IEE/12/046/SI Da Aprile 2013 a Marzo 2016

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1 ROAD SHOW: POLITICHE AGRICOLE E OPPORTUNITÀ TECNOLOGICHE DELLA NUOVE NORMATIVE PER LA PRODUZIONE DI BIOMETANO TREVISO, 07 febbraio 2014 La valorizzazione delle biomasse di scarto nella filiera del biogas: il progetto GR3, prospettive del biometano e le attività sperimentali di Veneto Agricoltura IEE/12/046/SI Da Aprile 2013 a Marzo 2016 The sole responsibility for the content of this [webpage, publication etc.] lies with the authors. It does not necessarily reflect the opinion of the European Union. Neither the EACI nor the European Commission are responsible for any use that may be made of the information contained therein.

2 Veneto Agricoltura e la bioenergia L attenzione di Veneto Agricoltura per la bioenergia è di lunga data ed inizia con le attività degli Enti poi in essa confluiti con la legge istitutiva del Negli anni l attività diell Azienda in tema di bioenergia si è intensificata ed articolata nelle tre grandi branche della biomassa: solida (legno e scarti legnosi) liquida (biocarburanti, OVP), gassosa (biogas e biometano). Legno-energia biogas

3 Bioenergie nel Veneto Alcuni Progetti Rappresentativi..

4 Il progetto Riducareflui e le prospettive Il progetto RiduCaReflui ha fornito un quadro completo ed esaustivo dello stato dell arte della filiera del Biogas in Veneto, ponendo al centro dello studio la sostenibilità in termini di gestione dei nutrienti Il quadro generale è però in costante e dinamico sviluppo Oltre alle tecnologie consolidate, il progetto ha evidenziato diverse tecnologie in piena evoluzione, E fondamentale mantenere costante l impegno nell analisi e nel collaudo di nuove tecnologie o nuove soluzioni di filiera

5 Il progetto RedAFI Valutare l effettiva capacità tampone (efficienza di riduzione dell N e del P contenuti nel digestato di origine bovina) di un Area Forestale di Infiltrazione (AFI) in piena fase di maturazione (prosecuzione prog. Riducareflui); Fornire validi elementi a supporto della gestione ottimale delle AFI (accorgimenti progettuali, quantità di digestato utilizzabile rispetto al grado di maturità dell area e dell evoluzione dei suoli, gestione della vegetazione, calendario di spandimento del digestato, modulazione delle pratiche irrigue, manutenzione delle AFI stesse); Quantificare l aumento di produzione di biomassa legnosa in seguito a spandimento di digestato bovino;

6 Il progetto FloroBasco Verificare le capacità fitodepuranti degli impianti specializzati per la produzione di biomassa legnosa (riduzione di N e P provenienti da concimazioni con digestato di origine bovina e liquame suino) Valutare l incremento produttivo di biomassa legnosa con l utilizzo di digestato bovino e liquame suino Confrontare le dinamiche di N e P in un terreno conservativo di tipo limoso-argilloso, rispetto ad un terreno sciolto tipico dell alta pianura Utilizzare il digestato solido bovino nella preparazione dei terricci per la coltivazione delle piante da vivaio in contenitore (prove sperimentali per fissare limiti quantitativi di utilizzo e convenienza economica)

7 IPA Adriatic Alterenergy Il progetto, che coinvolge l intero novero delle regioni e degli stati che si affacciano sul Mare Adriatico, ha come obbiettivi principali: La messa a punto di modelli di gestione integrata dell energia La definizione di piani energetici sostenibili. L analisi dei possibili percorsi di sostegno finanziario per le piccole comunità e le loro scelte energetiche L implementazione di progetti pilota e di azioni dimostrative.

8 Attività di servizio Veneto Agricoltura opera focalizzando le emergenze e le eccellenze, e attivando partenariati in progetti finanziati da fonti Regionali o Nazionali/Comunitarie. Strumenti principali, accanto ai progetti, sono: Le attività di sportello, ora in fase di rilancio Il trasferimento dell innovazione mediante monitoraggio delle soluzioni disponibili via via sul mercato Il collaudo di tecnologie e filiere in fase di messa a punto L attività sul territorio mediante la definizione di percorsi pilota dimostrativi, sia nelle Aziende e nei Centri della rete VA, sia in realtà terze (imprese, amministrazioni, altri enti)

9 Studio sul Biometano in provincia di Treviso Pubblicato all inizio del 2010, disponibile in internet _biogas_in_biometano.pdf Attività finanziata da ASCOPIAVE e Provincia di Treviso E stato il primo studio su scala territoriale che abbia effettuato una valutazione di opportunità sullo sviluppo del biometano nella nostra regione analizzando lo stato dell arte delle tecnologie e alcuni scenari di fattibilità (esempio della Stalla Sociale di Monastier e dell Az, Mandre - Collalto) I contenuti del lavoro restano in buona parte attuali, e alcune delle criticità allora evidenziate appaiono ora in parte superate. Gli scenari vanno ora rivisti alla luce di Un evoluzione repentina del numero di digestori sul territorio regionale L accelerazione di processi di innovazione tecnologica in tema di downscaling dell impiantistica di purificazione Mutate prospettive per la tipologia dei futuri impianti di biogas Evoluzione delle normative, degli incentivi e degli aspetti regolamentari

10 La sfida dei sottoprodotti La chiusura del cerchio.. Uno sviluppo del biometano in Veneto, è certamente auspicabile, ma occorre fare alcune considerazioni Una chiusura virtuosa del ciclo di lavorazione deve comprendere, in termini di valutazione tecnica ed economica, anche la destinazione dei digestati e le caratteristiche delle ricette di alimentazione degli impianti. L uso di sottoprodotti dell agricoltura, come definiti oggi dalla normativa, diventa una scelta opportuna, se non quasi obbligata, per accedere ai profili di incentivazione più interessanti E necessaria una pressione costante delle categorie interessate sui policy-makers per una maggiore chiarezza in sede di normative e di applicazione delle stesse In campo agricolo la piccola taglia degli impianti, auspicabile sotto tutti i punti di vista, e i costi della logistica in rapporto alle quantità di gas diaponibile per l upgrading possono ancora costituire un ostacolo sul fronte della convenienza

11 IEE GR3 Grass as Green Gas Resource Finanziato dal programma Intelligent Energy for Europe (IEE) Il progetto si propone di esplorare a tutto campo la possibilità di utilizzo degli scarti vegetali, con particolare riferimento agli sfalci, per integrare i mix di alimentazione dei digestori. Verranno analizzate tra l altro: La effettiva disponibilità di questo tipo di biomasse La potenzialità delle stesse per una graduale sostituzione di parte delle colture di pregio (mais) che finiscono nei digestori Le barriere legislative e procedurali che si rendono problematico un urilizzo su larga scala di queste matrici di scarto. La convenienza economica e la logistica di filiera che ottimizzi e favorisca lo sfruttamento di sfalci e residui vegetali nella produzione di biogas.

12 PROJECT SUMMARY Dall Erba all Energia Connettere i produttori di residui erbacei con i produttori di biogas Regioni Target Stima/inventario dei residui vegetali erbacei disponibili Panoramica delle migliori tecnologie disponibili e delle best practices Messa a punto di strumenti web (Protocollo per la prevalutazione di qualità della biomassa e WebTool per il calcolo della redditività) Strategie non-tecnologiche

13 VALORIZZAZIONE FINALE FILIERA DI VALORIZZAZIONE MANCANTE Approvvigiona mento BACKGROUND Sfalci/Servizi ecologici Purificazione Insilaggio Attualmente circa il 70% dei residui da sfalcio di erba vengono smaltiti o lasciati in loco, il 30% compostati A causa di : -Carenze nella logistica Necessità di investimenti -Aspetti e problematiche di ordine legislativo -Scarsi o nulli contatti fra gli stakeholders -Categorizzazione dei rifiuti verdi Possibilità -Incremento di produzione di energia rinnovabile 1 t erba ~ 340 kwe and 400 kwt Digestione cogenerazione -Mancata perdita di energia primaria (nel compostaggio) -Maggior controllo nello smaltimento dell erba -Nuovi posti di lavoro (economia sociale) Biogas/Biometano Compostaggio Impianti di Biogas alimentati con materie prime più sostenibili, purificazione a biometano quando possibile

14 Obbiettivi e Fasi principali OBBIETTIVO PRINCIPALE Facilitare lo sviluppo di filiere di valore per i residui erbacei tra i gestori/generatori di questi ultimi e i produttori di biogas. Inventari della disponibilità di residui erbacei Mappatura delle Best Available Techniques e delle best practices per la raccolta e la valorizzazione Valutazione mediante Analisi del ciclo di vita e Analisi Costi-Benefici Valutazione delle strategie non-tecnologiche Ricorso alla economia sociale nelle filiere di valorizzazione dei residui erbacei Adattamento dei sistemi tariffari/agevolazioni Incentivi per la gestione del territorio urbano e rurale Progettazione di strumenti web per : Prevedere la qualità della biomassa prima del taglio e della movimentazione Calcolare la redditività della digestione dei residui erbacei per i produttori di biogas Sviluppo di Business plans per guidare gli stakeholders alla messa a punto e alla sottoscrizione di contratti di fornitura

15 Alcune Considerazioni Rifiuti + erba trattata in impianti di compostaggio e digestione anaerobica della Regione Veneto nel 2012: 646,457 tonnellate

16 UNA MATRICE POVERA? Caratteristiche e nutrienti Sfalci erbosi Silomais Sostanza Secca (SS) Kg/tTQ SS Volatile Kg/tTQ Azoto KgN/tTQ Fosforo KgP/tTQ Sostanza Organica (COD) Kg/tTQ

17 Elaborazione GIS Prime elaborazioni su scala comunale Pianificazione della logistica e valutazione delle disponibilità effettive ai digestori

18 Partners & Contact Coordinatore del Progetto: Referente : DLV Belgium cvba Rijkelstraat 28, B-3550 Heusden-Zolder, Belgium T : F: Lies Bamelis M: Fiandre (Belgio) Danimarca Germania Portogallo Italia

19 Grazie per l attenzione Settore Bioenergie e Cambiamento Climatico Tel Fax info@venetoagricoltura.org venetoagricoltura@pecveneto.it

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