La Valutazione della Convenienza Economica della Filiera del biodiesel a Scala Regionale
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1 La Valutazione della Convenienza Economica della Filiera del biodiesel a Scala Regionale Filippo Arfini, Michele Donati(Uniparma) Annalisa Zezza (INEA) U.O Economia ANCONA, SETTEMBRE 2013
2 Unità Operativa Inea: analisi delle potenzialità economiche di colture oleaginose alternative per lo sviluppo di filiere agroenergetiche a livello locale CETA: analisi della domanda potenziale di panello di girasole e del mercato del glicerolo
3 Obiettivo La parte di progetto di cui è responsabile la UO Economia ha come obiettivo la valutazione delle convenienza economica della produzione di colture oleaginose all interno degli ordinamenti produttivi degli agricoltori a livello territoriale, tenendo conto dei coprodotti La valutazione è stata sviluppata utilizzando un modello di programmazione matematica ampiamente impiegato sia a livello nazionale sia a livello europeo per l analisi del comportamento del produttore di fronte a modifiche del suo ambiente di riferimento (prezzi, incentivi pubblici, ecc.). Un aspetto fondamentale per il raggiungimento dell obiettivo è la disponibilità delle informazioni tecniche ed economiche a livello di azienda agricola.
4 Contenuti dell analisi quantitativa Su due regioni produttive (Emilia Romagna e Lombardia) è stata effettuata una valutazione circa l investire superficie a cardo per la produzione di biodiesel tenendo conto di tre aspetti tra loro collegati: La variazione della superficie a cardo al variare dei prezzi di mercato; L impatto sull uso del suolo con riferimento anche alle altre commodity agricole; L impatto sui redditi degli agricoltori. L analisi economica delle scelte produttive mediante l uso di modelli di programmazione matematica positiva ha permesso di individuare le soglie di convenienza relative alla produzione di cardo (Cynara cardunculus L.) nei potenziali bacini di approvvigionamento. Le valutazioni hanno tenuto conto delle differenze economiche e produttive delle differenti aree provinciali.
5 La metodologia Il modello impiegato nello studio è basato sulla metodologia della programmazione matematica positiva (PMP). La PMP è una metodologia che permette di ricostruire il comportamento dell agricoltore anche in un contesto povero di informazioni. L idea che sta dietro alla PMP è molto semplice: è più conveniente osservare i livelli produttivi piuttosto dei costi di produzione (Paris-Howitt, 1998). I livelli produttivi rivelano l esatto ordine di scelta predisposto dall agricoltore sulla base di una funzione di costo percepita.
6 Le informazioni utilizzate Le informazioni sulle aziende agricole della regione sono state raccolte da due importanti banche dati, utilizzate congiuntamente per la composizione di un dataset integrato: AGREA -Ordinamento produttivo -Aiuti accoppiati -Aiuti disaccoppiati RICA -Prezzi -Costi specifici variabili -Rese produttive Banca Dati integrata Sono state considerate tutte le aziende agricole delle zone di pianura. Le informazioni sono state successivamente aggregate sulla base della specializzazione produttiva (seminativi, ortofrutta e zootecnia) e di 7 classi di dimensione fisica. Le informazioni sul cardo sono state fornite dalle sperimentazioni del CRA.
7 L ordinamento produttivo Ripartizione della superficie agricola regionale considerata: Barbabietola 6% Altro 8% Frumento 34% Foraggere 24% Semi oleosi 3% Altri cereali 7% Mais 18%
8 Gli scenari Le simulazioni sono state effettuate considerando l ipotesi di un costo di coltivazione del cardo, in assenza di irrigazione e comprensivo della raccolta, di circa 473 euro/ha più una quota del costo del primo impianto basata sull ipotesi di una durata di 10 anni. Sono state simulate 200 ipotesi alternative di prezzo, partendo da un prezzo nullo con incrementi successivi di 0.10 euro/q.le. L obiettivo della sequenza di scenari è di individuare la soglia di prezzo al di sopra della quale parte la convenienza ad attivare cardo all interno dell ordinamento produttivo. Lo scenario di mercato e di politica di riferimento è quello attuale.
9 (euro/q.le) Analisi di sensitività Attivazione del cardo 20,00 18,00 16,00 14,00 12,00 2,9 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0, (Ha)
10 Analisi di sensitività Cambiamento dell ordinamento produttivo regionale 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% CARDO Altro Barbabietola Foraggere Semi Oleosi Altri Cereali Mais Frumento 10% 0% Euro/q.le - Cardo
11 3 3,8 4,6 5,4 6,2 7 7,8 8,6 9,4 10, ,8 12,6 13,4 14, ,8 16,6 17,4 18, ,8 Ha Analisi di sensitività Dinamica della superfici a sorgo rispetto alla specializzazione produttiva Seminativi Orticoltura Zootecnia Euro/q.le - Cardo La dimensione del bacino di approvvigionamento dipende da molte variabili che sono incorporate nel modello: caratteristiche fisiche del territorio Dimensioni e caratteristiche produttive delle aziende e loro distribuzione sul territorio
12 Considerazioni conclusive Il modello ha consentito di misurare le reazioni produttive rispetto a nuove opportunità colturali. Le valutazioni dei diversi scenari forniscono un indicazione delle soglie di convenienza, per cui è possibile stabilire il prezzo e i bacini di approvvigionamento della biomasse più interessanti. I risultati ottenuti dal modello devono essere letti in funzione alle condizioni di mercato ipotizzate, per cui nuove evoluzioni nei prezzi e nei costi dei prodotti agricoli potrebbero introdurre cambiamenti nelle convenienze relative e, quindi, nei processi di sostituzione a favore delle nuove colture. Le dinamiche produttive ed economiche ottenute attraverso il modello possono essere di supporto al decisore pubblico nel definire gli interventi a favore della filiera e agli operatori di mercato nell attuare le scelte produttive ottimali.
13 Considerazioni conclusive Rese, coefficienti di trasformazione e valore dei singoli prodotti e coprodotti consentono di valutare qual è il prezzo che la fase della trasformazione può offrire per un dato prodotto. L offerta costante, come quantità e standard, e adeguata alle esigenze degli impianti di lavorazione è un pre-requisito per lo sviluppo di un azienda agro-energetica o di una bioraffineria. La fattibilità di impianti per l utilizzazione della biomassa per la produzione di energia e calore non è giustificata sulla base di una sola coltura. Richiede pertanto una valutazione della quantità complessiva di residui disponibili sul territorio che tenga conto dei vincoli ambientali. Un offerta adeguata alle necessità di impianti di lavorazione anche di piccola/media scala richiede l aggregazione di molte aziende in una regione produttiva. Accordi interprofessionali possono facilitare la creazione di aree territoriali specializzate, fornendo indicazioni sia sui prezzi della materia prima e dei servizi connessi che sulla qualità del prodotto conferito.
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