La macro-area Ambiente

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1 La macro-area Ambiente Il comportamento verso l ambiente costituisce uno dei punti su cui gli indici Esg, più volte qui ricordati, basano la valutazione degli emittenti di titoli sui mercati finanziari. Trasponendo la stessa logica nel settore pubblico, si è riscontrato che il tema è uno dei più studiati con riguardo alle PA. La fonte per il Rating Pubblico, in questo caso, quasi mai è costituita dalle singole amministrazioni, che, in assenza di prescrizioni normative, pubblicano pochi dati sul tema. Le fonti principali, perciò, sono quelle fornite da organismi come Legambiente o Istat. Di ambiente parlano molto anche i media, che periodicamente propongo no classifiche dei Comuni non di rado fuorvianti per i lettori. Può accadere, infatti, di leggere su diverse testate giornalistiche che Parma, ad esempio, è uno dei Comuni più inquinati, decimo sui 34 che, nel 2014, hanno sforato la soglia limite di polveri sottili in un anno 1 (più basso il punteggio del Comune, maggiore il numero dei giorni di superamento). Può accadere anche, qualche tempo dopo, di leggere che Parma è al quattordicesimo posto su 104 Comuni, capoluogo di provincia per migliore Ecosistema Urbano 2 (in questo caso minore è il punteggio, migliore è il risultato). Questo significa che, se, da un lato, le semplificazioni giornalistiche sono inevitabili, dall altro il rischio è di non informare correttamente i cittadini. In fondo, la domanda che essi si pongono è semplice: la mia città è inquinata o no? Servirebbe il coraggio di spiegare che la risposta non può essere altrettanto semplice. Un Comune, infatti, può avere una pessima qualità dell aria per le politiche industriali scellerate degli anni precedenti, passate spesso sopra le teste degli amministratori locali, ma, al contempo, gli eletti in carica possono aver avviato un inversione di tendenza, investendo in energia da fonti rinnovabili e in verde urbano. Terni è uno di questi Comuni in cui il tema ambientale sembra disorientare il cittadino. Risulta essere, infatti, tra i circa 30 siti di interesse nazionale (sin) indicati dal Ministero dell Ambiente come aree contaminate molto estese, che necessitano di bonifica del suolo e delle acque. Al contempo, però, è al quaran tunesimo posto nella suddetta classifica Ecosistema Urbano. Un altro esempio di dati apparentemente contrastanti riguarda Frosinone: spesso agli ultimi posti nelle classifiche ambientali, è al ventiduesimo posto su 84 per Ecosistema Scuola 3. Le politiche ambientali, in altre parole, presentano molte sfaccettature, in positivo e in negativo: ciò anche per una frammentazione di competenze tra Stato, Regioni, Province e Comuni, che finisce per generare sovrapposizione di responsabilità e da qui, spesso, immobilismo. Diventa difficile, perciò, individuare singole responsabilità. In questo quadro generale, la macro-area ambiente rischia, come altre classifiche, di risultare fuorviante, soprattutto per un campione circoscritto di Comuni. Ciò nonostante, si è deciso di includerla nell analisi complessiva dei Comuni soprattutto per far emergere lo stato attuale dei dati e la difficoltà di 1. Secondo quanto stabilito dal d.lgs. 155/2010, per Pm10 la soglia limite è di 35 giorni all anno.

2 ricomporli e interpretarli in maniera univoca: la qualità ambientale di una città non sempre coincide con la qualità delle politiche sull ambiente dell amministrazione locale in carica. Ciò non toglie che i requisiti della sostenibilità ambientale siano ormai parte della cultura generale di una comunità, alla quale le norme chiedono da tempo di non inquinare, di fare raccolta differenziata, di installare pannelli solari. Il Comune come istituzione riesce almeno a dare l esempio al riguardo? Fa raccolta differenziata, utilizza energia rinnovabile, monitora i limiti di inquinamento dell aria, cura il verde pubblico e fornisce un adeguato trasporto pubblico locale? Sono le domande cui si è cercato di trovare una risposta. Il Comune di Salerno è quello con la maggiore estensione in metri quadri di pannelli solari rispetto alla media nazionale, seguito a grandissima distanza da Parma, Terni e Frosinone. Da tenere presente che il dato reso disponibile dall Istat si riferisce ai pannelli solari termici installati sugli edifici comunali rispetto a mille abitanti rispetto alla media nazionale. Non producono energia rinnovabile gli altri Comuni del campione. Salerno viene superata da Terni in termini di potenza dei pannelli solari È l importante rapporto annuale di Legambiente sulla qualità delle politiche ambientali delle città, basato su 18 indicatori, relativi alla qualità dell aria, alla gestione delle acque, ai rifiuti, al trasporto pubblico, alla mobilità, all incidentalità stradale, all energia. 3. Si tratta di un altro dei rapporti di Legambiente. 4. Il dato Istat è riferito anche in questo caso ai pannelli solari su edifici comunali per mille abitanti su media nazionale.

3 La mobilità sostenibile è stata misurata come estensione di piste ciclabili sulla media nazionale: la maggiore appartiene, paradossalmente, a due Comuni del nord, Parma e Brescia, mentre nei tre Comuni del sud resta su percentuali bassissime, tra lo 0 per cento di Potenza e il 5,2 per cento di Brindisi. I due Comuni con più piste ciclabili sono anche quelli con la maggiore domanda di trasporto pubblico locale, misurata come rapporto del numero di passeggeri annui per abitante sulla media nazionale. Brescia e Cuneo sono oltre la media, tutti gli altri ampiamente sotto.

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5 La raccolta differenziata dei rifiuti vede Parma e Salerno contendersi il primo posto in termini di maggiore percentuale sul totale dei rifiuti prodotti. Frosinone, invece, è il Comune con meno raccolta differenziata, pari a 14,9 per cento. Il verde urbano è misurato in metri quadri pro capite sulla media nazionale, rispetto a quest indice si trovano agli estremi opposti due Comuni del sud: Potenza risulta la più verde con 371,6 metri quadri, mentre Brindisi risulta la meno verde con 12,4 metri quadri. La qualità dell aria è misurata in giorni di superamento all anno dei limiti Pm2,5, pari a 25 giorni: la qualità peggiore si registra a Brescia, città tradizionalmente industriale. Inaspettatamente è seguita da Salerno e da due Comuni del centro Italia. La migliore aria, invece, è a Grosseto e Brindisi. Infine, nella classifica Ecosistema scuola Rischio ambientale, stilata da Legambiente, il punteggio migliore va a Grosseto, seguita dagli altri due Comuni del centro. Brescia, invece, ottiene il punteggio peggiore.

6 Si segnala che Parma e Potenza non sono state inserite nella graduatoria perché non hanno inviato i dati nei tempi utili