le insufficienze organizzative, e poi in un secondo momento pensare alla loro integrazione. La cooperazione tra produttori secondo la percezione della maggioranza degli intervistati non è storicamente presente nella provincia di Nuoro, ma aumenta la consapevolezza della sua utilità ai fini di una maggiore competitività sul mercato. Le iniziative di aggregazione vengono attuate nell ambito della trasformazione ed essenzialmente per affrontare la fase commerciale. In effetti il numero dei consorzi, soprattutto per gli aspetti legati alla commercializzazione, è aumentato negli ultimi anni; tuttavia, malgrado l utilità di tali iniziative, si tratta generalmente di azioni di risposta a problemi puntuali ed emergenti e non di processi. 25/36

37 I capitali disponibili sono bassi soprattutto se riferiti alle imprese mentre sono piuttosto elevati se riferiti ai privati. Non vengono comunque tendenzialmente investiti in attività produttive nella provincia. Comunque si registra una generale difficoltà all accesso al credito ed un impiego fuori dai confini provinciali del risparmio locale da parte delle banche. Gli ostacoli alla crescita sono riconducibili a due ordini di fattori di natura rispettivamente endogena ed esogena al sistema imprenditoriale (potenziale ed esistente). Relativamente all attitudine imprenditoriale vengono citati la bassissima propensione al rischio, la carenza di idee (soprattutto innovative), la scarsa specializzazione delle figure professionali, l inadeguatezza della formazione, la scarsa conoscenza del mercato. Tra i fattori di natura esogena vi sono la burocrazia, le tasse, la scarsa attenzione da parte del sistema pubblico ai bisogni delle imprese e ai costi che queste devono sostenere (ad.es. la gestione dei rifiuti nella zona industriale di Tossilo, i servizi a banda larga nel Marghine), l inadeguatezza o deficienza infrastrutturale che aumenta i costi di produzione, e più in generale l inefficienza della Pubblica Amministrazione. Nel territorio inoltre vi è una scarsa tendenza alla concentrazione delle attività anche se per la maggior parte degli intervistati questo rappresenta una fase importante del processo di sviluppo locale. Tra i fenomeni di concentrazione sono stati individuati: l area industriale di Nuoro (Pratosardo), di Ottana e di Macomer; la zona industriale in fase di costituzione a Orosei; alcune aree produttive come quella artigianale ad Orani; il progetto RESA della provincia di Nuoro. Le qualifiche dei lavoratori: sono considerate generalmente insufficienti, inadeguate o inesistenti nei casi in cui vi si necessità di personale da adoperare per quelle mansioni che richiedono una formazione specialistica (saldatori tubisti ; addetti ai frantoi, personale qualificato per il turismo come chef; personale addetto al miglioramento della sicurezza e salubrità degli alimenti). I corsi di formazione professionale non forniscono quelle competenze delle quali le imprese hanno bisogno (<<se avessimo 40 tubisti formati lavorerebbero dall oggi al domani>>). L adozione di nuove tecnologie tende lentamente a crescere in tutti i settori, ma è rilevante nelle aziende medie di trasformazione dove ai macchinari acquistati si affiancano ed integrano tecnologie ideate dall impresa stessa al fine di valorizzare la specificità della propria produzione. I controlli di qualità e conformità vengono effettuati nelle aziende medie di trasformazione (Consorzio olio, cantine del Mandrolisai, salumificio Murru) e da qualche ristoratore. Vengono in linea generale considerati utili per mantenere gli standard di qualità ed il livello di innovazione, anche se nella maggior parte dei casi si limitano a quelli previsti dalle normative. 25/37

38 I costi di produzione sono molto elevati. La voce principale di costo è rappresentata generalmente dall energia elettrica (fenomeno comune al resto d Italia). Nelle medie aziende di trasformazione le economie di scala consentono la gestione e l abbattimento dei costi di trasporto, che rappresentano anche una barriera all ingresso di concorrenti. La presenza degli istituti di credito locali è ancora legata a vecchie logiche operative anche se alcuni stanno progressivamente adeguando la loro offerta alle aziende, anche a quelle che presentano maggiori rischi legati alle caratteristiche dell impresa. Resta però il problema che le imprese non sono attente alle dinamiche dell autofinanziamento. I Consorzi fidi, favorendo l accesso al credito anche ai <<piccolissimi>> svolgono <<un grosso ruolo e saranno ancora più importanti con Basilea 2>>. I mercati serviti sono perlopiù quello locale e provinciale, per alcuni anche nazionale e per pochi internazionale. Per quanto riguarda invece i prodotti industriali è unanimamemte riconosciuta una forte concorrenza con i prodotti dei Paesi orientali (soprattutto Cina). Le imprese ritengono che il fabbisogno d innovazione investa tutti i settori. Contesto sociale (Dati unioncamere 2004) Molto carenti risultano le infrastrutture sociali il cui indice di dotazione assume il valore più basso di tutto il territorio italiano. Posta pari a 100 la media nazionale, tale indice assume il valore di 25,2, ed analizzando nel dettaglio le componenti nelle quali si possono scindere le infrastrutture sociali, ovvero le strutture culturali e ricreative (25,3), per l'istruzione (26,2) e sanitarie (24,2), si nota una certa omogeneità intorno al valore medio suddetto. Per quanto riguarda la presenza della criminalità nel territorio, sicuramente interessante è il 78-esimo posto che Nuoro detiene nella graduatoria stilata per la quota di furti e rapine sul totale dei delitti denunciati. Mentre appare elevato il numero di minori denunciati ogni 100 mila abitanti (245), che colloca la provincia al 27-esimo posto in Italia. Rilevante, infine, la quota di interruzioni volontarie di gravidanza effettuate da donne al di sotto dei venti anni (9,6% 8,9% Italia), 18-esimo valore nazionale più alto. 25/38

39 Tenore di vita Per reddito disponibile pro-capite Nuoro si colloca in 76-esima posizione nella graduatoria nazionale (con circa euro), ultima per quanto riguarda le province sarde e inferiore al valore medio nazionale. Rispetto al livello dei consumi pro-capite (9.800 euro), invece, Nuoro occupa il 96-esimo posto, ponendosi come fanalino di coda nella regione e scontando un differenziale dal livello italiano ancora pari al 28,4%. La composizione dei consumi vede, rispetto alla distribuzione media, una rilevante quota dei consumi alimentari, che, a fronte del 17% riscontrato nel Paese, rappresenta il 20,9% del totale speso nella provincia; tale percentuale è in linea anche al 21% relativo all'area del Mezzogiorno e colloca Nuoro al settimo posto nella graduatoria decrescente nazionale. Da notare, comunque, come Nuoro non faccia segnare valori particolarmente significativi in alcuni indicatori rappresentativi del benessere dell'area. La provincia infatti, si colloca entro le ultime venti posizioni della graduatoria nazionale nei seguenti indicatori: consumo pro-capite di benzina (59-esima), numero di autovetture circolanti e numero di immatricolazioni per abitanti (80-esima). Qualità della vita La provincia di Nuoro non ottiene risultati brillanti per quel che concerne il livello di qualità ambientale misurato dall'indice di Legambiente: essa si colloca infatti solo in 101-esima posizione (in ulteriore calo rispetto alla 97-esima posizione del 2003). Leggermente migliore appare la situazione facendo riferimento ai due indicatori calcolati da Italia Oggi e da Il Sole 24 Ore, in base ai quali Nuoro si piazza rispettivamente in 59-esima ed in 68-esima posizione. In 79 comuni della provincia (79% della popolazione) sono state riscontrate problematiche di natura insediativa, mentre non si registrano comuni sottoposti a rischio sismico medio/alto. Legalità La Sardegna non è stata interessata, al contrario di altre regioni del Mezzogiorno, da un processo di diffusione e radicamento della criminalità organizzata, ma da reati ascrivibili alla criminalità comune. I delitti denunciati da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza all'autorità Giudiziaria, ammontavano nel 2001 a unità, un numero inferiore del 7,25% rispetto ai del Rapportando i dati assoluti alla popolazione si ricava che la Sardegna presenta un valore medio al 2001 di delitti ogni 100 mila abitanti, che tende ad avvicinarsi a quello nazionale che evidenzia un quoziente di criminalità di Nella provincia di Nuoro e nella parte meridionale della provincia di Sassari, in presenza di una densità della popolazione molto bassa, prevalgono i reati connessi alla economia agro pastorale (furti di bestiame, reati contro la persona spesso collegati a faide familiari di origine agro pastorale, rapine alle banche ed agli uffici postali). 25/39

40 L elemento che negli ultimi anni preoccupa maggiormente è l aumento del fenomeno degli atti delittuosi, un tempo limitati ai soli reati di furto di bestiame, rapina, omicidio, incendio doloso e sequestro di persona, che ora si stanno estendendo al reato di estorsione, all'attentato dinamitardo contro la Pubblica Amministrazione, alla produzione e commercio di stupefacenti, alla truffa, all'associazione per delinquere, fenomeno questo che interessa in particolare il nuorese. Sulla base dei dati forniti dal Comando Provinciale dei Carabinieri, relativi alla Provincia di Nuoro, nell ultimo anno si è avuto un calo del numero totale dei delitti del 14%, passando da nell anno a nell anno Risulta invece aumentato il numero delle persone denunciate e il numero delle persone arrestate, rispettivamente del 4% e del 17%, che ha riguardato in minor misura il numero di minori coinvolti, passando da 96 arresti nel primo anno a 46 nel secondo (-57%). Risulta in forte calo il numero di omicidi dolosi consumati, mentre sono aumentati il numero di omicidi tentati e il numero di quelli scoperti, dato che fa presagire un azione consistente da parte delle forze di polizia. Il numero di omicidi colposi registrati dalle Forze dell ordine nell anno sono diminuiti considerevolmente del 47%. Tra i reati in calo si segnalano il numero di estorsioni, il numero di furti e il numero di reati di abigeato, mentre sono aumentate il numero di rapine, passando da 69 rapine denunciate nell anno a 88 nell anno Negli ultimi anni si è assistito anche ad una riduzione degli atti intimidatori nei confronti delle Amministrazioni locali e dell imprenditoria locale. Si tratta spesso di atti intimidatori i cui moventi risiedono nell'adozione di specifici atti amministrativi, quali il mutato uso del territorio (usi civici, norme sulla caccia, realizzazione di parchi naturali, cantieri di rimboschimento o assunzioni stagionali, concessioni o vincoli edilizi) e le modifiche agli assetti urbanistici comunali. In alcuni casi sono dovuti a conflitti di interesse (personale o economico) riferibili esclusivamente alla sfera personale degli Amministratori. B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo L intervento scaturisce dalla esigenza di utilizzare al meglio le opportunità offerte dai finanziamenti nel rispetto dell ambiente e del territorio in cui insistono le realtà produttive ricomprese nel presente Partenariato, fattore questo indispensabile per uno sviluppo socioeconomico duraturo e sostenibile. Il progetto di Partenariato mira a valorizzare in primo luogo le seguenti risorse: Il capitale umano: Tra le risorse economiche intese a livello aziendale, il capitale umano rappresenta una delle risorse più importanti, infatti, la capacità di una società di produrre i beni e servizi necessari a soddisfare i propri bisogni dipende dalla quantità, qualità e combinazione delle risorse a propria disposizione. Il capitale umano è costituito dall''insieme delle facoltà e delle risorse umane, in particolare conoscenza, istruzione, informazione, capacità tecniche, che danno luogo alla capacità 25/40

41 umana di svolgere attività di trasformazione e di creazione. La qualità del capitale umano non è una caratteristica statica, ma dinamica. Per adattarsi alle mutevoli esigenze della società locale, e per essere in grado di recepire le scoperte e le innovazioni, è necessario che l'istruzione sia accompagnata da un costante ed adeguato flusso d'informazioni. La centralità attribuita al capitale umano nelle nuove teorie della crescita economica e dello sviluppo si è riflessa nel cambiamento degli interventi di cooperazione delle principali organizzazioni economiche. Ne consegue che le persone sono l'unico elemento nell'azienda avente l'intrinseco potere di generare valore. Tutte le altre variabili - cassa e crediti, materiali, impianti ed attrezzature, fonti di energia - altro non offrono che potenziali inerti. Per loro natura non aggiungono nulla, e non possono aggiungere nulla, a meno che un essere umano (sia l'operaio di livello più basso, sia il professionista più ingegnoso o un massimo dirigente) liberi quel potenziale e lo metta in azione. Le azioni di Partenariato e Aziendali previste nel Progetto Integrato mirano a: - incentivare il miglioramento delle caratteristiche individuali apportate dal singolo nel proprio lavoro (intelligenza, energia, attitudine positiva alle mansioni svolte, affidabilità, impegno ); - aumentare e/o migliorare le competenze tecniche delle risorse umane coinvolte nei processi produttivi aziendali; - promuovere lo sviluppo della capacità di imparare (prontezza, immaginazione, creatività, capacità di realizzare le cose); - aumentare la motivazione delle risorse umane nel condividere le informazioni e le cognizioni, vale a dire promuovere uno spirito di squadra e un attitudine all orientamento verso gli obiettivi aziendali nel complesso. Le competenze specifiche: La formazione è considerata anche a livello europeo un reale diritto di cittadinanza, soprattutto nella sua accezione di apprendimento lungo tutto l arco della vita. La necessità di una conoscenza approfondita rappresenta quindi un elemento importantissimo per garantire la qualità professionale della persona, il suo potenziale nel mondo del lavoro, ma soprattutto un elemento discriminante per portare innovazione e competenze nelle imprese. Intravediamo quindi un legame fortissimo fra la formazione e la competitività delle imprese in modo particolare in un Paese come l Italia, in cui si dimostrerà fondamentale mirare alla crescita del capitale intellettuale per raggiungere obiettivi di eccellenza a livello sociale e economico. In virtù di un percorso già in atto che vede il mondo dell impresa e quello della formazione, insieme per la realizzazione di un proficuo avvicinamento le imprese del Partenariato sono fortemente intenzionate ad accompagnare sempre più la crescita culturale e professionale delle risorse lavorative, promuovendo approcci e modalità efficienti di risposta al fabbisogno di competenze professionali e formazione continua consapevoli del fatto che le risorse umane rappresentano la carta vincente per la competitività delle aziende e della società nel suo complesso. 25/41

42 Il settore della meccanica e dell impiantistica rappresenta un comparto produttivo in cui, per tipologia di prodotto e/o servizio erogato le risorse umane che ci lavorano devono obbligatoriamente avere una competenza tecnica specifica: un esempio è quello degli ingegneri meccanici, dei progettisti industriali, ma anche della semplice manodopera preposta alla produzione e all installazione dei prodotti/servizi, dei periti elettronici, elettrotecnici e di tutte le risorse umane che per la tipologia di lavoro devono essere in possesso di competenze tecniche specifiche. Nel territorio in questione si è sviluppata negli anni una classe operaia specializzata; l esigenza di oggi è che la sostituzione della forza lavoro che si appresta ad uscire dal mercato per avvio al pensionamento e l inserimento di nuove risorse umane avvenga in maniera tale che il ciclo di produzione non ne risenta in modo particolare. Vari imprenditori hanno lamentato la difficoltà di trovare manodopera specializzata che abbia già le competenze tecniche di base (vedi saldatori e verniciatori), ma anche personale dei ruoli tecnici (vedi progettisti o designer industriali) che predispongano progettazioni specifiche. Una delle azioni previste nel presente Progetto Integrato è quella di studiare percorsi formativi ad hoc che consentano agli addetti di acquisire e/o migliorare le competenze specifiche per lavorare nelle varie fasi produttive: ne sono esempi i percorsi formativi previsti per operai di linea di produzione, saldatori, verificatori, ma anche quelli di più ampio respiro in materia di risparmio energetico e produzione energia da fonti, gestione aziendale e organizzazione delle risorse umane. Le aziende coinvolte sentono forte la necessità di formare risorse umane che siano parte attiva nel raggiungimento degli obiettivi aziendali stabiliti in fase di programmazione da ciascuna realtà produttiva L esperienza delle aziende sui mercati: Il sistema industriale della Provincia di Nuoro è formato in maggior parte da una molteplicità di piccole e medie imprese che possono costituire una rete strutturata e con elevata attitudine allo sviluppo. Anche nella Provincia di Nuoro il settore manifatturiero si caratterizza per il declino dei settori trainanti della grande industria, al cui indotto si deve la nascita di importanti realtà del comparto impiantistico, e per la crescita difficoltosa ma tuttavia ricca di prospettive di sviluppo di imprese autoctone, in grado di promuovere uno sviluppo endogeno se opportunamente rafforzate. Le imprese coinvolte nel presente Partenariato hanno un forte radicamento sul territorio e un esperienza nel settore maturata in anni di lavoro, ma analizzando la tipologia dei singoli investimenti produttivi proposti si evince il fatto che il comparto è penalizzato ancora da modalità produttive e organizzative tipiche di un sistema inadeguato alle attuali dinamiche di mercato, che richiedono elevate competenze manageriali, organizzative e tecnologiche. In particolare il settore metalmeccanico opera in un contesto in cui la competitività nasce dalla qualità, dalla flessibilità e dal contenimento dei costi (vedi questione energetica). La maggior parte delle aziende opera da decenni nel mercato di riferimento, chi attraverso la produzione di beni o installazione degli stessi, chi ha portato avanti l attività imprenditoriale allo scopo di realizzare un supporto tecnico e operativo all attività di installazione e manutenzione elettro strumentale. In un ottica di espansione proficua, a seconda della articolazione dei lavori da svolgere, alcune imprese del presente Partenariato operano già attraverso Associazioni Temporanee di Imprese con 25/42

43 altre imprese dello stesso settore. La costituzione di ATI consente alle imprese di ottenere commesse di lavorazione o appalti che possono essere svolti ottimizzando le risorse materiali ed il personale coinvolto nelle diverse attività. RISORSE INFRASTRUTTURALI Le imprese del Partenariato operano per la maggior parte in aree industriali (Zona industriale di Ottana-Bolotana), zona industriale di Siniscola, zona industriale di Nuoro, solo alcune operano all interno dei centri abitati. Ne consegue che sono presenti le infrastrutture primarie pubbliche La Zona Industriale di Ottana - Bolotana rappresenta un significativo punto nodale realizzato quale obiettivo progettuale di un disegno politico ed amministrativo di grande respiro della Regione Autonoma della Sardegna. Per quanto riguarda le opere stradali sono in esercizio gli assi principali interni, collegati mediante svincoli attrezzati alla SS 131 d.c.n. Nel periodo il comparto industriale provinciale ha perso il 12% della sua consistenza. ( Fonte: ISTAT) le unità lavorative nel settore industria sono passate da nel 2000 a nel Un dato in controtendenza rispetto al valore regionale che nello stesso periodo vede un incremento di unità. (Fonte: Prometeia). La situazione della Sardegna e della provincia di Nuoro in particolare, rappresenta la punta più bassa di un infrastrutturazione meridionale complessivamente scarsa e di bassa qualità. E questo in sintesi il giudizio espresso dal rapporto 2002 dello SVIMEZ sulle dotazioni infrastrutturali. Con il suo 9,9% sulla media UE, l Isola si colloca in coda alla graduatoria dello sviluppo per strade, elettrificazione e reti ferroviarie. La rete ferroviaria è utilizzata solo dall 1% dei residenti in provincia. I dati sul livello di infrastrutturazione mostrano tutti i limiti della provincia di Nuoro, sia per le infrastrutture generali sia soprattutto per quelle destinate alle attività produttive. Si assiste al paradosso di una nazione dove in molte aree del Nord, (non appartenenti a quelle oggetto di interventi pubblici a sostegno dell'industria) si è raggiunto il limite strutturale in termini di possibilità insediative, mentre la provincia di Nuoro, ricca di aree e risorse umane, dispone solo del 50% di infrastrutture rispetto alle aree forti. Dai cablaggi telefonici ed energetici agli sbocchi stradali, agli impianti tecnologici e di gestione rifiuti, ai servizi in generale, il livello raggiunto non basta, oppure è dimensionato in modo inadeguato alle reali esigenze delle imprese che, in un processo di continua innovazione, hanno necessità di riscontrare un altrettanto elevato processo di innovazione anche nelle infrastrutture. E evidente un sottodimensionamento della rete di distribuzione dell energia elettrica per le imprese, che nel complesso, hanno consumato circa Mwh nel 2001, pari al 6% del totale regionale. Se da una parte ci sono gli imprenditori che investono, dall altra c è un sistema di erogazione dei servizi che non è in grado di attuare le opere materiali ed immateriali necessarie a far sì che gli investimenti produttivi operino in condizioni ottimali. Un impresa che deve produrre ed inserirsi sul mercato nazionale ed internazionale non può sopravvivere senza un adeguato sistema di approvvigionamento energetico, e senza una rete di telecomunicazioni efficiente. Il divario è moltiplicato se poi si raffrontano le aree nazionali ed Europee. RISORSE AZIENDALI 25/43

44 La LP TUBI, azienda localizzata nella Zona Industriale di Siniscola intende, attraverso la sua iniziativa, creare una azienda competitiva nel settore della produzione di manufatti in acciaio inox da impiegare nel campo dell edilizia. Il processo produttivo si caratterizzerà per le tecnologie innovative di produzione, acquisite tramite l esperienza nel settore di riferimento degli imprenditori. La LP Tubi sarà una delle poche aziende produttrici in Italia di tubi e canne fumarie e loro accessori, in quanto i maggiori produttori sono localizzati in Paesi esteri. Le risorse aziendali che si intende valorizzare riguardano quindi il capitale umano con le conoscenze specifiche del settore, la tipologia di know how da utilizzare per rendere competitive le produzioni, lo sviluppo delle azioni di marketing per collocare nel mercato di riferimento i prodotti. La SAPSA, azienda localizzata nella Zona Industriale di Bolotana ha come core business il completamento di lavorazioni di filiera, specializzata nei trattamenti superficiali reali mediante sabbiatura con impianti fissi e mobili. L obiettivo dell azienda, in una logica di comparto produttivo strutturato, è quello di accrescere le sinergie tra le realtà aziendali coinvolte, attraverso il completamento della filiera di produzione dei manufatti metalmeccanici allo scopo di offrire al cliente un prodotto finito altamente competitivo. La S.I.M.ME. azienda localizzata nell area industriale di Ottana opera nel settore della produzione e fornitura di impianti industriali chiavi in mano, manutenzione impianti industriali, costruzione, produzione e commercializzazione di impianti industriali, fornitura, costruzione e montaggi elettromeccanici ed elettronici, revisione di apparecchiature/macchinari, progettazione civile e industriale. Forte dell esperienza nel settore di riferimento, e attraverso l investimento proposto mira a diversificare la produzione di riferimento e ad aumentare la sua presenza e la sua forza all interno dell aggregazione di imprese nella quale era inserita già precedentemente alla costituzione del presente Partenariato, migliorando anche qualitativamente le diverse aree aziendali attraverso l acquisizione di servizi consulenziali esterni. La Ichnos Montaggi srl (ex Quattro Emme Sud), società in attesa di costituzione da localizzarsi nelle aree industriali ricomprese nel Sud della Sardegna si propone, con l investimento previsto di acquisire nuove quote di mercato collocandosi in una fascia di mercato qualificato con la fornitura di apparecchiature tipo ISPESL e certificazione PED e impianti chiavi in mano (settori metalmeccanico, minerari, petrolchimici, alimentari e di energia elettrica). L investimento consentirà di accrescere le dotazioni strumentali dell azienda, al fine di erogare servizi qualitativamente alle aziende che già operano in Ati e a quelle che si creerano all interno del settore di competenza. 25/44

45 La Quattro Emme, azienda localizzata nella zona industriale di Ottana, opera da più di venti anni nel settore, erogando servizi (l azienda opera in ATI con la S.I.M.ME. S.R.L. detenendo la quasi totalità delle commesse di manutenzione degli impianti industriali ubicati nell area di Ottana) di manutenzioni industriali nelle principali aree industriali del Centro e Sud Sardegna (Ottana, Siniscola, Macchiareddu, Guspini, Sarroch, Portoscuso). Con l investimento proposto intende rafforzare la capacità di penetrazione commerciale delle imprese verso i mercati regionali ed extra regionali, anche attraverso un miglioramento qualitativo e quantitativo delle risorse aziendali ad oggi disponibili. Le imprese del comparto necessitano infatti di alta professionalità, ricerca e ingegnerizzazione per potersi proporre in maniera competitiva sul mercato. La MAVI SRL, azienda da localizzarsi nella zona industriale di Prato Sardo intende avviare un nuovo impianto per la produzione di impianti scarrabili per autocarri, produzione di cassoni modificati e carpenteria metallica in genere su commessa. Le risorse da valorizzare riguardano sia le competenze tecniche del management aziendale, la notevole professionalità acquisita nel comparto di riferimento, oltre che la possibilità di sviluppare know how nel territorio, ancora non presente nell isola. Gli investimenti produttivi sono accompagnati dall affiancamento al management aziendale attraverso temporary manager e dalla formazione del personale da impiegare nella gestione e nella produzione. Le risorse aziendali verranno, con questo intervento, valorizzate al meglio. La ELECTRIC SYSTEM, azienda localizzata nel Comune di Borore, opera attualmente nel settore dell installazione di apparecchi di protezione, di manovra e di controllo. L investimento previsto mira a diversificare la produzione attraverso l avvio di un attività di costruzione e manutenzione di impianti industriali e la fabbricazione di apparecchiature per il controllo dei processi industriali. L obiettivo è quello di valorizzare le risorse aziendali ad oggi disponibili (capitale umano, conoscenze tecniche e competenze specifiche) attraverso la razionalizzazione del processo produttivo (acquisto impianti e macchinari di produzione) e la formazione del personale coinvolto nei processi aziendali sia a livello manageriale che operativo. L obiettivo da raggiungere, in riferimento alle risorse aziendali è quello di sviluppare le potenzialità e l esperienza maturata dall azienda anche grazie alle opportunità offerte e inerenti le aggregazioni di imprese e l associazionismo in genere. La DITTA INDIVIDUALE DEMARTINI ANTONIO, azienda localizzata nel Comune di Macomer, è specializzata nella posa in opera di impianti di vapore e servizi in genere, impianti di depurazione delle acque di scarico di stabilimenti industriali e scarichi civili, costruzione e montaggio di impianti di refrigerazione, lavori di prefabbricazione di carpenterie pesanti anche in acciaio inox, manutenzione impianti. L esperienza dell imprenditore sarà valorizzata grazie alla ottimizzazione del processo produttivo incentrato per la quasi totalità nell acquisizione di impianti e macchinari. Il rafforzamento della posizione aziendale nel mercato di riferimento insieme all esigenza di accrescere la competitività dell impresa passa per la realizzazione di investimenti produttivi e per l acquisizione di consulenze tecniche per la qualificazione del processo produttivo e del prodotto/servizio collocato nel mercato di riferimento. 25/45

46 La EDIFER srl, azienda insediata nella zona PIP del Comune è specializzata nelle attività di produzione e commercializzazione di reti per recinzione, filo spianato, paletti in profilato e carpenteria metallica leggera in genere da adibire ad uso agricolo, privato o industriale con le relative coperture e posa in opera. L obiettivo del management aziendale è quello di migliorare l aspetto produttivo attraverso l acquisto di macchinari tecnologicamente avanzati, qualificare le maestranze impegnate nel processo gestionale e produttivo, nonché si prevede uno studio di fattibilità tecnica preliminare alla realizzazione di una produzione innovativa di pali per le recinzioni di terreni agricoli. La PRO.CO.ME. srl azienda localizzata nel Comune di Orosei opera nel settore della progettazione e fabbricazione di componenti metallici prefabbricati, carpenteria metallica in genere e si sta specializzando nella produzione di benne per pale meccaniche e escavatori. Si intende con l investimento ampliare il bacino di utenza con la penetrazione nel mercato con il nuovo prodotto (benne per pale meccaniche e escavatori) tenuto conto dell ottima localizzazione dell azienda, vicina al distretto del Marmo di Orosei, insieme di aziende che utilizzano le macchine operatrici su citate. Accanto agli investimenti produttivi concentrati in prevalenza sull acquisto di macchinari e impianti, l azienda mira a raggiungere un miglioramento complessivo della gestione aziendale anche attraverso azioni mirate di marketing e di riorganizzazione della funzione della produzione e interventi formativi ad hoc. La DITTA INDIVIDUALE PINNA SALVATORE è localizzata nel Comune di Dualchi e opera nel settore dell impiantistica elettrica, idraulica, termica, carpenteria metallica strettamente correlata al settore dell edilizia civile, impianti di depurazione, trattamento estrazione e distribuzione delle acque. Gli investimenti produttivi previsti consentiranno di valorizzare, tramite una dotazione strumentale di ultima generazione, le competenze acquisite dal management negli anni di lavoro. La BS Profilsarda azienda da localizzarsi nella zona industriale di Siniscola nasce per occuparsi di lavorazione industriale di minerali metalliferi e non, nello specifico si tratterà della zincatura di profilati destinati al mercato edile e alle aziende del comparto metalmeccanico. L investimento proposto si concretizza nell avvio di un nuovo stabilimento produttivo, nella acquisizione di servizi consulenziali tecnici e nella richiesta di attività formativa. L azienda, forte dell esperienza decennale nel settore dei soci intende avviare un attività il cui processo produttivo assume caratteristiche di innovazione importante e che garantisce una flessibilità operativa e costi di gestione contenuti. Uno degli obiettivi principali è quello di inserirsi in un concetto di filiera con le imprese metalmeccanica che in Provincia di Nuoro sono rappresentate da realtà produttive molto interessanti. La G.Elettra azienda insediata nel Comune di Nuoro opera nel settore dell impiantistica, in particolare ha acquisito negli anni una importante specializzazione nel settore impianti elettrici e elettronici. L esigenza attuale è quella di costruire un nuovo impianto (Fabbricato) e migliorare la dotazione strumentale dell azienda. I soci, forti dell esperienza nel settore di riferimento intendono valorizzare il lavoro svolto e comunque far si che le procedure di lavoro garantiscano ai clienti requisiti di qualità. La DIEMME INOX azienda localizzata nel comune di Bolotana, è specializzata nel montaggio e nella manutenzione di impianti industriali ed in particolare agroalimentare inerenti le produzioni casearie, vitivinicole, ittiche, della frutta e verdure etc. L investimento proposto mira alla realizzazione di un 25/46

47 nuovo impianto produttivo e al miglioramento della dotazione strumentale dell impresa. L azienda, forte di rapporti di cooperazione con grosse realtà produttive, intende migliorare tutto il processo produttivo al fine di garantire ai clienti requisiti di qualità delle commesse svolte. La GEOFERR, azienda di nuova costituzione da localizzare nella zona Industriale di Siniscola, intende tende lavorare acciaio per cemento armato sia in barre che in rottoli per la produzione di staffe, sagomati, barre tagliate a misura, elementi assemblati quali gabbie tralicci e rete elettrosaldata ed immetterli sul mercato provinciale e regionale. L investimento si concretizza nell avvio di un nuovo stabilimento produttivo che consentirà di attuare lavorazioni innovative facendo uso di macchinari tecnologicamente avanzati. L esperienza acquisita dai soci nell ambito di riferimento, fondamentale nella fase di start up dell iniziativa imprenditoriale consentirà di attuare una produzione mirata a raggiungere elevati requisiti di qualità e soprattutto atta a soddisfare le esigenze, a livello quantitativo: da un analisi del mercato il punto di forza della idea è la reale insufficienza del prodotto nel mercato e di conseguenza una richiesta da satura. La CF ELETTRONIC, azienda localizzata nel Comune di Desulo opera nel settore dell installazione, riparazione e manutenzione di apparecchi elettrici ed elettronici. L investimento previsto riguarda opere murarie, suolo e attrezzature; l azienda ha quindi necessità di razionalizzare l attività produttiva, migliorare qualitativamente l erogazione di servizi, e garantire il servizio stesso ad un numero maggiore di soggetti consumatori. La localizzazione nel centro abitato e l esperienza dell imprenditore nel settore di riferimento rappresentano sicuramente dei punti di forza dell iniziativa su esposta. La CFM SARDEGNA, azienda localizzata nell area industriale di Bolotana è specializzata nella fabbricazione su commessa di strutture metalliche di vario tipo. L esigenza aziendale è quella di migliorare qualitativamente le varie aree aziendali attraverso l acquisizione di servizi di consulenza strutturati ad hoc. Le risorse aziendali sono legate alla dotazione strumentale di nuova concezione, (l azienda ha completato gli investimenti produttivi nel 2003) all esperienza del management industriale, che possedendo già attività operanti nel settore ha acquisito conoscenze e competenze significative. La SIME 2000,azienda localizzata nell area industriale di Ottana, è specializzata nell attività di installazione e manutenzione elettrostrumentale. L esperienza trentennale dei soci fondatori garantisce già ad oggi una composizione del team tecnici con caratteri qualitativi ottimi, l azienda manifesta comunque l esigenza di seguire percorsi formativi adeguati allo scopo di garantire l erogazione di servizi e/o prodotti con requisiti di eccellenza, ma anche di innovazione tenuto conto che si fa riferimento a attività formativa nell ambito del risparmio energetico e della produzione di energia La EUROZINC, azienda localizzata nella zona industriale di Bolotana, è specializzata nell attività di zincatura di prodotti metallici ed intende avviare ex novo un nuovo processo produttivo atto alla produzione di semilavorati metallici da fornire sul mercato già precedentemente zincati. Il piano di impresa prevede l ottimizzazione del processo produttivo attraverso l acquisto di nuovi impianti di produzione e il parallelo ampliamento della tipologia di prodotti e servizi offerte; nel contempo il management aziendale prevede investimenti in servizi reali e formazione che consentiranno all intera 25/47

48 struttura organizzativa di migliorare le prestazioni raggiungendo requisiti di eccellenza. Il vertice aziendale è composto da imprenditori che hanno una notevole esperienza nel mercato e nel settore di riferimento e il personale impiegato dispone di macchinari ed attrezzature idonee all attività, ma la strategia aziendale perseguita è quella di incrementare l efficacia e l efficienza sia dal lato del processo produttivo che del prodotto/servizio fornito. La SCAMBIATORI DI CALORE azienda localizzata nel Comune di Bornacado, opera nella costruzione di scambiatori di calore, di produttori indiretti di vapore e lavorazioni meccaniche a controllo. L azienda, forte della decennale esperienza maturata nel mercato di riferimento, intende oggi migliorare le conoscenze e le competenze tecniche delle risorse umane inserite in azienda, attraverso l istituzione di percorsi formativi ad hoc. Il CENTRO SERVIZI MATERIALI Attualmente il laboratorio del CSM sito a Perdas de Fogu, rappresenta uno dei due laboratori al mondo dove è possibile eseguire studi e prove sperimentali finalizzate a valutare l affidabilità strutturale di un gasdotto interrato, di grande diametro, per il trasporto di gas in pressione. In particolare nell ultimo decennio esso è risultato essere un punto di riferimento mondiale per una serie di attività di ricerca e sviluppo. Il laboratori sito a Pula (CA).L intenzione è anche quella di aprire una sede CSM a Pula (presso il Parco Tecnologico Polaris). La struttura operativa del CSM in Sardegna attualmente supporta specifici interventi/studi di innovazione e ricerca tecnologica per alcuni dei più importanti committenti industriali del CSM provenienti dal settore petrolio/gas, quali ENI, ExxonMobil, British Petrolium, Fluxys, Tokyo Gas, Transcanada, Tenari. nuovi strumenti di laboratorio per prove in scala reale, Le nuove conoscenze specifiche supportate da strumenti di calcolo e simulazione numerica, affiancati a quanto già disponibile potranno completare la capacità di offerta e di intervento. Più in dettaglio le iniziative saranno dirette verso quelle linee di trasporto di fluidi energetici in pressione operanti in contesti particolarmente gravosi. C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo La Provincia di Nuoro, con la creazione della nuova Provincia dell Ogliastra e il passaggio di vaste porzioni del territorio ad altre province, ha mutato profondamente la sua dimensione territoriale. Come evidenziato nella Tabella 1, la nuova realtà è quasi dimezzata rispetto al numero di Comuni e alla superficie territoriale e la popolazione si riduce per più di un terzo. (Fonte Rapporto d area della Provincia di Nuoro) 25/48

49 Tabella 1 Numero di Comuni, popolazione, superficie e densità della vecchia e nuova Provincia di Nuoro Comuni Popolazione Superficie Densità (2001) (Kmq) Nuova Provincia ,82 41,76 Vecchia Provincia ,98 37,60 Sardegna ,00 67,74 Var. vecchia/nuova Provincia -48% -38% -44% Fonte: Istat Il territorio oggetto della presente analisi è composto da quattro regioni storiche: Marghine, Nuorese, Barbagia-Mandrolisai, Baronia che, dal punto di vista economico, si suddividono in 7 Sistemi Locali del Lavoro1: Macomer, Nuoro, Bitti, Fonni, Sorgono, Orosei, Siniscola. L area si estende su una superficie di circa 4mila kmq (16,3% dell intera.regione) e comprende i seguenti 52 comuni, che concentrano il 10% della popolazione regionale: (Fonte Rapporto d area della Provincia di Nuoro) Comuni, popolazione, densità e tasso medio di crescita periodo intercensuario - suddivisi per Sistemi Locali del Lavoro Comune SLL Superficie Territorial e (kmq) Densità 2001 Popolazione 2001 Tasso di Crescita popolazio ne (medio annuo 91-01) Popolazione residente Tasso di Crescita popolazio ne (medio annuo 01-04) Birori ,20% 587-0,7% Borore ,10% ,8% Bortigali ,00% ,6% Dualchi ,40% 746-2,4% Lei ,30% 632-2,0% Macomer ,60% ,5% Noragugume ,30% 368-2,6% Silanus ,00% ,4% Sindia ,50% ,3% SLL ,00% ,2% Macomer Bolotana ,40% ,1% Dorgali ,80% ,8% Mamoiada ,90% ,0% Nuoro ,20% ,6% Oliena ,40% ,2% Olzai ,90% ,2% Oniferi ,30% 959 0,0% Orani ,70% ,2% Orgosolo ,00% ,1% Orotelli ,70% ,6% Orune ,40% ,7% Ottana ,00% ,1% Sarule ,50% ,1% SLL Nuoro ,80% ,1% Bitti ,90% ,6% Lodè ,20% ,9% Lula ,20% ,6% Onani ,40% 454-4,0% Osidda ,00% 280 5,3% SLL Bitti ,10% ,8% Posada ,00% ,6% Siniscola ,70% ,7% Torpè ,60% ,0% 25/49

50 SLL Siniscola ,40% ,3% Galtelli ,60% ,2% Irgoli ,10% ,3% Loculi ,40% 540 3,3% Onifai ,40% 767 0,1% Orosei ,60% ,1% SLL Orosei ,80% ,1% Fonni ,90% ,4% Gavoi ,30% ,3% Lodine ,60% 407-0,2% Ollolai ,20% ,0% SLL Fonni ,60% ,6% Aritzo ,70% ,1% Atzara ,70% ,5% Austis ,00% 955-0,4% Belvi ,40% 741 0,0% Desulo ,80% ,1% Gadoni ,20% 972-1,8% Meana Sardo ,90% ,7% Ortueri ,80% ,0% Ovodda ,60% ,9% Sorgono ,60% ,6% Teti ,80% 791-2,0% Tiana ,80% 572-2,1% Tonara ,90% ,1% SLL Sorgono ,80% ,5% Provincia Nuoro ,70% ,4% Sardegna ,90% ,7% Fonte: Elaborazione dati ISTAT Censimenti , Rilevazione Istat 2004 IL SISTEMA SOCIO DEMOGRAFICO DELLA PROVINCIA DI NUORO Nell attuale provincia di Nuoro sono solo quattro i Comuni costieri (Posada, Siniscola, Orosei e Dorgali) in cui vive il 16,7% della popolazione. Ad eccezione di Nuoro, Siniscola e Macomer, comuni al di sopra dei 10mila abitanti in cui concentra il 36% degli abitanti (Grafico 1) il resto è rappresentato da Comuni di piccole o piccolissime dimensioni, con una bassa densità demografica. (Fonte Rapporto d area della Provincia di Nuoro) 25/50

51 Grafico 1 Classe di ampiezza dei Comuni dati Comuni Classe meno di 500 1% Comuni Classe % Comuni Classe 1,000-1,999 11% Comuni Classe 2,000-2,999 19% Comuni Classe 3,000-3,999 10% Comuni Classe 4,000-4,999 9% Comuni Classe 7,000-8,900 3 Comuni - Classe 10,000-oltre 10% 36% Fonte: Elaborazione dati ISTAT Censimenti Popolazione residente MASCHI Popolazione residente al Maschi Territorio Italia Isole Sardegna Provincia di Nuoro Città di Nuoro Note: Nel periodo intercensuario (31/12/ /12/2000) la popolazione maschile residente è stata ricostruita. Nome Movimento e calcolo della popolazione residente annuale fonte: Note fonte: L'ammontare totale della popolazione maschile coincide con quello della rilevazione "Popolazione residente comunale per sesso, anno di nascita e stato civile". (Fonte dati Provincia di Nuoro) Popolazione residente FEMMINE Popolazione residente al Femmine Territorio Italia Isole Sardegna Provincia di Nuoro Città di Nuoro Note: Nel periodo intercensuario (31/12/ /12/2000) la popolazione femminile residente è stata ricostruita. Nome Movimento e calcolo della popolazione residente annuale fonte: Note fonte: L'ammontare totale della popolazione femminile coincide con quello della rilevazione "Popolazione residente comunale per sesso, anno di nascita e stato civile". (Fonte dati Provincia di Nuoro) (Fonte dati Osservatorio Industriale della Sardegna) 25/51

52 (Fonte dati Osservatorio Industriale della Sardegna) (Fonte dati Istat) Codice Regione Regioni Bilancio demografico Anno Dati provvisori - Marzo Popolazione inizio periodo Nati Vivi Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio e per altri motivi Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione fine periodo Totale 20 Sardegna TOTALE ITALIA (Fonte dati Istat) Codice Region e Regioni Popolazione inizio periodo Nati Vivi Morti Saldo Natural e Iscritt i Cancella ti Saldo migrator io e per altri motivi Unità in più/men o dovute a variazio ni territoria li Popolazione fine periodo Maschi 20 Sardegna TOTALE MASCHI (Fonte dati Istat) 25/52

53 Codice Region e Regioni Popolazion e inizio periodo Nati Vivi Morti Saldo Natur ale Iscritti Cance llati Saldo migratori o e per altri motivi Unità in più/men o dovute a variazion i territoria li Popolazione fine periodo Femmine 20 Sardegna TOTALE FEMMINE (Fonte dati Istat) 25/53

54 Bilancio demografico Anno Dati provvisori - Marzo Codice Provincia Province Popolazione inizio periodo Nati Vivi Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio e per altri motivi Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione fine periodo Totale 91 Nuoro TOTALE ITALIA (Fonte dati Istat) Codice Provinc ia Provinc e Popolazione inizio periodo Nati Vivi Morti Saldo Natur ale Iscritti Cance llati Saldo migratorio e per altri motivi Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione fine periodo Maschi 91 Nuoro TOTALE MASCHI (Fonte dati Istat) Codice Provinc ia Provin ce Popolazione inizio periodo Nati Vivi Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellat i Saldo migrat orio e per altri motivi Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione fine periodo Femmine 91 Nuoro TOTALE FEMMINE (Fonte dati Istat) Codice Comune Comuni Bilancio demografico Anno Dati provvisori - Marzo Provincia: Nuoro Popolazione inizio periodo Nati Vivi Morti Saldo Naturale Iscritti Cancellati Saldo migratorio e per altri motivi Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione fine periodo Totale Bitti Bolotana Borore Desulo Dualchi Orosei Macomer Nuoro Orani Ottana Siniscola (Fonte dati Istat) 25/54

55 Popolazione straniera residente al 1 Gennaio 2005 per età e sesso Provincia: Nuoro Eta' Maschi Femmine Maschi + Femmine TOTALE (Fonte dati Istat) La principale area geografica di provenienza degli immigrati nella provincia di Nuoro è l Africa, dato nettamente superiore a quello nazionale: La Provincia di Nuoro si caratterizza per un lento ma inevitabile processo di invecchiamento, per cui la tendenza è quella di trovarsi tra alcuni anni con paesi abitati per lo più da anziani. Infatti, nella Provincia gli anziani sono circa che in media rappresentano il 17% dell intera popolazione. L attività di ricognizione condotta sul territorio provinciale ha permesso di avere un quadro completo della realtà composto da circa 200 organismi operanti nel Terzo settore, suddivisi in cooperative sociali e associazioni di volontariato. Nel territorio della provincia, a fronte di un numero complessivo di 170 cooperative attive21, circa il 30% sono rappresentate da cooperative sociali. Dal lato della presenza di servizi sociali e socio sanitari, I principali risultati emersi dal 1 rapporto sul sistema dei servizi sociali in Provincia di Nuoro, realizzata nel 2001 dall Assessorato politiche sociali dell Amministrazione Provinciale di Nuoro, si evince che - circa la totalità dei comuni eroga servizi relativi all Assistenza domiciliare ed alla Assistenza economica; - una fascia compresa tra il 63% ed 35% eroga in ordine decrescente una serie di servizi la cui valenza è fortemente innovativa e rilevante per le azioni di prevenzione e di recupero (Assistenza educativa, Ludoteca, Informagiovani, Inserimento lavorativo, Centro di aggregazione sociale); - esiste invece una fascia problematica che evidenzia una palese rarefazione delle prestazioni, dei servizi e delle strutture ad essi dedicate che annovera quasi il 35% degli enti locali. Tra le tipologie di maggior peso è evidenziabile la carenza di servizi come l Assistenza ausiliaria, il Trasporto disabili, le Comunità alloggio per anziani, le Case protette (si rifletta che la nostra è una provincia in cui si può rilevare un progressivo invecchiamento con incrementi in proiezione al 2019 pari al 7.7% ), i Centri diurni per portatori di handicap e le Comunità alloggio per minori, che nell intera provincia sono solo tre ed hanno un utenza bassissima. Se si passa all esame dei servizi aggregati per area, emerge che: - l area anziani è quella che aggrega il 21% dei servizi istituiti dai comuni (il servizio trainante è l Assistenza domiciliare) - l area minori accumula percentuali pari al 31.9% (il servizio trainante è l Assistenza educativa); - l area handicap eroga servizi pari al 15.2% del totale (il servizio trainante è l Inserimento lavorativo); - l area comunità accumula il 31.9% dei servizi (il servizio trainante è l Assistenza economica). 25/55

56 La visione panoramica delle frequenze con cui i servizi sono stati istituiti dai comuni fornisce un indicazione sulla tipologia di servizi presenti nell intera provincia. Per quanto riguarda gli asili nido, rapportando il numero di posti disponibili con la popolazione appartenente alla fascia d età tra 0 e 3 anni (9.161 bambini nella vecchia provincia), risulta evidente una scarsa offerta di servizio per le famiglie con bimbi di questa età. Facendo ipotesi sulla domanda potenziale e sull offerta indicata dai dati ufficiali, allo stato attuale i nidi della Provincia di Nuoro soddisfano infatti solo 1 richiesta su 20,5. Dal Piano regionale dei servizi sociali ( ) è possibile reperire alcuni dati importanti sulla nuova Provincia di Nuoro. Se si fa riferimento alle strutture socio assistenziali pubbliche e private autorizzate al 31 ottobre 2004 si nota che: - gli asili nido risultano essere 12 con 426 posti autorizzati - le ludoteche sono 9 con 138 posti autorizzati - le comunità alloggio per minori risultano essere 3 con 19 posti autorizzati - le comunità alloggio per anziani sono 12 con 249 posti autorizzati - non sembrano esserci comunità alloggio per disabili - le case protette sono 7 con 105 posti - i centri di aggregazione sociale sono 15 con 590 posti - i centri di pronto intervento sono 6 con 23 posti - esiste una sola colonia marina-montana con 24 posti. IL MERCATO DEL LAVORO In Sardegna nel secondo trimestre 2006 si registra una forte diminuzione del tasso di disoccupazione. L indicatore, attestandosi al 10,2%, segna una variazione stagionale negativa di oltre un punto e mezzo percentuale e un calo su base annuale di circa 3 punti percentuali. L analisi della serie storica non rileva un tasso di disoccupazione così basso dal Questo tasso di disoccupazione, tuttavia, non tiene conto delle persone alla 25/56

57 ricerca passiva di un lavoro. Queste, possono sempre considerarsi disoccupate, ma, per motivi statistici, non rientrano nei parametri della disoccupazione attiva ; e poiché in passato si è visto che vi è un ampia oscillazione delle persone in cerca di occupazione dovuto anche al passaggiodelle stesse dalla ricerca attiva a quella passiva, è utile vedere come si comportano gli inattivi, e quindi determinare un tasso di disoccupazione più allargato che tenga conto di questi. Nel secondo trimestre non si riscontra questo passaggio ma, anzi, una diminuzione anche dei disoccupati inattivi, passati dalle 58mila alle 54mila unità. Dunque il calo rilevato nel tasso di disoccupazione si riscontra anche in quello allargato. Quest ultimo, però, con il 18,1%, si posiziona su livelli ben più elevati di quello ufficiale. I dati diffusi dall Istituto nazionale di statistica lo scorso 20 settembre mostrano anche un miglioramento generale sul fronte occupazionale, mentre il comparto delle trasformazioni industriali registra una variazione stagionale in controtendenza anche rispetto a tutti gli altri settori. ( ) Agenzia regionale del Lavoro) Grafico Andamento del tasso di disoccupazione in Sardegna (fonte Elaborazione Agenzia regionale del Lavoro su dati ISTA) Il miglioramento della situazione occupazionale che si è registrato nel secondo trimestre dell anno 2006 (ha riguardato indistintamente uomini e donne. Per queste ultime si registra un aumento dell occupazione di 4mila unità e una riduzione della disoccupazione di 3mila unità. Il tasso di disoccupazione femminile si attesta così, al 15,7% con una diminuzione, rispetto ai primi tre mesi dell anno, di un punto percentuale. Rispetto al 2005 il miglioramento dello stesso indicatore è di 2 punti percentuali. ( ) Agenzia regionale del Lavoro) 25/57

58 (fonte Elaborazione Agenzia regionale del Lavoro su dati ISTA) (fonte Elaborazione Agenzia regionale del Lavoro su dati ISTA) L occupazione distinta per settori di attività economica mostra incrementi stagionali in tutti i comparti, ad esclusione delle trasformazioni industriali, ottenuto come differenza fra il settore dell industria e delle costruzioni, di cui, quest ultimo, ne fa parte. L aumento maggiore in termini relativi si registra nel settore dell agricoltura che, con un incremento di 12mila unità registra un vero e proprio boom (+37,5%), portando lo stock di occupati a 44mila unità. Tale incremento è dovuto soprattutto alla componente stagionale ed è rappresentata perlopiù da qualifiche basse collegate al raccolto dei prodotti ortofrutticoli. Tuttavia, vi è anche una componente strutturale in quanto tale incremento porta il numero degli occupati su livelli maggiori sia rispetto al 2 trimestre del 2005 che allo stesso periodo del Crescite importanti si registrano anche nel settore dei servizi in genere, cioè quelli rivolti alle imprese ed alle famiglie, che, fra gli altri, comprendono i servizi di trasporto, finanziari e socio assistenziali, ma esclude il commercio; anche questo aggregato viene ricavato per differenza. In quest ultimo, non è 25/58

59 tanto l incremento trimestrale, di 5mila unità, ad attirare l attenzione, quanto piuttosto quello annuale, che si determina facendo la differenza fra lo stesso trimestre degli ultimi due anni. Nel 2005 gli occupati di questo aggregato erano 322mila unità, nel 2006 l Istat ne stima 20mila in più, cioè 342mila unità. Da una più approfondita analisi per genere e posizione nella professione si capisce che si tratta, nello specifico, di lavoratori dipendenti di sesso maschile. È, dunque, probabile che i comparti maggiormente interessati alla crescita dell occupazione siano quello finanziario e dei trasporti. Tuttavia, non è da escluderla anche nel comparto dei servizi socio assistenziali. Incrementi minori registrano i settori del commercio e delle costruzioni, rispettivamente +3mila unità e +mille unità, ma entrambi si portano su livelli decisamente inferiori rispetto a quelli registrati nello stesso trimestre dei due anni precedenti. ( ) Agenzia regionale del Lavoro) (fonte Elaborazione Agenzia regionale del Lavoro su dati ISTA) Per le donne, contrariamente a quanto riscontrato nel dato generale, si registra uno spostamento della disoccupazione verso l inattività della ricerca. Il numero di donne che cerca lavoro non attivamente è quasi pari a quello che cerca lavoro in maniera attiva. Il tasso di disoccupazione allargato a queste ultime è, pertanto, doppio rispetto a quello ufficiale e pari al 31,1% Le donne che hanno trovato un impiego nell ultimo trimestre si collocano nei settori dell agricoltura e dei servizi in genere, ma non nel commercio Le dipendenti nel settore primario passano dalle 2mila unità del primo trimestre, alle 4mila unità registrate alla fine di giugno. Si tratta però di lavoro stagionale della durata di qualche mese che, con molta probabilità, non si conterà più nel prossimo trimestre. Nel commercio, invece, prosegue la perdita di posti di lavoro a sfavore delle donne iniziata nei trimestri precedenti. Anche se il saldo generale del settore è positivo di circa 3mila unità, le donne impiegate nel commercio calano di circa mille unità. Nemmeno l aumento delle posizioni alle dipendenze a favore di 4mila donne è riuscito a compensare la chiusura di circa 6mila piccole attività commerciali al femminile.( ) Agenzia regionale del Lavoro) 25/59

60 (fonte Elaborazione Agenzia regionale del Lavoro su dati ISTA) Nel secondo trimestre 2006 prosegue la crescita del numero di attività imprenditoriali che operano in Sardegna. Da aprile a giugno si sono aggiunte nuove ditte e imprese, mentre di esse hanno cessato l attività. Il saldo fra imprese che nascono e ditte che muoiono è comunque positivo, con un attivo di unità. La Sardegna nel secondo trimestre si conferma una delle regioni d Italia più dinamiche e attive sotto il profilo imprenditoriale. Infatti, in termini relativi, l isola registra il miglior tasso di crescita solo dopo la Valle d Aosta. Questo dato è connesso con la particolare vocazione turistica della regione che vive nel periodo estivo una fase di congiuntura economica favorevole. Tuttavia, si rileva anche un cospicuo numero di società di capitali, 460 unità, la cui attività potrebbe essere non collegata al turismo. ( ) Agenzia regionale del Lavoro) (fonte Elaborazione Agenzia regionale del Lavoro su dati ISTA) 25/60

61 (fonte Elaborazione Agenzia regionale del Lavoro su dati ISTA) Le donne titolari di impresa che operano sul territorio regionale registrano una crescita nel secondo trimestre La variazione congiunturale registra un +1,1% che corrisponde a 308 unità. Parallelamente crescono anche le donne amministratrici, ma in misura inferiore rispetto alle titolari. Probabilmente alcune donne preferiscono delegare la gestione dell impresa di cui sono titolari. Il fenomeno, tuttavia, non è molto diffuso visto che il numero di donne amministratrici è di poco inferiore al numero di donne titolari di impresa. A meno che non ci siano donne che amministrano imprese il cui titolare è uomo, solo l 8% delle donne titolari di impresa non amministra anche la stessa. ( ) Agenzia regionale del Lavoro) (fonte Elaborazione Agenzia regionale del Lavoro su dati ISTA) 25/61

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