OSSERVATORIO AMBIENTALE DI CIVITAVECCHIA SEZIONE AMBIENTE RELAZIONE DI RICERCA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "OSSERVATORIO AMBIENTALE DI CIVITAVECCHIA SEZIONE AMBIENTE RELAZIONE DI RICERCA"

Transcript

1 OSSERVATORIO AMBIENTALE DI CIVITAVECCHIA in collaborazione con la Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Meccanica e Aeronautica RELAZIONE DI RICERCA Analisi tecnico-economica della elettrificazione del Porto di Civitavecchia Ricerca condotta da: Ing. Luca Cedola, Ing. Mauro Villarini e Ing. Luca Del Zotto ha collaborato la Sezione Macchine e Sistemi Energetici del Dipartimento di Meccanica e Aeronautica Direttore della ricerca: Prof. Ing. Vincenzo Naso Luglio 2006

2 INDICE PRIMA PARTE - INTRODUZIONE ALLA BANCHINA ELETTRIFICATA La banchina elettrificata Obiettivi e funzionamento Descrizione tecnica Componenti principali Problemi di connessione Frequenza Tensione Sistema di movimentazione dei cavi elettrici Lo sviluppo della banchina elettrificata nel mondo Il porto di Goteborg Il porto di Los Angeles Il porto di Juneau Considerazioni sulla scelta della banchina...12 SECONDA PARTE - IL DIMENSIONAMENTO DELLA BANCHINA ELETTRIFICATA NEL CONTESTO DEL PORTO DI CIVITAVECCHIA Scelta del numero e della tipologia di banchine nel porto di Civitavecchia Il nuovo porto di Civitavecchia Individuazione delle banchine e del numero d imbarcazioni Calcolo delle emissioni annuali per banchina Scelta del numero di banchine Abbattimento delle emissioni prodotte Confronto tra le emissioni specifiche delle 3 navi-tipo e delle Centrali elettriche Confronto tra le emissioni delle 3 banchine-tipo e delle Centrali elettriche Abbattimento complessivo delle emissioni nel porto di Civitavecchia Confronto tra sorgenti inquinanti in Civitavecchia Dimensionamento e lay-out della rete di distribuzione Introduzione Potenza totale richiesta

3 3.3 Connessione alla rete elettrica nazionale Sottostazione primaria di trasformazione e rete di distribuzione portuale Soluzione tecnica adottata per l elettrificazione Collegamento tra la sottostazione e la cabina secondaria di trasformazione Cabina secondaria di trasformazione e disposizione degli shore-boxes Terminal-crociere Terminal-container Terminal-traghetti Numero e lunghezza dei conduttori utilizzati per collegare i trasformatori secondari e gli shore-boxes Descrizione dello shore-box Sistema di movimentazione e connessione dei cavi con l imbarcazione Terminal-crociere Terminal-container Terminal-traghetti Modifiche tecniche da apportare alle imbarcazioni Tempi di connessione...75 TERZA PARTE - ANALISI ECONOMICA RELATIVA AL PROGETTO DI ELETTRIFICAZIONE DELLE BANCHINE DEL PORTO DI CIVITAVECCHIA Analisi economica Introduzione Impianto di connessione alla rete elettrica Terminal-traghetti Terminal-container Terminal-crociere Costo complessivo Costo dell infrastruttura navale Costo elettricità Costi sostenuti da una nave da crociera in un anno: caso di studio Verifica del risparmio energetico...88 CONCLUSIONI...90 Bibliografia

4 PRIMA PARTE - INTRODUZIONE ALLA BANCHINA ELETTRIFICATA 4

5 1 La banchina elettrificata 1.1 Obiettivi e funzionamento La banchina elettrificata è un sistema che ha due scopi principali: - la soppressione dell inquinamento diretto nella zona portuale, causato dai motori ausiliari delle navi tenuti in funzione per la produzione di energia elettrica a bordo (necessaria per assicurare tutte le funzioni ausiliarie - la riduzione delle emissioni delle navi ormeggiate nel porto, consiste nell alimentare le utenze delle imbarcazioni attraverso una rete elettrica di terra (in particolare, la rete elettrica nazionale) anziché utilizzare i motori ausiliari. Infatti il fattori di emissione per MWh di energia elettrica convogliato dalla Rete di Trasmissione Nazionale è inferiore rispetto ai fattori di emissione degli ausiliari. Questo fatto è giustificato sia dalla molteplicità delle tecnologie utilizzate per la produzione di energia (eolica, idrica, gas, vapore, nucleare, etc.) alcune delle quali caratterizzate da emissioni praticamente nulle, sia perché le Centrali Termoelettriche a combustibili fossili devono rispettare dei limiti di emissione ben più severi rispetto a quelli prescritti per il settore navale. Finora analoghi sistemi di elettrificazione sono usati per sopperire a richieste di potenze particolarmente ingenti da parte di particolari utilities, come ad esempio le attività di carico e scarico, che non possono essere soddisfatte dal semplice impiego degli ausiliari di bordo. Oggi, la banchina elettrificata ha come primo obiettivo l abbattimento delle emissioni inquinanti. 1.2 Descrizione tecnica In relazione ai progetti attualmente allo studio, non esiste uno standard di banchina elettrificata; si può comunque schematizzare un progetto di massima che illustri gli elementi principali ed indispensabili per la realizzazione di essa. 5

6 1.2.1 Componenti principali Figura 1- Schema costruttivo generale di una banchina elettrificata Elementi strutturali della banchina: 1) Connessione tra la rete elettrica nazionale ed un trasformatore per convertire la tensione da kv a 6-20 kv a seconda delle necessità; 2) Sistema di cablaggio per il convoglio della corrente dal trasformatore di tensione al terminale portuale; 3) Eventuale convertitore dell alimentazione per adattare la frequenza della rete elettrica nazionale a quella dell imbarcazione; 4) Sistema di canalizzazione sotterranea per la distribuzione dei cavi fino all estremità del terminale; 5) Struttura che consenta la movimentazione dei cavi sulla banchina per evitare il contatto diretto con essi e per facilitare le operazioni di connessione con la nave. Elementi strutturali dell imbarcazione: 1) Presa elettrica per la connessione dei cavi; 2) Trasformatore di tensione (l utenza elettrica della nave lavora a 400 o 6600 V); 3) Sistema di distribuzione della corrente all interno della nave. 6

7 1.3 Problemi di connessione Frequenza Può accadere che la frequenza della rete elettrica non sia compatibile con quella richiesta dalle imbarcazioni. In Europa, infatti, la frequenza di rete è di pari a 50 Hz mentre l utenza delle navi può variare da 50 a 60 Hz. Per ovviare a un problema di questo genere è necessaria l installazione di un convertitore di frequenza con un sensibile aumento dei costi d installazione Tensione Per la tensione sarebbe necessaria l installazione di un trasformatore a bordo della nave. Il problema è che la tensione varia da porto a porto a seconda della rete di distribuzione, mentre i trasformatori sono generalmente progettati per lavorare ad un voltaggio prestabilito. Bisogna quindi ricorrere a particolari accorgimenti tecnici, che permettano l utilizzo della banchina elettrificata indipendentemente dal porto di attracco, che comportano un aumento dei costi Sistema di movimentazione dei cavi elettrici Al fine della movimentazione dei cavi elettrici - ingombranti e pesanti di connessione della nave con la rete elettrica di alimentazione risulta necessario un opportuno sistema di movimentazione dei cavi stessi. La soluzione più comune consiste in una struttura equipaggiata con un argano ed una gru, costruita sulla banchina, in grado di sollevare ed abbassare i cavi di collegamento. L argano e la gru sono azionati da un motore elettrico e sono controllati a distanza attraverso una cabina di comando. Il sistema di movimentazione deve essere in grado di asservire il maggior numero e tipo di navi possibile; a questo proposito si suddividono le imbarcazioni secondo lo schema seguente: 7

8 Tabella 1- Suddivisione del tipo d'imbarcazioni Categoria 1. Imbarcazioni prive di gru, che ormeggiano sempre nella stessa posizione 2. Imbarcazioni munite di gru, che non ormeggiano sempre nella stessa posizione Tipo d imbarcazione Petroliere Navi RO-RO (Roll-on Roll-off) Navi da crociera Traghetti Navi container Navi per carichi alla rinfusa La prima categoria permette di adottare una struttura fissa sulla banchina, senza correre il rischio di intralciare le operazioni di carico e scarico, mentre per la seconda si rende necessario l utilizzo di una struttura mobile che non interferisca con la movimentazione delle gru e consenta la connessione indipendentemente dalla posizione di ormeggio dell imbarcazione. 8

9 1.4 Lo sviluppo della banchina elettrificata nel mondo La banchina elettrificata è un progetto altamente innovativo, in piena fase di sviluppo, che ha già riscontrato un notevole successo a livello mondiale. Ad oggi, non sono molti i porti che possono già vantare l utilizzo di questa tecnologia, ma i benefici in termini d inquinamento, di costi, di energia e d immagine stanno spingendo le compagnie portuali e navali ad attrezzarsi in tale direzione. Illustreremo ora tre casi fra i più significativi a livello mondiale e rappresentativi delle principali tipologie di intervento Il porto di Goteborg Il porto di Goteborg [1] è il più grande porto della Svezia ed il più importante della regione scandinava; è caratterizzato da un cospicuo movimento di petroliere, rinfusiere, navi container e da un modesto traffico passeggeri. Da sempre si è distinto per l attenzione rivolta al settore ambientale, con un occhio di riguardo alle nuove tecnologie in grado di limitare le emissioni atmosferiche delle imbarcazioni. A questo proposito, Goteborg è stato il primo porto del mondo ad installare, nel 2000, una connessione elettrica ad alto voltaggio per le imbarcazioni di tipo RO-RO. Ad oggi, nel porto di Goteborg ci sono due banchine elettrificate che riforniscono tre navi RO-RO ed una nave da crociera. La scelta del tipo d imbarcazioni da rifornire è stata fatta in base al tempo di ormeggio, al combustibile utilizzato e alla performance dei motori: ognuna delle navi rifornite nel porto di Goteborg assorbe circa 5000 kwh e l elettrificazione permette di abbattere notevolmente le immissioni. Ogni anno, infatti, per ogni nave servita, in media, sono evitate emissioni in atmosfera di 80, 60 e 2 tonnellate di ossido di azoto, biossido di zolfo e particolati. Inoltre l energia elettrica è generata, in parte, attraverso le Centrali eoliche, riducendo così l impatto ambientale per la produzione della stessa. La tecnologia adottata dal porto di Goteborg fa parte di un progetto a lungo termine,in accordo con le compagnie navali, che prevede la possibilità di rifornire qualunque tipo d imbarcazione, attraverso l impiego di speciali trasformatori che consentano l alimentazione indipendentemente dalla tensione richiesta dalla nave. 9

10 1.4.2 Il porto di Los Angeles A partire dal 2001, il porto di Los Angeles ha intrapreso lo studio di varie tecnologie per l abbattimento delle emissioni in mare e in atmosfera tra cui lo studio di un sistema di elettrificazione per alimentare le imbarcazioni ormeggiate nel porto[2]. Frutto di questo lavoro è stata, nel 2004, la realizzazione del progetto Alternative Maritime Power (AMP), ossia la prima banchina elettrificata al mondo per navi container. Questo tipo d imbarcazioni lavorano con una tensione di 440V e la potenza richiesta varia da 1 a 10 MW; la banchina è in grado di ospitare ed alimentare contemporaneamente due navi delle stesse dimensioni e con le stesse specifiche tecniche. Per provvedere al rifornimento di corrente anche durante la fase di carico e scarico merci senza intralciare la movimentazione delle gru, i trasformatori e i cavi elettrici sono stati installati sopra una chiatta accostata alla nave. Figura 2- Alternative Marittime Power del porto di Los Angeles 10

11 Il trasformatore serve per convertire la tensione dai 6.6 kv della rete elettrica portuale, ai 440 V richiesti dall utenza; sulla chiatta, posizionata ortogonalmente rispetto alla poppa della nave trovano posto tre carrucole su cui sono avvolti i nove cavi necessari all alimentazione. La movimentazione di quest ultimi avviene per mezzo di una gru, situata anch essa sulla piattaforma, mentre la connessione con l imbarcazione è effettuata manualmente attraverso delle prese elettriche. Il trasformatore è collegato mediante un cavo elettrico ad una presa situata sulla banchina antistante la chiatta; questa, a sua volta, attraverso un cablaggio sotterraneo, si collega alla rete elettrica principale del porto. Dal punto di vista ambientale, a seconda del tipo d imbarcazione, si stima che l AMP permetta di evitare l immissione in atmosfera di circa 1 tonnellata di NOx e 0,7 tonnellate di SO2 al giorno per ogni nave alimentata, ossia l equivalente di camion. Visti i risultati ottenuti, il porto di Los Angeles sta cercando di stringere rapporti di collaborazione con le maggiori compagnie navali, affinché si possa estendere questo sistema anche alle navi da crociera, come già sta facendo il porto di Jeneau in Alaska Il porto di Juneau Juneau è il principale porto crocieristico dell Alaska [3]; nel 2001 la sua Amministrazione diede il via al progetto di elettrificazione delle banchine per navi da crociera denominato cold ironing. La flotta della Princess Cruises è composta da quattro imbarcazioni (Sun Class Ships) che assorbono una potenza di circa 7 MW con una tensione di 6.6 kv ed una nave più grande (Grand Class Ship) che richiede 13 MW di potenza ad una tensione di 11 kv. La rete elettrica del porto di Jeneau ha una tensione di 69 kv e pertanto è stato necessario installare sulla banchina un trasformatore. Parallelamente alla banchina è stata costruita una struttura in ferro munita di una passerella per il transito degli operatori ed un carrello a ponte per la movimentazione dei cavi, il che consente una connessione più facile e sicura con la nave in ogni condizione climatica ( fig. 3). Il collegamento trasformatore-nave è stabilito attraverso cinque cavi, quattro dei quali (in alta tensione) di 10 cm di diametro ed uno di 5 cm per la messa a terra: la connessione con le prese elettriche è affidata al personale specializzato. 11

12 Il passaggio dai motori ausiliari alla rete esterna e viceversa è completamente automatizzato in modo da garantire il maggior numero di servizi a bordo della nave durante la conversione. Figura 3- Struttura per la movimentazione dei cavi La realizzazione di questo progetto ha consentito di diminuire le immissioni in atmosfera del 20% circa; per di più l energia elettrica assorbita dalle navi è generata esclusivamente dalla limitrofa centrale idroelettrica di Snettisham, che permette di abbattere completamente le emissioni per la produzione della stessa. Lo Stato dell Alaska ha intenzione di estendere il progetto cold ironing anche agli altri porti dello stato adibiti al settore crocieristico, in modo da creare una rete portuale nazionale a basso impatto ambientale Considerazioni sulla scelta della banchina I tre esempi precedenti sono stati scelti perché rappresentano tre diverse tipologie di banchina che si differenziano per l impiego: alimentazione di navi RO-RO, di container e di navi da crociera. Goteborg, Los Angeles e Juneau essendo stati tra i primi porti al mondo ad adottare e sperimentare questa tecnologia, hanno indirizzato i loro studi ad un ristretto tipo e numero d imbarcazioni che 12

13 fosse, in funzione dei dati del traffico, il più vantaggioso possibile sia dal punto di vista ambientale che economico. Per determinare la soluzione migliore bisogna innanzi tutto tener conto di alcuni fattori. La distinzione del porto tra scalo prevalentemente commerciale, crocieristico o crocieristcocommerciale è il primo aspetto da considerare per l individuazione del tipo di nave a cui potrebbe essere rivolto lo studio; a questo proposito non bisogna dimenticare di analizzare le prospettive future di sviluppo dell area portuale associate al trend della navigazione marittima. Una volta scelto il settore di applicazione, è necessario selezionare un numero limitato di imbarcazioni che potrebbero usufruire di questa tecnologia in base al: tempo medio di stazionamento per ogni chiamata in porto; numero di chiamate in porto annuali; tipo di combustibile utilizzato; fattore di emissione. È possibile quindi stilare una classifica delle navi più inquinanti ormeggiate nel porto. Questa procedura costituisce il punto di partenza per la progettazione della banchina elettrificata sia dal punto di vista logistico, individuazione del molo di attracco, sia dal punto di vista progettuale, specifiche tecniche richieste dalle imbarcazioni. 13

14 SECONDA PARTE - IL DIMENSIONAMENTO DELLA BANCHINA ELETTRIFICATA NEL CONTESTO DEL PORTO DI CIVITAVECCHIA 14

15 2 Scelta del numero e della tipologia di banchine nel porto di Civitavecchia 2.1 Il nuovo porto di Civitavecchia Come già accennato, il porto di Civitavecchia sta attraversando una profonda fase di rinnovamento e ristrutturazione che ha lo scopo di favorire e supportare la continua crescita registrata negli ultimi anni. In quest ottica, nel 2004 è stato approvato il nuovo piano regolatore che prevede l ampliamento delle banchine e la costruzione di nuovi terminal. In figura 4, è rappresentato la configurazione del futuro porto di Civitavecchia a lavori ultimati. La parte settentrionale sarà dedicata esclusivamente al traffico crocieristico e commerciale: la nuova banchina per le navi da crociera sarà tra le più lunghe d Europa, mentre la futura darsena per le navi RO-RO e traghetto prevede la costruzione di tre nuove banchine e potrà ospitare sino ad otto imbarcazioni contemporaneamente. Figura 4- Configurazione del futuro porto di Civitavecchia 15

16 Alla sinistra di questa, con una superficie di mq, trova spazio il terminal-container, che con circa 1500m di banchina, potrà essere messo a disposizione anche per il traffico traghetti nel periodo di maggior richiesta. Più a nord infine, è in fase di realizzazione la darsena servizi e la darsena energetica grandi masse non distante dalla Centrale elettrica di Torrevaldaliga. Con questa prospettiva l elettrificazione renderebbe il porto di Civitavecchia una realtà ancor più innovativa, abbinando alla tecnologia la salvaguardia dell ambiente: inoltre, una rete elettrica ramificata di questa portata non solo potrebbe essere impiegata per l utilizzo sulle navi ma potrebbe costituire il punto di partenza di un progetto ancor più ampio di elettrificazione estesa a tutte le utenze: i mezzi meccanici, come le gru, i montacarichi, i carrelli motorizzati e la trazione dei mezzi di trasporto utilizzati all interno dell area portuale. Nel nostro studio ci limiteremo alla elettrificazione delle banchine. 16

17 2.2 Individuazione delle banchine e del numero d imbarcazioni Il progetto di elettrificazione del porto di Civitavecchia si basa sulle proiezioni future dell entità e del tipo di traffico marittimo dei prossimi anni, cui far corrispondere lo sviluppo della nuova area portuale. I dati utilizzati in questa trattazione sono ancora limitati ed incompleti e questo la rende un analisi di fattibilità preliminare e orientativa. Tenuto conto del numero sempre crescente di crocieristi che fanno scalo a Civitavecchia, la costruzione della nuova darsena traghetti e l impiego, a conclusione del nuovo terminal-container, delle nuove grandi navi Post Panamax, l elettrificazione del porto dovrà coinvolgere tre aree : il terminal-traghetti, il terminal-crociere e il terminal-container. Nel complesso, le tre aree impiegano 7 banchine, per un totale di 4260 m di accosto così suddivisi: Tabella 2- Banchine impiegate e lunghezza totale degli accosti T. traghetti T. crociere T. container Totale Numero banchine Lunghezza totale di accosto (m) Per ottimizzare il numero di banchine da elettrificare bisogna innanzi tutto individuare, per le tre categorie, il miglior compromesso tra impegno degli accosti ed emissioni prodotte. 2.3 Calcolo delle emissioni annuali per banchina Per calcolare le emissioni si è fatto riferimento a tre navi-tipo, una per ogni categoria d imbarcazione, che abitualmente fanno scalo nel porto di Civitavecchia o che, come nel caso della nave-container circoleranno a lavori ultimati, nel terminal-multipurpose. Le navi modello prese in considerazione sono la Costa Concordia, della Costa Crociere, il traghetto veloce di tipo RO-PAX Bithia del gruppo Tirrenia e la nave-container Tasman del gruppo P&O Lines. 17

18 La scelta di queste tre imbarcazioni è da ricercarsi nel fatto che, per ogni classe di appartenenza, presentano coefficienti di emissioni medi e gli assorbimenti degli ausiliari in banchina, per una successiva stima di potenza, sono i più alti. Di seguito riportiamo le principali caratteristiche tecniche delle tre imbarcazioni: Nome COSTA CONCORDIA TIRRENIA BITHIA P&O TASMAN Anno di costruzione Stazza (tonnellate) t t t Lunghezza (metri) 290 m 214 m 278 m Larghezza (metri) 36 m 26 m 40 m Generatori elettrici 1x 1300 kva; 2x kva; 4x kva 1x 600 kva; 1x 2875 kva; 2x 3915 kva 1x330 kva; 4x2200 kva Tensione supportata (V) 6600 V; 440 V; 220 V 440 V; 220 V 6600 V; 440 V; 220 V Frequenza di rete 60 Hz-Ac 60 Hz-Ac 60 Hz-Ac Tabella 3- Caratteristiche tecniche delle 3 navi tipo I fattori di emissione di ogni singola imbarcazione sono tratti dal documento stilato dalla Comunità Europea nel 2005 [4]: Tabella 4- Fattori medi di emissione delle tre navi tipo in banchina g/kwh Kg/tonne fuel NOx SO2 CO2 PM VOC sfc NOx SO2 CO2 PM VOC Costa Concordia (MGO) 11,6 1, ,8 0, ,7 2,3 Tirrenia Bithia (RO) 11,3 11, ,8 0, ,6 2,3 P&O Tasman (RO) 13,7 12, ,5 0, ,7 9,1 MGO = Marine Diesel Oil (S=0,4%) 18

19 RO = Residual Oil (S=2,7%) Sfc= specific fuel consumption Per concludere la stima sono necessarie due ulteriori informazioni: la potenza assorbita dagli ausiliari delle navi e l impiego annuo, espresso in ore, di ogni tipologia di banchina. 19

20 Il primo dato è fornito dalle rispettive compagnie navali, mentre per il secondo ci si avvale del supporto dell ente portuale di Civitavecchia. Tabella 5- Potenza media installata dai motori ausiliari delle navi in banchina Potenza installata (kw) Costa Concordia Tirrenia Bithia 4000 P&O Tasman 2000 Per il calcolo delle ore d impiego delle banchine, si è fatto ricorso al coefficiente di utilizzo, che tiene conto del tempo medio di stazionamento in porto di ogni categoria d imbarcazione, distribuito lungo un anno. Tabella 6- Ore effettive d'impiego di ogni singola tipologia di banchina in un anno Banchina-crociere Banchina-traghetti Banchina-container Mesi d impiego Giorni d impiego Ore totali Coeff. di utilizzo 0,5 0,4 0,7 Ore effettive A questo punto combinando i coefficienti di emissione con la potenza media degli ausiliari e le ore effettive d impiego è possibile calcolare le emissioni in atmosfera in un anno per tipo di banchina. Come ipotesi si è assunto che il numero di approdi sia tale da garantire un coefficiente d impiego pari ad 1 per il numero di ore precedentemente stimato. Tabella 7- Emissioni annue per singola banchina NOx (t) SO2 (t) CO2 (t) PM (t) SFC (t) Banchina-crociere Banchina-traghetti

21 Banchina-container Scelta del numero di banchine Come si evince dalla Tab.7, la banchina crociere risulta la più inquinante nell arco di un anno solare, ma per ripartire correttamente il numero di banchine da elettrificare tra le tre tipologie d imbarcazione prese in considerazione non si può trascurare il traffico reale. Infatti, i valori calcolati nel paragrafo precedente non tengono conto del traffico effettivo che potrebbe, in alcuni casi, non impiegare al 100% l accosto o in altri eccedere nell utilizzo, il che comporta l elettrificazione di una banchina aggiuntiva per il terminal considerato. Per operare questa stima si dividono le ore annue d impiego di ogni singola tipologia di banchina per la media delle ore trascorse nel porto, nello stesso arco di tempo, rispettivamente da una navecrociera, nave-container e nave-traghetto, ottenendo il numero d imbarcazioni necessarie ad avere un coefficiente d impiego pari ad 1. Raffrontando questo valore con i dati di traffico dello specifico settore e, tenendo conto di un fattore di contemporaneità variabile nei tre casi, otteniamo una valutazione del numero di banchine da elettrificare. Tabella 8- Calcolo del numero di banchine da elettrificare Nave-crociera Nave-traghetto Chiamate in porto annuali per singola nave Tempo di stazionamento medio ad ogni chiamata (h) Ore totali di stazionamento in un anno (h) Navi necessarie per avere un coeff. d'impiego unitario 20 3,4 Navi previste per il Banchine da elettrificare 7 9 Come si può notare, per elettrificare tutte le imbarcazioni sarebbero necessarie 7 banchine-crociere e 9 banchine-traghetto. In realtà, per evitare che alcune banchine rimangano inutilizzate per troppo tempo, nei periodi di scarso traffico, il numero ottimale di postazioni elettrificate è risultato pari a 3 banchine-crociere e 4 banchine-traghetti. 21

22 Un discorso a parte merita il terminal-container, in quanto il traffico merci attuale non risulta comparabile agli altri due settori e le previsioni future non sono agevoli: in base a ciò si è stabilito un numero di 2 banchine-container da elettrificare. Il numero ottimale di banchine da elettrificare per i tre terminal potrà essere stabilito con maggiore accuratezza nel momento in cui tutti i dati del traffico sia dello storico che del forecast saranno disponibili. 2.5 Abbattimento delle emissioni prodotte Come detto, la finalità dell elettrificazione è quella di evitare la produzione di energia elettrica a bordo delle navi attraccate nel porto. Un confronto di interesse è allora la stima dell abbattimento delle emissioni prodotte all interno del porto di Civitavecchia conseguibile grazie all introduzione delle banchine elettrificate, ovviamente considerando la corrispondente produzione di inquinanti originata dai diversi impianti di terra destinati alla produzione di energia elettrica. Sono stati considerati: centrale termoelettrica ad olio combustibile ( 4 gruppi da 660MWe ciascuno); centrale termoelettrica a carbone (4 gruppi da 660 MWe ciascuno, di nuova generazione); centrale termoelettrica a ciclo combinato gas-vapore (1 gruppo da 780 MW). I confronti tra gli impianti di produzione e le tre classi d imbarcazione riguardano le emissioni specifiche e le emissioni annuali per ogni tipologia di banchina. I coefficienti di emissione delle Centrali sono quelli forniti dall ENEL S.P.A. [11]. 22

23 2.6 Confronto tra le emissioni specifiche delle 3 navi-tipo e delle Centrali elettriche Confronto tra le emissioni specifiche: Figura 5- Emissioni di NOx 23

24 Figura 6 Emissioni di SO2 Figura 7 Emissioni di PM 24

25 2.6.1 Confronto tra le emissioni delle 3 banchine-tipo e delle Centrali elettriche Di seguito sono riportate le quantità d inquinanti prodotte dall impiego di una specifica banchina in un anno, con le modalità ed i tempi descritti in Tab.6. Tali valori sono stati confrontati con le emissioni che produrrebbero gli impianti termoelettrici per generare la stessa energia prodotta dagli ausiliari: 39600, e MWh,rispettivamente, per la banchina crociere, per quelle per traghetti e container. Figura 8 Emissioni di NOx Figura 9 Emissioni di SO2 25

26 Figura 10 Emissioni di PM 26

27 2.7 Abbattimento complessivo delle emissioni nel porto di Civitavecchia In questo paragrafo si vuole illustrare l abbattimento complessivo delle emissioni conseguibile grazie all impiego di: 3 banchine-crociere; 4 banchine traghetti; 2 banchine-container. Per ogni banchina si deve tener conto dei tempi morti in cui non essa può essere utilizzata a causa di: distribuzione del traffico marittimo (media-bassa-alta stagione); tempi di manutenzione; eventuali black-out della rete elettrica; guasti e tempi di riparazione. Quindi, rispetto al numero di ore considerato in Tab.6, si considera una percentuale di out of service pari a: terminal-crociere: -30% ; terminal-traghetti: -15% ; terminal-container: -30%. Di seguito sono riportati i nuovi valori di abbattimento stimati: 27

28 Figura 11- Emissioni di NOx Figura 12- Emissioni di SO2 28

29 Figura 13- Emissioni di PM L abbattimento delle immissioni è notevole: in Tab.9 si riassumono le percentuali di abbattimento divise per tipologia d inquinante e per impianto di produzione elettrica: Tabella 9 Abbattimento delle emissioni annuali ( % ) Ausiliari di bordo Centrale a olio combustibile Centrale a carbone Centrale a ciclo bi t NOx (t) 1727,78 69,14 67,66 64,72 % di abbattimento -96 % -96 % -96,2 % SO2 (t) 872,70 139,74 44,13 0,74 % di abbattimento -84 % -94,9 % -99,9 % PM (t) 259,69 8,83 8,83 1,47 % di abbattimento -96,5 % -96,5 % -99,4 % 29

30 2.8 Confronto tra sorgenti inquinanti in Civitavecchia. Può essere interessante un confronto macroscopico tra i valori stimati dell inquinamento atmosferico prodotto in un anno dalle navi nel Porto di Civitavecchia con i propri motori ausiliari e le emissioni annue della Centrale termoelettrica di Torrevaldaliga Nord registrate nel Prima dell avvio delle operazioni preliminari destinate alla riconversione a carbone, l impianto TVN, era costituito da 4 Gruppi da 660 MWe, ciascuno funzionante ad olio combustibile: nel 2003 l energia prodotta è stata di MWh, equivalenti a ore di funzionamento a piena potenza. Le emissioni registrate sono state: NOx = t; SO2 = t; PM = 731 t. Se si confrontano questi valori con quelli stimati per l inquinamento prodotto in un anno dai motori delle navi, si può notare che: le emissioni di NOx prodotti dalle navi sono pari al 32,8 % di quelle prodotte da TVN; le emissioni di SO2 sono pari all 8,2 % di quelle prodotte da TVN; le emissioni di PM sono pari al 35,5 % di quelle prodotte da TVN. 30

31 3 Dimensionamento e lay-out della rete di distribuzione 3.1 Introduzione In questa sezione ci si occuperà di tutte le infrastrutture necessarie alla distribuzione in media tensione della corrente elettrica all interno del porto. Il punto di partenza è la rete elettrica nazionale, gestita dalla TERNA S.P.A. [7], mentre il punto di arrivo è la sottostazione, interna al porto, di trasformazione dall alta alla media tensione che funge da cabina primaria di distribuzione. Nella progettazione si è cercata la disposizione ottimale delle infrastrutture sia all interno, sia al di fuori dell area portuale. 3.2 Potenza totale richiesta La prima operazione da compiere per dimensionare l impianto di distribuzione è il calcolo della potenza massima richiesta per alimentare contemporaneamente le 9 banchine, e precisamente: 3 banchine-crociere; 4 banchine-traghetti; 2 banchine-container. Per le potenze impiegate da ciascuna banchina si è fatto riferimento agli standard utilizzati dalla CAVOTEC GROUP [6], la ditta costruttrice delle shore-side connections nei porti di Los Angeles e Long Beach. Tabella 10- Potenza totale da installare Potenza installata ( MVA ) Banchina-crociere 16 x 3 = 48 Banchina-traghetti 4 x 4 = 16 Banchina-container 7,5 x 2 = 15 Totale 79 31

32 Si noti che la potenza scelta per ciascuna banchina del terminal-crociere e di quello per container è stata sovradimensionata rispetto alla potenza media installata degli ausiliari di bordo delle rispettive imbarcazioni: ciò allo scopo di coprire gli eventuali picchi di carico delle navi con potenza superiore a quella media. Per una potenza totale installata di 79 MVA è necessaria una connessione ad hoc con la rete elettrica nazionale, con l installazione di una sottostazione nell area portuale, per convertire l alta tensione della rete nazionale ( kv ) in media tensione di distribuzione ( 20 kv ). Nel successivo paragrafo si illustrerà la soluzione adottata per il collegamento con la rete di TERNA. 32

33 3.3 Connessione alla rete elettrica nazionale Dal momento che la potenza totale impegnata supera i 10 MVA, per la realizzazione di un impianto di distribuzione è necessario l allacciamento alla rete elettrica ad alta tensione. La soluzione tecnica individuata, per continuità, affidabilità del servizio ed economicità, prevede un inserimento a stazione in antenna (con linea ad utente). Per antenna s intende un inserimento nel quale una o più linee sono dedicate ad un solo utente, in questo caso l Ente Porto di Civitavecchia, unico fruitore del servizio. Tale scelta risulta tecnicamente preferibile per i seguenti motivi: realizza una naturale separazione tra le funzioni di trasmissione e le altre funzioni (produzione, distribuzione, utilizzazione, etc.); favorisce lo smistamento delle potenze in stazione; non altera significativamente la funzionalità della rete preesistente; il collegamento, se non incluso nella RTN (Rete Di Trasmissione Nazionale), può essere realizzato dall utente sino allo stallo linea della stazione di connessione escluso; collegamento generalmente adottato se le distanze dalla stazione di connessione sono inferiori a 20 km circa. Il nodo individuato per il collegamento con la rete di distribuzione nazionale è quello di Santa Lucia (Fig. 14). Ovviamente, il percorso che collega lo snodo con la sottostazione principale all interno del porto dovrà obbligatoriamente seguire le arterie stradali, compatibilmente con eventuali vincoli architettonici o urbanistici. La Società proprietaria della rete di distribuzione (TERNA Spa) si potrebbe occupare dello studio dettagliato di tale percorso, ma è già possibile prevedere, ai fini di una preliminare stima economica, che la lunghezza totale della linea di collegamento sarà di circa 6 km. Dato che la richiesta di potenza è inferiore a 100 MVA, la connessione in antenna è realizzata con un unica linea, il che comporta un abbattimento notevole dei costi. Il cavo utilizzato è di tipo unipolare, realizzato in alluminio e rivestito da XLPE (polietilene reticolato) ricavato per estrusione. Questa tipologia di cavi è impiegata per applicazioni in cui il livello della tensione nominale è pari a kv e la portata nominale è pari a 200 MVA. 33

34 Figura 14- Nodo di connessione alla rete elettrica nazionale 34

35 Figura 15 Schema di inserimento in antenna Dato che la tensione del polo di Santa Lucia è pari a 150 kv la soluzione costruttiva prevede l utilizzo di uno stallo di linea in semplice sbarra, con isolamento in aria di tipo normale (ossia con un interruttore AAT). Di seguito è riportato lo schema di connessione in semplice sbarra: Figura 16- Schema di connessione in semplice sbarra Il collegamento della linea elettrica con l utente termina nella stazione di consegna: la Figura 17 riassume nei termini generali la configurazione del collegamento d utente. 35

36 Figura 17 Configurazione generale della connessione La stazione di consegna è realizzata per connettere l utente ed appartiene al titolare della rete di trasmissione. All interno dell impianto di consegna sono collocati uno o più confini di proprietà, che separano le proprietà dei Titolari di rete da quelle dell utente ed interessano ai fini della committenza della realizzazione delle opere e delle responsabilità in materia di manutenzione e garanzia reciproca delle prestazioni. I confini di proprietà possono non coincidere con i confini di competenza funzionale che, ai fini delle regole tecniche di connessione, interessano la separazione tra attività del gestore e attività dell utente. Sono funzionalità in carico al gestore almeno il controllo della connessione circuitale, la misura commerciale, il telecontrollo e la protezione. Nella stazione di consegna, è individuato l'impianto di consegna, costituito dall'insieme delle apparecchiature e degli organi necessari al collegamento dell impianto d utente alla stazione di consegna. L impianto d utente è costituito da sistemi di sbarra, linee, impianti utilizzatori e generatori, di proprietà dell utente, strumentali alla propria attività. Nel caso specifico l impianto d utente è costituito dalla sottostazione primaria di trasformazione e distribuzione situata all interno del porto: quest ultima è di proprietà dell Ente portuale. 36

37 Dato che la consegna avviene con un collegamento terminale della rete di distribuzione nazionale in linea di trasmissione, lo schema dell impianto di consegna sarà il seguente: Figura 18- Schema dell impianto di consegna Questo schema è applicabile ad arrivi di linee di trasmissione, ad utenti passivi o a cabine primarie di distribuzione come nel suddetto caso. La sottostazione primaria di trasformazione e la rete di distribuzione all interno del porto saranno analizzate nel successivo paragrafo: per concludere lo schema di connessione tra la rete elettrica nazionale e la struttura nave risulta quello riportato in Fig

38 Figura 19 Schema a blocchi della connessione tra la RTN e la nave. 38

39 3.4 Sottostazione primaria di trasformazione e rete di distribuzione portuale Come già accennato nel paragrafo precedente, la sottostazione primaria di trasformazione fa parte di un unica installazione, che comprende anche l impianto di consegna dalla rete elettrica nazionale. Lo scopo della cabina primaria di trasformazione è proprio quello di passare dall alta tensione della rete di TERNA, 150 kv, alla media tensione, 20 kv, per la distribuzione all interno del porto. Si rende, infatti, necessaria una trasformazione intermedia tra la tensione richiesta dall utenza navale, 6.6 kv, e la tensione della rete nazionale: questo passaggio è obbligatorio per contenere i costi di installazione con l impiego di cabine di trasformazione secondarie che non corrispondono agli standard attuali. Inoltre, dato che la frequenza della quasi totalità delle imbarcazioni appartenenti alle tre classi sin ora esaminate è pari a 60 Hz e quella della rete elettrica italiana è pari a 50 Hz, è necessaria l installazione di un convertitore di frequenza a valle della stazione di trasformazione. Una soluzione alternativa potrebbe essere l installazione di un convertitore di frequenza a valle di ogni cabina di trasformazione secondaria, ma questo comporterebbe una spesa aggiuntiva troppo onerosa in confronto al numero d imbarcazioni che utilizzano una frequenza di rete pari a 50 Hz. Infatti, nonostante quest ultima sia caratteristica delle reti elettriche d Europa, Africa e Australia, mentre la seconda, è tipica degli impianti terrestri e navali dell America e del Giappone, esiste una tendenza ad utilizzare impianti con una frequenza di 60 Hz. Ad esempio, rispetto a quello a 380 V - 50 Hz, il sistema a 440 V - 60 Hz è tecnicamente ed economicamente superiore perché richiede macchinari, reti di distribuzione, quadri ed apparecchiature meno pesanti, meno costosi ed infine consente agli ausiliari delle velocità caratteristiche più in linea con le esigenze degli impianti. In Fig.20 è illustrato lo schema a blocchi di connessione tra la sottostazione primaria e le cabine secondarie di trasformazione; è altresì indicata la potenza nominale da ripartire per ogni singola stazione secondaria. Il valore della potenza impiegata per la cabina-traghetti è giustificato dal fatto che in essa sono raggruppati quattro trasformatori, ognuno dei quali alimenta un imbarcazione. 39

40 Figura 20 Schema a blocchi della rete elettrica di distribuzione 40

41 Dalla sottostazione primaria di trasformazione si dirama la rete di distribuzione che collega tutte le cabine secondarie di trasformazione poste in prossimità delle banchine da elettrificare. In figura 21 è rappresentata una possibile disposizione delle cabine di trasformazione, primaria e secondarie, all interno del porto. Dal momento che la sottostazione principale, comprensiva dell impianto di consegna della rete elettrica nazionale, occupa all incirca una superficie di 1000 mq, si è ipotizzato di posizionare tale struttura all interno dell area adibita allo stoccaggio delle merci, in posizione contigua alla zona di attesa e servizi traghetti: in questo modo il punto di consegna viene a coincidere proprio con il confine di proprietà dell ente porto. 41

42 Figura 21- Rete elettrica di distribuzione (20 kv) 42

43 Si noti, inoltre, come in Fig.21 siano state rappresentate le cabine secondarie di trasformazione e non i singoli trasformatori, che in tal caso avrebbero dovuto essere in numero di 9 come le banchine da elettrificare. Infatti, all interno della stazione secondaria del terminal-traghetti sono presenti tutti e quattro i trasformatori, così come all interno dell ultima stazione del terminal-crociere sono presenti due trasformatori. Tale scelta è dovuta principalmente a motivi tecnico-economici che saranno illustrati nella sezione successiva. La disposizione è stata evidenziata nello schema a blocchi di Fig.21: le linee rosse che compaiono sulla cartina rappresentano le canaline per il posizionamento sotto terra dei conduttori che collegano la sottostazione principale con le cabine secondarie. Il tipo e le specifiche del conduttore utilizzato saranno descritte nel paragrafo successivo, per ora si riassumono il numero e la lunghezza totale dei cavi utilizzati. TERMINAL-TRAGHETTI La cabina secondaria è provvista di 4 trasformatori, uno per banchina, e dista dalla sottostazione principale, secondo il percorso tracciato, 600 metri: dato che è necessario installare un conduttore per ogni singolo trasformatore, si dovranno impiegare 4 cavi per una lunghezza totale di 2400 metri. TERMINAL-CONTAINER Sono previste 2 cabine di trasformazione, ognuna provvista di un trasformatore; anche in questo caso per connettere la sottostazione principale è necessario un solo conduttore per trasformatore. La distanza dall impianto di consegna alle cabine secondarie è, rispettivamente, di 1150 e 1550 metri, per una lunghezza totale di 2700 metri. TERMINAL-CROCIERE Anche in questo caso, come per il terminal-container abbiamo 2 cabine di trasformazione: una, posta in prossimità dell Authority Trade Center munita di 1 trasformatore; l altra, provvista di 2 trasformatori, posta a lato della futura stazione crocieristi. 43

44 Una particolarità del terminal-crociere è che, a causa della potenza impiegata da ogni singola banchina, e quindi dell intensità della corrente necessaria, si devono utilizzare 2 conduttori per collegare ciascun trasformatore con la sottostazione principale. Le cabine distano, rispettivamente, e metri; pertanto, per i 3 trasformatori impiegati occorrono 6 cavi, per una lunghezza complessiva di metri ( 4 x e 2 x ) Conclusioni Complessivamente, la rete elettrica di distribuzione è costituita da 12 conduttori, per una lunghezza totale di metri circa. La scelta di riservare una linea di collegamento tra sottostazione principale e singolo trasformatore è dovuta al fatto che si vuole evitare il fenomeno della ridondanza in caso di guasto su una singola linea. Una possibile variante riguarda il terminal-crociere: nel tratto che unisce le 2 cabine di trasformazione potrebbe essere costruito un ponte mobile per consentire un accesso sia da nord, sia da sud alle navi da crociera: In questo caso, per connettersi con la terraferma sarebbe necessario utilizzare un cavo sottomarino, opzione non considerata in questo studio. Un ultima considerazione riguarda la linea tratteggiata in Fig. 21: in previsione di un sistema di elettrificazione esteso ad ulteriori postazioni, si è considerata l ipotesi di predisporre una canalina per la posa dei cavi che raggiunga il limite superiore della banchina-crociere, per abbattere i costi di eventuali ampliamenti futuri. Nel paragrafo successivo saranno illustrati i tipi di conduttori impiegati. 44

45 3.5 Soluzione tecnica adottata per l elettrificazione L elettrificazione delle tre tipologie di banchine si differenzia essenzialmente per il sistema di connessione utilizzato tra la banchina e la nave, mentre per quel che riguarda l installazione dei componenti di terra lo schema di progetto è il medesimo. Ovviamente, i requisiti tecnici a cui dovranno soddisfare questi ultimi saranno differenti a seconda della potenza totale installata per ogni terminal. In Fig. 22 è riportato lo schema costruttivo comune ad ogni singola banchina. La soluzione prevede una linea dedicata costituita da: collegamento tra la sottostazione e la cabina secondaria di trasformazione; cabina secondaria di trasformazione; collegamento tra la cabina secondaria e shore-box ; collegamento tra shore-box e nave. Figura 22- Schema costruttivo banchina-container Lo shore-box è l ultimo componente della linea, installato sul bordo della banchina, utilizzato per la connessione dei cavi con l imbarcazione. 45

46 3.6 Collegamento tra la sottostazione e la cabina secondaria di trasformazione La connessione tra la sottostazione di distribuzione e la cabina secondaria di trasformazione avviene tramite un conduttore interrato per applicazioni di terra di media tensione ( 12/20 kv). Per la scelta del conduttore si è fatto riferimento al catalogo della società PRYSMIAN [7] in base alle specifiche tecniche richieste da ogni singola banchina. BANCHINA-CONTAINER Tabell a 11- Specifiche della linea tra la sottostazione e la cabina secondaria di trasformazione della banchina-container LOAD QTY DEMAND FACTOR MVA DEMAND LOAD AMPS AT 20 kv BANCHINA CONTAINER % 7,5 216 In base a questi valori si è deciso di utilizzare un cavo di media tensione tripolare ad elica visibile, ricoperto da una guaina in PVC e caratterizzato dalle seguenti specifiche: Tabella 12- Caratteristiche del conduttore banchina-container ARG7H1RXARG7H1RX ARG7H1RX Sezione nominale (mm2) diametro indicativo conduttore (mm) spessore medio isolante (mm) diametro esterno massimo (mm) peso indicativo del cavo (kg/km) resistenza massima a 20 C in c. c. (Ohm/km) portata di corrente con temperatura ambiente di 20 C interrato ρ =1 (A) raggio minimo di curvatura (mm) 3 x ,1 5, ,253/1, Dato che la portata massima del conduttore è pari a 280 A, per connettere la sottostazione con ogni cabina secondaria di trasformazione della banchina-container è sufficiente utilizzare 1 conduttore ciascuna. 46

47 BANCHINA-CROCIERE Tabella 13 Specifiche della linea tra la sottostazione e la cabina secondaria di trasformazione della banchina-crociere LOAD QTY DEMAND FACTOR MVA DEMAND LOAD AMPS AT 20 kv BANCHINA CROCIERE % In base a questi valori si è deciso di utilizzare un cavo di media tensione tribolare ad elica visibile ricoperto da una guaina in PVC caratterizzato dalle seguenti specifiche ( allegato A): Tabella 14 Caratteristiche conduttore banchina-crociere ARG7H1RXARG7H1RX ARG7H1RX Sezione nominale (mm2) diametro indicativo conduttore (mm) spessore medio isolante (mm) diametro esterno massimo (mm) peso indicativo del cavo (kg/km) resistenza massima a 20 C in c. c. (Ohm/km) portata di corrente con temperatura ambiente di 20 C interrato ρ =1 (A) raggio minimo di curvatura (mm) 3 x ,1 5, ,164/1, Dal momento che la portata massima del conduttore è pari a 360 Ampere, per connettere la sottostazione con ogni trasformatore secondario della banchina-crociere è necessario utilizzare 2 conduttori ciascuno. 47

48 BANCHINA-TRAGHETTI Tabella 15 Specifiche della linea tra la sottostazione e la cabina secondaria di trasformazione della banchina-traghetti LOAD QTY DEMAND FACTOR MVA DEMAND LOAD AMPS AT 20 kv BANCHINA TRAGHETTI % In base a questi valori si è deciso di utilizzare un cavo di media tensione tribolare ad elica visibile ricoperto da una guaina in PVC caratterizzato dalle seguenti specifiche (vedere allegato A): Tabella 16 Caratteristiche conduttore banchina-traghetti ARG7H1RXARG7H1RX ARG7H1RX Sezione nominale (mm2) diametro indicativo conduttore (mm) spessore medio isolante (mm) diametro esterno massimo (mm) peso indicativo del cavo (kg/km) resistenza massima a 20 C in c. c. (Ohm/km) portata di corrente con temperatura ambiente di 20 C interrato ρ =1 (A) raggio minimo di curvatura (mm) 3 x 70 9,8 5, ,433/1, Dato che la portata massima del conduttore è pari a 200 Ampere, per connettere la sottostazione con ogni trasformatore secondario della banchina-traghetti è necessario utilizzare 1 conduttore ciascuno. 48

49 3.7 Cabina secondaria di trasformazione e disposizione degli shore-boxes La cabina secondaria di trasformazione è necessaria in quanto la tensione dell utenza elettrica delle imbarcazioni è differente dalla tensione della corrente in uscita dalla sottostazione principale. La tensione massima supportata è differente a seconda della tipologia d imbarcazione: Tabella 17 Tensione delle utenze navali TENSIONE ( V ) NAVE-CROCIERA 6600 NAVE-CONTAINER 6600 o 440 NAVE TRAGHETTO 440 Si è scelto di utilizzare trasformatori di media tensione da 20/6.6 kv indipendentemente dal tipo d imbarcazione che deve essere rifornita. Tale scelta è stata imposta per limitare il numero di conduttori e facilitarne la movimentazione nella fase di connessione con la nave. Ad esempio, se si utilizzasse un trasformatore da 20kV/440V, per rifornire un traghetto che assorbe 4 MVA, sarebbero necessari 18 cavi, il che implicherebbe delle complicazioni tecniche non indifferen ti. Per ovviare a questo p roblema, si preferisce ricorrere ad un trasformatore aggiuntivo da 6.6kV/440V installato direttamente sulle navi che non supportano una tensione pari a 6.6kV. La cabina di trasformazione cui si fa riferimento è della AB B GROUP [14]: si tratta di una struttura in prefabbricato ( allegato B ) pre-assemblata e testata in fabbrica dalla ditta stessa. 49

50 Figura 23 Cabina secondaria di trasformazione: PDC 50

51 51

52 Il PDC (Power Distribution Center) è un modulo compatto che integra tutti i sub-sistemi elettrici che solitamente sono installati separatamente: sono compresi i quadri di distribuzione, i trasformatori e il pannello di controllo. I costi sono contenuti sia per via delle dimensioni ridotte sia per il fatto che si tratta di una struttura trasportabile che non ha bisogno di fondamenta. La possibilità di installare più convertitori di tensione ci permette di utilizzare, ove possibile, un unica cabina per alimentare più banchine e trattandosi di un modulo coperto lo si può posizionare anche in prossimità della banchina senza il minimo rischio che gli agenti atmosferici, in particolare l acqua salata di mare, danneggino i componenti interni. Questo fatto assume ancor più rilevanza, se si pensa che al fine di evitare eccessive perdite di carico tra il trasformatore e lo shore-box, con una tensione di 6.6kV, la distanza tra i due deve essere inferiore ai 180m circa; in caso contrario è necessario aumentare il numero di conduttori. Questo limite tecnico impone delle soluzioni diversificate per i tre terminal considerati Terminal-crociere Essendo le banchine del terminal-crociere disposte lungo due accosti, è impossibile installare un unica cabina di trasformazione equipaggiata con 3 trasformatori (uno per nave), senza incorrere nel problema delle dissipazioni sopra descritto: basti pensare, infatti, che la lunghezza di una qualunque nave da crociera supera ampiamente i 250 metri. Per questo motivo si rende necessaria l installazione di due moduli separati, rispettivamente equipaggiati con 1 e 2 trasformatori. In Fig.24 è riportata la disposizione delle 2 cabine di trasformazione e dei relativi shore-boxes. La disposizione di questi ultimi è dovuta ad un compromesso tecnico-economico che dipende dal tipo di in esame: dovendo elettrificare tre imbarcazioni contemporaneamente, si è optato per tre postazioni fisse. Per quel che riguarda l installazione del primo shore-box (N.1), non ci sono particolari problemi di disposizione. Infatti, la banchina prefissata all accosto può ospitare al massimo un imbarcazione alla volta: pertanto, dato che il punto di connessione con l utenza navale si trova a poppa, basterà installare la cassetta di connessione ad una distanza di circa 50 metri dall inizio della banchina senza incorrere nel problema di spazi di accosto inutilizzati. 52

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

Il Sistema di Distribuzione dell Energia Elettrica Roberto Faranda Dipartimento di Energia, Via La Masa, 34 (Bovisa) +39.02.2399.

Il Sistema di Distribuzione dell Energia Elettrica Roberto Faranda Dipartimento di Energia, Via La Masa, 34 (Bovisa) +39.02.2399. Il Sistema di Distribuzione dell Energia Elettrica Roberto Faranda Dipartimento di Energia, Via La Masa, 34 (Bovisa) +39.02.2399.3793 Caratteristiche dell energia elettrica 2 Perché l uso dell Energia

Dettagli

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04.

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04. Società controllata dal Cons.Svil.Ind.le VALLE del BIFERNO Zona Ind.le, snc 86039 TERMOLI (CB) Tel. +39 0875 755040 Fax +39 0875 755974 http://www.netenergyservice.it - info@netenergyservice.it COMUNICAZIONE

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione

Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Edgardo Curcio Presidente AIEE Roma, 26 ottobre 2010 Nell ambito di uno studio condotto per Assoelettrica lo scorso

Dettagli

Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3)

Il neutro, un conduttore molto attivo (3) 1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema

Dettagli

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER Drivetec s.r.l. Ufficio Tecnico INTRODUZIONE Riferendoci ad una macchina operatrice centrifuga come una

Dettagli

CODICE PRO_MCC_EE REVISIONE: 5 DATA PRIMA EMISSIONE: 24.12.2010 DATA AGGIORNAMENTO: 23.11.2015

CODICE PRO_MCC_EE REVISIONE: 5 DATA PRIMA EMISSIONE: 24.12.2010 DATA AGGIORNAMENTO: 23.11.2015 ALLEGATO 1 SOLUZIONI TECNICHE STANDARD E COSTI MEDI RELATIVI ALLA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI RETE PER LA CONNESSIONE IN BASSA E MEDIA TENSIONE ALLE RETI DI AEM TORINO DISTRIBUZIONE SPA Pagina 29 di

Dettagli

TERMINAL CONTAINER A VOLTRI

TERMINAL CONTAINER A VOLTRI TERMINAL CONTAINER A VOLTRI Il terminal Voltri Terminal Europa di Genova-Voltri, entrato recentemente nel pieno della sua operatività, rappresenta il classico esempio di terminale marittimo creato ex novo,

Dettagli

Impianti per il trasferimento di energia

Impianti per il trasferimento di energia Capitolo 2 Impianti per il trasferimento di energia 2.1 2.1 Introduzione In molte zone di un velivolo è necessario disporre di energia, in modo controllato; questo è necessario per molte attività, ad esempio

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Le nuove frontiere tecnologiche per le energie da rinnovabili e da rifiuti, la mobilità elettrica nei porti

Le nuove frontiere tecnologiche per le energie da rinnovabili e da rifiuti, la mobilità elettrica nei porti Le nuove frontiere tecnologiche per le energie da rinnovabili e da rifiuti, la mobilità elettrica nei porti Bartolomeo G. Marcenaro 10 Novembre 2011 17/11/2011 Tecnologie e vocazioni territoriali Ogni

Dettagli

Struttura Sistema Elettrico Reti elettriche di distribuzione e archittettura della rete AT/MT

Struttura Sistema Elettrico Reti elettriche di distribuzione e archittettura della rete AT/MT Marzio Grassi Distribution Automation. March 2014 Struttura Sistema Elettrico Reti elettriche di distribuzione e archittettura della rete AT/MT June 3, 2014 Slide 1 Quanto è importante il Sistema Elettrico?

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale La potenza elettrica è normalmente generata a bordo da uno o più dei seguenti sistemi che possono funzionare isolati o in parallele tra loro: Gruppi diesel-alternatori ; Alternatori asse trascinati dal

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DEI TRASPORTI CAPITOLATO TECNICO (CIG: 354076)

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DEI TRASPORTI CAPITOLATO TECNICO (CIG: 354076) CAPITOLATO TECNICO (CIG: 354076) AL CONTRATTO DI SERVIZIO DI COLLEGAMENTO MARITTIMO PER IL TRASPORTO DI PERSONE E VEICOLI NELLA TRATTA PORTO TORRES ISOLA DELL ASINARA (CALA REALE) E VICEVERSA. La gara

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

Produzione del Sistema Ibrido Parallelo

Produzione del Sistema Ibrido Parallelo Produzione del Sistema Ibrido Parallelo Dopo sei anni di ricerche e sviluppo siamo giunti alla configurazione definitiva del Sistema Ibrido Parallelo. Utilizzando la nostra ben collaudata tecnologia possiamo

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

GENERALITA SUI SISTEMI ELETTRICI

GENERALITA SUI SISTEMI ELETTRICI GENERALITA SUI SISTEMI ELETTRICI Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli

Dettagli

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI DEVAL

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI DEVAL Pag. 1 di 8 SEZIONE I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE I.1 TEMPI MEDI DI ESECUZIONE DELLE FASI REALIZZATIVE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE IN ALTA TENSIONE... 2 I.2 COSTI UNITARI PER TIPOLOGIA DI IMPIANTO...

Dettagli

Mission Eco Sun Power Srl soddisfazione vantaggio del cliente, risparmio energetico tutela dell ambiente

Mission Eco Sun Power Srl soddisfazione vantaggio del cliente, risparmio energetico tutela dell ambiente Mission Eco Sun Power Srl è una società lucana impegnata nell attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie nel campo delle rinnovabili e nella commercializzazione di sistemi innovativi per l efficientamento

Dettagli

All Seasons CLIMATE COMFORT. Heating. Air Conditioning. Applied Systems. Refrigeration

All Seasons CLIMATE COMFORT. Heating. Air Conditioning. Applied Systems. Refrigeration All Seasons CLIMATE COMFORT Heating Air Conditioning Applied Systems Refrigeration In un distretto può esistere la richiesta di sola potenza frigorifera Nei Grandi Impianti in ambito industriale, Commerciale

Dettagli

SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE

SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE Prof. Dott. Ing. Sergio Rosati SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE Roma, aprile 2012. PREMESSA Una buona conoscenza delle modalità di allaccio di installazioni, civili

Dettagli

Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica.

Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica. 1 Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica. A2A Calore & Servizi, società del gruppo A2A attiva nella gestione del teleriscaldamento nelle città di Milano, Brescia

Dettagli

Chi siamo P-WIND. Rientrano all'interno di questa gamma di prodotti: Cavi speciali per applicazione all'interno degli aerogeneratori;

Chi siamo P-WIND. Rientrano all'interno di questa gamma di prodotti: Cavi speciali per applicazione all'interno degli aerogeneratori; Cavi P-Wind P-WIND Chi siamo Il gruppo Prysmian è tra i leader mondiali nel settore dei cavi per l'energia e per le telecomunicazioni e vanta un forte posizionamento nei segmenti di mercato a più elevato

Dettagli

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo

Dettagli

OSSERVAZIONI il settore industriale

OSSERVAZIONI il settore industriale OSSERVAZIONI Lo stabilimento siderurgico di Taranto costituisce un enorme patrimonio nazionale, perché é in grado di competere ai massimi livelli internazionali, e un suo sottoutilizzo non comporta solo

Dettagli

Impianti fotovoltaici connessi alla rete

Impianti fotovoltaici connessi alla rete Aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione di impianti di generazione e alla loro connessione alla rete La Guida CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica

Dettagli

e-dva - eni-depth Velocity Analysis

e-dva - eni-depth Velocity Analysis Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa

Dettagli

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030 Introduzione In Italia la produzione di energia elettrica avviene in gran parte grazie all utilizzo di fonti non rinnovabili e, in misura minore, con fonti rinnovabili che per loro natura hanno un minor

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA

DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA RELAZIONE TECNICA DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 933.60kW DA REALIZZARSI PRESSO L AEROPORTO

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

Il presente documento ha lo scopo di fornire una panoramica di queste due applicazioni. Pagina 1 di 7

Il presente documento ha lo scopo di fornire una panoramica di queste due applicazioni. Pagina 1 di 7 IMPIANTI FOTOVOLTAICI Un impianto fotovoltaico è un impianto per la produzione di energia elettrica. La tecnologia fotovoltaica permette di trasformare direttamente l energia solare incidente sulla superficie

Dettagli

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI Docente: Ing. Marinella Giunta DEFINIZIONI Vengono definite

Dettagli

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Le Regole Tecniche per la Connessione alle reti e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Ing. Francesco Iannello Responsabile Tecnico ANIE/Energia Vicenza, 16 Dicembre 2010 Indice Connessione alle reti

Dettagli

Prysmian Cavi e Sistemi Energia Italia Srl Il Sistema P-Wind

Prysmian Cavi e Sistemi Energia Italia Srl Il Sistema P-Wind Il Sistema P-Wind IL SISTEMA P-WIND Chi siamo Prysmian per l'eolico Il gruppo Prysmian è tra i leader mondiali nel settore dei cavi per l'energia e per le telecomunicazioni e vanta un forte posizionamento

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA

AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA DCO 2/08 AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (Articolo 2, comma 3, dei decreti ministeriali 20 luglio 2004) Documento per

Dettagli

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come

Dettagli

INVERTER PER ASCENSORI IDRAULICI

INVERTER PER ASCENSORI IDRAULICI INVERTER PER ASCENSORI IDRAULICI INVERTER ELMO ELMO, produttore di motori per ascensori idraulici da oltre 40 anni, presente con questo prodotto su tutti i mercati mondiali, ha realizzato una serie di

Dettagli

CASE STORY 4 IMPLEMENTAZIONE EXPERIOR IMPIANTO P3

CASE STORY 4 IMPLEMENTAZIONE EXPERIOR IMPIANTO P3 Oggetto: IMPLEMENTAZIONE PACCHETTO EXPERIOR SU UN SOLLEVAMENTO FOGNARIO DI ESISTENTE DENOMINATO P3 PREMESSA L impianto in oggetto è gestito da Tecnocasic, società per azioni controllata dal CACIP, operante

Dettagli

Bystar L. laser cutting. efficiency in. Impianti di taglio laser di grande formato per lamiere, tubi e profilati

Bystar L. laser cutting. efficiency in. Impianti di taglio laser di grande formato per lamiere, tubi e profilati efficiency in laser cutting Bystar L Impianti di taglio laser di grande formato per lamiere, tubi e profilati 2 Bystar L grande, precisa e autonoma Gli impianti universali di taglio laser della serie Bystar

Dettagli

Sistemi di distribuzione a MT e BT

Sistemi di distribuzione a MT e BT Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI Ing. Domenico Antonio FEDELE PROGETTAZIONE DI IMPIANTI Via P. Schettini, 12 88100 CATANZARO E-mail:mimmofed@alice.it web: www.ingfedele.it Dispense ed appunti di Elettrotecnica ed Applicazioni DIMENSIONAMENTO

Dettagli

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE Appunti a cura dell Ing. Stefano Usai Tutore del corso di ELETTROTECNICA per meccanici e chimici A. A. 2001/ 2002 e 2002/2003 Calcolo elettrico delle linee elettriche

Dettagli

MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell

MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell Paolo Baggio - UNITN P. Baggio - Borgo - nov. 2013 1 Perché la Cogenerazione Co-generazione = produzione combinata di calore ed energia elettrica

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3)

NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) Le nuove norme CEI 99-2 e CEI 99-3 Dal 1 aprile 2011 sono in vigore in parallelo alla norma CEI 11-1: EN 61936-1 (CEI 99-2): Impianti elettrici a tensione

Dettagli

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni Produzione della corrente alternata La generazione di corrente alternata viene ottenuta con macchine elettriche dette alternatori. Per piccole potenze si usano i gruppi elettrogeni. Nelle centrali elettriche

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

ALLEGATO 2 - Schema di relazione tecnico-economica del progetto di investimento

ALLEGATO 2 - Schema di relazione tecnico-economica del progetto di investimento UNIONE EUROPEA PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE PIEMONTE FESR 2007/2013 Asse 1: Innovazione e transizione produttiva Attività I.1.3 Innovazione e P.M.I.. Attività I.2.2.Adozione di tecnologie ambientali AGEVOLAZIONI

Dettagli

COMUNE DI CHIOGGIA LA GESTIONE DELLE RETI ABBANDONATE E DEI RIFIUTI DELLA PESCA A CHIOGGIA

COMUNE DI CHIOGGIA LA GESTIONE DELLE RETI ABBANDONATE E DEI RIFIUTI DELLA PESCA A CHIOGGIA COMUNE DI CHIOGGIA LA GESTIONE DELLE RETI ABBANDONATE E DEI RIFIUTI DELLA PESCA A CHIOGGIA Presentazione a cura Stefania Galera di Veritas S.p.A. 11/12/2015 CHIOGGIA BANCHINA DI PUNTA POLI 02/2014 2 NORMATIVA

Dettagli

Cogenerazione e teleriscaldamento urbano a Mirandola

Cogenerazione e teleriscaldamento urbano a Mirandola Cogenerazione e teleriscaldamento urbano a Mirandola IL TELERISCALDAMENTO Il teleriscaldamento è una soluzione del servizio di riscaldamento per edifici residenziali ed industriali basata su un fluido

Dettagli

Esercitazione 1 Analisi economica di impianti di potenza

Esercitazione 1 Analisi economica di impianti di potenza Esercitazione 1 Analisi economica di impianti di potenza In questa esercitazione si andrà ad effettuare un analisi di tipo economico al fine di confrontare le prestazioni economiche delle seguenti tecnologie

Dettagli

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni

Dettagli

L incendio Incendio a bordo 1 La normativa nel campo marittimo cura, in particolar modo, tutto quanto può essere connesso con il sinistro marittimo più frequente: l incendio a bordo. Sono previsti, nella

Dettagli

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi:

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi: LA COGENERAZIONE TERMICA ED ELETTRICA 1. Introduzione 2. Turbine a Gas 3. Turbine a vapore a ciclo combinato 4. Motori alternativi 5. Confronto tra le diverse soluzioni 6. Benefici ambientali 7. Vantaggi

Dettagli

Azionamenti a inverter nel settore HVAC

Azionamenti a inverter nel settore HVAC Azionamenti a inverter nel settore HVAC Pubblicato il: 03/05/2005 Aggiornato al: 03/05/2005 di Alessandro Pueroni [ABB SACE - Sales Engineer, Drives & Power Electronics] Pubblicato su: Costruire Impianti

Dettagli

Risposta al 3 quesito della Procura di Venezia N. 1257 08 R.G.n.r./Mod. 45

Risposta al 3 quesito della Procura di Venezia N. 1257 08 R.G.n.r./Mod. 45 Direzione ecnica Servizio Osservatorio Aria Via Lissa, 6 3174 Venezia Mestre Italy el. +39 41 5445542 Fax +39 41 5445671 e-mail: orar@arpa.veneto.it Responsabile del Procedimento: Salvatore Patti [Documento

Dettagli

SNAM-GAS. Budget di preventivo: 400.000,00 (a stima)

SNAM-GAS. Budget di preventivo: 400.000,00 (a stima) SNAM-GAS Dati Fornitura Gas Si richiede una fornitura gas presso il polo tecnologico con le seguenti caratteristiche: - Consumi di picco: 3.400 mc/ora così suddivisi: 2.500 mc per centrale termica e 900mc

Dettagli

RISPARMIATE PIU DEL 50% NEI COSTI DI LOGISTICA FERROVIARIA

RISPARMIATE PIU DEL 50% NEI COSTI DI LOGISTICA FERROVIARIA 40 ANNI SUL MERCATO! RISPARMIATE PIU DEL 50% NEI COSTI DI LOGISTICA FERROVIARIA LOCOTRATTORI STRADA-ROTAIA ZEPHIR, MODERNI ED EFFICIENTI PER OPERARE NEI PIAZZALI DI MOVIMENTAZIONE FERROVIARIA TECNOLOGIA

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che

Dettagli

INDICE 1 SCOPO 2 RIFERIMENTI 3 CALCOLO DELL INDUZIONE MAGNETICA 4 CONCLUSIONI

INDICE 1 SCOPO 2 RIFERIMENTI 3 CALCOLO DELL INDUZIONE MAGNETICA 4 CONCLUSIONI INDICE 1 SCOPO 2 RIFERIMENTI 3 CALCOLO DELL INDUZIONE MAGNETICA 4 CONCLUSIONI 1 SCOPO Nell ambito della progettazione preliminare del nuovo elettrodotto a doppia terna in cavo 132kV per l alimentazione

Dettagli

TERMINAL CROCIERE A MIAMI

TERMINAL CROCIERE A MIAMI PORTI MIAMI TERMINAL CROCIERE A MIAMI La capitale del traffico croceristico internazionale presenta numerose strutture per l imbarco e lo sbarco che subiscono però il peso degli anni e del massiccio afflusso

Dettagli

Energia Fotovoltaica

Energia Fotovoltaica Energia Fotovoltaica Energia Fotovoltaica Tech Impianti possiede know-how nella realizzazione di impianti fotovoltaici. Offre un servizio "chiavi in mano" in tutta Italia. Tech Impianti affianca il cliente

Dettagli

B) L utenza rappresenta il 5% degli ingressi medi giornalieri, si ipotizza un utilizzo medio del posto auto di 6 ore, per un massimo di 12 ore

B) L utenza rappresenta il 5% degli ingressi medi giornalieri, si ipotizza un utilizzo medio del posto auto di 6 ore, per un massimo di 12 ore ODG: PROGETTO MOBILITA-PARCHEGGI DI SCAMBIO-UN NUOVO MODO DI VIVERE PERUGIA Allegato 1 ANALISI DELL UTENZA Le previsioni relative alla potenziale utenza delle aree adibite a parcheggio di scambio, sono

Dettagli

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA Il complesso del porto ligure, uno dei maggiori e più significativi in Europa, rappresenta il cuore dell attività svolta dai cosiddetti provveditori,

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

PROGETTO ENERGIE RINNOVABILI : FOTOVOLTAICO SU IMMOBILI COMUNALI

PROGETTO ENERGIE RINNOVABILI : FOTOVOLTAICO SU IMMOBILI COMUNALI 151 COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell'umanità Settore Ambiente e Attività Produttive Servizio Ambiente Unità Organizzativa Energia PROGETTO ENERGIE RINNOVABILI : FOTOVOLTAICO SU IMMOBILI COMUNALI

Dettagli

Quadro dei consumi energetici

Quadro dei consumi energetici Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una

Dettagli

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: Sistemi di Protezione e Coordinamento Impianti Elettrici in BT Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: 1. carico elettrico da alimentare; 2. protezione (interruttore

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

Valutazioni preliminari per la raccolta di olio vegetale esausto da utilizzare in un impianto di cogenerazione di energia elettrica e calore.

Valutazioni preliminari per la raccolta di olio vegetale esausto da utilizzare in un impianto di cogenerazione di energia elettrica e calore. Valutazioni preliminari per la raccolta di olio vegetale esausto da utilizzare in un impianto di cogenerazione di energia elettrica e calore. (Gruppo di lavoro Amsa Ecodeco) Indice Ipotesi di lavoro e

Dettagli

fiscalità imposte erariali sull energia elettrica (accise), dell IVA e degli oneri generali del sistema elettrico*,

fiscalità imposte erariali sull energia elettrica (accise), dell IVA e degli oneri generali del sistema elettrico*, Il peso della fiscalità nelle bollette elettriche e l agevolazione dei SEU (sistemi efficienti di utenza dotati di fotovoltaico o in assetto cogenerativo ad alto rendimento) Facendo riferimento alla bolletta

Dettagli

rendimento di un impianto) 4. Superficie a disposizione. Se si dispone di uno spazio sufficientemente

rendimento di un impianto) 4. Superficie a disposizione. Se si dispone di uno spazio sufficientemente CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Impianti Fotovoltaici - Dimensionamento 1 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Entrano in gioco molteplici fattori, per esempio: 1. Posizione geografica dell impianto (latitudine) 2. Irraggiamento

Dettagli

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Generalità SACE Emax 2 è il nuovo interruttore aperto di ABB SACE

Dettagli

I PANNELLI FOTOVOLTAICI. Belotti, Dander, Mensi, Signorini

I PANNELLI FOTOVOLTAICI. Belotti, Dander, Mensi, Signorini I PANNELLI FOTOVOLTAICI Belotti, Dander, Mensi, Signorini L ENERGIA FOTOVOLTAICA Gli impianti fotovoltaici consentono di trasformare l energia solare in energia elettrica senza l uso di alcun combustibile,

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG48U ATTIVITÀ 52.72.0 RIPARAZIONE DI APPARECCHI ELETTRICI PER LA CASA

STUDIO DI SETTORE TG48U ATTIVITÀ 52.72.0 RIPARAZIONE DI APPARECCHI ELETTRICI PER LA CASA STUDIO DI SETTORE TG48U ATTIVITÀ 52.72.0 RIPARAZIONE DI APPARECCHI ELETTRICI PER LA CASA Settembre 2006 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore SG48U Riparazione di apparecchi elettrici per la casa

Dettagli

Convertitori elettronici di potenza per i veicoli elettrici

Convertitori elettronici di potenza per i veicoli elettrici Trazione elettrica veicolare: stato dell arte ed evoluzioni future Convertitori elettronici di potenza per i veicoli elettrici Veicoli elettrici L aumento crescente del costo del combustibile e il problema

Dettagli

il mini eolico quanto costa e quanto rende

il mini eolico quanto costa e quanto rende il mini eolico quanto costa e quanto rende quanto costa e quanto rende Il costo di un sistema mini eolico installato chiavi in mano (IVA esclusa) per taglie comprese fra 5 kw e 20 kw è compreso fra 3.000

Dettagli

Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile

Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile TARIFFE IN PORTABILITA DEL NUMERO: ANALISI SUL RISPARMIO CHE SI OTTIENE EFFETTUANDO IL PASSAGGIO DEL NUMERO AD UN ALTRO OPERATORE SIA PER ABBONAMENTI CHE PER

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

Progetto Future School

Progetto Future School Progetto Future School Agosto 2015 Prof. Luigi Lattanzi Responsabile Ufficio Tecnico IIS A. Di Savoia L Aquila Via Acquasanta 67100 - L'Aquila 1 L area di progetto Il progetto propone una opportunità di

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia

L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia Francesco Franchi Presidente Assogasliquidi L Europa che cambia La Strategia Energetica Europea L Europa manifesta alcune preoccupazioni: La

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

SEZIONE I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE 2

SEZIONE I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE 2 Ed. 4.0 - I1/10 SEZIONE I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE 2 I.1 TEMPI MEDI DI ESECUZIONE DELLE FASI REALIZZATIVE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE IN ALTA TENSIONE 2 I.2 COSTI UNITARI PER TIPOLOGIA DI

Dettagli

IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.

IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli