UFFICIO FAMIGLIA CONSULTA NAZIONALE DI PASTORALE FAMILIARE CEI

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1 UFFICIO FAMIGLIA CONSULTA NAZIONALE DI PASTORALE FAMILIARE CEI ROMA Centro Congressi Via Aurelia maggio 2011 ( Nei giorni maggio 2011 si è svolta, presso il Centro Congressi, in Via Aurelia, Roma, la Consulta Nazionale CEI per la pastorale della famiglia. Don Paolo Gentili, direttore nazionale per la pastorale familiare CEI, apre i lavori consegnando il saluto del Santo Padre, Benedetto XVI, incontrato il giorno precedente con la nuova coppia di sposi, collaboratori per la pastorale familiare della Conferenza Episcopale Italiana, nominati dal Segretario Generale dei Vescovi Italiani, nelle persone di Giulia e Tommaso Cioncolini della diocesi di Jesi (AN). Don Paolo ricorda che la preghiera che ha costantemente accompagnato il cammino che ha portato alla scelta della nuova coppia di collaboratori aveva avuto inizio proprio presso la Casa di Loreto. Don Paolo augura a tutti di porsi in un vero cammino di comunione, di percorrere lo stesso orizzonte, precisando che per fare comunione non è necessario stare vicini, nello stesso luogo, ma avere un cuore solo anche stando lontani. Enrica e Michelangelo Tortalla, collaboratori uscenti dell Ufficio, come segno di accompagnamento e augurio, donano a Giulia e Tommaso un piatto e un profumo: il primo, simbolo della quotidianità familiare; il secondo, come il profumo di Cristo, che sono chiamati a spandere su tutte le famiglie. Tommaso Cioncolini, in veste di collaboratore del Direttore nazionale, a nome anche della moglie Giulia, si dice pronto a rispondere a questa nuova chiamata, che considera una vera sfida, confidando nell aiuto del Signore e sulla collaborazione di tutti i membri della Consulta. Con grande umiltà e semplicità, chiede a tutti i membri della Consulta di sentirsi a loro volta nuovamente chiamati a sostenerli nel comune cammino a servizio delle famiglie. Giulia, nel ringraziare tutti per l accoglienza e l affetto dimostrato, ricorda come le più importanti tappe della loro vita di giovani si svolsero idealmente sotto lo sguardo del beato Giovanni Paolo II; a partire dal loro primo incontro, come volontari alla GMG dell anno Passa a presentare l o.d.g. invitando ad una verifica i partecipanti, che hanno preso parte al seminario di studi su Eucaristia e Matrimonio, in preparazione al XXV Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà ad Ancona nei giorni 3-11 settembre Corale ed unanime è stato l apprezzamento per la tematica, il luogo, (il posto fa) il clima, lo spessore delle relazioni, il tempo dedicato alla preghiera, alla riflessione, all adorazione (da prendere come stile in ogni convegno), il discorso sull Eucaristia in un luogo specifico (abbinare sempre le tematiche ai luoghi), la presenza costante dell Arcivescovo, già membro della Consulta per la pastorale familiare, Mons. Emidio Cipollone, sono stati tutti momenti di grande esperienza, vissuta con un intensità e bellezza tali da desiderare che molti, tutti fossero presenti. Al centro della riflessione del convegno Eucaristia e Matrimonio è stato l evento di Cristo Sposo e quindi l Eucaristia, banchetto di nozze dal quale la Chiesa-Sposa è generata. Dall Eucaristia s impara a vivere la reciprocità, la prossimità all altro senza invadenza che sia invadenza, la relazione unica ma non esclusiva, capace perfino di includere anche le ferite. Proprio la vita donata di Cristo permette di vivere anche in relazioni ferite: Gesù ha offerto se

2 stesso ( Questo è il mio corpo ) proprio nel momento in cui la comunità si stava sfaldando, se ne andava, lo abbandonava. Di qui la forza del Pane per la vita matrimoniale: L Eucaristia non è un precetto, ma una forma di vita, un incontro, un luogo dal quale siamo rigenerati ogni domenica. Il percorso del pane secondo l immagine cara al direttore, don Paolo Gentili diventa parabola di un amore che cresce, matura e nella reciprocità di uomo e donna esprime pienezza di umanità: Il giorno delle nozze l amore umano dei due sposi diviene sacramento, cioè segno efficace di salvezza, presenza permanente finché gli sposi sono in vita. E, di domenica in domenica, l Eucaristia rinnova in loro la forza di potersi amare come Cristo ama la Chiesa sua Sposa. Non esiste che un solo amore che si manifesta in due volti, quello divino dell Agape e quello umano dell Eros sottolinea Ina Siviglia - ambedue vanno messi in una intrinseca correlazione ed armonizzati. Ha poi spiegato come la cultura di matrice cristiana abbia privilegiato l Agape, relegando spesso l Eros a cieca passione sessuale; di contro la cultura odierna ha fatto dell Eros per lo più un vero e proprio idolo, sganciandolo sia dall ambito religioso che da quello morale, procedendo nella direzione del relativismo etico in materia di sessualità. Don Paolo presenta la Settimana Estiva di formazione Luci di speranza per la famiglia ferita. Persone separate e divorziati risposati nella comunità cristiana che si terrà a Salsomaggiore nei giorni giugno Ricorda un intensa esperienza che da tempo si realizza presso la propria diocesi: l accompagnamento nella preghiera, quasi un adozione spirituale, di famiglie in crisi da parte della comunità di un monastero. Il convegno nasce da un attenta valutazione della Chiesa Italiana alla realtà della nostra nazione, dove il fenomeno delle famiglie che vivono in separazione sta assumendo sempre più rilievo. Le famiglie separate, particolarmente ferite, nell ottica indicata dai Vescovi italiani, di educare in un mondo che cambia, richiedono sempre più un sapiente accompagnamento, coniugando, come ha indicato più volte il Santo Padre Benedetto XVI, Verità e Carità. Si potrebbe dire afferma don Paolo che è il primo Convegno Nazionale della pastorale familiare che mette a tema l accompagnamento delle persone e delle famiglie che vivono la separazione, nella distinzione delle diverse situazioni. Si tratta quindi di un evento formativo orientato specificatamente a sacerdoti, religiosi, laici, operatori pastorali del settore. Con questo Convegno si potrà evitare in futuro inopportune confusioni nell approccio con le famiglie che vivono la separazione, o che sono passate per il divorzio, mostrando con chiarezza il volto luminoso della Chiesa Maestra e Madre per i coniugi in difficoltà (FC 33). A questo proposito, il convegno si propone anche di gettare una luce sul rapporto delle due facce di un unico Amore, la Carità e la Verità. Significativamente, la prima relazione del convegno è intitolata Chiesa Madre e Maestra per i coniugi in difficoltà, con esplicito riferimento al citato passo della Familiaris Consortio, ma anteponendo, con sapienza pastorale, la dimensione della maternità della Chiesa. È da notare che i titoli dei laboratori (accogliere, discernere, accompagnare, educare) richiamano e indicano specifiche fasi di un cammino, che, idealmente, si succedono proprio secondo quest ordine di priorità e consequenzialità. Don Paolo sottolinea anche l importanza della presenza, all interno del convegno, del Mercatino delle idee, che consentirà di comunicare e diffondere la conoscenza delle apprezzabili esperienze e iniziative pastorali realizzate per l accoglienza e l accompagnamento delle persone separate e/o divorziate.

3 Don Luca Violoni presenta il VII Incontro Mondiale delle famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012 sul tema La famiglia: il lavoro e la festa, modi con i quali la famiglia abita lo spazio sociale e vive il tempo umano. Il tema mette in rapporto la coppia uomo-donna con i suoi stili di vita: il modo di vivere le relazioni (la famiglia), di abitare il mondo (il lavoro) e di umanizzare il tempo (la festa). Un evento, il prossimo Incontro mondiale delle famiglie, che costituisce, come sottolinea il Papa, un occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita. Si deve osservare precisa Don Luca che la famiglia cui ci si riferisce è la famiglia unita, ma senza idealismi, tra ideale e reale, tra ecclesiale e civile, e che la festa non è da intendersi nel significato riduttivo di tempo libero, ma nel senso biblico, dove il lavoro e il riposo sono un ritmo divino vitale. «È una settimana cruciale, quella che andrà dal 29 maggio al 3 giugno - sottolinea don Luca Violoni, segretario generale della Fondazione che sta organizzando l Incontro - e Benedetto XVI stesso chiede un cammino di avvicinamento di tutte le Chiese, in Italia e nel mondo. Questo incontro è di fatto una vera e grande occasione di respiro mondiale per camminare lungo le strade dell educare alla vita buona del Vangelo. L appello della Chiesa italiana è rivolto all accoglienza da parte di tutti secondo il modello di parrocchie che accolgono famiglie; famiglie che accolgono famiglie. E importante che si guardi all incontro come occasione di apertura delle nostre comunità alla mondialità. Si tratta di mettere alla prova la nostra fantasia e lo spirito di iniziativa per rendere possibile, anche attraverso un fondo di solidarietà, la partecipazione alle famiglie povere dei Paesi del Sud del mondo che non possono permettersi il viaggio e le spese correlate all evento. Questo potrà anche essere l occasione per realizzare gemellaggi con realtà di altri paesi. Si tratta ancora di pensare a idee e progetti che possono maturare nelle proprie comunità cristiane per pensare a quali segni tangibili lasciare alla fine dell evento. Potrebbe essere una realizzazione emblematica che diventa poi un segno di speranza per le famiglie. Potrebbero essere ancora buone pratiche da sviluppare ad esempio in relazione alla pastorale familiare, ecc. L evento vuole infatti essere anche uno spazio per condividere e lanciare idee ed iniziative, col contributo di tutti, parrocchie, movimenti e gruppi. Naturalmente potrebbero essere anche segni che restano e maturano nelle singole comunità cristiane. Motivi per partecipare: incontrare e confrontarsi con i vissuti e le testimonianze delle famiglie provenienti dai cinque continenti ; approfondire e lavorare insieme sul tema dell Incontro; essere confermati nella fede fare festa insieme al Santo Padre e alle migliaia di famiglie di tutto il mondo. Luciano Moia, di Avvenire, segnala che a partire da giugno di quest anno fino a maggio 2012, il mensile Noi Genitori & Figli darà grande spazio all evento, dedicando, tra le altre cose, uno specifico ambito a dieci regioni del mondo, interrogate sui temi del lavoro e della festa. Pietro Boffi dà notizia del coinvolgimento del CISF (Centro internazionale studi famiglia) alla preparazione dell evento, in quanto realizzatori, su proposta del Pontificio Consiglio per la famiglia, di una ricerca demografica sul significato e il valore della famiglia nei vari paesi. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito Don Paolo, con Signore da chi andremo? presenta il XXV Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà ad Ancona il 3-11 settembre Il Congresso scrive Mons. Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona Osimo - è un evento che coinvolge e interpella l intera comunità ecclesiale italiana, nella comune fede di

4 adorazione di Cristo Signore e nel comune impegno missionario. Il Santo Padre ricorda che i fedeli cristiani hanno bisogno di una profonda comprensione delle relazioni fra l Eucaristia e la vita quotidiana. L evento vuole raccogliere il grido e la speranza della società contemporanea ed insieme offrire l Eucaristia come sacramento di salvezza e presenza viva del signore Risorto. Giulia e Tommaso testimoniano la ricchezza della formazione ricevuta dalla frequentazione del Master in Scienze del Matrimonio e della Famiglia presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, dove il Magistero del beato Giovanni Paolo sulla famiglia è trattato in modo davvero unico. Don Paolo invita a diffondere la coscienza dell importanza di una specifica formazione di così alto livello. Viene presentato il convegno che, in occasione della ricorrenza del 30 anniversario dell'esortazione Apostolica Familiaris Consortio, l'ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia, il Forum delle Associazioni Familiari e il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia, promuoveranno a Roma dal 25 al 27 novembre Don José Granados, vice-preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, parlando della famiglia come orizzonte culturale dell impianto della pastorale, sottolinea l importanza della significativa compresenza dei tre soggetti organizzatori del convegno. Spesso, anche nella Chiesa, la famiglia è vista come un problema, qualcosa di malato da guarire, non come la strada per la realizzazione della felicità personale, il luogo dove si risolvono in radice tanti problemi sociali, e dove l uomo comprende la sua vocazione. Quindi, non un semplice settore, ad esempio delle attività della parrocchia, ma la via, il metodo per eccellenza della vita parrocchiale. Ricorda che il 13 maggio 2011, papa Benedetto XVI ha ripreso con i partecipanti ad un incontro dell Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia quella teologia del corpo che, negli anni, Wojtyla ha illustrato con catechesi e discorsi, definendo la famiglia il luogo dove la teologia del corpo e la teologia dell amore si intrecciano. Don Bernardino Giordano, responsabile regionale Piemonte, vede l occasione per contribuire a colmare lo spazio che oggi si constata tra il Magistero e la prassi pastorale. Questo è probabilmente uno dei pochi ambiti dice dove il Magistero si rivela più avanzato della pastorale. È necessario dare alle tante forze presenti, animate da tanta buona volontà, una spina dorsale, un riferimento sicuro. Anna Rita Petrini Benedetti, rappresentante del Forum delle Associazioni Familiari, e responsabile regionale per il Lazio del Movimento Italiano Casalinghe (MOICA), ha presentato il progetto Tobia. Si tratta di momenti di festa in piazza, attraversando quindici città italiane, da Parma (nel mese di maggio) a Reggio Calabria (in ottobre), coinvolgendo soprattutto i bambini, con il supporto della Editrice San Paolo, per avere l occasione di presentare la famiglia, parlare dei valori familiari. Tobia è una libreria in movimento. Ma vi saranno pure gazebo per incontri di dialogo, stand gastronomici, punti di ascolto ed un container con strumenti multimediali. È un evento culturale del Forum delle Associazioni Familiari che Don Paolo segnala anche come opportunità di creare sinergie con le realtà diocesane e associative locali. Giuseppe Grieco, della Caritas Italiana, ha presentato la possibilità di fare progetti di interventi caritativi e richiesta di sovvenzioni. Come e chi può presentare i progetti? Possono accedere tutte le Caritas diocesane che già sono beneficiarie dell 8X1000 e tutte le associazioni, anche laiche non solo ecclesiastiche, che sono riconosciute dall Ordinario del luogo. Si tratta infatti di somme extra destinate a progetti di carità. I progetti devono essere innovativi, sul versante pedagogico (per educare alla carità), devono essere un segno (per es.: una casa per ragazze madri). Si prevedere il 40% dell intervento economico della diocesi. Sr Emma Zordan

5 Emanuele Scotti Membri della Consulta CEI per la pastorale familiare