VARIANTE N.9 AL P.R.G.C. Art. 17, lett. a), c) e d), comma 1, Reg. 086/Pres del Regolamento di attuazione Parte I Urbanistica L.R.

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1 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI SETTORE TECNICO COMUNALE U.O. URBANISTICA EDILIZIA PRIVATA Corso Paolino d Aquileia n CIVIDALE DEL FRIULI (Ud) Tel. 0432/ fax 0432/ VARIANTE N.9 AL P.R.G.C. Art. 17, lett. a), c) e d), comma 1, Reg. 086/Pres del Regolamento di attuazione Parte I Urbanistica L.R. 5/2007 RAPPORTO PRELIMINARE DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A V.A.S. D 03 RESPONSABILE U.O. URBANISTICA/EDILIZIA PRIVATA E RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO geom. Paolo CUDRIG IL SOSTITUTO DEL RESPONSABILE U.O. URBANISTICA/EDILIZIA PRIVATA Arch. Daniele VESCA PROGETTISTI arch. Federica FRANZ COLLABORATORI TECNICI geom. Albano DORLI geom. Alberto NOVELLI COLLABORATORI geom. Carlo CANDOTTO segr. az. Cosetta DIONISIO Copia n. data: marzo 2012 agg.:

2 INDICE 1. PREMESSA Legislazione di riferimento pag CONTENUTI DELLA VARIANTE pag CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELL AMBITO pag. 5 a) Geologia e morfologia b) Clima c) Sistema naturalistico-fitogeografico d) Sistema agro-ecologico e) Gli aspetti idrogeologici f) Sismicità dell ambito g) Assetto viabilistico ed infrastrutture h) Caratteristiche degli insediamenti i) Beni e vincoli territoriali l) Criticità ambientale 2.2 CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI DERIVATI DALLA VARIANTE a) Valutazione degli impatti previsti e delle alternative pag QUADRO DI IMPATTI POTENZIALI ATTESI DALLA VARIANTE pag VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA DELLA VARIANTE 11 a) Verifica in base ai criteri di cui all Allegato I, Parte Seconda del D.Lgs. pag. 152/ CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE pag. 12 2

3 1. PREMESSA Il presente rapporto viene redatto ai fini della Verifica di Assoggettabilità a V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) della proposta di Variante N.9 al P.R.G.C. del Comune di Cividale del Friuli; ai sensi della normaitva in vigore la relazione ha lo scopo di descrivere la variazione urbanistica prevista dalla variante e di fornire i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull'ambiente, con riferimento ai criteri dell'allegato I della Parte II del D. Lgs. 152/2006. Legislazione di riferimento Tale valutazione preventiva viene eseguita in base al recepimento della Direttiva comunitaria 2001/42/CE del 27 giugno 2001 in materia di V.A.S., richiamata nell ordinamento regionale con la L.R. di recepimento n. 11 del 6 maggio 2005, recepita a livello nazionale, dal Testo Unico Ambiente, D.Lgs. 152/2006 che agli artt.6 e 12 indica la tipologia dei piano e programmi da sottoporre a V.A.S. e norma la verifica preliminare di assoggettabilità a V.A.S. L art. 6 del suddetto decreto stabilisce quali piani e programmi siano, ex lege, soggetti alla procedura V.A.S. e delega l autorità competente, la Giunta comunale ai sensi della L.R. 16/2008 alla valutazione in merito all assoggettabilità o meno alla procedura V.A.S. dei piani e programmi nei casi in cui: determinano l uso di piccole aree a livello locale comportano modifiche minori a piani e programmi esistenti; In tali casi è prevista dalla normativa una fase di verifica preventiva per stabilire la necessità di dare seguito alla procedura V.A.S. che viene esplicata prima dell approvazione del piano o programma e si conclude con un giudizio di compatibilità ambientale emesso dall autorità competente per la valutazione. 2. CONTENUTI DELLA VARIANTE Inquadramento territoriale in evidenza area incrocio SS N via S. Floreano in località Sanguarzo La Variante prevede il seguente intervento che interessa il territorio comunale: il miglioramento dell'incrocio a raso tra la SS N. 54 e via S. Floreano nella località Sanguarzo, mediante la realizzazione di due raccordi in corrispondenza di emtrambi i sensi di marcia; tale modifica alla planimetria dell'incrocio comporta la smussatura di un angolo di recinzione relativo ad una proprietà privata, confinante con la viabilità in argomento, e, in modo simmetrico, un'area in parte pubblica, in cui è presente una fontana ed in parte privata. 3

4 Uscita via S. Floreano sulla SS.N. 54 Accesso a via S. Floreano dalla SS. N. 54 La variante urbanistica comporta l'esclusione del tratto di viabilità interessato - via S. Floreano e SS N dalla zonizzazione A2/7 del PAC decaduto con la inclusione dello stesso entro la zonizzazione relativa alla viabilità di PRGC e la modifica da zona B3 ad area destinata alla viabilità comunale. Zonizzazione PRGC vigente Zonizzazione Variante Rispetto al P.R.G.C. vigente le modifiche di zona che consistono rispettivamente nella riduzione della zona omogenea A2/7 e della zona omogenea B3 a favore della zona destinata alla viabilità, risultano coerenti secondo quanto disposto dalla relazione sulla flessibilità del piano. Tali contenuti, configurandosi come modifiche minori e variazioni d uso di piccole aree a livello locale (art. 6, comma 3, D.Lgs. 152/2006), da attuarsi mediante variante non sostanziale al P.R.G.C. (art. 17, comma 1, lett. a) c) e d) del Reg. di Attuazione della I Parte, Urbanistica, L.R. 05/2007) sono soggetti alla valutazione dell autorità competente - Giunta comunale in merito all assoggettabilità o meno alla procedura di V.A.S., sulla base di quanto elaborato nel presente Rapporto preliminare di verifica di assoggettabilità ai sensi dell art.12 del medesimo decreto. La variante, rientrando nei disposti dell art. 17, comma 1, del Regolamento attuativo, Parte I Urbanistica della L.R. 05/2007 in quanto non sostanziale, può essere adottata dal Comune, ai sensi dell'art.63, comma 5 della medesima normativa. 4

5 Procedura operativa Il presente rapporto ambientale è stato elaborato secondo l allegato II della direttiva 2001/42/CE (criteri per la determinazione dei possibili effetti significativi di cui all'articolo 3, paragrafo 5) - integrato da quanto definito dall art. 12 del D.lgs. 152/2006 Allegato I, Seconda Parte, D.lgs. 152/2006 e s.m.i., che definiscono le direttive per la redazione del documento relativo alla verifica di assoggettabilità a V.A.S.. Nello specifico gli allegati menzionati individuano i criteri per la determinazione dei possibili effetti significativi dei piani e programmi sull ambiente sulla base dei quali verificare l assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica degli stessi. Tali criteri sono di seguito indicati: 1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse; in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque); 2. Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti; carattere cumulativo degli effetti; natura transfrontaliera degli effetti; rischi per la salute umana o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti); entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa: delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale; del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite; dell'utilizzo intensivo del suolo; effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale; 2.1 CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELL AMBITO Geologia e morfologia La Carta della zonizzazione geologico-tecnica comprende la zona entro l area appartenente alla Classe C, sottoclasse C1 - aree prive di particolari problematiche di carattere geologico ed idrologico ; essa comprende le aree che non presentano particolari problemi di carattere geologico e deriva dalla stratificazione di depositi ghiaioso sabbiosi con copertura superficiale di alterazione avente mediamente spessore inferiore al 1,00 m.. La compatibilità del territorio agli interventi urbanistici dovrà comunque essere sempre verificata con indagini geologiche di dettaglio in ottemperanza a quanto prevede la normativa vigente, scondo quanto previsto dallo Studio Geologico allegato al P.R.G.C. vigente. Il sedime delle opere riguarda la viabilità esistente e quindi un ambito già interessato da interventi analoghi ed anche di maggiore entità (scavi per reti infrastrutturali esistenti). 5

6 Il contesto circostante è pianeggiante e caratterizzato da un paesaggio urbanizzato connesso al passaggio dalla SS N. 54, di attraversamento della località Sanguarzo. AREA INTERESSATA DALLA VARIANTE Estratto Tav A - Carta della zonizzazione geologico-tecnica - Studio Geologico PRGC vigente AREA INTERESSATA DALLA VARIANTE Estratto Tav A - Carta geologica di interesse urbanistico- Studio Geologico PRGC vigente b) Clima Il territorio comunale si colloca nella zona climatica temperata, corrispondente al "clima continentale umido". Le condizioni atmosferiche particolarmente instabili provocano un accentuata variabilità stagionale con escursioni termiche marcate ed una piovosità molto differenziata da una zona all altra, sia in termini quantitativi, che nella distribuzione annuale, con massimi nelle stagioni primaverile ed autunnale. 6

7 Il carattere del regime pluviometrico è di tipo alpino e prealpino, con un massimo tra maggio e giugno, un minimo a febbraio e un massimo secondario ad ottobre ed un minimo secondario a fine estate. La distribuzione annua delle precipitazioni per la zona che è compresa tra le isoiete di 1500 mm. e 1900 mm. ed evidenziano una piovosità elevata. Dal punto di vista della ventosità della zona, sono presenti, con maggiore frequenza ed intensità, i venti freddi ed aridi da Nord (tramontana) e Nord-Est (greco) provenienti dall'europa centro orientale ed anche venti da Sud che arrivano dal mare quindi sono relativamente caldi e umidi. c) Sistema naturalistico-fitogeografico La zona ricade in un contesto antropizzato caratterizzato dall'edificato della località Sanguarzo sviluppatasi lungo la SS N. 54 ad est del capoluogo comunale di Cividale del Friuli. In un contesto più vasto, l'area è inserita in zona pianeggiante destinata alla viabilità primaria di collegamento tra i centri urbani in asse est-ovest fino oltre confine, dalla residenza e dalle coltivazioni agrarie; di conseguenza le specie autoctone, riferite al paesaggio dell'alta Pianura Friulana, sono state fortemente condizionate da tali azioni antropiche e sono solo marginalmente riconducibili all'antico assetto dei luoghi. Il sedime interessato dalla variante risulta totalmente trasformato dall'edificato e dal verde privato corrleato alle abitazioni o all'incolto delle aree marginali rispetto alla viabilità. SANGUARZO PTR - Documento preliminare 2006 Tav. 2 Estratto: Ambiti paesaggistici azioni di piano 7

8 SANGUARZO PTR - Documento preliminare 2006 Tav.1 Estratto: Sistema ambientale settore primario Azioni di piano: IS03002 Fiume Natisone SANGUARZO PTR - Documento preliminare 2006 Tav.1a Estratto: Aree soggette a vincoli di tutela Aree incolte residuali. Le aree residuali derivanti dalla realizzazione delle infrastrutture e marginali rispetto alle coltivazioni che risultano incolte presentano una vegetazione spontanea di tipo erbaceo arbustivo con presenza di piante arboree derivanti dalla naturale diffusione delle specie presenti nella zona. 8

9 SANGUARZO e) Gli aspetti idrogeologici PTR - Documento preliminare 2006 Tav. 3a Estratto: Carta degli habitat del FVG L ambito interessato, ubicato in zona pianeggiante, rientra nella piana alluvionale costruita dal fiume Natisone, caratterizzata da una bassa acclività con una predisposizione scarsissima all innesco di fenomeni di instabilità. Essa presenta una ramificazione di corsi d acqua rappresentati dai fossi di deflusso delle precipitazioni meteoriche lungo la viabilità esistente e dai canali irrigui delle coltivazioni Estratto Carta dell'acclività e dell'idrologia - Studio Geologico P.R.G.C. vigente 9

10 Estratto Tav I18 - Proposta di perimetrazione e classificazione delle aree in relazione alla pericolosità idraulica - Proposta di modifica Piano stralcio PAI bacino del fiume Isonzo - novembre 2010 f) Sismicità dell area La zona interessata ricade nell'area del territorio comunale classificata area a sismicità media soggetta a terremoti con accelerazioni 25 cm/s 2 definiti come distruttivi: (...) Gravi distruzioni a circa ¼ degli edifici, cadute di ciminiere, campanili, muri di cinta; costruzioni in legno vengono spostate o spazzate via; lievi fessure nei terreni bagnati o in pendio. I corsi d acqua portano sabbia e fango. g) Assetto viabilistico ed infrastrutture L'area è attraversata dalla SS N.54 in direzione ovest-est sulla quale si innesta la viabilità locale connessa al centro abitato di Sanguarzo, originariamente derivata dal sistema a centuriazione. La presenza della strada statale influenza fortemente gli spostamenti quotidiani dei residenti che si intersecano con i flussi della viabilità primaria di attraversamento secondo l'asse ovest-est, in direzione del capoluogo comunale e delle Valli del Natisone. h) Caratteristiche degli insediamenti La località di Sanguarzo si è sviluppata a partire dal riferimento storico del castello di Guspergo, pricipalmente lugno la direttirice data dall'asse viario costituito dall'attuale Ss N. 54. Il tessuto urbanistico dell'abitato è strutturato sull'originaria centuriazione romana, con un sistema secondario di assi ortogonali di penetrazione del territorio circostante. Presenta un sistema edificato fronte strada con corti interne esposte a sud e fabbricati di impianto sette-ottocentesco su cui si sono incorporati e sommati gli interventi più recenti com episodi isolatio nel contesto di interventi plurimi, nelle aree di espoansione. il nucleo storico fa riferimento alla piazza, anch'essa sviluppata a lato della strada primaria, in cui trova posto l'edificio ecclesiastico di riferimento. i) Beni e vincoli territoriali Entro la zona interessata dalla variante non sono presenti beni od aree di interesse paesaggistico soggetti a vincolo ambientale. Nel contesto più ampio del territorio comunale è presente a sud la zona A.R.I.A. N Fiume Natisone e a 4 Km circa più a sud-ovest, il S.I.C. Magredi di Firmano; entrambi gli ambiti di interesse ambientale non risultano interessati da ricadute derivanti dalla variante. l) Criticità ambientale. La criticità ambientale è strettamente connessa ad una situazione di fatto già esistente e dovuta alla presenza del traffico veicolare connesso ad un asse primario di viabilità., la Ss n. 54, e il cnetro abitato di Sanguarzo. La variante, considerate le minime modifiche di zona, non comporta alcun incremento di pressione ambientale nel contesto e, individuando delle aree destinate ad una viabilità più sicura, contribuisce 10

11 ad alleggerire il livello di pericolosità del traffico veicolare in corrispondenza dell'innesto tra le due strade considerate. 2.2 CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI DERIVATI DALLA VARIANTE La Variante di piano deriva dalla necessità di adeguare, sotto il profilo della sicurezza stradale un incrocio a raso esistente tra la SS N. 54 ed una strda di interesse locale del nucleo abitato di sanguarzo, via S. Floreano. La modifica si inserisce in un contesto di interventi atti a migliorare il sistema della mobilità a favore della frazione storica del comune di cividale del Friuli, posta ad est del capoluogo comunale, collegata a questa, appunto dalla strada statale che rappresenta la viabilità primaria di attraversamento dell'edificato ed anche di connessione tra le funzioni ed i servizi alla popolazione residente. La messa in sicurezza dell'incrocio, da accesso alle scuole, unitamente alla realizzazione del marciapiede sulla strada statale e di un parcheggio in un'area già destinata ad attrezzature pubbliche dal P.R.G.C. si inserisce nel quadro generale delle previsioni di piano, apportando una miglioria ad impatto minimo. Il consumo della risorsa suolo ricade in un ambito già utilizzato, la risorsa aria non subisce un incremeto della pressione esistente, il paesaggio costruito viene riorganizzato e la popolazione ne ottiene benefici in termini di sicurezza. Allo stato attuale degli interventi preventivati e progettati, le modifiche previste sono calibrate sull'esistente e non compromettono la possibilità futura di spostare la viabilità primaria all'esterno del centro abitato declassando l'attuale, così revisionata, a servizio locale dei residenti. 3. QUADRO DI IMPATTI POTENZIALI ATTESI DALLA VARIANTE Le tabelle seguenti individuano i possibili impatti rispetto agli obiettivi di sostenibilità. della variante N. 9 al P.R.G.C. OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA POSSIBILI IMPATTI DERIVATI DALLA VARIANTE N. 6 AL P.R.G.C. - biodiversità - popolazione - salute umana - flora e fauna - suolo X - paesaggio X - acqua, aria e altri fattori climatici X 4. VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA DELLA VARIANTE a) Verifica in base ai criteri di cui all Allegato I, Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 Si riporta in sintesi le argomentazioni che supportano la verifica di assoggettabilità della presente variante: 1. Criteri Allegato I Parte Seconda D. Lgs. 152/2006 Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: - in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse; - in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli Contenuti nel rapporto di verifica preliminare Il piano di variante: integra il P.R.G.C apporta modifiche minime al P.R.G.C. vigente ottimizzando l utilizzo del suolo già urbanizzato. Il piano di variante: fornisce uno strumento al P.R.G.C. vigente per la 11 Rif. Cap. 2 Cap. 2, 2.2

12 gerarchicamente ordinati; gestione della viabilità di progetto e costituisce un riferimento per la normativa specifica del centro frazionario storico le pertinenze del piano o del programma per l integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; - i problemi ambientali pertinenti al piano o programma; - la rilevanza del piano o del programma per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente ( ad. Es. piani e programmi connessi alla gesione dei rifiuti o alla protezione delle acque); Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenedo conto in particolare, dei seguenti elementi: - probabiltà, durata, frequenza e reversibilità degli impatti; - carattere cumulativo degli impatti; le modifiche minime della variante sono finalizzate all'ottimizzazione delle risorse esistenti mediante il miglioramento nell'utilizzo delle stesse (incremento della sicurezza stradale). Viene valutato l'impatto della variante rispetto alla differente destinazione del suolo: l'area complessiva è minima e ricade in ambito antropizzato storicamente Il piano di variante risponde al principio di economizzazione delle risorse e strutture già esistenti in merito a modifiche di piano puntuali le modifiche puntuali sono state considerate come completamento di aree residenziali già esistenti o modifica di zona compatibile alle zone contigue per similitudine di caratteri; - natura transfrontaliera degli impatti; non presenti - rischi per la salute umana o per l ambiente non presenti (ad es. in caso di incidenti); - entità ed estensione nello spazio degli le modifiche zonizzative hanno un impatto minimo impatti (area geografica e popolazione rispetto all'area geografica, la popolazione potenzialmente interessate); potenzialmente interessata fruisce di un miglioramento delle condizioni di sicurezza della valore e vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata a causa: delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale; del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell utilizzo intensivo del suolo; viabilità esistente sono state valutate le caratteristiche dell area dalle modifiche puntuali di variante Cap. 2 Cap. 2.1 Cap. 2 Cap. 2 Cap. 2 Cap impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale; risultano esclusi aree e paesaggi protetti dalla normativa nazionale ed internazionale. Cap.2. 2, 3 5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Sulla base delle analisi e considerazioni effettuate, finalizzate ad individuare la natura ed entità della Variante, gli obiettivi della stessa e gli effetti immediati e potenziali delle modifiche che apporta su base territoriale e locale, si ritiene che l area di influenza abbia ricadute in ambito locale che non apportano incremento di pressioni sulle compopnenti ambientali esistenti. Con riferimento ai contenuti della variante in oggetto e del presente rapporto i si conclude che: le modifiche introdotte dalla variante non rientrano tra le categorie di opere assoggettabili a procedura di V.I.A. definite dal D.Lgs 152/2006 e s.m.i. allegati II,III e IV; l entità delle pressioni e degli impatti attesi dall attuazione del Piano vengono giudicati da questo rapporto come sostenibili, ovvero non vengono previsti significativi impatti ambientali a breve e a lungo termine; 12

13 l area di influenza delle modifiche portate dalla Variante è limitata alla scala locale, ovvero gli impatti ambientali attesi graveranno sul territorio comunale di Cividale del Friuli; gli impatti ambientali derivati dall attuazione del piano non ricadono in aree vincolate quali SIC, ZPS, ARIA o biotipi naturali; la Variante è dotata degli elementi per la gestione delle modifiche e delle integrazioni al P.R.G.C. previste; la Variante si propone come ulteriore strumento di ottimizzazione delle risorse e delle infrastrutture esistenti nell ambito della gestione del territorio comunale; Alla luce di quanto premesso si ritiene che, nel suo complesso, la variante in essere al Piano Regolatore Generale Comunale di Cividale del Friuli, non debba essere assoggettata a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.). 13

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