PROSPETTO DI CONCILIAZIONE, CONTO ECONOMICO E CONTO DEL PATRIMONIO

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1 PROSPETTO DI CONCILIAZIONE, CONTO ECONOMICO E CONTO DEL PATRIMONIO Questo Ente redige il Conto Economico ed il Conto del Patrimonio così come previsti dai modelli approvati con DPR n.194/1996. L obbligo di approvare il rendiconto di gestione entro il 30 aprile (ben 2 mesi prima del precedente termine del 30 giugno), imposto dall art. 2 quater comma 6 del Decreto legge del 7 ottobre 2008 n. 154, comporta una notevole accelerazione delle attività per poter rispettare tempi così stretti dalla chiusura dell esercizio, considerato che tutte le operazioni di chiusura e di registrazione devono essere concentrate in meno di 3 mesi visto che lo schema di Rendiconto va depositato non meno di 20 giorni prima della sua approvazione. Si ricorda che dal 1999 viene tenuta una contabilità patrimoniale affiancata a quella finanziaria, che consente la registrazione di tutti i movimenti con valenza patrimoniale, attraverso un registro dei beni ammortizzabili ed un suo continuo aggiornamento. Inoltre dal 2000 l Ente ha un piano dei conti che, associando alle poste del bilancio finanziario fattori economici e patrimoniali ed attraverso opportune implementazioni delle procedure informatiche, consente una registrazione economica, seppure parziale, dei fenomeni finanziari, anche se rimane solo affiancata e derivata da quella finanziaria. Questo grosso sforzo operativo viene progressivamente portato avanti nonostante, tra gli operatori degli Enti Locali, permangano alcune perplessità su un sistema contabile che aggiunge, anziché sostituire, una nuova contabilità a quella finanziaria già esistente. Peraltro restano delle perplessità anche sulle informazioni che si possono ricavare da questo nuovo sistema contabile, specie se previsto per tutta l attività dell Ente, anziché, come sembrerebbe più opportuno, solo per alcuni servizi di carattere produttivo o, comunque, legati a proventi (es. servizi a domanda individuale che peraltro questa Provincia non ha). Del resto nonostante ripetuti annunci, la peculiarità dell azione degli Enti pubblici territoriali rende difficilmente abrogabile totalmente la contabilità finanziaria quale.garanzia del principio costituzionale della copertura finanziaria, ciò anche al fine di omogeneizzare e armonizzare i documenti contabili atti a soddisfare il fabbisogno informativo dei cittadini e delle amministrazioni vigilanti (vedi documento di appello per una nuova contabilità degli Enti Locali dell ANCREL Associazione nazionale certificatori e revisori degli Enti Locali 2007). Del resto di queste perplessità e problematiche se ne è reso conto anche il legislatore che anziché accelerare il definitivo passaggio dalla contabilità finanziaria a quella economica, rende meno vincolante quest ultima escludendo dal 2006 gli Enti più piccoli (Comuni con meno di 3 mila abitanti) dall obbligo di redazione del Conto Economico.

2 Nella redazione del Prospetto di conciliazione si è tenuto conto delle "Raccomandazioni per la redazione del Prospetto di Conciliazione nel Rendiconto Generale degli Enti locali" reso noto dal Ministero dell'interno - Osservatorio per la finanza e la contabilità negli Enti Locali, nonché delle ulteriori note per una nuova modulistica del prospetto di conciliazione e del Principio contabile n. 3 per gli Enti Locali Il Rendiconto degli Enti Locali, pubblicati sempre dal predetto Osservatorio, anche se non sono mai stati adottati ufficialmente con provvedimento normativo i modelli proposti dall Osservatorio stesso. Si sono così elaborate ed accertate, anche con scritture extracontabili, alcune rilevazioni che hanno rilevanza finanziaria, ma non economica o patrimoniale nell esercizio (impegni di spesa per accertamento entrate vincolate oppure impegni derivati da gare bandite ma non concluse nell esercizio diventano, a livello economico, costi anno futuro e relativi risconti passivi se associati ad entrate vincolate per legge) o, al contrario, influenzano la consistenza patrimoniale, senza tuttavia comportare una rilevazione finanziaria dell esercizio. In particolare si è tenuto in considerazione la rettifica finale in diminuzione degli impegni per rilevare i "COSTI ANNO FUTURO C.A.F.", costituiti sia dalle somme da ritenere impegnate per "vincolo di destinazione" della corrispondente entrata accertata, sia dalle somme mantenute negli impegni per procedimenti in corso relativi a gare bandite e sia dagli impegni riferiti totalmente agli esercizi successivi senza manifestazione numeraria nel La ricostruzione dei COSTI DEGLI ESERCIZI FUTURI è un lavoro lungo, complesso, meticoloso e che richiede un alta professionalità e per questo è curato solo da pochissimi Enti Locali, tra cui il nostro. Tuttavia ciò consente di avere un risultato economico più veritiero.

3 IL CONTO ECONOMICO ED IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE Il Conto Economico è stato redatto attraverso la predisposizione del prospetto di conciliazione come previsto dalla normativa. Comunque la tenuta della contabilità patrimoniale e la registrazione, attenta e puntuale, di alcune poste rettificative dei valori della contabilità finanziaria (es. ratei, risconti, contabilità IVA, costi anno futuro, ricavi pluriennali.), hanno consentito di redigere il Conto Economico con precisione. La redazione del Conto del Patrimonio è stata facilitata dalla tenuta della contabilità patrimoniale che ha consentito di aggiornare in tempo reale i valori iniziali del 2011, pari alle consistenze finali del Nel 2011 si è proceduto al rifacimento decennale dell inventario dei beni mobili le cui risultanze al sono state approvate con determinazione dirigenziale n.89 del e coincidono con i valori finali delle immobilizzazioni materiali, relativi ai beni mobili, del Conto del patrimonio. E ovvio che questa revisione straordinaria ha comportato modifiche sostanziali sia della consistenza numerica dei beni censiti, sia del valore attribuito agli stessi, con conseguenti rettifiche da altre cause nel Conto del Patrimonio. Le registrazioni patrimoniali, attentamente valutate e ricontrollate con la redazione del Rendiconto, hanno consentito, tra l altro: - di precisare il valore delle immobilizzazioni in corso e dei beni immobili, attraverso una verifica degli investimenti iniziati e non ultimati. Solo dopo aver accertato il collaudo delle opere si deve provvedere a trasformare l investimento ancora in corso ed improduttivo in un immobilizzazione produttiva, con inizio dell ammortamento che inciderà sul Conto economico; - di riclassificare tutti gli incrementi delle immobilizzazioni, derivanti da pagamenti per spese di investimento, in base alla loro natura patrimoniale (beni mobili, beni immobili, conferimenti in c/capitale ); - di considerare tra gli incrementi dei beni mobili anche acquisti degli stessi inseriti tra le spese correnti; - di distinguere i conferimenti da trasferimenti in conto capitale introitati dall'ente in due diverse tipologie, a seconda della loro destinazione: i conferimenti senza vincoli al reinvestimento, "ritrasferiti" ad altri soggetti pubblici e privati, da una parte, e, dall altra, i conferimenti destinati ad investimenti nel patrimonio dell'ente (c.d. ricavi pluriennali), da ripartire sugli esercizi in cui viene ammortizzato il bene (demaniale o patrimoniale) da essi finanziato e da imputare a ciascun esercizio in proporzione alla quota di ammortamento; - di rilevare tra le immobilizzazioni immateriali soggette ad ammortamento quei costi che non esauriscono la loro utilità nell'esercizio in cui sono sostenuti (es. licenze d'uso del software, progetti di informatizzazione, costi per pianificazioni urbanistiche, piani commerciali e ambientali); - di valorizzare anche gli incrementi o le riduzioni patrimoniali a titolo gratuito quali quelli derivanti da investimenti dell Istituzione di Villa Monastero che, in base alla normativa regolamentare non può avere un proprio patrimonio, o derivanti da beni trasferiti gratuitamente dalla Regione per il Centro di Formazione Professionale (CFP) di Casargo alla Provincia e concessi successivamente in comodato d'uso gratuito alla nuova Azienda speciale (APAF) che gestisce il CFP.

4 Il risultato economico complessivo dell esercizio è il seguente: CONTO ECONOMICO ESERCIZIO 2011 PARZIALI TOTALI Risultato della gestione ,12 Saldo proventi ed oneri da aziende speciali e partecipate ,00 RISULTATO GESTIONE OPERATIVA ,12 Saldo proventi ed oneri finanziari ,35 Saldo proventi ed oneri straordinari ,19 RISULTATO GESTIONE EXTRA- OPERATIVA ,54 RISULTATO ECONOMICO DI ESERCIZIO ,42 Il risultato della gestione operativa è il vero parametro cui far riferimento per una valutazione della gestione. Come si può notare il risultato della gestione operativa ( ,12) è fortemente positivo e superiore a quello del 2010 ( ,90). L aumento è dovuto sostanzialmente a queste cause: - aumento del gettito tributario solo parzialmente compensato da minori entrate extratributarie non vincolate; - forte contenimento della spesa corrente ripetitiva, finalizzato al contenimento dei costi di gestione (es. personale) ed in parte imposto dall applicazione delle sanzioni per il mancato rispetto dell obiettivo del patto di stabilità 2010; - aumento delle spese correnti una tantum (solo la sanzione di restituzione di fondi al Ministero vale 1,4 milioni di euro) stralciati dai costi di gestione e inseriti ovviamente negli oneri straordinari. Anche il risultato economico depurato della parte finanziaria (saldo proventi ed oneri finanziari) rimane positivo ( ,77) superiore ai ,03 del 2010 e questo rimane, al netto della gestione straordinaria, un indicatore positivo che garantisce l equilibrio economico e ciò rimane un obiettivo essenziale ai fini della funzionalità dell Ente. Il permanere del risultato positivo è particolarmente significativo se si pensa all altissimo volume di costi relativi agli ammortamenti (7,5 milioni di euro) che rappresentano una partita non inserita nelle voci del bilancio finanziario che incide in maniera fortemente negativa sul risultato del Conto economico.

5 Il risultato della gestione straordinaria ( ,19) è invece fortemente negativo (peggiorato rispetto al 2010 quando era di ,14) in particolare per quattro tipologie di oneri straordinari: - i trasferimenti in conto capitale a Enti pubblici, finanziati con entrate proprie dell Ente in particolare avanzo di amministrazione ed eccedenze di entrate correnti (in sostanza l utile della Provincia viene destinato all aiuto dei Comuni e altri enti pubblici della Provincia), che contribuiscono ad opere che accrescono il patrimonio di questi Enti per circa 2 milioni di euro. Questi oneri straordinari sono tipici per le Province che realizzano in via sussidiaria una gran parte delle loro funzioni istituzionali attraverso contributi in conto capitale soprattutto a Comuni, Comunità Montane e Consorzi; - l alto volume di spese una tantum di competenza del bilancio 2011, per complessivi 2 milioni di euro (di cui quasi 1,4 milioni per la sanzione derivante dal mancato rispetto del patto di stabilità 2010); - le operazioni straordinarie legate al rifacimento decennale dell inventario dei beni mobili hanno portato ad una riduzione del valore dei beni esistenti per circa 353 mila euro; - il fortissimo aumento dei costi anno futuro (CAF) 2010 e precedenti che sono divenuti costi economici straordinari (per 8,5 milioni di euro) nel 2011, collegato soprattutto a prestazioni di servizio e trasferimenti di carattere non ricorrente per la gestione del servizio idrico integrato effettuata dall ATO, in seguito all inizio dell attività della nuova società di gestione Idrolario SRL. Con questa società sono stati stipulati accordi di programma e convenzioni che hanno previsto nel 2011 l impegno effettivo in una sola soluzione di diversi milioni di euro di spese, fondi accantonati negli esercizi precedenti per l avvio della gestione della società. Peraltro nel 2011 si è dovuto procedere in via straordinaria a impegnare (e per questo sono rilevati negli oneri straordinari) e quindi a trasformare in costi effettivi di gestione, la maggior parte delle somme precedentemente considerate CAF (la parte rimanente diventerà costo negli esercizi successivi), anche in previsione dell avvio dal 2012 della nuova Azienda Speciale Ufficio d Ambito di Lecco. E interessante, a questo proposito, ricordare uno studio dell U.P.E.L. (Unione Provinciale Enti Locali) di Milano in cui si mettono in evidenza i vari possibili risultati del Conto Economico di un Ente Locale: Risultato gestione 1^ ipotesi 2^ ipotesi 3^ ipotesi 4^ ipotesi 5^ ipotesi 6^ ipotesi Operativa Extra operativa Finale Nello studio si fa presente che la situazione evidenziata nella 6^ ipotesi indicherebbe una grave situazione finanziaria, indice di tendenza al dissesto. La 4^ e 5^ ipotesi dovrebbero essere poco probabili ma comunque sono indice di una difficile situazione finanziaria. La 3^ ipotesi è quella più frequente tra gli Enti locali ed evidenzia comunque delle buone capacità di autofinanziamento, mentre la 1^ e la 2^ ipotesi indicano situazioni di grande opportunità, con grande possibilità di autofinanziamento.

6 Il risultato di gestione 2011, come nel 2010, della Provincia rientra nella 3^ ipotesi, la più frequente di risultato di gestione per un Ente Locale, in cui si presenta un risultato positivo della gestione operativa ed uno negativo della gestione extra operativa, con un risultato economico complessivo negativo, che tuttavia rileva una causa straordinaria (contributi in conto capitale) che non si dovrebbe ripresentare, almeno per questo forte volume di spesa, negli esercizi successivi. IL CONTO DEL PATRIMONIO Il Conto del Patrimonio 2011 evidenzia un netto patrimoniale finale di ,48 inferiore di ,42 rispetto a quello del 2010, con una variazione corrispondente al risultato economico di esercizio. Le poste più rilevanti sono: - gli ammortamenti economici, portati in diminuzione delle immobilizzazioni, e calcolati ai sensi dell art.229 comma 7 del D. Lgs. n.267/2000, che sono pari a ,55 e sono inferiori di ,16 all importo degli ammortamenti 2010, anche in seguito alla riduzione dei valori dei beni mobili conseguente al rifacimento straordinario decennale dell inventario. Essi sono stati inseriti come costi della gestione nel Conto Economico. Occorre ricordare ancora una volta che questo tipo di ammortamenti è differente dagli ammortamenti finanziari, previsti dagli artt.167 e 187 del D.Lgs.n.267/2000 e dall'art.117 del D. Lgs. n. 77/1995 e successive modificazioni, il cui inserimento nel bilancio di previsione è facoltativo e non viene più effettuato da anni da questo come dalla stragrande maggioranza degli Enti Locali; - i beni immobili (beni demaniali, terreni, fabbricati) il cui valore è stato ottenuto partendo dalla consistenza iniziale, che risulta uguale alla consistenza finale iscritta nel Conto del Patrimonio dell'esercizio 2010, e considerando le variazioni da Conto del Bilancio, costituite dai pagamenti (in aumento) e dagli accertamenti sulle alienazioni (in diminuzione) e le variazioni per altre cause, rappresentate soprattutto dagli ammortamenti economici (in diminuzione). Come già accennato si sono considerati anche gli incrementi patrimoniali per importi derivanti da lavori svolti, contabilizzati e fatturati nel 2011, anche se pagati solo nell anno successivo; - i beni mobili per la cui valorizzazione ci si basa su un sistema informatizzato di tenuta dell inventario, che consente di registrare con precisione incrementi, dismissioni, cancellazioni e donazioni, e la cui consistenza finale corrisponde alla consistenza al 31/12 dell inventario; - le immobilizzazioni in corso per le quali le variazioni da conto finanziario sono dovute ai pagamenti per lavori ancora non ultimati (in aumento);

7 - le immobilizzazioni finanziarie per le quali la valutazione del valore delle partecipazioni al 31/12/2011 è avvenuta secondo le indicazioni consolidate del Collegio dei Revisori, in base al metodo del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio approvato formalmente ovvero dai dati comunicati ufficialmente dalla partecipata tenendo conto in particolare della situazione più aggiornata. Il fatto di aver dovuto anticipare i tempi di approvazione dello schema di Rendiconto 2011 in un periodo comunque precedente a quello di formale approvazione da parte delle assemblee della maggior parte delle società partecipate del bilancio al , ha imposto in alcuni casi l utilizzo degli ultimi dati ufficiali e cioè di quelli al Le uniche eccezioni con dati aggiornati al 2011 riguardano: Lecco lavoro srl in liquidazione, l Azienda Speciale APAF i cui dati definitivi sono relativi al 31/08/2011 (possibilità prevista dallo Statuto della società stessa), in base al bilancio già formalmente approvato anche dal Consiglio Provinciale, la Fondazione Monastero S. Maria del Lavello e il Consorzio forestale lecchese. Si sono accertate diverse differenze rispetto ai valori riportati nel Conto del patrimonio 2010, variazioni in parte negative (Lecco lavoro srl in liquidazione, Lariofiere, CLAC ormai in liquidazione, l azienda consortile Rete Salute, anche in seguito ad una rideterminazione delle partecipazioni) e in parte positive (APAF, il Polo Logistico Integrato del Bione Lecco, il Casinò di Campione, la SPT srl, la Milano Tangenziali SPA, la Banca Popolare Etica, Fondazione del Lavello, il Consorzio forestale lecchese). L approvazione del bilancio al di alcune società nel periodo intercorrente tra l approvazione dello schema di Rendiconto di gestione 2011 da parte della Giunta Provinciale e l approvazione definitiva del Rendiconto da parte del Consiglio provinciale non potrà tecnicamente comportare una modifica dei valori del Conto del Patrimonio ed Economico, ma sarà oggetto di una nota integrativa che verrà comunicata al Consiglio Provinciale. Si sono comunque chieste notizie anche in merito alla previsione di risultato al anche alle società / Enti che avevano fornito soli i dati al e nessuna ha indicato che si prevedono perdite rilevanti. Qualora entro la data di approvazione del rendiconto in Consiglio pervenissero ulteriori notizie ufficiali sui valori del patrimonio netto al delle singole società, si provvederà ad informare il Consiglio, pur non potendo modificare i prospetti del Rendiconto. Si allega una tabella riepilogativa delle immobilizzazioni finanziarie. L Ente, con deliberazione consiliare n.87 del 20/12/2010 ha effettuato, nel termine di legge del , la ricognizione sui presupposti per il mantenimento delle partecipazioni azionarie ai sensi dell art.. 3 comma 26 e 27 della legge 244/2007 (Legge Finanziaria 2008) stabilendo il mantenimento delle società ad esclusione della partecipazione nella SPT srl per la quale si è prevista la cessione della quota. Tuttavia in merito al mantenimento della partecipazione nel Polo Logistico del Bione ci si riserva di rivedere la decisione entro il (in origine il termine era poi prorogato con deliberazione del C.P. n.104 del ) subordinatamente alla presentazione di un Piano industriale e finanziario attuabili, al completamento della permuta/cessione delle aree per la realizzazione dell interscambio gomma gomma e al reperimento dei finanziamenti necessari. I valori finali delle partecipazioni riportati nel Conto del Patrimonio 2011 risultano i seguenti:

8 SOCIETA O AZIENDA PARTECIPATA VALORE PARTECIPAZIONE Lecco Lavoro s.p.a. in liquidazione ,00 A.P.A.F. - Agenzia Provinciale per le attività formative - Centro Formazione Professionale Alberghiero Casargo ,00 Polo Logistico Integrato del Bione Lecco Maggianico s.p.a ,17 Nuova Casinò Municipale di Campione d Italia s.p.a ,00 Lario Fiere centro Espositivo ,63 Società Pubblica Trasporti s.p.a ,34 Centro Legno Arredo Cantù s.r.l. in liquidazione 424,19 Milano Mare Milano Tangenziali S.p.A ,54 Fondazione Minoprio ,20 Banca Popolare Etica s.c.a.r.l ,29 Fondazione Monastero S. Maria Lavello ,32 Azienda speciale consortile Retesalute di Merate ,11 Consorzio forestale ,00 TOTALE ,79 - i conferimenti da trasferimenti in c/capitale sono stati, con le variazioni da conto finanziario, aumentati degli accertamenti del titolo 4 dell Entrata al netto de lle alienazioni e sono stati diminuiti dei pagamenti per trasferimenti in c/capitale ad altri Enti effettuati utilizzando quel tipo di entrata, considerato che si tratta di ritrasferimenti dei predetti contributi ricevuti. I pagamenti per trasferimenti in c/capitale finanziati con fondi propri dell'ente, invece, sono stati considerati, come già illustrato in precedenza, come oneri straordinari nel Conto Economico; - i debiti di finanziamento (residuo capitale dei mutui), aumentati dei nuovi mutui concessi a questo Ente nel corso dell'anno e diminuiti delle quote capitali restituite nell anno, nonché dei mutui con ammortamenti a totale carico dello Stato che confluiscono nei conferimenti (nel 2011 non risultano mutui di questo tipo). Nel 2011 il divieto di assunzione di mutui, imposto all Ente come una delle sanzioni per il mancato rispetto dell obiettivo del patto di stabilità 2010, ha consentito di ridurre la consistenza finale.

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