Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia

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2 Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia al 31 dicembre 2014 è un progetto realizzato da ai sensi della l.r. n. 31 del 5 dicembre 2008, d intesa con la Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste Via Pola Milano Responsabile di progetto Paolo Nastasio Referenti di progetto per Regione Lombardia Roberto Carovigno D.G. Agricoltura Roberto Tonetti D.G. Agricoltura A cura di Francesca Celona Autori Enrico Calvo Paolo Nastasio Francesca Celona Bruna Comini Elena Gagliazzi Monica Guglini Gianluca Gaiani Giovanni Ravanelli Benedetta Concetti Elisabetta De Carli Lorenzo Craveri Giorgio Deligios Laura Canini ARPA Lombardia CFS CFS Le immagini pubblicate appartengono all Archivio, salvo diversa indicazione. Le immagini delle pagine 1, 11, 41, 61 e 113 sono di Paolo Castellini. Immagine in copertina: Faggeta nella Foresta Regionale Resegone, Morterone (LC) - foto di Marco Brigatti.

3 Elisabetta Parravicini Presidente di Spesso chi vive in città sottovaluta l importanza dei boschi, visti come sorta di arredo di lontani rilievi o nel migliore dei casi come non sempre comode location per pic nic domenicali. Ma in Lombardia, nota nel mondo come uno dei quattro motori dell Europa produttiva e tecnologica, più di un quarto del territorio è coperto da boschi e foreste. La distribuzione non è omogenea, concentrandosi per lo più in collina e soprattutto in montagna. Ma la pingue pianura (storicamente deforestata per lasciare spazio alla ricca agricoltura la quale, a sua volta, ha dovuto non di rado chinarsi di fronte all estendersi dell urbanizzazione deve molto a quelle folte selve che, sui monti e nelle valli, ancora ricoprono i versanti e sempre più non si estendono là dove l uomo ritira la sua opera. Dobbiamo molto, davvero, ai boschi. L acqua che beviamo è limpida e pura perché si infiltra tra l intreccio di radici nel suolo forestale. Fumi e polveri vengono intercettati dalle chiome che ripuliscono l aria che respiriamo. L anidride carbonica, il cui eccesso nell atmosfera dà luogo a nefasti cambiamenti climatici, viene fissata sotto forma di carbonio organico nel suolo e nei fusti. E ancora: ampie coperture boschive contribuiscono a regimare le acque di piena, a ridurre l erosione, a trattenere le valanghe, a limitare la caduta di massi dai versanti. Si tratta di servizi ecosistemici generosamente offerti dalla foresta all uomo, che si accompagnano alla funzione forestale più tradizionale ora con la globalizzazione economica un po sottovalutata che è quella produttiva: un bosco ben gestito è infatti una fonte inesauribile di quella materia prima - antica e moderna allo stesso tempo - che è il legno. Sono fortemente convinta che a questa produttività si possa tornare a guardare con maggior attenzione, quale valore aggiunto del nostro territorio, e non come depauperamento del patrimonio. Inoltre il bosco svolge un ruolo fondamentale dal punto di vista turistico-ricreativo e paesaggistico: come sarebbero le nostre valli, le nostre stazioni montane, le nostre passeggiate rigeneratrici se non ci fossero i freschi boschi con i loro colori e i loro profumi? Ultima nota (non per importanza): la foresta è uno scrigno di biodiversità: in essa si concentra gran parte del patrimonio di piante, animali e microrganismi la cui presenza è garanzia di stabilità complessiva, oltre che per il bosco stesso, anche per tutto il territorio nel quale si diffonde attraverso le reti ecologiche. Ma cosa rappresenta il bosco in Lombardia? Dove si trova, da quali piante è composto, come è gestito, quanto produce? A queste e a molte altre domande risponde questo Rapporto sullo stato delle foreste, che da quest anno è chiamato ad aggiornare con maggiori responsabilità rispetto alle sette edizioni precedenti, avendo ricevuto dalla legge un espressa competenza alla sua compilazione. Si tratta di un lavoro che non riuscirebbe a svolgere senza il prezioso aiuto di coloro che nel bosco, col bosco, e per il bosco lavorano quotidianamente nelle istituzioni, negli enti, nelle imprese boschive, nei consorzi forestali, negli ordini professionali, nelle associazioni che a diverso titolo sono coinvolte nella gestione, nella valorizzazione, nella tutela di questo prezioso e affascinante mondo delle foreste lombarde. A tutti loro va il nostro sincero ringraziamento, accompagnato dal mio personale impegno a migliorare nel tempo questo strumento di conoscenza e divulgazione, per renderlo sempre più interessante e utile agli operatori della filiera. Milano, 30 novembre Elisabetta Parravicini

4 Gianni Fava Assessore all Agricoltura di Regione Lombardia L ottavo Rapporto delle foreste lombarde, curato da Ente regionale per i servizi all agricoltura e alle foreste), racconta molti aspetti della prima regione agricola d )talia e la prima, con oltre milioni di abitanti, per popolazione. Siamo una nazione. Rispetto a un anno fa è aumentata la superficie boschiva, sia quella spontanea che quella artificiale. Un aspetto assolutamente positivo, perché la gestione del territorio e delle foreste garantisce la tutela del territorio; e in questo la professionalità degli operatori costituisce una fonte di maggiore sicurezza, alla luce dei cambiamenti climatici in corso. La superficie forestale continua a crescere e con essa aumenta la possibilità di utilizzare il legname lombardo. Vorrei ricordare che oggi in Lombardia viene tagliato circa il % dell incremento legnoso annuo, in linea con la media nazionale. Questo dato concede nuove opportunità di crescita per la filiera, in quanto almeno in linea teorica indica che si potrebbero quintuplicare le utilizzazioni forestali senza intaccare il capitale boschivo. Da sottolineare, nel Rapporto 2014, la forte e costante diminuzione degli infortuni legati alle attività forestali, con un trend che, in verità, ha caratterizzato in particolare proprio gli ultimi anni. Il lavoro in bosco è mediamente - molto pericoloso e gli sforzi che Regione Lombardia ed Ersaf hanno fatto nell ultimo decennio per l attività di formazione e di informazione nei confronti delle imprese boschive hanno dato i loro frutti. Al punto che si parla di un dimezzamento degli infortuni nel periodo È cresciuto l interesse dei giovani e la professionalità delle imprese boschive. Un segnale oltremodo positivo, che evidenzia un comparto in crescita anche in momenti critici per l intera economia. I giovani hanno mostrato interesse a una nuova opportunità e hanno contribuito alla crescita professionale delle imprese lombarde, al punto da invertire il trend del lavoro. Se fino a qualche anno fa erano le aziende altoatesine o svizzere a lavorare in Lombardia, oggi possiamo contare su un tessuto imprenditoriale del territorio, che esporta efficacemente il proprio operato, sulla scorta di una accresciuta e indiscussa professionalità. La nuova sfida saranno i progetti di filiera. In Lombardia sono ormai ben presenti tutti gli elementi della filiera bosco-legnoenergia. Questo significa che, applicando modelli vincenti già adottati in altre zone della Macroregione Alpina, possiamo migliorare gli indici di una sinergia di sistema, che possa negli anni sostituirsi almeno in parte - al sostegno pubblico. Perché la tendenza in Europa sembra essere quella di un sostegno naturalmente alle aree e ai sistemi verdi, ma con un investimento di risorse comunitarie sempre più mirato. Per un ulteriore sviluppo della filiera sarà necessario prendere in considerazione misure finalizzate a migliorare la viabilità all interno dei boschi, nel pieno rispetto dell ambiente. Ma sarà imprescindibile costruire progetti utili alla gestione delle foreste, per poter realizzare opere che prevengano il dissesto, ma anche per favorire eventuali attività antincendio o di mera movimentazione delle risorse boschive. Il Programma di sviluppo rurale potrà dare una prima risposta, attraverso la misura 4.3, dedicata appunto alla viabilità agro-silvo-pastorale. Regione Lombardia ha deciso di sostenere un piano di razionalizzazione e di crescita condiviso con le altre Regioni del Nord e i diversi attori della filiera bosco-legno-energia e prossimamente sarà sottoscritto un protocollo di intesa con le altre Regioni del Nord e vari attori della filiera bosco-legno-energia, al fine di mettere in atto iniziative che portino ad un aumento dei tagli boschivi, a tutto vantaggio sia della filiera che dell ambiente forestale. Milano, 2 dicembre Gianni Fava

5 Premessa Le modifiche alla l.r. 31/2008 apportate dal legislatore lombardo nel corso del 2014 hanno affidato a il compito di redigere annualmente il Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia, consolidando un attività che già l Ente svolgeva da anni su incarico della D.G. Agricoltura. Si conferma così, con la sua ufficializzazione, l importanza e l utilità di uno strumento che vuole essere al servizio innanzitutto degli operatori pubblici e privati della filiera foresta-legno-energia, esempio di settore economico pressoché interamente basato su risorse durevoli e quindi altamente sostenibile. Uno strumento che si propone tuttavia anche ad una collettività più ampia, quella parte sempre più numerosa di popolazione lombarda che si mostra attenta agli aspetti ambientali della propria regione e chiede, giustamente, di avere in modo trasparente dati e informazioni per verificarne l andamento e la gestione. Questa edizione del Rapporto sullo stato delle foreste della Lombardia vuole mantenere una stretta continuità con le precedenti per quanto riguarda i contenuti, basati su elaborazioni effettuate da su dati raccolti anche grazie al prezioso contributo di Enti, associazioni e professionisti che ogni anno sono invitati a partecipare al progetto. Per ogni proposta o segnalazione potete contattare la Struttura Biodiversità di, all indirizzo: cartaforestale@ersaf.regione.lombardia.it Le annualità precedenti del Rapporto sono disponibili in formato pdf sul sito di : e sul sito della Direzione Generale Agricoltura: sezione Boschi e Foreste Pubblicazioni e Convegni

6 Indice Modulo 1 CONSISTENZA E QUALITÀ DELLE FORESTE I boschi della Lombardia 2 Modulo 2 - NORMATIVA, PROGRAMMI E RICERCA FORESTALE Normativa e politiche forestali 12 Finanziamenti al settore forestale 16 Ricerca nel settore forestale 26 Modulo 3 - IL SISTEMA BOSCO E IL TERRITORIO Stato della pianificazione 42 Viabilità agro-silvo-pastorale 44 Le foreste di Rete Natura 2000 e della Rete Ecologica Regionale 47 Realizzazione di nuovi boschi 53 Trasformazione e compensazione 55 Modulo 4 - LA FILIERA BOSCO-LEGNO La situazione in Lombardia Il Patto per la filiera bosco-legno-energia 62 Prodotti legnosi 64 SiTAB Report sintetico Pioppicoltura 79 Certificazione forestale 82 Produzione vivaistica forestale regionale 83 Imprese boschive 86 Consorzi forestali 90 Il fenomeno tecnopatico e infortunistico 94 Formazione forestale 96 Enti forestali 101 Inserti a cura dei rappresentanti del Patto per la filiera bosco-legno-energia Associazione Pioppicoltori Italiani (API) 105 Associazione Costruttori Italiani Macchine ed Accessori per la Lavorazione del Legno (ACIMALL) 106 Associazione Regionale delle Imprese Boschive della Lombardia (ARIBL) 107 Federlegnoarredo (FLA) 109 Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (FODAF) 111 Modulo 5 - LA DIFESA DEL BOSCO E LA PREVENZIONE DELLE CALAMITÀ Andamento meteorologico 114 Incendi boschivi 119 Illeciti forestali 124 Introiti delle sanzioni per danni ai boschi 125 Modulo 6 - IL BOSCO E L'UOMO Fruizione dei boschi 128 Eventi nei boschi 133

7 Indice Appendice 1: Definizioni 135 Appendice 2: Andamento pluriennale dei principali dati del settore forestale 136 Appendice 3: Risorse on-line 142 Appendice 4: Pubblicazioni 145

8 Il fenomeno tecnopatico e infortunistico in ambito forestale A cura della D.G. Welfare - U.O. Prevenzione, Struttura Ambienti di vita e di lavoro Gli ambiti lavorativi forestali espongono a rischi professionali che, qualora non adeguatamente eliminati o ridotti, possono determinare una compromissione della salute e della sicurezza per gli operatori del settore. )n particolare, l utilizzo di attrezzature particolarmente rumorose e/o che trasmettono consistenti vibrazioni nonché la movimentazione manuale di carichi in condizioni climatiche spesso sfavorevoli, possono determinare riduzione dell udito e patologie a carico dell arto superiore e/o della colonna vertebrale. Ciò premesso, un approfondimento delle patologie lavoro correlate si ottiene analizzando il sistema di sorveglianza epidemiologica delle denunce di malattia professionale che giungono ai Servizi Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) delle Aziende Sanitarie Locali lombarde. Dal 2013 il sistema, attivo in Lombardia dal 1999, è parte integrante del Sistema Informativo Regionale della Prevenzione, nello specifico modulo Malattie Professionali e Infortuni (Ma.P.I.). Nel quadriennio , il sistema registra 20 casi di patologie a carico di lavoratori del settore forestale: ipoacusie, patologie dell apparato muscolo scheletrico, 1 mesotelioma. Al pari delle malattie professionali, generate da una inappropriata esposizione a rischi professionali, le attività del mondo forestale espongono anche ad eventi infortunistici, più o meno gravi. Nella tabella e nel grafico seguenti si osserva quanto emerge dalla Banca Dati Statistica INAIL, Flussi Informativi INAIL-Regioni e dagli Open Data INAIL, per il periodo , in Lombardia, nel settore silvicoltura e foreste. I dati si riferiscono al numero assoluto di infortuni denunciati suddivisi per attività silvicolturale classificata secondo la codifica ATECO A SILVICOLTURA ED ALTRE ATTIVITA' FORESTALI A UTILIZZO DI AREE FORESTALI A RACCOLTA DI PRODOTTI SELVATICI NON LEGNOSI A SERVIZI DI SUPPORTO PER LA SILVICOLTURA Numero totale degli infortuni suddiviso per attività selvicolturale (codice ATECO) nel quinquennio Il dato 2014 risulta non disaggregato in quanto non ancora disponibile (Fonte: INAIL). Analizzando la ripartizione degli infortuni denunciati nelle diverse province lombarde si osserva che quelle con il più alto numero di infortuni nel periodo sono quella di Bergamo (35) seguita da Brescia, Sondrio (26), da Milano (24) e Varese (22). ATTIVITA codice ATECO A SILVICOLTURA ED ALTRE ATTIVITA' FORESTALI n.d. A UTILIZZO DI AREE FORESTALI n.d. A RACCOLTA DI PRODOTTI SELVATICI NON LEGNOSI n.d. A SERVIZI DI SUPPORTO PER LA SILVICOLTURA n.d. Totale Numero totale degli infortuni suddiviso per attività selvicolturale (codice ATECO) nel quinquennio Il dato 2014 risulta non disaggregato in quanto non ancora disponibile (Fonte: INAIL). 62 I dati delle precedenti annualità sono aggiornati a seguito delle più recenti verifiche. 63 Codifica delle attività economiche adottata da ISTAT per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico. 94

9 BG BS SO MI VA PV CR CO LO MN LC MB Numero totale degli infortuni suddiviso per provincia negli ultimi sei anni (Fonte: INAIL) TOT. BG BS CO CR LC LO MB MI MN PV SO VA TOT Numero degli infortuni suddiviso per provincia nel periodo (Fonte: INAIL). Un altra fonte utile per la comprensione del fenomeno infortunistico nelle attività forestali, seppur limitato agli eventi con esito mortale, è il Registro Regionale Lombardo. Nel quadriennio , si osservano 3 eventi nel 2011, 4 nel 2012, 2 nel 2013 e nessuno nel 2014, valori che costituiscono in media il 10% del totale degli infortuni mortali registrati ogni anno. 95

10 Ringraziamenti ringrazia le imprese boschive e tutti gli Enti forestali della Regione Lombardia che hanno aderito all indagine statistica del comparto forestale. In particolare gli Uffici Foreste delle Amministrazioni Provinciali, nelle persone di: Umberto Gualteroni Provincia di Bergamo Cecilia Ardesi Provincia di Brescia Luca Corti Provincia di Como Donata Feraboli Provincia di Cremona Stefano Rancati Provincia di Lodi Stefano Pirovano Provincia di Lecco Lucio Andreoli Provincia di Mantova Guido Simini Provincia di Milano Roberto Crippa Provincia di Monza-Brianza Fulvio Guerci Provincia di Pavia Paola Bianchi Provincia di Sondrio Luigi Ghirardelli Provincia di Varese Le Associazioni e gli Enti di settore: API Associazione Pioppicoltori Italiani ARIBL Associazione Regionale Imprese Boschive della Lombardia ACIMALL Associazione costruttori italiani macchine ed accessori per la lavorazione del legno ARPA Agenzia Regionale Protezione Ambiente della Lombardia CCIAA SO Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Sondrio CFS Corpo Forestale dello Stato - Comando Regionale FEDERLEGNOARREDO Federlegnoarredo FODAF Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali e le seguenti persone: Maria Carmela Columbro, Luisa Cagelli, Luca Napolitano, Paolo Ferrario, Luciano Settembre, Francesco Monzani, Giovanni Maggioni, Cesare Scolari Bruno Chiapparoli Maria Gramegna, Nicoletta Cornaggia, Andrea Paladini, Battista Magna Gianluca Guzzon, Caterina Paparazzo Viviana Mondadori Marco Torretta, Alessandro Rapella, Barbara Cavallaro, Italo Buzzetti, Roberto Cremaschi, Elisa Barbante, Dante Fasolini, Stefano Manetta, Giuliana Cavalli, Paolo Ballardini, Alice Tanfoglio Orietta Cazzuli Sebastiano Cerullo, Claudio Garrone Luca Molin Luca Rossetti Giulio Zanetti Tiziana Stangoni, Francesca Scolari Roberto Grimaldelli Pietro Bertola Diego Florian Giovanni Tribbiani Magda Zani Regione Lombardia - DG Agricoltura Regione Lombardia - DG Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Regione Lombardia - DG Welfare Regione Lombardia - DG Ambiente, Energia e Sviluppoo sostenibile Regione Lombardia - DG Sviluppo Economico ARPA Lombardia FEDERLEGNOARREDO Confagricoltura Lombardia, API ACIMALL ARIBL FODAF ARPA Lombardia CFS FSC-Italia PEFC-Italia Collegio Regionale Guide alpine Lombardia 145

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