APPELLO 8/ Tappa Trofeo Tre Mari Optimist Lega Navale Trani ITA 8216 c/ CdR

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Mauro Palmieri
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1 APPELLO 8/ Tappa Trofeo Tre Mari Optimist Lega Navale Trani ITA 8216 c/ CdR Definizione partenza del Regolamento di regata ISAF. Una barca parte quando, essendo stata completamente nella parte di pre-partenza della linea di partenza al momento o dopo il suo segnale di partenza, ed avendo ottemperato alla regola 30.1 quando in vigore, qualsiasi parte dello scafo, attrezzatura o equipaggio taglia la linea di partenza in direzione della prima boa. Regola 29.1 del regolamento di regata ISAF. Quando al segnale di partenza di una barca qualsiasi parte del suo scafo, dell equipaggio o dell attrezzatura è sul lato del percorso della linea di partenza, o essa deve ottemperare alla regola 30.1, il comitato di regata deve esporre prontamente la bandiera X con un segnale acustico. Regola 30.1 del regolamento di regata ISAF. Se è stata esposta la bandiera I, e qualsiasi parte dello scafo, equipaggio o attrezzatura di una barca si trova nel lato di percorso della linea di partenza o di uno dei suoi prolungamenti durante l ultimo minuto prima del suo segnale di partenza, essa dovrà successivamente navigare dal lato di percorso al lato di pre-partenza attraverso un prolungamento della linea, prima di partire. Regola 63.1 e A5 Regolamento di regata ISAF. Una barca ed un concorrente non devono essere penalizzati senza udienza tranne per quanto previsto dalle regole A5 Una Barca che non parte, non rispetta le regole 30.2 e 30.3, non arriva, o che prende una penalizzazione a norma delle regole 44.3 (a) o si ritira, deve essere classificata di conseguenza dal comitato di regata, senza udienza. Solo il comitato delle proteste può compiere altre azioni che peggiorino il punteggio di una barca. LA GIURIA D APPELLO 1

2 composta da Eugenio Torre (Presidente) Marco Alberti, Riccardo Antoni, Fabio Donadono, Sergio Pepe (componenti), Anna Maria Bonomo e Giuseppe Russo (componenti supplenti) con Lorena Gucciardi (uditore) ha pronunciato la seguente decisione sull appello, presentato via mail in data 1 aprile 2014 (protocollo FIV n del 1 aprile 2014), seguito da invio a mezzo raccomandata inviata il 1 aprile 2014 ( protocollo FIV 2546 del ), dalla barca ITA 8216 avverso la decisione, emessa il 9 marzo 2014 e comunicata in pari data alle 22.35, dal comitato per le proteste del Trofeo Tre Mari Optimist-Kinder Cup, organizzato dalla Lega Navale di Trani, con la quale è stata negata la richiesta di riparazione presentata dalla stessa imbarcazione contro la classificazione da parte del CdR in OCS in due delle tre prove di giornata (3 e 4 complessive). 1. Al riguardo l appello è fondato sulle seguenti argomentazioni : ITA 8216, concorrente nella flotta blu juniores, tagliava il traguardo in prima posizione in tutte le tre prove disputate nella seconda ed ultima giornata della manifestazione svoltesi il 9 marzo Il tempo limite per le proteste è stato affisso alle ore con scadenza alle Solo alle ore il CdR esponeva l elenco delle imbarcazioni che, nelle prove di giornata, erano state penalizzate per infrazioni alle regole di partenza e poco dopo lo stesso pubblicava le classifiche delle stesse prove dove, tra le altre, ITA 8216 era stata classificata OCS nella 3 e 4 prova della manifestazione (1 e 2 di giornata) per infrazioni alle regole 29.1 o 30.1 RRS. Sulla base di tali classifiche era stato dato corso alla premiazione della manifestazione, ancorché fossero ancora in corso di discussione da parte del CdP diverse richieste di riparazione contro le classifiche esposte dal CdR. L appellante lamenta in via principale che l esposizione della lista delle imbarcazioni classificate in OCS sia avvenuta oltre il tempo limite per le proteste violando così la regola 61.1(b) che imporrebbe, a suo dire, al CdR di dare la comunicazione dell OCS entro il tempo limite per la presentazione delle proteste e che tale violazione abbia di fatto impedito all appellante di poter avere dei testimoni a sostegno della propria richiesta di riparazione per una diversa classificazione nelle prove. Anche la richiesta di riparazione in primo grado era stata fondata unicamente sulla circostanza della tardività dell esposizione dell elenco che avrebbe precluso all appellante di poter reperire testimoni a suo favore, a suo dire tutti già ripartiti al momento della pubblicazione delle classifiche. In particolare 2

3 nessuna specifica contestazione in primo grado era stata formulata dal concorrente sulla rilevazione in OCS nelle due prove. L appellante lamenta altresì che il CdP abbia erroneamente ritenuto applicabile la regola A5 RRS ancorché il CdP non avesse rilevato nei suoi confronti infrazioni alle regole 30.2 e 30.3 RRS. Sono arrivate le osservazioni del Presidente del CdP che ha rilevato pregiudizialmente l improponibilità dell appello e comunque la sua infondatezza. 2. La Giuria d appello rileva preliminarmente che l appello risulta tempestivamente proposto il 1 aprile 2014, rispetto alla data del 18 marzo 2014 in cui risulta agli atti che lo stesso appellante abbia ricevuto dalla LNI di Trani, circolo organizzatore, gli atti della protesta, che lo stesso aveva prontamente richiesto il 10 marzo 2014, cioè il giorno successivo alla comunicazione della decisone della stessa. 3. L appello è, peraltro, infondato in quanto la decisione di primo grado è corretta e meritevole di conferma poiché ha giustamente escluso che si fosse verificata alcuna violazione della regola 61.1 (b), disciplinante diversa fattispecie, ritenendo che al caso invece dovesse essere applicata la regola A5 RRS alla quale rimanda anche la regola 63.1 RRS. Ed, infatti, tali regole consentono al CdR di applicare al concorrente una penalità per infrazione alle regole di partenza direttamente in sede di classificazione della prova e senza udienza, con ciò escludendo per tali penalità tutto il regime ed i termini di presentazione e discussione delle proteste. Le ipotesi contemplate dalla regola sono appunto tutte quelle in cui una imbarcazione non può considerarsi partita in base alla definizione di partenza e alle specifiche regole che la partenza regolano, tra quali la 29.1 e la 30.1 RRS, e le specifiche regole 30.2 e 30.3 RRS, nonché quelle alla definizione di arrivo e alla regola 44.3 RRS. Come emerge dal modulo affisso dal CdR a carico di ITA 8216 dal CdR è stata rilevata infrazione alla regola di partenza 29.1 e 30.1 nella 3 e 4 prova della manifestazione, quindi la conseguente penalizzazione in classifica doveva essere comminata dallo stesso CdR secondo le prescrizioni della regola A5 come infatti è in concreto avvenuto. La regola 61,1 (b) RRS, al contrario, si riferisce a tutte le altre ipotesi di violazione di una regola, diverse da quelle contemplate nella prima parte della regola A5, nella quali il CdR 3

4 non può applicare direttamente una penalizzazione ma deve protestare la barca per l infrazione commessa come appunto tale regola prevede. E quindi solo in queste diverse ipotesi, che pacificamente non ricorrevano nel caso di specie, il CdR è obbligato, per gli incidenti osservati nell area di regata, a formulare la propria protesta entro il relativo tempo limite. Pertanto nessuna regola e, tantomeno la 61,1 (b) RRS erroneamente invocata dall appellante, prescrive che il CdR debba pubblicare l elenco delle infrazioni alle regole di partenza entro il tempo limite per la presentazione delle proteste, mentre il caso di specie è espressamente disciplinato dalla regola A5, laddove fa riferimento ad una barca che non parte, che conseguentemente è stata correttamente applicata dal CdR al caso di specie. 4. Si osserva, infine, per mera completezza che la stessa richiesta di riparazione era stata formulata da ITA 8216 in primo grado in termini del tutto generici quanto alle motivazioni della stessa, espressamente richieste dalla regola 62.2, e in particolare anche con riferimento agli eventuali testimoni che al momento della discussione in udienza lamentava non potessero essere presenti. Ed invero il concorrente in relazione a due diverse prove in cui è stato classificato OCS non ha fornito elementi di concreta contestazione della infrazione rilevata dal CdR e di una diversa ricostruzione delle circostanze delle due partenze dalle quali emergesse l esistenza di uno o più testimone esattamente individuati che, solo per l ora tarda in cui si teneva l udienza, non potevano essere presenti. La specifica indicazione nominativa di eventuali testimoni che si intende far partecipare alla discussione è, infatti, un onere che il protestante/richiedente riparazione è tenuto ad assolvere al momento della presentazione della protesta o al più durante la discussione della stessa. Per questi motivi La Giuria d appello respinge l appello in esame e conferma la decisione impugnata. Così deciso in Genova in data 27 settembre 2014 f.to Eugenio Torre, presidente Giuria d Appello copia conforme all originale 4

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