AGESCI Gruppo Abano 1 PROGETTO EDUCATIVO ESSERE TESTIMONI AUTENTICI

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1 AGESCI Gruppo Abano 1 PROGETTO EDUCATIVO ESSERE TESTIMONI AUTENTICI

2 confrontarci su alcune tematiche individuate come prioritarie, ma rimaste prive di una concreta e verificabile linea d azione; 2. considerata la distanza che la comunità ha avvertito rispetto a questa bozza, in parte legata anche ad un parziale rinnovo generazionale della comunità stessa, abbiamo preferito fare un passo indietro e ripartire dall analisi d ambiente, per aggiornare il nostro sguardo sulle branche, sul gruppo e sul territorio; 3. il nuovo processo d analisi ha in parte confermato alcuni dei temi di interesse già individuati, ma ha soprattutto messo in evidenza quali, tra le molte tematiche considerate importanti, sono anche avvertite come urgenti e prioritarie. La ricorrenza di alcuni elementi nelle analisi, sviluppate personalmente e condivise in gruppo, ha permesso di ricostruire uno schema organico: il sentimento predominante è stato sintetizzato nella frase Essere testimoni autentici, individuando quindi nell autenticità e nella coerenza (con noi stessi, con le nostre scelte, con i nostri impegni e con i nostri desideri) il nucleo delle nostre intenzioni educative. Intenzioni che hanno mostrato di aver bisogno di esprimersi in due macro-contesti: nella fede e nel mondo. Quest ultimo ambito, infine, è stato ulteriormente specificato attraverso la tripartizione Gruppo-Comunità Parrochiale-Società Civile. Lo schema così definito ha quindi raccolto i diversi obbiettivi e, nella concretezza del loro contesto d azione, ha permesso tanto l individuazione degli strumenti educativi e metodologici utili da mettere in campo, quanto il riconoscimento dei tempi e dei modi per la loro verifica. 4. Data al progetto la sua forma definitiva, questo dovrà essere accolto e sottoscritto da tutta la comunità. Dovrà inoltre essere stampato in formato A5, in modo che ogni capo possa averlo sempre a portata di mano all interno del proprio quaderno di caccia.

3 PARTE GENERALE SITUAZIONE DEL GRUPPO Il gruppo Scout Agesci Abano 1 è ubicato nel complesso Parrocchiale della chiesa di Lorenzo in Via San Pio X nr 5 di Abano Terme (PD). Il gruppo è così articolato (come da ultimo censimento anno 2016): Branca L/C Branco Fiore Rosso composto da 32 bambini di cui 18 bambine; La Branca E/G Reparto Sirio/Calipso composto da 32 ragazzi di cui 13 ragazze; La Branca R/S, che comprende il Clan Colibrio composto da 20 ragazzi di cui 7 ragazze ed un Noviziato composto da 5 ragazzi e 4 ragazze; La Comunità Capi composta da 19 Persone di cui 4 Donne ed un AE. ELABORAZIONE DEL PROGETTO Il Progetto Educativo, elaborato dalla Comunità Capi, racchiude gli obbiettivi che la Co.Ca ha deciso di porsi per i prossimi tre anni scout, ispirandosi ai principi dello scoutismo e al Patto Associativo. È lo strumento che concretamente orienta il servizio educativo che unisce la nostra comunità, definendo le priorità nell azione della Comunità Capi, gli strumenti più indicati per il loro raggiungimento e le condizioni di verifica per valutarne la realizzazione. Favorisce l unitarietà e la continuità della proposta dell Asoociazione nella realtà locale. È il riferimento principale dei programmi annuali delle singole Unità, che ne declinano i contenuti con gli strumenti specifici di ciascuna Branca. Il percorso che ha permesso l elaborazione di questo progetto ha attraversato diverse fasi: 1. siamo partiti dalla rilettura e dal tentativo di attualizzazione di una bozza di progetto già elaborata dalla comunità, contestualmente alla verifica del precedente progetto. Siamo quindi tornati a

4 nella fede OBIETTIVO STRUMENTO VERIFICA I. Crescita e consapevolezza dei capi (tecniche, esperienze...) per abbracciare e avvicinarsi/re alla fede II. Mettere al centro del nostro percorso scoutistico la catechesi, anche in Co.Ca. 1. Costruire un percorso su personaggi che hanno avuto difficoltà ad abbracciare la fede (testimonianze, capitoli, caccia di atmosfera...) 2. Cantare è pregare 2 volte 3. Incontrare testimoni di fede 4. parlare tra di noi del nostro cammino di fede 1. Proporre a CoCa esperienze di catechesi da girare e adattare poi ai ragazzi delle singole branche ( ex: che cos'è la preghiera?) 1.Partecipazione attiva dei ragazzi alla catechesi proposta dai capi 2.a Abbiamo un repertorio di canti condiviso in Co.Ca.? 2.b siamo in grado di animare una liturgia con canti? 2.c Facciamo un canto ad ogni riunione di Co.Ca. 2.d Abbiamo un canzoniere di Co.Ca. 1.a Cambiamento graduale nel modo di fare Catechesi in Comunità Capi ( no solito Padre Nostro costretto e poco sentito a fine riunione), con più consapevolezza nella preghiera 1.b Le canzoni dei pasti sono state sostituite con qualcosa di 4... nella fede

5 III. La chiesa viene vista come una cosa troppo grande per noi: rendere consapevoli i ragazzi che la Chiesa non è una realtà estranea 5... nella fede 2. Istituire e calendarizzare novembre il mese del creato con una linea comune tra le branche 3. Creare nella "sede" luoghi e momenti adatti, che ci sia in sede qualcosa che attiri lo sguardo dei ragazzi, magari un simbolo importante di una attività di catechesi. Che questo "incontro" possa suscitare un pensiero personale in ciascuno, e familiare, perché sempre visibile. (lanterna di terracotta, angolo di preghiera) 1. Confronto costante con Gesùpersonaggio storico come occasione per interrogarsi su sé stessi (rivedere noi stessi in lui/ la sua esperienza come esempio) più sentito e personale? 2. Abbiamo istituito e lavorato su questa opportunità? 3. In sede è ben individuabile un angolo dedicato? 1.a Partecipazione attiva dei ragazzi alla catechesi 1.b Noi e I ragazzi ci sentiamo MATTONI della Chiesa?

6 nel Mondo: il Gruppo OBIETTIVO STRUMENTO VERIFICA I. Conoscenza reciproca tra i ragazzi delle singole branche e utilizzo di questa interazione come strumento di Coeducazione II. Unitarietà della proposta 1. I ragazzi più grandi insegnano ai più piccoli (ex: esploratore può diventare maestro di specialità di un lupetto, ma anche RS di EG o LC) 1. 2.a Mescolanza e unità di gruppo 2. organizzare uscite di gruppo con attenzione all'organizzazione 2.b esistono pattuglini organizzativi formati facilmente dai capi, che a turno si rendono disponibili 3. organizzare un campo di gruppo, preceduto da attività di gruppo di più giorni 1. Preparare attività di gruppo con precedente elaborazione di un comune messaggio/obbiettivo nelle attività di branca (ed es. thinking day) 2. Costruire e dichiarare una linea comune di atteggiamenti e comportamenti (ovvi o meno) per tutte le branche e da rispettare all'unanimità Dopo una settimana circa:come sono andate le attività? Il messaggio è arrivato? I ragazzi erano preparati all'evento?sapevano perché erano li? 6... nel mondo: il Gruppo

7 III. Maggior competenza metodologica e capi competenti in ogni occasione, CG visti come sconosciuti 7... nel mondo: il Gruppo (salutare ad inizio attività) 3. Le attività svolte e i temi affrontati dalle unità sono il pane quotidiano di tutta la Co.Ca. 1. Ricercare aggiornamenti continui di metodo 2. Confronto tra i capi più giovani e i capi più esperti 3. Utilizzare la partecipazione di CG e degli altri capi alle attività delle altre branche per accrescere la conoscenza (per i capi) a tutto tondo del gruppo e favorire la collaborazione capi-ragazzi secondo le affinità ed esigenze di ognuno 4. La ZONA, questa sconosciuta Abbiamo parlato dei ragazzi durante la riunione di Co.Ca.? 1. c'e' una buona partecipazione alla zona e alle altre occasioni formative 2. I capi in difficoltà si rivolgono ai capi più esperti o a quelli che hanno espresso la loro disponibilità ad aiutare prima di far da se. 2.b si trova il modo di far capire agli altri capi che le cose si possono fare anche diversamente 3. Ogni capo ora è in grado di avere un'idea di come è gestita un'altra branca (formazione), di cosa ha bisogno (disponibilità ad aiutare e offrire le proprie competenze, mettersi in gioco, servizio) e di cosa potrebbe o dovrebbe fare (correzione fraterna), incrementando così la collaborazione in Co.Ca. 2.a I capi partecipano attivamente agli incontri e alle proposte fatte dalla zona

8 IV. Lasciare il mondo (e la sede) migliore di come l'abbiamo trovato V. La guida e lo scout sono amici di tutti e fratelli di ogni altra guida o scout VI. Rafforzare il nostro ruolo di testimoni 8... nel mondo: il Gruppo 1. creazione vademecum dei comportamenti in sede 2. tabella delle pulizie con turnazione di branca 3. Corretto uso e rispetto del materiale comune e delle diverse branche 4. ogni unità organizza un'attività forte per sollecitare il comportamento corretto dei ragazzi e sensibilizzare sulle immondizie 1. agevolare strutturalmente la correzione fraterna in Co.Ca. e tra i ragazzi 1. comportamenti educati ed educanti 2.b la zona viene vista come fonte di confronto per gli obiettivi del nostro PE 1. Quotidiana 3.a Non sparisce più nulla 3.b viene istituito in modo chiaro l'area ecologica in sede, una per piano 1.a In Co.Ca. si respira un buon clima, sereno e partecipato, senza astio e divisioni 1.b Consiglio della Rupe, Consiglio della Legge e Punto della Strada sono piu' profondi 1.a Sono un capo solo quando ho un fazzolettone al collo? 1.b E i ragazzi, in particolare quelli che vivono il momento della reponsabilità?

9 ... nel Mondo: la comunità parrocchiale OBIETTIVO STRUMENTO VERIFICA Integrarsi maggiormente nella vita della comunità parrocchiale cui partecipiamo Intrecciare l'attività del gruppo alla vita della comunità, rianimare il patronato 1. messa di gruppo mensile, con partecipazione numerosa (estesa a RS e non solo le due branche che fanno attività al sabato) 2. rispondere tutti alle richieste di servizio della comunità, non solo l'rs 1. spazio di presentazione delle attività in patronato - diapositive durante la festa di comunità? 1. semestrale, con successiva pianificazione del nuovo periodo. Non aspettiamo un anno per domandarci se siamo andati a messa. 2. Da settembre si può già iniziare? Progettazione e verifica al passo con le attività 2. bacheca 2. mensile, aggiornamento frequente 3. riunioni per genitori aperte 4. eventi in patronato/giornate di giochi 5. Sito di Gruppo 4. annuale 5.a i calendari di unità sono sempre aggiornati 5.b i capi conoscono le potenzialità del sito (aree pubbliche e private) e lo sfruttano 9... nel mondo: la comunità parrocchiale

10 nel Mondo: la società civile OBIETTIVO STRUMENTO VERIFICA Concretizzare in eventi pubblici il nostro impegno politico La guida e lo scout amano e rispettano la natura Lasciano il mondo migliore di come lo hanno trovato 1. farsi promotori di incontri con interventi autorevoli su temi educativi 2. selezione critica degli autofinanziamenti Enciclica Laudato sii di Papa Francesco: il rispetto del creato attraverso gli occhi di un cristiano 1. A fine attività facciamo rastrellamento per pulire bene 2. Spronare ragazzi con specialità attinenti a fare piccoli lavoretti 1. un ciclo di eventi l'anno? 1.b interassociatività. Considerare un'eventuale collaborazione con altre associazioni sensibili ai temi che stiamo trattando 1.a vengono fatte attività di conoscenza della natura (non per forza nella bella stagione) 1.b l'enciclica viene letta in Co.Ca. come introduzione alle riunioni 1.c viene organizzato uno o più incontri con un "esperto" per approfondire la conoscenza dell'enciclica, dopo che la Co.Ca. l'ha letta. L'incontro potrebbe essere aperto alla comunità parrocchiale 1. sempre 2. due volte l anno verifichiamo se i ragazzi hanno saputo rispondere alle necessità (e i capi li hanno coinvolti) nel mondo: la società civile

11 3. Insegnare cosa vuol dire pulire usando gli incarichi (sestiglia/sq/pattuglietta) nel mondo: la società civile 3. La sede e in generale i luoghi frequentati sono mantenuti puliti ed in ordine ogni volta, a fine attività.

12 12... nel mondo: la società civile

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