Introduzione, Finalità e Prospettive di lavoro. Le patologie lavoro correlate: flussi informativi ed alcuni dati epidemiologici.
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- Cristina Calabrese
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1 Corso di aggiornamento Ergonomia: La prevenzione delle patologie muscoloscheletriche 11 novembre 2011 Introduzione, Finalità e Prospettive di lavoro. Le patologie lavoro correlate: flussi informativi ed alcuni dati epidemiologici Davide Ferrari
2 Perché un corso su ergonomia e prevenzione della patologie muscolo-scheletriche? Qualche numero.
3 Indagine europea sulle condizioni di lavoro svolta nel 2005 dalla Fondazione di Dublino
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6 I disturbi muscolo scheletrici, sono il sintomo maggiormente accusato dai lavoratori: quasi il 25% dei lavoratori dell UE dichiara di soffrire di mal di schiena il 23% lamenta dolori muscolari il 61% dei lavoratori svolge azioni ripetitive con le mani o con le braccia per almeno un quarto dell orario di lavoro il 46% lavora in posizioni dolorose o stancanti il 35% trasporta o movimenta carichi pesanti. Il mal di schiena (low-back pain) determina una media di assenza per malattia ogni 100 lavoratori di: 32,6 giorni in Gran Bretagna 36,0 giorni in Scandinavia
7 L'andamento delle malattie professionali denunciate all'inail ( ) Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornati al 31 ottobre 2010 Tavola n. 4a - Malattie professionali manifestatesi negli anni in Italia per gestione e tipo di malattia Gestione / tipo di malattia INDUSTRIA E SERVIZI Var. % su anno precedente -0,4 7,1 3,8 9,6 Var. % su ,4 6,7 10,7 21,4 di cui: Malattie osteo-articolari e muscolotendinee Ipoacusia da rumore Malattie respiratorie Malattie da Asbesto (neoplasie, asbestosi, placche pleuriche) Tumori (escluse le neoplasie da Asbesto) Malattie cutanee Disturbi psichici lavoro correlati TOTALE Var. % su anno precedente 0,1 7,6 4,0 16,0 Var. % su ,1 7,8 12,1 30,0
8 L'andamento delle malattie professionali denunciate all'inail ( ) Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornati al 31 ottobre 2010 Tavola n. 4a - Malattie professionali manifestatesi negli anni in Italia per gestione e tipo di malattia Gestione / tipo di malattia AGRICOLTURA Var. % su anno precedente 9,8 13,8 11,4 114,0 Var. % su ,8 25,0 39,2 197,9 di cui: Malattie osteo-articolari e muscolotendinee Ipoacusia da rumore Malattie respiratorie Malattie cutanee Tumori Disturbi psichici lavoro correlati TOTALE Var. % su anno precedente 0,1 7,6 4,0 16,0 Var. % su ,1 7,8 12,1 30,0
9 Denunce di malattia professionale pervenute ai SPSAL Az. USL Modena nel periodo suddivise per tipologia Modena 28 aprile 2011
10 Confronto delle denunce di malattia professionale tra il 2009 e il 2010 classificate in base all agente di rischio 10 FATTORI DI RISCHIO N. CASI DI MALATTIA PROFESSIONALE Rumore Movimenti ripetitivi Movimentazione manuale carichi Agenti chimici Organizzazione lavoro 5 3 Altro Totale Modena 28 aprile 2011
11 Infortuni sul lavoro (esclusi quelli in itinere) avvenuti nel 2008 e indennizzati dall INAIL per natura della lesione Natura della lesione ferita contusione lussazione frattura Perdita anatomica Lesione da ag. infettivi Lesione da altri agenti (calore, ) Corpi estranei Lesioni da sforzo Altre e indeterminate Totale n. eventi Dati INAIL presentati alla XXXIII Giornata Romana di Medicina del Lavoro (7 novembre 2009)
12 Gli indicatori di danno ci segnalano che il sovraccarico biomeccanico dell apparato muscolo-scheletrico rappresenta uno dei fattori di rischio che produce più danni da lavoro (malattie professionali e infortuni)
13 Preso atto di questa evidenza quale è l attenzione delle aziende nei confronti di questo fattore di rischio?
14 Preso atto di questa evidenza quale è l attenzione delle aziende nei confronti di questo fattore di rischio? Le criticità secondo i SPSAL
15 Valutazione dei rischi: spesso di scarsa qualità con tendenza alla sottostima del rischio
16 Formazione e addestramento: - formazione sbrigativa - poco addestramento
17 Misure di prevenzione: - dotazione di automazioni e ausili potenziabile in molte realtà (l adozione di soluzioni tecniche dettata spesso da ragioni di produttività più che di sicurezza) - scarsa attenzione al miglioramento delle postazioni di lavoro - scarsa attenzione alla progettazione ergonomica
18 Ma la disponibilità di soluzioni tecniche è sempre più ampia
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24 e oltre agli ausili tecnici riprogettazione ergonomica misure organizzative e procedurali E quindi possibile impostare in modo efficace la prevenzione del rischio di patologie muscolo-scheletriche
25 Cosa stanno facendo i SPSAL (a Modena) piani mirati di prevenzione (es. prevenzione patologie muscolo-scheletriche - nei caseifici - in ceramica - nel comparto lavorazione carni) vigilanza programmata (azioni di controllo in aziende di comparti/lavorazioni a rischio )
26 Cosa si fa in Regione Emilia-Romagna 64 Il Programma Lavoro e Salute Il Piano della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna
27 PNP
28 PROGETTO 5 Prevenzione delle patologie muscolo-scheletriche correlate al lavoro OBIETTIVI E AZIONI PRINCIPALI Il progetto si pone l obiettivo di contribuire alla prevenzione delle patologie muscolo scheletriche lavoro-correlate attraverso due linee di intervento: - attivazione di un piano mirato di vigilanza finalizzato al miglioramento delle valutazioni del rischio e delle conseguenti misure di prevenzione, compresi la formazione specifica e l addestramento - realizzazione di programmi di informazione rivolti ai diversi soggetti del sistema della prevenzione, con particolare riferimento a medici competenti, RSPP, RLS, di almeno 600 aziende del territorio regionale all anno, da individuare nei comparti a maggior rischio. Destinatari: lavoratori, datori di lavoro, soggetti della prevenzione
29 L iniziativa di oggi si inserisce in questo percorso con l obiettivo di : - fornire conoscenze sui rischi di patologie muscolo-scheletriche e la loro prevenzione utili a medici competenti e RSPP al fine di collaborare in modo efficace alla valutazione dei rischi e alla individuazione delle misure di tutela - favorire il confronto e la collaborazione tra medico competente e RSPP, fondamentali per una efficace gestione dei rischi in azienda
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