COLLEGIO DI ROMA. Membro designato dalla Banca d'italia. (RM) CORAPI Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari

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1 COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: (RM) DE CAROLIS (RM) ROSSI (RM) LEPROUX Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (RM) CORAPI Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (RM) MARINARO Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore MARINARO MARCO Nella seduta del 04/07/2014 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO Il ricorrente afferma che: nel marzo 2008, ha acquisito dall intermediario una carta di debito, dell originario importo di 3.000,00 - poi divenuti 5.000,00 - da rimborsare tramite bollettini di conto corrente postale con cadenza mensile ; a partire dal 2010, le comunicazioni della resistente sono diventate assolutamente carenti e inaccettabili; la rendicontazione mensile, infatti, si è interrotta, salvo sporadiche comunicazioni incomplete e incomprensibili; si è interrotto il periodico invio del bollettino postale, costringendolo così più volte a sollecitarlo nel timore di divenire moroso; Pag. 2/6

2 è stato interrotto l invio mensile di SMS sul suo cellulare che riportava il saldo disponibile aggiornato; per queste ragioni, ha più volte telefonato alla resistente, senza però risolvere il problema; a causa di questi disguidi, non riesce ad ottenere un esatta rendicontazione della sua posizione debitoria; da circa un anno, infine, riceve chiamate sul suo cellulare da presunti incaricati della resistente che, in alcuni casi, lo elogiano per la puntualità nei pagamenti e gli offrono la sottoscrizione di nuovi prodotti, e, in altri, lo invitano a chiudere transattivamente il debito in ragione della sua morosità; per queste ragioni, ha inviato reclamo alla banca in data , ma, non avendo ricevuto risposta, ha proposto ricorso all ABF, chiedendo anche il risarcimento del danno, quantificato in 2.000,00. L intermediario resiste al ricorso ed espone quanto segue: il ricorrente risulta essere titolare di una carta di credito revolving rilasciata dalla banca; detta carta di credito risulta essere stata regolarmente utilizzata dal ricorrente pur in presenza di alcuni ritardi nei pagamenti; il reclamo del ricorrente non è stato ricevuto dalla banca, tant è che il riscontro allo stesso è avvenuto, in data , solamente a seguito della comunicazione dell Istituto di Vigilanza che allegava la missiva fatta pervenire dal ricorrente; con riferimento alle doglianze mosse dal ricorrente, si sottolinea che: 1. l invio della rendicontazione mensile inerente la carta di credito è stata periodicamente messa a disposizione del cliente in formato elettronico tramite l area riservata on-line, come a suo tempo richiesto dal ricorrente stesso; 2. relativamente, invece, all inoltro dei bollettini postali da utilizzare per il rimborso di ciascuna rata, gli stessi sono inviati con posta ordinaria tramite il servizio effettuato da Poste Italiane e, quindi, l eventuale ritardo di tale servizio non è imputabile alla banca e comunque non esime il ricorrente dall obbligo di effettuare i pagamenti entro le scadenze contrattualmente previste; 3. nel caso di specie, peraltro, i bollettini risultano essere stati inviati correttamente ai recapiti indicati dal ricorrente; 4. il servizio di SMS, poi, risulta essere stato interrotto successivamente al blocco della carta di credito dovuto ai ripetuti insoluti del ricorrente; 5. per ciò che concerne, infine, le iniziative di recupero crediti adottate, cui il ricorrente si Pag. 3/6

3 riferisce nel proprio ricorso, esse vengono espletate da società e/o agenzie a ciò deputate che, in sede di conferimento del mandato, aderiscono alle previsioni di un codice deontologico che le obbliga ad agire nel rispetto dei principi di correttezza, professionalità e tutela della riservatezza; 6. nel caso di specie, codesti operatori si sono limitati a far presente al ricorrente la sua situazione di morosità, sollecitando i pagamenti dovuti e ricordando le eventuali conseguenze del perdurare degli inadempimenti; la richiesta del risarcimento del danno è assolutamente generica e, quindi, non può essere accolta. DIRITTO Il ricorrente quale titolare di una carta revolving chiede che il Collegio accerti il comportamento scorretto della banca e, conseguentemente, la condanni al risarcimento del danno quantificato in 2.000,00. Preliminarmente, si osserva che il ricorrente ha proposto reclamo nei confronti di parte resistente in data e allega la prova che la raccomandata è stata ricevuta dalla banca in data La banca, invece, sostiene di non aver ricevuto tale missiva e, infatti, ha risposto al reclamo solamente in data e cioè dopo che il reclamo gli era stato notificato dalla Banca d Italia (il reclamo, infatti, era stato inviato dal ricorrente sia alla banca resistente sia alla Banca d Italia, Divisione Relazione Intermediari e Clienti della Filiale di Milano). Con riferimento alle doglianze che il ricorrente muove nei confronti della banca, si osserva che in primo luogo si lamenta che la rendicontazione cartacea mensile si sia ingiustificatamente interrotta salvo sporadiche comunicazioni incomplete e incomprensibili. La banca, al contrario, sostiene che la stessa è stata periodicamente messa a disposizione del cliente tramite l area riservata on-line, come a suo tempo chiesto dal medesimo ricorrente. A tal riguardo, si rileva che il contratto (prodotto dalla resistente su richiesta della Segreteria tecnica ABF) prevede che le comunicazioni possano avvenire anche mediante tecniche di comunicazione a distanza T.C.D. senza individuarne tuttavia le specifiche modalità e, soprattutto, senza prevederne l esclusività. Sul punto, ad avviso del Collegio, la dedotta messa a disposizione delle Pag. 4/6

4 comunicazioni sul sito web della banca non esonera la stessa dall invio secondo le consuete modalità previste dal rapporto in essere tra le parti. L esclusività dell utilizzo di un sistema di TDC postula da parte del cliente una precisa scelta che non si evince essere stata mai effettuate nel caso in questione né dall esame della documentazione contrattuale né dalla prassi dei rapporti pregressi che emerge dalla ricostruzione dei fatti. Appare quindi da stigmatizzare la condotta dell intermediario resistente che repentinamente ha ritenuto di sospendere l invio delle comunicazioni periodiche al cliente a mezzo del servizio postale nel formato cartaceo. In relazione poi all inoltro dei bollettini postali da utilizzare per il rimborso di ciascuna rata, il ricorrente si duole di non averli ricevuti e di averli dovuti sollecitare più volte, mentre la banca sostiene che gli stessi sono stati regolarmente inviati ai recapiti forniti dal cliente e che, comunque, un eventuale omissione in tal senso non sarebbe a lei addebitabile e non esimerebbe il ricorrente dal pagamento delle rate. Il regolamento contrattuale prevede che il pagamento possa avvenire tramite bollettini postali e che il costo per l invio degli stessi sia posto a carico del cliente ( spese di produzione e invio bollettini postali pari ad euro 5,00). La resistente non fornisce prova dell invio dei bollettini in quanto presumibilmente gli stessi sono stati inviati come di prassi mediante posta ordinaria e non con posta raccomandata (e ciò nonostante l elevato costo addebitato al cliente per tale adempimento). Orbene, sul punto l intermediario una volta preso atto dei frequenti disguidi postali ben avrebbe potuto suggerire al cliente altre modalità di pagamento (ad es. R.I.D.) ovvero avrebbe potuto provvedere alla spedizione con un sistema tracciabile di spedizione postale che ne garantisse la ricezione (raccomandata online o anche, ad esempio, a mezzo di posta elettronica certificata). Per questi motivi, il Collegio ritiene che anche questa condotta dell intermediario non possa andare esente da censure. Ancora, il ricorrente lamenta, inoltre, il fatto che sia stato interrotto il servizio mensile di SMS che riportava il saldo disponibile aggiornato. L intermediario ritiene, invece, che il servizio sia stato interrotto in quanto, essendo stata bloccata la carta di credito a causa degli insoluti verificatisi, la stessa non poteva più essere utilizzata per effettuare acquisti o prelievi di contante. La banca, quindi, non nega che il servizio sia stato interrotto, ma eccepisce che tale interruzione sia dovuta alla mancanza di funzionalità della carta dovuta al blocco della stessa; dalla documentazione agli atti si rileva infatti come la carta effettivamente risulti Pag. 5/6

5 essere stata bloccata sicuramente dal febbraio 2013 (estratto conto più antico prodotto dalla banca), anche se non si può stabilire con esattezza il momento nel quale è stato posto tale blocco. Su tale doglianza il Collegio ritiene legittima l interruzione del servizio SMS da parte dell intermediario in quanto il messaggio di avviso appare funzionale ad aggiornare in maniera rapida e semplificata (ma che non sostituisce ovviamente le ordinarie comunicazioni periodiche) il saldo disponibile della carta e ciò presuppone che la stessa sia attiva. Il ricorrente chiede, infine, il risarcimento del danno quantificato in 2.000,00; tuttavia, l accoglimento di tale domanda presuppone che tali danni siano provati. La carenza di prova non consente quindi l accoglimento della domanda risarcitoria. P.Q.M. Il Collegio accoglie parzialmente il ricorso nei sensi di cui in motivazione. Dispone inoltre che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6