Formazione iniziale e lavoro: apprendistato e impresa didattica

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1 Emmanuele Massagli Pedagogia sociale a.a. 2018/2019 LUMSA Lezione 7 Formazione iniziale e lavoro: apprendistato e impresa didattica

2 Le agenzie educative attuali 1) Famiglia 2) Scuola 3) Amicizie 4) Politica 5) Associazionismo civile 6) Stato 7) Religione 8) Sport 9) Media 10) Social Media 11) Mondo del lavoro 12) Welfare society 2

3 Formazione e lavoro Formazione Dispositivi alternanza Lavoro 3

4 Il metodo dell alternanza formativa Strategia metodologica necessaria per realizzare percorsi formativi coerenti e compiuti nei quali si integrino attività formative di aula, di laboratorio ed esperienze di vita attiva e di lavoro in impresa finalizzate alla formazione e crescita integrale della persona Il fine è lo sviluppo umano della persona 4

5 I dispositivi didattici 5

6 Uno sguardo di insieme: il metodo La Buona Scuola SCUOLA Alternanza scuolalavoro «strumenti» del metodo LAVORO Jobs Act Apprendistato Integrano organicamente, in un sistema duale, formazione e lavoro Tirocinio curriculare Impresa formativa simulata (Laboratorio) Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore Apprendistato di alta formazione e ricerca 6

7 Le tre tipologie di apprendistato Le tre tipologie di apprendistato ex d.lgs. 81/2015 a) apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore; b) apprendistato professionalizzante; c) apprendistato di alta formazione e ricerca. 7

8 Nell ottica della formazione iniziale ci interessa. L apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore ex art. 43 del d.lgs. 81/2015

9 Parentesi storica sul moderno apprendistato Esordio: decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, art. 48: «Apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione» (per la sola qualifica professionale) La riforma concertata: decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167, c.d. Testo unico dell'apprendistato, art. 3: «Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale» La Buona Scuola e il Jobs Act verso il Sistema Duale: decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43: «apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore» (ora per tutte le secondarie)

10 Premessa (art. 41 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81) 1. L apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani. 2. Il contratto di apprendistato si articola nelle seguenti tipologie: a) apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore; b) apprendistato professionalizzante; c) apprendistato di alta formazione e ricerca. 3. L apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e quello di alta formazione e ricerca integrano organicamente, in un sistema duale, formazione e lavoro ( )

11 Definizione Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43 Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore Età: anni Durata: da 6 mesi fino a massimo 48 mesi (dipende dal titolo di studio) Titoli: Qualifica IeFP Diploma di IeFP Diploma di istruzione secondaria superiore Certificazione IFTS Anno integrativo per l accesso all esame di stato

12 Regole Fonti di regolamentazione dell apprendistato di I livello: uno sguardo di insieme Normativa lavoristica Normativa scolastica e formativa Fonte negoziale Normativa nazionale in materia di apprendistato Normativa nazionale in materia di istruzione Accordi interconfederali Normativa regionale in materia di apprendistato Normativa regionale in materia di istruzione e formazione professionale CCNL Normativa nazionale in materia di apprendistato di I livello D.lgs. n. 81/2015, artt. 42, 43, 46, 47 D.lgs. n. 150/2015, art. 32 D.m. 12 ottobre 2015

13 Durata Durata massima dei rapporti di apprendistato di I livello Principi generali Qualifica nei percorsi di Max 3 anni istruzione e formazione professionale Diploma nei percorsi di Max 4 anni istruzione e formazione professionale Diploma di scuola secondaria Max 4 anni, a superiore statale partire dal II anno di scuola superiore Eccezioni Possibile proroga di un anno per il consolidamento e l acquisizione di ulteriori competenze tecnicoprofessionali e specialistiche utili anche per conseguire il certificato di specializzazione tecnica superiore e il diploma di maturità professionale all esito dell anno integrativo Possibile proroga di un anno del contratto di apprendistato di I livello Possibile stipula di un contratto di durata biennale

14 Vantaggio economico Il comma 7 dell art. 43 del d.lgs. n. 81/2015 prevede: che le ore di formazione svolte dall apprendista a scuola («esterna») non siano retribuite; le ore di formazione effettuate in azienda («interna») siano invece retribuite al 10% della retribuzione dovuta all apprendista sulla base dell eventuale sotto-inquadramento fino a un massimo di 2 livelli o della percentualizzazione della stessa; le restanti ore di lavoro siano retribuite secondo le indicazioni proprie della contrattazione collettiva di riferimento; solitamente retribuite «piene» sulla base dell eventuale sottoinquadramento fino a un massimo di 2 livelli o della percentualizzazione della stessa.

15 Costi: altri vantaggi Vantaggio normativo: gli apprendisti di I livello sono esclusi dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e CCNL per l applicazione di particolari normative e istituti. Vantaggio fiscale: valgono le medesime deduzioni ai fini dell IRAP previste per i contratti di lavoro a tempo indeterminato.

16 Orario

17 Documentazione necessaria (DM 12/10/2015) Protocollo tra datore di lavoro e istituzione formativa Contratto di lavoro Piano formativo individuale Dossier individuale Centrale il ruolo dei tutor: formativo e aziendale

18 Impresa didattica Tante definizioni per individuare la formazione (FINE) in assetto lavorativo reale nell ambito di attività di produzione e vendita di beni e servizi (MEZZO), organizzate secondo criteri economici e di mercato. IMPRESA FORMATIVA IMPRESA FORMATIVA NON SIMULATA IMPRESA DIDATTICA IMPRESA (FORMATIVA) STRUMENTALE BOTTEGA SCUOLA AZIENDA/IMPRESA SPECIALE AZIENDA SCUOLA (IN CONTABILITA SEPARATA) 18

19 Definizioni Impresa formativa strumentale: gli istituti di istruzione superiore e di istruzione e formazione professionale possono commercializzare beni o servizi prodotti o svolgere attività di Impresa Formativa Strumentale, utilizzando i ricavi per investimenti sull'attività didattica (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca, La Buona Scuola. Facciamo crescere il Paese, Roma settembre 2014, p. 108) Impresa didattica: formazione in assetto lavorativo nell'ambito di attività di produzione e vendita di beni e servizi (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Risposta ad interpello inviato dall'università degli Studi di Bergamo, 2 febbraio 2011, n. 3) 19

20 Norme Decreto del Ministero dell'istruzione 10 febbraio 2001, n. 44, recante Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche. Articolo 20: norme amministrative e di contabilità riferite alle «aziende agrarie e speciali» annesse alla istituzione scolastica. Si prevede che la gestione dell'azienda sia una specifica attività del programma annuale della scuola, di modo che siano sinteticamente segnate le entrate, le spese e le modalità di copertura dell'eventuale disavanzo. Articolo 21: la scuola può organizzarsi per la vendita di beni e servizi a terzi se attività funzionali alle finalità didattiche. Articolo 38: principio generale che incardina nell'ordinamento italiano l'impresa didattica: «le istituzioni scolastiche, nell'esercizio dei compiti di formazione ed educativi, hanno facoltà di svolgere attività di servizi per conto terzi, nonché di alienare i beni prodotti nell'esercizio di attività didattiche o di attività programmate». 20

21 Norme Con l'interpello 3/2011 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha ritenuto che i contenuti del decreto ministeriale n. 44/2001 costituiscano principi di carattere generale e si applichino, quindi, non solo alle istituzioni scolastiche, ma anche agli istituti di istruzione e formazione professionale di competenza regionale. In forza di questo atto (amministrativo!) è ora attivabile didattica in ogni tipologia di percorso secondario superiore. l'impresa 21

22 Come fare Semplice contabilità separata interna alla scuola (la soluzione degli istituti agrari) Soggetto «imprenditoriale» partecipato dalla scuola/cfp e che alimenta una contabilità separata (problema del soggetto terzo) Impresa sociale partecipata (in maggioranza) dalla scuola Cooperativa c.d. di transizione di studenti e docenti Vendita di «servizi» e «prodotti» a un soggetto imprenditoriale terzo che li commercializza SOLUZIONE INTERNA SOLUZIONE MISTA SOLUZIONE ESTERNA 22