VALUTAZIONE SANITARIA DELLA QUALITA DELL ARIA A BOLOGNA ANNO 2005

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1 VALUTAZIONE SANITARIA DELLA QUALITA DELL ARIA A BOLOGNA ANNO 2005 Corrado Scarnato*, Paolo Pandolfi*, Emanuela Pipitone** * Area Epidemiologia e Promozione della Salute Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL di Bologna ** Settore Salute Comune di Bologna Luglio 2006 Logo comune di Bologna 1

2 SOMMARIO 1. INDICATORI DELL INQUINAMENTO ATMOSFERICO PROVINCIA DI BOLOGNA PM PM 2, Ozono COMUNE DI BOLOGNA PM Ozono SOGLIE Per il PM Per il PM2, Per l Ozono IL SOFTWARE AIRQ VIS PER LA PROVINCIA DI BOLOGNA POPOLAZIONE, MORTALITÀ E RICOVERI Residenti Mortalità e ricoveri STIMA DELL IMPATTO SANITARIO DEL PM Impatto sulla mortalità Impatto sui ricoveri STIMA DELL IMPATTO SANITARIO DEL PM 2, STIMA DELL IMPATTO SANITARIO DELL OZONO Impatto sulla mortalità Impatto sui ricoveri GLI ANNI DI VITA PERSI SINTESI DEI RISULTATI VIS PER IL COMUNE DI BOLOGNA POPOLAZIONE, MORTALITÀ E RICOVERI...18 I residenti...18 Mortalità e ricoveri STIMA DELL IMPATTO SANITARIO DEL PM Impatto sulla mortalità Impatto sui ricoveri STIMA DELL IMPATTO SANITARIO DELL OZONO Impatto sulla mortalità Impatto sui ricoveri GLI ANNI DI VITA PERSI SINTESI DEI RISULTATI CONFRONTO TRA DATI STORICI ( ) AGGIORNAMENTO DELLA BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA CONSIDERAZIONI E SUGGERIMENTI

3 1. Indicatori dell inquinamento atmosferico L OMS 1 ha recentemente aggiornato la Linea Guida per la valutazione della qualità dell aria indicando quali devono essere gli inquinanti da tenere sotto controllo, quelli per i quali esistono evidenze scientifiche certe di effetti sulla salute e quali devono essere i relativi limiti di esposizione per la popolazione generale. A partire da questo nuovo aggiornamento anche quest anno abbiamo effettuato la valutazione d impatto sulla salute dei residenti in provincia di Bologna esposti a PM10, PM2,5 e Ozono. 1.1 Provincia di Bologna PM10 Nel 2005 lo standard di qualità fissato dal software AirQ 2 è stato raggiunto da tutte e 5 le centraline della rete provinciale: Metodo Indicatore % n di giorni giorni estivi / giorni invernali Media annuale in µg/m 3 (±ds) n giorni con livelli superiori al valore di riferimento giornaliero (50 µg/m 3 ) Standard AirQ Cuccolino gravimetrico > 50 (366) Limite di legge 2004 San Felice Fiera Castenaso a raggi β 3 92,3 (337) a raggi β 93,4 (341) Imola Tutte le centraline (escluso Monte Cuccolino) a raggi β a raggi β a raggi β Monte TEOM 94,8 (290) 79,5 (345) 100 (365) 96,7 (353) > 0,5 0,96 0,93 1,01 1,03 1,01 1,02 40,0 42,2 (±19,9) 37,3 (±18,2) 34,2 (±18,9) 34,6 (±16,3) 36,7 (±16,9) 22,0 (±8,7) < I dati ambientali della stazione di Montecuccolino non sono stati considerati nella determinazione dell esposizione della popolazione a causa della sua particolare collocazione finalizzata alla rilevazione del fondo regionale. La media dei valori di concentrazione giornaliera di PM10 forniti dalle centraline (Fiera, San Felice, Castenaso e Imola) è stata assunta come valore dell esposizione media della popolazione provinciale. La figura mostra la distribuzione delle concentrazioni di PM10 in funzione della percentuale di persone esposte. In pratica circa il 30 % della popolazione provinciale è stata esposta mediamente ad una concentrazione di 30 µg/m 3. 3

4 Tutte le centraline rispettano i limiti previsti dalla normativa 4 vigente per la media annuale (40 µg/m 3 ), ma non il limite dei 35 giorni in cui è ammesso il superamento della concentrazione di 50 µg/m PM 2,5 Le centraline di Porta S.Felice, posta in centro a Bologna, e San Pietro Capofiume, posta ai confini nord-est della provincia di Bologna in pianura (indicata dalla freccia nella mappa), nel 2005 hanno misurato anche il PM2,5. I dati ottenuti a San Felice sono i seguenti: PM 2,5 San Felice n.dati media ds max 98 perc. gg. >25 anno ,9 17, inverno ,8 17, estate ,2 7,

5 I dati ottenuti a San Pietro Capofiume sono i seguenti: PM 2,5 S.P.Capofiume n.dati media ds max 98 perc. gg. >25 anno ,3 18, inverno ,2 19, Estate ,4 6, Come si vede entrambi le stazioni hanno fornito le stesse situazioni, a conferma della estrema diffusione delle PM 2,5, con condizioni di omogeneità di esposizioni per la popolazione a livello provinciale. mcg/m PM2,5 S.Felice PM2,5 S.P.Capofiume PM10 S.Felice PM10 Media Prov. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic mesi Il grafico mostra, a parte il dato anomalo di ottobre per il PM 2,5 di Porta S.Felice, la corrispondenza tra le 2 centraline e la costanza del rapporto tra PM10 e PM 2,5. I parametri richiesti da AIRQ, in termini di numero minimo di rilevazioni e di rapporto dati estivi su dati invernali, sono stati raggiunti e quindi è possibile effettuare una valutazione d impatto delle PM 2,5 sulla salute della popolazione della provincia di Bologna, adottando il valore medio tra le 2 centraline, secondo la seguente tabella: PM 2,5 prov. Bologna n.dati media ds max 98 perc. gg. >25 anno ,5 16, inverno ,1 17, Estate ,0 6,

6 La figura mostra la distribuzione delle concentrazioni di PM2,5 in funzione della percentuale di persone esposte. In pratica circa il 35 % della popolazione provinciale è stata esposta mediamente ad una concentrazione di 20 µg/m Ozono La stima dell esposizione all ozono è stata effettuata utilizzando i valori di concentrazione oraria delle centraline di Bologna (Montecuccolino, Giardini Margherita e Via Zanardi), S.Pietro Capofiume, Castenaso e Imola avendo tutte raggiunto lo standard di qualità previsto dal programma AirQ. OZONO 2005 n.dati media max 98 perc. anno ,3 165,9 146,0 inverno ,8 114,0 97,4 Estate ,6 165,9 152,7 I dati orari di ogni centralina sono stati raggruppati e mediati. Successivamente sono state calcolate le medie mobili trascinate su 8 ore e per ogni giorno, e di queste selezionati i valori massimi, assunti come rappresentativi dell esposizione media dell intera popolazione della Provincia di Bologna. L assunto supera il problema degli spostamenti della popolazione che avvengono nel corso dell anno all interno della provincia, per motivi di lavoro o per altri motivi. La figura mostra la distribuzione delle concentrazioni di O 3 in funzione della percentuale di persone esposte, con un tipico andamento a doppio picco. In pratica circa il 10 % della popolazione provinciale è stata esposta mediamente ad una concentrazione di 25 µg/m 3 e di 100 µg/m 3. 6

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8 1.2 Comune di Bologna PM10 Per i particolari sugli andamenti di concentrazione atmosferica rilevati dalla rete di monitoraggio in provincia di Bologna nel corso dell anno 2005 e sui limiti previsti dalla normativa vigente si rimanda alla parte sulla relazione sulla qualità dell aria. Nel territorio di Bologna la concentrazione del PM10 negli anni dal 2003 al 2005 a S. Felice e Fiera (cioè: globale) è descritta dai seguenti parametri: centraline dati (standard) Globale 2003 Globale 2004 Globale 2005 n.dati annuali n.dati invernali n.dati estivi Media annuale 49,9 ± 24,1 43,0 ± 23,7 39,6 ± 18,3 Media invernale 61,9 54,5 51,0 Media estiva 38,0 31,1 27,9 Valore max annuale Valore max invernale Valore max estivo percentile annuale percentile invernale percentile estivo n.giorni 2003 >60 (35 volte) 93 70* 50** n.gg. inverno > * 50** n.gg. estate > * 0** * Nel 2004 la soglia è di 55 µg/m3, i superamenti relativi sono stati 87 (81 in inverno e 6 in estate); ** Nel 2005 la soglia è di 50 µg/m3, i superamenti relativi sono stati 90 (87 in inverno e 3 in estate); Nel 2005 in provincia di Bologna il valore medio del PM10 misurato come media delle 4 centraline è stato pari a 36,7 µg/m3 (±16,9). I superamenti (della soglia di 50 µg/m3) sono stati 66. Dai dati ambientali risulta anche quest anno superato il numero di giorni massimi ammessi di picco. Si conferma ancora una volta la forte criticità del periodo invernale per il PM10. Un confronto temporale per un periodo più lungo ( ) è riportato nella relazione generale e fa riferimento alla sola centralina di S. Felice, l unica per cui i dati sono confrontabili nel tempo Ozono A Bologna nel corso del 2005 risultano installate e funzionanti 3 centraline per la determinazione della concentrazione oraria dell Ozono. 2 di esse sono collocate nel territorio 8

9 del comune di Bologna nelle seguenti posizioni: Giardini Margherita (parco pubblico inserito all interno della città), Via Zanardi (strada cittadina ad alta densità di traffico). Tutte le centraline n. datimedia max 98 perc. gg. > ,9 170,7 141,3 0 Inverno (gen-mar)+(ott-dic) ,4 113,1 88,1 0 Estate (apr-sett) ,1 170,7 152, Soglie Per il PM10 Nello studio la stima dei morti e dei ricoveri in eccesso è stata effettuata considerando come soglie di non effetto, rispettivamente, i 10, 20, 40 e il valore di 60 µg/m 3 per poter effettuare i confronti con gli anni precedenti Per il PM2,5 Nello studio la stima dei morti in eccesso è stata effettuata considerando come soglie di non effetto, rispettivamente, i 10 e i 20 µg/m Per l Ozono La stima dei morti e dei ricoveri in eccesso è stata effettuata considerando come soglie di non effetto, rispettivamente, i 10, 60 e 110 µg/m 3 (media su 8 ore massima giornaliera nell arco di un anno civile). Il valore di concentrazione in aria di ozono di 120 µg/m 3 (media su 8 ore massima giornaliera nell arco di un anno civile) è l obiettivo a lungo termine per la protezione della salute. 1.4 Il software AIRQ Per il calcolo dell impatto sanitario, in termini di mortalità e morbosità, abbiamo utilizzato il software AIRQ (AIR Quality health impact assessment tool) versione prodotto e distribuito dal WHO European Centre for Environment and Health. Per la descrizione della metodologia si rimanda alla relazione sulla qualità dell aria della Provincia di Bologna - Anno

10 2. VIS per la Provincia di Bologna 2.1 Popolazione, mortalità e ricoveri Residenti Per effettuare i calcoli delle stime d impatto è necessario possedere i tassi grezzi degli effetti da misurare, utilizzando la popolazione residente 5 nel 2005 specifica per ogni esito. Provincia Bologna di Al 1/01/2005 Al 31/12/2005 media nel 2005 Tutte le età anni anni >64 anni Mortalità e ricoveri Nel 2005 i residenti in provincia di Bologna morti 6 in qualsiasi località, con i relativi tassi grezzi 7 di mortalità per residenti, per le cause considerate, sono i seguenti: Mortalità Generale (ICD IX rev. < 800) Numero morti Tasso grezzo per patologie del sistema circolatorio (ICD IX ) Numero morti Tasso grezzo per patologie dell apparato respiratorio (ICD IX ) Numero morti Tasso grezzo Provincia , , ,8 I totali e i tassi grezzi di ospedalizzazione per residenti 8 dei residenti ricoverati 9, esclusi quelli in regime di Day Hospital, in strutture sanitarie della provincia 10, per determinati gruppi di cause e fasce di età, sono i seguenti: Ricoveri Provincia Numero Tasso ospedalizzazione (x ) Malattie del sistema circolatorio (ICD IX ) tutte le età Malattie dell apparato respiratorio (ICD IX ) tutte le età Malattie dell apparato respiratorio (ICD IX ) età anni Malattie dell apparato respiratorio(icd IX ) età >64 anni BPCO(ICD IX e ) tutte le età Stima dell impatto sanitario del PM Impatto sulla mortalità 10

11 La stima d impatto è stata eseguita per gli effetti acuti sulla mortalità per cause naturali utilizzando il Rischio Relativo implementato in AirQ che è uguale a 1,0074 (1,0062 1,0086). La seguente tabella riporta il numero dei decessi attribuibili al PM10 in funzione della soglia considerata di non impatto con i corrispondenti RA espressi in percentuale e calcolati rispetto al totale della popolazione esposta a rischio nel periodo considerato, per la mortalità generale (ICD da 000 a 799), per cause cardiocircolatorie (ICD da 410 a 436) e per cause respiratorie (ICD da 460 a 519). Provincia di Bologna Mortalità Generale Stima N morti (RA %) Tasso = 1113 IC al 95% Mortalità CardioCircolatoria Tasso = 340 Mortalità Respiratoria Stima N morti (RA %) IC al 95% Stima N morti (RA %) Tasso = 93 IC al 95% Valore limite PM10 (µg/m 3 ) 11 (soglia sotto la quale si considera che non si hanno effetti sulla salute) >60 >40 >20 >10 10 (0,50) 43 (0,68) 136 (1,29) 207 (1,96) (0,42-0,58) (0, ) (1,10-1,50) (1,65-2,27) 3 (0,54) 14 (0,74) 45 (1, 40) 68 (2,11) (0,34-1,21) (0,46-1,65) (0,88-3,09) (1,33-4,64) 1 (0,81) 6 (1,10) 18 (2,08) 28 (3,14) 0, (0,54-2,46) (0,74-3,33) (1, 40-6,15) (2,12-9,10) Come si può osservare dalla tabella il numero dei morti attribuibili diminuisce all aumentare del valore soglia che si prende in considerazione o, detto con altre parole, tanto più alta è la soglia considerata accettabile tanto minore risulta il numero dei morti attribuibili al suo superamento; La seguente figura mostra come sono distribuiti i 207 morti in eccesso (con relativi intervalli di confidenza), alla soglia di 10 µg/m 3, in base alle concentrazioni di PM10 nel In sostanza 50 morti sono dovuti all esposizione a 50 µg/m 3, e così via. 11

12 2.2.2 Impatto sui ricoveri I dati riguardanti la stima d impatto sui ricoveri vengono presentati utilizzando, come soglie di non impatto, i valori di 10, 20, 40 e 60 µg/m 3. I valori di RR utilizzati, per ogni tipo di patologia, sono quelli forniti dalla letteratura internazionale e presenti nel software AIRQ. Per ogni patologia sono indicati la stima del numero dei ricoveri, il valore percentuale del Rischio Attribuibile (RA %), i limiti di confidenza al 95 % per la provincia di Bologna. Ricoveri Provincia di Bologna patologie respiratorie tasso=1201 patologie cardiovascolari tasso=1983 Stima N ricoveri (RA %) IC al 95% Stima N ricoveri (RA %) IC al 95% >60 >40 >20 >10 12 (0,54) 50 (0,74) 158 (1,40) 241 (2,11) 7-16 (0,33-0,76) (0,44-1,03) (0,84-1,96) (1,28-2,94) 22 (0,61) 92 (0,83) 293 (1,57) 446 (2,38) (0,41-0,88) (0,55-1,20) (1,05-2,25) (1,60-3,40) Le 2 figure mostrano la distribuzione dei casi di ricovero in eccesso per patologie respiratorie (a destra) e cardiovascolari (a sinistra) alla soglia di 10 µg/m 3. Ad una esposizione di 12

13 50 µg/m 3 nel 2005 avvengono oltre 50 ricoveri per patologie respiratorie e oltre 100 per patologie cardiovascolari. 2.3 Stima dell impatto sanitario del PM 2,5 La stima d impatto è stata eseguita soltanto per gli effetti acuti sulla mortalità per cause naturali in quanto attualmente esiste a livello internazionale solo questo Rischio Relativo che è implementato in AirQ ed è uguale a 1,015 (1,011 1,019). La seguente tabella riporta il numero dei decessi in eccesso attribuibili al PM2,5 in funzione della soglia considerata di non impatto con i corrispondenti RA espressi in percentuale e calcolati rispetto al totale della popolazione esposta a rischio nel periodo considerato, per la mortalità generale (ICD da 000 a 799). Provincia di Bologna Mortalità Generale Tasso = 1113 Stima N morti (RA %) IC al 95% Valore limite PM2,5 (µg/m 3 ) (soglia sotto la quale si considera che non si hanno effetti sulla salute) >20 > (1,74) 300 (2,77) (1,28-2,20) (2,04-3,48) La figura mostra come sono distribuiti i 300 morti in eccesso (linea centrale),con relativi intervalli di confidenza, alla soglia di 10 µg/m 3, in base alle concentrazioni di PM2,5 nel In sostanza oltre 60 morti sono dovuti all esposizione a 40 µg/m 3, e così via. 13

14 2.4 Stima dell impatto sanitario dell Ozono Anche in questo caso per gli esiti sanitari considerati nello studio di impatto si sono utilizzati i valori dei rischi relativi (RR) desunti dalla letteratura ed implementati nel software con i relativi limiti di confidenza al 95% Impatto sulla mortalità La stima dei morti in eccesso, nel territorio della provincia di Bologna, da attribuire all ozono è stata effettuata alle soglie di 10, 60 e 110 µg/m 3. Provincia di Bologna Soglia di Ozono (µg/m 3 ) 2005 MORTALITA sotto la quale non si considerano effetti sulla salute >110 >60 >10 N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % Generale Cardiovascolare Respiratoria 16 0, , ,98 (0,6-24) (0,02 0,92) (5-182) (0,07-2,70) (13-472) (0,12-4,48) 4 0, , ,35 (nd- 6) (nd- 0,71) (nd-43) (nd- 2,08) (nd-112) (nd-3,48) 3 1, , ,99 (1-5) (0,55-2,41) (9-39) (1,60-6,86) (22-89) (2,69-11,121) La figura mostra la distribuzione dei 314 (13-472) morti in eccesso alle varie concentrazioni di O3 a partire dalla soglia di 10 (µg/m 3 ). In sostanza 50 morti in eccesso sono dovuti ad esposizioni a 100 µg/m 3 di O Impatto sui ricoveri La stima dei ricoveri in eccesso, nel territorio della provincia di Bologna, da attribuire all ozono è stata effettuata alle soglie di 10, 60 e 110 µg/m 3 14

15 Provincia di Bologna Soglia di Ozono (µg/m 3 ) per patologie respiratorie sotto la quale non si considerano effetti sulla salute >110 >60 >10 N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % BPCO patologie respiratorie >64 anni anni 6 1, , ,92 (3-9) (0,52-1,52) (22-64) (1,54 4,40) (58-163) (2,58 7,25) 15 0, , ,37 (7-23) (0,43 1,36) (54-170) (1,26 3,95) ( ) (2,11-6,52) 5 0, , ,59 (2-8) (0,31 1,15) (17-61) (0,91 3,36) (44-158) (1,54 5,56) 2.5 Gli anni di vita persi L indicatore ANNI di VITA PERSI (Years of Life Lost - YOLL) è un parametro che rende, forse, più concretamente visibile il danno prodotto dal persistere dell inquinamento atmosferico rispetto al numero dei morti attribuibili calcolato in precedenza. Tenendo conto che muoiono persone d età diverse, il danno subito dall intera collettività con il venire a mancare di risorse umane preziose, è stimato in termini di anni di vita perduti. Anche per questa stima si è utilizzato il software AirQ, versione 2.2.3, che prevede l uso di concentrazioni di PM2,5. A differenza dell anno scorso, in cui le concentrazioni del PM 2,5 sono state calcolate a partire da quelle del PM 10 adottando il fattore di conversione del 70%, quest anno è possibile invece utilizzare valori reali di concentrazione di PM 2,5 in quanto sono disponibili i dati delle 2 centraline a Porta S.Felice e a S.Pietro Capofiume. Utilizzando la soglia di non effetto di 15 µg/m 3 (fissato per il confronto tra studi europei) si ottiene la speranza di vita espressa in anni per ogni età e gli anni di speranza vita persi a seguito dell esposizione ai livelli raggiunti dalle polveri PM2,5 nel Nella tabella la colonna % impatto fornisce il valore di quanto gli anni persi incidono sul totale di anni di speranza di vita per ogni classe d età considerata. Età Speranza di vita (anni) Anni persi (Limiti di Confidenza al 95 %) % impatto 0 80,78 0,90 (0,24 1,57) 1, ,13 0,91 (0,24 1,58) 1, ,24 0,91 (0,24 1,58) 1, ,44 0,91 (0,24 1,58) 1, ,67 0,92 (0,24 1,59) 1, ,66 0,84 (0,22 1,47) 2, ,63 0,72 (0,19 1,26) 3, ,87 0,51 (0,13 0,90) 5, ,28 0,22 (0,06 0,39) 9, ,82 0,01 (0,00 0,02) 1,22 15

16 La tabella si legge nel seguente modo: un bambino nato nel 2005 in provincia di Bologna ha, in base alla struttura per età della popolazione e al tasso di mortalità generale avvenuto nel 2005, una speranza di vita di 80,8 anni. Di questi però 0,90 (con un intervallo di confidenza da 0,24 a 1,57) sono perduti a causa dell esposizione ai livelli d inquinamento da PM2,5 del In altre parole lo 1,11 % della propria speranza di vita va perduta per i livelli di inquinamento da PM2,5 nel Dalla figura è evidente come siano le fasce di popolazione anziana a pagare il maggior tributo in termini di speranza di vita perduta. Infatti, a partire dai 65 anni, la percentuale di speranza di vita perduta si impenna fino a toccare oltre circa il 10 % all età di 100 anni. Inoltre si assiste ad un peggioramento della situazione rispetto al Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che nel 2004 i valori di PM2,5 erano stimati a partire dal PM10 mentre nel 2005 utilizziamo valori reali di PM2,5. % età % di anni di vita persi su speranza di vita a varie età ,11 1,2 1,28 1,48 1,79 2,57 3,67 5,75 9,65 1, ,81 0,88 0,94 1,09 1,29 1,91 2,76 4,23 7,02 1,22 Il programma utilizzato fornisce anche questi ulteriori dati: Tabella 16 Anni di vita persi nel corso del 2005 (IC al 95 %) Tasso x 100 mila residenti Tutte le età 506,61 (137,33 852,41) 53,17 (14,41 89,47) < 65 anni 60,79 (16,52 102,04) 8,41 (2,29 14,11) In pratica la popolazione provinciale nel 2005 ha perduto oltre 500 anni di vita (con un minimo da 137 ad un massimo di circa 852 anni). Questo valore può essere letto anche come 53,17 anni di vita perduti ogni 100 mila abitanti. La popolazione di età inferiore ai 65 anni (ma superiore a ) perde 61 anni di vita (8 anni ogni abitanti) a causa dell inquinamento da PM2,5. Risulta quindi svantaggiata proprio la popolazione anziana. 16

17 2.6 Sintesi dei risultati Considerando la concentrazione di 10 µg/m 3 come soglia di non effetto, nel 2005 l'impatto dell inquinamento da polveri PM10 sulla mortalità totale è risultato del 1,96% su tutto il territorio provinciale. L impatto è stato maggiore sulla mortalità per patologie del sistema circolatorio (2,11%), ed ancora di più sulla mortalità per patologie dell apparato respiratorio (3,14%). L impatto del PM10 sui ricoveri per malattie dell apparato respiratorio è stato del 2,11% e del 2,38% sui ricoveri per le patologie cardiovascolari. E stato possibile effettuare la valutazione d impatto sanitario del PM2,5 per quanto riguarda la mortalità generale che al valore soglia di 10 µg/m 3 ha dato un RA % di 2,77, ben più elevato di quello del PM10. Per quanto riguarda l ozono alla soglia di non effetto di 10 µg/m 3, i valori di impatto per l intera provincia risultano del 2,98%per la mortalità generale, del 2,35% per patologie del sistema circolatorio e del 6,99% per le malattie dell'apparato respiratorio. Il Rischio Attribuibile per i ricoveri per cause respiratorie risulta maggiore per gli anziani (4,37%) che per gli adulti 13 (3,59%). Per i ricoveri per BPCO il rischio attribuibile sfiora il 5% in provincia. Confrontando i dati di mortalità generale nel periodo attribuibili all esposizione a PM10 ai livelli di concentrazione misurati dalla sola stazione di Via San Felice, si nota un andamento in diminuzione, dovuto al costante calo dei livelli di concentrazione. Il Rischio Attribuibile Percentuale (RA%) alla soglia di 10 µg/m 3 è passato da valori superiori al 4% a valori intorno al 2%, mentre continua la diminuzione dell impatto alle soglie di 40 µg/m 3 e 60 µg/m 3 pur in presenza di un aumento della media annuale, ma con un maggior numero di giorni oltre 50 µg/m 3 con intensità inferiore all anno precedente L'analisi sugli anni di vita persi attribuibili all'inquinamento da PM2,5, considerando come soglia di non effetto i 15 µg/m 3, ci conduce a oltre 500 anni di vita persi, e ad un peggioramento dell impatto nel confronto

18 3. VIS per il Comune di Bologna 3.1 Popolazione, mortalità e ricoveri I residenti I dati di popolazione 5, per il Comune di Bologna e necessari per il calcolo dei tassi grezzi di mortalità e di ospedalizzazione sono i seguenti: Mortalità e ricoveri Al 1/01/2005 Al 31/12/2005 media nel 2004 Residenti tutte le età Residenti 0-14 anni Residenti anni Residenti >64 anni I dati di mortalità riguardano i residenti morti 6, per le cause considerate, in qualsiasi località, sono riportati nelle tabelle seguenti, insieme ai tassi grezzi 7 di mortalità per residenti: Mortalità Anno 2005 Generale (ICD IX rev. < 800) Numero morti Tasso grezzo per patologie del sistema circolatorio Numero morti (ICD IX ) Tasso grezzo per patologie dell apparato respiratorio (ICD IX ) Numero morti Tasso grezzo Comune di Bologna , , ,0 I dati dei ricoveri, presentati nelle tabelle seguenti, da cui sono stati calcolati i tassi grezzi di ospedalizzazione per residenti 8, derivano dalla banca dati SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera) sul sito internet della Regione Emilia Romagna 9. Sono stati selezionati tutti i ricoveri ordinari, cioè non in regime di Day Hospital, dei residenti in strutture del proprio territorio di riferimento, per i gruppi di cause e per le particolari fasce d età precedentemente indicate. Si considerano soltanto i ricoverati residenti del comune di Bologna in strutture, pubbliche o accreditate, presenti sul territorio della provincia di Bologna. Ricoveri per Malattie del (Esclusi quelli in Day Hospital) Numero ricoveri sistema circolatorio (ICD IX ) tutte le età Tasso ospedalizzazione Numero ricoveri apparato respiratorio (ICD IX ) tutte le età Tasso ospedalizzazione Comune di Bologna , ,3 Ricoveri per malattie del (Esclusi quelli in Day Hospital) Comune di Bologna apparato respiratorio (ICD IX ) età anni Numero ricoveri Tasso ospedalizzazione apparato respiratorio (ICD IX ) Numero ricoveri età >64 anni Tasso ospedalizzazione BPCO (ICD IX e ) Numero ricoveri tutte le età Tasso ospedalizzazione , , ,3 18

19 3.2 Stima dell impatto sanitario del PM10 La stima di impatto è stata eseguita limitatamente agli effetti a breve termine sulla mortalità totale utilizzando il Rischio Relativo di default del programma AirQ 1,0074 (1,0062 1,0086) e, per la prima volta da quest anno, anche il Rischio Relativo calcolato per la città di Bologna dallo studio MISA2 14 pari a 1,0047 (0,9832 1,0245). I valori dei rischi relativi per malattie del sistema circolatorio e per patologie respiratorie sono forniti direttamente dal software con i relativi limiti di confidenza al 95% Impatto sulla mortalità La stima del numero dei morti in eccesso da attribuire al PM10 è stata effettuata per intervalli di 10 µg/m3, fino al valore di 60 µg/m3. La tabella seguente riporta il numero dei decessi attribuibili al PM10 in funzione della soglia sotto la quale si considera nullo l impatto ed i corrispondenti Rischi Attribuibili (RA) espressi in percentuale calcolati rispetto al totale della popolazione esposta a rischio nel periodo considerato. Anno 2005 Bologna Tasso = 1250 Anno 2004 Bologna Tasso = 1192 Mortalità totale Stima N morti (RA %) IC al 95% Stima N morti (RA %) IC al 95% Valore limite (µg/m 3 ) 11 (soglia sotto la quale si considera che non si hanno effetti sulla salute) >60 >40 >20 >10 7 (0,59) 26 (0,88) 69 (1,49) 101 (2,16) (01,50-0,73) (0,74-1,03) (1,24-1,72) (1,82-2,50) 18 (1,47) 41(1,43) 91 (2,06) 122 (2,76) (1,23-1,70) (1,20-1,66) (1,77-2,38) (2,33-3,20) Ovviamente il numero dei morti attribuibili al superamento del limite di concentrazione, diminuisce all aumentare del valore soglia che si prende in considerazione (tanto più alta è la soglia, tanto minore risulta il numero dei morti attribuibili al suo superamento. Ma il contributo percentuale sul totale dei morti (come si desume dall ultima riga delle tabelle seguenti) nello stesso periodo in cui si sono registrati quei valori dell inquinante, tende ad aumentare di nuovo per soglie particolarmente elevate, dal momento che in tal caso il rischio cumulato è molto più alto e per un numero di giorni basso; cioè in quei giorni la mortalità è particolarmente influenzata dai picchi di concentrazione raggiunti dall inquinante; questo avveniva nel 2004, mentre non lo si rileva più nell anno successivo, in quanto sono significativamente calati i numeri di giorni con valori particolarmente elevati dell'inquinante. Nel caso di RR dello studio MISA: 1,0047 (0,9832-1,0245) si ottengono i seguenti risultati: 19

20 Anno 2005 Bologna Tasso = 1250 Mortalità totale Stima N morti (RA %) IC al 95% Valore limite (µg/m 3 ) 11 (soglia sotto la quale si considera che non si hanno effetti sulla salute) >60 >40 >20 >10 5 (0,38) 16 (0,56) 44 (0,95) 65 (1,38) n.n.-23 (n.n.-1,94) n.n.-8. (n.n.-2,87) n.n.-222 (n.n.-4,76) n.n.-318 (n.n.-6,81) La stima del RR desunta dallo studio MISA2 per la città di Bologna (RR=1,0047) 15, non risulta numericamente molto diversa da quella implementata nel software AirQ (RR=1,0074, con il seguente intervallo di confidenza: 1,0062-1,0086) e derivata dagli studi internazionali; ovviamente il confronto va fatto con tutte le cautele del caso, essendo stime derivate da modelli diversi in periodi diversi. In particolare, per Bologna, il valore del RR per il PM10 nel caso della mortalità totale non raggiunge la significatività statistica; infatti il limite inferiore dell intervallo di confidenza è minore di 1 (che rappresenta per il RR il valore neutro ) e non si possono stimare i relativi effetti in termini di incremento nel numero di morti. Premesso ciò, evidentemente il numero di morti totali attribuibile al PM10 con questi valori, risulta molto inferiore rispetto a quelli che si considera di solito: in particolare per la soglia minima (>10 µg/m3), il rischio attribuibile (RA) percentuale risulta quasi dimezzato: 2,1% vs. 1,4%. Mortalità sistema circolatorio Anno 2005 Stima N morti Bologna (RA %) Tasso = 369 IC al 95% Anno 2004 Stima N morti Bologna (RA %) Tasso = 356 IC al 95% Valore limite di PM10 (µg/m 3 ) (soglia sotto la quale si considera che non si hanno effetti sulla salute) >60 >40 >20 >10 2 (0,64) 8 (0,95) 22 (1,60) 32 (2,33) (0,40-1,43) (0,60-2,12) (1,01-3,54) (1,47-5,09) 6 (1,58) 13 (1,55) 29 (2,22) 39 (2,98) (0,99-3,49) (0,97-3,42) (1, 40-4,87) (1,88-6,46) Mortalità patologie respiratorie Anno 2005 Bologna Tasso = 112 Anno 2004 Bologna Tasso = 119 Stima N morti (RA %) IC al 95% Stima N morti (RA %) IC al 95% Valore limite di PM10 (µg/m 3 ) (soglia sotto la quale si considera che non si hanno effetti sulla salute) >60 >40 >20 >10 1 (0,96) 4 (1,43) 10 (2,4) 15 (3,46) 0, (0,64-2,90) (0,95-4,27) (1,61-7,01) (2,33-9,94) 3 (2,36) 6 (2,31) 12 (3,29) 16 (4,40) (0,96-6,92) (0,94-6,78) (1,35-9,51) (1,81-12,44) 20

21 Rispetto al totale della Provincia, si notano valori molto simili, ma leggermente superiori, soprattutto per la mortalità da patologie respiratorie (RA=3,14% in Provincia, vs. il 3,46% a Bologna città) Impatto sui ricoveri I dati riguardanti la stima d impatto sui ricoveri vengono presentati nella seguente tabella, utilizzando come soglie i valori di 10, 20, 40 e 60 µg/m3. I valori di RR utilizzati sono quelli forniti direttamente dal software AIRQ. Per ogni patologia vengono indicati la stima del numero dei ricoveri, il valore percentuale dell RA, i limiti di confidenza al 95% del numero dei ricoveri e dell RA. Ricoveri Comune di Bologna Anno 2005 patologie respiratorie Tasso = 1293 Anno 2004 patologie respiratorie Tasso = 1327 Anno 2005 patologie cardiovascolari Tasso = 2202 Anno 2004 patologie cardiovascolari Tasso = 2398 Stima N ricoveri (RA %) IC al 95% Stima N ricoveri (RA %) IC al 95% Stima N ricoveri (RA %) IC al 95% Stima N ricoveri (RA %) IC al 95% Anche in questo caso i valori del RA non si discostano molto da quelli della Provincia, ma sono sempre leggermente più alti: l RA (per valori di PM10 >10µg/m3) per i ricoveri per malattie cardiovascolari è 2,61% a Bologna, vs. 2,38% in Provincia; per le malattie respiratorie è 2,33% a Bologna vs. 2,11% in Provincia. 3.3 Stima dell impatto sanitario dell Ozono >60 >40 >20 >10 8 (0,64) 29 (0,95) 77 (1,61) 113 (2,33) 5-11 (0,39-0,90) (0,58-1,33) (0,97-2,23) (1,41-3,23) 22 (1,58) 50 (1,55) 109 (2,22) 146 (2,98) (0,96-2,20) (0,94-2,15) (1,35-3,08) (1,81-4,12) 15 (0,72) 55 (1,07) 148 (1,80) 215 (2,61) (0,48-1,04) (0,72-1,54) (1,21-2,58) (1,76-3,73) 45 (1,78) 100 (1,74) 221 (2,49) 296 (3,34) (1,19-2,55) (1,22-2,60) (1,68-3,56) (2,25-4,75) Nel nostro studio si sono utilizzati i dati di concentrazione di Ozono forniti da 2 centraline installate nel territorio provinciale di Bologna (Giardini Margherita e Zanardi) Impatto sulla mortalità Per tutti gli outcomes considerati nello studio di impatto si sono utilizzati solo i valori dei rischi relativi (RR) forniti direttamente dal software AirQ con i relativi limiti di confidenza al 95% 17, per l Ozono lo studio MISA2 14 non fornisce i valori del RR per Bologna città. La stima dei morti in eccesso, nel territorio della provincia di Bologna, da attribuire all Ozono è stata effettuata alle soglie di 10, 60 e 110 µg/m3. 21

22 Comune di Bologna Soglia di Ozono (µg/m 3 ) Anno 2005 sotto la quale non si considerano effetti sulla salute MORTALITÀ >110 >60 >10 N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % Generale Cardiovascolare Respiratoria 5 0, , ,59 (0,2-7) (0,02-0,82) (2-63) (0,06-2,38) (5-1830) (0,10-3,91) 1 0, , ,05 (nd-2) (nd-0,63) (nd-14) (nd-1,84) (nd-42) (nd-3,04) 1 1,31 9 3, ,13 (0,4-2) (0,49-2,16) (3-14) (1,42-6,11) (10-41) (2,35-9,80) Comune di Bologna Soglia di Ozono (µg/m 3 ) Anno 2004 sotto la quale non si considerano effetti sulla salute MORTALITÀ >110 >60 >10 N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % Generale Cardiovascolare Respiratoria 6 0, , ,62 (0-10) (0,04-1,31) (2-67) (0,07-2,64) (5-180) (0,11-4,03) 1,5 0, , ,19 (nd-2) (nd-1,05) (nd-16) (nd-2,12) (nd-43) (nd-3,25) 0,5 2,08 9 4, ,29 (1-2) (0,77-3,40) (3-14) (1,56-6,70) (9-38) (2,40-10,02) Rispetto all anno precedente si registra una sostanziale stabilità della percentuale di morti attribuibili all inquinamento da Ozono, prevale nettamente il rischio per la mortalità respiratorio su quella cardiovascolare (6,13% vs. 2,05%). A differenza di quanto avveniva per il PM10, in questo caso è l intera Provincia a registrare valori leggermente superiori, soprattutto per la mortalità per malattie respiratorie(per una soglia > a 10µg/m3): 6,13% a Bologna vs. 6,99% in Provincia. 22

23 3.3.2 Impatto sui ricoveri Comune di Bologna Soglia di Ozono (µg/m 3 ) Anno 2005 RICOVERI sotto la quale non si considerano effetti sulla salute >110 >60 >10 N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % Respiratorie (15-64 anni) Respiratorie (65+ anni) per BPCO 1 0, , ,14 (0,6-2) (0,28-1,03) (5-19) (0,81-2,97) (16-56) (1,34-4,87) 5 0, , ,82 (2-7) (0, 38-1,21) (19-60) (1,11-3,50) (57-175) (1, 85-5,71) 2 0, , ,30 (1-3) (0,46-1,36) (9-25) (1,36-3,91) (25-72) (2,25-6,36) Comune di Bologna Soglia di Ozono (µg/m 3 ) Anno 2004 RICOVERI sotto la quale non si considerano effetti sulla salute >110 >60 >10 N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % N (ic 95%) RA % Respiratorie (15-64 anni) Respiratorie (65+ anni) per BPCO 3 1, , ,35 (1-4) (0,46-1,70) (8-28) (0,93-3,42) (20-74) (1,43-5,20) 6 1, , ,08 (3-9) (0,63-2,01) (20-64) (1,28-4,02) (55-170) (1,98-6,10) 3 1, , ,59 (1-4) (0,77-2,25) (9-27) (1,56-4,48) (25-71) (2,40-6,78) Anche nel caso dei ricoveri attribuibili ad esposizione ad Ozono, si registra un leggero calo degli RA rispetto all anno precedente, soprattutto per le soglie superiori dell inquinante. I valori della Provincia sono molto simili. 3.4 Gli anni di vita persi Un parametro che rende forse più concretamente visibile il danno prodotto dal persistere dell inquinamento atmosferico da PM2.5 (ricavato con un apposito fattore di conversione dal PM10, come indicato nella relazione generale) è il calcolo degli anni di vita perduti. Si tratta di un valore che permette di predire gli effetti non tanto in termini di numero di persone morte, ma nel numero di anni di vita perduti, tenendo conto che a morire sono persone di età diversa, alcune giovani altre anziane. In pratica si tratta di calcolare il danno subito dall intera collettività con il venire a mancare di risorse umane preziose in termini di anni di vita. La possibilità di effettuare questo tipo di calcoli era prevista solo a partire dalla seconda versione del software AIRQ 2 23

24 Il programma prevede l inserimento, oltre ai dati di esposizione ambientale, anche della struttura per età della popolazione (in classi quinquennali di età) e il numero di morti totali; c è la possibilità di inserire anche il numero di morti per altre cause (malattie cardio-polmonari e tumori del polmone) (sempre in classi quinquennali di età). Una volta definito il livello soglia della concentrazione di PM sotto la quale non si prevedono effetti sulla salute, che nel nostro studio è stato fissato in 15 µg/m3, si ottiene la speranza di vita in anni per ogni età e gli anni di vita persi a seguito dell esposizione alle concentrazioni di PM2.5 nel 2005, come mostrato nella seguenti tabelle (Anni ), per alcune età: Anno 2005 Età Speranza di vita (anni) Anni persi Limiti di Confidenza al 95 % 0 81,56 0,92 (0,24 1,60) 5 76,70 0,92 (0,24 1,61) 10 71,82 0,93 (0,24 1,61) 20 62,08 0,93 (0,24 1,62) 30 52,27 0,93 (0,24 1,62) 50 33,25 0,86 (0,23 1,50) 65 20,17 0,74 (0,19 1,29) 80 9,26 0,54 (0,14 0,95) 100 2,69 0,25 (0,06 0,44) 110 0,85 0,01 (0,00 0,02) Anno 2004 Età Speranza di vita (anni) Anni persi Limiti di Confidenza al 95 % 0 82,60 0,87 (0,23 1,51) 5 77,86 0,87 (0,23 1,51) 10 72,92 0,87 (0,23 1,51) 20 62,92 0,87 (0,23 1,51) 30 53,09 0,87 (1,52 1,51) 50 33,84 0,82 (0,22 1,43) 65 20,68 0,71 (0,19 1,25) 80 9,78 0,53 (0,14 0,93) 100 2,79 0,24 (0,06 0,42) 110 0,85 0,01 (0,00 0,02) In pratica un bambino nato nel 2005 ha, in base alla struttura della popolazione e al tasso di mortalità generale, la speranza di vivere 81,6 anni. Di questi però 0,92 (con un intervallo di confidenza da 0,2 a 1,6) vengono persi a causa dei livelli di inquinamento da PM avuti nel La stima degli anni persi è leggermente aumentata rispetto all analoga del 2004 e questo si ripercuote negativamente su tutti gli indicatori correlati. Inoltre occorre tenere presente che negli anni precedenti il valore del PM2,5 era stimato a partire da quello del PM10 (considerando un fattore di conversione del 70%), mentre dal 2005 si conosce il dato vero, rilevato da centralina; da cui si desume che in precedenza era stato sottostimato. Il programma fornisce alcuni altri indicatori, i cui dati vengono presentati di seguito. 24

25 Anni di vita persi dall anno di inizio della simulazione 18 : nel complesso della popolazione esposta di Bologna nell anno 2005 l insieme degli anni di vita persi sono 215,58 (I.C. al 95% da 58,45 a 362,67), vs. 185,23 dell anno precedente. Questo valore può essere letto anche come 57,25 anni di vita persi ogni 100 mila abitanti, vs. 49,24 dell anno precedente. In Provincia tale valore è leggermente superiore, cioè è pari a 53,12 per abitanti. Poiché per convenzione di calcolo, ciascun morto conta mezzo anno di vita persa nel corso dell anno in cui è morto (cioè si considera sia morto a metà dell anno di morte), occorre raddoppiare questo valore (il numero di anni) per ottenere il valore corrispondente in termini di numero di morti; pertanto nel 2005 si hanno 331 morti (vs. 371 dell anno precedente) a causa di un esposizione a lungo termine ad inquinamento da PM2.5 superiore al valore di riferimento, pari a 15 µg/m3 In particolare, 23 anni di vita (ovvero 8,4 anni ogni abitanti, lo stesso valore si registra in Provincia) saranno persi a causa dell inquinamento da PM2.5 dai soggetti di età inferiore ai 65 anni, ma superiore ai 30 anni. Infatti il modello di rischio utilizzato da AirQ riguarda solo la popolazione con più di 30 anni, pertanto nel computo degli anni di vita persi attribuibili all esposizione al PM10, non sono sommati quelli persi dai soggetti più giovani. Anni di vita persi dovuti ai morti nel primo anno di simulazione: rappresenta la somma degli anni di vita attesa persi dalla popolazione a causa del numero superiore di morti dovuti all esposizione a valori medi di PM2.5 superiori alla soglia, solo nel A Bologna vengono persi 4.938,88 anni di vita attesa (I.C. al 95% da 1.295,19 a 8.588,65), vs. gli oltre del Rapportando a abitanti il valore ottenuto è di 1.311,65 anni di vita persi (vs ,29 nel 2004). In Provincia questo valore è più basso e pari a 1.211,99 anni di vita persi. Anni di vita persi nei primi 10 anni e per tutte le età : è il valore precedente calcolato per i primi 10 anni (nel nostro caso nel periodo compreso tra il 2005 ed il 2014), nel caso in cui il livello di inquinamento da PM2.5 dovesse restare stabile. Nel nostro caso si ottiene il valore di ,50 (I.C. al 95 % da 4.863,24 a ,50) ovvero di 4.824,06 ogni abitanti. L anno precedente era ,70, pari a 4.317,90 ogni abitanti. In Provincia era, anche in questo caso, più basso e pari a 4412,12 anni ogni abitanti. 3.5 Sintesi dei risultati Anche nel 2005 si conferma il progressivo calo dei rischi attribuibili all inquinamento atmosferico sia da PM10 che Ozono, registrato anche l anno scorso. Nell anno 2005 l'impatto sulla salute dovuto all'inquinamento da PM10, per valori superiori ai 10 µg/m3, in termini di mortalità totale è risultato pari al 2,16% (vs. 2,76% nel 2004). Un valore quasi identico (2,33%) si registra considerando la mortalità del sistema circolatorio, mentre un valore più alto (3,46%, anche se in calo rispetto al 2004: 4,40%) si rileva per la mortalità legata all'apparato respiratorio. I ricoveri per la stessa causa attribuibile all'inquinamento da PM10 sono il 2,33% (2,98% nel 2004), mentre quelli per le patologie cardiovascolari sono 2,61% (vs. il 3,34% nel 2004). Rispetto alla 25

26 Provincia si rilevano valori dell RA molto simili, leggermente superiori a causa della diversa distribuzione dei giorni dell anno per fasce di PM10, a Bologna vi sono più giorni a soglie più elevate. Calcolando, invece, una soglia di rischio più alta, cioè superiore ai 40 microgrammi, il rischio attribuibile all esposizione da PM10 si abbassa per ognuno dei casi considerati. Analoghe stime sono state condotte per l Ozono. Per la mortalità generale il rischio attribuibile all'ozono per valori superiori ai 10 microgrammi è del 2,59% (vs. il 2,62% dell anno precedente). La mortalità per le malattie cardiovascolari è del 2,05% (2,19% nell anno precedente); la mortalità per le malattie dell'apparato respiratorio è del 6,13% (vs. 6,29% nel 2004). I valori del 2005 sono solo leggermente inferiori a quelli del 2004, ma continuano a calare dal 2003 (cfr. precedente relazione). Per quel che concerne i ricoveri per le malattie dell'apparato respiratorio attribuibili all'ozono, gli anziani sono più a rischio, rispetto agli adulti (3,82% vs. 3,14%), il gap si è ridotto di un punto percentuale rispetto al Per le sole BPCO il rischio attribuibile è pari al 4,30%, in leggero calo rispetto all anno precedente(4,59%). Considerando una soglia di rischio più alta, superiore ai 110, il Rischio Attribuibile all esposizione da Ozono si riduce di circa 4-5 volte, per ognuno dei casi considerati. L'analisi condotta sugli anni di vita persi attribuibili all'inquinamento da PM2.5, per valori superiori a 15 µg/m3 (calcolato per Bologna città sulla base dell attuale struttura per età e della popolazione, l attuale speranza di vita e considerando valori di inquinamento stabili per i prossimi 10 anni) porta ad una stima di circa 216 anni di vita perduti, corrispondenti a oltre 300 morti per un'esposizione a lungo termine. Detto in altri termini, per abitanti, solo nel primo anno di studio considerato, si perdono anni di vita (vs nel 2003); tutte le generazioni perderanno in 10 anni quasi anni di vita ogni abitanti (vs ca. nell anno precedente); la differenza rispetto all anno precedente è presumibilmente dovuta al modo di calcolo del PM2,5, non più da stima, ma registrata da una centralina. 26

27 4. Confronto tra dati storici ( ) Per quanto riguarda i livelli di concentrazione di PM10 e gli effetti sulla salute, i confronti sono effettuati utilizzando soltanto i dati provenienti dalla centralina di S. Felice per la quale è presente una continuità di rilevazione dal 1999 al 2005, e che sono riassunti nella seguente tabella: Anno n. dati Media DS moda 25 perc. Mediana 75 perc ,6 32,1 56,0 46,0 62,9 79, ,8 36,9 50,0 38,5 53,0 75, ,7 28,6 41,0 31,0 49,0 70, ,7 32,2 22,0 23,0 36,0 55, ,8 23,7 27,0 25,5 38,0 55, ,3 20,9 26,0 21,3 33,0 51, ,2 19,9 23,0 28,0 37,0 53,0 Nel periodo considerato gli indici di centralità (media, moda e mediana) tendono a diminuire fino al 2002 da quando si osserva una certa stabilizzazione. Il grafico successivo ci mostra l andamento delle medie annuali di concentrazione di PM10 rilevati a Porta S.Felice, con il leggero aumento nel 2005 rispetto al Media annuale di PM10 a S.Felice mcg/m anni La media annuale delle concentrazioni da sola però non spiega la complessità del fenomeno. E opportuno pertanto considerare la distribuzione di frequenza delle concentrazioni in termini di numerosità giornaliere, suddivisi per classi di concentrazione. Il grafico che ne risulta è il seguente: 27

28 Distribuzione concentrazioni di PM10 anni '99, '02, '05 a S.Felice 25,0 20,0 15, % gg 10,0 5,0 0,0 < , mcg/m3 Dal 1999 al 2005 aumenta l asimmetria, perché i valori più frequenti si concentrano nella parte sinistra del grafico, con una minore dispersione verso i valori più elevati. Si assiste quindi ad una lenta, ma costante riduzione dei livelli di concentrazione misurati dalla centralina di S. Felice, se non come media annuale soprattutto in termini di dispersione dei dati. Per quanto riguarda la mortalità generale in provincia di Bologna, espressa come RA%, per le soglie di PM10 di 10, 40 e 60 µg/m 3, i valori che si ottengono, utilizzando solo i dati di concentrazione di PM10 della centralina di Porta S.Felice sono i seguenti: Mortalità generale in eccesso stimata a varie soglie di PM10 Anno <10 <40 < ,37 0,99 0, ,23 1,27 1, ,90 1,49 1, ,90 1,95 2, ,46 2,04 1, ,23 2,44 2, ,43 2,56 1,94 RA % 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0, anni <10 <40 <60 Quello che notiamo è che pur in presenza di un incremento della media annuale di PM10 rispetto all anno 2004, gli effetti sanitari alle soglie oltre 40 µg/m 3 segnano ancora un decremento. Ancora una volta si conferma il fatto che ad avere maggior effetto sulla salute non è tanto l andamento generale di un anno, ma l intensità dei singoli episodi di superamento del limite giornaliero che nel 2005 si sono ancora ridotti rispetto agli anni precedenti. Cioè, oltre al numero di giorni oltre al limite bisogna considerare le concentrazioni che si raggiungono in quei giorni. Se infatti rappresentiamo la distribuzione delle giornate con concentrazioni superiori a 50 µg/m 3, limite previsto dalla normativa per il 2005, si nota come in quest anno oltre il 90% delle giornate ha valori inferiori a 90 µg/m 3 contro meno dell 80% del 2004: 28

29 Distribuzione % delle giornate secondo le concentrazioni > di 50 mcg/m3 % giornate 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30, , serie di concentrazioni in mcg/m3 Nel 2005, pur in presenza di ben 65 giorni oltre quelli previsti dalla legge, si è giunti ad una riduzione del RA%, alle soglie superiori a 40 µg/m 3 in quanto si sono ridotte le giornate con valori elevati. Ciò spiega ancora la presenza di eventi sanitari evitabili, cioè non giustificabili rispetto a quanto prevede la normativa. A fronte dei grossi guadagni ottenuti fino al 2002 si assiste ad una stasi fino al 2004 con una ripresa degli abbattimenti nel Ed è quindi sulla riduzione delle alte concentrazioni in singole giornate che occorre agire per ridurre gli eventi dannosi per la salute. 29

30 5. Aggiornamento della bibliografia scientifica Anche quest anno inseriamo a completamento del rapporto sulla VIS un elenco dei lavori scientifici pubblicati. La ricerca bibliografica è stata effettuata interrogando la banca dati PubMed della National Library of Medicine in data 10 luglio 2006 utilizzando come descrittori di ricerca [( air pollution OR air qualità ) AND "exposure assessment"], e pubblicati a partire dal 17 novembre 2005, data in cui avevamo chiuso la precedente ricerca bibliografica: 1. Zandbergen PA, Chakraborty J. Improving environmental exposure analysis using cumulative distribution functions and individual geocoding. Int J Health Geogr May 25;5(1): Sarnat SE, Coull BA, Schwartz J, Gold DR, Suh HH. Factors affecting the association between ambient concentrations and personal exposures to particles and gases. Environ Health Perspect May;114(5): Koutrakis P, Suh HH, Sarnat JA, Brown KW, Coull BA, Schwartz J. Characterization of particulate and gas exposures of sensitive subpopulations living in Baltimore and Boston. Res Rep Health Eff Inst Dec;(131):1-65; discussion Yamazaki S, Nitta H, Murakami Y, Fukuhara S. Association between ambient air pollution and health-related quality of life in Japan: ecological study. Int J Environ Health Res Oct;15(5): Yamazaki S, Nitta H, Fukuhara S. Associations between exposure to ambient photochemical oxidants and the vitality or mental health domain of the health related quality of life. J Epidemiol Community Health Feb;60(2):

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