IL COLLEGIO DI ROMA. [Estensore] Avv. Michele Maccarone Membro designato dal Conciliatore Bancario e Finanziario

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1 IL COLLEGIO DI ROMA composto dai Signori: Avv. Bruno De Carolis Presidente Dr.ssa Claudia Rossi Membro designato dalla Banca d'italia Prof. Avv. Andrea Gemma Membro designato dalla Banca d'italia [Estensore] Avv. Michele Maccarone Membro designato dal Conciliatore Bancario e Finanziario Prof.ssa Liliana Rossi Carleo Membro designato dal C.N.C.U. nella seduta del 05/10/2012, dopo aver esaminato il ricorso e la documentazione allegata; le controdeduzioni dell'intermediario e la relativa documentazione; la relazione istruttoria della Segreteria tecnica, Fatto La ricorrente si rivolge all Arbitro Bancario Finanziario per ottenere la restituzione delle somme indebitamente pagate in seguito all estinzione del contratto di mutuo in essere con l intermediario. Riferisce che con nota del recante come oggetto costituzione in mora - l intermediario aveva comunicato la revoca delle facilitazioni concesse, la risoluzione del contratto di finanziamento, nonché il recesso dal contratto di conto corrente, intimandole di provvedere entro tre giorni all immediata copertura del saldo passivo per ,36. Dopo aver incamerato il pagamento di n. 6 rate per. 670,94 ciascuna, l intermediario aveva provveduto nel febbraio 2011 alla chiusura del conto corrente di corrispondenza. Pag. 2/6

2 Al momento della chiusura del contratto di mutuo il residuo lordo avrebbe dovuto essere di ,72; tuttavia, per l estinzione anticipata la ricorrente aveva dovuto pagare la somma di ,15. Da ciò deriverebbe che l intermediario non ha scomputato dall ammontare residuo le seguenti somme: (i) la giacenza attiva sul conto corrente per ,55; (ii) la somma di. 739,00 di cui al bonifico eseguito da un terzo in data , quando il conto corrente di corrispondenza era già chiuso; (iii) la quota residua dell assicurazione sull immobile concesso in garanzia ipotecaria per. 168,00. Si duole, poi, di non aver mai ricevuto la lettera di revoca dell affidamento ipotecario, recante il conteggio estintivo del finanziamento, per quota capitale ed interessi, in considerazione dell estinzione del rapporto con ben 39 mesi di anticipo. Chiede, dunque, al Collegio di ordinare all intermediario l esibizione di tutta la documentazione occorrente per verificare quale fosse la somma effettivamente dovuta al e di disporre la restituzione delle somme indebitamente incassate dall intermediario, oltre interessi e spese. Nelle controdeduzioni, l intermediario ricostruisce la vicenda nei seguenti termini. In data , la Banca inviava al cliente la revoca per morosità delle facilitazioni concesse, la risoluzione del contratto di mutuo, ed il recesso dal contratto di conto corrente. A causa, poi, dell esecuzione immobiliare promossa da terzi sul bene ipotecato a garanzia del mutuo, la posizione del ricorrente veniva classificata in data 1/02/2011 a sofferenza. Conseguentemente, venivano estinte per giro a sofferenza, le posizioni intestate al cliente: (i) il mutuo, con un passaggio a sofferenza della somma di ,85 (composta per ,57 da capitale residuo +. 74,58 quale rateo interessi ed. 170 di spese); (ii) il conto corrente di corrispondenza, con netto ricavi di ,55 che venivano portati in deconto della complessiva posizione debitoria. Pag. 3/6

3 La gestione della posizione debitoria veniva dunque affidata alla società Italfondiaria S.p.A. che provvedeva al recupero integrale del credito, con conseguente rinuncia all intervento spiegato nella procedura concorsuale. Sulla posizione debitoria la Banca avrebbe conteggiato: - interessi passivi per. 364,35; - spese legali (per il recupero del credito) per ,00; - accredito di bonifico bancario per 739,00. Quanto all assicurazione, l intermediario riferisce che i premi mensili sarebbero stati regolarmente pagati sino al e che nulla è stato pagato dalla cliente dopo l estinzione dei rapporti. Ribadisce, dunque, la correttezza del proprio operato e chiede il rigetto del ricorso. In replica alle controdeduzioni, la ricorrente inviava una mail con la quale contestava la chiusura del rapporto per morosità dichiarando che all atto della chiusura del rapporto la ricorrente era in regola con il pagamento delle rate. Diritto La prima doglianza della ricorrente riguarda l incompletezza e la scarsa trasparenza delle informazioni e della documentazione fornite dall intermediario in sede di estinzione anticipata del rapporto di mutuo. Dall esame della documentazione in atti non risulta che l intermediario abbia fornito alla ricorrente i chiarimenti e la documentazione richiesta a supporto delle ragioni di credito vantate; in particolare, nessun conteggio estintivo è stato trasmesso. La documentazione richiesta non è stata fornita, poi, neppure in questa sede, avendo l intermediario omesso di produrre il predetto conteggio estintivo ed il contratto di mutuo sulla scorta del quale verificare la corretta applicazione degli interessi di mora. Quanto precede, costituisce già di per sé violazione dell art. 119, IV co, TUB ai sensi del quale Il cliente, colui che gli succede a qualunque titolo e colui che subentra nell amministrazione dei suoi beni hanno diritto di ottenere, a proprie Pag. 4/6

4 spese, entro un congruo termine e comunque non oltre novanta giorni, copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni. Tale obbligo è espressamente ribadito e confermato nelle Disposizioni della Banca d Italia del 29 luglio 2009 in tema di trasparenza e correttezza degli intermediari. Ne deriva necessariamente che il mancato accoglimento da parte dell intermediario della richiesta del ricorrente integra sicuramente un inadempimento ad obblighi di legge. Le esigenze di trasparenza avanzate dalla ricorrente si rivelano, peraltro, fondate alla luce del quadro fattuale delineatosi alla luce delle rispettive difese. In particolare, incoerenti sono le dichiarazioni dell intermediario laddove da una parte sostiene di aver revocato/risolto i rapporti in essere con la nota del e dall altra, riferisce dell estinzione dei rapporti in data in seguito al passaggio a sofferenza della posizione. E ancora, non risulta comprensibile come il rapporto di conto corrente possa essersi estinto in data , ma al contempo l intermediario abbia potuto incamerare il bonifico bancario del eseguito da un terzo soggetto in favore della ricorrente e portarlo a deconto della complessiva posizione a sofferenza. Tanto premesso, la scarna documentazione in atti non consente al Collegio di operare la rideterminazione dei conteggi estintivi. Deve, pertanto, trovare accoglimento la richiesta della ricorrente finalizzata ad ottenere dall intermediario il conteggio estintivo con il dettaglio delle singole voci. Riguardo, poi, alla domanda di ripetizione di indebito, la ricorrente lamenta l ingiusta applicazione di interessi di mora per. 364,35 e spese legali per ,00. Ora, quanto agli interessi di mora - come già detto - la scarna documentazione in atti non consente di appurarne la debenza. Nonostante l espressa contestazione della ricorrente, infatti, l intermediario nulla ha dedotto o prodotto al riguardo; sicché deve ritenersi che il pagamento di tali somme sia sine titulo e ne viene ordinato il rimborso alla ricorrente. Parimenti, devono essere rimborsate alla cliente le somme pagate a titolo di spese legali. Dette somme appaiono ingiustamente addebitate sul conteggio Pag. 5/6

5 estintivo del mutuo in quanto ultronee e, comunque, non riferite all estinzione del mutuo e non dimostrate nella loro congruità. P.Q.M. Il Collegio accoglie il ricorso nei sensi di cui in motivazione. Dispone inoltre che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6