Misure per la diffusione dei Sistemi di Gestione Ambientale secondo il Regolamento EMAS 761/2001

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1 Comune di Ferrara Città Patrimonio dell'umanità Misure per la diffusione dei Sistemi di Gestione Ambientale secondo il Regolamento EMAS 761/2001 Incontro preliminare 18 luglio 2005 Ferrara (ex Bagni Ducali) a cura di Barbieri Cristina, Minarelli Gloria, Battistini Giulia. 1

2 "Misure per la diffusione dei sistemi di Gestione Ambientale secondo il Regolamento Emas 761/2001" Ob.2 mis. 2.1 Spin-off Università di Ferrara Anagrafe Nazionale Ricerche Nr DPY MISSION AZIENDALE 1.trasferimento tecnologico in ambito ambientale 2. ricerca applicata 2

3 "Misure per la diffusione dei sistemi di Gestione Ambientale secondo il Regolamento Emas 761/2001" Ob.2 mis. 2.1 TEMI ESPOSTI 1. Illustrazione del Progetto (contenuti e tempi) 2. Nuova posizione del Comitato Emas ambiti produttivi omogenei 3. Emas e la pianificazione del territorio aree produttive ecologicamente attrezzate 4. I vantaggi di aderire ad un processo di miglioramento ambientale (i sistemi di gestione ambientale) 5. I contributi di ciascuno 6. I risultati attesi nel Cosa sarà dopo il 2007? 3

4 "Misure per la diffusione dei sistemi di Gestione Ambientale secondo il Regolamento Emas 761/2001" Ob.2 mis. 2.1 Fasi del progetto e attività 1. Analisi Ambientale incremento e definizione 2. Rinnovo dell Accordo di programma 3. Definizione del Programma Ambientale 4. Campagna comunicazione /informazione 5. Divulgazione 4

5 Due tipi di Analisi (1) ATTIVITA PREVISTE 1.Indagine preliminare dei settori produttivi per definire le filiere prevalenti nell ambito omogeneo 2.Analisi per ogni settore produttivo prevalente (1) FINALITA descrizione da un punto di vista organizzativo, gestionale e tecnologico individuazione delle criticità ambientali connesse 5

6 (2) FINALITA raccolta informazioni e dati ambientali esistenti organizzazione dei dati in banche dati tematiche valutazione degli aspetti ambientali COME??? collaborazione delle imprese già registrate o certificate sopralluoghi e visite presso le imprese del Polo indagini bibliografiche 6

7 (2) ATTIVITA PREVISTE Rinnovo Accordo di programma tra le imprese e i soggetti pubblici al fine di definire la Politica Ambientale del Polo Programma ambientale in cui vengono adottati obiettivi condivisi tra Imprese, Enti locali e Amministrazione: gli interventi mirati al miglioramento della situazione dell area del Polo Chimico le attività necessarie per la condivisione della Politica A la definizione delle risorse utili alla realizzazione degli interventi proposti nel Programma Ambientale. 7

8 (3) ATTIVITA PREVISTE Attivazione di una Campagna comunicazione /informazione che si svolge parallelamente alle precedenti attività: comunicazione esterna rivolta alla cittadinanza comunicazione interna rivolta alle imprese sottoscrittrici dell accordo di programma Divulgazione Workshop Opuscoli informativi Depliant/Locandina Sito web SUPERVISIONE METODOLOGICA di ERVET 8

9 FINE ULTIMO far conseguire l Attestato, da parte del Comitato Ecolabel Ecoaudit-Sezione Emas al soggetto promotore, Comune di Ferrara Affinchè le imprese possano beneficiare di un effettivo vantaggio di appartenere all Ambito produttivo omogeneo 9

10 TEMPI (18 MESI) 1.Accordo di programma 2.Analisi Ambientale Iniziale 3.Definizione del programma ambientale 4.Comunicazione interna ed esterna 3 MESI 12 MESI 6 MESI 18 MESI

11 La posizione del Comitato - Gennaio 2005 Posizione del Comitato per l Ecolabel e per l Ecoaudit sull applicazione del Regolamento EMAS sviluppato in Ambiti produttivi Omogenei :. una o l unione di più zone industriali, od a prevalenza industriale, delimitate ed in cui siano individuabili specifici settori di attività o parti di filiere produttive. 11

12 La posizione del Comitato - Gennaio 2005 prevede che per l applicazione di EMAS in ambiti produttivi omogenei: rilascio di un Attestato ad un Soggetto promotore dell ambito produttivo omogeneo. Il soggetto promotore si attiva per dare supporto metodologico a diverse organizzazioni/imprese 12

13 La posizione del Comitato - Gennaio 2005 Il Comitato, rilascia un Attestato al soggetto promotore (dopo Verifica) come riconoscimento formale del suo impegno per la promozione di EMAS sul territorio; ciò consente alle imprese appartenenti ai settori prevalenti dell ambito omogeneo di usufruire di facilitazioni (semplificazioni e sinergie) nel percorso per ottenere la registrazione singolarmente 13

14 (1) Semplificazioni e Sinergie a favore delle singole imprese L analisi ambientale iniziale dell ambito omogeneo può essere usata come punto di riferimento per identificare gli aspetti ambientali significativi delle proprie attività L elaborazione della Politica ambientale dell ambito omogeneo soddisfa automaticamente il requisito richiesto da EMAS di definire una propria politica La scelta degli indicatori da utilizzare ai fini della sorveglianza e misurazione dei propri impatti può essere fatta fra quelli individuati dall Ente Promotore 14

15 (2) Semplificazioni e Sinergie a favore delle singole imprese La singola impresa può basare i suoi obiettivi di miglioramento sul programma d ambito La gestione di alcuni impatti ambientali rilevanti può essere garantita mediante l utilizzo di infrastrutture comuni, a livello di ambito Possibilità di adottare le procedure definite per la gestione dell intero ambito e rese disponibili dal soggetto promotore 15

16 INTERAZIONE EMAS e PIANIFICAZIONE LOCALE Aree industriali ecologicamente attrezzate il concetto è introdotto in Italia con il Decreto Legislativo 31 Marzo 1998 n. 112, l art. 26 dispone: (comma 1) Le regioni e le province disciplinano le aree industriali e le aree ecologicamente attrezzate, dotate delle infrastrutture e dei sistemi necessari a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell'ambiente, (comma 2) all individuazione partecipano gli enti locali interessati. 16

17 La Regione Emilia-Romagna ha disciplinato Le Aree industriali ecologicamente attrezzate con: L.R 24 marzo 2000, n. 20 Disciplina generale sulla tutela e l'uso del territorio L.R. 18 maggio 1999, n. 9 Disciplina della procedura di valutazione dell'impatto ambientale Deliberazione Giunta Regionale n del 15/07/2002 Approvazione Direttiva generale dell attuazione L.R. n. 9/99 Disciplina procedura valutazione impatto ambientale Linee guida generali per la redazione e valutazione degli elaborati per la procedura di verifica (screening) e del SIA per la procedura di VIA (art 8, L.R. n. 9/99). In ATTESA ENTRO 2005 specifico ATTO di coordinamento tecnico che specifica le caratteristiche delle aree industriali ecologicamente attrezzate della R. E.-R. 17

18 INTERAZIONE EMAS E LA PIANIFICAZIONE LOCALE Aree industriali ecologicamente attrezzate Punti di interesse per il tavolo di lavoro L art. 26 D.L.31 marzo 1998 n. 112, dispone: gli impianti produttivi localizzati nelle aree ecologicamente attrezzate sono esonerati dall'acquisizione delle autorizzazioni concernenti la utilizzazione dei servizi ivi presenti.. ai sensi degli artt. 99 e 100 della L.R. n. 3/1999 Riforma del sistema regionale locale, è attribuito alla Regione il compito di promuovere la trasformazione delle aree produttive esistenti in aree ecologicamente attrezzate attraverso l erogazione di contributi nell ambito del programma triennale regionale per la tutela dell ambiente (PTRTA) 18

19 INTERAZIONE EMAS E LA PIANIFICAZIONE LOCALE Aree industriali ecologicamente attrezzate Punti di interesse per il tavolo di lavoro L.R. n. 31/2002 Disciplina generale dell edilizia all art. 30 rubricato Riduzione ed esonero dal contributo di costruzione si prevede che il contributo di costruzione non sia dovuto: g) per i nuovi impianti, lavori, opere, modifiche e installazioni relativi alle fonti rinnovabili di energia, alla conservazione, al risparmio e all'uso razionale dell'energia, e che il Consiglio regionale, nell'ambito dei provvedimenti di cui agli art. 28 (oneri di urbanizzazione) e 29 (costo di costruzione per i nuovi edifici), possa prevedere l'applicazione di riduzioni del contributo di costruzione ( ) per la realizzazione di opere edilizie di qualità, sotto l'aspetto ecologico, del risparmio energetico, della riduzione delle emissioni nocive e della previsione di impianti di separazione delle acque reflue, in particolare per quelle collocate in aree ecologicamente attrezzate 19

20 INTERAZIONE EMAS E LA PIANIFICAZIONE LOCALE Aree industriali ecologicamente attrezzate Punti di interesse per il tavolo di lavoro armonizzazione tra L. R. 9/99 sulla VIA e la L.R.20/2000 sull urbanistica la Delibera G. R del 15/7/2002 che approva le direttive generali per l attuazione della L.R. 9/99, cita: per l individuazione delle aree industriali esistenti dotate delle infrastrutture e degli impianti tecnologici e sistemi necessari a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell ambiente ai fini dell applicazione dell incremento del 30 % (art. 4 comma VI, L.R. 9/99) e del 20% (art. 4 comma VII, L.R. 9/99) delle soglie dimensionali delle attività produttive contenute negli allegati B1, B2, B3 si dovrà fare riferimento alle aree ecologicamente attrezzate come individuate ai sensi della L.R. 20/2000 e del conseguente atto di coordinamento tecnico della Regione (attualmente in fase di elaborazione ad opera del Servizio affari giuridici del territorio della Regione Emilia-Romagna). 20

21 INTERAZIONE EMAS E LA PIANIFICAZIONE LOCALE Aree industriali ecologicamente attrezzate Punti di interesse per il tavolo di lavoro comma V dell art. 26 del D. Lgs. n. 112 del 1998 prevede che il Comune, per l eventuale trasformazione delle aree produttive esistenti in aree ecologicamente attrezzate, possa stipulare specifici accordi con le imprese interessate, diretti a determinare le condizioni e gli incentivi per il riassetto organico delle aree medesime. 21

22 INTERAZIONE EMAS E LA PIANIFICAZIONE LOCALE Aree industriali ecologicamente attrezzate Punti di interesse per il tavolo di lavoro La direttiva regionale (Del.G.R.1238/02) ha dato le prime indicazioni (criteri di individuazione e obiettivi prestazionali) utili per la definizione delle aree ecologicamente attrezzate: Individuazione del soggetto gestore, cui è affidata la promozione, realizzazione e gestione dell area Contenuti urbanistici-territoriali di qualità da attuare preliminarmente nella fase di realizzazione dell intervento Condizioni di gestione ambientale di qualità da mantenere e monitorare nel tempo (.esempio Sistemi di Gestione Ambientale Reg. Emas) 22

23 INTERAZIONE EMAS E LA PIANIFICAZIONE LOCALE Aree industriali ecologicamente attrezzate Punti di interesse per il tavolo di lavoro La direttiva regionale (Del.G.R.1238/02) da anche un riferimento metodologico: al fine della predisposizione del Programma ambientale e della relativa analisi ambientale occorre fare opportunamente riferimento ai pertinenti elementi indicati in: Regolamento (CE) n. 761/2001 Raccomandazione della Commissione del 7 settembre 2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio sull adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) Decisione della Commissione del 7 settembre 2001 relativa agli orientamenti per l attuazione del Regolamento (CE) n. 761/

24 "Misure per la diffusione dei sistemi di Gestione Ambientale secondo il regolamento Emas 761/2001" - Ob.2 mis. 2.1 CONTRIBUTI delle IMPRESE del POLO CHIMICO 1.Individuare un Referente all interno di ogni impresa 2. Fornire Dati e Documenti ambientali già esistenti per favorire la stesura dell Analisi ambientale dell ambito omogeneo 3. Partecipare attivamente ai tavoli di lavoro 4. Esprimere intenzioni e difficoltà al fine di giungere alla stesura di accordi e programmi effettivamente vantaggiosi per l Ambito omogeneo 24

25 "Misure per la diffusione dei sistemi di Gestione Ambientale secondo il regolamento Emas 761/2001" - Ob.2 mis. 2.1 RISULTATI attesi nel Banche dati tematiche (ambientali) riferite all ambito produttivo omogeneo del Polo 2. Rinnovato Accordo amministrazione di programma fra imprese e 3. Definizione di un Programma che includa azioni e disponibilità di risorse economiche 4. Attribuzione dell Attestato al Comune di Ferrara per il supporto metodologico fornito alle imprese 5. Individuazione di facilitazioni e benefici rivolti al mondo produttivo che partecipa ai programmi di miglioramento ambientale 6. Migliorata percezione da parte dei cittadini delle risorse produttive, di sviluppo e ricerca presenti nel Polo ferrarese 25

26 "Misure per la diffusione dei sistemi di Gestione Ambientale secondo il regolamento Emas 761/2001" - Ob.2 mis. 2.1 DOPO IL 2007? Adesione delle imprese a propri SGA (Sistema Gestione Ambientale) secondo il Reg. CE Emas Implementazione della Banca dati per monitorare con efficacia i risultati del programma ambientale Inserimento dell Ambito produttivo omogeneo nelle prospettive di pianificazione locale (aree industriali ecologicamente attrezzate) e realizzazione dei relativi benefici 26

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