Nuova Programmazione
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- Rosa Carletti
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1 Comitato di Sorveglianza Programma Operativo FONDO SOCIALE EUROPEO 2007/2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione Regione Emilia-Romagna Nuova Programmazione Bertacca Marisa Bologna, 21 giugno 2012
2 Quadro finanziario pluriennale Risorse indicate nella proposta di regolamento generale complessivamente invariate (circa 336 mld di euro per tutti i Fondi) Tassi di cofinanziamento in linea con quelli dell attuale programmazione Criteri di riparto (negotiating box) in linea di massima uguali a quelli Tuttavia Alcune Regioni italiane meno sviluppate potranno essere penalizzate a causa del criterio della prosperità nazionale (il 14% della popolazione europea che rientra in questa area è residente nelle Regioni del Mezzogiorno). Per le Regioni italiane più sviluppate si ritiene che la dotazione finanziaria debba essere almeno uguale a quella dell attuale periodo di programmazione
3 Negoziato : il ruolo delle Regioni (1) A livello nazionale -Confronto interistituzionale Stato-Regioni (a livello tecnico Gruppo di contatto) - Elaborazione posizioni comuni passaggio in Conferenza delle Regioni A livello europeo... -Contributo al parere del Comitato delle Regioni (COREPER) -Emendamenti alla relazione del Parlamento Europeo (PE) A livello regionale -Gruppo di lavoro inter-direzioni Politiche di coesione
4 Negoziato : il ruolo delle Regioni (2) Contestualmente, a livello di Coordinamento FSE, le Regioni hanno attivato dei gruppi di lavoro tematici: 1.Programmazione 2.Condizionalità ex ante ed orientamento ai risultati 3.Integrazione 4.Semplificazione A seguito della predisposizione della documentazione istruttoria da parte di Tecnostruttura, i gruppi, a seconda della tematica, hanno sia effettuato delle simulazione/esercitazioni sia elaborato delle posizioni comuni che talvolta hanno portato alla definizione di proposte di modifica degli artt. interessati dei regolamenti.
5 Negoziato : il ruolo delle Regioni Primi esiti dei gruppi di lavoro tematici: 1. Programmazione: le previsioni in materia di concentrazione dovrebbero permettere comunque un adeguata selezione delle priorità di intervento da garantire continuità degli interventi. Proposta: aumentare le priorità da quattro a sei; ridurre del 10% le soglie di concentrazione in ciascuna categoria di Regioni. 2. Condizionalità ex ante ed orientamento ai risultati: Esercizi finalizzati a individuare per ciascuna condizionalità rilevante per il FSE la responsabilità nazionale o regionale. verificare l associazione degli indicatori comuni di realizzazione e di risultato alle priorità di intervento.
6 Negoziato : il ruolo delle Regioni Primi esiti dei gruppi di lavoro tematici 3. Integrazione: condivisione delle esperienze regionali in materia di integrazione. Condivisione del principio generale relativo alla molteplicità degli strumenti attraverso i quali poter fare integrazione (es. investimenti territoriali integrati, sviluppo locale partecipato, Piano di azione congiunto, Programmi plurifondo) 4. Semplificazione: condivisione degli elementi di maggiore criticità connessi alle chiusure annuali, ai flussi finanziari e alla filiera dei controlli. Semplificazione dei costi, condivisione delle proposte di modifica del reg. generale e del FSE (salvaguardia delle esperienze, flessibilità nella scelta delle opzioni)
7 Negoziato : il ruolo delle Regioni (3) Contributo specifico delle Regioni FSE al parere del COREPER ed emendamenti alla relazione del PE -il campo di applicazione : gli emendamenti hanno cercato di precisare e chiarire le linee di azione finanziabili da parte del FSE per renderle più aderenti alla missione originaria individuata nel Trattato -la concentrazione tematica: nella direzione della flessibilità, per tener conto delle esigenze specifiche e delle priorità di ciascuna regione-pa, è stata proposta una procedura di concentrazione dei fondi che preveda, da un lato, percentuali minori di concentrazione del 10% rispetto alla proposta della Commissione e dall altro, la possibilità di aumentare le priorità da quattro a sei - la semplificazione : le modifiche proposte vanno nella direzione di una effettiva semplificazione gestionale e amministrativa, con una particolare attenzione alla semplificazione dei costi.
8 Negoziato : i prossimi passi A livello europeo... Fine giugno: Consiglio Europeo (compromessi Pres. Danese, neg. box) Luglio: inizio Presidenza Cipro Fine agosto: primo Consiglio Affari generali Settembre: incontri bilaterali SM Entro dicembre: possibile accordo quadro finanziario A livello nazionale Avviato il confronto con il Ministero del Lavoro Autorita capofila del FSE, con attenzione alle condizionalità macro- economiche; Prosegue il dibattito e la redazione dei contributi ai compromessi sul pacchetto legislativo. A livello regionale Incontri programmati di informazione sulle proposte regolamentari della CE Avvio del confronto interno e prime simulazioni
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