Le organizzazioni non governative (ONG): profili di diritto internazionale
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- Marta Irma Cirillo
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1 (ONG): profili di diritto internazionale lezione del 4 novembre 2015
2 Considerazioni introduttive Il diritto internazionale riconosce un ruolo primario (=soggetti del diritto internazionale) agli enti territoriali (Stati, e in misura minore, insorti) e a quelli costituiti da Stati (le organizzazioni internazionali, in inglese intergovernmental organisations) Le persone fisiche e altre entità sono di solito «oggetto» della normativa internazionale, che verrà fatta rispettare in principal modo dagli Stati attraverso i propri ordinamenti giuridici e il proprio apparato coercitivo Tuttavia, sul piano delle relazioni internazionali, agiscono soggetti non statali di varia natura Le imprese, che possono assumere la forma di gruppi di natura transnazionale (le c.d. multinazionali) Gruppi criminali (anche terroristici) Lobbies e gruppi di pressione privi di una propria struttura formale Mass media, anche on-line, e social media Persone giuridiche, costituite da soggetti privati ai sensi dell ordinamento giuridico di uno Stato e non orientate alla ricerca di un profitto economico (le c.d. organizzazioni non governative)
3 Considerazioni introduttive In casi molto limitati, soggetti non statali e non territoriali possono assurgere al rango di soggetti internazionali (entità che agiscono con gli Stati su un piano di parità, intrattenendo relazioni regolate dal diritto internazionale) Ciò avviene laddove ciò corrisponda a un interesse della comunità internazionale degli Stati Movimenti di liberazione nazionale, privi di base territoriale: essi incarnano il principio di auto-determinazione dei popoli Comitato internazionale della Croce Rossa (la cui capacità di intrattenere relazioni di tipo internazionale è peraltro piuttosto circoscritta): promuove il rispetto delle Convenzioni di Ginevra del 1949 e dei Protocolli addizionali del 1977 Caso controverso della Santa Sede: nonostante abbia una proiezione temporale (lo Stato della Città del Vaticano), questa non giustifica da sola la sua natura di soggetto internazionale.
4 1 questione la definizione non esiste una definizione univoca, né nel diritto internazionale né negli ordinamenti statali si possono individuare alcuni elementi comuni: Sono persone giuridiche costituite ai sensi della legislazione di uno Stato, e quindi dotate di uno statuto e organi stabili di rappresentanza Sono costituite (almeno in parte) da individui, a cui si possono affiancare altre persone giuridiche private Non perseguono scopo di lucro si possono distinguere in due macro-categorie ONG nazionali (agiscono solo all interno dello Stato in cui sono costituite) ONG internazionali o transnazionali agiscono in più paesi: sono quelle che possono sviluppare un maggiore protagonismo sul piano internazionale possono avere una struttura a rete (varie «filiali» nazionali e un organo «centrale» di coordinamento)
5 2 questione la fonte della loro disciplina in primo luogo, l ordinamento dello Stato in cui sono costituite. In caso di ONG transnazionali, le normative degli Stati in cui si agisce. Per quelle con struttura «a rete», saranno rilevanti varie legislazioni nazionali norme internazionali ad hoc? Molto rare: es. la Convenzione del Consiglio d Europa del , sul riconoscimento della personalità giuridica (nei vari Stati parte) delle organizzazioni internazionali non governative; art. 71 Carta ONU (generico richiamo alla possibilità per l ECOSOC di consultare le ONG) Di solito, disposizioni interne di organizzazioni internazionali, che stabiliscono forme di dialogo con le ONG: status consultivo, osservatori, forum di vario tipo, conferenze periodiche, regole procedurali che riconoscono loro la capacità di partecipare a procedimenti di controllo e monitoraggio, o a conferenze internazionali Disposizioni di trattati sui diritti umani che riconoscono loro la capacità di partecipare a procedimenti di controllo e monitoraggio: ad es. l art. 34 CEDU (che riconosce il diritto di presentare un ricorso alle «organizzazioni non governative» che siano vittime di una violazione)
6 3 questione le loro funzioni ampia varietà tematica geografica operativa esempi della varietà operativa attività sul campo di soccorso e assistenza a persone in stato di bisogno o vulnerabilità. In questo ambito possono agire anche le ONG puramente nazionali (es. quelle di un paese colpito da una catastrofe naturale), in collaborazione con ONG transnazionali e organizzazioni internazionali raccolta di informazioni su violazioni e preparazione di dossier per attivare meccanismi di ricorso o denuncia, sia a livello statale che internazionale, oppure per supportare le vittime o intervenire come amicus curiae lancio di campagne per raccogliere fondi e/o sensibilizzare l opinione pubblica, i governi, le organizzazioni internazionali ecc. partecipazione ai lavori di organizzazioni o conferenze internazionali, anche nel contesto dell elaborazione di nuove norme
7 4 questione la loro incisività finanziamenti da un lato ne hanno bisogno, dall altro la natura dei donatori può essere percepita come un aspetto che ne mina l indipendenza rischio che talvolta i progetti siano troppo condizionati dai finanziatori o da «mode del momento» crowd funding e raccolte fondi, e concomitante rischio di «stanchezza» dei potenziali donatori privati credibilità al di là della questione dei finanziamenti, può succedere che un atteggiamento troppo diretto o di denuncia possa irrigidire i rapporti con gli Stati e determinare la chiusura di preziosi canali di comunicazione e influenza. Non sempre le ONG più caute sono quelle meno efficaci, e viceversa importanza della preparazione tecnica delle ONG, adeguata alle varie attività potenzialmente realizzabili. Non bastano la buona volontà e la passione per produrre risultati. In assenza di un adeguata preparazione, è preferibile limitare l ambito di operatività a poche iniziative, e non «inseguire le prime pagine»
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