Introduzione al tema 1. Linea Guida Relazione Tecnica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Introduzione al tema 1. Linea Guida Relazione Tecnica"

Transcript

1 Introduzione al tema 1. L obiettivo della ricerca è stato quello di giungere alla redazione di una Linea Guida e di una Relazione Tecnica che contemplassero prioritariamente gli aspetti giuridici e amministrativi e, successivamente, gli aspetti operativi e di guida alle attività di tipo tecnico con la finalità di pervenire ad una linea guida che affrontasse in modo unitario tutti gli aspetti di interesse (giuridici, amministrativi e tecnico-progettuali) 2. Quando si parla di progetti di bonifica sappiamo che gli stessi si compongono della relazione tecnica oltre a svariati elaborati grafici e non per cui occorre sapere sin dall inizio di ogni studio quali siano i presupposti da cui partire, le conoscenze da acquisire in via prioritaria e quanto altro necessario per individuare la strategia di lavoro. 3. Un aspetto molto importante é costituito dalle procedure di aggiudicazione dei lavori, la stesura degli incarichi e dei capitolati di appalto, la qualifica che devono avere le Imprese Appaltatrici, ecc. con riferimento a quanto previsto dalla Legge Merloni in tema di gestione dei Lavori Pubblici (Responsabile del Procedimento; Progettazione; Direzione Lavori; Collaudo e appalto) 4. L attività svolta per l approntamento di queste linee guida non è stata, certamente, cosa da poco ed ha coinvolto oltre ad alcuni Sindaci il cui territorio era interessato da fenomeni di inquinamento alcuni esperti di settore che lavorano e periodicamente si confrontano sui temi citati. Questo lavoro ci ha permesso di definire delle linee guida tecniche e delle linee guida giuridico-amministrative. 1

2 5. Dal lavoro svolto emerge la vastità del tema delle bonifiche che spaziano dal classico sito contaminato ex industria (che abbiamo visto rappresenta uno dei casi più comuni) a tantissime situazioni diverse che comprendono vecchie discariche non controllate, siti contaminati da eventi accidentali (incidente stradale; spillamenti di serbatoi e oleodotti ecc ), aree di spagliamento di corsi d acqua contaminati, falde contaminate, ecc. 6. In questo contesto altamente complesso non è, certamente, facile affrontare anche il tema importante della prevenzione che è da considerarsi, giustamente, uno degli aspetti più importanti per le attività future di sorveglianza ( ed a tale proposito basta pensare alla prevenzione dei rischi di contaminazione delle falde da solventi clorurati e non, da nitrati, da pesticidi, ecc). 2

3 Obiettivi di conoscenza del sito: fasi iniziali a) Analisi dati di partenza: formulazione del piano di caratterizzazione del sito per definire il modello concettuale e l inquadramento delle passività ambientali per conoscere e definire: - la tipologia della contaminazione (organici volatili, semivolatili, altro; inorganici: metalli pesanti, altro), le matrici coinvolte (suolo, sottosuolo, acque superficiali, acque sotterranee) - le caratteristiche del suolo (permeabilità, spessore, dati geologici, dati di bianco), delle acque superficiali (velocità, recettori, dati di bianco), delle acque sotterranee (profondità, velocità, dati geochimica, dati bianco) - i dati quantitativi sulla contaminazione (quantità sversate, quantità recuperate, livelli di contaminazione) - gli obiettivi da raggiungere (limiti tabellari dei limiti di riferimento per terreni ad uso verde pubblico, privato residenziale, commerciale, industriale, per le acque, limiti da definire a secondo la pericolosità degli inquinanti singoli o delle loro sommatorie, della pericolosità immediata o futura per accumuli o effetti differenziati per cancerogenicità, teratogenicità, mutagenicità, combinazioni) b) Domande sulla contaminazione degli acquiferi per definire i seguenti parametri essenziali: - l età della contaminazione, l estensione e profondità - le sue caratteristiche (ferma, localizzata o confinata; mobile con trasporto dei contaminanti ed in che direzione) - i dati piezometrici rivolti all acquifero (se è confinato o mobile), il grado di escursione della falda (grande o piccola), l acquifero se è ricco o povero, l influenza sul prelievo di acque, i recettori secondari importanti (pozzi civili od industriali, su acque superficiali) - i caratteri della mobilità (se la contaminazione si muove tutta insieme, per separazione di fasi, per separazione di componenti) - le caratteristiche dei componenti (se si perdono componenti o vi sono componenti che si degradano, grado di motilità dei componenti che può essere elevata, media o bassa) - il raggiungimento di livelli inferiori e la capacità degradativa del terreno e le sue caratteristiche batteriologiche 3

4 Scelta dei criteri di progettazione e fasi progettuali Fondamentale è la conoscenza preliminare del sito che comprende la raccolta e sistematizzazione dei dati esistenti con le seguenti attività di indagine: sopralluogo sul sito con allegata documentazione fotografica per l identificazione di aree a rischio di una possibile contaminazione del sottosuolo (centri di pericolo); localizzazione e tipologia del sito, ad esempio area industriale dismessa, discarica illegale, area industriale in attività, sversamento; mappatura dettagliata dell area e localizzazione del sito e cartografia storica uso del sito attuale e destinazione d uso prevista dagli strumenti urbanistici atti amministrativi e giudiziari riguardanti il sito planimetria e descrizione degli edifici, impianti produttivi e infrastrutture, sia presenti che smantellati tipologia ed elenco completo di materiali e sostanze utilizzati per le lavorazioni, riferita al periodo completo delle attività che hanno avuto luogo sull area ed in particolare: zone di accumulo dei materiali (liquidi e solidi) sia superficiali che interrate, impianti ed infrastrutture sotterranee (quali fognature, tubature, reti di distribuzione) discariche presenti nell area con presentazione dettagliata di dati quali: tipo e volume di rifiuti, condizioni di impermeabilizzazione e ricoprimento, presenza di percolato, di emissioni gassose, danni alla vegetazione descrizione dettagliata di tutte le attività svolte sull area e degli impianti annessi (produttive, di stoccaggio, raccolta rifiuti, militari, minerarie, ) e descrizione e mappatura delle attività di trasporto e delle zone di carico e scarico prodotti e merci descrizione e mappatura di eventuali accumuli di rifiuti, con presentazione dettagliata di dati quali: tipo e volume di rifiuti, condizioni di impermeabilizzazione e ricoprimento, presenza di percolato, di emissioni gassose, danni alla vegetazione elenco dei materiali impiegati nelle diverse attività e classificazione della loro pericolosità e tossicità 4

5 indicazione dell intervallo temporale di uso degli impianti destinati alle diverse attività o delle attività di discarica tempi di dismissione dei singoli impianti e/o fabbricati presenti elenco del tipo e quantità dei rifiuti e materiali da dismettere; valutazione del fatto che la dismissione comporti produzione di rifiuti pericolosi materiale integrativo relativo al sito e all area circostante interessata consultazione della letteratura scientifica rilevante per lo specifico problema di contaminazione ipotizzato Le informazioni riferite al sito saranno corredate dalla caratterizzazione dell ambiente circostante e del territorio mediante ulteriori attività quali: caratterizzazione dettagliata geologico-stratigrafica, idrogeologica del sito e dell area influenzata dal sito; analisi della presenza di pozzi e prelievi di acque sotterranee e relativa cartografia; descrizione dei corpi idrici superficiali e analisi delle cartografie storiche; descrizione degli ambienti naturali analisi delle serie storiche di rilevi aereofotogrammetrici; analisi della distribuzione della popolazione residente e delle altre attività antropiche; descrizione delle reti viarie, ferroviarie, principali vie di trasporto; risultati di analisi svolte sulle acque sotterranee, superficiali, sugli ecosistemi dell area influenzata dalle caratteristiche del sito. Valutazione dei campionamenti e delle analisi chimico-fisiche, o di altro tipo, svolte sul sito precedentemente alla presentazione del piano della caratterizzazione che hanno portato all accertamento del superamento dei valori di concentrazione limite accettabili indicati nell Allegato 1, tra cui anche le analisi a carico dell autorità competente che hanno portato all inserimento del sito nell Anagrafe dei siti da bonificare, volta ad ottenere le seguenti informazioni: descrizione del metodo di campionamento, localizzazione dei punti e descrizione sintetica delle metodiche analitiche risultati delle analisi chimico-fisiche e di ogni altro tipo già effettuate sul sito mappatura dei punti di prelievo e delle concentrazioni rilevate 5

6 Scelta guidata delle tecniche di indagine da utilizzare in funzione delle diverse tipologie di siti contaminati L attività consiste nel dar conto delle principali tecniche di indagine (dirette ed indirette) utili a caratterizzare le diverse tipologie di siti potenzialmente contaminati ed a fornire indicazioni ragionate in merito alla loro scelta. Sui criteri di utilizzazione si dovrà fare riferimento alle diverse condizioni (stratigrafiche, idrogeologiche, chimico-fisiche dei contaminanti, di mobilità ambientale dei contaminanti - attività di ricerca come esempio vedere capitolo 3 Manuale UNICHIM 196/3). Occorrerà fare riferimento ai manuali UNICHIM elaborati dalla Commissione di lavoro Suoli e falde contaminate che sta sviluppando i temi inseriti nel D.M. 471/99 e preparando specifici manuali-linee guida così definiti: - N Suoli e falde contaminati. Analisi di rischio sito-specifica. Criteri e parametri - N Metodologie di campionamento ed analisi per la caratterizzazione dei siti contaminati - N Criteri di indagine delle vecchie discariche abusive od incontrollate. Tecniche per la loro messa in sicurezza o bonifica - N Migliori tecnologie a costi sopportabili (BATNEEC) per i siti contaminati. Aspetti giuridici e tecnici. Criteri di valutazione. A questo proposito si sottolinea l attività del gruppo di lavoro della Direzione Generale Risorse Idriche che ha raccolto materiali di riferimento utili alla definizione del prototipo di Relazione tecnica che potranno essere confrontati con i tecnici incaricati (parte delle attività troveranno rappresentazione via web nel sistema informativo regionale). 6

7 Ottimizzazione della progettazione a seconda delle diverse tipologie di siti potenzialmente contaminati La redazione deve prevedere: - la elencazione degli elaborati minimi da prodursi per uniformare i contenuti dei Piani di caratterizzazione, dei Progetti di bonifica preliminare e definitivo in funzione delle diverse tipologie di siti contaminati; - indicazioni di dettaglio dei contenuti della relazione tecnica costituente il Piano della caratterizzazione, il Progetto di bonifica preliminare e definitivo in funzione delle diverse tipologie di siti contaminati; - indicazioni di dettaglio dei contenuti dell analisi di rischio sito specifica parte integrante del Progetto preliminare nei casi di bonifica con misure di sicurezza L attività richiesta per questa sezione consiste: - nella individuazione dei contenuti minimi della relazione tecnica del Piano di caratterizzazione, del Progetto preliminare e definitivo, partendo dai criteri di massima indicati nell Allegato 4 del d.m. 471/1999, per le principali tipologie di siti potenzialmente contaminati; - nella elencazione degli elaborati minimi componenti il Piano di caratterizzazione, del Progetto preliminare e definitivo, partendo dai criteri di massima indicati nell Allegato 4 del d.m. 471/1999, per le principali tipologie di siti potenzialmente contaminatii; - nella indicazione dei criteri e individuazione dettagliata dei parametri con cui condurre l analisi di rischio sito specifica (attività compilativa vedi Manuale UNICHIM 196/1) Fasi progettuali: preliminare, definitiva, per fasi 1) preliminare: a) Riepilogo dati di partenza b) Risultati delle ulteriori investigazioni di dettaglio c) Screening tecnologico d) Programmazione test di biodegradazione e) Programmazione test di trattabilità (termica, chimico-fisica) f) Programmazione test pilota in campo 7

8 g) Eventuali azioni di emergenza e di sconfinamento con azioni, tempistica, risultati immediati h) Scelta della tecnologia da adottare i) Eventuale analisi di rischio 2) definitiva a) allestimento aree di lavorazione (cantierizzazione) b) dettagli di processo e delle tipologie di trattamento adottate con descrizione del trattamento (chimico-fisico, biologico, termico, fitodepurativo o altro) ed inquadramento tecnologico di applicabilità del trattamento prescelto c) dettagli tecnico-impiantistici d) descrizione della struttura logistica e) descrizione piani di controllo post-operam f) descrizione della metodologia di campionamento e monitoraggio post- operam g) interventi da realizzare per prescrizioni e limitazioni d uso del sito h) progettazione dei percorsi tubazioni ed elettrici, posizionamento degli impianti, dettali meccanici e civili, ecc. i) descrizione dei sistemi di abbattimento di eventuali inquinanti provenienti dai processi di depurazione 3) per fasi: - La progettazione per fasi è ammessa a condizione che sia già individuato, con previsioni di larga massima, l intervento complessivo, che il progetto parziale preveda interventi improntati a criteri di economicità ed efficacia rispetto all intervento complesssivo. - L esecuzione parziale dell intervento deve garantire la salvaguardia delle matrici ambientali interessate, e deve essere finalizzato a ridurre qualitativamente e/o quantitativamente il rilascio degli inquinanti. - La progettazione per fasi è consentita in base ai risultati dell analisi preliminare e della reali possibilità di miglioramento delle condizioni di pericolo sin dalla prima fase dell intervento. - La progettazioni per fasi è prevista per interventi il cui onere di bonifica rientri in limiti prefissati. 8

9 Tests di verifica dell efficacia degli interventi di bonifica Gli interventi di bonifica dovranno essere sottoposti a verifiche, al fine di valutarne l efficacia. Le prime valutazioni dovranno essere effettuate sui valori di conformità del suolo e/ del sottosuolo oggetto di bonifica ed attraverso la verifica dei limiti previsti per le varie destinazioni dei siti. Indipendentemente dalla conformità dei valori riscontati, si dovrà procedere a realizzare una rete di piezometri georeferenziati, idonei allo scopo, con inserimento del sito nel sistema informativo territoriale se disponibile; in caso non sia disponibile, andrà realizzata una mappatura al fine di controllare la qualità delle acque di falda e correlarla con i dati dei pozzi della zona e disponibili presso le strutture di controllo pubbliche o presso aziende private che possono renderli disponibili. La scelta degli elementi da sottoporre a controllo analitico e la frequenza dei controlli sono quelli determinati preventivamente dall analisi di rischio ed attraverso i risultati analitici del materiale asportato o trattato. La tipologia e la durata del monitoraggio, la localizzazione dei piezometri, il controllo delle loro caratteristiche tecniche ed il costo del mantenimento del sistema dovranno essere elementi da aver ben chiari sin dal momento della scelta e definizione dello stesso. 9

10 Interventi di bonifica e ripristino ambientale che non richiedono autorizzazione I ruolo del Comune è anche quello di Individuare i criteri tecnici per eventuali procedure semplificate (bonifiche di piccola entità) L attività richiesta consiste nella: - valutazione delle condizioni indicate dalla normativa (art. 13 D.M. 471 del 25 ottobre 1999 e D.G.R del 11 aprile 2001); - ricerca ed individuazione di criteri tecnici per ampliare il campo dell applicazione delle procedure semplificate. Non è necessario procedere alla richiesta delle autorizzazioni per l effettuazione di bonifiche che consistono essenzialmente nell asportazione di rifiuti abbandonati sul suolo e da ritenersi inerti e che non abbiano dato origine ad inquinamento dello stesso o della falda idrica sottostante. Non richiedono autorizzazione gli interventi di bonifica urgente richiesti dalla Autorità Giudiziaria o dovuti a sversamenti causati da eventi accidentali (incidenti stradali o non) e verificatisi al di fuori di aree impermeabilizzate, recintate e controllate, anche se non ricadenti su aree pubbliche. Non sono altresì soggetti ad autorizzazione gli interventi effettuati all interno di aree private, purchè accompagnate da perizia asseverata comprovante l esclusione di qualsiasi possibile fenomeno di contaminazione della falda e purchè effettuati a totale cura e carico del proprietario dell area, del detentore del rifiuto, del soggetto che ha causato l evento o di altro soggetto a qualsiasi titolo interessato. La perizia dovrà essere correlata da certificati analitici ed analisi del rischio conforme alle linee guida riportate nel presente documento. 10

11 Criticità tecnico-procedurali Essenzialmente, i Comuni, nello svolgimento dei loro compiti nei casi di siti inquinati e di attività conseguenti da effettuare svolgono con una certa difficoltà le seguenti attività: Identificazione degli obiettivi di conoscenza del sito inquinato e dei principi di eventuale bonifica ambientale del suolo e del sottosuolo Scelta dei criteri di progettazione e fasi progettuali Scelta guidata delle tecniche di indagine da utilizzare in funzione delle diverse tipologie di siti contaminati Ottimizzazione della progettazione a seconda delle diverse tipologie di siti potenzialmente contaminati Gestione delle fasi progettuali: preliminare, definitiva, per fasi Individuazione e programmazione dei tests di verifica dell efficacia degli interventi di bonifica Individuazione degli interventi di bonifica che non richiedono autorizzazione Individuazione dei soggetti di cui all art. 21 della Legge Regionale n. 26 del 12 dicembre 2003 al fine dell affidamento dell area e della definizione del congruo utile di impresa 11

12 Ruolo degli uffici tecnici comunali Compito degli uffici tecnici dei Comuni e dei Sindaci sarà quello di: - fornire organizzazione e competenze nella gestione della problematica specifica - conoscere la normativa amministrativa, legale e tecnica - collaborare con gli Istituti Tecnici (A.R.P.A., A.S.L., ecc.) e con gli uffici Provinciali e Regionali - conoscere ed attuare i provvedimenti urgenti di messa in sicurezza - valutare i risultati emersi dal piano di indagine o di caratterizzazione - redigere il capitolato di affidamento dei lavori relativi al piano di caratterizzazione (specifiche tecniche e costi) e dei successivi progetti (preliminare, esecutivo) - definire la strategia del monitoraggio post-operam con indicazione della struttura, dei costi, durata, - valutare il progetto esecutivo negli interventi di bonifica e ripristino ambientale che non richiedono autorizzazione e tale possibilità Opportunità di affiancamento Regione Alla luce di quanto sopraevidenziato si auspica l opportunità di affiancamento da parte della Regione, in maniera operativa e fattiva e soprattutto nelle fasi iniziali, nelle seguenti attività che, spesso, rappresentano, la prima esperienza affrontata dal Comune nel campo delle bonifiche: - conoscenza del problema inquinamento e delle attività conseguenti nella analisi dei dati di partenza, nelle domande sulla contaminazione degli acquiferi, nella strategia di scelta degli interventi, nella definizione dei costi e benefici, sui rischi per la popolazione - cosa si deve fare e si può fare per mettere in sicurezza il sito e definire le fasi prioritarie della bonifica - conoscenza dei costi e delle leve finanziarie (chi paga e con quale modalità) 12

PIANO DELLE BONIFICHE DELLE AREE INQUINATE

PIANO DELLE BONIFICHE DELLE AREE INQUINATE PIANO DELLE BONIFICHE DELLE AREE INQUINATE Adottato con Ordinanza commissariale n 1166 del 18 dicembre 2002 1 Premesse Pag. 1 2 Definizioni Pag. 3 3 Inquadramento normativo Pag. 6 3.1 Premessa Pag. 6 3.2

Dettagli

Bonifica dei Siti Contaminati. La Struttura dei Progetti di Bonifica (secondo l allegato 4 al DM 471/99)

Bonifica dei Siti Contaminati. La Struttura dei Progetti di Bonifica (secondo l allegato 4 al DM 471/99) (secondo l allegato 4 al DM 471/99) Università di Roma Tor Vergata Criteri generali per la redazione del progetto di bonifica: Sono definiti dall allegato 4 del DM 471/99 Si applicano a tutte le tipologie

Dettagli

Norme in campo ambientale. - Bonifica dei siti inquinati -

Norme in campo ambientale. - Bonifica dei siti inquinati - Norme in campo ambientale - Bonifica dei siti inquinati - 23 maggio 2014 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. - Parte IV Norme in materia di bonifica dei siti inquinati TITOLO V Bonifica dei siti inquinati (artt.

Dettagli

Norme in campo ambientale. - Bonifica dei siti inquinati -

Norme in campo ambientale. - Bonifica dei siti inquinati - Norme in campo ambientale - Bonifica dei siti inquinati - 15 maggio 2013 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. - Parte IV Norme in materia di bonifica dei siti inquinati TITOLO V Bonifica dei siti inquinati (artt.

Dettagli

Norme in campo ambientale. - Bonifica dei siti inquinati -

Norme in campo ambientale. - Bonifica dei siti inquinati - Norme in campo ambientale - Bonifica dei siti inquinati - 08 maggio 2018 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. - Parte IV Norme in materia di bonifica dei siti inquinati TITOLO V Bonifica dei siti inquinati (artt.

Dettagli

Progetto WARBO in LIFE + La Bonifica dei Siti Inquinati

Progetto WARBO in LIFE + La Bonifica dei Siti Inquinati Progetto WARBO in LIFE + La Bonifica dei Siti Inquinati Mario Sunseri SGM ingegneria SrL Labelab SrL Stato Ambientale delle Acque Sotterranee funzione dello: - stato chimico della risorsa: definito in

Dettagli

Analisi di rischio sanitario-ambientale nelle procedure di bonifica: strumento per il dimensionamento di interventi sostenibili e mirati

Analisi di rischio sanitario-ambientale nelle procedure di bonifica: strumento per il dimensionamento di interventi sostenibili e mirati Analisi di rischio sanitario-ambientale nelle procedure di bonifica: strumento per il dimensionamento di interventi sostenibili e mirati Daniela Fiaccavento- ARPAV TV Provincia di Treviso 12 dicembre 2014

Dettagli

Bonifica dei Siti Contaminati. La situazione dei siti contaminati in Italia. Ing. Renato Baciocchi Università di Roma Tor Vergata

Bonifica dei Siti Contaminati. La situazione dei siti contaminati in Italia. Ing. Renato Baciocchi Università di Roma Tor Vergata La situazione dei siti contaminati in Italia Università di Roma Tor Vergata Siti di interesse nazionale Siti di interesse nazionale Siti contaminati Misure di messa in sicurezza d emergenza Università

Dettagli

INFORMAZIONI GENERALI SUL SITO

INFORMAZIONI GENERALI SUL SITO ALLEGATO A3 Bis - SCHEDA INFORMATIVA INFORMAZIONI GENERALI SUL SITO Codice di identificazione del sito (n ordine regionale) Codice/i di altro/i siti collegati (n ordine regionale) Individuazione del sito

Dettagli

14 SETTEMBRE 2018 SALA BLU, PALAZZO GAZZOLI

14 SETTEMBRE 2018 SALA BLU, PALAZZO GAZZOLI 14 SETTEMBRE 2018 SALA BLU, PALAZZO GAZZOLI LO STATO DELLA CONTAMINAZIONE DELLE MATRICI ACQUA E SUOLO NEL SIN E NELLE AREE IN BONIFICA Dott.ssa Geol. Raffaela Petralla U.O. Ambiente Sistema Acqua e Suolo

Dettagli

PROGETTARE IN MODO SOSTENIBILE: Divenire gli artefici di un futuro energetico sostenibile

PROGETTARE IN MODO SOSTENIBILE: Divenire gli artefici di un futuro energetico sostenibile PROGETTARE IN MODO SOSTENIBILE: Divenire gli artefici di un futuro energetico sostenibile Giovanna Villari Milano, 9 Marzo, 2009 SAIPEM BUSINESS Realizzare impianti per l industria energetica compatibili

Dettagli

DESTINATARI: Assessorato Regionale dell'energia e dei Servizi di Pubblica Utilità Dipartimento Regionale dell'acqua e dei Rifiuti.

DESTINATARI: Assessorato Regionale dell'energia e dei Servizi di Pubblica Utilità Dipartimento Regionale dell'acqua e dei Rifiuti. MODELLO_C Trasmissione dati relativi alla caratterizzazione svolta MITTENTE: (Soggetto obbligato) (Nome - Cognome) DESTINATARI: Assessorato Regionale dell'energia e dei Servizi di Pubblica Utilità Dipartimento

Dettagli

Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali.

Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali. Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali. Mario Sunseri (SGM Ingegneria Ferrara) L indagine ambientale

Dettagli

Bonifica dei siti inquinati: il supporto agli Enti Locali

Bonifica dei siti inquinati: il supporto agli Enti Locali Bonifica dei siti inquinati: il supporto agli Enti Locali Milano: 27 gennaio 2004 - Fiera Milano Congressi relatore Dr Nicola Di Nuzzo Ufficio - Bonifica delle Aree Contaminate 1 Decreto Legislativo n.

Dettagli

Allegato di Piano 8 Bonifiche: guida all articolazione progettuale delle bonifiche dei siti inquinati

Allegato di Piano 8 Bonifiche: guida all articolazione progettuale delle bonifiche dei siti inquinati Allegato di Piano 8 Bonifiche: guida all articolazione progettuale delle bonifiche dei siti inquinati SOMMARIO PREMESSA...1 1. PIANO DELLA CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE...2 1.1 Relazione tecnico descrittiva...2

Dettagli

Una cava di materiale inerte si coltiva direttamente sul fronte. Sono da valutare, per la generazione di polveri, le condizioni naturali,

Una cava di materiale inerte si coltiva direttamente sul fronte. Sono da valutare, per la generazione di polveri, le condizioni naturali, Una cava di materiale inerte si coltiva direttamente sul fronte. Sono da valutare, per la generazione di polveri, le condizioni naturali, granulometriche, di umidità, la frazione volatile, il regime dei

Dettagli

8 GLI INTERVENTI DI BONIFICA

8 GLI INTERVENTI DI BONIFICA 8 GLI INTERVENTI DI BONIFICA Il Decreto ministeriale 25 ottobre 1999, n. 471 (Supplemento ordinario n. 218/L alla Gazzetta ufficiale 15 dicembre 1999, n. 293) stabilisce i criteri, le procedure e le modalità

Dettagli

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO C. Sandrone, M. Carboni, P. Goria I siti contaminati, problematiche di bonifica Piacenza,

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA Applicazione della procedura

Dettagli

Indice testo unico D.Lgs. 152/06

Indice testo unico D.Lgs. 152/06 ndice testo unico D.Lgs. 152/06 PAGNE PARTE SEZONE TTOLO CAPO CONTENUT ARTCOL 2 35 ndice degli argomenti 36 39 40 45 45 50 50 53 53 54 54 63 63 68 68 70 70 74 75 79 80 86 Schema del Decreto Parte - Disposizioni

Dettagli

Monitoraggio e Bonifica Ambientale. Trattamento e Gestione Acque di Scarico. Ingegneria Acquiferi. Studi Idraulici. Pratiche Urbanistiche e Ambientali

Monitoraggio e Bonifica Ambientale. Trattamento e Gestione Acque di Scarico. Ingegneria Acquiferi. Studi Idraulici. Pratiche Urbanistiche e Ambientali Monitoraggio e Bonifica Ambientale Trattamento e Gestione Acque di Scarico Ingegneria Acquiferi Studi Idraulici Pratiche Urbanistiche e Ambientali HYDROINGEA Srl - Società di Ingegneria C.F./P.Iva: 12711401005

Dettagli

L analisi di rischio: cenni di inquadramento

L analisi di rischio: cenni di inquadramento SALA CONVEGNI DUEMILADIECI MUGGIA (TS) L Analisi di Rischio nel Sito di Interesse Nazionale di Trieste - 5 luglio 2011 L analisi di rischio: cenni di inquadramento normativo o e presentazione e di casi

Dettagli

D.M. 10 agosto 2012 n. 161

D.M. 10 agosto 2012 n. 161 D.M. 10 agosto 2012 n. 161 Regolamento recante la disciplina dell utilizzo delle terre e rocce da scavo 2012 GEOlogica Via Ambrogio da Bollate,13 20021 Bollate (MI) Tel. E fax (r.a.) 02 38300883 www.geo

Dettagli

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE DI ROMA CAPITALE - ReMAS

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE DI ROMA CAPITALE - ReMAS ASPETTANDO AQUA 2015 LA NUOVA CARTA IDROGEOLOGICA DI ROMA ALLA SCALA 1:50.000 LA RETE DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE DI ROMA CAPITALE - ReMAS Geol. Isidoro Bonfà - Ing. Simona Martelli Geol. Francesco

Dettagli

MODULO_C Trasmissione dati relativi alla caratterizzazione svolta

MODULO_C Trasmissione dati relativi alla caratterizzazione svolta 26 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 12 del 24.3.2010 MODULO_C Trasmissione dati relativi alla caratterizzazione svolta MITTENTE: Soggetto obbligato DESTINATARI: Comune di Provincia

Dettagli

Allegati 115/08 INLINEA

Allegati 115/08 INLINEA Allegati 115/08 INLINEA ALLEGATO OBBLIGATORIO Istanza Dati specifici richiesta Copia carta d identità o altro documento identificativo in corso di validità del legale rappresentante Copia del titolo di

Dettagli

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11 DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI COMUNI E PRINCIPI GENERALI NOTE INTRODUTTIVE 13 ARTICOLI 1-3SEXIES 14 PARTE SECONDA

Dettagli

Possono essere eseguite prove di laboratorio e pilota di soil remediation e per ogni altra attività di bonifica e messa in sicurezza.

Possono essere eseguite prove di laboratorio e pilota di soil remediation e per ogni altra attività di bonifica e messa in sicurezza. CE.R.I.S. svolge attività di analisi dei terreni ai fini agronomici utilizzando metodi ufficiali SISS (Società Italiana Scienza del Suolo), ma anche a fini ambientali con metodi ISPRA. In particolare possono

Dettagli

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI COMUNI E PRINCIPI GENERALI NOTE INTRODUTTIVE 11 ARTICOLI 1-3SEXIES 12 PARTE SECONDA PROCEDURE PER

Dettagli

CRITERI PER LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO (legge regionale 13 maggio 2009, n. 11 art. 48 comma 6)

CRITERI PER LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO (legge regionale 13 maggio 2009, n. 11 art. 48 comma 6) CRITERI PER LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO (legge regionale 13 maggio 2009, n. 11 art. 48 comma 6) Allegato 1 Schema di dichiarazione relativa alla produzione ed utilizzazione di terre e rocce

Dettagli

SITI CONTAMINATI. Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati

SITI CONTAMINATI. Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati SITI CONTAMINATI Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati Nome indicatore DPSIR Fonte dati Siti potenzialmente contaminati I Ufficio regionale Gestione Rifiuti e Bonifiche Obiettivo Monitorare

Dettagli

Gestione informatizzata dei dati di Bonifica Ambientale nel Comune di Sesto San Giovanni

Gestione informatizzata dei dati di Bonifica Ambientale nel Comune di Sesto San Giovanni CITTA DI SESTO SAN GIOVANNI Medaglia d Oro al Valor Militare DIREZIONE TECNICA UNITARIA AMBIENTE LL.PP. PROGETTI STRATEGICI Gestione informatizzata dei dati di Bonifica Ambientale nel Comune di Sesto San

Dettagli

Allegato 2 Piano formativo del Master di I/II livello in CARATTERIZZAZIONE E TECNOLOGIE PER LA BONIFICA DEI SITI INQUINATI

Allegato 2 Piano formativo del Master di I/II livello in CARATTERIZZAZIONE E TECNOLOGIE PER LA BONIFICA DEI SITI INQUINATI Allegato 2 Piano formativo del Master di I/II livello in CARATTERIZZAZIONE E TECNOLOGIE PER LA BONIFICA DEI SITI INQUINATI Dipartimento CHIMICA Facoltà SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Direttore

Dettagli

Ragione Sociale Partita Iva comune indirizzo tel. fax Dati della sede operativa/impianto (se diversi dalla sede legale)

Ragione Sociale Partita Iva comune indirizzo tel. fax  Dati della sede operativa/impianto (se diversi dalla sede legale) PROVINCIA DI PISA Documentazione tecnica ed elaborati grafici necessari al rilascio dell autorizzazione allo scarico ai sensi del Decreto Legislativo 152/06 Norme in Materia Ambientale non in pubblica

Dettagli

Linee guida AdR. Federica Scaini, Eleonora Beccaloni. Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale

Linee guida AdR. Federica Scaini, Eleonora Beccaloni. Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale Linee guida AdR Federica Scaini, Eleonora Beccaloni Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale Bologna 05 maggio 2016 Il Ministero dell Ambiente e della Tutela del

Dettagli

Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque

Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque R e g g i o E m i l i a 25 G e n n a i o 2 0 0 8 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque Adeguamento del PTCP al Piano Regionale

Dettagli

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO INDICE GENERALE INDICE CAPITOLO 1 1. PREMESSA 1.1 INQUADRAMENTO GENERALE 1.2 MOTIVAZIONI E FINALITÀ DELLO STUDIO 1.3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1.3.1 Compatibilità ambientale 1.3.2 Tutela delle acque 1.3.3

Dettagli

Documento scaricato da

Documento scaricato da Regione Umbria Legge Regionale n. 14 del 21-07-2004 «Ripristino ambientale dei siti inquinati e disciplina del Piano per la bonifica delle aree inquinate.» IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. (B.U.R.

Dettagli

B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3. B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3

B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3. B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3 SCHEDA B - DATI E TIZIE SULL IMPIANTO ATTUALE B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3 B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3 B.2.1 Consumo di risorse idriche (parte storica)

Dettagli

IMPIANTO/COMPLESSO IPPC. SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale

IMPIANTO/COMPLESSO IPPC. SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale IMPIANTO/COMPLESSO IPPC SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo e data Firma del Gestore 1 SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Legenda 2.1.1 consumo

Dettagli

ANALISI DELLA FATTIBILITÀ GEOLOGICA E ACUSTICA

ANALISI DELLA FATTIBILITÀ GEOLOGICA E ACUSTICA PIANO DI LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALE PLa3 Comune di Mezzanino (PV), via Malpensata di Sotto PROGETTO DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE FASCICOLO 4 ANALISI DELLA FATTIBILITÀ GEOLOGICA E ACUSTICA LA PROPRIETÀ Laura

Dettagli

DECRETO N Del 16/05/2017 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

DECRETO N Del 16/05/2017 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE DECRETO N. 5590 Del 16/05/2017 Identificativo Atto n. 223 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE Oggetto DELIMITAZIONE DEGLI AREALI INTERESSATI DA INQUINAMENTO DIFFUSO DA TETRACLOROETILENE,

Dettagli

MODELLO N. 10. Acquisita la documentazione, sarà predisposta una Relazione Tecnica Finale che sarà inviata ad ARPA per il parere di competenza.

MODELLO N. 10. Acquisita la documentazione, sarà predisposta una Relazione Tecnica Finale che sarà inviata ad ARPA per il parere di competenza. Provincia di Bergamo Via T.Tasso, 8-24121 Bergamo Settore Ambiente Servizio Rifiuti Via G. Camozzi, 95 - Passaggio Canonici Lateranensi, 10-24121 Bergamo - Tel. 035.387.534- Fax 035.387.597 Http://www.provincia.bergamo.it

Dettagli

LO STUDIO DEI VALORI DI FONDO ANTROPICI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BONIFICA

LO STUDIO DEI VALORI DI FONDO ANTROPICI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BONIFICA LO STUDIO DEI VALORI DI FONDO ANTROPICI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BONIFICA ANALISI DI RISCHIO E MONITORAGGIO 19 Settembre 2018 RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere www.remtechexpo.com

Dettagli

Tipologia di cantieri

Tipologia di cantieri I rifiuti da costruzione e demolizione e le terre e rocce da scavo gestione, tecnologie operative e problematiche affrontate dall impresa edile per il loro trattamento e riutilizzo Tipologia di cantieri

Dettagli

PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI ALLEGATO TECNICO PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI --------- PREMESSA Il Sito di Interesse Nazionale Fiumi Saline e Alento, incluso nell elenco dei siti di bonifica di interesse nazionale dal D.M. 468/01 è stato

Dettagli

Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo

Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo ALLEGATO A Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo AL COMUNE DI PONTEDERA 1 Settore Pianificazione del Territorio e Ambiente 3 Servizio Ambiente RICHIESTA DI APPROVAZIONE PROGETTO

Dettagli

PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI TERZO STRALCIO RELATIVO ALLA BONIFICA DELLE AREE INQUINATE ALLEGATO 3 SCHEDE TIPO

PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI TERZO STRALCIO RELATIVO ALLA BONIFICA DELLE AREE INQUINATE ALLEGATO 3 SCHEDE TIPO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI TERZO STRALCIO RELATIVO ALLA BONIFICA DELLE AREE INQUINATE ALLEGATO 3 SCHEDE TIPO SCHEDA TIPO DI VALUTAZIONE PRIORITA INTERVENTI SITI A MEDIO TERMINE Sito..

Dettagli

PIANO DI RIPRISTINO AMBIENTALE

PIANO DI RIPRISTINO AMBIENTALE PIANO DI RIPRISTINO AMBIENTALE INDICE 1. PREMESSA... 1 2. PIANO PER IL RIPRISTINO AMBIENTALE DELL AREA... 3 2.1 Destinazione urbanistica dell area... 3 2.2 Destinazione d uso del sito secondo la classificazione

Dettagli

Inquinamento Alterazione delle caratteristiche chimiche, fisiche e/o batteriologiche di un acqua che la renda inidonea all uso cui è destinata

Inquinamento Alterazione delle caratteristiche chimiche, fisiche e/o batteriologiche di un acqua che la renda inidonea all uso cui è destinata Inquinamento Alterazione delle caratteristiche chimiche, fisiche e/o batteriologiche di un acqua che la renda inidonea all uso cui è destinata Concetto di inquinamento (D. Lgs. 152/2006) "introduzione

Dettagli

3. INQUADRAMENTO NORMATIVO

3. INQUADRAMENTO NORMATIVO 3. INQUADRAMENTO NORMATIVO 3.1 Premessa Le norme di riferimento antecedenti al 1997, risultavano carenti nel settore specifico delle bonifiche dei terreni inquinati ed erano: D.P.R. 915 del 10.9.1982 e

Dettagli

PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA

PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA Progetto Realizzazione di un impianto di trattamento liquami per l abbattimento dei nitrati e annesse vasche di stoccaggio in Loc. Passaggio di Bettona

Dettagli

Provincia di Pordenone Medaglia d oro al V.M. Settore Tutela Ambientale

Provincia di Pordenone Medaglia d oro al V.M. Settore Tutela Ambientale Provincia di Pordenone Medaglia d oro al V.M. Settore Tutela Ambientale Seminario di formazione 26 Maggio 2009 D:Lgs. 152/06 e D:Lgs.4/2008: SITI CONTAMINATI MISURE DI PREVENZIONE E MESSA IN SICUREZZA

Dettagli

delle terre e rocce da scavo: norme e procedure per il loro riutilizzo Giuseppe Liuzzi Assessorato Ambiente Provincia di Reggio Emilia

delle terre e rocce da scavo: norme e procedure per il loro riutilizzo Giuseppe Liuzzi Assessorato Ambiente Provincia di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia La gestione delle terre e rocce da scavo: norme e procedure per il loro riutilizzo Giuseppe Liuzzi Assessorato Ambiente Provincia di Reggio Emilia 15 Dicembre 2008 D.Lgs 152/06

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO: POSSIBILI PERCORSI DA INTRAPRENDERE

TERRE E ROCCE DA SCAVO: POSSIBILI PERCORSI DA INTRAPRENDERE TERRE E ROCCE DA SCAVO: POSSIBILI PERCORSI DA INTRAPRENDERE Workshop OICE Ambiente La gestione delle terre e rocce da scavo: il D.M. 161/2012 Roma, 21 marzo 2013 Ing. Francesco Ventura - Ing. Riccardo

Dettagli

Consolidamento delle attività integrate di sistema finalizzate allo sviluppo delle capacità tecnico-operative delle Agenzie Ambientali

Consolidamento delle attività integrate di sistema finalizzate allo sviluppo delle capacità tecnico-operative delle Agenzie Ambientali Consolidamento delle attività integrate di sistema finalizzate allo sviluppo delle capacità tecnico-operative delle Agenzie Ambientali UN.I.D.E.A. Unione Italiana Esperti Ambientali XXXIV Congresso Nazionale

Dettagli

Caratterizzazione delle matrici ambientali

Caratterizzazione delle matrici ambientali Caratterizzazione delle matrici ambientali Fabiana Vanni fabiana.vanni@iss.it Istituto Superiore di Sanità Caratterizzazione delle matrici ambientali Nell area oggetto di studio del progetto CCM2010 sono

Dettagli

Acque sotterranee: l analisi conoscitiva in relazione agli impianti ittici, all industria e all agricoltura

Acque sotterranee: l analisi conoscitiva in relazione agli impianti ittici, all industria e all agricoltura Acque sotterranee: l analisi conoscitiva in relazione agli impianti ittici, all industria e all agricoltura DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia San Vito al Tagliamento 12 maggio 2015 Il modello

Dettagli

Alessandra Pei Regione Toscana Direzione difesa del suolo e protezione civile Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell Acqua

Alessandra Pei Regione Toscana Direzione difesa del suolo e protezione civile Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell Acqua Giornate formative: 8,9,27 febbraio 2017 SCUOLA SUPERIORE SANT ANNA- PISA il decreto ministeriale 2 maggio 2016 n. 100. regolamento recante criteri per il rilascio dell autorizzazione al ravvenamento o

Dettagli

Dichiarazione di Sintesi Ai sensi dell articolo 17 del d.lgs. 152/06 e ss.mm.ii.

Dichiarazione di Sintesi Ai sensi dell articolo 17 del d.lgs. 152/06 e ss.mm.ii. Piano per la Bonifica delle Aree Inquinate Valutazione Ambientale Strategica Dichiarazione di Sintesi Ai sensi dell articolo 17 del d.lgs. 152/06 e ss.mm.ii. 1 INDICE Introduzione e scopo del documento

Dettagli

Modalità applicative del Titolo V, parte quarta, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale

Modalità applicative del Titolo V, parte quarta, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale Modalità applicative del Titolo V, parte quarta, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale 1. Comunicazione del responsabile dell inquinamento Al verificarsi dell evento

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMUNE DI PELLA PROVINCIA VCO PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO TERRE E ROCCE DA SCAVO SISTEMAZIONE DI VIA VIGNACCIA su territorio comunale Novara, maggio 2017 Il progettista Ing. G. Escuriale RELAZIONE UTILIZZO

Dettagli

Allegato alla richiesta di permesso a costruire /SCIA edilizia N.

Allegato alla richiesta di permesso a costruire /SCIA edilizia N. MOD 2 - RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO PROVENIENTI DALLA REALIZZAZIONE DI OPERE SOGGETTE A PERMESSO DI COSTRUIRE O A DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ ai sensi dell'art. 186 d.lgs. 152/06 e succ. mod.

Dettagli

SITI CONTAMINATI 2013 Siti contaminati - Siti potenzialmente contaminati

SITI CONTAMINATI 2013 Siti contaminati - Siti potenzialmente contaminati SITI CONTAMINATI 2013 Siti contaminati - Siti potenzialmente contaminati Nome indicatore DPSIR Fonte dati Siti potenzialmente contaminati I Ufficio Regionale Gestione Rifiuti e Bonifica Obiettivo Disponibilità

Dettagli

Il ruolo del monitoraggio delle acque sotterranee per l applicazione della WFD

Il ruolo del monitoraggio delle acque sotterranee per l applicazione della WFD Il ruolo del monitoraggio delle acque sotterranee per l applicazione della WFD Monitoraggio qualitativo e quantitativo dei corpi idrici sotterranei della regione Puglia 29/03/2011 ARPA - Il monitoraggio

Dettagli

MONITORAGGIO AMBIENTALE DELLA VALLE GALERIA FASE 1

MONITORAGGIO AMBIENTALE DELLA VALLE GALERIA FASE 1 MONITORAGGIO AMBIENTALE DELLA VALLE GALERIA FASE 1 Indice 1. Premessa e Inquadramento dell area di studio 2. Oggetto dell affidamento 2.1 Censimento dei fattori di pressione 2.2 Raccolta e sistematizzazione

Dettagli

ELABORATO Rapporto Ambientale. Monitoraggio. Adozione 2018

ELABORATO Rapporto Ambientale. Monitoraggio. Adozione 2018 ELABORATO Adozione 2018 Rapporto Ambientale Monitoraggio 13.3 7 Monitoraggio Il monitoraggio costituisce l attività di controllo degli effetti del Piano Operativo, prodotti durante il suo periodo di validità

Dettagli

PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA

PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA Progetto Implementazioni funzionali al progetto di adeguamento alle BAT modifica DD 8902 del 31/08/2018, nel Comune di Perugia. Proponente: Società Gesenu

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, GEOTECNICA ED AMBIENTALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, GEOTECNICA ED AMBIENTALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, GEOTECNICA ED AMBIENTALE CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO

Dettagli

Bonifica siti contaminati

Bonifica siti contaminati Bonifica siti contaminati D.M. 5 ottobre 1999 n. 471 (G.U. 15/12/1999, n. 293) Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica ed il ripristino ambientale dei siti

Dettagli

ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO

ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio Profilo professionale Il Diplomato dell Istituto Tecnico Settore Tecnologico - Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

SISTEMA INFORMATIVO A SCHEDE PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI. Leso V., Cioffi D.L., Piacci M., Manno M., Iavicoli I.

SISTEMA INFORMATIVO A SCHEDE PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI. Leso V., Cioffi D.L., Piacci M., Manno M., Iavicoli I. SISTEMA INFORMATIVO A SCHEDE PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI Leso V., Cioffi D.L., Piacci M., Manno M., Iavicoli I. Introduzione: i siti contaminati La gestione dei siti contaminati rappresenta

Dettagli

Allegato 3 Analisi di fattibilità degli interventi di messa in sicurezza e bonifica, noti i profili degli inquinanti rilevati e delle relative misure

Allegato 3 Analisi di fattibilità degli interventi di messa in sicurezza e bonifica, noti i profili degli inquinanti rilevati e delle relative misure Allegato 3 Analisi di fattibilità degli interventi di messa in sicurezza e bonifica, noti i profili degli inquinanti rilevati e delle relative misure di contenimento 1 Analisi di fattibilità degli interventi

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PROVINCIALE PROTEZIONE AMBIENTE Prot. n. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE TECNICO PER LA TUTELA DELL AMBIENTE N. 2 DI DATA 12 Aprile 2016 O G G E T T O: Autorizzazione

Dettagli

Numero pratica. sottoscritto. nato a il / / residente/i in. Via n Tel.

Numero pratica. sottoscritto. nato a il / / residente/i in. Via n Tel. Riservato all Ufficio Numero pratica Al sig. SINDACO del Comune di (1) Al sig. SINDACO del Comune di (2) Oggetto: Progetto di escavazione ed utilizzo di terre e rocce escludibili dal regime dei rifiuti,

Dettagli

VAS Piano Energetico Ambientale Regionale Misure per il monitoraggio REGIONE MOLISE. Servizio Programmazione Politiche Energetiche

VAS Piano Energetico Ambientale Regionale Misure per il monitoraggio REGIONE MOLISE. Servizio Programmazione Politiche Energetiche REGIONE MOLISE Servizio Programmazione Politiche Energetiche Valutazione Ambientale Strategica (Direttiva 42/2001/CE) del Piano Energetico Ambientale Regionale MISURE PER IL MONITORAGGIO D. Lgs. n. 152/2006

Dettagli

Le aree di ricarica degli acquiferi profondi. Disposizioni per l ambito agricolo

Le aree di ricarica degli acquiferi profondi. Disposizioni per l ambito agricolo Le aree di ricarica degli acquiferi profondi Disposizioni per l ambito agricolo Elena Anselmetti Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio Torino, 11 aprile 2018 1. Costruzione o ammodernamento

Dettagli

IMPIANTO R.I.ECO (Via Belvedere 5 Comune di Mirandola)

IMPIANTO R.I.ECO (Via Belvedere 5 Comune di Mirandola) IMPIANTO R.I.ECO (Via Belvedere 5 Comune di Mirandola) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:

Dettagli

INGEGNERIA & BIOTECH BONIFICA EX AREA CARBURANTI

INGEGNERIA & BIOTECH BONIFICA EX AREA CARBURANTI BONIFICA EX AREA CARBURANTI Caratteristiche Area deposito carburanti Granarolo (RA) n 4 serbatoi interrati contenenti sostanze di origine petrolifera (benzina e gasolio) Contaminazione Tipica delle aree

Dettagli

Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa

Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Organizzazione/Sito : Sede legale: Sito Produttivo: Responsabile legale: Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Accertamento relativo alla verìfica di conformità legislativa ai

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO

Dettagli

Il Piano Cimiteriale come strumento di tutela ambientale. Marco Ghirardi

Il Piano Cimiteriale come strumento di tutela ambientale. Marco Ghirardi Marco Ghirardi FINALITA DELLA RELAZIONE GEOLOGICA DEL PIANO CIMITERIALE La relazione, partendo dallo studio generale del territorio comunale e sviluppandosi con maggiore dettaglio per i siti di interesse,

Dettagli

INDICE. 1 GENERALITÀ Pag. 1 2 PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI GENERALITÀ NORME DI RIFERIMENTO 4

INDICE. 1 GENERALITÀ Pag. 1 2 PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI GENERALITÀ NORME DI RIFERIMENTO 4 I INDICE 1 GENERALITÀ Pag. 1 2 PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI 2 2.1 GENERALITÀ 2 2.2 NORME DI RIFERIMENTO 4 3 COMPETENZE DELLA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA 8 4 OBIETTIVI DELLA PRIMA PIANIFICAZIONE

Dettagli

Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione

Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione dell Ente locale: i dati ambientali Documento di Scoping, Rapporto ambientale e monitoraggio nella VAS: attrezzi fondativi del governo del territorio e dell

Dettagli

BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa

BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa (Politecnico di Milano - DIIAR - Sez. Ambientale) BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa Milano, 12 ottobre 2012 W: www.campus-sostenibile.polimi.it E: campus-sostenibile@polimi.it BONIFICHE: DI COSA E

Dettagli

PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO

PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PRELIMINARE Deve consentire l individuazione a scala territoriale della più opportuna soluzione viaria in grado di

Dettagli

SITI INQUINATI E RIFIUTI

SITI INQUINATI E RIFIUTI Discariche dismesse e abusive rientranti nel Piano Regionale delle Bonifiche: stato di attuazione degli interventi sui siti inquinati del territorio della Regione Calabria Dr.ssa Sabrina Santagati DIRETTORE

Dettagli

ACTV S.p.A provvede ad aggiornare l elenco degli aspetti ambientali secondo la metodologia descritta di seguito.

ACTV S.p.A provvede ad aggiornare l elenco degli aspetti ambientali secondo la metodologia descritta di seguito. MODALITA OPERATIVA ASPETTI AMBIENTALI ACTV S.p.A provvede ad aggiornare l elenco degli aspetti ambientali secondo la metodologia descritta di seguito. L analisi ambientale generale, ed eventualmente quella

Dettagli

Progetto A.G.I.R.E. POR

Progetto A.G.I.R.E. POR Progetto A.G.I.R.E. POR Siti inquinati. Supporto all'arpa Sardegna nella definizione degli strumenti procedurali e tecnici inerenti l'attività dell'agenzia in materia di siti contaminati PROPOSTA DI ISTRUZIONE

Dettagli

COME SI REALIZZA LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE LEGATO ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE?

COME SI REALIZZA LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE LEGATO ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE? COME SI REALIZZA LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE LEGATO ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. RICHIESTA DI

Dettagli

Annuario Siti contaminati. Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici.

Annuario Siti contaminati. Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici. Annuario 2015 Siti contaminati Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici. Il sistema Geosfera comprende il suolo propriamente detto. Esso è un sistema polifasico costituito da particelle minerali ed

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMUNE DI PELLA PROVINCIA DI NOVARA PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO TERRE E ROCCE DA SCAVO SISTEMAZIONE DI VIA VIGNACCIA su territorio comunale Pella, febbraio 2018 Il progettista Ing. G. Escuriale RELAZIONE

Dettagli

STATO DI QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE IN LOMBARDIA

STATO DI QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE IN LOMBARDIA Convegno: Vizi e virtù delle acque per il consumo umano. Gestione idrica e azioni per il risanamento della falda dai principali inquinanti Milano, 17 giugno 2011 STATO DI QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE

Dettagli

Interventi di bonifica Area SPINA 3 Comune di TORINO

Interventi di bonifica Area SPINA 3 Comune di TORINO Area Sviluppo Sostenibile e Pianificazione Ambientale Interventi di bonifica Area SPINA 3 Comune di TORINO Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche - Ufficio Discariche di rifiuti e bonifiche- Dott. Gian

Dettagli

Dife SPA opera con successo da 40 anni nel settore dei servizi ambientali. Affronta, gestisce e risolve i problemi e le esigenze legate alla gestioni

Dife SPA opera con successo da 40 anni nel settore dei servizi ambientali. Affronta, gestisce e risolve i problemi e le esigenze legate alla gestioni Dife SPA opera con successo da 40 anni nel settore dei servizi ambientali. Affronta, gestisce e risolve i problemi e le esigenze legate alla gestioni dei rifiuti industriali e alla tutela dell ambiente.

Dettagli

e rischio idraulico Applicazione alle reti fognarie Invarianza idraulica, idrologica Ruolo del gestore Crema, 23 maggio 2019

e rischio idraulico Applicazione alle reti fognarie Invarianza idraulica, idrologica Ruolo del gestore Crema, 23 maggio 2019 Invarianza idraulica, idrologica e rischio idraulico Ruolo del gestore Applicazione alle reti fognarie ing. Sara Fertonani Servizio Fognatura di Padania Acque SpA Crema, 23 maggio 2019 1 Gestore unico

Dettagli