La rilevazione nella Regione Lazio delle malattie professionali secondo il modello MALPROF nel biennio Introduzione

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1 La rilevazione nella Regione Lazio delle malattie professionali secondo il modello MALPROF nel biennio A cura di: Maria Presto ASL RM/F Introduzione Nel corso degli ultimi due anni la Regione Lazio ha partecipato al progetto Mal Prof con la finalità di raccogliere ed analizzare le malattie professionali segnalate ai Servizi di Prevenzione delle AUSL del Lazio e sottoposte ad indagine. L adesione al progetto da parte dei vari Servizi di Prevenzione non è ancora completa, anche se ormai la maggior parte dei Servizi inseriscono i dati sul sistema Maproweb. Il progetto ha rappresentato un importante momento di coesione e di confronto tra i Servizi di Prevenzione del Lazio. Le segnalazioni di malattie professionali pervenute alle AUSL del Lazio negli anni 2009 e 2010 sono state rispettivamente 434 e 508. Tali segnalazioni, in parte provenienti dagli stessi medici dei Servizi, in parte dai flussi informativi istituzionali (denunce ai sensi dell Art. 139 del DPR 1124/65 e referti), rappresentano rispettivamente il 31% delle malattie professionali denunciate all INAIL negli stessi anni. Tale dato mette subito in evidenza il già noto fenomeno di sottonotifica di malattie professionali alle AUSL. Infatti il sistema di raccolta di cui dispongono le AUSL risente delle problematiche della mancata segnalazione, derivante da varie cause (insufficiente divulgazione dell obbligo da parte delle strutture pubbliche, scarsa percezione del significato epidemiologico e preventivo della segnalazione da parte dei medici). L attuale sistema di raccolta di notifiche di malattie professionali dovrà essere quindi arricchito e migliorato nel tempo, mediante: 1. l innalzamento della qualità del lavoro dei medici competenti, 2. l attivazione dei flussi di notifica mediante la formazione e la sensibilizzazione dei vari soggetti deputati alla denuncia (medici competenti, medici di medicina generale, medici ospedalieri, medici dei Patronati, etc), 3. la realizzazione di progetti di ricerca attiva di malattie professionali. L attuazione di tali obiettivi potrà portare nel tempo ad un quadro più reale e meno distorto del fenomeno delle malattie professionali e alla conseguente individuazione di aree di rischio oggetto di interventi mirati di prevenzione. Seguono i commenti relativi ai dati del Lazio raccolti secondo il sistema Maproweb.

2 Anno 2009 Nel 2009, le segnalazioni raccolte dalle AUSL del Lazio (Tab. 1), sono state 434 (45 della AUSL Roma A, 31 della AUSL Roma B, 29 della AUSL Roma C, 24 della AUSL Roma D, 16 della AUSL Roma E, 38 della AUSL RMF, 22 della AUSL Roma G, 31 della AUSL Roma H, 110 della AUSL di Viterbo, 39 della AUSL di Rieti, 33 della AUSL di Latina, 16 della AUSl di Frosinone, pari rispettivamente a 8,8 4,9 5,6 4,4-3,4 14,5 5,3 7,0 38,1 26,5 6,7 3,3 casi per abitanti). L analisi per genere evidenzia come le malattie lavoro-correlate rappresentino un fenomeno a forte coinvolgimento maschile (nella media del periodo, infatti, l 85% delle segnalazioni proviene dall universo maschile). Con riferimento all analisi per età (Tab. 2), i casi segnalati nel 2009 si concentrano prevalentemente nella fascia di età (38,5%), a seguire nella fascia oltre 60 (29%) e (26,5%). Spostando l attenzione sullo studio delle patologie (Tab. 3), tra le principali classi di malattia, spiccano le Malattie del rachide che, nel 2009, rappresentano il 27,9% del totale (121 su 434, 90% maschi), seguono, al secondo posto tra le classi di malattia le Sordità da rumore che, nel 2009, rappresentano il 24,2% del totale (105 casi su 434, 98% maschi), al terzo posto come numerosità, risultano le Altre malattie muscoloscheletriche e la Sindrome del tunnel carpale che, nel 2009, rappresentano insieme il 17,2% del totale (rispettivamente il 9,4%, 41 su 434 di cui 9 femmine e 32 maschi, e il 7,8%, 34 su 434 di cui 13 femmine, 18 maschi e 3 casi non specificati); seguono al quarto posto, i Tumori maligni di pleura e peritoneo che, nel 2009, rappresentano il 4,1% del totale (18 casi su 434, 78% maschi) e le Pneumoconiosi da silice e silicati, le Antrosilicosi e le Asbestosi che insieme costituiscono al quinto posto il 3,3% del totale (rispettivamente 2,3%, 10 su 434, 0,5%, 2 su 434 e 0,5%, 2 su 434). Nel 2009, il 60% dei casi segnalati nelle femmine (33 casi su 55) sono patologie a carico dell apparato muscoloscheletrico ( malattie del rachide, Altre malattie muscoloscheletriche, Sindrome del tunnel carpale) (Tab 3). Nel 2009 il 95% (411 su 434 casi) delle segnalazioni erano a carico di lavoratori di nazionalità italiana (Tab. 5). Riguardo la fonte delle segnalazioni (Tab. 6), possiamo rilevare che nel 2009 la maggiore fonte è rappresentata dall INAIL (25,6% del totale), seguita dai medici dei Servizi di Prevenzione delle AUSL (19,1% del totale), dai Patronati (18,7% del totale) e dai Medici competenti d azienda (15,9% del totale). La fonte dei medici competenti, nel 2009, segnala, nel 60% dei casi, la Sordità da rumore (41 casi su 69) mentre le altre fonti di segnalazione denunciano prevalentemente malattie diverse dalle Ipoacusie ( Non Ipoacusie ). L attribuzione di nesso causale positivo da parte dei Servizi di Prevenzione delle AUSL sulle segnalazioni pervenute, nel 2009, si è attestato al 63% (Tab. 7). Scendendo nel dettaglio, la distribuzione dei casi distinti per classe di malattia, con nesso causale positivo, risulta estremamente variabile: tolti i casi con numero di osservazioni troppo basso per poter effettuare valutazioni significative, si segnalano i rapporti tra positivi e segnalati più elevati per le Pneumoconiosi da silice e silicati (80%), tumori maligni pleura e peritoneo (77,8%), la

3 Sindrome del tunnel carpale (70,6%), le Malattie del rachide (68,6%), la Sordità da rumore (63,8%), le Altre malattie muscoloscheletriche (61%). Tra i settori con presenza di più casi con nesso causale positivo nel 2009 (Tab. 9), spiccano le Costruzioni (20,4%) ed a seguire la Agricoltura, caccia e relativi servizi (5,3%), la Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (settore delle ceramiche) (5,3%), i Trasporti terrestri, trasporti mediante condotte (5,1%). Nel 2009, relativamente alle professioni più coinvolte rispetto ai casi con nesso causale positivo, spiccano gli Artigiani e operai dell'industria estrattiva e dell'edilizia (19,4%); i Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento (10,6%), gli Artigiani ed operai metalmeccanici ed assimilati (8,1%), gli Artigiani ed operai della meccanica di precisione, dell artigianato artistico, della stampa e assimilati (6,2%), gli Agricoltori e lavoratori agricoli, forestali e zootecnici ed addetti alla pesca ed alla caccia (6%) (Tab 10). Approfondimento su alcune malattie più segnalate Si prosegue con lo studio di alcune malattie che nel 2009 hanno riportato un maggior numero di segnalazioni, ovvero Sordità da rumore, Malattie del rachide, Altre malattie muscoloscheletriche. Nel 2009 le Sordità da rumore si distribuiscono prevalentemente nei settori Costruzioni (23,8%) seguiti da Agricoltura, caccia e altri servizi (7,1%) e Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (4,8%) (Tab 17) ; relativamente alle professioni prevalgono gli Artigiani e operai dell industria estrattiva e dell edilizia (23%) e gli Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati ed assimilati (15,9%), seguiti da Professioni non qualificate delle miniere, delle costruzioni, e delle attività industriali (7,1%), e i Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento (6,3%). Spostando l attenzione sulle Patologie del rachide, nel 2009 i settori più colpiti sono rappresentati da Costruzioni (24,5%), Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte (12,6%), seguiti da Sanità ed altri servizi sociali (7,9%); Attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività di agenzie di viaggio (6%), Agricoltura, caccia e altrui servizi (6%); relativamente alle professioni prevalgono i Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento (19,9%) e gli Artigiani e operai dell industria estrattiva e dell edilizia (15,9%). Considerando le Altre malattie muscoloscheletriche, nel 2009, il settore più interessato è quello delle Costruzioni (13,2%) seguito da Agricoltura, caccia e altri servizi (7,9%) e Trasporti aerei (7,9%), relativamente alle professioni prevalgono gli Artigiani e operai dell industria estrattiva e dell edilizia (26,3%) seguiti da Artigiani ed operai metalmeccanici ed assimilati (13,2%), Agricoltori ed operai specializzati dell agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia (13,2%), Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento (7,9%).

4 Anno 2010 Nel 2010, le segnalazioni raccolte dalle AUSL del Lazio (Tab. 1), sono state 508 (40 della AUSL Roma A, 53 della AUSL Roma B, 29 della AUSL Roma C, 21 della AUSL Roma D, 50 della AUSL Roma E, 43 della AUSL RMF, 34 della AUSL Roma G, 33 della AUSL Roma H, 144 della AUSL di Viterbo, 37 della AUSL di Rieti, 15 della AUSL di Latina, 9 della AUSL di Frosinone, pari rispettivamente a 7,8 8,4 5,6 3,8 10,5 16,4 8,2 7,5 49,9 25,1 3,1 1,9 casi per abitanti). L analisi per genere evidenzia come le malattie lavoro-correlate rappresentino un fenomeno a forte coinvolgimento maschile (nella media del periodo, infatti, l 82% delle segnalazioni proviene dall universo maschile). Con riferimento all analisi per età (Tab. 2), i casi segnalati nel 2010 si concentrano prevalentemente nella fascia di età (50,6%), a seguire nella fascia (23,4%) e oltre 60 (23.2%). Spostando l attenzione sullo studio delle patologie (Tab. 3), tra le principali classi di malattia, spiccano le Malattie del rachide che, nel 2010, rappresentano il 30,5% del totale (155 casi su 508, 85% maschi), seguono, al secondo posto tra le classi di malattia, le Sordità da rumore che, nel 2010, rappresentano il 22,2% del totale (113 casi su 508, 96% maschi), al terzo posto come numerosità, risultano le Altre malattie muscoloscheletriche e la Sindrome del tunnel carpale che, nel 2010, rappresentano insieme il 24% del totale (rispettivamente il 18,7%, 95 su % maschi, e il 5,3%, 27 su cioè 11 femmine, 15 maschi e 1 caso non specificato), seguono al quarto posto, i Tumori maligni di pleura e peritoneo che, nel 2010, rappresentano il 4,1% del totale (21 casi su 508, 90% maschi). Nel 2010, il 81% dei casi segnalati nelle femmine (61 casi su 75) sono patologie a carico dell apparato muscoloscheletrico ( malattie del rachide, Altre malattie muscoloscheletriche, Sindrome del tunnel carpale) (Tab 3). Nel 2010 il 95% (482 su 508 casi) delle segnalazioni era a carico di lavoratori di nazionalità italiana (Tab. 5). Riguardo la fonte delle segnalazioni (Tab. 6), possiamo rilevare una variazione rispetto al precedente anno infatti nel 2010 la maggiore fonte è rappresentata dai Medici competenti d azienda (24,4% del totale) seguita dai medici dei Servizi di Prevenzione delle AUSL (23,2% del totale), dall INAIL (20,1% del totale), dai Patronati (17,1% del totale). Nel 2010 la fonte dei medici competenti segnala la Sordità da rumore nel 69% dei casi totali, (85 casi su 124) mentre le altre fonti di segnalazione denunciano prevalentemente malattie diverse dalle Ipoacusie ( Non Ipoacusie ). L attribuzione di nesso causale positivo da parte dei Servizi di Prevenzione delle AUSL sulle segnalazioni pervenute, nel 2010, si è attestato al 74% (Tab. 7). Scendendo nel dettaglio, la distribuzione dei casi distinti per classe di malattia, con nesso causale positivo, risulta estremamente variabile: tolti i casi con numero di osservazioni troppo basso per poter effettuare valutazioni significative, si segnalano i rapporti tra positivi e segnalati più elevati per tumori maligni pleura e peritoneo (85,7%), le Malattie del rachide (81,3%), la Sindrome del tunnel carpale (77,8%), la Sordità da rumore (69,9%), le Altre malattie muscoloscheletriche (66,3%).

5 Tra i settori con presenza di più casi con nesso causale positivo nel 2010 (Tab. 9), spiccano le Costruzioni (20,7%) ed a seguire la Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (settore delle ceramiche) (4,9%), la Sanità ed altri servizi sociali (4,5%). Nel 2010, relativamente alle professioni più coinvolte rispetto ai casi con nesso causale positivo, spiccano gli Artigiani e operai dell'industria estrattiva e dell'edilizia (18,9%); gli Artigiani ed operai metalmeccanici ed assimilati (9,7%), i Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento (7,4%) (Tab 10). Approfondimento su alcune malattie più segnalate Si prosegue con lo studio di alcune malattie che nel 2010 hanno riportato un maggior numero di segnalazioni, ovvero Sordità da rumore, Malattie del rachide, Altre malattie muscoloscheletriche. Nel 2010 le Sordità da rumore si distribuiscono prevalentemente nei settori Costruzioni (28,4%) Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (6,8%) e Commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli;vendita al dettaglio di carburante per autotrazione (5,6%) (Tab 17); relativamente alle professioni prevalgono gli Artigiani e operai dell industria estrattiva e dell edilizia (16,6%), gli Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati ed assimilati (16%), i Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento (4,9%). Spostando l attenzione sulle Patologie del rachide, nel 2010 i settori più colpiti sono rappresentati da Costruzioni (10,9%) e i Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte (8%), seguiti da Attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività di agenzie di viaggio (6%), Agricoltura, caccia e altri servizi (6%), Sanità ed altri servizi sociali (5%); relativamente alle professioni prevalgono i Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento (13,4%) e gli Artigiani e operai dell industria estrattiva e dell edilizia (13,4%). Riguardo le Altre malattie muscoloscheletriche, nel 2010, il settore più interessato è quello delle Costruzioni (29,6%) seguito Sanità ed altri servizi sociali (11,2%); relativamente alle professioni prevalgono gli Artigiani e operai dell industria estrattiva e dell edilizia (26,5%) seguiti dalle Professioni qualificate nei servizi sociali, culturali, di sicurezza, di pulizia ed assimilati (8,2%).

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