Senato della Repubblica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Senato della Repubblica"

Transcript

1 Senato della Repubblica XI Commissione Lavoro e Previdenza sociale Audizione su Atti del Governo n. 134 (Schema di decreto legislativo in materia di contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti) e n. 135 (Schema di decreto legislativo in mat eria di ammortizzatori sociali e ricollocazione dei lavoratori disoccupati)

2 ATTO DEL GOVERNO N. 134 (Schema di decreto legislativo in materia di contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti) 1. Premessa La legge delega n. 183/2014, all art. 1 comma 7 lett. c) stabilisce che l attività legislativa del Governo dovrà essere ispirata alle seguenti direttive: previsione, per le nuove assunzioni, del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio, escludendo per i licenziamenti economici la possibilità della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro, prevedendo un indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio e limitando il diritto alla reintegrazione ai licenziamenti nulli e discriminatori e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato, nonché prevedendo termini certi per l'impugnazione del licenziamento. I contenuti dello schema di decreto legislativo sono in linea con le previsioni della legge delega anche se riteniamo sia opportuno precisare alcune particolarità che nel corso dell applicazione potrebbero ingenerare delle incertezze non utili al raggiungimento delle finalità della norma. 2. Ambito di applicazione

3 Il decreto trova applicazione per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dalla data della sua entrata in vigore. In relazione ai contenuti del decreto e in base ad una interpretazione sistematica, la nuova disciplina si deve ritenere applicabile anche ai dipendenti del pubblico impiego. La circostanza che il decreto sulle tutele crescenti non preveda una specifica esclusione dei dipendenti pubblici consente la piena efficacia dell art. 2, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001 (testo unico per il pubblico impiego) il quale opera un rinvio generale alle leggi sui rapporti di lavoro privati (salvo che vi sia una specifica disciplina della materia per il settore pubblico). Lo stesso d.lgs. n. 165/2001, in altra parte del testo (art. 51, comma 2), conferma tale impostazione stabilendo che la legge 20 maggio 1970, n. 300 e successive modificazioni ed integrazioni, si applica alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti. Da un punto di vista sistematico, la stessa disciplina dei licenziamenti contenuta nella Riforma Fornero ( l. n. 92/2012), ove era richiamata la necessità di una armonizzazione tra settore pubblico e settore privato, (art. 1, commi 7 e 8 7. Le disposizioni della presente legge, per quanto da esse non espressamente previsto, costituiscono principi e criteri per la regolazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive

4 modificazioni, incoerenza con quanto disposto dall'articolo 2, comma 2, del medesimo decreto legislativo. Restano ferme le previsioni di cui all'articolo3 del medesimo decreto legislativo. 8. Al fine dell'applicazione del comma 7 il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, individua e definisce, anche mediante iniziative normative, gli ambiti, le modalità e i tempi di armonizzazione della disciplina relativa ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche ) è stata invece ritenuta direttamente applicabile anche al settore pubblico proprio in virtù del rinvio mobile operato dall art. 51, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001 (così la giurisprudenza nettamente maggioritaria: v., tra le molte, Trib. Perugia 9 novembre 2012, Trib. Ancona 13 gennaio 2013; Trib. Santa Maria Capua Vetere 2 aprile 2013, in Lav. giur., n. 6/2013, p. 624). Resta evidente che laddove la volontà del Governo sia quella di escludere i pubblici dipendenti dall ambito di applicazione del decreto, sarà necessario introdurre una specifica previsione di esclusione. Resta fermo che non si comprenderebbero i motivi di esclusione di questo settore che rischierebbe di creare una ingiustificata differenziazione dei trattamenti. 3. Licenziamenti nulli

5 3.1 Un primo profilo di criticità nell affrontare questo argomento riguarda il campo di applicazione dell articolo 2 del decreto. Ed in particolare è opportuno chiarire se gli effetti della nullità del licenziamento si applichino anche alle aziende con una dimensione inferiore ai 16 dipendenti. 3.2 Andrebbe chiarito quale regime trova applicazione per il dirigente che subisce un licenziamento discriminatorio atteso che questa tipologia di rapporti é esclusa dal campo di applicazione della riforma. 3.3 Il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro ritiene che gli altri casi di nullità individuati dalla norma siano quelli riferiti all articolo 18 della legge n. 300/1970. Andrebbe chiarito tuttavia, se esistono casi di nullità sottratti al regime descritto dall art Il licenziamento disciplinare La materia dei licenziamenti disciplinari è quella più interessata ai cambiamenti rispetto alle disposizioni precedenti. Quindi appare opportuno chiarire gli aspetti di seguito riportati: 4.1 Nella fattispecie di cui al comma 1 dell art. 3, è necessario precisare che vanno ricomprese anche quelle ipotesi di licenziamento che si caratterizzano,fermo restando la

6 sussistenza del fatto materiale, per una sostanziale sproporzione tra il fatto accertato e la sanzione applicata. 4.2 Nella ipotesi di cui al comma 2 dell art. 3, secondo la quale la tutela reintegratoria deve riconoscersi esclusivamente nelle ipotesi di licenziamento per giustificato motivo soggettivo o per giusta causa, in cui sia direttamente dimostrata in giudizio l'insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore, il Giudice deve limitarsi a verificare la sussistenza e/o insussistenza del fatto materiale e quindi riconoscere la tutela reintegratoria anche in riferimento a quelle situazioni nelle quali, seppur sussistente, il fatto materiale risulti essere comunque di nessuna o di lieve dannosità nel contesto aziendale? 4.3 L art. 3 comma 2 sembra introdurre un nuovo ambito processuale laddove richiede che l insussistenza del fatto materiale venga dimostrata direttamente in giudizio. Spetta dunque al lavoratore l onere di provare l insussistenza del fatto materiale? 4.4 Nell art. 3 comma 2 il legislatore si limita ad indicare che il datore di lavoro è condannato, altresì, al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del licenziamento fino a quello dell effettiva reintegrazione. Andrebbe chiarito sul piano normativo quale sia il regime sanzionatorio applicabile sui contributi previdenziali, se

7 questi ultimi devono comunque essere considerati in una logica di differenziale contributivo, allorquando il lavoratore abbia svolto altra attività lavorativa durante il tempo successivo alla reintegra. 5 Il licenziamento economico e la conciliazione volontaria L art. 3 del decreto stabilisce che se il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è illegittimo il giudice dichiara estinto il rapporto di lavoro alla data del licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di un indennità non assoggettata a contribuzione previdenziale di importo pari a due mensilità dell ultima retribuzione globale di fatto per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a quattro e non superiore a ventiquattro mensilità. Come era avvenuto con la legge n. 92/2012 il legislatore non tocca i presupposti sostanziali del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, che dunque rimangono quelli di sempre: la sussistenza della ragione produttiva e organizzativa (art. 3 l. n. 604/1966) e il nesso di causalità di tale ragione con la posizione soppressa; il c.d. repechage; l eventuale applicazione dei criteri di scelta. Viene invece modificato l apparato sanzionatorio in caso di licenziamento economico illegittimo. Tuttavia, è indispensabile superare sul piano normativo alcune incertezze applicative e, più precisamente :

8 5.1 Se il licenziamento illegittimo motivato per il superamento del periodo di comporto per i neo assunti rientri nella disciplina delle tutele crescenti. 5.2 Se il licenziamento per scarso rendimento del lavoratore neo assunto rientri nelle tutele crescenti. 5.3 Quale disciplina si applichi al licenziamento per mancato superamento della prova del lavoratore neo assunto. 5.4 E possibile conciliare con lo stesso verbale sia licenziamenti a tutele crescenti che altre rivendicazioni ( ad es. differenze retributive)? Oppure è necessario redigere due distinti verbali conciliativi? 5.5 E possibile godere dei benefici di legge( esenzione fiscale e contributiva) se si deroga ad alcune modalità previste dalla legge, come ad esempio:tempo della proposta( 60 giorni dal licenziamento), entità dell importo offerto( una mensilità per anno da 2 a 18 mensilità al massimo) e modalità di pagamento( assegno circolare contestuale), titoli di rinunzie?

9 ATTO DEL GOVERNO N. 135 (Schema di decreto legislativo in materia di ammortizzatori sociali e ricollocazione dei lavoratori disoccupati) Con lo schema di decreto legislativo in materia di ammortizzatori sociali e ricollocazione dei lavoratori disoccupati si attua la delega dall art. 1 comma 2 della Legge n. 183/2014 ovvero agendo sulla tematica degli strumenti di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria. Il dichiarato obiettivo è quello di unificare la disciplina relativa ai trattamenti ordinari e brevi di naspi universalizzando la prestazione di sostegno garantendo così tutele di maggior durata ai lavoratori con carriere contributive più rilevanti. In via generale si precisa che gli oneri contributivi previsti per il finanziamento di naspi e mini naspi rimangono identici anche per le nuove prestazioni previste dallo schema di decreto legislativo. Gli strumenti individuabili all interno del decreto sono: la Nuova Assicurazione per l Impiego (aspi) l Assegno di Disoccupazione (ASDI) l Indennità di Disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto (DIS-COLL). La Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l Impiego sostituirà, per gli eventi di disoccupazione decorrenti dal 1 maggio 2015, i trattamenti oggi riconosciuti ai lavoratori

10 dipendenti ovvero naspi e Mini naspi, i quali pertanto opereranno solo sino alle cessazioni intervenute alla fine di aprile Pertanto, la nuova disciplina trova applicazione con riferimento ai contratti di lavoro interrotti dal 30 aprile 2015 (ultimo giorno giuridico del rapporto). Destinatari della prestazione saranno i lavoratori subordinati, ivi compresi gli apprendisti (vedi infra par. 1), e i soci lavoratori delle cooperative e il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato. L intento di semplificare e di ampliare gli istituti preposti alla tutela previdenziale dell evento disoccupazione involontaria ha reso opportuno un nuovo sistema di norme segnatamente in materia di requisiti, misura e durata della prestazione. Non essendo modificato il sistema di finanziamento della aspi ci si chiede se, in caso di stabilizzazione di un contratto a tempo determinato, continui ad essere restituito il contributo addizionale pari all 1,40% così come previsto dall art. 2 c. 30 L. n.92/2012 I requisiti L art. 3 del decreto stabilisce i requisiti per il diritto di accesso alla prestazione previdenziale aspi. Nel particolare essi, da verificarsi in maniera congiunta, sono: 1. Essere in stato di disoccupazione art 1 c.2 letta c) DLgs n. 181 del 2000 ; 2. Possano far valere nei 4 anni precedenti l inizio del periodo di disoccupazione almeno 13 settimane di contribuzione; 3. Possano far valere 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l inizio del periodo di disoccupazione.

11 Rispetto al punto 1), si rinviene come una condizione necessaria per ottenere la prestazione sia necessariamente quella di essere un soggetto che, dopo aver perso un posto di lavoro, è alla ricerca di una nuova occupazione da più di dodici mesi ovvero quello di essere un disoccupato di lunga durata. Sul punto appare opportuno precisare che ai fini della prestazione lo stato della disoccupazione prescinde dalla durata dei 12 mesi così come già avviene in riferimento all naspi e alla mini naspi secondo le previsioni dell art. 2 c. 4 L. 92/2012. Tale modifica dovrebbe essere necessariamente estesa anche negli altri punti del decreto in cui appare il medesimo richiamo normativo. Rispetto al punto 3) preme evidenziare come la locuzione lavoro effettivo dovrebbe essere soddisfatto attraverso la sommatoria di più rapporti di lavoro. Valutare l opportunità di chiarire il rispetto di questo requisito con riferimento ai rapporti part-time. Si ritiene che continueranno a dare diritto alla prestazione le dimissioni qualora avvengano: - durante il periodo tutelato di maternità (da 300 giorni prima della data pres unta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del figlio); - per giusta causa secondo quanto indicato, a titolo esemplificativo, dalla circolare n. 163 del 20 ottobre 2003 qualora motivate: 1. dal mancato pagamento della retribuzione; 2. dall'aver subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro; 3. dalle modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative; 4. dal c.d. mobbing; 5. dalle notevoli variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di cessione ad altre

12 persone (fisiche o giuridiche) dell azienda; 6. dallo spostamento del lavoratore da una sede ad un altra, senza che sussistano le comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive previste dall art codice civile; 7. dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico nei confronti del dipendente. Infine, va valutata l opportunità di riconoscere l indennità di disoccupazione anche ai lavoratori che aderiscono alla conciliazione prevista per il contratto a tutele crescenti di cui all art. 6 dello schema di decreto legislativo in materia di ammortizzatori sociali e ricollocazione dei lavoratori disoccupati. Complessivamente, le condizioni di accesso alla nuova prestazione aspi risultano meno restrittive rispetto al precedente combinato ASpI-miniASpI. Non sono infatti più richieste le due annualità di anzianità assicurativa e soprattutto le 13 settimane di accredito contributivo vengono ricercate nelle ultime quattro annualità e non negli ultimi 12 mesi come previsto per l accesso alla mini ASpI. L art. 8 del decreto rende strutturali le misure inerenti all anticipo dell indennità in un unica soluzione al fine di avviare una attività di lavoro autonomo o di impresa individuale o per associarsi in cooperativa, cosa che nel precedente impianto normativo era prevista in via sperimentale fino al La misura della prestazione Le modalità di determinazione della misura della prestazione sono le stesse di quelle precedentemente previste dall art. 2 commi 6-9 della legge 92 del 2012.

13 Ciò che è stato innovato rispetto al passato è l importo del massimale e il sistema delle penalizzazioni (il periodo di ricerca delle retribuzioni non più biennale ma quadriennale è una innovazione trascurabile). In particolare il massimale è stato notevolmente incrementato. Si è passati infatti da un valore di euro (ottenuto mediante rivalutazione al 2015 con coef ficiente provvisorio dello 0,30%) al valore di euro. Le penalizzazioni sono state rese maggiormente proporzionali al numero delle mensilità di godimento della prestazione, con significativi scostamenti dal precedente impianto dove trovavano applicazione solo dopo la sesta e la dodicesima mensilità di fruizione, in entrambi i casi nella misura fissa del 15 %. Il nuovo sistema delle penalizzazioni, rispondente all esigenza di incentivare comportamenti attivi nel periodo di disoccupazione, fa in modo che l'indennità NASpI rispetto alla precedente subisce una inferiore decurtazione in presenza di ridotte mensilità di fruizione, e una più gravosa decurtazione in presenza di elevate mensilità di fruizione. Significative novità sono state introdotte riguardo alle modalità di determinazione della contribuzione figurativa conseguente al perfezionamento del diritto di accesso all indennità NASpI. In particolare è stato previsto che le retribuzioni figurative di cui sopra non devono essere prese in considerazione qualora la retribuzione media pensionabile ottenuta con il computo di tali retribuzioni risulti di un importo inferiore alla retribuzione media pensionabile determinata tramite la mancata considerazione delle medesime retribuzioni. La neutralizzazione opera esclusivamente nell ambito della determinazione della retribuzione media pensionabile senza produrre alcun effetto nel sistema di calcolo

14 contributivo, in riferimento al quale la contribuzione figurativa, anche se accreditata in ragione di retribuzione figurative neutralizzate, assumerà piena valenza nel montante. Valutare l opportunità di indicare espressamente che la neutralizzazione non opera ai fini del diritto di accesso alla pensione. In caso di assunzione di soggetto percettore di NASpI a tempo pieno e indeterminato, valutare l opportunità di coordinare il testo con la previsione che consente al datore di lavoro di beneficiare di un incentivo (art. 7 c. 5 lett b) D.L n. 76/2013) Compatibilità Gli articoli 9 e 10 prevedono le norme di compatibilità e cumulabilità della NASpI con lo svolgimento di una attività di lavoro subordinato e autonomo. Vengono di seguito esposte le fattispecie contemplate e i relativi effetti: 1) rapporto di lavoro subordinato superiore a 6 mesi con reddito annuo superiore a euro: decadenza dal diritto alla prestazione; 2) rapporto di lavoro subordinato non superiore a 6 mesi, con reddito annuo superiore a euro: sospensione d'ufficio della prestazione per tutta la durata del rapporto di lavoro fino a un massimo di 6 mesi e rilevanza della contribuzione ai fini dei requisiti e della durata di una eventuale nuova prestazione; 3) rapporto di lavoro subordinato, anche superiore a 6 mesi, con reddito annuo inferiore a euro: mantenimento della prestazione dietro apposita comunicazione all'inps, entro un mese dall inizio dell attività, del reddito

15 annuo previsto (pena la decadenza); l indennità NASpI subirà una riduzione pari all 80% del reddito previsionale comunicato all INPS. 4) titolarità di due o più rapporti di lavoro subordinato a tempo parziale e cessazione di uno dei due rapporti per cause rientranti tra quelle che danno diritto alla NASpI:è previsto il diritto di percepire la NASpI a condizione che il reddito annuo, preventivamente comunicato all INPS entro un mese dalla domanda di prestazione pena la decadenza, non superi il limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione. L indennità NASpI subirà una riduzione pari all 80% del reddito previsionale comunicato all INPS. La contribuzione versata in forza dell attività di lavoro subordinato non dà luogo ad accredito contributivo. 5) attività di lavoro autonomo con reddito non inferiore a euro: decadenza della prestazione ; 6) attività di lavoro autonomo con reddito inferiore a euro: cumulabilità della prestazione con il reddito da lavoro autonomo e relativa riduzione dell'indennità NASpI pari all' 80% del reddito previsionale da comunicarsi all'inps entro un mese dall'inizio dell'attività, pena la decadenza del diritto all'indennità NASpI. Al momento della dichiarazione dei redditi viene operato il ricalcolo d ufficio della riduzione di cui sopra. In questo caso la contribuzione previdenziale versata in forza dell'attività di lavoro autonomo non darà luogo ad alcun accredito contributivo. In aggiunta alla cause di decadenza fin ora esposte, l art. 11 ricomprende altre due cause quali il raggiungimento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato e l acquisizione del diritto all assegno ordinario di invalidità, a meno che in quest ultimo caso non si opti per l indennità NASpI.

16 E da segnalare che l onere di una specifica comunicazione del reddito annuo previsionale non pare andare nella direzione della semplificazione, quantomeno nel caso del lavoro subordinato, in quanto non si può dimenticare che la comunicazione obbligatoria di attivazione della prestazione lavorativa (c.d. UNILAV) sia da considerare efficace nei confronti di tutti gli enti cui è indirizzato e contiene anche i dati utili alla determinazione del possibile reddito conseguibile. Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto (DIS-COLL) Riguardo ai requisiti di accesso, il nuovo istituto oltre ad essere svincolato dall elemento reddituale (prima l indennità non era riconosciuta per redditi dell anno precedente superiori a euro) non è sottoposto alla monocommittenza, richiesta nella sostituita indennità in riferimento all anno precedente la presentazione della domanda (cfr. art. 2 comma 51 lett. a. L. 92/2012). Altresì non sono più richiesti i due mesi di disoccupazione nell anno precedente la presentazione della domanda. Senza dubbio il nuovo sistema dei requisiti rende meno restrittivo rispetto al passato l accesso alla prestazione.

QUESITI FORUM LAVORO 2015 IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE

QUESITI FORUM LAVORO 2015 IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE QUESITI FORUM LAVORO 2015 * * * IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE Licenziamenti economici e la nuova conciliazione volontaria 1) Il licenziamento illegittimo motivato per il superamento del periodo di comporto

Dettagli

CIRCOLARE INFORMATIVA DEL 24.03.2015. Area Consulenza del Lavoro

CIRCOLARE INFORMATIVA DEL 24.03.2015. Area Consulenza del Lavoro CIRCOLARE INFORMATIVA DEL 24.03.2015 Area Consulenza del Lavoro SOMMARIO: Esonero contributivo per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato nel corso del 2015 (Pag.2) Contratto

Dettagli

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti?

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013 Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che le

Dettagli

LA NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L'IMPIEGO (NASPI) Raggruppamento Schio-Thiene 11 febbraio 2015

LA NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L'IMPIEGO (NASPI) Raggruppamento Schio-Thiene 11 febbraio 2015 LA NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L'IMPIEGO (NASPI) Raggruppamento Schio-Thiene 11 febbraio 2015 LE FONTI NORMATIVE Legge 10 dicembre 2014 n.183 (Legge Delega c.d JOBS ACT ) art.1 comma 2 lettera b) Schema

Dettagli

SACHSALBER GIRARDI HUBER Arbeitsrechtsberater Consulenti del lavoro

SACHSALBER GIRARDI HUBER Arbeitsrechtsberater Consulenti del lavoro ASPI (assicurazione sociale per l impiego) la nuova di disoccupazione In sintesi: La legge n.92/2012 (c.d. Riforma Fornero ) ha previsto l istituzione, a decorrere dal 1 gennaio 2013, della nuova assicurazione

Dettagli

Interventi a favore della famiglia

Interventi a favore della famiglia QUESITI FORUM LAVORO 2015 * * * L INPS RISPONDE Interventi a favore della famiglia 1. In caso di parto gemellare il bonus bebè viene riconosciuto per entrambi i figli? Manca ancora il decreto attuativo

Dettagli

La nuova disciplina dei licenziamenti disciplinari

La nuova disciplina dei licenziamenti disciplinari Milano, 30 marzo 2015 La nuova disciplina dei licenziamenti disciplinari Presentazione a «Tutto Lavoro» Avv. Angelo Zambelli Licenziamento disciplinare espressione del potere disciplinare del datore di

Dettagli

Tabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015

Tabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015 Tabelle di sintesi in materia di ammortizzatori sociali e disoccupazione involontaria D.L.vo n. 22/2015 Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l Impiego (NASpI) Argomento CAMPO DI APPLICAZIONE

Dettagli

Il contratto a tutele crescenti - sintesi della disciplina

Il contratto a tutele crescenti - sintesi della disciplina Il contratto a tutele crescenti - sintesi della disciplina (d. lgs. 23/2015) Il governo Renzi, in attuazione di una delle deleghe contenute nella legge n. 183 del 10 dicembre 2014 (c.d. Jobs Act), ha definitivamente

Dettagli

Circolare N.144 del 17 Ottobre 2012. Assegno ASPI e TICKET licenziamento. Novità dal 1 gennaio 2013

Circolare N.144 del 17 Ottobre 2012. Assegno ASPI e TICKET licenziamento. Novità dal 1 gennaio 2013 Circolare N.144 del 17 Ottobre 2012 Assegno ASPI e TICKET licenziamento. Novità dal 1 gennaio 2013 Assegno ASPI e TICKET licenziamento: novità dal 1 gennaio 2013 Gentile cliente, con la presente desideriamo

Dettagli

Assicurazione sociale per l impiego

Assicurazione sociale per l impiego Aspi Assicurazione sociale per l impiego La riforma del lavoro voluta dal Governo Monti Fornero ha introdotto una nuova prestazione Inps a sostegno dei disoccupati. Si tratta dell Assicurazione sociale

Dettagli

AGENS Agenzia confederale dei Trasporti e Servizi

AGENS Agenzia confederale dei Trasporti e Servizi Roma, 11 marzo 2015 Prot. n. 019/15/D.11. Alle Aziende associate L o r o S e d i OGGETTO: D.Lgs. 4 marzo 2015 n. 22 Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in

Dettagli

JOBS ACT I NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI E IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI

JOBS ACT I NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI E IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI NEWSLETTER n. 21 16 marzo 2015 JOBS ACT I NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI E IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI RIFERIMENTI: Legge 10 dicembre 2014 n.183 Decreto Legislativo 4 marzo 2015 n. 22 Decreto Legislativo

Dettagli

Le novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali. Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento

Le novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali. Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento Le novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento Legge 183/2014 La legge delega La legge è in vigore dal 16 dicembre 2014. Contiene deleghe

Dettagli

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue:

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue: Le pensioni nel 2007 Gli aspetti di maggiore interesse della normativa previdenziale Inps, con particolare riferimento al fondo pensioni lavoratori dipendenti Tetto di retribuzione pensionabile Il tetto

Dettagli

JOBS ACT. 9 febbraio 2015, Ancona. Dott. Stefano Carotti Consulente del Lavoro I PRIMI DECRETI. LE NOVITA PRINCIPALI. www.an.camcom.gov.

JOBS ACT. 9 febbraio 2015, Ancona. Dott. Stefano Carotti Consulente del Lavoro I PRIMI DECRETI. LE NOVITA PRINCIPALI. www.an.camcom.gov. JOBS ACT I PRIMI DECRETI. LE NOVITA PRINCIPALI 9 febbraio 2015, Ancona Dott. Stefano Carotti Consulente del Lavoro www.an.camcom.gov.it 1 IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Nonostante

Dettagli

CIRCOLARE L.114 ISTRUZIONI OPERATIVE DELLA NUOVA NASPI.

CIRCOLARE L.114 ISTRUZIONI OPERATIVE DELLA NUOVA NASPI. CIRCOLARE L.114 ISTRUZIONI OPERATIVE DELLA NUOVA NASPI. Con la Circolare 94/2015, pubblicata lo scorso 12 Maggio 2015, l INPS, dopo una lunga attesa ha reso note le istruzioni definitive per la presentazione

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 33 del 4 Marzo 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Jobs act: le novità in materia di tutele crescenti e ammortizzatori sociali Gentile cliente, con la presente desideriamo

Dettagli

LEGGE DI STABILITA 2015 E JOBS ACT: quali opportunità per il lavoro.

LEGGE DI STABILITA 2015 E JOBS ACT: quali opportunità per il lavoro. LEGGE DI STABILITA 2015 E JOBS ACT: quali opportunità per il lavoro. Principali novità per i datori di lavoro. Stabilizzazione bonus 80 euro. Aumento soglia esenzione buoni pasto elettronici Deduzione

Dettagli

ASpI Assicurazione Sociale per l Impiego

ASpI Assicurazione Sociale per l Impiego 11. ASSICURAZIONE SOCIALE PER L IMPIEGO di Barbara Buzzi Dal 1 gennaio 2013 è istituita una nuova prestazione di sostegno al reddito (Assicurazione Sociale per l Impiego ASpI) che sostituisce le attuali

Dettagli

Circolare Informativa n 20/2014. Bonus piccola mobilità Al via le istanze all INPS per la fruizione del beneficio

Circolare Informativa n 20/2014. Bonus piccola mobilità Al via le istanze all INPS per la fruizione del beneficio Circolare Informativa n 20/2014 Bonus piccola mobilità Al via le istanze all INPS per la fruizione del beneficio Pagina 1 di 5 INDICE 1) Premessa pag. 3 2) La disciplina del beneficio pag. 3 3) Durata

Dettagli

Le pensioni nel 2005

Le pensioni nel 2005 marzo 2005 Le pensioni nel 2005 TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE Il tetto di retribuzione pensionabile per il calcolo delle pensioni con il sistema retributivo con decorrenza nell anno 2005 è stato definitivamente

Dettagli

Circolare N.57 del 16 Aprile 2014

Circolare N.57 del 16 Aprile 2014 Circolare N.57 del 16 Aprile 2014 Contratti a termine e assunzioni agevolate per sostituzione maternità. Rimane la causale. Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con il DL n. 34 del

Dettagli

NASpI ASDI DIS-COLL decreto legislativo n. 22 del 4/03/2015

NASpI ASDI DIS-COLL decreto legislativo n. 22 del 4/03/2015 NASpI ASDI DIS-COLL decreto legislativo n. 22 del 4/03/2015 NASpI ASDI DIS-COLL Decreto Legislativo n. 22 del 4/03/2015 (G.U. n. 54 de 6/03/2015) Disposizioni per il riordino della normativa in materia

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 67 del 6 Maggio 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Dall ASPI alla NASPI: da maggio sono cambiate le tutele dei lavoratori che hanno perso l impiego Gentile cliente, con

Dettagli

APPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI

APPRENDISTATO LE SCHEDE DI GI GROUP SUL JOBS ACT: RIORDINO DELLE FORME CONTRATTUALI ARTT. 41 47 D.LGS 81/2015 L È UN CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE E ALLA OCCUPAZIONE DEI GIOVANI. TRE TIPOLOGIE: A) PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE, IL

Dettagli

Le pensioni nel 2006

Le pensioni nel 2006 Le pensioni nel 2006 Proponiamo il consueto aggiornamento annuale sugli aspetti di maggiore interesse per i nostri associati concernenti la normativa previdenziale INPS. TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE

Dettagli

OGGETTO: disegno di legge in materia di riforma del mercato del lavoro

OGGETTO: disegno di legge in materia di riforma del mercato del lavoro LINEA DI PRODOTTO PREVIDENZA PA OGGETTO: disegno di legge in materia di riforma del mercato del lavoro Nei giorni scorsi è stato varato dal Governo il disegno di legge recante disposizioni in materia di

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 83 del 13 Giugno 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Indennità ASPI anche per i soci lavoratori delle cooperative Gentile cliente con la presente intendiamo informarla

Dettagli

TIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI ATTUAZIONE DEL JOBS ACT

TIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI ATTUAZIONE DEL JOBS ACT Scheda sul licenziamento nel contratto a tutele crescenti TIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI LICENZIAMENTO DISCRIMINATORIO, Reintegrazione: Il giudice, con la pronuncia NULLO E INTIMATO

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

La NASpI è riconosciuta ai lavoratori che hanno perduto involontariamente l occupazione e che presentano congiuntamente i seguenti requisiti:

La NASpI è riconosciuta ai lavoratori che hanno perduto involontariamente l occupazione e che presentano congiuntamente i seguenti requisiti: Schema di decreto legislativo recante Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati

Dettagli

JOBS ACT. Riforma del diritto del lavoro promossa ed attuata dal governo Renzi e identificata con una serie di norme approvate tra il 2014 e il 2015.

JOBS ACT. Riforma del diritto del lavoro promossa ed attuata dal governo Renzi e identificata con una serie di norme approvate tra il 2014 e il 2015. JOBS ACT Riforma del diritto del lavoro promossa ed attuata dal governo Renzi e identificata con una serie di norme approvate tra il 2014 e il 2015. STUDIO LEGALE FERRIERI Greta Ramella Alessandra Napetti

Dettagli

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di Stabilità 2015 introduce un esonero contributivo per le assunzioni con contratto a tempo effettuate nel 2015. L introduzione del beneficio in

Dettagli

PROVINCIA DI BENEVENTO Settore Avvocatura-Organizzazione del Personale e Politiche del Lavoro

PROVINCIA DI BENEVENTO Settore Avvocatura-Organizzazione del Personale e Politiche del Lavoro ASPI (Assicurazione Sociale per l Impiego) COSA E E una prestazione economica istituita per gli eventi di disoccupazione che si verificano a partire dal 1 gennaio 2013 e che sostituisce l indennità di

Dettagli

Circolare di studio n. 1/2015 STUDIO COMMERCIALE E DEL LAVORO DANIELA DI CIOCCIO

Circolare di studio n. 1/2015 STUDIO COMMERCIALE E DEL LAVORO DANIELA DI CIOCCIO Circolare di studio n. 1/2015 STUDIO COMMERCIALE E DEL LAVORO DANIELA DI CIOCCIO Gentile_Cliente, pensando di fare cosa gradita, lo studio Di Cioccio Daniela, vi invia una circolare informativa, riguardante

Dettagli

Incentivi alle assunzioni, politiche attive e NASpI

Incentivi alle assunzioni, politiche attive e NASpI Incentivi alle assunzioni, politiche attive e NASpI Dott. Salvatore Vitiello Consulente del lavoro Convegno «La riforma del lavoro - Jobs Act. COSA CAMBIA DAVVERO» Milano, 24 marzo 2015 www.hrcapital.it

Dettagli

DISCIPLINA NUOVA PRESTAZIONE DI ASSISTENZA SOCIALE PER L IMPIEGO (NASPI)

DISCIPLINA NUOVA PRESTAZIONE DI ASSISTENZA SOCIALE PER L IMPIEGO (NASPI) ISTITUTO TUTELA ASSISTENZA COMMERCIO TURISMO E SERVIZI CONFESERCENTI DISCIPLINA NUOVA PRESTAZIONE DI ASSISTENZA SOCIALE PER L IMPIEGO (NASPI) ART. 1 - NASPI A decorrere dal 1 Maggio 2015 è istituita una

Dettagli

Le Circolari della Fondazione Studi

Le Circolari della Fondazione Studi ANNO 2015 CIRCOLARE NU MERO 9 Le Circolari della Fondazione Studi n. 9 del 23.04.2015 NASPI AL VIA: IL VADEMECUM PER L'UTILIZZO 1.Introduzione DIPARTIMENTO SCIENTIFICO della FONDAZIONE STUDI Via del Caravaggio

Dettagli

Camera del Lavoro Territoriale di Alessandria. Il D.Lgs. n. 22/2015 sugli Ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione

Camera del Lavoro Territoriale di Alessandria. Il D.Lgs. n. 22/2015 sugli Ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione Camera del Lavoro Territoriale di Alessandria Il D.Lgs. n. 22/2015 sugli Ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione NOTA PER I DELEGATI Lo scorso mese di dicembre è stata approvata la c.d. Legge

Dettagli

La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201

La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201 Vita e lavoro in Italia La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201 Un periodo ricco di trasformazioni Come spiega il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sul

Dettagli

Pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi: ok dall'inps Ipsoa.it

Pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi: ok dall'inps Ipsoa.it Pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi: ok dall'inps Ipsoa.it di Aldo Forte Pubblicista Esperto in materia previdenziale L'Inps, con la circolare n. 16/2013, chiarisce che per i soggetti con un'anzianita'

Dettagli

Sgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro

Sgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro a Tutti i Clienti Loro sedi Oggetto: Sgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro Tra la fine del 2014 e l inizio del 2015 sono state introdotte importanti

Dettagli

Circolare N. 46 del 26 Marzo 2015

Circolare N. 46 del 26 Marzo 2015 Circolare N. 46 del 26 Marzo 2015 Tutele crescenti: quali regimi si applicano in caso di licenziamento? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Dettagli

LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO

LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO LA RESPONSABILITA SOLIDALE NEI CONTRATTI DI APPALTO In questa Circolare 1. Premessa 2. La responsabilità solidale fiscale 3. La responsabilità solidale retributiva / contributiva 1. PREMESSA Come noto

Dettagli

reddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole

reddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole reddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole 1) gli ammortizzatori sociali in trentino: il reddito di attivazione (oggi) 2) reddito di attivazione e Nuova ASpI

Dettagli

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA.

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. LA PENSIONE DI VECCHIAIA è il trattamento pensionistico corrisposto dall Istituto previdenziale al raggiungimento di una determinata età

Dettagli

CONTRATTO DI LAVORO A TUTELE CRESCENTI. Ferrara, 09.12.2015

CONTRATTO DI LAVORO A TUTELE CRESCENTI. Ferrara, 09.12.2015 CONTRATTO DI LAVORO A TUTELE CRESCENTI Ferrara, 09.12.2015 Il d. lgs. n. 23 del 2015 di attuazione della legge delega n. 183 del 2014 ha introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele

Dettagli

TUTELE DAVVERO CRESCENTI PER CHI?

TUTELE DAVVERO CRESCENTI PER CHI? TUTELE DAVVERO CRESCENTI PER CHI? L impianto delineato dal D.Lgs. 23/2015 in attuazione della Legge 183/2014 (c.d. Jobs Act) prevede l indennizzo come regola in caso di licenziamento economico illegittimo,

Dettagli

IL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO

IL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO FEMCA CISL Lombardia JOB ACTS IL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO La disciplina dei licenziamenti Il D.lgs. n. 23/2015 sul contratto a tutele crescenti, attuativo del Jobs Act, in vigore dal 7 marzo 2015 riscrive

Dettagli

Sostegno al reddito: la Nuova ASPI (NASPI) Dott. Giovanni Mottese

Sostegno al reddito: la Nuova ASPI (NASPI) Dott. Giovanni Mottese ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI circoscrizione del Tribunale di Catania Sostegno al reddito: la Nuova ASPI (NASPI) Dott. Giovanni Mottese CATANIA 27/03/2015 Il nuovo sistema

Dettagli

Comunicato del 23.02.2015 JOBS ACT: il decreto per NASPI e ASDI

Comunicato del 23.02.2015 JOBS ACT: il decreto per NASPI e ASDI FEDERAZIONE ITALIANA TRASPORTI DIPARTIMENTO POLITICHE SOCIALI Comunicato del 23.02.2015 JOBS ACT: il decreto per NASPI e ASDI Come noto il Consiglio dei Ministri ha approvato i primi due decreti attuativi

Dettagli

Studio Consulenza del Lavoro Bonet Lepschy & Associati

Studio Consulenza del Lavoro Bonet Lepschy & Associati Mestre, 17 marzo 2015 Ai Sig.ri Clienti Loro Sedi Circolare n. 4/2015 1. LEGGE DI STABILITA 2015 Assunzioni a tempo indeterminato; 2. CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI disciplina del licenziamento; 3. RIFORMA

Dettagli

L appuntamento con l Esperto Jobs Act: il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Alberto Bosco

L appuntamento con l Esperto Jobs Act: il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Alberto Bosco L appuntamento con l Esperto Jobs Act: il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti Alberto Bosco La L. 10 dicembre 2014, n. 183, all art. 1, co. 7, lettera c) dispone che la delega va attuata,

Dettagli

La pensione per i lavoratori in servizio al 31.12.1995

La pensione per i lavoratori in servizio al 31.12.1995 La pensione per i lavoratori in servizio al 31.12.1995 Pensione di vecchiaia La pensione di vecchiaia viene riconosciuta a condizione che ricorrono le seguenti condizioni: compimento dell età pensionabile

Dettagli

Strumenti di sostegno in caso di disoccupazione involontaria

Strumenti di sostegno in caso di disoccupazione involontaria I decreti attuativi del jobs act Il Governo, alla vigilia di Natale, ha approvato due schemi di D.Lgs, il primo sul contratto a tutele crescenti e il secondo sulla nuova prestazione sociale per l impiego

Dettagli

SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR

SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR COSA È Il trattamento di fine rapporto (Tfr) è una somma che viene corrisposta al lavoratore dipendente al termine del rapporto

Dettagli

LÊINDENNITAÊ DI MOBILITAÊ (Legge n 223 del 23/07/1991)

LÊINDENNITAÊ DI MOBILITAÊ (Legge n 223 del 23/07/1991) LÊINDENNITAÊ DI MOBILITAÊ (Legge n 223 del 23/07/1991) CHI HA DIRITTO AD ESSERE INSERITO NELLE LISTE DI MOBILITA : 1) CON INDENNITA DI MOBILITA : a) Gli operai, impiegati e quadri dipendenti da imprese

Dettagli

LA RIFORMA DEL LAVORO. GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI A cura di Provincia di Torino Servizio Coordinamento Centri per l Impiego 21/01/2013

LA RIFORMA DEL LAVORO. GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI A cura di Provincia di Torino Servizio Coordinamento Centri per l Impiego 21/01/2013 LA RIFORMA DEL LAVORO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI A cura di Provincia di Torino Servizio Coordinamento Centri per l Impiego 21/01/2013 Fonti normative: RIFORMA DEL LAVORO: AMMORTIZZATORI SOCIALI Legge 28

Dettagli

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto

Dettagli

UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI

UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI Il decreto Salva Italia (Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011) ha terminato il suo percorso con il voto di fiducia al Senato, quindi l art.

Dettagli

I PRINCIPALI INCENTIVI ALL'ASSUNZIONE

I PRINCIPALI INCENTIVI ALL'ASSUNZIONE PERSONE NON OCCUPATE NEI 6 MESI PRECEDENTI CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO Tutti i datori di lavoro privati Tempo (a tutele crescenti) Riduzione del 40% dei contributi previdenziali a carico del datore

Dettagli

ENTE BILATERALE PER IL TERZIARIO DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

ENTE BILATERALE PER IL TERZIARIO DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ENTE BILATERALE PER IL TERZIARIO DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO FONDO SOSTEGNO AL REDDITO (In attuazione dell Accordo Territoriale del 2/7/2015) Art.1- Aspetti generali Il presente Regolamento

Dettagli

ALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati

ALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati Dottori Commercialisti Associati ASSOCIATI: GIOVANNI ALBERTI Professore Ordinario di Economia Aziendale all Università di Verona CLAUDIO UBINI ALBERTO CASTAGNETTI ELISABETTA UBINI PIAZZA CITTADELLA 6 37122

Dettagli

Roma, 22 dicembre 2009. Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Pensionati Enti di Patronato

Roma, 22 dicembre 2009. Direttori delle Sedi Provinciali e Territoriali Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Pensionati Enti di Patronato DIREZIONE CENTRALE ENTRATE Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica UFFICIO I Gestione del rapporto contributivo e contenzioso Roma, 22 dicembre 2009 Alle Agli e

Dettagli

All indennità si applica una riduzione del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione e di un ulteriore 15% dopo il dodicesimo mese di fruizione.

All indennità si applica una riduzione del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione e di un ulteriore 15% dopo il dodicesimo mese di fruizione. CIRCOLARE SETTIMANALE N. 3 FEBBRAIO 2013 INDENNITA DI DISOCCUPAZIONE ASPI E MINI ASPI A decorrere dal 1 gennaio 2013 a tutti i lavoratori dipendenti (compresi gli apprendisti; i soci lavoratori di cooperativa

Dettagli

IL NUOVO LICENZIAMENTO INDIVIDUALE

IL NUOVO LICENZIAMENTO INDIVIDUALE IL NUOVO LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Avv. Ernesto Vitiello 1 IL D.LGS. N. 23 DEL 4 MARZO 2015 Tale decreto ha dato corpo, per quanto riguarda i licenziamenti, ai principi programmatici di cui alla lettera

Dettagli

Riforma Mercato del Lavoro. Legge 92/2012

Riforma Mercato del Lavoro. Legge 92/2012 Riforma Mercato del Lavoro Legge 92/2012 Caerano di San Marco 6 dicembre 2012 Premessa. La riforma del mercato del lavoro è stata definitivamente convertita nella legge 92 del 28 giugno 2012. Pubblicata

Dettagli

www.inas.it febbraio 2015

www.inas.it febbraio 2015 www.inas.it febbraio 2015 Ammortizzatori sociali Il Jobs act prevede l istituzione di nuove prestazione a sostegno del reddito: si tratta di Naspi, Dis-coll e Asdi. La legge ha stabilito che, in caso di

Dettagli

CAPITOLO 5 LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO

CAPITOLO 5 LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO Capitolo 5 - CAPITOLO 5 LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO L art. 3 del D.Lgs. n. 23/2015 disciplina il licenziamento per giustificato motivo oggettivo (c.d. licenziamento economico), giustificato

Dettagli

JOBS ACT Legge n. 183 del 10 dicembre 2014

JOBS ACT Legge n. 183 del 10 dicembre 2014 JOBS ACT Legge n. 183 del 10 dicembre 2014 SINTESI DELLA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO nel DECRETO RECANTE LA DISCIPLINA ORGANICA DEI CONTRATTI DI LAVORO Decreto Legislativo n. 81 del 15 giugno 2015 Con riferimento

Dettagli

I Contributi dei Soci 2/2015 CENTRO STUDI

I Contributi dei Soci 2/2015 CENTRO STUDI I Contributi dei Soci 2/2015 CENTRO STUDI Marzo 2015 Carissimi amici e amiche, Ancora un contributo proveniente dal mondo produttivo, che sarà interessato molto dai decreti sugli ammortizzatori sociali,

Dettagli

Jobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI

Jobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Jobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Nell'ambito del riordino delle forme contrattuali, è stato introdotto

Dettagli

REPORT SALVAGUARDIE SITUAZIONE AL 6 MAGGIO 2014

REPORT SALVAGUARDIE SITUAZIONE AL 6 MAGGIO 2014 REPORT SALVAGUARDIE SITUAZIONE AL 6 MAGGIO 2014 TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA CERTIFICAZIONI INVIATE AI BENEFICIARI E PENSIONI LIQUIDATE AL 6.5.2014 OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA

Dettagli

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL Visto il D.Lgs.14 settembre 2011, n. 167 Testo unico ell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 le parti concordano che la normativa presente nel ccnl firmato

Dettagli

Art. 38, comma 2, Costituzione: I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di

Art. 38, comma 2, Costituzione: I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di Le pensioni Art. 38, comma 2, Costituzione: I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia,

Dettagli

JOBS ACT. Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione

JOBS ACT. Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione JOBS ACT Riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati Roma 19 gennaio 2015 Servizio Politiche del

Dettagli

Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali

Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali Studio Commerciale e Tributario TOMASSETTI & PARTNERS Informativa Lavoro Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali Gentile

Dettagli

JOBS ACT i decreti attuativi. A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Marzo 2015

JOBS ACT i decreti attuativi. A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Marzo 2015 JOBS ACT i decreti attuativi A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Marzo 2015 Decreto legislativo in materia di AMMORTIZZATORI SOCIALI Tra i primi decreti attuativi della legge

Dettagli

IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO NEL D.GLS.N. 81-2015 LE NOVITÀ

IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO NEL D.GLS.N. 81-2015 LE NOVITÀ IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO NEL D.GLS.N. 81-2015 LE NOVITÀ Avv. Prof. Giuseppe Pellacani Presidente CesLaR 1 ENTRATA IN VIGORE Pur in mancanza di una previsione analoga a quella dell art. 2-bis della

Dettagli

U.I.C.I. DELEGAZIONE DI SAN MARCO ARGENTANO

U.I.C.I. DELEGAZIONE DI SAN MARCO ARGENTANO News del : 04/05/2015 U.I.C.I. DELEGAZIONE DI SAN MARCO ARGENTANO OGGETTO: Pensionistica trattamento anticipato di anzianita sospensione delle penalizzazioni fino al 2017 Si fa seguito ai comunicati UICI

Dettagli

Direzione centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito. Direzione centrale Organizzazione. Direzione centrale Sistemi Informativi e Telecomunicazioni

Direzione centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito. Direzione centrale Organizzazione. Direzione centrale Sistemi Informativi e Telecomunicazioni Direzione centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione centrale Organizzazione Direzione centrale Sistemi Informativi e Telecomunicazioni Direzione centrale Entrate Roma, 31 Dicembre 2008 Circolare

Dettagli

Circolare N. 16 del 2 Febbraio 2016

Circolare N. 16 del 2 Febbraio 2016 Circolare N. 16 del 2 Febbraio 2016 Legge Stabilità 2016: potenziate le agevolazioni sui premi di produttività Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con la legge di stabilità per

Dettagli

Indennità di disoccupazione Mini-ASpI

Indennità di disoccupazione Mini-ASpI Indennità di disoccupazione Mini-ASpI COSA E E una prestazione economica istituita dal 1 gennaio 2013 e che sostituisce l indennità di disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti ridotti. E una

Dettagli

Ivrea, 8 maggio 2015

Ivrea, 8 maggio 2015 Ivrea, 8 maggio 2015 NUOVA PRESTAZIONE DI ASSICURAZIONE SOCIALE PER L IMPIEGO (NASPI) D.LGS 22 DEL 4 MARZO 2015 A decorrere dal 1 maggio 2015 è istituita presso la Gestione prestazioni temporanee ai lavoratori

Dettagli

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14)

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) Allegato alla Nota Informativa Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime

Dettagli

JOBS ACT. Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione

JOBS ACT. Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione JOBS ACT Riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati Roma 16 marzo 2015 Servizio Politiche del Lavoro

Dettagli

Circolare Informativa n 14/2014. Gestione separata INPS Le nuove aliquote contributive

Circolare Informativa n 14/2014. Gestione separata INPS Le nuove aliquote contributive Circolare Informativa n 14/2014 Gestione separata INPS Le nuove aliquote contributive Pagina 1 di 5 INDICE Premessa pag. 3 1) Gestione separata: aliquote, minimali e massimali pag. 3 2) Gestione artigiani

Dettagli

OGGETTO: Dlgs 30 aprile 1997, n. 184 Chiarimenti in materia di prosecuzione volontaria.

OGGETTO: Dlgs 30 aprile 1997, n. 184 Chiarimenti in materia di prosecuzione volontaria. ISTITUTO Roma, 17 maggio 2006 NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Direzione Generale Direzione Centrale Pensioni Ufficio I - Normativa e-mail: dctrattpensuff1@inpdap.it

Dettagli

CIRCOLARE DI STUDIO 5/2015. Parma, 22 gennaio 2015

CIRCOLARE DI STUDIO 5/2015. Parma, 22 gennaio 2015 OGGETTO: Legge di stabilità Parte III CIRCOLARE DI STUDIO 5/2015 Parma, 22 gennaio 2015 Si fornisce di seguito una breve scheda di sintesi delle principali novità introdotte per il 2015 dalla L n. 190

Dettagli

IL NUOVO CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI? A CURA DEL DIPARTIMENTO POLITICHE DEL LAVORO CGIL VENETO

IL NUOVO CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI? A CURA DEL DIPARTIMENTO POLITICHE DEL LAVORO CGIL VENETO JOBS ACT IL NUOVO CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI? A CURA DEL DIPARTIMENTO POLITICHE DEL LAVORO CGIL VENETO CAMPO DI APPPLICAZIONE NEL CASO DI LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO LE NUOVE ASSUNZIONI

Dettagli

Jobs act: una nuova riforma per il mercato del lavoro La riforma dei sussidi di disoccupazione nel dlgs 22/2015

Jobs act: una nuova riforma per il mercato del lavoro La riforma dei sussidi di disoccupazione nel dlgs 22/2015 Jobs act: una nuova riforma per il mercato del lavoro La riforma dei sussidi di disoccupazione nel dlgs 22/2015 Trento, 30/3/2015 Stefano Sacchi Università di Milano La riforma degli ammortizzatori sociali

Dettagli

LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA

LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA APPLICABILE ANCHE AL 2010 L articolo 2, co.156 e 157 della Finanziaria 2010 rende operative anche per il 2010 alcune misure finalizzate al sostegno della famiglia,

Dettagli

Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013

Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Accordi di prepensionamento. L istituto ed i benefici Gentile cliente, con la presente desideriamo fornirle alcuni chiarimenti circa l istituto del prepensionamento

Dettagli

A.S.P.I. : QUESTA SCONOSCIUTA?

A.S.P.I. : QUESTA SCONOSCIUTA? A.S.P.I. : QUESTA SCONOSCIUTA? A C U R A D I F R A N C E S C O G E R I A C O N S U L E N T E D E L L A V O RO W W W. L A B O R T R E. W O R D P RE S S. C O M In queste pagine potete trovare una breve sintesi

Dettagli

Piacenza, 10 giugno 2015 Alle Cooperative in indirizzo

Piacenza, 10 giugno 2015 Alle Cooperative in indirizzo SERVIZIO SINDACALE Piacenza, 10 giugno 2015 Alle Cooperative in indirizzo Prot. n. 80 Oggetto: Istruzioni Inps su nuova Aspi La circolare Inps sulla nuova Aspi è uscita: è la n. 94 del 12-5-2015. Si tratta

Dettagli

LE PENSIONI NEL 2006 PREVIDENZA

LE PENSIONI NEL 2006 PREVIDENZA LE PENSIONI NEL 2006 Gli aggiornamenti sugli aspetti di maggior interesse della normativa previdenziale Inps Daniela Fiorino TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE Secondo l art., comma 1, della legge 29/5/82,

Dettagli

3. CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO di Andrea Morzenti

3. CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO di Andrea Morzenti 3. CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO di Andrea Morzenti La normativa sul contratto di lavoro a tempo determinato è contenuta nel Decreto Legislativo n. 368 del 2001, decreto attuativo della Direttiva Comunitaria

Dettagli